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You may copy it, give it away or +re-use it under the terms of the Project Gutenberg License included +with this eBook or online at www.gutenberg.org + + +Title: Ermanno Raeli + +Author: Federico De Roberto + +Release Date: May 26, 2008 [EBook #25614] + +Language: Italian + +Character set encoding: ISO-8859-1 + +*** START OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK ERMANNO RAELI *** + + + + +Produced by Carlo Traverso, Claudio Paganelli and the +Online Distributed Proofreading Team at https://www.pgdp.net +(This file was produced from images generously made +available by Biblioteca Nazionale Braidense - Milano) + + + + + + + + + + F. DE ROBERTO + + + ERMANNO RAELI + + RACCONTO + + + + + + MILANO + + LIBRERIA EDITRICE GALLI + DI + CHIESA & GUINDANI + + + + LIPSIA e VIENNA, F. A. Brockhaus--BERLINO, A. Asher e C. + PARIGI, Veuve Boyveau--NAPOLI, Ernesto Anfossi + + + 1889 + + + + + + + DELLO STESSO AUTORE + + + LA SORTE, Catania, Giannotta, 1887 L. 3 -- + DOCUMENTI UMANI, Milano, Treves, 1889 » 3,50 + + + DI PROSSIMA PUBBLICAZIONE: + + L'ALBERO DELLA SCIENZA. + PROCESSI VERBALI. + + + + PROPRIETÀ LETTERARIA + + Tutti i diritti riservati. + + + MILANO--TIP. LOMBARDI + + 7. FIORI OSCURI 7. + + + + +ERMANNO RAELI + + + + +La discussione, quella sera, come tutte le volte che nessun profano +veniva a turbare il libero corso delle nostre grandiose fantasmagorie, +aveva finito per aggirarsi intorno al problema del destino, alla +misteriosa potenza che regola le azioni umane e che, attirandoci con +magnifiche lusinghe, ci precipita nella più profonda ed incurabile +miseria. Tutti convenivano nel considerare la felicità come una +chimera; però, mentre qualcuno sosteneva che il dolore è condizione +fatale dell'esistenza; che, qualunque cosa gli uomini facciano, esso +si trova alla fine di tutto, qualche altro affermava che se noi non +siamo sodisfatti è quasi sempre perchè cerchiamo la nostra +sodisfazione dove non possiamo trovarla. + +Allora, il ricordo di una tragica storia fu evocato in sostegno di +quest'ultima tesi, secondo la quale la felicità sarebbe impossibile +relativamente, per effetto d'un errore d'indirizzo, e non in un senso +disperatamente assoluto. + +Ma, poichè l'errore è universale ed eterno; poichè, ammessa +l'esistenza della felicità, tutti la proseguono per vie che se ne +discostano, non potrebbe darsi che le due tesi apparentemente distinte +si fondessero in una, e che fosse un assai magro conforto quello +derivante dalla fede in qualche cosa che nessuno consegue?... + + + + +I. + + +Ermanno Raeli era rimasto orfano a ventun anno. Figlio di un siciliano +e d'una tedesca, i tratti caratteristici delle due razze si mostravano +curiosamente commisti nella sua persona e nella sua personalità. I +suoi grandi occhi azzurri, d'una purissima trasparenza cristallina, +facevano uno strano contrasto coi capelli di un nero intenso, +profondo, notturno, di un nero come difficilmente si vede l'uguale; +sulla carnagione pallida del suo viso fiorivano le labbra un po' +grosse, sporgenti, vivide, delle vere labbra di arabo; alla fisonomia +espressiva, dai mobili lineamenti, su cui si leggeva nettamente il +pensiero, si opponeva una voce fredda, rara, povera d'intonazioni; e +con una statura piuttosto piccola e forte, il suo incesso era lento, +incerto, quasi vagante. Tutt'insieme, senza che egli potesse chiamarsi +bello nel senso volgare della parola, spirava una grande simpatia ed +un grande interesse; vederlo una volta bastava per non dimenticarlo +più. + +Ma la persona morale pagava caramente i vantaggi che l'individuo +fisico doveva alla curiosa mescolanza delle due razze. Per quanto +diversi, i due tipi avevano pur dovuto fondersi e riplasmarsi in un +unico stampo; i due temperamenti persistevano intatti e divisi nella +nuova coscienza, esponendola a un dissidio continuo e irrimediabile. +Egli aveva come un doppio _io_, sentiva in due modi diversi, +vagheggiava due opposti ideali, e al momento dell'azione non riusciva +a decidersi. Si potrebbero riferire molti sintomi di tale +complicazione psichica; basterà qualcuno per tutti. Bambino, egli +aveva appreso dalla viva voce del padre e della madre l'italiano e il +tedesco; più tardi, ne aveva fatto uno studio regolare, riuscendo a +conoscerli entrambi; ma non era intanto padrone nè dell'uno nè +dell'altro. Nella sua conversazione non c'erano di quelle frasi, di +quelle espressioni, di quei modi di dire che sono come la notazione +permanente delle idee e dei sentimenti di tutto un popolo. Pochissime +volte accadeva di sentirgli citar dei proverbii; intendo i proverbii +che corrono sulle bocche dei popolani e dei contadini, in cui si +riassume la filosofia d'una razza, non quelli ogni giorno ripetuti nei +discorsi convenzionali ed incolori delle classi più colte. Di qui, una +difficoltà di rendere con evidenza molte impressioni, di definire +precisamente molte idee, e sopratutto una mancanza di carattere, di +_significazione_ nel suo dire. Da un'altra parte, la mezza padronanza +che egli aveva delle due lingue, lo metteva spesso in un grave +imbarazzo; le due espressioni diverse, i due diversi giri di frase gli +si presentavano contemporaneamente, in modo che spesso il suo italiano +aveva un sapore tutto tedesco e il suo tedesco un'andatura +assolutamente italiana. Questo faceva sorridere la gente; egli ne +soffriva. In mezzo a un discorso, gli accadeva talvolta di arrestarsi, +interdetto; cercando, esaurendosi in tentativi infruttuosi per +esprimere chiaramente, non solo agli altri, ma anche a sè stesso ciò +che egli pensava in un modo vago, indeterminato, si potrebbe dire +algebrico. E a quel modo che, spesso, in una circostanza sollecitante +all'azione, egli non sapeva risolversi per un partito, spesso ancora, +dovendo tradurre il proprio pensiero, non riusciva a concretarlo in +una formola esatta. Ma, se le alternative a cui era esposto dalla +duplicità della sua natura riuscivano a ritardare i suoi atti +mantenendolo in una specie di _libertà d'indifferenza_: allorquando +l'equilibrio si rompeva egli portava nella risoluzione una foga che +era come la rivincita della volontà lungamente compressa; talchè la +contradizione non era soltanto in lui nella qualità delle tendenze, +tra l'idealismo sognatore e il misticismo fantastico che gli venivano +dalla madre e il senso del reale, la vivace energia dell'indole +paterna, ma anche nella dinamica morale, tra l'atonia e i parossismi +di cui subiva l'avvicendarsi. + +Queste sterilizzanti contradizioni iniziali furono ben tosto +esasperate dalla sua educazione intellettuale. Amato in un modo +esclusivo dai suoi, e specialmente dalla madre, che aveva come la +divinazione della sua irrequieta debolezza, non fu neppure discussa +l'idea di metterlo in collegio, e i riguardi dovuti alla sua salute, +malferma e cagionevole fino alla adolescenza, contribuirono ad +accrescere e forse ad esagerare la naturale indulgenza dei genitori. +Poi sopravvenne la malattia della signora Raeli, lunga, penosa, per la +quale tutta la famiglia dovè peregrinare in cerca di cieli miti e di +acque salutari, che non giovarono a nulla; poi i lunghi giorni passati +nello stupore e nel cordoglio, con l'imagine della morta vagante per +la casa silenziosa; poi ancora il colpo di fulmine che portò via il +padre; talchè, nell'età in cui egli entrava, solo, nella vita, Ermanno +Raeli aveva appena una superficiale ed imparaticcia cultura. Ma a +quelle stesse circostanze che avevano impedito alla sua mente di +agguerrirsi alla disciplina di studii seri, egli doveva una grande +esperienza sentimentale. A ciascun lutto che gli aveva allagata +l'anima di nerezza, egli s'era ripiegato su sè stesso, aveva misurata +la vanità degli affidamenti umani, apprezzata tutta la dolorosa +precarietà dell'esistenza ed angosciosamente domandata una soluzione +all'enimma della Vita. Così, quando s'accorse della propria ignoranza +e si diede febbrilmente a ripararvi, intraprese ogni genere di studii, +ma abbracciò di preferenza quelli dai quali si riprometteva una +risposta ai quesiti che gli stavano a cuore. + +Nella biblioteca che egli veniva formando, le opere filosofiche +tennero ben presto il primo posto. Per sua stessa confessione, nessun +romanzo gli aveva destato tanto interesse, nessun libro era stato da +lui letto con tanta ansiosa avidità, come l'_Etica_, la _Fenomenologia +dello spirito_, la _Critica della ragione pura_, il _Mondo come +rappresentazione e come volontà_ o la _Filosofia dell'Incosciente_. Al +pari del Taine, egli avrebbe potuto dire: «Ho letto Hegel, tutti i +giorni, durante un anno intero, in provincia; è probabile che non +riceverò mai più delle impressioni eguali a quelle che egli mi ha +procurate.» + +Era stata un'esaltazione senza misura; egli aveva dimenticato il mondo +circostante e sè stesso, per immedesimarsi, per confondersi nello +spirito dei suoi autori, affascinato dalla grandiosità degli orizzonti +che essi gli avevano schiusi. A quella luce di spirito, egli si vide +rivelato ai proprii occhi; le tendenze alla contemplazione, +all'astrazione, che gli venivano dall'indole materna, presero uno +straordinario sviluppo, e la sua vocazione parve fermamente stabilita: +egli avrebbe dedicate tutte le forze del suo ingegno allo studio della +natura umana e dei fini dell'universo. Una grande disillusione lo +aspettava... + +Il pensiero è come quei farmaci potenti, modificatori salutari ma +terribili veleni ad un tempo, che solo una lenta e graduale +assuefazione è capace di rendere tollerabili. Se l'erpetico che si +sottopone alla cura arsenicale assorbisse per la prima volta la dose a +cui arriva in capo a qualche mese di progressivo accrescimento, gli +effetti più disastrosi sarebbero a temersi. Qualche cosa di simile +avvenne in Ermanno Raeli, a quell'improvvisa iniziazione filosofica. I +metodi scolastici, contro i quali si rivolgono critiche frequenti ed +acerbe, hanno questo di buono, che preparano e disciplinano. +Un'accorta ginnastica intellettuale permette di arrivare, senza +sensibile sforzo, alle concezioni più ardue; i principii imbevuti, si +può dire, col latte non si abiurano mai completamente e permettono di +superare la crise di scetticismo che presto o tardi scoppia nelle +giovani coscienze. In Ermanno, la mancanza d'un'adeguata e razionale +preparazione; l'aver cominciato a studiar tardi, da solo e tutto in +una volta, con l'aggravante di una naturale tendenza ad esaurire ogni +ordine di idee, a spingere fino agli ultimi limiti l'analisi, +produssero una vera ubbriacatura, uno stordimento morboso, ed una +conseguente incapacità ad arrestarsi ad una conclusione concreta... +L'opera degli umili maestri non è così appariscente come quella degli +oracoli dello spirito, il cui verbo essi spiegano e commentano; ma è +forse più utile; poichè, in mezzo al laberinto dei sistemi +contradittorii essi offrono una guida ed un appoggio. Imbevuto tutt'ad +un tratto di questi sistemi; ammettendo, a volta a volta, la +legittimità di ciascuno; confuso ed impotente però dinanzi al dissidio +scoppiante fra l'uno e l'altro, Ermanno, che aveva cominciato con +l'ansietà, finì con la saturazione e con il disgusto. Egli aveva avuta +l'ambizione di trovare una personale soluzione al problema +dell'esistenza; ma, a misura che approfondiva le proprie indagini, a +misura che accumulava i materiali coi quali costruire, egli si +accorgeva della loro irriducibile eterogeneità. Dapertutto vedeva +contrasti ed antinomie; a ben guardarci, non si scopriva forse che +tutto aveva un lato di vero, ma che tutto aveva ancora un lato di +falso? A che cosa credere allora?... A tutto ed a niente... In questa +conclusione d'un pirronismo progredito e sapiente, pessimistica +malgrado l'apparente facilità di contentatura che essa suppone, egli +si era finalmente ridotto. L'incapacità di rispondere ai problemi che +egli s'era proposto: ecco l'unica risposta che era riuscito a +trovare... + +Fu verso quel tempo che io lo conobbi. Scrivevo allora, qualche volta, +in una rassegna letteraria messa su da giovani con grandi speranze e +poi miseramente scomparsa. Un giorno mi capitò fra mano un saggio, +senza nome di autore, intitolato _Filosofia del subbiettivo_. Lo +sfogliai, non lo nascondo, con un sentimento ostile; ma dovetti tosto +ricredermi. Le idee non erano molto connesse, la forma riusciva penosa +a furia di tormentature e di contorsioni, la lingua era zeppa di +neologismi e di frasi tolte di peso dal tedesco; ma dietro tutto ciò +si sentiva il pensiero e l'erudizione. In breve, l'idea dell'autore +era questa: l'unico campo del nostro studio, l'unico oggetto che noi +abbiamo a nostra portata, siamo noi stessi; il mondo non è che un +miraggio della nostra coscienza: non corriamo dunque dietro +all'illusione, afferriamoci alla realtà, penetriamo nei recessi più +intimi dell'_io_ e seguiamovi l'elaborazione di tutti i concetti a +cui, prestando dapprima una autonomia puramente formale, crediamo più +tardi come a realità esteriori e indipendenti. + +Scrissi un articolo su quel saggio, non discutendo le idee +dell'autore, ma riesponendole in poche parole e dimostrando tutta la +simpatia che quello spirito così serio m'aveva destata. Qualche giorno +dopo, ricevetti la visita di Ermanno Raeli. Me ne ricordo come se +fosse ieri. Mi trovavo all'ufficio della rassegna, in un chiaro +pomeriggio di settembre, e quando Ermanno comparve sull'uscio dove si +proiettava la luce irrompente dall'aperta finestra, non vidi che i +suoi occhi, quegli occhi intensamente turchini, un vero spiraglio di +cielo purissimo. Egli veniva a ringraziarmi dell'attenzione accordata +al suo opuscolo e della simpatia colla quale avevo penetrato i suoi +intendimenti, mentre sarebbe stato molto più facile--soggiunse--e +molto più tentatore il combatterli. + +Un'istintiva affinità, uno di quegl'impulsi di cui non riesciamo a +darci ragione, ma a cui non possiamo sottrarci, mi portava verso di +lui. Gli ripetei quanto pensavo del suo lavoro, e a poco a poco la +conversazione si annodò. La sua voce era un po' monotona, l'accento +quasi cupo, ma in fondo a quell'apparente freddezza s'indovinava una +grande sincerità, una confidenza assoluta. Uscimmo insieme e non +ricordo più quali vie tenemmo. La folla era scomparsa ai nostri occhi, +ingolfati come eravamo in piena metafisica, lontani da ogni realtà che +non fosse ideale, felici di comprenderci interamente ed ansiosi di +leggere sempre più addentro in noi stessi. + +Come il sole declinava, ci trovammo al Giardino Inglese, a quell'ora +quasi deserto. Sedemmo sopra un banco assaporando la dolcezza del +riposo, dell'ombra, del silenzio, in quel luogo... Poi si riprese a +discorrere, ma a salti, con delle pause in cui ciascuno seguiva per +suo conto un filo di idee svolgentesi da una parola buttata lì, spesso +a caso. Gli parlai di letteratura e gli chiesi se non avesse nulla +composto. Mi risposo di no. Non stimava degna d'aspirazione che la +poesia, «la grande arte,» ma lo spirito di critica gli dimostrava +ch'essa era morta, o per lo meno spostata; gl'impediva di tentare di +conseguirla. Ciò nondimeno, ammirava i poeti francesi contemporanei, +nei quali trovava una squisita finitezza di forma e un'assoluta +modernità di contenuto. Preferiva a tutti il Baudelaire, del quale +sapeva a memoria moltissimi componimenti, e con voce leggermente +tremante e curiosamente cadenzata, recitò le _Armonie della Sera_: + + Voici venir les temps où vibrant sur sa tige + Chaque fleur s'évapore ainsi qu'un encensoir... + +Quel richiamo alla primavera mentre la brezza vespertina faceva +rabbrividire il fogliame dei platani che incominciava ad incresparsi +d'oro, quella precoce tristezza d'accento in un giovane che +s'affacciava appena alla vita, formavano dei contrasti così intimi e +dolorosi che io sentii, mio malgrado, stringermi il cuore. «Ci +rivedremo?» gli chiesi, quando fummo per separarci. «Al mio ritorno,» +rispose; «parto domani per Napoli.» + +Qualche tempo dopo egli mi confessò che quella partenza era stata un +pretesto per evitarmi. L'impressione lasciatagli da quella comunione +spirituale era stata così forte, il piacere risentito così raro e +delicato, che egli aveva avuto paura di sciuparne il ricordo nella +indifferenza o nell'impaccio di un nuovo incontro. Se per un raffinato +istinto di civetteria egli avesse voluto rafforzare la seduzione +esercitata sul mio spirito, nessun artifizio gli sarebbe meglio +riuscito. Pensai a lui, continuamente; ricordando certi segni +caratteristici, ero sicuro di essermi imbattuto in un tipo +eccezionale, la cui eccezionalità consisteva nello incontro molto raro +di certe tendenze isolatamente frequenti--per ciò stesso interessante +a studiare. Fu quindi con raddoppiata simpatia che io lo rividi e che +potei controllare l'esattezza delle mie induzioni. A poco a poco, +riuscii a conquistare la sua intimità, a leggere in quell'anima ed a +comprendere il suo modo d'essere e di sentire. + +Ciò che egli aveva detto, sulle intenzioni poetiche di cui si sentiva +pieno e sulla inattitudine all'esecuzione, aveva particolarmente +attirata la mia attenzione; quando lo ebbi conosciuto, potei studiare +a fondo quel caso curioso d'impotenza artistica. La visione era in lui +di una potenza straordinaria, l'emozione che ne risentiva finiva per +essere puerile a furia d'intensità; soltanto, quando tentava di +rivestir d'una forma il suo concetto, egli sentiva talmente +l'inevitabile disproporzione, da provarne una vera vergogna. Tutti gli +artisti, i più forti, i più felici, conoscono questo pentimento di +sfiducia dinanzi all'inconseguibile perfezione dell'ideale presente +alla fantasia; avrebbe quindi potuto darsi che lo scontento di Ermanno +dipendesse da una eccessiva scrupolosità di coscienza. Ma per grande +che fosse la mia disposizione ad incoraggiarlo, fui costretto a +riconoscere ch'egli aveva ragione di dubitare di sè. + +Ricordo uno dei suoi poemetti più accarezzati: _Le Tenebre_. Esso era +d'un'ispirazione molto fuor del comune. Al cadere d'un giorno, +l'orizzonte appariva tutto sanguinoso, come se il sole fosse per +morire svenato. Il mare era una pozza grumosa ed una pioggia di stille +rossiccie fendeva il cielo silenziosamente. Poi la notte cadeva sulla +faccia dell'abisso: una notte cieca, così profonda che l'orrore si +impadroniva degli uomini e li cacciava, a turbe, sulle alture, dove +aspettavano il primo raggio del nuovo giorno. Ma il tempo prefisso +passava, e, in alto, in basso, da per tutto la spaventevole oscurità +continuava a regnare. Gli uomini tentavano di vincerla, intorno alle +loro dimore, con tutti i loro poveri mezzi; ma, questi non avevano più +efficacia, le fiamme non irraggiavano più, erano delle macchie +rossastre sul nero universale. Allora, quella disperata umanità +formicolante nella notte senza fine, si rivelava quella che era +originalmente: un branco animalesco cui l'istinto solo era norma; +tutte le ipocrisie, tutte le menzogne cadevano; gli esseri si +combattevano, si dilaniavano, si uccidevano: per ogni dove la forza +bruta, la fame sorda, la rapina selvaggia.... E come, dopo un tempo +immemorabile, un primo fioco barlume spuntava all'Oriente, tutti +quegli esseri si buttavano a faccia a terra, e con le cresciute unghie +si mettevano a scavare disperatamente, per nascondersi, per fuggire +l'orribile luce... Questa visione apocalittica che dava i brividi a +Ermanno, diventava, nelle sue terzine italiane, troppo scialba, troppo +fredda, troppo paziente. Più egli vi lavorava, più il fantasma gli +sfuggiva. Così, un altro componimento, molto più breve, _La scatola di +Norimberga_, gli era stato suggerito dalla vista delle campagne etnee +durante un'eruzione. Era un fanciullo che, cavando dalla sua scatola +degli alberelli, delle casuccie verdi, delle siepi di cartone, una +montagna di sughero, componeva un paesaggio accidentato, con dei +piani, delle valli, dei paesetti. Poi, quando quella sua graziosissima +natura era composta, vi nascondeva, qua e là, delle bricciche di pane, +e la popolava di formiche che salivano e scendevano faticosamente in +traccia del raro alimento. Poi, accendeva uno zolfanello e appiccava +il fuoco a un lembo della carta; e il fuoco serpeggiava incenerendo +gli alberi, investendo le case, mettendo lo scompiglio nel popolo +dello formiche come impazzate. Poi finalmente dava un calcio al tavolo +su cui il suo giuoco era disposto e mandava tutto per aria. Vi erano +delle reminiscenze heiniane, un tentativo di umorismo in questi versi +tedeschi; essi irritavano l'autore per la loro povertà. Egli avrebbe +voluto fare dei capolavori; ma se anche ne avesse fatti, li avrebbe +dichiarati delle miserie. + + Dietro un olivo Venere la bionda + Sul berillo del ciel languida splende, + Piove dall'alto una pace profonda, + Il carbonar la sua catasta incende. + + Piove dall'alto una pace profonda, + Un vel trapunto sul cielo si stende; + Della cicala tra l'oscura fronda + Solo il verso monotono s'intende. + + Tra un nugolo di polvere la greggia + Si riduce all'ovile, i mandriani + Scagliano sassi a un branco che indietreggia; + + Scodinzolando vigilano i cani + E nel clamore dei belati echeggia + Come un accento di lamenti umani. + +Qualche volta, come in questa _Sera_, egli raggiungeva una certa +efficacia di forma; ma era un disgusto che lo prendeva per il meschino +risultato di tanta energia, di tanta commozione interiore... + + Heine, gioconda larva innanzi a un teschio ròso, + Leopardi, eco triste, gemito lungo e stanco, + Baudelaire, erta sfinge con le catene al fianco, + Shelley, lampeggiamento sopra un mar tempestoso; + + Quando, oppressa dal peso di mille ambascie, langue + L'anima e vi domanda un istante di pace, + È la vostra parola come morsa tenace + Che soffoca, che stringe fino al gocciar del sangue. + + Quando mille punture sottili, dispietate, + Fan l'anima bersaglio, invece d'un usbergo + Son lancie i vostri detti, che dinanzi, da tergo, + Si conficcano ovunque, fitte ed avvelenate. + + Quando l'esulcerata anima vi domanda + Una stilla soltanto d'un balsamo leniente, + Son le vostre parole pioggia d'olio bollente + Che stride, ed esacerba la piaga miseranda. + + Sa tutto questo l'animo. Anch'esso il naufragato + Esperta ha l'amarezza delle azzurre distese, + Pure alla colma mano reca le labbra accese. + Così bevo io l'onda del canto disperato. + +I soggetti dei versi di Ermanno Raeli, raccolti sotto il titolo +generale di _Flemme e Fiamme_, erano molti e svariati; ma, cosa +naturalmente notevole in un giovane, la passione ne era esclusa. E +malgrado la nostra cresciuta amicizia, egli non mi aveva fatta nessuna +confessione sentimentale. Questo avrebbe potuto spiegarsi col fatto +che, nella sua vita ancor breve e semplicemente trascorsa, egli non +aveva provato nulla che valesse la pena di essermi confessato--ma +Ermanno evitava manifestamente ogni discorso che avesse rapporto a +quel tema dell'amore anche in un modo generale ed astratto. Io +rispettavo la sua riserva, ma non sapevo rendermene ragione. Quando, +sulle prime, non ancora fatto accorto della sua ripugnanza, sceglievo +quell'argomento, egli lasciava cadere la conversazione, divagava, mi +sfuggiva; però, dietro quell'apparente indifferenza, io credevo +sentire ch'egli avesse qualche cosa da dire. Che cosa?... Cercai per +molto tempo, inutilmente, di appurarlo. In nessuna occasione riuscii; +nè nella discussione delle opere dell'arte, che sono così sovente +l'apoteosi dell'amore; nè negli incontri, in società, delle persone i +cui romanzi erano sulle bocche di tutti. Compresi più tardi che una +invincibile ritrosia, e come un vero ed istintivo pudore impediva ad +Ermanno perfino di parlare delle cose del sesso. Tutta la sua vita era +improntata d'un carattere di austerità: non sorpresi mai sulla sua +bocca una parola cruda, non vidi mai nella sua libreria un libro +frivolo; non lo trovai mai a teatro, al melodramma o alla commedia, +dove la rappresentazione del sentimento è così immediata da acquistare +tutta l'illusione della realtà. + +Da che altro rifuggiva egli per indole se non dalla Realtà?... + + + + +II. + + +Io ebbi la chiave dell'enimma e gli ultimi veli che mi nascondevano +l'anima di Ermanno si sollevarono a poco a poco, quando il mio giovane +amico, sul finire dell'inverno del 188* intraprese un lungo viaggio +attraverso l'Europa. Padrone assoluto di sè, bramoso di veder nuovi +paesi e nuove genti, egli si era lungamente negato il conseguimento +del suo desiderio, ponendovi come patto l'acquisto di una soda +cultura. Spesso, dopo lunghe giornate di indefesso lavoro nel suo +piccolo studio dalle pareti nascoste dietro gli scaffali, al grande +tavolo su cui stavano accatastati, a portata di mano, ogni sorta di +dizionarii, egli usciva in fretta e correva al porto, lasciando +rinfrescar la sua fronte infiammata dalla cogitazione, bevendo a +larghe boccate i balsamici effluvii del mare. Là, oltre quella distesa +monotona, erano i paesi vagheggiati, le grandi capitali della civiltà, +i centri donde parte e dove affluisce il pensiero dei popoli. Nessuno +al mondo avrebbe potuto impedirgli di salire a bordo del primo vapore +in partenza e di compiere la sua aspirazione; ma egli giudicava che +non era ancor tempo; e tanto indugiò, e mise tanta coscienza +nell'arricchire la mente di cognizioni prima di girare pel mondo, che +l'ansia dei primi anni sbollì e le impressioni ripercosse in quel +cervello troppo affaticato non ebbero nulla dell'aspettata vivacità. +Il suo viaggio fu una serie di disillusioni; gli stilò dinanzi una +processione di belle vedute: piazze, corsi, monumenti, giardini, che +egli guardava come dietro a un vetro di cosmorama; le imagini si +sovrapposero alle imagini, si confusero, finirono per stancarlo. Egli +dovette mescolarsi alla folla che aborriva; la sua personalità si +smarrì, si annullò quasi nella varia vastità degli ambienti, e il +viaggiatore disingannato finì per rimpiangere le ore di silenziosa +meditazione della sua vita di Palermo. + +Da questo stato d'indifferenza un po' stanca egli uscì una volta, a +San Remo, dinanzi al sepolcro della madre; ma, compiuto quel pietoso +pellegrinaggio, egli proseguì la sua via, senza desiderii, +vagabondando, arrestandosi una settimana in un luogo ignorato, +torcendo cammino secondo la disposizione dello spirito, la fisonomia +dei luoghi o il colore del cielo. Verso i primi d'aprile era a Parigi. +M'avvertì del suo arrivo mandandomi un giornale; poi nulla più, per +quindici giorni. La prima lettera che ricevetti era datata in questo +modo: _Dalla Tebaide_, 16 aprile.... «Che cosa supponi tu,» mi +scriveva, «che io sia venuto a fare qui? Passo il mio tempo nei Musei, +più spesso nelle Biblioteche. Sono stato dai principali librai ed ho +la stanza ingombra di novità. Ieri fui al Collegio di Francia, al +corso del Renan. Già lo avevo visto, ti ricordi, al tempo del +Congresso degli Scienziati; egli non è apprezzabilmente mutato. Lo +sentissi! Un buon piccolo parroco di villaggio che espone la dottrina +ai villici; nessuna oratoria maestà, un'aria _bonhomme_, delle comuni +e spesso familiari espressioni. Una inglese, grassa, bionda, cogli +occhiali, certo una _authoress_, si guardava intorno, scandalizzata, +malgrado la sua nordica flemma. Ma che disinvoltura! Sempre la stessa +aria di un giocoliere che trasformi una palla in un fazzoletto, il +fazzoletto in un soldo, il soldo in una chiave e che all'ultimo faccia +tutto sparire. Leggi questo piccolo periodo colto a volo; si tratta +della data del _Levitico_. «Ah! je fais bien mes compliments à ceux +qui sont sûrs de ces choses-là! Le mieux est de rien affirmer, ou bien +de changer d'avis de temps en temps. Comme ça, on a des chances +d'avoir été ou moins une fois dans le vrai!...» Non è tutto l'uomo in +questo giudizio?...» + +Da quel tempo le lettere seguirono alle lettere, tutte datate ad un +modo: _Dalla Tebaide!_... Dalla Tebaide! Ma lì, malgrado la sua +indifferenza, egli aveva pur dovuto esser fatto segno di tentazioni +d'ogni sorta! Come sarebbe uscito dalla lotta?... Inaspettatamente, la +domanda che io mi rivolgevo ebbe una risposta. «Iersera,» diceva +Ermanno in una sua lunga lettera, «il vago spirito di tentazione che +qui serpeggia per ogni parte, ha preso una forma. La lotta non è stata +lunga, nè la vittoria contrastata. Io ho evitata la Bestia; conosco +quello che essa può darmi...» E da quel momento, ora a mezze frasi e +ad allusioni, ora in lunghi passaggi di autobiografia, egli mi venne +rivelando il secreto fino a quel momento così bene nascosto. «Hai tu +notato,» mi scriveva, «la cura da me posta nell'evitare ogni occasione +di rivelarti la mia concezione dell'amore? Egli è che le circostanze +in cui io la costrussi non sono molto allegre. Da tutto il fondo del +mio essere sale un tale disgusto al ricordarle, ed un ribrezzo così +freddo mi passa per il corpo, che tu avresti rinunciato a sodisfare la +tua curiosità per risparmiarmi una tanto penosa sensazione. Ma un +giorno o l'altro non ti debbo io una confessione completa? + +«...Dopo tutto, io ho forse torto di pensare che il mio caso sia +estremamente raro e meritevole di storia. Io avrò conosciuto pochi +uomini, ma una naturale attitudine all'osservare, a notare i minuti +fatti, i fuggevoli segni, gl'indizii incerti a cui ordinariamente non +si guarda su, ha slargato il campo della mia esperienza. M'inganno +dunque se io dico che la gran parte di noi ha subita la mortale +profanazione dei sogni più intimamente accarezzati? Sai tu dirmi in +quali condizioni di raccapriciante cinismo ci è rivelato il mistero +nascosto in fondo a quello che si è convenuto di chiamare l'amore?...» + +«...Qui, i _chroniqueurs_, a proposito dell'ultimo romanzo di Zola, +rimettono sul tappeto il vecchio tema del naturalismo. Alcuni gridano +allo scandalo, hanno l'aria di chiedere al procuratore della +Repubblica di sequestrare il volume e di processare l'autore. Io +vorrei soltanto sapere se tutta questa gente è sincera; che cosa va a +fare quando, dopo aver fulminato in nome della morale offesa, depone +la penna ed esce sul _boulevard_?... Io non difendo il naturalismo; +non mi occupo di sapere se dei limiti, e quali, debbano imporsi +all'artistica rappresentazione del vero. Non mi preme tanto del fatto +letterario, se non come segno dello stato psicologico di cui è una +produzione. E quale è questo stato? Una violenta, e quando ancora si +voglia brutale reazione contro le convenzionali menzogne, le raffinate +ipocrisie di cui ogni giorno siamo testimoni. Coi piedi striscianti +nel fango, con lo sguardo nell'infinito dei cieli, l'uomo s'aggira +dentro una primordiale contradizione, e per una fatale vicenda, il +magnificamento del basso provoca il magnificamento dell'alto, e +viceversa. Gli esaltati, ebri, sognanti romantici hanno per mezzo +secolo celebrata l'apoteosi dell'anima umana, gonfii di sublimi +speranze, di indefinite aspettazioni. Essi hanno costrutto un ideale +tipo di uomini nobili, magnanimi, eroici; hanno vista la vita dal lato +più seducente. Ma la medaglia ha il suo rovescio, e troppo a lungo fu +ripetuta la parte dell'angelo per non accorgersi che le ali erano di +cera dorata. Più d'un Icaro, affidatosi ad esse per spiccare i suoi +voli, sentì che si struggevano al sole e precipitò miseramente. Ancora +contasi dalla caduta, non vuoi tu che rovesciassero la loro collera +sugli autori dell'inganno e, perchè altri non ne fosse più vittima, +che gridassero loro: Bugiardi?... Eccoli chinarsi nel fango, +raccattare tutte le miserie, sfoggiare tutti i cenci, denudare tutte +le piaghe, e con una brutalità di accento per entro alla quale +echeggia una profonda amarezza, esclamare: «Questo è il Nume, +adorate!...» + +«Ciascuno di noi presume di conoscere sè stesso; ma non sorgono +talvolta, dall'inesplorato fondo dell'io, delle tendenze, degl'impeti, +dei desiderii, delle imagini, delle idee che ci stupiscono per la loro +eterogeneità, come se non potessero appartenere alla coscienza che noi +siamo avvezzi a scrutare? Tu mi dirai che io piglio le mosse un po' da +lontano per dirti che questo pomeriggio sono stato di una tristezza +nera, soffocante, e che avrei voluto essere molte migliaia di miglia +lontano da qui. La ragione? Nessuna, o molte. Non avevo detto una +parola da parecchi giorni; io parlo un rotto francese e non amo di +stringere nuove e temporanee conoscenze. L'atmosfera era dolce, il +cielo radioso, il bosco straordinariamente popolato da una folla +elegante, gioconda. Avevo soltanto letto poco prima i giornali, e +tutte le cronache narravano la semplice e tragica storia del suicidio +d'un giovane, quasi un ragazzo, ripescato nella Senna ed esposto alla +Morgue. L'imagine del morto, che io non avevo visto, mi perseguitava, +e dinanzi alla clemenza del cielo, alla pienezza della vita, io +pensavo ostinatamente al dramma scoppiato in quel cuore, alla lotta +ignorata, all'oscura sconfitta sull'alto del ponte, in fondo all'onda +travolgente..... Poi, quando quell'ossessione cessò, in mezzo +all'ultima animazione della folla che si disponeva a lasciar la +passeggiata, mi sentii come travolgere anch'io sotto un'ondata fredda +ed opaca. In quel momento compresi che non mi sarebbe molto costato il +fare come quel povero ragazzo. + +«...Assolutamente, le mie lettere non sono punto gaie; ma egli è che +questo viaggio è stato finora una completa disillusione. Io temo +d'essere incapace a provare ancora un'emozione un po' viva. Per +fortuna tu mi conosci e non crederai che io inclini verso quella cosa +detestabile che qui chiamano _pose_. Se c'è niente che abbia virtù di +farmi