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You may copy it, give it away or +re-use it under the terms of the Project Gutenberg License included +with this eBook or online at www.gutenberg.org + + +Title: Sei personaggi in cerca d'autore + +Author: Luigi Pirandello + +Release Date: May 27, 2006 [EBook #18457] + +Language: Italian + +Character set encoding: ISO-8859-1 + +*** START OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK SEI PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE *** + + + + +Produced by Andrew Sly from a text provided by Liber Liber. +http://www.liberliber.it/ + + + + + + + +Sei personaggi in cerca d'autore + +di Luigi Pirandello + + + +I PERSONAGGI DELLA COMMEDIA DA FARE + + Il padre + La madre + La figliastra + Il figlio + Il giovinetto + La bambina + (questi ultimi due non parlano) + (Poi, evocata) Madama Pace + +GLI ATTORI DELLA COMPAGNIA + + Il direttore-capocomico + La prima attrice + Il primo attore + La seconda donna + L'attrice giovane + L'attor giovane + Altri attori e attrici + Il direttore di scena + Il suggeritore + Il trovarobe + Il macchinista + Il segretario del capocomico + L'uscere del teatro + Apparatori e servi di scena + + +_Di giorno, su un palcoscenico di teatro di prosa._ + +_N.B. La commedia non ha atti né scene. La rappresentazione sarà +interrotta una prima volta, senza che il sipario s'abbassi; allorché +il Direttore Capocomico e il capo dei personaggi si ritireranno per +concertar lo scenario e gli attori sgombreranno il palcoscenico; una +seconda volta, allorché per isbaglio il Macchinista butterà giù il +sipario._ + +_Troveranno gli spettatori, entrando nella sala del teatro, alzato il +sipario, e il palcoscenico com'è di giorno, senza quinte né scena, +quasi al bujo e vuoto, perché abbiano fin da principio l'impressione +d'uno spettacolo non preparato._ + +_Due scalette, una a destra e l'altra a sinistra, metteranno in +comunicazione il palcoscenico con la sala. Sul palcoscenico il +cupolino del suggeritore, messo da parte, a canto alla buca._ + +_Dall'altra parte, sul davanti, un tavolino e una poltrona con +spalliera voltata verso il pubblico, per il Direttore-Capocomico. +Altri due tavolini, uno più grande, uno più piccolo, con parecchie +sedie attorno, messi lì sul davanti per averli pronti, a un bisogno, +per la prova. Altre sedie, qua e lì: a destra e a sinistra, per gli +Attori; e un pianoforte in fondo, da un lato, quasi nascosto._ + +_Spenti i lumi nella sala, si vedrà entrare dalla porta del +palcoscenico il macchinista in camiciotto turchino e sacca appesa +alla cintola; prendere da un angolo in fondo alcuni assi +d'attrezzatura; disporli sul davanti e mettersi in ginocchio e +inchiodarli. Alle martellate accorrerà dalla porta dei camerini il +Direttore di scena._ + +_Il direttore di scena._ Oh! Che fai? + +_Il macchinista._ Che faccio? Inchiodo. + +_Il direttore di scena._ A quest'ora? + +_Guarderà l'orologio._ + +Sono già le dieci e mezzo. A momenti sarà qui il Direttore per la +prova. + +_Il macchinista._ Ma dico, dovrò avere anch'io il mio tempo per +lavorare! + +_Il direttore di scena._ L'avrai, ma non ora. + +_Il macchinista._ E quando? + +_Il direttore di scena._ Quando non sarà più l'ora della prova. Su, +su, portati via tutto, e lasciami disporre la scena per il secondo +atto del «Giuoco delle parti.» + +_Il macchinista, sbuffando, borbottando, raccatterà gli assi e andrà +via. Intanto dalla porta del palcoscenico cominceranno a venire gli +attori della Compagnia, uomini e donne, prima uno, poi un altro, poi +due insieme, a piacere: nove o dieci, quanti si suppone che debbano +prender parte alle prove della commedia di Pirandello «Il giuoco +delle parti», segnata all'ordine del giorno. Entreranno, saluteranno +il Direttore di scena e si saluteranno tra loro augurandosi il buon +giorno. Alcuni si avvieranno ai loro camerini; altri, fra cui il +Suggeritore che avrà il copione arrotolato sotto il braccio, si +fermeranno sul palcoscenico in attesa del Direttore per cominciar la +prova, e intanto, o seduti a crocchio, o in piedi, scambieranno tra +loro qualche parola; e chi accenderà una sigaretta, chi si lamenterà +della parte che gli è stata assegnata, chi leggerà forte ai compagni +qualche notizia in un giornaletto teatrale. Sarà bene che tanto le +Attrici quanto gli Attori siano vestiti d'abiti piuttosto chiari e +gai, e che questa prima scena a soggetto abbia, nella sua +naturalezza, molta vivacità. A un certo punto, uno dei comici potrà +sedere al pianoforte e attaccare un ballabile; i più giovani tra gli +Attori e le Attrici si metteranno a ballare._ + +_Il direttore di scena (battendo le mani per richiamarli alla +disciplina)._ Via, smettetela! Ecco il signor Direttore! + +_Il suono e la danza cesseranno d'un tratto. Gli Attori si volteranno +a guardare verso la sala del teatro, dalla cui porta si vedrà entrare +il Direttore-Capocomico, il quale, col cappello duro in capo, il +bastone sotto il braccio e un grosso sigaro in bocca, attraverserà il +corridojo tra le poltrone e, salutato dai comici, salirà per una +delle due scalette sul palcoscenico. Il Segretario gli porgerà la +posta: qualche giornale, un copione sottofascia._ + +_Il capocomico._ Lettere? + +_Il segretario._ Nessuna. La posta è tutta qui. + +_Il capocomico (porgendogli il copione sottofascia)._ Porti in +camerino. + +_Poi, guardandosi attorno e rivolgendosi al Direttore di scena:_ + +Oh, qua non ci si vede. Per piacere, faccia dare un po' di luce. + +_Il direttore di scena._ Subito. + +_Si recherà a dar l'ordine. E poco dopo il palcoscenico sarà +illuminato in tutto il lato destro, dove staranno gli Attori, d'una +viva luce bianca. Nel mentre, il Suggeritore avrà preso posto nella +buca, accesa la lampadina e steso davanti a sè il copione._ + +_Il capocomico (battendo le mani)._ Su, su, cominciamo. + +_Al Direttore di scena:_ + +Manca qualcuno? + +_Il direttore di scena._ Manca la Prima Attrice. + +_Il capocomico._ Al solito! + +_Guarderà l'orologio._ + +Siamo già in ritardo di dieci minuti. La segni, mi faccia il piacere. +Così imparerà a venire puntuale alla prova. + +_Non avrà finito la reprensione, che dal fondo della sala si udrà la +voce della Prima Attrice._ + +_La prima attrice._ No, no, per carità! Eccomi! Eccomi! + +_È tutta vestita di bianco, con un cappellone spavaldo in capo e un +grazioso cagnolino tra le braccia; correrà attraverso il corridojo +delle poltrone e salirà in gran fretta una delle scalette._ + +_Il capocomico._ Lei ha giurato di farsi sempre aspettare. + +_La prima attrice._ Mi scusi. Ho cercato tanto una automobile per +fare a tempo! Ma vedo che non avete ancora cominciato. E io non sono +subito di scena. + +_Poi, chiamando per nome il Direttore di scena e consegnandogli il +cagnolino:_ + +Per piacere, me lo chiuda nel camerino. + +_Il capocomico (borbottando)._ Anche il cagnolino! Come se fossimo +pochi i cani qua. + +_Batterà di nuovo le mani e si rivolgerà al Suggeritore:_ + +Su, su, il secondo atto del «Giuoco delle parti». + +_Sedendo sulla poltrona:_ + +Attenzione, signori. Chi è di scena? + +_Gli Attori e le Attrici sgombreranno il davanti del palcoscenico e +andranno a sedere da un lato, tranne i tre che principieranno la +prova e la Prima Attrice, che, senza badare alla domanda del +Capocomico, si sarà messa a sedere davanti ad uno dei due tavolini._ + +_Il capocomico (alla Prima Attrice)._ Lei dunque è di scena? + +_La prima attrice._ Io, nossignore. + +_Il capocomico (seccato)._ E allora si levi, santo Dio! + +_La Prima Attrice si alzerà e andrà a sedere accanto agli altri +Attori che si saranno già tratti in disparte._ + +_Il capocomico (al Suggeritore)._ Cominci, Cominci. + +_Il suggeritore (leggendo nel copione)._ «In casa di Leone Gala. Una +strana sala da pranzo e da studio.» + +_Il capocomico (volgendosi al Direttore di scena)._ Metteremo la sala +rossa. + +_Il direttore di scena (segnando su un foglio di carta)._ La rossa. +Sta bene. + +_Il suggeritore (seguitando a leggere nel copione)._ «Tavola +apparecchiata e scrivania con libri e carte. Scaffali di libri e +vetrine con ricche suppellettili da tavola. Uscio in fondo per cui si +va nella camera da letto di Leone. Uscio laterale a sinistra per cui +si va nella cucina. La comune è a destra.» + +_Il capocomico (alzandosi e indicando)._ Dunque, stiano bene attenti: +di là, la comune. Di qua, la cucina. + +_Rivolgendosi all'Attore che farà la parte di Socrate:_ + +Lei entrerà e uscirà da questa parte. + +_Al Direttore di scena:_ + +Applicherà la bussola in fondo, e metterà le tendine. + +_Tornerà a sedere._ + +_Il direttore di scena (segnando)._ Sta bene. + +_Il suggeritore (leggendo c.s.)._ «Scena Prima. Leone Gala, Guido +Venanzi, Filippo detto Socrate.» + +_Al Capocomico:_ + +Debbo leggere anche la didascalia? + +_Il capocomico._ Ma sì! si! Gliel'ho detto cento volte! + +_Il suggeritore (leggendo c.s.)._ «Al levarsi della tela, Leone Gala, +con berretto da cuoco e grembiule, e intento a sbattere con un +mestolino di legno un uovo in una ciotola. Filippo ne sbatte un +altro, parato anche lui da cuoco. Guido Venanzi ascolta, seduto.» + +_Il primo attore (al Capocomico)._ Ma scusi, mi devo mettere proprio +il berretto da cuoco in capo? + +_Il capocomico (urtato dall'osservazione)._ Mi pare! Se sta scritto +lì! + +_Indicherà il copione._ + +_Il primo attore._ Ma è ridicolo, scusi! + +_Il capocomico (balzando in piedi sulle furie)._ «Ridicolo! +ridicolo!» Che vuole che le faccia io se dalla Francia non ci viene +più una buona commedia, e ci siamo ridotti a mettere in iscena +commedie di Pirandello, che chi l'intende è bravo, fatte apposta di +maniera che né attori né critici né pubblico ne restino mai contenti? + +_Gli Attori rideranno. E allora egli alzandosi e venendo presso il +Primo Attore, griderà:_ + +Il berretto da cuoco, sissignore! E sbatta le uova! Lei crede, con +codeste uova che sbatte, di non aver poi altro per le mani? Sta +fresco! Ha da rappresentare il guscio delle uova che sbatte! + +_Gli Attori torneranno a ridere e si metteranno a far commenti tra +loro ironicamente._ + +Silenzio! E prestino ascolto quando spiego! + +_Rivolgendosi di nuovo al Primo Attore:_ + +Sissignore, il guscio: vale a dire la vuota forma della ragione, +senza il pieno dell'istinto che è cieco! Lei è la ragione, e sua +moglie l'istinto: in un giuoco di parti assegnate, per cui lei che +rappresenta la sua parte è volutamente il fantoccio di se stesso. Ha +capito? + +_Il primo attore (aprendo le braccia)._ Io no! + +_Il capocomico (tornandosene al suo posto)._ E io nemmeno! Andiamo +avanti, che poi mi loderete la fine! + +_In tono confidenziale:_ + +Mi raccomando, si metta di tre quarti, perché se no, tra le +astruserie del dialogo e lei che non si farà sentire dal pubblico, +addio ogni cosa! + +_Battendo di nuovo le mani:_ + +Attenzione, attenzione! Attacchiamo! + +_Il suggeritore._ Scusi, signor Direttore, permette che mi ripari col +cupolino? Tira una cert'aria! + +_Il capocomico._ Ma sì, faccia, faccia! + +_L'Uscere del teatro sarà intanto entrato nella sala, col berretto +gallonato in capo e, attraversato il corridojo fra le poltrone, si +sarà appressato al palcoscenico per annunziare al +Direttore-Capocomico l'arrivo dei Sei Personaggi, che, entrati +anch'essi nella sala, si saranno messi a seguirlo, a una certa +distanza, un po' smarriti e perplessi, guardandosi attorno._ + +_Chi voglia tentare una traduzione scenica di questa commedia bisogna +che s'adoperi con ogni mezzo a ottenere tutto l'effetto che questi +«Sei Personaggi» non si confondano con gli Attori della Compagnia. La +disposizione degli uni e degli altri, indicata nelle didascalie, +allorché quelli saliranno sul palcoscenico, gioverà senza dubbio; +come una diversa colorazione luminosa per mezzo di appositi +riflettori. Ma il mezzo più efficace e idoneo, che qui si suggerisce, +sarà l'uso di speciali maschere per i personaggi: maschere +espressamente costruite d'una materia che per il sudore non +s'afflosci e non pertanto sia lieve agli Attori che dovranno +portarle: lavorate e tagliate in modo che lascino liberi gli occhi, +le narici e la bocca. S'interpreterà così anche il senso profondo +della commedia. I «Personaggi» non dovranno infatti apparire come +«fantasmi», ma come «realtà create», costruzioni della fantasia +immutabili: e dunque più reali e consistenti della volubile +naturalità degli Attori. Le maschere ajuteranno a dare l'impressione +della figura costruita per arte e fissata ciascuna immutabilmente +nell'espressione del proprio sentimento fondamentale, che è il +«rimorso» per il Padre, la «vendetta» per la Figliastra, lo «sdegno» +per il Figlio, il «dolore» per la Madre con fisse lagrime di cera nel +livido delle occhiaje e lungo le gote, come si vedono nelle immagini +scolpite e dipinte della «Mater dolorosa» nelle chiese. E sia anche +il vestiario di stoffa e foggia speciale, senza stravaganze, con +pieghe rigide e volume quasi statuario, e insomma di maniera che non +dia l'idea che sia fatto d'una stoffa che si possa comperare in una +qualsiasi bottega della città e tagliato e cucito in una qualsiasi +sartoria._ + +_Il Padre sarà sulla cinquantina: stempiato, ma non calvo, fulvo di +pelo, con baffetti folti quasi acchiocciolati attorno alla bocca +ancor fresca, aperta spesso a un sorriso incerto e vano. Pallido, +segnatamente nell'ampia fronte; occhi azzurri ovati, lucidissimi e +arguti; vestirà calzoni chiari e giacca scura: a volte sarà +mellifluo, a volte avrà scatti aspri e duri._ + +_La Madre sarà come atterrita e schiacciata da un peso intollerabile +di vergogna e d'avvilimento. Velata da un fitto crespo vedovile, +vestirà umilmente di nero, e quando solleverà il velo, mostrerà un +viso non patito, ma come di cera, e terrà sempre gli occhi bassi._ + +_La Figliastra, di diciotto anni, sarà spavalda, quasi impudente. +Bellissima, vestirà a lutto anche lei, ma con vistosa eleganza. +Mostrerà dispetto per l'aria timida, afflitta e quasi smarrita del +fratellino, squallido Giovinetto di quattordici anni, vestito +anch'egli di nero; e una vivace tenerezza, invece, per la sorellina, +Bambina di circa quattro anni, vestita di bianco con una fascia di +seta nera alla vita._ + +_Il Figlio, di ventidue anni, alto, quasi irrigidito in un contenuto +sdegno per il Padre e in un'accigliata indifferenza per la Madre, +porterà un soprabito viola e una lunga fascia verde girata attorno al +collo._ + +_L'uscere (col berretto in mano)._ Scusi, signor Commendatore. + +_Il capocomico (di scatto, sgarbato)._ Che altro c'è? + +_L'uscere (timidamente)._ Ci sono qua certi signori, che chiedono di +lei. + +_Il Capocomico e gli Attori si volteranno stupiti a guardare dal +palcoscenico giù nella sala._ + +_Il capocomico (di nuovo sulle furie)._ Ma io qua provo! E sapete +bene che durante la prova non deve passar nessuno! + +_Rivolgendosi in fondo:_ + +Chi sono lor signori? Che cosa vogliono? + +_Il padre (facendosi avanti, seguito dagli altri, fino a una delle +due scalette)._ Siamo qua in cerca d'un autore. + +_Il capocomico (fra stordito e irato)._ D'un autore? Che autore? + +_Il padre._ D'uno qualunque, signore. + +_Il capocomico._ Ma qui non c'è nessun autore, perché non abbiamo in +prova nessuna commedia nuova. + +_La figliastra (con gaja vivacità, salendo di furia la scaletta)._ +Tanto meglio, tanto meglio, allora, signore! Potremmo esser noi la +loro commedia nuova. + +_Qualcuno degli attori (fra i vivaci commenti e le risate degli +altri)._ Oh, senti, senti! + +_Il padre (seguendo sul palcoscenico la Figliastra)._ Già, ma se non +c'è l'autore! + +_Al Capocomico:_ + +Tranne che non voglia esser lei... + +_La Madre, con la Bambina per mano, e il Giovinetto saliranno i primi +scalini della scaletta e resteranno lì in attesa. Il Figlio resterà +sotto, scontroso._ + +_Il capocomico._ Lor signori vogliono scherzare? + +_Il padre._ No, che dice mai, signore! Le portiamo al contrario un +dramma doloroso. + +_La figliastra._ E potremmo essere la sua fortuna! + +_Il capocomico._ Ma mi facciano il piacere d'andar via, che non +abbiamo tempo da perdere coi pazzi! + +_Il padre (ferito e mellifluo)._ Oh, signore, lei sa bene che la vita +è piena d'infinite assurdità, le quali sfacciatamente non han neppure +bisogno di parer verosimili; perché sono vere. + +_Il capocomico._ Ma che diavolo dice? + +_Il padre._ Dico che può stimarsi realmente una pazzia, sissignore, +sforzarsi di fare il contrario; cioè, di crearne di verosimili, +perché pajano vere. Ma mi permetta di farle osservare che, se pazzia +è, questa è pur l'unica ragione del loro mestiere. + +_Gli Attori si agiteranno, sdegnati._ + +_Il capocomico (alzandosi e squadrandolo)._ Ah sì? Le sembra un +mestiere da pazzi, il nostro? + +_Il padre._ Eh, far parer vero quello che non è; senza bisogno, +signore: per giuoco... Non è loro ufficio dar vita sulla scena a +personaggi fantasticati? + +_Il capocomico (subito facendosi voce dello sdegno crescente dei suoi +Attori)._ Ma io la prego di credere che la professione del comico, +caro signore, è una nobilissima professione! Se oggi come oggi i +signori commediografi nuovi ci danno da rappresentare stolide +commedie e fantocci invece di uomini, sappia che è nostro vanto aver +dato vita--qua, su queste tavole--a opere immortali! + +_Gli Attori, soddisfatti, approveranno e applaudiranno il loro +Capocomico._ + +_Il padre (interrompendo e incalzando con foga)._ Ecco! benissimo! a +esseri vivi, più vivi di quelli che respirano e vestono panni! Meno +reali, forse; ma più veri! Siamo dello stessissimo parere! + +_Gli Attori si guardano tra loro, sbalorditi._ + +_Il direttore._ Ma come! Se prima diceva... + +_Il padre._ No, scusi, per lei dicevo, signore, che ci ha gridato di +non aver tempo da perdere coi pazzi, mentre nessuno meglio di lei può +sapere che la natura si serve da strumento della fantasia umana per +proseguire, più alta, la sua opera di creazione. + +_Il capocomico._ Sta bene, sta bene. Ma che cosa vuol concludere con +questo? + +_Il padre._ Niente, signore. Dimostrarle che si nasce alla vita in +tanti modi, in tante forme: albero o sasso, acqua o farfalla... o +donna. E che si nasce anche personaggi! + +_Il capocomico (con finto ironico stupore)._ E lei, con codesti +signori attorno, è nato personaggio? + +_Il padre._ Appunto, signore. E vivi, come ci vede. + +_Il Capocomico e gli Attori scoppieranno a ridere, come per una +burla._ + +_Il padre (ferito)._ Mi dispiace che ridano così, perché portiamo in +noi, ripeto, un dramma doloroso, come lor signori possono argomentare +da questa donna velata di nero. + +_Così dicendo porgerà la mano alla Madre per aiutarla a salire gli +ultimi scalini e, seguitando a tenerla per mano, la condurrà con una +certa tragica solennità dall'altra parte del palcoscenico, che +s'illuminerà subito di una fantastica luce. La Bambina e il +Giovinetto seguiranno la Madre; poi il Figlio, che si terrà discosto, +in fondo; poi la Figliastra, che s'apparterà anche lei sul davanti, +appoggiata all'arcoscenico. Gli Attori, prima stupefatti, poi +ammirati di questa evoluzione, scoppieranno in applausi come per uno +spettacolo che sia stato loro offerto._ + +_Il capocomico (prima sbalordito, poi sdegnato)._ Ma via! Facciano +silenzio! + +_Poi, rivolgendosi ai Personaggi:_ + +E loro si levino! Sgombrino di qua! + +_Al Direttore di scena:_ + +Perdio, faccia sgombrare! + +_Il direttore di scena (facendosi avanti, ma poi fermandosi, come +trattenuto da uno strano sgomento)._ Via! Via! + +_Il padre (al Capocomico)._ Ma no, veda, noi... + +_Il capocomico (gridando)._ Insomma, noi qua dobbiamo lavorare! + +_Il primo attore._ Non è lecito farsi beffe così... + +_Il padre (risoluto, facendosi avanti)._ Io mi faccio maraviglia +della loro incredulità! Non sono forse abituati lor signori a vedere +balzar vivi quassù, uno di fronte all'altro, i personaggi creati da +un autore? Forse perché non c'è là + +_indicherà la buca del Suggeritore_ + +un copione che ci contenga? + +_La figliastra (facendosi avanti al Capocomico, sorridente, +lusingatrice)._ Creda che siamo veramente sei personaggi, signore, +interessantissimi! Quantunque, sperduti. + +_Il padre (scartandola)._ Sì, sperduti, va bene! + +_Al Capocomico subito:_ + +Nel senso, veda, che l'autore che ci creò, vivi, non volle poi, o non +potè materialmente, metterci al mondo dell'arte. E fu un vero +delitto, signore, perché chi ha la ventura di nascere personaggio +vivo, può ridersi anche della morte. Non muore più! Morrà l'uomo, lo +scrittore, strumento della creazione; la creatura non muore più! E +per vivere eterna non ha neanche bisogno di straordinarie doti o di +compiere prodigi. Chi era Sancho Panza? Chi era don Abbondio? Eppure +vivono eterni, perché--vivi germi--ebbero la ventura di trovare una +matrice feconda, una fantasia che li seppe allevare e nutrire, far +vivere per l'eternità! + +_Il capocomico._ Tutto questo va benissimo! Ma che cosa vogliono loro +qua? + +_Il padre._ Vogliamo vivere, signore! + +_Il capocomico (ironico)._ Per l'eternità? + +_Il padre._ No, signore: almeno per un momento, in loro. + +_Un attore._ Oh, guarda, guarda! + +_La prima attrice._ Vogliono vivere in noi! + +_L'attor giovane (indicando la Figliastra)._ Eh, per me volentieri, +se mi toccasse quella lì! + +_Il padre._ Guardino, guardino: la commedia è da fare; + +_al Capocomico:_ + +ma se lei vuole e i suoi attori vogliono, la concerteremo subito tra +noi! + +_Il capocomico (seccato)._ Ma che vuol concertare! Qua non si fanno +di questi concerti! Qua si recitano drammi e commedie! + +_Il padre._ E va bene! Siamo venuti appunto per questo qua da lei! + +_Il capocomico._ E dov'è il copione? + +_Il padre._ È in noi, signore. + +_Gli Attori rideranno._ + +Il dramma è in noi; siamo noi; e siamo impazienti di rappresentarlo, +così come dentro ci urge la passione! + +_La figliastra (schernevole, con perfida grazia di caricata +impudenza)._ La passione mia, se lei sapesse, signore! La passione +mia... per lui! + +_Indicherà il Padre e farà quasi per abbracciarlo; ma scoppierà poi +in una stridula risata._ + +_Il padre (con scatto iroso)._ Tu statti a posto, per ora! E ti prego +di non ridere così! + +_La figliastra._ No? E allora mi permettano: benché orfana da appena +due mesi, stiano a vedere lor signori come canto e come danzo! + +_Accennerà con malizia il «Prends garde à Tchou-Thin-Tchou» di Dave +Stamper ridotto a Fox-trot o One-Step lento da Francis Salabert: la +prima strofa, accompagnandola con passo di danza._ + + Les chinois sont un peuple malin, + De Shangai à Pekin, + Ils ont mis des criteaux partout: + Prenez garde à Tchou-Thin-Tchou! + +_Gli Attori, segnatamente i giovani, mentre ella canterà e ballerà, +come attratti da un fascino strano, si moveranno verso lei e +leveranno appena le mani quasi a ghermirla. Ella sfuggirà e, quando +gli Attori scoppieranno in applausi, resterà, alla riprensione del +Capocomico, come astratta e lontana._ + +_Gli attori e le attrici (ridendo e applaudendo)._ Bene! Brava! +Benissimo! + +_Il capocomico (irato)._ Silenzio! Si credono forse in un +caffè-concerto? + +_Tirandosi un po' in disparte il Padre, con una certa costernazione:_ + +Ma dica un po', è pazza? + +_Il padre._ No, che pazza! È peggio! + +_La figliastra (subito accorrendo al Capocomico)._ Peggio! Peggio! Eh +altro, signore! Peggio! Senta, per favore: ce lo faccia rappresentar +subito, questo dramma, perché vedrà che a un certo punto, io--quando +questo amorino qua + +_prenderà per mano la Bambina che se ne starà presso la Madre e la +porterà davanti al Capocomico_ + +--vede com'è bellina? + +_la prenderà in braccio e la bacerà_ + +cara! cara! + +_La rimetterà a terra e aggiungerà, quasi senza volere, commossa:_ + +ebbene, quando quest'amorino qua, Dio la toglierà d'improvviso a +quella povera madre: e quest'imbecillino qua + +_spingerà avanti il Giovinetto, afferrandolo per una manina +sgarbatamente_ + +farà la più grossa delle corbellerie, proprio da quello stupido che è + +_lo ricaccerà con una spinta verso la Madre_ + +--allora vedrà che io prenderò il volo! Sissignore! prenderò il volo! +il volo! E non mi par l'ora, creda, non mi par l'ora! Perché, dopo +quello che è avvenuto di molto intimo tra me e lui + +_indicherà il Padre con un orribile ammiccamento_ + +non posso più vedermi in questa compagnia, ad assistere allo strazio +di quella madre per quel tomo là + +_indicherà il Figlio_ + +--lo guardi! lo guardi!--indifferente, gelido lui, perché è il figlio +legittimo, lui! pieno di sprezzo per me, per quello là, + +_indicherà il Giovinetto_ + +per quella creaturina; ché siamo bastardi--ha capito? bastardi. + +_Si avvicinerà alla Madre e l'abbraccerà._ + +E questa povera madre--lui--che è la madre comune di noi tutti--non +la vuol riconoscere per madre anche sua--e la considera dall'alto in +basso, lui, come madre soltanto di noi tre bastardi--vile! + +_Dirà tutto questo, rapidamente, con estrema eccitazione e arrivata +al «vile» finale, dopo aver gonfiato la voce sul «bastardi», lo +pronunzierà piano, quasi sputandolo._ + +_La madre (con infinita angoscia al Capocomico)._ Signore, in nome di +queste due creaturine, la supplico... + +_si sentirà mancare e vacillerà_ + +--oh Dio mio... + +_Il padre (accorrendo a sorreggerla con quasi tutti gli Attori +sbalorditi e costernati)._ Per carità una sedia, una sedia a questa +povera vedova! + +_Gli attori (accorrendo)._--Ma è dunque vero?--Sviene davvero? + +_Il capocomico._ Qua una sedia, subito! + +_Uno degli Attori offrirà una sedia; gli altri si faranno attorno +premurosi. La Madre, seduta, cercherà d'impedire che il Padre le +sollevi il velo che le nasconde la faccia._ + +_Il padre._ La guardi, signore, la guardi... + +_La madre._ Ma no, Dio, smettila! + +_Il padre._ Lasciati vedere! + +_Le solleverà il velo._ + +_La madre (alzandosi e recandosi le mani al volto, disperatamente)._ +Oh, signore, la supplico d'impedire a quest'uomo di ridurre a effetto +il suo proposito, che per me è orribile! + +_Il capocomico (soprappreso, stordito)._ Ma io non capisco più dove +siamo, né di che si tratti! + +_Al Padre:_ + +Questa è la sua signora? + +_Il padre (subito)._ Sissignore, mia moglie! + +_Il capocomico._ E com'è dunque vedova, se lei è vivo? + +_Gli Attori scaricheranno tutto il loro sbalordimento in una +fragorosa risata._ + +_Il padre (ferito, con aspro risentimento)._ Non ridano! Non ridano +così, per carità! È appunto questo il suo dramma, signore. Ella ebbe +un altro uomo. Un altro uomo che dovrebbe esser qui! + +_La madre (con un grido)._ No! No! + +_La figliastra._ Per sua fortuna è morto: da due mesi, glie l'ho +detto. Ne portiamo ancora il lutto, come vede. + +_Il padre._ Ma non è qui, veda, non già perché sia morto. Non è qui +perché--la guardi, signore, per favore, e lo comprenderà subito!--Il +suo dramma non potè consistere nell'amore di due uomini, per cui +ella, incapace, non poteva sentir nulla--altro, forse, che un po' di +riconoscenza (non per me: per quello!)--Non è una donna, è una +madre!--E il suo dramma--(potente, signore, potente!) consiste tutto, +difatti, in questi quattro figli dei due uomini ch'ella ebbe. + +_La madre._ Io, li ebbi? Hai il coraggio di dire che fui io ad +averli, come se li avessi voluti? Fu lui, signore! Me lo diede lui, +quell'altro, per forza! Mi costrinse, mi costrinse ad andar via con +quello! + +_La figliastra (di scatto, indignata)._ Non è vero! + +_La madre (sbalordita)._ Come non è vero? + +_La figliastra._ Non è vero! Non è vero! + +_La madre._ E che puoi saperne tu? + +_La figliastra._ Non è vero! + +_Al Capocomico:_ + +Non ci creda! Sa perché lo dice? Per quello lì + +_indicherà il Figlio_ + +lo dice! Perché si macera, si strugge per la noncuranza di quel +figlio lì, a cui vuol dare a intendere che, se lo abbandonò di due +anni, fu perché lui + +_indicherà il Padre_ + +la costrinse. + +_La madre (con forza)._ Mi costrinse, mi costrinse, e ne chiamo Dio +in testimonio! + +_Al Capocomico:_ + +Lo domandi a lui + +_indicherà il marito_ + +se non è vero! Lo faccia dire a lui!... Lei + +_indicherà la Figlia_ + +non può saperne nulla. + +_La figliastra._ So che con mio padre, finché visse, tu fosti sempre +in pace e contenta. Negalo, se puoi! + +_La madre._ Non lo nego, no... + +_La figliastra._ Sempre pieno d'amore e di cure per te! + +_Al Giovinetto, con rabbia:_ + +Non è vero? Dillo! Perché non parli, sciocco? + +_La madre._ Ma lascia questo povero ragazzo! Perché vuoi farmi +credere un'ingrata, figlia? Io non voglio mica offendere tuo padre! +Ho risposto a lui, che non per mia colpa né per mio piacere +abbandonai la sua casa e mio figlio! + +_Il padre._ È vero, signore. Fui io. + +_Pausa._ + +_Il primo attore (ai suoi compagni)._ Ma guarda che spettacolo! + +_La prima attrice._ Ce lo danno loro, a noi! + +_L'attor giovane._ Una volta tanto! + +_Il capocomico (che comincerà a interessarsi vivamente)._ Stiamo a +sentire! stiamo a sentire! + +_E così dicendo, scenderà per una delle scalette nella sala e resterà +in piedi davanti al palcoscenico, come a cogliere, da spettatore, +l'impressione della scena._ + +_Il figlio (senza muoversi dal suo posto, freddo, piano, ironico)._ +Sì, stiano a sentire che squarcio di filosofia, adesso! Parlerà loro +del Demone dell'Esperimento. + +_Il padre._ Tu sei un cinico imbecille, e te l'ho detto cento volte! + +_Al Capocomico già nella sala:_ + +Mi deride, signore, per questa frase che ho trovato in mia scusa. + +_Il figlio (sprezzante)._ Frasi. + +_Il padre._ Frasi! Frasi! Come se non fosse il conforto di tutti, +davanti a un fatto che non si spiega, davanti a un male che si +consuma, trovare una parola che non dice nulla, e in cui ci si +acquieta! + +_La figliastra._ Anche il rimorso, già! sopra tutto. + +_Il padre._ Il rimorso? Non è vero; non l'ho acquietato in me +soltanto con le parole. + +_La figliastra._ Anche con un po' di danaro, sì, sì, anche con un po' +di danaro! Con le cento lire che stava per offrirmi in pagamento, +signori! + +_Movimento d'orrore degli Attori._ + +_Il figlio (con disprezzo alla sorellastra)._ Questo è vile! + +_La figliastra._ Vile? Erano là, in una busta cilestrina sul tavolino +di mogano, là nel retrobottega di Madama Pace. Sa, signore? una di +quelle Madame che con la scusa di vendere «Robes et Manteaux» +attirano nei loro «ateliers» noi ragazze povere, di buona famiglia. + +_Il figlio._ E s'è comperato il diritto di tiranneggiarci tutti, con +quelle cento lire che lui stava per pagare, e che per fortuna non +ebbe poi motivo--badi bene--di pagare. + +_La figliastra._ Eh, ma siamo stati proprio lì lì, sai! + +_Scoppia a ridere._ + +_La madre (insorgendo)._ Vergogna, figlia! Vergogna! + +_La figliastra (di scatto)._ Vergogna? È la mia vendetta! Sto +fremendo, signore, fremendo di viverla, quella scena! La camera... +qua la vetrina dei mantelli; là, il divano-letto; la specchiera; un +paravento; e davanti la finestra, quel tavolino di mogano con la +busta cilestrina delle cento lire. La vedo! Potrei prenderla! Ma lor +signori si dovrebbero voltare: son quasi nuda! Non arrossisco più, +perché arrossisce lui adesso! + +_Indicherà il Padre._ + +Ma vi assicuro ch'era molto pallido, molto pallido in quel momento! + +_Al Capocomico:_ + +Creda a me, signore! + +_Il capocomico._ Io non mi raccapezzo più! + +_Il padre._ Sfido! Assaltato così! Imponga un po' d'ordine, signore, +e lasci che parli io, senza prestare ascolto all'obbrobrio, che con +tanta ferocia costei le vuol dare a intendere di me, senza le debite +spiegazioni. + +_La figliastra._ Qui non si narra! qui non si narra! + +_Il padre._ Ma io non narro! voglio spiegargli. + +_La figliastra._ Ah, bello, sì! A modo tuo! + +_Il Capocomico, a questo punto, risalirà sul palcoscenico per +rimettere l'ordine._ + +_Il padre._ Ma se è tutto qui il male! Nelle parole! Abbiamo tutti +dentro un mondo di cose; ciascuno un suo mondo di cose! E come +possiamo intenderci, signore, se nelle parole ch'io dico metto il +senso e il valore delle cose come sono dentro di me; mentre chi le +ascolta, inevitabilmente le assume col senso e col valore che hanno +per sè, del mondo com'egli l'ha dentro? Crediamo d'intenderci; non +c'intendiamo mai! Guardi la mia pietà, tutta la mia pietà per questa +donna + +_indicherà la Madre_ + +è stata assunta da lei come la più feroce delle crudeltà. + +_La madre._ Ma se m'hai scacciata! + +_Il padre._ Ecco, la sente? Scacciata! Le è parso ch'io l'abbia +scacciata! + +_La madre._ Tu sai parlare; io non so... Ma creda, signore, che dopo +avermi sposata... chi sa perché! (ero una povera, umile donna...) + +_Il padre._ Ma appunto per questo, per la tua umiltà ti sposai, che +amai in te, credendo... + +_S'interromperà alle negazioni di lei; aprirà le braccia, in atto +disperato, vedendo l'impossibilità di farsi intendere da lei, e si +rivolgerà al Capocomico:_ + +No, vede? Dice di no! Spaventevole, signore, creda, spaventevole, la +sua + +_si picchierà sulla fronte_ + +sordità, sordità mentale! Cuore, sì, per i figli! Ma sorda, sorda di +cervello, sorda, signore, fino alla disperazione! + +_La figliastra._ Sì, ma si faccia dire, ora, che fortuna è stata per +noi la sua intelligenza. + +_Il padre._ Se si potesse prevedere tutto il male che può nascere dal +bene che crediamo di fare! + +_A questo punto la Prima Attrice, che si sarà macerata vedendo il +Primo Attore civettare con la Figliastra, si farà avanti e domanderà +al Capocomico:_ + +_La prima attrice._ Scusi, signor Direttore, seguiterà la prova? + +_Il capocomico._ Ma sì! ma sì! Mi lasci sentire adesso! + +_L'attor giovane._ È un caso così nuovo! + +_L'attrice giovane._ Interessantissimo! + +_La prima attrice._ Per chi se n'interessa! + +_E lancerà un'occhiata al Primo Attore._ + +_Il capocomico (al Padre)._ Ma bisogna che lei si spieghi chiaramente. + +_Si metterà a sedere._ + +_Il padre._ Ecco, sì. Veda, signore, c'era con me un pover'uomo, mio +subalterno, mio segretario, pieno di devozione, che se la intendeva +in tutto e per tutto con lei, + +_indicherà la Madre_ + +senz'ombra di male--badiamo!