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COMINELLI + +NAPOLI + +1896 + + + + +AL PADRE MIO + +CHE NON LEGGERÀ QUESTE PAGINE + + + + +La chimica biologica è la parte più importante della fisiologia +umana, essendo essa che ci addita in qual modo l'organismo tragga +dall'ambiente il necessario alla vita, in qual modo questa si sviluppi +dalle sostanze che vengono introdotte rendendosi attiva qual forza +vitale quella che trovavasi nell'inorganico ed organico, non +organizzato, sol come forza potenziale. Ed il risultato della +introduzione nell'organismo di corpi ossidati, ossidabili ed +ossidanti, delle loro azioni nonchè delle varie loro modificazioni +e combinazioni è lo sviluppo di calore, indice di combustioni che +presiedono a tutte le funzioni vitali, le quali possono ridursi +a funzioni nutritive cellulari, a funzioni nervose, a funzioni +muscolari. + +È la chimica biologica che ci addita come tutto ciò che si mette in +relazione col nostro organismo vi si modifichi, dando, come termine +ultimo delle modificazioni, le manifestazioni della vita, tutte, +dalle più basse funzioni muscolari di vita vegetativa alle più nobili +funzioni psico-intellettive. + +Elementi costitutivi del corpo umano sono l'ossigeno, l'idrogeno, +il carbonio, l'azoto, il solfo, il fosforo, il cloro, il fluore, il +silicio, il potassio, il sodio, il calcio, il magnesio, il ferro; sono +elementi accidentali il rame, il piombo, lo zinco, l'arsenico. + +Questi elementi formano tutto l'organismo, alcuni liberi, altri più o +men variamente combinati, tutti però soggetti a scambi continuati, che +rendono infinito il numero dei vari stati di modificazioni chimiche +delle differenti vie cui essi percorrono. + +La varia costituzione chimica dà ai corpi un vario significato +fisiologico, perciò seguiremo un ordine chimico nello studio delle +varie sostanze e faremo tre gruppi dei corpi che dovremo studiare: + +1. Materie minerali inorganiche. + +2. Sostanze organiche ternarie cioè non azotate. + +3. Sostanze organiche quaternarie e azotate. + + + + +CAPITOLO 1°. + +_Sostanze minerali o inorganiche_ + + +Possiamo dividerle in quattro gruppi, cioè: 1° _Gas_--2° _Acidi_--3° +_Ossidi_--4° _Sali_. + +§ 1° _Gas_--I gas più importanti liberi nell'organismo sono questi: +l'ossigeno, l'azoto, l'anidride carbonica, l'idrogeno e l'acido +solfidrico. + +L'_ossigeno_ si trova nel sangue sia sciolto nel plasma sia in +combinazione coll'emoglobina di cui forma, ossiemoglobina. + +È dubbio se nel sangue si trovi allo stato di ossigeno o di ozono cioè +ossigeno triplo od elettrizzato. + +Secondo Preyer un grammo di emoglobina in soluzione assorbe 1,3 c.c. +di ossigeno, secondo altri ne assorbe 2 c.c. ed anche più. + +La quantità dell'ossigeno nel sangue è in rapporto del lavoro +muscolare: diminuisce moltissimo nel periodo della digestione ed +assorbimento. L'ossigeno si combina a tutti gli elementi, mene al +fluoro. È il corpo comburente per eccellenza ed è uno dei fattori +importantissimo nella termogenesi animale. + +Trovasi anche ossigeno in molti liquidi e negli spazii liberi +dell'organismo. + +Reazione caratteristica dell'ossigeno è quella di dar vapori giallo +aranciati in contatto con biossido di azoto. + +L'azoto trovasi libero nelle cavità dell'organismo in cui v'hanno gas: +si trova sciolto in quantità variabili nei vari liquidi organici. + +Come è noto si presenta qual gas incolore, insapore: non è +combustibile, ne comburente. Trovasi nell'aria a moderar l'eccessiva +attività dell'ossigeno. + +Non è adatto alla respirazione perchè non ossidante, non perchè +velenoso, epperò va nella categoria dei gas indifferenti secondo la +classifica fatta da Hermann. + +Reazioni: si combina all'idrogeno mercé i fiocchi elettrici oscuri +formando ammoniaca; al calor rosso si combina col carbonio in presenza +d'un carbonato alcalino, dando luogo alla formazione del 'cianuro +corrispondente. + +L'_anidride carbonica_ trovasi nell'organismo o libero cioè +in soluzione ed allo stato di gas, oppure combinato alle basi +inorganiche. L'aria atmosferica ne contiene normalmente, epperò essa +accompagna l'aria di inspirazione e quella che, deglutita, va nello +apparecchio digerente: però a differenza dell'ossigeno che vien +rattenuto per l'ossidazione e dell'azoto che passa inattivo, +l'anidride carbonica inspirata o deglutita è accresciuta massimamente +in quantità , nei pulmoni per la respirazione dei tessuti, nel tubo +digerente per la traspirazione della mucosa, ricca di capillari +superficiali e per le molteplici decomposizioni chimiche. È eliminato +anche in piccola quantità dalla pelle. + +È un gas scolorato, di sapore acidulo piccante caratteristìco, d'odor +lievemente dispiacevole. + +Trovasi nel sangue sciolto nel plasma, combinato minimamente agli +elementi dei globuli, combinato ai carbonati od al fosfato di sodio: +ed è da questi sali nonchè del sangue alcalino che essa viene attratta +nel sangue e detratta dai tessuti. + +Reazioni: intorbida l'acqua di calce o di barite formando i rispettivi +carbonati insolubili che si sciolgono in un eccesso d'anidride +carbonica e si trasformano in bicarbonati solubili. La potassa e la +soda assorbono l'anidride carbonica, formandosi i carbonati relativi. + +L'idrogeno trovasi nell'intestino in seguito alla ingestione di +metalli ed alla fermentazione pel bacillus butilicus. + +§ 2°_Acidi_--Acidi: carbonico, fosforico, solforico, cloridrico, +fluoridico, silicico: questi acidi non trovansi liberi, nell'organismo +ma combinati a basi, formando sali: si faccia pero eccezione +dell'acido cloridrico, dell'acido carbonico e del silicico che trovasi +anche libero in quantità minima nel sangue nella saliva, nell'urina, +negli escrementi, nella bile, nelle ossa. + +L'_acido cloridrico_ esiste nel succo gastrico nella proporzione +dell'1 per mille sia libero sia in combinazione colla pepsina formando +idroclorato di pepsina ovvero un acido idrocloropepsico. + +Secondo Heidenhaim l'HCl tramuta il secreto delle glandole piloriche, +sostanza pepsinogena, in vera pepsina. + +Reazioni: Per riconoscere la presenza nel succo gastrico dell'acido +cloridrico, come diremo con maggiori particolari in seguito, +s'impiegano delle sostanze coloranti come il violetto di metile, la +tropeolina, la floroglucina, il verde brillante, la vaniglina che lo +svelano col mutamento di colore, però queste reazioni possono essere +mascherate dalla presenza degli albuminoidi e dei peptoni. + +Si può ancora trattare il succo gastrico con acqua ed etere: l'acqua +fissa l'acido cloridrico, l'etere fissa tutti gli acidi organici: +questo è detto: metodo del coefficiente di partizione. + +Inoltre può rendersi evidente la presenza dell'acido cloridrico e +desumerne la quantità aggiungendo dei corpi che facciano da base, indi +pesando questi ed il cloro. + +§3° _Ossidi_--Sono due liberi nell'organismo: l'ossido di ferro e +l'acqua. + +L'_ossido di ferro_<Fe_{2}O_{3}. trovasi nella cenere del sangue e +nella bile, nel latte, nella linfa e nel chilo. + +Si è detto che se ne sia anche trovato nella cenere della sostanza +nervosa. + +_L'acqua_ è sparsa per tutto l'organismo essendo essa indispensabile +ad ottener le combinazioni organiche; senz'acqua non sarebbe possibile +lo scambio tra il sangue ed i tessuti e questi non potrebbero +eliminare i materiali impropri alla nutrizione. + +I varii tessuti ne contengone in varia proporzione. Lo smalto e il +sudore rappresentano i gradini estremi d'una lunga scala occupata dai +tessuti: lo smalto contiene circa il 2 per mille di acqua, il sudore +il 99.5%. + +Nell'adulto rappresenta il 70 circa per cento del peso del corpo, +nell'embrione circa 85 a 90%. + +È introdotto per l'alimentazione nella massima parte, ma ne risulta +ancora una certa quantità dall'ossidazione dell'idrogeno. + +§ 4° _Sali_ + + --_Sali_ di calcio, + Fosfato neutro e folfato acido + 3CAO. PO,--2CAOH. PO_{5}. + Carbonato di calcio CaO. CO,. + Cloruro di calcio CaCl. + + --_Sali di magnesio_. + Folfato di magnesio 3MgO PO_{5}+5HO. + Fosfato ammonisco-bimagnesiaco + Mg (AZH,) PhO_{4}+6HO. + Carbonato di magnesio MgCO_{3}. + Cloruro di magnesio MgCl. + + --_Sali di sodio_. + Cloruro di sodio NaCl. + Carbonato di sodio NaCO_{3}. + Fosfato neutro di sodio 3NaO. PO_{5}. + Fosfato acido 2NaOH O.PO_{5} od Na O2HO. PO,. + Solfato di sodio NaSO_{4}. + + --_Sali di potassio_. + Cloruro di potassio KCl. + Carbonato di potassio KCO_{2}. + Fosfato di potassio KO.2HO.PO_{5}. + Solfato di potassio KSO_{2}. + Solfacianuro di potassio C_{5}AzKS_{2} + + --_Sali d'ammonio_. + Bicarbonato d'ammonio NH_{2}O. HO. 2CO_{2}. + Sesquicarbonato 2NH_{4}O. 3CO_{2}. + Ferro: Fosfato. + Manganese. + Rame. + +L'acido fosforico si presenta nell'organismo come tribasico: allorchè +è saturato da 8 atomi basici forma, fosfati neutri, quando è combinato +con 2 o con 1 equivalente basico forma fosfati acidi. + +_Sali di calcio_. + +Fosfato neutro. + +Trovasi nell'urina ed in molti liquidi tenuto in soluzione +dall'anidride carbonica o dal cloruro di sodio: le' ossa ed i denti ne +contengono. + +Fosfato acido. + +Trovasi nel sangue, nell'urina, nello sperma, nonchè in molti liquidi +dell'organismo. Proviene dagli alimenti. Ha proprietà istogenetiche, +trovasi peri, costantemente nei tessuti in formazione. + +Carbonato di calcio. + +Trovasi amorfo nei denti e nelle ossa, nell'urina, nella saliva e in +altri liquidi tenuto in dissoluzione dal carbonato di calcio. + +Nell'orecchio interno forma gli otoliti cristallizzato in romboedri e +prismi esagonali accoppiati nella forma di cristallizzazione. + +Cloruro di calcio. + +Il cloruro di calcio fu osservato nel succo gastrico, nato forse +dall'azione dell'acido cloridrico su qualche sale di calcio +specialmente sul carbonato introdotto nello stomaco nella deglutizione +della saliva. + +_Sali di magnesio_. + +Fosfati. + +Trovansi in tutti i liquidi ed in tutte le parti solide +dell'organismo. Nell'urina trovasi allo stato di fosfato basico: +tenuti in dissoluzione dall'anidride carbonica i fosfati precipitano +talvolta col semplice riscaldamento. + +Fosfato triplo-ammonito-bimagnesiaco. + +Trovasi nelle fecce e nell'urina in putrefazione: per combinazione del +fosfato di magnesio all'ammoniaca. Cristallizza in bei cristalli a +forma di coverchio di tomba. + +_Sali di sodio_. + +Cloruro di sodio. + +Cristallizza in vario modo: forma di cristallizzazione caratteristica +è il cubo; quasi tutti liquidi dell'organismo e quasi tutti i tessuti +ne contengono. + +Nel corpo umano trovasi nella quantità di circa 200 gr. i liquidi che +ne tengono in soluzione raramente ne hanno per più del 0,5 per cento. +E una sostanza di grande importanza istogenetica, indispensabile al +ricambio materiale che riattiva. + +Carbonato di sodio. + +Trovasi nel sangue allo stato di bicarbonato ove serve [observe?] di +veicolo all'anidride carbonica. E accompagnato talvolta dal carbonato +di potassio. + +Fosfato di sodio. + +Trovasi nella bile, nell'urina e in molti liquidi. + +Solfato di sodio. + +Trovasi nei liquidi organici dell'urina nelle fecce ed in vari +tessuti. + +_Sali di potassio_. + +Cloruro di potassio. + +Esiste in poca quantità nei nervi e in varii liquidi: trovasi nei +globuli del sangue. + +Fosfati di potassio. + +Talvolta accompagnano i fosfati di sodio nei liquidi. Trovasi nella +sostanza nervosa nonchè nel succo muscolare. + +Solfato di potassio. + +Trovasi nei liquidi organici, nell'urina, nelle fecce, e in vari +tessuti. + +Solfocianuro di potassio. È costante nella saliva nella proporzione +del 0,006 per cento per secrezione delle glandole salivari +specialmente della parolide, riconoscibile dal colore rosso sangue +che da col percloruro di ferro. Una listerella di carta imbevuta di +solfato di rame in soluzione all'uno per mille svela la presenza del +solfocianuro col colorarsi in bleu. + +_Sali d'ammonio_(NH_{3}). + +Carbonato d'ammonio. + +Trovasi nell'urina in fermentazione alcalina avvenuta fuori o +dentro la vescica urinaria, nel sangue e patologicamente nel tubo +intestinale. + +Reazioni: + +Dei cloruri: Aggiungendo ai liquidi contenenti cloruri un po' di +nitrato d'argento si ha un precipitato bianco, caseoso, di cloruro +d'argento solubile nell'ammoniaca, nell'iposolfito di sodio e nel +cianuro di potassio. + +Però è necessario l'aggiunta di poche gocce di acido nitrico, +previamente al nitrato d'argento, affine d'impedir che precipitino i +fosfati d'argento, solubili nell'acido stesso. + +Per dosare, con una certa approssimazione, i cloruri nell'urina, si +versi in, un tubo da saggio 1 c.c. di soluzione di cromato di potassio +al 10 per 100: indi si aggiungano successivamente piccole quantità +di nitrato d'argento in soluzione titolata al 5 per 100: si avrà un +precipitato rosso mattone di cromato d'argento. + +Si smetta di aggiungere nitrato. d'argento allorchè il deposito rosso +par che non s'aumenti. + +V'ha normalmente nell'urina da 1 a 3 gr. di cloruri; questa quantita +pero varia moltissimo col variare del vitto. + +Si tenga come regola che all'urina normale per la quantita dei cloruri +bisogna aggiungere 2 c.c. di soluzione titolata di nitrato d'argento a +3 c.c. di urina. + +Solfati. + +Per dosare i solfati nell'urina, si acidulano con acido nitrico o +cloridrico 100 c.c. di urina e si portano all'ebollizione; indi si +versa nella soluzione del cloruro di bario in soluzione titolata. Dopo +24 ore si raccoglie il precipitato, si filtra e si pesa. + +Possono variarsi molto le soluzioni titolate di cloruro di bario: +normalmente s'usa di sciogliere in un recipiente di vetro 24,4 gr. di +cloruro di bario in tanto di acqua da raggiungere il volume di 100 +c.c. + +Con questa soluzione s' ha che un 1 c.c. corrisponde a 0,008 gr. di +acido solforico. Per aver dunque una determinazione esattissima dei +solfati si adopera questa soluzione titolata e la buretta di Mohr, che +è un tubo cilindrico graduato fornito all'estromità inferiore di +un rubinetto a vetro o di una pinzetta a pressione. Nel praticare +l'analisi si riempie tutta la buretta del reattivo, che si fa cadere a +poco a poco nell'urina. + +Completata la reazione il volume del reattivo impiegato è indicato +dalla scala di graduazione. + +L'acido solforico trovasi nell'urina combinato per 9/10 al sodio +al potassio e per 1/10 al fenolo, scatolo indolo allo stato di +fenolsolfati, scatolsolfati, indosolfati alcalini cioè allo stato di +sali solfoconiugati. + +Fosfati. + +I fosfati terrosi, come ho detto anche altrove, son tenuti sciolti +dall'anidride carbonica e dal fosfato acido di sodio: eppèrò talvolta +precipitano col semplice riscaldamento. + +Per farli precipitare completamente s'aggiunga della potassa o +dell'ammoniaca e si riscalda. + +Per far precipitare i fosfati alcalini si adopera la soluzione +ammonito-magnesiaca, che li precipita allo stato di fosfato +ammonico-bimagnesiaco. + +I sali di uranio precipitano i fosfati allo stato di fosfato di +uranio, giallo, solubile negli acidi minerali. Si faccia una soluzione +di 22 gr. di acetato d'uranio, in acqua leggermente acidulata con +acido acetico, in tanta quantità che la soluzione vada a 1000 c.c. + +Si pongano 50 c.c. d'urina in un recipiente e vi si versi la soluzione +di sal d'uranio; si ha un precipitato giallo più o meno abbondante che +si filtra, si dissecca e si pesa. + +Per potersi servire della soluzione di acetato di uranio come liquido +titolato dosimetrico si fa uso di una soluzione di ferrocianuro di +potassio-prussiato giallo--in acqua distillata, al 5 per cento. Il +ferrocianuro di potassio sorveglia che non si ecceda nell'aggiungere +sal d'uranio, perchè immergendo di tanto in tanto in tanto nella +soluzione di ferrocianuro una bacchetta di vetro bagnata nell'urina, +l'eccesso viene subito svelato dal prodursi d'un colore rosso-bruno +(ferrocianuro di uranio). + +Si adopera la buretta di Mohr o un bicchiere graduato; si legge sulla +graduazione il numero dei c.c. di soluzione d'uranio occorsa: ad ogni +centimetro cubico corrispondono gr. 0,00413 d'acido fosforico. + +Facendo la soluzione d'ossido giallo d'uranio gr. 20,3 in acido +acetico e poi portando questa con aggiunta d'acqua distillata al +volume di 1000 c.c. si ha che un 1 c.c. corrisponde a 0,005 di acido +fosforico. + +È ben evidente che si ricorderà di ridurre questa quantità in rapporto +ai centimetri cubici d'urina impiegata. + +Carbonati. + +Si riconoscono nell'urina i carbonati dalla effervescenza cogli acidi. +Prima, però, bisogna riscaldare l'urina per liberarla dell'anidride +carbonica in parte sciolta in essa e in parte combinata labilmente ai +fosfati. + + + + +CAPITOLO 2.° + +_Sostanze organiche ternarie_ + + +§ 1° _Alcool_--Sono alcool quei corpi organici derivati dalla +sostituzione di un ossidrile OH ad un atomo H di un idrocarburo +saturo; es. CH metano, da CH alcool, OH metilico. + +_Alcool_ etilico.-Degli alcooli, l'alcool etilico C_{2}H_{5}CHOH +trovasi nel sangue, nel chilo, nell'urina, dopo l'introduzione di +alcool o di idrati di carbonio e nel tubo digerente. Allorchè si beve +molto alcool questo s'elimina abbondantemente pei reni, e le urine ne +sono ricche, pero il trovarsi esso in quest'ultime può dipendere dalla +fermentazione del glucosio e decomposizione di esso in alcool ed +anidride carbonica, avvenuta fuori dell'organismo. + +Queste son le reazioni che svelano la sua presenza: + +Trattato a caldo con soluzione di iodo e potassa dà iodoformio; con +acido solforico e bicromato di potassa dà un colore verde brillante al +liquido che ne tiene in soluzione. + +L'ossigeno in presenza della spugna di platino e di corpi ossidanti +lo tramuta in aldeide ed acido acetico, riconoscibili per l'odore +caratteristico. + +_Colesterina_. + +Altro alcool importante è la colesterina C_{26}H_{44}O + H_{2}O +sostanza bianca, cristallizzabile in tavolette romboidali, +madreperlaceo, insolubili nell'acqua, nell'alcool a freddo e +nell'etere, solubile nell'alcool bollente, nel cloroformio, nella +benzina e nel solfuro di carbonio. + +La bile ne tiene costantemente in soluzione mercè i glicolati e +taurocolati alcalini nel rapporto in peso del 30 a 40 per mille: son +di colesterina formati in gran parte i calcoli biliari, i quali od +ostruiscono il dotto biliare o passano nel duodeno, donde escono, per +le feci. + +Nell'urina trovasi patologicamente allorchè la bile è riassorbita dal +sangue, non escreta pel coledoco: l'urina allora possiede del pari in +soluzione gli acidi ed i pigmenti biliari epperò dicesi urina biliare. +Trovasi del pari nell'urina per malattie nervose. + +La massa nervosa centrale ne possiede abbondantemente: la sostanza +bianca ne è più ricca della grigia, contenendo la prima circa il 50 +per cento di colesterina laddove la sostanza grigia ne contiene il 18 +per cento. Nella massa nervosa, la colesterina nasce dalla ossidazione +dei suoi lipoidi. + +La reazione caratteristica della colesterina è quella di dare una +colorazione rosso-ciliegia con l'acido solforico a caldo; questo +colore si fa prima violetto, poi azzurro con la tintura alcoolica di +iodo: lasciato all'aria a poco a poco divien violetto-bleu. + +Sciolta nel cloroformio ha gradi di colorazione vari e +decrescentemente intensi sino a decolorarsi del tutto. + +Evaporata a caldo coll'acido nitrico lascia una macchia gialla che si +fa giallo-arancio coll'ammoniaca. + +_Glicerina_. + +È un alcool triatomico cioè possiede un radicale (C_{3}H_{5})''' +trivalente: l'alcool etilico e la colesterina di cui abbiamo parlato +sono manovalenti. + +Il radicale (C_{3}H_{7}) propile è la base C_{3}H_{8} propano non +satura per tre atomi. + +La glicerina propilica C_{3}H_{8}O_{3} deriva da sdoppiamento dei +grassi alla cui costituzione prende parte il radicale glicerico +C_{3}H_{8}; saponificando i grassi si ha glicerina, epperò questa +trovasi nel tubo digerente dopo l'introduzione di grassi neutri. + +La glicerina aumenta considerevolmente la formazione del glicogene nel +fegato e l'eliminazione dell'acido urico. + +È un liquido incolore o appena gialletto, sciropposo, di sapore +dolciastro-piccante; rifrange la luce epperò appare molto chiaro e +rilucente; non evapora, ma assorbe dall'aria il vapore d'acqua; è +solubile nell'acqua e nell'alcool, ma non, nell'etere, nel cloroformio +e negli olii essenziali. È neutra di reazione. + +§ 2° _Idrati_ di carbonio.--Diconsi idrati di carbonio quelle sostanze +in cui il rapporto ha O ed H è quello che hanno questi due corpi +semplici nella molecola d'acqua: esse sostanze ternarie hanno sempre +di C sei atomi ovvero un numero di atomi multiplo di sei. + +Se ne fanno tre gruppi. + +1° gruppo: Amidi, cui appartengono l'amido, la fecola, ed il +glicogene. + +2° gruppo: Glucosidi cui appartengono glucosio, inosite e levulosio. + +3° gruppo--Saccarosi, cui appartengono zucchero di canna, lattosio, +mellitosio. + +_Amido_.--C_{5}H_{10}O_{5}. Al microscopio si presenta costituito di +tanti granelli caratterizzati da un ilo od ostiolo (punto centrale +più opaco) attorno al quale stanno le zone concentriche dell'amido. +Osservandolo ad occhio nudo appare polvere o masse irregolari di una +bianchezza caratteristica: la luce del sole cadendo sull'amido lo fa +parer lucente quasi fosse formato di piccoli cristallini. + +La ptialina sprigiona la granulosa dall'involucro di cellulosa--parti +di cui è formato ogni granello d'amido--e la tramuta alla temperatura +di 40° centigradi in amidulina che si colora in bleu coll'iodo, poi in +eritro destrina che l'iodo colora in rosso. Questa, parte si trasforma +in maltosio e zucchero d'uva, parte si trasforma in acrodestrina che +resta incolore coll'iodo, ma che precipita coll'alcool in polvere +bianca. + +Il maltosio e l'acrodestrina vengono dall'enzima pancreatico, la +steopsina, o diastasi pancreatica, nonchè dall'azione concorrente +della bile e del succo enterico tramutati in glucosio. L'involucro di +cellulosa dell'amido viene disciolto. + +L'iodo anche in tracce minime colora l'amido in azzurro intenso, dando +luogo alla formazione del cosiddetto ioduro d'amido, nome improprio, +perchè questo non è un composto chimico a proporzioni definite viene +scolorato, dall'alcool, dalla potassa, da altri reagenti e dalla luce +solare. È solubile nell'acido nitrico fumante, e la soluzione versata +in acqua abbondante dà luogo ad un precipitato bianco polveroso +xiloidina esplosivo. + +Nell'acido nitrico diluito si trasforma in acido ossalico. A caldo ed +a secco l'amido si trasforma in pirodestina: a caldo e ad umido in +destrina. + +La destrina differisce dall'amido per esser solubile nell'acqua +fredda, e pel colorarsi in rosso con l'iodo; è polverulenta, +brancastra. Ha comune coi glucosidi la proprietà di ridurre molti +composti; si comporta come essi col reattivo di Trommer. + +Il _glicogene_--6(C_{6}H_{10}O_{5}) + H_{2}O, Trovasi nel fegato, nei +muscoli, nell'ovaia, nel testicolo e nei tessuti embrionali. Si forma +per attiva cellulare e trovasi incapsulato nelle cellule epatiche +nato, secondo alcuni, dagli idrati di carbonio, secondo altri, +dall'albumina. Resto molto discussa questa origine, ma Plüger emise la +sua teoria che par risolva la questione in modo se non indiscutibile, +al certo molto esatta: crede che il glicogene nasca dal sintetizzarsi +nel fegato degli idrati e degli albuminoidi e dal loro successivo +sdoppiamento. + +Il Puvy crede che la glicogenesi sia un fenomeno post-mortale dovuto a +fermenti che divengono liberi colla morte dell'individuo. + +Da altri è stato creduto che il glicogene s'originasse nel fegato +dal glucosio del sangue che lo attraversa, fondandosi sul fatto che +l'inanizione fa sparire il glicogeno dal fegato, pur sapendo che il +sangue delle vene sopraepatiche è più ricco in glucosio del sangue +della vena porta. + +È polvere bianca, insapore, inodore, solubile nell'acqua a caldo, +formando una soluzione opalescente. Trattando questa coll'iodo ne vien +colorata in rosso vivissimo. + +L'azione degli acidi fa trasformare il glicogeno in glucosio del pari +lo trasforma in glucosio il sangue che attraversa il fegato: però si +noti che nel sangue circolante v'ha glucosio e non glicogene. + +Per preparare il glicogeno si immerge il fegato d'un'animale morto da +poco tempo nell'acqua a 100°C per impedire l'azion dei fermenti e si +riduce in poltiglia. + +Da questa si toglie l'albumina col coagularla e trattenerla su filtro: +dal filtrato si precipita il glicogene mediante alcool. + +Il glicogeno è elemento termogeno per eccellenza: nei muscoli esso è +sorgente di forza attiva epperò nei muscoli in lavoro la sua quantità +diminuisce notevolmente. + +La cellulosa dell'amido rimane dopo l'estrazione della granulosa +cui forma scheletro ed involucro. È colorata dall'iodo in giallo +rossiccio, mentre la granulosa si colora in violetto cupo. + +Trovasi in alcune alghe e nei vegetali, abbondantissima; alcuni +batteri (ad esempio il bacillus amylo-bacteri presentano nel loro +protoplasma molta cellulosa. + +Nelle feci trovasi come prodotto escrementizio. + +L'acido nitrico trasforma la cellulosa, quindi la carta, la bambagia +di cotone, la paglia, in pirossilina o cotone fulminante, solubile +in un miscuglio di alcool ed etere. La soluzione dicesi collodio ed +adoperasi a vari usi. + +Il reattivo di Schweizer o liquore cupro-ammonico, liquido di colore +azzurro intensissimo, che si ottiene per azione dell'aria e del rame +sull'ammoniaca, scioglie la cellulosa. + +Glucosidi C_{6}H_{12}O_{6}. + +Composti neutri o lievemente acidi, che si trovano in moltissimi +vegetali e prendono gran parte nel ricambio dell'organismo animale. + +Glucosio: è abbondante nell'uva e nei frutti acidi. + +È cristallizzabile in prismi sottili, raggruppati, solubili nell'acqua +e nell'alcool, insolubili nell'etere. + +Nell'uomo trovasi normalmente nel sangue, nel chilo e nelle urine; +in queste la quantità di glucosio non eccede mai tracce minime +normalmente, ma in casi patologici può trovarsi in dose eccessive +tanto da dare alle urine un alto peso specifico ed una consistenza +sciropposa. Lo zucchero diabetico è una modifica allotropica del +glucosio e dicesi paraglucosio. + +Nel tubo digerente l'origina dall'alimentazione o che tale si +introduca o per le modificazioni che subiscono gli altri idrati di +carbonio sotto l'azione dei vari enzimi digestivi. Nel sangue ve n'è +nel rapporto del 0,5 per 100 nato dallo sdoppiarsi del glicogene iu +glucosio ed urea. + +Il lievito di birra per azione del Saccaromices cerevisiae lo sdoppia +in alcool ed anidride carbonica. Nell'urina diabetica il glucosio +subisce lo stesso sdoppiamento per azione di un fermento speciale +fatto da cellule rotondeggianti con prolungamenti filamentosi. + +Molte reazioni del glucosio sono l'applicazione della sua forza +riducente sui vari composti. + +1° Reattivo (del Moore): si fa una soluzione di potassa caustica e +si aggiungono pochi centimetri cubici di questa all'urina sospetta: +riscaldando l'urina s'abbruna e dà odore di caramelle per la +formazione d'acido melassico. + +2° Reattivo (di Böttcher): si aggiunga carbonato di soda all'urina +contenente il glucosio, indi del magistero di bismuto cioè nitrato +basico di bismuto e si riscaldi, s'avrà un precipitato grigio +e colorazione di tutta l'urina contenuta nel tubo da saggio in +giallo-bruno. + +3° Reazione (del Trommer). Si aggiunge all'urina da esaminare della +potassa caustica e poche gocce di solfato di rame: il liquido prende +una colorazione azzurro-oscuro. + +Riscaldando s'ha un precipitato giallo di ossidulo di rame dovuto alla +riduzione dell'ossido di rame operata dal glucosio. + +3^{a} reazione (Selmi). Aggiungendo all'urina poche gocce di soluzione +di acido picrico, se questa non contiene glucosio, non altera il color +giallo dell'acido, altrimenti si colora in rosso-sangue. + +4° reazione (di Callaud). + +Evaporando a caldo lentamente, in una capsula, la urina, si depone un +precipitato di cristalli prismatici di glucosato di cloruro di sodio +di formula: formola + +(C_{6}H_{12}O_{6})^2ClNa+ H. + +Questi cristalli sono solubili nell'acqua e precipitano anidri od +idrati. + +5° reazione (di Worm-Muller). + +È una reazione molto sensibile: si faccia una soluzione di soda +caustica in acqua gr. 100, in questa si versi di tartrato doppio di +sodio e potassio gr. 10 e di solfato di rame, vitriuolo azzurro, gr. +2,50. Si riscaldino 2 c.c. di questa soluzione e 4 c.c. di urina, in +due tubi da saggio: unendo i due liquidi si ha un precipitato giallo +di ossidulo di rame più o meno abbondante. + +Per il dosamento del glucosio si adopera il liquido di Fehling, il +metodo della fermentazione e la saccarimetria. + +Reattivo di Fehling. + +Si faccia una soluzione di gr. 1,60 di tartrato neutro di potassio in +gr. 100 di acqua e si aggiunga a questa una soluzione di gr. 130 di +soda caustica in gr. 600 d'acqua. Ottenuto questo miscuglio vi si +versi piano piano ed a poco a poco una soluzione di gr. 40 di +solfato di rame in gr. 168 d'acqua. Questa col cadere dà luogo ad un +precipitato azzurro che subito si scioglie e scompare ed il liquido si +fa bleu. Si aggiunga dell'acqua distillata sin che tutto il reattivo +prenda il volume di 1155 c.c. e si conservi all'oscuro. + +Il liquido di Fehling è reattivo disimetrico: per servirsene si +adopera la buretta di Mohr. + +Si versa nella buretta l'urina. Aprendo il rubinetto di vetro si fa +cadere l'urina in una nota quantità di liquido di Fehling riscaldata. +Nel cadere l'urina, il liquido di Fehling si fa dapprima di color +rosso bruno indi rosso vivo: si prende questo come termine della +operazione tenendo come norma nel calcolo quantitativo che 2 c.c. di +liquido di Fehling vengono decolorate da gr. 0,01 di glucosio. + +Il metodo della fermentazione s'attua coll'aggiungere all'urina un po' +di lievito di birra. Si formerà alcool ed anidride carbonica, dal peso +di cui può rilevarsi la quantità del glucosio fermentato. + +Si sa che 46,88 parti di anidride carbonica hanno di corrispettivo 100 +parti di glucosio. + +In pratica si adoperano molti apparecchi, per mezzo dei quali si +raccoglie in palloni di vetro l'anidride carbonica per pesarla e +dedurre così dal peso le quantita di glucosio esistente. Io userei +un apparecchio che per quanto semplice, per tanto a me pare utile e +comodo: una bottiglia di Wolf a due gole ha una di queste chiusa mercé +un tappo di gomma e l'altra gola comunicante con un tubo ad U mercè +un tubo a squadra saldato perpendicolarmente ad una delle branche del +primo. Verso nel tubo ad U un po' di mercurio 1l quale si mette, come +è logico, nello stesso piano orizzontale nelle due branche. Indi verso +in quella branca cui è saldato il tubo a squadra una soluzione di +potassa caustica e nell'altro tanto d'acqua che faccia equilibrio alla +potassa: chiudo la branca in cui v'è la potassa: verso nella bottiglia +l'urina con un po' di lievito di birra e chiudo la bocca libera della +bottiglia di Wolf. La fermentazione ha luogo e l'anidride carbonica +si svolge a man mano viene aspirato, diciam così, dalla potassa +con formazione di carbonato di potassa. Aumentandosi il peso della +soluzione alcalina, l'acqua salirà nel tubo aperto: una graduazione +comune alle due branche mi indica il dislivello, il quale è indice +dell'aumento in peso dalla soluzione alcalina, donde può dedursi +la quantità del glucosio fermentato. È bene evidente che bisogna, +fermentazione completa, aprir la bocca chiusa della bottiglia di Wolf +per ridurre la pressione interna eguale alla pressione esterna. Per +rendere sensibile quest'apparecchio può darsi alla branca del tubo ad +U contenente acqua una inclinazione a piacere, aumentandosi così la +lunghezza della colonna d'acqua mobile: la graduazione può darsi +ad esso facendo fermentare urine con note quantità di glucosio e +servendosi degli indici d'elevazione della colonna d'acqua come punti +fissi da potersi usare come punti limiti. + +Inosite C_{6}H_{12}O_{6} + 2H_{2}O: trovasi nel rene, nel cervello, +ma soprattutto nei muscoli e specialmente nel miocardio: in questo +in alcuni animali è tanto abbondante da dare un sapore dolciastro. È +solubile nell'acqua, nell'alcool. Può subire la sola fermentazione +lattica in presenza di sostanze organiche in putrefazione. Per +riconoscerlo lo si precipita mercé acetato di piombo indi su lamina di +platino si addiziona d'acido nitrico e s'evapora a caldo; aggiungendo +dell'ammoniaca e del cloruro di calcio, una colorazione rosea svelerà +la presenza dell'inosite. + +Il nitrato mercurico da coll'inosite un precipitato rosso; questa +colorazione peri, è data dal reattivo suddetto anche agli albuminoidi. + +Trovasi in vari vegetali specialmente nei legumi, di cui i fagiuoli ne +rappresentano un tipo molto ricco, epperò fu creduto che s'originasse +nell'organismo animale da essi. Pare però dimostrato che può derivare +anche dagli albuminoidi. + +--La saccarimetria è un metodo di ricerca qualitativa e quantitativa +del glucosio basata sulla deviazione a destra indotta dal glucosio al +piano di luce polarizzata. S'adoperano vari saccarimetri in cui si +misura la quantità di glucosio dalla deviazione dei raggi polarizzati. + +_Levulosio_: è isomero al glucosio da cui differisce perchè +sinistrogiro. + +Per azione del succo enterico cioè per l'invertina o fermento +inversivo di esso, gl'idrati di carbonio sono tramutati in levulosio. + +Saccaridi C_{6}H_{22}O_{11}. + +Lo zucchero _di_ canna entra cogli alimenti nel tubo digerente. La +saliva e il succo gastrico si comportano con esso come con gli altri +idrocarbonati. Non riduce gli ossidi metallici; in presenza dei +fermenti può subire la fermentazione lattica. + +Il succo enterico per azione sia dell'invertina, che dei fermenti +figurati, sdoppia il saccarosio in glucosio e levulosio. + +È bianco, cristallizzato in masse dure, solubili nell'acqua, non +nell'alcool, nell'etere e negli oli essenziali. + +In presenza degli alcali non s'annera. + +Un miscuglio d'acido nitrico concentrato ed acido solforico trasforma +lo zucchero in una sostanza esplosiva nitro-saccarosio. + +Il _Lattosio_ è lo zucchero del latte, trovasi in questo come +secrezione specifica dalla glandula mammaria. Non è ben noto come +si produca in questa epperò si crede abbia l'attributo di sostanza +saccorogena un corpo proteide esistente nel latte. Trovasi nell'urina +delle lattanti in caso di ristagno di latte, e del pari dopo +l'ingestione di molto latte. + +Lo zucchero di latte cristallizza in tavolette rombiche bianche +solubili nell'acqua, insolubili nell'etere: devia a destra il piano +della luce polarizzata. Può subire indirettamente la fermentazione +alcoolica. + +Direttamente subisce la fermentazione lattica cioè lo sdoppiamento in +acido lattico ed anidride carbonica. + +Il Koumis ed il Kefir son due bevande fatte con latte fermentato e che +contengono in proporzioni diverse alcool, anidride carbonica ed +acido lattico; questo ottenuto per fermentazione diretta, quello per +fermentazione indiretta cioè preceduta dal mutarsi il lattosio in +glucosio. + +Son due bevande di gran valore ed i montanari del Caucaso ne usano +come tonico eccellente. + +Per riconoscere il lattosio si aggiunge al liquido di cui si sospetta +una soluzione di acetato neutro di piombo; riscaldando, il liquido +assume un colore giallo bruno che si fa rosso coll'aggiunta +dell'ammoniaca. + +Il _mellitosio_ si trova abbondante nel miele, in molte specie di +Eucaliptus australiane. + +È sciropposo. Per azione dei saccarificanti si trasforma in maltosio e +zucchero d'uva. + +Non fermenta direttamente ma deve sdoppiarsi per fermentare in +glucosio e levulosio. Il glucosio fermenta direttamente, il levulosio +invece ha bisogno di cambiarsi in glucosio. Devia a sinistra i raggi +polarizzati. + +Si comporta come tutti i glucosidi coi loro reattivi pero non risponde +alla seguente reazione di Krauze cui ben rispondono gli altri. + +Si faccia una soluzione concentrata di bicromato di potassio e se ne +versino pochi centimetri cubici nel liquido da esaminare, si riscaldi +tutto e si aggiungano un tre o quattro gocce di acido solforico: il +mellitosio non essendo riducente sull'acido cromico fatto libero +dall'acido solforico non darà la colorazione verdastro chiaro che +avrebbe data la presenza de gli altri gìucosidi. + +§ 3.° _Acidi_--Diconsi acidi organici quei composti che nascono dalla +sostituzione d'un gruppo carbossilico ad un atomo d'idrogeno di un +idrocarburo saturo es: + + CH_{3} da CH_{3}COOH. + metano acido acetico + +_Acido lattico_: di questo acido vi son quattro isomeri della formula +C_{3}H_{6}O_{3} e sono: acido etilidenolattico, acido etilenolattico, +acido sarcolattico, acido idracilico. + +L'acido _etilideno lattico_ è un liquido sciropposo, igroscopico, +solubile nell'etere. Trovasi nel contenuto gastrico normalmente +sia che si consideri come una secrezione specifica delle glandule +gastriche sia che si creda origini dalle fermentazioni. + +Il latte, dopo non molto tempo irrancidisce; questo tempo s'accelera +tenendo il liquido all'aria e ad alta temperatura, pero non superiore +ai 50°C. si fa lunghissimo se il latte si tiene ben chiuso ed al +fresco. + +Ciò pare che si possa spiegare ammettendo l'azione simultanea, nella +fermentazione, dei fermenti e di un enzima proveniente al certo dalla +glandula mammaria stessa: però questo non è ben dimostrato. + +Il contenuto gastrico ne è relativamente più ricco nel termine del +periodo di chimificazione. + +Per riconoscerne la presenza e separarlo dall'acido cloridrico, si usa +il metodo del coefficiente di partizione che consiste, come ho detto +parlando dell'acido cloridrico, nell'aggiungere acqua ed etere. +L'acqua tira a sé l'acido minerale, l'etere l'acido organico: +separando questi due solventi, come è logico, trascineranno con loro i +corpi in soluzione. Si svela la presenza dell'acido lattico versando +nel liquido da esaminare una piccola quantità di percloruro di ferro: +s'avrà un precipitato gialletto di lattato di ferro. + +Si va più immuni da errori col reattivo di Uffelmann, che si prepara +facendo una soluzione di 6 gocce di percloruro di ferro in 40 +centimetri cubici di acqua distillata cui si aggiungono in ultimo 4 +gocce d'acido fenico. + +Una soluzione di carbonato di rame versata in un liquido contenente +acido lattico, da una colorazione verde azzurrognola, per la +formazione di lattato di rame. + +In tutte le reazioni che si fanno per svelar la presenza dell'acido +lattico, si badi a portar via precedentemente le albumine che +potrebbero nascondere i precipitati: per separarle, basta riscaldare +moderatamente e poi filtrare il liquido da esaminare. + +Scaldando l'acido lattico con acido solforico si sviluppa ossido di +carbonio, che si riconosce avvicinando un po' di ossido rameoso il +quale è polvere di colore rosso vivo: l'ossido di carbonio lo riduce +in rame ed anidride carbonica. + +L'ossido di carbonio brucia con fiamma azzurra. + +Evidentemente dalla presenza dell'ossido di carbonio si deduce la +presenza dell'acido. + +L'acido etilideno lattico è inattivo sui raggi polarizzati mentre +l'acido etinolattico è destrogiro. Da sali il cui coefficiente di +solubilità è maggiore di quello dei sali dell'acido etinolattico, +epperò si tien come norma nella distinzione tra i due acidi. + +È un liquido lievemente gialletto inodore solubile nell'acqua, +nell'alcool, nell'etere. + +--_L'acido etilenolattico_ trovasi nel succo muscolare che si ricava +facendo l'infuso acquoso dei muscoli; in questi è accompagnato +dall'acido sarcolattico cui rassomiglia differendosene per le molecole +d'acqua di cristallizzazione dei sali cui formano e specialmente +per essere l'etilenolattato di zinco amorfo ed il sarcolattato, +cristallino. + +È un liquido di consistenza sciropposa, incolore solubile nell'acqua, +nell'alcool, nell'etere. + +--_Acido sarcolattico_ da [Greek: sarkos] carne: fu così chiamato +da Liebig l'acido lattico che si trova nel muscolo morto o +stanco proveniente o dalla fermentazione lattica dell'inosite o +dall'ossidazione funzionale di questa. + +Per riconoscerlo si aggiunge al liquido da esaminare un po' di +carbonato di rame, si ha un precipitato di globetti di sarcolattato di +rame: questo pero è poco solubile nell'alcool e in ciò differisce dal +lattato di rame ottenuto cogli altri isomeri. + +L'acido sarcolattico sotto l'influenza del calore si muta in acido +lattico ordinario. + +--_Acido idracrilico_: è isomero all'acido lattico. Hammerstenn dice +che finora non fu trovato nell'organismo, Wislicenius dice d'averlo +trovato nell'edema di un ammalato d'osteomalacia. + +--_Acido colalico_ C_{24}H_{40}O_{5}. Si forma nella bile in +decomposizione: epperò trovasi nelle feci. Trovasi nel contenuto +intestinale allorchè le fermentazioni eccessive rendono insufficiente +il potere antiputrido della bile. L'acido colalico cristallizza in +prismi rombici o in tavole aggruppate; questi son solubili più a caldo +che a freddo nell'alcool epperò facendone soluzioni a caldo si hanno +precipitati col raffreddarsi dei mezzi solventi. + +Nella bile trovasi accoppiato a glicina formando acido glicocolico ed +a taurina formando acido taurocolico. + +La reazione per gli acidi biliari è di Pettenkofer e consiste +nell'aggiungere un po' di saccarosio alla urina e far che vi si +sciolga agitando il liquido nel tubo da saggio, indi si aggiunge un +po' d'acido solforico concentrato: la presenza degli acidi biliari +si svelerà col comparire di una colorazione rosso intensa. Questa +reazione serve benissimo anche per l'acido colalico. + +Per ottenere l'acido colalico o dalla bile o dalle feci, si bollono +queste con soluzione satura di potassa: si formerà colalato di +potassa. Indi si aggiunga un poco di acido cloridrico, si formerà +cloruro di potassio, restando d'altra parte l'acido colalico il quale +essendo poco solubile precipiterà cristallizzato, sol che si lasci il +liquido in riposo. + +Facendo bollire con acidi o con barite o potassa oppure riscaldando a +200° o per le putrefazioni intestinali, l'acido colalico si scinde in +dislisina e acqua. Le dislisine nascono dalla disidratazione degli +acidi, epperó bolliti con corpi idratanti ridanno gli acidi stessi. +La dislisina dell'acido colalico trovasi nelle feci e nelle urine +itteriche + + C_{24}H_{40}O_{5}-2H_{2}O = C_{24}H_{36}O_{3} + acido colalico dislisina + +--_L'acido coleidinico_ C_{24}H_{38}O_{2} trovasi nella bile; nasce da +disidratazione dell'acido colalico epperò trovasi nelle feci. + +--_L'acido acetico_ C_{2}H_{4}O_{2} trovasi nel contenuto gastrico ed +intestinale, nel sangue, nell'urina, nei muscoli. + +È un liquido che si ottiene dall'ossidazione dello alcool etilico: +normalmente si ricorre al _mycodermi aceti_, il quale è un fermento +organizzato e si fa agir questo in presenza dell'aria; pero può ancora +ottenersi l'ossidazione sotto l'influenza del nero di platino. + +Cristallizza formando coll'acqua un idrato; nell'acqua è +solubilissimo. È riconoscibile pel suo odore caratteristico: può +riconoscersi del pari aggiungendo un po' d'ossido di rame al liquido +da esaminare. L'ossido è rosso ed insolubile, si formerà acetato di +piombo, solubilissimo di color verde-rame. + +--_L'acido formico_ trovasi in tracce nell'urina, nel sudore, nel +sangue; è un liquido incoloro, solubilissimo nell'acqua. Trovasi allo +stato cristallino alla temperatura di 1°C. sopra zero. Odora d'aceto: +è irritante molto sulla pelle, producendo delle flittene dolorose: +l'acido solforico lo decompone, disidratandolo, in acqua ed ossido +di carbonio CH_{2}O_{2}-H_{2}O = CO. Forma sali solubilissimi ad +eccezione di quelli di piombo, poco solubili a freddo non molto a +caldo. + +--_L'acido ossalico_ C_{2}H_{2}O_{4} trovasi nell'urina o in soluzione +o entrando nella formazione di calcoli vescicali. + +È bianco, cristallino solubilissimo, nell'acqua: colla potassa forma +un sale detto sale d'acetosella acidissimo. + +Trattato con un po' d'acido solforico si decompone in anidride +carbonica, ossido di carbonio ed acqua: + + C_{2}H_{2}O_{4}-H_{2}O = CO_{2} + CO + Acido oss. An. carb. Oss. carb. + +Nell'urina trovasi combinato alla calce formando ossalato di calcio: +questo è assolutamente insolubile nell'acqua, però si scioglie in +presenza del solfato acido di sodio, dell'urea e di sali alcalini. + +Per precipitarlo dall'urina basta aggiungere dell'ammoniaca: al +microscopio si presenta in cristalli a forma di busta da lettere o a +forma di piccoli prismi con basi piramidali. Talvolta assume la forma +di dumb-bells, quasi costituiti da fasci di cristalli filiformi +stretti nel mezzo. Nel consueto si deduce la quantità dell'ossalato di +calcio dell'urina dal numero di cristalli che capitano sotto la lente +del microscopio in una o più osservazione. + +Per dosarli completamente si aggiunge ad un determinato volume di +urina, dell'ammoniaca in eccesso ed un po' di soluzione di cloruro +di calcio: precipiterà ossalato di calcio; prima di raccogliere +il precipitato sul filtro si aggiunga dell'acido acetico in tenue +quantità . Indi si filtri il liquido; ciò che si raccoglie sul filtro +si lavi, si dissecchi e si pesi. + +Può trovarsi nell'urina quantità non grande di ossalato di calcio +specialmente in seguito a stati ipostenici nervosi o in seguito a cibi +ricchi di acido ossalico: il trovarne normalmente ed in abbondanza +costituisce una malattia detta ossaluria. + +--_Acido valerico_. C_{5}H_{10}O_{2}. Trovasi nel sudore cui dà +il puzzo caratteristico e specialmente nel sudor putrido e negli +escrementi nato dalle varie fermentazioni. Ha odor di valeriana +dispiacevolissimo e penetrante. È un liquido incoloro poco solubile +nell'acqua forma sali solubili. + +--_Acido caproico_. C_{6}H_{12}O_{2}. Trovasi nel sudore, è liquido +inodore, insolubile nell'acqua, solubile nell'alcool. + +--_Acido caprilico_ C_{8}H_{16}O_{2}: accompagna il precedente. Hanno +tutti e due il caratteristico odor di sudore. + +--_Acido caprinico_ C_{10}H_{20}O_{2}: liquido poco solubile con odor +di sudore. + +--_Acido butirico_ C_{4}H_{8}O_{2}: trovasi nel sangue, nell'urina, +nel sudore, nel latte, nel contenuto del tubo digerente. Nel latte +trovasi allo stato di etere butirico; nel tubo digerente può trovarsi +per fermentazione indotta dal _bacillus butiricus_. + +Il bacillus butiricus tramuta il lattato di calcio in butirrato di +calcio, carbonato di calcio, anidride carbonica ed idrogeno. Valga la +seguente equazione della fermentazione: + + 2(C_{2}H_{5}O_{2})^{2}Ca + H_{2}O + lattato di calcio + + =(C_{4}H_{7}O_{2})^{2}Ca + CO_{3}Ca + 3CO_{2} + 4H_{2} + butirato di calcio, carb. di calcio anidr. carb. + +V'ha formazione d'idrogeno nelle fermentazioni pel bacillus butiricus: +è questa una delle sorgenti dell'idrogeno nel tubo intestinale. + +L'acido butirico è un liquido incoloro, solubile, d'odor fetido di +burro irrancidito. + +--_Acido oleico_ C_{18}H_{34}O_{2} trovasi nell'adipe. Nei grassi +trovasi allo stato di oleina, gliceride dell'acido oleico assieme +all'acido stearico e palmitico. + +È cristallino a bassa temperatura; liquido a 14° sopra zero +irracidisce prontamente, è solubile poco nell'alcool freddo moltissimo +nell'alcool caldo, è solubile del pari nell'etere, è insolubile +nell'acqua. + +--_ L'acido oleico_ si trasforma sotto l'azione dell'acido nitroso in +acido cianidrico. + +Coll'acido solforico e zucchero di canna dà una colorazione rossa +quasi simile a quella che gli acidi biliari danno nella stessa +reazione. + +--_ Acido stearico_ C_{18}H_{36}O_{2}: trovasi nell'adipe e in tutti +i grassi animali allo stato di etere glicerico cioè sotto forma di +stearina: trovasi nel pus, nelle masse caseose tubercolari. + +È cristallino in lamine rombiche, solubile nell'alcool, nell'etere, +insolubile nell'acqua. È inodore, insipido, di consistenza molle. + +--_L'acido palmitico_ C_{16}H_{32}O_{2} trovasi nell'adipe, nel +sangue, nel burro. È cristallino in aghi bianchi solubile nell'alcool, +nell'etere, nel cloroformio e nella benzina. + +--_L'acido margarico_ trovasi nell'adipe: esso è un miscuglio d'acido +palmitico e stearico. + +È solido, bianco: in commercio è impiegato a formar candele steariche. + +§ 4.° _Eteri_.