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+The Project Gutenberg EBook of Ermanno Raeli, by Federico De Roberto
+
+This eBook is for the use of anyone anywhere at no cost and with
+almost no restrictions whatsoever. You may copy it, give it away or
+re-use it under the terms of the Project Gutenberg License included
+with this eBook or online at www.gutenberg.org
+
+
+Title: Ermanno Raeli
+
+Author: Federico De Roberto
+
+Release Date: May 26, 2008 [EBook #25614]
+
+Language: Italian
+
+Character set encoding: ISO-8859-1
+
+*** START OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK ERMANNO RAELI ***
+
+
+
+
+Produced by Carlo Traverso, Claudio Paganelli and the
+Online Distributed Proofreading Team at https://www.pgdp.net
+(This file was produced from images generously made
+available by Biblioteca Nazionale Braidense - Milano)
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+ F. DE ROBERTO
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+ ERMANNO RAELI
+
+ RACCONTO
+
+
+
+
+
+ MILANO
+
+ LIBRERIA EDITRICE GALLI
+ DI
+ CHIESA & GUINDANI
+
+
+
+ LIPSIA e VIENNA, F. A. Brockhaus--BERLINO, A. Asher e C.
+ PARIGI, Veuve Boyveau--NAPOLI, Ernesto Anfossi
+
+
+ 1889
+
+
+
+
+
+
+ DELLO STESSO AUTORE
+
+
+ LA SORTE, Catania, Giannotta, 1887 L. 3 --
+ DOCUMENTI UMANI, Milano, Treves, 1889 » 3,50
+
+
+ DI PROSSIMA PUBBLICAZIONE:
+
+ L'ALBERO DELLA SCIENZA.
+ PROCESSI VERBALI.
+
+
+
+ PROPRIETÀ LETTERARIA
+
+ Tutti i diritti riservati.
+
+
+ MILANO--TIP. LOMBARDI
+
+ 7. FIORI OSCURI 7.
+
+
+
+
+ERMANNO RAELI
+
+
+
+
+La discussione, quella sera, come tutte le volte che nessun profano
+veniva a turbare il libero corso delle nostre grandiose fantasmagorie,
+aveva finito per aggirarsi intorno al problema del destino, alla
+misteriosa potenza che regola le azioni umane e che, attirandoci con
+magnifiche lusinghe, ci precipita nella più profonda ed incurabile
+miseria. Tutti convenivano nel considerare la felicità come una
+chimera; però, mentre qualcuno sosteneva che il dolore è condizione
+fatale dell'esistenza; che, qualunque cosa gli uomini facciano, esso
+si trova alla fine di tutto, qualche altro affermava che se noi non
+siamo sodisfatti è quasi sempre perchè cerchiamo la nostra
+sodisfazione dove non possiamo trovarla.
+
+Allora, il ricordo di una tragica storia fu evocato in sostegno di
+quest'ultima tesi, secondo la quale la felicità sarebbe impossibile
+relativamente, per effetto d'un errore d'indirizzo, e non in un senso
+disperatamente assoluto.
+
+Ma, poichè l'errore è universale ed eterno; poichè, ammessa
+l'esistenza della felicità, tutti la proseguono per vie che se ne
+discostano, non potrebbe darsi che le due tesi apparentemente distinte
+si fondessero in una, e che fosse un assai magro conforto quello
+derivante dalla fede in qualche cosa che nessuno consegue?...
+
+
+
+
+I.
+
+
+Ermanno Raeli era rimasto orfano a ventun anno. Figlio di un siciliano
+e d'una tedesca, i tratti caratteristici delle due razze si mostravano
+curiosamente commisti nella sua persona e nella sua personalità. I
+suoi grandi occhi azzurri, d'una purissima trasparenza cristallina,
+facevano uno strano contrasto coi capelli di un nero intenso,
+profondo, notturno, di un nero come difficilmente si vede l'uguale;
+sulla carnagione pallida del suo viso fiorivano le labbra un po'
+grosse, sporgenti, vivide, delle vere labbra di arabo; alla fisonomia
+espressiva, dai mobili lineamenti, su cui si leggeva nettamente il
+pensiero, si opponeva una voce fredda, rara, povera d'intonazioni; e
+con una statura piuttosto piccola e forte, il suo incesso era lento,
+incerto, quasi vagante. Tutt'insieme, senza che egli potesse chiamarsi
+bello nel senso volgare della parola, spirava una grande simpatia ed
+un grande interesse; vederlo una volta bastava per non dimenticarlo
+più.
+
+Ma la persona morale pagava caramente i vantaggi che l'individuo
+fisico doveva alla curiosa mescolanza delle due razze. Per quanto
+diversi, i due tipi avevano pur dovuto fondersi e riplasmarsi in un
+unico stampo; i due temperamenti persistevano intatti e divisi nella
+nuova coscienza, esponendola a un dissidio continuo e irrimediabile.
+Egli aveva come un doppio _io_, sentiva in due modi diversi,
+vagheggiava due opposti ideali, e al momento dell'azione non riusciva
+a decidersi. Si potrebbero riferire molti sintomi di tale
+complicazione psichica; basterà qualcuno per tutti. Bambino, egli
+aveva appreso dalla viva voce del padre e della madre l'italiano e il
+tedesco; più tardi, ne aveva fatto uno studio regolare, riuscendo a
+conoscerli entrambi; ma non era intanto padrone nè dell'uno nè
+dell'altro. Nella sua conversazione non c'erano di quelle frasi, di
+quelle espressioni, di quei modi di dire che sono come la notazione
+permanente delle idee e dei sentimenti di tutto un popolo. Pochissime
+volte accadeva di sentirgli citar dei proverbii; intendo i proverbii
+che corrono sulle bocche dei popolani e dei contadini, in cui si
+riassume la filosofia d'una razza, non quelli ogni giorno ripetuti nei
+discorsi convenzionali ed incolori delle classi più colte. Di qui, una
+difficoltà di rendere con evidenza molte impressioni, di definire
+precisamente molte idee, e sopratutto una mancanza di carattere, di
+_significazione_ nel suo dire. Da un'altra parte, la mezza padronanza
+che egli aveva delle due lingue, lo metteva spesso in un grave
+imbarazzo; le due espressioni diverse, i due diversi giri di frase gli
+si presentavano contemporaneamente, in modo che spesso il suo italiano
+aveva un sapore tutto tedesco e il suo tedesco un'andatura
+assolutamente italiana. Questo faceva sorridere la gente; egli ne
+soffriva. In mezzo a un discorso, gli accadeva talvolta di arrestarsi,
+interdetto; cercando, esaurendosi in tentativi infruttuosi per
+esprimere chiaramente, non solo agli altri, ma anche a sè stesso ciò
+che egli pensava in un modo vago, indeterminato, si potrebbe dire
+algebrico. E a quel modo che, spesso, in una circostanza sollecitante
+all'azione, egli non sapeva risolversi per un partito, spesso ancora,
+dovendo tradurre il proprio pensiero, non riusciva a concretarlo in
+una formola esatta. Ma, se le alternative a cui era esposto dalla
+duplicità della sua natura riuscivano a ritardare i suoi atti
+mantenendolo in una specie di _libertà d'indifferenza_: allorquando
+l'equilibrio si rompeva egli portava nella risoluzione una foga che
+era come la rivincita della volontà lungamente compressa; talchè la
+contradizione non era soltanto in lui nella qualità delle tendenze,
+tra l'idealismo sognatore e il misticismo fantastico che gli venivano
+dalla madre e il senso del reale, la vivace energia dell'indole
+paterna, ma anche nella dinamica morale, tra l'atonia e i parossismi
+di cui subiva l'avvicendarsi.
+
+Queste sterilizzanti contradizioni iniziali furono ben tosto
+esasperate dalla sua educazione intellettuale. Amato in un modo
+esclusivo dai suoi, e specialmente dalla madre, che aveva come la
+divinazione della sua irrequieta debolezza, non fu neppure discussa
+l'idea di metterlo in collegio, e i riguardi dovuti alla sua salute,
+malferma e cagionevole fino alla adolescenza, contribuirono ad
+accrescere e forse ad esagerare la naturale indulgenza dei genitori.
+Poi sopravvenne la malattia della signora Raeli, lunga, penosa, per la
+quale tutta la famiglia dovè peregrinare in cerca di cieli miti e di
+acque salutari, che non giovarono a nulla; poi i lunghi giorni passati
+nello stupore e nel cordoglio, con l'imagine della morta vagante per
+la casa silenziosa; poi ancora il colpo di fulmine che portò via il
+padre; talchè, nell'età in cui egli entrava, solo, nella vita, Ermanno
+Raeli aveva appena una superficiale ed imparaticcia cultura. Ma a
+quelle stesse circostanze che avevano impedito alla sua mente di
+agguerrirsi alla disciplina di studii seri, egli doveva una grande
+esperienza sentimentale. A ciascun lutto che gli aveva allagata
+l'anima di nerezza, egli s'era ripiegato su sè stesso, aveva misurata
+la vanità degli affidamenti umani, apprezzata tutta la dolorosa
+precarietà dell'esistenza ed angosciosamente domandata una soluzione
+all'enimma della Vita. Così, quando s'accorse della propria ignoranza
+e si diede febbrilmente a ripararvi, intraprese ogni genere di studii,
+ma abbracciò di preferenza quelli dai quali si riprometteva una
+risposta ai quesiti che gli stavano a cuore.
+
+Nella biblioteca che egli veniva formando, le opere filosofiche
+tennero ben presto il primo posto. Per sua stessa confessione, nessun
+romanzo gli aveva destato tanto interesse, nessun libro era stato da
+lui letto con tanta ansiosa avidità, come l'_Etica_, la _Fenomenologia
+dello spirito_, la _Critica della ragione pura_, il _Mondo come
+rappresentazione e come volontà_ o la _Filosofia dell'Incosciente_. Al
+pari del Taine, egli avrebbe potuto dire: «Ho letto Hegel, tutti i
+giorni, durante un anno intero, in provincia; è probabile che non
+riceverò mai più delle impressioni eguali a quelle che egli mi ha
+procurate.»
+
+Era stata un'esaltazione senza misura; egli aveva dimenticato il mondo
+circostante e sè stesso, per immedesimarsi, per confondersi nello
+spirito dei suoi autori, affascinato dalla grandiosità degli orizzonti
+che essi gli avevano schiusi. A quella luce di spirito, egli si vide
+rivelato ai proprii occhi; le tendenze alla contemplazione,
+all'astrazione, che gli venivano dall'indole materna, presero uno
+straordinario sviluppo, e la sua vocazione parve fermamente stabilita:
+egli avrebbe dedicate tutte le forze del suo ingegno allo studio della
+natura umana e dei fini dell'universo. Una grande disillusione lo
+aspettava...
+
+Il pensiero è come quei farmaci potenti, modificatori salutari ma
+terribili veleni ad un tempo, che solo una lenta e graduale
+assuefazione è capace di rendere tollerabili. Se l'erpetico che si
+sottopone alla cura arsenicale assorbisse per la prima volta la dose a
+cui arriva in capo a qualche mese di progressivo accrescimento, gli
+effetti più disastrosi sarebbero a temersi. Qualche cosa di simile
+avvenne in Ermanno Raeli, a quell'improvvisa iniziazione filosofica. I
+metodi scolastici, contro i quali si rivolgono critiche frequenti ed
+acerbe, hanno questo di buono, che preparano e disciplinano.
+Un'accorta ginnastica intellettuale permette di arrivare, senza
+sensibile sforzo, alle concezioni più ardue; i principii imbevuti, si
+può dire, col latte non si abiurano mai completamente e permettono di
+superare la crise di scetticismo che presto o tardi scoppia nelle
+giovani coscienze. In Ermanno, la mancanza d'un'adeguata e razionale
+preparazione; l'aver cominciato a studiar tardi, da solo e tutto in
+una volta, con l'aggravante di una naturale tendenza ad esaurire ogni
+ordine di idee, a spingere fino agli ultimi limiti l'analisi,
+produssero una vera ubbriacatura, uno stordimento morboso, ed una
+conseguente incapacità ad arrestarsi ad una conclusione concreta...
+L'opera degli umili maestri non è così appariscente come quella degli
+oracoli dello spirito, il cui verbo essi spiegano e commentano; ma è
+forse più utile; poichè, in mezzo al laberinto dei sistemi
+contradittorii essi offrono una guida ed un appoggio. Imbevuto tutt'ad
+un tratto di questi sistemi; ammettendo, a volta a volta, la
+legittimità di ciascuno; confuso ed impotente però dinanzi al dissidio
+scoppiante fra l'uno e l'altro, Ermanno, che aveva cominciato con
+l'ansietà, finì con la saturazione e con il disgusto. Egli aveva avuta
+l'ambizione di trovare una personale soluzione al problema
+dell'esistenza; ma, a misura che approfondiva le proprie indagini, a
+misura che accumulava i materiali coi quali costruire, egli si
+accorgeva della loro irriducibile eterogeneità. Dapertutto vedeva
+contrasti ed antinomie; a ben guardarci, non si scopriva forse che
+tutto aveva un lato di vero, ma che tutto aveva ancora un lato di
+falso? A che cosa credere allora?... A tutto ed a niente... In questa
+conclusione d'un pirronismo progredito e sapiente, pessimistica
+malgrado l'apparente facilità di contentatura che essa suppone, egli
+si era finalmente ridotto. L'incapacità di rispondere ai problemi che
+egli s'era proposto: ecco l'unica risposta che era riuscito a
+trovare...
+
+Fu verso quel tempo che io lo conobbi. Scrivevo allora, qualche volta,
+in una rassegna letteraria messa su da giovani con grandi speranze e
+poi miseramente scomparsa. Un giorno mi capitò fra mano un saggio,
+senza nome di autore, intitolato _Filosofia del subbiettivo_. Lo
+sfogliai, non lo nascondo, con un sentimento ostile; ma dovetti tosto
+ricredermi. Le idee non erano molto connesse, la forma riusciva penosa
+a furia di tormentature e di contorsioni, la lingua era zeppa di
+neologismi e di frasi tolte di peso dal tedesco; ma dietro tutto ciò
+si sentiva il pensiero e l'erudizione. In breve, l'idea dell'autore
+era questa: l'unico campo del nostro studio, l'unico oggetto che noi
+abbiamo a nostra portata, siamo noi stessi; il mondo non è che un
+miraggio della nostra coscienza: non corriamo dunque dietro
+all'illusione, afferriamoci alla realtà, penetriamo nei recessi più
+intimi dell'_io_ e seguiamovi l'elaborazione di tutti i concetti a
+cui, prestando dapprima una autonomia puramente formale, crediamo più
+tardi come a realità esteriori e indipendenti.
+
+Scrissi un articolo su quel saggio, non discutendo le idee
+dell'autore, ma riesponendole in poche parole e dimostrando tutta la
+simpatia che quello spirito così serio m'aveva destata. Qualche giorno
+dopo, ricevetti la visita di Ermanno Raeli. Me ne ricordo come se
+fosse ieri. Mi trovavo all'ufficio della rassegna, in un chiaro
+pomeriggio di settembre, e quando Ermanno comparve sull'uscio dove si
+proiettava la luce irrompente dall'aperta finestra, non vidi che i
+suoi occhi, quegli occhi intensamente turchini, un vero spiraglio di
+cielo purissimo. Egli veniva a ringraziarmi dell'attenzione accordata
+al suo opuscolo e della simpatia colla quale avevo penetrato i suoi
+intendimenti, mentre sarebbe stato molto più facile--soggiunse--e
+molto più tentatore il combatterli.
+
+Un'istintiva affinità, uno di quegl'impulsi di cui non riesciamo a
+darci ragione, ma a cui non possiamo sottrarci, mi portava verso di
+lui. Gli ripetei quanto pensavo del suo lavoro, e a poco a poco la
+conversazione si annodò. La sua voce era un po' monotona, l'accento
+quasi cupo, ma in fondo a quell'apparente freddezza s'indovinava una
+grande sincerità, una confidenza assoluta. Uscimmo insieme e non
+ricordo più quali vie tenemmo. La folla era scomparsa ai nostri occhi,
+ingolfati come eravamo in piena metafisica, lontani da ogni realtà che
+non fosse ideale, felici di comprenderci interamente ed ansiosi di
+leggere sempre più addentro in noi stessi.
+
+Come il sole declinava, ci trovammo al Giardino Inglese, a quell'ora
+quasi deserto. Sedemmo sopra un banco assaporando la dolcezza del
+riposo, dell'ombra, del silenzio, in quel luogo... Poi si riprese a
+discorrere, ma a salti, con delle pause in cui ciascuno seguiva per
+suo conto un filo di idee svolgentesi da una parola buttata lì, spesso
+a caso. Gli parlai di letteratura e gli chiesi se non avesse nulla
+composto. Mi risposo di no. Non stimava degna d'aspirazione che la
+poesia, «la grande arte,» ma lo spirito di critica gli dimostrava
+ch'essa era morta, o per lo meno spostata; gl'impediva di tentare di
+conseguirla. Ciò nondimeno, ammirava i poeti francesi contemporanei,
+nei quali trovava una squisita finitezza di forma e un'assoluta
+modernità di contenuto. Preferiva a tutti il Baudelaire, del quale
+sapeva a memoria moltissimi componimenti, e con voce leggermente
+tremante e curiosamente cadenzata, recitò le _Armonie della Sera_:
+
+ Voici venir les temps où vibrant sur sa tige
+ Chaque fleur s'évapore ainsi qu'un encensoir...