sorridere, questo è il _pathos_ romantico; e del resto, oggi, +esso sarebbe anche un poco fuori di moda. Non è più il tempo in cui +Alfredo de Musset, visitando un podere di Ulrico Guttinguer, +esclamava, come segno d'una eccelsa ammirazione: «Ah! quel bon endroit +pour se tuer!...» Oggi la vita, anche pei poeti, va presa in un altro +senso; ed è forse appunto perchè io non ho uno scopo pratico e +immediato da proseguire, un obbiettivo verso il quale concentrare +tutte le mie attività, che sono in preda a questo malessere. Ma, senza +posa e con l'accento della più grande sincerità, io vedo il mio +avvenire infinitamente triste. Nella vita del pensiero, ho provate le +prime vertigini della follia, in cospetto del nero senza fine del +destino e della fondamentale impotenza umana; nella vita pratica nulla +mi arresta, e la vita del sentimento mi è interdetta: troppo brutale, +troppo violenta è stata la disillusione sofferta; troppo angosciosa è +stata l'esperienza della vergogna, della nausea che precedono e +seguono lo spasimo di un istante; troppo amaro mi è rimasto sulle +labbra il sapore dei baci comprati, troppo spaventevole è stata la +visione delle torture a cui sono condannate le tragiche vittime della +nostra superba civiltà sociale, troppo acuto mi ha perseguitato il +rimorso della contaminazione subita--e commessa--poichè la miseria è +egualmente profonda da una parte e dall'altra nelle coppie accanite +sopra i letti rischiosi... + +«...Qui non si parla ora che del nuovo dramma di Alessandro Dumas. Io +ti dirò una cosa che forse non crederai: non ho letta la sua _Dame aux +Camélias_. Dirò meglio: non l'ho finita di leggere. Questa cosa +rimonta--vediamo--ad otto anni fa. Già la prima malinconia del +volgersi indietro e di misurare il tempo trascorso scende più spesso +sopra di noi... Io ero nel periodo lirico della vita: breve quanto tu +vuoi, l'ho attraversato ancor io. Fu una delle poche volte che andai a +teatro, una sera che si rappresentava la _Signora dalle Camelie_. Non +ricordo più come si chiamassero gli attori; certo non dovevano avere +una grande reputazione, perchè non li ho più intesi nominare; ma fosse +il loro ingegno mal conosciuto, od una speciale sovraeccitazione, o +non so che cosa altro, tutto il pubblico fu trascinato all'entusiasmo +da una rappresentazione così appassionata, così umanamente vera, da +dare l'illusione della vita. Io uscii dal teatro ebro, alla lettera. I +personaggi mi stavano ancora dinanzi: io li vedevo, io li udivo; +Margherita meglio di ogni altro, immortalmente adorabile. Io non +pensavo all'attrice, non davo un corpo alla spirituale Figura; ma io +l'amavo, intensamente, _sentivo_ di non poter amar altro che lei... Il +giorno dopo comprai il romanzo, e andai a cominciarne la lettura, +subito, al Giardino Inglese, sotto l'ombra che tu conosci, nel +silenzio. La mia mano tremava nel voltare le pagine; ed a misura che +avanzavo, il mio cuore batteva più forte, e la Figura mi sorrideva, +più adorabile; e come un timore di profanare il mio sentimento, di +togliere alla Figura la sua divina idealità cominciò a nascere in me; +e il terrore del poi, della vaga angoscia all'approssimarsi della +fine, e dello sbalordimento dopo voltata l'ultima pagina, sorse e si +fece così gigante, che io chiusi il libro a un tratto, andai a riporlo +a casa, e non l'ho più riaperto. A Palermo, io l'ho quasi a portata di +mano; nelle mie ricerche in libreria, gli occhi mi corrono sempre a +quel volume; ma non vi ho letto nè vi leggerò più... + +«...La tentazione mi circonda, mi assedia da ogni parte, sotto tutte +le forme. Talvolta temo di non poter durare a resisterle. Penso alla +voluttà del rilassamento dei miei nervi troppo tesi, della frescura di +una mano passante sulla mia fronte, della morbidezza che le mie +braccia stringerebbero... A che cosa mi avrà servito questa mia virtù? +Ed è virtù quello che cento persone su cento, a occhi chiusi, +deriderebbero? Perchè ostinarmi a non fare ciò che fanno tutti gli +altri, semplicemente?... + +«... Più mi guardo attorno, più mi rendo padrone del meccanismo +sociale, e più il problema dell'amore m'appare complesso e +formidabile. Non passa giorno che qui non scoppii, come un tumore, uno +scandalo; che delle piaghe non si mettano a nudo, che delle vittime +non siano immolate. Passa la folla, elegante, allegra, felice: e il +dramma o la tragedia covano nel profondo dei cuori. Ah! il problema è +grave, e tutto, nella vita, dipende dalla soluzione che gli si dà: la +pace, l'onore, la salute del corpo e dello spirito... Il grande +commediografo ha ben ragione di studiarne, nelle sue geniali +creazioni, tutti gli aspetti, ed io non vedo perchè sorridere di +un'arte che prosegua degli alti e nobili fini. Ma, disgraziatamente, +le sue soluzioni, come le nostre, come quelle di tutti, non sono +esenti da lamentabili effetti. Il danno è ovunque!... Quelli che più +mi rattristano, sono gli adolescenti dalle gentili e quasi muliebri +figure. Io non conosco nulla di più angoscioso del contrasto fra la +purissima idealità a cui si dedicano tutte le forze dell'anima, e la +vergogna in cui si precipita e il brago in cui si affonda. A che cosa +valgono dunque i propositi più nobili, le aspirazioni più alte, gli +slanci più generosi, se un fiato pestilenziale ammorberà l'anima e ne +soffocherà il verginale profumo?... Quando io discendo ad esplorare +questi dolorosi secreti, quando io rimescolo il fondo disgustoso del +ricordo, quando lo spettro orribile della profanazione mi si presenta +dinanzi come il giorno che mi afferrò con le sue viscide mani; allora +s'agguerrisce il mio spirito ed oppone più salde barriere alle +traditrici lusinghe. Io proseguo intanto fra le rinunzie il mio vago +pellegrinaggio perchè, se un premio pur anche l'avvenire mi riserva, +lavato, purificato, io possa riesserne degno...» + + + + +III. + + +Fu il contrario che avvenne. + +Ermanno Raeli aveva lasciato Parigi e si era recato in Germania. Gli +premeva di vivere per qualche tempo in mezzo ad un popolo col quale si +sentiva legato per origine e per educazione, di sentir parlare la +lingua di sua madre, di attingere direttamente alle sorgenti di quella +filosofia di cui il suo spirito si era nutrito. Aveva già compilato un +programma di studii e di ricerche, si faceva anticipatamente una festa +di innalzarsi alle più ardue cime della meditazione, di vivere ancora +più esclusivamente nel mondo delle idee, quando questa realtà lo +avvinse con le sue più salde catene. + +Fu a Vienna, uno di quei giorni «che il fondo inesplorato della +coscienza ribolle sordamente, e come la terra freme per tutti i germi +che vi stanno sepolti e tendono all'aria ed alla luce, così un oscuro +lavorìo di crescenza si compie nel nostro essere.» Al concerto di +Strauss, mentre il suo cuore si gonfiava «di rancori, di rimpianti, di +aspirazioni indefiniti al ritmo incalzante d'un walzer che pareva un +inno di tripudio universale,» egli incontrò colei che chiamò col +simbolico nome di Sfinge... Ahimè, quanto poco enimmatica era la +creatura nella quale egli s'era imbattuto, e come bisognava essere +inesperti della vita per trovare un sapor di mistero là dove non era +che una troppo ovvia verità!.. + +I giovani avvezzi a pensare con la propria testa ed a foggiarsi delle +idee sopra ogni cosa prima ancora di conoscere nulla, sanno quel +particolar genere di smarrimento che si prova dinanzi ai fatti in +aperto contrasto con le persuasioni stimate più salde. Uno smarrimento +di questo genere, ma intenso fino all'angoscia, fu quello provato da +Ermanno dinanzi a quella donna che prima gli sorrise. + +Le sue scettiche disposizioni dell'animo erano effetto di teorie, di +concetti nominali, piuttosto che dell'esperienza; egli credeva morto +il suo cuore, quand'esso invece non aveva ancora palpitato. +L'iniziamento alle relazioni dei sessi nelle condizioni di disgusto in +cui era avvenuto, gli aveva procurato una grande sfiducia; ma era +stato il bisogno di una mancata correzione sentimentale che glie ne +aveva fatto esagerare le proporzioni. Il giorno che egli fu messo in +presenza di una seduzione come quella della signora Woiwosky, il suo +sconforto si disperse. Non che egli non avesse resistito; ma la sua +resistenza era dipesa soltanto dalla propria naturale irresolutezza, +dalla tendenza a troppo considerare, dal contrasto perenne tra il +pensiero e l'azione. + +Il primo, l'istintivo sentimento che la donna gl'incuteva era una +specie di vaga paura: egli si sentiva dinanzi ad un essere diverso, +sconosciuto e per ciò stesso formidabile. L'apprensione era così +forte, che egli non osava fissarne l'oggetto; ma a questo contribuiva +ancora il suo particolare bisogno di rifugio nella contemplazione +ideale. Egli non guardava le donne accanto alle quali si trovava +talvolta; ne riceveva un'impressione d'assieme che elaborava nel +profondo della mente, spendendovi intorno tutte le ricchezze +dell'imaginazione. L'impressione del reale era per lui un punto +d'appoggio per dar la scalata ai fantastici mondi; quando ne +ridiscendeva, si sentiva oppresso come fuori dell'atmosfera necessaria +al mantenimento della vita. Tutte le donne erano per questo belle in +qualche modo ai suoi occhi, poichè tutte gli davano la spinta ad una +raffigurazione perfetta; tutte erano indegne perchè nessuna poteva +rispondere completamente alla perfezione intravista. Quando incontrò +la Woiwosky, si produsse il consueto fenomeno. Egli non osò guardarla, +apprese del suo fascino appena quel tanto bastevole ad una +idealizzazione suprema, si saturò di seduzione _pensata_; ma quando +l'operazione inversa stava per prodursi, qualcosa di nuovo sopravvenne +a produrre un risultato diverso. + +Fra quei due, le parti si erano presto completamente invertite: la +donna aveva anticipato il compimento dell'aspirazione che, timido, +ombroso, indeciso, Ermanno non confessava nettamente neanche a sè +stesso. Egli aveva come la sorda coscienza dei pericoli a cui andava +incontro, della menomazione che avrebbe subita scendendo delle vette +di quella sua solitudine. Ma la seduzione era irresistibile; il +bisogno d'affetto, la sete dell'amore si erano in lui subitamente +sviluppati e fatti impellenti; e ad un tratto egli si era abbandonato +a quella dolcezza nuova, rifacendosi delle sue titubanze e delle sue +esitazioni con quell'impeto che era da prevedersi. + +Quando si ricordano i pensieri, i sentimenti, i concetti che si +avevano un tempo e si paragonano ai nuovi che la diversa realtà +conseguita suggerisce, par d'essere un tutt'altro individuo, tanto il +passato è inconciliabile col presente. La rivoluzione operatasi nella +sua esistenza aveva dato ad Ermanno Raeli questo sentimento, in fondo +attristante, anche quando la mutazione avviene o si crede che avvenga +in meglio. Dove egli aveva visto tutto nero, la luce più gioconda +irraggiava; dove egli aveva di tutto disperato, la speranza, qualche +cosa di più, la realità, gli sorrideva. Aveva creduto che i suoi +giorni sarebbero scorsi fra gli studii più severi e difficili, e il +mondo lo travolgeva nel turbine delle sue più potenti distrazioni. +Aveva negato l'amore... e vi credeva? Oh, se credeva alle estasi +divine del sentimento! Non viveva che di queste... + +Il pericolo di simili reazioni interiori è che esse si compiono +proporzionalmente all'azione iniziale, talchè ad un eccesso risponde +un eccesso, senza che sia mai possibile una graduazione conveniente. +Se Ermanno Raeli non fosse stato così profondamente scettico, non +sarebbe divenuto così ciecamente fiducioso; se si fosse fatto un più +equo giudizio delle cose e della vita, non avrebbe offerto il tesoro +della sua verginità sentimentale alla prima donna incontrata per via. + +La signora Woiwosky ne era degna? Ogni donna che accorda liberamente +sè stessa all'amore d'un uomo è degna di quest'amore; la quistione che +rimane aperta è di sapere che cosa l'uomo s'aspetta da lei. Non più +giovanissima, vissuta in un ambiente dove i freni morali sono molto +rallentati, avendo avuta per unica legge il suo proprio piacere, la +signora Woiwosky non poteva dare ad Ermanno Raeli ciò che egli se ne +riprometteva. Nel primo momento, come sempre, era stata la simpatia +fisica che l'aveva vinta. Ordinariamente, la ignoranza del carattere +reale della persona verso cui ci sentiamo spinti, è corretta +dall'imaginazione che ce lo presenta quale lo desideriamo e che ci +espone più tardi, dinanzi alla rivelazione di quello che è nel fatto, +meglio a disinganni che a compiacenze. Per la signora Woiwosky, +cotesto miraggio anticipato, che la realtà non avrebbe smentito, non +era a temere--od a sperare;--e se ella fu meravigliata quando il +carattere di Ermanno le si manifestò, la sua meraviglia fu del genere +di quelle che si provano dinanzi alle cose strane e curiose. Quel +giovane in cui ella aveva apprezzato il fascino personale, lo strano +miscuglio di forza e di delicatezza, si trovava nello stesso tempo in +anima delle più squisitamente sensibili. Era molto più che lei non +domandasse!... + +Preso dalle dolcezze della nuova vita, Ermanno aveva finito +naturalmente per rimpiangere il tempo in cui non le aveva cercate; per +ciò stesso, dinanzi alla felicità presente, egli non aveva l'agio di +considerare come fosse venuta; tremava piuttosto che se ne andasse, e +quasi le negava fede, tanto essa gli pareva grande, in questa +condizione dell'animo, la facilità con cui la donna gli si era data +non aveva il senso inquietante che avrebbe potuto avere per altri; +diventava un titolo di più alla sua gratitudine. Tutto era per lui una +ragione d'amarla, ed egli aveva delle incantevoli invenzioni di +sentimento, una squisitezza di pensieri, una poesia d'espressione +dinanzi alle quali l'altra, avvezza ad un mondo molto diverso, restava +stupefatta, ma che sulle prime era disposta ad apprezzare in ragione +stessa della loro rarità, benchè senza troppo capirle. + +Da ambe le parti, l'equivoco fu delizioso; ma durò poco. Al completo +abbandono dell'essere suo, Ermanno si veniva accorgendo che non era +risposto con eguale effusione; che quella donna stretta al suo fianco +era molto lontana da lui, più lontana che se migliaia di miglia li +separassero... Come da un orlo indifeso, egli scorgeva un abisso +spaventevole; ma la stessa enormità del pericolo gli procurava una +specie di sicurezza. Sentiva che il disinganno gli sarebbe stato +fatale, che aggiunto alle amarezze sofferte avrebbe avuto un'influenza +decisiva su tutta la sua vita; e preso da una paura crescente dinanzi +ai sintomi sempre più inquietanti che l'altra, già stanca di +rappresentare una parte non sentita, non riesciva più a nascondere, +cercava di persuadersi di aver visto male, di essersi ingannato, di +diventar troppo esigente, di mancare d'esperienza... Se il fanciullo +che chiude gli occhi dinanzi al pericolo crede di sottrarvisi, egli è +che il pericolo in tanto esiste per lui in quanto ne ha la coscienza; +con l'abolirne la percezione egli stima di averlo realmente abolito. +Per le nature in cui l'imaginazione ha uno sviluppo esuberante, un +simile fenomeno si riproduce frequentemente anche nell'età in cui la +ragione potrebbe intervenire a far sentir la sua voce; ed Ermanno, che +non poteva più illudersi, si sorprendeva talvolta a negar fede a ciò +che avveniva. + +Erano, sul principio, dei malintesi, futili in apparenza, a proposito +di incidenti volgari: una parola interpretata in vario senso, un +diverso modo di vedere, ma che intanto rivelavano la radicale +impossibilità di una comprensione reciproca. Ciò nondimeno, Ermanno +non poteva decidersi a rassegnarsi; e con l'inconfessato convincimento +della inutilità dei suoi sforzi, cercava di leggere in fondo al cuore +di quella Sfinge, nella lusinga di trovare qualche cosa a cui +aggrapparsi. A misura che egli si faceva più insistente, la stanchezza +della donna cresceva. Con una maggiore esperienza della vita, ella +vedeva che era impossibile durarla, aspettava che egli stesso se ne +sarebbe persuaso proponendole di separarsi con una buona stretta di +mano, da persone di spirito. Dinanzi alla strana ostinazione di +Ermanno, ella fu anche tentata di prendere l'iniziativa della +separazione, dichiarandogli lealmente di voler riacquistare la propria +libertà; un istintivo sentimento di rispetto per l'intuita superiorità +di quell'anima la arrestò. Allora, i malintesi divennero più grandi, +scoppiarono più frequenti, fin quando un giorno Ermanno Raeli vide +compiersi una cosa abbominevole, che spense come un turbine l'ultima +sua illusione. Quella donna che aveva appartenuto a lui, a cui egli +aveva creduto come alla stessa Fede, si era data ad altri; +semplicemente, freddamente, per capriccio, come gettava via dei guanti +ancora freschi pei nuovi, ella lo aveva abbandonato per un altro... La +súbita rivelazione di questa mostruosità diede una scossa terribile al +suo spirito. Non crederla, era impossibile; ribellarvisi, era inutile: +il fatto esisteva, brutale, violento. Tutte le dolcezze, tutte le +promesse, quell'intima, quella lunga comunione: tutto era finito. Ogni +legame era sciolto. Fra loro, dopo quello che erano stati l'uno per +l'altro, nulla esisteva più di comune; essi erano ridiventati due +estranei, come prima, più di prima... Un momento, egli fu tentato di +andarsene da lei, di supplicarla, di scongiurarla, di riprenderla fra +le sue braccia, di evocare gl'istanti volati, di rivelarle l'abisso +che gli aveva scavato dinanzi, di fargliene misurare la profondità, di +domandarle in ginocchio di stendergli una mano, di non farlo perdere, +di non indurlo a negare, a bestemmiare la fede, l'amore... L'amore? E +ad un tratto la mal repressa ribellione scoppiava dentro di lui. Era +dunque quello l'amore? Quale disgusto!... In alto e in basso della +scala sociale, brutalmente confessata o ipocritamente nascosta, +venduta o concessa, non esisteva che la sodisfazione degl'istinti!... +Egli non era stato amato, ma non aveva amato neppure. Riconosceva +adesso la sua illusione, l'inganno in cui era caduto, il chimerico +inseguimento di qualche cosa che era soltanto dentro di lui, nella sua +imaginazione, e che mai, mai, avrebbe potuto afferrare... + +Una crise violenta scoppiò nella sua coscienza. Come reazione voluta, +accarezzata, con una sfrenata compiacenza, sostenuta dal fondo +d'energia che era nella sua natura e che prendeva una rivincita, egli +si buttò a capo fitto in una vita di pazzi piaceri e di amori malsani; +trovò una specie di furibonda voluttà nel profanare, nel deridere, nel +macchiare di fango i suoi assurdi ideali. Di quella crise fu per +morire. Nondimeno, guarì; ma il suo sguardo serbò per sempre +l'attonita immobilità di chi ha visto spalancargli la terra dinanzi; e +una ruga precoce, indelebile traccia della tempesta, solcò la sua +fronte. + + + + +IV. + + +Quando Ermanno Raeli tornò a Palermo, dopo parecchi anni di assenza, +la sua vita riprese a scorrere sola, monotona, come una volta. +Nessuno, o ben pochi, sospettavano ciò che era avvenuto nell'animo +suo; a giudicarne dai suoi atti, nulla sembrava mutato in lui; la sua +tristezza, il suo mutismo, la sua avversione pel mondo erano antichi. +Agli occhi degli indifferenti, Ermanno non aveva nulla di +particolarmente interessante: era un giovane dovizioso, di buona +nascita, molto intelligente, ma incerto ancora della via da seguire, e +forse per ciò stesso dall'aria un poco eccentrica. + +Fra le rare persone la cui compagnia egli talvolta non disdegnava, il +conte Giulio di Verdara occupava il primo posto. Era un carattere, +nelle sue manifestazioni esteriori, perfettamente opposto a quello di +lui; ma, sotto al sorriso canzonatore che gli errava sulle labbra, +dietro le professioni di scetticismo egoistico, si nascondeva un gran +fondo di bontà e di rettitudine. Avviatosi per la carriera +diplomatica, l'aveva sul più bello lasciata, come se la riserva e la +finzione imposte repugnassero a quello spirito franco malgrado +l'apparente contradizione fra le teorie professate e la pratica. +Datosi ad operazioni di grande commercio, egli sosteneva per esempio +che l'onestà era una _blague_, che il primo istinto dell'uomo era +quello della frode e della rapina; ciò non impediva intanto che egli +fosse onesto fino allo scrupolo, e buono fino a danneggiare i proprii +interessi quando v'era un interesse altrui da risparmiare. + +Giulio di Verdara ed Ermanno Raeli, intendendosi nel fondo, soffrivano +la loro diversità esteriore; ma i loro incontri, per la stessa natura +delle loro tendenze, non erano frequenti. Il conte aveva preso moglie +durante l'assenza di Ermanno; questi, nella sua avversione a conoscere +nuova gente, aveva evitato una presentazione spesso proposta. Doveva +però ben tosto avvenire una circostanza da metterlo nell'impossibilità +di dare indietro. + +Dalla sua peregrinazione per i musei di Europa, egli aveva portato un +gusto per le cose dell'arte, e lasciata da un canto la filosofia, si +era messo attorno ad uno studio sulla scuola siciliana di pittura, e +specialmente sul Monrealese. La figura di questo artista forte, +originale, precorritore del proprio tempo e di tanto superiore alla +sua fama, lo aveva subitamente sedotto. Aveva fatto il giro dell'isola +per vederne tutte le opere, ed a Palermo, quando lasciava il suo +grazioso pianterreno del Corso Alberto Amedeo, passava le sue giornate +fra la Biblioteca comunale e il Museo nazionale, attorno agli scritti +su Pietro Novelli ed alle pitture di lui. + +Un giorno che egli era appunto per recarsi al Museo, il conte di +Verdara gli fece pervenire un biglietto nel leggere il quale Ermanno +non potè frenare un movimento di contrarietà. «Mio caro,» scriveva il +conte, col suo abituale tono disinvolto e scherzoso, «mi piove sul +capo un'amica di mia moglie, alla quale bisogna fare gli onori della +città. Io che mi ricordo quant'era seccante Cicerone a scuola, vorrei +salvarle, mia moglie e l'amica, dai ciceroni di piazza. E quanto a me, +la mia ignoranza è tale, che non so se il Monrealese è di Partinico. +Poichè tu sai dunque i Filippini a memoria, sarai così amabile da +trovarviti oggi all'una? Grazie e scusa.» Ad un invito motivato in +quel modo, Ermanno non poteva sottrarsi, ma fu con un fastidio mal +nascosto che egli s'incamminò. Però, quando fu giunto all'Olivella, +appena entrato nel primo cortile, dimenticò completamente quel +malumore e la sua causa. Al pensiero aborrente dall'attuale realtà, i +ricordi e le evocazioni dei mondi sepolti sono un grato rifugio. Fra +quelle antiche rovine Ermanno ritrovava, se non la gaiezza, almeno una +compiacente serenità. Il Tritone del cinquecento, in groppa al delfino +guizzante, distendeva in alto le braccia ad imboccare la involucrata +buccina. Tutt'intorno: le iscrizioni greche, arabiche e medievali; le +porte intagliate dell'antico ospedale, i sarcofaghi, le stele ed ogni +sorta di marmi logori e scuri. In quel silenzio, in quella solitudine, +quelle pietre mutilate si animavano agli occhi di Ermanno, ridicevano +antiche storie di splendori e di miserie, attestavano con la loro sola +presenza la fatale nullità delle umane vicende; però, la conferma che +le cose esteriori danno ai nostri concetti più tristi non è per sè +stessa una specie di strana ma profonda sodisfazione?.. L'attrattiva +d'una grande poesia era per lui in quei ruderi da cui ordinariamente +si rifugge attristati ed oppressi; le voci delle generazioni +tramontate riecheggiavano ancora lì in mezzo, ed era come se le +iscrizioni non fossero scolpite nella fredda pietra, ma sussurrate da +qualche voce, dai morti dei vuoti sarcofaghi... + + «Ti sei allontanato da quanto in vita era agli occhi tuoi + più caro; hai lasciato il mondo e non ritornerai. + + «Finchè Iddio non ridesti le sue creature. Nessuno spera + vederti e pur tu stai vicino. + + «Il tuo viso ogni dì si logora ed ogni notte: l'amor tuo + non si svela e pur tu ami. + + «Scenda sopra di te la pace di Dio, finchè sorga in Oriente + il sole, finchè tremoli una vettina sugli alti rami dell'arak.» + +Questi versetti d'un frammento d'iscrizione araba furono i primi che +Ermanno Raeli spiegò quando, all'arrivo di Giulio di Verdara e delle +signore, la comitiva cominciò il suo giro. La contessa Rosalia di +Verdara poteva avere, a quel tempo, poco più di trent'anni. Alta, +slanciata e flessuosa come un ramo di palma, bruna dalla carnagione +leggermente dorata, dagli occhi vivi e profondi, ella riuniva la +simpatia del più puro tipo siciliano all'eleganza e allo spirito di +una parigina. Tutto in lei rivelava la gran signora di razza, +l'agevole sicurezza di sè, la padronanza che esercitava dintorno, la +distinzione del tratto, il modo di dire le cose più indifferenti. +Appena suo marito ebbe pronunziato il nome di Ermanno, districato il +braccio dal mantello che ricopriva l'abito di velluto e _gros grain +mordoré_, chinando amabilmente il capo su cui portava una capottina +analoga, guernita di un grosso _colibri_ bianco, ella gli aveva stesa +la mano: «Io già la conosco, di nome, come un buon amico di Giulio...» +ed a sua volta lo aveva presentato alla sua giovane compagna: «La +signorina Massimiliana di Charmory...» All'inchino di Ermanno questa +aveva risposto con una breve mossa del capo; poi la visita era +incominciata. + +Intanto che si girava sotto i portici e che Giulio di Verdara +scherzava sulle cose spiegate e sullo spiegatore, la contessa, +leggermente intimidita dallo scuro ambiente, prestava alla sua nuova +conoscenza un'attenzione tra curiosa ed inquieta; ma la signorina di +Charmory pareva interessarsi soltanto a quel che vedeva. Era un tipo +di bellezza perfettamente contrario. Con un personaggio egualmente +slanciato, ma più piccolo, la signorina di Charmory aveva la +carnagione bianca, i capelli d'un biondo cinereo e gli occhi ceruli +d'una settentrionale. Sotto il suo costume ad ampie pieghe di vigogna +azzurra con risvolte di _faille_ della stessa tinta, il suo corpo +s'indovinava appena; e solo la vita sottile e le braccia perfette si +modellavano. Il guanto rovesciato al principio del pugno lasciava +vedere la giuntura della mano, agile, nivea, solcata dagli esili +filetti azzurri delle vene, e sotto l'ombra del cappellino rotondo a +larghe falde con un'ala rossa, risaltavano i delicatissimi lineamenti, +la levigatezza marmorea delle tempie, la magrezza sana delle guancie, +la freschezza rosea delle labbra sbocciate sul pallore del viso, la +grazia del mento che pareva fosse stato accarezzato dal pollice +compiacente d'uno scultore. Ella aveva un modo di atteggiarsi, con le +braccia pendenti non lungo i fianchi, ma un poco sul dinanzi del +corpo, con le palme delle mani appena rivolte in fuori, che ricordava +certe figure di Elette della scuola preraffaellesca. La espressione +degli occhi larghi, nuotanti come in un fluido e quasi perduti dietro +una visione errabonda, completava quel tipo di bellezza nordica, ma +pertanto non fredda. Accanto alla contessa di Verdara essa acquistava +risalto--e ne dava. Una era la grazia capricciosa, la simpatia vivace, +la spigliata fantasia; l'altra era lo stesso candore, la stessa +purezza fatta persona. Così com'erano, la loro gioventù, la loro +freschezza, la loro eleganza formavano un contrasto deciso con la +vecchiezza cadente dell'ambiente pel quale si aggiravano. Nulla era +fatto per impressionare più di quelle figure di donne adorne di tutte +le ricercatezze dell'ultima moda, fra gli scomposti avanzi di tempi +remotissimi; l'efflusso odoroso che esse si lasciavano dietro, +nell'atmosfera leggermente ammuffita del Museo; il suono argentino +delle loro voci, nel silenzio dei corridoi; la vivacità dei loro +movimenti, nella rigidezza cadaverica dei vecchiumi polverosi ed +allineati... Ermanno comprendeva quelle due figure nella sua +attenzione per gli oggetti circostanti, come se il Museo si fosse, da +un giorno all'altro, arricchito di due nuovi oggetti; notava il +contrasto, ma con lo stesso disinteresse personale, col quale +giudicava le differenze passanti fra due quadri di scuola diversa... +Egli continuava a guidarle e a dare le sue spiegazioni, malgrado gli +epigrammi del conte, che facendo spesso sorridere la comitiva, +contribuivano a sciogliere l'inevitabile freddezza di un primo +incontro. A misura che la visita proseguiva, la curiosità con cui la +contessa guardava intorno fra quelle tristi rovine si faceva sempre +più allarmata; ma la signorina di Charmory pareva dimostrare un più +grande interesse, rivelando nei suoi giudizii e nelle sue stesse +domande una intelligenza dell'arte e della storia. «E i quadri del +Monrealese?..» aveva chiesto, con la sua voce d'un'armonia sommessa, +quasi lontana, quando, esaurito il giro delle gallerie e delle stanze +del primo piano si stava per passare al piano superiore. «Vi saremo a +momenti,» rispose Ermanno, con una visibile compiacenza per +quell'interesse dimostrato verso il suo artista favorito; e intanto +che la contessa si attardava un poco dinanzi al trittico del Van Eyck, +il capolavoro del Museo nazionale, egli rappresentava alla signorina +di Charmory le qualità che distinguono la pittura di Pietro Novelli. +«Una freschezza di tavolozza, uno scrupolo di verità spinto talvolta a +qualche eccesso, una preferenza per le proporzioni grandiose, +un'intensità d'espressione nella figura umana: questi mi sembrano i +suoi caratteri più salienti...» La signorina di Charmory lo aveva +ascoltato senza guardarlo, chinando di tratto in tratto il capo. «Non +lo chiamano il Raffaello di Sicilia?» chiese, quando Ermanno ebbe +finito. «A torto, quanto allo stile; a ragione, quanto al valore...» E +dinanzi al ritratto dell'artista--una figura scarna, dagli occhi +espressivi, dalla piccola barba a punta spiccante sul bianco d'un +grande collare alla spagnuola--egli s'era fermato un poco. «È stato +l'ultimo dei grandi pittori siciliani; Antonello da Messina fu il +primo. La storia della nostra pittura si riassume in questi due nomi. +Di Antonello il Monrealese non ha però la fama. Gli nocque forse +l'esser vissuto sempre nella sua isola, il non aver potuto allargare +il campo dei proprii studii. Ed è morto giovane ancora, pure in questo +simile a Raffaello...» Ermanno parlava pianamente, fissando il +ritratto con una specie d'involontaria emozione. Con la forza della +simpatia che egli metteva in tutte le cose, era in certo modo come se +egli rivivesse la vita dell'antico artista, come se egli soffrisse un +poco delle sofferenze che supponeva provate da lui; e, in fondo, quel +destino abortito, quell'ingegno potenzialmente forte ma non espresso +del tutto malgrado l'assiduo proseguimento di uno scopo preciso, non +offriva dei punti di contatto col suo? Era dunque un interesse quasi +personale che egli metteva nel parlare di lui, nel rimpiangerne la +sorte; però, pentito di essersi lasciato trascinare, tacque ad un +tratto. Dopo un istante di silenzio e quasi seguendo il filo di quel +pensiero, la signorina di Charmory disse: + + «Muor giovane colui che al cielo è caro...» + +Ermanno fissò un momento lo sguardo su di lei. La citazione di quel +verso in bocca ad una fanciulla, d'una straniera, non era certo una cosa +molto comune; meno comune era l'aria di serietà triste con la quale ella +era entrata nel suo modo di vedere... «Amici miei,» esclamò ad un tratto +la contessa di Verdara, «voi siete funebri! Il signor Raeli ha trovato +una collaboratrice in Maxette!... Per me, dichiaro umilmente che cotesto +Monrealese ha un'aria molto antipatica!»--«Ammesso che sia lui!» disse +Giulio di Verdara; «il Van Eyck non è poi certo che sia del Van +Eyck!»