--buono, umile come lei, incapaci l'uno e +l'altra, non che di farlo, ma neppure di pensarlo, il male! + +_La figliastra._ Lo pensò lui, invece, per loro--e lo fece! + +_Il padre._ Non è vero! Io intesi di fare il loro bene--e anche il +mio, sì, lo confesso! Signore, ero arrivato al punto che non potevo +dire una parola all'uno o all'altra, che subito non si scambiassero +tra loro uno sguardo d'intelligenza; che l'una non cercasse subito +gli occhi dell'altro per consigliarsi, come si dovesse prendere +quella mia parola, per non farmi arrabbiare. Bastava questo, lei lo +capisce, per tenermi in una rabbia continua, in uno stato di +esasperazione intollerabile! + +_Il capocomico._ E perché non lo cacciava via, scusi, quel suo +segretario? + +_Il padre._ Benissimo! Lo cacciai difatti, signore! Ma vidi allora +questa povera donna restarmi per casa come sperduta, come una di +quelle bestie senza padrone, che si raccolgono per carità. + +_La madre._ Eh, sfido! + +_Il padre (subito, voltandosi a lei, come per prevenire)._ Il figlio, +è vero? + +_La madre._ Mi aveva tolto prima dal petto il figlio, signore. + +_Il padre._ Ma non per crudeltà! Per farlo crescere sano e robusto, a +contatto della terra! + +_La figliastra (additandolo, ironica)._ E si vede! + +_Il padre (subito)._ Ah, è anche colpa mia, se poi è cresciuto così? +Lo avevo dato a balia, signore, in campagna, a una contadina, non +parendomi lei forte abbastanza, benché di umili natali. È stata la +stessa ragione, per cui avevo sposato lei. Ubbie, forse; ma che ci +vuol fare? Ho sempre avuto di queste maledette aspirazioni a una +certa solida sanità morale! + +_La Figliastra, a questo punto, scoppierà di nuovo a ridere +fragorosamente._ + +Ma la faccia smettere! È insopportabile! + +_Il capocomico._ La smetta! Mi lasci sentire, santo Dio! + +_Subito, di nuovo, alla riprensione del Capocomico, ella resterà come +assorta e lontana, con la risata a mezzo. Il Capocomico ridiscenderà +dal palcoscenico per cogliere l'impressione della scena._ + +_Il padre._ Io non potei più vedermi accanto questa donna. + +_Indicherà la Madre._ + +Ma non tanto, creda, per il fastidio, per l'afa--vera afa--che ne +avevo io, quanto per la pena--una pena angosciosa--che provavo per +lei. + +_La madre._ E mi mandò via! + +_Il padre._ Ben provvista di tutto, a quell'uomo, sissignore,--per +liberarla di me! + +_La madre._ E liberarsi lui! + +_Il padre._ Sissignore, anch'io--lo ammetto! E n'è seguito un gran +male. Ma a fin di bene io lo feci... e più per lei che per me: lo +giuro! + +_Incrocerà le braccia sul petto; poi, subito, rivolgendosi alla +Madre:_ + +Ti perdei mai d'occhio, dì, ti perdei mai d'occhio, finché colui non +ti portò via, da un giorno all'altro, a mia insaputa, in un altro +paese, scioccamente impressionato di quel mio interessamento puro, +puro, signore, creda, senza il minimo secondo fine. M'interessai con +una incredibile tenerezza della nuova famigliuola che le cresceva. +Glielo può attestare anche lei! + +_Indicherà la Figliastra._ + +_La figliastra._ Eh, altro! Piccina piccina, sa? con le treccine +sulle spalle e le mutandine più lunghe della gonna--piccina così--me +lo vedevo davanti al portone della scuola, quando ne uscivo. Veniva a +vedermi come crescevo. + +_Il padre._ Questo è perfido! Infame! + +_La figliastra._ No, perché? + +_Il padre._ Infame! Infame! + +_Subito, concitatamente, al Capocomico, in tono di spiegazione:_ + +La mia casa, signore, andata via lei, + +_indicherà la Madre_ + +mi parve subito vuota. Era il mio incubo; ma me la riempiva! Solo, mi +ritrovai per le stanze come una mosca senza capo. Quello lì, + +_indicherà il Figlio_ + +allevato fuori--non so--appena ritornato in casa, non mi parve più +mio. Mancata tra me e lui la madre, è cresciuto per sè, a parte, +senza nessuna relazione né affettiva né intellettuale con me. E +allora (sarà strano, signore, ma è così), io fui incuriosito prima, +poi man mano attratto verso la famigliuola di lei, sorta per opera +mia: il pensiero di essa cominciò a riempire il vuoto che mi sentivo +attorno. Avevo bisogno, proprio bisogno di crederla in pace, tutta +intesa alle cure più semplici della vita, fortunata perché fuori e +lontana dai complicati tormenti del mio spirito. E per averne una +prova, andavo a vedere quella bambina all'uscita della scuola. + +_La figliastra._ Già! Mi seguiva per via: mi sorrideva e, giunta a +casa, mi salutava con la mano--così! Lo guardavo con tanto d'occhi, +scontrosa. Non sapevo chi fosse! Lo dissi alla mamma. E lei dovette +subito capire ch'era lui. + +_La Madre farà cenno di sì col capo._ + +Dapprima non volle mandarmi più a scuola, per parecchi giorni. Quando +ci tornai, lo rividi all'uscita--buffo!--con un involtone di carta +tra le mani. Mi s'avvicinò, mi carezzò; e trasse da quell'involto una +bella, grande paglia di Firenze con una ghirlandina di roselline di +maggio--per me! + +_Il capocomico._ Ma tutto questo è racconto, signori miei! + +_Il figlio (sprezzante)._ Ma sì, letteratura! letteratura! + +_Il padre._ Ma che letteratura! Questa è vita, signore! Passione! + +_Il capocomico._ Sarà! Ma irrappresentabile! + +_Il padre._ D'accordo, signore! Perché tutto questo è antefatto. E io +non dico di rappresentar questo. Come vede, infatti, lei + +_indicherà la Figliastra_ + +non è più quella ragazzetta con le treccine sulle spalle-- + +_La figliastra._--e le mutandine fuori della gonna! + +_Il padre._ Il dramma viene adesso, signore! Nuovo, complesso.-- + +_La figliastra (cupa, fiera, facendosi avanti)._--Appena morto mio +padre.-- + +_Il padre (subito, per non darle tempo di parlare)._ ...la miseria, +signore! Ritornano qua, a mia insaputa, per la stolidaggine di lei. + +_Indicherà la Madre._ + +Sa scrivere appena; ma poteva farmi scrivere dalla figlia, da quel +ragazzo, che erano in bisogno! + +_La madre._ Mi dica lei, signore, se potevo indovinare in lui tutto +questo sentimento. + +_Il padre._ Appunto questo è il tuo torto, di non aver mai indovinato +nessuno dei miei sentimenti! + +_La madre._ Dopo tanti anni di lontananza, e tutto ciò che era +accaduto... + +_Il padre._ E che è colpa mia, se quel brav'uomo vi portò via così? + +_Rivolgendosi al Capocomico:_ + +Le dico, da un giorno all'altro... perché aveva trovato fuori non so +che collocamento. Non mi fu possibile rintracciarli; e allora per +forza venne meno il mio interessamento, per tanti anni. Il dramma +scoppia, signore, impreveduto e violento, al loro ritorno; allorché +io, purtroppo, condotto dalla miseria della mia carne ancora viva... +Ah, miseria, miseria veramente, per un uomo solo, che non abbia +voluto legami avvilenti; non ancor tanto vecchio da poter fare a meno +della donna, e non più tanto giovane da poter facilmente e senza +vergogna andarne in cerca! Miseria? che dico! orrore, orrore: perché +nessuna donna più gli può dare amore.--E quando si capisce questo, se +ne dovrebbe fare a meno... Mah! Signore, ciascuno--fuori, davanti +agli altri--è vestito di dignità: ma dentro di sè sa bene tutto ciò +che nell'intimità con se stesso si passa, d'inconfessabile. Si cede, +si cede alla tentazione; per rialzarcene subito dopo, magari, con una +gran fretta di ricomporre intera e solida, come una pietra su una +fossa, la nostra dignità, che nasconde e seppellisce ai nostri stessi +occhi ogni segno e il ricordo stesso della vergogna. È così di tutti! +Manca solo il coraggio di dirle, certe cose! + +_La figliastra._ Perché quello di farle, poi, lo hanno tutti! + +_Il padre._ Tutti! Ma di nascosto! E perciò ci vuol più coraggio a +dirle! Perché basta che uno le dica--è fatta!--gli s'appioppa la +taccia di cinico. Mentre non è vero, signore: è come tutti gli altri; +migliore, migliore anzi, perché non ha paura di scoprire col lume +dell'intelligenza il rosso della vergogna, là, nella bestialità +umana, che chiude sempre gli occhi per non vederlo. La +donna--ecco--la donna, infatti, com'è? Ci guarda, aizzosa, invitante. +La afferri! Appena stretta, chiude subito gli occhi. È il segno della +sua dedizione. Il segno con cui dice all'uomo: «Accecati, io son +cieca!». + +_La figliastra._ E quando non li chiude più? Quando non sente più il +bisogno di nascondere a se stessa, chiudendo gli occhi, il rosso +della sua vergogna, e invece vede, con occhi ormai aridi e +impassibili, quello dell'uomo, che pur senz'amore s'è accecato? Ah, +che schifo, allora che schifo di tutte codeste complicazioni +intellettuali, di tutta codesta filosofia che scopre la bestia e poi +la vuol salvare, scusare... Non posso sentirlo, signore! Perché +quando si è costretti a «semplificarla» la vita--così, +bestialmente--buttando via tutto l'ingombro «umano» d'ogni casta +aspirazione, d'ogni puro sentimento, idealità, doveri, il pudore, la +vergogna, niente fa più sdegno e nausea di certi rimorsi: lagrime di +coccodrillo! + +_Il capocomico._ Veniamo al fatto, veniamo al fatto, signori miei! +Queste son discussioni! + +_Il padre._ Ecco, sissignore! Ma un fatto è come un sacco: vuoto, non +si regge. Perché si regga, bisogna prima farci entrar dentro la +ragione e i sentimenti che lo han determinato. Io non potevo sapere +che, morto là quell'uomo, e ritornati essi qua in miseria, per +provvedere al sostentamento dei figliuoli, ella + +_indicherà la Madre_ + +si fosse data attorno a lavorare da sarta, e che giusto fosse andata +a prender lavoro da quella... da quella Madama Pace! + +_La figliastra._ Sarta fina, se lor signori lo vogliono sapere! Serve +in apparenza le migliori signore, ma ha tutto disposto, poi, perché +queste migliori signore servano viceversa a lei... senza pregiudizio +delle altre così così! + +_La madre._ Mi crederà, signore, se le dico che non mi passò neppur +lontanamente per il capo il sospetto che quella megera mi dava lavoro +perché aveva adocchiato mia figlia... + +_La figliastra._ Povera mamma! Sa, signore, che cosa faceva quella +lì, appena le riportavo il lavoro fatto da lei? Mi faceva notare la +roba che aveva sciupata, dandola a cucire a mia madre; e diffalcava, +diffalcava. Cosicché, lei capisce, pagavo io, mentre quella poverina +credeva di sacrificarsi per me e per quei due, cucendo anche di notte +la roba di Madama Pace! + +_Azione ed esclamazioni di sdegno degli Attori._ + +_Il capocomico (subito)._ E là, lei, un giorno, incontrò-- + +_La figliastra (indicando il Padre)._--lui, lui, sissignore! vecchio +cliente! Vedrà che scena da rappresentare! Superba! + +_Il padre._ Col sopravvenire di lei, della madre-- + +_La figliastra (subito, perfidamente)._--quasi a tempo!-- + +_Il padre (gridando)._--no, a tempo, a tempo! Perché, per fortuna, la +riconosco a tempo! E me li riporto tutti a casa, signore! Lei +s'immagini, ora, la situazione mia e la sua, una di fronte all'altro: +ella, così come la vede; e io che non posso più alzarle gli occhi in +faccia! + +_La figliastra._ Buffissimo! Ma possibile, signore, pretendere da +me--«dopo»--che me ne stessi come una signorinetta modesta, bene +allevata e virtuosa, d'accordo con le sue maledette aspirazioni «a +una solida sanità morale»? + +_Il padre._ Il dramma per me è tutto qui, signore: nella coscienza +che ho, che ciascuno di noi--veda--si crede «uno» ma non è vero: è +«tanti», signore, «tanti», secondo tutte le possibilità d'essere che +sono in noi: «uno» con questo, «uno» con quello--diversissimi! E con +l'illusione, intanto, d'esser sempre «uno per tutti», e sempre +«quest'uno» che ci crediamo, in ogni nostro atto. Non è vero! non è +vero! Ce n'accorgiamo bene, quando in qualcuno dei nostri atti, per +un caso sciaguratissimo, restiamo all'improvviso come agganciati e +sospesi: ci accorgiamo, voglio dire, di non esser tutti in +quell'atto, e che dunque una atroce ingiustizia sarebbe giudicarci da +quello solo, tenerci agganciati e sospesi, alla gogna, per una intera +esistenza, come se questa fosse assommata tutta in quell'atto! Ora +lei intende la perfidia di questa ragazza? M'ha sorpreso in un luogo, +in un atto, dove e come non doveva conoscermi, come io non potevo +essere per lei; e mi vuol dare una realtà, quale io non potevo mai +aspettarmi che dovessi assumere per lei, in un momento fugace, +vergognoso, della mia vita! Questo, questo, signore, io sento +sopratutto. E vedrà che da questo il dramma acquisterà un grandissimo +valore. Ma c'è poi la situazione degli altri! Quella sua... + +_indicherà il Figlio._ + +_Il figlio (scrollandosi sdegnosamente)._ Ma lascia star me, ché io +non c'entro! + +_Il padre._ Come non c'entri? + +_Il figlio._ Non c'entro, e non voglio entrarci, perché sai bene che +non son fatto per figurare qua in mezzo a voi! + +_La figliastra._ Gente volgare, noi!--Lui, fino!--Ma lei può vedere, +signore, che tante volte io lo guardo per inchiodarlo col mio +disprezzo, e tante volte egli abbassa gli occhi--perché sa il male +che m'ha fatto. + +_Il figlio (guardandola appena)._ Io? + +_La figliastra._ Tu! tu! Lo devo a te, caro, il marciapiedi! a te! + +_Azione d'orrore degli Attori._ + +Vietasti, sì o no, col tuo contegno--non dico l'intimità della +casa--ma quella carità che leva d'impaccio gli ospiti? Fummo gli +intrusi, che venivamo a invadere il regno della tua «legittimità»! +Signore, vorrei farlo assistere a certe scenette a quattr'occhi tra +me e lui! Dice che ho tiranneggiato tutti. Ma vede? E stato proprio +per codesto suo contegno, se mi sono avvalsa di quella ragione +ch'egli chiama «vile»; la ragione per cui entrai nella casa di lui +con mia madre--che è anche sua madre--da padrona! + +_Il figlio (facendosi avanti lentamente)._ Hanno tutti buon giuoco, +signore, una parte facile tutti contro di me. Ma lei s'immagini un +figlio, a cui un bel giorno, mentre se ne sta tranquillo a casa, +tocchi di veder arrivare, tutta spavalda, così, «con gli occhi alti», +una signorina che gli chiede del padre, a cui ha da dire non so che +cosa; e poi la vede ritornare, sempre con la stess'aria, accompagnata +da quella piccolina là; e infine trattare il padre--chi sa perché--in +modo molto ambiguo e «sbrigativo» chiedendo danaro, con un tono che +lascia supporre che lui deve, deve darlo, perché ha tutto l'obbligo +di darlo-- + +_Il padre._--ma l'ho difatti davvero, quest'obbligo: è per tua madre! + +_Il figlio._ E che ne so io? Quando mai l'ho veduta io, signore? +Quando mai ne ho sentito parlare? Me la vedo comparire, un giorno, +con lei, + +_indicherà la Figliastra_ + +con quel ragazzo, con quella bambina, mi dicono: «Oh sai? è anche tua +madre!». Riesco a intravedere dai suoi modi + +_indicherà di nuovo la Figliastra_ + +per qual motivo, così da un giorno all'altro, sono entrati in casa... +Signore, quello che io provo, quello che sento, non posso e non +voglio esprimerlo. Potrei al massimo confidarlo, e non vorrei neanche +a me stesso. Non può dunque dar luogo, come vede, a nessuna azione da +parte mia. Creda, creda, signore, che io sono un personaggio non +«realizzato» drammaticamente; e che sto male, malissimo, in loro +compagnia!--Mi lascino stare! + +_Il padre._ Ma come? Scusa! Se proprio perché tu sei così-- + +_Il figlio (con esasperazione violenta)._--e che ne sai tu, come +sono? quando mai ti sei curato di me? + +_Il padre._ Ammesso! Ammesso! E non è una situazione anche questa? +Questo tuo appartarti, così crudele per me, per tua madre che, +rientrata in casa, ti vede quasi per la prima volta, così grande, e +non ti conosce, ma sa che tu sei suo figlio... + +_Additando la Madre al Capocomico_ + +Eccola, guardi: piange! + +_La figliastra (con rabbia, pestando un piede)._ Come una stupida! + +_Il padre (subito additando anche lei al Capocomico)._ E lei non può +soffrirlo, si sa! + +_Tornando a riferirsi al Figlio:_ + +--Dice che non c'entra, mentre è lui quasi il pernio dell'azione! +Guardi quel ragazzo, che se ne sta sempre presso la madre, +sbigottito, umiliato... È così per causa di lui! Forse la situazione +più penosa è la sua: si sente estraneo, più di tutti; e prova, +poverino, una mortificazione angosciosa di essere accolto in +casa--cosi per carità... + +_In confidenza:_ + +Somiglia tutto al padre! Umile; non parla... + +_Il capocomico._ Eh, ma non è mica bello! Lei non sa che impaccio +danno i ragazzi sulla scena. + +_Il padre._ Oh, ma lui glielo leva subito, l'impaccio, sa! E anche +quella bambina, che è anzi la prima ad andarsene... + +_Il capocomico._ Benissimo, sì! E le assicuro che tutto questo +m'interessa, m'interessa vivamente. Intuisco, intuisco che c'è +materia da cavarne un bel dramma! + +_La figliastra (tentando d'intromettersi)._ Con un personaggio come +me! + +_Il padre (scacciandola, tutto in ansia come sarà, per la decisione +del Capocomico)._ Stai zitta, tu! + +_Il capocomico (seguitando senza badare all'interruzione)._ Nuova, +sì... + +_Il padre._ Eh, novissima, signore! + +_Il capocomico._ Ci vuole un bel coraggio però--dico--venire a +buttarmelo davanti così... + +_Il padre._ Capirà, signore: nati, come siamo, per la scena... + +_Il capocomico._ Sono comici dilettanti? + +_Il padre._ No: dico nati per la scena, perché... + +_Il capocomico._ Eh via, lei deve aver recitato! + +_Il padre._ Ma no, signore: quel tanto che ciascuno recita nella +parte che si è assegnata, o che gli altri gli hanno assegnato nella +vita. E in me, poi, è la passione stessa, veda, che diventa sempre, +da sè, appena si esalti--come in tutti--un po' teatrale... + +_Il capocomico._ Lasciamo andare, lasciamo andare!--Capirà, caro +signore, che senza l'autore... --Io potrei indirizzarla a qualcuno... + +_Il padre._ Ma no, guardi: sia lei! + +_Il capocomico._ Io? Ma che dice? + +_Il padre._ Sì, lei! lei! Perché no? + +_Il capocomico._ Perché non ho mai fatto l'autore, io! + +_Il padre._ E non potrebbe farlo adesso, scusi? Non ci vuol niente. +Lo fanno tanti! Il suo compito è facilitato dal fatto che siamo qua, +tutti, vivi davanti a lei. + +_Il capocomico._ Ma non basta! + +_Il padre._ Come non basta? Vedendoci vivere il nostro dramma... + +_Il capocomico._ Già! Ma ci vorrà sempre qualcuno che lo scriva! + +_Il padre._ No--che lo trascriva, se mai, avendolo così davanti--in +azione--scena per scena. Basterà stendere in prima, appena appena, +una traccia--e provare! + +_Il capocomico (risalendo, tentato, sul palcoscenico)._ Eh... quasi +quasi, mi tenta... Così, per un giuoco... Si potrebbe veramente +provare... + +_Il padre._ Ma sì, signore! Vedrà che scene verranno fuori! Gliele +posso segnar subito io! + +_Il capocomico._ Mi tenta... mi tenta. Proviamo un po'... Venga qua +con me nel mio camerino. + +_Rivolgendosi agli Attori:_ + +--Loro restano per un momento in libertà; ma non s'allontanino di +molto. Fra un quarto d'ora, venti minuti, siano di nuovo qua. + +_Al Padre:_ + +Vediamo, tentiamo... Forse potrà venir fuori veramente qualcosa di +straordinario... + +_Il padre._ Ma senza dubbio! Sarà meglio, non crede? far venire anche +loro. + +_Indicherà gli altri Personaggi._ + +_Il capocomico._ Sì, vengano, vengano! + +_S'avvierà; ma poi tornando a volgersi agli Attori:_ + +--Mi raccomando, eh! puntuali! Fra un quarto d'ora. + +_Il Capocomico e i Sei Personaggi attraverseranno il palcoscenico e +scompariranno. Gli Attori resteranno, come storditi, a guardarsi tra +loro._ + +_Il primo attore._ Ma dice sul serio? Che vuol fare? + +_L'attor giovane._ Questa è pazzia bell'e buona! + +_Un terzo attore._ Ci vuol fare improvvisare un dramma, così su due +piedi? + +_L'attor giovane._ Già! Come i Comici dell'Arte! + +_La prima attrice._ Ah, se crede che io debba prestami a simili +scherzi... + +_L'attrice giovane._ Ma non ci sto neanch'io! + +_Un quarto attore._ Vorrei sapere chi sono quei là. + +_Alluderà ai Personaggi._ + +_Il terzo attore._ Che vuoi che siano! Pazzi o imbroglioni! + +_L'attor giovane._ E lui si presta a dar loro ascolto? + +_L'attrice giovane._ La vanità! La vanità di figurare da autore... + +_Il primo attore._ Ma cose inaudite! Se il teatro, signori miei, deve +ridursi a questo... + +_Un quinto attore._ Io mi ci diverto! + +_Il terzo attore._ Mah! Dopo tutto, stiamo a vedere che cosa ne nasce. + +_E così conversando tra loro, gli Attori sgombreranno il +palcoscenico, parte escendo dalla porticina in fondo, parte +rientrando nei loro camerini._ + +_Il sipario resterà alzato._ + +_La rappresentazione sarà interrotta per una ventina di minuti._ + +* * * * + +_I campanelli del teatro avviseranno che la rappresentazione +ricomincia._ + +_Dai camerini, dalla porta e anche dalla sala ritorneranno sul +palcoscenico gli Attori, il Direttore di scena, il Macchinista, il +Suggeritore, il Trovarobe e, contemporaneamente, dal suo camerino il +Direttore-Capocomico coi Sei Personaggi._ + +_Spenti i lumi della sala, si rifarà sul palcoscenico la luce di +prima._ + +_Il capocomico._ Su, su, signori! Ci siamo tutti? Attenzione, +attenzione. Si comincia!--Macchinista! + +_Il macchinista._ Eccomi qua! + +_Il capocomico._ Disponga subito la scena della saletta. Basteranno +due fiancate e un fondalino con la porta. Subito, mi raccomando! + +_Il Macchinista correrà subito ad eseguire, e mentre il Capocomico +s'intenderà col Direttore di scena, col Trovarobe, col Suggeritore e +con gli Attori intorno alla rappresentazione imminente, disporrà quel +simulacro di scena indicata: due fiancate e un fondalino con la +porta, a strisce rosa e oro._ + +_Il capocomico (al Trovarobe)._ Lei veda un po' se c'è in magazzino +un letto a sedere. + +_Il trovarobe._ Sissignore, c'è quello verde. + +_La figliastra._ No no, che verde! Era giallo, fiorato, di «peluche», +molto grande! Comodissimo. + +_Il trovarobe._ Eh, così non c'è. + +_Il capocomico._ Ma non importa! Metta quello che c'è. + +_La figliastra._ Come non importa? La greppina famosa di Madama Pace! + +_Il capocomico._ Adesso è per provare! La prego, non s'immischi! + +_Al Direttore di scena:_ + +Guardi se c'è una vetrina piuttosto lunga e bassa. + +_La figliastra._ Il tavolino, il tavolino di mogano per la busta +cilestrina! + +_Il direttore di scena (al Capocomico)._ C'è quello piccolo, dorato. + +_Il capocomico._ Va bene, prenda quello! + +_Il padre._ Una specchiera. + +_La figliastra._ E il paravento! Un paravento, mi raccomando: se no, +come faccio? + +_Il direttore di scena._ Sissignora, paraventi ne abbiamo tanti, non +dubiti. + +_Il capocomico (alla Figliastra)._ Poi qualche attaccapanni, è vero? + +_La figliastra._ Sì, molti, molti! + +_Il capocomico (al Direttore di scena)._ Veda quanti ce n'è, e li +faccia portare. + +_Il direttore di scena._ Sissignore, penso io! + +_Il Direttore di scena correrà anche lui a eseguire: e, mentre il +Capocomico seguiterà a parlare col Suggeritore e poi coi Personaggi e +gli Attori, farà trasportare i mobili indicati dai Servi di scena e +li disporrà come crederà più opportuno._ + +_Il capocomico (al Suggeritore)._ Lei, intanto, prenda posto. Guardi: +questa è la traccia delle scene, atto per atto. + +_Gli porgerà alcuni fogli di carta._ + +Ma bisogna che ora lei faccia una bravura. + +_Il suggeritore._ Stenografare? + +_Il capocomico (con lieta sorpresa)._ Ah, benissimo! Conosce la +stenografia? + +_Il suggeritore._ Non saprò suggerire; ma la stenografia... + +_Il capocomico._ Ma allora di bene in meglio! + +_Rivolgendosi a un Servo di scena:_ + +Vada a prendere la carta nel mio camerino.--molta, molta--quanta ne +trova! + +_Il Servo di scena correrà, e ritornerà poco dopo con un bel fascio +di carta, che porgerà al Suggeritore._ + +_Il capocomico (seguitando, al Suggeritore)._ Segua le scene, man +mano che saranno rappresentate, e cerchi di fissare le battute, +almeno le più importanti! + +_Poi, rivolgendosi agli Attori:_ + +Sgombrino, signori! Ecco, si mettano da questa parte + +_indicherà la sinistra_ + +e stiano bene attenti! + +_La prima attrice._ Ma, scusi, noi... + +_Il capocomico (prevenendola)._ Non ci sarà da improvvisare, stia +tranquilla! + +_Il primo attore._ E che dobbiamo fare? + +_Il capocomico._ Niente! Stare a sentire e guardare per ora! Avrà +ciascuno, poi, la sua parte scritta. Ora si farà così alla meglio, +una prova! La faranno loro! + +_Indicherà i Personaggi._ + +_Il padre (come cascato dalle nuvole, in mezzo alla confusione del +palcoscenico)._ Noi? Come sarebbe a dire, scusi, una prova? + +_Il capocomico._ Una prova--una prova per loro! + +_Indicherà gli Attori._ + +_Il padre._ Ma se i personaggi siamo noi... + +_Il capocomico._ E va bene: «i personaggi»; ma qua, caro signore, non +recitano i personaggi. Qua recitano gli attori. I personaggi stanno +lì nel copione + +_indicherà la buca del Suggeritore_ + +--quando c'è un copione! + +_Il padre._ Appunto! Poiché non c'è e lor signori hanno la fortuna +d'averli qua vivi davanti, i personaggi... + +_Il capocomico._ Oh bella! Vorrebbero far tutto da sè? recitare, +presentarsi loro davanti al pubblico? + +_Il padre._ Eh già, per come siamo. + +_Il capocomico._ Ah, le assicuro che offrirebbero un bellissimo +spettacolo! + +_Il primo attore._ E che ci staremmo a fare nojaltri, qua, allora? + +_Il capocomico._ Non s'immagineranno mica di saper recitare loro! +Fanno ridere... + +_Gli Attori, difatti, rideranno._ + +Ecco, vede, ridono! + +_Sovvenendosi:_ + +Ma già, a proposito! Bisognerà assegnar le parti. Oh, è facile: sono +già di per sè assegnate: + +_alla Seconda Donna:_ + +lei signora, La Madre. + +_Al Padre:_ + +Bisognerà trovarle un nome. + +_Il padre._ Amalia, signore. + +_Il capocomico._ Ma questo è il nome della sua signora. Non vorremo +mica chiamarla col suo vero nome! + +_Il padre._ E perché no, scusi? se si chiama così... Ma già, se +dev'essere la signora... + +_Accennerà appena con la mano alla Seconda Donna._ + +Io vedo questa + +_accennerà alla Madre_ + +come Amalia, signore. Ma faccia lei... + +_Si smarrirà sempre più._ + +Non so più che dirle... Comincio già... non so, a sentir come false, +con un altro suono, le mie stesse parole. + +_Il capocomico._ Ma non se ne curi, non se ne curi, quanto a questo! +Penseremo noi a trovare il tono giusto! E per il nome, se lei vuole +«Amalia», sarà Amalia; o ne troveremo un altro. Per adesso +designeremo i personaggi così: + +_all'Attor Giovane:_ + +lei «Il Figlio», + +_alla Prima Attrice:_ + +lei, signorina, s'intende, «La Figliastra». + +_La figliastra (esilarata)._ Come come? Io, quella lì? + +_Scoppierà a ridere._ + +_Il capocomico (irato)._ Che cos'ha da ridere? + +_La prima attrice (indignata)._ Nessuno ha mai osato ridersi di me! +Pretendo che mi si rispetti, o me ne vado! + +_La figliastra._ Ma no, scusi, io non rido di lei. + +_Il capocomico (alla Figliastra)._ Dovrebbe sentirsi onorata d'esser +rappresentata da... + +_La prima attrice (subito, con sdegno)._ «Quella lì!» + +_La figliastra._ Ma non dicevo per lei, creda! dicevo per me, che non +mi vedo affatto in lei, ecco. Non so, non... non m'assomiglia per +nulla! + +_Il padre._ Già, è questo; veda, signore! La nostra espressione-- + +_Il capocomico._--ma che loro espressione! Credono d'averla in sè, +loro, l'espressione? Nient'affatto! + +_Il padre._ Come! Non abbiamo la nostra espressione? + +_Il capocomico._ Nient'affatto! La loro espressione diventa materia +qua, a cui dan corpo e figura, voce e gesto gli attori, i quali--per +sua norma--han saputo dare espressione a ben più alta materia: dove +la loro è così piccola, che se si reggerà sulla scena, il merito, +creda pure, sarà tutto dei miei attori. + +_Il padre._ Non oso contraddirla, signore. Ma creda che è una +sofferenza orribile per noi che siamo così come ci vede, con questo +corpo, con questa figura-- + +_Il capocomico (troncando, spazientito)._--ma si rimedia col trucco, +si rimedia col trucco, caro signore, per ciò che riguarda la figura! + +_Il padre._ Già; ma la voce, il gesto-- + +_Il capocomico._--oh, insomma! Qua lei, come lei, non può essere! Qua +c'è l'attore che lo rappresenta; e basta! + +_Il padre._ Ho capito, signore. Ma ora forse indovino anche perché il +nostro autore, che ci vide vivi così, non volle poi comporci per la +scena. Non voglio fare offesa ai suoi attori. Dio me ne guardi! Ma +penso che a vedermi adesso rappresentato... non so da chi... + +_Il primo attore (con alterigia alzandosi e venendogli incontro, +seguito dalle gaje giovani Attrici che rideranno)._ Da me, se non le +dispiace. + +_Il padre (umile e mellifluo)._ Onoratissimo, signore. + +_S'inchinerà._ + +Ecco, penso che, per quanto il signore s'adoperi con tutta la sua +volontà e tutta la sua arte ad accogliermi in sè... + +_Si smarrirà._ + +_Il primo attore._ Concluda, concluda. + +_Risata delle Attrici._ + +_Il padre._ Eh, dico, la rappresentazione che farà--anche forzandosi +col trucco a somigliarmi... --dico, con quella statura... + +_tutti gli Attori rideranno_ + +difficilmente potrà essere una rappresentazione di me, com'io +realmente sono. Sarà piuttosto--a parte la figura--sarà piuttosto +com'egli interpreterà ch'io sia, com'egli mi sentirà--se mi +sentirà--e non com'io dentro di me mi sento. E mi pare che di questo, +chi sia chiamato a giudicare di noi, dovrebbe tener conto. + +_Il capocomico._ Si dà pensiero dei giudizi della critica adesso? E +io che stavo ancora a sentire! Ma lasci che dica, la critica. E noi +pensiamo piuttosto a metter su la commedia, se ci riesce! + +_Staccandosi e guardando in giro:_ + +Su, su! È già disposta la scena? + +_Agli Attori e ai Personaggi:_ + +Si levino, si levino d'attorno! Mi lascino vedere. + +_Discenderà dal palcoscenico._ + +Non perdiamo altro tempo! + +_Alla Figliastra:_ + +Le pare che la scena stia bene così? + +_La figliastra._ Mah! io veramente non mi ci ritrovo. + +_Il capocomico._ E dàlli! Non pretenderà che le si edifichi qua, tal +quale, quel retrobottega che lei conosce, di Madama Pace! + +_Al Padre:_ + +M'ha detto una saletta a fiorami? + +_Il padre._ Sissignore. Bianca. + +_Il capocomico._ Non è bianca; è a strisce; ma poco importa! Per i +mobili, su per giù, mi pare che ci siamo! Quel tavolinetto, lo +portino un po' più qua davanti! + +_I Servi di scena eseguiranno._ + +_Al Trovarobe:_ + +Lei provveda intanto una busta, possibilmente cilestrina, e la dia al +signore. + +_Indicherà il Padre._ + +_Il trovarobe._ Da lettere? + +_Il capocomico e il padre._ Da lettere, da lettere. + +_Il trovarobe._ Subito! + +_Escirà._ + +_Il capocomico._ Su, su! La prima scena è della Signorina. + +_La Prima Attrice si farà avanti._ + +Ma no, aspetti, lei! dicevo alla Signorina. + +_Indicherà la Figliastra._ + +Lei starà a vedere-- + +_La figliastra (subito aggiungendo)._--come la vivo! + +_La prima attrice (risentita)._ Ma saprò viverla anch'io, non dubiti, +appena mi ci metto! + +_Il capocomico (con le mani alla testa)._ Signori miei, non facciamo +altre chiacchiere! Dunque, la prima scena è della Signorina con +Madama Pace. Oh, + +_si smarrirà, guardandosi attorno e risalirà sul palcoscenico_ + +e questa Madama Pace? + +_Il padre._ Non è con noi, signore. + +_Il capocomico._ E come si fa? + +_Il padre._ Ma è viva, viva anche lei! + +_Il capocomico._ Già! Ma dov'è? + +_Il padre._ Ecco, mi lasci dire. + +_Rivolgendosi alle Attrici:_ + +Se loro signore mi volessero far la grazia di darmi per un momento i +loro cappellini. + +_Le attrici (un po' sorprese, un po' ridendo, a coro)._ +--Che? +--I cappellini? +--Che dice? +--Perché? +--Ah, guarda! + +_Il capocomico._ Che vuol fare coi cappellini delle signore? + +_Gli Attori rideranno._ + +_Il padre._ Oh nulla, posarli per un momento su questi attaccapanni. +E qualcuna dovrebbe essere così gentile di levarsi anche il mantello. + +_Gli attori (c.s.)._ +--Anche il mantello? +--E poi? +--Dev'esser matto! + +_Qualche attrice (c.s.)._ +--Ma perché? +--Il mantello soltanto? + +_Il padre._ Per appenderli, un momentino... Mi facciano questa +grazia. Vogliono? + +_Le attrici (levandosi i cappellini e qualcuna anche il mantello, +seguiteranno a ridere, ed andando ad appenderli qua e là agli +attaccapanni)._ +--E perché no? +--Ecco qua! +--Ma badate che è buffo sul serio! +--Dobbiamo metterli in mostra? + +_Il padre._ Ecco, appunto, sissignora: così in mostra! + +_Il capocomico._ Ma si può sapere per che farne? + +_Il padre._ Ecco, signore: forse, preparandole meglio la scena, +attratta dagli oggetti stessi del suo commercio, chi sa che non venga +tra noi... + +_Invitando a guardare verso l'uscio in fondo della scena:_ + +Guardino! guardino! + +_L'uscio in fondo s'aprirà e verrà avanti di pochi passi Madama Pace, +megera d'enorme grassezza, con una pomposa parrucca di lana color +carota e una rosa fiammante da un lato, alla spagnola; tutta ritinta, +vestita con goffa eleganza di seta rossa sgargiante, un ventaglio di +piume in una mano e l'altra mano levata a sorreggere tra due dita la +sigaretta accesa. Subito, all'apparizione, gli Attori e il Capocomico +schizzeranno via dal palcoscenico con un urlo di spavento, +precipitandosi alla scaletta e accenneranno di fuggire per il +corridojo. La Figliastra, invece, accorrerà a Madama Pace, umile, +come davanti a una padrona._ + +_La figliastra (accorrendo)._ Eccola! Eccola! + +_Il padre (raggiante)._ È lei! Lo dicevo io? Eccola qua! + +_Il capocomico (vincendo il primo stupore, indignato)._ Ma che +trucchi son questi? + +_Il primo attore (quasi contemporaneamente)._ Ma dove siamo, insomma? + +_L'attor giovane (c.s.)._ Di dove è comparsa quella lì? + +_L'attrice giovane (c.s.)._ La tenevano in serbo! + +_La prima attrice (c.s.)._ Questo è un giuoco di bussolotti! + +_Il padre (dominando le proteste)._ Ma scusino! Perché vogliono +guastare, in nome d'una verità volgare, di fatto, questo prodigio di +una realtà che nasce, evocata, attratta, formata dalla stessa scena, +e che ha più diritto di viver qui, che loro; perché assai più vera di +loro? Quale attrice fra loro rifarà poi Madama Pace? Ebbene: Madama +Pace è quella! Mi concederanno che l'attrice che la rifarà, sarà meno +vera di quella--che è lei in persona! Guardino: mia figlia l'ha +riconosciuta e le si è subito accostata! Stiano a vedere, stiano a +vedere la scena! + +_Titubanti, il Capocomico e gli Attori risaliranno sul palcoscenico._ + +_Ma già la scena tra la Figliastra e Madama Pace, durante la protesta +degli Attori e la risposta del Padre, sarà cominciata, sottovoce, +pianissimo, insomma naturalmente, come non sarebbe possibile farla +avvenire su un palcoscenico. Cosicché, quando gli Attori, richiamati +dal Padre all'attenzione, si volteranno a guardare, e vedranno Madama +Pace che avrà già messo una mano sotto il mento alla Figliastra per +farle sollevare il capo, sentendola parlare in un modo affatto +inintelligibile, resteranno per un momento intenti; poi, subito dopo, +delusi._ + +_Il capocomico._ Ebbene? + +_Il primo attore._ Ma che dice? + +_La prima attrice._ Così non si sente nulla! + +_L'attor giovane._ Forte! forte! + +_La figliastra (lasciando Madama Pace che sorriderà di un impagabile +sorriso, e facendosi avanti al crocchio degli Attori)._ «Forte», già! +Che forte? Non son mica cose che si possano dir forte! Le ho potute +dir forte io per la sua vergogna, + +_indicherà il Padre_ + +che è la mia vendetta! Ma per Madama è un'altra cosa, signori: c'è la +galera! + +_Il capocomico._ Oh bella! Ah, è così? Ma qui bisogna che si facciano +sentire, cara lei! Non sentiamo nemmeno noi, sul palcoscenico! +Figurarsi quando ci sarà il pubblico in teatro! Bisogna far la scena. +E del resto possono ben parlar forte tra loro, perché noi non saremo +mica qua, come adesso, a sentire: loro fingono d'esser sole, in una +stanza, nel retrobottega, che nessuno le sente. + +_La Figliastra, graziosamente, sorridendo maliziosa, farà più volte +cenno di no, col dito._ + +_Il capocomico._ Come no? + +_La figliastra (sottovoce, misteriosamente)._ C'è qualcuno che ci +sente, signore, se lei + +_indicherà Madama Pace_ + +parla forte! + +_Il capocomico (costernatissimo)._ Deve forse scappar fuori qualche +altro? + +_Gli Attori accenneranno di scappar di nuovo dal Palcoscenico._ + +_Il padre._ No, no, signore. Allude a me. Ci debbo esser io, là +dietro quell'uscio, in attesa; e Madama lo sa. Anzi, mi permettano! +Vado per esser subito pronto. + +_Farà per avviarsi._ + +_Il capocomico (fermandolo)._ Ma no, aspetti! Qua bisogna rispettare +le esigenze del teatro! Prima che lei sia pronto... + +_La figliastra (interrompendolo)._ Ma sì, subito! subito! Mi muojo, +le dico, dalla smania di viverla, di vederla questa scena! Se lui +vuol esser subito pronto, io sono prontissima! + +_Il capocomico (gridando)._ Ma bisogna che prima venga fuori, ben +chiara, la scena tra lei e quella lì. + +_Indicherà Madama Pace._ + +Lo vuol capire? + +_La figliastra._ Oh Dio mio, signore: m'ha detto quel che lei già sa: +che il lavoro della mamma ancora una volta è fatto male, la roba è +sciupata; e che bisogna ch'io abbia pazienza, se voglio che ella +seguiti ad ajutarci nella nostra miseria. + +_Madama Pace (facendosi avanti, con una grand'aria di importanza)._ +Eh cià, señor; porqué yò nó quero aproveciarme... avantaciarme... + +_Il capocomico (quasi atterrito)._ Come come? Parla così! + +_Tutti gli Attori scoppieranno a ridere fragorosamente._ + +_La figliastra (ridendo anche lei)._ Sì, signore, parla così, mezzo +spagnolo e mezzo italiano, in un modo buffissimo! + +_Madama Pace._ Ah, no me par bona crianza che loro ridano de mi, si +yò me sfuerzo de hablar, como podo, italiano, señor! + +_Il capocomico._ Ma no! Ma anzi! Parli così! parli così, signora! +Effetto sicuro! Non si può dar di meglio anzi, per rompere un po' +comicamente la crudezza della situazione. Parli, parli così! Va +benissimo! + +_La figliastra._ Benissimo! Come no? Sentirsi fare con un tal +linguaggio certe proposte: effetto sicuro, perché par quasi una +burla, signore! Ci si mette a ridere a sentirsi dire che c'è un +«vièchio señor» che vuole «amusarse con migo»--non è vero, Madama? + +_Madama Pace._ Viejito, ciò! Viejito, linda; ma mejor para ti: ch'i +se no te dò gusto, te porta prudencia! + +_La madre (insorgendo, tra lo stupore e la costernazione di tutti gli +Attori, che non badavano a lei, e che ora balzeranno al grido a +trattenerla ridendo, poiché essa avrà intanto strappato a Madama Pace +la parrucca e l'avrà buttata a terra)._ Strega! strega! assassina! La +figlia mia! + +_La figliastra (accorrendo a trattenere la Madre)._ No, no, mamma, +no! per carità! + +_Il padre (accorrendo anche lui, contemporaneamente)._ Stà buona, stà +buona! A sedere! + +_La madre._ Ma levatemela davanti, allora! + +_La figliastra (al Capocomico accorso anche lui)._ Non è possibile, +non è possibile che la mamma stia qui! + +_Il padre (anche lui al Capocomico)._ Non possono stare insieme! È +per questo, vede, quella lì, quando siamo venuti, non era con noi! +Stando insieme, capirà, per forza s'anticipa tutto. + +_Il capocomico._ Non importa! Non importa! È per ora come un primo +abbozzo! Serve tutto, perché io colga anche così, confusamente, i +vari elementi. + +_Rivolgendosi alla Madre e conducendola per farla sedere di nuovo al +suo posto:_ + +Via, via, signora, sia buona, sia buona: si rimetta a sedere! + +_Intanto la Figliastra, andando di nuovo in mezzo alla scena, si +rivolgerà a Madama Pace:_ + +_La figliastra._ Su, su, dunque, Madama. + +_Madama Pace (offesa)._ Ah no, gracie tante! Yò aquy no fado più nada +con tua madre presente. + +_La figliastra._ Ma via, faccia entrate questo «vièchio señor porqué +se amusi con migo!». + +_Voltandosi a tutti imperiosa:_ + +Insomma, bisogna farla, questa scena!