+
+Quel richiamo alla primavera mentre la brezza vespertina faceva
+rabbrividire il fogliame dei platani che incominciava ad incresparsi
+d'oro, quella precoce tristezza d'accento in un giovane che
+s'affacciava appena alla vita, formavano dei contrasti così intimi e
+dolorosi che io sentii, mio malgrado, stringermi il cuore. «Ci
+rivedremo?» gli chiesi, quando fummo per separarci. «Al mio ritorno,»
+rispose; «parto domani per Napoli.»
+
+Qualche tempo dopo egli mi confessò che quella partenza era stata un
+pretesto per evitarmi. L'impressione lasciatagli da quella comunione
+spirituale era stata così forte, il piacere risentito così raro e
+delicato, che egli aveva avuto paura di sciuparne il ricordo nella
+indifferenza o nell'impaccio di un nuovo incontro. Se per un raffinato
+istinto di civetteria egli avesse voluto rafforzare la seduzione
+esercitata sul mio spirito, nessun artifizio gli sarebbe meglio
+riuscito. Pensai a lui, continuamente; ricordando certi segni
+caratteristici, ero sicuro di essermi imbattuto in un tipo
+eccezionale, la cui eccezionalità consisteva nello incontro molto raro
+di certe tendenze isolatamente frequenti--per ciò stesso interessante
+a studiare. Fu quindi con raddoppiata simpatia che io lo rividi e che
+potei controllare l'esattezza delle mie induzioni. A poco a poco,
+riuscii a conquistare la sua intimità, a leggere in quell'anima ed a
+comprendere il suo modo d'essere e di sentire.
+
+Ciò che egli aveva detto, sulle intenzioni poetiche di cui si sentiva
+pieno e sulla inattitudine all'esecuzione, aveva particolarmente
+attirata la mia attenzione; quando lo ebbi conosciuto, potei studiare
+a fondo quel caso curioso d'impotenza artistica. La visione era in lui
+di una potenza straordinaria, l'emozione che ne risentiva finiva per
+essere puerile a furia d'intensità; soltanto, quando tentava di
+rivestir d'una forma il suo concetto, egli sentiva talmente
+l'inevitabile disproporzione, da provarne una vera vergogna. Tutti gli
+artisti, i più forti, i più felici, conoscono questo pentimento di
+sfiducia dinanzi all'inconseguibile perfezione dell'ideale presente
+alla fantasia; avrebbe quindi potuto darsi che lo scontento di Ermanno
+dipendesse da una eccessiva scrupolosità di coscienza. Ma per grande
+che fosse la mia disposizione ad incoraggiarlo, fui costretto a
+riconoscere ch'egli aveva ragione di dubitare di sè.
+
+Ricordo uno dei suoi poemetti più accarezzati: _Le Tenebre_. Esso era
+d'un'ispirazione molto fuor del comune. Al cadere d'un giorno,
+l'orizzonte appariva tutto sanguinoso, come se il sole fosse per
+morire svenato. Il mare era una pozza grumosa ed una pioggia di stille
+rossiccie fendeva il cielo silenziosamente. Poi la notte cadeva sulla
+faccia dell'abisso: una notte cieca, così profonda che l'orrore si
+impadroniva degli uomini e li cacciava, a turbe, sulle alture, dove
+aspettavano il primo raggio del nuovo giorno. Ma il tempo prefisso
+passava, e, in alto, in basso, da per tutto la spaventevole oscurità
+continuava a regnare. Gli uomini tentavano di vincerla, intorno alle
+loro dimore, con tutti i loro poveri mezzi; ma, questi non avevano più
+efficacia, le fiamme non irraggiavano più, erano delle macchie
+rossastre sul nero universale. Allora, quella disperata umanità
+formicolante nella notte senza fine, si rivelava quella che era
+originalmente: un branco animalesco cui l'istinto solo era norma;
+tutte le ipocrisie, tutte le menzogne cadevano; gli esseri si
+combattevano, si dilaniavano, si uccidevano: per ogni dove la forza
+bruta, la fame sorda, la rapina selvaggia.... E come, dopo un tempo
+immemorabile, un primo fioco barlume spuntava all'Oriente, tutti
+quegli esseri si buttavano a faccia a terra, e con le cresciute unghie
+si mettevano a scavare disperatamente, per nascondersi, per fuggire
+l'orribile luce... Questa visione apocalittica che dava i brividi a
+Ermanno, diventava, nelle sue terzine italiane, troppo scialba, troppo
+fredda, troppo paziente. Più egli vi lavorava, più il fantasma gli
+sfuggiva. Così, un altro componimento, molto più breve, _La scatola di
+Norimberga_, gli era stato suggerito dalla vista delle campagne etnee
+durante un'eruzione. Era un fanciullo che, cavando dalla sua scatola
+degli alberelli, delle casuccie verdi, delle siepi di cartone, una
+montagna di sughero, componeva un paesaggio accidentato, con dei
+piani, delle valli, dei paesetti. Poi, quando quella sua graziosissima
+natura era composta, vi nascondeva, qua e là, delle bricciche di pane,
+e la popolava di formiche che salivano e scendevano faticosamente in
+traccia del raro alimento. Poi, accendeva uno zolfanello e appiccava
+il fuoco a un lembo della carta; e il fuoco serpeggiava incenerendo
+gli alberi, investendo le case, mettendo lo scompiglio nel popolo
+dello formiche come impazzate. Poi finalmente dava un calcio al tavolo
+su cui il suo giuoco era disposto e mandava tutto per aria. Vi erano
+delle reminiscenze heiniane, un tentativo di umorismo in questi versi
+tedeschi; essi irritavano l'autore per la loro povertà. Egli avrebbe
+voluto fare dei capolavori; ma se anche ne avesse fatti, li avrebbe
+dichiarati delle miserie.
+
+ Dietro un olivo Venere la bionda
+ Sul berillo del ciel languida splende,
+ Piove dall'alto una pace profonda,
+ Il carbonar la sua catasta incende.
+
+ Piove dall'alto una pace profonda,
+ Un vel trapunto sul cielo si stende;
+ Della cicala tra l'oscura fronda
+ Solo il verso monotono s'intende.
+
+ Tra un nugolo di polvere la greggia
+ Si riduce all'ovile, i mandriani
+ Scagliano sassi a un branco che indietreggia;
+
+ Scodinzolando vigilano i cani
+ E nel clamore dei belati echeggia
+ Come un accento di lamenti umani.
+
+Qualche volta, come in questa _Sera_, egli raggiungeva una certa
+efficacia di forma; ma era un disgusto che lo prendeva per il meschino
+risultato di tanta energia, di tanta commozione interiore...
+
+ Heine, gioconda larva innanzi a un teschio ròso,
+ Leopardi, eco triste, gemito lungo e stanco,
+ Baudelaire, erta sfinge con le catene al fianco,
+ Shelley, lampeggiamento sopra un mar tempestoso;
+
+ Quando, oppressa dal peso di mille ambascie, langue
+ L'anima e vi domanda un istante di pace,
+ È la vostra parola come morsa tenace
+ Che soffoca, che stringe fino al gocciar del sangue.
+
+ Quando mille punture sottili, dispietate,
+ Fan l'anima bersaglio, invece d'un usbergo
+ Son lancie i vostri detti, che dinanzi, da tergo,
+ Si conficcano ovunque, fitte ed avvelenate.
+
+ Quando l'esulcerata anima vi domanda
+ Una stilla soltanto d'un balsamo leniente,
+ Son le vostre parole pioggia d'olio bollente
+ Che stride, ed esacerba la piaga miseranda.
+
+ Sa tutto questo l'animo. Anch'esso il naufragato
+ Esperta ha l'amarezza delle azzurre distese,
+ Pure alla colma mano reca le labbra accese.
+ Così bevo io l'onda del canto disperato.
+
+I soggetti dei versi di Ermanno Raeli, raccolti sotto il titolo
+generale di _Flemme e Fiamme_, erano molti e svariati; ma, cosa
+naturalmente notevole in un giovane, la passione ne era esclusa. E
+malgrado la nostra cresciuta amicizia, egli non mi aveva fatta nessuna
+confessione sentimentale. Questo avrebbe potuto spiegarsi col fatto
+che, nella sua vita ancor breve e semplicemente trascorsa, egli non
+aveva provato nulla che valesse la pena di essermi confessato--ma
+Ermanno evitava manifestamente ogni discorso che avesse rapporto a
+quel tema dell'amore anche in un modo generale ed astratto. Io
+rispettavo la sua riserva, ma non sapevo rendermene ragione. Quando,
+sulle prime, non ancora fatto accorto della sua ripugnanza, sceglievo
+quell'argomento, egli lasciava cadere la conversazione, divagava, mi
+sfuggiva; però, dietro quell'apparente indifferenza, io credevo
+sentire ch'egli avesse qualche cosa da dire. Che cosa?... Cercai per
+molto tempo, inutilmente, di appurarlo. In nessuna occasione riuscii;
+nè nella discussione delle opere dell'arte, che sono così sovente
+l'apoteosi dell'amore; nè negli incontri, in società, delle persone i
+cui romanzi erano sulle bocche di tutti. Compresi più tardi che una
+invincibile ritrosia, e come un vero ed istintivo pudore impediva ad
+Ermanno perfino di parlare delle cose del sesso. Tutta la sua vita era
+improntata d'un carattere di austerità: non sorpresi mai sulla sua
+bocca una parola cruda, non vidi mai nella sua libreria un libro
+frivolo; non lo trovai mai a teatro, al melodramma o alla commedia,
+dove la rappresentazione del sentimento è così immediata da acquistare
+tutta l'illusione della realtà.
+
+Da che altro rifuggiva egli per indole se non dalla Realtà?...
+
+
+
+
+II.
+
+
+Io ebbi la chiave dell'enimma e gli ultimi veli che mi nascondevano
+l'anima di Ermanno si sollevarono a poco a poco, quando il mio giovane
+amico, sul finire dell'inverno del 188* intraprese un lungo viaggio
+attraverso l'Europa. Padrone assoluto di sè, bramoso di veder nuovi
+paesi e nuove genti, egli si era lungamente negato il conseguimento
+del suo desiderio, ponendovi come patto l'acquisto di una soda
+cultura. Spesso, dopo lunghe giornate di indefesso lavoro nel suo
+piccolo studio dalle pareti nascoste dietro gli scaffali, al grande
+tavolo su cui stavano accatastati, a portata di mano, ogni sorta di
+dizionarii, egli usciva in fretta e correva al porto, lasciando
+rinfrescar la sua fronte infiammata dalla cogitazione, bevendo a
+larghe boccate i balsamici effluvii del mare. Là, oltre quella distesa
+monotona, erano i paesi vagheggiati, le grandi capitali della civiltà,
+i centri donde parte e dove affluisce il pensiero dei popoli. Nessuno
+al mondo avrebbe potuto impedirgli di salire a bordo del primo vapore
+in partenza e di compiere la sua aspirazione; ma egli giudicava che
+non era ancor tempo; e tanto indugiò, e mise tanta coscienza
+nell'arricchire la mente di cognizioni prima di girare pel mondo, che
+l'ansia dei primi anni sbollì e le impressioni ripercosse in quel
+cervello troppo affaticato non ebbero nulla dell'aspettata vivacità.
+Il suo viaggio fu una serie di disillusioni; gli stilò dinanzi una
+processione di belle vedute: piazze, corsi, monumenti, giardini, che
+egli guardava come dietro a un vetro di cosmorama; le imagini si
+sovrapposero alle imagini, si confusero, finirono per stancarlo. Egli
+dovette mescolarsi alla folla che aborriva; la sua personalità si
+smarrì, si annullò quasi nella varia vastità degli ambienti, e il
+viaggiatore disingannato finì per rimpiangere le ore di silenziosa
+meditazione della sua vita di Palermo.
+
+Da questo stato d'indifferenza un po' stanca egli uscì una volta, a
+San Remo, dinanzi al sepolcro della madre; ma, compiuto quel pietoso
+pellegrinaggio, egli proseguì la sua via, senza desiderii,
+vagabondando, arrestandosi una settimana in un luogo ignorato,
+torcendo cammino secondo la disposizione dello spirito, la fisonomia
+dei luoghi o il colore del cielo. Verso i primi d'aprile era a Parigi.
+M'avvertì del suo arrivo mandandomi un giornale; poi nulla più, per
+quindici giorni. La prima lettera che ricevetti era datata in questo
+modo: _Dalla Tebaide_, 16 aprile.... «Che cosa supponi tu,» mi
+scriveva, «che io sia venuto a fare qui? Passo il mio tempo nei Musei,
+più spesso nelle Biblioteche. Sono stato dai principali librai ed ho
+la stanza ingombra di novità. Ieri fui al Collegio di Francia, al
+corso del Renan. Già lo avevo visto, ti ricordi, al tempo del
+Congresso degli Scienziati; egli non è apprezzabilmente mutato. Lo
+sentissi! Un buon piccolo parroco di villaggio che espone la dottrina
+ai villici; nessuna oratoria maestà, un'aria _bonhomme_, delle comuni
+e spesso familiari espressioni. Una inglese, grassa, bionda, cogli
+occhiali, certo una _authoress_, si guardava intorno, scandalizzata,
+malgrado la sua nordica flemma. Ma che disinvoltura! Sempre la stessa
+aria di un giocoliere che trasformi una palla in un fazzoletto, il
+fazzoletto in un soldo, il soldo in una chiave e che all'ultimo faccia
+tutto sparire. Leggi questo piccolo periodo colto a volo; si tratta
+della data del _Levitico_. «Ah! je fais bien mes compliments à ceux
+qui sont sûrs de ces choses-là! Le mieux est de rien affirmer, ou bien
+de changer d'avis de temps en temps. Comme ça, on a des chances
+d'avoir été ou moins une fois dans le vrai!...» Non è tutto l'uomo in
+questo giudizio?...»
+
+Da quel tempo le lettere seguirono alle lettere, tutte datate ad un
+modo: _Dalla Tebaide!_... Dalla Tebaide! Ma lì, malgrado la sua
+indifferenza, egli aveva pur dovuto esser fatto segno di tentazioni
+d'ogni sorta! Come sarebbe uscito dalla lotta?... Inaspettatamente, la
+domanda che io mi rivolgevo ebbe una risposta. «Iersera,» diceva
+Ermanno in una sua lunga lettera, «il vago spirito di tentazione che
+qui serpeggia per ogni parte, ha preso una forma. La lotta non è stata
+lunga, nè la vittoria contrastata. Io ho evitata la Bestia; conosco
+quello che essa può darmi...» E da quel momento, ora a mezze frasi e
+ad allusioni, ora in lunghi passaggi di autobiografia, egli mi venne
+rivelando il secreto fino a quel momento così bene nascosto. «Hai tu
+notato,» mi scriveva, «la cura da me posta nell'evitare ogni occasione
+di rivelarti la mia concezione dell'amore? Egli è che le circostanze
+in cui io la costrussi non sono molto allegre. Da tutto il fondo del
+mio essere sale un tale disgusto al ricordarle, ed un ribrezzo così
+freddo mi passa per il corpo, che tu avresti rinunciato a sodisfare la
+tua curiosità per risparmiarmi una tanto penosa sensazione. Ma un
+giorno o l'altro non ti debbo io una confessione completa?
+
+«...Dopo tutto, io ho forse torto di pensare che il mio caso sia
+estremamente raro e meritevole di storia. Io avrò conosciuto pochi
+uomini, ma una naturale attitudine all'osservare, a notare i minuti
+fatti, i fuggevoli segni, gl'indizii incerti a cui ordinariamente non
+si guarda su, ha slargato il campo della mia esperienza. M'inganno
+dunque se io dico che la gran parte di noi ha subita la mortale
+profanazione dei sogni più intimamente accarezzati? Sai tu dirmi in
+quali condizioni di raccapriciante cinismo ci è rivelato il mistero
+nascosto in fondo a quello che si è convenuto di chiamare l'amore?...»