--«Non si attribuisce al Mabuse?» chiese la signorina di Charmory +evitando lo sguardo di Ermanno, cui la domanda pareva nondimeno diretta. +«Se non è del Cornelissen...» rispose quest'ultimo. «O fatemi il +piacere!..» esclamò allora la contessa, stringendosi un poco nelle +spalle, con un moto graziosissimo. «E quell'attacca-panni, di che secolo +è?..» disse a sua volta il conte, con una grande impassibilità, +fermandosi dinanzi al gabinetto della Direzione e mostrando l'oggetto in +quistione. + +La visita al Museo finiva così, tra la finta serietà di Giulio, i +sorrisi della moglie e il crescente turbamento di Ermanno. Dinanzi al +portone, dove la sua _victoria_ stazionava, la signora di Verdara +rinnovava ad Ermanno i ringraziamenti per l'amabilità che egli aveva +avuta. «Si ricordi,» soggiunse con intenzione, «che io sono in casa +tutti i mercoledì... Ma già, lei è tanto severo con noi povere +donne!.. Che cosa le abbiamo fatto?.. Ad ogni modo, se i quadri la +interessano, le mie buone amiche sostengono che io mi dipingo! E +grazie, ancora...» Ermanno, un poco confuso da quelle parole, dal tono +leggermente sarcastico col quale erano state pronunziate, le porse la +mano per aiutarla a salire in carrozza; e, come fu la volta della +signorina di Charmory, questa s'inchinò un poco dinanzi a lui, ma +senza accettare l'appoggio ch'egli le offriva. Il legno era già +scomparso in fondo alla via Bara, che Ermanno, fermo sul marciapiedi, +lo cercava ancora cogli occhi. + + + + +V. + + +La contessa Rosalia di Verdara abitava un elegante villino in fondo a +quella strada della Libertà che è stata così rapidamente popolata di +costruzioni graziose. La fabbrica era condotta su quella maniera +arabo-normanno-sicula che, malgrado la mescolanza di tanti elementi, +si considera come uno stile a parte, tanto essa è caratteristica di +tutto un felice periodo di civiltà. Internamente, la leggiadra +fantasia della padrona di casa aveva messo da per tutto la sua +impronta. Linee spezzate, capricciose, ma armonizzanti nella loro +apparente confusione; delle concessioni intelligenti al gusto +modernissimo per il _bibelot_ antico od esotico, una ricchezza sobria +di stoffe e di mobili, una larga parte fatta all'arte contemporanea: +erano questi i caratteri che davano un aspetto particolare alle sale +della contessa. + +Bisognava che ella fosse vista in quell'ambiente suo proprio, perchè +si potesse giudicarla al suo giusto valore. Aveva una di quelle +fisonomie mutabilissime che da un istante all'altro sono capaci di +produrre un'impressione diversa. Analizzata a parte a parte e +minutamente, non sarebbe parsa bella; ma vista in casa sua, con +l'indefinibile adattamento dell'espressione all'ambiente, nelle +tolette di ricevimento o meglio ancora negli abiti da camera delle +visite più confidenziali, l'irregolarità dei suoi tratti sembrava più +simpatica e geniale, la sua grazia più squisita, il suo spirito più +brillante ed acuto. + +Quel mercoledì seguente alla visita del Museo, la contessa avrebbe +dato qualche cosa per dividere cotesta sicurezza. La forza +dell'interesse personale è tanta, e il timore di non poterne +conseguire la soddisfazione nasce e s'ingigantisce così facilmente, +che le cose sulle quali si è fatto più grande e sicuro assegnamento, +si vedono messe in forse ad un tratto. Un interesse ancora secreto e +quasi incosciente persuadeva Rosalia di Verdara ad assicurarsi della +propria seduzione; ma, più aveva bisogno di contar su di essa, più ne +dubitava. Qualcuna delle sue amiche che si seguivano nel suo salottino +le aveva detto, in un abbraccio affettuoso che era anche un mezzo di +esaminar da vicino la qualità del velluto del suo abito nero a +_tablier_ e _quille_ di _jais_, dal corpetto alla Watteau, e il gusto +dei gioielli portati da lei: «Tu sei oggi un amore!» ma quegli elogi +fatti con una grande espansione non la rassicuravano punto; più valore +avrebbero avuto se fossero stati pronunziati a mezza voce, con quello +stento che in simili casi è un sintomo di sincerità. + +Ermanno Raeli sarebbe venuto da lei? Questa era la domanda che ella si +rivolgeva. E perchè la possibilità di quella visita le toglieva un +poco della padronanza di sè?... In quei giorni, la figura del giovane +le era più d'una volta tornata alla memoria. Ella non riusciva a +spiegarsi quella specie di enimma vivente, quell'uomo nella pienezza +della vita che si teneva in una rigida clausura, che proseguiva delle +aride cose quando tutto gli avrebbe sorriso dintorno... O meglio, ella +credeva di spiegarselo: era forse una ricerca di originalità, la +soluzione da lui data al problema che occupa la mente degli uomini: +rendersi interessanti!.. Ma, nello stesso tempo che si applaudiva +della sua chiaroveggenza per cui era messa sulle difese, si dava una +fuggevole occhiata al grande specchio decorato che stava disposto +vicino al suo seggiolone favorito... Nessuna, intanto, di quelle +visitatrici avrebbe potuto sorprendere nulla della leggiera +preoccupazione in cui ella si trovava. In mezzo alla gente, la +contessa aveva tutto il suo brio, tutto il suo spirito più fresco e +più vivo; da sola animava il piccolo mondo raccolto intorno a lei, +mettendo le sue conoscenze in relazione tra loro con garbo facile e +accorto, creando dei piccoli gruppi che di tanto in tanto faceva +abilmente concorrere alla conversazione generale, interessando le +persone col parlare a ciascuno di ciò che poteva riuscir più gradito, +dimostrando sopra ogni cosa la grande virtù del sapere ascoltare. +Soltanto, ogni volta che il domestico sollevava la cortina, +annunziando una nuova visita, ella porgeva attento orecchio al nome +pronunziato. Ma andando incontro alle amiche, stendendo la mano dal +suo posto agli uomini, ella non dimostrava preferenze: egualmente +affettuosi erano i sorrisi ed egualmente cordiali gli _shake-hands_ +scambiati. Nondimeno, annunziatasi la signorina di Charmory, nessuno +si era stupito vedendola alzarsi vivamente, andarle incontro e +baciarla con effusione. Erano quasi due sorelle; avevano fatto +conoscenza a Parigi, dove Giulio di Verdara era stato alcun tempo +addetto d'ambasciata; e come Massimiliana era giunta a Palermo, la +contessa l'aveva accolta a braccia aperte. A Palermo, la signorina di +Charmory era venuta con suo zio, il visconte d'Archenval, che da +qualche anno conduceva per tutte le stazioni climatiche d'Europa la +propria moglie, affetta da una malattia incurabile. La zia di +Massimiliana era figlia del duca Gastone di Précourt, che non era +venuto in Sicilia. Forse per le lunghe sofferenze della viscontessa, o +forse ancora per le inveterate abitudini di un cosmopolitismo +errabondo, questa famiglia pareva un poco disorganizzata. Il duca se +ne stava lontano, ed era già molto se di tanto in tanto chiedeva, con +un secco telegramma, notizie della salute della figliuola. Il visconte +si era subito fatto presentare ai circoli, dove passava le sue +giornate e le sue notti ai tavolini ed ai bigliardi, giuocando +disperatamente. Vero tipo di _viveur_, già sciupato a quarant'anni, +egli era diventato subito l'idolo di una certa società di eleganti, di +giuocatori, di _clubmen_, che ne avevano fatto il loro modello e ne +studiavano attentamente i modi di fare, di vestirsi e di discorrere. +Al passeggio, lo si vedeva sugli _stages_ di questo o di quel signore, +guidare con polso fermo e con occhio esperto un _four in hand_; a +teatro, la sua testa da cameo, incorniciata di capelli ancora +biondastri che parevano incipriati, si affacciava un poco per volta da +tutti i palchi dell'aristocrazia, e non v'era festa, o cerimonia, o +partita di piacere, a cui egli mancasse. Con l'abitudine di questa +vita, è facile supporre che alla morte di sua sorella vedova di +Charmory, l'assumere su di sè l'educazione di Massimiliana, rimasta +povera e sola, non dovesse costargli molto. Tenerla, fino a quando era +possibile, in collegio; lasciarla poi in compagnia della moglie: +questa era stata la soluzione che egli aveva trovata; soluzione tanto +più facile, quanto la reciproca compagnia che le due donne si facevano +lasciava lui più libero e meno responsabile. + +Però, a giudicarne dalla loro vita di Palermo, i legami fra le due +fanciulle--quantunque maritata, la viscontessa d'Archenval aveva tutta +l'aria di una ragazza--non parevano molto intimi. La signorina di +Charmory era quasi sempre con la contessa, in giro per la città, nei +dintorni, o più semplicemente a pranzo, a teatro; mentre la zia usciva +di rado, sola, nella carrozza di rimessa che era ogni giorno a sua +disposizione, e passava il suo tempo nel raccoglimento un po' da +ospedale dell'_Hôtel des Palmes_. Quel giorno appunto la signorina di +Charmory, entrando nel salotto della contessa, diceva all'amica che la +zia l'aveva lasciata al cancello, non fidandosi di sostenere una +conversazione. Da ogni parte, allora, delle esclamazioni di compianto +si levavano; tutti però erano sicuri che il clima di Sicilia avrebbe +fatto un miracolo restituendo la salute a quella povera e buona +signora. + +La conversazione si era fatta generale, la contessa di Verdara parlava +a bassa voce con la sua giovane amica che si teneva vicina; quando il +domestico, sopravvenendo, annunziò ad un tratto Ermanno Raeli. +Nell'attenzione generale con cui gli astanti si erano rivolti verso +l'uscio, il piccolo sussulto che la contessa non era riuscita a +frenare passò inosservato. Tutti conoscevano, in quella società, o +personalmente o per fama, Ermanno Raeli; nessuno si sarebbe aspettato +però di vederlo arrivare lì in mezzo. Lo si sapeva un solitario, un +contemplativo, un filosofo rifuggente dal consorzio degli uomini; non +lo si era mai visto in quel mondo di cui la sua nascita gli avrebbe +dischiuse le porte. Nel concetto dei più, Ermanno era uno spirito +superiore; ma, come il riconoscimento della più evidente superiorità +non è mai senza qualche riserva, che si risolve in fondo +nell'attribuire un'altra superiorità a sè stessi, gli eleganti +raccolti nel salotto della signora di Verdara aspettavano l'entrata di +Ermanno Raeli per coglierlo in fallo almeno nella scienza del mondo. + +Essi furono disillusi completamente. La naturale riservatezza +dell'indole, il lungo soggiorno in paesi stranieri che da una parte la +aveva accresciuta, dandogli dall'altra la pratica delle forme, +facevano di Ermanno, in società, una personalità fuori del comune; con +una correttezza inappuntabile, egli si manteneva estraneo ad ogni +partito od influenza. Passato il primo momento di attesa; visto che +egli si presentava come ogni altro, che sosteneva fermamente gli +sguardi indagatori fissati su di lui, che non veniva a discorrere di +filosofia o di estetica in una adunanza di signore, ma che prestava un +eguale ascolto a tutto ciò che si diceva, mettendo di tratto in tratto +nel discorso una sua qualche frase sobria ed originale, i curiosi, +disingannati, lasciarono di osservarlo. + +Anch'egli, in quel momento, ricuperava una relativa libertà di +spirito. Uscendo, il giorno della visita, dal Museo nazionale, +lasciata la contessa e la sua giovane amica, egli si era sentito in +preda a una profonda e indefinibile agitazione. In ogni stato +dell'animo, la coscienza è in ragione inversa della intensità; più +un'impressione è potente, meno si può rendersene conto. L'impressione +che quell'incontro, dapprima indifferente, aveva finito per produrre +in Ermanno, era stato troppo forte perchè egli potesse aver cognizione +di ciò che si operava in lui, e sceverare il timore dal piacere, lo +stupore dall'attesa... La sua mente non era occupata se non da +imagini: le figure supremamente graziose delle due donne con le quali +egli aveva passata un'ora di intellettuale intimità. Durante tutto il +tempo che era seguito, egli aveva rivissuta continuamente quell'ora, +con la stessa intensità della prima volta, e quelle imagini così +profondamente impresse avevano finito per obbiettivarsi, popolando, in +una specie di allucinazione, la solitudine del suo quartierino, +apparendo fra mezzo al verde un poco passato del suo giardino, +seguendolo nel suo studio e mettendoglisi innanzi a intrattenerlo con +muti sorrisi quando egli tentava di occuparsi. Una rivoluzione si era +operata dentro di lui, egli aveva trascorsi quei giorni in una specie +di fluttuazione ideale, incapace com'era a resistere o ad abbandonarsi +agl'impulsi di cui non si rendeva ragione. Quel pomeriggio stesso, era +stato inconsciamente, quasi automaticamente, che egli aveva ordinato +al cocchiere di dirigersi verso Porta Macqueda; egli non aveva per +nulla deciso di recarsi dalla contessa, si proponeva di voltare +indietro appena giunto dinanzi alla sua villa, o di passar oltre. +Com'era avvenuto dunque che dinanzi al cancello egli avesse fatto +fermare la carrozza?... Quando noi crediamo di essere più +indifferenti, e liberi di apprenderci a un partito piuttosto che +all'altro, cerchiamo dunque d'ingannarci da noi stessi, ed il nostro +partito è già preso irrevocabilmente? O nei momenti decisivi qualche +cosa sorge dal fondo dell'incosciente per sospingerci in una certa +via, come un'improvvisa corrente magnetica la quale sorga a +distogliere dalla sua naturale orientazione l'ago calamitato?... La +successione dei sentimenti, per Ermanno, era stata rapidissima. Appena +uscito dalla sua incertezza, appena messo piede a terra, una specie +d'ambascia erasi impadronita di lui, un terrore di andare incontro a +qualche cosa d'arcano, un pentimento della sua risoluzione, e una +tentazione imperiosa di tornare indietro. Se fosse stato possibile, se +il portiere non gli fosse venuto incontro cavandosi rispettosamente il +berretto, egli avrebbe obbedito a quella tentazione. Nitidamente, egli +aveva scorto il motivo della sua paura: la possibilità che in casa +della contessa si trovasse la signorina di Charmory. Fino a quel +momento, le figure delle due donne gli si erano presentate insieme al +ricordo, la sua attenzione si era portata, od aveva creduto portarsi +indifferentemente sull'una e sull'altra. Ora, uno sdoppiamento si +operava; poichè, sul punto di trovarsi in presenza della signora di +Verdara il suo spirito restava tranquillo; mentre la sola idea che la +signorina di Charmory potesse essere presso l'amica, lo gettava in un +turbamento profondo... + +Prima di entrare nel salotto, la confusione delle sue idee era +pervenuta al massimo grado. Entrato, scorta la giovane straniera, +presentati i suoi saluti, l'agitazione si era venuta sedando per dar +luogo ad una sensazione sempre più profonda di sollievo, di benessere, +di confidenza, di serenità deliziosa. Quella sensazione si accresceva, +perveniva al suo massimo grado quando, sul tardi, andati via i +visitatori indifferenti, egli era rimasto solo con le due donne. +«Rieccoci dunque insieme i _touristes_ dell'altra volta!» aveva +esclamato, sorridendogli e prendendo fra le sue una mano dell'amica, +la contessa Rosalia. «Maxette deve ancora veder tutto di Palermo,» +riprese ella, «e la mia ignoranza mi atterrisce. Per fortuna, abbiamo +nel signor Raeli la più intelligente e la più amabile delle guide...» +Ermanno si era inclinato, ringraziando; ma la signora di Verdara +continuò: «Non creda che si sbarazzerà presto di noi! La sequestriamo +addirittura; non è vero, Maxette? La colpa è anche un po' sua; se non +fosse stato così compiacente, non sarremmo adesso tentate di abusare +di lei!» Allora, col suo leggiero accento straniero che era una grazia +di più, la signorina di Charmory aveva soggiunto: «Il signore è stato +veramente assai gentile...» Nell'ambiente grazioso e raccolto, accanto +alle due giovani che si tenevano per mano e gli dicevano delle cose +lusinghiere, Ermanno si difendeva debolmente contro la dolcezza +dell'ora. Il giorno tramontava; un cielo d'ametista si scorgeva +dall'alto delle finestre, che ad un ordine della contessa furono +chiuse, mentre le lampade dai cappucci rosei ed azzurri venivano +accese. L'aria d'intimità si faceva più grande e la conversazione +diveniva più espansiva. Ermanno proponeva alle due amabili +interlocutrici un itinerario di visite e di escursioni; ad ogni +allusione che faceva intorno alle antichità dell'arte, la contessa +chinava un poco il capo, vergognosamente, confessando la propria +ignoranza; mentre la signorina di Charmory dimostrava una perfetta +conoscenza del paese che era venuta a visitare. «Ha letto l'Amari?... +Ha letto il Di Marzo?...» le chiedeva Ermanno, ed ella rispondeva di +sì. La conversazione di lei era fatta, più che d'altro, di risposte; +ma non era evidentemente la timidità che la faceva tacere, che la +lasciava come assorta in un pensiero recondito. Ermanno si sorprendeva +invece di tratto in tratto a parlare con una facilità della quale si +stupiva pel primo. Dalle antichità di Palermo e della Sicilia, il +discorso era passato alle questioni dell'arte contemporanea, ed in +tutto la signorina di Charmory manifestava delle opinioni profonde, +che quasi sempre corrispondevano con le sue. Talvolta, egli sentiva di +essere d'un altro parere, e non era per lui un soggetto di minor +meraviglia l'accorgersi di sviluppare gli argomenti favorevoli alle +teorie contrarie alle proprie. Era l'antico dilettantismo critico che +rinasceva, la naturale disposizione ad ammettere tutto e a tutto +legittimare, o una conversione temporanea, compiutasi sotto l'impero +della seduzione che si esercitava su di lui?... Egli non aveva l'agio +di pensare a tutto questo, nel delizioso infiacchimento della volontà +che lo aveva guadagnato a poco a poco e che gli aveva impedito di +congedarsi malgrado l'avanzarsi dell'ora. + +Prendendo parte alla conversazione, la contessa serviva il the ai suoi +amici, e ad un tratto sopravvenne Giulio di Verdara. «Ci sei +capitato!» esclamò, con un risolino, nello scorgere Ermanno; poi, +rivoltosi alla signorina Massimiliana: «È lei,» aggiunse, «che ha +avuta la virtù di _apprivoiser_ l'amico mio!» La contessa reclamava +allora la sua parte di merito. «In verità, ci siamo messe in due ad +abusare della sua cortesia!...» e come Ermanno cercava di protestare, +il conte lo interrompeva, dicendo che le sue proteste erano inutili: +non le credeva! Egli sviluppava questa teoria: che nel consorzio così +detto civile tutto è _posa_, tutto è _corvée_. Non era una _corvée_ +quella della signorina di Charmory, di starlo a sentire? Non era una +_corvée_ quella di Ermanno, che avrebbe voluto essere a casa, a +scrivere un capitolo della sua storia dell'arte?.. Versato allora +sollecitamente il the in un'altra tazza, la contessa era venuta a +presentarla al marito: «E questa è la _corvée_ mia, di offrirti un the +che non meriti!...» Allora, rivolgendosi agli altri come per invocare +la loro testimonianza: «Vedete?» riprese immediatamente Giulio, «ecco +una decozione medicinale che si è convenuto di trovare deliziosa. +Bisogna sorbirla, perchè è _chic_. Quando io vi dicevo!...» + +Un grazioso sorriso era spuntato sulle labbra abitualmente serie della +signorina di Charmory, e fu pel suo contagio, più che per la simpatia +di quella piccola scena tra marito e moglie, che Ermanno aveva sorriso +anch'egli. Ma, al rumore di una carrozza che si avvicinava e che +veniva ad arrestarsi dinanzi alla villa, fatto uno sforzo su di sè +stesso, egli si alzò. «Si salva?...» esclamava la contessa. «Ha +ragione! chissà quante ne sentirebbe!...» Poi, stringendogli la mano: +«Badi che io tengo a tutte le sue promesse...» E mentre Giulio di +Verdara insisteva nel suo scherzo, la signorina di Charmory stringeva +anch'essa un poco, con la sua mano guantata, la mano del giovane. + + + + +VI. + + +La prima impressione provata da Ermanno Raeli quando egli uscì dalla +villa del conte di Verdara, fu di stupore. Abituati gli occhi alla +luce delle lampade, aveva creduto che fosse già notte; invece l'ultimo +crepuscolo illuminava ancora il cielo. Sulle masse del verde che a +quell'ora pareva quasi nero, un chiaror d'oro faceva intravedere dei +vaghi contorni; i lumi erano già accesi e brillavano con fiamme larghe +e gialle: le stelle cominciavano a luccicare e una quiete grandiosa +regnava nel viale deserto. Camminando con gli sguardi all'alto, +Ermanno aveva appena cansata una carrozza chiusa che si muoveva al +passo dinanzi alla villa. In quel momento, egli sentiva nascere dentro +di sè una specie di lirico slancio, come se nell'aria dolce, nel cielo +purissimo, nelle masse quiete del verde qualche cosa cantasse. La muta +armonia del tramonto, dell'adorabile mistica ora in cui, come a lenti +giri, la luce sembra ascendere le cerule scale degli spazii infiniti, +si riecheggiava in lui; tutto l'essere suo vibrava come in +un'ebbrezza. Il ricordo dell'inquietudine, dell'angoscia per le quali +era passato, si dileguava, s'inabissava in quel muto incanto. Era +della figura, era della voce, era dello sguardo della signorina di +Charmory che egli si sentiva deliziosamente pieno; era come una +emanazione di lei che raddoppiava a quell'ora ogni sua facoltà vitale. +Lo spettacolo del tramonto si svolgeva nel cielo, ma nulla +rassomigliava al primo romper dell'alba quanto l'ultimo anelito del +giorno, ed il chiarore d'un'alba spirituale si accendeva adesso in +lui. Procedendo verso la città, egli fissava lo sguardo al cielo +orientale, che si tingeva ancora d'un fioco riverbero, come per la +promessa del nuovo giorno; e in quell'esteriore vicenda della luce e +dell'ombra egli vedeva un simbolo dell'intima vicenda della gioia e +della tristezza. Dopo l'agonia d'un tramonto e la nerezza fredda di +una lunga notte polare, tornava il sole ad investirlo dei suoi raggi. +Cercar di negarlo era adesso possibile?... + +La confessione che noi spesso ci facciamo dell'incapacità a spiegare +quel che succede dentro di noi, non è quasi mai sincera; essa esprime +tutt'al più la volontà di riconoscere ciò che nel nostro intimo +sappiamo con la precisione più grande. In presenza di qualche cosa che +sul principio può non avere una spiegazione, l'imaginazione percorre +rapidamente tutta la serie dei possibili e sa ben presto a che cosa +tenersene. L'irresolutezza di Ermanno nei primi giorni, l'esitazione +ad attribuire alla contessa di Verdara od a Massimiliana il suo nuovo +turbamento, erano state _volute_; fin dal primo istante, fin da quando +la giovane straniera aveva mostrato di dividere il suo pensiero, +pronunziando il profondo verso di Menandro, egli s'era sentito +scuotere fino all'intime fibre, aveva sentito iniziarsi la misteriosa +operazione di cui adesso vedeva gli effetti, nell'esaltamento a cui +era in preda. Ed una domanda tornava con invasante frequenza al suo +spirito: come poteva ciò essere accaduto? Non era egli divenuto +tetragono alle seduzioni fallaci? non sapeva quel che esse costavano? +non aveva giurato a sè stesso di non ricadere mai più nell'abisso +antico?.. Ah! egli era che malgrado gli amari disinganni, malgrado la +mortale repressione, lo slancio dell'anima non era vinto; e come +prima, più di prima, dalla solitudine in cui l'aveva costretta, nella +rinunzia che le aveva imposta, essa anelava alla comunione... Dunque, +amava già egli la signorina di Charmory? Il sì veemente che stava per +salirgli alle labbra si spense prima d'esser formulato. In quello +stesso momento, una carrozza sopravvenente lo avanzava, e voltandosi a +guardarvi dentro egli aveva scorto, alla luce crepuscolare, il vago +profilo della giovanetta. Come una mera apparizione, essa si dileguava +verso la rumoreggiante città, dandogli la sensazione d'un distacco +fatale... E la città, il mondo, la folla aborrita afferrava anche lui, +gli rumoreggiava dintorno, pareva ricordargli che egli era sua +preda... + +Quando egli fu arrivato a casa sua, l'esaltazione era caduta in un +grande sconforto. Ciò ch'egli sentiva, era di trovarsi in una +disposizione di spirito dalla quale sarebbe stato in suo potere il +passare alla passione, solo ch'egli avesse voluto; ma era appunto tale +volontà che egli si risolveva in quell'ora a non avere. In una rapida +intuizione, aveva misurata tutta la distanza che separava lui, vecchio +di spirito, sfiduciato, ammalato, da quella creatura gentile, all'alba +della vita, ignara degli abissi di miseria nei quali egli era caduto. +Egli sentiva di non poter dire: _io l'amo_; ma di poter dire +piuttosto: _io l'amerei_... In questa differenza grammaticale stava il +secreto di tutta la sua vita. Una condizione era posta alla sua +felicità: non avere avuta quella triste esperienza del mondo e di sè. +E come questo non ora possibile, egli non aveva il dritto di domandare +ciò di cui non era degno. Sedurre quella fanciulla, ottenerne l'amore +con la promessa del suo, sarebbe stata una profanazione, un crimine +inescusabile... Il cielo, nella sera saliente, si era fatto d'un +azzurro tenero, d'una sfumatura infinitamente delicata, e lo +scintillio degli astri era vivido e profondo. I fiori del suo piccolo +giardino profumavano la mite aura autunnale. Squisito come la tinta di +quel cielo, come il profumo di quei fiori, era il sogno che egli aveva +visto balenare un istante; ciò che la ragione comandava era che +restasse eternamente un sogno... + +La risoluzione che Ermanno Raeli aveva presa quella sera domandava, +come principale condizione, che egli non vedesse la signorina di +Charmory. Invece, le promesse fatte alla contessa di Verdara, delle +quali questa aveva chiesto l'adempimento, lo misero di nuovo, fin da +qualche giorno dopo, in presenza di Massimiliana. Erano delle visite +alle chiese ed ai monumenti, escursioni a Monreale, a Solanto, per +tutti i dintorni più pittoreschi; delle lunghe trottate alle falde di +Monte Pellegrino, durante le quali l'intimità fra i varii componenti +della comitiva si stringeva naturalmente sempre di più. Le rare volte +che la viscontessa d'Archenval si sentiva un poco meglio, ella +prendeva parte a quelle gite, non abbandonando però quasi mai la sua +carrozza. Di poco maggiore della nipote, aveva un aspetto più +fanciullesco, a causa principalmente della malattia che l'aveva +avvizzita, accasciata e quasi rimpiccolita. Era di una magrezza +straordinaria; dei vuoti le si scavavano sotto gli occhi stanchi, le +mani erano ridotte d'una bianchezza e di una fragilità come di cera, +ed un brivido di freddo le serpeggiava sempre pel corpo, malgrado le +pelliccie ed i _plaids_ sotto ai quali si seppelliva, ed i soavi +tepori del sole siciliano. Il visconte, attirato dalla sua passione +per il giuoco, lasciava quasi sempre sole la moglie e la nipote, e +Giulio di Verdara accompagnava anche raramente la contessa. Egli +dichiarava di non comprendere nulla alle così dette bellezze +dell'arte, quantunque poi gli artisti nell'imbarazzo conoscessero per +prova la sua generosità. In tutto egli era così; sotto un sorriso +inalterabile, sotto le teorie graziosamente scettiche, nascondeva una +grande bontà, e se qualcuno credeva di prenderlo in contradizione, +scoprendo qualcuna delle sue buone azioni, egli rispondeva che anche +quelle erano delle _blagues_ e delle _corvées_. + +Accanto alla signorina di Charmory i propositi di Ermanno si erano, +per via di continue transazioni, fiaccati. Fermo nel proposito di non +far nulla che potesse dimostrare alla giovanetta il sentimento destato +in lui, egli rimaneva estatico dinanzi alla sua grazia, alla sua +delicatezza, alla sua seduzione tutta spirituale, come di creatura +estranea al mondo sensibile. Col suo corpo esile, appena accennato +sotto le vesti severe, con la sua andatura un poco incerta, come di +sonnambula ignara del proprio cammino, ella pareva non aver presa +sulla terra. Nella conversazione, non si interessava agli avvenimenti +comuni della vita, a quei soggetti futili che formano il repertorio +quotidiano dei salotti; la sua parola era scelta e rara. E l'occhio si +perdeva continuamente dietro qualche cosa che ella soltanto poteva +vedere. Cosa strana, della quale non era possibile accorgersi sulle +prime: la signorina di Charmory non fissava mai i proprii sguardi su +quelli dei suoi interlocutori. Nel più vivo d'una conversazione, od +anche dinanzi ai più pittoreschi paesaggi, come quelli che le si +svolgevano dinanzi nelle sue corse per la Conca d'Oro, il suo sguardo +assumeva talvolta una fissità più grande; e argomenti di discussione o +accidenti di natura, tutto pareva sparisse per lei. + +Ermanno si saturava del suo fascino sottile e misterioso; ora, la sua +risoluzione, sempre più indebolita, si era modificata: egli voleva +amare Massimiliana, d'un amore inconfessato, che doveva essere +tormento, ma anche delizia indicibile. Nel silenzio della campagna, +quando la piccola comitiva degli escursionisti sostava un poco, egli +porgeva l'orecchio ai deboli ed incerti rumori prodotti dall'aliare del +vento, dalla caduta delle ultime foglie, dal sommesso ronzìo +degl'insetti. Nella solitudine, come tutto taceva dentro di lui, egli +si chinava ad ascoltare il flebile concerto del germinante amore. Erano +delle voci fioche, sussurri indistinti, bisbigli carezzanti; era un +nome, sempre lo stesso, ripetuto pianissimo, ma incessantemente, con +una eguale intonazione di preghiera, di devozione, di umiltà, di +speranza... Allora, dinanzi alla visione d'un avvenire più lieto, tutta +la sua antica tristezza si ridestava, e il sentimento era così forte, +che egli sentiva come un'amarezza salirgli alla gola. Aveva avuta la +tentazione di scrivere dei versi su di ciò, e ideato già un +componimento che avrebbe dovuto intitolarsi _Il Calice_; ma non gli era +mai accaduto di apprezzare come allora la verità del giudizio che fa +dell'arte un esercizio di giuoco, un'attività fittizia incompatibile +con l'impeto delle impressioni reali. Così, quando la contessa di +Verdara gli ebbe chiesto di scrivere qualche verso nel suo album, egli +era stato nel più grande degl'imbarazzi. Farsi pregare gli sembrava +un'ostentazione; e da un'altra parte quel componimento che gli frullava +per il capo era troppo chiaro: una specie di confessione che tutti +avrebbero compresa. Poi, a tutto questo s'aggiungeva, più secreto e più +profondo, il sentimento del ridicolo che quello strano poeta trovava +nella poesia... Se gli uomini hanno un bisogno di elevazione, se tutto +ciò che esce dalla miseria di ogni giorno ha un prezzo ai loro occhi, +volentieri essi dileggiano coloro che conseguono le cose rare e che si +costituiscono una superiorità di eccezione. Il nome di poeta, suprema +ambizione dei cuori sensibili, finisce così per essere sinonimo di +stravagante, e l'ammirazione per chi ci procura dei momenti di puro +gaudio spirituale si complica d'un certo compatimento beffardo. È una +delle infinite contradizioni umane di cui pochi s'accorgono, ma che uno +spirito critico come quello di Ermanno doveva avvertire fino alla +sofferenza. Poeta, egli aveva quasi vergogna di sentirsi chiamare con +questo nome, si sentiva a disagio allo stesso modo che se si fosse +trovato un giorno per le vie vestito della bianca tunica dei secoli +antichi, con una cetra fra le mani e il capo incoronato d'alloro... +Alle cortesi insistenze della contessa, egli aveva finalmente risposto +adoperando un piccolo artifizio: finse d'aver voltato dal tedesco di +Steiblig--un nome di sua invenzione--quel sonetto del _Calice_ che +trascrisse nell'album della signora di Verdara firmandolo: Ermanno +Raeli, _traduttore_: + + Versato avea nel calice del cuore + La vita ogni amarezza: il corrosivo + Pianto, il Rimorso sordo accusatore, + La Nostalgia d'un cielo fuggitivo. + + Ma come in uno strato inferiore + A fiocco a fiocco sempre l'adustivo + Fecciume scende, e il torbido liquore + Riede col tempo al suo nitor nativo, + + Così del cuore il fiel pesantemente + Si raccolse nel fondo inesplorato + E ristagnò la calma vitrescente. + + Or d'uno sguardo la potenza sola + I recessi del cuore ha penetrato + E il gusto amaro mi ritorna in gola... + +Malgrado il suo stratagemma, egli temeva sempre che l'allusione fosse +afferrata; ma finì col rassicurarsi completamente. Giulio di Verdara +gli aveva risparmiate le sue osservazioni, e la contessa pareva tanto +caduta nell'inganno, che lo aveva cortesemente rimproverato di non +avergli dato dei versi originali. Anche la signorina di Charmory li +aveva letti; ma nulla faceva sospettare ch'ella avesse afferrato il +vero senso di quelle parole. Il suo spirito sembrava sempre assente +dalla circostante realtà; e, quanto ai suoi rapporti con Ermanno +Raeli, Massimiliana non cercava nè sfuggiva la sua conversazione; +quando s'impegnava, questa non era nè brillante nè varia; non verteva +su fatti, ma sopra idee. Nella eleganza mondana d'un salotto alla +moda, la giovane straniera metteva ancora un contrasto; la sua grazia +pareva austera nella futilità dell'ambiente, ed ella era come un poco +isolata da tutti. In questa specie di impenetrabilità, Ermanno aveva +finito per fondare un pericoloso sofisma. Se egli era per la signorina +di Charmory un indifferente, una conoscenza come tutte le altre, che +ragione di temere avrebbe egli avuta?.. Egli non si diceva che +quell'indifferenza ora considerata compiacentemente, avrebbe potuto +presto o tardi formare nel suo intimo un soggetto di disperazione; che +tutti i suoi voti sarebbero stati perchè si dissipasse; egli non +voleva pensare all'avvenire; non domandava altro che l'estasi di quei +giorni durasse. La voce profonda diceva di troncare sul nascere ogni +speranza, di sottrarsi ad ogni lusinga; e talvolta egli si chiudeva +per qualche giorno nella sua solitudine, cercava di riprendere le +occupazioni di un tempo; ma tutto gli pareva ora inutile e vuoto. Con +uno di quei rapidi voltafaccia così naturali in lui, non gli sembrava +più possibile di vivere se non nell'intimità di altri esseri; ed era +un affetto fraterno che lo aveva legato ai Verdara, come se fra essi +gustasse per la prima volta, dopo la morte dei suoi, le gioie serene +della famiglia. + +Ma passare accanto a Massimiliana di Charmory in mezzo alla folla, e +non accorgersi di nessuno, non sospettare neanche le altre esistenze; +essere tutto all'incanto di una comunione spirituale, col vivo +sentimento che essa avrebbe formato il più puro profumo della +ricordanza: era una di quelle cose che lo riconciliavano con la vita. +Questo, anche meno, gli bastava. Solo, lontano da lei, il ricordarla, +il ricostruire tutte le frasi che ella aveva pronunziate, il +raffigurarsela in tutti gli atteggiamenti che aveva presi, il chiudere +gli occhi e pensare soltanto: «Ella esiste,» lo manteneva in uno stato +di beatitudine, di fiducia così salda, che egli si sentiva diventato +veramente un altr'uomo. + + + + +VII. + + +All'occhio d'un osservatore superficiale, nulla trapelava della +inclinazione che Ermanno Raeli sentiva ogni giorno più grande per la +signorina di Charmory; le persone che il cambiamento operatosi nella +sua vita impressionava, avrebbero potuto egualmente sospettare che le +sue assiduità fossero rivolte alla contessa di Verdara. E poichè il +supremo disinteresse e l'interesse supremo tolgono egualmente +l'opportunità della percezione, la contessa si era del tutto illusa +sul conto dei sentimenti di Ermanno. Egli è che, malgrado la sua +resistenza, ella aveva finito per amarlo... + +Col suo spirito vivace, critico e polemista--se questa parola vale a +definire la speciale qualità che consiste nel non arrendersi mai, nel +trovar sempre qualche argomento o qualche partito per rispondere o per +ripiegarsi--pronta a cogliere i contrarii aspetti delle cose e dal +loro contrasto a farsene un equo concetto, Rosalia di Verdara era +naturalmente difesa contro i colpi di testa, gli esaltamenti, le prime +impressioni e le esagerazioni di ogni sorta. Se a questo