--Diconsi eteri alcuni corpi organici derivanti dalla +sostituzione d'un radicale alcoolico od acido all'idrogeno ossidrilico +degli alcool, ad esempio: + + CH_{3}OH dà CH_{3}OCH_{3} + alcool metilico + +La glicerina è un alcool triatomico, forma eteri glicerici: è a questi +che comunemente si da il nome di grassi che nascono dalla sostituzione +ad uno, a due, o a tutti e tre gli atomi di idrogeno della glicerina +dei radicali degli acidi grassi; ad es. la palmitina cioè palmitato +di glicerina deriva da sostituzione a tutti e tre gli atomi di H +ossidrilici della glicerina del radicale dell'acido palmitico. + +§ 5.0 _Eteri glicerici_--I grassi più importanti nella nostra economia +sono l'oleina, la palmitina e la stearina: questi due ultimi mischiati +insieme formano la margarina. + +_Oleina_. Trovasi nell'urina, nel chilo, nel tubo digerente. Nel +sangue ve n'è nuotante nel siero o incapsulato dai leucociti epperò +in esso la quantità di grassi è quasi nulla nei periodi lontani dal +pasto, è massima nel periodo di chilificazione. + +È nell'intestino che i grassi si emulsionano. Intendesi per +emulsionamento dei grassi la divisione che essi subiscono in piccoli +globetti, tenuti in sospensione in un liquido. + +Ciò è possibile allorchè il liquido è alcalino e tiene in dissoluzione +un albuminoide qualsiasi: agitando in questo un grasso, l'albuminoide +tenuto in dissoluzione farà una cuticola ai globetti che si formano +coll'agitare il liquido. + +Prima pero che questo strato albuminoide si formasse già l'alcali del +liquido aveva saponificata la superficie dei globetti di grasso, i +quali resteranno così, involti da una parete di sapone e da una parete +di materia albuminoide: questa, di cui è discussa l'esistenza, dicesi +membrana aptogena di Anderson. + +La bile, il succo pancreatico ed il succo enterico emulsionano i +grassi e rendono possibile il passar di questi nelle vie linfatiche +e chilifere. La bile da ai grassi una emulsione grossolana, il succo +pancreatico ed il succo enterico danno ai grassi una emulsione fina e +persistente. + +Il grasso s' origina nell'organismo dagli alimenti. Pero trovandosi +grasso anche negli animali erbivori deve dedursene che il grasso può +formarsi anche dagli idrati di carbonio; ad esempio le api si nutrono +del nettare dei fiori eppur danno cera cioè grassi. + +Anche gli albuminoidi possono essere trasformati in grasso: prova ne +sia l'adipo-cera cadaverica e del pari il trovarsi trasformato in +grasso l'albume d'uovo che noi avessimo posto sotto la cute d'un +animale. + +È certo però che la qualità di grasso dell'organismo, è in determinato +rapporto col grasso degli alimenti. + +I grassi come termine ultimo delle loro modificazioni danno acqua ed +anidride carbonica, però percorrono numerose vie prima di giungere a +quest'ultima modificazione. Nell'intestino ad esempio i grassi +neutri si scindono parzialmente in glicerina ed acidi grassi e si +saponificano parzialmente. + +I grassi all'aria irrancidiscono e prendono così un odore disgustante, +nauseoso: questo è dovuto alla formazione di acidi grassi di odor +fetido quale valerico, caprico, caproico ed altri. + +Elevando ad alta temperatura i grassi o trattando la glicerina a caldo +con solfato potassico si hanno vapori di acroleina C_{3}H_{4}O liquido +di odore irritante incolore, che bolle a 52°, poco solubile nell'acqua +avidissimo d'ossigeno. + +Per separare i grassi dai liquidi che li tengono in emulsione si +aggiunge a questo un alcali e dell'etere e si agita. Il grasso vien +disciolto dall'etere. + +Per separare i grassi neutri dagli acidi grassi in un miscuglio può +aggiungersi della soda: questa formerà il sapone del grasso neutro +rispettando il grasso acido, epperò versando in ultimo dell'etere e +dell'acqua, i saponi si scioglieranno nell'acqua, i grassi nell'etere. + +I grassi del pari che gli acidi grassi rendono rossa, la tintura +d'alcanna di color bleu. L'acqua riscaldata in tubi chiusi a 200° +sdoppia i grassi neutri in glicerina ed acido grasso. + +I principali grassi neutri dell'organismo animale sono l'oleina, la +stearina, la palmitina, la margarina, la butirina. + +_L'oleina_ costituisce l'elemento liquido degli olii; è denso, +incolore. + +Quella del corpo umano è giallastra non per variazione della oleina +ma per la presenza di uno speciale pigmento detto luteina (di cui +parleremo in seguito) che trovasi anche negli altri grassi dando +all'adipe il colore giallastro caratteristico. + +Oltrechè come costitutivo dell'adipe l'oleina trovasi allo stato +naturale e allo stato di oleati alcalini nel tubo intestinale, data +dagli alimenti. + +Si ricava l'acido oleico dall'oleina facendo agire a caldo sulla +oleina l'acqua e il litargirio ridotto in polvere finissima. + +L'oleina scioglie gli altri grassi epperò la sua presenza è sempre +associata ad un grado maggiore o minore di fluidità . + +La _stearina_ trovasi nell'adipe; è cristallizzata in squamette +rombiche insolubili nell'alcool e nell'etere. + +La _palmitina_ trovasi del pari nell'adipe; è solida, cristallizzata +in aghi bianchi, insolubile nell'acqua, solubile nell'alcool e +nell'etere. + +La _margarina_ è un miscuglio di stearina e palmitina: essa trovasi +nel burro del latte di cui è il costituente più importante, assieme ad +altri grassi. + + + + +CAPITOLO 3.° + +_Sostanze quatarnarie non azotate_ + + +Son due solamente le sostanze quaternarie importanti, non azotate: +l'acido fosfoglicerico e l'escretina. + +L'acido _fosfoglicerico_ C_{3}H_{9}PhO_{2}, trovasi nel tessuto +nervoso: è un liquido denso incolore che s'ottiene dalla +decomposizione del protagono e della lecitina. Quest'ultima trattata +con acqua di barite da acido fosfogligerico, neurina e stearato di +barite. + +_L'escretina_ C_{78}H_{156}SO, si trova nelle feci; cristallizza +in piccoli prismi solubili nell'alcool, nell'etere, insolubili +nell'acqua, e nel cloroformio. Non è ben nota la sua origine. + + + + +CAPITOLO 4.° + +_3° gruppo--Composti azotati_ + + +§ 1. + + +_Sostanze albuminoidi_. + +Sotto questo nome va compreso un gruppo estesissimo di corpi di +costituzione molto complessa, incristallizzabili quasi tutti, tutti +levogiri e di natura colloide, cioè difficilmente diffusibili +attraverso membrane porose, essendo fornite di bassissimo indice o +coefficiente osmotico. + +Nella maggior parte, queste sostanze hanno una modifica solubile +nell'acqua ed un'altra insolubile: il passaggio dall'una forma +all'altra dicesi coagulazione. + +Alcuni corpi albuminoidi sono solubili nell'acqua, altri non lo sono: +è stato messo in dubbio la solubilità dei primi e fu creduto che le +albumine sono in uno stato di diffusione molecolare non allo stato di +soluzione. + +Tutti gli albuminoidi diventano solubili per opera degli alcali. + +Evaporati nel vuoto a 30°C. lasciano dei residui in parte solubili +nell'acqua: evaporati a temperatura più alta danno residui non +più solubili: disseccati ancora danno masse amorfe, trasparenti, +giallastre. + +Riscaldati a più di 110 gr. si decompongono, diventano brune e danno +luogo a vari prodotti volatili d'odor di corno bruciato e a residui +fissi che son le ceneri, composte di carbonati alcalini e di fosfato +di calcio. Questi trovansi sempre nelle sostanze albuminoidi. + +Bollendo qualsiasi albumina con acido forte si ha prima la riduzione +in peptone e poscia una riduzione in ammoniaca, anidride carbonica, +leucina, tirosina, acido asparaginico, acido blutamidico. + +Del pari fondendo le albumine con potassa caustica si ha ammoniaca, +anidride carbonica, leucina, tirosina, acido ossalico, acido +solforoso, scatolo, indolo e fenolo. + +Le decomposizioni da putrefazioni degli albuminoidi sono le stesse che +a questi inducono gli alcali caustici. + +Tutti gli albuminoidi, come ho detto, son solubili in soluzioni +d'alcali caustici: nelle soluzioni che si hanno trovansi dei solfuri +e solfati del metallo dell'alcali impiegato, epperò s'ammette che +nell'albumina il solfo sia doppiamente combinato. La costituzione +atomica degli albuminoidi è complessa e la loro grandezza è enorme in +paragone a quella dei corpi minerali ed anche di molti corpi organici. + +Il Mulder crede l'albumina composta da sulfamide con la _proteina_; la +quale, secondo lui, è il radicale organico di tutti gli albuminoidi. + +La proteina è priva di solfo: essa s'ottiene precipitando mediante un +acido, un'albumina in soluzione in un liquido alcalino. + +Altre opinioni furono emesse, senzachè alcuna di esse risolva +pienamente la questione e per molti chimici insigni è incerto se +l'albumina sia un vero principio immediato: questi dubbi sono spiegati +pel modo duplice di accoppiamento atomico del solfo e pel modo come +l'albumina si comporta coi solventi. Ad esempio: facendo una soluzione +di albumina in acido acetico e aggiungendo della potassa anche in +eccesso accade che una parte dell'albumina precipita, un'altra parte è +trattenuta in soluzione. + +Varie formole furon date delle varie albumine. Il Mulder dette per +l'albumina tipo C_{90}H_{278}Az_{???}SO_{???} il Liebig +invece formuli, C_{216}H_{676}Az_{102}S_{3}O_{68} e Lieberkun +C_{72}H_{224}Az_{36}SO_{???} + +L'albumina trovasi nel sangue, nelle uova, nella linfa, nel chilo, nei +muscoli, nella sostanza nervosa, nel pancres, nel liquido di Cotugno, +cerebro-spinale, nel liquido dell'amnios, nel liquido sinoviale, nel +latte, nel cristallino, nella tunica media delle arterie. + +Se ne trovano tracce nella saliva per secrezione parotidea. + +Ecco un quadro che dà il rapporto su mille della quantità di albumina +nei vari liquidi e tessuti secondo Gorup-Besanez: + + Midollo spinale..........74,9 + Cervello.................86,3 + Fegato..................117,4 + Timo...................122,9 + Uovo di pollo...........134,3 + Muscoli.................161,8 + Tunica media arteriosa..273,3 + Cristallino.............383 + Liquido cerebro spinale...0,9 + Umore acqueo..............1,4 + Liquido amniotico.........7 + Succo enterico............9,5 + Siero pericardico........23,6 + Linfa....................24,6 + Succo pancreatico........33,3 + Sinovia .................39,1 + Latte....................39,4 + Chilo....................40,9 + Sangue..................195.6 + +L'albumina non trovasi mai nell'urina normale vi si trova invece in +condizioni patologiche. + +Nei vari liquidi e tessuti l'albumina s'origina dell'alimentazione +peri, dopo aver subite la peptonizzazione gastrica, la peptonizzazione +finalmente pancreatica, la riduzione in albuminati alcalini, poi in +siero-albumina ed in globulina: quest'ultima riduzione vien prodotta +sugli albuminoidi dal sangue arterioso. La globulina resta nel sangue +pronta a darsi ai tessuti allorchè questi sono inaniti nella loro +normale nutrizione per lo sviluppo delle varie funzioni, le quali, +come è facile ad intendersi disquilibrano la nutrizione cellulare. + +L'organismo animale non crea l'albumina, modifica solamente quella che +ad esso proviene dal regno vegetale: questo crea la vita, l'animale +utilizza e trasforma la forza che il vegetale ha già immagazzinato +creando. + +_Caratteri generali degli albuminoidi e reattivi_. + +--L'acido nitrico concentrato colora gli albuminoidi in +giallo-aranciato formandosi un coagulo dello stesso colore che si +scioglie gradatamente tingendo il liquido del suo colore. A questo +corpo giallo il Mulder dette il nome d'acido xantropateico. + +--Trattati con agenti ossidanti come perossido di manganese, bicromato +di potassa si producono aldeidi benzoica, acetica, propionica, +valerica, riconoscibili anche solo dall'odore caratteristico. + +--Il reattivo di Millon o nitrato acido di mercurio precipita gli +albuminoidi colorandosi in rosso cupo. Per preparar questo reattivo si +fanno agire a caldo due parti di acido nitrico fumante su d'una parte +in peso di mercurio; il corpo formatosi, sciolto in acqua costituirà +il liquido del Millon. + +--Coll'acido solforico e collo zucchero di canna si coleranno in +violetto-porpora. + +--L'acido cloridrico scioglie le materie albuminoidi all'aria, +colorandosi in violaceo azzurro. + +Tutti gli acidi precipitano le albumine dalle loro soluzioni ad +eccezione pero degli acidi formico, acetico, tartarico, e fosforico i +quali, allorchè sono in un lieve eccesso, sciolgono le albumine. Oltre +questi acidi scioglie gli albuminoidi il reattivo di Schweizer del +quale ho parlato nel paragrafo della cellulosa. + +Per riconoscere le albumine nei vari liquidi e per dosarne la quantità +si fa uso di vari metodi. + +Il calore s'utilizza il più delle volte: riscaldando il liquido da +esaminare tra 70° e 80° C., le albumine in esso contenute coagulano e +precipitano. Il precipitato si filtra, si lava, si secca, si raccoglie +e si pesa. + +Hoppe Seyler consiglia di acidular con molto acido acetico il liquido +da esaminare, indi aggiungere un egual volume di soluzione salina +satura o di cloruro di sodio o di solfato acido di soda o di solfato +di magnesio; questo metodo farà evidenti anche delle minime tracce di +albumina epperò è da usarsi preferibilmente nell'analisi delle urine. + +Un metodo dosimetrico esatto è quello di Esbach. Si fa una soluzione +a caldo di 5 gr. d'acido picrico e 10 d'acido citrico in mezzo litro +d'acqua distillata; per dosar l'albumina con questo reattivo, si usano +dei tubi con graduazione speciale che si vendono sotto il nome +di albuminometri Esbach; in questi vi ha, andando dal fondo alla +superficie, una scala graduata, più su un segno cui corrisponde un U +e più in alto ancora un segno cui corrisponde un R. Si versa la urina +sino al segno U, vi si aggiunge di reattivo tanto che si vada fino +al segno R.: dopo molte ore, leggendo alla scala annessa si vedrà il +numero delle graduazioni occupate dal precipitato, corrispondenti ad +altrettanti grammi d'albumina. + +Hoppe Seyler fa di tutti gli albuminoidi 8 gruppi: + + 1° Albumine solubili. + 2° Globulina. + 3° Fibrina. + 4° Acidalbumina. + 5° Albuminati alcalini. + 6° Sostanza amiloide. + 7° Peptone. + 8° Albumina coagulata. + + +_1° gruppo--Albumine solubili_. + +Questo gruppo comprende l'albumina dell'uovo, la albumina del sangue +e l'albumina muscolare, la quale non si confonda con la miosina, +appartenente al secondo gruppo. + +Nel sangue v'ha in media gr. 70 su mille di seroalbumina: questa devia +di 56 gradi a sinistra la luce polarizzata. + +L'albumina muscolare ricavasi dal succo del muscolo, che s'ottiene per +compressione: col coagulare la miosina, il plasma residuo contiene tre +albumine, che precipitano col calore di 45° a 70°C. + +Per separar le albumine dai liquidi che ne contengono in soluzione, +s'usa di aggiungere al liquido un po' d'acido acetico ed indi far +passare una corrente d'anidride carbonica attraverso lo stesso. Il +liquido filtrato, si passa nel dializzatore: i sali che stanno in +soluzione, passeranno, l'albumina invece, essendo di natura colloide, +non passera e sarà trattenuta. + +Per separar l'albumina dall'uovo, il Wurtz propose di aggiungere un +po' d'acetato basico di piombo all'albume d'uovo, precedentemente +allungato con acqua e filtrato attraverso un panno, dopo pero d'averlo +ben, bene sbattuto. L'acetato di piombo produce un abbondante +precipitato, che si raccoglie e si lava; indi si fa di esso con +acqua della poltiglia, in cui si fa passare una corrente di anidride +carbonica la quale fa dell'albuminato di piombo formato, albumina, che +rimane sciolta, e carbonato di piombo che precipita. + +Filtrando, il carbonato di piombo resta nel filtro, la soluzione +albuminosa passa attraverso: essa evaporata a 40° C. dà in ultimo +albumina pura. + +L'albumina del siero e l'albumina del sangue tutte e due vengono +precipitate dall'acetato di piombo: però allorchè sono in soluzione +nei loro liquidi naturali, non si comportano egualmente coll'etere che +coagula la prima, ma non coagula la seconda. + +L'albumina dell'urina dei brigtici, _paralbumina_, si distingue per +vari caratteri: essa precipita incompletamente mercè il calore e +l'acido nitrico; è precipitata dall'alcool, però il precipitato si +ridiscioglie a poco a poco. + + +_2°gruppo--Globulina_. + +Questo nome deriva agli albuminoidi di questo gruppo dall'appartenere +ad essi quello di cui è formato la lente cristallina in latino +globulus. + +La _globulina_ trovasi nei globuli del sangue e nella lente +cristallina; è insolubile nell'acqua, solubile nella soluzione di +cloruro di sodio. Nella soluzione di solfato di magnesio al 5% è +solubile, peri, vien precipitato, aggiungendo altra quantità dello +stesso sale. La globulina si tramuta in acidalbumina facendola bollire +con acido idroclorico allungato. + +Coagula mercè il calore, però ad una temperatura più elevata di quella +che fa coagular l'albumina. + +L'emoglobina è la sostanza colorante del sangue formata di globulina +e di ematina; essa cristallizza in vario modo a seconda degli animali +donde si ricava; si scioglie nell'acqua, s'altera mercè l'alcool e il +cloroformio. + +In contatto dell'ossigeno dell'aria si tramuta in ossiemoglobina, per +ridiventare emoglobina ridotta dopo chè i tessuti avranno tolto ad +essa l'ossigeno. + +Pfluger, Beaunis, Schoenbein ed altri sostengono che l'ossigeno +dell'aria, in contatto dell'emoglobina, si tramuta in ozono che in +parte ossida l'emoglobina, in parte resta in soluzione nel sangue in +uno stato di grande attivita. L'emoglobina è ossidata intensamente +dall'ozono che da ad esso il colorito rosso vermiglio caratteristico +del sangue arterioso; l'azione prolungata dell'ozono da al sangue un +colore rosa pallido. + +L'alcool la precipita dalle sue soluzione acquose dandole un color +rosso chiaro; precipitata, dopo poco tempo, si decompone. + +L'ossido di carbonio si combina all'emoglobina, formando un composto +stabile che può cristallizzare e che Hoppe-Seyler chiamo emoglobina +ossicarbonata; questa è di colore cupo azzurrognolo, epperò da il suo +colore al sangue, allorchè questo gas infesta le vie circolatorie. +L'ossido di carbonio, combinandosi all'emoglobina, gli toglie la +facoltà di ossidarsi e di cedere l'ossigeno ai tessuti: tale è +l'influenza tossica di questo gas. + +L'emoglobina consta di globulina e di ematina: questa è un pigmento +contenente ferro. Per dosare la quantità di emoglobulina nel sangue, +sia a scopo teoretico, sia a scopo clinico, si fa uso dei vari +globulimetri ed emometri. + +Il globulimetro di Mantegazza consiste in una bottiglina larga e +schiacciata, di quelle che frequentemente sono porta-odori. In questa +si mette il sangue diluito e, attraverso di esso, si guarda una fiamma +la quale, evidentemente, si vedrà più o men bene, secondochè meno o +più ricco di globuli è il sangue da esaminare. Indi si frappongono +alla bottiglina ed alla fiamma dei vetri colorati in bleu-azzurro, +che è il colore complementare al color del sangue. Allorchè si sarà +aggiunto tal numero di vetrini colorati che la fiamma si vedrà netta, +potrà dedursi da questo la ricchezza del sangue in emoglobina: questo +apparecchio è pero un emocromometro più che un globulimetro. + +Per calcolare il numero dei globuli si diluisce il sangue con una +soluzione alcalina indifferente e se ne osserva una nota quantità al +microscopio, con obbiettivo fornito di una rete micrometrica. Questa +rende possibile il contare esattamente i globuli: più osservazioni +ripetute saranno sufficienti ad indicar il numero dei globuli ematici +con grande approssimazione, sol che si badi a tener conto della +diluizione fatta. + +A questo gruppo appartiene _la vitellina_ che trovasi nel tuorlo +dell'uovo associata colla lecitina. + +_La miosina_ è tenuta in dissoluzione nel sarcolemma (Kuhne). Ha la +proprietà di coagulare spontaneamente dopo la morte, ed è però il +fattore della rigidità muscolare cadaverica. È molto solubile negli +alcali diluiti e negli acidi. + +_La paraglobulina_ o sostanza fibrinoplastica si trova nel siero +del sangue, nei corpuscoli bianchi, nel connettivo ecc. assieme al +fibrinogeno: queste due sostanze non reagiscono nei vasi integri: +allorchè le pareti interne di questi s'alterano o il sangue fuoriesce +in massa, s'ha la coagulazione. + +Schmidt isola la para dalla meta-globulina facendo passare una +corrente di anidride carbonica nel sangue di cavallo, in cui essendosi +aggiunto del solfato di sodio, in soluzione, per ritardar la +coagulazione, siano precipitati i globuli ematici. Dopo alquanto tempo +si hanno alcuni fiocchi che, separati colla filtrazione, tolgono al +sangue la facoltà di coagulare (sostanza fibrinoplastica): facendo +passare ancora altra anidride carbonica si separeranno delle masse +vischiose, le quali aderiranno alle pareti del recipiente (sostanza +fibrinogena). + +Queste due sostanze sono insolubili nell'acqua bollita o carica di gas +acido carbonico, tutte e due riducono l'H_{2}O_{2} in H_{2}O + O. + +Sono solubili negli alcali caustici allungati: la differenza più +spiccata tra di loro sta nella temperatura in cui le loro soluzioni +coagulano. + + +3.° gruppo: _fibrina_. + +Questa trovasi coagulata nel sangue, linfa, chilo, essudati +patologici. Si prepara ordinariamente agitando dei vimini nel sangue +uscente dai vasi: la fibrina s'appiglia ad essi sotto forma di fiocchi +i quali, lavati ripetutamente in acqua ed alcool danno fibrina pura. +Questa si presenta come massa gelatinosa, allo stato umido, ed, allo +stato secco, come fiocchi bianchi insolubili nell'acqua. Gli alcali +disciolgono la fibrina con produzione di albuminati alcalini. + +Gli acidi concentrati non disciolgono la fibrina, che invece si +scioglie allorchè essi sono in soluzione. Una soluzione d'acido +cloridrico trasforma la fibrina in una gelatina trasparente. La +fibrina decompone l'H_{2}O_{2} in H_{2}O + O: perde questa proprietà +col riscaldamento oltre i 72° centigradi. + +Nel sangue v'ha di fibrina circa 3 gr. su mille: allorchè la si fa +coagulare spontaneamente da esso, è rossiccia perchè ha impigliati +come in una rete tutti gli elementi istologici di esso. Essa s'origina +fuori dell'organismo oppure in esso dall'azione del fibrinogeno sul +fibrinoplasto. + + +4.° gruppo: _acidalbumina_. + +È un albuminoide insolubile nell'acqua, nei sali neutri nella +soluzione di nitro ed in quello di cloruro di sodio. È solubilissimo +nei liquidi alcalini e nell'acido idroclorico in soluzione all'uno per +mille. Non decompone l'acqua ossigenata: è precipitata dalle soluzioni +alcaline da una corrente d'anidride carbonica. Si presenta bianca, +gelatinosa: pare che sia il primo stato della trasformazione degli +albuminoidi sotto l'azione del succo gastrico. + + +5.° gruppo: _Alcali albumina_. + +Di questo gruppo è da considerare la caseina che si trova nel latte, +in quantità variabile pei diversi animali, nel latte di donna trovasi +normalmente nel rapporto circa del 40 su mille: trovasi in gran parte +sciolta, in parte coagulata ed in parte trovasi attorno ai globetti +del latte a formar la membrana aptogena. + +Col riscaldamento si forma sul latte ciò che noi chiamiamo panno: è +questo un coagulo di caseina. + +La caseina è coagulata ancora dagli acidi fuorchè dagli acidi +tartarico, cianidrico, dal caglio o presame che trovasi nell'abomaso +o quarto ventricolo dei ruminanti. Allorchè s'ha nel latte la +putrefazione pel bacillus lactis la caseina, vien coagulata dall'acido +latico formatosi. + +La caseina è più solubile nel succo pancreatico che nel succo +gastrico: in questo coagula e per azione dell'acido cloridrico e per +azione della chimosina. + + +6.° gruppo: _Sostanza amiloide_. + +Trovasi questa in vari organi o in forma di fine granulazioni o a +strati concentrici o a forma di globetti: se ne trova nel fegato, +nella tiroide, nei pulmoni, nella milza. L'attributo di amiloide che +si dà a questa sostanza, farebbe credere all'esistenza d'una affinità +coll'amido: quest'affinitá non v'è. + +Esso è una sostanza omogenea, densa, filante, insolubile nell'acqua, +negli acidi diluiti, nelle soluzioni alcaline. + +L'acido solforico dà alla sostanza amiloide una colorazione bleu, la +tintura d'iodo un colore rosso-vinoso. + +Allorchè s'esaminano al microscopio tessuti contenenti sostanza +amiloide, anche in tracce minime, e si fa uso per la colorazione del +violetto d'anilina, laddove gli elementi istologici ci colorano in +violetto-bleu, la sostanza amiloide si colora in rosso-violaceo. + +7.° gruppo: _Albumina coagulata_. + +Questo gruppo raccoglie le albumine di tutti i gruppi coagulate con +qualunque dei mezzi adatti ad ottenei la coagulazione. L'albumina +coagulata è insolubile nell'acqua, nell'acido idroclorico, nel nitrato +di potassa, nel cloruro e nel carbonato di sodio, è solubile negli +acidi e nelle soluzioni saline concentrate. + +Si presenta sotto varia forma: nella maggior parte dei casi, si +presenta bianca, fioccosa, elastica + +8.° gruppo: _Peptone_. + +Nasce il peptone dall'azione lenta del succo gastrico e dall'azione +rapida della tripsina pancreatica sugli albuminoidi. + +La peptonizzazione ha per scopo fisiologico quello di rendere gli +albuminoidi diffusibili e dializzabili. + +I peptoni non precipitano col calore, nè la mercè di acidi, ne di +soluzioni d'alcali fissi; precipitano mercè l'alcool, il sublimato +corrosivo, l'acido tannico, il nitrato d'argento e l'ammoniaca. Il +solfato d'ammonio precipita tutti gli albuminoidi, fuorchè il peptone. +Per prepararlo si fa agire su di un albuminoide o la pepsina o la +tripsina, indi si riscalda e si filtra: il filtrato si tratta con +solfato ammoniaco. Tutti gli albuminoidi precipitano, fuorchè il +peptone, il quale può ottenersi, precipitandolo mediante alcool. +Forse i peptoni sono albuminoidi idrati, infatti, disidratandoli con +anidride acetica o col portarli ad alta temperatura, si ha un corpo +albuminoide, molto simile agli albuminoidi solubili. + +Pare anche che i peptoni siano più poveri di carbonio degli +albuminoidi donde s'originarono. + +Tutti gli albuminoidi studiati possono aggrupparsi nel seguente +quadro: + + { Albumina dell'uovo } { + { Albumina del sangue } da soli { coagulabili + Solubili { Pancreatina } { completamente + nell'acqua { Paralbumina coll'aggiunta d'ac. acetico { pel calore. + { Fermenti solubili { + { Peptone { incoagulabili + + + { Alcali albumina (Caseina) + { Acidalbumina (Parapeptone) } solubili senza trasformarsi + { Vitellina } in soluzioni di sali + Insolubili { Miosina } neutri e di acidi. + nell'acqua { Fibrinogeno } + { Fibrinoplasto } + { Fibrina + { Sostanze albuminoidi coagulate + { Sostanza amiloide + + +§2.°--_Derivati albuminoidei_ + + + 1.° gruppo dei collogeni + 2.° gruppo delle cheratine + 3.° gruppo delle elasticine + +_Sostanze collogene_: trovansi nei tessuti connettivi varii, avendo +per ciascuno di essi una varia composizione centesimale: hanno tutte +la proprietà d'essere insolubili nell'acqua ed in soluzioni alcaline. + +A questo gruppo deve ascriversi l'osseina e la condrina: +C_{49.9}H_{6.6}Az_{14.5}O_{28.6}S_{???}, la prima si trova in tutti +i tessuti ossei, la seconda nelle cartilagini e nella cornea. Per +preparare l'osseina basta decalcificare l'osso trattandolo con una +soluzione d'acido cloridrico, indi con etere, per sciogliere i residui +di sostanza grassa. + +La condrina si prepara facendo bollire le cartilagini per molte ore e +lavando la massa che se ne ottiene con etere, e poi con molto alcool. + +La condrina si rammollisce nell'acqua fredda, laddove l'osseina resta +immutata, l'una e l'altra però si sciolgono nell'acqua bollente. +Coll'ebollizione prolungata si trasformano in colla o gelatina la +quale raffreddata si rappiglia in una massa amorfa, trasparente, +elastica, poco solubile nell'acqua fredda, molto nell'acqua calda. + +Bollita con acido solforico dà leucina e glicocolla, epperò questa +vien detta zucchero di gelatina. + +La gelatina vien precipitata dall'acido tannico, dall'alcool e dal +bicloruro di mercurio in presenza di acido cloridrico. + +I colloidei nel tubo digerente si comportano come gli albuminoidi, +però il succo gastrico toglie loro la facoltà di gelatinificare. + +Ai colloidei può aggrupparsi la _mucina_ C_{48}H_{6.8}Az_{8.5}O_{35.8} +la quale, come è noto, è segregata dalle grosse gandole mucose o +dalle membrane mucose: trovasi anche nel connettivo e nel funicelio +spermatico. Chimici insigni credono all'esistenza del solfo nella +mucina. + +Le soluzioni di questa in alcali molto diluiti, sono dense, filanti, +nè precipitano mediante il calore. L'acido acetico precipita la +mucina, nè il precipitato si ridiscioglie in un eccesso di reattivo o +in liquidi alcalini: questo carattere lo fa distinguere nell'urina. +Però in questa reazione si deve aggiungere molt'acqua all'urina per +evitar che precipiti l'acido urico e per render meno intensa l'azione +dissolvente sulla mucina del cloruro di sodio. + +Le urine con muco presentano la proprietà di dare un grosso fiocco +allorchè dopo d'avere aggiunto dell'ammoniaca si dà al tubo un moto +rotatario: questo fiocco è formato dal muco che impiglia il solfato +ammonico-magnesico formatosi (Renzone). + +Nelle articolazioni ha l'importante ufficio di lubrificare la sinovia +epperò rendere scorrevoli le articolazioni: essa è segregata dalle +cellule caliciformi dell'epitelio (Soubbotine); la sua quantità +proprorzionale diminuisce col riposo articolare. + +2.° gruppo: delle elasticine. + +La elasticina trovasi nei tessuti elastici caratterizzabile per la sua +grande resistenza ai mezzi dissolventi. Essa non dà colla, neppure +colla cottura molto prolungata. La potassa e l'acido acetico la +disciolgono molto lentamente, l'acido cloridrico la scioglie +colorandosi in giallo per la formazione d'acido xautoproteico. +Nell'acido cloridrico allungato si scioglie, ma alla temperatura di +30°, 40°C epperò pare che si debba disciogliere nel succo gastrico +nello stomaco. + +3.° gruppo: delle cheratine. + +Costituiscono i tessuti cornei. Nelle fibre della sostanza nervosa la +cheratina forma le guaine del Mauthner nonchè i setti intermediarii +d'impalcatura della mielina (Kuhne). + +La cheratina è insolubile nel succo gastrico, è insolubile nell'acqua, +nell'alcool, nell'etere. È solubile nell'acqua riscaldata al disopra +della sua temperatura d'ebollizione nella pentola di Papin: del pari è +solubile in soluzioni d'alcali fissi. + + +§ 3.° _Fermenti ed enzimi_. + + +Intendesi per fermentazione quel fenomeno chimico per mezzo del quale +una sostanza organica si trasforma in altri prodotti, sotto l'azione +d'un agente modificatore. Questa definizione dice che ocorrono due +corpi nella fermentazione, uno fermentescibile ed un altro capace +d'indurre la fermentazione: quest'ultimo dicesi fermento. E prendendo +questo nome nel senso più largo possiamo dire che esso è di doppia +natura: o è organizzato o è inorganico; si riserba il nome di fermento +al primo, il nome di enzima al secondo. + +Questi agenti hanno comune la facoltà di agire in proporzioni minime +e sebbene i fermenti abbiano la facoltà di riprodursi con rapidità +straordinaria, pure il peso di essi complessivo, paragonato a quello +della sostanza fermentescibile, è infinitamente piccolo. + +Liebig negava la vitalità del fermento e supponeva che la +fermentazione non fosse altro che un disquilibrio molecolare, che si +trasmettesse come disquilibrio ondulatorio, il quale disturbando il +rapporto atomico dei varii corpi suscitasse in esso uno scuotimento +intimo ed energico, paragonabile alla scintilla, cui seconda un +incendio, al minimo stimolo nervoso, cui tien dietro la contrazione di +miriadi di fibre muscolari. + +Il Pasteur con importanti esperimenti, provò che la fermentazione è +dovuto ad esseri organizzati, i quali capitano nei liquidi, cadendo +dall'aria atmosferica, che seco li trasporta: e lo sviluppo dei corpi +nuovi è dovuto all'attività vitale di questi esseri organizzati, +fermenti, per cui essi, nutrendosi, come ogni altra cellula, danno +come prodotto escretorio, mi sia permesso dir cosi, i vari prodotti di +trasformazione. Da altri si dice che i vari fermenti agiscono dando +prodotti chimici che a loro volta agiscono da enzimi. + +I fermenti muoiono a temperature inferiori a 4°C e superiori a +55°C, gli enzimi invece disseccati possono esser sottoposti ad un +riscaldamento di 160°C senza perdere la loro attività . + +I fermenti perdono la loro azione, trattali con alcool, sublimato, +fenolo, acido salicilico, gli enzimi dell'organismo animale invece +resistono all'azione degli agenti suddetti, di guisa che queste +sostanze antisettiche sono i migliori mezzi per studiar l'azione di +questi fermenti puri dell'organismo, poichè neutralizzano l'azione dei +fermenti organizzati. + +Gli enzimi vengono trasportati meccanicamente dai precipitati che si +formano nelle loro soluzioni senza perdere attività . + +Dei fermenti alcuni come il micoderma aceti, le monadi vivono +nell'aria ed impiegano l'ossigeno di quest'ultima per trasformare +i corpi organici di cui vivono in ammoniaca, acqua ed anidride +carbonica, altri nell'aria muoiono. I saccoromyces cerevysiae ad +esempio vivono nell'aria epperò diconsi aerobii, i vibrioni invece +nell'aria muoiono, epperò diconsi anaerobii. Il disseccamento non +nuoce ai fermenti, epperò il lievito di birra in commercio vendesi +impastato con amido. + + +_Fermenti_ + + +_Criptococcus cervisiae:_ sdoppia l'amido della birra, dopo d'averlo +trasformato, in glucosio, in alcool ed anidride carbonica. E +costituito da piccoli otricoli rotondeggianti aggruppati. + +_Micoderma aceti:_ figurato da piccolissimi globetti ovoidali sdoppia +il glucosio in alcool ed anidride carbonica. + +_Bacillus lactis:_ costituito da lunghi bastoncini determina la +fermentazione lattica: nello stomaco questo batterio ha un periodo di +grande sviluppo al principio della digestione gastrica, arrestandosi +la sua azione pel comparire dell'acido cloridrico il quale lo +distrugge pel suo alto potere antifermentativo. + +_Bacillus butiricus_: è a forma di bastoncini: dà la fermentazione +butirica agli albuminoidi, ai grassi ed agli zuccheri. + +Il _micrococcus ureae_ induce nell'urina la decomposizione dell'urea +in carbonato d'ammonio. + + +_Enzimi_ + +1.° Enzima saccarificante 2.° Enzima inversivo 3.° Enzima coagulativo +4.° Enzima peptogenico 5.° Enzima emulsivo e sdoppiante i grassi + + +_Enzimi saccarificanti_ + +La _ptialina_ trovasi nella saliva donde s'ottiene pura aggiungendo +dell'acido fosforico e poi dell'acqua di calce sino ad aver reazione +alcalina: si formerà fosfato di calce che precipitando trascinerà seco +la ptialina. Si raccoglie il precipitato su d'un filtro e si lava con +acqua abbondante: nell'acqua di lavaggio c'è la ptialina che può farsi +precipitare mediante alcool. Vien precipitata dall'acetato di piombo +e dall'alcool; precipitata, ha la forma di polvere bianca amorfa, +solubile nell'acqua. + +La ptialina agisce con la maggiore attività in liquidi neutri di +reazione. Il bicloruro di mercurio e l'acido ossalico anche in +soluzioni estremamente diluite impediscono l'azione della ptialina. + +Nello stomaco la ptialina, introdotta per deglutizione della saliva +cessa d'aver azione allorchè l'acido cloridrico vien fuori in quantità +sufficiente: questo arresta l'azione zimotica della ptialina in +quantità dell'uno per mille. + +Immensa è la potenza saccarificante della ptialina; calcoli recenti +dimostrarono che una parte di enzima saccarifica 40,000 parti d'amido. + +_Amilopsina_: è l'enzima diastasico del pancreas il quale agisce molto +energicamente sull'amido cotto e sulla cellulosa (Schmulewitsch). È +solubile nell'acqua e nella glicerina, gli acidi e gli alcali caustici +lo distruggono, l'alcool lo precipita epperò per prepararlo si fa +l'infuso glicerico del pancreas per molte ore, indi si precipita +mediante alcool e si raccoglie su filtro: il raccolto è puro dopo +ripetute lavande e formazion di precipato mercè acqua ed alcool +alternatamente aggiunti. + +--Si crede che anche la glandule del Brunner diano un enzima +diastasico (Costa). + +--Il succo enterico secreto dalle glandule di Lieberkun, ha azione +sull'amido cotto che trasforma in zucchero: esso è un liquido +gialletto, trasparente di reazione alcalina. Per raccoglierlo si isola +un'ansa intestinale pur lasciandola in continuità col mesentere indi +si cuciono i due tratti dell'intestino tagliato e si uniscono alla +ferita fatta sulla parete addominale, mercè sutura i due capi del +tratto interciso (Vella). + +Al metodo suddetto fu opposto il dubbio che il succo enterico così +ottenuto non fosse normale siccome quello che fosse ottenuto in +condizioni non fisiologiche di riposo (Albini). Il metodo di Velia +migliorato dai Prof. Malerba ed Iappelli dette come risultato che il +succo enterico ha azione più inversiva che saccarificante laddove col +metodo dell'ansa sequestrata predominava il potere saccarificante. + +--Il succo dell'intestino cieco ha energica azione saccarificante +(Paladino). + + +_Enzimi invertivi_. + +II succo enterico muta il saccarosio in destrosio e levulosio, per +l'invertina o fermento inversivo scoperto da Bernard. + + +_Enzima peptogenico_: + +_Pepsina_: trovasi nel succo gastrico nel rapporto del 3 per mille. +Per separarnelo si adopera il metodo di Wittich che fa l'infuso +glicerico della mucosa gastrica, indi precipita la pepsina mercè +alcool. + +La pepsina isolata è una sostanza azotata non albuminoide, è solubile +nell'acqua e nella glicerina, insolubile nell'alcool. + +La pepsina ha azione solo in un ambiente acido, scioglie gli +albuminoidi e li trasforma prima in propeptoni, poi in peptoni: un +grammo di pepsina può peptonizzare 3000 gr. di albumina. + +Il propeptone si differisce dal peptone perciò che si scioglie solo +nell'acqua lievemente alcalina od acida e precipita mediante aggiunta +d'acido nitrico. + +Resistono all'azione del succo gastrico la mucina, la cheratina, +l'osseina, la condrina. + +Secondo Schiff la pepsina si genera dalla propepsina la quale però +dicesi pepsinogeno, che differisce dalla prima perchè resiste agli +alcali i quali distruggono invece la pepsina. + +Per raccogliere il succo gastrico s'usa il metodo della fistola +gastrica che consiste nel fare una incisione sulla grande curvatura +dello stomaco penetrando evidentemente, dalla parete addominale con un +taglio fatto in corrispondenza di quella: indi si uniscono tra loro +mercè sutura, i bordi rispettivi della incisura addominale con quelli +della incisura gastrica. Nella bocca siffatta si adatta una cannula +d'argento di costruzione speciale, si che afferrando d'intorno le +pareti gastrica ed addominale con un doppio cercine metallico, lasci +nell'interno di esso un canale attraverso del quale può introdursi le +diverse sostanze da studiare o può fluire il succo gastrico secreto +dalle glandule per riflesso d'una stimolazione meccanica, chimica od +elettrica. + +Alcuni fisiologi credono che il vago domini con una azione moderatrice +anche sullo stomaco e che uno stimolo sulla mucosa gastrica non faccia +che paralizzare l'azione inibitrice del vago, per cui restando libera +la funzione d'una innervazione (?) intrinseca dello stomaco questa +sollecitasse la secrezione del succo gastrico. E Goltz esperimentò su +di animali operati di fistola gastrica e vide esser più abbondante la +secrezione in quelli che aveva operati di recisione unilaterale del +vago che in quelli in cui la funzione del par vago era normale. + +_Tripsina_: è il fermento peptogenico del succo pancreatico. + +La sua azione differisce da quella della pepsina, in quanto che questa +agisce in un ambiente acido, quella in un ambiente alcalino o neutra, +o molto debolmente acida. Par che le cellule pancreatiche mettan fuori +un zimogeno, il quale poi vien formato durante la secrezione, per +l'azione di varie sostanze. + +La tripsina fu ottenuta dal Kühne come una massa gialla, trasparente, +preparandola col seguente metodo: + + Si prende il pancreas di un animale in digestione e si pesta + finamente. S'introduce la poltiglia nell'acqua gelata e si filtra; + il filtrato precipita coll'alcool e il precipitato si tratta + coll'alcool assoluto per rendere insolubili gli albuminoidi; poi + si riprende di nuovo coll'acqua che scioglie il solo fermento. Si + aggiunge a questa soluzione l'uno per cento di acido acetico che + forma un precipitato; si filtra e si lava il residuo: il liquido e + l'acqua di lavaggio, uniti insieme, sono novellamente precipitati + coll'alcool; il precipitato è ripreso coll'acqua a cui si aggiunge + uno per cento di acido acetico e il tutto si riscalda a 40° per + qualche tempo; si forma un nuovo precipitato che si separa per + filtrazione. Il liquido filtrato vien reso alcalino colla soda + caustica ed è portato di nuovo a 40°C; si forma un precipitato + in massima parte fatto di sali terrosi. Separato il deposito, si + concentra il liquido e si sottomette alla dialisi che lascia + passare i peptoni, la tirosina e la leucina. Nel dializzatore + resta un liquido, il quale evaporato a dolce calore, lascia un + residuo giallastro, trasparente, alquanto elastico, che in massima + parte, è costituito da tripsina. (Malerba)* + +La tripsina, così preparata, è solubile nell'acqua, insolubile nella +glicerina. + +--Pare che il succo enterico abbia anche un potere peptogenico su +qualche albumina: secondo Schiff e Boas ha azione su molte albumine, +non sulla sola fibrina, come credeva Thiry. + +I professori Malerba, Boccardi e Iappelli, per studii recenti, credono +che il succo enterico non abbia facolta peptogena sulle sostanze +albuminoidi. + + +_Enzimi sdoppianti i grassi ed emulsivi_ + +Si ammette che già i grassi neutri subiscano nello stomaco una +parziale decomposizione in acidi grassi e glicerina: a questa funzione +provvede soprattutto la _steopsina_ del succo pancreatico. + +Essa è solubile nell'acqua: facendo un infuso acquoso del pancreas ed +aggiungendo a questo dell'ossido di magnesia, la steopsina trovasi nel +precipitato. + +L'emulsione dei grassi è data dalla bile, dal succo pancreatico e dai +succhi intestinali. La bile da ad essi una emulsione grossolana, che +presto sparisce: il succo pancreatico da invece una emulsione fina e +che più non scompare; epperò la bile ed il succo pancreatico agiscono +cospirantemente allo scopo di ottenere una emulsione completa. + +La bile favorisce l'azione steolitica del succo pancreatico e +saponifica, del pari che i succhi enterico e pancreatico, gli acidi +grassi formati dallo sdoppiamento dei grassi neutri. + +I saponi formatisi vengono assorbiti facilmente: essi favoriscono +moltissimo il passaggio attraverso le mucose intestinali dei globetti +di grasso in emulsione, epperò, com'e chiaro, il succo pancreatico e +la bile agiscono d'accordo nella digestione dei grassi. + +Il succo enterico, alcalino, contribuisce all'emulsione e +saponificazione dei grassi. + + +§ 4.° _Pigmenti_. + +Son dette pigmenti molte sostanze azotate dell'organismo, cui il +colore caratteristico fa aggruppare in una sola categoria. + +E di questi alcuni possedon ferro nella loro molecola, come l'ematina, +l'emina, la melanina, altri non ne possiedono. + +_Ematina_ C_{96}H_{51}Az_{6}O_{18} è il pigmento rosso del +sangue formatosi dalla ossidazione dell'emocromogeno, sostanza +cristallizzabile, che trovasi nei corpuscoli rossi del sangue in uno +stroma speciale. + +Può ottenersi trattando l'emoglobina con soluzione di soda a 100°C in +completa assenza d'ossigeno. + +L'ematina è una polvere rosso bruna, a riflesso metallico, insolubile +nell'acqua, nell'etere, nell'alcool, solubile negli alcali, anche +molto diluiti. Può ottenersi precipitandola dalle sue soluzioni mercè +acqua di calce o di barite. + +E una sostanza dicroica presentando una colorazione verde, allorchè +la si guarda attraverso, una colorazione rosa, guardandola con luce +riflessa. + +Allo spettroscopio si comporta diversamente secondochè le soluzioni +sono acide od alcaline: nel primo caso, dà tre strie d'assortimento: +una tra C e D, l'altra tra D ed E, la terza tra E ed F di Fraünhofer. +La soluzione alcalina dà una sola grossa stria tra C e D. + +Oltre l'uso dello spettroscopio, v'ha molti mezzi chimici per +riconoscere l'ematina nei vari liquidi: Per riconoscerne la presenza +patologica nell'urina si aggiunge della potassa caustica, mercè cui +precipiteranno i fosfati terrosi, i quali sono colorati più o meno +fortemente in rosso. + +Altra reazione: si mettano in un tubo da saggio 2 c.c. di tintura di +guaiaco e 2 c.c. di essenza di trementina e si agiti sinchè il liquido +avrà assunto un colorito bianco latte, per trovarsi in sospensione in +minuti globetti la tintura nell'essenza di trementina; si versi questa +pian piano in un tubo da saggio contenente urina: se l'urina contiene +ematina, mostrerà , nel piano di contatto, prima un alone azzurro, poi +un precipitato resinoso, tinto in azzurro. + +Si renda alcalina l'urina con ammoniaca, indi si aggiunga un po' +d'acido tannico, in soluzione acquosa, e poche gocce d'acido acetico e +si riscaldi. S'avrà in poche ore un precipitato bruniccio di tannato +di ematina. + +Ho notato che, aggiungendo una goccia di soluzione alcolica di +ematossilina, all'urina contenente ematina, in un tubo da saggio, +precedentemente alcalinizzata con solfato di sodio, si ha una +colorazione bruniccia: aggiungendo del permanganato di potassa si +colorirà in verde, se conteneva ematina. + +Aggiungendo all'ematina acido solforico concentrato, si ha un pigmento +privo di ferro, ematoporfirina. + +_Emina_ C_{68}H_{70}Az_{???}Fe_{???}O_{10} 2Cl: è come vedesi un +cloridrato d'ematina. + +È insolubile nell'acqua, solubile nell'alcool e nell'etere e nelle +soluzioni alcaline; è precipitata dagli acidi. + +Si presenta come polvere bleu scura; osservandola al microscopio +appare formata di piccoli cristallini rombici. + +Per ottenere dei bei cristalli di emina, si fa cadere una piccola +goccia di cloruro di sodio, in soluzione, su di un vetrino +portoggetti, su cui siavi una goccia di sangue, indi si aggiunge +un'altra goccia d'acido acetico e si riscalda il vetrino alla lampada. +Volendo riconoscere una macchia di sangue, a scopo medicolegale, si +ricorre alla formazione dei cristalli d'emina facendoli formare nel +modo suaccennato, da una soluzione, in acqua tiepida, della macchia +raschiata accortamente dall'oggetto su cui il sangue era caduto. + +Per certificarsi dalla natura dei cristalli formatisi, si fa +cadere sul vetro portoggetti, in vicinanza del margine del vetrino +coproggetti, una goccia d'ammoniaca; questa si fa strada nello spazio +capillare tra i due vetri, e cosi i cristalli più non si vedono: +aggiungendo una goccia d'acido acetico, i cristalli ricompariranno. + +_Ematoidina_ C_{30}H_{18}N_{2}O_{6}. Trovasi nei focolai emorragici; +l'ho trovato una volta in un piccola ecchimosi sottocutanea della mia +mano. È un pigmento di color arancio, cristallizzato in piccoli rombi. + +Nei focolai emorragici si trova un'altro pigmento non cristallizzato. + +_Melanine_. Son dei pigmenti neri che trovansi nell'occhio, di cui +colorano la coroide, nel reticolo di Malpighi, nei peli, nel sangue, +nel fegato, nell'urina, sotto forma di piccole granulazioni. È +insolubile nell'acqua, nell'alcool, nell'etere; negli acidi minerali, +nell'acido acetico: epperò la difficoltà che presenta a disciogliersi +è la caratteristica di questo pigmento. + +Latschenberger crede che la melanina sia nel fegato il punto di +passaggio tra la ematina e i pigmenti biliari. + +_Pigmenti biliari_. + +_Bilirubina_ C_{16}H_{18}AzO_{3}: è il pigmento normale della bile, di +colore giallo rossastro. + +Può ottenersi dalla bile, agitando in questo del cloroformio, che lo +scioglierà ed evaporando la soluzione. + +È cristallizzabile in tavole rombiche gialliccie. + +Per riconoscerlo nei liquidi che ne contengono, anche in quantità +minime, si adopera la reazione di Gmelin, per cui si aggiunge al +liquido da esaminare dell'acido nitrico-nitroso: la presenza della +bilirubina si svelerà con la reazione, cosiddetta, dell'iride, pel +prodursi di una serie di colori che dal basso all'alto sono: il +giallo, il rosso, il violetto, il bleu, il verde. + +Reazione di Huppert: si aggiunge ad una soluzione di bilirubina resa +alcalina, del latte di calce, si ha un precipitato che si raccoglie e +si lava. Questo, posto in una soluzione di alcool e d'acido Solforico, +la colora, a caldo, in verde smeraldo. + +Per riconoscere i pigmenti biliari nell'urina può usarsi il metodo di +Hathrein che è semplicissimo: egli aggiunge all'urina riscaldata della +tintura di iodo, la quale da una colorazione verde, nel caso che vi +sia della bile. + +_Biliverdina_. La bile, estratta da un animale morto da qualche tempo, +è colorata in verde: questa colorazione le è data dalla biliverdina +che vien dalla ossidazione della bilirubina. Differisce da questa +perche incristallizzabile: è insolubile nell'acqua, nell'etere, nel +cloroformio, è solubile nell'alcool. + +Risponde alle reazioni della bilirubina: è trasformato dall'idrogeno +nascente in idrobiliverdina. + +Altri pigmenti biliari son la bilifuscina, la biliprasina, la +bilicianina, la biliumina. + +La prima è un prodotto di idratazione della bilifuscina, la seconda +è un prodotto di idratazione della biliverdina, mercè due molecole +d'acqua. Staedeler ha descritto un altra pigmento-bilumina. + +Credo utile raggruppare i principali pigmenti biliari in un quadro che +ne segua l'origine e lo sviluppo: + + 2(C_{96}H_{51}N_{6}Fe_{3}O_{18}) + 6HO = 6(C_{32}H_{48}N_{2}O_{6}}) + 6FeO + ematina bilirubina + + C_{32}H_{48}N_{2}O_{6} + (H_{2}O + 3O) = C_{32}H_{20}N_{2}O_{10} + bilirubina biliverdina + + C_{32}H_{48}N_{2}O_{6} + (H_{2}O + O) = C_{32}H_{20}N_{2}O_{8} + bilirubina bilifuscina + + C_{32}H_{20}N_{2}O_{10} + (H_{2}O + O) = C_{32}H_{22}N_{2}O_{12} + bilifuscina biliprasina + +_Pigmenti dell'urìna_. + +_Urobilina_: si forma nell'urina per azione di un cromogeno od +urobilinogeno in essa contenuto: la quantità , che se ne elimina, +normalmente, eccede mai un limite basso, invece nell'urina febbrile +può esservene talvolta una quantità notevolissima. Però è da notare +che l'urobilina normale e quella febbrile si differenziano per alcuni +caratteri ottici: da questa ultima può ottenersi l'urobilina normale +mercè l'azione del permanganato di potassio (Mac Munn). + +Per riconoscerlo, basta aggiungere all'urina del cloroformio ed +agitare: il cloroformio prenderà così il colore giallo il quale si +farà giallo scuro, con fuorescenza verde, aggiungendo della tintura di +iodo. + +Aggiungasi all'urina dell'ammoniaca o un poco di soluzione di cloruro +di zinco: l'urobilina dà una bella fluorescenza verde. + +Aggiungendo all'urina molto acido cloridrico, l'urobilina dà ad esso +un colore violetto. + +_L'urocromo_ è il pigmento normale e costante dell'urina: può +ottenersi da questo come polvere amorfa d'un colore tra il nero ed il +giallo, solubile nell'acqua, negli alcali, negli acidi e precipitato +dall'acetato neutro di piombo. + +La sua soluzione acquosa esposta all'aria si arrossa. + +Per riconoscerlo si fan cadere delle gocce d'acido cloridrico +sull'urina riscaldata: s'ha un colore violaceo-rosso intenso, +proporzionalmente, all'urocromo, dell'urina. + +_L'uroeritrina_ rappresenta, secondo le vedute moderne il prodotto di +ossidazione dell'indicano, pero nelle urine, escrete da qualche tempo, +lo si trova sempre: si emette già formato in casi patologici. + +Per vederne la presenza nell'urina si aggiunge a questa dell'acetato +di piombo; si avranno i cloruri, i solfati, i fosfati, gli urati di +piombo i quali preciteranno perchè insolubili; questo precipitato sarà +bianco in assenza di uroeritrina, ma sarà più o men roseo o rosso, se +l'urina contiene uroeritrina. + +Alle volte, nel precipitare, l'acido urico e gli urati appaion tinti +in rosso-mattone: questa pigmentazione devesi all'uroeritrina. + +_L'indicano_ o acido indossilsolforico è un pigmento giallo dell'urina +che s'origina dall'indole il quale si forma nell'intestino per azione +del succo del pancreas sugli albuminoidi: questo viene prima ossidato +a formare ossindolo, poi, per la combinazione coi solfati di potassio, +forma indossisolfato potassico, epperò, esiste l'indicano nell'urine, +come sale alcalino. + +L'indicano cristallizza in lamette incolori e splendenti. Per azione +degli acidi minerali si sdoppia in bleu d'indaco od indigotina ed in +indoglucina, epperò, aggiungendo all'urina un egual volume d'acido +cloridrico puro, indi un po' d'ipoclorito di calce s'ha una +colorazione che va dal verde al bleu, a seconda della quantità +d'indicano. + +Il metodo di Iaffè consiste nell'addizionare l'urina di un po' di +cloroformio e poi di un volume d'acido. cloridrico uguale al volume +dell'urina, indi di cloruro di calcio in soluzione concentrata: +l'indicano sarà in eccesso od in difetto secondo che la colorazione +azzurra che l' urina assume è più o meno intensa. + +Ordinariamente s'usa di far cadere due o tre gocce d'urina sull'acido +cloridrico riscaldato: s'ha un colore che varia dal violaceo roseo al +bleu, secondo la quantità d'indicano contenuta nell'urina. + +Alle volte il bleu d'indaco trovasi in cristalli aghiformi nelle urine +decomposte. + +E qui opportuno considerare due sostanze, volatili, cristallizzabili, +molto affini all'indicano, che danno alle feci il puzzo +caratteristico: essi sono l'indolo C_{8}H_{7}A_{7} e lo scatolo +C_{9}H_{9}A_{2}.