+
+«...Qui, i _chroniqueurs_, a proposito dell'ultimo romanzo di Zola,
+rimettono sul tappeto il vecchio tema del naturalismo. Alcuni gridano
+allo scandalo, hanno l'aria di chiedere al procuratore della
+Repubblica di sequestrare il volume e di processare l'autore. Io
+vorrei soltanto sapere se tutta questa gente è sincera; che cosa va a
+fare quando, dopo aver fulminato in nome della morale offesa, depone
+la penna ed esce sul _boulevard_?... Io non difendo il naturalismo;
+non mi occupo di sapere se dei limiti, e quali, debbano imporsi
+all'artistica rappresentazione del vero. Non mi preme tanto del fatto
+letterario, se non come segno dello stato psicologico di cui è una
+produzione. E quale è questo stato? Una violenta, e quando ancora si
+voglia brutale reazione contro le convenzionali menzogne, le raffinate
+ipocrisie di cui ogni giorno siamo testimoni. Coi piedi striscianti
+nel fango, con lo sguardo nell'infinito dei cieli, l'uomo s'aggira
+dentro una primordiale contradizione, e per una fatale vicenda, il
+magnificamento del basso provoca il magnificamento dell'alto, e
+viceversa. Gli esaltati, ebri, sognanti romantici hanno per mezzo
+secolo celebrata l'apoteosi dell'anima umana, gonfii di sublimi
+speranze, di indefinite aspettazioni. Essi hanno costrutto un ideale
+tipo di uomini nobili, magnanimi, eroici; hanno vista la vita dal lato
+più seducente. Ma la medaglia ha il suo rovescio, e troppo a lungo fu
+ripetuta la parte dell'angelo per non accorgersi che le ali erano di
+cera dorata. Più d'un Icaro, affidatosi ad esse per spiccare i suoi
+voli, sentì che si struggevano al sole e precipitò miseramente. Ancora
+contasi dalla caduta, non vuoi tu che rovesciassero la loro collera
+sugli autori dell'inganno e, perchè altri non ne fosse più vittima,
+che gridassero loro: Bugiardi?... Eccoli chinarsi nel fango,
+raccattare tutte le miserie, sfoggiare tutti i cenci, denudare tutte
+le piaghe, e con una brutalità di accento per entro alla quale
+echeggia una profonda amarezza, esclamare: «Questo è il Nume,
+adorate!...»
+
+«Ciascuno di noi presume di conoscere sè stesso; ma non sorgono
+talvolta, dall'inesplorato fondo dell'io, delle tendenze, degl'impeti,
+dei desiderii, delle imagini, delle idee che ci stupiscono per la loro
+eterogeneità, come se non potessero appartenere alla coscienza che noi
+siamo avvezzi a scrutare? Tu mi dirai che io piglio le mosse un po' da
+lontano per dirti che questo pomeriggio sono stato di una tristezza
+nera, soffocante, e che avrei voluto essere molte migliaia di miglia
+lontano da qui. La ragione? Nessuna, o molte. Non avevo detto una
+parola da parecchi giorni; io parlo un rotto francese e non amo di
+stringere nuove e temporanee conoscenze. L'atmosfera era dolce, il
+cielo radioso, il bosco straordinariamente popolato da una folla
+elegante, gioconda. Avevo soltanto letto poco prima i giornali, e
+tutte le cronache narravano la semplice e tragica storia del suicidio
+d'un giovane, quasi un ragazzo, ripescato nella Senna ed esposto alla
+Morgue. L'imagine del morto, che io non avevo visto, mi perseguitava,
+e dinanzi alla clemenza del cielo, alla pienezza della vita, io
+pensavo ostinatamente al dramma scoppiato in quel cuore, alla lotta
+ignorata, all'oscura sconfitta sull'alto del ponte, in fondo all'onda
+travolgente..... Poi, quando quell'ossessione cessò, in mezzo
+all'ultima animazione della folla che si disponeva a lasciar la
+passeggiata, mi sentii come travolgere anch'io sotto un'ondata fredda
+ed opaca. In quel momento compresi che non mi sarebbe molto costato il
+fare come quel povero ragazzo.
+
+«...Assolutamente, le mie lettere non sono punto gaie; ma egli è che
+questo viaggio è stato finora una completa disillusione. Io temo
+d'essere incapace a provare ancora un'emozione un po' viva. Per
+fortuna tu mi conosci e non crederai che io inclini verso quella cosa
+detestabile che qui chiamano _pose_. Se c'è niente che abbia virtù di
+farmi sorridere, questo è il _pathos_ romantico; e del resto, oggi,
+esso sarebbe anche un poco fuori di moda. Non è più il tempo in cui
+Alfredo de Musset, visitando un podere di Ulrico Guttinguer,
+esclamava, come segno d'una eccelsa ammirazione: «Ah! quel bon endroit
+pour se tuer!...» Oggi la vita, anche pei poeti, va presa in un altro
+senso; ed è forse appunto perchè io non ho uno scopo pratico e
+immediato da proseguire, un obbiettivo verso il quale concentrare
+tutte le mie attività, che sono in preda a questo malessere. Ma, senza
+posa e con l'accento della più grande sincerità, io vedo il mio
+avvenire infinitamente triste. Nella vita del pensiero, ho provate le
+prime vertigini della follia, in cospetto del nero senza fine del
+destino e della fondamentale impotenza umana; nella vita pratica nulla
+mi arresta, e la vita del sentimento mi è interdetta: troppo brutale,
+troppo violenta è stata la disillusione sofferta; troppo angosciosa è
+stata l'esperienza della vergogna, della nausea che precedono e
+seguono lo spasimo di un istante; troppo amaro mi è rimasto sulle
+labbra il sapore dei baci comprati, troppo spaventevole è stata la
+visione delle torture a cui sono condannate le tragiche vittime della
+nostra superba civiltà sociale, troppo acuto mi ha perseguitato il
+rimorso della contaminazione subita--e commessa--poichè la miseria è
+egualmente profonda da una parte e dall'altra nelle coppie accanite
+sopra i letti rischiosi...
+
+«...Qui non si parla ora che del nuovo dramma di Alessandro Dumas. Io
+ti dirò una cosa che forse non crederai: non ho letta la sua _Dame aux
+Camélias_. Dirò meglio: non l'ho finita di leggere. Questa cosa
+rimonta--vediamo--ad otto anni fa. Già la prima malinconia del
+volgersi indietro e di misurare il tempo trascorso scende più spesso
+sopra di noi... Io ero nel periodo lirico della vita: breve quanto tu
+vuoi, l'ho attraversato ancor io. Fu una delle poche volte che andai a
+teatro, una sera che si rappresentava la _Signora dalle Camelie_. Non
+ricordo più come si chiamassero gli attori; certo non dovevano avere
+una grande reputazione, perchè non li ho più intesi nominare; ma fosse
+il loro ingegno mal conosciuto, od una speciale sovraeccitazione, o
+non so che cosa altro, tutto il pubblico fu trascinato all'entusiasmo
+da una rappresentazione così appassionata, così umanamente vera, da
+dare l'illusione della vita. Io uscii dal teatro ebro, alla lettera. I
+personaggi mi stavano ancora dinanzi: io li vedevo, io li udivo;
+Margherita meglio di ogni altro, immortalmente adorabile. Io non
+pensavo all'attrice, non davo un corpo alla spirituale Figura; ma io
+l'amavo, intensamente, _sentivo_ di non poter amar altro che lei... Il
+giorno dopo comprai il romanzo, e andai a cominciarne la lettura,
+subito, al Giardino Inglese, sotto l'ombra che tu conosci, nel
+silenzio. La mia mano tremava nel voltare le pagine; ed a misura che
+avanzavo, il mio cuore batteva più forte, e la Figura mi sorrideva,
+più adorabile; e come un timore di profanare il mio sentimento, di
+togliere alla Figura la sua divina idealità cominciò a nascere in me;
+e il terrore del poi, della vaga angoscia all'approssimarsi della
+fine, e dello sbalordimento dopo voltata l'ultima pagina, sorse e si
+fece così gigante, che io chiusi il libro a un tratto, andai a riporlo
+a casa, e non l'ho più riaperto. A Palermo, io l'ho quasi a portata di
+mano; nelle mie ricerche in libreria, gli occhi mi corrono sempre a
+quel volume; ma non vi ho letto nè vi leggerò più...
+
+«...La tentazione mi circonda, mi assedia da ogni parte, sotto tutte
+le forme. Talvolta temo di non poter durare a resisterle. Penso alla
+voluttà del rilassamento dei miei nervi troppo tesi, della frescura di
+una mano passante sulla mia fronte, della morbidezza che le mie
+braccia stringerebbero... A che cosa mi avrà servito questa mia virtù?
+Ed è virtù quello che cento persone su cento, a occhi chiusi,
+deriderebbero? Perchè ostinarmi a non fare ciò che fanno tutti gli
+altri, semplicemente?...
+
+«... Più mi guardo attorno, più mi rendo padrone del meccanismo
+sociale, e più il problema dell'amore m'appare complesso e
+formidabile. Non passa giorno che qui non scoppii, come un tumore, uno
+scandalo; che delle piaghe non si mettano a nudo, che delle vittime
+non siano immolate. Passa la folla, elegante, allegra, felice: e il
+dramma o la tragedia covano nel profondo dei cuori. Ah! il problema è
+grave, e tutto, nella vita, dipende dalla soluzione che gli si dà: la
+pace, l'onore, la salute del corpo e dello spirito... Il grande
+commediografo ha ben ragione di studiarne, nelle sue geniali
+creazioni, tutti gli aspetti, ed io non vedo perchè sorridere di
+un'arte che prosegua degli alti e nobili fini. Ma, disgraziatamente,
+le sue soluzioni, come le nostre, come quelle di tutti, non sono
+esenti da lamentabili effetti. Il danno è ovunque!... Quelli che più
+mi rattristano, sono gli adolescenti dalle gentili e quasi muliebri
+figure. Io non conosco nulla di più angoscioso del contrasto fra la
+purissima idealità a cui si dedicano tutte le forze dell'anima, e la
+vergogna in cui si precipita e il brago in cui si affonda. A che cosa
+valgono dunque i propositi più nobili, le aspirazioni più alte, gli
+slanci più generosi, se un fiato pestilenziale ammorberà l'anima e ne
+soffocherà il verginale profumo?... Quando io discendo ad esplorare
+questi dolorosi secreti, quando io rimescolo il fondo disgustoso del
+ricordo, quando lo spettro orribile della profanazione mi si presenta
+dinanzi come il giorno che mi afferrò con le sue viscide mani; allora
+s'agguerrisce il mio spirito ed oppone più salde barriere alle
+traditrici lusinghe. Io proseguo intanto fra le rinunzie il mio vago
+pellegrinaggio perchè, se un premio pur anche l'avvenire mi riserva,
+lavato, purificato, io possa riesserne degno...»
+
+
+
+
+III.
+
+
+Fu il contrario che avvenne.
+
+Ermanno Raeli aveva lasciato Parigi e si era recato in Germania. Gli
+premeva di vivere per qualche tempo in mezzo ad un popolo col quale si
+sentiva legato per origine e per educazione, di sentir parlare la
+lingua di sua madre, di attingere direttamente alle sorgenti di quella
+filosofia di cui il suo spirito si era nutrito. Aveva già compilato un
+programma di studii e di ricerche, si faceva anticipatamente una festa
+di innalzarsi alle più ardue cime della meditazione, di vivere ancora
+più esclusivamente nel mondo delle idee, quando questa realtà lo
+avvinse con le sue più salde catene.
+
+Fu a Vienna, uno di quei giorni «che il fondo inesplorato della
+coscienza ribolle sordamente, e come la terra freme per tutti i germi
+che vi stanno sepolti e tendono all'aria ed alla luce, così un oscuro
+lavorìo di crescenza si compie nel nostro essere.» Al concerto di
+Strauss, mentre il suo cuore si gonfiava «di rancori, di rimpianti, di
+aspirazioni indefiniti al ritmo incalzante d'un walzer che pareva un
+inno di tripudio universale,» egli incontrò colei che chiamò col
+simbolico nome di Sfinge... Ahimè, quanto poco enimmatica era la
+creatura nella quale egli s'era imbattuto, e come bisognava essere
+inesperti della vita per trovare un sapor di mistero là dove non era
+che una troppo ovvia verità!..
+
+I giovani avvezzi a pensare con la propria testa ed a foggiarsi delle
+idee sopra ogni cosa prima ancora di conoscere nulla, sanno quel
+particolar genere di smarrimento che si prova dinanzi ai fatti in
+aperto contrasto con le persuasioni stimate più salde. Uno smarrimento
+di questo genere, ma intenso fino all'angoscia, fu quello provato da
+Ermanno dinanzi a quella donna che prima gli sorrise.
+
+Le sue scettiche disposizioni dell'animo erano effetto di teorie, di
+concetti nominali, piuttosto che dell'esperienza; egli credeva morto
+il suo cuore, quand'esso invece non aveva ancora palpitato.
+L'iniziamento alle relazioni dei sessi nelle condizioni di disgusto in
+cui era avvenuto, gli aveva procurato una grande sfiducia; ma era
+stato il bisogno di una mancata correzione sentimentale che glie ne
+aveva fatto esagerare le proporzioni. Il giorno che egli fu messo in
+presenza di una seduzione come quella della signora Woiwosky, il suo
+sconforto si disperse. Non che egli non avesse resistito; ma la sua
+resistenza era dipesa soltanto dalla propria naturale irresolutezza,
+dalla tendenza a troppo considerare, dal contrasto perenne tra il
+pensiero e l'azione.
+
+Il primo, l'istintivo sentimento che la donna gl'incuteva era una
+specie di vaga paura: egli si sentiva dinanzi ad un essere diverso,
+sconosciuto e per ciò stesso formidabile. L'apprensione era così
+forte, che egli non osava fissarne l'oggetto; ma a questo contribuiva
+ancora il suo particolare bisogno di rifugio nella contemplazione
+ideale. Egli non guardava le donne accanto alle quali si trovava
+talvolta; ne riceveva un'impressione d'assieme che elaborava nel
+profondo della mente, spendendovi intorno tutte le ricchezze
+dell'imaginazione. L'impressione del reale era per lui un punto
+d'appoggio per dar la scalata ai fantastici mondi; quando ne
+ridiscendeva, si sentiva oppresso come fuori dell'atmosfera necessaria
+al mantenimento della vita. Tutte le donne erano per questo belle in
+qualche modo ai suoi occhi, poichè tutte gli davano la spinta ad una
+raffigurazione perfetta; tutte erano indegne perchè nessuna poteva
+rispondere completamente alla perfezione intravista. Quando incontrò
+la Woiwosky, si produsse il consueto fenomeno. Egli non osò guardarla,
+apprese del suo fascino appena quel tanto bastevole ad una
+idealizzazione suprema, si saturò di seduzione _pensata_; ma quando
+l'operazione inversa stava per prodursi, qualcosa di nuovo sopravvenne
+a produrre un risultato diverso.
+
+Fra quei due, le parti si erano presto completamente invertite: la
+donna aveva anticipato il compimento dell'aspirazione che, timido,
+ombroso, indeciso, Ermanno non confessava nettamente neanche a sè
+stesso. Egli aveva come la sorda coscienza dei pericoli a cui andava
+incontro, della menomazione che avrebbe subita scendendo delle vette
+di quella sua solitudine. Ma la seduzione era irresistibile; il
+bisogno d'affetto, la sete dell'amore si erano in lui subitamente
+sviluppati e fatti impellenti; e ad un tratto egli si era abbandonato
+a quella dolcezza nuova, rifacendosi delle sue titubanze e delle sue
+esitazioni con quell'impeto che era da prevedersi.
+
+Quando si ricordano i pensieri, i sentimenti, i concetti che si
+avevano un tempo e si paragonano ai nuovi che la diversa realtà
+conseguita suggerisce, par d'essere un tutt'altro individuo, tanto il
+passato è inconciliabile col presente. La rivoluzione operatasi nella
+sua esistenza aveva dato ad Ermanno Raeli questo sentimento, in fondo
+attristante, anche quando la mutazione avviene o si crede che avvenga
+in meglio. Dove egli aveva visto tutto nero, la luce più gioconda
+irraggiava; dove egli aveva di tutto disperato, la speranza, qualche
+cosa di più, la realità, gli sorrideva. Aveva creduto che i suoi
+giorni sarebbero scorsi fra gli studii più severi e difficili, e il
+mondo lo travolgeva nel turbine delle sue più potenti distrazioni.
+Aveva negato l'amore... e vi credeva? Oh, se credeva alle estasi
+divine del sentimento! Non viveva che di queste...
+
+Il pericolo di simili reazioni interiori è che esse si compiono
+proporzionalmente all'azione iniziale, talchè ad un eccesso risponde
+un eccesso, senza che sia mai possibile una graduazione conveniente.
+Se Ermanno Raeli non fosse stato così profondamente scettico, non
+sarebbe divenuto così ciecamente fiducioso; se si fosse fatto un più
+equo giudizio delle cose e della vita, non avrebbe offerto il tesoro
+della sua verginità sentimentale alla prima donna incontrata per via.