si aggiunga +un sentimento vivissimo dei proprii doveri e una sincera gratitudine +per la costante fiducia dimostratale dal marito, si comprenderà +facilmente come ella non potesse esser tentata dalle seduzioni che si +erano un tempo spiegate contro di lei. Poi a tutto questo si era +aggiunta una reputazione di scetticismo, di indifferenza, di +impermeabilità, che aveva ancor essa contribuito a difenderla. In +questa situazione di spirito, la prima impressione destatale da +Ermanno era stata una specie di curiosità dinanzi a quella singolare +figura di asceta giovane e distinto, di filosofo elegante, di +siciliano mezzo tedesco, senza accento nella pronunzia e senza +risoluzione nella vita. Quel tipo offriva molti lati alla critica +mordace della contessa, ne offriva perfino troppi; ora, quando si +trovano nello stesso tempo troppe cose capaci di fare impressione, vi +è una grande probabilità perchè nessuna di esse ne faccia. Era quello +che accadeva a Rosalia di Verdara. Ermanno Raeli era troppo curioso, +usciva troppo dall'ordinario, perchè ella gli applicasse il suo +ordinario sistema d'esame e si potrebbe dire di decomposizione. +Rimaneva stupita. La serietà di Ermanno spegneva il suo riso; la +tristezza che leggeva in lui disturbava la sua serenità. Tutto ciò +finiva per contrariarla. Sul principio, aveva potuto sospettare un +momento che Ermanno rappresentasse; ma presto aveva riconosciuta tutta +l'assurdità di un simile sospetto. Da ogni suo atto, da ogni sua +parola, non traspariva forse in lui una grande, un'assoluta sincerità; +una sincerità che volentieri si sarebbe chiamata ingenua? Dalla +stupefazione alla contrarietà, il sentimento della contessa aveva già +fatto un passo, tanto più pericoloso quanto meno apparente. L'avrebbe +egli dunque vinta su di lei? Non si sarebbe mai detto! E si era data +ad attaccarlo. Aveva già perduta la padronanza di sè. I suoi piccoli +attacchi si spuntavano contro la superiorità di Ermanno. Di questa +superiorità, Rosalia si accorgeva ogni giorno di più; ella si +accorgeva della bontà del cuore, della elevatezza della mente, della +nobiltà dei sentimenti di colui che ella considerava come un naturale +avversario. Un avversario molto strano, intanto; che la ricercava, che +pareva dimenticare in presenza di lei la sua malinconia, che +trascurava le sue ordinarie abitudini, che si riconciliava, dal +momento che l'aveva conosciuta, con quel mondo dal quale pareva avesse +fatto divorzio. Che quella trasformazione fosse opera propria? Ed i +versi del _Calice_ erano venuti in buon punto a confermarla nella +propria lusinga: + + Or d'uno sguardo la potenza sola + I recessi del cuore ha penetrato + E il gusto amaro mi ritorna in gola... + +Ella non aveva creduto un solo momento alla traduzione dallo Steiblig; +aveva subito compreso che quella era una confessione personale, di cui +aveva riconosciuto in sè stessa l'oggetto. Ed erano dei sorrisi +interiori che fiorivano in lei, una compiacenza intima in cui si +cullava all'idea di avere addomesticato quel mezzo selvaggio, +facendolo ricredere, aggiogandolo al proprio carro come un trofeo di +vittoria... Intanto, ella si lasciava andare al piacere di quella +intimità, godeva di tutti i vantaggi d'un'amicizia come quella di +Ermanno, si abituava al suo modo di pensare; a poco a poco, +inavvertitamente, lasciava che si operasse in se stessa quella +metamorfosi che aveva ideato di promuovere in lui. + +La lusinga della contessa era tanto più verosimile, in quanto che, se +Ermanno non faceva nulla per dimostrare alla signorina di Charmory ciò +ch'egli sentiva, questa si rivelava, nella intimità da cui era legata +a Rosalia, sempre più estranea ad ogni interesse mondano. La sua +malinconia, la sua riservatezza si erano fatte, a misura che il suo +soggiorno in Sicilia si prolungava, più grandi; tanto grandi che i +primi allarmi si erano destati nella contessa, col timore che quella +crescente freddezza potesse dipendere da un principio di gelosia. Ma +portata così ad osservare da vicino l'amica e la famiglia di lei, ella +era ben presto arrivata a domandarsi piuttosto se qualche cosa di +intimo, di secreto non si nascondesse fra quelle persone, sotto la +disinvoltura ammanierata del visconte, la lenta agonia della moglie e +la precoce e crescente tristezza di Massimiliana. Durante il suo +soggiorno di Parigi, ella non aveva osservato nulla di simile. Certo, +Massimiliana non era mai stata molto vivace; rimasta orfana e povera +abbastanza tardi per misurare la profondità della propria disgrazia, +raccolta da quello zio che credeva d'aver fatto tutto per lei quando +l'aveva assicurata contro le difficoltà materiali dell'esistenza in +cambio della libertà che la reciproca compagnia delle due donne gli +consentiva; diventata in un certo modo infermiera della viscontessa, +la cui salute cagionevole era fin da quel tempo alterata dai +dispiaceri che il marito col giuoco, il padre con la galanteria, le +procuravano, Massimiliana non aveva molti argomenti di gaiezza nel +proprio animo e nell'ambiente in cui viveva. Ma dalla serietà di quel +tempo, alla tetraggine che ora di tratto in tratto sorprendeva nei +suoi lineamenti quasi disfatti, la distanza era molta. Più la contessa +studiava quella famiglia, più le sue vaghe apprensioni crescevano. +Talvolta, ella avrebbe voluto parlare a suo marito degli stranieri +dell'_Hôtel des Palmes_, dirle i suoi sospetti, sentire ciò che egli +stesso ne pensava; ma dacchè l'imagine di Ermanno Raeli le stava +sempre dinanzi, qualche cosa le faceva morire sul labbro le confidenze +che era sul punto di fare al marito. Ella non aveva certamente nulla +da rimproverarsi, nè un atto, nè una parola, e non pensava alla +possibilità che fra lei ed Ermanno vi fosse altro che quella affinità +inconfessata, ma infinitamente dolce nella sua purezza. Ella non aveva +amato d'amore il conte Giulio; glie l'avevano dato, ella lo aveva +trovato avvenente nella sua figura di giovane militare in ritiro, +malgrado alcune ciocche di capelli grigi sulle tempie, che +dimostravano però come egli avesse vissuto e gli davano un'altra +attrattiva. I loro caratteri allegri sopra un fondo di bontà si erano +convenuti; da persone di spirito, non avevano domandato di più. La +vita era trascorsa per loro facile e lieta, in una mutua libertà +consentita dalla profonda fiducia reciproca. Di quella fiducia, la +contessa contava bene di esser sempre degna. La coscienza della sua +propria forza, l'esperienza della nobiltà d'animo di Ermanno, per cui +l'amicizia era sacra, non le facevano nutrire nessuna preoccupazione +per l'avvenire. Ciò che ella domandava, era che il giovane le stesse +vicino, che si chiamassero col soave nome di amici, che fossero l'uno +per l'altro quella specie di giudice invisibile, di genio tutelare, +sempre presente nella coscienza e la tacita approvazione del quale si +sollecita in tutti gli atti della vita, nei più importanti come nei +più minuti... Le donne sono maestre in questa specie di accomodamenti, +che permettono loro di abbandonarsi alle dolcezze del sentimento senza +credere di mancare al proprio dovere; ma la contessa Rosalia aveva uno +spirito troppo acuto per non sentire, dentro di sè, la sostanziale +incompatibilità fra quelle tendenze. Era per questo che ella, malgrado +volesse persuadersi di non far nulla di male, aveva perduta l'antica +serenità dinanzi al marito, con una soggezione crescente che metteva +una freddezza nei suoi rapporti con lui. + +Da parte di Giulio di Verdara, nulla v'era di mutato nelle sue +relazioni con la moglie; ed egli pareva tanto meno essersi accorto dei +nuovi sentimenti nati nell'animo di lei, che spesso egli era il primo +a parlarle di Ermanno Raeli con quel tono di leggiero _persiflage_ +sotto al quale soleva nascondere tutti i suoi affetti e tutte le sue +opinioni. Fu dunque senza nessuna istigazione da parte della contessa, +e quando il pensiero di lei si era già distolto dagli stranieri +dell'_Hôtel des Palmes_, che Giulio di Verdara, tornando una sera dal +circolo, rivelò a sua moglie una circostanza per cui si risvegliarono +in lei gli antichi sospetti. «Che giuoco disperato!» aveva cominciato +per esclamare il conte, ancora sotto la impressione di ciò che aveva +visto. Nel giro di poche ore, d'Archenval aveva perduta e vinta una +fortuna, e si era finalmente alzato dal suo posto con una perdita +netta di quaranta mila lire... «Il suo sangue freddo,» soggiungeva +Giulio di Verdara, «finisce per far male, specialmente quando si +pensa...» Ma si era ad un tratto arrestato, con uno scrupolo di +propagare una notizia riguardante l'onore d'un uomo al quale stringeva +ogni giorno la mano. La curiosità della contessa si era intanto +svegliata, ed allo sguardo interrogativo che aveva rivolto al marito, +questi aveva ripreso: «A te, infine, posso dir tutto: il visconte non +s'è ancora messo in regola con gli ultimi suoi debiti. Stasera ho +sentito qualcuno che già comincia a mormorare...» Rosalia di Verdara +ascoltava con attenzione quella confidenza che le dava la conferma +delle irregolarità sospettate. Se quelle estremità a cui il visconte +si riduceva spiegavano il dolore della signora d'Archenval, in che +modo potevano determinare la cupa tristezza di Massimiliana? E perchè +il padre della viscontessa non veniva a mettere con l'autorità sua un +riparo alla rovina del genero?.. Ella teneva per sè tutte quelle +domande: «E non pagherà?..» chiese soltanto al marito, perchè egli +continuasse a manifestarle ciò che pensava. «Ma....» riprese il conte, +con delle nuove reticenze, «io non so se debbo dirti... Ecco: l'altro +ieri mi ha chiesto in prestito, per qualche giorno, una somma... Non +ho saputo dir di no. Voleva firmarmi delle cambiali; dice che ha +telegrafato a suo suocero. Pare che questo suo suocero invisibile +rappresenti una specie di divina provvidenza...» Dopo qualche momento +di silenzio, la contessa esclamò: «È una famiglia un poco strana,» +riassumendo con quella parola il proprio pensiero. Il conte, che +passeggiava per la stanza, soggiunse: «Lo credo anch'io... E forse non +arriveremo a spiegarla. D'Archenval ha espresso l'intenzione di +lasciar la Sicilia.» Dopo una piccola pausa, si fermò, e guardando sua +moglie quasi per studiare l'effetto che le sue parole avrebbero +prodotto in lei, continuò: «La partenza di Massimiliana lascerà, come +si dice, un vuoto!...» La contessa, che quell'annunzio non lasciava +indifferente, rispose: «Oh, certo; io le voglio molto bene, povera +Maxette...» Ma il conte non le aveva dato il tempo di finire: «Non +parlo di te!..» A quelle parole, che suo marito aveva pronunziate con +una intonazione scherzosa, la contessa aveva alzato gli occhi su di +lui. Repentinamente, un'inquietudine era sorta in lei; una +inquietudine nel primo momento assai vaga, ma crescente con tale +rapidità, che finiva per darle la sensazione d'una stretta al cuore. +Ciò che ella ora temeva, era d'indovinare l'allusione di Giulio; ma +l'ipotesi le era parsa così assurda, così repugnante, che con voce +calma, quasi indifferente, ella gli domandò: «Di chi parli +dunque?..»--«Ma di Raeli, per bacco!..» + +Indifferente in apparenza, il conte si era accorto da un pezzo della +simpatia di sua moglie per l'amico; ma se da una parte la stima che +aveva per Rosalia e dall'altra la fatta scoperta dell'amore di Ermanno +per Massimiliana, lo assicuravano contro ogni pericolo, egli metteva +ora una specie di piacere un poco cattivo nel togliere alla donna ogni +più lontana illusione. Era la prima volta che sua moglie gli aveva +dato ragione di sospettare, e l'idea del pericolo lo aveva sul +principio turbato un istante. Non aveva mostrato il suo turbamento +come non mostrava nessun altro moto dell'animo; ma per una reazione +frequente, la sicurezza riacquistata non lo faceva indulgente verso +l'oggetto della passata preoccupazione. «Non hai tu visto come guarda +Massimiliana?» diceva; «ci vuol poco a capire che si è messo in testa +di esserne innamorato! E i tipi di quel genere non si smontano +facilmente...» Con una mano afferrata al bracciuolo della poltrona, +con l'altra strettamente increspata fino a conficcarsi le unghie nella +palma, la contessa faceva degli sforzi su di sè stessa per non gridare +al marito: «Taci!.. Tu non sai quel che dici!... È un'assurdità...» ma +il conte proseguiva, scherzosamente impassibile: «Quando la vede, gli +ridono gli occhi. O perchè avrebbe mutato gusti, genere di vita? Non +ti sei accorta di nulla? Ma l'ha perfino scritto sul tuo album... +Tutti dicono che finirà per domandarla in moglie...»--«Taci!... Non +vedi che mi fai male?...» avrebbe ora voluto gridargli la contessa +Rosalia, subitamente ridotta a riconoscere la verosimiglianza di ciò +che quello asseriva; ella doveva invece frenarsi, nascondere il +tumulto che le si scatenava nell'anima e che le preparava una notte +d'angoscia... Era dunque vero? Ella non si era accorta che Ermanno +Raeli amava la signorina di Charmory? Fino a che punto si era dunque +lasciata prendere, se si era così grossolanamente ingannata? Era vero, +sì... ella ricordava ora mille piccoli particolari, mille indizii +minuti, il tono con cui Ermanno aveva detto una parola, la vivacità +con la quale aveva difesa un'opinione di Massimiliana, l'irrequietezza +manifestata quando non l'aveva trovata da lei--da lei che si era +creduta l'oggetto di quelle attenzioni... Era vero; ma ella si +ostinava a non crederlo, cercava di negare ogni valore a quei sintomi +sui quali l'opinione di suo marito si era fondata, di persuadersi che +Ermanno era troppo serio, troppo freddo, troppo superiore per +innamorarsi così, di punto in bianco... Ed ella non si accorgeva +neppure che quell'argomento si ritorceva contro di lei, che era +egualmente inverosimile, per la stessa ragione, ch'egli amasse lei. A +quella conclusione della fredda logica dinanzi alla quale bisognava +che ella sacrificasse il suo sentimento egoistico, ella si acquetava +più volentieri, per la specie di consolazione negativa che almeno le +procurava: Ermanno non amava lei, ma non amava neppur l'altra; +entrambe erano eguali... Allora, l'angoscia della contessa si faceva +nuovamente più viva: no, non erano eguali! come avrebbe ella potuto +lottare con Massimiliana? Ella era la moglie d'un altro; ella non +poteva dargli ciò che non era più suo; amarlo era un delitto! Suo +marito era un amico di lui; i più atroci rimorsi avrebbero funestato +in entrambi ogni possibile gioia. Invece, Massimiliana...--ma, +arrivata ad ammettere che niente avrebbe potuto opporsi alla felicità +di quei due, un sordo dispetto le invadeva l'anima: ella non voleva +che quella felicità si compisse!... Non era lei la stessa donna che, +prima, quando la gelosia non le era entrata nell'anima, aveva +rifiutato di pensare che i suoi rapporti con Ermanno avrebbero potuto +modificarsi? Non si era ella proposto di combattere la tentazione, di +non aver mai nulla da rimproverarsi? Bisognava dunque che la virtù e +la colpa non avessero nulla di meritorio o di riprovevole, che fossero +il risultato di circostanze felici o disgraziate, se ora, perduta la +sicurezza che il cuore di Ermanno fosse suo, ella intravedeva la +possibilità di passar sopra ad ogni ostacolo per acquistarlo?... +Fuggire dunque con lui, abbandonar la sua casa, fargli tradire +l'amico, tradire ella stessa: ecco ciò che avrebbe potuto... Non erano +più forti, più allettatrici, più potenti le voluttà che ella poteva +dargli, a petto delle ingenuità d'una passione da collegiali, come +quella che Massimiliana poteva solo promettergli?... Poi ancora il +corso dei suoi pensieri prendeva un'altra piega: ella si domandava che +cosa aveva a temere da Massimiliana, così indifferente a tutto, così +piena d'uno sconforto che si leggeva negli sguardi sdegnosi di +fissarsi su qualcuno o su qualche cosa? Era probabile che ella +rispondesse all'amore di Ermanno, il giorno che egli lo avrebbe +manifestato? E quell'esistenza enimmatica della sua famiglia, la +condotta del visconte, quella partenza improvvisa, non erano +altrettante ragioni che dovevano rassicurarla?... Poi ancora ella +dubitava di tutto, la sua fiducia svaniva, una specie di delirio +s'impadroniva di lei durante quella notte insonne e agitata. Le sue +idee si confondevano, le imagini perdevano la loro chiarezza; +assopitasi un istante, un terror vago, come fra tenebre minacciose, la +risvegliava di scatto... Col nuovo giorno, la sua decisione fu presa: +ella stessa avrebbe fatto in modo da apprendere la verità, da +strappare ad Ermanno una confessione. Come? Non lo sapeva ancora; +sapeva soltanto che quell'incertezza era la morte. + + + + +VIII. + + +Era già arrivata la novena di Natale, e il tempo si manteneva d'una +serenità e d'una mitezza primaverili. Nei giardini d'aranci della +Conca d'Oro, tra il verde cupo del fogliame quasi metallico, i frutti +cominciavano ad occhieggiar gaiamente; e lungo le vie, attorno alle +nicchie delle imagini sacre, se ne vedevano dei festoni, delle +ghirlande artisticamente disposti. La melodia lenta e dolce della +cornamusa risuonava da tutte le parti, come ripercossa dall'eco, nelle +case più umili, nei chiassuoli, lungo le strade, e metteva tutto +intorno una festività ridente e composta, diceva le gioie della pace, +la poesia del focolare. + +Fuggendo la baraonda cittadina, con un bisogno di concentrazione nel +movimento, Ermanno Raeli se ne andava a cavallo per la campagna, ora +slanciandosi al trotto, ora proseguendo al passo secondo l'umore del +suo svelto ed elegante animale o le folate dei proprii pensieri. Egli +non sapeva quale via tenesse; non vedeva nulla dinanzi a sè, con lo +sguardo fisso lontanamente, ad una visione gentile.... Gentile, sì, +era il termine che le conveniva. Gentile era la serietà del suo +spirito, gentile era l'espressione dei suoi lineamenti, gentile era in +ogni suo atto, in ogni sua parola.... Così lontano da lei, con la sola +sua imagine spiritualizzata dinanzi, egli si sentiva colmato d'una +felicità interiore, d'un gaudio muto ed intraducibile. L'aria odorosa +che respirava, il tepido sole che lo riscaldava, il verde e l'azzurro +che sorridevano, tutto gli dava un profondo benessere... Da qualche +tempo, restando accanto a lei, sfiorando la sua veste, respirando +l'impercettibile profumo che emanava dalla sua persona, fissando il +movimento delle sue labbra mentre ella parlava, egli si sentiva, suo +malgrado, vinto da un indefinibile turbamento. Il profumo carnale del +suo guanto, ch'egli aveva una volta raccolto, gli aveva procurato una +specie di vertigine, un'ebbrezza così dolorosa, che aveva creduto di +svenire... + +Egli è che per Ermanno Raeli la signorina di Charmory era una pura +Idea, armoniosa, impersonale ed intangibile; era lo stesso amore con +tutto ciò che esso ha di immacolatamente spirituale. In lei, egli non +aveva potuto vedere la donna. Ella passava, come un soffio; si pensa +forse ad afferrare qualche cosa d'alato e d'incorporeo?... Un incontro +rarissimo delle disposizioni del proprio spirito con le circostanze +esteriori, aveva dato a questo sentimento di ideale idolatria una +forza straordinaria. Ciò che egli conosceva fin là dell'amore, era +l'intollerabile. Dalla prima profanazione fredda e brutale, ma almeno +spoglia d'ogni illusione, all'esperienza della menzogna che come un +corrosivo aveva profondamente intaccato il suo cuore, e alla febbrile +compiacenza nel vizio che aveva finito di amareggiarlo, egli non aveva +visto che uno spettacolo di degradazione continua. Uscito da quella +miseria, egli s'era fatto estraneo al mondo, attingendo nel disgusto +del ricordo e nell'inclinazione alla vita speculativa la forza di +resistenza contro ogni nuova tentazione. Ma ciò ch'egli domandava, +nell'intimità impenetrabile della propria coscienza, con tutto il +fervore della sua contenuta aspirazione, e disperando di raggiungerla +mai, era sempre l'indissolubile unione degli spiriti, l'intelligenza e +la rispondenza delle anime. Ciò che gli bisognava era di comprendere e +di esser compreso da un'altra creatura, di vivere in uno scambio di +pensieri, di idee, di sentimenti, tutta la vita più intima dello +spirito e del cuore, con la parola e con lo sguardo, in una confidenza +assoluta. E subitamente la vista della signorina di Charmory gli aveva +rivelato che quella felicità era possibile. Sì, egli lo riconosceva, +lo diceva quasi materialmente, a mezze labbra, durante quella +passeggiata mattinale, nel cospetto del più clemente cielo: egli amava +Massimiliana, perchè ella era come l'aveva sognata; l'aveva amata +unicamente fin dal primo momento che l'aveva vista ed ascoltata; +intanto che ella aveva parlato, una voce interiore gli aveva detto: +_Eccola!_... Quello che avrebbe dovuto fare, sarebbe stato questo: +prenderla per mano, e andar via, dritto innanzi, cogli occhi al cielo +dal quale ella scendeva... A sua volta, lo amava ella? Formidabile +quistione, che egli non poteva risolvere perchè non osava +approfondirla. Ella era veramente per lui qualche cosa di misterioso, +di sacro: toccare un lembo della sua veste, la punta d'un suo dito, +gli sarebbe parso un sacrilegio. Con la sua espressione +nostalgicamente estranea al mondo circostante, con la sua figura +vaporosamente leggiera, ella aveva dato forma al suo sogno, lo aveva +prolungato nella realtà. Egli si era risvegliato il giorno in cui +aveva incominciato a intravedere, dietro la spirituale figura, la +creatura umana... + +Ermanno Raeli aveva un bell'essersi trasformato, la vita esteriore +aveva ben potuto riprenderlo: il pensiero analitico restava sempre il +modo principale della sua attività. E con un'angoscia crescente egli +aveva visto rideterminarsi l'antica incompatibile dualità della sua +natura, in presenza d'una sollecitazione così potente come quella alla +quale egli si trovava ora esposto. Amando la signorina di Charmory, +egli si sentiva struggere di tenerezza all'idea della sua solitudine, +della mancanza d'un grande affetto che invigilasse costantemente su di +lei, della sua stessa lontananza dalla patria, dal cielo che l'aveva +vista nascere, dagli uomini che parlavano il suo stesso linguaggio. +Darle tutto, esserle tutto: patria, famiglia, tutela; guidarla ed +esserne guidato nello instabile mar della vita: quale superbo +miraggio! Esso si dissipava, sempre, non appena contemplato un +istante. La visione dei suoi antichi amori gli si ripresentava allo +spirito con una precisione invasante, e dall'intimo essere suo saliva +una muta ribellione contro la possibilità di vedere l'imagine di lei +al posto delle altre, contro l'assimilazione di quell'amore agli +antichi... Sotto l'impero di una violenta disillusione, egli aveva +negato fede all'ideale, aveva creduto unicamente all'impeto cieco +degl'istinti primitivi, aveva dissipate le ricchezze della fibra nelle +stupide orgie; ma come i dannati baudeleriani, per l'operazione di un +mistero vendicatore, egli anelava ora ai più alti cieli spirituali. +L'idea della carezza fisica era per lui insoffribile; ciò che egli non +poteva ammettere, era la macchia al liliale candore, l'offesa alla +purezza della fronte adorata. Per questo egli tremava in presenza di +lei, non osava guardare all'avvenire e si era quasi ridotto a +fuggirla. Egli si faceva sdegno e ribrezzo, tutta la propria persona +gli pareva attaccata da una lebbra mostruosa ed insanabile; non che +fare un passo per accostarsi alla gente, egli doveva aver la virtù di +condannarsi ad un isolamento perpetuo... + +A poco a poco, ed a misura che la serie dei tristi pensieri si +svolgeva, un'espressione di abbattimento scacciava in lui la serenità +di poco prima. Il suo cavallo, scuotendo la testa fine ed +intelligente, si cercava oramai da sè la sua via. Tutto al turbamento +che gli guadagnava l'animo, Ermanno si domandava perchè non aveva +conosciuto prima la signorina di Charmory, quando egli non era ancora +precipitato in fondo a quell'abisso; o perchè, essendovisi oramai +ridotto, aveva dovuto conoscerla; e come nessuna voce in lui +rispondeva a quel disperato dilemma, egli alzò un poco gli occhi al +cielo. Esso era sempre d'un azzurro senza macchia; ma in alto, allo +zenith, fissandolo intensamente, l'azzurro diventava quasi nero, come +se non potesse vincere l'eterna notte regnante negli spazii. Era una +nerezza egualmente intensa che, nei sostrati del proprio pensiero, +oltre alle seducenti e superficiali parvenze, Ermanno aveva scorto; e +durante quella paurosa contemplazione, l'attività psichica s'era +spenta in lui... Un rumore lontano, ancora sordo, lo ricondusse alla +coscienza di sè. Era presso alla piccola borgata di Pallavicino; le +due masse imponenti di Monte Pellegrino e del Castellaccio, con il +prolungamento del Monolfi e del Gallo, si facevano fronte lasciando +fra di loro una piccola valle gaia di verde. Per la via, passavano dei +carri; e dei contadini, con l'ereditario rispetto verso i signori, si +cavavano il berretto, incontrandolo. Ma come egli s'accorse d'una +carrozza che s'avvicinava da Palermo, si ricompose subito, strinse le +redini con mano salda e si rizzò sulla sella nell'attitudine di una +persona tutta intenta a guidare pei buoni passi il proprio cavallo. +Egli non voleva che dei curiosi, che degli indifferenti, +sorprendessero la sua preoccupazione; il possibile incontro di visi +conosciuti lo turbava anticipatamente, e più la subitanea e istintiva +previsione di trovarsi dinanzi a _lei_... Rapidamente avvicinatasi con +un insistente schioccar della frusta, la carrozza si arrestò a pochi +passi da Ermanno. Il sangue aveva dato a questi un tuffo violento +nello scorgere Giulio di Verdara che guidava il legno, dove stavano la +contessa e le sue amiche dell'_Hôtel des Palmes_... «Buona +passeggiata!» gli gridava il conte, salutandolo con la mano, «Saresti +per caso in servizio di avanscoperta?...»--«Perchè?...» domandò il +giovane che si era accostato alla carrozza, col cappello in mano, e +salutava le signore. «Esploravi tutt'intorno come per sorprendere il +nemico!...»--«E noi la facciamo prigioniero!...» aggiunse la contessa, +invitandolo ad accompagnarli e rimproverandolo amabilmente per la sua +lunga assenza, della quale egli si scusava con pretesti mediocri. + +Ermanno si era messo a cavalcare dalla parte della viscontessa +d'Archenval, alla quale, nelle poche volte che l'aveva incontrata, +aveva dimostrata una simpatica premura. Le sue sofferenze, i rapporti +che passavano fra lei e Massimiliana, gliela facevano considerare con +raddoppiato interesse; e come la viscontessa aveva una volta +dichiarata la sua passione per i fiori, egli gliene aveva mandato +spesso interi canestri. La signora d'Archenval ricambiava cordialmente +la sua simpatia, ed in quel momento stesso lo ringraziava, col sorriso +un po' triste d'inferma, dei suoi doni gentili. Ermanno fissava di +tratto in tratto lo sguardo sulla signorina di Charmory, che gli stava +di fronte. Ella spariva sotto un mantello-veste di panno grigio con +striscie di _petit gris_, e girava un'occhiata distratte per il +paesaggio. La viscontessa, sepolta fra le pelliccie e i _plaids_ su +cui teneva dei mazzi di fiori campestri, aveva le magre guancie +soffuse d'un leggero incarnato e respirava con le labbra un poco +dischiuse, battendo spesso le palpebre. La sua figura disfatta formava +uno strano contrasto accanto alla contessa Rosalia, che portava un +mantello di lontra foderato di raso rosso e un cappello a barca di +feltro muschio, e che, piena di salute e di vivacità, era quasi sola a +mantenere, dal suo posto, la conversazione con Ermanno, come +consentivano il moto della carrozza e del cavallo. + +Sfoggiando tutte le risorse del suo spirito, ella faceva uno sforzo +dentro di sè perchè nessuno si accorgesse dell'agitazione dalla quale +si sentiva dominata. Dopo una lunga e vana attesa, ella si vedeva +finalmente Ermanno d'accanto; ma in condizioni tali che il porre ad +effetto il proprio disegno non era possibile. Cercava nondimeno di +trarre profitto della circostanza per osservare il contegno di lui in +presenza di Massimiliana; ma nulla poteva in quel momento rivelarle +ciò che ella aveva paura di scoprire. Ermanno guardava la signorina di +Charmory come le altre sue vicine, ma pareva più presto occupato del +suo cavallo, il quale, in vicinanza del legno, scuoteva la testa, +recalcitrava, e non si chetava un poco se non quando il cavaliere +prendeva ad accarezzarlo con la mano e a parlargli quasi all'orecchio. + +Vi era una specie di amor proprio che consigliava alla contessa di +spiegare tutta la sua più elegante disinvoltura dinanzi ad Ermanno, +quasi perchè egli potesse, notandola, apprezzare il contrasto col +mutismo triste di Massimiliana. Dall'alto del cocchio, facendo +schioccare continuamente la sua frusta, Giulio di Verdara entrava da +parte sua, con qualche rapida esclamazione, a pigliar parte alla +conversazione. Come la carrozza fu giunta in vicinanza delle prime +case di Pallavicino, moderò la sua corsa e vedendo che il cavallo di +Ermanno ricominciava ad imbizzirsi: «Facciamo una cosa!» disse +all'amico: «Lascialo montare a me, tu salirai in carrozza.» + +Intanto che il conte ed Ermanno scendevano, il primo da cassetta, +lasciando le redini al _groom_, e il secondo da cavallo, Rosalia di +Verdara aveva chiesto alla signora d'Archenval se si fidava di fare +due passi. «Mi proverò!..» aveva risposto la viscontessa, che il moto +e l'aria dolce avevano animata, e le amiche erano anch'esse discese +dal legno, di cui Ermanno aveva dischiuso lo sportello. Intanto che +Giulio di Verdara si spingeva innanzi, al trotto del cavallo +completamente rassicurato, la piccola comitiva si era messa in +cammino, seguita a breve distanza dalla carrozza vuota. La contessa +dava il braccio alla signora d'Archenval, e Massimiliana ed Ermanno si +tenevano al loro fianco; ma ben tosto, per la lentezza con la quale la +sofferente era costretta ad incedere, i due giovani si erano trovati +inavvertitamente un poco innanzi. Tutta avvolta, nel suo mantello, con +le braccia e le mani nascoste dentro di esso, la signorina di Charmory +si perdeva fra quei larghi contorni e solo il suo profilo purissimo si +disegnava sotto la _toque_ d'una tinta scura. Restando solo per la +prima volta con lei, una trepidazione crescente si era impadronita di +Ermanno. Nel mentre qualche cosa di armonioso vibrava nell'animo suo +all'imprevedibile fortuna di quell'incontro, egli avrebbe voluto esser +lontano, tanto dolorosa finiva per essere l'emozione cagionatagli +dalla vicinanza di Massimiliana. Poi, che cosa dirle, se non il +sentimento che gli divampava dentro; di che cosa parlarle, se non +dell'amor suo? Ma, al tempo stesso che egli si confermava nel +proposito di non far nulla per dimostrarle ciò che provava, egli +pensava alla difficoltà di trovar parole con le quali tradurre la +propria emozione, con le quali dire a Massimiliana l'angosciosa +delizia che la sua presenza gli procurava, l'esclusiva passione di cui +egli era pieno. La stessa ipotesi d'una dichiarazione, d'una formula +convenzionale da recitare, gli pareva inammissibile; e in quel +tormento di sentirsi pieno d'un'idea e di non volerla e di non poterla +esprimere, fu con voce velata dall'imbarazzo che, voltandosi indietro: +«Povera signora!» egli disse, fermandosi un poco a guardare la +viscontessa e la sua amica: «È sempre molto sofferente...»--«Sì,» +rispose la signorina di Charmory; «che martirio non vederla sollevarsi +mai...» E l'accento col quale ella parlava di quella fatale malattia +era anch'esso stanco, quasi depresso e così _estraneo_ alla realtà che +Ermanno sentiva sedarsi a poco per volta la sua inquietudine. «Il +clima di Sicilia non le ha dunque giovato?»