--Tutte e due s'originano dalle putrefazioni +intestinali degli albuminoidi e possono ottenersi dall'indicano mercè +la riduzione con stagno ed acido cloridrico e successivo riscaldamento +del residuo di riduzione con stagno in polvere. + +Facendo attraversare una corrente di ozono in acqua che abbia in +sospensione dell'indole, questo si trasforma in bleu d'indaco. + +_Le luteine_ son dei pigmenti gialli che colorano il torlo d'uovo, +l'adipe, il siero. + + + + +CAPITOLO 5. + +_Prodotti di metamorfosi regressiva_. + + +1° Amidi, cioè corpi in cui sono sostituite molecole d'ammoniaca +(NH_{2}) a gruppi ossidrilici di acidi. + +2° Acidi amidici, cioè corpi in cui vien sostituito il gruppo +amidogene NH, ad atomi d'idrogeno di acidi. + +3° Amine, cioè corpi in cui un atomo di idrogeno dell'ammoniaca è +sostituito da gruppi di carburo di idrogeno. + +4° Sostanze di ignota costituzione. + + +1° Gruppo--_Amidi_. + +Urea CH_{4}N_{2}O: è biamide dell'acido carbonico: CO(OH), dà +CO(AzH_{2}) = CH_{4}N_{2}O + +Si trova nell'urina, escreta nella quantità giornaliera di gr. 25-40: +trovasi nel chilo, nella linfa, nel siero, nel fegato ecc. + +Cristallizza in prismi allungati, filamentosi, a quattro facce, +solubili nell'acqua e nell'alcool, di sapor fresco salato. + +Può ottenersi, trattando una sua soluzione con acido nitrico: si forma +nitrato d'urea: aggiungendo carbonato di sodio, s'ha nitrato di sodio +ed urea, che può cosi aversi in bei cristalli. + +Trattando l'urea con acido ossalico, si forma ossalato d'urea. Il +nitrato d'urea è in pagliette esagonali, dorate, solubili nell'acqua, +l'ossalato è in piccoli priami o rombi bianchi. + +Per riconoscerla nell'urina e per dosarlo v'ha numerosi metodi +dosimetrici esatti ed approssimativi. + +L'ureometro Yvon è un apparecchio molto comune formato d'un tubo, +di diametro omogeneo nella sua lunghezza ed esattamente graduato in +parti, di cui ciascuna corrisponde ad un c.c. Questo porta ad un +estremo una svasatura imbutiforme, mentre per l'altro estremo è +saldato ad un' ampolla di vetro, merce un tubo, che porta un rubinetto +di vetro, cosiffatto, che possa interrompere la comunicazione tra +l'ampolla ed il tubo suddescritto. Dal fondo di questa ampolla sale +un tubo sottile che va ad aprirsi alla parte alta di essa: questo +tubolino è la continuazione di un altro tubo lungo, graduato, aperto +in basso. + +Per servirsi di quest'apparecchio si usa la soluzione di iprobromito +di sodio, che può prepararsi secondo la seguente formola: + + Soda caustica fusa gr. 34 + Acqua » 166 + Bromo liquido c.c. 10 + +Si immerge il tubo inferiore in una provetta con acqua ed, aprendo +i rubinetti, si fa salire l'acqua in esso, sino a livello del collo +dell'ampolla di vetro: indi, chiusi i rubinetti, si versano nel tubo +superiore uno o più c.c. d'urina ed, aperto il rubinetto, si fanno +cadere questi pian piano nell'ampolla sottostante. Indi si chiuda il +rubinetto, si mettano nel tubo stesso 8 o 10 c.c. di soluzione di +ipobromito di sodio e, riaprendo il rubinetto, si fanno cadere questi +nell'ampolla sottostante. Il bromo decomporrà l'urea, dando luogo alla +formazione di bromuro di sodio, che resta in soluzione, di anidride +carbonica, che resta sciolto e di azoto, il quale esercita pressione +sulla colonna d'acqua, contenuta nel tubo graduato inferiore, epperò +questa sarà spostata in basso, di tanti centimetri cubici, quanti se +ne leggeranno alla scala. + +Può aversi come norma che ad ogni 3,7 c.c. di azoto corrisponde 1 cg. +di urea. + +--Un ureometro molto semplice è quello di Southall, che consiste in un +tubo a sifone graduato, chiuso nell'estremo superiore, e, nell'altro +estremo, che risale, terminante in una grossa ampolla di vetro. Si +riempie il tubo graduato di soluzione di ipobromito, sino al collo del +rigonfiamento, e si riempie questo d'acqua: indi, mercè una pipetta +coll'estremo affilato ricurvo, si fa pervenire nel tubo 1 c.c. +d'urina. La reazione avrà luogo e delle bolle d'azoto si addenseranno +in alto del tubo: dalla quantità di questo può dedursi la quantità +dell'urea, ricordando che ciascuna zona di divisione dell'azoto +corrisponde ad 1 mg. d'urea. + +--Versando nell'urina una soluzione di nitrato mercurico, s'ha un +precipitato bianchiccio, ficcoso, insolubile nell'acqua da cui può +dedursi la quantità dell'urea. + +--Riscaldata a 160° C. l'urea si decompone in biureto ed ammoniaca. +Tirattata con soda caustica e con soluzione di solfato di rame, da una +colorazione rosso violacea (reazione del biureto). + +L'acido urico, ossidandosi, da urea; del pari questa può nascere dalla +creatina e dall'allantoina. + +Molto discussa fu la genesi dell'urea. Ora par dimostrato che si forma +in gran parte nel fegato dal carbonato di ammoniaca, che differisce +dall'urea in quanto che è più ricca di questa per due molecole +d'acqua: infatti Schröder ha fatto attraversare il fegato da sangue +carico di carbonato d'ammoniaca, iniettandola direttamente nei vasi, +ed ha notato un grande aumento nella quantità d'urea del sangue. Del +pari si forma urea per lo scindersi del glicogene in glucosio ed urea. + +Che altri organi diano urea è discusso; Schröder crede che ne i reni +abbiano attività , formatrice di urea. + +Questo è il prodotto di metamorfosi regressiva più importante: esso +è l'espressione del consumo organico, essendo un ultimo prodotto di +metamorfosi delle sostanze proteiche. + +_Acido ippurico_ C_{9}H_{9}AzO_{3}. E un amide dell'acido benzoico ove +v'ha la glicina invece dell'ammoniaca. Trovasi nel sudore, nel sangue, +in gran quantità nell'urina degli erbivori, in piccola quantità in +quella dei carnivori. Nell'uomo trovasi in una quantità media di poco +maggiore a mezzo grammo, giornalmente. + +E cristallino in lunghi aghi prismatici od in prismi rombici bianchi, +duri, solubili poco facilmente nella acqua e nell'etere, molto +nell'alcool. + +L'acido ippurico riscaldato con un acido minerale assorbe acqua e si +scinde in glicina ed acido benzoico. Bollito con un alcali caustico da +un benzoato della base alcalina e glicina. + +Per ottener l'acido ippurico dalle urine, si aggiunge a queste +del latte di calce e si riscalda: si filtra e si aggiunge acido +cloridrico, che fa precipitar l'acido ippurico. Si aggiunge di +nuovo all'acido ottenuto dell'acqua di calce, che lo scioglie, indi +dell'acido cloridrico: i cristalli si formeranno di nuovo. + +Cosi facendo più volte, potranno ottenersi soli cristalli purissimi di +acido ippurico. + +Secondo Bunge l'acido ippurico risulta dalla combinazione dell'acido +benzoico colla glicina nei reni. Hallvachs e Kühne hanno invece +osservato che, somministrando ad animali dell'acido benzoico per lo +stomaco ed estirpando il fegato, s'elimina acido benzoico e non acido +ippurico: ciò fa ad essi pensare che l'acido ippurico si formi nel +fegato. + +_Acidi amidici_. + +Amine acide o glicine. + +Sono corpi acidi che vengono dagli acidi della serie lattica di cui +sono il risultato della sostituzione di un gruppo ossidrilico ad un +gruppo ammoniacale. + +_Glicocolla_ C_{2}H_{5}AzO_{2}: è detta anche zucchero di gelatina, +perchè s'ottiene facendo bollire la gelatina con acido solforico +diluito: s'ottiene ancora facendo agire l'acido cloridrico sull'acido +ippurico. È una sostanza bianca, cristallizzabile, insolubile +nell'alcool, solubile nell'acqua. + +_Acido glicolico_ C_{26}H_{43}AzO_{6}. Trovasi abbondante nella bile +dell'uomo, formando sali alcalini, più specialmente sodici. + +Cristallizza in aghi finissimi e molto piccoli, solubili nell'alcool +facilmente, solubilissimi negli alcali, poco nell'etere, difficilmente +nell'acqua. + +Trattata con acqua di barite, si scinde in acido colalico e glicina; +trattata con acidi minerali dà acido coleidinico e glicina. + +Il glicocolato di soda è cristallino, in aghi stellati, +solubilissimi'nell'acqua, da cui precipita merci: acetato neutro di +piombo. + +La bile contiene di questo sale più che del corrispondente +taurocolato. + +La reazione di Pettenkofer è comune a tutti gli acidi biliari: un po' +di zucchero di canna e qualche goccia d'acido solforico, aggiunti ad +un liquido che ne contenga, danno a questo col riscaldamento un colore +osso-porpora. + +_Taurina_ C_{2}H_{7}AzSO_{3} è un amide solforato: riscaldata sviluppa +acido solforoso. Può otttnersi riscaldando l'isetionato d'ammoniaca: +essa è da considerarsi come l'amide dell'acido isetionico in cui può +essere trasformato mercè l'anidride azotosa. + +È cristallino in aghi prismatici, incolori, obliqui, solubili +nell'acqua, insolubili nell'alcool e nell'etere. + +Trovasi nella bile a formar taurocolato di soda, cioè, come +sale sodico della sua combinazione coll'acido colalico, trovasi +nell'intestino, epperò anche nelle feci, nel pulmone, nel muscolo. + +_L'acido pneumico_ (Verdeil) credesi sia un miscuglio di taurina ed +acido lattico. + +_Acido taurocolico_ C_{26}H_{45}AzSO: è formato d'acido colalico e di +taurina: è liquido non capace di cristallizzare, precipitabile pero +come polvere biancastra, di sapore amaro, solubilissima nell'acqua, +nell'alcool, insolubile nell'etere. + +Nella bile trovasi abbondante in combinazione colla soda, formando il +taurocolato di soda, sale cristallizzabile in prismi, solubilissimi +nell'acqua. Questo vien precipitato dall'acetato basico di piombo, +laddove il glicolato di soda vien precipitato, merce Pacetato neutro +dello stesso metallo. + +L'acido taurocolico trattato con potassa, soda o barite si scinde in +acido colalico e taurina. + +--Il taurocolato ed il glicolato di soda formano i cosiddetti +principii resinosi della bile i quali possono estrarsi precipitando +col cloroformio l'estratto della bile con alcool, formando una massa +gelatinosa cristallizzabile: sale cristallino di Platner. + +Ludwig e Fleischl dimostrarono che gli acidi biliari sono formati solo +dal fegato: essi legarono il coledoco di un cane e videro che la bile +riassorbita veniva posta nel torrente sanguigno, merce i linfatici +ed il dotto toracico; la legatura di quest'ultimo impediva ogni +versamento. Questa teoria è però contrastata e s'ammette da taluni che +la formazione di acidi biliari abbia luogo in-diversi organi. + +_Tirosina_ C_{9}H_{11}AzO_{3}. E una sostanza bianca, cristallizzabile +in aghi sottili, lucenti, poco solubili nell'acqua, insolubili +nell'alcool e nell'etere. L'acido solforico concentrato la scioglie, +dando un fugace colore rosso alla soluzione: aggiungendo del carbonato +di barite e del percloruro di ferro, s'ha un bel colore violetto: +questa è detta prova di Piria. + +Aggiungendo del nitrato mercurico ad una soluzione bollente di +tirosina, s'ha un precipitato giallo: aggiungendo ancora dell'acqua +bollente, acidulata con acido nitrico, il precipitato si fa rosso +intenso. + +Per riconoscerne la presenza o nelle varie glandule o nelle urine +patologiche, alle volte basta evaporare un po' di liquido sul vetro +porta-oggetti: vi si formeranno dei bei cristalli, setosi, lucenti, +facilmente riconoscibili. + +Per riconoscerne quantità piccole si aggiunge, trattandosi di urina, +dell'acetato basico di piombo: indi il liquido si filtra e si fa +passare pel filtrato una corrente di idrogeno solforato, che precipita +il piombo allo stato di solfuro. Indi si filtra ancora, si condensa +il residuo a bagno-maria, poi si aggiunge dell'alcool assoluto che +scioglie l'urea, non la tirosina, poi l'alcool soprastante si toglie +via; in ultimo s'aggiunge ancora un po' di alcool con ammoniaca: dopo +un po' di riposo, la tirosina cristallizzerà . + +_Leucìna_. Trovasi nella milza, nel pancreas, nel pulmone, nel fegato, +nel rene, nelle capsule surrenali, raramente nelle feci. E cristallina +in lamine clinorombiche, di color perla od in sfere od emisferi fatti +da strati addossati. + +Talvolta questi cristalli son cosiffatti da avere apparenza di tante +calotte aggruppate, le più piccole d'intorno alle più grandi. + +La leucina è solubile nell'acqua, negli alcali, negli acidi, +insolubile nell'etere, poco solubile nell'alcool. Il nitrato d'argento +la precipita dalle sue soluzioni. Gli acidi nitrico, solforico, +cloridrico formano con essa sali cristallizzabili. + +Per ottenerla dall'urina vale il metodo adoperato per la tirosina, cui +quasi sempre la leucina accompagna. + +La leucina e la tirosina rappresentano due gradini intermedi di +passaggio alla formazione dell'urea (Salkowschi). + +_Cistina_. C_{3}H_{6}AzSO_{2}. Trovasi nei reni e nell'urina formando +talvolta su questa, assieme ad altri sali, una membrana lucente. Entra +spesso a far parte dei calcoli delle vie-urinarie. È cristallizzato +in piccole laminette esagonali, solubili negli alcali, negli acidi +minerali, insolubili nell'acqua, nell'alcool, nel carbonato di +ammoniaca. Vien precipitato dalle sue soluzioni alcaline dagli acidi +organici e dalle soluzioni acide, mercè il carbonato d'ammonio. + +Aggiungendo dell'acetato di piombo e della potassa ad una soluzionedi +cistina, si forma solfuro di piombo. + +Normalmente si trova nell'urina una sostanza simile alla cistina, in +quantità minima: questa invece pare rappresenti un prodotto anormale +di decomposizione degli albuminoidi, trovandosi quasi sempre unito +alla putrescina ed alla cadaverina, due ptomaine formatisi nella +putrefazione cadaverica. + +_Creatina_ C_{4}H_{9}Az_{3}O_{2}. Trovasi nei muscoli, specialmente +nel cuore, nei centri nervosi, nel sangue. Nell'urina trovasi nella +quantità giornaliera di gr. 0,50. Cristallizza in prismi romboidali ed +in tronchi di' piramidi a basi ravvicinate: è solubile in acqua, in +alcool, negli alcali e negli acidi anche diluiti. + +Bollita con soluzione di barite da sarcosina e urea. Alcuni fisiologi, +fondandosi su questo sdoppiamento, considerano la creatina come +prodotto precedente la formazione dell'urea. La sua genesi è collegata +col lavorio muscolare ed intellettivo. + +La creatina, trattata con acido idroclorico, perde acqua e si +trasforma in creatinina. + +_Creatinina_ C_{4}H_{7}Az_{3}O: è come vedesi uguale alla creatina +meno una molecola d'acqua. + +Cristallizza in prismi incolori, lucidi, solubili nell'acqua, +nell'alcool, nell'etere. + +Trattata con cloruro di zinco, forma un clorura doppio di zinco e di +creatinina che precipita sotto forma di granuli cristallini. + +La creatinina trovasi nell'urine nella quantità giornaliera di gr. +1,16. + + +3° gruppo--_Amine_. + +_Neurina_ C_{5}H_{13}AzO: è un idrato dimetilvinilammonio. Trovasi nel +cervello e nelle capsule surrenali, però non si sa se sia preesistente +o nasca nel cadavere da sdoppiamento della lecitina. E una ptomaina +(forse) molto tossica, di consistenza sciropposa, abbondante nei +cadaveri putrefatti. + +_Colina_: questa non è identica alla precedente (Brieger) con cui è +ordinariamente confusa (Paladino). Èssa a differenza dell'altra è +un idrato di trimetilossietilammonio di formula C_{5}H_{15}AzO_{2}; +differisce però dalla neurina per essere più ricca per una molecola +d'acqua. È molto tossica. + + +4° gruppo--_Sostanze di ignota costituzione_. + +_Acido urico_ C_{5}H_{4}Az_{4}O_{3}. Trovasi nell'urina, nel sangue, +nei reni, nella milza ed in vari umori e tessuti. È cristallino, in +piccoli prismi retti a base romboidale, alle volte con angoli smussi, +alle volte in piccole masse, variamente aggruppate o sotto la forma di +dumb-bells, e come cunicoli stallattitiformi. + +L'acido urico è poco solubile nell'acqua, insolubile nell'alcool e +nell'etere, solubile in soluzioni di fosfati alcalini. Nei reni il +fosfato neutro di sodio cede all'acido urico metà della sua base, +dando luogo all'urato acido di sodio ed al fosfato acido di sodio. + +I cristallini d'acido urico al microscopio si riconoscono e per la +loro forma di cristallizzazione e perchè scompaiono aggiungendo una +goccia di potassa. Allorchè l'acido urico precipita dall'urina è +colorato in giallo od in rosso mattone, trascinando con sé i pigmenti. + +Reazione della murexide: trattando l'acido urico con acido nitrico, +s'ha effervescenza e produzione di alloxana, sostanza di color rosso; +aggiungendo dell'ammoniaca s'ha una colorazione rossa porpora, dovuta +all'isoalloxanato di ammonio: se si aggiunge della potassa, s'ha +invece isoalloxanato di potassio, di color violaceo. + +Per dosar l'acido urico nell'urina, si aggiungono 200 c.c. di urina +5 c.c. di acido cloridrico concentrato e si fa stare il miscuglio in +luogo fresco. Dopo due giorni o poco meno si vedono dei cristalli al +fondo del recipiente, i quali aderiscono alle pareti, epperò, dopo +d'averli distaccati, li si raccoglie e si pesa. + +S'usa ancora un altro metodo: si evapora un peso conosciuto di urina a +consistenza sciropposa. Si esaurisce il residuo con alcool bollente, +di peso specifico 0,93, si tratta il precipitato insolubile con +potassa che lo scioglie. Per precipitar l'acido urico, si riscalda +questa soluzione e s'aggiunge acido acetico: s'ha un precipitato, +costituito di solo acido urico, che si lava in acqua acetificata, si +dissecca e si pesa. + +L'acido urico forma sali più o meno solubili: il più solubile è +l'urato di litio, per indice di solubilità seguono gli urati neutri +di sodio e di potassio, indi i sali acidi di sodio, di potassio e di +ammonio, poco solubili. + +Per riconoscere i sali urici nei depositi urinari o nei calcoli vale +il quadro che qui mi piace trascrivere, aggruppando tutti i sali coi +loro caratteri differenziali: + +a) Il deposito od il calcolo evaporato su lamina di platino non lascia +residuo fisso + +1. Addizionato di una soluzione di potassa non svolge ammoniaca. + +{Acido urico} + +2. Addizionato di una soluzione di potassa svolge ammoniaca. + +{Urato di ammonio. Normalmente questo si forma nell'urina in +putrefazione, ma può trovarsi in queste preformato patologicamente. +È un cristallo echiniforme o da forma di biscotti isolati od uniti a +croce od a forma di stella.} + +b) Lascia residuo + +1. Il deposito od il calcolo fonde al cannello,comunicando alla fiamma +un colore giallo intenso. + +{Urato di soda; più comune è l'urato acido di soda-cristallino in +prismi od in granuli.} + +2. Fonde al cannello ma non colora la fiamma in giallo: disciolto +nell'acido cloridrico dà un liquido che precipita in giallo il cloruro +di platino. + +{Urato di potassa} + +3. Non fonde ma il residuo proveniente dalla calcinazione è del +carbonato di calce: si discioglie nell'acido cloridrico con +effervescenza e precipita in bianco con l'ossalato d'ammoniaca. + +{Urato di calce} + +4. Non fonde, ma il residuo della calcinazione si scioglie con lieve +effervescenza nell'acido solforico diluito: la soluzione neutralizzata +con ammoniaca, produce col fosfato di soda un precipitato bianco. + +{Urato di magnesia} + +La quantità d'acido urico emesso è in rapporto della nutrizione e +della ossidazione organica. Allorchè la sua produzione è eccessiva, si +trova nel sangue, donde può ottenersi mercè il metodo di Garrod che +consiste nel raccogliere in un vetro d'orologio un po' di sangue +diluendolo con qualche po' di soluzione indifferente: indi vi si +immergono tre o quattro filini di seta, e si aggiungono due o tre +gocce d'acido acetico. Ritirando il filo dopo 24 ore si troveranno +questi più a meno cosparsi di cristallini d'acido urico, riconoscibili +facilmente al microscopio. + +Nell'urina trovasi normalmente nella quantità giornaliera di 1-2 +grammi. + +_Corpi Xantici_. Son questi dei corpi che molto s'avvicinano per +composizione all'acido urico e sono: xantina, ipoxantina, guanina ed +altri. + +_Xantina_ C_{5} H_{4} Az_{4} O_{2}. Differisce dall'acido urico per +una molecola d'ossigeno in meno, epperò alcuni la chiamano acido +uroso. Trovasi nei muscoli, nel fegato, nella milza, nel pancreas, +nella sostanza nervosa centrale, nel testicolo, nell'urina e talvolta, +nei calcoli urinarii. + +È polvere amorfa, solubile minimissimamente nell'acqua, insolubile del +tutto nell'alcool e nell'etere, solubile nell'ammoniaca. + +Per riconoscerla si aggiunge dell'acido nitrico che si fa essiccare a +caldo; resterà una massa gialletta che sotto l'azione della soda si fa +rossa, riscaldandola diventa rosso-viola. + +Facendo cadere la xantina in una capsula in cui siavi della lisciva di +soda e del cloruro di calce in soluzione, si formerà un alone verde +più cupo centralmente che perifericamente, il quale poi subito +sparisce. + +Nell'urina normale trovasi in quantità piccolissima: Neubaner ha +estratto da 200 chg. d'urina appena 1 gr. di xantina. + +_Ipoxantina_ C_{5}H_{4}Az_{4}O. Differisce dalla xantina per una +molecola d'ossigeno in meno e quindi dall'acido urico per due +molecole. Trovasi nel midollo delle ossa, nella milza, nel pancreas, +nel cervello, nei muscoli, nell'urina. + +È cristallizzata in aghi finissimi in cui indice di solubilità +nell'acqua è, però, un po' più alto di quello che ha la xantina, è +solubile negli acidi e negli alcali. + +Trattata con acqua di cloro e con acido nitrico ed evaporando tutto +a secchezza, s'ha un residuo che si colora in violetto porpora sotto +l'azione dei vapori d'ammoniaca (Veidel). + +Per preparare i corpi xantinici dell'urina si aggiunge a questa +dell'ammoniaca liquida e del nitrato d'argento, indi dell'acido +solfidrico in soluzione acquosa. Si altra e s'evapora il tutto in +capsula di porcellana, indi si scioglie il filtrato in acido solforico +in soluzione acquosa al 3%; questo scioglierà i corpi xantici che si +faranno precipitare aggiungendo ancora ammoniaca e nitrato d'argento. + +_Guanina_ C_{5}H_{5}Az_{5}O: è una polvere incolora, amorfa insolubile +nell'acqua, nell'alcool, solubile negli acidi e nelle soluzioni +alcaline, poco solubile nell'ammoniaca. Cogli acidi forma sali +solubili nell'acqua. Trovasi nel pancreas, nel fegato, abbondantissima +nel guano; nella vescica natatoria di alcuni pesci trovasi combinato +alla calce in bei cristallini che rifrangono fortemente la luce. + +Una soluzione di cloridrato di guanina riscaldata e trattata con una +soluzione satura d'acido picrico da un precipitato giallo cristallino. + +_Allantoina_ C_{4}H_{6}Az_{4}O_{3}. Si ottiene trattando l'acido urico +con un alcali: trattata a sua volta con un alcali concentrato si +decompone in acido ossalico ed ammoniaca. Trovasi nell'urina fetale e +dei poppanti e nel liquido dell'amnios. + +È cristallizzabile in grossi prismi lucidi, incolori, solubili +nell'acqua, poco solubili nell'alcool. + +La soluzione acquosa vien precipitato dal nitrato d'argento, facendo +ad esso seguire dell'ammoniaca, la quale, in eccesso, ridiscioglie il +precipitato. Trattata a freddo con ipobromito di sodio, dà il 50% del +suo azoto allo stato di gas (Malerba). + +Per ottenerla dall'urina e per riconoscerla si aggiunge a questa +della barite in soluzione acquosa e si filtra, indi si aggiunge del +bicloruro di mercurio, che precipita l'allantoina, infine si fa +passare per il liquido una corrente di idrogeno solforato e s'aggiunge +del nitrato d'argento e poi dell'ammoniaca: s'ha un precipitato +bianco, fioccoso e, dopo qualche tempo, conformato a piccolissime +sferule in cui un atomo d'idrogeno dell'allantoina è sostituito da un +atomo di argento. + +Può ottenersi l'allantoina ossidando l'acido urico con perossido di +piombo. + + + + +CAPITOLO 6°. + +_Sostanze azotate e fosforate_. + + +_Lecitine_ C_{44}H_{90}AzPhO_{8}: sono combinazioni eteriformi +dell'acido fosfoglicerico. Trovansi abbondanti nel tessuto nervoso, +nelle uova di pesci, nel tuorlo d'uovo, nello sperma, nei corpuscoli +del sangue. + +Si presenta sotto forma di masse granulari cristalline. È solubile +nell'alcool, nell'etere, negli olii grassi. + +Nell'acqua si gonfia formando una colla molle; questa abbandonata per +qualche tempo acquista reazione acida e si scinde in colina ed acido +fosfoglicerico. + +L'acqua agisce sulla lecitina, si come sull'amido, che gonfia e +spappola: esaminando questi granuli gonfiati, appaiono goccioline o +tubuli rotondi con doppio contorno: son queste le _fortini mieliniche_ +che si trovano nei tubuli nervosi al disotto della guaina di Schwann, +che prima si attribuivano alla cosiddetta mielina. + +_Nucleine_ C_{29}H_{49}Az_{9}Ph_{3}O_{22}. Fu trovata da Hoppe-Seyler +una nucleina nei corpuscoli del pus, nel tuorlo d'uovo, nei corpuscoli +del sangue, e nei nuclei cellulari. Esse sono sostanze incolori, +amorfe, poco solubili nell'acqua, insolubili nell'alcool e nell'etere. + +Le nucleine trattate con acidi minerali diluiti danno acido +metafosforico, trattate con soluzioni di potassa o soda, danno fosfato +dell'alcali impiegato. + +Pohl riuscì ad ottenere, combinando l'acido metafosforico colla +sero-albumina, un composto molto simile alle nucleine, epperò crede +che esse venissero dalle combinazioni di questi due corpi. + +Come prodotti di sdoppiamento danno i corpi xantinici, cui già abbiamo +fatto accenno. + +_Protagono_ C_{16}H_{38}Az_{2}PhO_{35}. Si presenta come polvere +bianca, finissima, costituiti di piccolissimi cristalli, insolubili +nell'acqua, solubili nell'alcool. Trovasi nell'uovo, nello sperma, +nella sostanza nervosa, in cui è il costituente più importante della +guaina mielinica. + +Del pari che la lecitina, essa nell'acqua di barite si scinde in acido +fosfoglicerico, glucosio, colina e cerebrina. + +Hoppe-Seyler considera il protagono come formato di lecitina e +cerebrina. + +_Cerebrina_. È una sostanza fosforata, di è discussa la composizione +centesimale. Trovasi nella sostanza nervosa, specie nel cervello, +nei corpuscoli del pus: è polvere bianca, leggiera, solubile però in +questi liquidi bollenti: però precipita sotto forma di masse sferiche +granulari col raffreddamento dei mezzi solventi. + +Nell'acqua bollente si gonfia. Bollita con acidi minerali diluiti dà +una sostanza riducente, che però risponde alle reazioni specifiche di +queste. + +FINE + + + + +INDICE + + +INTRODUZIONE. + + _Sostanze minerali_ (CAPITOLO 1°). + Gas + Acidi + Ossidi + Salì + + _Sostanze organiche ternarie_ (CAPITOLO 2°). + Alcool + Idrati di _carbonio_ + Amidi + Glucosidi + Saccarosidi + Acidi + Eteri + Eteri glicerici + + _Sostanze quaternarie_ (CAPITOLO 3°). + Sostanze quaternarie non azotate + + _Sostanze quaternarie azotate_ (CAPITOLO 4°). + Albumine + Albumine caratteri e reattivi + Albumine solubili + Globuline + Fibrina + Acidalbumina + Alcali albumina + Sostanza amiloide + Albumina coagulata + Peptone + Derivati albuminoidei + Collogeni + Cheratine + Elasticine + Fermenti + + _Enzimi_ + Enzimi saccarificanti + Enzimi inversivi + Enzimi peptogenici + Enzimi sdoppianti i grassi ed emulsivi + + _Pigmenti_ + Pigmenti ematici + Pigmenti biliari + Pigmenti urinarii + Indolo e scatolo + + _Prodotti di metamofosi regressiva_ + Amidi + Acidi amidici + Amine + Sostanze di ignota costituzione + Sostanze azotate fosforate + + + + +INDICE ALFABETICO + + Acidalbumina + Alcalialbumina + Amiloide-sostanza + Acido acetico + " butirico + " caprilico + " caprinico + " csproico + " carbonico-gas + " cloridrico + " colalico + " coleidinico + " etilidenolattico + " formico + " fosfoglicerico + " glicocolico + " ippurico + " oleico + " ossalico + " palmitico + " pneumico + " margarico + " sarcolattico + " stearico + " taurocolico + " urico + " valerico + " santo proteico + Acqua + Acrodestrina + Acroleina + Adipo-cera + Albumina coagulata + Albumine solubili + Albuminoidi + Alcooli + Alcool etilico + Allantoina + Alloxana + Amidi acidi + Amido + Amine + Azoto. + Bilifuscina + Biliprasina + Bilirubina + Biliverdina + Biliumina + Biureto (reazione del) + Boottcher (reazione di) + Brunner (glandule di) + Carbonati + Caseina + Cellulosa + Cerebrina + Cheratine + Cistina + Cloruri + Colesterina + Colina + Collogeni + Condrina + Creatina + Creatinina + Derivati albuminoidei + Destrina + Dislisine + Elasticine + Ematina + Ematoidina + Emina + Emoglobina + Emoglobina ossicarbonata + Emometri + Enzimi + Enterico-succo + Eritro-destrina + Esbach (albuminonietria) + Escretina + Eteri + Eteri glicerici + Fehling (glucosimetria) + Fermenti + Ferro (ossido di) + Fibrina + Fibrino-plasto + Fibrinogeno + Fosfati + Gelatina + Glicerina + Glicina + Glicogene + Globulina + Glucosio + Gmelin (reattivo di) + Grassi V. eteri glicerici + Guanina + Idrati di carbonio + Idrogeno + Indicano + Indolo + Inosite + Invertina + Iaffè (saggio di--per l'indicano) + Iporsatin + Koumis + Kefir + Latte + Lattosio + Lecitine + Leucina + Levulosio + Luteine + Margarina + Mellitosio + Mielinn + Melanina + Moore (saggio di) + Mucina + Murexide (reazione della) + Neurina + Nucleina + Oleina + Osseina + Ossido di carbonio + Ossiemoglobina + Ossigeno + Ozono + Palmitina + Ptialina + Pepsina + Peptone + Pigmenti + Platner (cristalli di) + Proteina + Protagono + Rigidità cadaverica + Scatolo + Solfati + Solfocianuro di potassio + Stearina + Steopsina + Taurina + Tirosina + Tripsina + Trommer (reattivo di) + Urati + Urea + Ureometri + Urobilina + Urocromo + Uroeritrina + Xantina + Worm-Muller (reattivo di) + Zucchero di canna + + + + + +End of Project Gutenberg's Compendio di Chimica Fisiologica, by A. Cominelli + +*** END OF THE PROJECT GUTENBERG EBOOK 11206 *** diff --git a/LICENSE.txt b/LICENSE.txt new file mode 100644 index 0000000..6312041 --- /dev/null +++ b/LICENSE.txt @@ -0,0 +1,11 @@ +This eBook, including all associated images, markup, improvements, +metadata, and any other content or labor, has been confirmed to be +in the PUBLIC DOMAIN IN THE UNITED STATES. + +Procedures for determining public domain status are described in +the "Copyright How-To" at https://www.gutenberg.org. + +No investigation has been made concerning possible copyrights in +jurisdictions other than the United States. Anyone seeking to utilize +this eBook outside of the United States should confirm copyright +status under the laws that apply to them. diff --git a/README.md b/README.md new file mode 100644 index 0000000..d1750f4 --- /dev/null +++ b/README.md @@ -0,0 +1,2 @@ +Project Gutenberg (https://www.gutenberg.org) public repository for +eBook #11206 (https://www.gutenberg.org/ebooks/11206) diff --git a/old/11206-8.txt b/old/11206-8.txt new file mode 100644 index 0000000..46f8ec4 --- /dev/null +++ b/old/11206-8.txt @@ -0,0 +1,3564 @@ +Project Gutenberg's Compendio di Chimica Fisiologica, by A. Cominelli + +This eBook is for the use of anyone anywhere at no cost and with +almost no restrictions whatsoever. You may copy it, give it away or +re-use it under the terms of the Project Gutenberg License included +with this eBook or online at www.gutenberg.org + + +Title: Compendio di Chimica Fisiologica + +Author: A. Cominelli + +Release Date: February 21, 2004 [EBook #11206] + +Language: Italian + +Character set encoding: ISO-8859-1 + +*** START OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK COMPENDIO DI CHIMICA FISIOLOGICA *** + + + + +Produced by Case Western Reserve University's Preservation Department, +Curtis Weyant, Josephine Paolucci and the Online Distributed Proofreading +Team. + + + + + +Please note: There were places where the subscripts of the chemical +equations could not be read nor found on the internet. These subscripts +were entered as ???. + + +COMPENDIO + +DI + +CHIMICA FISIOLOGICA + +PER + +A. COMINELLI + +NAPOLI + +1896 + + + + +AL PADRE MIO + +CHE NON LEGGERÀ QUESTE PAGINE + + + + +La chimica biologica è la parte più importante della fisiologia +umana, essendo essa che ci addita in qual modo l'organismo tragga +dall'ambiente il necessario alla vita, in qual modo questa si sviluppi +dalle sostanze che vengono introdotte rendendosi attiva qual forza +vitale quella che trovavasi nell'inorganico ed organico, non +organizzato, sol come forza potenziale. Ed il risultato della +introduzione nell'organismo di corpi ossidati, ossidabili ed +ossidanti, delle loro azioni nonchè delle varie loro modificazioni +e combinazioni è lo sviluppo di calore, indice di combustioni che +presiedono a tutte le funzioni vitali, le quali possono ridursi +a funzioni nutritive cellulari, a funzioni nervose, a funzioni +muscolari. + +È la chimica biologica che ci addita come tutto ciò che si mette in +relazione col nostro organismo vi si modifichi, dando, come termine +ultimo delle modificazioni, le manifestazioni della vita, tutte, +dalle più basse funzioni muscolari di vita vegetativa alle più nobili +funzioni psico-intellettive. + +Elementi costitutivi del corpo umano sono l'ossigeno, l'idrogeno, +il carbonio, l'azoto, il solfo, il fosforo, il cloro, il fluore, il +silicio, il potassio, il sodio, il calcio, il magnesio, il ferro; sono +elementi accidentali il rame, il piombo, lo zinco, l'arsenico. + +Questi elementi formano tutto l'organismo, alcuni liberi, altri più o +men variamente combinati, tutti però soggetti a scambi continuati, che +rendono infinito il numero dei vari stati di modificazioni chimiche +delle differenti vie cui essi percorrono. + +La varia costituzione chimica dà ai corpi un vario significato +fisiologico, perciò seguiremo un ordine chimico nello studio delle +varie sostanze e faremo tre gruppi dei corpi che dovremo studiare: + +1. Materie minerali inorganiche. + +2. Sostanze organiche ternarie cioè non azotate. + +3. Sostanze organiche quaternarie e azotate. + + + + +CAPITOLO 1°. + +_Sostanze minerali o inorganiche_ + + +Possiamo dividerle in quattro gruppi, cioè: 1° _Gas_--2° _Acidi_--3° +_Ossidi_--4° _Sali_. + +§ 1° _Gas_--I gas più importanti liberi nell'organismo sono questi: +l'ossigeno, l'azoto, l'anidride carbonica, l'idrogeno e l'acido +solfidrico. + +L'_ossigeno_ si trova nel sangue sia sciolto nel plasma sia in +combinazione coll'emoglobina di cui forma, ossiemoglobina. + +È dubbio se nel sangue si trovi allo stato di ossigeno o di ozono cioè +ossigeno triplo od elettrizzato. + +Secondo Preyer un grammo di emoglobina in soluzione assorbe 1,3 c.c. +di ossigeno, secondo altri ne assorbe 2 c.c. ed anche più. + +La quantità dell'ossigeno nel sangue è in rapporto del lavoro +muscolare: diminuisce moltissimo nel periodo della digestione ed +assorbimento. L'ossigeno si combina a tutti gli elementi, mene al +fluoro. È il corpo comburente per eccellenza ed è uno dei fattori +importantissimo nella termogenesi animale. + +Trovasi anche ossigeno in molti liquidi e negli spazii liberi +dell'organismo. + +Reazione caratteristica dell'ossigeno è quella di dar vapori giallo +aranciati in contatto con biossido di azoto. + +L'azoto trovasi libero nelle cavità dell'organismo in cui v'hanno gas: +si trova sciolto in quantità variabili nei vari liquidi organici. + +Come è noto si presenta qual gas incolore, insapore: non è +combustibile, ne comburente. Trovasi nell'aria a moderar l'eccessiva +attività dell'ossigeno. + +Non è adatto alla respirazione perchè non ossidante, non perchè +velenoso, epperò va nella categoria dei gas indifferenti secondo la +classifica fatta da Hermann. + +Reazioni: si combina all'idrogeno mercé i fiocchi elettrici oscuri +formando ammoniaca; al calor rosso si combina col carbonio in presenza +d'un carbonato alcalino, dando luogo alla formazione del 'cianuro +corrispondente. + +L'_anidride carbonica_ trovasi nell'organismo o libero cioè +in soluzione ed allo stato di gas, oppure combinato alle basi +inorganiche. L'aria atmosferica ne contiene normalmente, epperò essa +accompagna l'aria di inspirazione e quella che, deglutita, va nello +apparecchio digerente: però a differenza dell'ossigeno che vien +rattenuto per l'ossidazione e dell'azoto che passa inattivo, +l'anidride carbonica inspirata o deglutita è accresciuta massimamente +in quantità, nei pulmoni per la respirazione dei tessuti, nel tubo +digerente per la traspirazione della mucosa, ricca di capillari +superficiali e per le molteplici decomposizioni chimiche. È eliminato +anche in piccola quantità dalla pelle. + +È un gas scolorato, di sapore acidulo piccante caratteristìco, d'odor +lievemente dispiacevole. + +Trovasi nel sangue sciolto nel plasma, combinato minimamente agli +elementi dei globuli, combinato ai carbonati od al fosfato di sodio: +ed è da questi sali nonchè del sangue alcalino che essa viene attratta +nel sangue e detratta dai tessuti. + +Reazioni: intorbida l'acqua di calce o di barite formando i rispettivi +carbonati insolubili che si sciolgono in un eccesso d'anidride +carbonica e si trasformano in bicarbonati solubili. La potassa e la +soda assorbono l'anidride carbonica, formandosi i carbonati relativi. + +L'idrogeno trovasi nell'intestino in seguito alla ingestione di +metalli ed alla fermentazione pel bacillus butilicus. + +§ 2°_Acidi_--Acidi: carbonico, fosforico, solforico, cloridrico, +fluoridico, silicico: questi acidi non trovansi liberi, nell'organismo +ma combinati a basi, formando sali: si faccia pero eccezione +dell'acido cloridrico, dell'acido carbonico e del silicico che trovasi +anche libero in quantità minima nel sangue nella saliva, nell'urina, +negli escrementi, nella bile, nelle ossa. + +L'_acido cloridrico_ esiste nel succo gastrico nella proporzione +dell'1 per mille sia libero sia in combinazione colla pepsina formando +idroclorato di pepsina ovvero un acido idrocloropepsico. + +Secondo Heidenhaim l'HCl tramuta il secreto delle glandole piloriche, +sostanza pepsinogena, in vera pepsina. + +Reazioni: Per riconoscere la presenza nel succo gastrico dell'acido +cloridrico, come diremo con maggiori particolari in seguito, +s'impiegano delle sostanze coloranti come il violetto di metile, la +tropeolina, la floroglucina, il verde brillante, la vaniglina che lo +svelano col mutamento di colore, però queste reazioni possono essere +mascherate dalla presenza degli albuminoidi e dei peptoni. + +Si può ancora trattare il succo gastrico con acqua ed etere: l'acqua +fissa l'acido cloridrico, l'etere fissa tutti gli acidi organici: +questo è detto: metodo del coefficiente di partizione. + +Inoltre può rendersi evidente la presenza dell'acido cloridrico e +desumerne la quantità aggiungendo dei corpi che facciano da base, indi +pesando questi ed il cloro. + +§3° _Ossidi_--Sono due liberi nell'organismo: l'ossido di ferro e +l'acqua. + +L'_ossido di ferro_<Fe_{2}O_{3}. trovasi nella cenere del sangue e +nella bile, nel latte, nella linfa e nel chilo. + +Si è detto che se ne sia anche trovato nella cenere della sostanza +nervosa. + +_L'acqua_ è sparsa per tutto l'organismo essendo essa indispensabile +ad ottener le combinazioni organiche; senz'acqua non sarebbe possibile +lo scambio tra il sangue ed i tessuti e questi non potrebbero +eliminare i materiali impropri alla nutrizione. + +I varii tessuti ne contengone in varia proporzione. Lo smalto e il +sudore rappresentano i gradini estremi d'una lunga scala occupata dai +tessuti: lo smalto contiene circa il 2 per mille di acqua, il sudore +il 99.5%. + +Nell'adulto rappresenta il 70 circa per cento del peso del corpo, +nell'embrione circa 85 a 90%. + +È introdotto per l'alimentazione nella massima parte, ma ne risulta +ancora una certa quantità dall'ossidazione dell'idrogeno. + +§ 4° _Sali_ + + --_Sali_ di calcio, + Fosfato neutro e folfato acido + 3CAO. PO,--2CAOH. PO_{5}. + Carbonato di calcio CaO. CO,. + Cloruro di calcio CaCl. + + --_Sali di magnesio_. + Folfato di magnesio 3MgO PO_{5}+5HO. + Fosfato ammonisco-bimagnesiaco + Mg (AZH,) PhO_{4}+6HO. + Carbonato di magnesio MgCO_{3}. + Cloruro di magnesio MgCl. + + --_Sali di sodio_. + Cloruro di sodio NaCl. + Carbonato di sodio NaCO_{3}. + Fosfato neutro di sodio 3NaO. PO_{5}. + Fosfato acido 2NaOH O.PO_{5} od Na O2HO. PO,. + Solfato di sodio NaSO_{4}. + + --_Sali di potassio_. + Cloruro di potassio KCl. + Carbonato di potassio KCO_{2}. + Fosfato di potassio KO.2HO.PO_{5}. + Solfato di potassio KSO_{2}. + Solfacianuro di potassio C_{5}AzKS_{2} + + --_Sali d'ammonio_. + Bicarbonato d'ammonio NH_{2}O. HO. 2CO_{2}. + Sesquicarbonato 2NH_{4}O. 3CO_{2}. + Ferro: Fosfato. + Manganese. + Rame. + +L'acido fosforico si presenta nell'organismo come tribasico: allorchè +è saturato da 8 atomi basici forma, fosfati neutri, quando è combinato +con 2 o con 1 equivalente basico forma fosfati acidi. + +_Sali di calcio_. + +Fosfato neutro. + +Trovasi nell'urina ed in molti liquidi tenuto in soluzione +dall'anidride carbonica o dal cloruro di sodio: le' ossa ed i denti ne +contengono. + +Fosfato acido. + +Trovasi nel sangue, nell'urina, nello sperma, nonchè in molti liquidi +dell'organismo. Proviene dagli alimenti. Ha proprietà istogenetiche, +trovasi peri, costantemente nei tessuti in formazione. + +Carbonato di calcio. + +Trovasi amorfo nei denti e nelle ossa, nell'urina, nella saliva e in +altri liquidi tenuto in dissoluzione dal carbonato di calcio. + +Nell'orecchio interno forma gli otoliti cristallizzato in romboedri e +prismi esagonali accoppiati nella forma di cristallizzazione. + +Cloruro di calcio. + +Il cloruro di calcio fu osservato nel succo gastrico, nato forse +dall'azione dell'acido cloridrico su qualche sale di calcio +specialmente sul carbonato introdotto nello stomaco nella deglutizione +della saliva. + +_Sali di magnesio_. + +Fosfati. + +Trovansi in tutti i liquidi ed in tutte le parti solide +dell'organismo. Nell'urina trovasi allo stato di fosfato basico: +tenuti in dissoluzione dall'anidride carbonica i fosfati precipitano +talvolta col semplice riscaldamento. + +Fosfato triplo-ammonito-bimagnesiaco. + +Trovasi nelle fecce e nell'urina in putrefazione: per combinazione del +fosfato di magnesio all'ammoniaca. Cristallizza in bei cristalli a +forma di coverchio di tomba. + +_Sali di sodio_. + +Cloruro di sodio. + +Cristallizza in vario modo: forma di cristallizzazione caratteristica +è il cubo; quasi tutti liquidi dell'organismo e quasi tutti i tessuti +ne contengono. + +Nel corpo umano trovasi nella quantità di circa 200 gr. i liquidi che +ne tengono in soluzione raramente ne hanno per più del 0,5 per cento. +E una sostanza di grande importanza istogenetica, indispensabile al +ricambio materiale che riattiva. + +Carbonato di sodio. + +Trovasi nel sangue allo stato di bicarbonato ove serve [observe?] di +veicolo all'anidride carbonica. E accompagnato talvolta dal carbonato +di potassio. + +Fosfato di sodio. + +Trovasi nella bile, nell'urina e in molti liquidi. + +Solfato di sodio. + +Trovasi nei liquidi organici dell'urina nelle fecce ed in vari +tessuti. + +_Sali di potassio_. + +Cloruro di potassio. + +Esiste in poca quantità nei nervi e in varii liquidi: trovasi nei +globuli del sangue. + +Fosfati di potassio. + +Talvolta accompagnano i fosfati di sodio nei liquidi. Trovasi nella +sostanza nervosa nonchè nel succo muscolare. + +Solfato di potassio. + +Trovasi nei liquidi organici, nell'urina, nelle fecce, e in vari +tessuti. + +Solfocianuro di potassio. È costante nella saliva nella proporzione +del 0,006 per cento per secrezione delle glandole salivari +specialmente della parolide, riconoscibile dal colore rosso sangue +che da col percloruro di ferro. Una listerella di carta imbevuta di +solfato di rame in soluzione all'uno per mille svela la presenza del +solfocianuro col colorarsi in bleu. + +_Sali d'ammonio_(NH_{3}). + +Carbonato d'ammonio. + +Trovasi nell'urina in fermentazione alcalina avvenuta fuori o +dentro la vescica urinaria, nel sangue e patologicamente nel tubo +intestinale. + +Reazioni: + +Dei cloruri: Aggiungendo ai liquidi contenenti cloruri un po' di +nitrato d'argento si ha un precipitato bianco, caseoso, di cloruro +d'argento solubile nell'ammoniaca, nell'iposolfito di sodio e nel +cianuro di potassio. + +Però è necessario l'aggiunta di poche gocce di acido nitrico, +previamente al nitrato d'argento, affine d'impedir che precipitino i +fosfati d'argento, solubili nell'acido stesso. + +Per dosare, con una certa approssimazione, i cloruri nell'urina, si +versi in, un tubo da saggio 1 c.c. di soluzione di cromato di potassio +al 10 per 100: indi si aggiungano successivamente piccole quantità +di nitrato d'argento in soluzione titolata al 5 per 100: si avrà un +precipitato rosso mattone di cromato d'argento. + +Si smetta di aggiungere nitrato. d'argento allorchè il deposito rosso +par che non s'aumenti. + +V'ha normalmente nell'urina da 1 a 3 gr. di cloruri; questa quantita +pero varia moltissimo col variare del vitto. + +Si tenga come regola che all'urina normale per la quantita dei cloruri +bisogna aggiungere 2 c.c. di soluzione titolata di nitrato d'argento a +3 c.c. di urina. + +Solfati. + +Per dosare i solfati nell'urina, si acidulano con acido nitrico o +cloridrico 100 c.c. di urina e si portano all'ebollizione; indi si +versa nella soluzione del cloruro di bario in soluzione titolata. Dopo +24 ore si raccoglie il precipitato, si filtra e si pesa. + +Possono variarsi molto le soluzioni titolate di cloruro di bario: +normalmente s'usa di sciogliere in un recipiente di vetro 24,4 gr. di +cloruro di bario in tanto di acqua da raggiungere il volume di 100 +c.c. + +Con questa soluzione s' ha che un 1 c.c. corrisponde a 0,008 gr. di +acido solforico. Per aver dunque una determinazione esattissima dei +solfati si adopera questa soluzione titolata e la buretta di Mohr, che +è un tubo cilindrico graduato fornito all'estromità inferiore di +un rubinetto a vetro o di una pinzetta a pressione. Nel praticare +l'analisi si riempie tutta la buretta del reattivo, che si fa cadere a +poco a poco nell'urina. + +Completata la reazione il volume del reattivo impiegato è indicato +dalla scala di graduazione. + +L'acido solforico trovasi nell'urina combinato per 9/10 al sodio +al potassio e per 1/10 al fenolo, scatolo indolo allo stato di +fenolsolfati, scatolsolfati, indosolfati alcalini cioè allo stato di +sali solfoconiugati. + +Fosfati. + +I fosfati terrosi, come ho detto anche altrove, son tenuti sciolti +dall'anidride carbonica e dal fosfato acido di sodio: eppèrò talvolta +precipitano col semplice riscaldamento. + +Per farli precipitare completamente s'aggiunga della potassa o +dell'ammoniaca e si riscalda. + +Per far precipitare i fosfati alcalini si adopera la soluzione +ammonito-magnesiaca, che li precipita allo stato di fosfato +ammonico-bimagnesiaco. + +I sali di uranio precipitano i fosfati allo stato di fosfato di +uranio, giallo, solubile negli acidi minerali. Si faccia una soluzione +di 22 gr. di acetato d'uranio, in acqua leggermente acidulata con +acido acetico, in tanta quantità che la soluzione vada a 1000 c.c. + +Si pongano 50 c.c. d'urina in un recipiente e vi si versi la soluzione +di sal d'uranio; si ha un precipitato giallo più o meno abbondante che +si filtra, si dissecca e si pesa. + +Per potersi servire della soluzione di acetato di uranio come liquido +titolato dosimetrico si fa uso di una soluzione di ferrocianuro di +potassio-prussiato giallo--in acqua distillata, al 5 per cento. Il +ferrocianuro di potassio sorveglia che non si ecceda nell'aggiungere +sal d'uranio, perchè immergendo di tanto in tanto in tanto nella +soluzione di ferrocianuro una bacchetta di vetro bagnata nell'urina, +l'eccesso viene subito svelato dal prodursi d'un colore rosso-bruno +(ferrocianuro di uranio). + +Si adopera la buretta di Mohr o un bicchiere graduato; si legge sulla +graduazione il numero dei c.c. di soluzione d'uranio occorsa: ad ogni +centimetro cubico corrispondono gr. 0,00413 d'acido fosforico. + +Facendo la soluzione d'ossido giallo d'uranio gr. 20,3 in acido +acetico e poi portando questa con aggiunta d'acqua distillata al +volume di 1000 c.c. si ha che un 1 c.c. corrisponde a 0,005 di acido +fosforico. + +È ben evidente che si ricorderà di ridurre questa quantità in rapporto +ai centimetri cubici d'urina impiegata. + +Carbonati. + +Si riconoscono nell'urina i carbonati dalla effervescenza cogli acidi. +Prima, però, bisogna riscaldare l'urina per liberarla dell'anidride +carbonica in parte sciolta in essa e in parte combinata labilmente ai +fosfati. + + + + +CAPITOLO 2.° + +_Sostanze organiche ternarie_ + + +§ 1° _Alcool_--Sono alcool quei corpi organici derivati dalla +sostituzione di un ossidrile OH ad un atomo H di un idrocarburo +saturo; es. CH metano, da CH alcool, OH metilico. + +_Alcool_ etilico.