+
+La signora Woiwosky ne era degna? Ogni donna che accorda liberamente
+sè stessa all'amore d'un uomo è degna di quest'amore; la quistione che
+rimane aperta è di sapere che cosa l'uomo s'aspetta da lei. Non più
+giovanissima, vissuta in un ambiente dove i freni morali sono molto
+rallentati, avendo avuta per unica legge il suo proprio piacere, la
+signora Woiwosky non poteva dare ad Ermanno Raeli ciò che egli se ne
+riprometteva. Nel primo momento, come sempre, era stata la simpatia
+fisica che l'aveva vinta. Ordinariamente, la ignoranza del carattere
+reale della persona verso cui ci sentiamo spinti, è corretta
+dall'imaginazione che ce lo presenta quale lo desideriamo e che ci
+espone più tardi, dinanzi alla rivelazione di quello che è nel fatto,
+meglio a disinganni che a compiacenze. Per la signora Woiwosky,
+cotesto miraggio anticipato, che la realtà non avrebbe smentito, non
+era a temere--od a sperare;--e se ella fu meravigliata quando il
+carattere di Ermanno le si manifestò, la sua meraviglia fu del genere
+di quelle che si provano dinanzi alle cose strane e curiose. Quel
+giovane in cui ella aveva apprezzato il fascino personale, lo strano
+miscuglio di forza e di delicatezza, si trovava nello stesso tempo in
+anima delle più squisitamente sensibili. Era molto più che lei non
+domandasse!...
+
+Preso dalle dolcezze della nuova vita, Ermanno aveva finito
+naturalmente per rimpiangere il tempo in cui non le aveva cercate; per
+ciò stesso, dinanzi alla felicità presente, egli non aveva l'agio di
+considerare come fosse venuta; tremava piuttosto che se ne andasse, e
+quasi le negava fede, tanto essa gli pareva grande, in questa
+condizione dell'animo, la facilità con cui la donna gli si era data
+non aveva il senso inquietante che avrebbe potuto avere per altri;
+diventava un titolo di più alla sua gratitudine. Tutto era per lui una
+ragione d'amarla, ed egli aveva delle incantevoli invenzioni di
+sentimento, una squisitezza di pensieri, una poesia d'espressione
+dinanzi alle quali l'altra, avvezza ad un mondo molto diverso, restava
+stupefatta, ma che sulle prime era disposta ad apprezzare in ragione
+stessa della loro rarità, benchè senza troppo capirle.
+
+Da ambe le parti, l'equivoco fu delizioso; ma durò poco. Al completo
+abbandono dell'essere suo, Ermanno si veniva accorgendo che non era
+risposto con eguale effusione; che quella donna stretta al suo fianco
+era molto lontana da lui, più lontana che se migliaia di miglia li
+separassero... Come da un orlo indifeso, egli scorgeva un abisso
+spaventevole; ma la stessa enormità del pericolo gli procurava una
+specie di sicurezza. Sentiva che il disinganno gli sarebbe stato
+fatale, che aggiunto alle amarezze sofferte avrebbe avuto un'influenza
+decisiva su tutta la sua vita; e preso da una paura crescente dinanzi
+ai sintomi sempre più inquietanti che l'altra, già stanca di
+rappresentare una parte non sentita, non riesciva più a nascondere,
+cercava di persuadersi di aver visto male, di essersi ingannato, di
+diventar troppo esigente, di mancare d'esperienza... Se il fanciullo
+che chiude gli occhi dinanzi al pericolo crede di sottrarvisi, egli è
+che il pericolo in tanto esiste per lui in quanto ne ha la coscienza;
+con l'abolirne la percezione egli stima di averlo realmente abolito.
+Per le nature in cui l'imaginazione ha uno sviluppo esuberante, un
+simile fenomeno si riproduce frequentemente anche nell'età in cui la
+ragione potrebbe intervenire a far sentir la sua voce; ed Ermanno, che
+non poteva più illudersi, si sorprendeva talvolta a negar fede a ciò
+che avveniva.
+
+Erano, sul principio, dei malintesi, futili in apparenza, a proposito
+di incidenti volgari: una parola interpretata in vario senso, un
+diverso modo di vedere, ma che intanto rivelavano la radicale
+impossibilità di una comprensione reciproca. Ciò nondimeno, Ermanno
+non poteva decidersi a rassegnarsi; e con l'inconfessato convincimento
+della inutilità dei suoi sforzi, cercava di leggere in fondo al cuore
+di quella Sfinge, nella lusinga di trovare qualche cosa a cui
+aggrapparsi. A misura che egli si faceva più insistente, la stanchezza
+della donna cresceva. Con una maggiore esperienza della vita, ella
+vedeva che era impossibile durarla, aspettava che egli stesso se ne
+sarebbe persuaso proponendole di separarsi con una buona stretta di
+mano, da persone di spirito. Dinanzi alla strana ostinazione di
+Ermanno, ella fu anche tentata di prendere l'iniziativa della
+separazione, dichiarandogli lealmente di voler riacquistare la propria
+libertà; un istintivo sentimento di rispetto per l'intuita superiorità
+di quell'anima la arrestò. Allora, i malintesi divennero più grandi,
+scoppiarono più frequenti, fin quando un giorno Ermanno Raeli vide
+compiersi una cosa abbominevole, che spense come un turbine l'ultima
+sua illusione. Quella donna che aveva appartenuto a lui, a cui egli
+aveva creduto come alla stessa Fede, si era data ad altri;
+semplicemente, freddamente, per capriccio, come gettava via dei guanti
+ancora freschi pei nuovi, ella lo aveva abbandonato per un altro... La
+súbita rivelazione di questa mostruosità diede una scossa terribile al
+suo spirito. Non crederla, era impossibile; ribellarvisi, era inutile:
+il fatto esisteva, brutale, violento. Tutte le dolcezze, tutte le
+promesse, quell'intima, quella lunga comunione: tutto era finito. Ogni
+legame era sciolto. Fra loro, dopo quello che erano stati l'uno per
+l'altro, nulla esisteva più di comune; essi erano ridiventati due
+estranei, come prima, più di prima... Un momento, egli fu tentato di
+andarsene da lei, di supplicarla, di scongiurarla, di riprenderla fra
+le sue braccia, di evocare gl'istanti volati, di rivelarle l'abisso
+che gli aveva scavato dinanzi, di fargliene misurare la profondità, di
+domandarle in ginocchio di stendergli una mano, di non farlo perdere,
+di non indurlo a negare, a bestemmiare la fede, l'amore... L'amore? E
+ad un tratto la mal repressa ribellione scoppiava dentro di lui. Era
+dunque quello l'amore? Quale disgusto!... In alto e in basso della
+scala sociale, brutalmente confessata o ipocritamente nascosta,
+venduta o concessa, non esisteva che la sodisfazione degl'istinti!...
+Egli non era stato amato, ma non aveva amato neppure. Riconosceva
+adesso la sua illusione, l'inganno in cui era caduto, il chimerico
+inseguimento di qualche cosa che era soltanto dentro di lui, nella sua
+imaginazione, e che mai, mai, avrebbe potuto afferrare...
+
+Una crise violenta scoppiò nella sua coscienza. Come reazione voluta,
+accarezzata, con una sfrenata compiacenza, sostenuta dal fondo
+d'energia che era nella sua natura e che prendeva una rivincita, egli
+si buttò a capo fitto in una vita di pazzi piaceri e di amori malsani;
+trovò una specie di furibonda voluttà nel profanare, nel deridere, nel
+macchiare di fango i suoi assurdi ideali. Di quella crise fu per
+morire. Nondimeno, guarì; ma il suo sguardo serbò per sempre
+l'attonita immobilità di chi ha visto spalancargli la terra dinanzi; e
+una ruga precoce, indelebile traccia della tempesta, solcò la sua
+fronte.
+
+
+
+
+IV.
+
+
+Quando Ermanno Raeli tornò a Palermo, dopo parecchi anni di assenza,
+la sua vita riprese a scorrere sola, monotona, come una volta.
+Nessuno, o ben pochi, sospettavano ciò che era avvenuto nell'animo
+suo; a giudicarne dai suoi atti, nulla sembrava mutato in lui; la sua
+tristezza, il suo mutismo, la sua avversione pel mondo erano antichi.
+Agli occhi degli indifferenti, Ermanno non aveva nulla di
+particolarmente interessante: era un giovane dovizioso, di buona
+nascita, molto intelligente, ma incerto ancora della via da seguire, e
+forse per ciò stesso dall'aria un poco eccentrica.
+
+Fra le rare persone la cui compagnia egli talvolta non disdegnava, il
+conte Giulio di Verdara occupava il primo posto. Era un carattere,
+nelle sue manifestazioni esteriori, perfettamente opposto a quello di
+lui; ma, sotto al sorriso canzonatore che gli errava sulle labbra,
+dietro le professioni di scetticismo egoistico, si nascondeva un gran
+fondo di bontà e di rettitudine. Avviatosi per la carriera
+diplomatica, l'aveva sul più bello lasciata, come se la riserva e la
+finzione imposte repugnassero a quello spirito franco malgrado
+l'apparente contradizione fra le teorie professate e la pratica.
+Datosi ad operazioni di grande commercio, egli sosteneva per esempio
+che l'onestà era una _blague_, che il primo istinto dell'uomo era
+quello della frode e della rapina; ciò non impediva intanto che egli
+fosse onesto fino allo scrupolo, e buono fino a danneggiare i proprii
+interessi quando v'era un interesse altrui da risparmiare.
+
+Giulio di Verdara ed Ermanno Raeli, intendendosi nel fondo, soffrivano
+la loro diversità esteriore; ma i loro incontri, per la stessa natura
+delle loro tendenze, non erano frequenti. Il conte aveva preso moglie
+durante l'assenza di Ermanno; questi, nella sua avversione a conoscere
+nuova gente, aveva evitato una presentazione spesso proposta. Doveva
+però ben tosto avvenire una circostanza da metterlo nell'impossibilità
+di dare indietro.
+
+Dalla sua peregrinazione per i musei di Europa, egli aveva portato un
+gusto per le cose dell'arte, e lasciata da un canto la filosofia, si
+era messo attorno ad uno studio sulla scuola siciliana di pittura, e
+specialmente sul Monrealese. La figura di questo artista forte,
+originale, precorritore del proprio tempo e di tanto superiore alla
+sua fama, lo aveva subitamente sedotto. Aveva fatto il giro dell'isola
+per vederne tutte le opere, ed a Palermo, quando lasciava il suo
+grazioso pianterreno del Corso Alberto Amedeo, passava le sue giornate
+fra la Biblioteca comunale e il Museo nazionale, attorno agli scritti
+su Pietro Novelli ed alle pitture di lui.
+
+Un giorno che egli era appunto per recarsi al Museo, il conte di
+Verdara gli fece pervenire un biglietto nel leggere il quale Ermanno
+non potè frenare un movimento di contrarietà. «Mio caro,» scriveva il
+conte, col suo abituale tono disinvolto e scherzoso, «mi piove sul
+capo un'amica di mia moglie, alla quale bisogna fare gli onori della
+città. Io che mi ricordo quant'era seccante Cicerone a scuola, vorrei
+salvarle, mia moglie e l'amica, dai ciceroni di piazza. E quanto a me,
+la mia ignoranza è tale, che non so se il Monrealese è di Partinico.
+Poichè tu sai dunque i Filippini a memoria, sarai così amabile da
+trovarviti oggi all'una? Grazie e scusa.» Ad un invito motivato in
+quel modo, Ermanno non poteva sottrarsi, ma fu con un fastidio mal
+nascosto che egli s'incamminò. Però, quando fu giunto all'Olivella,
+appena entrato nel primo cortile, dimenticò completamente quel
+malumore e la sua causa. Al pensiero aborrente dall'attuale realtà, i
+ricordi e le evocazioni dei mondi sepolti sono un grato rifugio. Fra
+quelle antiche rovine Ermanno ritrovava, se non la gaiezza, almeno una
+compiacente serenità. Il Tritone del cinquecento, in groppa al delfino
+guizzante, distendeva in alto le braccia ad imboccare la involucrata
+buccina. Tutt'intorno: le iscrizioni greche, arabiche e medievali; le
+porte intagliate dell'antico ospedale, i sarcofaghi, le stele ed ogni
+sorta di marmi logori e scuri. In quel silenzio, in quella solitudine,
+quelle pietre mutilate si animavano agli occhi di Ermanno, ridicevano
+antiche storie di splendori e di miserie, attestavano con la loro sola
+presenza la fatale nullità delle umane vicende; però, la conferma che
+le cose esteriori danno ai nostri concetti più tristi non è per sè
+stessa una specie di strana ma profonda sodisfazione?.. L'attrattiva
+d'una grande poesia era per lui in quei ruderi da cui ordinariamente
+si rifugge attristati ed oppressi; le voci delle generazioni
+tramontate riecheggiavano ancora lì in mezzo, ed era come se le
+iscrizioni non fossero scolpite nella fredda pietra, ma sussurrate da
+qualche voce, dai morti dei vuoti sarcofaghi...
+
+ «Ti sei allontanato da quanto in vita era agli occhi tuoi
+ più caro; hai lasciato il mondo e non ritornerai.
+
+ «Finchè Iddio non ridesti le sue creature. Nessuno spera
+ vederti e pur tu stai vicino.
+
+ «Il tuo viso ogni dì si logora ed ogni notte: l'amor tuo
+ non si svela e pur tu ami.
+
+ «Scenda sopra di te la pace di Dio, finchè sorga in Oriente
+ il sole, finchè tremoli una vettina sugli alti rami dell'arak.»
+
+Questi versetti d'un frammento d'iscrizione araba furono i primi che
+Ermanno Raeli spiegò quando, all'arrivo di Giulio di Verdara e delle
+signore, la comitiva cominciò il suo giro. La contessa Rosalia di
+Verdara poteva avere, a quel tempo, poco più di trent'anni. Alta,
+slanciata e flessuosa come un ramo di palma, bruna dalla carnagione
+leggermente dorata, dagli occhi vivi e profondi, ella riuniva la
+simpatia del più puro tipo siciliano all'eleganza e allo spirito di
+una parigina. Tutto in lei rivelava la gran signora di razza,
+l'agevole sicurezza di sè, la padronanza che esercitava dintorno, la
+distinzione del tratto, il modo di dire le cose più indifferenti.
+Appena suo marito ebbe pronunziato il nome di Ermanno, districato il
+braccio dal mantello che ricopriva l'abito di velluto e _gros grain
+mordoré_, chinando amabilmente il capo su cui portava una capottina
+analoga, guernita di un grosso _colibri_ bianco, ella gli aveva stesa
+la mano: «Io già la conosco, di nome, come un buon amico di Giulio...»
+ed a sua volta lo aveva presentato alla sua giovane compagna: «La
+signorina Massimiliana di Charmory...» All'inchino di Ermanno questa
+aveva risposto con una breve mossa del capo; poi la visita era
+incominciata.
+
+Intanto che si girava sotto i portici e che Giulio di Verdara
+scherzava sulle cose spiegate e sullo spiegatore, la contessa,
+leggermente intimidita dallo scuro ambiente, prestava alla sua nuova
+conoscenza un'attenzione tra curiosa ed inquieta; ma la signorina di
+Charmory pareva interessarsi soltanto a quel che vedeva. Era un tipo
+di bellezza perfettamente contrario. Con un personaggio egualmente
+slanciato, ma più piccolo, la signorina di Charmory aveva la
+carnagione bianca, i capelli d'un biondo cinereo e gli occhi ceruli
+d'una settentrionale. Sotto il suo costume ad ampie pieghe di vigogna
+azzurra con risvolte di _faille_ della stessa tinta, il suo corpo
+s'indovinava appena; e solo la vita sottile e le braccia perfette si
+modellavano. Il guanto rovesciato al principio del pugno lasciava
+vedere la giuntura della mano, agile, nivea, solcata dagli esili
+filetti azzurri delle vene, e sotto l'ombra del cappellino rotondo a
+larghe falde con un'ala rossa, risaltavano i delicatissimi lineamenti,
+la levigatezza marmorea delle tempie, la magrezza sana delle guancie,
+la freschezza rosea delle labbra sbocciate sul pallore del viso, la
+grazia del mento che pareva fosse stato accarezzato dal pollice
+compiacente d'uno scultore. Ella aveva un modo di atteggiarsi, con le
+braccia pendenti non lungo i fianchi, ma un poco sul dinanzi del
+corpo, con le palme delle mani appena rivolte in fuori, che ricordava
+certe figure di Elette della scuola preraffaellesca. La espressione
+degli occhi larghi, nuotanti come in un fluido e quasi perduti dietro
+una visione errabonda, completava quel tipo di bellezza nordica, ma
+pertanto non fredda. Accanto alla contessa di Verdara essa acquistava
+risalto--e ne dava. Una era la grazia capricciosa, la simpatia vivace,
+la spigliata fantasia; l'altra era lo stesso candore, la stessa
+purezza fatta persona. Così com'erano, la loro gioventù, la loro
+freschezza, la loro eleganza formavano un contrasto deciso con la
+vecchiezza cadente dell'ambiente pel quale si aggiravano. Nulla era
+fatto per impressionare più di quelle figure di donne adorne di tutte
+le ricercatezze dell'ultima moda, fra gli scomposti avanzi di tempi
+remotissimi; l'efflusso odoroso che esse si lasciavano dietro,
+nell'atmosfera leggermente ammuffita del Museo; il suono argentino
+delle loro voci, nel silenzio dei corridoi; la vivacità dei loro
+movimenti, nella rigidezza cadaverica dei vecchiumi polverosi ed
+allineati... Ermanno comprendeva quelle due figure nella sua
+attenzione per gli oggetti circostanti, come se il Museo si fosse, da
+un giorno all'altro, arricchito di due nuovi oggetti; notava il
+contrasto, ma con lo stesso disinteresse personale, col quale
+giudicava le differenze passanti fra due quadri di scuola diversa...