--Su, avanti! + +_A Madama Pace:_ + +Lei se ne vada! + +_Madama Pace._ Ah, me voj, me voj--me voj seguramente... + +_Escirà furiosa raccattando la parrucca e guardando fieramente gli +Attori che applaudiranno sghignazzando._ + +_La figliastra (al Padre)._ E lei faccia l'entrata! Non c'è bisogno +che giri! Venga qua! Finga d'essere entrato! Ecco: io me e sto qua a +testa bassa--modesta!--E su! Metta fuori la voce! Mi dica con voce +nuova, come uno che venga da fuori: «Buon giorno, signorina». + +_Il capocomico (sceso già dal palcoscenico)._ Oh guarda! Ma insomma, +dirige lei o dirigo io? + +_Al Padre che guarderà sospeso e perplesso:_ + +Eseguisca, sì: vada là in fondo, senza uscire, e rivenga avanti. + +_Il Padre eseguirà quasi sbigottito. Pallidissimo; ma già investito +nella realtà della sua vita creata, sorriderà appressandosi dal +fondo, come alieno del dramma che sarà per abbattersi su di lui. Gli +Attori si faran subito intenti alla scena che comincia._ + +_Il capocomico (piano, in fretta, al Suggeritore nella buca)._ E lei, +attento, attento a scrivere, adesso! + +La scena + +_Il padre (avanzando con voce nuova)._ Buon giorno, signorina. + +_La figliastra (a capo chino, con contenuto ribrezzo)._ Buon giorno. + +_Il padre (la spierà un po', di sotto al cappellino che quasi le +nasconde il viso, e scorgendo ch'ella è giovanissima, esclamerà quasi +fra sè, un po' per compiacenza, un po' anche per timore di +compromettersi in un'avventura rischiosa)._ Ah... --Ma... dico, non +sarà la prima volta, è vero? che lei viene qua. + +_La figliastra (c.s.)._ No, signore. + +_Il padre._ C'è venuta qualche altra volta? + +_E poiché la Figliastra fa cenno di sì col capo:_ + +Più d'una? + +_Aspetterà un po' la risposta; tornerà a spiarla di sotto al +cappellino: sorriderà; poi dirà:_ + +E dunque, via... non dovrebbe più essere così... Permette che le levi +io codesto cappellino? + +_La figliastra (subito, per prevenirlo, ma contenendo il ribrezzo)._ +No, signore: me lo levo da me! + +_Eseguirà in fretta, convulsa._ + +_La Madre, assistendo alla scena, col Figlio e con gli altri due +piccoli e più suoi, i quali se ne staranno sempre accanto a lei, +appartati nel lato opposto a quello degli Attori, sarà come sulle +spine, e seguirà con varia espressione, di dolore, di sdegno, +d'ansia, d'orrore, le parole e gli atti di quei due; e ora si +nasconderà il volto, ora metterà qualche gemito._ + +_La madre._ Oh Dio! Dio mio! + +_Il padre (resterà, al gemito, come impietrato per un lungo momento; +poi riprenderà col tono di prima)._ Ecco, mi dia: lo poso io. + +_Le toglierà dalle mani il cappellino._ + +Ma su una bella, cara testolina come la sua, vorrei che figurasse un +più degno cappellino. Vorrà ajutarmi a sceglierne qualcuno, poi, qua +tra questi di Madama?--No? + +_L'attrice giovane (interrompendolo)._ Oh, badiamo bene! Quelli là +sono i nostri cappelli! + +_Il capocomico (subito, arrabbiatissimo)._ Silenzio, perdio! Non +faccia la spiritosa!--Questa è la scena! + +_Rivolgendosi alla Figliastra:_ + +Riattacchi, prego, signorina! + +_La figliastra (riattaccando)._ No, grazie, signore. + +_Il padre._ Eh via, non mi dica di no! Vorrà accettarmelo. Me n'avrei +a male... Ce n'è di belli, guardi! E poi faremmo contenta Madama. Li +mette apposta qua in mostra! + +_La figliastra._ Ma no, signore, guardi: non potrei neanche portarlo. + +_Il padre._ Dice forse per ciò che ne penserebbero a casa, vedendola +rientrare con un cappellino nuovo? Eh via! Sa come si fa? Come si +dice a casa? + +_La figliastra (smaniosa, non potendone più)._ Ma non per questo, +signore! Non potrei portarlo, perché sono... come mi vede: avrebbe +già potuto accorgersene! + +_Mostrerà l'abito nero._ + +_Il padre._ A lutto, già! È vero: vedo. Le chiedo perdono. Creda che +sono veramente mortificato. + +_La figliastra (facendosi forza e pigliando ardire anche per vincere +la nausea)._ Basta, basta, signore! Tocca a me ringraziarla, e non a +lei di mortificarsi o d'affliggersi. Non badi più, la prego, a quel +che le ho detto. Anche per me, capirà... + +_Si sforzerà di sorridere e aggiungerà:_ + +Bisogna proprio ch'io non pensi, che sono vestita così. + +_Il capocomico (interrompendo, rivolto al Suggeritore nella buca e +risalendo sul palcoscenico)._ Aspetti, aspetti! Non scriva, tralasci, +tralasci quest'ultima battuta! + +_Rivolgendosi al Padre e alla figliastra:_ + +Va benissimo! Va benissimo! + +_Poi al Padre soltanto:_ + +Qua lei attaccherà com'abbiamo stabilito! + +_Agli Attori:_ + +Graziosissima questa scenetta del cappellino, non vi pare? + +_La figliastra._ Eh, ma il meglio viene adesso! perché non si +prosegue? + +_Il capocomico._ Abbia pazienza un momento! + +_Tornando a rivolgersi agli Attori:_ + +Va trattata, naturalmente, con un po' di leggerezza-- + +_Il primo attore._--di spigliatezza, già-- + +_La prima attrice._ Ma sì, non ci vuol niente! + +_Al Primo Attore:_ + +Possiamo subito provarla, no? + +_Il primo attore._ Oh, per me... Ecco, giro per far l'entrata! + +_Escirà, per esser pronto a rientrare dalla porta del fondalino._ + +_Il capocomico (alla Prima Attrice)._ E allora, dunque, guardi, è +finita la scena tra lei e quella Madama Pace, che penserò poi io a +scrivere. Lei se ne sta... No, dove va? + +_La prima attrice._ Aspetti, mi rimetto il cappello... + +_Eseguirà, andando a prendere il suo cappello dall'attaccapanni._ + +_Il capocomico._ Ah già, benissimo! Dunque, lei resta qui a capo +chino. + +_La figliastra (divertita)._ Ma se non è vestita di nero! + +_La prima attrice._ Sarò vestita di nero, e molto più propriamente di +lei! + +_Il capocomico (alla Figliastra)._ Stia zitta, la prego! E stia a +vedere! Avrà da imparare! + +_Battendo le mani:_ + +Avanti! avanti! L'entrata! + +_E ridiscenderà dal palcoscenico per cogliere l'impressione della +scena. S'aprirà l'uscio in fondo e verrà avanti il Primo Attore, con +l'aria spigliata, sbarazzina d'un vecchietto galante. La +rappresentazione della scena, eseguita dagli Attori, apparirà fin +dalle prime battute un'altra cosa, senza che abbia tuttavia, neppur +minimamente, l'aria di una parodia; apparirà piuttosto come rimessa +in bello. Naturalmente, la Figliastra e il Padre, non potendo +riconoscersi affatto in quella Prima Attrice e in quel Primo Attore, +sentendo proferir le loro stesse parole, esprimeranno in vario modo, +ora con gesti, or con sorrisi, or con aperta protesta, l'impressione +che ne ricevono di sorpresa, di meraviglia, di sofferenza, ecc., come +si vedrà appresso. S'udrà dal cupolino chiaramente la voce del +Suggeritore._ + +_Il primo attore._ «Buon giorno, signorina...» + +_Il padre (subito, non riuscendo a contenersi)._ Ma no! + +_La Figliastra, vedendo entrare in quel modo il Primo Attore, +scoppierà intanto a ridere._ + +_Il capocomico (infuriato)._ Facciano silenzio! E lei finisca una +buona volta di ridere! Così non si può andare avanti! + +_La figliastra (venendo dal proscenio)._ Ma scusi, è naturalissimo, +signore! La signorina + +_indicherà la Prima Attrice_ + +se ne sta lì ferma, a posto; ma se dev'esser me, io le posso +assicurare che a sentirmi dire «buon giorno» a quel modo e con quel +tono, sarei scoppiata a ridere, proprio così come ho riso! + +_Il padre (avanzandosi un poco anche lui)._ Ecco, già... l'aria, il +tono... + +_Il capocomico._ Ma che aria! Che tono! Si mettano da parte, adesso, +e mi lascino veder la prova! + +_Il primo attore (facendosi avanti)._ Se debbo rappresentare un +vecchio, che viene in una casa equivoca... + +_Il capocomico._ Ma sì, non dia retta, per carità! Riprenda, +riprenda, ché va benissimo! + +_In attesa che l'Attore riprenda:_ + +Dunque... + +_Il primo attore._ «Buon giorno, signorina...» + +_La prima attrice._ «Buon giorno...» + +_Il primo attore (rifacendo il gesto del Padre, di spiare cioè sotto +al cappellino, ma poi esprimendo ben distintamente prima la +compiacenza e poi il timore)._ «Ah... --ma... dico, non sarà la prima +volta, spero...» + +_Il padre (correggendo, irresistibilmente)._ Non «spero»--«è vero?», +«è vero?» + +_Il capocomico._ Dice «è vero»--interrogazione. + +_Il primo attore (accennando al Suggeritore)._ Io ho sentito «spero!» + +_Il capocomico._ Ma sì, è lo stesso! «è vero» o «spero». Prosegua, +prosegua--Ecco, forse un po' meno caricato... Ecco glielo farò io, +stia a vedere... + +_Risalirà sul palcoscenico, poi, rifacendo lui la parte fin +dall'entrata:_ + +--«Buon giorno, signorina...» + +_La prima attrice._ «Buon giorno.» + +_Il capocomico._ «Ah, ma... dico...» + +_rivolgendosi al Primo Attore per fargli notare il modo come avrà +guardato la Prima Attrice di sotto al cappellino:_ + +Sorpresa... timore e compiacimento... + +_Poi, riprendendo, rivolto alla Prima Attrice:_ + +«Non sarà la prima volta, è vero? che lei viene qua...» + +_Di nuovo, volgendosi con uno sguardo d'intelligenza al Primo Attore:_ + +Mi spiego? + +_Alla Prima Attrice:_ + +E lei allora: «No, signore». + +_Di nuovo, al Primo Attore:_ + +Insomma come debbo dire? «Souplesse!» + +_E ridiscenderà dal Palcoscenico._ + +_La prima attrice._ «No, signore...» + +_Il primo attore._ «C'è venuta qualche altra volta? Più d'una?» + +_Il capocomico._ Ma, no, aspetti! Lasci far prima a lei + +_indicherà la Prima Attrice_ + +il cenno di sì. «C'è venuta qualche altra volta?» + +_La Prima Attrice solleverà un po' il capo socchiudendo penosamente; +come per disgusto, gli occhi, e poi a un «Giù» del Capocomico +crollerà due volte il capo._ + +_La figliastra (irresistibilmente)._ Oh Dio mio! + +_E subito si porrà una mano sulla bocca per impedire la risata._ + +_Il capocomico (voltandosi)._ Che cos'è? + +_La figliastra (subito)._ Niente, niente! + +_Il capocomico (al Primo Attore)._ A lei, a lei, seguiti! + +_Il primo attore._ «Più d'una? E dunque, via... non dovrebbe più +esser così... Permette che le levi io codesto cappellino?» + +_Il Primo Attore dirà quest'ultima battuta con un tal tono, e la +accompagnerà con una tal mossa, che la Figliastra, rimasta con le +mani sulla bocca, per quanto voglia frenarsi, non riuscirà più a +contenere la risata, che le scoppierà di tra le dita +irresistibilmente, fragorosa._ + +_La prima attrice (indignata, tornandosene a posto)._ Ah, io non sto +mica a far la buffona qua per quella lì! + +_Il primo attore._ E neanch'io! Finiamola! + +_Il capocomico (alla Figliastra, urlando)._ La finisca! la finisca! + +_La figliastra._ Sì, mi perdoni... mi perdoni... + +_Il capocomico._ Lei è una maleducata! ecco quello che è! Una +presuntuosa! + +_Il padre (cercando d'interporsi)._ Sissignore, è vero, è vero; ma la +perdoni. + +_Il capocomico (risalendo sul palcoscenico)._ Che vuole che perdoni! +È un'indecenza! + +_Il padre._ Sissignore, ma creda, creda, che fa un effetto così +strano-- + +_Il capocomico._ ...strano? che strano? perché strano? + +_Il padre._ Io ammiro, signore, ammiro i suoi attori: il Signore là, + +_indicherà il Primo Attore_ + +la Signorina, + +_indicherà la Prima Attrice_ + +ma, certamente... ecco, non sono noi... + +_Il capocomico._ Eh sfido! Come vuole che sieno, «loro», se sono gli +attori? + +_Il padre._ Appunto, gli attori! E fanno bene, tutti e due, le nostre +parti. Ma creda che a noi pare un'altra cosa, che vorrebbe esser la +stessa, e intanto non è! + +_Il capocomico._ Ma come non è? Che cos'è allora? + +_Il padre._ Una cosa, che... diventa di loro; e non più nostra. + +_Il capocomico._ Ma questo, per forza! Gliel'ho già detto! + +_Il padre._ Sì, capisco, capisco... -- + +_Il capocomico._--e dunque, basta! + +_Rivolgendosi agli Attori:_ + +Vuol dire che faremo poi le prove tra noi, come vanno fatte. È stata +sempre per me una maledizione provare davanti agli autori! Non sono +mai contenti! + +_Rivolgendosi al Padre e alla Figliastra:_ + +Su, riattacchiamo con loro; e vediamo se sarà possibile che lei non +rida più. + +_La figliastra._ Ah, non rido più, non rido più! Viene il bello +adesso per me; stia sicuro! + +_Il capocomico._ Dunque: quando lei dice: «Non badi la prego, a +quello che ho detto... Anche per me--capirà!»-- + +_rivolgendosi al Padre:_ + +bisogna che lei attacchi subito: «Capisco, ah capisco...» e che +immediatamente domandi-- + +_La figliastra (interrompendo)._--come! che cosa? + +_Il capocomico._ La ragione del suo lutto! + +_La figliastra._ Ma no, signore! Guardi: quand'io gli dissi che +bisognava che non pensassi d'esser vestita così, sa come mi rispose +lui? «Ah, va bene! E togliamolo, togliamolo via subito, allora, +codesto vestitino!» + +_Il capocomico._ Bello! Benissimo! Per far saltare così tutto il +teatro? + +_La figliastra._ Ma è la verità! + +_Il capocomico._ Ma che verità, mi faccia il piacere! Qua siamo a +teatro! La verità, fino a un certo punto! + +_La figliastra._ E che vuol fare lei allora, scusi? + +_Il capocomico._ Lo vedrà, lo vedrà! Lasci fare a me adesso! + +_La figliastra._ No, signore! Della mia nausea, di tutte le ragioni, +una più crudele e più vile dell'altra, per cui io sono «questa», +«così», vorrebbe forse cavarne un pasticcetto romantico sentimentale, +con lui che mi chiede le ragioni del lutto, e io che gli rispondo +lacrimando che da due mesi m'è morto papà? No, no, caro signore! +Bisogna che lui mi dica come m'ha detto: «Togliamo via subito allora, +codesto vestitino!». E io, con tutto il mio lutto nel cuore, di +appena due mesi, me ne sono andata là, vede? là, dietro quel +paravento, e con queste dita che mi ballano dall'onta, dal ribrezzo, +mi sono sganciato il busto, la veste... + +_Il capocomico (ponendosi le mani tra i capelli)._ Per carità! Che +dice? + +_La figliastra (gridando, frenetica)._ La verità! la verità, signore! + +_Il capocomico._ Ma sì, non nego, sarà la verità... e comprendo, +comprendo tutto il suo orrore, signorina; ma comprenda anche lei che +tutto questo sulla scena non è possibile! + +_La figliastra._ Non è possibile? E allora, grazie tante, io non ci +sto! + +_Il capocomico._ Ma no, veda... + +_La figliastra._ Non ci sto! non ci sto! Quello che è possibile sulla +scena ve lo siete combinato insieme tutti e due, di là, grazie! Lo +capisco bene! Egli vuol subito arrivare alla rappresentazione + +_caricando_ + +dei suoi travagli spirituali; ma io voglio rappresentare il mio +dramma! il mio! + +_Il capocomico (seccato, scrollandosi fieramente)._ Oh, infine, il +suo! Non c'è soltanto il suo, scusi! C'è anche quello degli altri! +Quello di lui, + +_indicherà il Padre_ + +quello di sua madre! Non può stare che un personaggio venga, così, +troppo avanti, e sopraffaccia gli altri, invadendo la scena. Bisogna +contener tutti in un quadro armonico e rappresentare quel che è +rappresentabile! Lo so bene anch'io che ciascuno ha tutta una sua +vita dentro e che vorrebbe metterla fuori. Ma il difficile è appunto +questo: farne venir fuori quel tanto che è necessario, in rapporto +con gli altri; e pure in quel poco fare intendere tutta l'altra vita +che resta dentro! Ah, comodo, se ogni personaggio potesse in un bel +monologo, o... senz'altro... in una conferenza venire a scodellare +davanti al pubblico tutto quel che gli bolle in pentola! + +_Con tono bonario, conciliativo:_ + +Bisogna che lei si contenga, signorina. E creda, nel suo stesso +interesse, perché può anche fare una cattiva impressione, glielo +avverto, tutta codesta furia dilaniatrice, codesto disgusto +esasperato, quando lei stessa, mi scusi, ha confessato di essere +stata con altri, prima che con lui, da Madama Pace, più di una volta! + +_La figliastra (abbassando il capo, con profonda voce, dopo una pausa +di raccoglimento)._ È vero! Ma pensi che quegli altri sono egualmente +lui, per me. + +_Il capocomico (non comprendendo)._ Come, gli altri? Che vuol dire? + +_La figliastra._ Per chi cade nella colpa, signore, il responsabile +di tutte le colpe che seguono, non è sempre chi, primo, determinò la +caduta? E per me è lui, anche da prima ch'io nascessi. Lo guardi; e +veda se non è vero! + +_Il capocomico._ Benissimo! E le par poco il peso di tanto rimorso su +lui? Gli dia modo di rappresentarlo! + +_La figliastra._ E come, scusi? dico, come potrebbe rappresentare +tutti i suoi «nobili» rimorsi, tutti i suoi tormenti «morali», se lei +vuol risparmiargli l'orrore d'essersi un bel giorno trovata tra le +braccia, dopo averla invitata a togliersi l'abito del suo lutto +recente, donna e già caduta, quella bambina, signore, quella bambina +ch'egli si recava a vedere uscire dalla scuola? + +_Dirà queste ultime parole con voce tremante di commozione._ + +_La Madre, nel sentirle dire così, sopraffatta da un émpito +d'incontenibile ambascia, che s'esprimerà prima in alcuni gemiti +soffocati, romperà alla fine in un pianto perduto. La commozione +vincerà tutti._ + +_Lunga pausa._ + +_La figliastra (appena la Madre accennerà di quietarsi, soggiungerà, +cupa e risoluta)._ Noi siamo qua tra noi, adesso, ignorati ancora dal +pubblico. Lei darà domani di noi quello spettacolo che crederà, +concertandolo a suo modo. Ma lo vuol vedere davvero, il dramma? +scoppiare davvero, com'è stato? + +_Il capocomico._ Ma sì, non chiedo di meglio, per prenderne fin d'ora +quanto sarà possibile! + +_La figliastra._ Ebbene, faccia uscire quella madre. + +_La madre (levandosi dal suo pianto, con un urlo)._ No, no! Non lo +permetta, signore! Non lo permetta! + +_Il capocomico._ Ma è solo per vedere, signora! + +_La madre._ Io non posso! non posso! + +_Il capocomico._ Ma se è già tutto avvenuto, scusi! Non capisco! + +_La madre._ No, avviene ora, avviene sempre! Il mio strazio non è +finito, signore! Io sono viva e presente, sempre, in ogni momento del +mio strazio, che si rinnova, vivo e presente sempre. Ma quei due +piccini là, li ha lei sentiti parlare? Non possono più parlare, +signore! Se ne stanno aggrappati a me, ancora, per tenermi vivo e +presente lo strazio: ma essi, per sè, non sono, non sono più! E +questa, + +_indicherà la Figliastra_ + +signore, se n'è fuggita, è scappata via da me e s'è perduta, +perduta... Se ora io me la vedo qua è ancora per questo, solo per +questo, sempre, sempre, per rinnovarmi sempre, presente, lo strazio +che vivo e ho sofferto anche per lei! + +_Il padre (solenne)._ Il momento eterno, com'io le ho detto, signore! +Lei + +_indicherà la Figliastra_ + +è qui per cogliermi, fissarmi, tenermi agganciato e sospeso in +eterno, alla gogna, in quel solo momento fuggevole e vergognoso della +mia vita. Non può rinunziarvi, e lei, signore, non può veramente +risparmiarmelo. + +_Il capocomico._ Ma sì, io non dico di non rappresentarlo: formerà +appunto il nucleo di tutto il primo atto, fino ad arrivare alla +sorpresa di lei-- + +_indicherà la Madre._ + +_Il padre._ Ecco, sì. Perché è la mia condanna, tutta signore: tutta +la nostra passione, che deve culminare nel grido finale di lei!-- + +_Indicherà anche lui la Madre._ + +_La figliastra._ L'ho ancora qui negli orecchi! M'ha reso folle quel +grido!--Lei può rappresentarmi come vuole signore: non importa! Anche +vestita, purché abbia almeno le braccia--solo le braccia--nude, +perché, guardi, stando così, + +_si accosterà al Padre e gli appoggerà la testa sul petto_ + +con la testa appoggiata così, e le braccia così al suo collo, mi +vedevo pulsare qui, nel braccio qui, una vena; e allora, come se +soltanto quella vena viva mi facesse ribrezzo, strizzai gli occhi, +così, così, ed affondai la testa nel suo petto! + +_Voltandosi verso la Madre:_ + +Grida, grida, mamma! + +_Affonderà la testa nel petto del Padre, e con le spalle alzate come +per non sentire il grido, soggiungerà con voce di strazio soffocato:_ + +Grida, come hai gridato allora! + +_La madre (avventandosi per separarli)._ No! Figlia, figlia mia! + +_E dopo averla staccata da lui:_ + +Bruto, bruto, è mia figlia! Non vedi che è mia figlia? + +_Il capocomico (arretrando, al grido; fino alla ribalta, fra lo +sgomento degli Attori)._ Benissimo; sì, benissimo! E allora, sipario, +sipario! + +_Il padre (accorrendo a lui, convulso)._ Ecco, sì: perché è stato +veramente così, signore! + +_Il capocomico (ammirato e convinto)._ Ma sì, qua, senz'altro! +Sipario! Sipario! + +_Alle grida reiterate del Capocomico, il Macchinista butterà giù il +sipario, lasciando fuori, davanti alla ribalta, il Capocomico e il +Padre._ + +_Il capocomico (guardando in alto, con le braccia alzate)._ Ma che +bestia! Dico sipario per intendere che l'Atto deve finir così, e +m'abbassano il sipario davvero! + +_Al Padre, sollevando un lembo della tenda per rientrare nel +palcoscenico:_ + +Sì, sì, benissimo! benissimo! Effetto sicuro! Bisogna finir così. +Garantisco, garantisco, per questo Primo Atto! + +_Rientrerà col Padre._ + +* * * * + +_Riaprendosi il sipario si vedrà che i Macchinisti e Apparatori +avranno disfatto quel primo simulacro di scena e messo su, invece, +una piccola vasca da giardino._ + +_Da una parte del palcoscenico staranno seduti in fila gli Attori e +dall'altra i Personaggi. Il Capocomico sarà in piedi, in mezzo al +palcoscenico, con una mano sulla bocca a pugno chiuso in atto di +meditare._ + +_Il capocomico (scrollandosi dopo una breve pausa)._ Oh, dunque: +veniamo al Secondo Atto! Lascino, lascino fare a me, come avevamo +prima stabilito, che andrà benone! + +_La figliastra._ La nostra entrata in casa di lui + +_indicherà il Padre_ + +a dispetto di quello lì! + +_indicherà il Figlio_ + +_Il capocomico (spazientito)._ Sta bene; ma lasci fare a me, le dico! + +_La figliastra._ Purché appaja chiaro il dispetto! + +_La madre (dal suo canto tentennando il capo)._ Per tutto il bene che +ce n'è venuto... + +_La figliastra (voltandosi a lei di scatto)._ Non importa! Quanto più +danno a noi, tanto più rimorso per lui! + +_Il capocomico (spazientito)._ Ho capito, ho capito! E si terrà conto +di questo in principio sopratutto! Non dubiti! + +_La madre (supplichevole)._ Ma faccia che si capisca bene, la prego, +signore, per la mia coscienza ch'io cercai in tutti i modi-- + +_La figliastra (interrompendo con sdegno, e seguitando)._--di +placarmi, di consigliarmi che questo dispetto non gli fosse fatto! + +_Al Capocomico:_ + +La contenti, la contenti, perché è vero! Io ne godo moltissimo; +perché, intanto, si può vedere: più lei è così supplice, più tenta +d'entrargli nel cuore, e più quello lì si tien lontano: «as-sen-te»! +Che gusto! + +_Il capocomico._ Vogliamo insomma cominciarlo, questo Secondo Atto? + +_La figliastra._ Non parlo più. Ma badi che svolgerlo tutto nel +giardino, come lei vorrebbe, non sarà possibile! + +_Il capocomico._ Perché non sarà possibile? + +_La figliastra._ Perché lui + +_indicherà di nuovo il Figlio_ + +se ne sta sempre chiuso in camera, appartato! E poi, in casa, c'è da +svolgere tutta la parte di quel povero ragazzo lì, smarrito, come le +ho detto. + +_Il capocomico._ Eh già! Ma d'altra parte, capiranno, non possiamo +mica appendere i cartellini o cambiar di scena a vista, tre o quattro +volte per Atto! + +_Il primo attore._ Si faceva un tempo... + +_Il capocomico._ Sì, quando il pubblico era forse come quella bambina +lì! + +_La prima attrice._ E l'illusione, più facile! + +_Il padre (con uno scatto, alzandosi)._ L'illusione? Per carità, non +dicano l'illusione! Non adoperino codesta parola, che per noi è +particolarmente crudele! + +_Il capocomico (stordito)._ E perché, scusi? + +_Il padre._ Ma sì, crudele! crudele! Dovrebbe capirlo! + +_Il capocomico._ E come dovremmo dire allora? L'illusione da creare, +qua, agli spettatori-- + +_Il primo attore._--con la nostra rappresentazione-- + +_Il capocomico._--l'illusione d'una realtà! + +_Il padre._ Comprendo, signore. Forse lei, invece, non può +comprendere noi. Mi scusi! Perché--veda--qua per lei e per i suoi +attori si tratta soltanto--ed è giusto--del loro giuoco. + +_La prima attrice (interrompendo sdegnata)._ Ma che giuoco! Non siamo +mica bambini! Qua si recita sul serio. + +_Il padre._ Non dico di no. E intendo, infatti, il giuoco della loro +arte, che deve dare appunto--come dice il signore--una perfetta +illusione di realtà. + +_Il capocomico._ Ecco, appunto! + +_Il padre._ Ora, se lei pensa che noi come noi + +_indicherà sè e sommariamente gli altri cinque Personaggi_ + +non abbiamo altra realtà fuori di questa illusione! + +_Il capocomico (stordito, guardando i suoi Attori rimasti anch'essi +come sospesi e smarriti)._ E come sarebbe a dire? + +_Il padre (dopo averli un po' osservati, con un pallido sorriso)._ Ma +sì, signori! Quale altra? Quella che per loro è un'illusione da +creare, per noi è invece l'unica nostra realtà. + +_Breve pausa. Si avanzerà di qualche passo verso il Capocomico, e +soggiungerà:_ + +Ma non soltanto per noi, del resto, badi! Ci pensi bene. + +_Lo guarderà negli occhi._ + +Mi sa dire chi è lei? + +_E rimarrà con l'indice appuntato su lui._ + +_Il capocomico (turbato, con un mezzo sorriso)._ Come, chi +sono?--Sono io! + +_Il padre._ E se le dicessi che non è vero, perché lei è me? + +_Il capocomico._ Le risponderei che lei è un pazzo! + +_Gli Attori rideranno._ + +_Il padre._ Hanno ragione di ridere: perché qua si giuoca; + +_al Direttore:_ + +e lei può dunque obbiettarmi che soltanto per un giuoco quel signore +là, + +_indicherà il Primo Attore_ + +che è «lui», dev'esser «me», che viceversa sono io, «questo». Vede +che l'ho colto in trappola? + +_Gli Attori torneranno a ridere._ + +_Il capocomico (seccato)._ Ma questo s'è già detto poco fa! Daccapo? + +_Il padre._ No, no. Non volevo dir questo, infatti. Io la invito anzi +a uscire da questo giuoco + +_guardando la Prima Attrice, come per prevenire_ + +--d'arte! d'arte!--che lei è solito di fare qua coi suoi attori; e +torno a domandarle seriamente: chi è lei? + +_Il capocomico (rivolgendosi quasi strabiliato, e insieme irritato, +agli Attori)._ Oh, ma guardate che ci vuole una bella faccia tosta! +Uno che si spaccia per personaggio, venire a domandare a me, chi sono! + +_Il padre (con dignità, ma senza alterigia)._ Un personaggio, +signore, può sempre domandare a un uomo chi è. Perché un personaggio +ha veramente una vita sua, segnata di caratteri suoi, per cui è +sempre «qualcuno». Mentre un uomo--non dico lei, adesso--un uomo così +in genere, può non esser «nessuno». + +_Il capocomico._ Già! Ma lei lo domanda a me, che sono il Direttore! +il Capocomico! Ha capito? + +_Il padre (quasi in sordina, con melliflua umiltà)._ Soltanto per +sapere, signore, se veramente lei com'è adesso, si vede... come vede +per esempio, a distanza di tempo, quel che lei era una volta, con +tutte le illusioni che allora si faceva; con tutte le cose, dentro e +intorno a lei, come allora le parevano--ed erano, erano realmente per +lei!--Ebbene, signore: ripensando a quelle illusioni che adesso lei +non si fa più, a tutte quelle cose che ora non le «sembrano» più come +per lei «erano» un tempo; non si sente mancare, non dico queste +tavole di palcoscenico, ma il terreno, il terreno sotto i piedi, +argomentando che ugualmente «questo» come lei ora si sente, tutta la +sua realtà d'oggi così com'è, è destinata a parerle illusione domani? + +_Il capocomico (senza aver ben capito, nell'intontimento della +speciosa argomentazione)._ Ebbene? E che vuol concludere con questo? + +_Il padre._ Oh, niente, signore. Farle vedere che se noi (indicherà +di nuovo sè e gli altri Personaggi) oltre la illusione, non abbiamo +altra realtà, è bene che anche lei diffidi della realtà sua, di +questa che lei oggi respira e tocca in sè, perché--come quella di +jeri--è destinata a scoprirlesi illusione domani. + +_Il capocomico (rivolgendosi a prenderla in riso)._ Ah, benissimo! E +dica per giunta che lei, con codesta commedia che viene a +rappresentarmi qua, è più vero e reale di me! + +_Il padre (con la massima serietà)._ Ma questo senza dubbio, signore! + +_Il capocomico._ Ah sì? + +_Il padre._ Credevo che lei lo avesse già compreso fin da principio. + +_Il capocomico._ Più reale di me? + +_Il padre._ Se la sua realtà può cangiare dall'oggi al domani... + +_Il capocomico._ Ma si sa che può cangiare, sfido! Cangia +continuamente, come quella di tutti! + +_Il padre (con un grido)._ Ma la nostra no, signore! Vede? La +differenza è questa! Non cangia, non può cangiare, né esser altra, +mai, perché già fissata--così--«questa»--per sempre--(è terribile, +signore!) realtà immutabile, che dovrebbe dar loro un brivido +nell'accostarsi a noi! + +_Il capocomico (con uno scatto, parandoglisi davanti per un'idea che +gli sorgerà all'improvviso)._ Io vorrei sapere però, quando mai s'è +visto un personaggio che, uscendo dalla sua parte, si sia messo a +perorarla così come fa lei, e a proporla, a spiegarla. Me lo sa dire? +Io non l'ho mai visto! + +_Il padre._ Non l'ha mai visto, signore, perché gli autori nascondono +di solito il travaglio della loro creazione. Quando i personaggi son +vivi, vivi veramente davanti al loro autore, questo non fa altro che +seguirli nelle parole, nei gesti ch'essi appunto gli propongono, e +bisogna ch'egli li voglia com'essi si vogliono; e guai se non fa +così! Quando un personaggio è nato, acquista subito una tale +indipendenza anche dal suo stesso autore, che può esser da tutti +immaginato in tant'altre situazioni in cui l'autore non pensò di +metterlo, e acquistare anche, a volte, un significato che l'autore +non si sognò mai di dargli! + +_Il capocomico._ Ma sì, questo lo so! + +_Il padre._ E dunque, perché si fa meraviglia di noi? Immagini per un +personaggio la disgrazia che le ho detto, d'esser nato vivo dalla +fantasia d'un autore che abbia voluto poi negargli la vita, e mi dica +se questo personaggio lasciato così, vivo e senza vita, non ha +ragione di mettersi a fare quel che stiamo facendo noi, ora, qua +davanti a loro, dopo averlo fatto a lungo a lungo, creda, davanti a +lui per persuaderlo, per spingerlo, comparendogli ora io, ora lei, + +_indicherà la Figliastra_ + +ora quella povera madre... + +_La figliastra (venendo avanti come trasognata)._ È vero, anch'io, +anch'io signore, per tentarlo, tante volte, nella malinconia di quel +suo scrittojo, all'ora del crepuscolo, quand'egli, abbandonato su una +poltrona, non sapeva risolversi a girar la chiavetta della luce e +lasciava che l'ombra gl'invadesse la stanza e che quell'ombra +brulicasse di noi, che andavamo a tentarlo... + +_Come se si vedesse ancora là in quello scrittojo e avesse fastidio +della presenza di tutti quegli Attori:_ + +Se loro tutti se n'andassero! se ci lasciassero soli! La mamma lì, +con quel figlio--io con quella bambina--quel ragazzo là sempre +solo--e poi io con lui + +_indicherà appena il Padre_ + +--e poi io sola, io sola... --in quell'ombra + +_balzerà a un tratto, come se nella visione che ha di sè, lucente in +quell'ombra e viva, volesse afferrarsi_ + +ah, la mia vita! Che scene, che scene andavamo a proporgli!--Io, io +lo tentavo più di tutti! + +_Il padre._ Già! Ma forse è stato per causa tua; appunto per codeste +tue troppe insistenze, per le tue troppe incontinenze! + +_La figliastra._ Ma che! Se egli stesso m'ha voluta così! + +_Verrà presso al Capocomico per dirgli come in confidenza:_ + +Io credo che fu piuttosto, signore, per avvilimento o per sdegno del +teatro, così come il pubblico solitamente lo vede e lo vuole... + +_Il capocomico._ Andiamo avanti, andiamo avanti, santo Dio, e veniamo +al fatto, signori miei! + +_La figliastra._ Eh, ma mi pare, scusi, che di fatti ne abbia fin +troppi, con la nostra entrata in casa di lui! + +_Indicherà il Padre._ + +Diceva che non poteva appendere i cartellini o cangiar di scena ogni +cinque minuti! + +_Il capocomico._ Già! Ma appunto! Combinarli, aggrupparli in +un'azione simultanea e serrata, e non come pretende lei, che vuol +vedere prima il suo fratellino che ritorna dalla scuola e s'aggira +come un'ombra per le stanze, nascondendosi dietro gli usci a meditare +un proposito, in cui--com'ha detto?