-Degli alcooli, l'alcool etilico C_{2}H_{5}CHOH +trovasi nel sangue, nel chilo, nell'urina, dopo l'introduzione di +alcool o di idrati di carbonio e nel tubo digerente. Allorchè si beve +molto alcool questo s'elimina abbondantemente pei reni, e le urine ne +sono ricche, pero il trovarsi esso in quest'ultime può dipendere dalla +fermentazione del glucosio e decomposizione di esso in alcool ed +anidride carbonica, avvenuta fuori dell'organismo. + +Queste son le reazioni che svelano la sua presenza: + +Trattato a caldo con soluzione di iodo e potassa dà iodoformio; con +acido solforico e bicromato di potassa dà un colore verde brillante al +liquido che ne tiene in soluzione. + +L'ossigeno in presenza della spugna di platino e di corpi ossidanti +lo tramuta in aldeide ed acido acetico, riconoscibili per l'odore +caratteristico. + +_Colesterina_. + +Altro alcool importante è la colesterina C_{26}H_{44}O + H_{2}O +sostanza bianca, cristallizzabile in tavolette romboidali, +madreperlaceo, insolubili nell'acqua, nell'alcool a freddo e +nell'etere, solubile nell'alcool bollente, nel cloroformio, nella +benzina e nel solfuro di carbonio. + +La bile ne tiene costantemente in soluzione mercè i glicolati e +taurocolati alcalini nel rapporto in peso del 30 a 40 per mille: son +di colesterina formati in gran parte i calcoli biliari, i quali od +ostruiscono il dotto biliare o passano nel duodeno, donde escono, per +le feci. + +Nell'urina trovasi patologicamente allorchè la bile è riassorbita dal +sangue, non escreta pel coledoco: l'urina allora possiede del pari in +soluzione gli acidi ed i pigmenti biliari epperò dicesi urina biliare. +Trovasi del pari nell'urina per malattie nervose. + +La massa nervosa centrale ne possiede abbondantemente: la sostanza +bianca ne è più ricca della grigia, contenendo la prima circa il 50 +per cento di colesterina laddove la sostanza grigia ne contiene il 18 +per cento. Nella massa nervosa, la colesterina nasce dalla ossidazione +dei suoi lipoidi. + +La reazione caratteristica della colesterina è quella di dare una +colorazione rosso-ciliegia con l'acido solforico a caldo; questo +colore si fa prima violetto, poi azzurro con la tintura alcoolica di +iodo: lasciato all'aria a poco a poco divien violetto-bleu. + +Sciolta nel cloroformio ha gradi di colorazione vari e +decrescentemente intensi sino a decolorarsi del tutto. + +Evaporata a caldo coll'acido nitrico lascia una macchia gialla che si +fa giallo-arancio coll'ammoniaca. + +_Glicerina_. + +È un alcool triatomico cioè possiede un radicale (C_{3}H_{5})''' +trivalente: l'alcool etilico e la colesterina di cui abbiamo parlato +sono manovalenti. + +Il radicale (C_{3}H_{7}) propile è la base C_{3}H_{8} propano non +satura per tre atomi. + +La glicerina propilica C_{3}H_{8}O_{3} deriva da sdoppiamento dei +grassi alla cui costituzione prende parte il radicale glicerico +C_{3}H_{8}; saponificando i grassi si ha glicerina, epperò questa +trovasi nel tubo digerente dopo l'introduzione di grassi neutri. + +La glicerina aumenta considerevolmente la formazione del glicogene nel +fegato e l'eliminazione dell'acido urico. + +È un liquido incolore o appena gialletto, sciropposo, di sapore +dolciastro-piccante; rifrange la luce epperò appare molto chiaro e +rilucente; non evapora, ma assorbe dall'aria il vapore d'acqua; è +solubile nell'acqua e nell'alcool, ma non, nell'etere, nel cloroformio +e negli olii essenziali. È neutra di reazione. + +§ 2° _Idrati_ di carbonio.--Diconsi idrati di carbonio quelle sostanze +in cui il rapporto ha O ed H è quello che hanno questi due corpi +semplici nella molecola d'acqua: esse sostanze ternarie hanno sempre +di C sei atomi ovvero un numero di atomi multiplo di sei. + +Se ne fanno tre gruppi. + +1° gruppo: Amidi, cui appartengono l'amido, la fecola, ed il +glicogene. + +2° gruppo: Glucosidi cui appartengono glucosio, inosite e levulosio. + +3° gruppo--Saccarosi, cui appartengono zucchero di canna, lattosio, +mellitosio. + +_Amido_.--C_{5}H_{10}O_{5}. Al microscopio si presenta costituito di +tanti granelli caratterizzati da un ilo od ostiolo (punto centrale +più opaco) attorno al quale stanno le zone concentriche dell'amido. +Osservandolo ad occhio nudo appare polvere o masse irregolari di una +bianchezza caratteristica: la luce del sole cadendo sull'amido lo fa +parer lucente quasi fosse formato di piccoli cristallini. + +La ptialina sprigiona la granulosa dall'involucro di cellulosa--parti +di cui è formato ogni granello d'amido--e la tramuta alla temperatura +di 40° centigradi in amidulina che si colora in bleu coll'iodo, poi in +eritro destrina che l'iodo colora in rosso. Questa, parte si trasforma +in maltosio e zucchero d'uva, parte si trasforma in acrodestrina che +resta incolore coll'iodo, ma che precipita coll'alcool in polvere +bianca. + +Il maltosio e l'acrodestrina vengono dall'enzima pancreatico, la +steopsina, o diastasi pancreatica, nonchè dall'azione concorrente +della bile e del succo enterico tramutati in glucosio. L'involucro di +cellulosa dell'amido viene disciolto. + +L'iodo anche in tracce minime colora l'amido in azzurro intenso, dando +luogo alla formazione del cosiddetto ioduro d'amido, nome improprio, +perchè questo non è un composto chimico a proporzioni definite viene +scolorato, dall'alcool, dalla potassa, da altri reagenti e dalla luce +solare. È solubile nell'acido nitrico fumante, e la soluzione versata +in acqua abbondante dà luogo ad un precipitato bianco polveroso +xiloidina esplosivo. + +Nell'acido nitrico diluito si trasforma in acido ossalico. A caldo ed +a secco l'amido si trasforma in pirodestina: a caldo e ad umido in +destrina. + +La destrina differisce dall'amido per esser solubile nell'acqua +fredda, e pel colorarsi in rosso con l'iodo; è polverulenta, +brancastra. Ha comune coi glucosidi la proprietà di ridurre molti +composti; si comporta come essi col reattivo di Trommer. + +Il _glicogene_--6(C_{6}H_{10}O_{5}) + H_{2}O, Trovasi nel fegato, nei +muscoli, nell'ovaia, nel testicolo e nei tessuti embrionali. Si forma +per attiva cellulare e trovasi incapsulato nelle cellule epatiche +nato, secondo alcuni, dagli idrati di carbonio, secondo altri, +dall'albumina. Resto molto discussa questa origine, ma Plüger emise la +sua teoria che par risolva la questione in modo se non indiscutibile, +al certo molto esatta: crede che il glicogene nasca dal sintetizzarsi +nel fegato degli idrati e degli albuminoidi e dal loro successivo +sdoppiamento. + +Il Puvy crede che la glicogenesi sia un fenomeno post-mortale dovuto a +fermenti che divengono liberi colla morte dell'individuo. + +Da altri è stato creduto che il glicogene s'originasse nel fegato +dal glucosio del sangue che lo attraversa, fondandosi sul fatto che +l'inanizione fa sparire il glicogeno dal fegato, pur sapendo che il +sangue delle vene sopraepatiche è più ricco in glucosio del sangue +della vena porta. + +È polvere bianca, insapore, inodore, solubile nell'acqua a caldo, +formando una soluzione opalescente. Trattando questa coll'iodo ne vien +colorata in rosso vivissimo. + +L'azione degli acidi fa trasformare il glicogeno in glucosio del pari +lo trasforma in glucosio il sangue che attraversa il fegato: però si +noti che nel sangue circolante v'ha glucosio e non glicogene. + +Per preparare il glicogeno si immerge il fegato d'un'animale morto da +poco tempo nell'acqua a 100°C per impedire l'azion dei fermenti e si +riduce in poltiglia. + +Da questa si toglie l'albumina col coagularla e trattenerla su filtro: +dal filtrato si precipita il glicogene mediante alcool. + +Il glicogeno è elemento termogeno per eccellenza: nei muscoli esso è +sorgente di forza attiva epperò nei muscoli in lavoro la sua quantità +diminuisce notevolmente. + +La cellulosa dell'amido rimane dopo l'estrazione della granulosa +cui forma scheletro ed involucro. È colorata dall'iodo in giallo +rossiccio, mentre la granulosa si colora in violetto cupo. + +Trovasi in alcune alghe e nei vegetali, abbondantissima; alcuni +batteri (ad esempio il bacillus amylo-bacteri presentano nel loro +protoplasma molta cellulosa. + +Nelle feci trovasi come prodotto escrementizio. + +L'acido nitrico trasforma la cellulosa, quindi la carta, la bambagia +di cotone, la paglia, in pirossilina o cotone fulminante, solubile +in un miscuglio di alcool ed etere. La soluzione dicesi collodio ed +adoperasi a vari usi. + +Il reattivo di Schweizer o liquore cupro-ammonico, liquido di colore +azzurro intensissimo, che si ottiene per azione dell'aria e del rame +sull'ammoniaca, scioglie la cellulosa. + +Glucosidi C_{6}H_{12}O_{6}. + +Composti neutri o lievemente acidi, che si trovano in moltissimi +vegetali e prendono gran parte nel ricambio dell'organismo animale. + +Glucosio: è abbondante nell'uva e nei frutti acidi. + +È cristallizzabile in prismi sottili, raggruppati, solubili nell'acqua +e nell'alcool, insolubili nell'etere. + +Nell'uomo trovasi normalmente nel sangue, nel chilo e nelle urine; +in queste la quantità di glucosio non eccede mai tracce minime +normalmente, ma in casi patologici può trovarsi in dose eccessive +tanto da dare alle urine un alto peso specifico ed una consistenza +sciropposa. Lo zucchero diabetico è una modifica allotropica del +glucosio e dicesi paraglucosio. + +Nel tubo digerente l'origina dall'alimentazione o che tale si +introduca o per le modificazioni che subiscono gli altri idrati di +carbonio sotto l'azione dei vari enzimi digestivi. Nel sangue ve n'è +nel rapporto del 0,5 per 100 nato dallo sdoppiarsi del glicogene iu +glucosio ed urea. + +Il lievito di birra per azione del Saccaromices cerevisiae lo sdoppia +in alcool ed anidride carbonica. Nell'urina diabetica il glucosio +subisce lo stesso sdoppiamento per azione di un fermento speciale +fatto da cellule rotondeggianti con prolungamenti filamentosi. + +Molte reazioni del glucosio sono l'applicazione della sua forza +riducente sui vari composti. + +1° Reattivo (del Moore): si fa una soluzione di potassa caustica e +si aggiungono pochi centimetri cubici di questa all'urina sospetta: +riscaldando l'urina s'abbruna e dà odore di caramelle per la +formazione d'acido melassico. + +2° Reattivo (di Böttcher): si aggiunga carbonato di soda all'urina +contenente il glucosio, indi del magistero di bismuto cioè nitrato +basico di bismuto e si riscaldi, s'avrà un precipitato grigio +e colorazione di tutta l'urina contenuta nel tubo da saggio in +giallo-bruno. + +3° Reazione (del Trommer). Si aggiunge all'urina da esaminare della +potassa caustica e poche gocce di solfato di rame: il liquido prende +una colorazione azzurro-oscuro. + +Riscaldando s'ha un precipitato giallo di ossidulo di rame dovuto alla +riduzione dell'ossido di rame operata dal glucosio. + +3^{a} reazione (Selmi). Aggiungendo all'urina poche gocce di soluzione +di acido picrico, se questa non contiene glucosio, non altera il color +giallo dell'acido, altrimenti si colora in rosso-sangue. + +4° reazione (di Callaud). + +Evaporando a caldo lentamente, in una capsula, la urina, si depone un +precipitato di cristalli prismatici di glucosato di cloruro di sodio +di formula: formola + +(C_{6}H_{12}O_{6})^2ClNa+ H. + +Questi cristalli sono solubili nell'acqua e precipitano anidri od +idrati. + +5° reazione (di Worm-Muller). + +È una reazione molto sensibile: si faccia una soluzione di soda +caustica in acqua gr. 100, in questa si versi di tartrato doppio di +sodio e potassio gr. 10 e di solfato di rame, vitriuolo azzurro, gr. +2,50. Si riscaldino 2 c.c. di questa soluzione e 4 c.c. di urina, in +due tubi da saggio: unendo i due liquidi si ha un precipitato giallo +di ossidulo di rame più o meno abbondante. + +Per il dosamento del glucosio si adopera il liquido di Fehling, il +metodo della fermentazione e la saccarimetria. + +Reattivo di Fehling. + +Si faccia una soluzione di gr. 1,60 di tartrato neutro di potassio in +gr. 100 di acqua e si aggiunga a questa una soluzione di gr. 130 di +soda caustica in gr. 600 d'acqua. Ottenuto questo miscuglio vi si +versi piano piano ed a poco a poco una soluzione di gr. 40 di +solfato di rame in gr. 168 d'acqua. Questa col cadere dà luogo ad un +precipitato azzurro che subito si scioglie e scompare ed il liquido si +fa bleu. Si aggiunga dell'acqua distillata sin che tutto il reattivo +prenda il volume di 1155 c.c. e si conservi all'oscuro. + +Il liquido di Fehling è reattivo disimetrico: per servirsene si +adopera la buretta di Mohr. + +Si versa nella buretta l'urina. Aprendo il rubinetto di vetro si fa +cadere l'urina in una nota quantità di liquido di Fehling riscaldata. +Nel cadere l'urina, il liquido di Fehling si fa dapprima di color +rosso bruno indi rosso vivo: si prende questo come termine della +operazione tenendo come norma nel calcolo quantitativo che 2 c.c. di +liquido di Fehling vengono decolorate da gr. 0,01 di glucosio. + +Il metodo della fermentazione s'attua coll'aggiungere all'urina un po' +di lievito di birra. Si formerà alcool ed anidride carbonica, dal peso +di cui può rilevarsi la quantità del glucosio fermentato. + +Si sa che 46,88 parti di anidride carbonica hanno di corrispettivo 100 +parti di glucosio. + +In pratica si adoperano molti apparecchi, per mezzo dei quali si +raccoglie in palloni di vetro l'anidride carbonica per pesarla e +dedurre così dal peso le quantita di glucosio esistente. Io userei +un apparecchio che per quanto semplice, per tanto a me pare utile e +comodo: una bottiglia di Wolf a due gole ha una di queste chiusa mercé +un tappo di gomma e l'altra gola comunicante con un tubo ad U mercè +un tubo a squadra saldato perpendicolarmente ad una delle branche del +primo. Verso nel tubo ad U un po' di mercurio 1l quale si mette, come +è logico, nello stesso piano orizzontale nelle due branche. Indi verso +in quella branca cui è saldato il tubo a squadra una soluzione di +potassa caustica e nell'altro tanto d'acqua che faccia equilibrio alla +potassa: chiudo la branca in cui v'è la potassa: verso nella bottiglia +l'urina con un po' di lievito di birra e chiudo la bocca libera della +bottiglia di Wolf. La fermentazione ha luogo e l'anidride carbonica +si svolge a man mano viene aspirato, diciam così, dalla potassa +con formazione di carbonato di potassa. Aumentandosi il peso della +soluzione alcalina, l'acqua salirà nel tubo aperto: una graduazione +comune alle due branche mi indica il dislivello, il quale è indice +dell'aumento in peso dalla soluzione alcalina, donde può dedursi +la quantità del glucosio fermentato. È bene evidente che bisogna, +fermentazione completa, aprir la bocca chiusa della bottiglia di Wolf +per ridurre la pressione interna eguale alla pressione esterna. Per +rendere sensibile quest'apparecchio può darsi alla branca del tubo ad +U contenente acqua una inclinazione a piacere, aumentandosi così la +lunghezza della colonna d'acqua mobile: la graduazione può darsi +ad esso facendo fermentare urine con note quantità di glucosio e +servendosi degli indici d'elevazione della colonna d'acqua come punti +fissi da potersi usare come punti limiti. + +Inosite C_{6}H_{12}O_{6} + 2H_{2}O: trovasi nel rene, nel cervello, +ma soprattutto nei muscoli e specialmente nel miocardio: in questo +in alcuni animali è tanto abbondante da dare un sapore dolciastro. È +solubile nell'acqua, nell'alcool. Può subire la sola fermentazione +lattica in presenza di sostanze organiche in putrefazione. Per +riconoscerlo lo si precipita mercé acetato di piombo indi su lamina di +platino si addiziona d'acido nitrico e s'evapora a caldo; aggiungendo +dell'ammoniaca e del cloruro di calcio, una colorazione rosea svelerà +la presenza dell'inosite. + +Il nitrato mercurico da coll'inosite un precipitato rosso; questa +colorazione peri, è data dal reattivo suddetto anche agli albuminoidi. + +Trovasi in vari vegetali specialmente nei legumi, di cui i fagiuoli ne +rappresentano un tipo molto ricco, epperò fu creduto che s'originasse +nell'organismo animale da essi. Pare però dimostrato che può derivare +anche dagli albuminoidi. + +--La saccarimetria è un metodo di ricerca qualitativa e quantitativa +del glucosio basata sulla deviazione a destra indotta dal glucosio al +piano di luce polarizzata. S'adoperano vari saccarimetri in cui si +misura la quantità di glucosio dalla deviazione dei raggi polarizzati. + +_Levulosio_: è isomero al glucosio da cui differisce perchè +sinistrogiro. + +Per azione del succo enterico cioè per l'invertina o fermento +inversivo di esso, gl'idrati di carbonio sono tramutati in levulosio. + +Saccaridi C_{6}H_{22}O_{11}. + +Lo zucchero _di_ canna entra cogli alimenti nel tubo digerente. La +saliva e il succo gastrico si comportano con esso come con gli altri +idrocarbonati. Non riduce gli ossidi metallici; in presenza dei +fermenti può subire la fermentazione lattica. + +Il succo enterico per azione sia dell'invertina, che dei fermenti +figurati, sdoppia il saccarosio in glucosio e levulosio. + +È bianco, cristallizzato in masse dure, solubili nell'acqua, non +nell'alcool, nell'etere e negli oli essenziali. + +In presenza degli alcali non s'annera. + +Un miscuglio d'acido nitrico concentrato ed acido solforico trasforma +lo zucchero in una sostanza esplosiva nitro-saccarosio. + +Il _Lattosio_ è lo zucchero del latte, trovasi in questo come +secrezione specifica dalla glandula mammaria. Non è ben noto come +si produca in questa epperò si crede abbia l'attributo di sostanza +saccorogena un corpo proteide esistente nel latte. Trovasi nell'urina +delle lattanti in caso di ristagno di latte, e del pari dopo +l'ingestione di molto latte. + +Lo zucchero di latte cristallizza in tavolette rombiche bianche +solubili nell'acqua, insolubili nell'etere: devia a destra il piano +della luce polarizzata. Può subire indirettamente la fermentazione +alcoolica. + +Direttamente subisce la fermentazione lattica cioè lo sdoppiamento in +acido lattico ed anidride carbonica. + +Il Koumis ed il Kefir son due bevande fatte con latte fermentato e che +contengono in proporzioni diverse alcool, anidride carbonica ed +acido lattico; questo ottenuto per fermentazione diretta, quello per +fermentazione indiretta cioè preceduta dal mutarsi il lattosio in +glucosio. + +Son due bevande di gran valore ed i montanari del Caucaso ne usano +come tonico eccellente. + +Per riconoscere il lattosio si aggiunge al liquido di cui si sospetta +una soluzione di acetato neutro di piombo; riscaldando, il liquido +assume un colore giallo bruno che si fa rosso coll'aggiunta +dell'ammoniaca. + +Il _mellitosio_ si trova abbondante nel miele, in molte specie di +Eucaliptus australiane. + +È sciropposo. Per azione dei saccarificanti si trasforma in maltosio e +zucchero d'uva. + +Non fermenta direttamente ma deve sdoppiarsi per fermentare in +glucosio e levulosio. Il glucosio fermenta direttamente, il levulosio +invece ha bisogno di cambiarsi in glucosio. Devia a sinistra i raggi +polarizzati. + +Si comporta come tutti i glucosidi coi loro reattivi pero non risponde +alla seguente reazione di Krauze cui ben rispondono gli altri. + +Si faccia una soluzione concentrata di bicromato di potassio e se ne +versino pochi centimetri cubici nel liquido da esaminare, si riscaldi +tutto e si aggiungano un tre o quattro gocce di acido solforico: il +mellitosio non essendo riducente sull'acido cromico fatto libero +dall'acido solforico non darà la colorazione verdastro chiaro che +avrebbe data la presenza de gli altri gìucosidi. + +§ 3.° _Acidi_--Diconsi acidi organici quei composti che nascono dalla +sostituzione d'un gruppo carbossilico ad un atomo d'idrogeno di un +idrocarburo saturo es: + + CH_{3} da CH_{3}COOH. + metano acido acetico + +_Acido lattico_: di questo acido vi son quattro isomeri della formula +C_{3}H_{6}O_{3} e sono: acido etilidenolattico, acido etilenolattico, +acido sarcolattico, acido idracilico. + +L'acido _etilideno lattico_ è un liquido sciropposo, igroscopico, +solubile nell'etere. Trovasi nel contenuto gastrico normalmente +sia che si consideri come una secrezione specifica delle glandule +gastriche sia che si creda origini dalle fermentazioni. + +Il latte, dopo non molto tempo irrancidisce; questo tempo s'accelera +tenendo il liquido all'aria e ad alta temperatura, pero non superiore +ai 50°C. si fa lunghissimo se il latte si tiene ben chiuso ed al +fresco. + +Ciò pare che si possa spiegare ammettendo l'azione simultanea, nella +fermentazione, dei fermenti e di un enzima proveniente al certo dalla +glandula mammaria stessa: però questo non è ben dimostrato. + +Il contenuto gastrico ne è relativamente più ricco nel termine del +periodo di chimificazione. + +Per riconoscerne la presenza e separarlo dall'acido cloridrico, si usa +il metodo del coefficiente di partizione che consiste, come ho detto +parlando dell'acido cloridrico, nell'aggiungere acqua ed etere. +L'acqua tira a sé l'acido minerale, l'etere l'acido organico: +separando questi due solventi, come è logico, trascineranno con loro i +corpi in soluzione. Si svela la presenza dell'acido lattico versando +nel liquido da esaminare una piccola quantità di percloruro di ferro: +s'avrà un precipitato gialletto di lattato di ferro. + +Si va più immuni da errori col reattivo di Uffelmann, che si prepara +facendo una soluzione di 6 gocce di percloruro di ferro in 40 +centimetri cubici di acqua distillata cui si aggiungono in ultimo 4 +gocce d'acido fenico. + +Una soluzione di carbonato di rame versata in un liquido contenente +acido lattico, da una colorazione verde azzurrognola, per la +formazione di lattato di rame. + +In tutte le reazioni che si fanno per svelar la presenza dell'acido +lattico, si badi a portar via precedentemente le albumine che +potrebbero nascondere i precipitati: per separarle, basta riscaldare +moderatamente e poi filtrare il liquido da esaminare. + +Scaldando l'acido lattico con acido solforico si sviluppa ossido di +carbonio, che si riconosce avvicinando un po' di ossido rameoso il +quale è polvere di colore rosso vivo: l'ossido di carbonio lo riduce +in rame ed anidride carbonica. + +L'ossido di carbonio brucia con fiamma azzurra. + +Evidentemente dalla presenza dell'ossido di carbonio si deduce la +presenza dell'acido. + +L'acido etilideno lattico è inattivo sui raggi polarizzati mentre +l'acido etinolattico è destrogiro. Da sali il cui coefficiente di +solubilità è maggiore di quello dei sali dell'acido etinolattico, +epperò si tien come norma nella distinzione tra i due acidi. + +È un liquido lievemente gialletto inodore solubile nell'acqua, +nell'alcool, nell'etere. + +--_L'acido etilenolattico_ trovasi nel succo muscolare che si ricava +facendo l'infuso acquoso dei muscoli; in questi è accompagnato +dall'acido sarcolattico cui rassomiglia differendosene per le molecole +d'acqua di cristallizzazione dei sali cui formano e specialmente +per essere l'etilenolattato di zinco amorfo ed il sarcolattato, +cristallino. + +È un liquido di consistenza sciropposa, incolore solubile nell'acqua, +nell'alcool, nell'etere. + +--_Acido sarcolattico_ da [Greek: sarkos] carne: fu così chiamato +da Liebig l'acido lattico che si trova nel muscolo morto o +stanco proveniente o dalla fermentazione lattica dell'inosite o +dall'ossidazione funzionale di questa. + +Per riconoscerlo si aggiunge al liquido da esaminare un po' di +carbonato di rame, si ha un precipitato di globetti di sarcolattato di +rame: questo pero è poco solubile nell'alcool e in ciò differisce dal +lattato di rame ottenuto cogli altri isomeri. + +L'acido sarcolattico sotto l'influenza del calore si muta in acido +lattico ordinario. + +--_Acido idracrilico_: è isomero all'acido lattico. Hammerstenn dice +che finora non fu trovato nell'organismo, Wislicenius dice d'averlo +trovato nell'edema di un ammalato d'osteomalacia. + +--_Acido colalico_ C_{24}H_{40}O_{5}. Si forma nella bile in +decomposizione: epperò trovasi nelle feci. Trovasi nel contenuto +intestinale allorchè le fermentazioni eccessive rendono insufficiente +il potere antiputrido della bile. L'acido colalico cristallizza in +prismi rombici o in tavole aggruppate; questi son solubili più a caldo +che a freddo nell'alcool epperò facendone soluzioni a caldo si hanno +precipitati col raffreddarsi dei mezzi solventi. + +Nella bile trovasi accoppiato a glicina formando acido glicocolico ed +a taurina formando acido taurocolico. + +La reazione per gli acidi biliari è di Pettenkofer e consiste +nell'aggiungere un po' di saccarosio alla urina e far che vi si +sciolga agitando il liquido nel tubo da saggio, indi si aggiunge un +po' d'acido solforico concentrato: la presenza degli acidi biliari +si svelerà col comparire di una colorazione rosso intensa. Questa +reazione serve benissimo anche per l'acido colalico. + +Per ottenere l'acido colalico o dalla bile o dalle feci, si bollono +queste con soluzione satura di potassa: si formerà colalato di +potassa. Indi si aggiunga un poco di acido cloridrico, si formerà +cloruro di potassio, restando d'altra parte l'acido colalico il quale +essendo poco solubile precipiterà cristallizzato, sol che si lasci il +liquido in riposo. + +Facendo bollire con acidi o con barite o potassa oppure riscaldando a +200° o per le putrefazioni intestinali, l'acido colalico si scinde in +dislisina e acqua. Le dislisine nascono dalla disidratazione degli +acidi, epperó bolliti con corpi idratanti ridanno gli acidi stessi. +La dislisina dell'acido colalico trovasi nelle feci e nelle urine +itteriche + + C_{24}H_{40}O_{5}-2H_{2}O = C_{24}H_{36}O_{3} + acido colalico dislisina + +--_L'acido coleidinico_ C_{24}H_{38}O_{2} trovasi nella bile; nasce da +disidratazione dell'acido colalico epperò trovasi nelle feci. + +--_L'acido acetico_ C_{2}H_{4}O_{2} trovasi nel contenuto gastrico ed +intestinale, nel sangue, nell'urina, nei muscoli. + +È un liquido che si ottiene dall'ossidazione dello alcool etilico: +normalmente si ricorre al _mycodermi aceti_, il quale è un fermento +organizzato e si fa agir questo in presenza dell'aria; pero può ancora +ottenersi l'ossidazione sotto l'influenza del nero di platino. + +Cristallizza formando coll'acqua un idrato; nell'acqua è +solubilissimo. È riconoscibile pel suo odore caratteristico: può +riconoscersi del pari aggiungendo un po' d'ossido di rame al liquido +da esaminare. L'ossido è rosso ed insolubile, si formerà acetato di +piombo, solubilissimo di color verde-rame. + +--_L'acido formico_ trovasi in tracce nell'urina, nel sudore, nel +sangue; è un liquido incoloro, solubilissimo nell'acqua. Trovasi allo +stato cristallino alla temperatura di 1°C. sopra zero. Odora d'aceto: +è irritante molto sulla pelle, producendo delle flittene dolorose: +l'acido solforico lo decompone, disidratandolo, in acqua ed ossido +di carbonio CH_{2}O_{2}-H_{2}O = CO. Forma sali solubilissimi ad +eccezione di quelli di piombo, poco solubili a freddo non molto a +caldo. + +--_L'acido ossalico_ C_{2}H_{2}O_{4} trovasi nell'urina o in soluzione +o entrando nella formazione di calcoli vescicali. + +È bianco, cristallino solubilissimo, nell'acqua: colla potassa forma +un sale detto sale d'acetosella acidissimo. + +Trattato con un po' d'acido solforico si decompone in anidride +carbonica, ossido di carbonio ed acqua: + + C_{2}H_{2}O_{4}-H_{2}O = CO_{2} + CO + Acido oss. An. carb. Oss. carb. + +Nell'urina trovasi combinato alla calce formando ossalato di calcio: +questo è assolutamente insolubile nell'acqua, però si scioglie in +presenza del solfato acido di sodio, dell'urea e di sali alcalini. + +Per precipitarlo dall'urina basta aggiungere dell'ammoniaca: al +microscopio si presenta in cristalli a forma di busta da lettere o a +forma di piccoli prismi con basi piramidali. Talvolta assume la forma +di dumb-bells, quasi costituiti da fasci di cristalli filiformi +stretti nel mezzo. Nel consueto si deduce la quantità dell'ossalato di +calcio dell'urina dal numero di cristalli che capitano sotto la lente +del microscopio in una o più osservazione. + +Per dosarli completamente si aggiunge ad un determinato volume di +urina, dell'ammoniaca in eccesso ed un po' di soluzione di cloruro +di calcio: precipiterà ossalato di calcio; prima di raccogliere +il precipitato sul filtro si aggiunga dell'acido acetico in tenue +quantità. Indi si filtri il liquido; ciò che si raccoglie sul filtro +si lavi, si dissecchi e si pesi. + +Può trovarsi nell'urina quantità non grande di ossalato di calcio +specialmente in seguito a stati ipostenici nervosi o in seguito a cibi +ricchi di acido ossalico: il trovarne normalmente ed in abbondanza +costituisce una malattia detta ossaluria. + +--_Acido valerico_. C_{5}H_{10}O_{2}. Trovasi nel sudore cui dà +il puzzo caratteristico e specialmente nel sudor putrido e negli +escrementi nato dalle varie fermentazioni. Ha odor di valeriana +dispiacevolissimo e penetrante. È un liquido incoloro poco solubile +nell'acqua forma sali solubili. + +--_Acido caproico_. C_{6}H_{12}O_{2}. Trovasi nel sudore, è liquido +inodore, insolubile nell'acqua, solubile nell'alcool. + +--_Acido caprilico_ C_{8}H_{16}O_{2}: accompagna il precedente. Hanno +tutti e due il caratteristico odor di sudore. + +--_Acido caprinico_ C_{10}H_{20}O_{2}: liquido poco solubile con odor +di sudore. + +--_Acido butirico_ C_{4}H_{8}O_{2}: trovasi nel sangue, nell'urina, +nel sudore, nel latte, nel contenuto del tubo digerente. Nel latte +trovasi allo stato di etere butirico; nel tubo digerente può trovarsi +per fermentazione indotta dal _bacillus butiricus_. + +Il bacillus butiricus tramuta il lattato di calcio in butirrato di +calcio, carbonato di calcio, anidride carbonica ed idrogeno. Valga la +seguente equazione della fermentazione: + + 2(C_{2}H_{5}O_{2})^{2}Ca + H_{2}O + lattato di calcio + + =(C_{4}H_{7}O_{2})^{2}Ca + CO_{3}Ca + 3CO_{2} + 4H_{2} + butirato di calcio, carb. di calcio anidr. carb. + +V'ha formazione d'idrogeno nelle fermentazioni pel bacillus butiricus: +è questa una delle sorgenti dell'idrogeno nel tubo intestinale. + +L'acido butirico è un liquido incoloro, solubile, d'odor fetido di +burro irrancidito. + +--_Acido oleico_ C_{18}H_{34}O_{2} trovasi nell'adipe. Nei grassi +trovasi allo stato di oleina, gliceride dell'acido oleico assieme +all'acido stearico e palmitico. + +È cristallino a bassa temperatura; liquido a 14° sopra zero +irracidisce prontamente, è solubile poco nell'alcool freddo moltissimo +nell'alcool caldo, è solubile del pari nell'etere, è insolubile +nell'acqua. + +--_ L'acido oleico_ si trasforma sotto l'azione dell'acido nitroso in +acido cianidrico. + +Coll'acido solforico e zucchero di canna dà una colorazione rossa +quasi simile a quella che gli acidi biliari danno nella stessa +reazione. + +--_ Acido stearico_ C_{18}H_{36}O_{2}: trovasi nell'adipe e in tutti +i grassi animali allo stato di etere glicerico cioè sotto forma di +stearina: trovasi nel pus, nelle masse caseose tubercolari. + +È cristallino in lamine rombiche, solubile nell'alcool, nell'etere, +insolubile nell'acqua. È inodore, insipido, di consistenza molle. + +--_L'acido palmitico_ C_{16}H_{32}O_{2} trovasi nell'adipe, nel +sangue, nel burro. È cristallino in aghi bianchi solubile nell'alcool, +nell'etere, nel cloroformio e nella benzina. + +--_L'acido margarico_ trovasi nell'adipe: esso è un miscuglio d'acido +palmitico e stearico. + +È solido, bianco: in commercio è impiegato a formar candele steariche. + +§ 4.° _Eteri_.--Diconsi eteri alcuni corpi organici derivanti dalla +sostituzione d'un radicale alcoolico od acido all'idrogeno ossidrilico +degli alcool, ad esempio: + + CH_{3}OH dà CH_{3}OCH_{3} + alcool metilico + +La glicerina è un alcool triatomico, forma eteri glicerici: è a questi +che comunemente si da il nome di grassi che nascono dalla sostituzione +ad uno, a due, o a tutti e tre gli atomi di idrogeno della glicerina +dei radicali degli acidi grassi; ad es. la palmitina cioè palmitato +di glicerina deriva da sostituzione a tutti e tre gli atomi di H +ossidrilici della glicerina del radicale dell'acido palmitico. + +§ 5.0 _Eteri glicerici_--I grassi più importanti nella nostra economia +sono l'oleina, la palmitina e la stearina: questi due ultimi mischiati +insieme formano la margarina. + +_Oleina_. Trovasi nell'urina, nel chilo, nel tubo digerente. Nel +sangue ve n'è nuotante nel siero o incapsulato dai leucociti epperò +in esso la quantità di grassi è quasi nulla nei periodi lontani dal +pasto, è massima nel periodo di chilificazione. + +È nell'intestino che i grassi si emulsionano. Intendesi per +emulsionamento dei grassi la divisione che essi subiscono in piccoli +globetti, tenuti in sospensione in un liquido. + +Ciò è possibile allorchè il liquido è alcalino e tiene in dissoluzione +un albuminoide qualsiasi: agitando in questo un grasso, l'albuminoide +tenuto in dissoluzione farà una cuticola ai globetti che si formano +coll'agitare il liquido. + +Prima pero che questo strato albuminoide si formasse già l'alcali del +liquido aveva saponificata la superficie dei globetti di grasso, i +quali resteranno così, involti da una parete di sapone e da una parete +di materia albuminoide: questa, di cui è discussa l'esistenza, dicesi +membrana aptogena di Anderson. + +La bile, il succo pancreatico ed il succo enterico emulsionano i +grassi e rendono possibile il passar di questi nelle vie linfatiche +e chilifere. La bile da ai grassi una emulsione grossolana, il succo +pancreatico ed il succo enterico danno ai grassi una emulsione fina e +persistente. + +Il grasso s' origina nell'organismo dagli alimenti. Pero trovandosi +grasso anche negli animali erbivori deve dedursene che il grasso può +formarsi anche dagli idrati di carbonio; ad esempio le api si nutrono +del nettare dei fiori eppur danno cera cioè grassi. + +Anche gli albuminoidi possono essere trasformati in grasso: prova ne +sia l'adipo-cera cadaverica e del pari il trovarsi trasformato in +grasso l'albume d'uovo che noi avessimo posto sotto la cute d'un +animale. + +È certo però che la qualità di grasso dell'organismo, è in determinato +rapporto col grasso degli alimenti. + +I grassi come termine ultimo delle loro modificazioni danno acqua ed +anidride carbonica, però percorrono numerose vie prima di giungere a +quest'ultima modificazione. Nell'intestino ad esempio i grassi +neutri si scindono parzialmente in glicerina ed acidi grassi e si +saponificano parzialmente. + +I grassi all'aria irrancidiscono e prendono così un odore disgustante, +nauseoso: questo è dovuto alla formazione di acidi grassi di odor +fetido quale valerico, caprico, caproico ed altri. + +Elevando ad alta temperatura i grassi o trattando la glicerina a caldo +con solfato potassico si hanno vapori di acroleina C_{3}H_{4}O liquido +di odore irritante incolore, che bolle a 52°, poco solubile nell'acqua +avidissimo d'ossigeno. + +Per separare i grassi dai liquidi che li tengono in emulsione si +aggiunge a questo un alcali e dell'etere e si agita. Il grasso vien +disciolto dall'etere. + +Per separare i grassi neutri dagli acidi grassi in un miscuglio può +aggiungersi della soda: questa formerà il sapone del grasso neutro +rispettando il grasso acido, epperò versando in ultimo dell'etere e +dell'acqua, i saponi si scioglieranno nell'acqua, i grassi nell'etere. + +I grassi del pari che gli acidi grassi rendono rossa, la tintura +d'alcanna di color bleu. L'acqua riscaldata in tubi chiusi a 200° +sdoppia i grassi neutri in glicerina ed acido grasso. + +I principali grassi neutri dell'organismo animale sono l'oleina, la +stearina, la palmitina, la margarina, la butirina. + +_L'oleina_ costituisce l'elemento liquido degli olii; è denso, +incolore. + +Quella del corpo umano è giallastra non per variazione della oleina +ma per la presenza di uno speciale pigmento detto luteina (di cui +parleremo in seguito) che trovasi anche negli altri grassi dando +all'adipe il colore giallastro caratteristico. + +Oltrechè come costitutivo dell'adipe l'oleina trovasi allo stato +naturale e allo stato di oleati alcalini nel tubo intestinale, data +dagli alimenti. + +Si ricava l'acido oleico dall'oleina facendo agire a caldo sulla +oleina l'acqua e il litargirio ridotto in polvere finissima. + +L'oleina scioglie gli altri grassi epperò la sua presenza è sempre +associata ad un grado maggiore o minore di fluidità. + +La _stearina_ trovasi nell'adipe; è cristallizzata in squamette +rombiche insolubili nell'alcool e nell'etere. + +La _palmitina_ trovasi del pari nell'adipe; è solida, cristallizzata +in aghi bianchi, insolubile nell'acqua, solubile nell'alcool e +nell'etere. + +La _margarina_ è un miscuglio di stearina e palmitina: essa trovasi +nel burro del latte di cui è il costituente più importante, assieme ad +altri grassi. + + + + +CAPITOLO 3.° + +_Sostanze quatarnarie non azotate_ + + +Son due solamente le sostanze quaternarie importanti, non azotate: +l'acido fosfoglicerico e l'escretina. + +L'acido _fosfoglicerico_ C_{3}H_{9}PhO_{2}, trovasi nel tessuto +nervoso: è un liquido denso incolore che s'ottiene dalla +decomposizione del protagono e della lecitina. Quest'ultima trattata +con acqua di barite da acido fosfogligerico, neurina e stearato di +barite. + +_L'escretina_ C_{78}H_{156}SO, si trova nelle feci; cristallizza +in piccoli prismi solubili nell'alcool, nell'etere, insolubili +nell'acqua, e nel cloroformio. Non è ben nota la sua origine. + + + + +CAPITOLO 4.° + +_3° gruppo--Composti azotati_ + + +§ 1. + + +_Sostanze albuminoidi_. + +Sotto questo nome va compreso un gruppo estesissimo di corpi di +costituzione molto complessa, incristallizzabili quasi tutti, tutti +levogiri e di natura colloide, cioè difficilmente diffusibili +attraverso membrane porose, essendo fornite di bassissimo indice o +coefficiente osmotico. + +Nella maggior parte, queste sostanze hanno una modifica solubile +nell'acqua ed un'altra insolubile: il passaggio dall'una forma +all'altra dicesi coagulazione. + +Alcuni corpi albuminoidi sono solubili nell'acqua, altri non lo sono: +è stato messo in dubbio la solubilità dei primi e fu creduto che le +albumine sono in uno stato di diffusione molecolare non allo stato di +soluzione. + +Tutti gli albuminoidi diventano solubili per opera degli alcali. + +Evaporati nel vuoto a 30°C. lasciano dei residui in parte solubili +nell'acqua: evaporati a temperatura più alta danno residui non +più solubili: disseccati ancora danno masse amorfe, trasparenti, +giallastre. + +Riscaldati a più di 110 gr. si decompongono, diventano brune e danno +luogo a vari prodotti volatili d'odor di corno bruciato e a residui +fissi che son le ceneri, composte di carbonati alcalini e di fosfato +di calcio. Questi trovansi sempre nelle sostanze albuminoidi. + +Bollendo qualsiasi albumina con acido forte si ha prima la riduzione +in peptone e poscia una riduzione in ammoniaca, anidride carbonica, +leucina, tirosina, acido asparaginico, acido blutamidico. + +Del pari fondendo le albumine con potassa caustica si ha ammoniaca, +anidride carbonica, leucina, tirosina, acido ossalico, acido +solforoso, scatolo, indolo e fenolo. + +Le decomposizioni da putrefazioni degli albuminoidi sono le stesse che +a questi inducono gli alcali caustici. + +Tutti gli albuminoidi, come ho detto, son solubili in soluzioni +d'alcali caustici: nelle soluzioni che si hanno trovansi dei solfuri +e solfati del metallo dell'alcali impiegato, epperò s'ammette che +nell'albumina il solfo sia doppiamente combinato. La costituzione +atomica degli albuminoidi è complessa e la loro grandezza è enorme in +paragone a quella dei corpi minerali ed anche di molti corpi organici. + +Il Mulder crede l'albumina composta da sulfamide con la _proteina_; la +quale, secondo lui, è il radicale organico di tutti gli albuminoidi. + +La proteina è priva di solfo: essa s'ottiene precipitando mediante un +acido, un'albumina in soluzione in un liquido alcalino. + +Altre opinioni furono emesse, senzachè alcuna di esse risolva +pienamente la questione e per molti chimici insigni è incerto se +l'albumina sia un vero principio immediato: questi dubbi sono spiegati +pel modo duplice di accoppiamento atomico del solfo e pel modo come +l'albumina si comporta coi solventi. Ad esempio: facendo una soluzione +di albumina in acido acetico e aggiungendo della potassa anche in +eccesso accade che una parte dell'albumina precipita, un'altra parte è +trattenuta in soluzione. + +Varie formole furon date delle varie albumine. Il Mulder dette per +l'albumina tipo C_{90}H_{278}Az_{???}SO_{???} il Liebig +invece formuli, C_{216}H_{676}Az_{102}S_{3}O_{68} e Lieberkun +C_{72}H_{224}Az_{36}SO_{???} + +L'albumina trovasi nel sangue, nelle uova, nella linfa, nel chilo, nei +muscoli, nella sostanza nervosa, nel pancres, nel liquido di Cotugno, +cerebro-spinale, nel liquido dell'amnios, nel liquido sinoviale, nel +latte, nel cristallino, nella tunica media delle arterie. + +Se ne trovano tracce nella saliva per secrezione parotidea. + +Ecco un quadro che dà il rapporto su mille della quantità di albumina +nei vari liquidi e tessuti secondo Gorup-Besanez: + + Midollo spinale..........74,9 + Cervello.................86,3 + Fegato..................117,4 + Timo...................122,9 + Uovo di pollo...........134,3 + Muscoli.................161,8 + Tunica media arteriosa..273,3 + Cristallino.............383 + Liquido cerebro spinale...0,9 + Umore acqueo..............1,4 + Liquido amniotico.........7 + Succo enterico............9,5 + Siero pericardico........23,6 + Linfa....................24,6 + Succo pancreatico........33,3 + Sinovia .................39,1 + Latte....................39,4 + Chilo....................40,9 + Sangue..................195.6 + +L'albumina non trovasi mai nell'urina normale vi si trova invece in +condizioni patologiche. + +Nei vari liquidi e tessuti l'albumina s'origina dell'alimentazione +peri, dopo aver subite la peptonizzazione gastrica, la peptonizzazione +finalmente pancreatica, la riduzione in albuminati alcalini, poi in +siero-albumina ed in globulina: quest'ultima riduzione vien prodotta +sugli albuminoidi dal sangue arterioso. La globulina resta nel sangue +pronta a darsi ai tessuti allorchè questi sono inaniti nella loro +normale nutrizione per lo sviluppo delle varie funzioni, le quali, +come è facile ad intendersi disquilibrano la nutrizione cellulare. + +L'organismo animale non crea l'albumina, modifica solamente quella che +ad esso proviene dal regno vegetale: questo crea la vita, l'animale +utilizza e trasforma la forza che il vegetale ha già immagazzinato +creando. + +_Caratteri generali degli albuminoidi e reattivi_. + +--L'acido nitrico concentrato colora gli albuminoidi in +giallo-aranciato formandosi un coagulo dello stesso colore che si +scioglie gradatamente tingendo il liquido del suo colore. A questo +corpo giallo il Mulder dette il nome d'acido xantropateico. + +--Trattati con agenti ossidanti come perossido di manganese, bicromato +di potassa si producono aldeidi benzoica, acetica, propionica, +valerica, riconoscibili anche solo dall'odore caratteristico. + +--Il reattivo di Millon o nitrato acido di mercurio precipita gli +albuminoidi colorandosi in rosso cupo. Per preparar questo reattivo si +fanno agire a caldo due parti di acido nitrico fumante su d'una parte +in peso di mercurio; il corpo formatosi, sciolto in acqua costituirà +il liquido del Millon. + +--Coll'acido solforico e collo zucchero di canna si coleranno in +violetto-porpora. + +--L'acido cloridrico scioglie le materie albuminoidi all'aria, +colorandosi in violaceo azzurro. + +Tutti gli acidi precipitano le albumine dalle loro soluzioni ad +eccezione pero degli acidi formico, acetico, tartarico, e fosforico i +quali, allorchè sono in un lieve eccesso, sciolgono le albumine. Oltre +questi acidi scioglie gli albuminoidi il reattivo di Schweizer del +quale ho parlato nel paragrafo della cellulosa. + +Per riconoscere le albumine nei vari liquidi e per dosarne la quantità +si fa uso di vari metodi. + +Il calore s'utilizza il più delle volte: riscaldando il liquido da +esaminare tra 70° e 80° C., le albumine in esso contenute coagulano e +precipitano. Il precipitato si filtra, si lava, si secca, si raccoglie +e si pesa. + +Hoppe Seyler consiglia di acidular con molto acido acetico il liquido +da esaminare, indi aggiungere un egual volume di soluzione salina +satura o di cloruro di sodio o di solfato acido di soda o di solfato +di magnesio; questo metodo farà evidenti anche delle minime tracce di +albumina epperò è da usarsi preferibilmente nell'analisi delle urine. + +Un metodo dosimetrico esatto è quello di Esbach. Si fa una soluzione +a caldo di 5 gr. d'acido picrico e 10 d'acido citrico in mezzo litro +d'acqua distillata; per dosar l'albumina con questo reattivo, si usano +dei tubi con graduazione speciale che si vendono sotto il nome +di albuminometri Esbach; in questi vi ha, andando dal fondo alla +superficie, una scala graduata, più su un segno cui corrisponde un U +e più in alto ancora un segno cui corrisponde un R. Si versa la urina +sino al segno U, vi si aggiunge di reattivo tanto che si vada fino +al segno R.: dopo molte ore, leggendo alla scala annessa si vedrà il +numero delle graduazioni occupate dal precipitato, corrispondenti ad +altrettanti grammi d'albumina. + +Hoppe Seyler fa di tutti gli albuminoidi 8 gruppi: + + 1° Albumine solubili. + 2° Globulina. + 3° Fibrina. + 4° Acidalbumina. + 5° Albuminati alcalini. + 6° Sostanza amiloide. + 7° Peptone. + 8° Albumina coagulata. + + +_1° gruppo--Albumine solubili_. + +Questo gruppo comprende l'albumina dell'uovo, la albumina del sangue +e l'albumina muscolare, la quale non si confonda con la miosina, +appartenente al secondo gruppo. + +Nel sangue v'ha in media gr. 70 su mille di seroalbumina: questa devia +di 56 gradi a sinistra la luce polarizzata. + +L'albumina muscolare ricavasi dal succo del muscolo, che s'ottiene per +compressione: col coagulare la miosina, il plasma residuo contiene tre +albumine, che precipitano col calore di 45° a 70°C. + +Per separar le albumine dai liquidi che ne contengono in soluzione, +s'usa di aggiungere al liquido un po' d'acido acetico ed indi far +passare una corrente d'anidride carbonica attraverso lo stesso. Il +liquido filtrato, si passa nel dializzatore: i sali che stanno in +soluzione, passeranno, l'albumina invece, essendo di natura colloide, +non passera e sarà trattenuta. + +Per separar l'albumina dall'uovo, il Wurtz propose di aggiungere un +po' d'acetato basico di piombo all'albume d'uovo, precedentemente +allungato con acqua e filtrato attraverso un panno, dopo pero d'averlo +ben, bene sbattuto. L'acetato di piombo produce un abbondante +precipitato, che si raccoglie e si lava; indi si fa di esso con +acqua della poltiglia, in cui si fa passare una corrente di anidride +carbonica la quale fa dell'albuminato di piombo formato, albumina, che +rimane sciolta, e carbonato di piombo che precipita. + +Filtrando, il carbonato di piombo resta nel filtro, la soluzione +albuminosa passa attraverso: essa evaporata a 40° C. dà in ultimo +albumina pura. + +L'albumina del siero e l'albumina del sangue tutte e due vengono +precipitate dall'acetato di piombo: però allorchè sono in soluzione +nei loro liquidi naturali, non si comportano egualmente coll'etere che +coagula la prima, ma non coagula la seconda. + +L'albumina dell'urina dei brigtici, _paralbumina_, si distingue per +vari caratteri: essa precipita incompletamente mercè il calore e +l'acido nitrico; è precipitata dall'alcool, però il precipitato si +ridiscioglie a poco a poco. + + +_2°gruppo--Globulina_. + +Questo nome deriva agli albuminoidi di questo gruppo dall'appartenere +ad essi quello di cui è formato la lente cristallina in latino +globulus. + +La _globulina_ trovasi nei globuli del sangue e nella lente +cristallina; è insolubile nell'acqua, solubile nella soluzione di +cloruro di sodio. Nella soluzione di solfato di magnesio al 5% è +solubile, peri, vien precipitato, aggiungendo altra quantità dello +stesso sale. La globulina si tramuta in acidalbumina facendola bollire +con acido idroclorico allungato. + +Coagula mercè il calore, però ad una temperatura più elevata di quella +che fa coagular l'albumina. + +L'emoglobina è la sostanza colorante del sangue formata di globulina +e di ematina; essa cristallizza in vario modo a seconda degli animali +donde si ricava; si scioglie nell'acqua, s'altera mercè l'alcool e il +cloroformio. + +In contatto dell'ossigeno dell'aria si tramuta in ossiemoglobina, per +ridiventare emoglobina ridotta dopo chè i tessuti avranno tolto ad +essa l'ossigeno. + +Pfluger, Beaunis, Schoenbein ed altri sostengono che l'ossigeno +dell'aria, in contatto dell'emoglobina, si tramuta in ozono che in +parte ossida l'emoglobina, in parte resta in soluzione nel sangue in +uno stato di grande attivita. L'emoglobina è ossidata intensamente +dall'ozono che da ad esso il colorito rosso vermiglio caratteristico +del sangue arterioso; l'azione prolungata dell'ozono da al sangue un +colore rosa pallido. + +L'alcool la precipita dalle sue soluzione acquose dandole un color +rosso chiaro; precipitata, dopo poco tempo, si decompone. + +L'ossido di carbonio si combina all'emoglobina, formando un composto +stabile che può cristallizzare e che Hoppe-Seyler chiamo emoglobina +ossicarbonata; questa è di colore cupo azzurrognolo, epperò da il suo +colore al sangue, allorchè questo gas infesta le vie circolatorie. +L'ossido di carbonio, combinandosi all'emoglobina, gli toglie la +facoltà di ossidarsi e di cedere l'ossigeno ai tessuti: tale è +l'influenza tossica di questo gas. + +L'emoglobina consta di globulina e di ematina: questa è un pigmento +contenente ferro. Per dosare la quantità di emoglobulina nel sangue, +sia a scopo teoretico, sia a scopo clinico, si fa uso dei vari +globulimetri ed emometri. + +Il globulimetro di Mantegazza consiste in una bottiglina larga e +schiacciata, di quelle che frequentemente sono porta-odori. In questa +si mette il sangue diluito e, attraverso di esso, si guarda una fiamma +la quale, evidentemente, si vedrà più o men bene, secondochè meno o +più ricco di globuli è il sangue da esaminare. Indi si frappongono +alla bottiglina ed alla fiamma dei vetri colorati in bleu-azzurro, +che è il colore complementare al color del sangue. Allorchè si sarà +aggiunto tal numero di vetrini colorati che la fiamma si vedrà netta, +potrà dedursi da questo la ricchezza del sangue in emoglobina: questo +apparecchio è pero un emocromometro più che un globulimetro. + +Per calcolare il numero dei globuli si diluisce il sangue con una +soluzione alcalina indifferente e se ne osserva una nota quantità al +microscopio, con obbiettivo fornito di una rete micrometrica. Questa +rende possibile il contare esattamente i globuli: più osservazioni +ripetute saranno sufficienti ad indicar il numero dei globuli ematici +con grande approssimazione, sol che si badi a tener conto della +diluizione fatta. + +A questo gruppo appartiene _la vitellina_ che trovasi nel tuorlo +dell'uovo associata colla lecitina. + +_La miosina_ è tenuta in dissoluzione nel sarcolemma (Kuhne). Ha la +proprietà di coagulare spontaneamente dopo la morte, ed è però il +fattore della rigidità muscolare cadaverica. È molto solubile negli +alcali diluiti e negli acidi. + +_La paraglobulina_ o sostanza fibrinoplastica si trova nel siero +del sangue, nei corpuscoli bianchi, nel connettivo ecc. assieme al +fibrinogeno: queste due sostanze non reagiscono nei vasi integri: +allorchè le pareti interne di questi s'alterano o il sangue fuoriesce +in massa, s'ha la coagulazione. + +Schmidt isola la para dalla meta-globulina facendo passare una +corrente di anidride carbonica nel sangue di cavallo, in cui essendosi +aggiunto del solfato di sodio, in soluzione, per ritardar la +coagulazione, siano precipitati i globuli ematici. Dopo alquanto tempo +si hanno alcuni fiocchi che, separati colla filtrazione, tolgono al +sangue la facoltà di coagulare (sostanza fibrinoplastica): facendo +passare ancora altra anidride carbonica si separeranno delle masse +vischiose, le quali aderiranno alle pareti del recipiente (sostanza +fibrinogena). + +Queste due sostanze sono insolubili nell'acqua bollita o carica di gas +acido carbonico, tutte e due riducono l'H_{2}O_{2} in H_{2}O + O. + +Sono solubili negli alcali caustici allungati: la differenza più +spiccata tra di loro sta nella temperatura in cui le loro soluzioni +coagulano. + + +3.