--«Quasi nulla. Sono dei +miglioramenti passeggeri, seguiti da sùbite ricadute.... Del resto,» +aggiunse Massimiliana, con un accento di sfiducia, «che cosa può fare +un'aria mite o un tepido sole?...» Ed aveva guardato un momento un +mendicante, avvolto in miserabili cenci, cogli occhi luccicanti dalla +febbre, che in quel punto della via, abbandonato sopra un mucchio di +sassi, tendeva un braccio scarno e tremante ai passanti. Ermanno gli +si era avvicinato, mettendogli in mano una moneta. «Certo, si soffre +dovunque...» aveva detto, tornando a fianco della sua compagna. «Vi +sono grandi miserie!...» soggiunse la signorina di Charmory, e un +piccolo brivido come di freddo le era passato pel corpo. + +Essi erano giunti dinnanzi alle prime case della borgatella; le +contadine, ferme sugli usci, guardavano curiosamente la coppia; e una +di esse, spingendo col gomito una compagna per richiamarne +l'attenzione, aveva esclamato con tutta l'espressiva efficacia del +dialetto: «Come è bella l'Inglese!...» Ermanno aveva visto l'atto e +udite le parole. Vi era una grande lusinga per lui in quell'ingenuo +giudizio, una intima lusinga che si traduceva nell'espressione ridente +dello sguardo; e voltandosi a guardare Massimiliana, egli disse: «Ha +sentito, signorina?... La prendono per una Inglese...» Massimiliana di +Charmory sorrise lievemente. «Tutti gli stranieri sono Inglesi per +questa buona gente!...» In quel punto, gli occhi le erano andati sopra +un altarino scavato nel rustico muro che chiudeva un podere, e tutto +ornato di frasche e di aranci, su cui erano sparsi dei piccoli fiocchi +di candida bambagia. «Guardi,» diss'ella, arrestandosi un momento lì +dinnanzi. «Che cosa significa?..» Ermanno, che aveva scorto quei +fiocchi bianchi, oggetto dell'attenzione della sua compagna, rispose: +«È per ricordare la neve caduta durante la notte del Natale...» Egli +aveva pronunziate quelle parole con un leggiero turbamento. Conosceva +da ragazzo l'uso tradizionale che in un paese dove l'inverno è una +continua primavera, vuol ricordare intorno all'imagine del Salvatore +l'ostilità degli elementi in mezzo alla quale egli venne al mondo; ma +tutte le volte che scorgeva quel simbolo--e ciò non gli accadeva più +da anni--non sapeva frenare uno slancio di tenera dolcezza, di +commossa simpatia. «Come è gentile!...» esclamò la signorina di +Charmory; ed era una commozione eguale alla sua che egli sentiva +nell'accento di Massimiliana, che vedeva negli sguardi lucenti coi +quali ella fissava l'imagine sacra. «È una nostalgia del cielo +settentrionale, dei paesaggi nevosi, dalla terra sepolta sotto bianchi +lenzuoli che si prova dinanzi a questo simbolo...» ed improvvisamente +egli aveva cessato di parlare, pensando a sua madre, al paese lontano +ove ella era nata, le cui nebulose visioni gli aveva trasmesse col +sangue; pensando all'altro lontano paese che aveva visto nascere +l'Eletta, verso il quale egli avrebbe tanto voluto avviarsi, al suo +fianco... «È vero, la nostalgia del cielo settentrionale...» aveva +detto la signorina di Charmory, e nel ripetere le stesse parole +pronunciate da Ermanno, i suoi sguardi si erano incontrati con quelli +di lui. Subitamente, anche la voce della fanciulla si era spenta. +Tacquero, ma comunicando con lo stesso pensiero, vinti entrambi da uno +smarrimento ineffabile, dal quale l'avvicinarsi più rapido della +carrozza li trasse bruscamente... + +Scorgendo dei sintomi di stanchezza nella signora d'Archenval, Rosalia +di Verdara l'aveva fatta subito risalire in carrozza per raggiungere i +due giovani lontani. Una sorda gelosia le era nata in cuore nel +seguire le due figure di Massimiliana e di Ermanno procedenti l'uno a +fianco dell'altra. Che cosa potevano dirsi? Se ella avesse potuto +lasciar lì, in mezzo alla via, la viscontessa, raggiungerli senza +esserne scorta e sorprendere lo loro parole!... Era però arrivata +abbastanza a tempo per notare quella confusione degli sguardi che +segue un rapido scambio di pensieri come l'agitazione delle onde dopo +un colpo di vento, per scorgere l'imbarazzo dei due giovani ancora +sotto l'impressione della loro muta intelligenza. + +Come la carrozza s'era fermata, Ermanno aveva aperto lo sportello, +offrendo la mano nuda alla signorina di Charmory per aiutarla a +salire. Dopo un attimo di esitazione, ella vi aveva appoggiata la sua +mano nuda; e come Giulio di Verdara, sopravvenuto di carriera, +smontava e passava le redini a Ermanno, questi si congedava dalle +signore e partiva al galoppo. + + + + +IX. + + +Aveva bisogno di correre, di fuggire, preso da una paura +intollerabile, non fidandosi di sostenere un istante di più la vista +di Massimiliana, temendo che nel prolungarsi di quell'incontro tutto +sarebbe stato detto fra loro. Che cosa era dunque avvenuto? Nulla: uno +sguardo, la ripetizione di una parola, un silenzio, un turbamento... +nulla; ma le loro anime si erano intese; in quell'istante, egli aveva +avuto il sentimento di penetrare nel pensiero di Massimiliana, di +occuparlo tutto di sè, di essere unito a lei così intimamente come non +era possibile più... Come era avvenuto?.. Egli ricostruiva la scena, +rapidamente, dall'incontro con la carrozza di Giulio fino alla sosta +dinanzi al rustico altare, e ciò che sopra tutto lo colpiva era la +semplicità dell'avvenimento, la facilità con cui in pochi minuti i +suoi rapporti con la signorina di Charmory avevano fatto un passo che +per tanto tempo egli aveva creduto impossibile. Naturalmente, senza +nessuna sollecitazione da parte sua, qualche cosa era successo che +metteva fra loro come una intesa, che nessun altro sapeva e che non si +sarebbe potuto dimenticare. Già quando egli aveva offerto l'appoggio +della propria mano alla fanciulla, ella era stata un momento esitante; +poi s'era decisa ad appoggiarvisi: una piccola cosa, senza dubbio; ma +la prima volta che l'aveva incontrata, al Museo, ella non glie l'aveva +accordata; e non erano forse le piccole cose che egli poteva gustare, +incapace come era a guardare in faccia ad una più grande felicità?.. +No, egli non si fidava di affrettare una spiegazione finale, non aveva +il coraggio di pensare al poi, a quel che sarebbe accaduto di loro +quando non avrebbero avuto più nulla da dirsi... e intanto egli +cercava nella propria mano l'inpercettibile traccia lasciatavi da +quella di Massimiliana, e sferzava il proprio cavallo con una ebbrezza +crescente... Egli l'amava! l'amava! e avrebbe voluto che il tempo non +scorresse più, e che quell'istante di purissima gioia, di emozione +ineffabile, quell'unico istante in cui il miraggio, la parvenza, +l'illusione secretamente nutrita cominciavano a prendere consistenza, +a rivelarsi possibili, si arrestasse, prolungandosi eternamente... La +stagione dell'anno che al suo spirito complicato più sorrideva, non +era la primavera, la fioritura pomposa di cui egli sentiva la +caducità, l'esplosione della vita in cui i germi letali già operavano +la loro sinistra bisogna; erano i giorni che il primissimo verde +metteva i suoi tenui ricami sul primo fresco celeste. Quell'incanto +era scevro d'ogni amaro miscuglio; uscendo dalla bruma assiderata, non +restava luogo nel cuore che alla sicura speranza, e la visione del +tramonto si perdeva dietro a quella delle lunghe promesse. Di quella +stagione spirituale egli aveva ora l'annunzio, ma come dinanzi al +prestigioso conseguimento, per opera di qualche potenza +soprannaturale, di un voto pazzo di grandezza e di felicità, il +trepido smarrimento era in lui più forte del gaudio... Che fare, che +dire, quale contegno assumere, in che modo esternare ciò che egli +stesso non riusciva a definirsi?.. Ogni ragionamento era abolito, egli +non aveva l'agio di riflettere; sentiva solo la necessità di isolarsi, +quasi di fuggire quell'emozione che egli portava con sè, e che durava +oltre quell'ora. Ma, lontano da Massimiliana, scomparso il pericolo di +dover prendere una risoluzione, lo spirito restava libero di +contemplare e di sognare. Ora egli non si arrestava agli ostacoli +prima temuti, si sentiva come purificato dall'attenzione della +fanciulla, come fatto più degno, e non più solo, non più libero di +guidarsi a proprio talento. Aveva egli il diritto d'infrangere la +delicata catena che stava per legarli reciprocamente? Fin quando egli +era stato solo a spasimare, aveva potuto fare di sè tutto lo strazio +possibile, ma se anche Massimiliana avrebbe adesso sofferto con lui?.. + +Egli era ancora sotto l'impero di questi sentimenti quando, +ricordatosi, alcuni giorni dopo, dei cortesi rimproveri della +contessa, si recò a visitarla. Trovarsi in sua presenza, gli procurava +sempre un sereno piacere; la contessa era la sola amica, quasi una +sorella di Massimiliana; era, in certo modo, qualche cosa di _lei_. + +Vedendo entrare Ermanno nel suo _boudoir_, la signora di Verdara aveva +leggermente sussultato; ma, scambiati i saluti, la sua conversazione +con un'amica che le stava vicina aveva ripreso con una vivacità più +grande. Ella parlava continuamente, saltando da uno ad un altro +soggetto, rivolgendosi poco verso il giovane, prodigando un _cara_ +continuo alla sua compagna, come per indurla a non andar via. Sul +punto di trovarsi da sola a solo con lui, il coraggio l'abbandonava. +Nei giorni trascorsi dall'ultimo incontro, ella aveva molto pensato ed +ogni lusinga era caduta per lei. L'imbarazzo sorpreso fra i due +giovani quand'ella li aveva raggiunti, la fuga di Ermanno, lo sguardo +col quale Massimiliana lo aveva un poco seguito, l'espressione di +profondo raccoglimento che le si era dipinta sul viso, non le +permettevano più di dubitare che i due giovani si amassero. Eppure, +ella aveva aspettato ansiosamente, volendo avere da lui stesso la +conferma delle sue apprensioni, volendo sapere fino a che punto +fossero giunti... ma nell'ora d'affrontare la prova, una strana +esitazione s'impadroniva di lei; avrebbe voluto differirla, si +persuadeva che erano preferibili le beate illusioni alla crudele +certezza... Con una stretta al cuore ella vide quindi alzarsi l'amica, +che accompagnò fino all'anticamera. Però, quel momento di solitudine +era bastato a farle riacquistare la padronanza di sè stessa; +guardatasi un istante allo specchio, aveva gettata indietro la testa, +irrigidendosi contro il pericolo; e rientrata nel salotto dove Ermanno +l'aspettava in piedi: «Dunque?...» esclamò, con una espressione +indefinibile, abbandonandosi un poco sul divano e fissando un +enimmatico sguardo sul giovane. «Eccomi venuto a fare onorevole +ammenda!» rispose questi, inchinandosi. «Ho meritato i suoi +rimproveri; sia così generosa da perdonarmi...» + +La contessa aveva un poco socchiusi gli occhi, immobile nell'angolo +del divano, facendo soltanto girare col pollice l'anellino passato al +dito più piccolo. Poi, scossa un poco la testa: «No, non la +rimprovero,» disse, «non ne avrei il diritto... tanto più che lei, lo +so bene, preferisce la solitudine, i suoi studii... E trovo, dopo +tutto, che ha ben ragione! Questo mondo dal quale siamo circondati non +vale il più piccolo dei sacrifizii che noi gli facciamo...» Suo +malgrado, un tono leggermente amaro dava a quelle parole un secondo +senso; però, nel timore di lasciarsi scorgere, ella accoglieva adesso +con un sorriso più franco il laborioso complimento che Ermanno veniva +svolgendo: «Il mondo astrattamente preso, sì; ma lei converrà meco +nell'ammettere che il mondo collettivo risulta di tanti piccoli mondi +presi insieme, in qualcuno dei quali noi possiamo trovare il nostro +proprio simile, vuol dire chi divide le nostre idee, i nostri gusti, +le nostre tendenze...»--«Un'astronomia morale, allora?» interruppe la +contessa, sorridendo. «Con questo,» replicò Ermanno, «che non +occorrono telescopii; le scoperte si fanno ad occhio nudo...» + +La signora di Verdara chinò il capo, in atto che poteva parere di +adesione a quel modo di vedere, un ringraziamento pel complimento che +vi si racchiudeva, o anche il desiderio di mutar discorso. Ella +sentiva che era molto più difficile di quanto non avesse pensato il +disporre le cose in modo da strappare una confessione ad Ermanno; ma +tale difficoltà l'agguerriva, le faceva sostenere con la consueta +sicurezza i rischi di quella conversazione. «A parte questa +comunicazione... interplanetaria,» riprese, disponendosi meglio nel +suo soffice cantuccio, «il così detto consorzio civile non lo seduce +punto?»--«Poco, per lo meno...» rispose l'altro, ma aggiungendo tosto, +come una protesta: «Io non vorrei, intanto, che lei mi credesse un +fatuo...» La contessa Rosalia fece dei segni di denegazione. +«Bisognerebbe non conoscerla... Un tempo, viaggiò?..»--«E tornai +completamente ricreduto sul conto di questa specie di distrazioni. Ho +finito, guardi, per farmi una filosofia mia propria: trovo che il più +saggio è di lasciarsi vivere, senza volontà...»--«È già averne una il +non volerne avere...» + +La contessa tacque un istante, quasi per godere della momentanea +superiorità che la sua puntata le dava. Ermanno, inchinatosi, aveva +detto, con un discreto sorriso: «Toccato!» trovando in quelle parole +dell'amica un'allusione al proprio stato d'animo, alla dolcezza di cui +si sentiva pieno, intanto che con un'ipocrisia della quale si +rimproverava secretamente, parlava d'indifferenza e di rassegnazione... +«Ha visto i d'Archenval?» chiese ad un tratto la contessa, fissandolo. +«No, dall'altro giorno che siamo stati insieme.»--«Povera viscontessa!» +esclamò la signora di Verdara, guardandosi una mano e riprendendo a far +girare l'anellino. «Come fossero poche le sue sofferenze, bisognava che +suo marito le desse sempre nuovi motivi di dolore...» Ermanno, il cui +interesse era tutto concentrato sugli stranieri dell'_Hôtel des +Palmes_, chiese allora con una certa vivacità: «In che modo?..» + +Troppo preoccupata per trovare da sè un artifizio da indurre il +giovane a rivelare i proprii sentimenti, la contessa Rosalia si era +ricordata a tempo della conversazione avuta col marito. Non era stato +all'annunzio della probabile partenza del visconte, che Giulio le +aveva fatto nascere i primi dubbii, nella previsione del dolore che la +lontananza di Massimiliana avrebbe prodotto in Ermanno? Questa dunque +era la riprova migliore e più semplice: all'annunzio di quella +partenza Ermanno non avrebbe saputo più padroneggiarsi... Ma, a misura +che il momento di mettere in atto il suo disegno si avvicinava, ella +sentiva rinascere più forte il proprio imbarazzo. Era la repugnanza di +fingere, era la paura di sentire un'amara conferma, era sopra tutto +l'intuizione del tormento che avrebbe inflitto ad Ermanno. Egli stava +lì, presso di lei, pieno di confidenza, in una intimità dolce, +aprendole il proprio pensiero, dandole la prova desiderata di +apprezzare la sua amicizia sopra ogni altra; ed ella, freddamente, +studiatamente, si sarebbe servita di mezzi inquisitorii per +strappargli il suo secreto? L'amore non era dunque principalmente, +prima di tutto, tutela della persona amata, cura gelosa di +risparmiarla, sacrifizio del proprio interesse all'interesse altrui?.. +Poi, che cosa sperava ella? che cosa poteva dargli ed ottenere da +lui?.. Quante volte non si era fatta disperatamente quella domanda! La +coscienza della perduta sua libertà, degli ostacoli materiali e morali +attraverso ai quali avrebbe dovuto passare, si faceva in quel momento +più viva; ma, nello stesso tempo, con la certezza della propria +inferiorità dinnanzi a Massimiliana, rinasceva la sua gelosia, +cadevano i suoi scrupoli, si dissipava la sua ingenua fiducia nella +possibilità della sincera amicizia fra l'uomo e la donna... +Risolutamente ella quindi rispose: «Il visconte fa un giuoco +d'inferno... Ha perduto finora qualche cosa come ottantamila lire, e +non ha pagato i suoi debiti...» + +Ermanno s'era lasciato sfuggire un moto di stupore. Egli sapeva che +d'Archenval era un giuocatore appassionato; non sospettava però che +fosse arrivato fino a quel punto, e i vincoli che univano Massimiliana +al visconte erano troppo stretti, perchè egli non fosse dolorosamente +colpito da quella notizia. «Non ha pagato!..» ripetè; ma, dopo una +breve reticenza, aggiunse prontamente: «Il visconte è un gentiluomo; +farà onore alla sua parola!»--«Certo!» riprese la contessa; «nessuno ne +dubita; ma la perdita non è indifferente e se crescesse... Credo che, +per questo, i nostri amici lasceranno presto Palermo...»--«Lasceranno +Palermo?...» E le due parole gli erano sfuggite, rapidissime, in un +sussulto istintivo di tutta la persona, mentre con le mani contratte +egli stringeva il suo cappello fin quasi a piegarlo... + +La contessa, che aveva pronunziata l'ultima frase lentamente, quasi +tremando, ma studiando, senza averne l'aria, l'espressione di Ermanno, +aggiunse con uno stento più grande dopo l'atto sfuggitogli: «Credo anzi +che sia una decisione già presa...» Era uno stupore doloroso, una +fissità esterrefatta nello sguardo, una sospensione del respiro sulle +labbra semiaperte, che si scorgevano in Ermanno; era la conferma +fatale, era la certezza che il suo pensiero, il suo cuore, tutto +l'essere suo dipendeva oramai da Massimiliana, che la sua vita era +indissolubilmente legata a quella di lei, che nulla, null'altro +esisteva per lui... Rosalia di Verdara aveva sentito tutto il sangue +affluirle con violenza al cuore, le mani aggelarlesi; ed il suo proprio +dolore si raddoppiava col rimorso, con la compassione per l'angoscia +infinita che infliggeva ad Ermanno. «Le rincresce?..» trovò ancora la +forza di aggiungere, stringendo una mano con l'altra. E come egli +restava muto, anelante: «È dunque vero... che ama Massimiliana?...» + +Era stata lei a dirlo per la prima! Passandosi automaticamente una +mano sulla fronte, Ermanno si era finalmente scosso, dicendo, come in +sogno, a frasi spezzate e lente: «Oh! signora contessa... Io non lo +credevo ancora... cercavo d'illudermi... non volevo crederlo!.. Ma +l'idea di perderla... Io le ho mentito, guardi, affermandole poc'anzi +di non sperare più nulla, di non aver volontà... Io non potrei, io non +posso più vivere senza di lei!...» Egli era stupito del suono della +sua voce fattasi a poco a poco animata, con la strana sensazione di +uno sdoppiamento interiore, come se l'uomo che parlava a quel modo, +che rivelava finalmente la sua passione, che la precisava con parole +irrevocabili, non fosse e non potesse essere quello stesso che +ascoltava quelle parole. Egli non possedeva più la poca libertà di +spirito che la sua natura gli consentiva, era spinto incosciamente da +una forza tanto più potente quanto più a lungo compressa; non poteva +scorgere la decomposizione che si era fatta nei lineamenti della donna +a misura che egli era venuto confessando tutto quel che aveva +nell'animo... + +E il tormento della contessa era diventato ineffabile. Ella si vedeva +dinanzi colui che aveva fatto battere più forte il suo cuore, l'uomo +che ella aveva amato, in secreto, come un essere superiore; quell'uomo +era chinato verso di lei, con un'espressione supremamente +appassionata, nello sguardo, nella voce; dalle sue labbra uscivano +parole infiammate... e quelle parole, il fuoco di quella passione, +erano per un'altra; egli dichiarava a lei, che era vissuta della sua +vita, di non poter vivere senza quell'altra... Era uno spasimo così +acuto, che finiva per diventare una specie di voluttà, era una +compiacenza ammalata che ella sentiva nascere dentro di sè, di vuotare +fino in fondo l'amaro _calice_, di misurare tutta la profondità della +propria disperazione... «Dunque...» riprese, con voce che si studiava +invano di parer ferma, ma il cui tremito sfuggiva all'uomo troppo +occupato di sè, «dunque, non le ha detto ancora nulla?..»--«Come avrei +potuto?» riprese allora Ermanno, rapidamente, quasi ansioso di dir +tutto e presto, «come avrei potuto, se io stesso non volevo credere a +me stesso? se io non mi credevo degno di lei? se io non ardivo neppure +sognare che ella si fosse accorta di me?...»--«E invece?» insisteva la +contessa, col feroce bisogno di torturarsi. «Io non so... non posso +sapere che cosa pensi di me la signorina di Charmory... So questo... +che il pensiero di perderla...»--«Perchè non la sposa?» + +Era ancor lei che formulava per la prima quella conclusione imposta +dalla logica delle cose; ella ancora che preveniva il pensiero di +Ermanno!... A misura che ascoltava la confessione di lui, che le si +faceva manifesta l'intensità di quell'amore, ella si sentiva divenire +estranea a lui, vedeva abolirsi ogni più ipotetico diritto sull'uomo +che amava. Egli non poteva vivere senza la signorina di Charmory, +Massimiliana era perfettamente libera di sè; in nome di che cosa +poteva ella dunque opporsi alla loro felicità? Tutti i ragionamenti +suggeriti dall'amor proprio, tutti i sofismi sostenuti dall'egoismo, +cadevano dinanzi a quella persuasione; ella non poteva esser più nulla +per Ermanno; era scartata, messa in disparte, annichilita; ma, nel +tempo che riconosceva la ragionevolezza di tutto ciò, ella aveva la +sensazione d'un peso enorme che gravasse sul suo cuore e che lo +stritolasse, lentissimamente... + +«Perchè.... infatti....» rispondeva frattanto Ermanno, cercando le +parole, «perchè io non ho la forza, il coraggio necessario a parlare, +a risolvermi, a credere in me stesso... ma perchè sento pure che se +ogni speranza dovesse essermi tolta, io non so che cosa avverrebbe di +me...» Un fosco lampo si era acceso nel suo sguardo, mentre egli si +prendeva la fronte in una mano. «Mi perdoni, signora contessa!..» +riprese dopo un istante, «mi perdoni se io non mi sono saputo frenare, +se le ho parlato troppo di me... È che la mia esistenza è molto +triste! che ho sofferto tanto! che non ho nessuno a cui confidarmi!..» +Rosalia di Verdara aveva sentito passarsi un brivido di commozione per +tutto il corpo, intanto che l'altro, con voce rotta, le diceva tutta +la solitudine della sua vita, i suoi precoci dolori, le lotte del suo +spirito ammalato, la sfiducia da cui si era sentito sempre più +vincere, fino al desiderio di sparire, di rientrare nel nulla; e il +raggio di speranza che era ad un tratto brillato, il nuovo soffio di +vita che gli aveva allargato ad un tratto il petto oppresso, quando +aveva cominciato a conoscere la signorina di Charmory. La commozione +della contessa si faceva amaramente tenera; ella vedeva che +quell'amore era necessario ad Ermanno come la luce, come l'aria, e che +sarebbe stato ucciderlo il contrariarlo. Chi poteva dunque volere il +suo male?.. Era il suo diritto di vivere, di esser felice dopo una +miseria spirituale la cui esistenza ella non sospettava neppure, la +cui rivelazione erale causa di un turbamento profondo. Tutta presa +dalla pietà, la gran leva del cuore muliebre, ella sentiva spegnersi, +soffocarsi, estinguersi la voce che reclamava per lei--in nome del suo +amore trascurato, neppure scorto, e colpevole, ed impossibile--con un +bisogno crescente di devozione e di sacrifizio, rassegnata all'idea +della felicità di lui per opera d'un'altra, ma volendo contribuire al +suo conseguimento perchè quello era anche l'unico modo di attaccarsi +ad Ermanno, di partecipare alla sua vita, di aver qualche dritto su +lui... «L'idea di doverla perdere» continuava il giovane, nella foga +della sua confessione, «la possibilità della sua partenza, non mi +s'affacciava allo spirito; io vivevo nella tranquilla sicurezza di +essere presso di lei, contento di poterla vedere, di poterle parlare, +quando avessi voluto... Ed ella parte! ed io non so, mio Dio!...» Come +egli s'interrompeva, riprendendosi la testa nella mano: «Io non credo» +disse la contessa, con voce ferma, «che lei sia indifferente a +Massimiliana...» Facendosi allora più vicino alla sua compagna, +pendendo dalle sue labbra, nell'attesa d'una confidenza fattale dalla +fanciulla: «Come lo sa?» chiese egli, vivacemente. «Me ne sono +accorta...»--«Oh! signora contessa!..» + +Con un gesto appassionato, Ermanno le aveva preso una mano. Egli la +stringeva con la stessa forza del naufrago che s'afferra ad una +tavola, in mezzo al mare. Non era ella la sola amica, la sorella di +Massimiliana? Era una sorella anche per lui; per la prima, si era a +lei confidato... Egli non pensava più alla stranezza della situazione, +non sapeva più come aveva trovata la risoluzione necessaria a parlare; +o meglio, lo sapeva fin troppo, nel pericolo ancora soprastantegli di +perdere Massimiliana... Egli sapeva però che bisognava uscire da quel +limbo d'angoscia, e che per uscire da quel limbo un soccorso impensato +gli s'offeriva... «Oh! signora contessa... lei che le vuol bene come +una sorella, vorrà domandarle se è vero?... dirle tutto quello che io +non saprei... che non potrei dirle ancora io stesso?...» + +Nella penombra del salottino, la contessa aveva chiuso gli occhi, +abbandonando la sua mano nella mano calda e fremente di Ermanno. Ad un +tratto, l'aveva svincolata, alzandosi. «Sì... vedrò... alla prima +occasione...» + +Egli non si era accorto del suo pallore mortale, del tremito delle sue +labbra; non si era neanche accorto che lo congedava. Mentre la +contessa cercava istintivamente un appoggio con una mano, egli le +stringeva ancora l'altra, dicendo confuse parole di fervida +gratitudine e di trepida speranza. + + + + +X. + + +Il quartiere occupato dalla famiglia d'Archenval all'_Hôtel des +Palmes_ si componeva di quattro stanze: le camere della viscontessa e +della signorina di Charmory, contigue; un salotto intermedio che +serviva anche di stanza da pranzo, e la camera del visconte, dal lato +opposto. L'ammalata si levava tardi, quando il sole era già alto, e +intorno al tocco passava nel salotto, tutte le volte che se ne sentiva +la forza, per la colezione. Erano delle sedute per lo più silenziose; +la viscontessa reggeva di rado alla fatica di una conversazione; suo +marito aveva sempre un'ansia febbrile di far presto e d'uscire; e +quanto a Massimiliana, il suo spirito vagava lontano, ella tornava +presto alla solitudine della sua camera, dove nulla veniva a +disturbare il suo bisogno di raccoglimento, o scendeva nella serra, +con un libro in mano, nelle ore in cui il luogo era deserto. +Un'intesa, del resto, pareva esser corsa fra gli altri per rispettare +la volontà della giovanetta, ed era soltanto quando il male della +viscontessa si faceva più grave, che Massimiliana restava a lungo +accanto alla zia, compiendo, con una abnegazione assoluta, il suo +pietoso ufficio di suora di carità. + +A questa enimmatica condizione di cose pensava la contessa Rosalia di +Verdara, intanto che la sua carrozza, alcuni giorni dopo la visita di +Ermanno Raeli, la trasportava verso l'_Hôtel des Palmes_. Che cosa +andava ella a farvi? Un sorriso fra d'incredulità e di rassegnazione, +di scetticismo e di pietà le si disegnava sulle labbra mentre ella si +rivolgeva quella domanda. Come stranamente il suo martirio si compiva! +Toccava a lei, a lei stessa, di apprestarne lo strumento... Ella non +era stramazzata a terra, quando Ermanno l'aveva lasciata; non aveva +smarrito i sensi o la ragione, non aveva gridato o pianto: era rimasta +immobile, cogli occhi fissi nell'ombra saliente, con l'unica +sensazione di un vuoto immenso fattosele intorno, di una solitudine +sconfinata in mezzo alla quale era da quel tempo in poi condannata ad +aggirarsi... finchè suo marito era sopravvenuto, a infliggerle i suoi +insoffribili scherzi per quel romantico amore dell'oscurità... Ella +viveva da quel giorno in uno stordimento così completo, da non trovare +la forza di ribellarsi alla parte che si era richiesta da lei--che lei +stessa aveva pensato di assumersi. Ella andava ora a compirla, +trovando infine che non v'era nulla che non fosse giusto... Non era +lei quasi una sorella di Massimiliana? Non era lei la sola _amica_ a +cui Ermanno avesse fatto la confidenza dell'amor suo? Era giusto, +infine, che ella favorisse gli amori dei due giovani! che contribuisse +ad affrettare la loro felicità!.. era quasi il suo dovere, se era una +sorella, una _amica_!.. aveva quasi avuto torto a non offrirsi prima +ella stessa!.. Il suo muto sorriso si faceva più amaro, gli occhi +arrossiti le si gonfiavano un poco... Era giusto! Poteva ella aver +nulla contro Massimiliana? Era un furto quello che la signorina di +Charmory commetteva verso di lei, se il cuore di Ermanno non era, non +era mai stato suo?.. Ella non aveva nessun diritto su di nessuno; +potevano aver bisogno di lei in quei primi momenti, perchè riuscissero +a intendersi; nessuno se ne sarebbe poi curato... + +Degli istinti di ribellione, a momenti, le facevano corruscare lo +sguardo, deridere il suo buon movimento, stupido come tutti i buoni +movimenti; poi, vinta dalla ingrata realtà, si lasciava andare alla +forza della corrente. Essi si sarebbero intesi senza di lei; un amore +come quello di Ermanno avrebbe presto o tardi trionfato di ogni +esitazione; quale ostacolo avrebbe potuto frapporsi?.. Quale?.. E lo +spirito della contessa si perdeva dietro a strane induzioni, ad +ipotesi assurde, dinnanzi all'enimma che le era parso d'intravedere +nell'esistenza di Massimiliana. A quell'ora, la malattia della +viscontessa, la lontananza di suo padre, la sregolata condotta del +visconte e sopra tutto la misteriosa tristezza della fanciulla, la +freddezza osservata nei suoi rapporti coi parenti: tutto prendeva per +lei una più profonda significazione. Su quei sintomi, ella imaginava +non sapeva ella stessa quali difficoltà, che complicazioni, dalle +quali i voti di Ermanno avrebbero potuto essere attraversati. Si +compiaceva dunque nella previsione del dolore di lui? non si era +dunque rassegnata, aspettava ancora qualche cosa?.. + +Scendendo dalla sua carrozza, entrando nell'albergo, la contessa aveva +bandito dal suo spirito tutte le larve, tutte le preoccupazioni che lo +popolavano, agguerrendosi contro la prossima prova. Giusto, la +viscontessa d'Archenval riposava quel giorno sopra una sedia lunga, in +una fase improvvisa di peggioramento; talchè, dopo essere stata un +poco accanto a lei, come l'inferma si assopiva, Rosalia di Verdara +potè passare con Massimiliana nella camera di quest'ultima. Anche la +signorina di Charmory pareva sofferente, la sua carnagione era d'una +tinta malaticcia e gli occhi cerchiati di nero avevano un'espressione +d'abbattimento. «Finirete per ammalarvi anche voi, mia povera +Maxette!» le aveva detto l'amica, amorevolmente rimproverandola di +trascurarsi troppo per curare la zia. «No, io sono molto forte...» +rispose la signorina di Charmory; «non mi credete?..» soggiunse, con +una reticenza, come se avesse cercato di dare una dimostrazione della +sua forza e si fosse ad un tratto pentita. «La vostra partenza è +dunque necessariamente rimandata?» chiese però subito la contessa. +«Non saremmo partiti egualmente, anche senza questa ricaduta...» + +Massimiliana aveva data quella risposta con un tono così evidente di +contrarietà, che Rosalia di Verdara notò: «Come lo dite! parrebbe che +vi rincresca di restare con noi!..» Ma allora, mormorando qualche +parola di affettuosa protesta, la signorina di Charmory aveva passato +un braccio attorno alla vita della contessa, chinando un poco la testa +sulla spalla di lei. «Il soggiorno di Palermo non vi è dunque +gradito?» insisteva ancora l'altra, intanto che prendeva una mano +della giovanetta. «Se debbo dirvi tutto il mio pensiero, no...» +rispose costei, «o almeno non più. In questa nostra vita instabile, le +attrattive di ogni nuovo soggiorno finiscono presto; e non si sta +volentieri a lungo dove non si è poi certi di restare...» Massimiliana +diceva quelle cose con voce bassa, con un tono di stanchezza, +scrollando un poco il capo, e tutta la persona esprimeva una debolezza +vinta, un abbandono rassegnato e definitivo. «Così, se voi doveste +restare per sempre a Palermo, non direste altrettanto?..» chiese +ancora la contessa, esaminando attentamente la fisonomia dell'amica. +La signorina di Charmory la guardò a sua volta con un inquieto +stupore. Stringendole allora la mano con più forza che la situazione +non richiedesse, Rosalia di Verdara cominciò finalmente: «Ebbene, +Maxette... voi sapete se a mia volta l'amicizia che ho per voi sia +grande, se io desidero sapervi felice. È per questo ch'io vengo oggi a +fare presso di voi un passo che, in altre circostanze, avrebbe potuto +meravigliarvi...» L'ansia della contessa nel pronunziare quelle parole +trovava solo un riscontro in quella con cui la signorina di Charmory +ne aspettava la spiegazione... «Non avete dunque notato, mia cara +Maxette...» continuava la signora di Verdara, «l'impressione da voi +prodotta su... qualcuno che vi sta intorno? Il vostro cuore non vi +dice nulla per... questa persona, e non formate voi un voto nel +compimento del quale avreste assicurato l'avvenire più lieto?..» + +Massimiliana di Charmory si era tratta un poco indietro ed il pallore +del suo viso era cresciuto. «Io non so, signora... io non ho nulla +notato...» balbettava, contenendo il respiro, con le ciglia abbassate. +«Ma la vostra emozione parla per voi!..» esclamò la contessa. «Non +siete dunque sincera, Maxette?..» Ad un tratto, il viso della +fanciulla si era fatto di porpora, ed i suoi occhi, fissatisi un +momento sull'amica, si abbassarono dinnanzi allo sguardo fermo di lei. +«Vedete...» riprendeva brevemente quest'ultima, a cui la specie di +affermazione letta in quell'imbarazzo dava nuova energia e come +un'impazienza di uscire da quell'umiliazione di tutta sè stessa: +«Vedete, il signor Raeli vi ama... e dipende solo da voi... che egli +faccia presso la vostra famiglia...» Non ebbe il tempo di finire, di +trovar le parole da completare il proprio pensiero, che Massimiliana, +levandosi in piedi: «Sono molto onorata,» rispose con accento +risoluto, «della domanda del signor Raeli; ma non posso accettarla. Vi +prego, mia buona amica, di riferirgli questo rifiuto, che non ha nulla +di sfavorevole per lui...» + +Le ultime parole erano state pronunziate a stento; la voce veniva +mancando alla signorina di Charmory, e ad un tratto, ricadendo sul +divano, ella aveva cominciato ad ansimare affannosamente, tutta la sua +persona era stata scossa da un brivido nervoso come per l'invasione +della febbre. «Maxette... Maxette, bambina mia!...» aveva esclamato la +contessa, chinandosi premurosamente su di lei, tentando di sollevarla, +di sedare quella scossa inattesa. + +Se vi è per ogni persona nello stato di calma sicura una punta di +crudele compiacenza dinnanzi allo spettacolo dell'ambascia altrui, la +contessa di Verdara doveva trovare tanto più giusto che Massimiliana +soffrisse, quanto più aveva sofferto lei stessa. Nondimeno, chinata +sulla sua giovane amica, le prodigava dolci parole, carezze materne, +senza osare di riconoscere quanta parte aveva in quella sua pietà +l'egoistica gioia per il rifiuto della fanciulla. «Maxette...» le +ripeteva, tenendola amorevolmente abbracciata, «Maxette, +ascoltatemi... perchè vi turbate così? Non ve l'ho già detto?.. Tutto +dipende da voi; se voi non vorrete, non sarà... Chi potrà forzarvi ad +accettare l'offerta di un uomo che non amate?..» Allora soltanto, +nascosto il viso tra le mani, Massimiliana era scoppiata in pianto. + +Nello stesso tempo che sosteneva la giovanetta, la contessa si +guardava intorno, confusa. Ella sentiva tutta l'eloquenza di quel +pianto, di quell'unica risposta, ma non arrivava a comprenderne il +significato. Allora, se lo amava, che cosa volevano dire le sue parole +e perchè si disperava a quel modo?.. In mezzo ai singulti, abbandonata +fra le braccia dell'amica, Massimiliana rispondeva: «Non posso... non +posso... Mio Dio, dovevo prevederlo!.. Io non ho nulla, voi lo +sapete... vivo di elemosina, della carità che mi fanno,..» ma +l'accento con cui ella insisteva nel rifiuto non era eguale a quello +con cui ne dava la ragione. Ragione o pretesto? Poteva quella essere +una difficoltà da arrestare Raeli? Egli era ricco per due... «No,» +ripeteva ostinatamente la giovanetta; «io sono una straniera... +bisognerà che io parta... debbo partire... ditegli che partirò!..» E +una convulsione l'aveva fatta ricadere. + +Lo spettacolo di quel dolore si faceva attristante. Rosalia di Verdara +aveva dimenticato il proprio interesse che si giuocava in quella +partita, per darsi tutta alle cure che lo stato della sua giovane +amica richiedeva. Ella sentiva che nessuno di quei pretesti reggeva, +comprendeva che sarebbe bastato insistere ancora un poco, perchè +Massimiliana le dicesse tutto, le svelasse il secreto che la +soffocava; ma la sua lealtà, la sua coscienza l'ammonivano, le +dicevano che profittare della debolezza, del dolore di quella creatura +per strapparle una confessione della quale avrebbe potuto giovarsi, +sarebbe stata una indegnità. Se Massimiliana avesse parlato... ma la +signorina di Charmory le si irrigidiva tra le braccia, pareva sul +punto di perdere i sensi. «No, è impossibile...» mormorava ancora, «io +dovevo prevedere questo momento fatale...»