-- + +_La figliastra._--Si dissuga, signore, si dissuga tutto! + +_Il capocomico._ Non ho mai sentito codesta parola! E va bene: +«crescendo soltanto negli occhi», è vero? + +_La figliastra._ Sissignore: eccolo lì! + +_Lo indicherà presso la Madre._ + +_Il capocomico._ Brava! E poi, contemporaneamente, vorrebbe anche +quella bambina che giuoca, ignara, nel giardino. L'uno in casa, e +l'altra nel giardino, è possibile? + +_La figliastra._ Ah, nel sole, signore, felice! È l'unico mio premio, +la sua allegria, la sua festa, in quel giardino; tratta dalla +miseria, dallo squallore di un'orribile camera dove dormivamo tutti e +quattro--e io con lei--io, pensi! con l'orrore del mio corpo +contaminato, accanto a lei che mi stringeva forte forte coi suoi +braccini amorosi e innocenti. Nel giardino, appena mi vedeva, correva +a prendermi per mano. I fiori grandi non li vedeva; andava a scoprire +invece tutti quei «pittoli pittoli» e me li voleva mostrare, facendo +una festa, una festa! + +_Così dicendo, straziata dal ricordo, romperà in un pianto lungo, +disperato, abbattendo il capo sulle braccia abbandonate sul tavolino. +La commozione vincerà tutti. Il Capocomico le si accosterà quasi +paternamente, e le dirà per confortarla:_ + +_Il capocomico._ Faremo il giardino, faremo il giardino, non dubiti: +e vedrà che ne sarà contenta! Le scene le aggrupperemo lì! + +_Chiamando per nome un Apparatore:_ + +Ehi, calami qualche spezzato d'alberi! Due cipressetti qua davanti a +questa vasca! + +_Si vedranno calare dall'alto del palcoscenico due cipressetti. Il +Macchinista, accorrendo, fermerà coi chiodi i due pedani._ + +_Il capocomico (alla Figliastra)._ Così alla meglio, adesso, per dare +un'idea. + +_Richiamerà per nome l'Apparatore._ + +Ehi, dammi ora un po' di cielo! + +_L'apparatore (dall'alto)._ Che cosa? + +_Il capocomico._ Un po' di cielo! Un fondalino, che cada qua dietro +questa vasca! + +_Si vedrà calare dall'alto del palcoscenico una tela bianca._ + +_Il capocomico._ Ma non bianco! T'ho detto cielo! Non fa nulla, +lascia: rimedierò io. + +_Chiamando:_ + +Ehi, elettricista, spegni tutto e dammi un po' di atmosfera... +atmosfera lunare... blu, blu alle bilance, e blu sulla tela, col +riflettore... Così! Basta! + +_Si sarà fatta, a comando, una misteriosa scena lunare, che indurrà +gli Attori a parlare e muoversi come di sera, in un giardino, sotto +la luna._ + +_Il capocomico (alla Figliastra)._ Ecco, guardi! E ora il giovinetto, +invece di nascondersi dietro gli usci delle stanze, potrebbe +aggirarsi qua nel giardino, nascondendosi dietro gli alberi. Ma +capirà che sarà difficile trovare una bambina che faccia bene la +scena con lei, quando le mostra i fiorellini. + +_Rivolgendosi al Giovinetto:_ + +Venga, venga avanti lei, piuttosto! Vediamo di concretare un po'! + +_E poiché il ragazzo non si muove:_ + +Avanti, avanti! + +_Poi, tirandolo avanti, cercando di fargli tener ritto il capo che +ogni volta ricasca giù:_ + +Ah, dico, un bel guajo, anche questo ragazzo... Ma com'è?... Dio mio, +bisognerebbe pure che qualche cosa dicesse... + +_Gli s'appresserà, gli poserà una mano sulla spalla, lo condurrà +dietro allo spezzato d'alberi._ + +Venga, venga un po': mi faccia vedere! Si nasconda un po' qua... +Così... Si provi a sporgere un po' il capo, a spiare... + +_Si scosterà per vedere l'effetto: e appena il Giovinetto eseguirà +l'azione tra lo sgomento degli Attori che resteranno +impressionatissimi:_ + +Ah, benissimo... benissimo... + +_Rivolgendosi alla Figliastra:_ + +E dico, se la bambina, sorprendendolo così a spiare, accorresse a lui +e gli cavasse di bocca almeno qualche parola? + +_La figliastra (sorgendo in piedi)._ Non speri che parli, finché c'è +quello lì! + +_Indicherà il Figlio._ + +Bisognerebbe che lei mandasse via, prima, quello lì. + +_Il figlio (avviandosi risoluto verso una delle due scalette)._ Ma +prontissimo! Felicissimo! Non chiedo di meglio! + +_Il capocomico (subito trattenendolo)._ No! Dove va? Aspetti! + +_La Madre si alzerà sgomenta, angosciata dal pensiero che egli se ne +vada davvero, e istintivamente leverà le braccia quasi per +trattenerlo, pur senza muoversi dal suo posto._ + +_Il figlio (arrivando alla ribalta, al Capocomico che lo tratterrà)._ +Non ho proprio nulla, io, da far qui! Me ne lasci andare, la prego! +Me ne lasci andare! + +_Il capocomico._ Come non ha nulla da fare? + +_La figliastra (placidamente, con ironia)._ Ma non lo trattenga! Non +se ne va! + +_Il padre._ Deve rappresentare la terribile scena del giardino con +sua madre! + +_Il figlio (subito, risoluto, fieramente)._ Io non rappresento nulla! +E l'ho dichiarato fin da principio! + +_Al Capocomico:_ + +Me ne lasci andare! + +_La figliastra (accorrendo, al Capocomico)._ Permette, signore? + +_Gli farà abbassare le braccia, con cui trattiene il Figlio._ + +Lo lasci! + +_Poi, rivolgendosi a lui, appena il Capocomico lo avrà lasciato:_ + +Ebbene, vattene! + +_Il Figlio resterà proteso verso la scaletta, ma, come legato da un +potere occulto, non potrà scenderne gli scalini; poi, tra lo stupore +e lo sgomento ansioso degli Attori, si moverà lentamente lungo la +ribalta, diretto all'altra scaletta del palcoscenico; ma giuntovi, +resterà anche lì proteso, senza poter discendere. La Figliastra, che +lo avrà seguito con gli occhi in atteggiamento di sfida, scoppierà a +ridere._ + +--Non può, vede? non può! Deve restar qui, per forza, legato alla +catena, indissolubilmente. Ma se io che prendo il volo, signore, +quando accade ciò che deve accadere--proprio per l'odio che sento per +lui, proprio per non vedermelo più davanti--ebbene, se io sono ancora +qua, e sopporto la sua vista e la sua compagnia--si figuri se può +andarsene via lui che deve, deve restar qua veramente con questo suo +bel padre, e quella madre là, senza più altri figli che lui... + +_Rivolgendosi alla Madre:_ + +--E su, su, mamma! Vieni... + +_Rivolgendosi al Capocomico per indicargliela:_ + +--Guardi, s'era alzata, s'era alzata per trattenerlo... + +_Alla Madre, quasi attirandola per virtù magica:_ + +--Vieni, Vieni... + +_Poi al Capocomico:_ + +--Immagini che cuore può aver lei di mostrare qua ai suoi attori +quello che prova; ma è tanta la brama d'accostarsi a lui, +che--eccola--vede? è disposta a vivere la sua scena! + +_Difatti la Madre si sarà accostata, e appena la Figliastra finirà di +proferire le ultime parole, aprirà le braccia per significare che +acconsente._ + +_Il figlio (subito)._ Ah, ma io no! Io no! Se non me ne posso andare, +resterò qua; ma le ripeto che io non rappresento nulla! + +_Il padre (al Capocomico, fremendo)._ Lei lo può costringere, signore! + +_Il figlio._ Non può costringermi nessuno! + +_Il padre._ Ti costringerò io! + +_La figliastra._ Aspettate! Aspettate! Prima, la bambina alla vasca! + +_Correrà a prendere la Bambina, si piegherà sulle gambe davanti a +lei, le prenderà la faccina tra le mani._ + +Povero amorino mio, tu guardi smarrita, con codesti occhioni belli: +chi sa dove ti par d'essere! Siamo su un palcoscenico, cara! Che +cos'è un palcoscenico? Ma, vedi? un luogo dove si giuoca a far sul +serio. Ci si fa la commedia. E noi faremo ora la commedia. Sul serio, +sai! Anche tu... + +_L'abbraccerà, stringendosela sul seno e dondolandosi un po'._ + +Oh amorino mio, amorino mio, che brutta commedia farai tu! che cosa +orribile è stata pensata per te! Il giardino, la vasca... Eh, finta, +si sa! Il guajo è questo, carina: che è tutto finto, qua! Ah, ma già +forse a te bambina, piace più una vasca finta che una vera; per +poterci giocare, eh? Ma no, sarà per gli altri un gioco; non per te, +purtroppo, che sei vera, amorino, e che giochi per davvero in una +vasca vera, bella, grande, verde, con tanti bambù che vi fanno +l'ombra, specchiandovisi, e tante tante anatrelle che vi nuotano +sopra, rompendo quest'ombra. Tu la vuoi acchiappare, una di queste +anatrelle... + +_Con un urlo che riempie tutti di sgomento:_ + +no, Rosetta mia, no! La mamma non bada a te, per quella canaglia di +figlio là! Io sono con tutti i miei diavoli in testa... E quello lì... + +_Lascerà la Bambina e si rivolgerà col solito piglio al Giovinetto:_ + +Che stai a far qui, sempre con codest'aria di mendico? Sarà anche per +causa tua, se quella piccina affoga: per codesto tuo star così, come +se io facendovi entrare in casa non avessi pagato per tutti! + +_Afferrandogli un braccio per forzarlo a cacciar fuori dalla tasca +una mano:_ + +Che hai lì? Che nascondi? Fuori, fuori questa mano! + +_Gli strapperà la mano dalla tasca e, tra l'orrore di tutti, scoprirà +ch'essa impugna una rivoltella. Lo mirerà un po' come soddisfatta: +poi dirà, cupa:_ + +Ah! Dove, come te la sei procurata? + +_E poiché il Giovinetto, sbigottito, sempre con gli occhi sbarrati e +vani, non risponderà:_ + +Sciocco, in te, invece d'ammazzarmi, io, avrei ammazzato uno di quei +due; o tutti e due: il padre e il figlio! + +_Lo ricaccerà dietro al cipressetto da cui stava a spiare; poi +prenderà la Bambina e la calerà dentro la vasca, mettendovela a +giacere in modo che resti nascosta; infine, si accascerà lì, col +volto tra le braccia appoggiate all'orlo della vasca._ + +_Il capocomico._ Benissimo! + +_Rivolgendosi al Figlio:_ + +E contemporaneamente... + +_Il figlio (con sdegno)._ Ma che contemporaneamente! Non è vero, +signore! Non c'è stata nessuna scena fra me e lei! + +_Indicherà la Madre._ + +Se lo faccia dire da lei stessa, come è stato. + +_Intanto la Seconda Donna e l'Attor Giovane si saranno staccati dal +gruppo degli Attori e l'una si sarà messa a osservare con molta +attenzione la Madre che le starà di fronte, e l'altro il Figlio, per +poterne poi rifare le parti._ + +_La madre._ Sì, è vero, signore! Io ero entrata nella sua camera. + +_Il figlio._ Nella mia camera, ha inteso? Non nel giardino! + +_Il capocomico._ Ma questo non ha importanza! Bisogna raggruppar +l'azione, ho detto! + +_Il figlio (scorrendo l'Attor Giovane che l'osserva)._ Che cosa vuol +lei? + +_L'attor giovane._ Niente; la osservo. + +_Il figlio (voltandosi dall'altra parte, alla Seconda Donna)._ Ah--e +qua c'è lei? Per rifar la sua parte? + +_Indicherà la Madre._ + +_Il capocomico._ Per l'appunto! Per l'appunto! E dovrebbe esser +grato, mi sembra, di questa loro attenzione! + +_Il figlio._ Ah, si! Grazie! Ma non ha ancora compreso che questa +commedia lei non la può fare! Noi non siamo mica dentro di lei, e i +suoi attori stanno a guardarci da fuori. Le par possibile che si viva +davanti a uno specchio che, per di più, non contento d'agghiacciarci +con l'immagine della nostra stessa espressione, ce la ridà come una +smorfia irriconoscibile di noi stessi? + +_Il padre._ Questo è vero! Questo è vero! Se ne persuada! + +_Il capocomico (all'Attor Giovane e alla Seconda Donna)._ Va bene, si +levino davanti! + +_Il figlio._ È inutile! Io non mi presto. + +_Il capocomico._ Si stia zitto, adesso, e mi lasci sentir sua madre! + +_Alla Madre:_ + +Ebbene? Era entrata? + +_La madre._ Sissignore, nella sua camera, non potendone più. Per +votarmi il cuore di tutta l'angoscia che m'opprime. Ma appena lui mi +vide entrare-- + +_Il figlio._--nessuna scena! Me ne andai; me n'andai per non fare una +scena. Perché non ho mai fatto scene, io; ha capito? + +_La madre._ È vero! È così. È così! + +_Il capocomico._ Ma ora bisogna pur farla questa scena tra lei e lui! +È indispensabile! + +_La madre._ Per me, signore, io sono qua! Magari mi desse lei il modo +di potergli parlare un momento, di potergli dire tutto quello che mi +sta nel cuore. + +_Il padre (appressandosi al Figlio, violentissimo)._ Tu la farai! per +tua madre! per tua madre! + +_Il figlio (più che risoluto)._ Non faccio nulla! + +_Il padre (afferrandolo per il petto, e scrollandolo)._ Per Dio, +obbedisci! Obbedisci! Non senti come ti parla! Non hai viscere di +figlio? + +_Il figlio (afferrandolo anche lui)._ No! No! e finiscila una buona +volta! + +_Costernazione generale. La Madre, spaventata, cercherà di +interporsi, di separarli._ + +_La madre (c.s.)._ Per carità! Per carità! + +_Il padre (senza lasciarlo)._ Devi obbedire! Devi obbedire! + +_Il figlio (colluttando con lui e alla fine buttandolo a terra presso +la scaletta, tra l'orrore di tutti)._ Ma che cos'è codesta frenesia +che t'ha preso? Non ha ritegno di portare davanti a tutti la sua +vergogna e la nostra! Io non mi presto! non mi presto! E interpreto +così la volontà di chi non volle portarci sulla scena! + +_Il capocomico._ Ma se ci siete venuti! + +_Il figlio (additando il Padre)._ Lui, non io! + +_Il capocomico._ E non è qua anche lei? + +_Il figlio._ C'è voluto venir lui, trascinandoci tutti e prestandosi +anche a combinare di là insieme con lei non solo quello che è +realmente avvenuto; ma come se non bastasse, anche quello che non c'è +stato! + +_Il capocomico._ Ma dica, dica lei almeno che cosa c'è stato! Lo dica +a me! Se n'è uscito dalla sua camera, senza dir nulla? + +_Il figlio (dopo un momento d'esitazione)._ Nulla. Proprio, per non +fare una scena! + +_Il capocomico (incitandolo)._ Ebbene, e poi? che ha fatto? + +_Il figlio (tra l'angosciosa attenzione di tutti, muovendo alcuni +passi sul palcoscenico)._ Nulla... Attraversando il giardino... +S'interromperà, fosco, assorto. + +_Il capocomico (spingendolo sempre più a dire, impressionato dal +ritegno di lui)._ Ebbene? attraversando il giardino? + +_Il figlio (esasperato, nascondendo il volto con un braccio)._ Ma +perché mi vuol far dire, signore? È orribile! + +_La Madre tremerà tutta, con gemiti soffocati, guardando verso la +vasca._ + +_Il capocomico (piano, notando quello sguardo, si rivolgerà al Figlio +con crescente apprensione)._ La bambina? + +_Il figlio (guardando davanti a sè, nella sala)._ Là, nella vasca... + +_Il padre (a terra, indicando pietosamente la Madre)._ E lei lo +seguiva, signore! + +_Il capocomico (al Figlio, con ansia)._ E allora, lei? + +_Il figlio (lentamente, sempre guardando davanti a sè)._ Accorsi; mi +precipitai per ripescarla... Ma a un tratto m'arrestai, perché dietro +quegli alberi vidi una cosa che mi gelò: il ragazzo, il ragazzo che +se ne stava lì fermo, con occhi da pazzo, a guardare nella vasca la +sorellina affogata. + +_La Figliastra, rimasta curva presso la vasca a nascondere la +Bambina, risponderà come un'eco dal fondo, singhiozzando +perdutamente._ + +_Pausa._ + +Feci per accostarmi; e allora... + +_Rintronerà dietro gli alberi, dove il Giovinetto è rimasto nascosto, +un colpo di rivoltella._ + +_La madre (con un grido straziante, accorrendo col Figlio e con tutti +gli Attori in mezzo al subbuglio generale)._ Figlio! Figlio mio! + +_E poi, fra la confusione e le grida sconnesse degli altri:_ + +Ajuto! Ajuto! + +_Il capocomico (tra le grida, cercando di farsi largo, mentre il +Giovinetto sarà sollevato da capo e da piedi e trasportato via, +dietro la tenda bianca)._ S'è ferito? s'è ferito davvero? + +_Tutti, tranne il Capocomico e il Padre, rimasto per terra presso la +scaletta, saranno scomparsi dietro il fondalino abbassato, che fa da +cielo, e vi resteranno un po' parlottando angosciosamente, poi, da +una parte e dall'altra di esso, rientreranno in iscena gli Attori._ + +_La prima attrice (rientrando da destra, addolorata)._ È morto! +Povero ragazzo! È morto! Oh che cosa! + +_Il primo attore (rientrando da sinistra, ridendo)._ Ma che morto! +Finzione! finzione! Non ci creda! + +_Altri attori da destra._ Finzione? Realtà! realtà! È morto! + +_Altri attori da sinistra._ No! Finzione! Finzione! + +_Il padre (levandosi e gridando tra loro)._ Ma che finzione! Realtà, +realtà, signori! realtà! + +_E scomparirà anche lui, disperatamente, dietro il fondalino._ + +_Il capocomico (non potendone più)._ Finzione! realtà! Andate al +diavolo tutti quanti! Luce! Luce! Luce! + +_D'un tratto, tutto il palcoscenico e tutta la sala del teatro +sfolgoreranno di vivissima luce. Il capocomico rifiaterà come +liberato da un incubo, e tutti si guarderanno negli occhi, sospesi e +smarriti._ + +Ah! Non m'era mai capitata una cosa simile! Mi hanno fatto perdere +una giornata! + +_Guarderà l'orologio._ + +Andate, andate! Che volete più fare adesso? Troppo tardi per +ripigliare la prova. A questa sera! + +_E appena gli Attori se ne saranno andati, salutandolo:_ + +Ehi, elettricista, spegni tutto! + +_Non avrà finito di dirlo, che il teatro piomberà per un attimo nella +più fitta oscurità._ + +Eh, perdio! Lasciami almeno accesa una lampadina, per vedere dove +metto i piedi! + +_Subito, dietro il fondalino, come per uno sbaglio d'attacco, +s'accenderà un riflettore verde, che proietterà, grandi e spiccate, +le ombre dei Personaggi, meno il Giovinetto e la Bambina. Il +Capocomico, vedendole, schizzerà via dal palcoscenico, atterrito. +Contemporaneamente si spegnerà il riflettore dietro il fondalino, e +si rifarà sul palcoscenico il notturno azzurro di prima. Lentamente, +dal lato destro della tela verrà prima avanti il Figlio, seguito +dalla Madre con le braccia protese verso di lui; poi dal lato +sinistro il Padre. Si fermeranno a metà del palcoscenico, rimanendo +lì come forme trasognate. Verrà fuori, ultima, da sinistra, la +Figliastra che correrà verso una delle scalette; sul primo scalino si +fermerà un momento a guardare gli altri tre e scoppierà in una +stridula risata, precipitandosi poi giù per la scaletta; correrà +attraverso il corridojo tra le poltrone; si fermerà ancora una volta +e di nuovo riderà, guardando i tre rimasti lassù; scomparirà dalla +sala, e ancora, dal ridotto, se ne udrà la risata. Poco dopo calerà +la tela._ + +FINE + + + + + + +End of the Project Gutenberg EBook of Sei personaggi in cerca d'autore, by +Luigi Pirandello + +*** END OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK SEI PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE *** + +***** This file should be named 18457-8.txt or 18457-8.zip ***** +This and all associated files of various formats will be found in: + http://www.gutenberg.org/1/8/4/5/18457/ + +Produced by Andrew Sly from a text provided by Liber Liber. +http://www.liberliber.it/ + + +Updated editions will replace the previous one--the old editions +will be renamed. + +Creating the works from public domain print editions means that no +one owns a United States copyright in these works, so the Foundation +(and you!) can copy and distribute it in the United States without +permission and without paying copyright royalties. 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It exists +because of the efforts of hundreds of volunteers and donations from +people in all walks of life. + +Volunteers and financial support to provide volunteers with the +assistance they need, is critical to reaching Project Gutenberg-tm's +goals and ensuring that the Project Gutenberg-tm collection will +remain freely available for generations to come. In 2001, the Project +Gutenberg Literary Archive Foundation was created to provide a secure +and permanent future for Project Gutenberg-tm and future generations. +To learn more about the Project Gutenberg Literary Archive Foundation +and how your efforts and donations can help, see Sections 3 and 4 +and the Foundation web page at http://www.pglaf.org. + + +Section 3. 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Email contact links and up to date contact +information can be found at the Foundation's web site and official +page at http://pglaf.org + +For additional contact information: + Dr. Gregory B. Newby + Chief Executive and Director + gbnewby@pglaf.org + + +Section 4. Information about Donations to the Project Gutenberg +Literary Archive Foundation + +Project Gutenberg-tm depends upon and cannot survive without wide +spread public support and donations to carry out its mission of +increasing the number of public domain and licensed works that can be +freely distributed in machine readable form accessible by the widest +array of equipment including outdated equipment. Many small donations +($1 to $5,000) are particularly important to maintaining tax exempt +status with the IRS. + +The Foundation is committed to complying with the laws regulating +charities and charitable donations in all 50 states of the United +States. 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Thus, we do not necessarily +keep eBooks in compliance with any particular paper edition. + + +Most people start at our Web site which has the main PG search facility: + + http://www.gutenberg.org + +This Web site includes information about Project Gutenberg-tm, +including how to make donations to the Project Gutenberg Literary +Archive Foundation, how to help produce our new eBooks, and how to +subscribe to our email newsletter to hear about new eBooks. diff --git a/18457-8.zip b/18457-8.zip Binary files differnew file mode 100644 index 0000000..f500ea7 --- /dev/null +++ b/18457-8.zip diff --git a/18457-h.zip b/18457-h.zip Binary files differnew file mode 100644 index 0000000..280931f --- /dev/null +++ b/18457-h.zip diff --git a/18457-h/18457-h.htm b/18457-h/18457-h.htm new file mode 100644 index 0000000..31e0691 --- /dev/null +++ b/18457-h/18457-h.htm @@ -0,0 +1,3910 @@ +<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.01 Transitional//EN" "http://www.w3.org/TR/html4/loose.dtd"> +<html> +<head> +<meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=ISO-8859-1"> +<title>Sei personaggi in cerca d'autore</title> + +<style type="text/css"> + body { padding-left: 10%; padding-right: 10% } + h1 {margin-bottom: 4em; word-spacing: 0.5em} + p.sp { text-indent: -5%; } + p.sta { margin-left: 2em; margin-right: 2em; text-align: justify} + h3 {text-align: left; word-spacing: 0.5em} +</style> + +</head> + +<body> + + +<pre> + +Project Gutenberg's Sei personaggi in cerca d'autore, by Luigi Pirandello + +This eBook is for the use of anyone anywhere at no cost and with +almost no restrictions whatsoever. You may copy it, give it away or +re-use it under the terms of the Project Gutenberg License included +with this eBook or online at www.gutenberg.org + + +Title: Sei personaggi in cerca d'autore + +Author: Luigi Pirandello + +Release Date: May 27, 2006 [EBook #18457] + +Language: Italian + +Character set encoding: ISO-8859-1 + +*** START OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK SEI PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE *** + + + + +Produced by Andrew Sly from a text provided by Liber Liber. +http://www.liberliber.it/ + + + + + + +</pre> + + +<h1>Sei personaggi in cerca d'autore<br> +di Luigi Pirandello</h1> + +<h3>I PERSONAGGI DELLA COMMEDIA DA FARE</h3> +<ul> +<li>Il padre</li> +<li>La madre</li> +<li>La figliastra</li> +<li>Il figlio</li> +<li>Il giovinetto</li> +<li>La bambina</li> +<li>(questi ultimi due non parlano)</li> +<li>(Poi, evocata) Madama Pace</li> +</ul> + +<h3>GLI ATTORI DELLA COMPAGNIA</h3> +<ul> +<li>Il direttore-capocomico</li> +<li>La prima attrice</li> +<li>Il primo attore</li> +<li>La seconda donna</li> +<li>L'attrice giovane</li> +<li>L'attor giovane</li> +<li>Altri attori e attrici</li> +<li>Il direttore di scena</li> +<li>Il suggeritore</li> +<li>Il trovarobe</li> +<li>Il macchinista</li> +<li>Il segretario del capocomico</li> +<li>L'uscere del teatro</li> +<li>Apparatori e servi di scena</li> +</ul> + +<p class="sta"><i>Di giorno, su un palcoscenico di teatro di prosa.</i></p> + +<p class="sta"><i>N.B. La commedia non ha atti né scene. La rappresentazione sarà +interrotta una prima volta, senza che il sipario s'abbassi; allorché +il Direttore Capocomico e il capo dei personaggi si ritireranno per +concertar lo scenario e gli attori sgombreranno il palcoscenico; una +seconda volta, allorché per isbaglio il Macchinista butterà giù il +sipario.</i></p> + +<p class="sta"><i>Troveranno gli spettatori, entrando nella sala del teatro, alzato il +sipario, e il palcoscenico com'è di giorno, senza quinte né scena, +quasi al bujo e vuoto, perché abbiano fin da principio l'impressione +d'uno spettacolo non preparato.</i></p> + +<p class="sta"><i>Due scalette, una a destra e l'altra a sinistra, metteranno in +comunicazione il palcoscenico con la sala. Sul palcoscenico il +cupolino del suggeritore, messo da parte, a canto alla buca.</i></p> + +<p class="sta"><i>Dall'altra parte, sul davanti, un tavolino e una poltrona con +spalliera voltata verso il pubblico, per il Direttore-Capocomico. +Altri due tavolini, uno più grande, uno più piccolo, con parecchie +sedie attorno, messi lì sul davanti per averli pronti, a un bisogno, +per la prova. Altre sedie, qua e lì: a destra e a sinistra, per gli +Attori; e un pianoforte in fondo, da un lato, quasi nascosto.</i></p> + +<p class="sta"><i>Spenti i lumi nella sala, si vedrà entrare dalla porta del +palcoscenico il macchinista in camiciotto turchino e sacca +appesa alla cintola; prendere da un angolo in fondo alcuni assi +d'attrezzatura; disporli sul davanti e mettersi in ginocchio e +inchiodarli. Alle martellate accorrerà dalla porta dei camerini +il Direttore di scena.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il direttore di scena.</i> Oh! Che fai?</p> + +<p class="sp"><i>Il macchinista.</i> Che faccio? Inchiodo.</p> + +<p class="sp"><i>Il direttore di scena.</i> A quest'ora?</p> + +<p class="sta"><i>Guarderà l'orologio.</i></p> + +<p class="cont">Sono già le dieci e mezzo. A momenti sarà qui il Direttore per la +prova.</p> + +<p class="sp"><i>Il macchinista.</i> Ma dico, dovrò avere anch'io il mio tempo per +lavorare!</p> + +<p class="sp"><i>Il direttore di scena.</i> L'avrai, ma non ora.</p> + +<p class="sp"><i>Il macchinista.</i> E quando?</p> + +<p class="sp"><i>Il direttore di scena.</i> Quando non sarà più l'ora della prova. Su, +su, portati via tutto, e lasciami disporre la scena per il secondo +atto del «Giuoco delle parti.»</p> + +<p class="sta"><i>Il macchinista, sbuffando, borbottando, raccatterà gli assi e andrà +via. Intanto dalla porta del palcoscenico cominceranno a venire gli +attori della Compagnia, uomini e donne, prima uno, poi un altro, poi +due insieme, a piacere: nove o dieci, quanti si suppone che debbano +prender parte alle prove della commedia di Pirandello «Il giuoco +delle parti», segnata all'ordine del giorno. Entreranno, saluteranno +il Direttore di scena e si saluteranno tra loro augurandosi il buon +giorno. Alcuni si avvieranno ai loro camerini; altri, fra cui il +Suggeritore che avrà il copione arrotolato sotto il braccio, si +fermeranno sul palcoscenico in attesa del Direttore per cominciar la +prova, e intanto, o seduti a crocchio, o in piedi, scambieranno tra +loro qualche parola; e chi accenderà una sigaretta, chi si lamenterà +della parte che gli è stata assegnata, chi leggerà forte ai compagni +qualche notizia in un giornaletto teatrale. Sarà bene che tanto le +Attrici quanto gli Attori siano vestiti d'abiti piuttosto chiari +e gai, e che questa prima scena a soggetto abbia, nella sua +naturalezza, molta vivacità. A un certo punto, uno dei comici potrà +sedere al pianoforte e attaccare un ballabile; i più giovani tra gli +Attori e le Attrici si metteranno a ballare.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il direttore di scena (battendo le mani per richiamarli alla +disciplina).</i> Via, smettetela! Ecco il signor Direttore!</p> + +<p class="sta"><i>Il suono e la danza cesseranno d'un tratto. Gli Attori si volteranno +a guardare verso la sala del teatro, dalla cui porta si vedrà entrare +il Direttore-Capocomico, il quale, col cappello duro in capo, il +bastone sotto il braccio e un grosso sigaro in bocca, attraverserà +il corridojo tra le poltrone e, salutato dai comici, salirà per una +delle due scalette sul palcoscenico. Il Segretario gli porgerà la +posta: qualche giornale, un copione sottofascia.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Lettere?</p> + +<p class="sp"><i>Il segretario.</i> Nessuna. La posta è tutta qui.</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (porgendogli il copione sottofascia).</i> Porti in +camerino.</p> + +<p class="sta"><i>Poi, guardandosi attorno e rivolgendosi al Direttore di scena:</i></p> + +<p class="cont">Oh, qua non ci si vede. Per piacere, faccia dare un po' di luce.</p> + +<p class="sp"><i>Il direttore di scena.</i> Subito.</p> + +<p class="sta"><i>Si recherà a dar l'ordine. E poco dopo il palcoscenico sarà +illuminato in tutto il lato destro, dove staranno gli Attori, d'una +viva luce bianca. Nel mentre, il Suggeritore avrà preso posto nella +buca, accesa la lampadina e steso davanti a sè il copione.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (battendo le mani).</i> Su, su, cominciamo.</p> + +<p class="sta"><i>Al Direttore di scena:</i></p> + +<p class="cont">Manca qualcuno?</p> + +<p class="sp"><i>Il direttore di scena.</i> Manca la Prima Attrice.</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Al solito!</p> + +<p class="sta"><i>Guarderà l'orologio.</i></p> + +<p class="cont">Siamo già in ritardo di dieci minuti. La segni, mi faccia il piacere. +Così imparerà a venire puntuale alla prova.</p> + +<p class="sta"><i>Non avrà finito la reprensione, che dal fondo della sala si udrà la +voce della Prima Attrice.</i></p> + +<p class="sp"><i>La prima attrice.</i> No, no, per carità! Eccomi! Eccomi!</p> + +<p class="sta"><i>È tutta vestita di bianco, con un cappellone spavaldo in capo e un +grazioso cagnolino tra le braccia; correrà attraverso il corridojo +delle poltrone e salirà in gran fretta una delle scalette.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Lei ha giurato di farsi sempre aspettare.</p> + +<p class="sp"><i>La prima attrice.</i> Mi scusi. Ho cercato tanto una automobile per +fare a tempo! Ma vedo che non avete ancora cominciato. E io non sono +subito di scena.</p> + +<p class="sta"><i>Poi, chiamando per nome il Direttore di scena e consegnandogli il +cagnolino:</i></p> + +<p class="cont">Per piacere, me lo chiuda nel camerino.</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (borbottando).</i> Anche il cagnolino! Come se fossimo +pochi i cani qua.</p> + +<p class="sta"><i>Batterà di nuovo le mani e si rivolgerà al Suggeritore:</i></p> + +<p class="cont">Su, su, il secondo atto del «Giuoco delle parti».</p> + +<p class="sta"><i>Sedendo sulla poltrona:</i></p> + +<p class="cont">Attenzione, signori. Chi è di scena?</p> + +<p class="sta"><i>Gli Attori e le Attrici sgombreranno il davanti del palcoscenico e +andranno a sedere da un lato, tranne i tre che principieranno la +prova e la Prima Attrice, che, senza badare alla domanda del +Capocomico, si sarà messa a sedere davanti ad uno dei due tavolini.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (alla Prima Attrice).</i> Lei dunque è di scena?</p> + +<p class="sp"><i>La prima attrice.</i> Io, nossignore.</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (seccato).</i> E allora si levi, santo Dio!</p> + +<p class="sta"><i>La Prima Attrice si alzerà e andrà a sedere accanto agli altri +Attori che si saranno già tratti in disparte.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (al Suggeritore).</i> Cominci, Cominci.</p> + +<p class="sp"><i>Il suggeritore (leggendo nel copione).</i> «In casa di Leone Gala. Una +strana sala da pranzo e da studio.»</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (volgendosi al Direttore di scena).</i> Metteremo la sala +rossa.</p> + +<p class="sp"><i>Il direttore di scena (segnando su un foglio di carta).</i> La rossa. +Sta bene.</p> + +<p class="sp"><i>Il suggeritore (seguitando a leggere nel copione).</i> «Tavola +apparecchiata e scrivania con libri e carte. Scaffali di libri e +vetrine con ricche suppellettili da tavola. Uscio in fondo per cui si +va nella camera da letto di Leone. Uscio laterale a sinistra per cui +si va nella cucina. La comune è a destra.»</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (alzandosi e indicando).</i> Dunque, stiano bene attenti: +di là, la comune. Di qua, la cucina.</p> + +<p class="sta"><i>Rivolgendosi all'Attore che farà la parte di Socrate:</i></p> + +<p class="cont">Lei entrerà e uscirà da questa parte.</p> + +<p class="sta"><i>Al Direttore di scena:</i></p> + +<p class="cont">Applicherà la bussola in fondo, e metterà le tendine.</p> + +<p class="sta"><i>Tornerà a sedere.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il direttore di scena (segnando).</i> Sta bene.</p> + +<p class="sp"><i>Il suggeritore (leggendo c.s.).</i> «Scena Prima. Leone Gala, Guido +Venanzi, Filippo detto Socrate.»</p> + +<p class="sta"><i>Al Capocomico:</i></p> + +<p class="cont">Debbo leggere anche la didascalia?</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ma sì! si! Gliel'ho detto cento volte!</p> + +<p class="sp"><i>Il suggeritore (leggendo c.s.).</i> «Al levarsi della tela, Leone +Gala, con berretto da cuoco e grembiule, e intento a sbattere con +un mestolino di legno un uovo in una ciotola. Filippo ne sbatte un +altro, parato anche lui da cuoco. Guido Venanzi ascolta, seduto.»</p> + +<p class="sp"><i>Il primo attore (al Capocomico).</i> Ma scusi, mi devo mettere proprio +il berretto da cuoco in capo?</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (urtato dall'osservazione).</i> Mi pare! Se sta +scritto lì!</p> + +<p class="sta"><i>Indicherà il copione.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il primo attore.</i> Ma è ridicolo, scusi!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (balzando in piedi sulle furie).</i> «Ridicolo! +ridicolo!» Che vuole che le faccia io se dalla Francia non ci viene +più una buona commedia, e ci siamo ridotti a mettere in iscena +commedie di Pirandello, che chi l'intende è bravo, fatte apposta di +maniera che né attori né critici né pubblico ne restino mai contenti?</p> + +<p class="sta"><i>Gli Attori rideranno. E allora egli alzandosi e venendo presso il +Primo Attore, griderà:</i></p> + +<p class="cont">Il berretto da cuoco, sissignore! E sbatta le uova! Lei crede, con +codeste uova che sbatte, di non aver poi altro per le mani? Sta +fresco! Ha da rappresentare il guscio delle uova che sbatte!</p> + +<p class="sta"><i>Gli Attori torneranno a ridere e si metteranno a far commenti tra +loro ironicamente.</i></p> + +<p class="cont">Silenzio! E prestino ascolto quando spiego!</p> + +<p class="sta"><i>Rivolgendosi di nuovo al Primo Attore:</i></p> + +<p class="cont">Sissignore, il guscio: vale a dire la vuota forma della ragione, +senza il pieno dell'istinto che è cieco! Lei è la ragione, e sua +moglie l'istinto: in un giuoco di parti assegnate, per cui lei che +rappresenta la sua parte è volutamente il fantoccio di se stesso. +Ha capito?</p> + +<p class="sp"><i>Il primo attore (aprendo le braccia).</i> Io no!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (tornandosene al suo posto).</i> E io nemmeno! Andiamo +avanti, che poi mi loderete la fine!</p> + +<p class="sta"><i>In tono confidenziale:</i></p> + +<p class="cont">Mi raccomando, si metta di tre quarti, perché se no, tra le +astruserie del dialogo e lei che non si farà sentire dal pubblico, +addio ogni cosa!</p> + +<p class="sta"><i>Battendo di nuovo le mani:</i></p> + +<p class="cont">Attenzione, attenzione! Attacchiamo!</p> + +<p class="sp"><i>Il suggeritore.</i> Scusi, signor Direttore, permette che mi ripari +col cupolino? Tira una cert'aria!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ma sì, faccia, faccia!</p> + +<p class="sta"><i>L'Uscere del teatro sarà intanto entrato nella sala, col +berretto gallonato in capo e, attraversato il corridojo fra le +poltrone, si sarà appressato al palcoscenico per annunziare al +Direttore-Capocomico l'arrivo dei Sei Personaggi, che, entrati +anch'essi nella sala, si saranno messi a seguirlo, a una certa +distanza, un po' smarriti e perplessi, guardandosi attorno.</i></p> + +<p class="sta"><i>Chi voglia tentare una traduzione scenica di questa commedia bisogna +che s'adoperi con ogni mezzo a ottenere tutto l'effetto che questi +«Sei Personaggi» non si confondano con gli Attori della Compagnia. +La disposizione degli uni e degli altri, indicata nelle didascalie, +allorché quelli saliranno sul palcoscenico, gioverà senza dubbio; +come una diversa colorazione luminosa per mezzo di appositi +riflettori. Ma il mezzo più efficace e idoneo, che qui si suggerisce, +sarà l'uso di speciali maschere per i personaggi: maschere +espressamente costruite d'una materia che per il sudore non +s'afflosci e non pertanto sia lieve agli Attori che dovranno +portarle: lavorate e tagliate in modo che lascino liberi gli occhi, +le narici e la bocca. S'interpreterà così anche il senso profondo +della commedia. I «Personaggi» non dovranno infatti apparire come +«fantasmi», ma come «realtà create», costruzioni della fantasia +immutabili: e dunque più reali e consistenti della volubile +naturalità degli Attori. Le maschere ajuteranno a dare l'impressione +della figura costruita per arte e fissata ciascuna immutabilmente +nell'espressione del proprio sentimento fondamentale, che è il +«rimorso» per il Padre, la «vendetta» per la Figliastra, lo «sdegno» +per il Figlio, il «dolore» per la Madre con fisse lagrime di cera nel +livido delle occhiaje e lungo le gote, come si vedono nelle immagini +scolpite e dipinte della «Mater dolorosa» nelle chiese. E sia anche +il vestiario di stoffa e foggia speciale, senza stravaganze, con +pieghe rigide e volume quasi statuario, e insomma di maniera che non +dia l'idea che sia fatto d'una stoffa che si possa comperare in una +qualsiasi bottega della città e tagliato e cucito in una qualsiasi +sartoria.</i></p> + +<p class="sta"><i>Il Padre sarà sulla cinquantina: stempiato, ma non calvo, fulvo di +pelo, con baffetti folti quasi acchiocciolati attorno alla bocca +ancor fresca, aperta spesso a un sorriso incerto e vano. Pallido, +segnatamente nell'ampia fronte; occhi azzurri ovati, lucidissimi +e arguti; vestirà calzoni chiari e giacca scura: a volte sarà +mellifluo, a volte avrà scatti aspri e duri.</i></p> + +<p class="sta"><i>La Madre sarà come atterrita e schiacciata da un peso intollerabile +di vergogna e d'avvilimento. Velata da un fitto crespo vedovile, +vestirà umilmente di nero, e quando solleverà il velo, mostrerà un +viso non patito, ma come di cera, e terrà sempre gli occhi bassi.