+Egli continuava a guidarle e a dare le sue spiegazioni, malgrado gli
+epigrammi del conte, che facendo spesso sorridere la comitiva,
+contribuivano a sciogliere l'inevitabile freddezza di un primo
+incontro. A misura che la visita proseguiva, la curiosità con cui la
+contessa guardava intorno fra quelle tristi rovine si faceva sempre
+più allarmata; ma la signorina di Charmory pareva dimostrare un più
+grande interesse, rivelando nei suoi giudizii e nelle sue stesse
+domande una intelligenza dell'arte e della storia. «E i quadri del
+Monrealese?..» aveva chiesto, con la sua voce d'un'armonia sommessa,
+quasi lontana, quando, esaurito il giro delle gallerie e delle stanze
+del primo piano si stava per passare al piano superiore. «Vi saremo a
+momenti,» rispose Ermanno, con una visibile compiacenza per
+quell'interesse dimostrato verso il suo artista favorito; e intanto
+che la contessa si attardava un poco dinanzi al trittico del Van Eyck,
+il capolavoro del Museo nazionale, egli rappresentava alla signorina
+di Charmory le qualità che distinguono la pittura di Pietro Novelli.
+«Una freschezza di tavolozza, uno scrupolo di verità spinto talvolta a
+qualche eccesso, una preferenza per le proporzioni grandiose,
+un'intensità d'espressione nella figura umana: questi mi sembrano i
+suoi caratteri più salienti...» La signorina di Charmory lo aveva
+ascoltato senza guardarlo, chinando di tratto in tratto il capo. «Non
+lo chiamano il Raffaello di Sicilia?» chiese, quando Ermanno ebbe
+finito. «A torto, quanto allo stile; a ragione, quanto al valore...» E
+dinanzi al ritratto dell'artista--una figura scarna, dagli occhi
+espressivi, dalla piccola barba a punta spiccante sul bianco d'un
+grande collare alla spagnuola--egli s'era fermato un poco. «È stato
+l'ultimo dei grandi pittori siciliani; Antonello da Messina fu il
+primo. La storia della nostra pittura si riassume in questi due nomi.
+Di Antonello il Monrealese non ha però la fama. Gli nocque forse
+l'esser vissuto sempre nella sua isola, il non aver potuto allargare
+il campo dei proprii studii. Ed è morto giovane ancora, pure in questo
+simile a Raffaello...» Ermanno parlava pianamente, fissando il
+ritratto con una specie d'involontaria emozione. Con la forza della
+simpatia che egli metteva in tutte le cose, era in certo modo come se
+egli rivivesse la vita dell'antico artista, come se egli soffrisse un
+poco delle sofferenze che supponeva provate da lui; e, in fondo, quel
+destino abortito, quell'ingegno potenzialmente forte ma non espresso
+del tutto malgrado l'assiduo proseguimento di uno scopo preciso, non
+offriva dei punti di contatto col suo? Era dunque un interesse quasi
+personale che egli metteva nel parlare di lui, nel rimpiangerne la
+sorte; però, pentito di essersi lasciato trascinare, tacque ad un
+tratto. Dopo un istante di silenzio e quasi seguendo il filo di quel
+pensiero, la signorina di Charmory disse:
+
+ «Muor giovane colui che al cielo è caro...»
+
+Ermanno fissò un momento lo sguardo su di lei. La citazione di quel
+verso in bocca ad una fanciulla, d'una straniera, non era certo una cosa
+molto comune; meno comune era l'aria di serietà triste con la quale ella
+era entrata nel suo modo di vedere... «Amici miei,» esclamò ad un tratto
+la contessa di Verdara, «voi siete funebri! Il signor Raeli ha trovato
+una collaboratrice in Maxette!... Per me, dichiaro umilmente che cotesto
+Monrealese ha un'aria molto antipatica!»--«Ammesso che sia lui!» disse
+Giulio di Verdara; «il Van Eyck non è poi certo che sia del Van
+Eyck!»--«Non si attribuisce al Mabuse?» chiese la signorina di Charmory
+evitando lo sguardo di Ermanno, cui la domanda pareva nondimeno diretta.
+«Se non è del Cornelissen...» rispose quest'ultimo. «O fatemi il
+piacere!..» esclamò allora la contessa, stringendosi un poco nelle
+spalle, con un moto graziosissimo. «E quell'attacca-panni, di che secolo
+è?..» disse a sua volta il conte, con una grande impassibilità,
+fermandosi dinanzi al gabinetto della Direzione e mostrando l'oggetto in
+quistione.
+
+La visita al Museo finiva così, tra la finta serietà di Giulio, i
+sorrisi della moglie e il crescente turbamento di Ermanno. Dinanzi al
+portone, dove la sua _victoria_ stazionava, la signora di Verdara
+rinnovava ad Ermanno i ringraziamenti per l'amabilità che egli aveva
+avuta. «Si ricordi,» soggiunse con intenzione, «che io sono in casa
+tutti i mercoledì... Ma già, lei è tanto severo con noi povere
+donne!.. Che cosa le abbiamo fatto?.. Ad ogni modo, se i quadri la
+interessano, le mie buone amiche sostengono che io mi dipingo! E
+grazie, ancora...» Ermanno, un poco confuso da quelle parole, dal tono
+leggermente sarcastico col quale erano state pronunziate, le porse la
+mano per aiutarla a salire in carrozza; e, come fu la volta della
+signorina di Charmory, questa s'inchinò un poco dinanzi a lui, ma
+senza accettare l'appoggio ch'egli le offriva. Il legno era già
+scomparso in fondo alla via Bara, che Ermanno, fermo sul marciapiedi,
+lo cercava ancora cogli occhi.
+
+
+
+
+V.
+
+
+La contessa Rosalia di Verdara abitava un elegante villino in fondo a
+quella strada della Libertà che è stata così rapidamente popolata di
+costruzioni graziose. La fabbrica era condotta su quella maniera
+arabo-normanno-sicula che, malgrado la mescolanza di tanti elementi,
+si considera come uno stile a parte, tanto essa è caratteristica di
+tutto un felice periodo di civiltà. Internamente, la leggiadra
+fantasia della padrona di casa aveva messo da per tutto la sua
+impronta. Linee spezzate, capricciose, ma armonizzanti nella loro
+apparente confusione; delle concessioni intelligenti al gusto
+modernissimo per il _bibelot_ antico od esotico, una ricchezza sobria
+di stoffe e di mobili, una larga parte fatta all'arte contemporanea:
+erano questi i caratteri che davano un aspetto particolare alle sale
+della contessa.
+
+Bisognava che ella fosse vista in quell'ambiente suo proprio, perchè
+si potesse giudicarla al suo giusto valore. Aveva una di quelle
+fisonomie mutabilissime che da un istante all'altro sono capaci di
+produrre un'impressione diversa. Analizzata a parte a parte e
+minutamente, non sarebbe parsa bella; ma vista in casa sua, con
+l'indefinibile adattamento dell'espressione all'ambiente, nelle
+tolette di ricevimento o meglio ancora negli abiti da camera delle
+visite più confidenziali, l'irregolarità dei suoi tratti sembrava più
+simpatica e geniale, la sua grazia più squisita, il suo spirito più
+brillante ed acuto.
+
+Quel mercoledì seguente alla visita del Museo, la contessa avrebbe
+dato qualche cosa per dividere cotesta sicurezza. La forza
+dell'interesse personale è tanta, e il timore di non poterne
+conseguire la soddisfazione nasce e s'ingigantisce così facilmente,
+che le cose sulle quali si è fatto più grande e sicuro assegnamento,
+si vedono messe in forse ad un tratto. Un interesse ancora secreto e
+quasi incosciente persuadeva Rosalia di Verdara ad assicurarsi della
+propria seduzione; ma, più aveva bisogno di contar su di essa, più ne
+dubitava. Qualcuna delle sue amiche che si seguivano nel suo salottino
+le aveva detto, in un abbraccio affettuoso che era anche un mezzo di
+esaminar da vicino la qualità del velluto del suo abito nero a
+_tablier_ e _quille_ di _jais_, dal corpetto alla Watteau, e il gusto
+dei gioielli portati da lei: «Tu sei oggi un amore!» ma quegli elogi
+fatti con una grande espansione non la rassicuravano punto; più valore
+avrebbero avuto se fossero stati pronunziati a mezza voce, con quello
+stento che in simili casi è un sintomo di sincerità.
+
+Ermanno Raeli sarebbe venuto da lei? Questa era la domanda che ella si
+rivolgeva. E perchè la possibilità di quella visita le toglieva un
+poco della padronanza di sè?... In quei giorni, la figura del giovane
+le era più d'una volta tornata alla memoria. Ella non riusciva a
+spiegarsi quella specie di enimma vivente, quell'uomo nella pienezza
+della vita che si teneva in una rigida clausura, che proseguiva delle
+aride cose quando tutto gli avrebbe sorriso dintorno... O meglio, ella
+credeva di spiegarselo: era forse una ricerca di originalità, la
+soluzione da lui data al problema che occupa la mente degli uomini:
+rendersi interessanti!.. Ma, nello stesso tempo che si applaudiva
+della sua chiaroveggenza per cui era messa sulle difese, si dava una
+fuggevole occhiata al grande specchio decorato che stava disposto
+vicino al suo seggiolone favorito... Nessuna, intanto, di quelle
+visitatrici avrebbe potuto sorprendere nulla della leggiera
+preoccupazione in cui ella si trovava. In mezzo alla gente, la
+contessa aveva tutto il suo brio, tutto il suo spirito più fresco e
+più vivo; da sola animava il piccolo mondo raccolto intorno a lei,
+mettendo le sue conoscenze in relazione tra loro con garbo facile e
+accorto, creando dei piccoli gruppi che di tanto in tanto faceva
+abilmente concorrere alla conversazione generale, interessando le
+persone col parlare a ciascuno di ciò che poteva riuscir più gradito,
+dimostrando sopra ogni cosa la grande virtù del sapere ascoltare.
+Soltanto, ogni volta che il domestico sollevava la cortina,
+annunziando una nuova visita, ella porgeva attento orecchio al nome
+pronunziato. Ma andando incontro alle amiche, stendendo la mano dal
+suo posto agli uomini, ella non dimostrava preferenze: egualmente
+affettuosi erano i sorrisi ed egualmente cordiali gli _shake-hands_
+scambiati. Nondimeno, annunziatasi la signorina di Charmory, nessuno
+si era stupito vedendola alzarsi vivamente, andarle incontro e
+baciarla con effusione. Erano quasi due sorelle; avevano fatto
+conoscenza a Parigi, dove Giulio di Verdara era stato alcun tempo
+addetto d'ambasciata; e come Massimiliana era giunta a Palermo, la
+contessa l'aveva accolta a braccia aperte. A Palermo, la signorina di
+Charmory era venuta con suo zio, il visconte d'Archenval, che da
+qualche anno conduceva per tutte le stazioni climatiche d'Europa la
+propria moglie, affetta da una malattia incurabile. La zia di
+Massimiliana era figlia del duca Gastone di Précourt, che non era
+venuto in Sicilia. Forse per le lunghe sofferenze della viscontessa, o
+forse ancora per le inveterate abitudini di un cosmopolitismo
+errabondo, questa famiglia pareva un poco disorganizzata. Il duca se
+ne stava lontano, ed era già molto se di tanto in tanto chiedeva, con
+un secco telegramma, notizie della salute della figliuola. Il visconte
+si era subito fatto presentare ai circoli, dove passava le sue
+giornate e le sue notti ai tavolini ed ai bigliardi, giuocando
+disperatamente. Vero tipo di _viveur_, già sciupato a quarant'anni,
+egli era diventato subito l'idolo di una certa società di eleganti, di
+giuocatori, di _clubmen_, che ne avevano fatto il loro modello e ne
+studiavano attentamente i modi di fare, di vestirsi e di discorrere.
+Al passeggio, lo si vedeva sugli _stages_ di questo o di quel signore,
+guidare con polso fermo e con occhio esperto un _four in hand_; a
+teatro, la sua testa da cameo, incorniciata di capelli ancora
+biondastri che parevano incipriati, si affacciava un poco per volta da
+tutti i palchi dell'aristocrazia, e non v'era festa, o cerimonia, o
+partita di piacere, a cui egli mancasse. Con l'abitudine di questa
+vita, è facile supporre che alla morte di sua sorella vedova di
+Charmory, l'assumere su di sè l'educazione di Massimiliana, rimasta
+povera e sola, non dovesse costargli molto. Tenerla, fino a quando era
+possibile, in collegio; lasciarla poi in compagnia della moglie:
+questa era stata la soluzione che egli aveva trovata; soluzione tanto
+più facile, quanto la reciproca compagnia che le due donne si facevano
+lasciava lui più libero e meno responsabile.
+
+Però, a giudicarne dalla loro vita di Palermo, i legami fra le due
+fanciulle--quantunque maritata, la viscontessa d'Archenval aveva tutta
+l'aria di una ragazza--non parevano molto intimi. La signorina di
+Charmory era quasi sempre con la contessa, in giro per la città, nei
+dintorni, o più semplicemente a pranzo, a teatro; mentre la zia usciva
+di rado, sola, nella carrozza di rimessa che era ogni giorno a sua
+disposizione, e passava il suo tempo nel raccoglimento un po' da
+ospedale dell'_Hôtel des Palmes_. Quel giorno appunto la signorina di
+Charmory, entrando nel salotto della contessa, diceva all'amica che la
+zia l'aveva lasciata al cancello, non fidandosi di sostenere una
+conversazione. Da ogni parte, allora, delle esclamazioni di compianto
+si levavano; tutti però erano sicuri che il clima di Sicilia avrebbe
+fatto un miracolo restituendo la salute a quella povera e buona
+signora.
+
+La conversazione si era fatta generale, la contessa di Verdara parlava
+a bassa voce con la sua giovane amica che si teneva vicina; quando il
+domestico, sopravvenendo, annunziò ad un tratto Ermanno Raeli.
+Nell'attenzione generale con cui gli astanti si erano rivolti verso
+l'uscio, il piccolo sussulto che la contessa non era riuscita a
+frenare passò inosservato. Tutti conoscevano, in quella società, o
+personalmente o per fama, Ermanno Raeli; nessuno si sarebbe aspettato
+però di vederlo arrivare lì in mezzo. Lo si sapeva un solitario, un
+contemplativo, un filosofo rifuggente dal consorzio degli uomini; non
+lo si era mai visto in quel mondo di cui la sua nascita gli avrebbe
+dischiuse le porte. Nel concetto dei più, Ermanno era uno spirito
+superiore; ma, come il riconoscimento della più evidente superiorità
+non è mai senza qualche riserva, che si risolve in fondo
+nell'attribuire un'altra superiorità a sè stessi, gli eleganti
+raccolti nel salotto della signora di Verdara aspettavano l'entrata di
+Ermanno Raeli per coglierlo in fallo almeno nella scienza del mondo.
+
+Essi furono disillusi completamente. La naturale riservatezza
+dell'indole, il lungo soggiorno in paesi stranieri che da una parte la
+aveva accresciuta, dandogli dall'altra la pratica delle forme,
+facevano di Ermanno, in società, una personalità fuori del comune; con
+una correttezza inappuntabile, egli si manteneva estraneo ad ogni
+partito od influenza. Passato il primo momento di attesa; visto che
+egli si presentava come ogni altro, che sosteneva fermamente gli
+sguardi indagatori fissati su di lui, che non veniva a discorrere di
+filosofia o di estetica in una adunanza di signore, ma che prestava un
+eguale ascolto a tutto ciò che si diceva, mettendo di tratto in tratto
+nel discorso una sua qualche frase sobria ed originale, i curiosi,
+disingannati, lasciarono di osservarlo.