--«Maxette, mia povera +Maxette... fatevi animo!..» riprendeva allora Rosalia di Verdara; +«sono qua io!.. contate su di me, se avete bisogno d'un aiuto, se +avete bisogno d'un appoggio...» Sì, sì, l'altra accennava di sì, +passandosi macchinalmente una mano sulla fronte... «Ebbene, innanzi +tutto rimettetevi. La domanda per la quale io sono venuta, facciamo +conto che non ve l'abbia partecipata. Guadagneremo del tempo. Voi +avrete del tempo per considerarla attentamente, per maturare una +decisione... Sta bene?.. E se potrò esservi utile... se i miei +consigli...» + +Ad un tratto, un gemito s'era sentito dall'altra camera; la contessa +aveva pòrto l'orecchio, e passata di là, scorgendo la signora +d'Archenval svenuta sopra una sedia accanto all'uscio di +comunicazione, aveva chiamato: «Maxette, vostra zia!...» La signorina +di Charmory, rapidamente ricomponendosi ed asciugate le sue lacrime, +era accorsa mettendosi accanto alla tramortita e scostando con un +gesto di preghiera l'amica. Ma come Rosalia di Verdara aveva fatto per +avvicinarsi al bottone del campanello, per chiamare qualcuno, l'altra +aveva scongiurato: «No, di grazia... non occorre...» + +Respirando dei sali, sotto l'azione di bagnature fredde sulla fronte e +sulle labbra, la sofferente si era scossa dal suo letargo; poi, +battute un poco le palpebre, aveva spalancato gli occhi, e scorta +Massimiliana curva su di lei, l'aveva stretta a sè con una forza che +non si sarebbe sospettata in quel miserabile corpo stremato dal male. +Si sentiva una specie di singulto rauco, di querela soffocata ma così +lacerante, che la contessa di Verdara ne era rimasta turbata ed +oppressa. Ella era nello stesso tempo piena d'imbarazzo, presentendo +un secreto fra le due donne, persuasa che nessuna intimità poteva +giustificare una sua più lunga presenza. Appena dunque Massimiliana si +staccò dalla stretta della zia, ella si avvicinò alle amiche, +mormorando un pretesto per ritirarsi. Prese la mano della viscontessa +d'Archenval: era di una freddezza cadaverica. Massimiliana, +terribilmente pallida, con le labbra quasi scomparse, le porse una +mano che scottava; e tenendola a quel modo, la accompagnò fino al +salotto. + +Non diceva nulla, col respiro quasi spento, la testa china, gli +sguardi fissi. E tutt'in una volta, come Rosalia di Verdara, +fermandosi innanzi all'uscio, aveva fatto per abbracciarla, ella si +era scostata un poco dall'amica, portando le mani alla bocca, come per +soffocare il suono delle sue parole. «Ebbene... è una pazzia!.. +bisogna, intendete? che tutto finisca!..»--«Massimiliana!» tentò +d'interrompere la contessa, spaventata dall'espressione della +giovanetta. Ma l'altra, abbassando ancora di più il tono della sua +voce e accennando con la mano alla stanza vicina: «Zitta!..» +scongiurò; «lasciatemi... Voi non sapete!.. Più tardi... più tardi!..» + + + + +XI. + + +La contessa di Verdara, tra riluttante ed insistente, ma comprendendo +di non dover chiedere di più, era scomparsa in fondo al corridoio; la +signora d'Archenval, accasciata sul suo letto, con la faccia tra le +mani, non dava alcun segno di vita--e Massimiliana restava tutta allo +schianto che la tragica prova le aveva prodotto. + +Vi è una specie di forza tutta negativa, particolare agli spiriti +troppo provati dal dolore, la quale consiste, invece che nell'agire +sulle circostanze esteriori, come fa la reale energia, nel resistere +all'azione di queste medesime circostanze. Una forza di tal genere era +quella che la signorina di Charmory aveva spiegata durante il +prepararsi del dramma, e che era diventata sforzo doloroso durante il +suo colloquio con la contessa. Prevista, affrettata, angosciosamente +temuta, scoccava per lei l'ora immancabile in cui la sinistra fatalità +della sua vita doveva essere rivelata, da lei stessa, a costo di tutta +sè stessa!.. Come lungamente il suo silenzio l'aveva oppressa! ma come +studiatamente aveva cercato di prolungarlo--e come il dovere di +parlare le si era imposto ogni giorno, a tutti gl'istanti!.. Da quali +terrori era stata invasa, ogni volta che aveva creduto di scorgere in +quanti la circondavano un'attitudine di sospettosa attenzione! e che +violenze aveva dovuto farsi per non gridare il suo secreto all'amica, +poichè aveva già cominciato a tradirsi!.. Non aveva ella, infatti, +confessato l'amor suo per Ermanno? Sì, ella aveva osato questo... e +non aveva avuto il coraggio di compiere la confessione, di soggiungere +che ella era indegna di quell'amore, che mai ella avrebbe potuto +accostarsi all'altare!.. Ella aveva avuta questa viltà; ma questa +viltà era anche l'unico suo sostegno, l'unica ragione, non di sperare, +perchè la speranza era morta per lei, ma di resistere--in tale abisso +di miseria ella agonizzava!.. Ed era poi tutta colpa o merito suo il +silenzio così gelosamente mantenuto, o non vi erano piuttosto delle +terribili cose sfuggenti ad ogni espressione, da non potersi tradurre +in parole senza che il sangue s'agghiacciasse nelle vene e la ragione +si smarrisse? + +Erano state le parole che le erano mancate, ogni volta che la sorda +voce della coscienza le aveva ingiunto di dir tutto; erano le parole +che ella cercava adesso, seduta al suo tavolo, dinnanzi alla carta con +l'intestazione azzurra dell'albergo, sulla quale ella scriveva alla +contessa, perchè sentiva di non poter durare nel silenzio senza danni +più grandi; perchè ella _doveva_ confessarsi alla donna a cui Ermanno +stesso si era confessato, e perchè l'espressione scritta le pareva +meno repugnante al pensiero gelosamente pensato... Più nitidamente che +mai, a quell'ora che ne subiva le orribili conseguenze, che stava per +rivelarla ad un'altra creatura vivente, risorgeva in lei, con tutti i +suoi particolari, la storia della sua giovinezza contaminata, della +sua vita distrutta. Ella si rivedeva, triste ma rassegnata, nella casa +dove era stata raccolta, all'uscir dal collegio, fra quelle persone +che le facevano più sensibile la mancanza della famiglia: lo zio, pel +quale la famiglia non esisteva; la viscontessa, buona ma travagliata +da dolori fisici e morali per la sfrenata condotta del marito e del +padre lontano. Ella aveva sentito vagamente parlare dei continui +scandali provocati da costui, di famiglie rovinate, di duelli fatali, +che lo avevano finalmente costretto ad allontanarsi da Parigi per +ricominciare altrove, lasciando alla figlia pietosa e sensibile il +rimorso del male ch'egli aveva fatto... Ed un giorno egli era giunto +inaspettatamente fra loro. Stanco della sua lunga peregrinazione +attraverso i centri della vita internazionale, il duca Gastone di +Précourt era stato preso dalla nostalgia dei _boulevards_; ma, tornato +a Parigi, aveva cominciato a frequentare la casa di sua figlia, +riconoscendo con lei i suoi torti, facendo proposito di mutar vita, +mutandola infatti, e passando il suo tempo in compagnia delle due +donne, che trattava non da parenti, ma da amiche a cui si vuol +riuscire gradito. La viscontessa si era tutta rallegrata di quella +trasformazione, uno dei suoi più grandi motivi di dolore svaniva; ma +il visconte, ricorrendo ora all'aiuto del suocero, che non glie lo +negava mai, si era dato con maggior foga al suo vizio. + +Ricordando tutte le lacrime che il duca aveva fatto versare alla +figlia, un'istintiva avversione aveva sulle prime allontanata +Massimiliana da quell'uomo, che nulla prendeva sul serio, la cui vita +era trascorsa in un'ansiosa febbre di piaceri sempre rinnovati e mai +sufficienti ad estinguerla. A poco a poco, però, e dinnanzi a quella +specie di conversione che si operava in lui, la diffidenza della +fanciulla si era sopita; e come avrebbe ella sospettato di lui, se mai +una parola od uno sguardo aveva tradito il disegno che egli aveva +concepito? + +Il duca Gastone di Précourt era uno di quegli individui che +circoscrivono ogni scopo e dirigono ogni attività alla conquista della +donna. Vi è però una grande differenza fra un certo tipo di _Don Juan_ +che l'enimmatica sfinge femminile attira incessantemente, e che passa +di tragica in tragica prova senza penetrarne il mistero--vittima, fino +ad un certo punto, più che carnefice--ed il seduttore di mestiere, +senza grandezza, senza simpatia, che non cerca se non il piacere e che +in breve non lo trova più. Non vi era in lui nè elevatezza +d'intelligenza, nè delicatezza di sentimento; egli era solo distinto +nell'abito e nelle maniere, e grande unicamente nel modo di profondere +il proprio danaro. La sua stessa fisonomia aveva qualche cosa che +deponeva contro di lui; non già che si potesse dir brutto; lo si +giudicava anzi un bell'uomo e nessuno lo avrebbe creduto padre d'una +signora come la d'Archenval; ma il suo sguardo era duro, volontario, +uno di quegli sguardi dinnanzi ai quali tutti gli altri si abbassano; +e nel suo viso, nell'aggrinzamento frequente delle sopraciglia, nella +mobilità delle narici, nell'acutezza del naso e del mento, vi era come +un ricordo della classica espressione del fauno. + +Vedere la signorina di Charmory e fissar su di lei il proprio +desiderio imperioso, era stato tutt'uno. Ma egli aveva ben presto +compreso come gli ordinari mezzi d'attacco, la seduzione sentimentale +o la bassa corruzione, si sarebbero spuntati contro la diffidenza che +aveva letta in Massimiliana, e più contro la serietà triste di quella +fanciulla tanto diversa dalle altre. Così, egli si era guardato bene +dal commetter l'errore di dirle una sola parola di dubbio senso; +l'aveva trattata come una sorella, come una figlia... Era riuscito ad +evitare la diffidenza della viscontessa col suo cangiamento di vita, +aveva alimentata l'inclinazione del visconte pel giuoco... ed +improvvisamente, violentemente, buttata via la sua maschera, senza +neppur tentare di coonestare con l'impeto della passione l'iniquo +attentato, egli aveva tratto profitto della forza dei suoi muscoli +irrigiditi, della potenza magnetica degli sguardi penetranti... Il +rauco grido di ribrezzo, di terrore, di raccapriccio che era uscito +dalle labbra contratte di Massimiliana, lo aveva fatto avvertito che +nulla più egli aveva da sperare; allora, aveva avuto l'accortezza di +allontanarsi, di dileguarsi, immediatamente e per sempre... + +Egli era scomparso, ma la sua imagine turpemente decomposta non si era +cancellata più dagli occhi di Massimiliana. Più che il sentimento +della contaminazione subita, era un vaneggiamento dinnanzi all'infamia +commessa da quell'uomo che occupava il suo spirito. Ciò a cui ella si +ribellava, era il fatto che una simile doppiezza, che tanta +perversione, che una iniquità simile fossero possibili. La sua fede, +la sua stessa ragione si erano scosse, nella lunga crise che aveva +seguita la repentina rivelazione dell'orrore. La sua primitiva +tristezza si era complicata d'una profonda misantropia; il suo stesso +sistema nervoso si era scosso, esponendola a turbamenti gravi e +frequenti. + +Bisogna che lo sconforto sia infinitamente grande, che la disperazione +non abbia confini, perchè l'anima vi si possa finalmente acquetare e +trovarvi una specie di compiacenza al rovescio. Per la signorina di +Charmory, l'estremo limite del dolore, della solitudine, +dell'impotenza, di tutte le miserie dello spirito era stato raggiunto. +Con un carattere più energico, più risoluto del suo, una ribellione +sarebbe stata la conseguenza della violenza patita; debole, sfibrata +dai primi dolori, le impotenti velleità di rivolta si erano domate in +Massimiliana; tutto era finito per comporsi in un accasciamento stanco +ed apatico. Ella aveva pensato di fuggire almeno da quella casa, di +andarsene non importa dove, di scomparire dai vivi, di mendicare la +vita poichè non aveva altre risorse... ed era rimasta. Come non aveva +trovato nel suo miserabile corpo la forza di respingere quell'uomo, +così non aveva trovato nell'anima vinta dalla sventura la forza di +mettere in atto il suo proponimento. + +Dapprima, ella aveva coinvolta la viscontessa nell'odio per il padre, +quasi anch'ella fosse responsabile dell'infamia commessa da lui; poi +anche il suo principio di odio era caduto. Non una parola s'era +scambiata fra le due donne, ma la viscontessa aveva tutto saputo, ed +era di dolore che ella moriva. Ogni volta che i suoi sguardi si +arrestavano su di Massimiliana, una dolente pietà, una specie di +rimorso per aver potuto contribuire a quella sciagura, vi si leggeva; +la povera donna accusava sè stessa, trovava che era stata sua colpa il +non aver vigilato; che, data l'indole del padre, ella avrebbe dovuto +prevedere quel che era accaduto--ma nutrire un simile sospetto non +sarebbe stato un altro delitto?.. Però, con tutti gli sforzi dei +quali, nella sua lenta agonia, era capace, aveva tentato di confortare +lo strazio della fanciulla. + +Massimiliana aveva rifiutato quei conforti; ella non domandava la +pietà di nessuno. Aveva trascinata la sua esistenza sopportando da +sola, in silenzio, il peso del suo destino, comprendendo che nessuno +poteva nulla per lei, cercando e trovando solo nello studio un +sollievo efficace. Quando il rapido deperire della salute della +viscontessa aveva reso necessario quel continuo peregrinaggio che era +finito in Sicilia, Massimiliana aveva dapprima temuto il cambiamento +di vita, come temeva tutto quello che la togliesse alla sua +concentrazione; ma, nell'errare di luogo in luogo, il suo spirito si +era un poco distratto; in quella mancanza di stabilità, in quel rapido +cambiare di orizzonti e di ambienti, ella aveva cominciato a trovare +un'intima convenienza con lo stato dell'animo suo, che a nulla oramai +poteva afferrarsi... Allora, un'altra triste esperienza era venuta a +confermarla nel suo sconforto: nella promiscuità, di quella vita +instabile, nella facilità con cui i rapporti si creavano e si +rompevano in quel mondo raccogliticcio popolante gli alberghi e le +case di salute, i freni morali erano aboliti; ed ella aveva saputo, +spettatrice riluttante, confidente disgustata, i compromessi delle +_flirtations_, le vergogne dei falsi legami, le miserie degli intrighi +quotidiani, tutte le sozzure di una società accozzata, senza casa, +senza rispetto... Ah, di quel mondo miserabile ella era degna! In nome +di che cosa avrebbe potuto farsene giudice? Non si sarebbe parlato di +lei, a bassa voce, con dei sorrisi d'intelligenza, come si parlava di +tante altre sciagurate?.. Esisteva un altro mondo per lei?.. + +Lasciando tratto tratto di scrivere, Massimiliana si prendeva la testa +fra le mani, atterrita dalle visioni che le sfilavano dinnanzi. Un +altro mondo esisteva! ed ella ne aveva adesso la rivelazione, per +sentirne l'incauto ma per apprezzarne anche l'impenetrabilità!.. Il +suo primo turbamento aveva preceduto l'incontro di Ermanno Raeli; si +era prodotto allo stesso annunzio della partenza per Palermo. Ella +sapeva di trovarvi Rosalia di Verdara, e l'idea di rivedere un'amica +che aveva conosciuta _prima_, l'aveva sgominata. Con una muta e quasi +fatidica stretta al cuore, ella aveva contemplata la terra di Sicilia, +vaporosa all'orizzonte, dal bordo della nave che ve la trasportava, +rapidissimamente; e poco tempo dopo il suo arrivo, la vaga minaccia +aveva subito preso corpo... La prima volta che aveva incontrato +Ermanno Raeli, durante la visita al Museo nazionale, ella aveva +evitato di guardarlo, di stringere la sua mano.... ma non ostante il +suo partito preso di sottrarsi a tutto ciò che potesse attaccarla al +mondo, ella aveva pur dovuto avvertire il senso delle parole del +giovane e l'espressione che le coloriva. Era stata come una +rispondenza secreta, fatale, come l'imprevedibile incontro di due note +tratte da strumenti diversi... Fin da quel primo istante, la visione +del futuro a cui andava incontro le era balenata alla mente; ed ella +aveva combattuto, a palmo a palmo, contro di sè stessa; poichè ella +non aveva il diritto di amare, poichè non poteva essere amata... E +come più conosceva la nobiltà, la bontà, la gentilezza, tutte le doti +del cuore e dello spirito di quell'uomo, l'affinità della sua indole +con la propria, più ella si agguerriva contro la passione nascente... +o credeva d'agguerrirsi; perchè quelle ragioni di evitarla erano nello +stesso tempo delle ragioni--le più potenti!--di farla gigante. Ella +aveva anche sperato di illudersi sul significato della riserva di +Ermanno, cercando di attribuirla a indifferenza, piuttosto che a +timida e delicata discretezza... e nel risveglio di tutti i suoi +dolori, aveva sperato di esser la sola a sacrificarsi... + +Ora, l'inganno non era più permesso. Si era rotto il giorno che i loro +sguardi eransi incontrati, come i loro pensieri, sotto la rustica +imagine del Salvatore; si dissipava, svaniva dinnanzi alla rivelazione +della contessa. Egli l'amava, le tendeva la mano leale, e non sapeva +che la mano di lei era indegna di posarsi sulla sua! Una voce +interiore la rimordeva, l'accusava di perfidia, poichè ella non aveva +fatto nulla per evitare l'inganno, e delle vampe di vergogna le +salivano al viso... Bisognava che tutto finisse, o sarebbe stata senza +scusa; bisognava che essi ridiventassero estranei l'una all'altro, +come prima e senza ritorno. Ma nel punto che quella necessità le +s'imponeva, inevitabile, ella sentiva che qualche cosa le si spezzava +nel petto. Ella non sapeva dove avrebbe trovata la forza di +rassegnarsi a quella necessità, perchè anch'ella lo amava, perchè la +sua lotta era stata inutile, perchè ad ogni giorno, ad ogni ora, ella +si era sentita avvincere a lui; e le prove ne erano l'illusione che si +era fatta, tutte le transazioni per le quali era arrivata a quel +punto... Aveva creduto distogliere la propria attenzione da quel +sentimento, aveva quasi perduta la coscienza del suo stato, e ad un +tratto la più formidabile delle alternative le si presentava: o +ingannare ancora quell'uomo che aveva riposto in lei la sua fede e +diventare in certo modo complice di sè stessa, o spezzare col cuore di +quell'uomo anche il suo proprio... Vi era un'altra soluzione? Poteva +ella andare da lui, e rivelargli tutto, ed aspettare la sentenza che +egli avrebbe pronunziata?.. E sarebbe poi stata una soluzione diversa, +o non si sarebbe risolta in una delle due che più l'atterrivano? +Vincere Ermanno con le proprie lacrime, con la confessione del proprio +amore, non sarebbe stato ancora ingannarlo? Ma l'orribile verità non +avrebbe piuttosto tutto distrutto?.. + +Ella teneva per sè il dilemma angoscioso, intanto che finiva di +rivelar tutto all'amica e che, atterrita dalla propria risoluzione, +sicura che un istante di esitazione avrebbe fatto sorgere il +pentimento col corteo di nuove lusinghe, chiudeva la lettera senza +osar di rileggerla... + + + + +XII. + + +Prima ancora che la lunga e scomposta lettera di Massimiliana, nelle +cui frasi spezzate e contorte si traduceva lo spasimo della +scrittrice, avesse rivelato il secreto dell'amica alla contessa, +costei aveva già compreso il genere d'ostacolo da cui quella era stata +arrestata. Poichè la giovanetta amava Raeli--e l'attitudine di lei non +ammetteva alcun dubbio su questo--poichè ella non poteva cedere alla +persuasione dell'amore, poichè la viscontessa aveva tradito il +sentimento di dolorosa pietà che la nipote le ispirava, non vi era, +per uno spirito femminile acuto come il suo, da esitar molto sulla +natura di quel secreto, specialmente in presenza di tutti gli altri +piccoli dati che la signora di Verdara era venuta mano mano +accertando... La lettera di Massimiliana confermava e spiegava ora +tutto più chiaramente; però, se il suo primo movimento di Rosalia era +stato di compassione verso la giovanetta, ella cercava inutilmente di +nascondersi che una specie di egoistica soddisfazione lo aveva seguito +per quell'ostacolo sorto contro la felicità della rivale. Aveva avuto +un bel persuadersi di non poter nulla sperare per sè, aveva potuto ben +consentire di fare un passo che si risolveva nella mortificazione del +suo proprio amore... ma una compiacenza di cui ella sentiva la +malvagità, poichè tentava di negarla, sorgeva in lei dinnanzi alla +rivelazione di Massimiliana. Prima che la sua coscienza le +rimproverasse quel movimento, l'idea del dolore che Ermanno avrebbe +provato lo aveva distrutto. Se il suo interesse le dimostrava che il +riferire al giovane il contenuto di quella lettera era uno stretto +dovere, se le ragioni dell'egoismo le consigliavano di servirsi di +quell'arma che le era venuta in mano, la visione del male che +quell'arma a doppio taglio avrebbe fatto l'arrestava ad un tratto. E +mentre una sorda voce di gelosia le veniva dimostrando che ella non +doveva nulla a Massimiliana, la naturale sua rettitudine le +rappresentava come un'indegnità il trarre profitto per sè, pei suoi +fini inconfessabili, della confidenza che un momento di terribile +angoscia aveva strappato alla disgraziata.... Presto o tardi, i due +giovani non si sarebbero direttamente spiegati? ed anche senza di ciò, +era possibile che Ermanno non fosse messo alla lunga in sospetto, in +modo da evitare a lei l'odiosità di un atto che poteva parere una +denunzia?... + +In quel contrasto interiore, ella non aveva trovato di meglio che +allontanare il momento in cui avrebbe dovuto render conto della +missione compiuta; nè, da parte sua, Ermanno pareva volerlo +affrettare. Lo sforzo che egli era riuscito a fare su di sè stesso, +rivelando alla contessa l'amor suo per Massimiliana, aveva esaurita la +sua iniziativa. In quella risoluzione, che solo il pericolo di non +veder più la signorina di Charmory aveva determinata, egli si era +acquetato, aspettando in una calma relativa l'esito che avrebbero +avute le pratiche dell'amica. Non si sentiva oramai più libero di sè, +si vedeva in balìa di circostanze sulle quali non avrebbe potuto +spiegare nessuna influenza, che avrebbero deciso della sua vita, +irrevocabilmente. Tutti i suoi dubbii, le sue indecisioni, i suoi +timori, i suoi scrupoli, le sue aspettazioni si confondevano insieme, +come se una piena contro cui le sue braccia nulla potessero lo +travolgesse verso una meta ignorata ma infallibile. La sensazione non +aveva nulla di penoso; tormentatore era per lui tutto ciò che +sollecitava un impulso decisivo; l'abbandono, l'attesa, non avevano +nulla di repugnante al suo modo d'essere naturale. + +In tale stato di spirito, egli non aveva fatto nulla per affrettare la +risposta della contessa; ancora più avrebbe aspettato senza +l'inquietudine che una lunga clausura di Massimiliana e della signora +d'Archenval gli aveva fatto nutrire. Ma questa circostanza appunto +aveva suggerito a Rosalia di Verdara un pretesto per evitare di +prendere un partito. Come Ermanno aveva cominciato a chiederle un +giorno notizie delle ospiti delle _Palme_, ella gli aveva risposto che +nelle peggiorate condizioni di salute della viscontessa non era stato +possibile veder da sola Massimiliana; ma che, per ciò stesso, la +partenza dei d'Archenval restava indefinitamente rimandata. Questa +certezza bastava ad Ermanno. Se la previsione d'un rifiuto era per lui +così penosa che il suo stesso senso della vita ne restava menomato, +l'idea del conseguimento del suo sogno lo riempiva di turbamento fino +all'intime fibre. Per le nature contemplative, il tradursi in atto di +ciò che si è vagheggiato idealmente, in secreto, senza confessarlo a sè +stessi, si accompagna ordinariamente con un senso d'intimo sgomento, +per l'esagerata coscienza della propria inettitudine dinnanzi alla +realtà. Amando Massimiliana come non credeva possibile che si amasse di +più al mondo, concentrando in lei tutta la poesia della vita, +riconciliandosi per lei con quella vita della quale aveva disperato, le +difficoltà materiali di un accordo, della domanda, di tutti gli atti, +di tutte le pratiche necessarie al conseguimento del sogno, lo +arrestavano, gli parevano insormontabili ostacoli. E col pensiero +unicamente occupato da una imagine, egli non poteva essere indotto, +come sperava la contessa, a concepir dei sospetti. Le più grandi come +le più semplici scoperte sono il risultato dell'associazione delle +idee; ma egli era troppo pieno di una, perchè restasse posto ad +un'altra qualsiasi. Se avesse potuto notare l'imbarazzo di Rosalia di +Verdara, la paura di Massimiliana, tutte le circostanze che avevano +destato i sospetti della sua amica, anch'egli ne avrebbe cercata la +causa; ma per uno spirito tutto _in dentro_ come il suo, ed occupato da +un unico oggetto, un tal senso d'osservazione era impossibile. + +Massimiliana di Charmory aveva dovuto finalmente strapparsi al conforto +del suo isolamento e ritrovarsi in presenza della contessa e di +Ermanno. Se l'acuto della sua ambascia era passato, lo spirito e la +stessa persona ne portavano ancora le traccie, nello stordimento a cui +era in preda, nella sofferenza che la sua tinta emaciata tradiva. E +neppur lei aveva nulla risolto, occupata come era di sapere se la +contessa avesse parlato ad Ermanno. L'attitudine dell'amica e del +giovane le avevano ben presto dimostrato che questi non era stato messo +a parte di nulla. Non una parola di Rosalia di Verdara aveva accennato +a quel che era successo tra loro, e quanto ad Ermanno, la stessa timida +riserva, la stessa delicatezza discreta si leggeva nei suoi occhi e +nelle sue parole. La situazione restava quindi impregiudicata; ma i +contrarii impulsi che dilaniavano l'anima di lei nel considerarla, la +vertigine che la prendeva non sì tosto arrestavasi ad una soluzione, le +facevano accettare come un bene insperato quel periodo di sosta in cui, +acquetata la sua coscienza con la confessione fatta all'amica, nessuno +le chiedeva nulla. Sotto l'impero di diverse lusinghe, tutti e tre +cospiravano reciprocamente a prolungare uno stato d'incertezza, quasi a +cancellare il ricordo di ciò che sapevano. Una specie di nuova fiducia +cominciava a rinascere in loro, intanto che riprendevano l'intimità +serena, la vita di prima, come se nulla fosse sopravvenuto a cambiare +le loro relazioni. In quella incoscienza, per una parte voluta, per +un'altra naturale--poichè una legge benefica fa perdere in durata alle +scosse dello spirito ciò che esse guadagnano in intensità--l'amore +della signorina di Charmory per Ermanno si faceva più profondo ed +esclusivo. Era come se un raggio di luce brillasse nel grigio del suo +cielo, come se qualche cosa le si schiudesse nell'anima che la +trasformava; quasi in un ritorno alla salute dopo i travagli del male, +ella assaporava mille sensazioni nuove, una dolcezza di vivere--la +prima, la sola... Dei brividi la scuotevano, quando ella si sorprendeva +abbandonata a quella nuova persuasione; fuggiva allora la compagnia +degli uomini e restava lungamente inabissata in un muto terrore. Quelle +uniche ore di sogno volavano, e come rapidamente!... Il risveglio non +era lontano. + +Fu in un freddo pomeriggio di febbraio, con un cielo bianco per gli +alti turbini di neve qua e là squarciati sull'azzurro, e un sole senza +raggi, che Ermanno erasi recato all'_Hôtel des Palmes_. Egli aveva +trovata la signora d'Archenval nella serra, sopra una seggiola a +ruote, con un plaid sulle ginocchia, circondata da alcune altre +signore della colonia russa ed inglese. Massimiliana era alcun poco +discosta, accanto a un tavolo di ferro; teneva in mano un libro dalla +rilegatura rossa e i caratteri d'oro, ma conversava col generale von +Koptleben, un vecchio tedesco che pagava ora, con una lenta malattia, +i trionfi del 1870. La viscontessa aveva accolto coi segni della più +viva premura Ermanno Raeli. Spirito ingenuo, che le prove +dell'esperienza colpivano senza ammaestrarlo, ella si era persuasa che +l'amore avrebbe finito per essere la salvezza di Massimiliana. Lo +spettacolo dello strazio sofferto dalla giovanetta, sorpreso da lei il +giorno della visita di Rosalia di Verdara, le era stato causa d'una +commozione violenta, tradottasi nell'abbraccio doloroso e convulsivo +che aveva dato a Massimiliana in presenza dell'amica; più tardi, la +ripresa dei rapporti fra i due giovani, l'aria di calma diffusasi +sulla fisonomia della nipote, le attenzioni delicate di cui Ermanno la +faceva sempre oggetto, le avevano fatto sperare che quell'amore +sarebbe riuscito a trionfare di tutti gli ostacoli, che per esso +Massimiliana avrebbe visti compensati ed aboliti i suoi antichi +dolori. Come dunque Ermanno, dopo essersi intrattenuto un poco con +lei, le chiedeva il permesso di andare a salutare la signorina di +Charmory ella aveva seguito il giovane con un lungo sguardo di +compiacente fiducia. + +Massimiliana, stretta la mano ad Ermanno, lo aveva presentato al +militare, conoscendo la nazionalità del quale, il giovane aveva fatto +notare la sua qualità di mezzo tedesco. La conversazione si era subito +intavolata in questa lingua, e negli acuti sguardi del vecchio uomo di +guerra si leggeva il piacere d'aver trovato quasi un compatriotta, che +lo trasportava con lo spirito verso la patria lontana. Però, parlando +della Germania col generale, Ermanno era tutto al novissimo incanto di +sentire la signorina di Charmory prender parte al discorso nella +lingua di sua madre. Era una grazia dolce che quegli aspri incontri di +consonanti, quelle forti aspirazioni, prendevano sulle labbra di +Massimiliana; era una specie di nuova, più grande intimità che lo +stringeva a lei. Ermanno si sentiva intensamente felice, come poche +volte era stato, e la sua simpatia si riverberava sul generale che, +con la sua stessa presenza, rendeva impossibile ciò che egli +temeva--desiderandolo:--una spiegazione suprema... Un secreto timore +s'impadronì quindi di lui, allorchè, al sopravvenire d'un cameriere il +quale annunziava l'arrivo del dottore, egli lo vide allontanarsi. «Se +non le rincresce» disse a Massimiliana quando furono soli, e vincendo +il turbamento che lo guadagnava sempre che restava in presenza di lei, +«se non le rincresce, vuole che la nostra conversazione segua in +tedesco? Io sono molto felice di sentir parlare questa mia lingua +materna così bene come da lei...»--«Volentieri,» rispose la signorina +di Charmory; «tanto più che, comunque parliamo, uno di noi dovrebbe +adoperare una lingua non propria...» + +Ermanno non aveva lo spirito così libero da notare l'espressione con +la quale Massimiliana, anch'essa invasa da un intimo sgomento in +vicinanza di Ermanno, aveva pronunziate quelle parole, la specie +d'insistenza che ella aveva messa nel notare quella originaria +diversità, quasi una barriera esistente fra loro. Superato il primo +istante d'imbarazzo, egli si era abbandonato all'incanto di trovarsi +presso a Massimiliana, ma ancora sotto gli occhi di altra gente dalla +quale si sentiva assicurato contro le sue istintive paure. La soavità +dell'ora in quell'ambiente tiepido e profumato era tanta, che tutto +acquistava una straordinaria importanza per lui, anche l'argomento +insignificante sul quale si aggirava la conversazione: la società che +in quella stagione occupava l'_Hôtel des Palmes_.... «Una società +cosmopolita» diceva la signorina di Charmory, rassicurata da quel tema +su cui si avviava la conversazione; «la stessa a Palermo come a Nizza +o ad Ostenda... Dei tipi sempre eguali, abitudini comuni e perfino uno +stesso modo di vedere e di giudicare...» Anch'egli l'aveva conosciuta, +quella società: «E non so se lei risenta lo stesso effetto di +freddezza,» diceva alla signorina di Charmory, «che essa produce in +me; il lamentevole effetto di queste relazioni strette con la stessa +facilità con cui si rompono; delle quali nulla resta, altro che un +nome ricordato, qualche volta...» Ermanno s'accorgeva, soltanto dopo +averle pronunziate, che le sue parole potevano sembrar calcolate in +vista di un effetto da produrre; egli che aveva parlato d'istinto, +come il pensiero dettava, non era però pentito di averle pronunziate; +cercava anzi di leggere nella fisonomia della signorina di Charmory +l'impressione che l'accenno alla instabilità di quelle relazioni, al +genere delle quali la loro propria apparteneva, avrebbe prodotto... +Facendosi forza per non dimostrare la sua preoccupazione dinnanzi alla +piega che prendeva il colloquio, Massimiliana aveva tentato di dare +alle parole di Ermanno un significato diverso da quello che ella +sentiva bene essere il proprio. «Sì,» rispose, «io divido il suo modo +di pensare; è una vita affrettata, che finisce per produrre una vera +stanchezza...»