° gruppo: _fibrina_. + +Questa trovasi coagulata nel sangue, linfa, chilo, essudati +patologici. Si prepara ordinariamente agitando dei vimini nel sangue +uscente dai vasi: la fibrina s'appiglia ad essi sotto forma di fiocchi +i quali, lavati ripetutamente in acqua ed alcool danno fibrina pura. +Questa si presenta come massa gelatinosa, allo stato umido, ed, allo +stato secco, come fiocchi bianchi insolubili nell'acqua. Gli alcali +disciolgono la fibrina con produzione di albuminati alcalini. + +Gli acidi concentrati non disciolgono la fibrina, che invece si +scioglie allorchè essi sono in soluzione. Una soluzione d'acido +cloridrico trasforma la fibrina in una gelatina trasparente. La +fibrina decompone l'H_{2}O_{2} in H_{2}O + O: perde questa proprietà +col riscaldamento oltre i 72° centigradi. + +Nel sangue v'ha di fibrina circa 3 gr. su mille: allorchè la si fa +coagulare spontaneamente da esso, è rossiccia perchè ha impigliati +come in una rete tutti gli elementi istologici di esso. Essa s'origina +fuori dell'organismo oppure in esso dall'azione del fibrinogeno sul +fibrinoplasto. + + +4.° gruppo: _acidalbumina_. + +È un albuminoide insolubile nell'acqua, nei sali neutri nella +soluzione di nitro ed in quello di cloruro di sodio. È solubilissimo +nei liquidi alcalini e nell'acido idroclorico in soluzione all'uno per +mille. Non decompone l'acqua ossigenata: è precipitata dalle soluzioni +alcaline da una corrente d'anidride carbonica. Si presenta bianca, +gelatinosa: pare che sia il primo stato della trasformazione degli +albuminoidi sotto l'azione del succo gastrico. + + +5.° gruppo: _Alcali albumina_. + +Di questo gruppo è da considerare la caseina che si trova nel latte, +in quantità variabile pei diversi animali, nel latte di donna trovasi +normalmente nel rapporto circa del 40 su mille: trovasi in gran parte +sciolta, in parte coagulata ed in parte trovasi attorno ai globetti +del latte a formar la membrana aptogena. + +Col riscaldamento si forma sul latte ciò che noi chiamiamo panno: è +questo un coagulo di caseina. + +La caseina è coagulata ancora dagli acidi fuorchè dagli acidi +tartarico, cianidrico, dal caglio o presame che trovasi nell'abomaso +o quarto ventricolo dei ruminanti. Allorchè s'ha nel latte la +putrefazione pel bacillus lactis la caseina, vien coagulata dall'acido +latico formatosi. + +La caseina è più solubile nel succo pancreatico che nel succo +gastrico: in questo coagula e per azione dell'acido cloridrico e per +azione della chimosina. + + +6.° gruppo: _Sostanza amiloide_. + +Trovasi questa in vari organi o in forma di fine granulazioni o a +strati concentrici o a forma di globetti: se ne trova nel fegato, +nella tiroide, nei pulmoni, nella milza. L'attributo di amiloide che +si dà a questa sostanza, farebbe credere all'esistenza d'una affinità +coll'amido: quest'affinitá non v'è. + +Esso è una sostanza omogenea, densa, filante, insolubile nell'acqua, +negli acidi diluiti, nelle soluzioni alcaline. + +L'acido solforico dà alla sostanza amiloide una colorazione bleu, la +tintura d'iodo un colore rosso-vinoso. + +Allorchè s'esaminano al microscopio tessuti contenenti sostanza +amiloide, anche in tracce minime, e si fa uso per la colorazione del +violetto d'anilina, laddove gli elementi istologici ci colorano in +violetto-bleu, la sostanza amiloide si colora in rosso-violaceo. + +7.° gruppo: _Albumina coagulata_. + +Questo gruppo raccoglie le albumine di tutti i gruppi coagulate con +qualunque dei mezzi adatti ad ottenei la coagulazione. L'albumina +coagulata è insolubile nell'acqua, nell'acido idroclorico, nel nitrato +di potassa, nel cloruro e nel carbonato di sodio, è solubile negli +acidi e nelle soluzioni saline concentrate. + +Si presenta sotto varia forma: nella maggior parte dei casi, si +presenta bianca, fioccosa, elastica + +8.° gruppo: _Peptone_. + +Nasce il peptone dall'azione lenta del succo gastrico e dall'azione +rapida della tripsina pancreatica sugli albuminoidi. + +La peptonizzazione ha per scopo fisiologico quello di rendere gli +albuminoidi diffusibili e dializzabili. + +I peptoni non precipitano col calore, nè la mercè di acidi, ne di +soluzioni d'alcali fissi; precipitano mercè l'alcool, il sublimato +corrosivo, l'acido tannico, il nitrato d'argento e l'ammoniaca. Il +solfato d'ammonio precipita tutti gli albuminoidi, fuorchè il peptone. +Per prepararlo si fa agire su di un albuminoide o la pepsina o la +tripsina, indi si riscalda e si filtra: il filtrato si tratta con +solfato ammoniaco. Tutti gli albuminoidi precipitano, fuorchè il +peptone, il quale può ottenersi, precipitandolo mediante alcool. +Forse i peptoni sono albuminoidi idrati, infatti, disidratandoli con +anidride acetica o col portarli ad alta temperatura, si ha un corpo +albuminoide, molto simile agli albuminoidi solubili. + +Pare anche che i peptoni siano più poveri di carbonio degli +albuminoidi donde s'originarono. + +Tutti gli albuminoidi studiati possono aggrupparsi nel seguente +quadro: + + { Albumina dell'uovo } { + { Albumina del sangue } da soli { coagulabili + Solubili { Pancreatina } { completamente + nell'acqua { Paralbumina coll'aggiunta d'ac. acetico { pel calore. + { Fermenti solubili { + { Peptone { incoagulabili + + + { Alcali albumina (Caseina) + { Acidalbumina (Parapeptone) } solubili senza trasformarsi + { Vitellina } in soluzioni di sali + Insolubili { Miosina } neutri e di acidi. + nell'acqua { Fibrinogeno } + { Fibrinoplasto } + { Fibrina + { Sostanze albuminoidi coagulate + { Sostanza amiloide + + +§2.°--_Derivati albuminoidei_ + + + 1.° gruppo dei collogeni + 2.° gruppo delle cheratine + 3.° gruppo delle elasticine + +_Sostanze collogene_: trovansi nei tessuti connettivi varii, avendo +per ciascuno di essi una varia composizione centesimale: hanno tutte +la proprietà d'essere insolubili nell'acqua ed in soluzioni alcaline. + +A questo gruppo deve ascriversi l'osseina e la condrina: +C_{49.9}H_{6.6}Az_{14.5}O_{28.6}S_{???}, la prima si trova in tutti +i tessuti ossei, la seconda nelle cartilagini e nella cornea. Per +preparare l'osseina basta decalcificare l'osso trattandolo con una +soluzione d'acido cloridrico, indi con etere, per sciogliere i residui +di sostanza grassa. + +La condrina si prepara facendo bollire le cartilagini per molte ore e +lavando la massa che se ne ottiene con etere, e poi con molto alcool. + +La condrina si rammollisce nell'acqua fredda, laddove l'osseina resta +immutata, l'una e l'altra però si sciolgono nell'acqua bollente. +Coll'ebollizione prolungata si trasformano in colla o gelatina la +quale raffreddata si rappiglia in una massa amorfa, trasparente, +elastica, poco solubile nell'acqua fredda, molto nell'acqua calda. + +Bollita con acido solforico dà leucina e glicocolla, epperò questa +vien detta zucchero di gelatina. + +La gelatina vien precipitata dall'acido tannico, dall'alcool e dal +bicloruro di mercurio in presenza di acido cloridrico. + +I colloidei nel tubo digerente si comportano come gli albuminoidi, +però il succo gastrico toglie loro la facoltà di gelatinificare. + +Ai colloidei può aggrupparsi la _mucina_ C_{48}H_{6.8}Az_{8.5}O_{35.8} +la quale, come è noto, è segregata dalle grosse gandole mucose o +dalle membrane mucose: trovasi anche nel connettivo e nel funicelio +spermatico. Chimici insigni credono all'esistenza del solfo nella +mucina. + +Le soluzioni di questa in alcali molto diluiti, sono dense, filanti, +nè precipitano mediante il calore. L'acido acetico precipita la +mucina, nè il precipitato si ridiscioglie in un eccesso di reattivo o +in liquidi alcalini: questo carattere lo fa distinguere nell'urina. +Però in questa reazione si deve aggiungere molt'acqua all'urina per +evitar che precipiti l'acido urico e per render meno intensa l'azione +dissolvente sulla mucina del cloruro di sodio. + +Le urine con muco presentano la proprietà di dare un grosso fiocco +allorchè dopo d'avere aggiunto dell'ammoniaca si dà al tubo un moto +rotatario: questo fiocco è formato dal muco che impiglia il solfato +ammonico-magnesico formatosi (Renzone). + +Nelle articolazioni ha l'importante ufficio di lubrificare la sinovia +epperò rendere scorrevoli le articolazioni: essa è segregata dalle +cellule caliciformi dell'epitelio (Soubbotine); la sua quantità +proprorzionale diminuisce col riposo articolare. + +2.° gruppo: delle elasticine. + +La elasticina trovasi nei tessuti elastici caratterizzabile per la sua +grande resistenza ai mezzi dissolventi. Essa non dà colla, neppure +colla cottura molto prolungata. La potassa e l'acido acetico la +disciolgono molto lentamente, l'acido cloridrico la scioglie +colorandosi in giallo per la formazione d'acido xautoproteico. +Nell'acido cloridrico allungato si scioglie, ma alla temperatura di +30°, 40°C epperò pare che si debba disciogliere nel succo gastrico +nello stomaco. + +3.° gruppo: delle cheratine. + +Costituiscono i tessuti cornei. Nelle fibre della sostanza nervosa la +cheratina forma le guaine del Mauthner nonchè i setti intermediarii +d'impalcatura della mielina (Kuhne). + +La cheratina è insolubile nel succo gastrico, è insolubile nell'acqua, +nell'alcool, nell'etere. È solubile nell'acqua riscaldata al disopra +della sua temperatura d'ebollizione nella pentola di Papin: del pari è +solubile in soluzioni d'alcali fissi. + + +§ 3.° _Fermenti ed enzimi_. + + +Intendesi per fermentazione quel fenomeno chimico per mezzo del quale +una sostanza organica si trasforma in altri prodotti, sotto l'azione +d'un agente modificatore. Questa definizione dice che ocorrono due +corpi nella fermentazione, uno fermentescibile ed un altro capace +d'indurre la fermentazione: quest'ultimo dicesi fermento. E prendendo +questo nome nel senso più largo possiamo dire che esso è di doppia +natura: o è organizzato o è inorganico; si riserba il nome di fermento +al primo, il nome di enzima al secondo. + +Questi agenti hanno comune la facoltà di agire in proporzioni minime +e sebbene i fermenti abbiano la facoltà di riprodursi con rapidità +straordinaria, pure il peso di essi complessivo, paragonato a quello +della sostanza fermentescibile, è infinitamente piccolo. + +Liebig negava la vitalità del fermento e supponeva che la +fermentazione non fosse altro che un disquilibrio molecolare, che si +trasmettesse come disquilibrio ondulatorio, il quale disturbando il +rapporto atomico dei varii corpi suscitasse in esso uno scuotimento +intimo ed energico, paragonabile alla scintilla, cui seconda un +incendio, al minimo stimolo nervoso, cui tien dietro la contrazione di +miriadi di fibre muscolari. + +Il Pasteur con importanti esperimenti, provò che la fermentazione è +dovuto ad esseri organizzati, i quali capitano nei liquidi, cadendo +dall'aria atmosferica, che seco li trasporta: e lo sviluppo dei corpi +nuovi è dovuto all'attività vitale di questi esseri organizzati, +fermenti, per cui essi, nutrendosi, come ogni altra cellula, danno +come prodotto escretorio, mi sia permesso dir cosi, i vari prodotti di +trasformazione. Da altri si dice che i vari fermenti agiscono dando +prodotti chimici che a loro volta agiscono da enzimi. + +I fermenti muoiono a temperature inferiori a 4°C e superiori a +55°C, gli enzimi invece disseccati possono esser sottoposti ad un +riscaldamento di 160°C senza perdere la loro attività. + +I fermenti perdono la loro azione, trattali con alcool, sublimato, +fenolo, acido salicilico, gli enzimi dell'organismo animale invece +resistono all'azione degli agenti suddetti, di guisa che queste +sostanze antisettiche sono i migliori mezzi per studiar l'azione di +questi fermenti puri dell'organismo, poichè neutralizzano l'azione dei +fermenti organizzati. + +Gli enzimi vengono trasportati meccanicamente dai precipitati che si +formano nelle loro soluzioni senza perdere attività. + +Dei fermenti alcuni come il micoderma aceti, le monadi vivono +nell'aria ed impiegano l'ossigeno di quest'ultima per trasformare +i corpi organici di cui vivono in ammoniaca, acqua ed anidride +carbonica, altri nell'aria muoiono. I saccoromyces cerevysiae ad +esempio vivono nell'aria epperò diconsi aerobii, i vibrioni invece +nell'aria muoiono, epperò diconsi anaerobii. Il disseccamento non +nuoce ai fermenti, epperò il lievito di birra in commercio vendesi +impastato con amido. + + +_Fermenti_ + + +_Criptococcus cervisiae:_ sdoppia l'amido della birra, dopo d'averlo +trasformato, in glucosio, in alcool ed anidride carbonica. E +costituito da piccoli otricoli rotondeggianti aggruppati. + +_Micoderma aceti:_ figurato da piccolissimi globetti ovoidali sdoppia +il glucosio in alcool ed anidride carbonica. + +_Bacillus lactis:_ costituito da lunghi bastoncini determina la +fermentazione lattica: nello stomaco questo batterio ha un periodo di +grande sviluppo al principio della digestione gastrica, arrestandosi +la sua azione pel comparire dell'acido cloridrico il quale lo +distrugge pel suo alto potere antifermentativo. + +_Bacillus butiricus_: è a forma di bastoncini: dà la fermentazione +butirica agli albuminoidi, ai grassi ed agli zuccheri. + +Il _micrococcus ureae_ induce nell'urina la decomposizione dell'urea +in carbonato d'ammonio. + + +_Enzimi_ + +1.° Enzima saccarificante 2.° Enzima inversivo 3.° Enzima coagulativo +4.° Enzima peptogenico 5.° Enzima emulsivo e sdoppiante i grassi + + +_Enzimi saccarificanti_ + +La _ptialina_ trovasi nella saliva donde s'ottiene pura aggiungendo +dell'acido fosforico e poi dell'acqua di calce sino ad aver reazione +alcalina: si formerà fosfato di calce che precipitando trascinerà seco +la ptialina. Si raccoglie il precipitato su d'un filtro e si lava con +acqua abbondante: nell'acqua di lavaggio c'è la ptialina che può farsi +precipitare mediante alcool. Vien precipitata dall'acetato di piombo +e dall'alcool; precipitata, ha la forma di polvere bianca amorfa, +solubile nell'acqua. + +La ptialina agisce con la maggiore attività in liquidi neutri di +reazione. Il bicloruro di mercurio e l'acido ossalico anche in +soluzioni estremamente diluite impediscono l'azione della ptialina. + +Nello stomaco la ptialina, introdotta per deglutizione della saliva +cessa d'aver azione allorchè l'acido cloridrico vien fuori in quantità +sufficiente: questo arresta l'azione zimotica della ptialina in +quantità dell'uno per mille. + +Immensa è la potenza saccarificante della ptialina; calcoli recenti +dimostrarono che una parte di enzima saccarifica 40,000 parti d'amido. + +_Amilopsina_: è l'enzima diastasico del pancreas il quale agisce molto +energicamente sull'amido cotto e sulla cellulosa (Schmulewitsch). È +solubile nell'acqua e nella glicerina, gli acidi e gli alcali caustici +lo distruggono, l'alcool lo precipita epperò per prepararlo si fa +l'infuso glicerico del pancreas per molte ore, indi si precipita +mediante alcool e si raccoglie su filtro: il raccolto è puro dopo +ripetute lavande e formazion di precipato mercè acqua ed alcool +alternatamente aggiunti. + +--Si crede che anche la glandule del Brunner diano un enzima +diastasico (Costa). + +--Il succo enterico secreto dalle glandule di Lieberkun, ha azione +sull'amido cotto che trasforma in zucchero: esso è un liquido +gialletto, trasparente di reazione alcalina. Per raccoglierlo si isola +un'ansa intestinale pur lasciandola in continuità col mesentere indi +si cuciono i due tratti dell'intestino tagliato e si uniscono alla +ferita fatta sulla parete addominale, mercè sutura i due capi del +tratto interciso (Vella). + +Al metodo suddetto fu opposto il dubbio che il succo enterico così +ottenuto non fosse normale siccome quello che fosse ottenuto in +condizioni non fisiologiche di riposo (Albini). Il metodo di Velia +migliorato dai Prof. Malerba ed Iappelli dette come risultato che il +succo enterico ha azione più inversiva che saccarificante laddove col +metodo dell'ansa sequestrata predominava il potere saccarificante. + +--Il succo dell'intestino cieco ha energica azione saccarificante +(Paladino). + + +_Enzimi invertivi_. + +II succo enterico muta il saccarosio in destrosio e levulosio, per +l'invertina o fermento inversivo scoperto da Bernard. + + +_Enzima peptogenico_: + +_Pepsina_: trovasi nel succo gastrico nel rapporto del 3 per mille. +Per separarnelo si adopera il metodo di Wittich che fa l'infuso +glicerico della mucosa gastrica, indi precipita la pepsina mercè +alcool. + +La pepsina isolata è una sostanza azotata non albuminoide, è solubile +nell'acqua e nella glicerina, insolubile nell'alcool. + +La pepsina ha azione solo in un ambiente acido, scioglie gli +albuminoidi e li trasforma prima in propeptoni, poi in peptoni: un +grammo di pepsina può peptonizzare 3000 gr. di albumina. + +Il propeptone si differisce dal peptone perciò che si scioglie solo +nell'acqua lievemente alcalina od acida e precipita mediante aggiunta +d'acido nitrico. + +Resistono all'azione del succo gastrico la mucina, la cheratina, +l'osseina, la condrina. + +Secondo Schiff la pepsina si genera dalla propepsina la quale però +dicesi pepsinogeno, che differisce dalla prima perchè resiste agli +alcali i quali distruggono invece la pepsina. + +Per raccogliere il succo gastrico s'usa il metodo della fistola +gastrica che consiste nel fare una incisione sulla grande curvatura +dello stomaco penetrando evidentemente, dalla parete addominale con un +taglio fatto in corrispondenza di quella: indi si uniscono tra loro +mercè sutura, i bordi rispettivi della incisura addominale con quelli +della incisura gastrica. Nella bocca siffatta si adatta una cannula +d'argento di costruzione speciale, si che afferrando d'intorno le +pareti gastrica ed addominale con un doppio cercine metallico, lasci +nell'interno di esso un canale attraverso del quale può introdursi le +diverse sostanze da studiare o può fluire il succo gastrico secreto +dalle glandule per riflesso d'una stimolazione meccanica, chimica od +elettrica. + +Alcuni fisiologi credono che il vago domini con una azione moderatrice +anche sullo stomaco e che uno stimolo sulla mucosa gastrica non faccia +che paralizzare l'azione inibitrice del vago, per cui restando libera +la funzione d'una innervazione (?) intrinseca dello stomaco questa +sollecitasse la secrezione del succo gastrico. E Goltz esperimentò su +di animali operati di fistola gastrica e vide esser più abbondante la +secrezione in quelli che aveva operati di recisione unilaterale del +vago che in quelli in cui la funzione del par vago era normale. + +_Tripsina_: è il fermento peptogenico del succo pancreatico. + +La sua azione differisce da quella della pepsina, in quanto che questa +agisce in un ambiente acido, quella in un ambiente alcalino o neutra, +o molto debolmente acida. Par che le cellule pancreatiche mettan fuori +un zimogeno, il quale poi vien formato durante la secrezione, per +l'azione di varie sostanze. + +La tripsina fu ottenuta dal Kühne come una massa gialla, trasparente, +preparandola col seguente metodo: + + Si prende il pancreas di un animale in digestione e si pesta + finamente. S'introduce la poltiglia nell'acqua gelata e si filtra; + il filtrato precipita coll'alcool e il precipitato si tratta + coll'alcool assoluto per rendere insolubili gli albuminoidi; poi + si riprende di nuovo coll'acqua che scioglie il solo fermento. Si + aggiunge a questa soluzione l'uno per cento di acido acetico che + forma un precipitato; si filtra e si lava il residuo: il liquido e + l'acqua di lavaggio, uniti insieme, sono novellamente precipitati + coll'alcool; il precipitato è ripreso coll'acqua a cui si aggiunge + uno per cento di acido acetico e il tutto si riscalda a 40° per + qualche tempo; si forma un nuovo precipitato che si separa per + filtrazione. Il liquido filtrato vien reso alcalino colla soda + caustica ed è portato di nuovo a 40°C; si forma un precipitato + in massima parte fatto di sali terrosi. Separato il deposito, si + concentra il liquido e si sottomette alla dialisi che lascia + passare i peptoni, la tirosina e la leucina. Nel dializzatore + resta un liquido, il quale evaporato a dolce calore, lascia un + residuo giallastro, trasparente, alquanto elastico, che in massima + parte, è costituito da tripsina. (Malerba)* + +La tripsina, così preparata, è solubile nell'acqua, insolubile nella +glicerina. + +--Pare che il succo enterico abbia anche un potere peptogenico su +qualche albumina: secondo Schiff e Boas ha azione su molte albumine, +non sulla sola fibrina, come credeva Thiry. + +I professori Malerba, Boccardi e Iappelli, per studii recenti, credono +che il succo enterico non abbia facolta peptogena sulle sostanze +albuminoidi. + + +_Enzimi sdoppianti i grassi ed emulsivi_ + +Si ammette che già i grassi neutri subiscano nello stomaco una +parziale decomposizione in acidi grassi e glicerina: a questa funzione +provvede soprattutto la _steopsina_ del succo pancreatico. + +Essa è solubile nell'acqua: facendo un infuso acquoso del pancreas ed +aggiungendo a questo dell'ossido di magnesia, la steopsina trovasi nel +precipitato. + +L'emulsione dei grassi è data dalla bile, dal succo pancreatico e dai +succhi intestinali. La bile da ad essi una emulsione grossolana, che +presto sparisce: il succo pancreatico da invece una emulsione fina e +che più non scompare; epperò la bile ed il succo pancreatico agiscono +cospirantemente allo scopo di ottenere una emulsione completa. + +La bile favorisce l'azione steolitica del succo pancreatico e +saponifica, del pari che i succhi enterico e pancreatico, gli acidi +grassi formati dallo sdoppiamento dei grassi neutri. + +I saponi formatisi vengono assorbiti facilmente: essi favoriscono +moltissimo il passaggio attraverso le mucose intestinali dei globetti +di grasso in emulsione, epperò, com'e chiaro, il succo pancreatico e +la bile agiscono d'accordo nella digestione dei grassi. + +Il succo enterico, alcalino, contribuisce all'emulsione e +saponificazione dei grassi. + + +§ 4.° _Pigmenti_. + +Son dette pigmenti molte sostanze azotate dell'organismo, cui il +colore caratteristico fa aggruppare in una sola categoria. + +E di questi alcuni possedon ferro nella loro molecola, come l'ematina, +l'emina, la melanina, altri non ne possiedono. + +_Ematina_ C_{96}H_{51}Az_{6}O_{18} è il pigmento rosso del +sangue formatosi dalla ossidazione dell'emocromogeno, sostanza +cristallizzabile, che trovasi nei corpuscoli rossi del sangue in uno +stroma speciale. + +Può ottenersi trattando l'emoglobina con soluzione di soda a 100°C in +completa assenza d'ossigeno. + +L'ematina è una polvere rosso bruna, a riflesso metallico, insolubile +nell'acqua, nell'etere, nell'alcool, solubile negli alcali, anche +molto diluiti. Può ottenersi precipitandola dalle sue soluzioni mercè +acqua di calce o di barite. + +E una sostanza dicroica presentando una colorazione verde, allorchè +la si guarda attraverso, una colorazione rosa, guardandola con luce +riflessa. + +Allo spettroscopio si comporta diversamente secondochè le soluzioni +sono acide od alcaline: nel primo caso, dà tre strie d'assortimento: +una tra C e D, l'altra tra D ed E, la terza tra E ed F di Fraünhofer. +La soluzione alcalina dà una sola grossa stria tra C e D. + +Oltre l'uso dello spettroscopio, v'ha molti mezzi chimici per +riconoscere l'ematina nei vari liquidi: Per riconoscerne la presenza +patologica nell'urina si aggiunge della potassa caustica, mercè cui +precipiteranno i fosfati terrosi, i quali sono colorati più o meno +fortemente in rosso. + +Altra reazione: si mettano in un tubo da saggio 2 c.c. di tintura di +guaiaco e 2 c.c. di essenza di trementina e si agiti sinchè il liquido +avrà assunto un colorito bianco latte, per trovarsi in sospensione in +minuti globetti la tintura nell'essenza di trementina; si versi questa +pian piano in un tubo da saggio contenente urina: se l'urina contiene +ematina, mostrerà, nel piano di contatto, prima un alone azzurro, poi +un precipitato resinoso, tinto in azzurro. + +Si renda alcalina l'urina con ammoniaca, indi si aggiunga un po' +d'acido tannico, in soluzione acquosa, e poche gocce d'acido acetico e +si riscaldi. S'avrà in poche ore un precipitato bruniccio di tannato +di ematina. + +Ho notato che, aggiungendo una goccia di soluzione alcolica di +ematossilina, all'urina contenente ematina, in un tubo da saggio, +precedentemente alcalinizzata con solfato di sodio, si ha una +colorazione bruniccia: aggiungendo del permanganato di potassa si +colorirà in verde, se conteneva ematina. + +Aggiungendo all'ematina acido solforico concentrato, si ha un pigmento +privo di ferro, ematoporfirina. + +_Emina_ C_{68}H_{70}Az_{???}Fe_{???}O_{10} 2Cl: è come vedesi un +cloridrato d'ematina. + +È insolubile nell'acqua, solubile nell'alcool e nell'etere e nelle +soluzioni alcaline; è precipitata dagli acidi. + +Si presenta come polvere bleu scura; osservandola al microscopio +appare formata di piccoli cristallini rombici. + +Per ottenere dei bei cristalli di emina, si fa cadere una piccola +goccia di cloruro di sodio, in soluzione, su di un vetrino +portoggetti, su cui siavi una goccia di sangue, indi si aggiunge +un'altra goccia d'acido acetico e si riscalda il vetrino alla lampada. +Volendo riconoscere una macchia di sangue, a scopo medicolegale, si +ricorre alla formazione dei cristalli d'emina facendoli formare nel +modo suaccennato, da una soluzione, in acqua tiepida, della macchia +raschiata accortamente dall'oggetto su cui il sangue era caduto. + +Per certificarsi dalla natura dei cristalli formatisi, si fa +cadere sul vetro portoggetti, in vicinanza del margine del vetrino +coproggetti, una goccia d'ammoniaca; questa si fa strada nello spazio +capillare tra i due vetri, e cosi i cristalli più non si vedono: +aggiungendo una goccia d'acido acetico, i cristalli ricompariranno. + +_Ematoidina_ C_{30}H_{18}N_{2}O_{6}. Trovasi nei focolai emorragici; +l'ho trovato una volta in un piccola ecchimosi sottocutanea della mia +mano. È un pigmento di color arancio, cristallizzato in piccoli rombi. + +Nei focolai emorragici si trova un'altro pigmento non cristallizzato. + +_Melanine_. Son dei pigmenti neri che trovansi nell'occhio, di cui +colorano la coroide, nel reticolo di Malpighi, nei peli, nel sangue, +nel fegato, nell'urina, sotto forma di piccole granulazioni. È +insolubile nell'acqua, nell'alcool, nell'etere; negli acidi minerali, +nell'acido acetico: epperò la difficoltà che presenta a disciogliersi +è la caratteristica di questo pigmento. + +Latschenberger crede che la melanina sia nel fegato il punto di +passaggio tra la ematina e i pigmenti biliari. + +_Pigmenti biliari_. + +_Bilirubina_ C_{16}H_{18}AzO_{3}: è il pigmento normale della bile, di +colore giallo rossastro. + +Può ottenersi dalla bile, agitando in questo del cloroformio, che lo +scioglierà ed evaporando la soluzione. + +È cristallizzabile in tavole rombiche gialliccie. + +Per riconoscerlo nei liquidi che ne contengono, anche in quantità +minime, si adopera la reazione di Gmelin, per cui si aggiunge al +liquido da esaminare dell'acido nitrico-nitroso: la presenza della +bilirubina si svelerà con la reazione, cosiddetta, dell'iride, pel +prodursi di una serie di colori che dal basso all'alto sono: il +giallo, il rosso, il violetto, il bleu, il verde. + +Reazione di Huppert: si aggiunge ad una soluzione di bilirubina resa +alcalina, del latte di calce, si ha un precipitato che si raccoglie e +si lava. Questo, posto in una soluzione di alcool e d'acido Solforico, +la colora, a caldo, in verde smeraldo. + +Per riconoscere i pigmenti biliari nell'urina può usarsi il metodo di +Hathrein che è semplicissimo: egli aggiunge all'urina riscaldata della +tintura di iodo, la quale da una colorazione verde, nel caso che vi +sia della bile. + +_Biliverdina_. La bile, estratta da un animale morto da qualche tempo, +è colorata in verde: questa colorazione le è data dalla biliverdina +che vien dalla ossidazione della bilirubina. Differisce da questa +perche incristallizzabile: è insolubile nell'acqua, nell'etere, nel +cloroformio, è solubile nell'alcool. + +Risponde alle reazioni della bilirubina: è trasformato dall'idrogeno +nascente in idrobiliverdina. + +Altri pigmenti biliari son la bilifuscina, la biliprasina, la +bilicianina, la biliumina. + +La prima è un prodotto di idratazione della bilifuscina, la seconda +è un prodotto di idratazione della biliverdina, mercè due molecole +d'acqua. Staedeler ha descritto un altra pigmento-bilumina. + +Credo utile raggruppare i principali pigmenti biliari in un quadro che +ne segua l'origine e lo sviluppo: + + 2(C_{96}H_{51}N_{6}Fe_{3}O_{18}) + 6HO = 6(C_{32}H_{48}N_{2}O_{6}}) + 6FeO + ematina bilirubina + + C_{32}H_{48}N_{2}O_{6} + (H_{2}O + 3O) = C_{32}H_{20}N_{2}O_{10} + bilirubina biliverdina + + C_{32}H_{48}N_{2}O_{6} + (H_{2}O + O) = C_{32}H_{20}N_{2}O_{8} + bilirubina bilifuscina + + C_{32}H_{20}N_{2}O_{10} + (H_{2}O + O) = C_{32}H_{22}N_{2}O_{12} + bilifuscina biliprasina + +_Pigmenti dell'urìna_. + +_Urobilina_: si forma nell'urina per azione di un cromogeno od +urobilinogeno in essa contenuto: la quantità, che se ne elimina, +normalmente, eccede mai un limite basso, invece nell'urina febbrile +può esservene talvolta una quantità notevolissima. Però è da notare +che l'urobilina normale e quella febbrile si differenziano per alcuni +caratteri ottici: da questa ultima può ottenersi l'urobilina normale +mercè l'azione del permanganato di potassio (Mac Munn). + +Per riconoscerlo, basta aggiungere all'urina del cloroformio ed +agitare: il cloroformio prenderà così il colore giallo il quale si +farà giallo scuro, con fuorescenza verde, aggiungendo della tintura di +iodo. + +Aggiungasi all'urina dell'ammoniaca o un poco di soluzione di cloruro +di zinco: l'urobilina dà una bella fluorescenza verde. + +Aggiungendo all'urina molto acido cloridrico, l'urobilina dà ad esso +un colore violetto. + +_L'urocromo_ è il pigmento normale e costante dell'urina: può +ottenersi da questo come polvere amorfa d'un colore tra il nero ed il +giallo, solubile nell'acqua, negli alcali, negli acidi e precipitato +dall'acetato neutro di piombo. + +La sua soluzione acquosa esposta all'aria si arrossa. + +Per riconoscerlo si fan cadere delle gocce d'acido cloridrico +sull'urina riscaldata: s'ha un colore violaceo-rosso intenso, +proporzionalmente, all'urocromo, dell'urina. + +_L'uroeritrina_ rappresenta, secondo le vedute moderne il prodotto di +ossidazione dell'indicano, pero nelle urine, escrete da qualche tempo, +lo si trova sempre: si emette già formato in casi patologici. + +Per vederne la presenza nell'urina si aggiunge a questa dell'acetato +di piombo; si avranno i cloruri, i solfati, i fosfati, gli urati di +piombo i quali preciteranno perchè insolubili; questo precipitato sarà +bianco in assenza di uroeritrina, ma sarà più o men roseo o rosso, se +l'urina contiene uroeritrina. + +Alle volte, nel precipitare, l'acido urico e gli urati appaion tinti +in rosso-mattone: questa pigmentazione devesi all'uroeritrina. + +_L'indicano_ o acido indossilsolforico è un pigmento giallo dell'urina +che s'origina dall'indole il quale si forma nell'intestino per azione +del succo del pancreas sugli albuminoidi: questo viene prima ossidato +a formare ossindolo, poi, per la combinazione coi solfati di potassio, +forma indossisolfato potassico, epperò, esiste l'indicano nell'urine, +come sale alcalino. + +L'indicano cristallizza in lamette incolori e splendenti. Per azione +degli acidi minerali si sdoppia in bleu d'indaco od indigotina ed in +indoglucina, epperò, aggiungendo all'urina un egual volume d'acido +cloridrico puro, indi un po' d'ipoclorito di calce s'ha una +colorazione che va dal verde al bleu, a seconda della quantità +d'indicano. + +Il metodo di Iaffè consiste nell'addizionare l'urina di un po' di +cloroformio e poi di un volume d'acido. cloridrico uguale al volume +dell'urina, indi di cloruro di calcio in soluzione concentrata: +l'indicano sarà in eccesso od in difetto secondo che la colorazione +azzurra che l' urina assume è più o meno intensa. + +Ordinariamente s'usa di far cadere due o tre gocce d'urina sull'acido +cloridrico riscaldato: s'ha un colore che varia dal violaceo roseo al +bleu, secondo la quantità d'indicano contenuta nell'urina. + +Alle volte il bleu d'indaco trovasi in cristalli aghiformi nelle urine +decomposte. + +E qui opportuno considerare due sostanze, volatili, cristallizzabili, +molto affini all'indicano, che danno alle feci il puzzo +caratteristico: essi sono l'indolo C_{8}H_{7}A_{7} e lo scatolo +C_{9}H_{9}A_{2}.--Tutte e due s'originano dalle putrefazioni +intestinali degli albuminoidi e possono ottenersi dall'indicano mercè +la riduzione con stagno ed acido cloridrico e successivo riscaldamento +del residuo di riduzione con stagno in polvere. + +Facendo attraversare una corrente di ozono in acqua che abbia in +sospensione dell'indole, questo si trasforma in bleu d'indaco. + +_Le luteine_ son dei pigmenti gialli che colorano il torlo d'uovo, +l'adipe, il siero. + + + + +CAPITOLO 5. + +_Prodotti di metamorfosi regressiva_. + + +1° Amidi, cioè corpi in cui sono sostituite molecole d'ammoniaca +(NH_{2}) a gruppi ossidrilici di acidi. + +2° Acidi amidici, cioè corpi in cui vien sostituito il gruppo +amidogene NH, ad atomi d'idrogeno di acidi. + +3° Amine, cioè corpi in cui un atomo di idrogeno dell'ammoniaca è +sostituito da gruppi di carburo di idrogeno. + +4° Sostanze di ignota costituzione. + + +1° Gruppo--_Amidi_. + +Urea CH_{4}N_{2}O: è biamide dell'acido carbonico: CO(OH), dà +CO(AzH_{2}) = CH_{4}N_{2}O + +Si trova nell'urina, escreta nella quantità giornaliera di gr. 25-40: +trovasi nel chilo, nella linfa, nel siero, nel fegato ecc. + +Cristallizza in prismi allungati, filamentosi, a quattro facce, +solubili nell'acqua e nell'alcool, di sapor fresco salato. + +Può ottenersi, trattando una sua soluzione con acido nitrico: si forma +nitrato d'urea: aggiungendo carbonato di sodio, s'ha nitrato di sodio +ed urea, che può cosi aversi in bei cristalli. + +Trattando l'urea con acido ossalico, si forma ossalato d'urea. Il +nitrato d'urea è in pagliette esagonali, dorate, solubili nell'acqua, +l'ossalato è in piccoli priami o rombi bianchi. + +Per riconoscerla nell'urina e per dosarlo v'ha numerosi metodi +dosimetrici esatti ed approssimativi. + +L'ureometro Yvon è un apparecchio molto comune formato d'un tubo, +di diametro omogeneo nella sua lunghezza ed esattamente graduato in +parti, di cui ciascuna corrisponde ad un c.c. Questo porta ad un +estremo una svasatura imbutiforme, mentre per l'altro estremo è +saldato ad un' ampolla di vetro, merce un tubo, che porta un rubinetto +di vetro, cosiffatto, che possa interrompere la comunicazione tra +l'ampolla ed il tubo suddescritto. Dal fondo di questa ampolla sale +un tubo sottile che va ad aprirsi alla parte alta di essa: questo +tubolino è la continuazione di un altro tubo lungo, graduato, aperto +in basso. + +Per servirsi di quest'apparecchio si usa la soluzione di iprobromito +di sodio, che può prepararsi secondo la seguente formola: + + Soda caustica fusa gr. 34 + Acqua » 166 + Bromo liquido c.c. 10 + +Si immerge il tubo inferiore in una provetta con acqua ed, aprendo +i rubinetti, si fa salire l'acqua in esso, sino a livello del collo +dell'ampolla di vetro: indi, chiusi i rubinetti, si versano nel tubo +superiore uno o più c.c. d'urina ed, aperto il rubinetto, si fanno +cadere questi pian piano nell'ampolla sottostante. Indi si chiuda il +rubinetto, si mettano nel tubo stesso 8 o 10 c.c. di soluzione di +ipobromito di sodio e, riaprendo il rubinetto, si fanno cadere questi +nell'ampolla sottostante. Il bromo decomporrà l'urea, dando luogo alla +formazione di bromuro di sodio, che resta in soluzione, di anidride +carbonica, che resta sciolto e di azoto, il quale esercita pressione +sulla colonna d'acqua, contenuta nel tubo graduato inferiore, epperò +questa sarà spostata in basso, di tanti centimetri cubici, quanti se +ne leggeranno alla scala. + +Può aversi come norma che ad ogni 3,7 c.c. di azoto corrisponde 1 cg. +di urea. + +--Un ureometro molto semplice è quello di Southall, che consiste in un +tubo a sifone graduato, chiuso nell'estremo superiore, e, nell'altro +estremo, che risale, terminante in una grossa ampolla di vetro. Si +riempie il tubo graduato di soluzione di ipobromito, sino al collo del +rigonfiamento, e si riempie questo d'acqua: indi, mercè una pipetta +coll'estremo affilato ricurvo, si fa pervenire nel tubo 1 c.c. +d'urina. La reazione avrà luogo e delle bolle d'azoto si addenseranno +in alto del tubo: dalla quantità di questo può dedursi la quantità +dell'urea, ricordando che ciascuna zona di divisione dell'azoto +corrisponde ad 1 mg. d'urea. + +--Versando nell'urina una soluzione di nitrato mercurico, s'ha un +precipitato bianchiccio, ficcoso, insolubile nell'acqua da cui può +dedursi la quantità dell'urea. + +--Riscaldata a 160° C. l'urea si decompone in biureto ed ammoniaca. +Tirattata con soda caustica e con soluzione di solfato di rame, da una +colorazione rosso violacea (reazione del biureto). + +L'acido urico, ossidandosi, da urea; del pari questa può nascere dalla +creatina e dall'allantoina. + +Molto discussa fu la genesi dell'urea. Ora par dimostrato che si forma +in gran parte nel fegato dal carbonato di ammoniaca, che differisce +dall'urea in quanto che è più ricca di questa per due molecole +d'acqua: infatti Schröder ha fatto attraversare il fegato da sangue +carico di carbonato d'ammoniaca, iniettandola direttamente nei vasi, +ed ha notato un grande aumento nella quantità d'urea del sangue. Del +pari si forma urea per lo scindersi del glicogene in glucosio ed urea. + +Che altri organi diano urea è discusso; Schröder crede che ne i reni +abbiano attività, formatrice di urea. + +Questo è il prodotto di metamorfosi regressiva più importante: esso +è l'espressione del consumo organico, essendo un ultimo prodotto di +metamorfosi delle sostanze proteiche. + +_Acido ippurico_ C_{9}H_{9}AzO_{3}. E un amide dell'acido benzoico ove +v'ha la glicina invece dell'ammoniaca. Trovasi nel sudore, nel sangue, +in gran quantità nell'urina degli erbivori, in piccola quantità in +quella dei carnivori. Nell'uomo trovasi in una quantità media di poco +maggiore a mezzo grammo, giornalmente. + +E cristallino in lunghi aghi prismatici od in prismi rombici bianchi, +duri, solubili poco facilmente nella acqua e nell'etere, molto +nell'alcool. + +L'acido ippurico riscaldato con un acido minerale assorbe acqua e si +scinde in glicina ed acido benzoico. Bollito con un alcali caustico da +un benzoato della base alcalina e glicina. + +Per ottener l'acido ippurico dalle urine, si aggiunge a queste +del latte di calce e si riscalda: si filtra e si aggiunge acido +cloridrico, che fa precipitar l'acido ippurico. Si aggiunge di +nuovo all'acido ottenuto dell'acqua di calce, che lo scioglie, indi +dell'acido cloridrico: i cristalli si formeranno di nuovo. + +Cosi facendo più volte, potranno ottenersi soli cristalli purissimi di +acido ippurico. + +Secondo Bunge l'acido ippurico risulta dalla combinazione dell'acido +benzoico colla glicina nei reni. Hallvachs e Kühne hanno invece +osservato che, somministrando ad animali dell'acido benzoico per lo +stomaco ed estirpando il fegato, s'elimina acido benzoico e non acido +ippurico: ciò fa ad essi pensare che l'acido ippurico si formi nel +fegato. + +_Acidi amidici_. + +Amine acide o glicine. + +Sono corpi acidi che vengono dagli acidi della serie lattica di cui +sono il risultato della sostituzione di un gruppo ossidrilico ad un +gruppo ammoniacale. + +_Glicocolla_ C_{2}H_{5}AzO_{2}: è detta anche zucchero di gelatina, +perchè s'ottiene facendo bollire la gelatina con acido solforico +diluito: s'ottiene ancora facendo agire l'acido cloridrico sull'acido +ippurico. È una sostanza bianca, cristallizzabile, insolubile +nell'alcool, solubile nell'acqua. + +_Acido glicolico_ C_{26}H_{43}AzO_{6}. Trovasi abbondante nella bile +dell'uomo, formando sali alcalini, più specialmente sodici. + +Cristallizza in aghi finissimi e molto piccoli, solubili nell'alcool +facilmente, solubilissimi negli alcali, poco nell'etere, difficilmente +nell'acqua. + +Trattata con acqua di barite, si scinde in acido colalico e glicina; +trattata con acidi minerali dà acido coleidinico e glicina. + +Il glicocolato di soda è cristallino, in aghi stellati, +solubilissimi'nell'acqua, da cui precipita merci: acetato neutro di +piombo. + +La bile contiene di questo sale più che del corrispondente +taurocolato. + +La reazione di Pettenkofer è comune a tutti gli acidi biliari: un po' +di zucchero di canna e qualche goccia d'acido solforico, aggiunti ad +un liquido che ne contenga, danno a questo col riscaldamento un colore +osso-porpora. + +_Taurina_ C_{2}H_{7}AzSO_{3} è un amide solforato: riscaldata sviluppa +acido solforoso. Può otttnersi riscaldando l'isetionato d'ammoniaca: +essa è da considerarsi come l'amide dell'acido isetionico in cui può +essere trasformato mercè l'anidride azotosa. + +È cristallino in aghi prismatici, incolori, obliqui, solubili +nell'acqua, insolubili nell'alcool e nell'etere. + +Trovasi nella bile a formar taurocolato di soda, cioè, come +sale sodico della sua combinazione coll'acido colalico, trovasi +nell'intestino, epperò anche nelle feci, nel pulmone, nel muscolo. + +_L'acido pneumico_ (Verdeil) credesi sia un miscuglio di taurina ed +acido lattico. + +_Acido taurocolico_ C_{26}H_{45}AzSO: è formato d'acido colalico e di +taurina: è liquido non capace di cristallizzare, precipitabile pero +come polvere biancastra, di sapore amaro, solubilissima nell'acqua, +nell'alcool, insolubile nell'etere. + +Nella bile trovasi abbondante in combinazione colla soda, formando il +taurocolato di soda, sale cristallizzabile in prismi, solubilissimi +nell'acqua. Questo vien precipitato dall'acetato basico di piombo, +laddove il glicolato di soda vien precipitato, merce Pacetato neutro +dello stesso metallo. + +L'acido taurocolico trattato con potassa, soda o barite si scinde in +acido colalico e taurina. + +--Il taurocolato ed il glicolato di soda formano i cosiddetti +principii resinosi della bile i quali possono estrarsi precipitando +col cloroformio l'estratto della bile con alcool, formando una massa +gelatinosa cristallizzabile: sale cristallino di Platner. + +Ludwig e Fleischl dimostrarono che gli acidi biliari sono formati solo +dal fegato: essi legarono il coledoco di un cane e videro che la bile +riassorbita veniva posta nel torrente sanguigno, merce i linfatici +ed il dotto toracico; la legatura di quest'ultimo impediva ogni +versamento. Questa teoria è però contrastata e s'ammette da taluni che +la formazione di acidi biliari abbia luogo in-diversi organi. + +_Tirosina_ C_{9}H_{11}AzO_{3}. E una sostanza bianca, cristallizzabile +in aghi sottili, lucenti, poco solubili nell'acqua, insolubili +nell'alcool e nell'etere. L'acido solforico concentrato la scioglie, +dando un fugace colore rosso alla soluzione: aggiungendo del carbonato +di barite e del percloruro di ferro, s'ha un bel colore violetto: +questa è detta prova di Piria. + +Aggiungendo del nitrato mercurico ad una soluzione bollente di +tirosina, s'ha un precipitato giallo: aggiungendo ancora dell'acqua +bollente, acidulata con acido nitrico, il precipitato si fa rosso +intenso. + +Per riconoscerne la presenza o nelle varie glandule o nelle urine +patologiche, alle volte basta evaporare un po' di liquido sul vetro +porta-oggetti: vi si formeranno dei bei cristalli, setosi, lucenti, +facilmente riconoscibili. + +Per riconoscerne quantità piccole si aggiunge, trattandosi di urina, +dell'acetato basico di piombo: indi il liquido si filtra e si fa +passare pel filtrato una corrente di idrogeno solforato, che precipita +il piombo allo stato di solfuro. Indi si filtra ancora, si condensa +il residuo a bagno-maria, poi si aggiunge dell'alcool assoluto che +scioglie l'urea, non la tirosina, poi l'alcool soprastante si toglie +via; in ultimo s'aggiunge ancora un po' di alcool con ammoniaca: dopo +un po' di riposo, la tirosina cristallizzerà. + +_Leucìna_. Trovasi nella milza, nel pancreas, nel pulmone, nel fegato, +nel rene, nelle capsule surrenali, raramente nelle feci. E cristallina +in lamine clinorombiche, di color perla od in sfere od emisferi fatti +da strati addossati. + +Talvolta questi cristalli son cosiffatti da avere apparenza di tante +calotte aggruppate, le più piccole d'intorno alle più grandi. + +La leucina è solubile nell'acqua, negli alcali, negli acidi, +insolubile nell'etere, poco solubile nell'alcool. Il nitrato d'argento +la precipita dalle sue soluzioni. Gli acidi nitrico, solforico, +cloridrico formano con essa sali cristallizzabili. + +Per ottenerla dall'urina vale il metodo adoperato per la tirosina, cui +quasi sempre la leucina accompagna. + +La leucina e la tirosina rappresentano due gradini intermedi di +passaggio alla formazione dell'urea (Salkowschi). + +_Cistina_. C_{3}H_{6}AzSO_{2}. Trovasi nei reni e nell'urina formando +talvolta su questa, assieme ad altri sali, una membrana lucente. Entra +spesso a far parte dei calcoli delle vie-urinarie. È cristallizzato +in piccole laminette esagonali, solubili negli alcali, negli acidi +minerali, insolubili nell'acqua, nell'alcool, nel carbonato di +ammoniaca. Vien precipitato dalle sue soluzioni alcaline dagli acidi +organici e dalle soluzioni acide, mercè il carbonato d'ammonio. + +Aggiungendo dell'acetato di piombo e della potassa ad una soluzionedi +cistina, si forma solfuro di piombo. + +Normalmente si trova nell'urina una sostanza simile alla cistina, in +quantità minima: questa invece pare rappresenti un prodotto anormale +di decomposizione degli albuminoidi, trovandosi quasi sempre unito +alla putrescina ed alla cadaverina, due ptomaine formatisi nella +putrefazione cadaverica. + +_Creatina_ C_{4}H_{9}Az_{3}O_{2}. Trovasi nei muscoli, specialmente +nel cuore, nei centri nervosi, nel sangue. Nell'urina trovasi nella +quantità giornaliera di gr. 0,50. Cristallizza in prismi romboidali ed +in tronchi di' piramidi a basi ravvicinate: è solubile in acqua, in +alcool, negli alcali e negli acidi anche diluiti. + +Bollita con soluzione di barite da sarcosina e urea. Alcuni fisiologi, +fondandosi su questo sdoppiamento, considerano la creatina come +prodotto precedente la formazione dell'urea. La sua genesi è collegata +col lavorio muscolare ed intellettivo. + +La creatina, trattata con acido idroclorico, perde acqua e si +trasforma in creatinina. + +_Creatinina_ C_{4}H_{7}Az_{3}O: è come vedesi uguale alla creatina +meno una molecola d'acqua. + +Cristallizza in prismi incolori, lucidi, solubili nell'acqua, +nell'alcool, nell'etere. + +Trattata con cloruro di zinco, forma un clorura doppio di zinco e di +creatinina che precipita sotto forma di granuli cristallini. + +La creatinina trovasi nell'urine nella quantità giornaliera di gr. +1,16. + + +3° gruppo--_Amine_. + +_Neurina_ C_{5}H_{13}AzO: è un idrato dimetilvinilammonio. Trovasi nel +cervello e nelle capsule surrenali, però non si sa se sia preesistente +o nasca nel cadavere da sdoppiamento della lecitina. E una ptomaina +(forse) molto tossica, di consistenza sciropposa, abbondante nei +cadaveri putrefatti. + +_Colina_: questa non è identica alla precedente (Brieger) con cui è +ordinariamente confusa (Paladino). Èssa a differenza dell'altra è +un idrato di trimetilossietilammonio di formula C_{5}H_{15}AzO_{2}; +differisce però dalla neurina per essere più ricca per una molecola +d'acqua. È molto tossica. + + +4° gruppo--_Sostanze di ignota costituzione_. + +_Acido urico_ C_{5}H_{4}Az_{4}O_{3}. Trovasi nell'urina, nel sangue, +nei reni, nella milza ed in vari umori e tessuti. È cristallino, in +piccoli prismi retti a base romboidale, alle volte con angoli smussi, +alle volte in piccole masse, variamente aggruppate o sotto la forma di +dumb-bells, e come cunicoli stallattitiformi. + +L'acido urico è poco solubile nell'acqua, insolubile nell'alcool e +nell'etere, solubile in soluzioni di fosfati alcalini. Nei reni il +fosfato neutro di sodio cede all'acido urico metà della sua base, +dando luogo all'urato acido di sodio ed al fosfato acido di sodio. + +I cristallini d'acido urico al microscopio si riconoscono e per la +loro forma di cristallizzazione e perchè scompaiono aggiungendo una +goccia di potassa. Allorchè l'acido urico precipita dall'urina è +colorato in giallo od in rosso mattone, trascinando con sé i pigmenti. + +Reazione della murexide: trattando l'acido urico con acido nitrico, +s'ha effervescenza e produzione di alloxana, sostanza di color rosso; +aggiungendo dell'ammoniaca s'ha una colorazione rossa porpora, dovuta +all'isoalloxanato di ammonio: se si aggiunge della potassa, s'ha +invece isoalloxanato di potassio, di color violaceo. + +Per dosar l'acido urico nell'urina, si aggiungono 200 c.c. di urina +5 c.c. di acido cloridrico concentrato e si fa stare il miscuglio in +luogo fresco. Dopo due giorni o poco meno si vedono dei cristalli al +fondo del recipiente, i quali aderiscono alle pareti, epperò, dopo +d'averli distaccati, li si raccoglie e si pesa. + +S'usa ancora un altro metodo: si evapora un peso conosciuto di urina a +consistenza sciropposa. Si esaurisce il residuo con alcool bollente, +di peso specifico 0,93, si tratta il precipitato insolubile con +potassa che lo scioglie. Per precipitar l'acido urico, si riscalda +questa soluzione e s'aggiunge acido acetico: s'ha un precipitato, +costituito di solo acido urico, che si lava in acqua acetificata, si +dissecca e si pesa. + +L'acido urico forma sali più o meno solubili: il più solubile è +l'urato di litio, per indice di solubilità seguono gli urati neutri +di sodio e di potassio, indi i sali acidi di sodio, di potassio e di +ammonio, poco solubili. + +Per riconoscere i sali urici nei depositi urinari o nei calcoli vale +il quadro che qui mi piace trascrivere, aggruppando tutti i sali coi +loro caratteri differenziali: + +a) Il deposito od il calcolo evaporato su lamina di platino non lascia +residuo fisso + +1. Addizionato di una soluzione di potassa non svolge ammoniaca. + +{Acido urico} + +2. Addizionato di una soluzione di potassa svolge ammoniaca. + +{Urato di ammonio. Normalmente questo si forma nell'urina in +putrefazione, ma può trovarsi in queste preformato patologicamente. +È un cristallo echiniforme o da forma di biscotti isolati od uniti a +croce od a forma di stella.