+
+Anch'egli, in quel momento, ricuperava una relativa libertà di
+spirito. Uscendo, il giorno della visita, dal Museo nazionale,
+lasciata la contessa e la sua giovane amica, egli si era sentito in
+preda a una profonda e indefinibile agitazione. In ogni stato
+dell'animo, la coscienza è in ragione inversa della intensità; più
+un'impressione è potente, meno si può rendersene conto. L'impressione
+che quell'incontro, dapprima indifferente, aveva finito per produrre
+in Ermanno, era stato troppo forte perchè egli potesse aver cognizione
+di ciò che si operava in lui, e sceverare il timore dal piacere, lo
+stupore dall'attesa... La sua mente non era occupata se non da
+imagini: le figure supremamente graziose delle due donne con le quali
+egli aveva passata un'ora di intellettuale intimità. Durante tutto il
+tempo che era seguito, egli aveva rivissuta continuamente quell'ora,
+con la stessa intensità della prima volta, e quelle imagini così
+profondamente impresse avevano finito per obbiettivarsi, popolando, in
+una specie di allucinazione, la solitudine del suo quartierino,
+apparendo fra mezzo al verde un poco passato del suo giardino,
+seguendolo nel suo studio e mettendoglisi innanzi a intrattenerlo con
+muti sorrisi quando egli tentava di occuparsi. Una rivoluzione si era
+operata dentro di lui, egli aveva trascorsi quei giorni in una specie
+di fluttuazione ideale, incapace com'era a resistere o ad abbandonarsi
+agl'impulsi di cui non si rendeva ragione. Quel pomeriggio stesso, era
+stato inconsciamente, quasi automaticamente, che egli aveva ordinato
+al cocchiere di dirigersi verso Porta Macqueda; egli non aveva per
+nulla deciso di recarsi dalla contessa, si proponeva di voltare
+indietro appena giunto dinanzi alla sua villa, o di passar oltre.
+Com'era avvenuto dunque che dinanzi al cancello egli avesse fatto
+fermare la carrozza?... Quando noi crediamo di essere più
+indifferenti, e liberi di apprenderci a un partito piuttosto che
+all'altro, cerchiamo dunque d'ingannarci da noi stessi, ed il nostro
+partito è già preso irrevocabilmente? O nei momenti decisivi qualche
+cosa sorge dal fondo dell'incosciente per sospingerci in una certa
+via, come un'improvvisa corrente magnetica la quale sorga a
+distogliere dalla sua naturale orientazione l'ago calamitato?... La
+successione dei sentimenti, per Ermanno, era stata rapidissima. Appena
+uscito dalla sua incertezza, appena messo piede a terra, una specie
+d'ambascia erasi impadronita di lui, un terrore di andare incontro a
+qualche cosa d'arcano, un pentimento della sua risoluzione, e una
+tentazione imperiosa di tornare indietro. Se fosse stato possibile, se
+il portiere non gli fosse venuto incontro cavandosi rispettosamente il
+berretto, egli avrebbe obbedito a quella tentazione. Nitidamente, egli
+aveva scorto il motivo della sua paura: la possibilità che in casa
+della contessa si trovasse la signorina di Charmory. Fino a quel
+momento, le figure delle due donne gli si erano presentate insieme al
+ricordo, la sua attenzione si era portata, od aveva creduto portarsi
+indifferentemente sull'una e sull'altra. Ora, uno sdoppiamento si
+operava; poichè, sul punto di trovarsi in presenza della signora di
+Verdara il suo spirito restava tranquillo; mentre la sola idea che la
+signorina di Charmory potesse essere presso l'amica, lo gettava in un
+turbamento profondo...
+
+Prima di entrare nel salotto, la confusione delle sue idee era
+pervenuta al massimo grado. Entrato, scorta la giovane straniera,
+presentati i suoi saluti, l'agitazione si era venuta sedando per dar
+luogo ad una sensazione sempre più profonda di sollievo, di benessere,
+di confidenza, di serenità deliziosa. Quella sensazione si accresceva,
+perveniva al suo massimo grado quando, sul tardi, andati via i
+visitatori indifferenti, egli era rimasto solo con le due donne.
+«Rieccoci dunque insieme i _touristes_ dell'altra volta!» aveva
+esclamato, sorridendogli e prendendo fra le sue una mano dell'amica,
+la contessa Rosalia. «Maxette deve ancora veder tutto di Palermo,»
+riprese ella, «e la mia ignoranza mi atterrisce. Per fortuna, abbiamo
+nel signor Raeli la più intelligente e la più amabile delle guide...»
+Ermanno si era inclinato, ringraziando; ma la signora di Verdara
+continuò: «Non creda che si sbarazzerà presto di noi! La sequestriamo
+addirittura; non è vero, Maxette? La colpa è anche un po' sua; se non
+fosse stato così compiacente, non sarremmo adesso tentate di abusare
+di lei!» Allora, col suo leggiero accento straniero che era una grazia
+di più, la signorina di Charmory aveva soggiunto: «Il signore è stato
+veramente assai gentile...» Nell'ambiente grazioso e raccolto, accanto
+alle due giovani che si tenevano per mano e gli dicevano delle cose
+lusinghiere, Ermanno si difendeva debolmente contro la dolcezza
+dell'ora. Il giorno tramontava; un cielo d'ametista si scorgeva
+dall'alto delle finestre, che ad un ordine della contessa furono
+chiuse, mentre le lampade dai cappucci rosei ed azzurri venivano
+accese. L'aria d'intimità si faceva più grande e la conversazione
+diveniva più espansiva. Ermanno proponeva alle due amabili
+interlocutrici un itinerario di visite e di escursioni; ad ogni
+allusione che faceva intorno alle antichità dell'arte, la contessa
+chinava un poco il capo, vergognosamente, confessando la propria
+ignoranza; mentre la signorina di Charmory dimostrava una perfetta
+conoscenza del paese che era venuta a visitare. «Ha letto l'Amari?...
+Ha letto il Di Marzo?...» le chiedeva Ermanno, ed ella rispondeva di
+sì. La conversazione di lei era fatta, più che d'altro, di risposte;
+ma non era evidentemente la timidità che la faceva tacere, che la
+lasciava come assorta in un pensiero recondito. Ermanno si sorprendeva
+invece di tratto in tratto a parlare con una facilità della quale si
+stupiva pel primo. Dalle antichità di Palermo e della Sicilia, il
+discorso era passato alle questioni dell'arte contemporanea, ed in
+tutto la signorina di Charmory manifestava delle opinioni profonde,
+che quasi sempre corrispondevano con le sue. Talvolta, egli sentiva di
+essere d'un altro parere, e non era per lui un soggetto di minor
+meraviglia l'accorgersi di sviluppare gli argomenti favorevoli alle
+teorie contrarie alle proprie. Era l'antico dilettantismo critico che
+rinasceva, la naturale disposizione ad ammettere tutto e a tutto
+legittimare, o una conversione temporanea, compiutasi sotto l'impero
+della seduzione che si esercitava su di lui?... Egli non aveva l'agio
+di pensare a tutto questo, nel delizioso infiacchimento della volontà
+che lo aveva guadagnato a poco a poco e che gli aveva impedito di
+congedarsi malgrado l'avanzarsi dell'ora.
+
+Prendendo parte alla conversazione, la contessa serviva il the ai suoi
+amici, e ad un tratto sopravvenne Giulio di Verdara. «Ci sei
+capitato!» esclamò, con un risolino, nello scorgere Ermanno; poi,
+rivoltosi alla signorina Massimiliana: «È lei,» aggiunse, «che ha
+avuta la virtù di _apprivoiser_ l'amico mio!» La contessa reclamava
+allora la sua parte di merito. «In verità, ci siamo messe in due ad
+abusare della sua cortesia!...» e come Ermanno cercava di protestare,
+il conte lo interrompeva, dicendo che le sue proteste erano inutili:
+non le credeva! Egli sviluppava questa teoria: che nel consorzio così
+detto civile tutto è _posa_, tutto è _corvée_. Non era una _corvée_
+quella della signorina di Charmory, di starlo a sentire? Non era una
+_corvée_ quella di Ermanno, che avrebbe voluto essere a casa, a
+scrivere un capitolo della sua storia dell'arte?.. Versato allora
+sollecitamente il the in un'altra tazza, la contessa era venuta a
+presentarla al marito: «E questa è la _corvée_ mia, di offrirti un the
+che non meriti!...» Allora, rivolgendosi agli altri come per invocare
+la loro testimonianza: «Vedete?» riprese immediatamente Giulio, «ecco
+una decozione medicinale che si è convenuto di trovare deliziosa.
+Bisogna sorbirla, perchè è _chic_. Quando io vi dicevo!...»
+
+Un grazioso sorriso era spuntato sulle labbra abitualmente serie della
+signorina di Charmory, e fu pel suo contagio, più che per la simpatia
+di quella piccola scena tra marito e moglie, che Ermanno aveva sorriso
+anch'egli. Ma, al rumore di una carrozza che si avvicinava e che
+veniva ad arrestarsi dinanzi alla villa, fatto uno sforzo su di sè
+stesso, egli si alzò. «Si salva?...» esclamava la contessa. «Ha
+ragione! chissà quante ne sentirebbe!...» Poi, stringendogli la mano:
+«Badi che io tengo a tutte le sue promesse...» E mentre Giulio di
+Verdara insisteva nel suo scherzo, la signorina di Charmory stringeva
+anch'essa un poco, con la sua mano guantata, la mano del giovane.
+
+
+
+
+VI.
+
+
+La prima impressione provata da Ermanno Raeli quando egli uscì dalla
+villa del conte di Verdara, fu di stupore. Abituati gli occhi alla
+luce delle lampade, aveva creduto che fosse già notte; invece l'ultimo
+crepuscolo illuminava ancora il cielo. Sulle masse del verde che a
+quell'ora pareva quasi nero, un chiaror d'oro faceva intravedere dei
+vaghi contorni; i lumi erano già accesi e brillavano con fiamme larghe
+e gialle: le stelle cominciavano a luccicare e una quiete grandiosa
+regnava nel viale deserto. Camminando con gli sguardi all'alto,
+Ermanno aveva appena cansata una carrozza chiusa che si muoveva al
+passo dinanzi alla villa. In quel momento, egli sentiva nascere dentro
+di sè una specie di lirico slancio, come se nell'aria dolce, nel cielo
+purissimo, nelle masse quiete del verde qualche cosa cantasse. La muta
+armonia del tramonto, dell'adorabile mistica ora in cui, come a lenti
+giri, la luce sembra ascendere le cerule scale degli spazii infiniti,
+si riecheggiava in lui; tutto l'essere suo vibrava come in
+un'ebbrezza. Il ricordo dell'inquietudine, dell'angoscia per le quali
+era passato, si dileguava, s'inabissava in quel muto incanto. Era
+della figura, era della voce, era dello sguardo della signorina di
+Charmory che egli si sentiva deliziosamente pieno; era come una
+emanazione di lei che raddoppiava a quell'ora ogni sua facoltà vitale.
+Lo spettacolo del tramonto si svolgeva nel cielo, ma nulla
+rassomigliava al primo romper dell'alba quanto l'ultimo anelito del
+giorno, ed il chiarore d'un'alba spirituale si accendeva adesso in
+lui. Procedendo verso la città, egli fissava lo sguardo al cielo
+orientale, che si tingeva ancora d'un fioco riverbero, come per la
+promessa del nuovo giorno; e in quell'esteriore vicenda della luce e
+dell'ombra egli vedeva un simbolo dell'intima vicenda della gioia e
+della tristezza. Dopo l'agonia d'un tramonto e la nerezza fredda di
+una lunga notte polare, tornava il sole ad investirlo dei suoi raggi.
+Cercar di negarlo era adesso possibile?...
+
+La confessione che noi spesso ci facciamo dell'incapacità a spiegare
+quel che succede dentro di noi, non è quasi mai sincera; essa esprime
+tutt'al più la volontà di riconoscere ciò che nel nostro intimo
+sappiamo con la precisione più grande. In presenza di qualche cosa che
+sul principio può non avere una spiegazione, l'imaginazione percorre
+rapidamente tutta la serie dei possibili e sa ben presto a che cosa
+tenersene. L'irresolutezza di Ermanno nei primi giorni, l'esitazione
+ad attribuire alla contessa di Verdara od a Massimiliana il suo nuovo
+turbamento, erano state _volute_; fin dal primo istante, fin da quando
+la giovane straniera aveva mostrato di dividere il suo pensiero,
+pronunziando il profondo verso di Menandro, egli s'era sentito
+scuotere fino all'intime fibre, aveva sentito iniziarsi la misteriosa
+operazione di cui adesso vedeva gli effetti, nell'esaltamento a cui
+era in preda. Ed una domanda tornava con invasante frequenza al suo
+spirito: come poteva ciò essere accaduto? Non era egli divenuto
+tetragono alle seduzioni fallaci? non sapeva quel che esse costavano?
+non aveva giurato a sè stesso di non ricadere mai più nell'abisso
+antico?.. Ah! egli era che malgrado gli amari disinganni, malgrado la
+mortale repressione, lo slancio dell'anima non era vinto; e come
+prima, più di prima, dalla solitudine in cui l'aveva costretta, nella
+rinunzia che le aveva imposta, essa anelava alla comunione... Dunque,
+amava già egli la signorina di Charmory? Il sì veemente che stava per
+salirgli alle labbra si spense prima d'esser formulato. In quello
+stesso momento, una carrozza sopravvenente lo avanzava, e voltandosi a
+guardarvi dentro egli aveva scorto, alla luce crepuscolare, il vago
+profilo della giovanetta. Come una mera apparizione, essa si dileguava
+verso la rumoreggiante città, dandogli la sensazione d'un distacco
+fatale... E la città, il mondo, la folla aborrita afferrava anche lui,
+gli rumoreggiava dintorno, pareva ricordargli che egli era sua
+preda...
+
+Quando egli fu arrivato a casa sua, l'esaltazione era caduta in un
+grande sconforto. Ciò ch'egli sentiva, era di trovarsi in una
+disposizione di spirito dalla quale sarebbe stato in suo potere il
+passare alla passione, solo ch'egli avesse voluto; ma era appunto tale
+volontà che egli si risolveva in quell'ora a non avere. In una rapida
+intuizione, aveva misurata tutta la distanza che separava lui, vecchio
+di spirito, sfiduciato, ammalato, da quella creatura gentile, all'alba
+della vita, ignara degli abissi di miseria nei quali egli era caduto.
+Egli sentiva di non poter dire: _io l'amo_; ma di poter dire
+piuttosto: _io l'amerei_... In questa differenza grammaticale stava il
+secreto di tutta la sua vita. Una condizione era posta alla sua
+felicità: non avere avuta quella triste esperienza del mondo e di sè.
+E come questo non ora possibile, egli non aveva il dritto di domandare
+ciò di cui non era degno. Sedurre quella fanciulla, ottenerne l'amore
+con la promessa del suo, sarebbe stata una profanazione, un crimine
+inescusabile... Il cielo, nella sera saliente, si era fatto d'un
+azzurro tenero, d'una sfumatura infinitamente delicata, e lo
+scintillio degli astri era vivido e profondo. I fiori del suo piccolo
+giardino profumavano la mite aura autunnale. Squisito come la tinta di
+quel cielo, come il profumo di quei fiori, era il sogno che egli aveva
+visto balenare un istante; ciò che la ragione comandava era che
+restasse eternamente un sogno...
+
+La risoluzione che Ermanno Raeli aveva presa quella sera domandava,
+come principale condizione, che egli non vedesse la signorina di
+Charmory. Invece, le promesse fatte alla contessa di Verdara, delle
+quali questa aveva chiesto l'adempimento, lo misero di nuovo, fin da
+qualche giorno dopo, in presenza di Massimiliana. Erano delle visite
+alle chiese ed ai monumenti, escursioni a Monreale, a Solanto, per
+tutti i dintorni più pittoreschi; delle lunghe trottate alle falde di
+Monte Pellegrino, durante le quali l'intimità fra i varii componenti
+della comitiva si stringeva naturalmente sempre di più. Le rare volte
+che la viscontessa d'Archenval si sentiva un poco meglio, ella
+prendeva parte a quelle gite, non abbandonando però quasi mai la sua
+carrozza. Di poco maggiore della nipote, aveva un aspetto più
+fanciullesco, a causa principalmente della malattia che l'aveva
+avvizzita, accasciata e quasi rimpiccolita. Era di una magrezza
+straordinaria; dei vuoti le si scavavano sotto gli occhi stanchi, le
+mani erano ridotte d'una bianchezza e di una fragilità come di cera,
+ed un brivido di freddo le serpeggiava sempre pel corpo, malgrado le
+pelliccie ed i _plaids_ sotto ai quali si seppelliva, ed i soavi
+tepori del sole siciliano. Il visconte, attirato dalla sua passione
+per il giuoco, lasciava quasi sempre sole la moglie e la nipote, e
+Giulio di Verdara accompagnava anche raramente la contessa. Egli
+dichiarava di non comprendere nulla alle così dette bellezze
+dell'arte, quantunque poi gli artisti nell'imbarazzo conoscessero per
+prova la sua generosità. In tutto egli era così; sotto un sorriso
+inalterabile, sotto le teorie graziosamente scettiche, nascondeva una
+grande bontà, e se qualcuno credeva di prenderlo in contradizione,
+scoprendo qualcuna delle sue buone azioni, egli rispondeva che anche
+quelle erano delle _blagues_ e delle _corvées_.