--«E un bisogno di quiete, di riposo, d'intimità vera ed +esclusiva... Non pensa anche lei così?... Spesso i nostri giudizii +s'incontrano...» + +Ella scosse un poco la testa, senza dir nulla. Sentiva delle lacrime +salirle agli occhi, che evitavano quelli di Ermanno e si rivolgevano +verso i gruppi sparsi per il giardino, senza fissarsi in alcun luogo. +Subitamente, la contenuta letizia di Ermanno era scomparsa. La tacita +denegazione della signorina di Charmory, quasi ella disperasse di +conseguir mai quell'ideale di vita al quale egli aveva fatto +allusione, la vaga espressione di dolore composto e rassegnato che si +era dipinta nei suoi lineamenti, gli avevano data come una trafittura +acuta e rapidissima. Ma erano gli occhi di lei che egli voleva vedere, +i suoi occhi profondi che si distoglievano dai suoi e con quella +persistenza nell'evitarlo gli davano quasi una materiale impressione +d'un distacco irreparabile. Egli si era un poco chinato verso di lei, +appoggiando il braccio sul proprio ginocchio, ed aveva ripreso: «Non +ha dunque pensato alle seduzioni di questa intimità?... Non la crede +possibile?...» La signorina di Charmory rispose con fermo accento, +subitamente scuotendosi: «No.»--«E non crede che qualcuno abbia potuto +pensarvi per lei?... sognarla come la sola cosa degna di esser +sognata?...» + +Egli aveva parlato molto piano, con la stessa intonazione di prima, +nell'attitudine in cui si trovava, fissando la mano bianca e diafana +di Massimiliana. Egli non aveva sostenuto nessuno sforzo su di sè +stesso; le parole gli erano subito venute una dopo l'altra alle +labbra, come l'unica, la necessaria espressione del suo pensiero; egli +non era più stupito di aver parlato, soltanto la percezione del mondo +circostante si era abolita dalla sua coscienza. + +Dischiuso il libro che teneva ancora in mano, la signorina di Charmory +vi aveva rifugiato lo sguardo. La precisa sensazione che ella provava +in quell'istante, era di naufragare, in un mare tranquillo, sotto un +sole ridente, dinnanzi alla riva; ma di naufragare senza speranza di +aiuto, sentendo già l'acqua alla gola. Rapidamente, prima che ella +avesse avuto il tempo di prevederla, di prepararvisi, l'ora temuta +della prova ultima era suonata, e una mano di ferro le aveva stretto +il cuore, e un soffio di morte le aveva inaridite le labbra. Come, +come superarla?... «Sapevo,» disse con voce che si sentiva appena, +«che questo momento sarebbe arrivato... la signora contessa mi aveva +già detto...» Allora, con uno slancio contenuto: «No, lasci dire a +me!...» riprese Ermanno; «mi lasci dire tutto quello che ho in cuore, +se pure sarà possibile.... È la mia vita che è legata alla sua... io +ho creduto di morire quando mi hanno fatto temere che non l'avrei più +riveduta... Si ricorda il giorno che c'incontrammo a Pallavicino? Come +era piena la mia felicità!.. Non le avevo detto mai nulla... non +sapevo, non potevo... guardi, avevo paura!...» Ad ognuna di quelle +frasi roventi del giovane, la signorina di Charmory aveva un poco +abbassato il capo, cogli occhi fissi in un punto, come ammaliata da +una qualche visione che ella sola poteva mirare: ad un tratto si era +scossa da quella contemplazione ed aveva fissato in viso il suo +compagno... «Se vuole essere felice, rinunzii a me» disse, lentamente, +cercando ad una ad una le parole, sentendo che una sola parola, che la +sola intonazione della voce avrebbe potuto tradirla, toglierle le +poche forze che chiamava a raccolta. «Io ho risoluto di non lasciare +il mio stato... È una risoluzione antica, che non ha nulla contro di +lei... Vi sono dei destini irrevocabili...» + +Tacque ad un tratto, per paura di mentire, di ricorrere, come aveva +fatto con la contessa, a pretesti che avrebbero detto il contrario di +ciò che ella voleva significare. E appunto in quelle parole, in +quell'accento, Ermanno Raeli sentiva che il pensiero di Massimiliana +non era intero, che quella risposta non era completa. Non era +possibile che ella avesse ascoltato la sua confessione, con +quell'ansia nel respiro, con quella fissità negli sguardi, per +rispondere a quel modo; non era possibile che tutto dovesse finire tra +loro così, che una risoluzione antica ostacolasse la presente +felicità. «Allora» riprese, con nuovo calore, «crede che questi nostri +rapporti... che questo nostro incontro debba finire, come gli altri, +senza che nulla ne resti?... Noi ci saremo conosciuti e compresi... +per diventare di nuovo due estranei; come tutta questa gente che oggi +conviene qui, intimamente, e che sarà domani dispersa pel mondo, e che +non si rivedrà probabilmente più mai?...» + +Nuove persone erano discese nella serra, in attesa dell'ora del +pranzo; col rapido corso delle nuvole la luce si velava e tornava a +splendere istantaneamente; le conversazioni tutt'intorno +s'intrecciavano; ogni tanto si udivano dei piccoli colpi di tosse a +stento repressi, e nulla era più strano di quella spiegazione +decisiva, in cui i due giovani trattavano del loro avvenire, tra +l'indifferenza dei propositi che si tenevano a distanza di pochi +passi. Entrambi però, in presenza di quegli spettatori, si +contenevano; trovavano in quel pubblico una specie di soccorso contro +i pericoli dei quali l'argomento della loro conversazione era pieno... +Alle ultime parole di Ermanno, la signorina di Charmory aveva chiuso +un poco gli occhi; si leggeva nell'imbarazzo con cui cercava di darsi +un'attitudine, nell'amarezza espressa dall'increspamento di un angolo +del labbro, la lotta interiore che si combatteva in lei. Ella sentiva +il cuore palpitarle in petto così forte come se fosse sul punto +d'infrangersi. In quel suo lento naufragio, mentre le sue braccia si +dibattevano istintivamente in cerca d'un appoggio impossibile, ecco +un'altra mano distendersi verso la sua. Afferrarla, aggrapparvisi: +questo diceva l'istinto della salute... ma perchè poi, se non per +trascinare con sè un'altra vittima al fondo?.. Ella aveva nuovamente +rivolto lo sguardo sul giovane. Come quell'incostante giornata, a +momenti intensamente luminosa e ad un tratto oscurantesi, la fisonomia +di lui si era trasformata: gli occhi splendevano di luce sul viso +leggermente impallidito nell'emozione; una luce ed un pallore che +erano l'espressione dell'estasi, d'una sublime speranza.... «Mi dica» +continuava egli, con forza rinnovellata da quello sguardo profondo, +«mi dica che non sente nulla per me... che non m'ama!.. Io non potrò +replicare... accetterò la sua dichiarazione come una sentenza.... Non +mi dica che aveva presa una risoluzione prima d'incontrarmi!.. +Anch'io, prima di conoscerla, credevo che tutto fosse finito nel +mondo; non speravo, non aspettavo più nulla... Se sapesse quale +tristezza!... Ebbene, è bastato vederla... Anch'io tentai dapprima di +resistere... io non mi credevo, io non ero degno di lei...» +Massimiliana si era fatta, a misura che egli parlava, sempre più +bianca; strette le mani da ultimo, le aveva appoggiate un momento +contro il fianco, come per comprimere il cuore sanguinante a quel +crudele scambio di parti, a quell'accusa d'indegnità che Ermanno +rivolgeva contro di sè, mentre ella era straziata dalla coscienza +dell'inguaribile indegnità sua... «Di grazia, signor Raeli!... mi +risparmii, di grazia...» supplicò, scomposta dall'ambascia; ed a bassa +voce, dolorosamente, notata la rapida alterazione dei lineamenti di +lei: «Massimiliana!...» aveva esclamato Ermanno, «mi perdoni!... io le +giuro che non sentirà più da me una sola parola, fin quando...» + +Egli tacque un momento, titubante. Spiegando il contrasto a cui si +dimostrava in preda la signorina di Charmory col fatto che, non +essendole indifferente, ella non voleva o non poteva abbandonarsi al +proprio sentimento, stava per aggiungere che avrebbe aspettato da lei +stessa un'ultima parola, quale e quando che fosse... ma in quella +brevissima pausa l'energia interiore che lo aveva sostenuto cadeva e +il contrasto che era in Massimiliana si propagava, per una specie di +contagio simpatico, in lui, occupando il suo spirito di mille opposte +tendenze. In quel silenzio penoso che era seguito, il ritorno del +generale von Koptleben lo aveva sollevato, e profittando del primo +momento in cui la conversazione, per quel reciproco imbarazzo non più +animata come prima, era languita, aveva preso congedo. Nel lasciare la +tiepida atmosfera della serra, era stato sorpreso dal freddo dell'aria +esterna, un freddo pungente che gli aveva fatto battere i denti e che +aveva accresciuto il senso penoso col quale usciva da quella +spiegazione da tanto aspettata, che gli era stata argomento di tante +imaginazioni e che adesso era irrevocabilmente passata. Una specie di +scontentezza della cui ragione non si rendeva ben conto, ma che si +originava forse più dalla disproporzione tra la fantasticante +aspettativa e la realtà che dall'attitudine di Massimiliana, lo +guadagnava, deprimeva a poco a poco il suo spirito. Esaurendo, +infatti, la serie delle interpretazioni di cui le risposte di +Massimiliana erano suscettibili, il ragionamento gli dimostrava che +ella lo amava. Se non lo avesse amato, ella non avrebbe ascoltato così +a lungo la confessione dell'amor suo, non gli avrebbe detto di +rinunziare a lei, _se voleva esser felice_... Felice, avrebbe egli +potuto mai essere senza di lei?... Ella lo amava; più che il suo +contegno glie lo diceva qualche cosa che gli parlava dentro, +un'intuizione misteriosa, quella chiaroveggente prescienza che ogni +cuore innamorato ha del destino del proprio sentimento... Se dunque lo +amava, che cosa avrebbe potuto opporsi alla loro felicità? Ah, sì; +l'ostacolo v'era; ma era in lui, nel sùbito risveglio di tutti i suoi +timori, di tutti i suoi sconforti che lo avevano arrestato sul punto +di domandarle quell'unica concessione: del tempo... Con la sua natura +eccessivamente impressionabile, la più piccola circostanza bastava a +determinare un volta-faccia degli stati d'animo più profondi. La vista +del dolore di Massimiliana, la stessa idea che qualche cosa +d'immutabile si era compita fra loro aveva radicalmente cangiata la +disposizione dell'animo suo, e tutto: il suo amore, la creatura amata, +il suo destino, gli era subito apparso simpaticamente attraverso una +nebbia di tristezza che gli guadagnava ogni parte dell'essere, come il +nevischio di quella triste sera invernale... + +Col tempo, l'impressione si andò dileguando; ma la reazione +determinatasi in lui lo mantenne lungamente sotto l'influenza di +tristi pensieri. Se egli non tentava ora, dopo la scena della serra, +di riparlare a Massimiliana della propria passione, era meno per +obbedire alla promessa fattale che per il rinato sentimento della +propria incapacità a farla felice. Arrivava talvolta persino ad +accusarsi di egoismo, di voler sedurre la signorina di Charmory per +rifarsi con l'amore di lei una fede, un coraggio, un'energia che non +aveva, simile ai fattucchieri che del sangue di fanciulli e di vergini +compongono un elisir di vita. Allora una tenerezza, una carità lo +prendevano per lei; Massimiliana ridiventava una cosa sacra, +intangibile; e più acuto di prima si ridestava il timore di farle del +male, di macchiarla con lo stesso pensiero... Ricordava di aver +sentito parlare talvolta di sposi che, tornando dalla cerimonia +nuziale, erano scomparsi abbandonando la donna a cui si erano, un +istante prima, legati. Egli aveva il pentimento anticipato; ma la +causa ne era in lui stesso, nelle disposizioni contradittorie del suo +spirito e nei risultati amari della sua esperienza. Sì, egli sarebbe +stato capace di lasciare l'Eletta, per custodirne solo l'idea +imperitura, per non profanarla..... Poi ancora un'altra persuasione +contribuiva ad arrestarlo, la persuasione particolare agli individui +la cui imaginazione è esuberante: che l'attesa della gioia è più +grande della gioia stessa... + +Tutto questo complesso di desiderii e di paure lo mantenevano in uno +stato d'irresolutezza che era per la signorina di Charmory una nuova e +meno sperata tregua. Più d'una volta, dopo quella spiegazione, ella +era stata sul punto di scrivere tutto ad Ermanno, per non più +mantenerlo colpevolmente in una lusinga fatale: tutte le volte non era +riuscita a concretare le sue idee in una forma possibile. Ogni volta +che vedeva Rosalia di Verdara, faceva il proposito di ottenere da lei +che gli rivelasse tutto quel che sapeva; ma, dopo che Ermanno le si +era confidato, non poteva fermarsi all'idea di fargli apprendere da +un'altra ciò che toccava a lei stessa di rivelargli. E nei loro +incontri, che adesso erano più frequenti di prima, nelle loro +conversazioni che erano scambii di idee sempre più intimi, i silenzii +avevano per lei la terribilità di quelli che si fanno intorno alle +agonie. Ma se il loro pensiero era occupato da uno stesso oggetto, se +il loro destino era il formidabile tema che entrambi consideravano, +non una parola di Ermanno vi faceva allusione. Ella dunque aspettava, +finiva per cullarsi in una effimera tranquillità. Ella sperava, per +quella facilità che noi abbiamo ad accogliere le illusioni propizie, +che quello stato durasse, che non si parlasse più del loro amore, ma +che continuassero ad amarsi, a comprendersi. Nell'impossibilità in cui +ella era di appartenere a nessun uomo, non era forse quello l'unico +modo di appartenere a _lui_?... + + + + +XIII. + + +Le assiduità di Ermanno Raeli presso la signorina di Charmory avevano +finito per essere state notate, e nel mondo in cui vivevano si +cominciava già a parlare del loro matrimonio. La sempre rimandata +partenza della famiglia d'Archenval ne pareva una conferma; l'arrivo +del duca Gastone di Précourt fu considerato come il segno sicuro d'una +realizzazione imminente. + +Lo schianto d'un fulmine non avrebbe potuto atterrire Massimiliana di +Charmory più della notizia data un giorno dal visconte, che il duca +suo suocero stava per arrivare a Palermo... L'uomo che era l'origine +della sua atroce sciagura osava dunque ricomparirle dinnanzi--e quale +suggestione perversa gli faceva scegliere quel momento in cui ella +nutriva almeno l'illusione d'un ritorno alla vita? Ella avrebbe dunque +dovuto trovarsi ogni giorno, ogni ora a contatto con lui?.. Intanto +che il partito di fuggire precipitosamente da quella casa, da quella +città, le si affacciava allo spirito, il visconte aveva soggiunto che +l'alloggio del duca era già fissato alla _Trinacria_. + +Nessuna intenzione ostile a Massimiliana guidava il gentiluomo +libertino a raggiungere, per la prima volta dopo l'attentato, la sua +famiglia. Il suo desiderio brutale si era spento non sì tosto +appagato; per gli uomini di quella natura, la passione non va oltre la +sensazione, e l'orrore espressogli dalla fanciulla l'aveva dissuaso +dal ritentare la prova, non già perchè quell'orrore lo ferisse, ma +perchè gli scemava la previsione del piacere. Gli rincresceva pertanto +che quell'_incidente_ lo avesse tenuto al bando della sua famiglia, +dove la sua presenza sarebbe stata necessaria per invigilare sul +visconte, che cominciava a fare un po' troppo a fidanza con la sua +borsa. Nei continui imbarazzi di cui il giuoco sfrenato era causa a +d'Archenval, questi aveva ricorso al suocero, che si era sempre +affrettato a rispondere alla aspettazione di lui, come fosse passata +fra loro una intelligenza e quel denaro pagasse il silenzio del +naturale tutore di Massimiliana... Tali compromessi taciti sono molto +più frequenti che non pare e solo la malignità sospettosa dei più vede +un mercato formalmente contratto, là dove nessuna dubbia parola è +stata scambiata da una parte e dall'altra. Il visconte domandava degli +aiuti al duca per l'unica ragione delle ingenti spese a cui la +malattia della moglie lo obbligava; il duca si affrettava a rispondere +a quelle richieste da padre affettuoso, zelante della salute della +figliuola... Era però arrivato un momento in cui il duca aveva +cominciato a trovare che la malattia della viscontessa gli costava un +po' troppo e che non sarebbe stato male di controllare un poco le note +dei medici, dei farmacisti e degli albergatori. Palermo intanto, gli +dicevano i suoi amici, era quell'anno il convegno d'una numerosa e +scelta colonia; e dopo tutto sarebbe stato interessante fare una corsa +in quell'isola che, secondo la geografia particolare alle persone +della sua società, si considera come fuori d'Europa. Aveva però avuto +il buon senso di seguire i suoi amici alla _Trinacria_, e con la +figliuola e la signorina di Charmory si era incontrato, la prima +volta, in pubblico, come con delle semplici conoscenze. + +Dal momento che aveva appreso l'arrivo di lui a Palermo, Massimiliana +era vissuta in un così grande terrore, che ogni altro sentimento ne +era rimasto eclissato. Se egli fosse venuto ad abitare sotto lo stesso +tetto, ella non avrebbe aspettato; sarebbe fuggita, scomparsa, non +importa come... Intanto, l'attesa dell'inevitabile momento in cui si +sarebbero ritrovati in presenza, le era causa d'un'ansia mortale, come +non aveva creduto possibile di provarne una simile dopo tutto quello +che aveva sofferto. E, ad un tratto, ella si accorgeva che quell'ansia +era nulla, era quasi la tranquillità, dinnanzi al pensiero subitamente +affacciatosele, che anche Ermanno avrebbe incontrato quell'uomo... Che +cosa era finalmente il prossimo incontro per lei? Una prova di più, +che non doveva esserle risparmiata, che era meglio, sotto un certo +aspetto, affrettare. Nella sua cinica ferocia, l'uomo credeva +probabilmente che ella avesse finito per consolarsi--e non aveva ella +indovinato, poichè, facendosele incontro nel giardino delle _Palme_, +egli le sorrideva disinvoltamente, trovava, che il soggiorno di +Sicilia le aveva conferito e formulava voti per la sua prosperità?.. +Appena arrivato, infatti, la voce circolante intorno ai due giovani +era venuta all'orecchio del duca, e se egli aveva fin a quel momento +nutrito degli scrupoli, questi erano subito spariti dinnanzi alla +prova della consolazione che Massimiliana aveva trovata. Si era anzi +fatto beffe di sè, per l'esagerazione d'un rimorso che la sua +esperienza avrebbe dovuto dimostrargli infondato, e facilmente +superate, con l'abituale sua disinvoltura, la difficoltà di un primo +incontro, aveva del tutto dimenticata la giovane per le belle signore +di cui la colonia straniera era provvista a dovizia. + +Incapace di dir nulla dinnanzi all'incredibile impudenza dell'uomo, +col sangue gelato nelle vene come alla vista di un rettile, +Massimiliana aveva sentito ridestarsi tutto l'orrore dei lontani +giorni, complicato dallo strazio della situazione presente. Il domani +d'una grande sciagura, quando la coscienza comincia a destarsi tra le +ultime nebbie di una sonnolenza pesante, e la memoria suggerisce ad un +tratto la crudele certezza, si prova un'angoscia forse più grande di +quella determinatasi nel primo momento. Una simile impressione di +risveglio aveva determinata in Massimiliana la presenza del duca. +Malgrado i contrasti provati, le lotte sostenute, era come se ella +fosse rimasta lungamente immersa in un sonno, nel sonno profondo +dell'illusione voluta, da cui la voce di quell'uomo la strappava ora +violentemente. Come nutrire più nessuna lusinga, come e che cosa +aspettare, se con la sua stessa presenza quell'uomo le ricordava la +propria vergogna, e il dovere che aveva fin troppo trascurato di +compiere?.. Ed egli aveva osato sorriderle, ed un sorriso di più +sarcastica compiacenza, di compiacenza più iniqua avrebbe rivolto ad +Ermanno, e le loro mani si sarebbero strette... A questo pensiero +fitto, cocente, Massimiliana credeva d'impazzare. La sua complicità +del silenzio le appariva più grande, imperdonabile; la confessione +fatta alla contessa un calcolo ipocrito, poichè era sicura che non +aveva avuto effetto; e la sua tortura si acuiva talmente, che ella +affrettava coi voti il momento della soluzione, per tremenda che +potesse essere... + +Un calcolo, da canto suo, la contessa Rosalia aveva finito anche lei +per credere la confessione dell'amica. Fino a quando i rapporti dei +due giovani non si erano mutati, ella non aveva fatta un'accusa a +Massimiliana di nascondere ancora il suo secreto ad Ermanno, aveva +creduto che la confessione sarebbe bastata a dissipare ogni speranza +di felicità; e la compassione per il dolore che li aspettava era +riuscita a soffocare la voce della gelosia. Ma dinnanzi al prolungarsi +di quella situazione, al crescere di quella intimità, alla +intelligenza che indovinava esser corsa tra loro, al propagarsi della +voce che li diceva promessi malgrado l'arrivo del duca, la sua pietà, +la sua discretezza, i suoi riguardi, tutti i suoi buoni sentimenti le +erano parsi delle debolezze e delle ingenuità. Con una grande amarezza +ella sentiva di essere stata molto sciocca nel prendere sul serio la +disperazione di Massimiliana, quasi tutta la condotta di lei non +dimostrasse l'intenzione di raggirare Ermanno, la fiducia che +l'accecamento dell'amore lo avrebbe fatto passar sopra ad ogni +ostacolo!.. E questa fiducia che cosa aveva insomma d'infondato? Ella +arrivava a coinvolgere nella sua disistima anche l'uomo che aveva +amato--che amava ancora, senza speranza, ma tanto da perdere per lui +la nozione del giusto!.. Come si era esagerata l'importanza di +quell'ostacolo! Sarebbe egli forse stato il primo a passarvi sopra? +Era verosimile ch'egli non si fosse accorto delle anormalità di quella +famiglia? Ma chi le diceva che egli non sapesse tutto, che non si +fosse già accomodato di quella condizione di cose? E il ricordo di +romanzi, di commedie, in cui un lieto fine corona i dolorosi +contrasti, avvalorava la sua persuasione... Allora, a che cosa sarebbe +valso l'andare a mettere sotto gli occhi di lui la lettera di +Massimiliana, come talvolta aveva la tentazione di fare? E la sua +serenità di un tempo si perdeva in una irritazione crescente, in una +contrarietà insofferente, dimostrata ad ogni momento e che il tono +inalterabilmente scherzoso del marito finiva per esasperare... Più che +mai sicuro che quella _montatura_ di sua moglie sarebbe stata senza +effetto, Giulio di Verdara si divertiva talvolta a punzecchiarla +garbatamente, come una specie di punizione pel principio di colpa da +lei commessa in idea. Ella aveva finito per domandarsi se Giulio +sapeva quel che le passava per l'anima; e negli urti a cui era +esposta, aveva a momenti la tentazione di sfidarlo, di provocarlo, +come una rappresaglia, come un mezzo di uscire da quella situazione, +che si affrettava intanto alla catastrofe... + +La presenza in Palermo del duca Gastone di Précourt e dei suoi amici, +se aveva gettato in quello stato la signorina di Charmory e la +contessa, se aveva ridestato le apprensioni della signora d'Archenval, +aveva messo una animazione nella colonia degli stranieri. Unicamente +occupato del mondo femminile, il duca aveva trovato nelle signore un +valido appoggio per i suoi disegni di svaghi, e come il carnevale +s'inoltrava, e gli stranieri delle _Palme_ e della _Trinacria_ erano +stati oggetto di molte cortesie da parte dell'ospitalissima società +palermitana, egli aveva messo innanzi l'idea di una festa da offrire +ai loro ospiti, a mezza quaresima. L'idea era stata subito accolta, e +i preparativi erano incominciati alle _Palme_, dove i locali si +adattavano meglio. + +Ermanno Raeli, che aveva incontrato una o due volte il duca e si era +interessato a lui come a tutto ciò che aveva qualche rapporto con +Massimiliana, aspettava l'avvenimento con ansietà irrequieta. La +malattia della viscontessa, ragione o pretesto, aveva fatto che la +signorina di Charmory rifiutasse tutti gli inviti che le erano stati +rivolti; adesso che l'iniziativa era presa dal duca e che la festa +aveva luogo nello stesso albergo, non avrebbe certamente mancato di +assistervi. Ed Ermanno si vedeva già al suo fianco, stringerle un +braccio alla vita, tenerla per mano, confondere il suo respiro con +quello di lei... L'imaginaria rappresentazione era così evidente che, +solo, nel suo studio, egli si alzava di scatto, tentando di divertire +l'attenzione da quella turbatrice visione... Fuori, era già la +primavera che si annunciava, nel primo tenero verde delle robinie, +nelle emanazioni delle _zágare_ nuziali, nei tepori del sole di marzo, +nella maggior durata delle giornate troppo piene di luce, da +abbacinare alla lunga. Erano delle ubbriacature d'aria, delle +ipnotizzazioni d'azzurro, delle saturazioni di sottili profumi che si +prendevano in quella felice Palermo, porta dell'Oriente, lembo +d'Arabia trasportato, quasi per una fantastica operazione da _Mille ed +una notte_, in riva al lago del Mediterraneo. Un languor nuovo, uno +snervamento molle che faceva intensamente assaporare la voluttà del +riposo, guadagnavano Ermanno, lo mantenevano in una specie di +dormiveglia durante il quale, abolito il pensiero, solo delle imagini +gli passavano e ripassavano dinnanzi, svegliando in lui sopìte +sensazioni di avidi dissetamenti, di abbandoni profondi... Una sorda +irritazione nasceva in lui per quelle suggestioni incoscienti, con un +bisogno di castigarle che finiva per esasperarle. E l'impeto di sdegno +che lo aveva vinto quando la Figura adorata era stata attaccata da +quella abominazione, cedeva adesso ad impeti di desiderio, a una +tentazione di indissolubili strette, che si mutava ancora in terrore +all'idea di passare soltanto un braccio intorno alla vita di +Massimiliana durante la prossima festa... + +Sul punto di vedersi abbandonata dalle proprie forze, Massimiliana non +aveva neppur tentato di evitare quell'avvenimento di cui sentiva le +minaccie. Una oppressione la vinceva in mezzo a quel risveglio +primaverile, a quel rifiorire di tutta la natura: l'oppressione morale +alla certezza che la sua fatalità si sarebbe abbattuta su di lei prima +dell'appassir di quel verde; il turbamento fisico, prodotto dal +dardeggiare d'un sole infuocato sopra quella natura quasi tropicale. E +dovunque ella si rivolgeva, il trionfo del fior d'arancio: nell'aria +tutta compenetrata del soavissimo profumo, nei giardini il cui verde +era tempestato come di candide costellazioni, nei quadri dei coloristi +dilettanti, nei mazzi che _egli_ mandava alla viscontessa. «Kennst Du +das Land?..» l'appassionata canzone di Mignon le tornava alla memoria; +ed in quella Terra appunto il suo destino aveva dovuto sospingerla; e +da quelle prode fiorite sorgeva come una voce che le ricordava la sua +sfiorita esistenza; e il simbolico candor di quei fiori le dava più +dolorosa la coscienza della sua macchia indelebile... + + + + +XIV. + + +La festa dell'_Hôtel des Palmes_ era riuscita splendidamente. La +migliore società di Palermo aveva tenuto ad accettare la simpatica +dimostrazione della colonia straniera, e le sale magnifiche +dell'albergo, la serra, il giardino, adattati con gusto sapiente alla +circostanza, erano popolati da una calca elegante e felice... In un +abito di _tulle_ bianco laminato d'argento, che avvolgeva il suo corpo +come una tenue carezza; i biondi capelli vagamente raccolti sul capo e +ornati di un ramoscello di mughetti meno pallidi del suo viso, la +signorina di Charmory si sarebbe detta un'apparizione in mezzo alle +figure vivaci dalle quali era circondata. Aveva un'aria disfatta, gli +occhi accerchiati da un lividore e luccicanti, così che da più di una +parte le avevano chiesto se si sentisse male. Aveva dovuto assicurare +il contrario, subendo le attenzioni incresciose degli indifferenti; ed +era rimasta grata in cuor suo a Rosalia di Verdara, che l'aveva +salutata soltanto, passando nella stanza di toletta per accomodare la +sua acconciatura. Dal salotto in cui la viscontessa d'Archenval, +seduta, riceveva gl'inchini degli invitati, Massimiliana girava +intorno gli sguardi, in cerca di qualcuno; e ad un tratto, +inchiodatili ardentemente in un punto, le sue mani avevano preso a +torcere convulsamente il suo fazzoletto di pizzo. Era Ermanno Raeli +che, entrando, si era incontrato col duca e si era fermato un poco a +parlare con lui... Gastone di Précourt, più giovane che mai +nell'accorta toletta, troneggiava in quell'ambiente suo proprio, con +un'aria di soddisfazione felice diffusa nella fisonomia. Parlando con +Ermanno, facendo allusione a certi scandali della società palermitana +che egli aveva subito appresi e che il giovane non conosceva, egli +stringeva la mano ai passanti, accennava col capo ai lontani, +s'interrompeva per inchinarsi profondamente al passaggio delle +signore. A misura che quel colloquio si prolungava, come i gesti +dell'uomo si facevano più espressivi, come i suoi lineamenti si +atteggiavano al riso, la fissità degli sguardi di Massimiliana +cresceva. Ah, quel riso schernitore e malvagio!.. Un fascino fatto di +raccapriccio la inchiodava lì, dinnanzi a colui che osava stringere la +mano di Ermanno. Era come se un serpe si fosse avviticchiato al +braccio del giovane, e dal ribrezzo non prorompeva in un grido +violento: «Schiacciatelo!.. Schiacciatelo!..» Ondate di gelo le +passavano pel corpo, un gruppo le si stringeva al cuore come quello +che le sue mani nervose stringevano nel fazzoletto, fino a +lacerarlo... L'orchestra aveva dato ad un tratto il segnale della +danza, ed Ermanno le era venuto incontro. Per un contrasto abituale +nel suo spirito complicato e tormentato, la folla allegra, lo +scintillio delle luci, gli acuti profumi che si svolgevano da +quell'assembramento di gente elegante, la conversazione +spregiudicatamente leggiera del duca, lo avevano attristato. Lo +spettacolo dell'altrui felicità gli rendeva più sensibile la propria +inquietudine; a quell'ora più che mai egli dubitava di sè stesso; +delle strane idee di fuga, di rinunzia lo occupavano mentre egli si +avanzava incontro a Massimiliana, e fu macchinalmente, con la quasi +certezza d'un rifiuto, che egli le chiese di accordargli una danza. +Tenendo ancora nelle mani il fazzoletto lacerato, la signorina di +Charmory si alzò subitamente, come di scatto. «Non voglio che parliate +a quell'uomo!..» disse ad Ermanno, con voce breve, mentre egli, +sfiorandola appena col braccio passatole intorno alla vita, si +slanciava con lei fra le coppie. Per grande che fosse l'incapacità di +Ermanno a cogliere il senso delle cose, le parole di Massimiliana +erano troppo strane perchè egli non le notasse. «Il duca?..» aveva +mormorato quasi a domandarle che cosa avesse voluto dire; ma non aveva +insistito al silenzio di lei, nella specie di ebbrezza che il contatto +di quel corpo gli procurava, che aveva dissipato la sua tristezza e +che centuplicava la letizia di sentirle esprimere una volontà--un +comando... Le acute sensazioni che lo invadevano, il leggiero affanno +del ballo gli soffocavano in gola le parole; solo il suo corpo si +stringeva insensibilmente di più al corpo di Massimiliana... + +Cogli sguardi chini, col corpo irrigidito sotto quella stretta, col +respiro affrettato, Massimiliana si sentiva sul punto di stramazzare. +Si era repentinamente decisa ad accettare l'invito di Ermanno per +parlargli, per dirgli subito di evitare quell'uomo, per dirgli tutto; +ma aveva troppo presunto, affidandosi in braccio a lui, stringendosi +materialmente alla persona cui si sentiva stretta con tutte le forze +dell'anima. Ogni cosa le girava ora d'intorno, come presa dalla +vertigine che era in lei, il terreno le mancava sotto i piedi al ritmo +cullante di quella mazurka di Chopin... e con accento di supplica, +mentre il viso di Ermanno quasi la sfiorava, ella mormorò: «Basta!.. +basta!..» + +Egli si era subito arrestato, offrendole il braccio nel vacillamento +che l'altra non riusciva ancora a vincere, e guidandola fuori della +sala la cui atmosfera era divenuta asfissiante. «Grazie!...» +mormorava, con voce profonda; «ogni suo desiderio è legge per me...» E +senza dire più nulla, senza domandarle la ragione di quella +proibizione nella gioia trionfale di sentirsela accanto, l'aveva +guidata verso la serra. Il luogo era deserto, una luce discreta vi si +diffondeva dalle oblunghe lampade giapponesi, i rumori della festa +arrivavano attutiti dalla distanza, e la meravigliosa vegetazione +tropicale, i fogliami larghi e carnosi, gli avviticchiamenti quasi +convulsi dei rami, l'acutezza penetrante degli esotici profumi, +l'umido tepore dell'aria deliziosamente snervante, avevano finito di +opprimerli entrambi... «Si ricorda?..» mormorò Ermanno ad un tratto, +con una voce bassissima stringendo un poco il braccio della sua +compagna. Si era arrestato, contemplando il meraviglioso profilo di +lei, le labbra leggermente dischiuse, gli sguardi smarriti, l'eburneo +pallor delle guancie. «Si ricorda, Massimiliana.... quel che io le +dissi qui?..» e le aveva presa una mano, stringendolesi di più. La +signorina di Charmory aveva fatto per trarsi indietro, guardando +attorno come in cerca d'aiuto; egli l'aveva trattenuta con una muta +preghiera. L'allegra festa rumoreggiava lontano, dalla serra esalava +una larga respirazione, un alito infinitamente dolce, come una +persuasione d'amore... «Massimiliana... io l'amo...» sussurrò Ermanno, +con la ragione perduta nella lenta invasione di un desiderio folle di +carezze e di baci, «Massimiliana... mi consenta di ripeterlo... è una +soavità unica al mondo...» Impallidendo ancora di più, ella si era +riversata indietro, afferrandosi alla spalliera di un sedile, cogli +occhi chiusi, e il suo corpo si era tutto profilato in quella posa, +dalla fronte purissima, dalla guancia morbidamente soave, dal collo +marmoreo, al seno palpitante, alla vita inarcata, al mistero di linee +perdute, evanescenti... Ermanno aveva visto come una nebbia +ondeggiargli dinnanzi. Passato, con un gesto lento ma sicuro, il +braccio attorno alla vita di lei; presale, con l'altra mano, una mano, +egli l'attirò a sè. Ella tentava inutilmente di sciogliersi da quella +stretta sempre più fitta, di gettare indietro il capo per sottrarsi +alla carezza del suo alito ardente... «Massimiliana!..» supplicava +ancora egli, ma la parola si perdeva in un suono inarticolato, in una +specie di sordo bramito... «No... non come...» gemè ella, in una +repentina rivolta di tutto il suo essere, risentendosi in preda alla +forza del maschio, e appena le labbra di Ermanno ricercarono +avidamente le sue, si era accasciata sul sedile, priva di sensi. + +Incapace di dire una sola parola, Ermanno aveva portata una mano ai +capelli, come se volesse strapparli. Rapidamente, la reazione era +sopravvenuta, con l'orrore dell'atto commesso. Egli contemplava livide +e smorte quelle labbra cui aveva osato un momento innanzi appressare +le proprie, disfatta in un supremo abbandono quella figura adorata, +spenti quegli sguardi luminosi; ed era l'opera sua sacrilega che egli +contemplava. Restava inchiodato lì, dalla vergogna, dal rimorso, non +potendo risolversi a toccare più con un solo dito quelle forme che +aveva strette in un impeto di brama cieca, in un ritorno dell'antico +istinto, lungamente mortificato e represso. La cognizione del tempo si +era perduta in lui, quand'egli intese un passo avvicinarsi: era la +signora di Verdara che si avanzava verso di Massimiliana... + +Nel rimescolio delle danze, la contessa Rosalia aveva seguito +fissamente la giovane coppia; e, ad un tratto, era stato come se la +festa si fosse mutata per lei in qualche funebre rito. Tutte le sue +persuasioni cadevano dinnanzi alla radiante figura di Ermanno a fianco +di Massimiliana; non restava luogo che per l'esplosione del suo mal +frenato rancore. La materiale rappresentazione della loro unione +colmava la misura, faceva traboccare il fiele di cui si era +abbeverata. Ora, senza riguardo, l'indegnità di quei due le si faceva +manifesta: che grossolano inganno era stato il suo di credere alla +loro nobiltà!.. Essi erano degni l'una dell'altro, erano veramente +fatti per intendersi e per convenirsi, come dicevano intorno a lei gli +spettatori curiosi... Egli con le sue pose di tristezza, l'altra con +la vergogna di cui era coperta, erano lì, animati ed allegri, a +ballare, a sorridere!.. La vista della loro felicità le riusciva +insopportabile, la offendeva in tutto ciò che la donna aveva di più +caro. Si sentiva trascurata, vilipesa, avvilita. Avrebbe voluto una +folla dintorno, avrebbe voluto che una sua parola fosse avidamente +contesa, che per un suo sorriso degli uomini si fossero battuti, +affinchè _qualcuno_ avesse imparato a conoscerne il prezzo.... Invece +la sua stessa tristezza la isolava. Lei, la regina delle feste per la +grazia, pel brio, per l'eleganza, si sentiva spodestata da +Massimiliana, che raccoglieva gli unanimi suffragi della società. Una +quistione di amor proprio ferito è in fondo a tutte le rivalità +femminili, e la contessa avrebbe forse trovata una consolazione se la +sua sontuosa toletta dalla gonna di _cordonné_ rosa pallido con trine +spumose disposte sul davanti, e dal manto di velluto verde cupo +circondato di rose; se lo splendore dei suoi smeraldi e dei brillanti +che fermavano una _aigrette_ rosa e verde disposta sul capo, non +fossero stati offuscati dal modesto abito bianco e dai mughetti della +signorina di Charmory. Turbata e quasi piangente, ella si era ridotta +nella serra deserta e avvolta in una semioscurità propizia alla sua +tristezza. E lì, con la bocca stretta, con le mani nervosamente +contratte, ella aveva assistito, spettatrice non vista, alla rapida +scena che si era risolta nella sincope di Massimiliana e che, dopo un +momento di esitazione, aveva sollecitato il suo intervento. +«Dell'acqua.... presto, qualche cosa....» aveva detto, tentando +d'aprire la veste della fanciulla, ed Ermanno era corso ad intingere +il suo fazzoletto nella vasca che la contessa gli additava, senza +domandarsi in qual modo ella fosse sopravvenuta tanto a proposito. + +Recando la pezzuola inzuppata, egli era passato dietro al sedile per +sollevare la giovanetta, che all'impressione di freddo sulla fronte +aveva tratto un profondo respiro, scuotendosi, «No... non come +l'altro...» mormorava, respingendo la contessa che la teneva stretta +fra le braccia. «Son io, Maxette!.. son io...» e con un segno della +mano, ella ingiungeva ad Ermanno di tenersi discosto. Dischiusi gli +occhi, Massimiliana guardò un poco la donna; poi si sollevò, in un +rapido ritorno della memoria, spingendo lo sguardo dinnanzi a sè. E +come si vide sola con l'amica, afferrossi a lei, convulsamente. +«Aiuto... soccorso...» supplicava, fremendo; «è troppo... è la +morte...»