</i></p> + +<p class="sta"><i>La Figliastra, di diciotto anni, sarà spavalda, quasi impudente. +Bellissima, vestirà a lutto anche lei, ma con vistosa eleganza. +Mostrerà dispetto per l'aria timida, afflitta e quasi smarrita +del fratellino, squallido Giovinetto di quattordici anni, vestito +anch'egli di nero; e una vivace tenerezza, invece, per la sorellina, +Bambina di circa quattro anni, vestita di bianco con una fascia di +seta nera alla vita.</i></p> + +<p class="sta"><i>Il Figlio, di ventidue anni, alto, quasi irrigidito in un contenuto +sdegno per il Padre e in un'accigliata indifferenza per la Madre, +porterà un soprabito viola e una lunga fascia verde girata attorno +al collo.</i></p> + +<p class="sp"><i>L'uscere (col berretto in mano).</i> Scusi, signor Commendatore.</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (di scatto, sgarbato).</i> Che altro c'è?</p> + +<p class="sp"><i>L'uscere (timidamente).</i> Ci sono qua certi signori, che chiedono +di lei.</p> + +<p class="sta"><i>Il Capocomico e gli Attori si volteranno stupiti a guardare dal +palcoscenico giù nella sala.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (di nuovo sulle furie).</i> Ma io qua provo! E sapete +bene che durante la prova non deve passar nessuno!</p> + +<p class="sta"><i>Rivolgendosi in fondo:</i></p> + +<p class="cont">Chi sono lor signori? Che cosa vogliono?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (facendosi avanti, seguito dagli altri, fino a una delle +due scalette).</i> Siamo qua in cerca d'un autore.</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (fra stordito e irato).</i> D'un autore? Che autore?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> D'uno qualunque, signore.</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ma qui non c'è nessun autore, perché non abbiamo in +prova nessuna commedia nuova.</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (con gaja vivacità, salendo di furia la scaletta).</i> +Tanto meglio, tanto meglio, allora, signore! Potremmo esser noi la +loro commedia nuova.</p> + +<p class="sp"><i>Qualcuno degli attori (fra i vivaci commenti e le risate degli +altri).</i> Oh, senti, senti!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (seguendo sul palcoscenico la Figliastra).</i> Già, ma se non +c'è l'autore!</p> + +<p class="sta"><i>Al Capocomico:</i></p> + +<p class="cont">Tranne che non voglia esser lei...</p> + +<p class="sta"><i>La Madre, con la Bambina per mano, e il Giovinetto saliranno i primi +scalini della scaletta e resteranno lì in attesa. Il Figlio resterà +sotto, scontroso.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Lor signori vogliono scherzare?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> No, che dice mai, signore! Le portiamo al contrario un +dramma doloroso.</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> E potremmo essere la sua fortuna!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ma mi facciano il piacere d'andar via, che non +abbiamo tempo da perdere coi pazzi!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (ferito e mellifluo).</i> Oh, signore, lei sa bene che la vita +è piena d'infinite assurdità, le quali sfacciatamente non han neppure +bisogno di parer verosimili; perché sono vere.</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ma che diavolo dice?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Dico che può stimarsi realmente una pazzia, sissignore, +sforzarsi di fare il contrario; cioè, di crearne di verosimili, +perché pajano vere. Ma mi permetta di farle osservare che, se pazzia +è, questa è pur l'unica ragione del loro mestiere.</p> + +<p class="sta"><i>Gli Attori si agiteranno, sdegnati.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (alzandosi e squadrandolo).</i> Ah sì? Le sembra un +mestiere da pazzi, il nostro?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Eh, far parer vero quello che non è; senza bisogno, +signore: per giuoco... Non è loro ufficio dar vita sulla scena a +personaggi fantasticati?</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (subito facendosi voce dello sdegno crescente dei suoi +Attori).</i> Ma io la prego di credere che la professione del comico, +caro signore, è una nobilissima professione! Se oggi come oggi +i signori commediografi nuovi ci danno da rappresentare stolide +commedie e fantocci invece di uomini, sappia che è nostro vanto aver +dato vita—qua, su queste tavole—a opere immortali!</p> + +<p class="sta"><i>Gli Attori, soddisfatti, approveranno e applaudiranno il loro +Capocomico.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il padre (interrompendo e incalzando con foga).</i> Ecco! benissimo! a +esseri vivi, più vivi di quelli che respirano e vestono panni! Meno +reali, forse; ma più veri! Siamo dello stessissimo parere!</p> + +<p class="sta"><i>Gli Attori si guardano tra loro, sbalorditi.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il direttore.</i> Ma come! Se prima diceva...</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> No, scusi, per lei dicevo, signore, che ci ha gridato di +non aver tempo da perdere coi pazzi, mentre nessuno meglio di lei può +sapere che la natura si serve da strumento della fantasia umana per +proseguire, più alta, la sua opera di creazione.</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Sta bene, sta bene. Ma che cosa vuol concludere con +questo?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Niente, signore. Dimostrarle che si nasce alla vita +in tanti modi, in tante forme: albero o sasso, acqua o farfalla... +o donna. E che si nasce anche personaggi!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (con finto ironico stupore).</i> E lei, con codesti +signori attorno, è nato personaggio?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Appunto, signore. E vivi, come ci vede.</p> + +<p class="sta"><i>Il Capocomico e gli Attori scoppieranno a ridere, come per una +burla.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il padre (ferito).</i> Mi dispiace che ridano così, perché portiamo in +noi, ripeto, un dramma doloroso, come lor signori possono argomentare +da questa donna velata di nero.</p> + +<p class="sta"><i>Così dicendo porgerà la mano alla Madre per aiutarla a salire gli +ultimi scalini e, seguitando a tenerla per mano, la condurrà con +una certa tragica solennità dall'altra parte del palcoscenico, +che s'illuminerà subito di una fantastica luce. La Bambina e il +Giovinetto seguiranno la Madre; poi il Figlio, che si terrà discosto, +in fondo; poi la Figliastra, che s'apparterà anche lei sul davanti, +appoggiata all'arcoscenico. Gli Attori, prima stupefatti, poi +ammirati di questa evoluzione, scoppieranno in applausi come per +uno spettacolo che sia stato loro offerto.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (prima sbalordito, poi sdegnato).</i> Ma via! Facciano +silenzio!</p> + +<p class="sta"><i>Poi, rivolgendosi ai Personaggi:</i></p> + +<p class="cont">E loro si levino! Sgombrino di qua!</p> + +<p class="sta"><i>Al Direttore di scena:</i></p> + +<p class="cont">Perdio, faccia sgombrare!</p> + +<p class="sp"><i>Il direttore di scena (facendosi avanti, ma poi fermandosi, come +trattenuto da uno strano sgomento).</i> Via! Via!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (al Capocomico).</i> Ma no, veda, noi...</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (gridando).</i> Insomma, noi qua dobbiamo lavorare!</p> + +<p class="sp"><i>Il primo attore.</i> Non è lecito farsi beffe così...</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (risoluto, facendosi avanti).</i> Io mi faccio maraviglia +della loro incredulità! Non sono forse abituati lor signori a vedere +balzar vivi quassù, uno di fronte all'altro, i personaggi creati da +un autore? Forse perché non c'è là</p> + +<p class="sta"><i>indicherà la buca del Suggeritore</i></p> + +<p class="cont">un copione che ci contenga?</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (facendosi avanti al Capocomico, sorridente, +lusingatrice).</i> Creda che siamo veramente sei personaggi, signore, +interessantissimi! Quantunque, sperduti.</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (scartandola).</i> Sì, sperduti, va bene!</p> + +<p class="sta"><i>Al Capocomico subito:</i></p> + +<p class="cont">Nel senso, veda, che l'autore che ci creò, vivi, non volle poi, +o non potè materialmente, metterci al mondo dell'arte. E fu un vero +delitto, signore, perché chi ha la ventura di nascere personaggio +vivo, può ridersi anche della morte. Non muore più! Morrà l'uomo, lo +scrittore, strumento della creazione; la creatura non muore più! E +per vivere eterna non ha neanche bisogno di straordinarie doti o di +compiere prodigi. Chi era Sancho Panza? Chi era don Abbondio? Eppure +vivono eterni, perché—vivi germi—ebbero la ventura di trovare una +matrice feconda, una fantasia che li seppe allevare e nutrire, far +vivere per l'eternità!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Tutto questo va benissimo! Ma che cosa vogliono +loro qua?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Vogliamo vivere, signore!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (ironico).</i> Per l'eternità?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> No, signore: almeno per un momento, in loro.</p> + +<p class="sp"><i>Un attore.</i> Oh, guarda, guarda!</p> + +<p class="sp"><i>La prima attrice.</i> Vogliono vivere in noi!</p> + +<p class="sp"><i>L'attor giovane (indicando la Figliastra).</i> Eh, per me volentieri, +se mi toccasse quella lì!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Guardino, guardino: la commedia è da fare;</p> + +<p class="sta"><i>al Capocomico:</i></p> + +<p class="cont">ma se lei vuole e i suoi attori vogliono, la concerteremo subito +tra noi!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (seccato).</i> Ma che vuol concertare! Qua non si fanno +di questi concerti! Qua si recitano drammi e commedie!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> E va bene! Siamo venuti appunto per questo qua da lei!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> E dov'è il copione?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> È in noi, signore.</p> + +<p class="sta"><i>Gli Attori rideranno.</i></p> + +<p class="cont">Il dramma è in noi; siamo noi; e siamo impazienti di rappresentarlo, +così come dentro ci urge la passione!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (schernevole, con perfida grazia di caricata +impudenza).</i> La passione mia, se lei sapesse, signore! La passione +mia... per lui!</p> + +<p class="sta"><i>Indicherà il Padre e farà quasi per abbracciarlo; ma scoppierà poi +in una stridula risata.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il padre (con scatto iroso).</i> Tu statti a posto, per ora! E ti prego +di non ridere così!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> No? E allora mi permettano: benché orfana da appena +due mesi, stiano a vedere lor signori come canto e come danzo!</p> + +<p class="sta"><i>Accennerà con malizia il «Prends garde à Tchou-Thin-Tchou» di Dave +Stamper ridotto a Fox-trot o One-Step lento da Francis Salabert: la +prima strofa, accompagnandola con passo di danza.</i></p> + +<blockquote> + Les chinois sont un peuple malin,<br> + De Shangai à Pekin,<br> + Ils ont mis des criteaux partout:<br> + Prenez garde à Tchou-Thin-Tchou!</blockquote> + +<p class="sta"><i>Gli Attori, segnatamente i giovani, mentre ella canterà e ballerà, +come attratti da un fascino strano, si moveranno verso lei e +leveranno appena le mani quasi a ghermirla. Ella sfuggirà e, quando +gli Attori scoppieranno in applausi, resterà, alla riprensione del +Capocomico, come astratta e lontana.</i></p> + +<p class="sp"><i>Gli attori e le attrici (ridendo e applaudendo).</i> Bene! Brava! +Benissimo!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (irato).</i> Silenzio! Si credono forse in un +caffè-concerto?</p> + +<p class="sta"><i>Tirandosi un po' in disparte il Padre, con una certa costernazione:</i></p> + +<p class="cont">Ma dica un po', è pazza?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> No, che pazza! È peggio!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (subito accorrendo al Capocomico).</i> Peggio! Peggio! Eh +altro, signore! Peggio! Senta, per favore: ce lo faccia rappresentar +subito, questo dramma, perché vedrà che a un certo punto, io—quando +questo amorino qua</p> + +<p class="sta"><i>prenderà per mano la Bambina che se ne starà presso la Madre +e la porterà davanti al Capocomico</i></p> + +<p class="cont">—vede com'è bellina?</p> + +<p class="sta"><i>la prenderà in braccio e la bacerà</i></p> + +<p class="cont">cara! cara!</p> + +<p class="sta"><i>La rimetterà a terra e aggiungerà, quasi senza volere, commossa:</i></p> + +<p class="cont">ebbene, quando quest'amorino qua, Dio la toglierà d'improvviso a +quella povera madre: e quest'imbecillino qua</p> + +<p class="sta"><i>spingerà avanti il Giovinetto, afferrandolo per una manina +sgarbatamente</i></p> + +<p class="cont">farà la più grossa delle corbellerie, proprio da quello stupido che è</p> + +<p class="sta"><i>lo ricaccerà con una spinta verso la Madre</i></p> + +<p class="cont">—allora vedrà che io prenderò il volo! Sissignore! prenderò il +volo! il volo! E non mi par l'ora, creda, non mi par l'ora! Perché, +dopo quello che è avvenuto di molto intimo tra me e lui</p> + +<p class="sta"><i>indicherà il Padre con un orribile ammiccamento</i></p> + +<p class="cont">non posso più vedermi in questa compagnia, ad assistere allo strazio +di quella madre per quel tomo là</p> + +<p class="sta"><i>indicherà il Figlio</i></p> + +<p class="cont">—lo guardi! lo guardi!—indifferente, gelido lui, perché è il +figlio legittimo, lui! pieno di sprezzo per me, per quello là,</p> + +<p class="sta"><i>indicherà il Giovinetto</i></p> + +<p class="cont">per quella creaturina; ché siamo bastardi—ha capito? bastardi.</p> + +<p class="sta"><i>Si avvicinerà alla Madre e l'abbraccerà.</i></p> + +<p class="cont">E questa povera madre—lui—che è la madre comune di noi tutti—non +la vuol riconoscere per madre anche sua—e la considera dall'alto in +basso, lui, come madre soltanto di noi tre bastardi—vile!</p> + +<p class="sta"><i>Dirà tutto questo, rapidamente, con estrema eccitazione e arrivata +al «vile» finale, dopo aver gonfiato la voce sul «bastardi», lo +pronunzierà piano, quasi sputandolo.</i></p> + +<p class="sp"><i>La madre (con infinita angoscia al Capocomico).</i> Signore, in nome di +queste due creaturine, la supplico...</p> + +<p class="sta"><i>si sentirà mancare e vacillerà</i></p> + +<p class="cont">—oh Dio mio...</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (accorrendo a sorreggerla con quasi tutti gli Attori +sbalorditi e costernati).</i> Per carità una sedia, una sedia a questa +povera vedova!</p> + +<p class="sp"><i>Gli attori (accorrendo).</i>—Ma è dunque vero?—Sviene davvero?</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Qua una sedia, subito!</p> + +<p class="sta"><i>Uno degli Attori offrirà una sedia; gli altri si faranno attorno +premurosi. La Madre, seduta, cercherà d'impedire che il Padre le +sollevi il velo che le nasconde la faccia.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> La guardi, signore, la guardi...</p> + +<p class="sp"><i>La madre.</i> Ma no, Dio, smettila!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Lasciati vedere!</p> + +<p class="sta"><i>Le solleverà il velo.</i></p> + +<p class="sp"><i>La madre (alzandosi e recandosi le mani al volto, disperatamente).</i> +Oh, signore, la supplico d'impedire a quest'uomo di ridurre a effetto +il suo proposito, che per me è orribile!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (soprappreso, stordito).</i> Ma io non capisco più dove +siamo, né di che si tratti!</p> + +<p class="sta"><i>Al Padre:</i></p> + +<p class="cont">Questa è la sua signora?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (subito).</i> Sissignore, mia moglie!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> E com'è dunque vedova, se lei è vivo?</p> + +<p class="sta"><i>Gli Attori scaricheranno tutto il loro sbalordimento in una +fragorosa risata.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il padre (ferito, con aspro risentimento).</i> Non ridano! Non ridano +così, per carità! È appunto questo il suo dramma, signore. Ella ebbe +un altro uomo. Un altro uomo che dovrebbe esser qui!</p> + +<p class="sp"><i>La madre (con un grido).</i> No! No!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Per sua fortuna è morto: da due mesi, glie l'ho +detto. Ne portiamo ancora il lutto, come vede.</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Ma non è qui, veda, non già perché sia morto. Non è qui +perché—la guardi, signore, per favore, e lo comprenderà subito!—Il +suo dramma non potè consistere nell'amore di due uomini, per cui +ella, incapace, non poteva sentir nulla—altro, forse, che un po' +di riconoscenza (non per me: per quello!)—Non è una donna, è una +madre!—E il suo dramma—(potente, signore, potente!) consiste tutto, +difatti, in questi quattro figli dei due uomini ch'ella ebbe.</p> + +<p class="sp"><i>La madre.</i> Io, li ebbi? Hai il coraggio di dire che fui io ad +averli, come se li avessi voluti? Fu lui, signore! Me lo diede lui, +quell'altro, per forza! Mi costrinse, mi costrinse ad andar via con +quello!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (di scatto, indignata).</i> Non è vero!</p> + +<p class="sp"><i>La madre (sbalordita).</i> Come non è vero?</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Non è vero! Non è vero!</p> + +<p class="sp"><i>La madre.</i> E che puoi saperne tu?</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Non è vero!</p> + +<p class="sta"><i>Al Capocomico:</i></p> + +<p class="cont">Non ci creda! Sa perché lo dice? Per quello lì</p> + +<p class="sta"><i>indicherà il Figlio</i></p> + +<p class="cont">lo dice! Perché si macera, si strugge per la noncuranza di quel +figlio lì, a cui vuol dare a intendere che, se lo abbandonò di due +anni, fu perché lui</p> + +<p class="sta"><i>indicherà il Padre</i></p> + +<p class="cont">la costrinse.</p> + +<p class="sp"><i>La madre (con forza).</i> Mi costrinse, mi costrinse, e ne chiamo Dio +in testimonio!</p> + +<p class="sta"><i>Al Capocomico:</i></p> + +<p class="cont">Lo domandi a lui</p> + +<p class="sta"><i>indicherà il marito</i></p> + +<p class="cont">se non è vero! Lo faccia dire a lui!... Lei</p> + +<p class="sta"><i>indicherà la Figlia</i></p> + +<p class="cont">non può saperne nulla.</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> So che con mio padre, finché visse, tu fosti sempre +in pace e contenta. Negalo, se puoi!</p> + +<p class="sp"><i>La madre.</i> Non lo nego, no...</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Sempre pieno d'amore e di cure per te!</p> + +<p class="sta"><i>Al Giovinetto, con rabbia:</i></p> + +<p class="cont">Non è vero? Dillo! Perché non parli, sciocco?</p> + +<p class="sp"><i>La madre.</i> Ma lascia questo povero ragazzo! Perché vuoi farmi +credere un'ingrata, figlia? Io non voglio mica offendere tuo padre! +Ho risposto a lui, che non per mia colpa né per mio piacere +abbandonai la sua casa e mio figlio!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> È vero, signore. Fui io.</p> + +<p class="sta"><i>Pausa.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il primo attore (ai suoi compagni).</i> Ma guarda che spettacolo!</p> + +<p class="sp"><i>La prima attrice.</i> Ce lo danno loro, a noi!</p> + +<p class="sp"><i>L'attor giovane.</i> Una volta tanto!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (che comincerà a interessarsi vivamente).</i> Stiamo a +sentire! stiamo a sentire!</p> + +<p class="sta"><i>E così dicendo, scenderà per una delle scalette nella sala e resterà +in piedi davanti al palcoscenico, come a cogliere, da spettatore, +l'impressione della scena.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il figlio (senza muoversi dal suo posto, freddo, piano, ironico).</i> +Sì, stiano a sentire che squarcio di filosofia, adesso! Parlerà loro +del Demone dell'Esperimento.</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Tu sei un cinico imbecille, e te l'ho detto cento volte!</p> + +<p class="sta"><i>Al Capocomico già nella sala:</i></p> + +<p class="cont">Mi deride, signore, per questa frase che ho trovato in mia scusa.</p> + +<p class="sp"><i>Il figlio (sprezzante).</i> Frasi.</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Frasi! Frasi! Come se non fosse il conforto di tutti, +davanti a un fatto che non si spiega, davanti a un male che si +consuma, trovare una parola che non dice nulla, e in cui ci si +acquieta!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Anche il rimorso, già! sopra tutto.</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Il rimorso? Non è vero; non l'ho acquietato in me +soltanto con le parole.</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Anche con un po' di danaro, sì, sì, anche con un po' +di danaro! Con le cento lire che stava per offrirmi in pagamento, +signori!</p> + +<p class="sta"><i>Movimento d'orrore degli Attori.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il figlio (con disprezzo alla sorellastra).</i> Questo è vile!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Vile? Erano là, in una busta cilestrina sul tavolino +di mogano, là nel retrobottega di Madama Pace. Sa, signore? una di +quelle Madame che con la scusa di vendere «Robes et Manteaux» +attirano nei loro «ateliers» noi ragazze povere, di buona famiglia.</p> + +<p class="sp"><i>Il figlio.</i> E s'è comperato il diritto di tiranneggiarci tutti, con +quelle cento lire che lui stava per pagare, e che per fortuna non +ebbe poi motivo—badi bene—di pagare.</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Eh, ma siamo stati proprio lì lì, sai!</p> + +<p class="sta"><i>Scoppia a ridere.</i></p> + +<p class="sp"><i>La madre (insorgendo).</i> Vergogna, figlia! Vergogna!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (di scatto).</i> Vergogna? È la mia vendetta! Sto +fremendo, signore, fremendo di viverla, quella scena! La camera... +qua la vetrina dei mantelli; là, il divano-letto; la specchiera; un +paravento; e davanti la finestra, quel tavolino di mogano con la +busta cilestrina delle cento lire. La vedo! Potrei prenderla! Ma lor +signori si dovrebbero voltare: son quasi nuda! Non arrossisco più, +perché arrossisce lui adesso!</p> + +<p class="sta"><i>Indicherà il Padre.</i></p> + +<p class="cont">Ma vi assicuro ch'era molto pallido, molto pallido in quel momento!</p> + +<p class="sta"><i>Al Capocomico:</i></p> + +<p class="cont">Creda a me, signore!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Io non mi raccapezzo più!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Sfido! Assaltato così! Imponga un po' d'ordine, signore, +e lasci che parli io, senza prestare ascolto all'obbrobrio, che con +tanta ferocia costei le vuol dare a intendere di me, senza le debite +spiegazioni.</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Qui non si narra! qui non si narra!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Ma io non narro! voglio spiegargli.</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Ah, bello, sì! A modo tuo!</p> + +<p class="sta"><i>Il Capocomico, a questo punto, risalirà sul palcoscenico per +rimettere l'ordine.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Ma se è tutto qui il male! Nelle parole! Abbiamo tutti +dentro un mondo di cose; ciascuno un suo mondo di cose! E come +possiamo intenderci, signore, se nelle parole ch'io dico metto il +senso e il valore delle cose come sono dentro di me; mentre chi le +ascolta, inevitabilmente le assume col senso e col valore che hanno +per sè, del mondo com'egli l'ha dentro? Crediamo d'intenderci; +non c'intendiamo mai! Guardi la mia pietà, tutta la mia pietà per +questa donna</p> + +<p class="sta"><i>indicherà la Madre</i></p> + +<p class="cont">è stata assunta da lei come la più feroce delle crudeltà.</p> + +<p class="sp"><i>La madre.</i> Ma se m'hai scacciata!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Ecco, la sente? Scacciata! Le è parso ch'io l'abbia +scacciata!</p> + +<p class="sp"><i>La madre.</i> Tu sai parlare; io non so... Ma creda, signore, che dopo +avermi sposata... chi sa perché! (ero una povera, umile donna...)</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Ma appunto per questo, per la tua umiltà ti sposai, che +amai in te, credendo...</p> + +<p class="sta"><i>S'interromperà alle negazioni di lei; aprirà le braccia, in atto +disperato, vedendo l'impossibilità di farsi intendere da lei, e si +rivolgerà al Capocomico:</i></p> + +<p class="cont">No, vede? Dice di no! Spaventevole, signore, creda, spaventevole, +la sua</p> + +<p class="sta"><i>si picchierà sulla fronte</i></p> + +<p class="cont">sordità, sordità mentale! Cuore, sì, per i figli! Ma sorda, sorda di +cervello, sorda, signore, fino alla disperazione!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Sì, ma si faccia dire, ora, che fortuna è stata per +noi la sua intelligenza.</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Se si potesse prevedere tutto il male che può nascere dal +bene che crediamo di fare!</p> + +<p class="sta"><i>A questo punto la Prima Attrice, che si sarà macerata vedendo il +Primo Attore civettare con la Figliastra, si farà avanti e domanderà +al Capocomico:</i></p> + +<p class="sp"><i>La prima attrice.</i> Scusi, signor Direttore, seguiterà la prova?</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ma sì! ma sì! Mi lasci sentire adesso!</p> + +<p class="sp"><i>L'attor giovane.</i> È un caso così nuovo!</p> + +<p class="sp"><i>L'attrice giovane.</i> Interessantissimo!</p> + +<p class="sp"><i>La prima attrice.</i> Per chi se n'interessa!</p> + +<p class="sta"><i>E lancerà un'occhiata al Primo Attore.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (al Padre).</i> Ma bisogna che lei si spieghi +chiaramente.</p> + +<p class="sta"><i>Si metterà a sedere.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Ecco, sì. Veda, signore, c'era con me un pover'uomo, mio +subalterno, mio segretario, pieno di devozione, che se la intendeva +in tutto e per tutto con lei,</p> + +<p class="sta"><i>indicherà la Madre</i></p> + +<p class="cont">senz'ombra di male—badiamo!—buono, umile come lei, incapaci l'uno +e l'altra, non che di farlo, ma neppure di pensarlo, il male!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Lo pensò lui, invece, per loro—e lo fece!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Non è vero! Io intesi di fare il loro bene—e anche il +mio, sì, lo confesso! Signore, ero arrivato al punto che non potevo +dire una parola all'uno o all'altra, che subito non si scambiassero +tra loro uno sguardo d'intelligenza; che l'una non cercasse subito +gli occhi dell'altro per consigliarsi, come si dovesse prendere +quella mia parola, per non farmi arrabbiare. Bastava questo, lei +lo capisce, per tenermi in una rabbia continua, in uno stato di +esasperazione intollerabile!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> E perché non lo cacciava via, scusi, quel suo +segretario?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Benissimo! Lo cacciai difatti, signore! Ma vidi allora +questa povera donna restarmi per casa come sperduta, come una di +quelle bestie senza padrone, che si raccolgono per carità.</p> + +<p class="sp"><i>La madre.</i> Eh, sfido!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (subito, voltandosi a lei, come per prevenire).</i> Il figlio, +è vero?</p> + +<p class="sp"><i>La madre.</i> Mi aveva tolto prima dal petto il figlio, signore.</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Ma non per crudeltà! Per farlo crescere sano e robusto, +a contatto della terra!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (additandolo, ironica).</i> E si vede!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (subito).</i> Ah, è anche colpa mia, se poi è cresciuto così? +Lo avevo dato a balia, signore, in campagna, a una contadina, non +parendomi lei forte abbastanza, benché di umili natali. È stata la +stessa ragione, per cui avevo sposato lei. Ubbie, forse; ma che ci +vuol fare? Ho sempre avuto di queste maledette aspirazioni a una +certa solida sanità morale!</p> + +<p class="sta"><i>La Figliastra, a questo punto, scoppierà di nuovo a ridere +fragorosamente.</i></p> + +<p class="cont">Ma la faccia smettere! È insopportabile!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> La smetta! Mi lasci sentire, santo Dio!</p> + +<p class="sta"><i>Subito, di nuovo, alla riprensione del Capocomico, ella resterà come +assorta e lontana, con la risata a mezzo. Il Capocomico ridiscenderà +dal palcoscenico per cogliere l'impressione della scena.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Io non potei più vedermi accanto questa donna.</p> + +<p class="sta"><i>Indicherà la Madre.</i></p> + +<p class="cont">Ma non tanto, creda, per il fastidio, per l'afa—vera afa—che ne +avevo io, quanto per la pena—una pena angosciosa—che provavo per +lei.</p> + +<p class="sp"><i>La madre.</i> E mi mandò via!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Ben provvista di tutto, a quell'uomo, sissignore,—per +liberarla di me!</p> + +<p class="sp"><i>La madre.</i> E liberarsi lui!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Sissignore, anch'io—lo ammetto! E n'è seguito un gran +male. Ma a fin di bene io lo feci... e più per lei che per me: +lo giuro!</p> + +<p class="sta"><i>Incrocerà le braccia sul petto; poi, subito, rivolgendosi alla +Madre:</i></p> + +<p class="cont">Ti perdei mai d'occhio, dì, ti perdei mai d'occhio, finché colui non +ti portò via, da un giorno all'altro, a mia insaputa, in un altro +paese, scioccamente impressionato di quel mio interessamento puro, +puro, signore, creda, senza il minimo secondo fine. M'interessai con +una incredibile tenerezza della nuova famigliuola che le cresceva. +Glielo può attestare anche lei!</p> + +<p class="sta"><i>Indicherà la Figliastra.</i></p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Eh, altro! Piccina piccina, sa? con le treccine +sulle spalle e le mutandine più lunghe della gonna—piccina così—me +lo vedevo davanti al portone della scuola, quando ne uscivo. Veniva +a vedermi come crescevo.</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Questo è perfido! Infame!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> No, perché?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Infame! Infame!</p> + +<p class="sta"><i>Subito, concitatamente, al Capocomico, in tono di spiegazione:</i></p> + +<p class="cont">La mia casa, signore, andata via lei,</p> + +<p class="sta"><i>indicherà la Madre</i></p> + +<p class="cont">mi parve subito vuota. Era il mio incubo; ma me la riempiva! Solo, +mi ritrovai per le stanze come una mosca senza capo. Quello lì,</p> + +<p class="sta"><i>indicherà il Figlio</i></p> + +<p class="cont">allevato fuori—non so—appena ritornato in casa, non mi parve più +mio. Mancata tra me e lui la madre, è cresciuto per sè, a parte, +senza nessuna relazione né affettiva né intellettuale con me. E +allora (sarà strano, signore, ma è così), io fui incuriosito prima, +poi man mano attratto verso la famigliuola di lei, sorta per opera +mia: il pensiero di essa cominciò a riempire il vuoto che mi sentivo +attorno. Avevo bisogno, proprio bisogno di crederla in pace, tutta +intesa alle cure più semplici della vita, fortunata perché fuori e +lontana dai complicati tormenti del mio spirito. E per averne una +prova, andavo a vedere quella bambina all'uscita della scuola.</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Già! Mi seguiva per via: mi sorrideva e, giunta a +casa, mi salutava con la mano—così! Lo guardavo con tanto d'occhi, +scontrosa. Non sapevo chi fosse! Lo dissi alla mamma. E lei dovette +subito capire ch'era lui.</p> + +<p class="sta"><i>La Madre farà cenno di sì col capo.</i></p> + +<p class="cont">Dapprima non volle mandarmi più a scuola, per parecchi giorni. Quando +ci tornai, lo rividi all'uscita—buffo!—con un involtone di carta +tra le mani. Mi s'avvicinò, mi carezzò; e trasse da quell'involto una +bella, grande paglia di Firenze con una ghirlandina di roselline di +maggio—per me!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ma tutto questo è racconto, signori miei!</p> + +<p class="sp"><i>Il figlio (sprezzante).</i> Ma sì, letteratura! letteratura!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Ma che letteratura! Questa è vita, signore! Passione!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Sarà! Ma irrappresentabile!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> D'accordo, signore! Perché tutto questo è antefatto. +E io non dico di rappresentar questo. Come vede, infatti, lei</p> + +<p class="sta"><i>indicherà la Figliastra</i></p> + +<p class="cont">non è più quella ragazzetta con le treccine sulle spalle—</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i>—e le mutandine fuori della gonna!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Il dramma viene adesso, signore! Nuovo, complesso.—</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (cupa, fiera, facendosi avanti).</i>—Appena morto mio +padre.—</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (subito, per non darle tempo di parlare).</i> ...la miseria, +signore! Ritornano qua, a mia insaputa, per la stolidaggine di lei.</p> + +<p class="sta"><i>Indicherà la Madre.</i></p> + +<p class="cont">Sa scrivere appena; ma poteva farmi scrivere dalla figlia, da quel +ragazzo, che erano in bisogno!</p> + +<p class="sp"><i>La madre.</i> Mi dica lei, signore, se potevo indovinare in lui tutto +questo sentimento.</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Appunto questo è il tuo torto, di non aver mai indovinato +nessuno dei miei sentimenti!</p> + +<p class="sp"><i>La madre.</i> Dopo tanti anni di lontananza, e tutto ciò che era +accaduto...</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> E che è colpa mia, se quel brav'uomo vi portò via così?</p> + +<p class="sta"><i>Rivolgendosi al Capocomico:</i></p> + +<p class="cont">Le dico, da un giorno all'altro... perché aveva trovato fuori non so +che collocamento. Non mi fu possibile rintracciarli; e allora per +forza venne meno il mio interessamento, per tanti anni. Il dramma +scoppia, signore, impreveduto e violento, al loro ritorno; allorché +io, purtroppo, condotto dalla miseria della mia carne ancora +viva... Ah, miseria, miseria veramente, per un uomo solo, che non +abbia voluto legami avvilenti; non ancor tanto vecchio da poter fare +a meno della donna, e non più tanto giovane da poter facilmente e +senza vergogna andarne in cerca! Miseria? che dico! orrore, orrore: +perché nessuna donna più gli può dare amore.—E quando si capisce +questo, se ne dovrebbe fare a meno... Mah! Signore, ciascuno—fuori, +davanti agli altri—è vestito di dignità: ma dentro di sè sa bene +tutto ciò che nell'intimità con se stesso si passa, d'inconfessabile. +Si cede, si cede alla tentazione; per rialzarcene subito dopo, +magari, con una gran fretta di ricomporre intera e solida, come una +pietra su una fossa, la nostra dignità, che nasconde e seppellisce ai +nostri stessi occhi ogni segno e il ricordo stesso della vergogna. +È così di tutti! Manca solo il coraggio di dirle, certe cose!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Perché quello di farle, poi, lo hanno tutti!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Tutti! Ma di nascosto! E perciò ci vuol più coraggio a +dirle! Perché basta che uno le dica—è fatta!