+
+Accanto alla signorina di Charmory i propositi di Ermanno si erano,
+per via di continue transazioni, fiaccati. Fermo nel proposito di non
+far nulla che potesse dimostrare alla giovanetta il sentimento destato
+in lui, egli rimaneva estatico dinanzi alla sua grazia, alla sua
+delicatezza, alla sua seduzione tutta spirituale, come di creatura
+estranea al mondo sensibile. Col suo corpo esile, appena accennato
+sotto le vesti severe, con la sua andatura un poco incerta, come di
+sonnambula ignara del proprio cammino, ella pareva non aver presa
+sulla terra. Nella conversazione, non si interessava agli avvenimenti
+comuni della vita, a quei soggetti futili che formano il repertorio
+quotidiano dei salotti; la sua parola era scelta e rara. E l'occhio si
+perdeva continuamente dietro qualche cosa che ella soltanto poteva
+vedere. Cosa strana, della quale non era possibile accorgersi sulle
+prime: la signorina di Charmory non fissava mai i proprii sguardi su
+quelli dei suoi interlocutori. Nel più vivo d'una conversazione, od
+anche dinanzi ai più pittoreschi paesaggi, come quelli che le si
+svolgevano dinanzi nelle sue corse per la Conca d'Oro, il suo sguardo
+assumeva talvolta una fissità più grande; e argomenti di discussione o
+accidenti di natura, tutto pareva sparisse per lei.
+
+Ermanno si saturava del suo fascino sottile e misterioso; ora, la sua
+risoluzione, sempre più indebolita, si era modificata: egli voleva
+amare Massimiliana, d'un amore inconfessato, che doveva essere
+tormento, ma anche delizia indicibile. Nel silenzio della campagna,
+quando la piccola comitiva degli escursionisti sostava un poco, egli
+porgeva l'orecchio ai deboli ed incerti rumori prodotti dall'aliare del
+vento, dalla caduta delle ultime foglie, dal sommesso ronzìo
+degl'insetti. Nella solitudine, come tutto taceva dentro di lui, egli
+si chinava ad ascoltare il flebile concerto del germinante amore. Erano
+delle voci fioche, sussurri indistinti, bisbigli carezzanti; era un
+nome, sempre lo stesso, ripetuto pianissimo, ma incessantemente, con
+una eguale intonazione di preghiera, di devozione, di umiltà, di
+speranza... Allora, dinanzi alla visione d'un avvenire più lieto, tutta
+la sua antica tristezza si ridestava, e il sentimento era così forte,
+che egli sentiva come un'amarezza salirgli alla gola. Aveva avuta la
+tentazione di scrivere dei versi su di ciò, e ideato già un
+componimento che avrebbe dovuto intitolarsi _Il Calice_; ma non gli era
+mai accaduto di apprezzare come allora la verità del giudizio che fa
+dell'arte un esercizio di giuoco, un'attività fittizia incompatibile
+con l'impeto delle impressioni reali. Così, quando la contessa di
+Verdara gli ebbe chiesto di scrivere qualche verso nel suo album, egli
+era stato nel più grande degl'imbarazzi. Farsi pregare gli sembrava
+un'ostentazione; e da un'altra parte quel componimento che gli frullava
+per il capo era troppo chiaro: una specie di confessione che tutti
+avrebbero compresa. Poi, a tutto questo s'aggiungeva, più secreto e più
+profondo, il sentimento del ridicolo che quello strano poeta trovava
+nella poesia... Se gli uomini hanno un bisogno di elevazione, se tutto
+ciò che esce dalla miseria di ogni giorno ha un prezzo ai loro occhi,
+volentieri essi dileggiano coloro che conseguono le cose rare e che si
+costituiscono una superiorità di eccezione. Il nome di poeta, suprema
+ambizione dei cuori sensibili, finisce così per essere sinonimo di
+stravagante, e l'ammirazione per chi ci procura dei momenti di puro
+gaudio spirituale si complica d'un certo compatimento beffardo. È una
+delle infinite contradizioni umane di cui pochi s'accorgono, ma che uno
+spirito critico come quello di Ermanno doveva avvertire fino alla
+sofferenza. Poeta, egli aveva quasi vergogna di sentirsi chiamare con
+questo nome, si sentiva a disagio allo stesso modo che se si fosse
+trovato un giorno per le vie vestito della bianca tunica dei secoli
+antichi, con una cetra fra le mani e il capo incoronato d'alloro...
+Alle cortesi insistenze della contessa, egli aveva finalmente risposto
+adoperando un piccolo artifizio: finse d'aver voltato dal tedesco di
+Steiblig--un nome di sua invenzione--quel sonetto del _Calice_ che
+trascrisse nell'album della signora di Verdara firmandolo: Ermanno
+Raeli, _traduttore_:
+
+ Versato avea nel calice del cuore
+ La vita ogni amarezza: il corrosivo
+ Pianto, il Rimorso sordo accusatore,
+ La Nostalgia d'un cielo fuggitivo.
+
+ Ma come in uno strato inferiore
+ A fiocco a fiocco sempre l'adustivo
+ Fecciume scende, e il torbido liquore
+ Riede col tempo al suo nitor nativo,
+
+ Così del cuore il fiel pesantemente
+ Si raccolse nel fondo inesplorato
+ E ristagnò la calma vitrescente.
+
+ Or d'uno sguardo la potenza sola
+ I recessi del cuore ha penetrato
+ E il gusto amaro mi ritorna in gola...
+
+Malgrado il suo stratagemma, egli temeva sempre che l'allusione fosse
+afferrata; ma finì col rassicurarsi completamente. Giulio di Verdara
+gli aveva risparmiate le sue osservazioni, e la contessa pareva tanto
+caduta nell'inganno, che lo aveva cortesemente rimproverato di non
+avergli dato dei versi originali. Anche la signorina di Charmory li
+aveva letti; ma nulla faceva sospettare ch'ella avesse afferrato il
+vero senso di quelle parole. Il suo spirito sembrava sempre assente
+dalla circostante realtà; e, quanto ai suoi rapporti con Ermanno
+Raeli, Massimiliana non cercava nè sfuggiva la sua conversazione;
+quando s'impegnava, questa non era nè brillante nè varia; non verteva
+su fatti, ma sopra idee. Nella eleganza mondana d'un salotto alla
+moda, la giovane straniera metteva ancora un contrasto; la sua grazia
+pareva austera nella futilità dell'ambiente, ed ella era come un poco
+isolata da tutti. In questa specie di impenetrabilità, Ermanno aveva
+finito per fondare un pericoloso sofisma. Se egli era per la signorina
+di Charmory un indifferente, una conoscenza come tutte le altre, che
+ragione di temere avrebbe egli avuta?.. Egli non si diceva che
+quell'indifferenza ora considerata compiacentemente, avrebbe potuto
+presto o tardi formare nel suo intimo un soggetto di disperazione; che
+tutti i suoi voti sarebbero stati perchè si dissipasse; egli non
+voleva pensare all'avvenire; non domandava altro che l'estasi di quei
+giorni durasse. La voce profonda diceva di troncare sul nascere ogni
+speranza, di sottrarsi ad ogni lusinga; e talvolta egli si chiudeva
+per qualche giorno nella sua solitudine, cercava di riprendere le
+occupazioni di un tempo; ma tutto gli pareva ora inutile e vuoto. Con
+uno di quei rapidi voltafaccia così naturali in lui, non gli sembrava
+più possibile di vivere se non nell'intimità di altri esseri; ed era
+un affetto fraterno che lo aveva legato ai Verdara, come se fra essi
+gustasse per la prima volta, dopo la morte dei suoi, le gioie serene
+della famiglia.
+
+Ma passare accanto a Massimiliana di Charmory in mezzo alla folla, e
+non accorgersi di nessuno, non sospettare neanche le altre esistenze;
+essere tutto all'incanto di una comunione spirituale, col vivo
+sentimento che essa avrebbe formato il più puro profumo della
+ricordanza: era una di quelle cose che lo riconciliavano con la vita.
+Questo, anche meno, gli bastava. Solo, lontano da lei, il ricordarla,
+il ricostruire tutte le frasi che ella aveva pronunziate, il
+raffigurarsela in tutti gli atteggiamenti che aveva presi, il chiudere
+gli occhi e pensare soltanto: «Ella esiste,» lo manteneva in uno stato
+di beatitudine, di fiducia così salda, che egli si sentiva diventato
+veramente un altr'uomo.
+
+
+
+
+VII.
+
+
+All'occhio d'un osservatore superficiale, nulla trapelava della
+inclinazione che Ermanno Raeli sentiva ogni giorno più grande per la
+signorina di Charmory; le persone che il cambiamento operatosi nella
+sua vita impressionava, avrebbero potuto egualmente sospettare che le
+sue assiduità fossero rivolte alla contessa di Verdara. E poichè il
+supremo disinteresse e l'interesse supremo tolgono egualmente
+l'opportunità della percezione, la contessa si era del tutto illusa
+sul conto dei sentimenti di Ermanno. Egli è che, malgrado la sua
+resistenza, ella aveva finito per amarlo...
+
+Col suo spirito vivace, critico e polemista--se questa parola vale a
+definire la speciale qualità che consiste nel non arrendersi mai, nel
+trovar sempre qualche argomento o qualche partito per rispondere o per
+ripiegarsi--pronta a cogliere i contrarii aspetti delle cose e dal
+loro contrasto a farsene un equo concetto, Rosalia di Verdara era
+naturalmente difesa contro i colpi di testa, gli esaltamenti, le prime
+impressioni e le esagerazioni di ogni sorta. Se a questo si aggiunga
+un sentimento vivissimo dei proprii doveri e una sincera gratitudine
+per la costante fiducia dimostratale dal marito, si comprenderà
+facilmente come ella non potesse esser tentata dalle seduzioni che si
+erano un tempo spiegate contro di lei. Poi a tutto questo si era
+aggiunta una reputazione di scetticismo, di indifferenza, di
+impermeabilità, che aveva ancor essa contribuito a difenderla. In
+questa situazione di spirito, la prima impressione destatale da
+Ermanno era stata una specie di curiosità dinanzi a quella singolare
+figura di asceta giovane e distinto, di filosofo elegante, di
+siciliano mezzo tedesco, senza accento nella pronunzia e senza
+risoluzione nella vita. Quel tipo offriva molti lati alla critica
+mordace della contessa, ne offriva perfino troppi; ora, quando si
+trovano nello stesso tempo troppe cose capaci di fare impressione, vi
+è una grande probabilità perchè nessuna di esse ne faccia. Era quello
+che accadeva a Rosalia di Verdara. Ermanno Raeli era troppo curioso,
+usciva troppo dall'ordinario, perchè ella gli applicasse il suo
+ordinario sistema d'esame e si potrebbe dire di decomposizione.
+Rimaneva stupita. La serietà di Ermanno spegneva il suo riso; la
+tristezza che leggeva in lui disturbava la sua serenità. Tutto ciò
+finiva per contrariarla. Sul principio, aveva potuto sospettare un
+momento che Ermanno rappresentasse; ma presto aveva riconosciuta tutta
+l'assurdità di un simile sospetto. Da ogni suo atto, da ogni sua
+parola, non traspariva forse in lui una grande, un'assoluta sincerità;
+una sincerità che volentieri si sarebbe chiamata ingenua? Dalla
+stupefazione alla contrarietà, il sentimento della contessa aveva già
+fatto un passo, tanto più pericoloso quanto meno apparente. L'avrebbe
+egli dunque vinta su di lei? Non si sarebbe mai detto! E si era data
+ad attaccarlo. Aveva già perduta la padronanza di sè. I suoi piccoli
+attacchi si spuntavano contro la superiorità di Ermanno. Di questa
+superiorità, Rosalia si accorgeva ogni giorno di più; ella si
+accorgeva della bontà del cuore, della elevatezza della mente, della
+nobiltà dei sentimenti di colui che ella considerava come un naturale
+avversario. Un avversario molto strano, intanto; che la ricercava, che
+pareva dimenticare in presenza di lei la sua malinconia, che
+trascurava le sue ordinarie abitudini, che si riconciliava, dal
+momento che l'aveva conosciuta, con quel mondo dal quale pareva avesse
+fatto divorzio. Che quella trasformazione fosse opera propria? Ed i
+versi del _Calice_ erano venuti in buon punto a confermarla nella
+propria lusinga:
+
+ Or d'uno sguardo la potenza sola
+ I recessi del cuore ha penetrato
+ E il gusto amaro mi ritorna in gola...
+
+Ella non aveva creduto un solo momento alla traduzione dallo Steiblig;
+aveva subito compreso che quella era una confessione personale, di cui
+aveva riconosciuto in sè stessa l'oggetto. Ed erano dei sorrisi
+interiori che fiorivano in lei, una compiacenza intima in cui si
+cullava all'idea di avere addomesticato quel mezzo selvaggio,
+facendolo ricredere, aggiogandolo al proprio carro come un trofeo di
+vittoria... Intanto, ella si lasciava andare al piacere di quella
+intimità, godeva di tutti i vantaggi d'un'amicizia come quella di
+Ermanno, si abituava al suo modo di pensare; a poco a poco,
+inavvertitamente, lasciava che si operasse in se stessa quella
+metamorfosi che aveva ideato di promuovere in lui.
+
+La lusinga della contessa era tanto più verosimile, in quanto che, se
+Ermanno non faceva nulla per dimostrare alla signorina di Charmory ciò
+ch'egli sentiva, questa si rivelava, nella intimità da cui era legata
+a Rosalia, sempre più estranea ad ogni interesse mondano. La sua
+malinconia, la sua riservatezza si erano fatte, a misura che il suo
+soggiorno in Sicilia si prolungava, più grandi; tanto grandi che i
+primi allarmi si erano destati nella contessa, col timore che quella
+crescente freddezza potesse dipendere da un principio di gelosia. Ma
+portata così ad osservare da vicino l'amica e la famiglia di lei, ella
+era ben presto arrivata a domandarsi piuttosto se qualche cosa di
+intimo, di secreto non si nascondesse fra quelle persone, sotto la
+disinvoltura ammanierata del visconte, la lenta agonia della moglie e
+la precoce e crescente tristezza di Massimiliana. Durante il suo
+soggiorno di Parigi, ella non aveva osservato nulla di simile. Certo,
+Massimiliana non era mai stata molto vivace; rimasta orfana e povera
+abbastanza tardi per misurare la profondità della propria disgrazia,
+raccolta da quello zio che credeva d'aver fatto tutto per lei quando
+l'aveva assicurata contro le difficoltà materiali dell'esistenza in
+cambio della libertà che la reciproca compagnia delle due donne gli
+consentiva; diventata in un certo modo infermiera della viscontessa,
+la cui salute cagionevole era fin da quel tempo alterata dai
+dispiaceri che il marito col giuoco, il padre con la galanteria, le
+procuravano, Massimiliana non aveva molti argomenti di gaiezza nel
+proprio animo e nell'ambiente in cui viveva. Ma dalla serietà di quel
+tempo, alla tetraggine che ora di tratto in tratto sorprendeva nei
+suoi lineamenti quasi disfatti, la distanza era molta. Più la contessa
+studiava quella famiglia, più le sue vaghe apprensioni crescevano.
+Talvolta, ella avrebbe voluto parlare a suo marito degli stranieri
+dell'_Hôtel des Palmes_, dirle i suoi sospetti, sentire ciò che egli
+stesso ne pensava; ma dacchè l'imagine di Ermanno Raeli le stava
+sempre dinanzi, qualche cosa le faceva morire sul labbro le confidenze
+che era sul punto di fare al marito. Ella non aveva certamente nulla
+da rimproverarsi, nè un atto, nè una parola, e non pensava alla
+possibilità che fra lei ed Ermanno vi fosse altro che quella affinità
+inconfessata, ma infinitamente dolce nella sua purezza. Ella non aveva
+amato d'amore il conte Giulio; glie l'avevano dato, ella lo aveva
+trovato avvenente nella sua figura di giovane militare in ritiro,
+malgrado alcune ciocche di capelli grigi sulle tempie, che
+dimostravano però come egli avesse vissuto e gli davano un'altra
+attrattiva. I loro caratteri allegri sopra un fondo di bontà si erano
+convenuti; da persone di spirito, non avevano domandato di più. La
+vita era trascorsa per loro facile e lieta, in una mutua libertà
+consentita dalla profonda fiducia reciproca. Di quella fiducia, la
+contessa contava bene di esser sempre degna. La coscienza della sua
+propria forza, l'esperienza della nobiltà d'animo di Ermanno, per cui
+l'amicizia era sacra, non le facevano nutrire nessuna preoccupazione
+per l'avvenire. Ciò che ella domandava, era che il giovane le stesse
+vicino, che si chiamassero col soave nome di amici, che fossero l'uno
+per l'altro quella specie di giudice invisibile, di genio tutelare,
+sempre presente nella coscienza e la tacita approvazione del quale si
+sollecita in tutti gli atti della vita, nei più importanti come nei
+più minuti... Le donne sono maestre in questa specie di accomodamenti,
+che permettono loro di abbandonarsi alle dolcezze del sentimento senza
+credere di mancare al proprio dovere; ma la contessa Rosalia aveva uno
+spirito troppo acuto per non sentire, dentro di sè, la sostanziale
+incompatibilità fra quelle tendenze. Era per questo che ella, malgrado
+volesse persuadersi di non far nulla di male, aveva perduta l'antica
+serenità dinanzi al marito, con una soggezione crescente che metteva
+una freddezza nei suoi rapporti con lui.