--«Maxette!.. Maxette!..» ripeteva la contessa, subitamente +comprendendo, impotente a sedarla, atterrita al vedere Ermanno +avvicinarsi... «Diteglielo voi, di fuggirmi... voi che vedeste le mie +lacrime... che sapete tutta la mia vergogna... Ah, Dio Signore... mio +Dio Signore!..» La contessa tentava invano di farla tacere, di +chiuderle la bocca in un abbraccio, vedendo già lo sguardo di Ermanno +smarrirsi; ma l'altra continuava, tra le soffocazioni: «Bisogna dir +tutto... Voi non sapete..! Vedere quell'uomo, l'uomo che ebbe questo +miserabile corpo... parlare con lui, stringergli la mano!. Ed egli mi +confidava l'anima... ed io tacevo!..» Girando la testa, in cerca +d'aria, aveva allora visto Ermanno impetrato lì accanto; ed era sorta +in piedi, come uno spettro, con una mano alla gola quasi per +lacerarla, mettendo un strido che la contessa aveva soffocato. + +Era ricaduta, esanime, con la bocca dischiusa. Come della gente si +affacciava dall'altra estremità della serra, la contessa ingiunse +brevemente ad Ermanno: «Vada via... per carità; si allontani... mandi +qualcuno...» + +Egli andava, vacillante, guardando dinnanzi a sè, con uno sguardo +cieco, vitreo, stendendo una mano come per afferrarsi a un sostegno. +«Qualcuno, una donna, laggiù... nella serra...» disse al secretario +dell'albergo, che domandava allarmato, che cosa fosse avvenuto e non +otteneva risposta... + +Il duca Gastone di Précourt si avanzava, tenendo a braccio una dama +elegantissima, che frenava a stento degli scoppii di risa dietro il +ventaglio, mentre il suo cavaliere le mormorava qualche cosa +all'orecchio. Ermanno aveva indietreggiato, come per dar loro +passaggio; ma lentamente, senza arrestarsi, fino in fondo, fino a dar +della testa sul muro. + + + + +XV. + + +Quando Massimiliana di Charmory riacquistò nuovamente i sensi, si +trovò nella sua camera, adagiata sopra il suo letto con a fianco la +contessa che spiava inquieta il suo ritorno alla coscienza. Ella aveva +il vago ricordo di esser stata trascinata, inerte, con la testa fatta +come di piombo; e lo stesso peso ora le gravava sulla fronte, malgrado +la sua acconciatura fosse stata disfatta e una pezzuola imbevuta +d'acqua ghiaccia vi venisse adattata continuamente. «Maxette... come +stai?...» chiedeva sommesso la signora di Verdara, ed ella rispondeva +appena con un moto degli occhi. Nella camera, solo la donna di +servizio aiutava l'amica in quelle cure; la scena era avvenuta così +rapidamente e tanto lontano dal centro della festa, che nessuno, +neppure la viscontessa appartata in un salottino con qualche altra +signora sofferente, se n'era accorto. «Desideri qualche cosa?... Vuoi +che chiami tua zia?...» Ritrovando le sue forze a quella minaccia: +«No... no!...» rispose Massimiliana, sollevatasi un poco sul letto; +«ecco, è passato...» E, abbracciando l'amica: «Grazie... grazie!... +Vorrei soltanto, come un favore, restare un poco sola...» La contessa +insisteva per tornare più tardi; ma l'altra ripeteva: «Grazie, non +occorre... È finito; ora sto bene...» E sorrise. + +Ella sospingeva cogli occhi l'amica che si allontanava, dopo aver +detto qualche parola alla cameriera; e come vide l'uscio richiudersi +sulle due donne e come il rumore dei loro passi si spense, nascose la +faccia tra le mani con un grido rauco di terrore e di raccapriccio. +Era finito! Tutto era finito! Una parola era bastata perchè la malia +fosse rotta! Egli era lì, aveva tutto udito, era rimasto come +fulminato!.. Ella si sentiva come precipitare da un'altezza +incommensurata, con la testa in giù, senza speranza d'arresto. La +parola che avrebbe dovuto dire fin dal primo momento, il sinistro +secreto della sua vita, la sua eterna condanna era pronunziata... +Quale oscura, implacabile fatalità!.. «Perchè?... perchè?...» +mormorava ella, soffocando il suono della sua voce contro i guanciali, +torcendosi le mani, e i conati di ribellione si ammortivano sotto il +peso enorme di quella fatalità. Implacabile!... Eterna!... «Perchè?... +perchè?...» e non v'era risposta all'angosciosa domanda, o ve n'era +una sola: perchè gli uomini erano delle belve insaziate, perchè la +vita era una cosa malvagia. Fuggirla: questo ella avrebbe dovuto, e la +propria debolezza, la propria viltà non l'avevano consentito. Aveva +durato in quell'orribile vita, fra quegli agi che quell'uomo aveva +finito per pagare, comprando così il silenzio dell'altro che avrebbe +dovuto farle da padre! Tutto era turpitudine intorno a lei; tutto era +falso in lei, come quelle falsificazioni della casa che erano gli +alberghi nei quali aveva dimora. Fra quelle miserie aveva durato, +aspettando--che cosa? che il peso di quel destino ricadesse ancora su +di un altro, che un poco di quel fango schizzasse addosso ad un altro, +che il sentimento della sua sciagura s'inacerbisse e si complicasse +d'un rimorso. Parlare prima, dir tutto subito e poi andarsene, +ascriversi tra le suore di carità: era quello che avrebbe dovuto fare +e che non aveva fatto per ridursi a quel supplizio. «Perchè?.. +perchè?..» Perchè lo amava! perchè lo aveva amato fin dal primo +giorno, con forza sempre cresciuta! «Io l'amo!.. io l'amo!..» gridava, +nascondendosi ancora la faccia contro l'origliere; ed era la morte +dell'ultima illusione, la coscienza della fine, che le dava quelle +vertigini... Com'era lontano quel giorno!.. appena pochi mesi, nel +tempo; ma che cammino aveva ella fatto!.. Accasciata su quel letto di +dolore, intanto che, come una raffinata ironia arrivavano fino a lei i +suoni giocondi del ballo, ella ricostruiva tutta la storia di quella +lotta, dimenticava un poco in quella evocazione il cordoglio presente, +cercava di giustificarsi innanzi a sè stessa. Si era ella tradita una +sola volta, quando aveva sentita la sua passione crescere ed +ingigantirsi? Ella non poteva amare, ella era al bando del consorzio +umano, e tutto il suo studio era stato di stornare da sè l'attenzione +degli uomini, l'attenzione di _lui_... Un giorno era venuto, giorno di +gioia paurosa e d'angoscia ineffabile, in cui ella si era accorta di +essere amata--e come intensamente e delicatamente!.. Ella lo aveva ben +compreso; aveva letto come in un libro nella sua anima nobile e +grande; aveva previsto, prima ancora che egli le avesse detto una sola +parola, in qual modo l'avrebbe amata!... Ella era ben certa di dir +tutto, un giorno, quando ne avrebbe avuta la forza; di dire +l'oltraggio subito, e non finalmente una colpa commessa... Sì, un +istante ella era arrivata a dimenticare la sua macchia; era questa la +sua colpa, e come orribile e pronto giungeva il gastigo! Ah, +quell'uomo a fianco di _lui_!... la sua mano in quella di Ermanno... +un viscido serpe... «Strappatelo!... schiacciatelo!» + +Macchinalmente, ella alzava un braccio, accennando, e ad un tratto +l'uscio si schiudeva, e la viscontessa, pallida, ansimante, le si +faceva vicina... «Come stai?... Non mi hanno detto nulla... Maxette!» +Subitamente alzatasi, cominciando a disfare la sua toletta: «Non è +niente, un capogiro...» rispondeva Massimiliana. «Ma perchè non mi hai +fatta chiamare?.. vuoi che venga un dottore?..» insisteva l'altra, +prendendole una mano. In quel momento, l'ammalata non era più lei, era +la giovanetta: ella lo comprendeva al tremore della persona, allo +splendore degli sguardi; ma l'altra replicava: «No, grazie... il +riposo finirà di guarirmi...» e ritirava la sua mano!.. Non la voleva +con sè! Non voleva dirle la causa del suo male che ella aveva +presentita nelle mezza parole con cui la contessa l'aveva fatta +accorrere! Respingeva il suo aiuto, ancora, sempre!.. E la povera +donna si allontanava, piegando la testa; sull'uscio, arrestavasi un +poco, come volendo tornare; ma lasciava la camera, disperando. + +«Va!... va!...» diceva mentalmente Massimiliana seguendola con lo +sguardo. La presenza di un essere umano le era insoffribile. Che cosa +poteva per lei quella moribonda?... La cameriera che aveva aiutata la +contessa, tornava a chiedere notizie da parte della Verdara; ella la +rimandava via con uno «Sto bene... sto meglio...» Si era passato un +abito di casa, abbandonandosi sopra una seggiola, insofferente +dell'immobilità del letto. E mentre il suono d'un vivace ballabile +veniva dal salone, intese una carrozza allontanarsi. Repentinamente, +il sordo pensiero a cui tutti gli altri si erano fino a quel momento +sovrapposti, prese forma precisa. Ermanno!.. Dov'era egli?.. Che cosa +accadeva in lui?... Una rovina più spaventevole di quella che lei +stessa mirava! Ella si era illusa, volontariamente, deliberatamente; +ella sapeva che quella felicità presto o tardi sarebbe fuggita per +sempre. Ma lui che non sospettava di nulla, lui che l'aveva creduta +pura ed immacolata, unicamente degna dell'amor suo, di quell'amore +timido, discreto, rispettoso, supplichevole... ah! di quell'adorazione +infinita?... + +S'era alzata, smaniando; era andata ad appoggiare la fronte ai vetri +della finestra, guardando nel buio. Vi era dunque qualche cosa di più +terribile del dolore, l'idea del dolore di cui si è causa?.. E il +bisogno di rivederlo sorgeva adesso in lei, imperiosamente. Ella si +diceva di non poterlo lasciare in quel modo, sotto l'impressione della +brutale rivelazione: era necessario completarla, giustificarsi... No, +non giustificarsi; ma parlargli, dirgli tutte le circostanze +dell'orrore, non lasciarlo così... Percorreva ora la sua camera, da un +capo all'altro; il rumore dei suoi passi si attutiva sul grosso +tappeto. Di tratto in tratto ella si arrestava, mettendo innanzi le +mani, come per respingere qualcuno. Imaginava di trovarsi sola con +lui, lo vedeva stringersela fra le braccia, avvicinarle le labbra alla +bocca, sentiva il fuoco del suo bacio... «No!.. non come l'altro!..» +Ebbene, perchè?.. Perchè lo avrebbe ella respinto? Ne aveva il +diritto? Ella avrebbe quasi voluto ch'egli la prendesse; sarebbe morta +poi... Oh, era il delirio, era la pazzia!.. + +Il movimento delle carrozze cominciava ora dinnanzi all'albergo, la +festa volgeva alla fine, e dei rumori cominciavano a venir dalla via; +degli usci che si schiudevano, un canto di carrettiere, quell'araba +melopea malinconica che la faceva quasi piangere... «Che notte!... che +notte!...» La sua veste bianca era ancora buttata sul divano, il +ramoscello di mughetti sfrondato per terra. Ella contemplava tutto con +occhio arido e freddo... Era necessario rivederlo: questo pensiero le +martellava nella testa, non la lasciava più, le dava la forza di +reggersi... Non sperava nulla, non aspettava nulla, non sapeva che +cosa sarebbe avvenuto di lei, di lui, ma una spiegazione era +indispensabile: non poteva lasciare così!.. L'uomo che l'amava, lei!.. +che le aveva detto di vivere della sua vita!... E un brivido la +percorse da capo a piedi, mentre i capelli le si drizzavano sulla +fronte: «Morto!... per me!...» + +Dalla finestra rimasta aperta, la prima luce dell'alba cominciava a +penetrare nella camera, una luce fredda e triste; i rumori per la via +si facevano più frequenti. Massimiliana restò un momento a guardarvi, +poi andò a schiudere il suo grande baule, ne cavò il mantello e tolse +la _toque_ di pelliccia dalla scatola di cartone. I suoi movimenti +erano secchi, automatici. Aveva presa la sua risoluzione: bisognava +cercar subito di Ermanno. Non sapeva dove si sarebbe diretta; doveva +trovarlo. Se avesse conosciuto il suo indirizzo sarebbe andata +direttamente a casa di lui. Non le importava quel che avrebbe potuto +pensare: l'interessante era di vederlo, subito... Adattossi la _toque_ +senza guardarsi allo specchio, si avvolse nel suo mantello... In quel +momento l'uscio a fianco si aperse e la viscontessa, con indosso un +accappatoio bianco, bianca ella stessa come una morta, si avanzò verso +di Massimiliana. «Tu esci... a quest'ora?...» Anch'ella non aveva +chiuso occhio, in quella notte d'angoscia, porgendo ascolto ad ogni +rumore che venisse dalla stanza vicina, con la febbre della paura. +«Lasciami!... lasciami andare!...» diceva Massimiliana; e la debole +donna l'aveva circondata con le sue povere braccia, cercando di +trattenerla. «Maxette... in nome di Dio!... Non voglio che tu +esca...»--«Lasciami andare! non aver paura...»--«No!... verrò io +stessa, piuttosto... aspettami; il tempo di vestirmi...» ma le forze +l'abbandonavano sempre più, la sua respirazione si faceva affannosa. +«Va a letto... non aver paura!...» ripeteva Massimiliana, allacciandosi +il suo mantello con le mani tremanti; «ho bisogno d'aria... il tempo di +respirare l'aria fresca del mattino...»--«Maxette!... Maxette!...» +insisteva la viscontessa, afferrandosi a lei, passandole una mano +scottante sulla fronte agghiacciata. «Maxette... non andare!... non +morire!...» Allora ella proruppe, svincolandosi: «Ma è lui che +muore!... lui che sa tutto... la mia vergogna... e la vostra!...» + +La viscontessa era caduta sul divano, con la testa sul petto, +ansimante. «Perdono!.... Perdono!... hai ragione... è colpa anche +mia... è stato mio padre... oh!...» Come un singhiozzo le aveva +lacerata la gola, Massimiliana era caduta quasi in ginocchio dinnanzi +a lei, brancicandola: «Sei tu che devi perdonarmi.... Povera donna! +non ti accusare... Che colpa è la tua?.. Sono stata troppo vivace; +perdonami...» Allora la viscontessa aveva rotto in pianto. Era un nodo +che aveva nel petto, da anni: vederla soffrire in silenzio, senza +poter far nulla... e mai un lamento... mai un rimprovero... come una +martire... «Oh, Maxette!... povera, povera!...»--«Basta!.. +tranquillati!..» interrompeva Massimiliana; «buon Dio, basta!.. Vedi: +anch'io sono tranquilla... Ma lasciami andare... è giorno chiaro, c'è +già il sole... Senti, bisogna ragionare... Andrò dalla contessa, le +domanderò per favore di chiamarlo presso di lei; è necessario ch'io lo +riveda, non fosse che per un minuto...»--«Lasciami venire con +te...»--«È una pazzia... Se hai la febbre!... E poi, perchè?... Non +farò nulla senza la contessa... No, no!... è già tardi...» E +svincolatasi dalla nuova stretta, era uscita, rapidamente. + +Pei corridoi dell'albergo, nelle scale, nessun segno di vita. Nel +salone da ballo, le candele consunte, il suolo sparso di carte dorate, +di banderuole, di tutti i minuti residui del _cotillon_. Massimiliana +rabbrividì, passandovi dinnanzi dagli usci spalancati. Sul vestibolo, +ella andò incontro al portiere che passeggiava di su e di giù, con le +mani in tasca e la pipa in bocca. «Dove potrei trovare una carrozza?» +Il vecchio aveva smesso di fumare, guardandola stupito. «In piazza del +Teatro Massimo... Se vuole che vada io...»--«No, grazie...» + +Ella traversò il Maria-Square, dirigendosi alla via Cavour. La sua +risoluzione era presa: andare dalla contessa, invocare l'assistenza di +lei: era stata a parte di tutto; lei sola poteva soccorrerla. Errò un +poco per le strade ancora deserte senza incontrare una carrozza; +trovatala, dette al cocchiere l'indirizzo della villa Verdara. Col +moto, con l'aria fredda del mattino, l'incubo si dissipava; ella +considerava con un poco più di fermezza la situazione; ma la necessità +di rivedere Ermanno le pareva sempre più imperiosa. Giunta alla villa, +vide il cancello spalancato, le finestre aperte, come se anche lì non +si fosse dormito. «La contessa?...» chiese alla cameriera che venne ad +aprirle. «È uscita, per venire da lei, sarà un quarto d'ora...» Ella +restava ancora sulla soglia dell'uscio, interdetta da quel +contrattempo quando sopravvenne Giulio di Verdara, col cappello in +mano, in atto di uscire. «Lei?..» Egli le strinse la mano, con +un'espressione di affettuoso interessamento. «Come sta?... Ho saputo +che iersera non s'è sentita bene... Rosalia era giusto venuta da lei +per sentire sue notizie...» Allora, ringraziatolo, rifiutando +l'offerta ch'egli le aveva fatta di accompagnarla, era risalita in +carrozza, dando ordine al cocchiere di portarla all'_Hôtel des +Palmes_... + +Una notte egualmente insonne ed angosciosa era stata anche quella +passata dalla contessa di Verdara. Soccorsa Massimiliana, ella era +discesa a cercare di Ermanno, con l'idea dello strazio a cui doveva +essere in preda. Non l'aveva trovato, e la sua preoccupazione era +cresciuta. Aveva allora pregato suo marito di far venire la carrozza, +non fidandosi più di assistere a quella lugubre festa. Durante il +tragitto dall'albergo a casa, facendosi forza, sentendosi salire al +viso le fiamme del rimorso all'idea di parlare di Ermanno con l'uomo +che un momento aveva pensato di offendere, gli aveva detto ogni cosa: +quello che era successo fra i due giovani, l'aiuto che bisognava dar +loro perchè potessero superare la terribile crise... «Sì, hai +ragione...» aveva risposto Giulio di Verdara, non più in vena di +tormentarla un poco, come una volta; comprendendo che ella era ormai +fuori di causa e che il dramma correva in quel momento rapidamente +alla fine. «Sì, hai ragione...» ripeteva, guardandola soltanto un +poco, come ella gli rappresentava l'ambascia in cui Ermanno doveva +esser caduto; e nel cuore della notte, egli era riuscito, cercando +inutilmente del giovane all'_Hôtel des Palmes_ e a casa sua. + +Dinnanzi allo sguardo di Giulio, a quel solo segno con cui egli le +diceva di averle letto nel cuore, dinnanzi alla grandezza d'animo di +quell'uomo che era corso in cerca dell'amico, la contessa Rosalia era +stata sul punto di trattenerlo, di gettarglisi ai piedi, di +confessarsi a lui e di chiedergli perdono; solo i tristi presentimenti +che occupavano il suo spirito l'avevano arrestata, dimostrandole che +in quel momento urgeva pensare agli altri. + +Appena giorno, raccomandato a Giulio di andare nuovamente in cerca di +Ermanno, ella si era messa in carrozza, facendosi portare all'albergo. +Nulla, a quell'ora, le parlava più per lei: una pietà prepotente solo +la vinceva per Ermanno, per Massimiliana, per tutti coloro che +espiavano una colpa non propria. Era tutta un'esperienza che ella +aveva fatta, ad insaputa di ognuno: gl'impeti della passione, i morsi +della gelosia, i rimorsi dell'errore, le amarezze del disinganno, +sentimenti buoni e malvagi, tenerezze e rancori: ella aveva tutto +provato senza che nessuno ne avesse avuto un sospetto. Usciva dalla +prova con una grande tristezza, ma guarita interamente. Per +l'efficacia del contrasto, apprezzava ora come non aveva mai fatto, +tutto il valore della sua tranquillità di spirito, del suo equilibrio +interiore, della salute morale. Sarebbe ella stata a tempo di ridarla +a quegli altri?... + +La sua carrozza s'era arrestata dinanzi all'albergo; il portiere, +avvicinandosi allo sportello, col berretto in mano, le rispondeva che +la signorina di Charmory era uscita un poco prima. Allora, le sue +paure erano cresciute. Dove poteva essere andata? che cosa pensava di +fare?... Se una risoluzione funesta?... Scesa rapidamente dal legno, +era salita dalla viscontessa: l'aveva trovata nella stanza di +Massimiliana, raggomitolata sopra una poltrona, tremante di freddo. «È +venuta da lei...» le diceva la moribonda, «per l'amor di Dio, corra a +trovarla, a salvarla...» + +Più turbata di prima, la contessa era ridiscesa, e nel vestibolo aveva +scorta la signorina di Charmory. «Maxette!...» Massimiliana l'aveva +presa per una mano, interrogandola, prima che con la parola, con lo +sguardo: «Che cosa succede?...»--«Nulla... volevo vederti...» E +l'ansia di ciascuna raddoppiandosi dinnanzi a quella dell'altra, il +loro pensiero si era incontrato nell'unico oggetto che l'occupava: +Ermanno... «Bisogna che mi conduciate da lui!...» chiese risolutamente +la fanciulla. «Maxette mia... è impossibile...»--«È necessario. Se non +volete accompagnarmi, andrò sola...» E fece per allontanarsi. Allora +la contessa la trattenne: «Aspetta... vieni con me...» + +Ella dette al cocchiere l'indirizzo di Ermanno. Poichè suo marito +doveva essere a quell'ora presso l'amico, ella lo avrebbe fatto +chiamare. La carrozza correva rapidamente, intanto che le due donne si +tenevano per mano, in silenzio. Allo svoltare da piazza dei Marmi nel +corso Alberto Amedeo, la contessa mise il capo allo sportello: un +assembramento sbarrava la via. Ad un tratto, Massimiliana sentì +tremare la mano che teneva nella sua, vide la contessa ricacciarsi +indietro. «Che è?...» E come anch'ella sporse il capo, vincendo la +resistenza dell'amica, gettò un grido lacerante. + +Il portone era socchiuso, due guardie vi stazionavano dinnanzi, +trattenendo la folla. La carrozza s'era arrestata di botto, e Giulio +di Verdara aveva aperto lo sportello, dando il passo alla signorina di +Charmory. La folla si ritraeva, silenziosa. Rosalia, afferrata una +mano del marito, la strinse con una domanda negli occhi. «Respira +ancora,» disse questi, ricambiando la sua stretta; «vieni ad +aiutarmi...» + +Ermanno Raeli, pallido ma sereno in viso, stava disteso sul suo letto, +nell'abito nero della sera innanzi. Una coperta era stata tirata fino +a mezzo il petto per nascondere le chiazze di sangue, lasciando fuori +il braccio destro. Massimiliana di Charmory, sulla soglia della +camera, era caduta riversa, senza un grido, senza una parola, nelle +braccia della contessa di Verdara e di suo marito. + + + _Autunno del 1887_ + + + + FINE. + + + + + + LIBRERIA EDITRICE GALLI + DI + _C. CHIESA e F. GUINDANI_ + + Galleria Vittorio Emanuele, 17 e 80. + + +---------------------------------------------------------------------- + + + UGO VALCARENGHI + + I RETORI + + FUMO E CENERE + + ROMANZO + + + _Un bel volume in-16 di circa 100 pagine L. 3,50._ + + +Occorre tutto un dolore di artista moderno, tutto un coraggio, tutto +un ideale altissimo del vero e un sentimento vero dell'arte per +scrivere un libro come _Fumo e Cenere_. + +L'intimo pensiero nostro, quel gran punto d'interrogazione umano pel +quale si smaniano, si querelano, e si smarriscono tanti uomini di +scienza, obbligati come sono ad indagarlo dalla esterna conformazione +dell'uomo; quell'angolo di fango che tutti più o meno possediamo, che +l'intelligente non svela per vergogna, che il volgare non sa di +possedere, che il furbo tiene con se per interesse, è completamente +messo a nudo in _Fumo e Cenere_. Pel Valcarenghi non hanno leggi le +ipocrisie umane, non l'ha la menzogna--smaschera tutti, lui! L'Autore +di _Le confessioni di Andrea_, romanzo che due anni fa scosse e la +critica letteraria e la critica scientifica, non si compiace del nudo +se non quando questo nudo è la coscienza umana. Ed è così che il suo +nuovo lavoro, assurgendo a opera d'arte sinceramente morale e civile +otterrà quel successo che già ottennero i suoi precedenti lavori. + +---------------------------------------------------------------------- + + + BRUNO SPERANI + + NUMERI E SOGNI + + SECONDA EDIZIONE + + Lire 4. + + +Nessuno potrebbe mai immaginare, leggendo gli scritti firmati col +sonoro ed energico pseudonimo di Bruno Sperani, che egli nasconda un +ingegno ed un nome femminile. + +Nulla in questi libri di ciò che caratterizza un'opera muliebre; +predominio della fantasia, modo di giudicare le cose, gli affetti, le +azioni, con sentimentalismi esagerati, morbidezza o nervosità +eccessiva di stile e di lingua: nulla. Invece, una larghezza d'idee +rara a trovarsi, non solo in una scrittrice, ma anche in uno +scrittore, una grande serenità ed una invidiabile superiorità di +giudizi, una forza, ed una potenza tutta virile nell'analisi accurata +dei singoli caratteri ed una logica stringente, che incalza e risolve +gli avvenimenti. + +Nel tempo stesso che non troviamo mai descrizioni sfacciate e +nauseanti, pure nulla è taciuto, nessuna ipocrisia falsa e sciocca +attenua e diminuisce la evidenza e la realtà della vita in questi +lavori. + +Secondo me, ecco i pregi principali, incontrastabili della valente +scrittrice, che le derivano oltre che dell'ingegno, dalla tempra del +carattere. + +_Numeri e Sogni_, è l'ultimo dei romanzi di Bruno Sperani: sono più di +600 pagine che si leggono da capo a fondo con attenzione, con serietà, +senza furia, non come di solito vengono letti i romanzi per seguirne +l'intreccio e conoscerne la catastrofe. + +Qui non vi è una catastrofe alcuna: il romanzo si svolge e termina +logicamente, semplicemente, senza una _ficelle_ o un mezzuccio. + +Ora questa fine così elevata, così nobile, così consolante e, a parer +mio, così vera, per una mente superiore, dopo le tremende battaglie +dello spirito e del cuore, mi pare indovinatissima, e che corrisponda +in tutto al sentimento scientifico moderno. + +Io credo assolutamente di non errare dicendo, che _Numeri e Sogni_, è +uno dei romanzi più fortemente pensati che siano stati scritti in +questi ultimi anni. + + (Dal _Fanfulla della Domenica_). + +---------------------------------------------------------------------- + + + NEERA + + TERESA + + QUARTA EDIZIONE + + Lire 2. + + + +.....opera d'arte ell'è certamente. L'acuto ingegno di Neera non ebbe +mai forse, prima di questo racconto, vibrazioni d'affetto così felici, +tenerezze muliebri così indovinate, quadretti casalinghi di maggior +attrattive. Se il giovane Orlandi rimane in seconda linea del quadro +fra le nebbie indeterminate del fondo, gli altri personaggi vivono +quasi tutti di una vita reale, e spiccano distinti o per la paziente +opera miniatrice dello scrittore, o per qualche suo tocco breve ed +incisivo che imprime subito il movimento alle figure. La casa +dell'esattore dove una parte del romanzo si svolge, di quel terribile +signor Caccia che fa tremar moglie e figliuoli col solo aggrottare +delle sopraciglia, è descritta nella successione degli anni con +magistrale franchezza e con artistica precisione, e noi penetriamo di +stanza in stanza sicuri di non sbagliare come fosse una casa che +conosciamo e frequentiamo da un pezzo. + +Nell'ultimo romanzo della valorosa scrittrice lombarda la vena +dell'affetto sovrabbonda, la passione prorompe, la lotta dei +sentimenti è vivacissima: ma i freni dell'arte trattengono il +soverchiare dell'impeto, e tutto cammina tranquillamente come limpida +acqua di fiume. Se talora parrà di scorgere un po' di sconnessione +nell'andatura del racconto dite pure che all'autrice tremava per +commozione la mano. Evocatrice di fantasmi effimeri, ella è colta per +la prima alla pania del proprio inganno e alle torture ineffabili di +Teresa ella deve aver pianto di certo: perchè nella ragazza infelice è +raffigurata e scolpita tanta parte degli ignorati dolori umani. + + (E. Checchi, nel _Fanfulla della Domenica_ del 22 agosto 1886). + + + + + +NOTA DI TRASCRIZIONE + + +L'uso dei puntini di sospensione non è uniforme, in presenza di altra +punteggiature sono spesso usati due puntini invece di tre. Abbiamo +preservato l'uso originale. + +Sono stati corretti i seguenti refusi: + + Queste sterilizzanti contradizioni iniziali furono[furano] + erano molto[molte] connesse, la forma riusciva penosa + cui sono condannate[condanate] le tragiche vittime della + intanto fra le rinunzie il mio vago pellegrinaggio[pellegrinagggio] + per questo[queste] belle in qualche modo ai suoi occhi, + Ermanno[Emanno] Raeli aveva un bell'essersi trasformato, + aveva guardato un momento un mendicante[medicante], + ella era stata[stato] un momento esitante; + egli era venuto[venuta] confessando tutto quel che + neppure sognare che ella si fosse accorta[accorto] di + forza[orza], per la colezione. + era seguito, il ritorno del generale von Koptleben[con Koptleben] + lui per quelle suggestioni[suggestoni] incoscienti, con un + d'un rimorso. Parlare prima, dir tutto[utto] subito + vederti...» E l'ansia di ciascuna raddoppiandosi[raddopiandosi] + menzogna--smaschera[smachera] tutti, lui! L'Autore di _Le + + + + + +End of the Project Gutenberg EBook of Ermanno Raeli, by Federico De Roberto + +*** END OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK ERMANNO RAELI *** + +***** This file should be named 25614-8.txt or 25614-8.zip ***** +This and all associated files of various formats will be found in: + https://www.gutenberg.org/2/5/6/1/25614/ + +Produced by Carlo Traverso, Claudio Paganelli and the +Online Distributed Proofreading Team at https://www.pgdp.net +(This file was produced from images generously made +available by Biblioteca Nazionale Braidense - Milano) + + +Updated editions will replace the previous one--the old editions +will be renamed. + +Creating the works from public domain print editions means that no +one owns a United States copyright in these works, so the Foundation +(and you!) can copy and distribute it in the United States without +permission and without paying copyright royalties. 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