—gli s'appioppa la +taccia di cinico. Mentre non è vero, signore: è come tutti gli +altri; migliore, migliore anzi, perché non ha paura di scoprire +col lume dell'intelligenza il rosso della vergogna, là, nella +bestialità umana, che chiude sempre gli occhi per non vederlo. La +donna—ecco—la donna, infatti, com'è? Ci guarda, aizzosa, invitante. +La afferri! Appena stretta, chiude subito gli occhi. È il segno della +sua dedizione. Il segno con cui dice all'uomo: «Accecati, io son +cieca!».</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> E quando non li chiude più? Quando non sente più +il bisogno di nascondere a se stessa, chiudendo gli occhi, il +rosso della sua vergogna, e invece vede, con occhi ormai aridi e +impassibili, quello dell'uomo, che pur senz'amore s'è accecato? +Ah, che schifo, allora che schifo di tutte codeste complicazioni +intellettuali, di tutta codesta filosofia che scopre la bestia +e poi la vuol salvare, scusare... Non posso sentirlo, signore! +Perché quando si è costretti a «semplificarla» la vita—così, +bestialmente—buttando via tutto l'ingombro «umano» d'ogni casta +aspirazione, d'ogni puro sentimento, idealità, doveri, il pudore, +la vergogna, niente fa più sdegno e nausea di certi rimorsi: lagrime +di coccodrillo!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Veniamo al fatto, veniamo al fatto, signori miei! +Queste son discussioni!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Ecco, sissignore! Ma un fatto è come un sacco: vuoto, +non si regge. Perché si regga, bisogna prima farci entrar dentro la +ragione e i sentimenti che lo han determinato. Io non potevo sapere +che, morto là quell'uomo, e ritornati essi qua in miseria, per +provvedere al sostentamento dei figliuoli, ella</p> + +<p class="sta"><i>indicherà la Madre</i></p> + +<p class="cont">si fosse data attorno a lavorare da sarta, e che giusto fosse andata +a prender lavoro da quella... da quella Madama Pace!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Sarta fina, se lor signori lo vogliono sapere! Serve +in apparenza le migliori signore, ma ha tutto disposto, poi, perché +queste migliori signore servano viceversa a lei... senza pregiudizio +delle altre così così!</p> + +<p class="sp"><i>La madre.</i> Mi crederà, signore, se le dico che non mi passò neppur +lontanamente per il capo il sospetto che quella megera mi dava lavoro +perché aveva adocchiato mia figlia...</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Povera mamma! Sa, signore, che cosa faceva quella +lì, appena le riportavo il lavoro fatto da lei? Mi faceva notare la +roba che aveva sciupata, dandola a cucire a mia madre; e diffalcava, +diffalcava. Cosicché, lei capisce, pagavo io, mentre quella poverina +credeva di sacrificarsi per me e per quei due, cucendo anche di notte +la roba di Madama Pace!</p> + +<p class="sta"><i>Azione ed esclamazioni di sdegno degli Attori.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (subito).</i> E là, lei, un giorno, incontrò—</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (indicando il Padre).</i>—lui, lui, sissignore! vecchio +cliente! Vedrà che scena da rappresentare! Superba!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Col sopravvenire di lei, della madre—</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (subito, perfidamente).</i>—quasi a tempo!—</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (gridando).</i>—no, a tempo, a tempo! Perché, per fortuna, +la riconosco a tempo! E me li riporto tutti a casa, signore! Lei +s'immagini, ora, la situazione mia e la sua, una di fronte all'altro: +ella, così come la vede; e io che non posso più alzarle gli occhi in +faccia!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Buffissimo! Ma possibile, signore, pretendere da +me—«dopo»—che me ne stessi come una signorinetta modesta, bene +allevata e virtuosa, d'accordo con le sue maledette aspirazioni +«a una solida sanità morale»?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Il dramma per me è tutto qui, signore: nella coscienza +che ho, che ciascuno di noi—veda—si crede «uno» ma non è vero: è +«tanti», signore, «tanti», secondo tutte le possibilità d'essere che +sono in noi: «uno» con questo, «uno» con quello—diversissimi! E +con l'illusione, intanto, d'esser sempre «uno per tutti», e sempre +«quest'uno» che ci crediamo, in ogni nostro atto. Non è vero! non +è vero! Ce n'accorgiamo bene, quando in qualcuno dei nostri atti, +per un caso sciaguratissimo, restiamo all'improvviso come agganciati +e sospesi: ci accorgiamo, voglio dire, di non esser tutti in +quell'atto, e che dunque una atroce ingiustizia sarebbe giudicarci da +quello solo, tenerci agganciati e sospesi, alla gogna, per una intera +esistenza, come se questa fosse assommata tutta in quell'atto! Ora +lei intende la perfidia di questa ragazza? M'ha sorpreso in un luogo, +in un atto, dove e come non doveva conoscermi, come io non potevo +essere per lei; e mi vuol dare una realtà, quale io non potevo mai +aspettarmi che dovessi assumere per lei, in un momento fugace, +vergognoso, della mia vita! Questo, questo, signore, io sento +sopratutto. E vedrà che da questo il dramma acquisterà un grandissimo +valore. Ma c'è poi la situazione degli altri! Quella sua...</p> + +<p class="sta"><i>indicherà il Figlio.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il figlio (scrollandosi sdegnosamente).</i> Ma lascia star me, ché +io non c'entro!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Come non c'entri?</p> + +<p class="sp"><i>Il figlio.</i> Non c'entro, e non voglio entrarci, perché sai bene che +non son fatto per figurare qua in mezzo a voi!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Gente volgare, noi!—Lui, fino!—Ma lei può vedere, +signore, che tante volte io lo guardo per inchiodarlo col mio +disprezzo, e tante volte egli abbassa gli occhi—perché sa il male +che m'ha fatto.</p> + +<p class="sp"><i>Il figlio (guardandola appena).</i> Io?</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Tu! tu! Lo devo a te, caro, il marciapiedi! a te!</p> + +<p class="sta"><i>Azione d'orrore degli Attori.</i></p> + +<p class="cont">Vietasti, sì o no, col tuo contegno—non dico l'intimità della +casa—ma quella carità che leva d'impaccio gli ospiti? Fummo gli +intrusi, che venivamo a invadere il regno della tua «legittimità»! +Signore, vorrei farlo assistere a certe scenette a quattr'occhi tra +me e lui! Dice che ho tiranneggiato tutti. Ma vede? E stato proprio +per codesto suo contegno, se mi sono avvalsa di quella ragione +ch'egli chiama «vile»; la ragione per cui entrai nella casa di lui +con mia madre—che è anche sua madre—da padrona!</p> + +<p class="sp"><i>Il figlio (facendosi avanti lentamente).</i> Hanno tutti buon giuoco, +signore, una parte facile tutti contro di me. Ma lei s'immagini un +figlio, a cui un bel giorno, mentre se ne sta tranquillo a casa, +tocchi di veder arrivare, tutta spavalda, così, «con gli occhi alti», +una signorina che gli chiede del padre, a cui ha da dire non so che +cosa; e poi la vede ritornare, sempre con la stess'aria, accompagnata +da quella piccolina là; e infine trattare il padre—chi sa perché—in +modo molto ambiguo e «sbrigativo» chiedendo danaro, con un tono che +lascia supporre che lui deve, deve darlo, perché ha tutto l'obbligo +di darlo—</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i>—ma l'ho difatti davvero, quest'obbligo: è per tua +madre!</p> + +<p class="sp"><i>Il figlio.</i> E che ne so io? Quando mai l'ho veduta io, signore? +Quando mai ne ho sentito parlare? Me la vedo comparire, un giorno, +con lei,</p> + +<p class="sta"><i>indicherà la Figliastra</i></p> + +<p class="cont">con quel ragazzo, con quella bambina, mi dicono: «Oh sai? è anche +tua madre!». Riesco a intravedere dai suoi modi</p> + +<p class="sta"><i>indicherà di nuovo la Figliastra</i></p> + +<p class="cont">per qual motivo, così da un giorno all'altro, sono entrati in casa... +Signore, quello che io provo, quello che sento, non posso e non +voglio esprimerlo. Potrei al massimo confidarlo, e non vorrei neanche +a me stesso. Non può dunque dar luogo, come vede, a nessuna azione +da parte mia. Creda, creda, signore, che io sono un personaggio non +«realizzato» drammaticamente; e che sto male, malissimo, in loro +compagnia!—Mi lascino stare!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Ma come? Scusa! Se proprio perché tu sei così—</p> + +<p class="sp"><i>Il figlio (con esasperazione violenta).</i>—e che ne sai tu, come +sono? quando mai ti sei curato di me?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Ammesso! Ammesso! E non è una situazione anche questa? +Questo tuo appartarti, così crudele per me, per tua madre che, +rientrata in casa, ti vede quasi per la prima volta, così grande, +e non ti conosce, ma sa che tu sei suo figlio...</p> + +<p class="sta"><i>Additando la Madre al Capocomico</i></p> + +<p class="cont">Eccola, guardi: piange!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (con rabbia, pestando un piede).</i> Come una stupida!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (subito additando anche lei al Capocomico).</i> E lei non può +soffrirlo, si sa!</p> + +<p class="sta"><i>Tornando a riferirsi al Figlio:</i></p> + +<p class="cont">—Dice che non c'entra, mentre è lui quasi il pernio dell'azione! +Guardi quel ragazzo, che se ne sta sempre presso la madre, +sbigottito, umiliato... È così per causa di lui! Forse la situazione +più penosa è la sua: si sente estraneo, più di tutti; e prova, +poverino, una mortificazione angosciosa di essere accolto in +casa—cosi per carità...</p> + +<p class="sta"><i>In confidenza:</i></p> + +<p class="cont">Somiglia tutto al padre! Umile; non parla...</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Eh, ma non è mica bello! Lei non sa che impaccio +danno i ragazzi sulla scena.</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Oh, ma lui glielo leva subito, l'impaccio, sa! E anche +quella bambina, che è anzi la prima ad andarsene...</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Benissimo, sì! E le assicuro che tutto questo +m'interessa, m'interessa vivamente. Intuisco, intuisco che c'è +materia da cavarne un bel dramma!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (tentando d'intromettersi).</i> Con un personaggio come +me!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (scacciandola, tutto in ansia come sarà, per la decisione +del Capocomico).</i> Stai zitta, tu!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (seguitando senza badare all'interruzione).</i> Nuova, +sì...</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Eh, novissima, signore!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ci vuole un bel coraggio però—dico—venire a +buttarmelo davanti così...</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Capirà, signore: nati, come siamo, per la scena...</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Sono comici dilettanti?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> No: dico nati per la scena, perché...</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Eh via, lei deve aver recitato!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Ma no, signore: quel tanto che ciascuno recita nella +parte che si è assegnata, o che gli altri gli hanno assegnato nella +vita. E in me, poi, è la passione stessa, veda, che diventa sempre, +da sè, appena si esalti—come in tutti—un po' teatrale...</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Lasciamo andare, lasciamo andare!—Capirà, caro +signore, che senza l'autore... —Io potrei indirizzarla a qualcuno...</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Ma no, guardi: sia lei!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Io? Ma che dice?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Sì, lei! lei! Perché no?</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Perché non ho mai fatto l'autore, io!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> E non potrebbe farlo adesso, scusi? Non ci vuol niente. +Lo fanno tanti! Il suo compito è facilitato dal fatto che siamo qua, +tutti, vivi davanti a lei.</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ma non basta!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Come non basta? Vedendoci vivere il nostro dramma...</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Già! Ma ci vorrà sempre qualcuno che lo scriva!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> No—che lo trascriva, se mai, avendolo così davanti—in +azione—scena per scena. Basterà stendere in prima, appena appena, +una traccia—e provare!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (risalendo, tentato, sul palcoscenico).</i> Eh... quasi +quasi, mi tenta... Così, per un giuoco... Si potrebbe veramente +provare...</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Ma sì, signore! Vedrà che scene verranno fuori! Gliele +posso segnar subito io!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Mi tenta... mi tenta. Proviamo un po'... Venga qua +con me nel mio camerino.</p> + +<p class="sta"><i>Rivolgendosi agli Attori:</i></p> + +<p class="cont">—Loro restano per un momento in libertà; ma non s'allontanino +di molto. Fra un quarto d'ora, venti minuti, siano di nuovo qua.</p> + +<p class="sta"><i>Al Padre:</i></p> + +<p class="cont">Vediamo, tentiamo... Forse potrà venir fuori veramente qualcosa di +straordinario...</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Ma senza dubbio! Sarà meglio, non crede? far venire anche +loro.</p> + +<p class="sta"><i>Indicherà gli altri Personaggi.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Sì, vengano, vengano!</p> + +<p class="sta"><i>S'avvierà; ma poi tornando a volgersi agli Attori:</i></p> + +<p class="cont">—Mi raccomando, eh! puntuali! Fra un quarto d'ora.</p> + +<p class="sta"><i>Il Capocomico e i Sei Personaggi attraverseranno il palcoscenico +e scompariranno. Gli Attori resteranno, come storditi, a guardarsi +tra loro.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il primo attore.</i> Ma dice sul serio? Che vuol fare?</p> + +<p class="sp"><i>L'attor giovane.</i> Questa è pazzia bell'e buona!</p> + +<p class="sp"><i>Un terzo attore.</i> Ci vuol fare improvvisare un dramma, così su +due piedi?</p> + +<p class="sp"><i>L'attor giovane.</i> Già! Come i Comici dell'Arte!</p> + +<p class="sp"><i>La prima attrice.</i> Ah, se crede che io debba prestami a simili +scherzi...</p> + +<p class="sp"><i>L'attrice giovane.</i> Ma non ci sto neanch'io!</p> + +<p class="sp"><i>Un quarto attore.</i> Vorrei sapere chi sono quei là.</p> + +<p class="sta"><i>Alluderà ai Personaggi.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il terzo attore.</i> Che vuoi che siano! Pazzi o imbroglioni!</p> + +<p class="sp"><i>L'attor giovane.</i> E lui si presta a dar loro ascolto?</p> + +<p class="sp"><i>L'attrice giovane.</i> La vanità! La vanità di figurare da autore...</p> + +<p class="sp"><i>Il primo attore.</i> Ma cose inaudite! Se il teatro, signori miei, +deve ridursi a questo...</p> + +<p class="sp"><i>Un quinto attore.</i> Io mi ci diverto!</p> + +<p class="sp"><i>Il terzo attore.</i> Mah! Dopo tutto, stiamo a vedere che cosa ne +nasce.</p> + +<p class="sta"><i>E così conversando tra loro, gli Attori sgombreranno il +palcoscenico, parte escendo dalla porticina in fondo, parte +rientrando nei loro camerini.</i></p> + +<p class="sta"><i>Il sipario resterà alzato.</i></p> + +<p class="sta"><i>La rappresentazione sarà interrotta per una ventina di minuti.</i></p> + +<hr> + +<p class="sta"><i>I campanelli del teatro avviseranno che la rappresentazione +ricomincia.</i></p> + +<p class="sta"><i>Dai camerini, dalla porta e anche dalla sala ritorneranno sul +palcoscenico gli Attori, il Direttore di scena, il Macchinista, il +Suggeritore, il Trovarobe e, contemporaneamente, dal suo camerino +il Direttore-Capocomico coi Sei Personaggi.</i></p> + +<p class="sta"><i>Spenti i lumi della sala, si rifarà sul palcoscenico la luce di +prima.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Su, su, signori! Ci siamo tutti? Attenzione, +attenzione. Si comincia!—Macchinista!</p> + +<p class="sp"><i>Il macchinista.</i> Eccomi qua!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Disponga subito la scena della saletta. Basteranno +due fiancate e un fondalino con la porta. Subito, mi raccomando!</p> + +<p class="sta"><i>Il Macchinista correrà subito ad eseguire, e mentre il Capocomico +s'intenderà col Direttore di scena, col Trovarobe, col Suggeritore +e con gli Attori intorno alla rappresentazione imminente, disporrà +quel simulacro di scena indicata: due fiancate e un fondalino con +la porta, a strisce rosa e oro.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (al Trovarobe).</i> Lei veda un po' se c'è in magazzino +un letto a sedere.</p> + +<p class="sp"><i>Il trovarobe.</i> Sissignore, c'è quello verde.</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> No no, che verde! Era giallo, fiorato, di «peluche», +molto grande! Comodissimo.</p> + +<p class="sp"><i>Il trovarobe.</i> Eh, così non c'è.</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ma non importa! Metta quello che c'è.</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Come non importa? La greppina famosa di Madama Pace!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Adesso è per provare! La prego, non s'immischi!</p> + +<p class="sta"><i>Al Direttore di scena:</i></p> + +<p class="cont">Guardi se c'è una vetrina piuttosto lunga e bassa.</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Il tavolino, il tavolino di mogano per la busta +cilestrina!</p> + +<p class="sp"><i>Il direttore di scena (al Capocomico).</i> C'è quello piccolo, dorato.</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Va bene, prenda quello!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Una specchiera.</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> E il paravento! Un paravento, mi raccomando: se no, +come faccio?</p> + +<p class="sp"><i>Il direttore di scena.</i> Sissignora, paraventi ne abbiamo tanti, non +dubiti.</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (alla Figliastra).</i> Poi qualche attaccapanni, è vero?</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Sì, molti, molti!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (al Direttore di scena).</i> Veda quanti ce n'è, e li +faccia portare.</p> + +<p class="sp"><i>Il direttore di scena.</i> Sissignore, penso io!</p> + +<p class="sta"><i>Il Direttore di scena correrà anche lui a eseguire: e, mentre il +Capocomico seguiterà a parlare col Suggeritore e poi coi Personaggi +e gli Attori, farà trasportare i mobili indicati dai Servi di scena +e li disporrà come crederà più opportuno.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (al Suggeritore).</i> Lei, intanto, prenda posto. Guardi: +questa è la traccia delle scene, atto per atto.</p> + +<p class="sta"><i>Gli porgerà alcuni fogli di carta.</i></p> + +<p class="cont">Ma bisogna che ora lei faccia una bravura.</p> + +<p class="sp"><i>Il suggeritore.</i> Stenografare?</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (con lieta sorpresa).</i> Ah, benissimo! Conosce la +stenografia?</p> + +<p class="sp"><i>Il suggeritore.</i> Non saprò suggerire; ma la stenografia...</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ma allora di bene in meglio!</p> + +<p class="sta"><i>Rivolgendosi a un Servo di scena:</i></p> + +<p class="cont">Vada a prendere la carta nel mio camerino.—molta, molta—quanta ne +trova!</p> + +<p class="sta"><i>Il Servo di scena correrà, e ritornerà poco dopo con un bel fascio +di carta, che porgerà al Suggeritore.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (seguitando, al Suggeritore).</i> Segua le scene, man +mano che saranno rappresentate, e cerchi di fissare le battute, +almeno le più importanti!</p> + +<p class="sta"><i>Poi, rivolgendosi agli Attori:</i></p> + +<p class="cont">Sgombrino, signori! Ecco, si mettano da questa parte</p> + +<p class="sta"><i>indicherà la sinistra</i></p> + +<p class="cont">e stiano bene attenti!</p> + +<p class="sp"><i>La prima attrice.</i> Ma, scusi, noi...</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (prevenendola).</i> Non ci sarà da improvvisare, stia +tranquilla!</p> + +<p class="sp"><i>Il primo attore.</i> E che dobbiamo fare?</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Niente! Stare a sentire e guardare per ora! Avrà +ciascuno, poi, la sua parte scritta. Ora si farà così alla meglio, +una prova! La faranno loro!</p> + +<p class="sta"><i>Indicherà i Personaggi.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il padre (come cascato dalle nuvole, in mezzo alla confusione del +palcoscenico).</i> Noi? Come sarebbe a dire, scusi, una prova?</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Una prova—una prova per loro!</p> + +<p class="sta"><i>Indicherà gli Attori.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Ma se i personaggi siamo noi...</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> E va bene: «i personaggi»; ma qua, caro signore, +non recitano i personaggi. Qua recitano gli attori. I personaggi +stanno lì nel copione</p> + +<p class="sta"><i>indicherà la buca del Suggeritore</i></p> + +<p class="cont">—quando c'è un copione!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Appunto! Poiché non c'è e lor signori hanno la fortuna +d'averli qua vivi davanti, i personaggi...</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Oh bella! Vorrebbero far tutto da sè? recitare, +presentarsi loro davanti al pubblico?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Eh già, per come siamo.</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ah, le assicuro che offrirebbero un bellissimo +spettacolo!</p> + +<p class="sp"><i>Il primo attore.</i> E che ci staremmo a fare nojaltri, qua, allora?</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Non s'immagineranno mica di saper recitare loro! +Fanno ridere...</p> + +<p class="sta"><i>Gli Attori, difatti, rideranno.</i></p> + +<p class="cont">Ecco, vede, ridono!</p> + +<p class="sta"><i>Sovvenendosi:</i></p> + +<p class="cont">Ma già, a proposito! Bisognerà assegnar le parti. Oh, è facile: +sono già di per sè assegnate:</p> + +<p class="sta"><i>alla Seconda Donna:</i></p> + +<p class="cont">lei signora, La Madre.</p> + +<p class="sta"><i>Al Padre:</i></p> + +<p class="cont">Bisognerà trovarle un nome.</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Amalia, signore.</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ma questo è il nome della sua signora. Non vorremo +mica chiamarla col suo vero nome!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> E perché no, scusi? se si chiama così... Ma già, se +dev'essere la signora...</p> + +<p class="sta"><i>Accennerà appena con la mano alla Seconda Donna.</i></p> + +<p class="cont">Io vedo questa</p> + +<p class="sta"><i>accennerà alla Madre</i></p> + +<p class="cont">come Amalia, signore. Ma faccia lei...</p> + +<p class="sta"><i>Si smarrirà sempre più.</i></p> + +<p class="cont">Non so più che dirle... Comincio già... non so, a sentir come false, +con un altro suono, le mie stesse parole.</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ma non se ne curi, non se ne curi, quanto a questo! +Penseremo noi a trovare il tono giusto! E per il nome, se lei vuole +«Amalia», sarà Amalia; o ne troveremo un altro. Per adesso +designeremo i personaggi così:</p> + +<p class="sta"><i>all'Attor Giovane:</i></p> + +<p class="cont">lei «Il Figlio»,</p> + +<p class="sta"><i>alla Prima Attrice:</i></p> + +<p class="cont">lei, signorina, s'intende, «La Figliastra».</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (esilarata).</i> Come come? Io, quella lì?</p> + +<p class="sta"><i>Scoppierà a ridere.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (irato).</i> Che cos'ha da ridere?</p> + +<p class="sp"><i>La prima attrice (indignata).</i> Nessuno ha mai osato ridersi di me! +Pretendo che mi si rispetti, o me ne vado!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Ma no, scusi, io non rido di lei.</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (alla Figliastra).</i> Dovrebbe sentirsi onorata d'esser +rappresentata da...</p> + +<p class="sp"><i>La prima attrice (subito, con sdegno).</i> «Quella lì!»</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Ma non dicevo per lei, creda! dicevo per me, che non +mi vedo affatto in lei, ecco. Non so, non... non m'assomiglia per +nulla!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Già, è questo; veda, signore! La nostra espressione—</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i>—ma che loro espressione! Credono d'averla in sè, +loro, l'espressione? Nient'affatto!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Come! Non abbiamo la nostra espressione?</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Nient'affatto! La loro espressione diventa materia +qua, a cui dan corpo e figura, voce e gesto gli attori, i quali—per +sua norma—han saputo dare espressione a ben più alta materia: dove +la loro è così piccola, che se si reggerà sulla scena, il merito, +creda pure, sarà tutto dei miei attori.</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Non oso contraddirla, signore. Ma creda che è una +sofferenza orribile per noi che siamo così come ci vede, con questo +corpo, con questa figura—</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (troncando, spazientito).</i>—ma si rimedia col trucco, +si rimedia col trucco, caro signore, per ciò che riguarda la figura!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Già; ma la voce, il gesto—</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i>—oh, insomma! Qua lei, come lei, non può essere! +Qua c'è l'attore che lo rappresenta; e basta!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Ho capito, signore. Ma ora forse indovino anche perché +il nostro autore, che ci vide vivi così, non volle poi comporci per +la scena. Non voglio fare offesa ai suoi attori. Dio me ne guardi! +Ma penso che a vedermi adesso rappresentato... non so da chi...</p> + +<p class="sp"><i>Il primo attore (con alterigia alzandosi e venendogli incontro, +seguito dalle gaje giovani Attrici che rideranno).</i> Da me, se non le +dispiace.</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (umile e mellifluo).</i> Onoratissimo, signore.</p> + +<p class="sta"><i>S'inchinerà.</i></p> + +<p class="cont">Ecco, penso che, per quanto il signore s'adoperi con tutta la sua +volontà e tutta la sua arte ad accogliermi in sè...</p> + +<p class="sta"><i>Si smarrirà.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il primo attore.</i> Concluda, concluda.</p> + +<p class="sta"><i>Risata delle Attrici.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Eh, dico, la rappresentazione che farà—anche forzandosi +col trucco a somigliarmi... —dico, con quella statura...</p> + +<p class="sta"><i>tutti gli Attori rideranno</i></p> + +<p class="cont">difficilmente potrà essere una rappresentazione di me, com'io +realmente sono. Sarà piuttosto—a parte la figura—sarà piuttosto +com'egli interpreterà ch'io sia, com'egli mi sentirà—se mi +sentirà—e non com'io dentro di me mi sento. E mi pare che di questo, +chi sia chiamato a giudicare di noi, dovrebbe tener conto.</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Si dà pensiero dei giudizi della critica adesso? E +io che stavo ancora a sentire! Ma lasci che dica, la critica. E noi +pensiamo piuttosto a metter su la commedia, se ci riesce!</p> + +<p class="sta"><i>Staccandosi e guardando in giro:</i></p> + +<p class="cont">Su, su! È già disposta la scena?</p> + +<p class="sta"><i>Agli Attori e ai Personaggi:</i></p> + +<p class="cont">Si levino, si levino d'attorno! Mi lascino vedere.</p> + +<p class="sta"><i>Discenderà dal palcoscenico.</i></p> + +<p class="cont">Non perdiamo altro tempo!</p> + +<p class="sta"><i>Alla Figliastra:</i></p> + +<p class="cont">Le pare che la scena stia bene così?</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Mah! io veramente non mi ci ritrovo.</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> E dàlli! Non pretenderà che le si edifichi qua, +tal quale, quel retrobottega che lei conosce, di Madama Pace!</p> + +<p class="sta"><i>Al Padre:</i></p> + +<p class="cont">M'ha detto una saletta a fiorami?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Sissignore. Bianca.</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Non è bianca; è a strisce; ma poco importa! Per i +mobili, su per giù, mi pare che ci siamo! Quel tavolinetto, lo +portino un po' più qua davanti!</p> + +<p class="sta"><i>I Servi di scena eseguiranno.</i></p> + +<p class="sta"><i>Al Trovarobe:</i></p> + +<p class="cont">Lei provveda intanto una busta, possibilmente cilestrina, e la dia +al signore.</p> + +<p class="sta"><i>Indicherà il Padre.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il trovarobe.</i> Da lettere?</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico e il padre.</i> Da lettere, da lettere.</p> + +<p class="sp"><i>Il trovarobe.</i> Subito!</p> + +<p class="sta"><i>Escirà.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Su, su! La prima scena è della Signorina.</p> + +<p class="sta"><i>La Prima Attrice si farà avanti.</i></p> + +<p class="cont">Ma no, aspetti, lei! dicevo alla Signorina.</p> + +<p class="sta"><i>Indicherà la Figliastra.</i></p> + +<p class="cont">Lei starà a vedere—</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (subito aggiungendo).</i>—come la vivo!</p> + +<p class="sp"><i>La prima attrice (risentita).</i> Ma saprò viverla anch'io, non dubiti, +appena mi ci metto!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (con le mani alla testa).</i> Signori miei, non facciamo +altre chiacchiere! Dunque, la prima scena è della Signorina con +Madama Pace. Oh,</p> + +<p class="sta"><i>si smarrirà, guardandosi attorno e risalirà sul palcoscenico</i></p> + +<p class="cont">e questa Madama Pace?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Non è con noi, signore.</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> E come si fa?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Ma è viva, viva anche lei!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Già! Ma dov'è?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Ecco, mi lasci dire.</p> + +<p class="sta"><i>Rivolgendosi alle Attrici:</i></p> + +<p class="cont">Se loro signore mi volessero far la grazia di darmi per un momento +i loro cappellini.</p> + +<p class="sp"><i>Le attrici (un po' sorprese, un po' ridendo, a coro).</i><br> + —Che?<br> + —I cappellini?<br> + —Che dice?<br> + —Perché?<br> + —Ah, guarda!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Che vuol fare coi cappellini delle signore?</p> + +<p class="sta"><i>Gli Attori rideranno.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Oh nulla, posarli per un momento su questi attaccapanni. +E qualcuna dovrebbe essere così gentile di levarsi anche il mantello.</p> + +<p class="sp"><i>Gli attori (c.s.).</i><br> + —Anche il mantello?<br> + —E poi?<br> + —Dev'esser matto!</p> + +<p class="sp"><i>Qualche attrice (c.s.).</i><br> + —Ma perché?<br> + —Il mantello soltanto?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Per appenderli, un momentino... Mi facciano questa +grazia. Vogliono?</p> + +<p class="sp"><i>Le attrici (levandosi i cappellini e qualcuna anche il mantello, +seguiteranno a ridere, ed andando ad appenderli qua e là agli +attaccapanni).</i><br> + —E perché no?<br> + —Ecco qua!<br> + —Ma badate che è buffo sul serio!<br> + —Dobbiamo metterli in mostra?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Ecco, appunto, sissignora: così in mostra!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ma si può sapere per che farne?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Ecco, signore: forse, preparandole meglio la scena, +attratta dagli oggetti stessi del suo commercio, chi sa che non venga +tra noi...</p> + +<p class="sta"><i>Invitando a guardare verso l'uscio in fondo della scena:</i></p> + +<p class="cont">Guardino! guardino!</p> + +<p class="sta"><i>L'uscio in fondo s'aprirà e verrà avanti di pochi passi Madama Pace, +megera d'enorme grassezza, con una pomposa parrucca di lana color +carota e una rosa fiammante da un lato, alla spagnola; tutta ritinta, +vestita con goffa eleganza di seta rossa sgargiante, un ventaglio di +piume in una mano e l'altra mano levata a sorreggere tra due dita la +sigaretta accesa. Subito, all'apparizione, gli Attori e il Capocomico +schizzeranno via dal palcoscenico con un urlo di spavento, +precipitandosi alla scaletta e accenneranno di fuggire per il +corridojo. La Figliastra, invece, accorrerà a Madama Pace, umile, +come davanti a una padrona.</i></p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (accorrendo).</i> Eccola! Eccola!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (raggiante).</i> È lei! Lo dicevo io? Eccola qua!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (vincendo il primo stupore, indignato).</i> Ma che +trucchi son questi?</p> + +<p class="sp"><i>Il primo attore (quasi contemporaneamente).</i> Ma dove siamo, insomma?</p> + +<p class="sp"><i>L'attor giovane (c.s.).</i> Di dove è comparsa quella lì?</p> + +<p class="sp"><i>L'attrice giovane (c.s.).</i> La tenevano in serbo!</p> + +<p class="sp"><i>La prima attrice (c.s.).</i> Questo è un giuoco di bussolotti!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (dominando le proteste).</i> Ma scusino! Perché vogliono +guastare, in nome d'una verità volgare, di fatto, questo prodigio di +una realtà che nasce, evocata, attratta, formata dalla stessa scena, +e che ha più diritto di viver qui, che loro; perché assai più vera di +loro? Quale attrice fra loro rifarà poi Madama Pace? Ebbene: Madama +Pace è quella! Mi concederanno che l'attrice che la rifarà, sarà +meno vera di quella—che è lei in persona! Guardino: mia figlia l'ha +riconosciuta e le si è subito accostata! Stiano a vedere, stiano a +vedere la scena!</p> + +<p class="sta"><i>Titubanti, il Capocomico e gli Attori risaliranno sul palcoscenico.</i></p> + +<p class="sta"><i>Ma già la scena tra la Figliastra e Madama Pace, durante la protesta +degli Attori e la risposta del Padre, sarà cominciata, sottovoce, +pianissimo, insomma naturalmente, come non sarebbe possibile farla +avvenire su un palcoscenico. Cosicché, quando gli Attori, richiamati +dal Padre all'attenzione, si volteranno a guardare, e vedranno Madama +Pace che avrà già messo una mano sotto il mento alla Figliastra per +farle sollevare il capo, sentendola parlare in un modo affatto +inintelligibile, resteranno per un momento intenti; poi, subito dopo, +delusi.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ebbene?</p> + +<p class="sp"><i>Il primo attore.</i> Ma che dice?</p> + +<p class="sp"><i>La prima attrice.</i> Così non si sente nulla!</p> + +<p class="sp"><i>L'attor giovane.</i> Forte! forte!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (lasciando Madama Pace che sorriderà di un impagabile +sorriso, e facendosi avanti al crocchio degli Attori).</i> «Forte», già! +Che forte? Non son mica cose che si possano dir forte! Le ho potute +dir forte io per la sua vergogna,</p> + +<p class="sta"><i>indicherà il Padre</i></p> + +<p class="cont">che è la mia vendetta! Ma per Madama è un'altra cosa, signori: c'è +la galera!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Oh bella! Ah, è così? Ma qui bisogna che si facciano +sentire, cara lei! Non sentiamo nemmeno noi, sul palcoscenico! +Figurarsi quando ci sarà il pubblico in teatro! Bisogna far la scena. +E del resto possono ben parlar forte tra loro, perché noi non saremo +mica qua, come adesso, a sentire: loro fingono d'esser sole, in una +stanza, nel retrobottega, che nessuno le sente.