} + +b) Lascia residuo + +1. Il deposito od il calcolo fonde al cannello,comunicando alla fiamma +un colore giallo intenso. + +{Urato di soda; più comune è l'urato acido di soda-cristallino in +prismi od in granuli.} + +2. Fonde al cannello ma non colora la fiamma in giallo: disciolto +nell'acido cloridrico dà un liquido che precipita in giallo il cloruro +di platino. + +{Urato di potassa} + +3. Non fonde ma il residuo proveniente dalla calcinazione è del +carbonato di calce: si discioglie nell'acido cloridrico con +effervescenza e precipita in bianco con l'ossalato d'ammoniaca. + +{Urato di calce} + +4. Non fonde, ma il residuo della calcinazione si scioglie con lieve +effervescenza nell'acido solforico diluito: la soluzione neutralizzata +con ammoniaca, produce col fosfato di soda un precipitato bianco. + +{Urato di magnesia} + +La quantità d'acido urico emesso è in rapporto della nutrizione e +della ossidazione organica. Allorchè la sua produzione è eccessiva, si +trova nel sangue, donde può ottenersi mercè il metodo di Garrod che +consiste nel raccogliere in un vetro d'orologio un po' di sangue +diluendolo con qualche po' di soluzione indifferente: indi vi si +immergono tre o quattro filini di seta, e si aggiungono due o tre +gocce d'acido acetico. Ritirando il filo dopo 24 ore si troveranno +questi più a meno cosparsi di cristallini d'acido urico, riconoscibili +facilmente al microscopio. + +Nell'urina trovasi normalmente nella quantità giornaliera di 1-2 +grammi. + +_Corpi Xantici_. Son questi dei corpi che molto s'avvicinano per +composizione all'acido urico e sono: xantina, ipoxantina, guanina ed +altri. + +_Xantina_ C_{5} H_{4} Az_{4} O_{2}. Differisce dall'acido urico per +una molecola d'ossigeno in meno, epperò alcuni la chiamano acido +uroso. Trovasi nei muscoli, nel fegato, nella milza, nel pancreas, +nella sostanza nervosa centrale, nel testicolo, nell'urina e talvolta, +nei calcoli urinarii. + +È polvere amorfa, solubile minimissimamente nell'acqua, insolubile del +tutto nell'alcool e nell'etere, solubile nell'ammoniaca. + +Per riconoscerla si aggiunge dell'acido nitrico che si fa essiccare a +caldo; resterà una massa gialletta che sotto l'azione della soda si fa +rossa, riscaldandola diventa rosso-viola. + +Facendo cadere la xantina in una capsula in cui siavi della lisciva di +soda e del cloruro di calce in soluzione, si formerà un alone verde +più cupo centralmente che perifericamente, il quale poi subito +sparisce. + +Nell'urina normale trovasi in quantità piccolissima: Neubaner ha +estratto da 200 chg. d'urina appena 1 gr. di xantina. + +_Ipoxantina_ C_{5}H_{4}Az_{4}O. Differisce dalla xantina per una +molecola d'ossigeno in meno e quindi dall'acido urico per due +molecole. Trovasi nel midollo delle ossa, nella milza, nel pancreas, +nel cervello, nei muscoli, nell'urina. + +È cristallizzata in aghi finissimi in cui indice di solubilità +nell'acqua è, però, un po' più alto di quello che ha la xantina, è +solubile negli acidi e negli alcali. + +Trattata con acqua di cloro e con acido nitrico ed evaporando tutto +a secchezza, s'ha un residuo che si colora in violetto porpora sotto +l'azione dei vapori d'ammoniaca (Veidel). + +Per preparare i corpi xantinici dell'urina si aggiunge a questa +dell'ammoniaca liquida e del nitrato d'argento, indi dell'acido +solfidrico in soluzione acquosa. Si altra e s'evapora il tutto in +capsula di porcellana, indi si scioglie il filtrato in acido solforico +in soluzione acquosa al 3%; questo scioglierà i corpi xantici che si +faranno precipitare aggiungendo ancora ammoniaca e nitrato d'argento. + +_Guanina_ C_{5}H_{5}Az_{5}O: è una polvere incolora, amorfa insolubile +nell'acqua, nell'alcool, solubile negli acidi e nelle soluzioni +alcaline, poco solubile nell'ammoniaca. Cogli acidi forma sali +solubili nell'acqua. Trovasi nel pancreas, nel fegato, abbondantissima +nel guano; nella vescica natatoria di alcuni pesci trovasi combinato +alla calce in bei cristallini che rifrangono fortemente la luce. + +Una soluzione di cloridrato di guanina riscaldata e trattata con una +soluzione satura d'acido picrico da un precipitato giallo cristallino. + +_Allantoina_ C_{4}H_{6}Az_{4}O_{3}. Si ottiene trattando l'acido urico +con un alcali: trattata a sua volta con un alcali concentrato si +decompone in acido ossalico ed ammoniaca. Trovasi nell'urina fetale e +dei poppanti e nel liquido dell'amnios. + +È cristallizzabile in grossi prismi lucidi, incolori, solubili +nell'acqua, poco solubili nell'alcool. + +La soluzione acquosa vien precipitato dal nitrato d'argento, facendo +ad esso seguire dell'ammoniaca, la quale, in eccesso, ridiscioglie il +precipitato. Trattata a freddo con ipobromito di sodio, dà il 50% del +suo azoto allo stato di gas (Malerba). + +Per ottenerla dall'urina e per riconoscerla si aggiunge a questa +della barite in soluzione acquosa e si filtra, indi si aggiunge del +bicloruro di mercurio, che precipita l'allantoina, infine si fa +passare per il liquido una corrente di idrogeno solforato e s'aggiunge +del nitrato d'argento e poi dell'ammoniaca: s'ha un precipitato +bianco, fioccoso e, dopo qualche tempo, conformato a piccolissime +sferule in cui un atomo d'idrogeno dell'allantoina è sostituito da un +atomo di argento. + +Può ottenersi l'allantoina ossidando l'acido urico con perossido di +piombo. + + + + +CAPITOLO 6°. + +_Sostanze azotate e fosforate_. + + +_Lecitine_ C_{44}H_{90}AzPhO_{8}: sono combinazioni eteriformi +dell'acido fosfoglicerico. Trovansi abbondanti nel tessuto nervoso, +nelle uova di pesci, nel tuorlo d'uovo, nello sperma, nei corpuscoli +del sangue. + +Si presenta sotto forma di masse granulari cristalline. È solubile +nell'alcool, nell'etere, negli olii grassi. + +Nell'acqua si gonfia formando una colla molle; questa abbandonata per +qualche tempo acquista reazione acida e si scinde in colina ed acido +fosfoglicerico. + +L'acqua agisce sulla lecitina, si come sull'amido, che gonfia e +spappola: esaminando questi granuli gonfiati, appaiono goccioline o +tubuli rotondi con doppio contorno: son queste le _fortini mieliniche_ +che si trovano nei tubuli nervosi al disotto della guaina di Schwann, +che prima si attribuivano alla cosiddetta mielina. + +_Nucleine_ C_{29}H_{49}Az_{9}Ph_{3}O_{22}. Fu trovata da Hoppe-Seyler +una nucleina nei corpuscoli del pus, nel tuorlo d'uovo, nei corpuscoli +del sangue, e nei nuclei cellulari. Esse sono sostanze incolori, +amorfe, poco solubili nell'acqua, insolubili nell'alcool e nell'etere. + +Le nucleine trattate con acidi minerali diluiti danno acido +metafosforico, trattate con soluzioni di potassa o soda, danno fosfato +dell'alcali impiegato. + +Pohl riuscì ad ottenere, combinando l'acido metafosforico colla +sero-albumina, un composto molto simile alle nucleine, epperò crede +che esse venissero dalle combinazioni di questi due corpi. + +Come prodotti di sdoppiamento danno i corpi xantinici, cui già abbiamo +fatto accenno. + +_Protagono_ C_{16}H_{38}Az_{2}PhO_{35}. Si presenta come polvere +bianca, finissima, costituiti di piccolissimi cristalli, insolubili +nell'acqua, solubili nell'alcool. Trovasi nell'uovo, nello sperma, +nella sostanza nervosa, in cui è il costituente più importante della +guaina mielinica. + +Del pari che la lecitina, essa nell'acqua di barite si scinde in acido +fosfoglicerico, glucosio, colina e cerebrina. + +Hoppe-Seyler considera il protagono come formato di lecitina e +cerebrina. + +_Cerebrina_. È una sostanza fosforata, di è discussa la composizione +centesimale. Trovasi nella sostanza nervosa, specie nel cervello, +nei corpuscoli del pus: è polvere bianca, leggiera, solubile però in +questi liquidi bollenti: però precipita sotto forma di masse sferiche +granulari col raffreddamento dei mezzi solventi. + +Nell'acqua bollente si gonfia. Bollita con acidi minerali diluiti dà +una sostanza riducente, che però risponde alle reazioni specifiche di +queste. + +FINE + + + + +INDICE + + +INTRODUZIONE. + + _Sostanze minerali_ (CAPITOLO 1°). + Gas + Acidi + Ossidi + Salì + + _Sostanze organiche ternarie_ (CAPITOLO 2°). + Alcool + Idrati di _carbonio_ + Amidi + Glucosidi + Saccarosidi + Acidi + Eteri + Eteri glicerici + + _Sostanze quaternarie_ (CAPITOLO 3°). + Sostanze quaternarie non azotate + + _Sostanze quaternarie azotate_ (CAPITOLO 4°). + Albumine + Albumine caratteri e reattivi + Albumine solubili + Globuline + Fibrina + Acidalbumina + Alcali albumina + Sostanza amiloide + Albumina coagulata + Peptone + Derivati albuminoidei + Collogeni + Cheratine + Elasticine + Fermenti + + _Enzimi_ + Enzimi saccarificanti + Enzimi inversivi + Enzimi peptogenici + Enzimi sdoppianti i grassi ed emulsivi + + _Pigmenti_ + Pigmenti ematici + Pigmenti biliari + Pigmenti urinarii + Indolo e scatolo + + _Prodotti di metamofosi regressiva_ + Amidi + Acidi amidici + Amine + Sostanze di ignota costituzione + Sostanze azotate fosforate + + + + +INDICE ALFABETICO + + Acidalbumina + Alcalialbumina + Amiloide-sostanza + Acido acetico + " butirico + " caprilico + " caprinico + " csproico + " carbonico-gas + " cloridrico + " colalico + " coleidinico + " etilidenolattico + " formico + " fosfoglicerico + " glicocolico + " ippurico + " oleico + " ossalico + " palmitico + " pneumico + " margarico + " sarcolattico + " stearico + " taurocolico + " urico + " valerico + " santo proteico + Acqua + Acrodestrina + Acroleina + Adipo-cera + Albumina coagulata + Albumine solubili + Albuminoidi + Alcooli + Alcool etilico + Allantoina + Alloxana + Amidi acidi + Amido + Amine + Azoto. + Bilifuscina + Biliprasina + Bilirubina + Biliverdina + Biliumina + Biureto (reazione del) + Boottcher (reazione di) + Brunner (glandule di) + Carbonati + Caseina + Cellulosa + Cerebrina + Cheratine + Cistina + Cloruri + Colesterina + Colina + Collogeni + Condrina + Creatina + Creatinina + Derivati albuminoidei + Destrina + Dislisine + Elasticine + Ematina + Ematoidina + Emina + Emoglobina + Emoglobina ossicarbonata + Emometri + Enzimi + Enterico-succo + Eritro-destrina + Esbach (albuminonietria) + Escretina + Eteri + Eteri glicerici + Fehling (glucosimetria) + Fermenti + Ferro (ossido di) + Fibrina + Fibrino-plasto + Fibrinogeno + Fosfati + Gelatina + Glicerina + Glicina + Glicogene + Globulina + Glucosio + Gmelin (reattivo di) + Grassi V. eteri glicerici + Guanina + Idrati di carbonio + Idrogeno + Indicano + Indolo + Inosite + Invertina + Iaffè (saggio di--per l'indicano) + Iporsatin + Koumis + Kefir + Latte + Lattosio + Lecitine + Leucina + Levulosio + Luteine + Margarina + Mellitosio + Mielinn + Melanina + Moore (saggio di) + Mucina + Murexide (reazione della) + Neurina + Nucleina + Oleina + Osseina + Ossido di carbonio + Ossiemoglobina + Ossigeno + Ozono + Palmitina + Ptialina + Pepsina + Peptone + Pigmenti + Platner (cristalli di) + Proteina + Protagono + Rigidità cadaverica + Scatolo + Solfati + Solfocianuro di potassio + Stearina + Steopsina + Taurina + Tirosina + Tripsina + Trommer (reattivo di) + Urati + Urea + Ureometri + Urobilina + Urocromo + Uroeritrina + Xantina + Worm-Muller (reattivo di) + Zucchero di canna + + + + + +End of Project Gutenberg's Compendio di Chimica Fisiologica, by A. Cominelli + +*** END OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK COMPENDIO DI CHIMICA FISIOLOGICA *** + +***** This file should be named 11206-8.txt or 11206-8.zip ***** +This and all associated files of various formats will be found in: + https://www.gutenberg.org/1/1/2/0/11206/ + +Produced by Case Western Reserve University's Preservation Department, +Curtis Weyant, Josephine Paolucci and the Online Distributed Proofreading +Team. + + +Updated editions will replace the previous one--the old editions +will be renamed. + +Creating the works from public domain print editions means that no +one owns a United States copyright in these works, so the Foundation +(and you!) can copy and distribute it in the United States without +permission and without paying copyright royalties. Special rules, +set forth in the General Terms of Use part of this license, apply to +copying and distributing Project Gutenberg-tm electronic works to +protect the PROJECT GUTENBERG-tm concept and trademark. 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Cominelli + +Release Date: February 21, 2004 [EBook #11206] + +Language: Italian + +Character set encoding: ASCII + +*** START OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK COMPENDIO DI CHIMICA FISIOLOGICA *** + + + + +Produced by Case Western Reserve University's Preservation Department, +Curtis Weyant, Josephine Paolucci and the Online Distributed Proofreading +Team. + + + + + +Please note: There were places where the subscripts of the chemical +equations could not be read nor found on the internet. These subscripts +were entered as ???. + + +COMPENDIO + +DI + +CHIMICA FISIOLOGICA + +PER + +A. COMINELLI + +NAPOLI + +1896 + + + + +AL PADRE MIO + +CHE NON LEGGERA QUESTE PAGINE + + + + +La chimica biologica e la parte piu importante della fisiologia +umana, essendo essa che ci addita in qual modo l'organismo tragga +dall'ambiente il necessario alla vita, in qual modo questa si sviluppi +dalle sostanze che vengono introdotte rendendosi attiva qual forza +vitale quella che trovavasi nell'inorganico ed organico, non +organizzato, sol come forza potenziale. Ed il risultato della +introduzione nell'organismo di corpi ossidati, ossidabili ed +ossidanti, delle loro azioni nonche delle varie loro modificazioni +e combinazioni e lo sviluppo di calore, indice di combustioni che +presiedono a tutte le funzioni vitali, le quali possono ridursi +a funzioni nutritive cellulari, a funzioni nervose, a funzioni +muscolari. + +E la chimica biologica che ci addita come tutto cio che si mette in +relazione col nostro organismo vi si modifichi, dando, come termine +ultimo delle modificazioni, le manifestazioni della vita, tutte, +dalle piu basse funzioni muscolari di vita vegetativa alle piu nobili +funzioni psico-intellettive. + +Elementi costitutivi del corpo umano sono l'ossigeno, l'idrogeno, +il carbonio, l'azoto, il solfo, il fosforo, il cloro, il fluore, il +silicio, il potassio, il sodio, il calcio, il magnesio, il ferro; sono +elementi accidentali il rame, il piombo, lo zinco, l'arsenico. + +Questi elementi formano tutto l'organismo, alcuni liberi, altri piu o +men variamente combinati, tutti pero soggetti a scambi continuati, che +rendono infinito il numero dei vari stati di modificazioni chimiche +delle differenti vie cui essi percorrono. + +La varia costituzione chimica da ai corpi un vario significato +fisiologico, percio seguiremo un ordine chimico nello studio delle +varie sostanze e faremo tre gruppi dei corpi che dovremo studiare: + +1. Materie minerali inorganiche. + +2. Sostanze organiche ternarie cioe non azotate. + +3. Sostanze organiche quaternarie e azotate. + + + + +CAPITOLO 1. + +_Sostanze minerali o inorganiche_ + + +Possiamo dividerle in quattro gruppi, cioe: 1 _Gas_--2 _Acidi_--3 +_Ossidi_--4 _Sali_. + +Sec. 1 _Gas_--I gas piu importanti liberi nell'organismo sono questi: +l'ossigeno, l'azoto, l'anidride carbonica, l'idrogeno e l'acido +solfidrico. + +L'_ossigeno_ si trova nel sangue sia sciolto nel plasma sia in +combinazione coll'emoglobina di cui forma, ossiemoglobina. + +E dubbio se nel sangue si trovi allo stato di ossigeno o di ozono cioe +ossigeno triplo od elettrizzato. + +Secondo Preyer un grammo di emoglobina in soluzione assorbe 1,3 c.c. +di ossigeno, secondo altri ne assorbe 2 c.c. ed anche piu. + +La quantita dell'ossigeno nel sangue e in rapporto del lavoro +muscolare: diminuisce moltissimo nel periodo della digestione ed +assorbimento. L'ossigeno si combina a tutti gli elementi, mene al +fluoro. E il corpo comburente per eccellenza ed e uno dei fattori +importantissimo nella termogenesi animale. + +Trovasi anche ossigeno in molti liquidi e negli spazii liberi +dell'organismo. + +Reazione caratteristica dell'ossigeno e quella di dar vapori giallo +aranciati in contatto con biossido di azoto. + +L'azoto trovasi libero nelle cavita dell'organismo in cui v'hanno gas: +si trova sciolto in quantita variabili nei vari liquidi organici. + +Come e noto si presenta qual gas incolore, insapore: non e +combustibile, ne comburente. Trovasi nell'aria a moderar l'eccessiva +attivita dell'ossigeno. + +Non e adatto alla respirazione perche non ossidante, non perche +velenoso, eppero va nella categoria dei gas indifferenti secondo la +classifica fatta da Hermann. + +Reazioni: si combina all'idrogeno merce i fiocchi elettrici oscuri +formando ammoniaca; al calor rosso si combina col carbonio in presenza +d'un carbonato alcalino, dando luogo alla formazione del 'cianuro +corrispondente. + +L'_anidride carbonica_ trovasi nell'organismo o libero cioe +in soluzione ed allo stato di gas, oppure combinato alle basi +inorganiche. L'aria atmosferica ne contiene normalmente, eppero essa +accompagna l'aria di inspirazione e quella che, deglutita, va nello +apparecchio digerente: pero a differenza dell'ossigeno che vien +rattenuto per l'ossidazione e dell'azoto che passa inattivo, +l'anidride carbonica inspirata o deglutita e accresciuta massimamente +in quantita, nei pulmoni per la respirazione dei tessuti, nel tubo +digerente per la traspirazione della mucosa, ricca di capillari +superficiali e per le molteplici decomposizioni chimiche. E eliminato +anche in piccola quantita dalla pelle. + +E un gas scolorato, di sapore acidulo piccante caratteristico, d'odor +lievemente dispiacevole. + +Trovasi nel sangue sciolto nel plasma, combinato minimamente agli +elementi dei globuli, combinato ai carbonati od al fosfato di sodio: +ed e da questi sali nonche del sangue alcalino che essa viene attratta +nel sangue e detratta dai tessuti. + +Reazioni: intorbida l'acqua di calce o di barite formando i rispettivi +carbonati insolubili che si sciolgono in un eccesso d'anidride +carbonica e si trasformano in bicarbonati solubili. La potassa e la +soda assorbono l'anidride carbonica, formandosi i carbonati relativi. + +L'idrogeno trovasi nell'intestino in seguito alla ingestione di +metalli ed alla fermentazione pel bacillus butilicus. + +Sec. 2_Acidi_--Acidi: carbonico, fosforico, solforico, cloridrico, +fluoridico, silicico: questi acidi non trovansi liberi, nell'organismo +ma combinati a basi, formando sali: si faccia pero eccezione +dell'acido cloridrico, dell'acido carbonico e del silicico che trovasi +anche libero in quantita minima nel sangue nella saliva, nell'urina, +negli escrementi, nella bile, nelle ossa. + +L'_acido cloridrico_ esiste nel succo gastrico nella proporzione +dell'1 per mille sia libero sia in combinazione colla pepsina formando +idroclorato di pepsina ovvero un acido idrocloropepsico. + +Secondo Heidenhaim l'HCl tramuta il secreto delle glandole piloriche, +sostanza pepsinogena, in vera pepsina. + +Reazioni: Per riconoscere la presenza nel succo gastrico dell'acido +cloridrico, come diremo con maggiori particolari in seguito, +s'impiegano delle sostanze coloranti come il violetto di metile, la +tropeolina, la floroglucina, il verde brillante, la vaniglina che lo +svelano col mutamento di colore, pero queste reazioni possono essere +mascherate dalla presenza degli albuminoidi e dei peptoni. + +Si puo ancora trattare il succo gastrico con acqua ed etere: l'acqua +fissa l'acido cloridrico, l'etere fissa tutti gli acidi organici: +questo e detto: metodo del coefficiente di partizione. + +Inoltre puo rendersi evidente la presenza dell'acido cloridrico e +desumerne la quantita aggiungendo dei corpi che facciano da base, indi +pesando questi ed il cloro. + +Sec.3 _Ossidi_--Sono due liberi nell'organismo: l'ossido di ferro e +l'acqua. + +L'_ossido di ferro_<Fe_{2}O_{3}. trovasi nella cenere del sangue e +nella bile, nel latte, nella linfa e nel chilo. + +Si e detto che se ne sia anche trovato nella cenere della sostanza +nervosa. + +_L'acqua_ e sparsa per tutto l'organismo essendo essa indispensabile +ad ottener le combinazioni organiche; senz'acqua non sarebbe possibile +lo scambio tra il sangue ed i tessuti e questi non potrebbero +eliminare i materiali impropri alla nutrizione. + +I varii tessuti ne contengone in varia proporzione. Lo smalto e il +sudore rappresentano i gradini estremi d'una lunga scala occupata dai +tessuti: lo smalto contiene circa il 2 per mille di acqua, il sudore +il 99.5%. + +Nell'adulto rappresenta il 70 circa per cento del peso del corpo, +nell'embrione circa 85 a 90%. + +E introdotto per l'alimentazione nella massima parte, ma ne risulta +ancora una certa quantita dall'ossidazione dell'idrogeno. + +Sec. 4 _Sali_ + + --_Sali_ di calcio, + Fosfato neutro e folfato acido + 3CAO. PO,--2CAOH. PO_{5}. + Carbonato di calcio CaO. CO,. + Cloruro di calcio CaCl. + + --_Sali di magnesio_. + Folfato di magnesio 3MgO PO_{5}+5HO. + Fosfato ammonisco-bimagnesiaco + Mg (AZH,) PhO_{4}+6HO. + Carbonato di magnesio MgCO_{3}. + Cloruro di magnesio MgCl. + + --_Sali di sodio_. + Cloruro di sodio NaCl. + Carbonato di sodio NaCO_{3}. + Fosfato neutro di sodio 3NaO. PO_{5}. + Fosfato acido 2NaOH O.PO_{5} od Na O2HO. PO,. + Solfato di sodio NaSO_{4}. + + --_Sali di potassio_. + Cloruro di potassio KCl. + Carbonato di potassio KCO_{2}. + Fosfato di potassio KO.2HO.PO_{5}. + Solfato di potassio KSO_{2}. + Solfacianuro di potassio C_{5}AzKS_{2} + + --_Sali d'ammonio_. + Bicarbonato d'ammonio NH_{2}O. HO. 2CO_{2}. + Sesquicarbonato 2NH_{4}O. 3CO_{2}. + Ferro: Fosfato. + Manganese. + Rame. + +L'acido fosforico si presenta nell'organismo come tribasico: allorche +e saturato da 8 atomi basici forma, fosfati neutri, quando e combinato +con 2 o con 1 equivalente basico forma fosfati acidi. + +_Sali di calcio_. + +Fosfato neutro. + +Trovasi nell'urina ed in molti liquidi tenuto in soluzione +dall'anidride carbonica o dal cloruro di sodio: le' ossa ed i denti ne +contengono. + +Fosfato acido. + +Trovasi nel sangue, nell'urina, nello sperma, nonche in molti liquidi +dell'organismo. Proviene dagli alimenti. Ha proprieta istogenetiche, +trovasi peri, costantemente nei tessuti in formazione. + +Carbonato di calcio. + +Trovasi amorfo nei denti e nelle ossa, nell'urina, nella saliva e in +altri liquidi tenuto in dissoluzione dal carbonato di calcio. + +Nell'orecchio interno forma gli otoliti cristallizzato in romboedri e +prismi esagonali accoppiati nella forma di cristallizzazione. + +Cloruro di calcio. + +Il cloruro di calcio fu osservato nel succo gastrico, nato forse +dall'azione dell'acido cloridrico su qualche sale di calcio +specialmente sul carbonato introdotto nello stomaco nella deglutizione +della saliva. + +_Sali di magnesio_. + +Fosfati. + +Trovansi in tutti i liquidi ed in tutte le parti solide +dell'organismo. Nell'urina trovasi allo stato di fosfato basico: +tenuti in dissoluzione dall'anidride carbonica i fosfati precipitano +talvolta col semplice riscaldamento. + +Fosfato triplo-ammonito-bimagnesiaco. + +Trovasi nelle fecce e nell'urina in putrefazione: per combinazione del +fosfato di magnesio all'ammoniaca. Cristallizza in bei cristalli a +forma di coverchio di tomba. + +_Sali di sodio_. + +Cloruro di sodio. + +Cristallizza in vario modo: forma di cristallizzazione caratteristica +e il cubo; quasi tutti liquidi dell'organismo e quasi tutti i tessuti +ne contengono. + +Nel corpo umano trovasi nella quantita di circa 200 gr. i liquidi che +ne tengono in soluzione raramente ne hanno per piu del 0,5 per cento. +E una sostanza di grande importanza istogenetica, indispensabile al +ricambio materiale che riattiva. + +Carbonato di sodio. + +Trovasi nel sangue allo stato di bicarbonato ove serve [observe?] di +veicolo all'anidride carbonica. E accompagnato talvolta dal carbonato +di potassio. + +Fosfato di sodio. + +Trovasi nella bile, nell'urina e in molti liquidi. + +Solfato di sodio. + +Trovasi nei liquidi organici dell'urina nelle fecce ed in vari +tessuti. + +_Sali di potassio_. + +Cloruro di potassio. + +Esiste in poca quantita nei nervi e in varii liquidi: trovasi nei +globuli del sangue. + +Fosfati di potassio. + +Talvolta accompagnano i fosfati di sodio nei liquidi. Trovasi nella +sostanza nervosa nonche nel succo muscolare. + +Solfato di potassio. + +Trovasi nei liquidi organici, nell'urina, nelle fecce, e in vari +tessuti. + +Solfocianuro di potassio. E costante nella saliva nella proporzione +del 0,006 per cento per secrezione delle glandole salivari +specialmente della parolide, riconoscibile dal colore rosso sangue +che da col percloruro di ferro. Una listerella di carta imbevuta di +solfato di rame in soluzione all'uno per mille svela la presenza del +solfocianuro col colorarsi in bleu. + +_Sali d'ammonio_(NH_{3}). + +Carbonato d'ammonio. + +Trovasi nell'urina in fermentazione alcalina avvenuta fuori o +dentro la vescica urinaria, nel sangue e patologicamente nel tubo +intestinale. + +Reazioni: + +Dei cloruri: Aggiungendo ai liquidi contenenti cloruri un po' di +nitrato d'argento si ha un precipitato bianco, caseoso, di cloruro +d'argento solubile nell'ammoniaca, nell'iposolfito di sodio e nel +cianuro di potassio. + +Pero e necessario l'aggiunta di poche gocce di acido nitrico, +previamente al nitrato d'argento, affine d'impedir che precipitino i +fosfati d'argento, solubili nell'acido stesso. + +Per dosare, con una certa approssimazione, i cloruri nell'urina, si +versi in, un tubo da saggio 1 c.c. di soluzione di cromato di potassio +al 10 per 100: indi si aggiungano successivamente piccole quantita +di nitrato d'argento in soluzione titolata al 5 per 100: si avra un +precipitato rosso mattone di cromato d'argento. + +Si smetta di aggiungere nitrato. d'argento allorche il deposito rosso +par che non s'aumenti. + +V'ha normalmente nell'urina da 1 a 3 gr. di cloruri; questa quantita +pero varia moltissimo col variare del vitto. + +Si tenga come regola che all'urina normale per la quantita dei cloruri +bisogna aggiungere 2 c.c. di soluzione titolata di nitrato d'argento a +3 c.c. di urina. + +Solfati. + +Per dosare i solfati nell'urina, si acidulano con acido nitrico o +cloridrico 100 c.c. di urina e si portano all'ebollizione; indi si +versa nella soluzione del cloruro di bario in soluzione titolata. Dopo +24 ore si raccoglie il precipitato, si filtra e si pesa. + +Possono variarsi molto le soluzioni titolate di cloruro di bario: +normalmente s'usa di sciogliere in un recipiente di vetro 24,4 gr. di +cloruro di bario in tanto di acqua da raggiungere il volume di 100 +c.c. + +Con questa soluzione s' ha che un 1 c.c. corrisponde a 0,008 gr. di +acido solforico. Per aver dunque una determinazione esattissima dei +solfati si adopera questa soluzione titolata e la buretta di Mohr, che +e un tubo cilindrico graduato fornito all'estromita inferiore di +un rubinetto a vetro o di una pinzetta a pressione. Nel praticare +l'analisi si riempie tutta la buretta del reattivo, che si fa cadere a +poco a poco nell'urina. + +Completata la reazione il volume del reattivo impiegato e indicato +dalla scala di graduazione. + +L'acido solforico trovasi nell'urina combinato per 9/10 al sodio +al potassio e per 1/10 al fenolo, scatolo indolo allo stato di +fenolsolfati, scatolsolfati, indosolfati alcalini cioe allo stato di +sali solfoconiugati. + +Fosfati. + +I fosfati terrosi, come ho detto anche altrove, son tenuti sciolti +dall'anidride carbonica e dal fosfato acido di sodio: eppero talvolta +precipitano col semplice riscaldamento. + +Per farli precipitare completamente s'aggiunga della potassa o +dell'ammoniaca e si riscalda. + +Per far precipitare i fosfati alcalini si adopera la soluzione +ammonito-magnesiaca, che li precipita allo stato di fosfato +ammonico-bimagnesiaco. + +I sali di uranio precipitano i fosfati allo stato di fosfato di +uranio, giallo, solubile negli acidi minerali. Si faccia una soluzione +di 22 gr. di acetato d'uranio, in acqua leggermente acidulata con +acido acetico, in tanta quantita che la soluzione vada a 1000 c.c. + +Si pongano 50 c.c. d'urina in un recipiente e vi si versi la soluzione +di sal d'uranio; si ha un precipitato giallo piu o meno abbondante che +si filtra, si dissecca e si pesa. + +Per potersi servire della soluzione di acetato di uranio come liquido +titolato dosimetrico si fa uso di una soluzione di ferrocianuro di +potassio-prussiato giallo--in acqua distillata, al 5 per cento. Il +ferrocianuro di potassio sorveglia che non si ecceda nell'aggiungere +sal d'uranio, perche immergendo di tanto in tanto in tanto nella +soluzione di ferrocianuro una bacchetta di vetro bagnata nell'urina, +l'eccesso viene subito svelato dal prodursi d'un colore rosso-bruno +(ferrocianuro di uranio). + +Si adopera la buretta di Mohr o un bicchiere graduato; si legge sulla +graduazione il numero dei c.c. di soluzione d'uranio occorsa: ad ogni +centimetro cubico corrispondono gr. 0,00413 d'acido fosforico. + +Facendo la soluzione d'ossido giallo d'uranio gr. 20,3 in acido +acetico e poi portando questa con aggiunta d'acqua distillata al +volume di 1000 c.c. si ha che un 1 c.c. corrisponde a 0,005 di acido +fosforico. + +E ben evidente che si ricordera di ridurre questa quantita in rapporto +ai centimetri cubici d'urina impiegata. + +Carbonati. + +Si riconoscono nell'urina i carbonati dalla effervescenza cogli acidi. +Prima, pero, bisogna riscaldare l'urina per liberarla dell'anidride +carbonica in parte sciolta in essa e in parte combinata labilmente ai +fosfati. + + + + +CAPITOLO 2. + +_Sostanze organiche ternarie_ + + +Sec. 1 _Alcool_--Sono alcool quei corpi organici derivati dalla +sostituzione di un ossidrile OH ad un atomo H di un idrocarburo +saturo; es. CH metano, da CH alcool, OH metilico. + +_Alcool_ etilico.-Degli alcooli, l'alcool etilico C_{2}H_{5}CHOH +trovasi nel sangue, nel chilo, nell'urina, dopo l'introduzione di +alcool o di idrati di carbonio e nel tubo digerente. Allorche si beve +molto alcool questo s'elimina abbondantemente pei reni, e le urine ne +sono ricche, pero il trovarsi esso in quest'ultime puo dipendere dalla +fermentazione del glucosio e decomposizione di esso in alcool ed +anidride carbonica, avvenuta fuori dell'organismo. + +Queste son le reazioni che svelano la sua presenza: + +Trattato a caldo con soluzione di iodo e potassa da iodoformio; con +acido solforico e bicromato di potassa da un colore verde brillante al +liquido che ne tiene in soluzione. + +L'ossigeno in presenza della spugna di platino e di corpi ossidanti +lo tramuta in aldeide ed acido acetico, riconoscibili per l'odore +caratteristico. + +_Colesterina_. + +Altro alcool importante e la colesterina C_{26}H_{44}O + H_{2}O +sostanza bianca, cristallizzabile in tavolette romboidali, +madreperlaceo, insolubili nell'acqua, nell'alcool a freddo e +nell'etere, solubile nell'alcool bollente, nel cloroformio, nella +benzina e nel solfuro di carbonio. + +La bile ne tiene costantemente in soluzione merce i glicolati e +taurocolati alcalini nel rapporto in peso del 30 a 40 per mille: son +di colesterina formati in gran parte i calcoli biliari, i quali od +ostruiscono il dotto biliare o passano nel duodeno, donde escono, per +le feci. + +Nell'urina trovasi patologicamente allorche la bile e riassorbita dal +sangue, non escreta pel coledoco: l'urina allora possiede del pari in +soluzione gli acidi ed i pigmenti biliari eppero dicesi urina biliare. +Trovasi del pari nell'urina per malattie nervose. + +La massa nervosa centrale ne possiede abbondantemente: la sostanza +bianca ne e piu ricca della grigia, contenendo la prima circa il 50 +per cento di colesterina laddove la sostanza grigia ne contiene il 18 +per cento. Nella massa nervosa, la colesterina nasce dalla ossidazione +dei suoi lipoidi. + +La reazione caratteristica della colesterina e quella di dare una +colorazione rosso-ciliegia con l'acido solforico a caldo; questo +colore si fa prima violetto, poi azzurro con la tintura alcoolica di +iodo: lasciato all'aria a poco a poco divien violetto-bleu. + +Sciolta nel cloroformio ha gradi di colorazione vari e +decrescentemente intensi sino a decolorarsi del tutto. + +Evaporata a caldo coll'acido nitrico lascia una macchia gialla che si +fa giallo-arancio coll'ammoniaca. + +_Glicerina_. + +E un alcool triatomico cioe possiede un radicale (C_{3}H_{5})''' +trivalente: l'alcool etilico e la colesterina di cui abbiamo parlato +sono manovalenti. + +Il radicale (C_{3}H_{7}) propile e la base C_{3}H_{8} propano non +satura per tre atomi. + +La glicerina propilica C_{3}H_{8}O_{3} deriva da sdoppiamento dei +grassi alla cui costituzione prende parte il radicale glicerico +C_{3}H_{8}; saponificando i grassi si ha glicerina, eppero questa +trovasi nel tubo digerente dopo l'introduzione di grassi neutri. + +La glicerina aumenta considerevolmente la formazione del glicogene nel +fegato e l'eliminazione dell'acido urico. + +E un liquido incolore o appena gialletto, sciropposo, di sapore +dolciastro-piccante; rifrange la luce eppero appare molto chiaro e +rilucente; non evapora, ma assorbe dall'aria il vapore d'acqua; e +solubile nell'acqua e nell'alcool, ma non, nell'etere, nel cloroformio +e negli olii essenziali. E neutra di reazione. + +Sec. 2 _Idrati_ di carbonio.--Diconsi idrati di carbonio quelle sostanze +in cui il rapporto ha O ed H e quello che hanno questi due corpi +semplici nella molecola d'acqua: esse sostanze ternarie hanno sempre +di C sei atomi ovvero un numero di atomi multiplo di sei. + +Se ne fanno tre gruppi. + +1 gruppo: Amidi, cui appartengono l'amido, la fecola, ed il +glicogene. + +2 gruppo: Glucosidi cui appartengono glucosio, inosite e levulosio. + +3 gruppo--Saccarosi, cui appartengono zucchero di canna, lattosio, +mellitosio. + +_Amido_.--C_{5}H_{10}O_{5}. Al microscopio si presenta costituito di +tanti granelli caratterizzati da un ilo od ostiolo (punto centrale +piu opaco) attorno al quale stanno le zone concentriche dell'amido. +Osservandolo ad occhio nudo appare polvere o masse irregolari di una +bianchezza caratteristica: la luce del sole cadendo sull'amido lo fa +parer lucente quasi fosse formato di piccoli cristallini. + +La ptialina sprigiona la granulosa dall'involucro di cellulosa--parti +di cui e formato ogni granello d'amido--e la tramuta alla temperatura +di 40 centigradi in amidulina che si colora in bleu coll'iodo, poi in +eritro destrina che l'iodo colora in rosso. Questa, parte si trasforma +in maltosio e zucchero d'uva, parte si trasforma in acrodestrina che +resta incolore coll'iodo, ma che precipita coll'alcool in polvere +bianca. + +Il maltosio e l'acrodestrina vengono dall'enzima pancreatico, la +steopsina, o diastasi pancreatica, nonche dall'azione concorrente +della bile e del succo enterico tramutati in glucosio. L'involucro di +cellulosa dell'amido viene disciolto. + +L'iodo anche in tracce minime colora l'amido in azzurro intenso, dando +luogo alla formazione del cosiddetto ioduro d'amido, nome improprio, +perche questo non e un composto chimico a proporzioni definite viene +scolorato, dall'alcool, dalla potassa, da altri reagenti e dalla luce +solare. E solubile nell'acido nitrico fumante, e la soluzione versata +in acqua abbondante da luogo ad un precipitato bianco polveroso +xiloidina esplosivo. + +Nell'acido nitrico diluito si trasforma in acido ossalico. A caldo ed +a secco l'amido si trasforma in pirodestina: a caldo e ad umido in +destrina. + +La destrina differisce dall'amido per esser solubile nell'acqua +fredda, e pel colorarsi in rosso con l'iodo; e polverulenta, +brancastra. Ha comune coi glucosidi la proprieta di ridurre molti +composti; si comporta come essi col reattivo di Trommer. + +Il _glicogene_--6(C_{6}H_{10}O_{5}) + H_{2}O, Trovasi nel fegato, nei +muscoli, nell'ovaia, nel testicolo e nei tessuti embrionali. Si forma +per attiva cellulare e trovasi incapsulato nelle cellule epatiche +nato, secondo alcuni, dagli idrati di carbonio, secondo altri, +dall'albumina. Resto molto discussa questa origine, ma Plueger emise la +sua teoria che par risolva la questione in modo se non indiscutibile, +al certo molto esatta: crede che il glicogene nasca dal sintetizzarsi +nel fegato degli idrati e degli albuminoidi e dal loro successivo +sdoppiamento. + +Il Puvy crede che la glicogenesi sia un fenomeno post-mortale dovuto a +fermenti che divengono liberi colla morte dell'individuo. + +Da altri e stato creduto che il glicogene s'originasse nel fegato +dal glucosio del sangue che lo attraversa, fondandosi sul fatto che +l'inanizione fa sparire il glicogeno dal fegato, pur sapendo che il +sangue delle vene sopraepatiche e piu ricco in glucosio del sangue +della vena porta. + +E polvere bianca, insapore, inodore, solubile nell'acqua a caldo, +formando una soluzione opalescente. Trattando questa coll'iodo ne vien +colorata in rosso vivissimo. + +L'azione degli acidi fa trasformare il glicogeno in glucosio del pari +lo trasforma in glucosio il sangue che attraversa il fegato: pero si +noti che nel sangue circolante v'ha glucosio e non glicogene. + +Per preparare il glicogeno si immerge il fegato d'un'animale morto da +poco tempo nell'acqua a 100C per impedire l'azion dei fermenti e si +riduce in poltiglia. + +Da questa si toglie l'albumina col coagularla e trattenerla su filtro: +dal filtrato si precipita il glicogene mediante alcool. + +Il glicogeno e elemento termogeno per eccellenza: nei muscoli esso e +sorgente di forza attiva eppero nei muscoli in lavoro la sua quantita +diminuisce notevolmente. + +La cellulosa dell'amido rimane dopo l'estrazione della granulosa +cui forma scheletro ed involucro. E colorata dall'iodo in giallo +rossiccio, mentre la granulosa si colora in violetto cupo. + +Trovasi in alcune alghe e nei vegetali, abbondantissima; alcuni +batteri (ad esempio il bacillus amylo-bacteri presentano nel loro +protoplasma molta cellulosa. + +Nelle feci trovasi come prodotto escrementizio. + +L'acido nitrico trasforma la cellulosa, quindi la carta, la bambagia +di cotone, la paglia, in pirossilina o cotone fulminante, solubile +in un miscuglio di alcool ed etere. La soluzione dicesi collodio ed +adoperasi a vari usi. + +Il reattivo di Schweizer o liquore cupro-ammonico, liquido di colore +azzurro intensissimo, che si ottiene per azione dell'aria e del rame +sull'ammoniaca, scioglie la cellulosa. + +Glucosidi C_{6}H_{12}O_{6}. + +Composti neutri o lievemente acidi, che si trovano in moltissimi +vegetali e prendono gran parte nel ricambio dell'organismo animale. + +Glucosio: e abbondante nell'uva e nei frutti acidi. + +E cristallizzabile in prismi sottili, raggruppati, solubili nell'acqua +e nell'alcool, insolubili nell'etere. + +Nell'uomo trovasi normalmente nel sangue, nel chilo e nelle urine; +in queste la quantita di glucosio non eccede mai tracce minime +normalmente, ma in casi patologici puo trovarsi in dose eccessive +tanto da dare alle urine un alto peso specifico ed una consistenza +sciropposa. Lo zucchero diabetico e una modifica allotropica del +glucosio e dicesi paraglucosio. + +Nel tubo digerente l'origina dall'alimentazione o che tale si +introduca o per le modificazioni che subiscono gli altri idrati di +carbonio sotto l'azione dei vari enzimi digestivi. Nel sangue ve n'e +nel rapporto del 0,5 per 100 nato dallo sdoppiarsi del glicogene iu +glucosio ed urea. + +Il lievito di birra per azione del Saccaromices cerevisiae lo sdoppia +in alcool ed anidride carbonica. Nell'urina diabetica il glucosio +subisce lo stesso sdoppiamento per azione di un fermento speciale +fatto da cellule rotondeggianti con prolungamenti filamentosi. + +Molte reazioni del glucosio sono l'applicazione della sua forza +riducente sui vari composti. + +1 Reattivo (del Moore): si fa una soluzione di potassa caustica e +si aggiungono pochi centimetri cubici di questa all'urina sospetta: +riscaldando l'urina s'abbruna e da odore di caramelle per la +formazione d'acido melassico. + +2 Reattivo (di Boettcher): si aggiunga carbonato di soda all'urina +contenente il glucosio, indi del magistero di bismuto cioe nitrato +basico di bismuto e si riscaldi, s'avra un precipitato grigio +e colorazione di tutta l'urina contenuta nel tubo da saggio in +giallo-bruno. + +3 Reazione (del Trommer). Si aggiunge all'urina da esaminare della +potassa caustica e poche gocce di solfato di rame: il liquido prende +una colorazione azzurro-oscuro. + +Riscaldando s'ha un precipitato giallo di ossidulo di rame dovuto alla +riduzione dell'ossido di rame operata dal glucosio. + +3^{a} reazione (Selmi). Aggiungendo all'urina poche gocce di soluzione +di acido picrico, se questa non contiene glucosio, non altera il color +giallo dell'acido, altrimenti si colora in rosso-sangue. + +4 reazione (di Callaud). + +Evaporando a caldo lentamente, in una capsula, la urina, si depone un +precipitato di cristalli prismatici di glucosato di cloruro di sodio +di formula: formola + +(C_{6}H_{12}O_{6})^2ClNa+ H. + +Questi cristalli sono solubili nell'acqua e precipitano anidri od +idrati. + +5 reazione (di Worm-Muller). + +E una reazione molto sensibile: si faccia una soluzione di soda +caustica in acqua gr. 100, in questa si versi di tartrato doppio di +sodio e potassio gr. 10 e di solfato di rame, vitriuolo azzurro, gr. +2,50. Si riscaldino 2 c.c. di questa soluzione e 4 c.c. di urina, in +due tubi da saggio: unendo i due liquidi si ha un precipitato giallo +di ossidulo di rame piu o meno abbondante. + +Per il dosamento del glucosio si adopera il liquido di Fehling, il +metodo della fermentazione e la saccarimetria. + +Reattivo di Fehling. + +Si faccia una soluzione di gr. 1,60 di tartrato neutro di potassio in +gr. 100 di acqua e si aggiunga a questa una soluzione di gr. 130 di +soda caustica in gr. 600 d'acqua. Ottenuto questo miscuglio vi si +versi piano piano ed a poco a poco una soluzione di gr. 40 di +solfato di rame in gr. 168 d'acqua. Questa col cadere da luogo ad un +precipitato azzurro che subito si scioglie e scompare ed il liquido si +fa bleu. Si aggiunga dell'acqua distillata sin che tutto il reattivo +prenda il volume di 1155 c.c. e si conservi all'oscuro. + +Il liquido di Fehling e reattivo disimetrico: per servirsene si +adopera la buretta di Mohr. + +Si versa nella buretta l'urina. Aprendo il rubinetto di vetro si fa +cadere l'urina in una nota quantita di liquido di Fehling riscaldata. +Nel cadere l'urina, il liquido di Fehling si fa dapprima di color +rosso bruno indi rosso vivo: si prende questo come termine della +operazione tenendo come norma nel calcolo quantitativo che 2 c.c. di +liquido di Fehling vengono decolorate da gr. 0,01 di glucosio. + +Il metodo della fermentazione s'attua coll'aggiungere all'urina un po' +di lievito di birra. Si formera alcool ed anidride carbonica, dal peso +di cui puo rilevarsi la quantita del glucosio fermentato. + +Si sa che 46,88 parti di anidride carbonica hanno di corrispettivo 100 +parti di glucosio. + +In pratica si adoperano molti apparecchi, per mezzo dei quali si +raccoglie in palloni di vetro l'anidride carbonica per pesarla e +dedurre cosi dal peso le quantita di glucosio esistente. Io userei +un apparecchio che per quanto semplice, per tanto a me pare utile e +comodo: una bottiglia di Wolf a due gole ha una di queste chiusa merce +un tappo di gomma e l'altra gola comunicante con un tubo ad U merce +un tubo a squadra saldato perpendicolarmente ad una delle branche del +primo. Verso nel tubo ad U un po' di mercurio 1l quale si mette, come +e logico, nello stesso piano orizzontale nelle due branche. Indi verso +in quella branca cui e saldato il tubo a squadra una soluzione di +potassa caustica e nell'altro tanto d'acqua che faccia equilibrio alla +potassa: chiudo la branca in cui v'e la potassa: verso nella bottiglia +l'urina con un po' di lievito di birra e chiudo la bocca libera della +bottiglia di Wolf. La fermentazione ha luogo e l'anidride carbonica +si svolge a man mano viene aspirato, diciam cosi, dalla potassa +con formazione di carbonato di potassa. Aumentandosi il peso della +soluzione alcalina, l'acqua salira nel tubo aperto: una graduazione +comune alle due branche mi indica il dislivello, il quale e indice +dell'aumento in peso dalla soluzione alcalina, donde puo dedursi +la quantita del glucosio fermentato. E bene evidente che bisogna, +fermentazione completa, aprir la bocca chiusa della bottiglia di Wolf +per ridurre la pressione interna eguale alla pressione esterna. Per +rendere sensibile quest'apparecchio puo darsi alla branca del tubo ad +U contenente acqua una inclinazione a piacere, aumentandosi cosi la +lunghezza della colonna d'acqua mobile: la graduazione puo darsi +ad esso facendo fermentare urine con note quantita di glucosio e +servendosi degli indici d'elevazione della colonna d'acqua come punti +fissi da potersi usare come punti limiti. + +Inosite C_{6}H_{12}O_{6} + 2H_{2}O: trovasi nel rene, nel cervello, +ma soprattutto nei muscoli e specialmente nel miocardio: in questo +in alcuni animali e tanto abbondante da dare un sapore dolciastro. E +solubile nell'acqua, nell'alcool. Puo subire la sola fermentazione +lattica in presenza di sostanze organiche in putrefazione. Per +riconoscerlo lo si precipita merce acetato di piombo indi su lamina di +platino si addiziona d'acido nitrico e s'evapora a caldo; aggiungendo +dell'ammoniaca e del cloruro di calcio, una colorazione rosea svelera +la presenza dell'inosite. + +Il nitrato mercurico da coll'inosite un precipitato rosso; questa +colorazione peri, e data dal reattivo suddetto anche agli albuminoidi. + +Trovasi in vari vegetali specialmente nei legumi, di cui i fagiuoli ne +rappresentano un tipo molto ricco, eppero fu creduto che s'originasse +nell'organismo animale da essi. Pare pero dimostrato che puo derivare +anche dagli albuminoidi. + +--La saccarimetria e un metodo di ricerca qualitativa e quantitativa +del glucosio basata sulla deviazione a destra indotta dal glucosio al +piano di luce polarizzata. S'adoperano vari saccarimetri in cui si +misura la quantita di glucosio dalla deviazione dei raggi polarizzati. + +_Levulosio_: e isomero al glucosio da cui differisce perche +sinistrogiro. + +Per azione del succo enterico cioe per l'invertina o fermento +inversivo di esso, gl'idrati di carbonio sono tramutati in levulosio. + +Saccaridi C_{6}H_{22}O_{11}. + +Lo zucchero _di_ canna entra cogli alimenti nel tubo digerente. La +saliva e il succo gastrico si comportano con esso come con gli altri +idrocarbonati. Non riduce gli ossidi metallici; in presenza dei +fermenti puo subire la fermentazione lattica. + +Il succo enterico per azione sia dell'invertina, che dei fermenti +figurati, sdoppia il saccarosio in glucosio e levulosio. + +E bianco, cristallizzato in masse dure, solubili nell'acqua, non +nell'alcool, nell'etere e negli oli essenziali. + +In presenza degli alcali non s'annera. + +Un miscuglio d'acido nitrico concentrato ed acido solforico trasforma +lo zucchero in una sostanza esplosiva nitro-saccarosio. + +Il _Lattosio_ e lo zucchero del latte, trovasi in questo come +secrezione specifica dalla glandula mammaria. Non e ben noto come +si produca in questa eppero si crede abbia l'attributo di sostanza +saccorogena un corpo proteide esistente nel latte. Trovasi nell'urina +delle lattanti in caso di ristagno di latte, e del pari dopo +l'ingestione di molto latte. + +Lo zucchero di latte cristallizza in tavolette rombiche bianche +solubili nell'acqua, insolubili nell'etere: devia a destra il piano +della luce polarizzata. Puo subire indirettamente la fermentazione +alcoolica. + +Direttamente subisce la fermentazione lattica cioe lo sdoppiamento in +acido lattico ed anidride carbonica. + +Il Koumis ed il Kefir son due bevande fatte con latte fermentato e che +contengono in proporzioni diverse alcool, anidride carbonica ed +acido lattico; questo ottenuto per fermentazione diretta, quello per +fermentazione indiretta cioe preceduta dal mutarsi il lattosio in +glucosio. + +Son due bevande di gran