</p> + +<p class="sta"><i>La Figliastra, graziosamente, sorridendo maliziosa, farà più volte +cenno di no, col dito.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Come no?</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (sottovoce, misteriosamente).</i> C'è qualcuno che ci +sente, signore, se lei</p> + +<p class="sta"><i>indicherà Madama Pace</i></p> + +<p class="cont">parla forte!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (costernatissimo).</i> Deve forse scappar fuori qualche +altro?</p> + +<p class="sta"><i>Gli Attori accenneranno di scappar di nuovo dal Palcoscenico.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> No, no, signore. Allude a me. Ci debbo esser io, là +dietro quell'uscio, in attesa; e Madama lo sa. Anzi, mi permettano! +Vado per esser subito pronto.</p> + +<p class="sta"><i>Farà per avviarsi.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (fermandolo).</i> Ma no, aspetti! Qua bisogna rispettare +le esigenze del teatro! Prima che lei sia pronto...</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (interrompendolo).</i> Ma sì, subito! subito! Mi muojo, +le dico, dalla smania di viverla, di vederla questa scena! Se lui +vuol esser subito pronto, io sono prontissima!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (gridando).</i> Ma bisogna che prima venga fuori, ben +chiara, la scena tra lei e quella lì.</p> + +<p class="sta"><i>Indicherà Madama Pace.</i></p> + +<p class="cont">Lo vuol capire?</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Oh Dio mio, signore: m'ha detto quel che lei già sa: +che il lavoro della mamma ancora una volta è fatto male, la roba è +sciupata; e che bisogna ch'io abbia pazienza, se voglio che ella +seguiti ad ajutarci nella nostra miseria.</p> + +<p class="sp"><i>Madama Pace (facendosi avanti, con una grand'aria di importanza).</i> +Eh cià, señor; porqué yò nó quero aproveciarme... avantaciarme...</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (quasi atterrito).</i> Come come? Parla così!</p> + +<p class="sta"><i>Tutti gli Attori scoppieranno a ridere fragorosamente.</i></p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (ridendo anche lei).</i> Sì, signore, parla così, mezzo +spagnolo e mezzo italiano, in un modo buffissimo!</p> + +<p class="sp"><i>Madama Pace.</i> Ah, no me par bona crianza che loro ridano de mi, si +yò me sfuerzo de hablar, como podo, italiano, señor!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ma no! Ma anzi! Parli così! parli così, signora! +Effetto sicuro! Non si può dar di meglio anzi, per rompere un po' +comicamente la crudezza della situazione. Parli, parli così! Va +benissimo!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Benissimo! Come no? Sentirsi fare con un tal +linguaggio certe proposte: effetto sicuro, perché par quasi una +burla, signore! Ci si mette a ridere a sentirsi dire che c'è un +«vièchio señor» che vuole «amusarse con migo»—non è vero, Madama?</p> + +<p class="sp"><i>Madama Pace.</i> Viejito, ciò! Viejito, linda; ma mejor para ti: ch'i +se no te dò gusto, te porta prudencia!</p> + +<p class="sp"><i>La madre (insorgendo, tra lo stupore e la costernazione di tutti +gli Attori, che non badavano a lei, e che ora balzeranno al grido a +trattenerla ridendo, poiché essa avrà intanto strappato a Madama Pace +la parrucca e l'avrà buttata a terra).</i> Strega! strega! assassina! +La figlia mia!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (accorrendo a trattenere la Madre).</i> No, no, mamma, +no! per carità!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (accorrendo anche lui, contemporaneamente).</i> Stà buona, stà +buona! A sedere!</p> + +<p class="sp"><i>La madre.</i> Ma levatemela davanti, allora!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (al Capocomico accorso anche lui).</i> Non è possibile, +non è possibile che la mamma stia qui!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (anche lui al Capocomico).</i> Non possono stare insieme! È +per questo, vede, quella lì, quando siamo venuti, non era con noi! +Stando insieme, capirà, per forza s'anticipa tutto.</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Non importa! Non importa! È per ora come un primo +abbozzo! Serve tutto, perché io colga anche così, confusamente, +i vari elementi.</p> + +<p class="sta"><i>Rivolgendosi alla Madre e conducendola per farla sedere di nuovo +al suo posto:</i></p> + +<p class="cont">Via, via, signora, sia buona, sia buona: si rimetta a sedere!</p> + +<p class="sta"><i>Intanto la Figliastra, andando di nuovo in mezzo alla scena, +si rivolgerà a Madama Pace:</i></p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Su, su, dunque, Madama.</p> + +<p class="sp"><i>Madama Pace (offesa).</i> Ah no, gracie tante! Yò aquy no fado più nada +con tua madre presente.</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Ma via, faccia entrate questo «vièchio señor porqué +se amusi con migo!».</p> + +<p class="sta"><i>Voltandosi a tutti imperiosa:</i></p> + +<p class="cont">Insomma, bisogna farla, questa scena!—Su, avanti!</p> + +<p class="sta"><i>A Madama Pace:</i></p> + +<p class="cont">Lei se ne vada!</p> + +<p class="sp"><i>Madama Pace.</i> Ah, me voj, me voj—me voj seguramente...</p> + +<p class="sta"><i>Escirà furiosa raccattando la parrucca e guardando fieramente gli +Attori che applaudiranno sghignazzando.</i></p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (al Padre).</i> E lei faccia l'entrata! Non c'è bisogno +che giri! Venga qua! Finga d'essere entrato! Ecco: io me e sto qua a +testa bassa—modesta!—E su! Metta fuori la voce! Mi dica con voce +nuova, come uno che venga da fuori: «Buon giorno, signorina».</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (sceso già dal palcoscenico).</i> Oh guarda! Ma insomma, +dirige lei o dirigo io?</p> + +<p class="sta"><i>Al Padre che guarderà sospeso e perplesso:</i></p> + +<p class="cont">Eseguisca, sì: vada là in fondo, senza uscire, e rivenga avanti.</p> + +<p class="sta"><i>Il Padre eseguirà quasi sbigottito. Pallidissimo; ma già investito +nella realtà della sua vita creata, sorriderà appressandosi dal +fondo, come alieno del dramma che sarà per abbattersi su di lui. Gli +Attori si faran subito intenti alla scena che comincia.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (piano, in fretta, al Suggeritore nella buca).</i> E lei, +attento, attento a scrivere, adesso!</p> + +<h4>La scena</h4> + +<p class="sp"><i>Il padre (avanzando con voce nuova).</i> Buon giorno, signorina.</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (a capo chino, con contenuto ribrezzo).</i> Buon giorno.</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (la spierà un po', di sotto al cappellino che quasi le +nasconde il viso, e scorgendo ch'ella è giovanissima, esclamerà +quasi fra sè, un po' per compiacenza, un po' anche per timore di +compromettersi in un'avventura rischiosa).</i> Ah... —Ma... dico, +non sarà la prima volta, è vero? che lei viene qua.</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (c.s.).</i> No, signore.</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> C'è venuta qualche altra volta?</p> + +<p class="sta"><i>E poiché la Figliastra fa cenno di sì col capo:</i></p> + +<p class="cont">Più d'una?</p> + +<p class="sta"><i>Aspetterà un po' la risposta; tornerà a spiarla di sotto al +cappellino: sorriderà; poi dirà:</i></p> + +<p class="cont">E dunque, via... non dovrebbe più essere così... Permette che le levi +io codesto cappellino?</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (subito, per prevenirlo, ma contenendo il ribrezzo).</i> +No, signore: me lo levo da me!</p> + +<p class="sta"><i>Eseguirà in fretta, convulsa.</i></p> + +<p class="sta"><i>La Madre, assistendo alla scena, col Figlio e con gli altri due +piccoli e più suoi, i quali se ne staranno sempre accanto a lei, +appartati nel lato opposto a quello degli Attori, sarà come sulle +spine, e seguirà con varia espressione, di dolore, di sdegno, +d'ansia, d'orrore, le parole e gli atti di quei due; e ora si +nasconderà il volto, ora metterà qualche gemito.</i></p> + +<p class="sp"><i>La madre.</i> Oh Dio! Dio mio!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (resterà, al gemito, come impietrato per un lungo momento; +poi riprenderà col tono di prima).</i> Ecco, mi dia: lo poso io.</p> + +<p class="sta"><i>Le toglierà dalle mani il cappellino.</i></p> + +<p class="cont">Ma su una bella, cara testolina come la sua, vorrei che figurasse un +più degno cappellino. Vorrà ajutarmi a sceglierne qualcuno, poi, qua +tra questi di Madama?—No?</p> + +<p class="sp"><i>L'attrice giovane (interrompendolo).</i> Oh, badiamo bene! Quelli là +sono i nostri cappelli!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (subito, arrabbiatissimo).</i> Silenzio, perdio! Non +faccia la spiritosa!—Questa è la scena!</p> + +<p class="sta"><i>Rivolgendosi alla Figliastra:</i></p> + +<p class="cont">Riattacchi, prego, signorina!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (riattaccando).</i> No, grazie, signore.</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Eh via, non mi dica di no! Vorrà accettarmelo. Me n'avrei +a male... Ce n'è di belli, guardi! E poi faremmo contenta Madama. Li +mette apposta qua in mostra!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Ma no, signore, guardi: non potrei neanche portarlo.</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Dice forse per ciò che ne penserebbero a casa, vedendola +rientrare con un cappellino nuovo? Eh via! Sa come si fa? Come si +dice a casa?</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (smaniosa, non potendone più).</i> Ma non per questo, +signore! Non potrei portarlo, perché sono... come mi vede: avrebbe +già potuto accorgersene!</p> + +<p class="sta"><i>Mostrerà l'abito nero.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> A lutto, già! È vero: vedo. Le chiedo perdono. Creda che +sono veramente mortificato.</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (facendosi forza e pigliando ardire anche per vincere +la nausea).</i> Basta, basta, signore! Tocca a me ringraziarla, e non a +lei di mortificarsi o d'affliggersi. Non badi più, la prego, a quel +che le ho detto. Anche per me, capirà...</p> + +<p class="sta"><i>Si sforzerà di sorridere e aggiungerà:</i></p> + +<p class="cont">Bisogna proprio ch'io non pensi, che sono vestita così.</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (interrompendo, rivolto al Suggeritore nella buca e +risalendo sul palcoscenico).</i> Aspetti, aspetti! Non scriva, tralasci, +tralasci quest'ultima battuta!</p> + +<p class="sta"><i>Rivolgendosi al Padre e alla figliastra:</i></p> + +<p class="cont">Va benissimo! Va benissimo!</p> + +<p class="sta"><i>Poi al Padre soltanto:</i></p> + +<p class="cont">Qua lei attaccherà com'abbiamo stabilito!</p> + +<p class="sta"><i>Agli Attori:</i></p> + +<p class="cont">Graziosissima questa scenetta del cappellino, non vi pare?</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Eh, ma il meglio viene adesso! perché non si +prosegue?</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Abbia pazienza un momento!</p> + +<p class="sta"><i>Tornando a rivolgersi agli Attori:</i></p> + +<p class="cont">Va trattata, naturalmente, con un po' di leggerezza—</p> + +<p class="sp"><i>Il primo attore.</i>—di spigliatezza, già—</p> + +<p class="sp"><i>La prima attrice.</i> Ma sì, non ci vuol niente!</p> + +<p class="sta"><i>Al Primo Attore:</i></p> + +<p class="cont">Possiamo subito provarla, no?</p> + +<p class="sp"><i>Il primo attore.</i> Oh, per me... Ecco, giro per far l'entrata!</p> + +<p class="sta"><i>Escirà, per esser pronto a rientrare dalla porta del fondalino.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (alla Prima Attrice).</i> E allora, dunque, guardi, è +finita la scena tra lei e quella Madama Pace, che penserò poi io a +scrivere. Lei se ne sta... No, dove va?</p> + +<p class="sp"><i>La prima attrice.</i> Aspetti, mi rimetto il cappello...</p> + +<p class="sta"><i>Eseguirà, andando a prendere il suo cappello dall'attaccapanni.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ah già, benissimo! Dunque, lei resta qui a capo +chino.</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (divertita).</i> Ma se non è vestita di nero!</p> + +<p class="sp"><i>La prima attrice.</i> Sarò vestita di nero, e molto più propriamente +di lei!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (alla Figliastra).</i> Stia zitta, la prego! E stia a +vedere! Avrà da imparare!</p> + +<p class="sta"><i>Battendo le mani:</i></p> + +<p class="cont">Avanti! avanti! L'entrata!</p> + +<p class="sta"><i>E ridiscenderà dal palcoscenico per cogliere l'impressione della +scena. S'aprirà l'uscio in fondo e verrà avanti il Primo Attore, +con l'aria spigliata, sbarazzina d'un vecchietto galante. La +rappresentazione della scena, eseguita dagli Attori, apparirà fin +dalle prime battute un'altra cosa, senza che abbia tuttavia, neppur +minimamente, l'aria di una parodia; apparirà piuttosto come rimessa +in bello. Naturalmente, la Figliastra e il Padre, non potendo +riconoscersi affatto in quella Prima Attrice e in quel Primo Attore, +sentendo proferir le loro stesse parole, esprimeranno in vario modo, +ora con gesti, or con sorrisi, or con aperta protesta, l'impressione +che ne ricevono di sorpresa, di meraviglia, di sofferenza, ecc., +come si vedrà appresso. S'udrà dal cupolino chiaramente la voce del +Suggeritore.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il primo attore.</i> «Buon giorno, signorina...»</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (subito, non riuscendo a contenersi).</i> Ma no!</p> + +<p class="sta"><i>La Figliastra, vedendo entrare in quel modo il Primo Attore, +scoppierà intanto a ridere.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (infuriato).</i> Facciano silenzio! E lei finisca una +buona volta di ridere! Così non si può andare avanti!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (venendo dal proscenio).</i> Ma scusi, è naturalissimo, +signore! La signorina</p> + +<p class="sta"><i>indicherà la Prima Attrice</i></p> + +<p class="cont">se ne sta lì ferma, a posto; ma se dev'esser me, io le posso +assicurare che a sentirmi dire «buon giorno» a quel modo e con quel +tono, sarei scoppiata a ridere, proprio così come ho riso!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (avanzandosi un poco anche lui).</i> Ecco, già... l'aria, +il tono...</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ma che aria! Che tono! Si mettano da parte, adesso, +e mi lascino veder la prova!</p> + +<p class="sp"><i>Il primo attore (facendosi avanti).</i> Se debbo rappresentare un +vecchio, che viene in una casa equivoca...</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ma sì, non dia retta, per carità! Riprenda, +riprenda, ché va benissimo!</p> + +<p class="sta"><i>In attesa che l'Attore riprenda:</i></p> + +<p class="cont">Dunque...</p> + +<p class="sp"><i>Il primo attore.</i> «Buon giorno, signorina...»</p> + +<p class="sp"><i>La prima attrice.</i> «Buon giorno...»</p> + +<p class="sp"><i>Il primo attore (rifacendo il gesto del Padre, di spiare cioè sotto +al cappellino, ma poi esprimendo ben distintamente prima la +compiacenza e poi il timore).</i> «Ah... —ma... dico, non sarà la +prima volta, spero...»</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (correggendo, irresistibilmente).</i> Non «spero»—«è vero?», +«è vero?»</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Dice «è vero»—interrogazione.</p> + +<p class="sp"><i>Il primo attore (accennando al Suggeritore).</i> Io ho sentito «spero!»</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ma sì, è lo stesso! «è vero» o «spero». Prosegua, +prosegua—Ecco, forse un po' meno caricato... Ecco glielo farò io, +stia a vedere...</p> + +<p class="sta"><i>Risalirà sul palcoscenico, poi, rifacendo lui la parte fin +dall'entrata:</i></p> + +<p class="cont">—«Buon giorno, signorina...»</p> + +<p class="sp"><i>La prima attrice.</i> «Buon giorno.»</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> «Ah, ma... dico...»</p> + +<p class="sta"><i>rivolgendosi al Primo Attore per fargli notare il modo come avrà +guardato la Prima Attrice di sotto al cappellino:</i></p> + +<p class="cont">Sorpresa... timore e compiacimento...</p> + +<p class="sta"><i>Poi, riprendendo, rivolto alla Prima Attrice:</i></p> + +<p class="cont">«Non sarà la prima volta, è vero? che lei viene qua...»</p> + +<p class="sta"><i>Di nuovo, volgendosi con uno sguardo d'intelligenza al Primo +Attore:</i></p> + +<p class="cont">Mi spiego?</p> + +<p class="sta"><i>Alla Prima Attrice:</i></p> + +<p class="cont">E lei allora: «No, signore».</p> + +<p class="sta"><i>Di nuovo, al Primo Attore:</i></p> + +<p class="cont">Insomma come debbo dire? «Souplesse!»</p> + +<p class="sta"><i>E ridiscenderà dal Palcoscenico.</i></p> + +<p class="sp"><i>La prima attrice.</i> «No, signore...»</p> + +<p class="sp"><i>Il primo attore.</i> «C'è venuta qualche altra volta? Più d'una?»</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ma, no, aspetti! Lasci far prima a lei</p> + +<p class="sta"><i>indicherà la Prima Attrice</i></p> + +<p class="cont">il cenno di sì. «C'è venuta qualche altra volta?»</p> + +<p class="sta"><i>La Prima Attrice solleverà un po' il capo socchiudendo penosamente; +come per disgusto, gli occhi, e poi a un «Giù» del Capocomico +crollerà due volte il capo.</i></p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (irresistibilmente).</i> Oh Dio mio!</p> + +<p class="sta"><i>E subito si porrà una mano sulla bocca per impedire la risata.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (voltandosi).</i> Che cos'è?</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (subito).</i> Niente, niente!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (al Primo Attore).</i> A lei, a lei, seguiti!</p> + +<p class="sp"><i>Il primo attore.</i> «Più d'una? E dunque, via... non dovrebbe più +esser così... Permette che le levi io codesto cappellino?»</p> + +<p class="sta"><i>Il Primo Attore dirà quest'ultima battuta con un tal tono, e la +accompagnerà con una tal mossa, che la Figliastra, rimasta con +le mani sulla bocca, per quanto voglia frenarsi, non riuscirà +più a contenere la risata, che le scoppierà di tra le dita +irresistibilmente, fragorosa.</i></p> + +<p class="sp"><i>La prima attrice (indignata, tornandosene a posto).</i> Ah, io non +sto mica a far la buffona qua per quella lì!</p> + +<p class="sp"><i>Il primo attore.</i> E neanch'io! Finiamola!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (alla Figliastra, urlando).</i> La finisca! la finisca!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Sì, mi perdoni... mi perdoni...</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Lei è una maleducata! ecco quello che è! Una +presuntuosa!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (cercando d'interporsi).</i> Sissignore, è vero, è vero; ma la +perdoni.</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (risalendo sul palcoscenico).</i> Che vuole che perdoni! +È un'indecenza!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Sissignore, ma creda, creda, che fa un effetto così +strano—</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> ...strano? che strano? perché strano?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Io ammiro, signore, ammiro i suoi attori: il Signore là,</p> + +<p class="sta"><i>indicherà il Primo Attore</i></p> + +<p class="cont">la Signorina,</p> + +<p class="sta"><i>indicherà la Prima Attrice</i></p> + +<p class="cont">ma, certamente... ecco, non sono noi...</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Eh sfido! Come vuole che sieno, «loro», se sono gli +attori?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Appunto, gli attori! E fanno bene, tutti e due, le nostre +parti. Ma creda che a noi pare un'altra cosa, che vorrebbe esser la +stessa, e intanto non è!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ma come non è? Che cos'è allora?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Una cosa, che... diventa di loro; e non più nostra.</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ma questo, per forza! Gliel'ho già detto!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Sì, capisco, capisco... —</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i>—e dunque, basta!</p> + +<p class="sta"><i>Rivolgendosi agli Attori:</i></p> + +<p class="cont">Vuol dire che faremo poi le prove tra noi, come vanno fatte. È stata +sempre per me una maledizione provare davanti agli autori! Non sono +mai contenti!</p> + +<p class="sta"><i>Rivolgendosi al Padre e alla Figliastra:</i></p> + +<p class="cont">Su, riattacchiamo con loro; e vediamo se sarà possibile che lei non +rida più.</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Ah, non rido più, non rido più! Viene il bello +adesso per me; stia sicuro!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Dunque: quando lei dice: «Non badi la prego, a +quello che ho detto... Anche per me—capirà!»—</p> + +<p class="sta"><i>rivolgendosi al Padre:</i></p> + +<p class="cont">bisogna che lei attacchi subito: «Capisco, ah capisco...» e che +immediatamente domandi—</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (interrompendo).</i>—come! che cosa?</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> La ragione del suo lutto!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Ma no, signore! Guardi: quand'io gli dissi che +bisognava che non pensassi d'esser vestita così, sa come mi rispose +lui? «Ah, va bene! E togliamolo, togliamolo via subito, allora, +codesto vestitino!»</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Bello! Benissimo! Per far saltare così tutto il +teatro?</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Ma è la verità!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ma che verità, mi faccia il piacere! Qua siamo a +teatro! La verità, fino a un certo punto!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> E che vuol fare lei allora, scusi?</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Lo vedrà, lo vedrà! Lasci fare a me adesso!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> No, signore! Della mia nausea, di tutte le ragioni, +una più crudele e più vile dell'altra, per cui io sono «questa», +«così», vorrebbe forse cavarne un pasticcetto romantico sentimentale, +con lui che mi chiede le ragioni del lutto, e io che gli rispondo +lacrimando che da due mesi m'è morto papà? No, no, caro signore! +Bisogna che lui mi dica come m'ha detto: «Togliamo via subito allora, +codesto vestitino!». E io, con tutto il mio lutto nel cuore, di +appena due mesi, me ne sono andata là, vede? là, dietro quel +paravento, e con queste dita che mi ballano dall'onta, dal ribrezzo, +mi sono sganciato il busto, la veste...</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (ponendosi le mani tra i capelli).</i> Per carità! Che +dice?</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (gridando, frenetica).</i> La verità! la verità, signore!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ma sì, non nego, sarà la verità... e comprendo, +comprendo tutto il suo orrore, signorina; ma comprenda anche lei che +tutto questo sulla scena non è possibile!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Non è possibile? E allora, grazie tante, io non ci +sto!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ma no, veda...</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Non ci sto! non ci sto! Quello che è possibile sulla +scena ve lo siete combinato insieme tutti e due, di là, grazie! Lo +capisco bene! Egli vuol subito arrivare alla rappresentazione</p> + +<p class="sta"><i>caricando</i></p> + +<p class="cont">dei suoi travagli spirituali; ma io voglio rappresentare il mio +dramma! il mio!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (seccato, scrollandosi fieramente).</i> Oh, infine, il +suo! Non c'è soltanto il suo, scusi! C'è anche quello degli altri! +Quello di lui,</p> + +<p class="sta"><i>indicherà il Padre</i></p> + +<p class="cont">quello di sua madre! Non può stare che un personaggio venga, così, +troppo avanti, e sopraffaccia gli altri, invadendo la scena. Bisogna +contener tutti in un quadro armonico e rappresentare quel che è +rappresentabile! Lo so bene anch'io che ciascuno ha tutta una sua +vita dentro e che vorrebbe metterla fuori. Ma il difficile è appunto +questo: farne venir fuori quel tanto che è necessario, in rapporto +con gli altri; e pure in quel poco fare intendere tutta l'altra vita +che resta dentro! Ah, comodo, se ogni personaggio potesse in un bel +monologo, o... senz'altro... in una conferenza venire a scodellare +davanti al pubblico tutto quel che gli bolle in pentola!</p> + +<p class="sta"><i>Con tono bonario, conciliativo:</i></p> + +<p class="cont">Bisogna che lei si contenga, signorina. E creda, nel suo stesso +interesse, perché può anche fare una cattiva impressione, glielo +avverto, tutta codesta furia dilaniatrice, codesto disgusto +esasperato, quando lei stessa, mi scusi, ha confessato di essere +stata con altri, prima che con lui, da Madama Pace, più di una volta!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (abbassando il capo, con profonda voce, dopo una pausa +di raccoglimento).</i> È vero! Ma pensi che quegli altri sono egualmente +lui, per me.</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (non comprendendo).</i> Come, gli altri? Che vuol dire?</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Per chi cade nella colpa, signore, il responsabile +di tutte le colpe che seguono, non è sempre chi, primo, determinò la +caduta? E per me è lui, anche da prima ch'io nascessi. Lo guardi; e +veda se non è vero!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Benissimo! E le par poco il peso di tanto rimorso su +lui? Gli dia modo di rappresentarlo!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> E come, scusi? dico, come potrebbe rappresentare +tutti i suoi «nobili» rimorsi, tutti i suoi tormenti «morali», se +lei vuol risparmiargli l'orrore d'essersi un bel giorno trovata tra +le braccia, dopo averla invitata a togliersi l'abito del suo lutto +recente, donna e già caduta, quella bambina, signore, quella bambina +ch'egli si recava a vedere uscire dalla scuola?</p> + +<p class="sta"><i>Dirà queste ultime parole con voce tremante di commozione.</i></p> + +<p class="sta"><i>La Madre, nel sentirle dire così, sopraffatta da un émpito +d'incontenibile ambascia, che s'esprimerà prima in alcuni gemiti +soffocati, romperà alla fine in un pianto perduto. La commozione +vincerà tutti.</i></p> + +<p class="sta"><i>Lunga pausa.</i></p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (appena la Madre accennerà di quietarsi, soggiungerà, +cupa e risoluta).</i> Noi siamo qua tra noi, adesso, ignorati ancora dal +pubblico. Lei darà domani di noi quello spettacolo che crederà, +concertandolo a suo modo. Ma lo vuol vedere davvero, il dramma? +scoppiare davvero, com'è stato?</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ma sì, non chiedo di meglio, per prenderne fin d'ora +quanto sarà possibile!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Ebbene, faccia uscire quella madre.</p> + +<p class="sp"><i>La madre (levandosi dal suo pianto, con un urlo).</i> No, no! Non lo +permetta, signore! Non lo permetta!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ma è solo per vedere, signora!</p> + +<p class="sp"><i>La madre.</i> Io non posso! non posso!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ma se è già tutto avvenuto, scusi! Non capisco!</p> + +<p class="sp"><i>La madre.</i> No, avviene ora, avviene sempre! Il mio strazio non è +finito, signore! Io sono viva e presente, sempre, in ogni momento del +mio strazio, che si rinnova, vivo e presente sempre. Ma quei due +piccini là, li ha lei sentiti parlare? Non possono più parlare, +signore! Se ne stanno aggrappati a me, ancora, per tenermi vivo e +presente lo strazio: ma essi, per sè, non sono, non sono più! E +questa,</p> + +<p class="sta"><i>indicherà la Figliastra</i></p> + +<p class="cont">signore, se n'è fuggita, è scappata via da me e s'è perduta, +perduta... Se ora io me la vedo qua è ancora per questo, solo per +questo, sempre, sempre, per rinnovarmi sempre, presente, lo strazio +che vivo e ho sofferto anche per lei!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (solenne).</i> Il momento eterno, com'io le ho detto, signore! +Lei</p> + +<p class="sta"><i>indicherà la Figliastra</i></p> + +<p class="cont">è qui per cogliermi, fissarmi, tenermi agganciato e sospeso in +eterno, alla gogna, in quel solo momento fuggevole e vergognoso della +mia vita. Non può rinunziarvi, e lei, signore, non può veramente +risparmiarmelo.</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ma sì, io non dico di non rappresentarlo: formerà +appunto il nucleo di tutto il primo atto, fino ad arrivare alla +sorpresa di lei—</p> + +<p class="sta"><i>indicherà la Madre.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Ecco, sì. Perché è la mia condanna, tutta signore: tutta +la nostra passione, che deve culminare nel grido finale di lei!—</p> + +<p class="sta"><i>Indicherà anche lui la Madre.</i></p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> L'ho ancora qui negli orecchi! M'ha reso folle quel +grido!—Lei può rappresentarmi come vuole signore: non importa! Anche +vestita, purché abbia almeno le braccia—solo le braccia—nude, +perché, guardi, stando così,</p> + +<p class="sta"><i>si accosterà al Padre e gli appoggerà la testa sul petto</i></p> + +<p class="cont">con la testa appoggiata così, e le braccia così al suo collo, mi +vedevo pulsare qui, nel braccio qui, una vena; e allora, come se +soltanto quella vena viva mi facesse ribrezzo, strizzai gli occhi, +così, così, ed affondai la testa nel suo petto!</p> + +<p class="sta"><i>Voltandosi verso la Madre:</i></p> + +<p class="cont">Grida, grida, mamma!</p> + +<p class="sta"><i>Affonderà la testa nel petto del Padre, e con le spalle alzate come +per non sentire il grido, soggiungerà con voce di strazio soffocato:</i></p> + +<p class="cont">Grida, come hai gridato allora!</p> + +<p class="sp"><i>La madre (avventandosi per separarli).</i> No! Figlia, figlia mia!</p> + +<p class="sta"><i>E dopo averla staccata da lui:</i></p> + +<p class="cont">Bruto, bruto, è mia figlia! Non vedi che è mia figlia?</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (arretrando, al grido; fino alla ribalta, fra lo +sgomento degli Attori).</i> Benissimo; sì, benissimo! E allora, sipario, +sipario!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (accorrendo a lui, convulso).</i> Ecco, sì: perché è stato +veramente così, signore!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (ammirato e convinto).</i> Ma sì, qua, senz'altro! +Sipario! Sipario!</p> + +<p class="sta"><i>Alle grida reiterate del Capocomico, il Macchinista butterà giù il +sipario, lasciando fuori, davanti alla ribalta, il Capocomico e il +Padre.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (guardando in alto, con le braccia alzate).</i> Ma che +bestia! Dico sipario per intendere che l'Atto deve finir così, e +m'abbassano il sipario davvero!</p> + +<p class="sta"><i>Al Padre, sollevando un lembo della tenda per rientrare nel +palcoscenico:</i></p> + +<p class="cont">Sì, sì, benissimo! benissimo! Effetto sicuro! Bisogna finir così. +Garantisco, garantisco, per questo Primo Atto!</p> + +<p class="sta"><i>Rientrerà col Padre.</i></p> + +<hr> + +<p class="sta"><i>Riaprendosi il sipario si vedrà che i Macchinisti e Apparatori +avranno disfatto quel primo simulacro di scena e messo su, invece, +una piccola vasca da giardino.</i></p> + +<p class="sta"><i>Da una parte del palcoscenico staranno seduti in fila gli Attori e +dall'altra i Personaggi. Il Capocomico sarà in piedi, in mezzo al +palcoscenico, con una mano sulla bocca a pugno chiuso in atto di +meditare.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (scrollandosi dopo una breve pausa).</i> Oh, dunque: +veniamo al Secondo Atto! Lascino, lascino fare a me, come avevamo +prima stabilito, che andrà benone!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> La nostra entrata in casa di lui</p> + +<p class="sta"><i>indicherà il Padre</i></p> + +<p class="cont">a dispetto di quello lì!</p> + +<p class="sta"><i>indicherà il Figlio</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (spazientito).</i> Sta bene; ma lasci fare a me, le dico!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Purché appaja chiaro il dispetto!</p> + +<p class="sp"><i>La madre (dal suo canto tentennando il capo).</i> Per tutto il bene che +ce n'è venuto...</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (voltandosi a lei di scatto).</i> Non importa! Quanto più +danno a noi, tanto più rimorso per lui!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (spazientito).</i> Ho capito, ho capito! E si terrà conto +di questo in principio sopratutto! Non dubiti!</p> + +<p class="sp"><i>La madre (supplichevole).</i> Ma faccia che si capisca bene, la prego, +signore, per la mia coscienza ch'io cercai in tutti i modi—</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (interrompendo con sdegno, e seguitando).</i>—di +placarmi, di consigliarmi che questo dispetto non gli fosse fatto!</p> + +<p class="sta"><i>Al Capocomico:</i></p> + +<p class="cont">La contenti, la contenti, perché è vero! Io ne godo moltissimo; +perché, intanto, si può vedere: più lei è così supplice, più tenta +d'entrargli nel cuore, e più quello lì si tien lontano: «as-sen-te»! +Che gusto!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Vogliamo insomma cominciarlo, questo Secondo Atto?</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Non parlo più. Ma badi che svolgerlo tutto nel +giardino, come lei vorrebbe, non sarà possibile!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Perché non sarà possibile?</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Perché lui</p> + +<p class="sta"><i>indicherà di nuovo il Figlio</i></p> + +<p class="cont">se ne sta sempre chiuso in camera, appartato! E poi, in casa, c'è da +svolgere tutta la parte di quel povero ragazzo lì, smarrito, come le +ho detto.</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Eh già! Ma d'altra parte, capiranno, non possiamo +mica appendere i cartellini o cambiar di scena a vista, tre o quattro +volte per Atto!</p> + +<p class="sp"><i>Il primo attore.</i> Si faceva un tempo...</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Sì, quando il pubblico era forse come quella bambina +lì!</p> + +<p class="sp"><i>La prima attrice.</i> E l'illusione, più facile!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (con uno scatto, alzandosi).</i> L'illusione? Per carità, non +dicano l'illusione! Non adoperino codesta parola, che per noi è +particolarmente crudele!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (stordito).</i> E perché, scusi?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Ma sì, crudele! crudele! Dovrebbe capirlo!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> E come dovremmo dire allora? L'illusione da creare, +qua, agli spettatori—</p> + +<p class="sp"><i>Il primo attore.</i>—con la nostra rappresentazione—</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i>—l'illusione d'una realtà!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Comprendo, signore. Forse lei, invece, non può +comprendere noi. Mi scusi! Perché—veda—qua per lei e per i suoi +attori si tratta soltanto—ed è giusto—del loro giuoco.</p> + +<p class="sp"><i>La prima attrice (interrompendo sdegnata).</i> Ma che giuoco! Non siamo +mica bambini! Qua si recita sul serio.</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Non dico di no. E intendo, infatti, il giuoco della loro +arte, che deve dare appunto—come dice il signore—una perfetta +illusione di realtà.</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ecco, appunto!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Ora, se lei pensa che noi come noi</p> + +<p class="sta"><i>indicherà sè e sommariamente gli altri cinque Personaggi</i></p> + +<p class="cont">non abbiamo altra realtà fuori di questa illusione!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (stordito, guardando i suoi Attori rimasti anch'essi +come sospesi e smarriti).</i> E come sarebbe a dire?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (dopo averli un po' osservati, con un pallido sorriso).</i> Ma +sì, signori! Quale altra? Quella che per loro è un'illusione da +creare, per noi è invece l'unica nostra realtà.</p> + +<p class="sta"><i>Breve pausa. Si avanzerà di qualche passo verso il Capocomico, +e soggiungerà:</i></p> + +<p class="cont">Ma non soltanto per noi, del resto, badi! Ci pensi bene.</p> + +<p class="sta"><i>Lo guarderà negli occhi.</i></p> + +<p class="cont">Mi sa dire chi è lei?</p> + +<p class="sta"><i>E rimarrà con l'indice appuntato su lui.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (turbato, con un mezzo sorriso).</i> Come, chi +sono?—Sono io!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> E se le dicessi che non è vero, perché lei è me?</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Le risponderei che lei è un pazzo!</p> + +<p class="sta"><i>Gli Attori rideranno.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Hanno ragione di ridere: perché qua si giuoca;</p> + +<p class="sta"><i>al Direttore:</i></p> + +<p class="cont">e lei può dunque obbiettarmi che soltanto per un giuoco quel signore +là,</p> + +<p class="sta"><i>indicherà il Primo Attore</i></p> + +<p class="cont">che è «lui», dev'esser «me», che viceversa sono io, «questo». Vede +che l'ho colto in trappola?</p> + +<p class="sta"><i>Gli Attori torneranno a ridere.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (seccato).</i> Ma questo s'è già detto poco fa! Daccapo?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> No, no. Non volevo dir questo, infatti. Io la invito anzi +a uscire da questo giuoco</p> + +<p class="sta"><i>guardando la Prima Attrice, come per prevenire</i></p> + +<p class="cont">—d'arte! d'arte!—che lei è solito di fare qua coi suoi attori; +e torno a domandarle seriamente: chi è lei?</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (rivolgendosi quasi strabiliato, e insieme irritato, +agli Attori).</i> Oh, ma guardate che ci vuole una bella faccia tosta! +Uno che si spaccia per personaggio, venire a domandare a me, chi +sono!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (con dignità, ma senza alterigia).</i> Un personaggio, +signore, può sempre domandare a un uomo chi è. Perché un personaggio +ha veramente una vita sua, segnata di caratteri suoi, per cui è +sempre «qualcuno». Mentre un uomo—non dico lei, adesso—un uomo così +in genere, può non esser «nessuno».</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Già! Ma lei lo domanda a me, che sono il Direttore! +il Capocomico! Ha capito?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (quasi in sordina, con melliflua umiltà).</i> Soltanto per +sapere, signore, se veramente lei com'è adesso, si vede... come vede +per esempio, a distanza di tempo, quel che lei era una volta, con +tutte le illusioni che allora si faceva; con tutte le cose, dentro e +intorno a lei, come allora le parevano—ed erano, erano realmente per +lei!—Ebbene, signore: ripensando a quelle illusioni che adesso lei +non si fa più, a tutte quelle cose che ora non le «sembrano» più come +per lei «erano» un tempo; non si sente mancare, non dico queste +tavole di palcoscenico, ma il terreno, il terreno sotto i piedi, +argomentando che ugualmente «questo» come lei ora si sente, tutta la +sua realtà d'oggi così com'è, è destinata a parerle illusione domani?</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (senza aver ben capito, nell'intontimento della +speciosa argomentazione).</i> Ebbene? E che vuol concludere con questo?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Oh, niente, signore. Farle vedere che se noi (indicherà +di nuovo sè e gli altri Personaggi) oltre la illusione, non abbiamo +altra realtà, è bene che anche lei diffidi della realtà sua, di +questa che lei oggi respira e tocca in sè, perché—come quella di +jeri—è destinata a scoprirlesi illusione domani.</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (rivolgendosi a prenderla in riso).</i> Ah, benissimo! E +dica per giunta che lei, con codesta commedia che viene a +rappresentarmi qua, è più vero e reale di me!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (con la massima serietà).</i> Ma questo senza dubbio, signore!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ah sì?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Credevo che lei lo avesse già compreso fin da principio.</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Più reale di me?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Se la sua realtà può cangiare dall'oggi al domani...</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ma si sa che può cangiare, sfido! Cangia +continuamente, come quella di tutti!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (con un grido).</i> Ma la nostra no, signore! Vede? La +differenza è questa! Non cangia, non può cangiare, né esser altra, +mai, perché già fissata—così—«questa»—per sempre—(è terribile, +signore!) realtà immutabile, che dovrebbe dar loro un brivido +nell'accostarsi a noi!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (con uno scatto, parandoglisi davanti per un'idea che +gli sorgerà all'improvviso).</i> Io vorrei sapere però, quando mai s'è +visto un personaggio che, uscendo dalla sua parte, si sia messo a +perorarla così come fa lei, e a proporla, a spiegarla. Me lo sa dire? +Io non l'ho mai visto!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Non l'ha mai visto, signore, perché gli autori nascondono +di solito il travaglio della loro creazione. Quando i personaggi son +vivi, vivi veramente davanti al loro autore, questo non fa altro che +seguirli nelle parole, nei gesti ch'essi appunto gli propongono, e +bisogna ch'egli li voglia com'essi si vogliono; e guai se non fa +così! Quando un personaggio è nato, acquista subito una tale +indipendenza anche dal suo stesso autore, che può esser da tutti +immaginato in tant'altre situazioni in cui l'autore non pensò di +metterlo, e acquistare anche, a volte, un significato che l'autore +non si sognò mai di dargli!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ma sì, questo lo so!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> E dunque, perché si fa meraviglia di noi? Immagini per un +personaggio la disgrazia che le ho detto, d'esser nato vivo dalla +fantasia d'un autore che abbia voluto poi negargli la vita, e mi dica +se questo personaggio lasciato così, vivo e senza vita, non ha +ragione di mettersi a fare quel che stiamo facendo noi, ora, qua +davanti a loro, dopo averlo fatto a lungo a lungo, creda, davanti a +lui per persuaderlo, per spingerlo, comparendogli ora io, ora lei,</p> + +<p class="sta"><i>indicherà la Figliastra</i></p> + +<p class="cont">ora quella povera madre...</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (venendo avanti come trasognata).</i> È vero, anch'io, +anch'io signore, per tentarlo, tante volte, nella malinconia di quel +suo scrittojo, all'ora del crepuscolo, quand'egli, abbandonato su una +poltrona, non sapeva risolversi a girar la chiavetta della luce e +lasciava che l'ombra gl'invadesse la stanza e che quell'ombra +brulicasse di noi, che andavamo a tentarlo...</p> + +<p class="sta"><i>Come se si vedesse ancora là in quello scrittojo e avesse fastidio +della presenza di tutti quegli Attori:</i></p> + +<p class="cont">Se loro tutti se n'andassero! se ci lasciassero soli! La mamma lì, +con quel figlio—io con quella bambina—quel ragazzo là sempre +solo—e poi io con lui</p> + +<p class="sta"><i>indicherà appena il Padre</i></p> + +<p class="cont">—e poi io sola, io sola... —in quell'ombra</p> + +<p class="sta"><i>balzerà a un tratto, come se nella visione che ha di sè, lucente in +quell'ombra e viva, volesse afferrarsi</i></p> + +<p class="cont">ah, la mia vita! Che scene, che scene andavamo a proporgli!—Io, io +lo tentavo più di tutti!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Già! Ma forse è stato per causa tua; appunto per codeste +tue troppe insistenze, per le tue troppe incontinenze!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Ma che! Se egli stesso m'ha voluta così!</p> + +<p class="sta"><i>Verrà presso al Capocomico per dirgli come in confidenza:</i></p> + +<p class="cont">Io credo che fu piuttosto, signore, per avvilimento o per sdegno del +teatro, così come il pubblico solitamente lo vede e lo vuole...</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Andiamo avanti, andiamo avanti, santo Dio, e veniamo +al fatto, signori miei!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Eh, ma mi pare, scusi, che di fatti ne abbia fin +troppi, con la nostra entrata in casa di lui!</p> + +<p class="sta"><i>Indicherà il Padre.</i></p> + +<p class="cont">Diceva che non poteva appendere i cartellini o cangiar di scena ogni +cinque minuti!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Già! Ma appunto! Combinarli, aggrupparli in +un'azione simultanea e serrata, e non come pretende lei, che vuol +vedere prima il suo fratellino che ritorna dalla scuola e s'aggira +come un'ombra per le stanze, nascondendosi dietro gli usci a meditare +un proposito, in cui—com'ha detto?—</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i>—Si dissuga, signore, si dissuga tutto!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Non ho mai sentito codesta parola! E va bene: +«crescendo soltanto negli occhi», è vero?</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Sissignore: eccolo lì!</p> + +<p class="sta"><i>Lo indicherà presso la Madre.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Brava! E poi, contemporaneamente, vorrebbe anche +quella bambina che giuoca, ignara, nel giardino. L'uno in casa, e +l'altra nel giardino, è possibile?</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Ah, nel sole, signore, felice! È l'unico mio premio, +la sua allegria, la sua festa, in quel giardino; tratta dalla +miseria, dallo squallore di un'orribile camera dove dormivamo tutti e +quattro—e io con lei—io, pensi! con l'orrore del mio corpo +contaminato, accanto a lei che mi stringeva forte forte coi suoi +braccini amorosi e innocenti. Nel giardino, appena mi vedeva, correva +a prendermi per mano. I fiori grandi non li vedeva; andava a scoprire +invece tutti quei «pittoli pittoli» e me li voleva mostrare, facendo +una festa, una festa!</p> + +<p class="sta"><i>Così dicendo, straziata dal ricordo, romperà in un pianto lungo, +disperato, abbattendo il capo sulle braccia abbandonate sul tavolino. +La commozione vincerà tutti. Il Capocomico le si accosterà quasi +paternamente, e le dirà per confortarla:</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Faremo il giardino, faremo il giardino, non dubiti: +e vedrà che ne sarà contenta! Le scene le aggrupperemo lì!</p> + +<p class="sta"><i>Chiamando per nome un Apparatore:</i></p> + +<p class="cont">Ehi, calami qualche spezzato d'alberi! Due cipressetti qua davanti a +questa vasca!</p> + +<p class="sta"><i>Si vedranno calare dall'alto del palcoscenico due cipressetti. Il +Macchinista, accorrendo, fermerà coi chiodi i due pedani.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (alla Figliastra).</i> Così alla meglio, adesso, per dare +un'idea.</p> + +<p class="sta"><i>Richiamerà per nome l'Apparatore.</i></p> + +<p class="cont">Ehi, dammi ora un po' di cielo!</p> + +<p class="sp"><i>L'apparatore (dall'alto).</i> Che cosa?</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Un po' di cielo! Un fondalino, che cada qua dietro +questa vasca!</p> + +<p class="sta"><i>Si vedrà calare dall'alto del palcoscenico una tela bianca.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ma non bianco! T'ho detto cielo! Non fa nulla, +lascia: rimedierò io.</p> + +<p class="sta"><i>Chiamando:</i></p> + +<p class="cont">Ehi, elettricista, spegni tutto e dammi un po' di atmosfera... +atmosfera lunare... blu, blu alle bilance, e blu sulla tela, col +riflettore... Così! Basta!</p> + +<p class="sta"><i>Si sarà fatta, a comando, una misteriosa scena lunare, che indurrà +gli Attori a parlare e muoversi come di sera, in un giardino, sotto +la luna.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (alla Figliastra).</i> Ecco, guardi! E ora il giovinetto, +invece di nascondersi dietro gli usci delle stanze, potrebbe +aggirarsi qua nel giardino, nascondendosi dietro gli alberi. Ma +capirà che sarà difficile trovare una bambina che faccia bene la +scena con lei, quando le mostra i fiorellini.</p> + +<p class="sta"><i>Rivolgendosi al Giovinetto:</i></p> + +<p class="cont">Venga, venga avanti lei, piuttosto! Vediamo di concretare un po'!</p> + +<p class="sta"><i>E poiché il ragazzo non si muove:</i></p> + +<p class="cont">Avanti, avanti!</p> + +<p class="sta"><i>Poi, tirandolo avanti, cercando di fargli tener ritto il capo che +ogni volta ricasca giù:</i></p> + +<p class="cont">Ah, dico, un bel guajo, anche questo ragazzo... Ma com'è?... Dio mio, +bisognerebbe pure che qualche cosa dicesse...</p> + +<p class="sta"><i>Gli s'appresserà, gli poserà una mano sulla spalla, lo condurrà +dietro allo spezzato d'alberi.</i></p> + +<p class="cont">Venga, venga un po': mi faccia vedere! Si nasconda un po' +qua... Così... Si provi a sporgere un po' il capo, a spiare...</p> + +<p class="sta"><i>Si scosterà per vedere l'effetto: e appena il Giovinetto eseguirà +l'azione tra lo sgomento degli Attori che resteranno +impressionatissimi:</i></p> + +<p class="cont">Ah, benissimo... benissimo...</p> + +<p class="sta"><i>Rivolgendosi alla Figliastra:</i></p> + +<p class="cont">E dico, se la bambina, sorprendendolo così a spiare, accorresse a lui +e gli cavasse di bocca almeno qualche parola?</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (sorgendo in piedi).</i> Non speri che parli, finché c'è +quello lì!</p> + +<p class="sta"><i>Indicherà il Figlio.</i></p> + +<p class="cont">Bisognerebbe che lei mandasse via, prima, quello lì.</p> + +<p class="sp"><i>Il figlio (avviandosi risoluto verso una delle due scalette).</i> Ma +prontissimo! Felicissimo! Non chiedo di meglio!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (subito trattenendolo).</i> No! Dove va? Aspetti!</p> + +<p class="sta"><i>La Madre si alzerà sgomenta, angosciata dal pensiero che egli se ne +vada davvero, e istintivamente leverà le braccia quasi per +trattenerlo, pur senza muoversi dal suo posto.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il figlio (arrivando alla ribalta, al Capocomico che lo tratterrà).</i> +Non ho proprio nulla, io, da far qui! Me ne lasci andare, la prego! +Me ne lasci andare!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Come non ha nulla da fare?</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (placidamente, con ironia).</i> Ma non lo trattenga! Non +se ne va!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Deve rappresentare la terribile scena del giardino con +sua madre!</p> + +<p class="sp"><i>Il figlio (subito, risoluto, fieramente).</i> Io non rappresento nulla! +E l'ho dichiarato fin da principio!</p> + +<p class="sta"><i>Al Capocomico:</i></p> + +<p class="cont">Me ne lasci andare!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra (accorrendo, al Capocomico).</i> Permette, signore?</p> + +<p class="sta"><i>Gli farà abbassare le braccia, con cui trattiene il Figlio.</i></p> + +<p class="cont">Lo lasci!</p> + +<p class="sta"><i>Poi, rivolgendosi a lui, appena il Capocomico lo avrà lasciato:</i></p> + +<p class="cont">Ebbene, vattene!</p> + +<p class="sta"><i>Il Figlio resterà proteso verso la scaletta, ma, come legato da un +potere occulto, non potrà scenderne gli scalini; poi, tra lo stupore +e lo sgomento ansioso degli Attori, si moverà lentamente lungo la +ribalta, diretto all'altra scaletta del palcoscenico; ma giuntovi, +resterà anche lì proteso, senza poter discendere. La Figliastra, che +lo avrà seguito con gli occhi in atteggiamento di sfida, scoppierà a +ridere.</i></p> + +<p class="cont">—Non può, vede? non può! Deve restar qui, per forza, legato alla +catena, indissolubilmente. Ma se io che prendo il volo, signore, +quando accade ciò che deve accadere—proprio per l'odio che sento per +lui, proprio per non vedermelo più davanti—ebbene, se io sono ancora +qua, e sopporto la sua vista e la sua compagnia—si figuri se può +andarsene via lui che deve, deve restar qua veramente con questo suo +bel padre, e quella madre là, senza più altri figli che lui...</p> + +<p class="sta"><i>Rivolgendosi alla Madre:</i></p> + +<p class="cont">—E su, su, mamma! Vieni...</p> + +<p class="sta"><i>Rivolgendosi al Capocomico per indicargliela:</i></p> + +<p class="cont">—Guardi, s'era alzata, s'era alzata per trattenerlo...</p> + +<p class="sta"><i>Alla Madre, quasi attirandola per virtù magica:</i></p> + +<p class="cont">—Vieni, Vieni...</p> + +<p class="sta"><i>Poi al Capocomico:</i></p> + +<p class="cont">—Immagini che cuore può aver lei di mostrare qua ai suoi attori +quello che prova; ma è tanta la brama d'accostarsi a lui, +che—eccola—vede? è disposta a vivere la sua scena!</p> + +<p class="sta"><i>Difatti la Madre si sarà accostata, e appena la Figliastra finirà di +proferire le ultime parole, aprirà le braccia per significare che +acconsente.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il figlio (subito).</i> Ah, ma io no! Io no! Se non me ne posso andare, +resterò qua; ma le ripeto che io non rappresento nulla!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (al Capocomico, fremendo).</i> Lei lo può costringere, +signore!</p> + +<p class="sp"><i>Il figlio.</i> Non può costringermi nessuno!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Ti costringerò io!</p> + +<p class="sp"><i>La figliastra.</i> Aspettate! Aspettate! Prima, la bambina alla vasca!</p> + +<p class="sta"><i>Correrà a prendere la Bambina, si piegherà sulle gambe davanti a +lei, le prenderà la faccina tra le mani.</i></p> + +<p class="cont">Povero amorino mio, tu guardi smarrita, con codesti occhioni belli: +chi sa dove ti par d'essere! Siamo su un palcoscenico, cara! Che +cos'è un palcoscenico? Ma, vedi? un luogo dove si giuoca a far sul +serio. Ci si fa la commedia. E noi faremo ora la commedia. Sul serio, +sai! Anche tu...</p> + +<p class="sta"><i>L'abbraccerà, stringendosela sul seno e dondolandosi un po'.</i></p> + +<p class="cont">Oh amorino mio, amorino mio, che brutta commedia farai tu! che cosa +orribile è stata pensata per te! Il giardino, la vasca... Eh, finta, +si sa! Il guajo è questo, carina: che è tutto finto, qua! Ah, ma già +forse a te bambina, piace più una vasca finta che una vera; per +poterci giocare, eh? Ma no, sarà per gli altri un gioco; non per te, +purtroppo, che sei vera, amorino, e che giochi per davvero in una +vasca vera, bella, grande, verde, con tanti bambù che vi fanno +l'ombra, specchiandovisi, e tante tante anatrelle che vi nuotano +sopra, rompendo quest'ombra. Tu la vuoi acchiappare, una di queste +anatrelle...</p> + +<p class="sta"><i>Con un urlo che riempie tutti di sgomento:</i></p> + +<p class="cont">no, Rosetta mia, no! La mamma non bada a te, per quella canaglia di +figlio là! Io sono con tutti i miei diavoli in testa... E quello lì...</p> + +<p class="sta"><i>Lascerà la Bambina e si rivolgerà col solito piglio al Giovinetto:</i></p> + +<p class="cont">Che stai a far qui, sempre con codest'aria di mendico? Sarà anche per +causa tua, se quella piccina affoga: per codesto tuo star così, come +se io facendovi entrare in casa non avessi pagato per tutti!</p> + +<p class="sta"><i>Afferrandogli un braccio per forzarlo a cacciar fuori dalla tasca +una mano:</i></p> + +<p class="cont">Che hai lì? Che nascondi? Fuori, fuori questa mano!</p> + +<p class="sta"><i>Gli strapperà la mano dalla tasca e, tra l'orrore di tutti, scoprirà +ch'essa impugna una rivoltella. Lo mirerà un po' come soddisfatta: +poi dirà, cupa:</i></p> + +<p class="cont">Ah! Dove, come te la sei procurata?</p> + +<p class="sta"><i>E poiché il Giovinetto, sbigottito, sempre con gli occhi sbarrati e +vani, non risponderà:</i></p> + +<p class="cont">Sciocco, in te, invece d'ammazzarmi, io, avrei ammazzato uno di quei +due; o tutti e due: il padre e il figlio!</p> + +<p class="sta"><i>Lo ricaccerà dietro al cipressetto da cui stava a spiare; poi +prenderà la Bambina e la calerà dentro la vasca, mettendovela a +giacere in modo che resti nascosta; infine, si accascerà lì, col +volto tra le braccia appoggiate all'orlo della vasca.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Benissimo!</p> + +<p class="sta"><i>Rivolgendosi al Figlio:</i></p> + +<p class="cont">E contemporaneamente...</p> + +<p class="sp"><i>Il figlio (con sdegno).</i> Ma che contemporaneamente! Non è vero, +signore! Non c'è stata nessuna scena fra me e lei!</p> + +<p class="sta"><i>Indicherà la Madre.</i></p> + +<p class="cont">Se lo faccia dire da lei stessa, come è stato.</p> + +<p class="sta"><i>Intanto la Seconda Donna e l'Attor Giovane si saranno staccati dal +gruppo degli Attori e l'una si sarà messa a osservare con molta +attenzione la Madre che le starà di fronte, e l'altro il Figlio, per +poterne poi rifare le parti.</i></p> + +<p class="sp"><i>La madre.</i> Sì, è vero, signore! Io ero entrata nella sua camera.</p> + +<p class="sp"><i>Il figlio.</i> Nella mia camera, ha inteso? Non nel giardino!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ma questo non ha importanza! Bisogna raggruppar +l'azione, ho detto!</p> + +<p class="sp"><i>Il figlio (scorrendo l'Attor Giovane che l'osserva).</i> Che cosa vuol +lei?</p> + +<p class="sp"><i>L'attor giovane.</i> Niente; la osservo.</p> + +<p class="sp"><i>Il figlio (voltandosi dall'altra parte, alla Seconda Donna).</i> Ah—e +qua c'è lei? Per rifar la sua parte?</p> + +<p class="sta"><i>Indicherà la Madre.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Per l'appunto! Per l'appunto! E dovrebbe esser +grato, mi sembra, di questa loro attenzione!</p> + +<p class="sp"><i>Il figlio.</i> Ah, si! Grazie! Ma non ha ancora compreso che questa +commedia lei non la può fare! Noi non siamo mica dentro di lei, e i +suoi attori stanno a guardarci da fuori. Le par possibile che si viva +davanti a uno specchio che, per di più, non contento d'agghiacciarci +con l'immagine della nostra stessa espressione, ce la ridà come una +smorfia irriconoscibile di noi stessi?</p> + +<p class="sp"><i>Il padre.</i> Questo è vero! Questo è vero! Se ne persuada!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (all'Attor Giovane e alla Seconda Donna).</i> Va bene, si +levino davanti!</p> + +<p class="sp"><i>Il figlio.</i> È inutile! Io non mi presto.</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Si stia zitto, adesso, e mi lasci sentir sua madre!</p> + +<p class="sta"><i>Alla Madre:</i></p> + +<p class="cont">Ebbene? Era entrata?</p> + +<p class="sp"><i>La madre.</i> Sissignore, nella sua camera, non potendone più. Per +votarmi il cuore di tutta l'angoscia che m'opprime. Ma appena lui mi +vide entrare—</p> + +<p class="sp"><i>Il figlio.</i>—nessuna scena! Me ne andai; me n'andai per non fare +una scena. Perché non ho mai fatto scene, io; ha capito?</p> + +<p class="sp"><i>La madre.</i> È vero! È così. È così!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ma ora bisogna pur farla questa scena tra lei e lui! +È indispensabile!</p> + +<p class="sp"><i>La madre.</i> Per me, signore, io sono qua! Magari mi desse lei il modo +di potergli parlare un momento, di potergli dire tutto quello che mi +sta nel cuore.</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (appressandosi al Figlio, violentissimo).</i> Tu la farai! per +tua madre! per tua madre!</p> + +<p class="sp"><i>Il figlio (più che risoluto).</i> Non faccio nulla!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (afferrandolo per il petto, e scrollandolo).</i> Per Dio, +obbedisci! Obbedisci! Non senti come ti parla! Non hai viscere di +figlio?</p> + +<p class="sp"><i>Il figlio (afferrandolo anche lui).</i> No! No! e finiscila una buona +volta!</p> + +<p class="sta"><i>Costernazione generale. La Madre, spaventata, cercherà di +interporsi, di separarli.</i></p> + +<p class="sp"><i>La madre (c.s.).</i> Per carità! Per carità!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (senza lasciarlo).</i> Devi obbedire! Devi obbedire!</p> + +<p class="sp"><i>Il figlio (colluttando con lui e alla fine buttandolo a terra presso +la scaletta, tra l'orrore di tutti).</i> Ma che cos'è codesta frenesia +che t'ha preso? Non ha ritegno di portare davanti a tutti la sua +vergogna e la nostra! Io non mi presto! non mi presto! E interpreto +così la volontà di chi non volle portarci sulla scena!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ma se ci siete venuti!</p> + +<p class="sp"><i>Il figlio (additando il Padre).</i> Lui, non io!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> E non è qua anche lei?</p> + +<p class="sp"><i>Il figlio.</i> C'è voluto venir lui, trascinandoci tutti e prestandosi +anche a combinare di là insieme con lei non solo quello che è +realmente avvenuto; ma come se non bastasse, anche quello che non c'è +stato!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico.</i> Ma dica, dica lei almeno che cosa c'è stato! Lo dica +a me! Se n'è uscito dalla sua camera, senza dir nulla?</p> + +<p class="sp"><i>Il figlio (dopo un momento d'esitazione).</i> Nulla. Proprio, per non +fare una scena!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (incitandolo).</i> Ebbene, e poi? che ha fatto?</p> + +<p class="sp"><i>Il figlio (tra l'angosciosa attenzione di tutti, muovendo alcuni +passi sul palcoscenico).</i> Nulla... Attraversando il giardino... +S'interromperà, fosco, assorto.</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (spingendolo sempre più a dire, impressionato dal +ritegno di lui).</i> Ebbene? attraversando il giardino?</p> + +<p class="sp"><i>Il figlio (esasperato, nascondendo il volto con un braccio).</i> Ma +perché mi vuol far dire, signore? È orribile!</p> + +<p class="sta"><i>La Madre tremerà tutta, con gemiti soffocati, guardando verso la +vasca.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (piano, notando quello sguardo, si rivolgerà al Figlio +con crescente apprensione).</i> La bambina?</p> + +<p class="sp"><i>Il figlio (guardando davanti a sè, nella sala).</i> Là, nella vasca...</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (a terra, indicando pietosamente la Madre).</i> E lei lo +seguiva, signore!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (al Figlio, con ansia).</i> E allora, lei?</p> + +<p class="sp"><i>Il figlio (lentamente, sempre guardando davanti a sè).</i> Accorsi; mi +precipitai per ripescarla... Ma a un tratto m'arrestai, perché dietro +quegli alberi vidi una cosa che mi gelò: il ragazzo, il ragazzo che +se ne stava lì fermo, con occhi da pazzo, a guardare nella vasca la +sorellina affogata.</p> + +<p class="sta"><i>La Figliastra, rimasta curva presso la vasca a nascondere la +Bambina, risponderà come un'eco dal fondo, singhiozzando +perdutamente.</i></p> + +<p class="sta"><i>Pausa.</i></p> + +<p class="cont">Feci per accostarmi; e allora...</p> + +<p class="sta"><i>Rintronerà dietro gli alberi, dove il Giovinetto è rimasto nascosto, +un colpo di rivoltella.</i></p> + +<p class="sp"><i>La madre (con un grido straziante, accorrendo col Figlio e con tutti +gli Attori in mezzo al subbuglio generale).</i> Figlio! Figlio mio!</p> + +<p class="sta"><i>E poi, fra la confusione e le grida sconnesse degli altri:</i></p> + +<p class="cont">Ajuto! Ajuto!</p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (tra le grida, cercando di farsi largo, mentre il +Giovinetto sarà sollevato da capo e da piedi e trasportato via, +dietro la tenda bianca).</i> S'è ferito? s'è ferito davvero?</p> + +<p class="sta"><i>Tutti, tranne il Capocomico e il Padre, rimasto per terra presso la +scaletta, saranno scomparsi dietro il fondalino abbassato, che fa da +cielo, e vi resteranno un po' parlottando angosciosamente, poi, da +una parte e dall'altra di esso, rientreranno in iscena gli Attori.</i></p> + +<p class="sp"><i>La prima attrice (rientrando da destra, addolorata).</i> È morto! +Povero ragazzo! È morto! Oh che cosa!</p> + +<p class="sp"><i>Il primo attore (rientrando da sinistra, ridendo).</i> Ma che morto! +Finzione! finzione! Non ci creda!</p> + +<p class="sp"><i>Altri attori da destra.</i> Finzione? Realtà! realtà! È morto!</p> + +<p class="sp"><i>Altri attori da sinistra.</i> No! Finzione! Finzione!</p> + +<p class="sp"><i>Il padre (levandosi e gridando tra loro).</i> Ma che finzione! Realtà, +realtà, signori! realtà!</p> + +<p class="sta"><i>E scomparirà anche lui, disperatamente, dietro il fondalino.</i></p> + +<p class="sp"><i>Il capocomico (non potendone più).</i> Finzione! realtà! Andate al +diavolo tutti quanti! Luce! Luce! Luce!</p> + +<p class="sta"><i>D'un tratto, tutto il palcoscenico e tutta la sala del teatro +sfolgoreranno di vivissima luce. Il capocomico rifiaterà come +liberato da un incubo, e tutti si guarderanno negli occhi, sospesi e +smarriti.</i></p> + +<p class="cont">Ah! Non m'era mai capitata una cosa simile! Mi hanno fatto perdere +una giornata!</p> + +<p class="sta"><i>Guarderà l'orologio.</i></p> + +<p class="cont">Andate, andate! Che volete più fare adesso? Troppo tardi per +ripigliare la prova. A questa sera!</p> + +<p class="sta"><i>E appena gli Attori se ne saranno andati, salutandolo:</i></p> + +<p class="cont">Ehi, elettricista, spegni tutto!</p> + +<p class="sta"><i>Non avrà finito di dirlo, che il teatro piomberà per un attimo nella +più fitta oscurità.</i></p> + +<p class="cont">Eh, perdio! Lasciami almeno accesa una lampadina, per vedere dove +metto i piedi!</p> + +<p class="sta"><i>Subito, dietro il fondalino, come per uno sbaglio d'attacco, +s'accenderà un riflettore verde, che proietterà, grandi e spiccate, +le ombre dei Personaggi, meno il Giovinetto e la Bambina. Il +Capocomico, vedendole, schizzerà via dal palcoscenico, atterrito. +Contemporaneamente si spegnerà il riflettore dietro il fondalino, e +si rifarà sul palcoscenico il notturno azzurro di prima. Lentamente, +dal lato destro della tela verrà prima avanti il Figlio, seguito +dalla Madre con le braccia protese verso di lui; poi dal lato +sinistro il Padre. Si fermeranno a metà del palcoscenico, rimanendo +lì come forme trasognate. Verrà fuori, ultima, da sinistra, la +Figliastra che correrà verso una delle scalette; sul primo scalino +si fermerà un momento a guardare gli altri tre e scoppierà in una +stridula risata, precipitandosi poi giù per la scaletta; correrà +attraverso il corridojo tra le poltrone; si fermerà ancora una volta +e di nuovo riderà, guardando i tre rimasti lassù; scomparirà dalla +sala, e ancora, dal ridotto, se ne udrà la risata. Poco dopo calerà +la tela.</i></p> + +<p class="sta">FINE</p> + + + + + + + + +<pre> + + + + + +End of the Project Gutenberg EBook of Sei personaggi in cerca d'autore, by +Luigi Pirandello + +*** END OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK SEI PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE *** + +***** This file should be named 18457-h.htm or 18457-h.zip ***** +This and all associated files of various formats will be found in: + http://www.gutenberg.org/1/8/4/5/18457/ + +Produced by Andrew Sly from a text provided by Liber Liber. +http://www.liberliber.it/ + + +Updated editions will replace the previous one--the old editions +will be renamed. + +Creating the works from public domain print editions means that no +one owns a United States copyright in these works, so the Foundation +(and you!) can copy and distribute it in the United States without +permission and without paying copyright royalties. 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It exists +because of the efforts of hundreds of volunteers and donations from +people in all walks of life. + +Volunteers and financial support to provide volunteers with the +assistance they need, is critical to reaching Project Gutenberg-tm's +goals and ensuring that the Project Gutenberg-tm collection will +remain freely available for generations to come. In 2001, the Project +Gutenberg Literary Archive Foundation was created to provide a secure +and permanent future for Project Gutenberg-tm and future generations. +To learn more about the Project Gutenberg Literary Archive Foundation +and how your efforts and donations can help, see Sections 3 and 4 +and the Foundation web page at http://www.pglaf.org. + + +Section 3. Information about the Project Gutenberg Literary Archive +Foundation + +The Project Gutenberg Literary Archive Foundation is a non profit +501(c)(3) educational corporation organized under the laws of the +state of Mississippi and granted tax exempt status by the Internal +Revenue Service. The Foundation's EIN or federal tax identification +number is 64-6221541. Its 501(c)(3) letter is posted at +http://pglaf.org/fundraising. Contributions to the Project Gutenberg +Literary Archive Foundation are tax deductible to the full extent +permitted by U.S. federal laws and your state's laws. + +The Foundation's principal office is located at 4557 Melan Dr. S. +Fairbanks, AK, 99712., but its volunteers and employees are scattered +throughout numerous locations. Its business office is located at +809 North 1500 West, Salt Lake City, UT 84116, (801) 596-1887, email +business@pglaf.org. 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Donations are accepted in a number of other +ways including checks, online payments and credit card donations. +To donate, please visit: http://pglaf.org/donate + + +Section 5. General Information About Project Gutenberg-tm electronic +works. + +Professor Michael S. Hart is the originator of the Project Gutenberg-tm +concept of a library of electronic works that could be freely shared +with anyone. For thirty years, he produced and distributed Project +Gutenberg-tm eBooks with only a loose network of volunteer support. + + +Project Gutenberg-tm eBooks are often created from several printed +editions, all of which are confirmed as Public Domain in the U.S. +unless a copyright notice is included. Thus, we do not necessarily +keep eBooks in compliance with any particular paper edition. + + +Most people start at our Web site which has the main PG search facility: + + http://www.gutenberg.org + +This Web site includes information about Project Gutenberg-tm, +including how to make donations to the Project Gutenberg Literary +Archive Foundation, how to help produce our new eBooks, and how to +subscribe to our email newsletter to hear about new eBooks. + + +</pre> + +</body> +</html> + diff --git a/LICENSE.txt b/LICENSE.txt new file mode 100644 index 0000000..6312041 --- /dev/null +++ b/LICENSE.txt @@ -0,0 +1,11 @@ +This eBook, including all associated images, markup, improvements, +metadata, and any other content or labor, has been confirmed to be +in the PUBLIC DOMAIN IN THE UNITED STATES. + +Procedures for determining public domain status are described in +the "Copyright How-To" at https://www.gutenberg.org. + +No investigation has been made concerning possible copyrights in +jurisdictions other than the United States. 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