valore ed i montanari del Caucaso ne usano +come tonico eccellente. + +Per riconoscere il lattosio si aggiunge al liquido di cui si sospetta +una soluzione di acetato neutro di piombo; riscaldando, il liquido +assume un colore giallo bruno che si fa rosso coll'aggiunta +dell'ammoniaca. + +Il _mellitosio_ si trova abbondante nel miele, in molte specie di +Eucaliptus australiane. + +E sciropposo. Per azione dei saccarificanti si trasforma in maltosio e +zucchero d'uva. + +Non fermenta direttamente ma deve sdoppiarsi per fermentare in +glucosio e levulosio. Il glucosio fermenta direttamente, il levulosio +invece ha bisogno di cambiarsi in glucosio. Devia a sinistra i raggi +polarizzati. + +Si comporta come tutti i glucosidi coi loro reattivi pero non risponde +alla seguente reazione di Krauze cui ben rispondono gli altri. + +Si faccia una soluzione concentrata di bicromato di potassio e se ne +versino pochi centimetri cubici nel liquido da esaminare, si riscaldi +tutto e si aggiungano un tre o quattro gocce di acido solforico: il +mellitosio non essendo riducente sull'acido cromico fatto libero +dall'acido solforico non dara la colorazione verdastro chiaro che +avrebbe data la presenza de gli altri giucosidi. + +Sec. 3. _Acidi_--Diconsi acidi organici quei composti che nascono dalla +sostituzione d'un gruppo carbossilico ad un atomo d'idrogeno di un +idrocarburo saturo es: + + CH_{3} da CH_{3}COOH. + metano acido acetico + +_Acido lattico_: di questo acido vi son quattro isomeri della formula +C_{3}H_{6}O_{3} e sono: acido etilidenolattico, acido etilenolattico, +acido sarcolattico, acido idracilico. + +L'acido _etilideno lattico_ e un liquido sciropposo, igroscopico, +solubile nell'etere. Trovasi nel contenuto gastrico normalmente +sia che si consideri come una secrezione specifica delle glandule +gastriche sia che si creda origini dalle fermentazioni. + +Il latte, dopo non molto tempo irrancidisce; questo tempo s'accelera +tenendo il liquido all'aria e ad alta temperatura, pero non superiore +ai 50C. si fa lunghissimo se il latte si tiene ben chiuso ed al +fresco. + +Cio pare che si possa spiegare ammettendo l'azione simultanea, nella +fermentazione, dei fermenti e di un enzima proveniente al certo dalla +glandula mammaria stessa: pero questo non e ben dimostrato. + +Il contenuto gastrico ne e relativamente piu ricco nel termine del +periodo di chimificazione. + +Per riconoscerne la presenza e separarlo dall'acido cloridrico, si usa +il metodo del coefficiente di partizione che consiste, come ho detto +parlando dell'acido cloridrico, nell'aggiungere acqua ed etere. +L'acqua tira a se l'acido minerale, l'etere l'acido organico: +separando questi due solventi, come e logico, trascineranno con loro i +corpi in soluzione. Si svela la presenza dell'acido lattico versando +nel liquido da esaminare una piccola quantita di percloruro di ferro: +s'avra un precipitato gialletto di lattato di ferro. + +Si va piu immuni da errori col reattivo di Uffelmann, che si prepara +facendo una soluzione di 6 gocce di percloruro di ferro in 40 +centimetri cubici di acqua distillata cui si aggiungono in ultimo 4 +gocce d'acido fenico. + +Una soluzione di carbonato di rame versata in un liquido contenente +acido lattico, da una colorazione verde azzurrognola, per la +formazione di lattato di rame. + +In tutte le reazioni che si fanno per svelar la presenza dell'acido +lattico, si badi a portar via precedentemente le albumine che +potrebbero nascondere i precipitati: per separarle, basta riscaldare +moderatamente e poi filtrare il liquido da esaminare. + +Scaldando l'acido lattico con acido solforico si sviluppa ossido di +carbonio, che si riconosce avvicinando un po' di ossido rameoso il +quale e polvere di colore rosso vivo: l'ossido di carbonio lo riduce +in rame ed anidride carbonica. + +L'ossido di carbonio brucia con fiamma azzurra. + +Evidentemente dalla presenza dell'ossido di carbonio si deduce la +presenza dell'acido. + +L'acido etilideno lattico e inattivo sui raggi polarizzati mentre +l'acido etinolattico e destrogiro. Da sali il cui coefficiente di +solubilita e maggiore di quello dei sali dell'acido etinolattico, +eppero si tien come norma nella distinzione tra i due acidi. + +E un liquido lievemente gialletto inodore solubile nell'acqua, +nell'alcool, nell'etere. + +--_L'acido etilenolattico_ trovasi nel succo muscolare che si ricava +facendo l'infuso acquoso dei muscoli; in questi e accompagnato +dall'acido sarcolattico cui rassomiglia differendosene per le molecole +d'acqua di cristallizzazione dei sali cui formano e specialmente +per essere l'etilenolattato di zinco amorfo ed il sarcolattato, +cristallino. + +E un liquido di consistenza sciropposa, incolore solubile nell'acqua, +nell'alcool, nell'etere. + +--_Acido sarcolattico_ da [Greek: sarkos] carne: fu cosi chiamato +da Liebig l'acido lattico che si trova nel muscolo morto o +stanco proveniente o dalla fermentazione lattica dell'inosite o +dall'ossidazione funzionale di questa. + +Per riconoscerlo si aggiunge al liquido da esaminare un po' di +carbonato di rame, si ha un precipitato di globetti di sarcolattato di +rame: questo pero e poco solubile nell'alcool e in cio differisce dal +lattato di rame ottenuto cogli altri isomeri. + +L'acido sarcolattico sotto l'influenza del calore si muta in acido +lattico ordinario. + +--_Acido idracrilico_: e isomero all'acido lattico. Hammerstenn dice +che finora non fu trovato nell'organismo, Wislicenius dice d'averlo +trovato nell'edema di un ammalato d'osteomalacia. + +--_Acido colalico_ C_{24}H_{40}O_{5}. Si forma nella bile in +decomposizione: eppero trovasi nelle feci. Trovasi nel contenuto +intestinale allorche le fermentazioni eccessive rendono insufficiente +il potere antiputrido della bile. L'acido colalico cristallizza in +prismi rombici o in tavole aggruppate; questi son solubili piu a caldo +che a freddo nell'alcool eppero facendone soluzioni a caldo si hanno +precipitati col raffreddarsi dei mezzi solventi. + +Nella bile trovasi accoppiato a glicina formando acido glicocolico ed +a taurina formando acido taurocolico. + +La reazione per gli acidi biliari e di Pettenkofer e consiste +nell'aggiungere un po' di saccarosio alla urina e far che vi si +sciolga agitando il liquido nel tubo da saggio, indi si aggiunge un +po' d'acido solforico concentrato: la presenza degli acidi biliari +si svelera col comparire di una colorazione rosso intensa. Questa +reazione serve benissimo anche per l'acido colalico. + +Per ottenere l'acido colalico o dalla bile o dalle feci, si bollono +queste con soluzione satura di potassa: si formera colalato di +potassa. Indi si aggiunga un poco di acido cloridrico, si formera +cloruro di potassio, restando d'altra parte l'acido colalico il quale +essendo poco solubile precipitera cristallizzato, sol che si lasci il +liquido in riposo. + +Facendo bollire con acidi o con barite o potassa oppure riscaldando a +200 o per le putrefazioni intestinali, l'acido colalico si scinde in +dislisina e acqua. Le dislisine nascono dalla disidratazione degli +acidi, eppero bolliti con corpi idratanti ridanno gli acidi stessi. +La dislisina dell'acido colalico trovasi nelle feci e nelle urine +itteriche + + C_{24}H_{40}O_{5}-2H_{2}O = C_{24}H_{36}O_{3} + acido colalico dislisina + +--_L'acido coleidinico_ C_{24}H_{38}O_{2} trovasi nella bile; nasce da +disidratazione dell'acido colalico eppero trovasi nelle feci. + +--_L'acido acetico_ C_{2}H_{4}O_{2} trovasi nel contenuto gastrico ed +intestinale, nel sangue, nell'urina, nei muscoli. + +E un liquido che si ottiene dall'ossidazione dello alcool etilico: +normalmente si ricorre al _mycodermi aceti_, il quale e un fermento +organizzato e si fa agir questo in presenza dell'aria; pero puo ancora +ottenersi l'ossidazione sotto l'influenza del nero di platino. + +Cristallizza formando coll'acqua un idrato; nell'acqua e +solubilissimo. E riconoscibile pel suo odore caratteristico: puo +riconoscersi del pari aggiungendo un po' d'ossido di rame al liquido +da esaminare. L'ossido e rosso ed insolubile, si formera acetato di +piombo, solubilissimo di color verde-rame. + +--_L'acido formico_ trovasi in tracce nell'urina, nel sudore, nel +sangue; e un liquido incoloro, solubilissimo nell'acqua. Trovasi allo +stato cristallino alla temperatura di 1C. sopra zero. Odora d'aceto: +e irritante molto sulla pelle, producendo delle flittene dolorose: +l'acido solforico lo decompone, disidratandolo, in acqua ed ossido +di carbonio CH_{2}O_{2}-H_{2}O = CO. Forma sali solubilissimi ad +eccezione di quelli di piombo, poco solubili a freddo non molto a +caldo. + +--_L'acido ossalico_ C_{2}H_{2}O_{4} trovasi nell'urina o in soluzione +o entrando nella formazione di calcoli vescicali. + +E bianco, cristallino solubilissimo, nell'acqua: colla potassa forma +un sale detto sale d'acetosella acidissimo. + +Trattato con un po' d'acido solforico si decompone in anidride +carbonica, ossido di carbonio ed acqua: + + C_{2}H_{2}O_{4}-H_{2}O = CO_{2} + CO + Acido oss. An. carb. Oss. carb. + +Nell'urina trovasi combinato alla calce formando ossalato di calcio: +questo e assolutamente insolubile nell'acqua, pero si scioglie in +presenza del solfato acido di sodio, dell'urea e di sali alcalini. + +Per precipitarlo dall'urina basta aggiungere dell'ammoniaca: al +microscopio si presenta in cristalli a forma di busta da lettere o a +forma di piccoli prismi con basi piramidali. Talvolta assume la forma +di dumb-bells, quasi costituiti da fasci di cristalli filiformi +stretti nel mezzo. Nel consueto si deduce la quantita dell'ossalato di +calcio dell'urina dal numero di cristalli che capitano sotto la lente +del microscopio in una o piu osservazione. + +Per dosarli completamente si aggiunge ad un determinato volume di +urina, dell'ammoniaca in eccesso ed un po' di soluzione di cloruro +di calcio: precipitera ossalato di calcio; prima di raccogliere +il precipitato sul filtro si aggiunga dell'acido acetico in tenue +quantita. Indi si filtri il liquido; cio che si raccoglie sul filtro +si lavi, si dissecchi e si pesi. + +Puo trovarsi nell'urina quantita non grande di ossalato di calcio +specialmente in seguito a stati ipostenici nervosi o in seguito a cibi +ricchi di acido ossalico: il trovarne normalmente ed in abbondanza +costituisce una malattia detta ossaluria. + +--_Acido valerico_. C_{5}H_{10}O_{2}. Trovasi nel sudore cui da +il puzzo caratteristico e specialmente nel sudor putrido e negli +escrementi nato dalle varie fermentazioni. Ha odor di valeriana +dispiacevolissimo e penetrante. E un liquido incoloro poco solubile +nell'acqua forma sali solubili. + +--_Acido caproico_. C_{6}H_{12}O_{2}. Trovasi nel sudore, e liquido +inodore, insolubile nell'acqua, solubile nell'alcool. + +--_Acido caprilico_ C_{8}H_{16}O_{2}: accompagna il precedente. Hanno +tutti e due il caratteristico odor di sudore. + +--_Acido caprinico_ C_{10}H_{20}O_{2}: liquido poco solubile con odor +di sudore. + +--_Acido butirico_ C_{4}H_{8}O_{2}: trovasi nel sangue, nell'urina, +nel sudore, nel latte, nel contenuto del tubo digerente. Nel latte +trovasi allo stato di etere butirico; nel tubo digerente puo trovarsi +per fermentazione indotta dal _bacillus butiricus_. + +Il bacillus butiricus tramuta il lattato di calcio in butirrato di +calcio, carbonato di calcio, anidride carbonica ed idrogeno. Valga la +seguente equazione della fermentazione: + + 2(C_{2}H_{5}O_{2})^{2}Ca + H_{2}O + lattato di calcio + + =(C_{4}H_{7}O_{2})^{2}Ca + CO_{3}Ca + 3CO_{2} + 4H_{2} + butirato di calcio, carb. di calcio anidr. carb. + +V'ha formazione d'idrogeno nelle fermentazioni pel bacillus butiricus: +e questa una delle sorgenti dell'idrogeno nel tubo intestinale. + +L'acido butirico e un liquido incoloro, solubile, d'odor fetido di +burro irrancidito. + +--_Acido oleico_ C_{18}H_{34}O_{2} trovasi nell'adipe. Nei grassi +trovasi allo stato di oleina, gliceride dell'acido oleico assieme +all'acido stearico e palmitico. + +E cristallino a bassa temperatura; liquido a 14 sopra zero +irracidisce prontamente, e solubile poco nell'alcool freddo moltissimo +nell'alcool caldo, e solubile del pari nell'etere, e insolubile +nell'acqua. + +--_ L'acido oleico_ si trasforma sotto l'azione dell'acido nitroso in +acido cianidrico. + +Coll'acido solforico e zucchero di canna da una colorazione rossa +quasi simile a quella che gli acidi biliari danno nella stessa +reazione. + +--_ Acido stearico_ C_{18}H_{36}O_{2}: trovasi nell'adipe e in tutti +i grassi animali allo stato di etere glicerico cioe sotto forma di +stearina: trovasi nel pus, nelle masse caseose tubercolari. + +E cristallino in lamine rombiche, solubile nell'alcool, nell'etere, +insolubile nell'acqua. E inodore, insipido, di consistenza molle. + +--_L'acido palmitico_ C_{16}H_{32}O_{2} trovasi nell'adipe, nel +sangue, nel burro. E cristallino in aghi bianchi solubile nell'alcool, +nell'etere, nel cloroformio e nella benzina. + +--_L'acido margarico_ trovasi nell'adipe: esso e un miscuglio d'acido +palmitico e stearico. + +E solido, bianco: in commercio e impiegato a formar candele steariche. + +Sec. 4. _Eteri_.--Diconsi eteri alcuni corpi organici derivanti dalla +sostituzione d'un radicale alcoolico od acido all'idrogeno ossidrilico +degli alcool, ad esempio: + + CH_{3}OH da CH_{3}OCH_{3} + alcool metilico + +La glicerina e un alcool triatomico, forma eteri glicerici: e a questi +che comunemente si da il nome di grassi che nascono dalla sostituzione +ad uno, a due, o a tutti e tre gli atomi di idrogeno della glicerina +dei radicali degli acidi grassi; ad es. la palmitina cioe palmitato +di glicerina deriva da sostituzione a tutti e tre gli atomi di H +ossidrilici della glicerina del radicale dell'acido palmitico. + +Sec. 5.0 _Eteri glicerici_--I grassi piu importanti nella nostra economia +sono l'oleina, la palmitina e la stearina: questi due ultimi mischiati +insieme formano la margarina. + +_Oleina_. Trovasi nell'urina, nel chilo, nel tubo digerente. Nel +sangue ve n'e nuotante nel siero o incapsulato dai leucociti eppero +in esso la quantita di grassi e quasi nulla nei periodi lontani dal +pasto, e massima nel periodo di chilificazione. + +E nell'intestino che i grassi si emulsionano. Intendesi per +emulsionamento dei grassi la divisione che essi subiscono in piccoli +globetti, tenuti in sospensione in un liquido. + +Cio e possibile allorche il liquido e alcalino e tiene in dissoluzione +un albuminoide qualsiasi: agitando in questo un grasso, l'albuminoide +tenuto in dissoluzione fara una cuticola ai globetti che si formano +coll'agitare il liquido. + +Prima pero che questo strato albuminoide si formasse gia l'alcali del +liquido aveva saponificata la superficie dei globetti di grasso, i +quali resteranno cosi, involti da una parete di sapone e da una parete +di materia albuminoide: questa, di cui e discussa l'esistenza, dicesi +membrana aptogena di Anderson. + +La bile, il succo pancreatico ed il succo enterico emulsionano i +grassi e rendono possibile il passar di questi nelle vie linfatiche +e chilifere. La bile da ai grassi una emulsione grossolana, il succo +pancreatico ed il succo enterico danno ai grassi una emulsione fina e +persistente. + +Il grasso s' origina nell'organismo dagli alimenti. Pero trovandosi +grasso anche negli animali erbivori deve dedursene che il grasso puo +formarsi anche dagli idrati di carbonio; ad esempio le api si nutrono +del nettare dei fiori eppur danno cera cioe grassi. + +Anche gli albuminoidi possono essere trasformati in grasso: prova ne +sia l'adipo-cera cadaverica e del pari il trovarsi trasformato in +grasso l'albume d'uovo che noi avessimo posto sotto la cute d'un +animale. + +E certo pero che la qualita di grasso dell'organismo, e in determinato +rapporto col grasso degli alimenti. + +I grassi come termine ultimo delle loro modificazioni danno acqua ed +anidride carbonica, pero percorrono numerose vie prima di giungere a +quest'ultima modificazione. Nell'intestino ad esempio i grassi +neutri si scindono parzialmente in glicerina ed acidi grassi e si +saponificano parzialmente. + +I grassi all'aria irrancidiscono e prendono cosi un odore disgustante, +nauseoso: questo e dovuto alla formazione di acidi grassi di odor +fetido quale valerico, caprico, caproico ed altri. + +Elevando ad alta temperatura i grassi o trattando la glicerina a caldo +con solfato potassico si hanno vapori di acroleina C_{3}H_{4}O liquido +di odore irritante incolore, che bolle a 52, poco solubile nell'acqua +avidissimo d'ossigeno. + +Per separare i grassi dai liquidi che li tengono in emulsione si +aggiunge a questo un alcali e dell'etere e si agita. Il grasso vien +disciolto dall'etere. + +Per separare i grassi neutri dagli acidi grassi in un miscuglio puo +aggiungersi della soda: questa formera il sapone del grasso neutro +rispettando il grasso acido, eppero versando in ultimo dell'etere e +dell'acqua, i saponi si scioglieranno nell'acqua, i grassi nell'etere. + +I grassi del pari che gli acidi grassi rendono rossa, la tintura +d'alcanna di color bleu. L'acqua riscaldata in tubi chiusi a 200 +sdoppia i grassi neutri in glicerina ed acido grasso. + +I principali grassi neutri dell'organismo animale sono l'oleina, la +stearina, la palmitina, la margarina, la butirina. + +_L'oleina_ costituisce l'elemento liquido degli olii; e denso, +incolore. + +Quella del corpo umano e giallastra non per variazione della oleina +ma per la presenza di uno speciale pigmento detto luteina (di cui +parleremo in seguito) che trovasi anche negli altri grassi dando +all'adipe il colore giallastro caratteristico. + +Oltreche come costitutivo dell'adipe l'oleina trovasi allo stato +naturale e allo stato di oleati alcalini nel tubo intestinale, data +dagli alimenti. + +Si ricava l'acido oleico dall'oleina facendo agire a caldo sulla +oleina l'acqua e il litargirio ridotto in polvere finissima. + +L'oleina scioglie gli altri grassi eppero la sua presenza e sempre +associata ad un grado maggiore o minore di fluidita. + +La _stearina_ trovasi nell'adipe; e cristallizzata in squamette +rombiche insolubili nell'alcool e nell'etere. + +La _palmitina_ trovasi del pari nell'adipe; e solida, cristallizzata +in aghi bianchi, insolubile nell'acqua, solubile nell'alcool e +nell'etere. + +La _margarina_ e un miscuglio di stearina e palmitina: essa trovasi +nel burro del latte di cui e il costituente piu importante, assieme ad +altri grassi. + + + + +CAPITOLO 3. + +_Sostanze quatarnarie non azotate_ + + +Son due solamente le sostanze quaternarie importanti, non azotate: +l'acido fosfoglicerico e l'escretina. + +L'acido _fosfoglicerico_ C_{3}H_{9}PhO_{2}, trovasi nel tessuto +nervoso: e un liquido denso incolore che s'ottiene dalla +decomposizione del protagono e della lecitina. Quest'ultima trattata +con acqua di barite da acido fosfogligerico, neurina e stearato di +barite. + +_L'escretina_ C_{78}H_{156}SO, si trova nelle feci; cristallizza +in piccoli prismi solubili nell'alcool, nell'etere, insolubili +nell'acqua, e nel cloroformio. Non e ben nota la sua origine. + + + + +CAPITOLO 4. + +_3 gruppo--Composti azotati_ + + +Sec. 1. + + +_Sostanze albuminoidi_. + +Sotto questo nome va compreso un gruppo estesissimo di corpi di +costituzione molto complessa, incristallizzabili quasi tutti, tutti +levogiri e di natura colloide, cioe difficilmente diffusibili +attraverso membrane porose, essendo fornite di bassissimo indice o +coefficiente osmotico. + +Nella maggior parte, queste sostanze hanno una modifica solubile +nell'acqua ed un'altra insolubile: il passaggio dall'una forma +all'altra dicesi coagulazione. + +Alcuni corpi albuminoidi sono solubili nell'acqua, altri non lo sono: +e stato messo in dubbio la solubilita dei primi e fu creduto che le +albumine sono in uno stato di diffusione molecolare non allo stato di +soluzione. + +Tutti gli albuminoidi diventano solubili per opera degli alcali. + +Evaporati nel vuoto a 30C. lasciano dei residui in parte solubili +nell'acqua: evaporati a temperatura piu alta danno residui non +piu solubili: disseccati ancora danno masse amorfe, trasparenti, +giallastre. + +Riscaldati a piu di 110 gr. si decompongono, diventano brune e danno +luogo a vari prodotti volatili d'odor di corno bruciato e a residui +fissi che son le ceneri, composte di carbonati alcalini e di fosfato +di calcio. Questi trovansi sempre nelle sostanze albuminoidi. + +Bollendo qualsiasi albumina con acido forte si ha prima la riduzione +in peptone e poscia una riduzione in ammoniaca, anidride carbonica, +leucina, tirosina, acido asparaginico, acido blutamidico. + +Del pari fondendo le albumine con potassa caustica si ha ammoniaca, +anidride carbonica, leucina, tirosina, acido ossalico, acido +solforoso, scatolo, indolo e fenolo. + +Le decomposizioni da putrefazioni degli albuminoidi sono le stesse che +a questi inducono gli alcali caustici. + +Tutti gli albuminoidi, come ho detto, son solubili in soluzioni +d'alcali caustici: nelle soluzioni che si hanno trovansi dei solfuri +e solfati del metallo dell'alcali impiegato, eppero s'ammette che +nell'albumina il solfo sia doppiamente combinato. La costituzione +atomica degli albuminoidi e complessa e la loro grandezza e enorme in +paragone a quella dei corpi minerali ed anche di molti corpi organici. + +Il Mulder crede l'albumina composta da sulfamide con la _proteina_; la +quale, secondo lui, e il radicale organico di tutti gli albuminoidi. + +La proteina e priva di solfo: essa s'ottiene precipitando mediante un +acido, un'albumina in soluzione in un liquido alcalino. + +Altre opinioni furono emesse, senzache alcuna di esse risolva +pienamente la questione e per molti chimici insigni e incerto se +l'albumina sia un vero principio immediato: questi dubbi sono spiegati +pel modo duplice di accoppiamento atomico del solfo e pel modo come +l'albumina si comporta coi solventi. Ad esempio: facendo una soluzione +di albumina in acido acetico e aggiungendo della potassa anche in +eccesso accade che una parte dell'albumina precipita, un'altra parte e +trattenuta in soluzione. + +Varie formole furon date delle varie albumine. Il Mulder dette per +l'albumina tipo C_{90}H_{278}Az_{???}SO_{???} il Liebig +invece formuli, C_{216}H_{676}Az_{102}S_{3}O_{68} e Lieberkun +C_{72}H_{224}Az_{36}SO_{???} + +L'albumina trovasi nel sangue, nelle uova, nella linfa, nel chilo, nei +muscoli, nella sostanza nervosa, nel pancres, nel liquido di Cotugno, +cerebro-spinale, nel liquido dell'amnios, nel liquido sinoviale, nel +latte, nel cristallino, nella tunica media delle arterie. + +Se ne trovano tracce nella saliva per secrezione parotidea. + +Ecco un quadro che da il rapporto su mille della quantita di albumina +nei vari liquidi e tessuti secondo Gorup-Besanez: + + Midollo spinale..........74,9 + Cervello.................86,3 + Fegato..................117,4 + Timo...................122,9 + Uovo di pollo...........134,3 + Muscoli.................161,8 + Tunica media arteriosa..273,3 + Cristallino.............383 + Liquido cerebro spinale...0,9 + Umore acqueo..............1,4 + Liquido amniotico.........7 + Succo enterico............9,5 + Siero pericardico........23,6 + Linfa....................24,6 + Succo pancreatico........33,3 + Sinovia .................39,1 + Latte....................39,4 + Chilo....................40,9 + Sangue..................195.6 + +L'albumina non trovasi mai nell'urina normale vi si trova invece in +condizioni patologiche. + +Nei vari liquidi e tessuti l'albumina s'origina dell'alimentazione +peri, dopo aver subite la peptonizzazione gastrica, la peptonizzazione +finalmente pancreatica, la riduzione in albuminati alcalini, poi in +siero-albumina ed in globulina: quest'ultima riduzione vien prodotta +sugli albuminoidi dal sangue arterioso. La globulina resta nel sangue +pronta a darsi ai tessuti allorche questi sono inaniti nella loro +normale nutrizione per lo sviluppo delle varie funzioni, le quali, +come e facile ad intendersi disquilibrano la nutrizione cellulare. + +L'organismo animale non crea l'albumina, modifica solamente quella che +ad esso proviene dal regno vegetale: questo crea la vita, l'animale +utilizza e trasforma la forza che il vegetale ha gia immagazzinato +creando. + +_Caratteri generali degli albuminoidi e reattivi_. + +--L'acido nitrico concentrato colora gli albuminoidi in +giallo-aranciato formandosi un coagulo dello stesso colore che si +scioglie gradatamente tingendo il liquido del suo colore. A questo +corpo giallo il Mulder dette il nome d'acido xantropateico. + +--Trattati con agenti ossidanti come perossido di manganese, bicromato +di potassa si producono aldeidi benzoica, acetica, propionica, +valerica, riconoscibili anche solo dall'odore caratteristico. + +--Il reattivo di Millon o nitrato acido di mercurio precipita gli +albuminoidi colorandosi in rosso cupo. Per preparar questo reattivo si +fanno agire a caldo due parti di acido nitrico fumante su d'una parte +in peso di mercurio; il corpo formatosi, sciolto in acqua costituira +il liquido del Millon. + +--Coll'acido solforico e collo zucchero di canna si coleranno in +violetto-porpora. + +--L'acido cloridrico scioglie le materie albuminoidi all'aria, +colorandosi in violaceo azzurro. + +Tutti gli acidi precipitano le albumine dalle loro soluzioni ad +eccezione pero degli acidi formico, acetico, tartarico, e fosforico i +quali, allorche sono in un lieve eccesso, sciolgono le albumine. Oltre +questi acidi scioglie gli albuminoidi il reattivo di Schweizer del +quale ho parlato nel paragrafo della cellulosa. + +Per riconoscere le albumine nei vari liquidi e per dosarne la quantita +si fa uso di vari metodi. + +Il calore s'utilizza il piu delle volte: riscaldando il liquido da +esaminare tra 70 e 80 C., le albumine in esso contenute coagulano e +precipitano. Il precipitato si filtra, si lava, si secca, si raccoglie +e si pesa. + +Hoppe Seyler consiglia di acidular con molto acido acetico il liquido +da esaminare, indi aggiungere un egual volume di soluzione salina +satura o di cloruro di sodio o di solfato acido di soda o di solfato +di magnesio; questo metodo fara evidenti anche delle minime tracce di +albumina eppero e da usarsi preferibilmente nell'analisi delle urine. + +Un metodo dosimetrico esatto e quello di Esbach. Si fa una soluzione +a caldo di 5 gr. d'acido picrico e 10 d'acido citrico in mezzo litro +d'acqua distillata; per dosar l'albumina con questo reattivo, si usano +dei tubi con graduazione speciale che si vendono sotto il nome +di albuminometri Esbach; in questi vi ha, andando dal fondo alla +superficie, una scala graduata, piu su un segno cui corrisponde un U +e piu in alto ancora un segno cui corrisponde un R. Si versa la urina +sino al segno U, vi si aggiunge di reattivo tanto che si vada fino +al segno R.: dopo molte ore, leggendo alla scala annessa si vedra il +numero delle graduazioni occupate dal precipitato, corrispondenti ad +altrettanti grammi d'albumina. + +Hoppe Seyler fa di tutti gli albuminoidi 8 gruppi: + + 1 Albumine solubili. + 2 Globulina. + 3 Fibrina. + 4 Acidalbumina. + 5 Albuminati alcalini. + 6 Sostanza amiloide. + 7 Peptone. + 8 Albumina coagulata. + + +_1 gruppo--Albumine solubili_. + +Questo gruppo comprende l'albumina dell'uovo, la albumina del sangue +e l'albumina muscolare, la quale non si confonda con la miosina, +appartenente al secondo gruppo. + +Nel sangue v'ha in media gr. 70 su mille di seroalbumina: questa devia +di 56 gradi a sinistra la luce polarizzata. + +L'albumina muscolare ricavasi dal succo del muscolo, che s'ottiene per +compressione: col coagulare la miosina, il plasma residuo contiene tre +albumine, che precipitano col calore di 45 a 70C. + +Per separar le albumine dai liquidi che ne contengono in soluzione, +s'usa di aggiungere al liquido un po' d'acido acetico ed indi far +passare una corrente d'anidride carbonica attraverso lo stesso. Il +liquido filtrato, si passa nel dializzatore: i sali che stanno in +soluzione, passeranno, l'albumina invece, essendo di natura colloide, +non passera e sara trattenuta. + +Per separar l'albumina dall'uovo, il Wurtz propose di aggiungere un +po' d'acetato basico di piombo all'albume d'uovo, precedentemente +allungato con acqua e filtrato attraverso un panno, dopo pero d'averlo +ben, bene sbattuto. L'acetato di piombo produce un abbondante +precipitato, che si raccoglie e si lava; indi si fa di esso con +acqua della poltiglia, in cui si fa passare una corrente di anidride +carbonica la quale fa dell'albuminato di piombo formato, albumina, che +rimane sciolta, e carbonato di piombo che precipita. + +Filtrando, il carbonato di piombo resta nel filtro, la soluzione +albuminosa passa attraverso: essa evaporata a 40 C. da in ultimo +albumina pura. + +L'albumina del siero e l'albumina del sangue tutte e due vengono +precipitate dall'acetato di piombo: pero allorche sono in soluzione +nei loro liquidi naturali, non si comportano egualmente coll'etere che +coagula la prima, ma non coagula la seconda. + +L'albumina dell'urina dei brigtici, _paralbumina_, si distingue per +vari caratteri: essa precipita incompletamente merce il calore e +l'acido nitrico; e precipitata dall'alcool, pero il precipitato si +ridiscioglie a poco a poco. + + +_2gruppo--Globulina_. + +Questo nome deriva agli albuminoidi di questo gruppo dall'appartenere +ad essi quello di cui e formato la lente cristallina in latino +globulus. + +La _globulina_ trovasi nei globuli del sangue e nella lente +cristallina; e insolubile nell'acqua, solubile nella soluzione di +cloruro di sodio. Nella soluzione di solfato di magnesio al 5% e +solubile, peri, vien precipitato, aggiungendo altra quantita dello +stesso sale. La globulina si tramuta in acidalbumina facendola bollire +con acido idroclorico allungato. + +Coagula merce il calore, pero ad una temperatura piu elevata di quella +che fa coagular l'albumina. + +L'emoglobina e la sostanza colorante del sangue formata di globulina +e di ematina; essa cristallizza in vario modo a seconda degli animali +donde si ricava; si scioglie nell'acqua, s'altera merce l'alcool e il +cloroformio. + +In contatto dell'ossigeno dell'aria si tramuta in ossiemoglobina, per +ridiventare emoglobina ridotta dopo che i tessuti avranno tolto ad +essa l'ossigeno. + +Pfluger, Beaunis, Schoenbein ed altri sostengono che l'ossigeno +dell'aria, in contatto dell'emoglobina, si tramuta in ozono che in +parte ossida l'emoglobina, in parte resta in soluzione nel sangue in +uno stato di grande attivita. L'emoglobina e ossidata intensamente +dall'ozono che da ad esso il colorito rosso vermiglio caratteristico +del sangue arterioso; l'azione prolungata dell'ozono da al sangue un +colore rosa pallido. + +L'alcool la precipita dalle sue soluzione acquose dandole un color +rosso chiaro; precipitata, dopo poco tempo, si decompone. + +L'ossido di carbonio si combina all'emoglobina, formando un composto +stabile che puo cristallizzare e che Hoppe-Seyler chiamo emoglobina +ossicarbonata; questa e di colore cupo azzurrognolo, eppero da il suo +colore al sangue, allorche questo gas infesta le vie circolatorie. +L'ossido di carbonio, combinandosi all'emoglobina, gli toglie la +facolta di ossidarsi e di cedere l'ossigeno ai tessuti: tale e +l'influenza tossica di questo gas. + +L'emoglobina consta di globulina e di ematina: questa e un pigmento +contenente ferro. Per dosare la quantita di emoglobulina nel sangue, +sia a scopo teoretico, sia a scopo clinico, si fa uso dei vari +globulimetri ed emometri. + +Il globulimetro di Mantegazza consiste in una bottiglina larga e +schiacciata, di quelle che frequentemente sono porta-odori. In questa +si mette il sangue diluito e, attraverso di esso, si guarda una fiamma +la quale, evidentemente, si vedra piu o men bene, secondoche meno o +piu ricco di globuli e il sangue da esaminare. Indi si frappongono +alla bottiglina ed alla fiamma dei vetri colorati in bleu-azzurro, +che e il colore complementare al color del sangue. Allorche si sara +aggiunto tal numero di vetrini colorati che la fiamma si vedra netta, +potra dedursi da questo la ricchezza del sangue in emoglobina: questo +apparecchio e pero un emocromometro piu che un globulimetro. + +Per calcolare il numero dei globuli si diluisce il sangue con una +soluzione alcalina indifferente e se ne osserva una nota quantita al +microscopio, con obbiettivo fornito di una rete micrometrica. Questa +rende possibile il contare esattamente i globuli: piu osservazioni +ripetute saranno sufficienti ad indicar il numero dei globuli ematici +con grande approssimazione, sol che si badi a tener conto della +diluizione fatta. + +A questo gruppo appartiene _la vitellina_ che trovasi nel tuorlo +dell'uovo associata colla lecitina. + +_La miosina_ e tenuta in dissoluzione nel sarcolemma (Kuhne). Ha la +proprieta di coagulare spontaneamente dopo la morte, ed e pero il +fattore della rigidita muscolare cadaverica. E molto solubile negli +alcali diluiti e negli acidi. + +_La paraglobulina_ o sostanza fibrinoplastica si trova nel siero +del sangue, nei corpuscoli bianchi, nel connettivo ecc. assieme al +fibrinogeno: queste due sostanze non reagiscono nei vasi integri: +allorche le pareti interne di questi s'alterano o il sangue fuoriesce +in massa, s'ha la coagulazione. + +Schmidt isola la para dalla meta-globulina facendo passare una +corrente di anidride carbonica nel sangue di cavallo, in cui essendosi +aggiunto del solfato di sodio, in soluzione, per ritardar la +coagulazione, siano precipitati i globuli ematici. Dopo alquanto tempo +si hanno alcuni fiocchi che, separati colla filtrazione, tolgono al +sangue la facolta di coagulare (sostanza fibrinoplastica): facendo +passare ancora altra anidride carbonica si separeranno delle masse +vischiose, le quali aderiranno alle pareti del recipiente (sostanza +fibrinogena). + +Queste due sostanze sono insolubili nell'acqua bollita o carica di gas +acido carbonico, tutte e due riducono l'H_{2}O_{2} in H_{2}O + O. + +Sono solubili negli alcali caustici allungati: la differenza piu +spiccata tra di loro sta nella temperatura in cui le loro soluzioni +coagulano. + + +3. gruppo: _fibrina_. + +Questa trovasi coagulata nel sangue, linfa, chilo, essudati +patologici. Si prepara ordinariamente agitando dei vimini nel sangue +uscente dai vasi: la fibrina s'appiglia ad essi sotto forma di fiocchi +i quali, lavati ripetutamente in acqua ed alcool danno fibrina pura. +Questa si presenta come massa gelatinosa, allo stato umido, ed, allo +stato secco, come fiocchi bianchi insolubili nell'acqua. Gli alcali +disciolgono la fibrina con produzione di albuminati alcalini. + +Gli acidi concentrati non disciolgono la fibrina, che invece si +scioglie allorche essi sono in soluzione. Una soluzione d'acido +cloridrico trasforma la fibrina in una gelatina trasparente. La +fibrina decompone l'H_{2}O_{2} in H_{2}O + O: perde questa proprieta +col riscaldamento oltre i 72 centigradi. + +Nel sangue v'ha di fibrina circa 3 gr. su mille: allorche la si fa +coagulare spontaneamente da esso, e rossiccia perche ha impigliati +come in una rete tutti gli elementi istologici di esso. Essa s'origina +fuori dell'organismo oppure in esso dall'azione del fibrinogeno sul +fibrinoplasto. + + +4. gruppo: _acidalbumina_. + +E un albuminoide insolubile nell'acqua, nei sali neutri nella +soluzione di nitro ed in quello di cloruro di sodio. E solubilissimo +nei liquidi alcalini e nell'acido idroclorico in soluzione all'uno per +mille. Non decompone l'acqua ossigenata: e precipitata dalle soluzioni +alcaline da una corrente d'anidride carbonica. Si presenta bianca, +gelatinosa: pare che sia il primo stato della trasformazione degli +albuminoidi sotto l'azione del succo gastrico. + + +5. gruppo: _Alcali albumina_. + +Di questo gruppo e da considerare la caseina che si trova nel latte, +in quantita variabile pei diversi animali, nel latte di donna trovasi +normalmente nel rapporto circa del 40 su mille: trovasi in gran parte +sciolta, in parte coagulata ed in parte trovasi attorno ai globetti +del latte a formar la membrana aptogena. + +Col riscaldamento si forma sul latte cio che noi chiamiamo panno: e +questo un coagulo di caseina. + +La caseina e coagulata ancora dagli acidi fuorche dagli acidi +tartarico, cianidrico, dal caglio o presame che trovasi nell'abomaso +o quarto ventricolo dei ruminanti. Allorche s'ha nel latte la +putrefazione pel bacillus lactis la caseina, vien coagulata dall'acido +latico formatosi. + +La caseina e piu solubile nel succo pancreatico che nel succo +gastrico: in questo coagula e per azione dell'acido cloridrico e per +azione della chimosina. + + +6. gruppo: _Sostanza amiloide_. + +Trovasi questa in vari organi o in forma di fine granulazioni o a +strati concentrici o a forma di globetti: se ne trova nel fegato, +nella tiroide, nei pulmoni, nella milza. L'attributo di amiloide che +si da a questa sostanza, farebbe credere all'esistenza d'una affinita +coll'amido: quest'affinita non v'e. + +Esso e una sostanza omogenea, densa, filante, insolubile nell'acqua, +negli acidi diluiti, nelle soluzioni alcaline. + +L'acido solforico da alla sostanza amiloide una colorazione bleu, la +tintura d'iodo un colore rosso-vinoso. + +Allorche s'esaminano al microscopio tessuti contenenti sostanza +amiloide, anche in tracce minime, e si fa uso per la colorazione del +violetto d'anilina, laddove gli elementi istologici ci colorano in +violetto-bleu, la sostanza amiloide si colora in rosso-violaceo. + +7. gruppo: _Albumina coagulata_. + +Questo gruppo raccoglie le albumine di tutti i gruppi coagulate con +qualunque dei mezzi adatti ad ottenei la coagulazione. L'albumina +coagulata e insolubile nell'acqua, nell'acido idroclorico, nel nitrato +di potassa, nel cloruro e nel carbonato di sodio, e solubile negli +acidi e nelle soluzioni saline concentrate. + +Si presenta sotto varia forma: nella maggior parte dei casi, si +presenta bianca, fioccosa, elastica + +8. gruppo: _Peptone_. + +Nasce il peptone dall'azione lenta del succo gastrico e dall'azione +rapida della tripsina pancreatica sugli albuminoidi. + +La peptonizzazione ha per scopo fisiologico quello di rendere gli +albuminoidi diffusibili e dializzabili. + +I peptoni non precipitano col calore, ne la merce di acidi, ne di +soluzioni d'alcali fissi; precipitano merce l'alcool, il sublimato +corrosivo, l'acido tannico, il nitrato d'argento e l'ammoniaca. Il +solfato d'ammonio precipita tutti gli albuminoidi, fuorche il peptone. +Per prepararlo si fa agire su di un albuminoide o la pepsina o la +tripsina, indi si riscalda e si filtra: il filtrato si tratta con +solfato ammoniaco. Tutti gli albuminoidi precipitano, fuorche il +peptone, il quale puo ottenersi, precipitandolo mediante alcool. +Forse i peptoni sono albuminoidi idrati, infatti, disidratandoli con +anidride acetica o col portarli ad alta temperatura, si ha un corpo +albuminoide, molto simile agli albuminoidi solubili. + +Pare anche che i peptoni siano piu poveri di carbonio degli +albuminoidi donde s'originarono. + +Tutti gli albuminoidi studiati possono aggrupparsi nel seguente +quadro: + + { Albumina dell'uovo } { + { Albumina del sangue } da soli { coagulabili + Solubili { Pancreatina } { completamente + nell'acqua { Paralbumina coll'aggiunta d'ac. acetico { pel calore. + { Fermenti solubili { + { Peptone { incoagulabili + + + { Alcali albumina (Caseina) + { Acidalbumina (Parapeptone) } solubili senza trasformarsi + { Vitellina } in soluzioni di sali + Insolubili { Miosina } neutri e di acidi. + nell'acqua { Fibrinogeno } + { Fibrinoplasto } + { Fibrina + { Sostanze albuminoidi coagulate + { Sostanza amiloide + + +Sec.2.--_Derivati albuminoidei_ + + + 1. gruppo dei collogeni + 2. gruppo delle cheratine + 3. gruppo delle elasticine + +_Sostanze collogene_: trovansi nei tessuti connettivi varii, avendo +per ciascuno di essi una varia composizione centesimale: hanno tutte +la proprieta d'essere insolubili nell'acqua ed in soluzioni alcaline. + +A questo gruppo deve ascriversi l'osseina e la condrina: +C_{49.9}H_{6.6}Az_{14.5}O_{28.6}S_{???}, la prima si trova in tutti +i tessuti ossei, la seconda nelle cartilagini e nella cornea. Per +preparare l'osseina basta decalcificare l'osso trattandolo con una +soluzione d'acido cloridrico, indi con etere, per sciogliere i residui +di sostanza grassa. + +La condrina si prepara facendo bollire le cartilagini per molte ore e +lavando la massa che se ne ottiene con etere, e poi con molto alcool. + +La condrina si rammollisce nell'acqua fredda, laddove l'osseina resta +immutata, l'una e l'altra pero si sciolgono nell'acqua bollente. +Coll'ebollizione prolungata si trasformano in colla o gelatina la +quale raffreddata si rappiglia in una massa amorfa, trasparente, +elastica, poco solubile nell'acqua fredda, molto nell'acqua calda. + +Bollita con acido solforico da leucina e glicocolla, eppero questa +vien detta zucchero di gelatina. + +La gelatina vien precipitata dall'acido tannico, dall'alcool e dal +bicloruro di mercurio in presenza di acido cloridrico. + +I colloidei nel tubo digerente si comportano come gli albuminoidi, +pero il succo gastrico toglie loro la facolta di gelatinificare. + +Ai colloidei puo aggrupparsi la _mucina_ C_{48}H_{6.8}Az_{8.5}O_{35.8} +la quale, come e noto, e segregata dalle grosse gandole mucose o +dalle membrane mucose: trovasi anche nel connettivo e nel funicelio +spermatico. Chimici insigni credono all'esistenza del solfo nella +mucina. + +Le soluzioni di questa in alcali molto diluiti, sono dense, filanti, +ne precipitano mediante il calore. L'acido acetico precipita la +mucina, ne il precipitato si ridiscioglie in un eccesso di reattivo o +in liquidi alcalini: questo carattere lo fa distinguere nell'urina. +Pero in questa reazione si deve aggiungere molt'acqua all'urina per +evitar che precipiti l'acido urico e per render meno intensa l'azione +dissolvente sulla mucina del cloruro di sodio. + +Le urine con muco presentano la proprieta di dare un grosso fiocco +allorche dopo d'avere aggiunto dell'ammoniaca si da al tubo un moto +rotatario: questo fiocco e formato dal muco che impiglia il solfato +ammonico-magnesico formatosi (Renzone). + +Nelle articolazioni ha l'importante ufficio di lubrificare la sinovia +eppero rendere scorrevoli le articolazioni: essa e segregata dalle +cellule caliciformi dell'epitelio (Soubbotine); la sua quantita +proprorzionale diminuisce col riposo articolare. + +2. gruppo: delle elasticine. + +La elasticina trovasi nei tessuti elastici caratterizzabile per la sua +grande resistenza ai mezzi dissolventi. Essa non da colla, neppure +colla cottura molto prolungata. La potassa e l'acido acetico la +disciolgono molto lentamente, l'acido cloridrico la scioglie +colorandosi in giallo per la formazione d'acido xautoproteico. +Nell'acido cloridrico allungato si scioglie, ma alla temperatura di +30, 40C eppero pare che si debba disciogliere nel succo gastrico +nello stomaco. + +3. gruppo: delle cheratine. + +Costituiscono i tessuti cornei. Nelle fibre della sostanza nervosa la +cheratina forma le guaine del Mauthner nonche i setti intermediarii +d'impalcatura della mielina (Kuhne). + +La cheratina e insolubile nel succo gastrico, e insolubile nell'acqua, +nell'alcool, nell'etere. E solubile nell'acqua riscaldata al disopra +della sua temperatura d'ebollizione nella pentola di Papin: del pari e +solubile in soluzioni d'alcali fissi. + + +Sec. 3. _Fermenti ed enzimi_. + + +Intendesi per fermentazione quel fenomeno chimico per mezzo del quale +una sostanza organica si trasforma in altri prodotti, sotto l'azione +d'un agente modificatore. Questa definizione dice che ocorrono due +corpi nella fermentazione, uno fermentescibile ed un altro capace +d'indurre la fermentazione: quest'ultimo dicesi fermento. E prendendo +questo nome nel senso piu largo possiamo dire che esso e di doppia +natura: o e organizzato o e inorganico; si riserba il nome di fermento +al primo, il nome di enzima al secondo. + +Questi agenti hanno comune la facolta di agire in proporzioni minime +e sebbene i fermenti abbiano la facolta di riprodursi con rapidita +straordinaria, pure il peso di essi complessivo, paragonato a quello +della sostanza fermentescibile, e infinitamente piccolo. + +Liebig negava la vitalita del fermento e supponeva che la +fermentazione non fosse altro che un disquilibrio molecolare, che si +trasmettesse come disquilibrio ondulatorio, il quale disturbando il +rapporto atomico dei varii corpi suscitasse in esso uno scuotimento +intimo ed energico, paragonabile alla scintilla, cui seconda un +incendio, al minimo stimolo nervoso, cui tien dietro la contrazione di +miriadi di fibre muscolari. + +Il Pasteur con importanti esperimenti, provo che la fermentazione e +dovuto ad esseri organizzati, i quali capitano nei liquidi, cadendo +dall'aria atmosferica, che seco li trasporta: e lo sviluppo dei corpi +nuovi e dovuto all'attivita vitale di questi esseri organizzati, +fermenti, per cui essi, nutrendosi, come ogni altra cellula, danno +come prodotto escretorio, mi sia permesso dir cosi, i vari prodotti di +trasformazione. Da altri si dice che i vari fermenti agiscono dando +prodotti chimici che a loro volta agiscono da enzimi. + +I fermenti muoiono a temperature inferiori a 4C e superiori a +55C, gli enzimi invece disseccati possono esser sottoposti ad un +riscaldamento di 160C senza perdere la loro attivita. + +I fermenti perdono la loro azione, trattali con alcool, sublimato, +fenolo, acido salicilico, gli enzimi dell'organismo animale invece +resistono all'azione degli agenti suddetti, di guisa che queste +sostanze antisettiche sono i migliori mezzi per studiar l'azione di +questi fermenti puri dell'organismo, poiche neutralizzano l'azione dei +fermenti organizzati. + +Gli enzimi vengono trasportati meccanicamente dai precipitati che si +formano nelle loro soluzioni senza perdere attivita. + +Dei fermenti alcuni come il micoderma aceti, le monadi vivono +nell'aria ed impiegano l'ossigeno di quest'ultima per trasformare +i corpi organici di cui vivono in ammoniaca, acqua ed anidride +carbonica, altri nell'aria muoiono. I saccoromyces cerevysiae ad +esempio vivono nell'aria eppero diconsi aerobii, i vibrioni invece +nell'aria muoiono, eppero diconsi anaerobii. Il disseccamento non +nuoce ai fermenti, eppero il lievito di birra in commercio vendesi +impastato con amido. + + +_Fermenti_ + + +_Criptococcus cervisiae:_ sdoppia l'amido della birra, dopo d'averlo +trasformato, in glucosio, in alcool ed anidride carbonica. E +costituito da piccoli otricoli rotondeggianti aggruppati. + +_Micoderma aceti:_ figurato da piccolissimi globetti ovoidali sdoppia +il glucosio in alcool ed anidride carbonica. + +_Bacillus lactis:_ costituito da lunghi bastoncini determina la +fermentazione lattica: nello stomaco questo batterio ha un periodo di +grande sviluppo al principio della digestione gastrica, arrestandosi +la sua azione pel comparire dell'acido cloridrico il quale lo +distrugge pel suo alto potere antifermentativo. + +_Bacillus butiricus_: e a forma di bastoncini: da la fermentazione +butirica agli albuminoidi, ai grassi ed agli zuccheri. + +Il _micrococcus ureae_ induce nell'urina la decomposizione dell'urea +in carbonato d'ammonio. + + +_Enzimi_ + +1. Enzima saccarificante 2. Enzima inversivo 3. Enzima coagulativo +4. Enzima peptogenico 5. Enzima emulsivo e sdoppiante i grassi + + +_Enzimi saccarificanti_ + +La _ptialina_ trovasi nella saliva donde s'ottiene pura aggiungendo +dell'acido fosforico e poi dell'acqua di calce sino ad aver reazione +alcalina: si formera fosfato di calce che precipitando trascinera seco +la ptialina. Si raccoglie il precipitato su d'un filtro e si lava con +acqua abbondante: nell'acqua di lavaggio c'e la ptialina che puo farsi +precipitare mediante alcool. Vien precipitata dall'acetato di piombo +e dall'alcool; precipitata, ha la forma di polvere bianca amorfa, +solubile nell'acqua. + +La ptialina agisce con la maggiore attivita in liquidi neutri di +reazione. Il bicloruro di mercurio e l'acido ossalico anche in +soluzioni estremamente diluite impediscono l'azione della ptialina. + +Nello stomaco la ptialina, introdotta per deglutizione della saliva +cessa d'aver azione allorche l'acido cloridrico vien fuori in quantita +sufficiente: questo arresta l'azione zimotica della ptialina in +quantita dell'uno per mille. + +Immensa e la potenza saccarificante della ptialina; calcoli recenti +dimostrarono che una parte di enzima saccarifica 40,000 parti d'amido. + +_Amilopsina_: e l'enzima diastasico del pancreas il quale agisce molto +energicamente sull'amido cotto e sulla cellulosa (Schmulewitsch). E +solubile nell'acqua e nella glicerina, gli acidi e gli alcali caustici +lo distruggono, l'alcool lo precipita eppero per prepararlo si fa +l'infuso glicerico del pancreas per molte ore, indi si precipita +mediante alcool e si raccoglie su filtro: il raccolto e puro dopo +ripetute lavande e formazion di precipato merce acqua ed alcool +alternatamente aggiunti. + +--Si crede che anche la glandule del Brunner diano un enzima +diastasico (Costa). + +--Il succo enterico secreto dalle glandule di Lieberkun, ha azione +sull'amido cotto che trasforma in zucchero: esso e un liquido +gialletto, trasparente di reazione alcalina. Per raccoglierlo si isola +un'ansa intestinale pur lasciandola in continuita col mesentere indi +si cuciono i due tratti dell'intestino tagliato e si uniscono alla +ferita fatta sulla parete addominale, merce sutura i due capi del +tratto interciso (Vella). + +Al metodo suddetto fu opposto il dubbio che il succo enterico cosi +ottenuto non fosse normale siccome quello che fosse ottenuto in +condizioni non fisiologiche di riposo (Albini). Il metodo di Velia +migliorato dai Prof. Malerba ed Iappelli dette come risultato che il +succo enterico ha azione piu inversiva che saccarificante laddove col +metodo dell'ansa sequestrata predominava il potere saccarificante. + +--Il succo dell'intestino cieco ha energica azione saccarificante +(Paladino). + + +_Enzimi invertivi_. + +II succo enterico muta il saccarosio in destrosio e levulosio, per +l'invertina o fermento inversivo scoperto da Bernard. + + +_Enzima peptogenico_: + +_Pepsina_: trovasi nel succo gastrico nel rapporto del 3 per mille. +Per separarnelo si adopera il metodo di Wittich che fa l'infuso +glicerico della mucosa gastrica, indi precipita la pepsina merce +alcool. + +La pepsina isolata e una sostanza azotata non albuminoide, e solubile +nell'acqua e nella glicerina, insolubile nell'alcool. + +La pepsina ha azione solo in un ambiente acido, scioglie gli +albuminoidi e li trasforma prima in propeptoni, poi in peptoni: un +grammo di pepsina puo peptonizzare 3000 gr. di albumina. + +Il propeptone si differisce dal peptone percio che si scioglie solo +nell'acqua lievemente alcalina od acida e precipita mediante aggiunta +d'acido nitrico. + +Resistono all'azione del succo gastrico la mucina, la cheratina, +l'osseina, la condrina. + +Secondo Schiff la pepsina si genera dalla propepsina la quale pero +dicesi pepsinogeno, che differisce dalla prima perche resiste agli +alcali i quali distruggono invece la pepsina. + +Per raccogliere il succo gastrico s'usa il metodo della fistola +gastrica che consiste nel fare una incisione sulla grande curvatura +dello stomaco penetrando evidentemente, dalla parete addominale con un +taglio fatto in corrispondenza di quella: indi si uniscono tra loro +merce sutura, i bordi rispettivi della incisura addominale con quelli +della incisura gastrica. Nella bocca siffatta si adatta una cannula +d'argento di costruzione speciale, si che afferrando d'intorno le +pareti gastrica ed addominale con un doppio cercine metallico, lasci +nell'interno di esso un canale attraverso del quale puo introdursi le +diverse sostanze da studiare o puo fluire il succo gastrico secreto +dalle glandule per riflesso d'una stimolazione meccanica, chimica od +elettrica. + +Alcuni fisiologi credono che il vago domini con una azione moderatrice +anche sullo stomaco e che uno stimolo sulla mucosa gastrica non faccia +che paralizzare l'azione inibitrice del vago, per cui restando libera +la funzione d'una innervazione (?) intrinseca dello stomaco questa +sollecitasse la secrezione del succo gastrico. E Goltz esperimento su +di animali operati di fistola gastrica e vide esser piu abbondante la +secrezione in quelli che aveva operati di recisione unilaterale del +vago che in quelli in cui la funzione del par vago era normale. + +_Tripsina_: e il fermento peptogenico del succo pancreatico. + +La sua azione differisce da quella della pepsina, in quanto che questa +agisce in un ambiente acido, quella in un ambiente alcalino o neutra, +o molto debolmente acida. Par che le cellule pancreatiche mettan fuori +un zimogeno, il quale poi vien formato durante la secrezione, per +l'azione di varie sostanze. + +La tripsina fu ottenuta dal Kuehne come una massa gialla, trasparente, +preparandola col seguente metodo: + + Si prende il pancreas di un animale in digestione e si pesta + finamente. S'introduce la poltiglia nell'acqua gelata e si filtra; + il filtrato precipita coll'alcool e il precipitato si tratta + coll'alcool assoluto per rendere insolubili gli albuminoidi; poi + si riprende di nuovo coll'acqua che scioglie il solo fermento. Si + aggiunge a questa soluzione l'uno per cento di acido acetico che + forma un precipitato; si filtra e si lava il residuo: il liquido e + l'acqua di lavaggio, uniti insieme, sono novellamente precipitati + coll'alcool; il precipitato e ripreso coll'acqua a cui si aggiunge + uno per cento di acido acetico e il tutto si riscalda a 40 per + qualche tempo; si forma un nuovo precipitato che si separa per + filtrazione. Il liquido filtrato vien reso alcalino colla soda + caustica ed e portato di nuovo a 40C; si forma un precipitato + in massima parte fatto di sali terrosi. Separato il deposito, si + concentra il liquido e si sottomette alla dialisi che lascia + passare i peptoni, la tirosina e la leucina. Nel dializzatore + resta un liquido, il quale evaporato a dolce calore, lascia un + residuo giallastro, trasparente, alquanto elastico, che in massima + parte, e costituito da tripsina. (Malerba)* + +La tripsina, cosi preparata, e solubile nell'acqua, insolubile nella +glicerina. + +--Pare che il succo enterico abbia anche un potere peptogenico su +qualche albumina: secondo Schiff e Boas ha azione su molte albumine, +non sulla sola fibrina, come credeva Thiry. + +I professori Malerba, Boccardi e Iappelli, per studii recenti, credono +che il succo enterico non abbia facolta peptogena sulle sostanze +albuminoidi. + + +_Enzimi sdoppianti i grassi ed emulsivi_ + +Si ammette che gia i grassi neutri subiscano nello stomaco una +parziale decomposizione in acidi grassi e glicerina: a questa funzione +provvede soprattutto la _steopsina_ del succo pancreatico. + +Essa e solubile nell'acqua: facendo un infuso acquoso del pancreas ed +aggiungendo a questo dell'ossido di magnesia, la steopsina trovasi nel +precipitato. + +L'emulsione dei grassi e data dalla bile, dal succo pancreatico e dai +succhi intestinali. La bile da ad essi una emulsione grossolana, che +presto sparisce: il succo pancreatico da invece una emulsione fina e +che piu non scompare; eppero la bile ed il succo pancreatico agiscono +cospirantemente allo scopo di ottenere una emulsione completa. + +La bile favorisce l'azione steolitica del succo pancreatico e +saponifica, del pari che i succhi enterico e pancreatico, gli acidi +grassi formati dallo sdoppiamento dei grassi neutri. + +I saponi formatisi vengono assorbiti facilmente: essi favoriscono +moltissimo il passaggio attraverso le mucose intestinali dei globetti +di grasso in emulsione, eppero, com'e chiaro, il succo pancreatico e +la bile agiscono d'accordo nella digestione dei grassi. + +Il succo enterico, alcalino, contribuisce all'emulsione e +saponificazione dei grassi. + + +Sec. 4. _Pigmenti_. + +Son dette pigmenti molte sostanze azotate dell'organismo, cui il +colore caratteristico fa aggruppare in una sola categoria. + +E di questi alcuni possedon ferro nella loro molecola, come l'ematina, +l'emina, la melanina, altri non ne possiedono. + +_Ematina_ C_{96}H_{51}Az_{6}O_{18} e il pigmento rosso del +sangue formatosi dalla ossidazione dell'emocromogeno, sostanza +cristallizzabile, che trovasi nei corpuscoli rossi del sangue in uno +stroma speciale. + +Puo ottenersi trattando l'emoglobina con soluzione di soda a 100C in +completa assenza d'ossigeno. + +L'ematina e una polvere rosso bruna, a riflesso metallico, insolubile +nell'acqua, nell'etere, nell'alcool, solubile negli alcali, anche +molto diluiti. Puo ottenersi precipitandola dalle sue soluzioni merce +acqua di calce o di barite. + +E una sostanza dicroica presentando una colorazione verde, allorche +la si guarda attraverso, una colorazione rosa, guardandola con luce +riflessa. + +Allo spettroscopio si comporta diversamente secondoche le soluzioni +sono acide od alcaline: nel primo caso, da tre strie d'assortimento: +una tra C e D, l'altra tra D ed E, la terza tra E ed F di Frauenhofer. +La soluzione alcalina da una sola grossa stria tra C e D. + +Oltre l'uso dello spettroscopio, v'ha molti mezzi chimici per +riconoscere l'ematina nei vari liquidi: Per riconoscerne la presenza +patologica nell'urina si aggiunge della potassa caustica, merce cui +precipiteranno i fosfati terrosi, i quali sono colorati piu o meno +fortemente in rosso. + +Altra reazione: si mettano in un tubo da saggio 2 c.c. di tintura di +guaiaco e 2 c.c. di essenza di trementina e si agiti sinche il liquido +avra assunto un colorito bianco latte, per trovarsi in sospensione in +minuti globetti la tintura nell'essenza di trementina; si versi questa +pian piano in un tubo da saggio contenente urina: se l'urina contiene +ematina, mostrera, nel piano di contatto, prima un alone azzurro, poi +un precipitato resinoso, tinto in azzurro. + +Si renda alcalina l'urina con ammoniaca, indi si aggiunga un po' +d'acido tannico, in soluzione acquosa, e poche gocce d'acido acetico e +si riscaldi. S'avra in poche ore un precipitato bruniccio di tannato +di ematina. + +Ho notato che, aggiungendo una goccia di soluzione alcolica di +ematossilina, all'urina contenente ematina, in un tubo da saggio, +precedentemente alcalinizzata con solfato di sodio, si ha una +colorazione bruniccia: aggiungendo del permanganato di potassa si +colorira in verde, se conteneva ematina. + +Aggiungendo all'ematina acido solforico concentrato, si ha un pigmento +privo di ferro, ematoporfirina. + +_Emina_ C_{68}H_{70}Az_{???}Fe_{???}O_{10} 2Cl: e come vedesi un +cloridrato d'ematina. + +E insolubile nell'acqua, solubile nell'alcool e nell'etere e nelle +soluzioni alcaline; e precipitata dagli acidi. + +Si presenta come polvere bleu scura; osservandola al microscopio +appare formata di piccoli cristallini rombici. + +Per ottenere dei bei cristalli di emina, si fa cadere una piccola +goccia di cloruro di sodio, in soluzione, su di un vetrino +portoggetti, su cui siavi una goccia di sangue, indi si aggiunge +un'altra goccia d'acido acetico e si riscalda il vetrino alla lampada. +Volendo riconoscere una macchia di sangue, a scopo medicolegale, si +ricorre alla formazione dei cristalli d'emina facendoli formare nel +modo suaccennato, da una soluzione, in acqua tiepida, della macchia +raschiata accortamente dall'oggetto su cui il sangue era caduto. + +Per certificarsi dalla natura dei cristalli formatisi, si fa +cadere sul vetro portoggetti, in vicinanza del margine del vetrino +coproggetti, una goccia d'ammoniaca; questa si fa strada nello spazio +capillare tra i due vetri, e cosi i cristalli piu non si vedono: +aggiungendo una goccia d'acido acetico, i cristalli ricompariranno. + +_Ematoidina_ C_{30}H_{18}N_{2}O_{6}. Trovasi nei focolai emorragici; +l'ho trovato una volta in un piccola ecchimosi sottocutanea della mia +mano. E un pigmento di color arancio, cristallizzato in piccoli rombi. + +Nei focolai emorragici si trova un'altro pigmento non cristallizzato. + +_Melanine_. Son dei pigmenti neri che trovansi nell'occhio, di cui +colorano la coroide, nel reticolo di Malpighi, nei peli, nel sangue, +nel fegato, nell'urina, sotto forma di piccole granulazioni. E +insolubile nell'acqua, nell'alcool, nell'etere; negli acidi minerali, +nell'acido acetico: eppero la difficolta che presenta a disciogliersi +e la caratteristica di questo pigmento. + +Latschenberger crede che la melanina sia nel fegato il punto di +passaggio tra la ematina e i pigmenti biliari. + +_Pigmenti biliari_. + +_Bilirubina_ C_{16}H_{18}AzO_{3}: e il pigmento normale della bile, di +colore giallo rossastro. + +Puo ottenersi dalla bile, agitando in questo del cloroformio, che lo +sciogliera ed evaporando la soluzione. + +E cristallizzabile in tavole rombiche gialliccie. + +Per riconoscerlo nei liquidi che ne contengono, anche in quantita +minime, si adopera la reazione di Gmelin, per cui si aggiunge al +liquido da esaminare dell'acido nitrico-nitroso: la presenza della +bilirubina si svelera con la reazione, cosiddetta, dell'iride, pel +prodursi di una serie di colori che dal basso all'alto sono: il +giallo, il rosso, il violetto, il bleu, il verde. + +Reazione di Huppert: si aggiunge ad una soluzione di bilirubina resa +alcalina, del latte di calce, si ha un precipitato che si raccoglie e +si lava. Questo, posto in una soluzione di alcool e d'acido Solforico, +la colora, a caldo, in verde smeraldo. + +Per riconoscere i pigmenti biliari nell'urina puo usarsi il metodo di +Hathrein che e semplicissimo: egli aggiunge all'urina riscaldata della +tintura di iodo, la quale da una colorazione verde, nel caso che vi +sia della bile. + +_Biliverdina_. La bile, estratta da un animale morto da qualche tempo, +e colorata in verde: questa colorazione le e data dalla biliverdina +che vien dalla ossidazione della bilirubina. Differisce da questa +perche incristallizzabile: e insolubile nell'acqua, nell'etere, nel +cloroformio, e solubile nell'alcool. + +Risponde alle reazioni della bilirubina: e trasformato dall'idrogeno +nascente in idrobiliverdina. + +Altri pigmenti biliari son la bilifuscina, la biliprasina, la +bilicianina, la biliumina. + +La prima e un prodotto di idratazione della bilifuscina, la seconda +e un prodotto di idratazione della biliverdina, merce due molecole +d'acqua. Staedeler ha descritto un altra pigmento-bilumina. + +Credo utile raggruppare i principali pigmenti biliari in un quadro che +ne segua l'origine e lo sviluppo: + + 2(C_{96}H_{51}N_{6}Fe_{3}O_{18}) + 6HO = 6(C_{32}H_{48}N_{2}O_{6}}) + 6FeO + ematina bilirubina + + C_{32}H_{48}N_{2}O_{6} + (H_{2}O + 3O) = C_{32}H_{20}N_{2}O_{10} + bilirubina biliverdina + + C_{32}H_{48}N_{2}O_{6} + (H_{2}O + O) = C_{32}H_{20}N_{2}O_{8} + bilirubina bilifuscina + + C_{32}H_{20}N_{2}O_{10} + (H_{2}O + O) = C_{32}H_{22}N_{2}O_{12} + bilifuscina biliprasina + +_Pigmenti dell'urina_. + +_Urobilina_: si forma nell'urina per azione di un cromogeno od +urobilinogeno in essa contenuto: la quantita, che se ne elimina, +normalmente, eccede mai un limite basso, invece nell'urina febbrile +puo esservene talvolta una quantita notevolissima. Pero e da notare +che l'urobilina normale e quella febbrile si differenziano per alcuni +caratteri ottici: da questa ultima puo ottenersi l'urobilina normale +merce l'azione del permanganato di potassio (Mac Munn). + +Per riconoscerlo, basta aggiungere all'urina del cloroformio ed +agitare: il cloroformio prendera cosi il colore giallo il quale si +fara giallo scuro, con fuorescenza verde, aggiungendo della tintura di +iodo. + +Aggiungasi all'urina dell'ammoniaca o un poco di soluzione di cloruro +di zinco: l'urobilina da una bella fluorescenza verde. + +Aggiungendo all'urina molto acido cloridrico, l'urobilina da ad esso +un colore violetto. + +_L'urocromo_ e il pigmento normale e costante dell'urina: puo +ottenersi da questo come polvere amorfa d'un colore tra il nero ed il +giallo, solubile nell'acqua, negli alcali, negli acidi e precipitato +dall'acetato neutro di piombo. + +La sua soluzione acquosa esposta all'aria si arrossa. + +Per riconoscerlo si fan cadere delle gocce d'acido cloridrico +sull'urina riscaldata: s'ha un colore violaceo-rosso intenso, +proporzionalmente, all'urocromo, dell'urina. + +_L'uroeritrina_ rappresenta, secondo le vedute moderne il prodotto di +ossidazione dell'indicano, pero nelle urine, escrete da qualche tempo, +lo si trova sempre: si emette gia formato in casi patologici. + +Per vederne la presenza nell'urina si aggiunge a questa dell'acetato +di piombo; si avranno i cloruri, i solfati, i fosfati, gli urati di +piombo i quali preciteranno perche insolubili; questo precipitato sara +bianco in assenza di uroeritrina, ma sara piu o men roseo o rosso, se +l'urina contiene uroeritrina. + +Alle volte, nel precipitare, l'acido urico e gli urati appaion tinti +in rosso-mattone: questa pigmentazione devesi all'uroeritrina. + +_L'indicano_ o acido indossilsolforico e un pigmento giallo dell'urina +che s'origina dall'indole il quale si forma nell'intestino per azione +del succo del pancreas sugli albuminoidi: questo viene prima ossidato +a formare ossindolo, poi, per la combinazione coi solfati di potassio, +forma indossisolfato potassico, eppero, esiste l'indicano nell'urine, +come sale alcalino. + +L'indicano cristallizza in lamette incolori e splendenti. Per azione +degli acidi minerali si sdoppia in bleu d'indaco od indigotina ed in +indoglucina, eppero, aggiungendo all'urina un egual volume d'acido +cloridrico puro, indi un po' d'ipoclorito di calce s'ha una +colorazione che va dal verde al bleu, a seconda della quantita +d'indicano. + +Il metodo di Iaffe consiste nell'addizionare l'urina di un po' di +cloroformio e poi di un volume d'acido. cloridrico uguale al volume +dell'urina, indi di cloruro di calcio in soluzione concentrata: +l'indicano sara in eccesso od in difetto secondo che la colorazione +azzurra che l' urina assume e piu o meno intensa. + +Ordinariamente s'usa di far cadere due o tre gocce d'urina sull'acido +cloridrico riscaldato: s'ha un colore che varia dal violaceo roseo al +bleu, secondo la quantita d'indicano contenuta nell'urina. + +Alle volte il bleu d'indaco trovasi in cristalli aghiformi nelle urine +decomposte. + +E qui opportuno considerare due sostanze, volatili, cristallizzabili, +molto affini all'indicano, che danno alle feci il puzzo +caratteristico: essi sono l'indolo C_{8}H_{7}A_{7} e lo scatolo +C_{9}H_{9}A_{2}.--Tutte e due s'originano dalle putrefazioni +intestinali degli albuminoidi e possono ottenersi dall'indicano merce +la riduzione con stagno ed acido cloridrico e successivo riscaldamento +del residuo di riduzione con stagno in polvere. + +Facendo attraversare una corrente di ozono in acqua che abbia in +sospensione dell'indole, questo si trasforma in bleu d'indaco. + +_Le luteine_ son dei pigmenti gialli che colorano il torlo d'uovo, +l'adipe, il siero. + + + + +CAPITOLO 5. + +_Prodotti di metamorfosi regressiva_. + + +1 Amidi, cioe corpi in cui sono sostituite molecole d'ammoniaca +(NH_{2}) a gruppi ossidrilici di acidi. + +2 Acidi amidici, cioe corpi in cui vien sostituito il gruppo +amidogene NH, ad atomi d'idrogeno di acidi. + +3 Amine, cioe corpi in cui un atomo di idrogeno dell'ammoniaca e +sostituito da gruppi di carburo di idrogeno. + +4 Sostanze di ignota costituzione. + + +1 Gruppo--_Amidi_. + +Urea CH_{4}N_{2}O: e biamide dell'acido carbonico: CO(OH), da +CO(AzH_{2}) = CH_{4}N_{2}O + +Si trova nell'urina, escreta nella quantita giornaliera di gr. 25-40: +trovasi nel chilo, nella linfa, nel siero, nel fegato ecc. + +Cristallizza in prismi allungati, filamentosi, a quattro facce, +solubili nell'acqua e nell'alcool, di sapor fresco salato. + +Puo ottenersi, trattando una sua soluzione con acido nitrico: si forma +nitrato d'urea: aggiungendo carbonato di sodio, s'ha nitrato di sodio +ed urea, che puo cosi aversi in bei cristalli. + +Trattando l'urea con acido ossalico, si forma ossalato d'urea. Il +nitrato d'urea e in pagliette esagonali, dorate, solubili nell'acqua, +l'ossalato e in piccoli priami o rombi bianchi. + +Per riconoscerla nell'urina e per dosarlo v'ha numerosi metodi +dosimetrici esatti ed approssimativi. + +L'ureometro Yvon e un apparecchio molto comune formato d'un tubo, +di diametro omogeneo nella sua lunghezza ed esattamente graduato in +parti, di cui ciascuna corrisponde ad un c.c. Questo porta ad un +estremo una svasatura imbutiforme, mentre per l'altro estremo e +saldato ad un' ampolla di vetro, merce un tubo, che porta un rubinetto +di vetro, cosiffatto, che possa interrompere la comunicazione tra +l'ampolla ed il tubo suddescritto. Dal fondo di questa ampolla sale +un tubo sottile che va ad aprirsi alla parte alta di essa: questo +tubolino e la continuazione di un altro tubo lungo, graduato, aperto +in basso. + +Per servirsi di quest'apparecchio si usa la soluzione di iprobromito +di sodio, che puo prepararsi secondo la seguente formola: + + Soda caustica fusa gr. 34 + Acqua " 166 + Bromo liquido c.c. 10 + +Si immerge il tubo inferiore in una provetta con acqua ed, aprendo +i rubinetti, si fa salire l'acqua in esso, sino a livello del collo +dell'ampolla di vetro: indi, chiusi i rubinetti, si versano nel tubo +superiore uno o piu c.c. d'urina ed, aperto il rubinetto, si fanno +cadere questi pian piano nell'ampolla sottostante. Indi si chiuda il +rubinetto, si mettano nel tubo stesso 8 o 10 c.c. di soluzione di +ipobromito di sodio e, riaprendo il rubinetto, si fanno cadere questi +nell'ampolla sottostante. Il bromo decomporra l'urea, dando luogo alla +formazione di bromuro di sodio, che resta in soluzione, di anidride +carbonica, che resta sciolto e di azoto, il quale esercita pressione +sulla colonna d'acqua, contenuta nel tubo graduato inferiore, eppero +questa sara spostata in basso, di tanti centimetri cubici, quanti se +ne leggeranno alla scala. + +Puo aversi come norma che ad ogni 3,7 c.c. di azoto corrisponde 1 cg. +di urea. + +--Un ureometro molto semplice e quello di Southall, che consiste in un +tubo a sifone graduato, chiuso nell'estremo superiore, e, nell'altro +estremo, che risale, terminante in una grossa ampolla di vetro. Si +riempie il tubo graduato di soluzione di ipobromito, sino al collo del +rigonfiamento, e si riempie questo d'acqua: indi, merce una pipetta +coll'estremo affilato ricurvo, si fa pervenire nel tubo 1 c.c. +d'urina. La reazione avra luogo e delle bolle d'azoto si addenseranno +in alto del tubo: dalla quantita di questo puo dedursi la quantita +dell'urea, ricordando che ciascuna zona di divisione dell'azoto +corrisponde ad 1 mg. d'urea. + +--Versando nell'urina una soluzione di nitrato mercurico, s'ha un +precipitato bianchiccio, ficcoso, insolubile nell'acqua da cui puo +dedursi la quantita dell'urea. + +--Riscaldata a 160 C. l'urea si decompone in biureto ed ammoniaca. +Tirattata con soda caustica e con soluzione di solfato di rame, da una +colorazione rosso violacea (reazione del biureto). + +L'acido urico, ossidandosi, da urea; del pari questa puo nascere dalla +creatina e dall'allantoina. + +Molto discussa fu la genesi dell'urea. Ora par dimostrato che si forma +in gran parte nel fegato dal carbonato di ammoniaca, che differisce +dall'urea in quanto che e piu ricca di questa per due molecole +d'acqua: infatti Schroeder ha fatto attraversare il fegato da sangue +carico di carbonato d'ammoniaca, iniettandola direttamente nei vasi, +ed ha notato un grande aumento nella quantita d'urea del sangue. Del +pari si forma urea per lo scindersi del glicogene in glucosio ed urea. + +Che altri organi diano urea e discusso; Schroeder crede che ne i reni +abbiano attivita, formatrice di urea. + +Questo e il prodotto di metamorfosi regressiva piu importante: esso +e l'espressione del consumo organico, essendo un ultimo prodotto di +metamorfosi delle sostanze proteiche. + +_Acido ippurico_ C_{9}H_{9}AzO_{3}. E un amide dell'acido benzoico ove +v'ha la glicina invece dell'ammoniaca. Trovasi nel sudore, nel sangue, +in gran quantita nell'urina degli erbivori, in piccola quantita in +quella dei carnivori. Nell'uomo trovasi in una quantita media di poco +maggiore a mezzo grammo, giornalmente. + +E cristallino in lunghi aghi prismatici od in prismi rombici bianchi, +duri, solubili poco facilmente nella acqua e nell'etere, molto +nell'alcool. + +L'acido ippurico riscaldato con un acido minerale assorbe acqua e si +scinde in glicina ed acido benzoico. Bollito con un alcali caustico da +un benzoato della base alcalina e glicina. + +Per ottener l'acido ippurico dalle urine, si aggiunge a queste +del latte di calce e si riscalda: si filtra e si aggiunge acido +cloridrico, che fa precipitar l'acido ippurico. Si aggiunge di +nuovo all'acido ottenuto dell'acqua di calce, che lo scioglie, indi +dell'acido cloridrico: i cristalli si formeranno di nuovo. + +Cosi facendo piu volte, potranno ottenersi soli cristalli purissimi di +acido ippurico. + +Secondo Bunge l'acido ippurico risulta dalla combinazione dell'acido +benzoico colla glicina nei reni. Hallvachs e Kuehne hanno invece +osservato che, somministrando ad animali dell'acido benzoico per lo +stomaco ed estirpando il fegato, s'elimina acido benzoico e non acido +ippurico: cio fa ad essi pensare che l'acido ippurico si formi nel +fegato. + +_Acidi amidici_. + +Amine acide o glicine. + +Sono corpi acidi che vengono dagli acidi della serie lattica di cui +sono il risultato della sostituzione di un gruppo ossidrilico ad un +gruppo ammoniacale. + +_Glicocolla_ C_{2}H_{5}AzO_{2}: e detta anche zucchero di gelatina, +perche s'ottiene facendo bollire la gelatina con acido solforico +diluito: s'ottiene ancora facendo agire l'acido cloridrico sull'acido +ippurico. E una sostanza bianca, cristallizzabile, insolubile +nell'alcool, solubile nell'acqua. + +_Acido glicolico_ C_{26}H_{43}AzO_{6}. Trovasi abbondante nella bile +dell'uomo, formando sali alcalini, piu specialmente sodici. + +Cristallizza in aghi finissimi e molto piccoli, solubili nell'alcool +facilmente, solubilissimi negli alcali, poco nell'etere, difficilmente +nell'acqua. + +Trattata con acqua di barite, si scinde in acido colalico e glicina; +trattata con acidi minerali da acido coleidinico e glicina. + +Il glicocolato di soda e cristallino, in aghi stellati, +solubilissimi'nell'acqua, da cui precipita merci: acetato neutro di +piombo. + +La bile contiene di questo sale piu che del corrispondente +taurocolato. + +La reazione di Pettenkofer e comune a tutti gli acidi biliari: un po' +di zucchero di canna e qualche goccia d'acido solforico, aggiunti ad +un liquido che ne contenga, danno a questo col riscaldamento un colore +osso-porpora. + +_Taurina_ C_{2}H_{7}AzSO_{3} e un amide solforato: riscaldata sviluppa +acido solforoso. Puo otttnersi riscaldando l'isetionato d'ammoniaca: +essa e da considerarsi come l'amide dell'acido isetionico in cui puo +essere trasformato merce l'anidride azotosa. + +E cristallino in aghi prismatici, incolori, obliqui, solubili +nell'acqua, insolubili nell'alcool e nell'etere. + +Trovasi nella bile a formar taurocolato di soda, cioe, come +sale sodico della sua combinazione coll'acido colalico, trovasi +nell'intestino, eppero anche nelle feci, nel pulmone, nel muscolo. + +_L'acido pneumico_ (Verdeil) credesi sia un miscuglio di taurina ed +acido lattico. + +_Acido taurocolico_ C_{26}H_{45}AzSO: e formato d'acido colalico e di +taurina: e liquido non capace di cristallizzare, precipitabile pero +come polvere biancastra, di sapore amaro, solubilissima nell'acqua, +nell'alcool, insolubile nell'etere. + +Nella bile trovasi abbondante in combinazione colla soda, formando il +taurocolato di soda, sale cristallizzabile in prismi, solubilissimi +nell'acqua. Questo vien precipitato dall'acetato basico di piombo, +laddove il glicolato di soda vien precipitato, merce Pacetato neutro +dello stesso metallo. + +L'acido taurocolico trattato con potassa, soda o barite si scinde in +acido colalico e taurina. + +--Il taurocolato ed il glicolato di soda formano i cosiddetti +principii resinosi della bile i quali possono estrarsi precipitando +col cloroformio l'estratto della bile con alcool, formando una massa +gelatinosa cristallizzabile: sale cristallino di Platner. + +Ludwig e Fleischl dimostrarono che gli acidi biliari sono formati solo +dal fegato: essi legarono il coledoco di un cane e videro che la bile +riassorbita veniva posta nel torrente sanguigno, merce i linfatici +ed il dotto toracico; la legatura di quest'ultimo impediva ogni +versamento. Questa teoria e pero contrastata e s'ammette da taluni che +la formazione di acidi biliari abbia luogo in-diversi organi. + +_Tirosina_ C_{9}H_{11}AzO_{3}. E una sostanza bianca, cristallizzabile +in aghi sottili, lucenti, poco solubili nell'acqua, insolubili +nell'alcool e nell'etere. L'acido solforico concentrato la scioglie, +dando un fugace colore rosso alla soluzione: aggiungendo del carbonato +di barite e del percloruro di ferro, s'ha un bel colore violetto: +questa e detta prova di Piria. + +Aggiungendo del nitrato mercurico ad una soluzione bollente di +tirosina, s'ha un precipitato giallo: aggiungendo ancora dell'acqua +bollente, acidulata con acido nitrico, il precipitato si fa rosso +intenso. + +Per riconoscerne la presenza o nelle varie glandule o nelle urine +patologiche, alle volte basta evaporare un po' di liquido sul vetro +porta-oggetti: vi si formeranno dei bei cristalli, setosi, lucenti, +facilmente riconoscibili. + +Per riconoscerne quantita piccole si aggiunge, trattandosi di urina, +dell'acetato basico di piombo: indi il liquido si filtra e si fa +passare pel filtrato una corrente di idrogeno solforato, che precipita +il piombo allo stato di solfuro. Indi si filtra ancora, si condensa +il residuo a bagno-maria, poi si aggiunge dell'alcool assoluto che +scioglie l'urea, non la tirosina, poi l'alcool soprastante si toglie +via; in ultimo s'aggiunge ancora un po' di alcool con ammoniaca: dopo +un po' di riposo, la tirosina cristallizzera. + +_Leucina_. Trovasi nella milza, nel pancreas, nel pulmone, nel fegato, +nel rene, nelle capsule surrenali, raramente nelle feci. E cristallina +in lamine clinorombiche, di color perla od in sfere od emisferi fatti +da strati addossati. + +Talvolta questi cristalli son cosiffatti da avere apparenza di tante +calotte aggruppate, le piu piccole d'intorno alle piu grandi. + +La leucina e solubile nell'acqua, negli alcali, negli acidi, +insolubile nell'etere, poco solubile nell'alcool. Il nitrato d'argento +la precipita dalle sue soluzioni. Gli acidi nitrico, solforico, +cloridrico formano con essa sali cristallizzabili. + +Per ottenerla dall'urina vale il metodo adoperato per la tirosina, cui +quasi sempre la leucina accompagna. + +La leucina e la tirosina rappresentano due gradini intermedi di +passaggio alla formazione dell'urea (Salkowschi). + +_Cistina_. C_{3}H_{6}AzSO_{2}. Trovasi nei reni e nell'urina formando +talvolta su questa, assieme ad altri sali, una membrana lucente. Entra +spesso a far parte dei calcoli delle vie-urinarie. E cristallizzato +in piccole laminette esagonali, solubili negli alcali, negli acidi +minerali, insolubili nell'acqua, nell'alcool, nel carbonato di +ammoniaca. Vien precipitato dalle sue soluzioni alcaline dagli acidi +organici e dalle soluzioni acide, merce il carbonato d'ammonio. + +Aggiungendo dell'acetato di piombo e della potassa ad una soluzionedi +cistina, si forma solfuro di piombo. + +Normalmente si trova nell'urina una sostanza simile alla cistina, in +quantita minima: questa invece pare rappresenti un prodotto anormale +di decomposizione degli albuminoidi, trovandosi quasi sempre unito +alla putrescina ed alla cadaverina, due ptomaine formatisi nella +putrefazione cadaverica. + +_Creatina_ C_{4}H_{9}Az_{3}O_{2}. Trovasi nei muscoli, specialmente +nel cuore, nei centri nervosi, nel sangue. Nell'urina trovasi nella +quantita giornaliera di gr. 0,50. Cristallizza in prismi romboidali ed +in tronchi di' piramidi a basi ravvicinate: e solubile in acqua, in +alcool, negli alcali e negli acidi anche diluiti. + +Bollita con soluzione di barite da sarcosina e urea. Alcuni fisiologi, +fondandosi su questo sdoppiamento, considerano la creatina come +prodotto precedente la formazione dell'urea. La sua genesi e collegata +col lavorio muscolare ed intellettivo. + +La creatina, trattata con acido idroclorico, perde acqua e si +trasforma in creatinina. + +_Creatinina_ C_{4}H_{7}Az_{3}O: e come vedesi uguale alla creatina +meno una molecola d'acqua. + +Cristallizza in prismi incolori, lucidi, solubili nell'acqua, +nell'alcool, nell'etere. + +Trattata con cloruro di zinco, forma un clorura doppio di zinco e di +creatinina che precipita sotto forma di granuli cristallini. + +La creatinina trovasi nell'urine nella quantita giornaliera di gr. +1,16. + + +3 gruppo--_Amine_. + +_Neurina_ C_{5}H_{13}AzO: e un idrato dimetilvinilammonio. Trovasi nel +cervello e nelle capsule surrenali, pero non si sa se sia preesistente +o nasca nel cadavere da sdoppiamento della lecitina. E una ptomaina +(forse) molto tossica, di consistenza sciropposa, abbondante nei +cadaveri putrefatti. + +_Colina_: questa non e identica alla precedente (Brieger) con cui e +ordinariamente confusa (Paladino). Essa a differenza dell'altra e +un idrato di trimetilossietilammonio di formula C_{5}H_{15}AzO_{2}; +differisce pero dalla neurina per essere piu ricca per una molecola +d'acqua. E molto tossica. + + +4 gruppo--_Sostanze di ignota costituzione_. + +_Acido urico_ C_{5}H_{4}Az_{4}O_{3}. Trovasi nell'urina, nel sangue, +nei reni, nella milza ed in vari umori e tessuti. E cristallino, in +piccoli prismi retti a base romboidale, alle volte con angoli smussi, +alle volte in piccole masse, variamente aggruppate o sotto la forma di +dumb-bells, e come cunicoli stallattitiformi. + +L'acido urico e poco solubile nell'acqua, insolubile nell'alcool e +nell'etere, solubile in soluzioni di fosfati alcalini. Nei reni il +fosfato neutro di sodio cede all'acido urico meta della sua base, +dando luogo all'urato acido di sodio ed al fosfato acido di sodio. + +I cristallini d'acido urico al microscopio si riconoscono e per la +loro forma di cristallizzazione e perche scompaiono aggiungendo una +goccia di potassa. Allorche l'acido urico precipita dall'urina e +colorato in giallo od in rosso mattone, trascinando con se i pigmenti. + +Reazione della murexide: trattando l'acido urico con acido nitrico, +s'ha effervescenza e produzione di alloxana, sostanza di color rosso; +aggiungendo dell'ammoniaca s'ha una colorazione rossa porpora, dovuta +all'isoalloxanato di ammonio: se si aggiunge della potassa, s'ha +invece isoalloxanato di potassio, di color violaceo. + +Per dosar l'acido urico nell'urina, si aggiungono 200 c.c. di urina +5 c.c. di acido cloridrico concentrato e si fa stare il miscuglio in +luogo fresco. Dopo due giorni o poco meno si vedono dei cristalli al +fondo del recipiente, i quali aderiscono alle pareti, eppero, dopo +d'averli distaccati, li si raccoglie e si pesa. + +S'usa ancora un altro metodo: si evapora un peso conosciuto di urina a +consistenza sciropposa. Si esaurisce il residuo con alcool bollente, +di peso specifico 0,93, si tratta il precipitato insolubile con +potassa che lo scioglie. Per precipitar l'acido urico, si riscalda +questa soluzione e s'aggiunge acido acetico: s'ha un precipitato, +costituito di solo acido urico, che si lava in acqua acetificata, si +dissecca e si pesa. + +L'acido urico forma sali piu o meno solubili: il piu solubile e +l'urato di litio, per indice di solubilita seguono gli urati neutri +di sodio e di potassio, indi i sali acidi di sodio, di potassio e di +ammonio, poco solubili. + +Per riconoscere i sali urici nei depositi urinari o nei calcoli vale +il quadro che qui mi piace trascrivere, aggruppando tutti i sali coi +loro caratteri differenziali: + +a) Il deposito od il calcolo evaporato su lamina di platino non lascia +residuo fisso + +1. Addizionato di una soluzione di potassa non svolge ammoniaca. + +{Acido urico} + +2. Addizionato di una soluzione di potassa svolge ammoniaca. + +{Urato di ammonio. Normalmente questo si forma nell'urina in +putrefazione, ma puo trovarsi in queste preformato patologicamente. +E un cristallo echiniforme o da forma di biscotti isolati od uniti a +croce od a forma di stella.} + +b) Lascia residuo + +1. Il deposito od il calcolo fonde al cannello,comunicando alla fiamma +un colore giallo intenso. + +{Urato di soda; piu comune e l'urato acido di soda-cristallino in +prismi od in granuli.} + +2. Fonde al cannello ma non colora la fiamma in giallo: disciolto +nell'acido cloridrico da un liquido che precipita in giallo il cloruro +di platino. + +{Urato di potassa} + +3. Non fonde ma il residuo proveniente dalla calcinazione e del +carbonato di calce: si discioglie nell'acido cloridrico con +effervescenza e precipita in bianco con l'ossalato d'ammoniaca. + +{Urato di calce} + +4. Non fonde, ma il residuo della calcinazione si scioglie con lieve +effervescenza nell'acido solforico diluito: la soluzione neutralizzata +con ammoniaca, produce col fosfato di soda un precipitato bianco. + +{Urato di magnesia} + +La quantita d'acido urico emesso e in rapporto della nutrizione e +della ossidazione organica. Allorche la sua produzione e eccessiva, si +trova nel sangue, donde puo ottenersi merce il metodo di Garrod che +consiste nel raccogliere in un vetro d'orologio un po' di sangue +diluendolo con qualche po' di soluzione indifferente: indi vi si +immergono tre o quattro filini di seta, e si aggiungono due o tre +gocce d'acido acetico. Ritirando il filo dopo 24 ore si troveranno +questi piu a meno cosparsi di cristallini d'acido urico, riconoscibili +facilmente al microscopio. + +Nell'urina trovasi normalmente nella quantita giornaliera di 1-2 +grammi. + +_Corpi Xantici_. Son questi dei corpi che molto s'avvicinano per +composizione all'acido urico e sono: xantina, ipoxantina, guanina ed +altri. + +_Xantina_ C_{5} H_{4} Az_{4} O_{2}. Differisce dall'acido urico per +una molecola d'ossigeno in meno, eppero alcuni la chiamano acido +uroso. Trovasi nei muscoli, nel fegato, nella milza, nel pancreas, +nella sostanza nervosa centrale, nel testicolo, nell'urina e talvolta, +nei calcoli urinarii. + +E polvere amorfa, solubile minimissimamente nell'acqua, insolubile del +tutto nell'alcool e nell'etere, solubile nell'ammoniaca. + +Per riconoscerla si aggiunge dell'acido nitrico che si fa essiccare a +caldo; restera una massa gialletta che sotto l'azione della soda si fa +rossa, riscaldandola diventa rosso-viola. + +Facendo cadere la xantina in una capsula in cui siavi della lisciva di +soda e del cloruro di calce in soluzione, si formera un alone verde +piu cupo centralmente che perifericamente, il quale poi subito +sparisce. + +Nell'urina normale trovasi in quantita piccolissima: Neubaner ha +estratto da 200 chg. d'urina appena 1 gr. di xantina. + +_Ipoxantina_ C_{5}H_{4}Az_{4}O. Differisce dalla xantina per una +molecola d'ossigeno in meno e quindi dall'acido urico per due +molecole. Trovasi nel midollo delle ossa, nella milza, nel pancreas, +nel cervello, nei muscoli, nell'urina. + +E cristallizzata in aghi finissimi in cui indice di solubilita +nell'acqua e, pero, un po' piu alto di quello che ha la xantina, e +solubile negli acidi e negli alcali. + +Trattata con acqua di cloro e con acido nitrico ed evaporando tutto +a secchezza, s'ha un residuo che si colora in violetto porpora sotto +l'azione dei vapori d'ammoniaca (Veidel). + +Per preparare i corpi xantinici dell'urina si aggiunge a questa +dell'ammoniaca liquida e del nitrato d'argento, indi dell'acido +solfidrico in soluzione acquosa. Si altra e s'evapora il tutto in +capsula di porcellana, indi si scioglie il filtrato in acido solforico +in soluzione acquosa al 3%; questo sciogliera i corpi xantici che si +faranno precipitare aggiungendo ancora ammoniaca e nitrato d'argento. + +_Guanina_ C_{5}H_{5}Az_{5}O: e una polvere incolora, amorfa insolubile +nell'acqua, nell'alcool, solubile negli acidi e nelle soluzioni +alcaline, poco solubile nell'ammoniaca. Cogli acidi forma sali +solubili nell'acqua. Trovasi nel pancreas, nel fegato, abbondantissima +nel guano; nella vescica natatoria di alcuni pesci trovasi combinato +alla calce in bei cristallini che rifrangono fortemente la luce. + +Una soluzione di cloridrato di guanina riscaldata e trattata con una +soluzione satura d'acido picrico da un precipitato giallo cristallino. + +_Allantoina_ C_{4}H_{6}Az_{4}O_{3}. Si ottiene trattando l'acido urico +con un alcali: trattata a sua volta con un alcali concentrato si +decompone in acido ossalico ed ammoniaca. Trovasi nell'urina fetale e +dei poppanti e nel liquido dell'amnios. + +E cristallizzabile in grossi prismi lucidi, incolori, solubili +nell'acqua, poco solubili nell'alcool. + +La soluzione acquosa vien precipitato dal nitrato d'argento, facendo +ad esso seguire dell'ammoniaca, la quale, in eccesso, ridiscioglie il +precipitato. Trattata a freddo con ipobromito di sodio, da il 50% del +suo azoto allo stato di gas (Malerba). + +Per ottenerla dall'urina e per riconoscerla si aggiunge a questa +della barite in soluzione acquosa e si filtra, indi si aggiunge del +bicloruro di mercurio, che precipita l'allantoina, infine si fa +passare per il liquido una corrente di idrogeno solforato e s'aggiunge +del nitrato d'argento e poi dell'ammoniaca: s'ha un precipitato +bianco, fioccoso e, dopo qualche tempo, conformato a piccolissime +sferule in cui un atomo d'idrogeno dell'allantoina e sostituito da un +atomo di argento. + +Puo ottenersi l'allantoina ossidando l'acido urico con perossido di +piombo. + + + + +CAPITOLO 6. + +_Sostanze azotate e fosforate_. + + +_Lecitine_ C_{44}H_{90}AzPhO_{8}: sono combinazioni eteriformi +dell'acido fosfoglicerico. Trovansi abbondanti nel tessuto nervoso, +nelle uova di pesci, nel tuorlo d'uovo, nello sperma, nei corpuscoli +del sangue. + +Si presenta sotto forma di masse granulari cristalline. E solubile +nell'alcool, nell'etere, negli olii grassi. + +Nell'acqua si gonfia formando una colla molle; questa abbandonata per +qualche tempo acquista reazione acida e si scinde in colina ed acido +fosfoglicerico. + +L'acqua agisce sulla lecitina, si come sull'amido, che gonfia e +spappola: esaminando questi granuli gonfiati, appaiono goccioline o +tubuli rotondi con doppio contorno: son queste le _fortini mieliniche_ +che si trovano nei tubuli nervosi al disotto della guaina di Schwann, +che prima si attribuivano alla cosiddetta mielina. + +_Nucleine_ C_{29}H_{49}Az_{9}Ph_{3}O_{22}. Fu trovata da Hoppe-Seyler +una nucleina nei corpuscoli del pus, nel tuorlo d'uovo, nei corpuscoli +del sangue, e nei nuclei cellulari. Esse sono sostanze incolori, +amorfe, poco solubili nell'acqua, insolubili nell'alcool e nell'etere. + +Le nucleine trattate con acidi minerali diluiti danno acido +metafosforico, trattate con soluzioni di potassa o soda, danno fosfato +dell'alcali impiegato. + +Pohl riusci ad ottenere, combinando l'acido metafosforico colla +sero-albumina, un composto molto simile alle nucleine, eppero crede +che esse venissero dalle combinazioni di questi due corpi. + +Come prodotti di sdoppiamento danno i corpi xantinici, cui gia abbiamo +fatto accenno. + +_Protagono_ C_{16}H_{38}Az_{2}PhO_{35}. Si presenta come polvere +bianca, finissima, costituiti di piccolissimi cristalli, insolubili +nell'acqua, solubili nell'alcool. Trovasi nell'uovo, nello sperma, +nella sostanza nervosa, in cui e il costituente piu importante della +guaina mielinica. + +Del pari che la lecitina, essa nell'acqua di barite si scinde in acido +fosfoglicerico, glucosio, colina e cerebrina. + +Hoppe-Seyler considera il protagono come formato di lecitina e +cerebrina. + +_Cerebrina_. E una sostanza fosforata, di e discussa la composizione +centesimale. Trovasi nella sostanza nervosa, specie nel cervello, +nei corpuscoli del pus: e polvere bianca, leggiera, solubile pero in +questi liquidi bollenti: pero precipita sotto forma di masse sferiche +granulari col raffreddamento dei mezzi solventi. + +Nell'acqua bollente si gonfia. Bollita con acidi minerali diluiti da +una sostanza riducente, che pero risponde alle reazioni specifiche di +queste. + +FINE + + + + +INDICE + + +INTRODUZIONE. + + _Sostanze minerali_ (CAPITOLO 1). + Gas + Acidi + Ossidi + Sali + + _Sostanze organiche ternarie_ (CAPITOLO 2). + Alcool + Idrati di _carbonio_ + Amidi + Glucosidi + Saccarosidi + Acidi + Eteri + Eteri glicerici + + _Sostanze quaternarie_ (CAPITOLO 3). + Sostanze quaternarie non azotate + + _Sostanze quaternarie azotate_ (CAPITOLO 4). + Albumine + Albumine caratteri e reattivi + Albumine solubili + Globuline + Fibrina + Acidalbumina + Alcali albumina + Sostanza amiloide + Albumina coagulata + Peptone + Derivati albuminoidei + Collogeni + Cheratine + Elasticine + Fermenti + + _Enzimi_ + Enzimi saccarificanti + Enzimi inversivi + Enzimi peptogenici + Enzimi sdoppianti i grassi ed emulsivi + + _Pigmenti_ + Pigmenti ematici + Pigmenti biliari + Pigmenti urinarii + Indolo e scatolo + + _Prodotti di metamofosi regressiva_ + Amidi + Acidi amidici + Amine + Sostanze di ignota costituzione + Sostanze azotate fosforate + + + + +INDICE ALFABETICO + + Acidalbumina + Alcalialbumina + Amiloide-sostanza + Acido acetico + " butirico + " caprilico + " caprinico + " csproico + " carbonico-gas + " cloridrico + " colalico + " coleidinico + " etilidenolattico + " formico + " fosfoglicerico + " glicocolico + " ippurico + " oleico + " ossalico + " palmitico + " pneumico + " margarico + " sarcolattico + " stearico + " taurocolico + " urico + " valerico + " santo proteico + Acqua + Acrodestrina + Acroleina + Adipo-cera + Albumina coagulata + Albumine solubili + Albuminoidi + Alcooli + Alcool etilico + Allantoina + Alloxana + Amidi acidi + Amido + Amine + Azoto. + Bilifuscina + Biliprasina + Bilirubina + Biliverdina + Biliumina + Biureto (reazione del) + Boottcher (reazione di) + Brunner (glandule di) + Carbonati + Caseina + Cellulosa + Cerebrina + Cheratine + Cistina + Cloruri + Colesterina + Colina + Collogeni + Condrina + Creatina + Creatinina + Derivati albuminoidei + Destrina + Dislisine + Elasticine + Ematina + Ematoidina + Emina + Emoglobina + Emoglobina ossicarbonata + Emometri + Enzimi + Enterico-succo + Eritro-destrina + Esbach (albuminonietria) + Escretina + Eteri + Eteri glicerici + Fehling (glucosimetria) + Fermenti + Ferro (ossido di) + Fibrina + Fibrino-plasto + Fibrinogeno + Fosfati + Gelatina + Glicerina + Glicina + Glicogene + Globulina + Glucosio + Gmelin (reattivo di) + Grassi V. eteri glicerici + Guanina + Idrati di carbonio + Idrogeno + Indicano + Indolo + Inosite + Invertina + Iaffe (saggio di--per l'indicano) + Iporsatin + Koumis + Kefir + Latte + Lattosio + Lecitine + Leucina + Levulosio + Luteine + Margarina + Mellitosio + Mielinn + Melanina + Moore (saggio di) + Mucina + Murexide (reazione della) + Neurina + Nucleina + Oleina + Osseina + Ossido di carbonio + Ossiemoglobina + Ossigeno + Ozono + Palmitina + Ptialina + Pepsina + Peptone + Pigmenti + Platner (cristalli di) + Proteina + Protagono + Rigidita cadaverica + Scatolo + Solfati + Solfocianuro di potassio + Stearina + Steopsina + Taurina + Tirosina + Tripsina + Trommer (reattivo di) + Urati + Urea + Ureometri + Urobilina + Urocromo + Uroeritrina + Xantina + Worm-Muller (reattivo di) + Zucchero di canna + + + + + +End of Project Gutenberg's Compendio di Chimica Fisiologica, by A. Cominelli + +*** END OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK COMPENDIO DI CHIMICA FISIOLOGICA *** + +***** This file should be named 11206.txt or 11206.zip ***** +This and all associated files of various formats will be found in: + https://www.gutenberg.org/1/1/2/0/11206/ + +Produced by Case Western Reserve University's Preservation Department, +Curtis Weyant, Josephine Paolucci and the Online Distributed Proofreading +Team. + + +Updated editions will replace the previous one--the old editions +will be renamed. + +Creating the works from public domain print editions means that no +one owns a United States copyright in these works, so the Foundation +(and you!) can copy and distribute it in the United States without +permission and without paying copyright royalties. Special rules, +set forth in the General Terms of Use part of this license, apply to +copying and distributing Project Gutenberg-tm electronic works to +protect the PROJECT GUTENBERG-tm concept and trademark. Project +Gutenberg is a registered trademark, and may not be used if you +charge for the eBooks, unless you receive specific permission. If you +do not charge anything for copies of this eBook, complying with the +rules is very easy. You may use this eBook for nearly any purpose +such as creation of derivative works, reports, performances and +research. They may be modified and printed and given away--you may do +practically ANYTHING with public domain eBooks. 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If you do not agree to abide by all +the terms of this agreement, you must cease using and return or destroy +all copies of Project Gutenberg-tm electronic works in your possession. +If you paid a fee for obtaining a copy of or access to a Project +Gutenberg-tm electronic work and you do not agree to be bound by the +terms of this agreement, you may obtain a refund from the person or +entity to whom you paid the fee as set forth in paragraph 1.E.8. + +1.B. "Project Gutenberg" is a registered trademark. It may only be +used on or associated in any way with an electronic work by people who +agree to be bound by the terms of this agreement. There are a few +things that you can do with most Project Gutenberg-tm electronic works +even without complying with the full terms of this agreement. See +paragraph 1.C below. 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It exists +because of the efforts of hundreds of volunteers and donations from +people in all walks of life. + +Volunteers and financial support to provide volunteers with the +assistance they need, is critical to reaching Project Gutenberg-tm's +goals and ensuring that the Project Gutenberg-tm collection will +remain freely available for generations to come. In 2001, the Project +Gutenberg Literary Archive Foundation was created to provide a secure +and permanent future for Project Gutenberg-tm and future generations. +To learn more about the Project Gutenberg Literary Archive Foundation +and how your efforts and donations can help, see Sections 3 and 4 +and the Foundation web page at https://www.pglaf.org. + + +Section 3. Information about the Project Gutenberg Literary Archive +Foundation + +The Project Gutenberg Literary Archive Foundation is a non profit +501(c)(3) educational corporation organized under the laws of the +state of Mississippi and granted tax exempt status by the Internal +Revenue Service. The Foundation's EIN or federal tax identification +number is 64-6221541. Its 501(c)(3) letter is posted at +https://pglaf.org/fundraising. Contributions to the Project Gutenberg +Literary Archive Foundation are tax deductible to the full extent +permitted by U.S. federal laws and your state's laws. + +The Foundation's principal office is located at 4557 Melan Dr. S. +Fairbanks, AK, 99712., but its volunteers and employees are scattered +throughout numerous locations. Its business office is located at +809 North 1500 West, Salt Lake City, UT 84116, (801) 596-1887, email +business@pglaf.org. 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For +example an eBook of filename 10234 would be found at: + + https://www.gutenberg.org/1/0/2/3/10234 + +or filename 24689 would be found at: + https://www.gutenberg.org/2/4/6/8/24689 + +An alternative method of locating eBooks: + https://www.gutenberg.org/GUTINDEX.ALL + + diff --git a/old/11206.zip b/old/11206.zip Binary files differnew file mode 100644 index 0000000..e06f2d9 --- /dev/null +++ b/old/11206.zip |