+
+Da parte di Giulio di Verdara, nulla v'era di mutato nelle sue
+relazioni con la moglie; ed egli pareva tanto meno essersi accorto dei
+nuovi sentimenti nati nell'animo di lei, che spesso egli era il primo
+a parlarle di Ermanno Raeli con quel tono di leggiero _persiflage_
+sotto al quale soleva nascondere tutti i suoi affetti e tutte le sue
+opinioni. Fu dunque senza nessuna istigazione da parte della contessa,
+e quando il pensiero di lei si era già distolto dagli stranieri
+dell'_Hôtel des Palmes_, che Giulio di Verdara, tornando una sera dal
+circolo, rivelò a sua moglie una circostanza per cui si risvegliarono
+in lei gli antichi sospetti. «Che giuoco disperato!» aveva cominciato
+per esclamare il conte, ancora sotto la impressione di ciò che aveva
+visto. Nel giro di poche ore, d'Archenval aveva perduta e vinta una
+fortuna, e si era finalmente alzato dal suo posto con una perdita
+netta di quaranta mila lire... «Il suo sangue freddo,» soggiungeva
+Giulio di Verdara, «finisce per far male, specialmente quando si
+pensa...» Ma si era ad un tratto arrestato, con uno scrupolo di
+propagare una notizia riguardante l'onore d'un uomo al quale stringeva
+ogni giorno la mano. La curiosità della contessa si era intanto
+svegliata, ed allo sguardo interrogativo che aveva rivolto al marito,
+questi aveva ripreso: «A te, infine, posso dir tutto: il visconte non
+s'è ancora messo in regola con gli ultimi suoi debiti. Stasera ho
+sentito qualcuno che già comincia a mormorare...» Rosalia di Verdara
+ascoltava con attenzione quella confidenza che le dava la conferma
+delle irregolarità sospettate. Se quelle estremità a cui il visconte
+si riduceva spiegavano il dolore della signora d'Archenval, in che
+modo potevano determinare la cupa tristezza di Massimiliana? E perchè
+il padre della viscontessa non veniva a mettere con l'autorità sua un
+riparo alla rovina del genero?.. Ella teneva per sè tutte quelle
+domande: «E non pagherà?..» chiese soltanto al marito, perchè egli
+continuasse a manifestarle ciò che pensava. «Ma....» riprese il conte,
+con delle nuove reticenze, «io non so se debbo dirti... Ecco: l'altro
+ieri mi ha chiesto in prestito, per qualche giorno, una somma... Non
+ho saputo dir di no. Voleva firmarmi delle cambiali; dice che ha
+telegrafato a suo suocero. Pare che questo suo suocero invisibile
+rappresenti una specie di divina provvidenza...» Dopo qualche momento
+di silenzio, la contessa esclamò: «È una famiglia un poco strana,»
+riassumendo con quella parola il proprio pensiero. Il conte, che
+passeggiava per la stanza, soggiunse: «Lo credo anch'io... E forse non
+arriveremo a spiegarla. D'Archenval ha espresso l'intenzione di
+lasciar la Sicilia.» Dopo una piccola pausa, si fermò, e guardando sua
+moglie quasi per studiare l'effetto che le sue parole avrebbero
+prodotto in lei, continuò: «La partenza di Massimiliana lascerà, come
+si dice, un vuoto!...» La contessa, che quell'annunzio non lasciava
+indifferente, rispose: «Oh, certo; io le voglio molto bene, povera
+Maxette...» Ma il conte non le aveva dato il tempo di finire: «Non
+parlo di te!..» A quelle parole, che suo marito aveva pronunziate con
+una intonazione scherzosa, la contessa aveva alzato gli occhi su di
+lui. Repentinamente, un'inquietudine era sorta in lei; una
+inquietudine nel primo momento assai vaga, ma crescente con tale
+rapidità, che finiva per darle la sensazione d'una stretta al cuore.
+Ciò che ella ora temeva, era d'indovinare l'allusione di Giulio; ma
+l'ipotesi le era parsa così assurda, così repugnante, che con voce
+calma, quasi indifferente, ella gli domandò: «Di chi parli
+dunque?..»--«Ma di Raeli, per bacco!..»
+
+Indifferente in apparenza, il conte si era accorto da un pezzo della
+simpatia di sua moglie per l'amico; ma se da una parte la stima che
+aveva per Rosalia e dall'altra la fatta scoperta dell'amore di Ermanno
+per Massimiliana, lo assicuravano contro ogni pericolo, egli metteva
+ora una specie di piacere un poco cattivo nel togliere alla donna ogni
+più lontana illusione. Era la prima volta che sua moglie gli aveva
+dato ragione di sospettare, e l'idea del pericolo lo aveva sul
+principio turbato un istante. Non aveva mostrato il suo turbamento
+come non mostrava nessun altro moto dell'animo; ma per una reazione
+frequente, la sicurezza riacquistata non lo faceva indulgente verso
+l'oggetto della passata preoccupazione. «Non hai tu visto come guarda
+Massimiliana?» diceva; «ci vuol poco a capire che si è messo in testa
+di esserne innamorato! E i tipi di quel genere non si smontano
+facilmente...» Con una mano afferrata al bracciuolo della poltrona,
+con l'altra strettamente increspata fino a conficcarsi le unghie nella
+palma, la contessa faceva degli sforzi su di sè stessa per non gridare
+al marito: «Taci!.. Tu non sai quel che dici!... È un'assurdità...» ma
+il conte proseguiva, scherzosamente impassibile: «Quando la vede, gli
+ridono gli occhi. O perchè avrebbe mutato gusti, genere di vita? Non
+ti sei accorta di nulla? Ma l'ha perfino scritto sul tuo album...
+Tutti dicono che finirà per domandarla in moglie...»--«Taci!... Non
+vedi che mi fai male?...» avrebbe ora voluto gridargli la contessa
+Rosalia, subitamente ridotta a riconoscere la verosimiglianza di ciò
+che quello asseriva; ella doveva invece frenarsi, nascondere il
+tumulto che le si scatenava nell'anima e che le preparava una notte
+d'angoscia... Era dunque vero? Ella non si era accorta che Ermanno
+Raeli amava la signorina di Charmory? Fino a che punto si era dunque
+lasciata prendere, se si era così grossolanamente ingannata? Era vero,
+sì... ella ricordava ora mille piccoli particolari, mille indizii
+minuti, il tono con cui Ermanno aveva detto una parola, la vivacità
+con la quale aveva difesa un'opinione di Massimiliana, l'irrequietezza
+manifestata quando non l'aveva trovata da lei--da lei che si era
+creduta l'oggetto di quelle attenzioni... Era vero; ma ella si
+ostinava a non crederlo, cercava di negare ogni valore a quei sintomi
+sui quali l'opinione di suo marito si era fondata, di persuadersi che
+Ermanno era troppo serio, troppo freddo, troppo superiore per
+innamorarsi così, di punto in bianco... Ed ella non si accorgeva
+neppure che quell'argomento si ritorceva contro di lei, che era
+egualmente inverosimile, per la stessa ragione, ch'egli amasse lei. A
+quella conclusione della fredda logica dinanzi alla quale bisognava
+che ella sacrificasse il suo sentimento egoistico, ella si acquetava
+più volentieri, per la specie di consolazione negativa che almeno le
+procurava: Ermanno non amava lei, ma non amava neppur l'altra;
+entrambe erano eguali... Allora, l'angoscia della contessa si faceva
+nuovamente più viva: no, non erano eguali! come avrebbe ella potuto
+lottare con Massimiliana? Ella era la moglie d'un altro; ella non
+poteva dargli ciò che non era più suo; amarlo era un delitto! Suo
+marito era un amico di lui; i più atroci rimorsi avrebbero funestato
+in entrambi ogni possibile gioia. Invece, Massimiliana...--ma,
+arrivata ad ammettere che niente avrebbe potuto opporsi alla felicità
+di quei due, un sordo dispetto le invadeva l'anima: ella non voleva
+che quella felicità si compisse!... Non era lei la stessa donna che,
+prima, quando la gelosia non le era entrata nell'anima, aveva
+rifiutato di pensare che i suoi rapporti con Ermanno avrebbero potuto
+modificarsi? Non si era ella proposto di combattere la tentazione, di
+non aver mai nulla da rimproverarsi? Bisognava dunque che la virtù e
+la colpa non avessero nulla di meritorio o di riprovevole, che fossero
+il risultato di circostanze felici o disgraziate, se ora, perduta la
+sicurezza che il cuore di Ermanno fosse suo, ella intravedeva la
+possibilità di passar sopra ad ogni ostacolo per acquistarlo?...
+Fuggire dunque con lui, abbandonar la sua casa, fargli tradire
+l'amico, tradire ella stessa: ecco ciò che avrebbe potuto... Non erano
+più forti, più allettatrici, più potenti le voluttà che ella poteva
+dargli, a petto delle ingenuità d'una passione da collegiali, come
+quella che Massimiliana poteva solo promettergli?... Poi ancora il
+corso dei suoi pensieri prendeva un'altra piega: ella si domandava che
+cosa aveva a temere da Massimiliana, così indifferente a tutto, così
+piena d'uno sconforto che si leggeva negli sguardi sdegnosi di
+fissarsi su qualcuno o su qualche cosa? Era probabile che ella
+rispondesse all'amore di Ermanno, il giorno che egli lo avrebbe
+manifestato? E quell'esistenza enimmatica della sua famiglia, la
+condotta del visconte, quella partenza improvvisa, non erano
+altrettante ragioni che dovevano rassicurarla?... Poi ancora ella
+dubitava di tutto, la sua fiducia svaniva, una specie di delirio
+s'impadroniva di lei durante quella notte insonne e agitata. Le sue
+idee si confondevano, le imagini perdevano la loro chiarezza;
+assopitasi un istante, un terror vago, come fra tenebre minacciose, la
+risvegliava di scatto... Col nuovo giorno, la sua decisione fu presa:
+ella stessa avrebbe fatto in modo da apprendere la verità, da
+strappare ad Ermanno una confessione. Come? Non lo sapeva ancora;
+sapeva soltanto che quell'incertezza era la morte.
+
+
+
+
+VIII.
+
+
+Era già arrivata la novena di Natale, e il tempo si manteneva d'una
+serenità e d'una mitezza primaverili. Nei giardini d'aranci della
+Conca d'Oro, tra il verde cupo del fogliame quasi metallico, i frutti
+cominciavano ad occhieggiar gaiamente; e lungo le vie, attorno alle
+nicchie delle imagini sacre, se ne vedevano dei festoni, delle
+ghirlande artisticamente disposti. La melodia lenta e dolce della
+cornamusa risuonava da tutte le parti, come ripercossa dall'eco, nelle
+case più umili, nei chiassuoli, lungo le strade, e metteva tutto
+intorno una festività ridente e composta, diceva le gioie della pace,
+la poesia del focolare.
+
+Fuggendo la baraonda cittadina, con un bisogno di concentrazione nel
+movimento, Ermanno Raeli se ne andava a cavallo per la campagna, ora
+slanciandosi al trotto, ora proseguendo al passo secondo l'umore del
+suo svelto ed elegante animale o le folate dei proprii pensieri. Egli
+non sapeva quale via tenesse; non vedeva nulla dinanzi a sè, con lo
+sguardo fisso lontanamente, ad una visione gentile.... Gentile, sì,
+era il termine che le conveniva. Gentile era la serietà del suo
+spirito, gentile era l'espressione dei suoi lineamenti, gentile era in
+ogni suo atto, in ogni sua parola.... Così lontano da lei, con la sola
+sua imagine spiritualizzata dinanzi, egli si sentiva colmato d'una
+felicità interiore, d'un gaudio muto ed intraducibile. L'aria odorosa
+che respirava, il tepido sole che lo riscaldava, il verde e l'azzurro
+che sorridevano, tutto gli dava un profondo benessere... Da qualche
+tempo, restando accanto a lei, sfiorando la sua veste, respirando
+l'impercettibile profumo che emanava dalla sua persona, fissando il
+movimento delle sue labbra mentre ella parlava, egli si sentiva, suo
+malgrado, vinto da un indefinibile turbamento. Il profumo carnale del
+suo guanto, ch'egli aveva una volta raccolto, gli aveva procurato una
+specie di vertigine, un'ebbrezza così dolorosa, che aveva creduto di
+svenire...
+
+Egli è che per Ermanno Raeli la signorina di Charmory era una pura
+Idea, armoniosa, impersonale ed intangibile; era lo stesso amore con
+tutto ciò che esso ha di immacolatamente spirituale. In lei, egli non
+aveva potuto vedere la donna. Ella passava, come un soffio; si pensa
+forse ad afferrare qualche cosa d'alato e d'incorporeo?... Un incontro
+rarissimo delle disposizioni del proprio spirito con le circostanze
+esteriori, aveva dato a questo sentimento di ideale idolatria una
+forza straordinaria. Ciò che egli conosceva fin là dell'amore, era
+l'intollerabile. Dalla prima profanazione fredda e brutale, ma almeno
+spoglia d'ogni illusione, all'esperienza della menzogna che come un
+corrosivo aveva profondamente intaccato il suo cuore, e alla febbrile
+compiacenza nel vizio che aveva finito di amareggiarlo, egli non aveva
+visto che uno spettacolo di degradazione continua. Uscito da quella
+miseria, egli s'era fatto estraneo al mondo, attingendo nel disgusto
+del ricordo e nell'inclinazione alla vita speculativa la forza di
+resistenza contro ogni nuova tentazione. Ma ciò ch'egli domandava,
+nell'intimità impenetrabile della propria coscienza, con tutto il
+fervore della sua contenuta aspirazione, e disperando di raggiungerla
+mai, era sempre l'indissolubile unione degli spiriti, l'intelligenza e
+la rispondenza delle anime. Ciò che gli bisognava era di comprendere e
+di esser compreso da un'altra creatura, di vivere in uno scambio di
+pensieri, di idee, di sentimenti, tutta la vita più intima dello
+spirito e del cuore, con la parola e con lo sguardo, in una confidenza
+assoluta. E subitamente la vista della signorina di Charmory gli aveva
+rivelato che quella felicità era possibile. Sì, egli lo riconosceva,
+lo diceva quasi materialmente, a mezze labbra, durante quella
+passeggiata mattinale, nel cospetto del più clemente cielo: egli amava
+Massimiliana, perchè ella era come l'aveva sognata; l'aveva amata
+unicamente fin dal primo momento che l'aveva vista ed ascoltata;
+intanto che ella aveva parlato, una voce interiore gli aveva detto:
+_Eccola!_... Quello che avrebbe dovuto fare, sarebbe stato questo:
+prenderla per mano, e andar via, dritto innanzi, cogli occhi al cielo
+dal quale ella scendeva... A sua volta, lo amava ella? Formidabile
+quistione, che egli non poteva risolvere perchè non osava
+approfondirla. Ella era veramente per lui qualche cosa di misterioso,
+di sacro: toccare un lembo della sua veste, la punta d'un suo dito,
+gli sarebbe parso un sacrilegio. Con la sua espressione
+nostalgicamente estranea al mondo circostante, con la sua figura
+vaporosamente leggiera, ella aveva dato forma al suo sogno, lo aveva
+prolungato nella realtà. Egli si era risvegliato il giorno in cui
+aveva incominciato a intravedere, dietro la spirituale figura, la
+creatura umana...
+
+Ermanno Raeli aveva un bell'essersi trasformato, la vita esteriore
+aveva ben potuto riprenderlo: il pensiero analitico restava sempre il
+modo principale della sua attività. E con un'angoscia crescente egli
+aveva visto rideterminarsi l'antica incompatibile dualità della sua
+natura, in presenza d'una sollecitazione così potente come quella alla
+quale egli si trovava ora esposto. Amando la signorina di Charmory,
+egli si sentiva struggere di tenerezza all'idea della sua solitudine,
+della mancanza d'un grande affetto che invigilasse costantemente su di
+lei, della sua stessa lontananza dalla patria, dal cielo che l'aveva
+vista nascere, dagli uomini che parlavano il suo stesso linguaggio.
+Darle tutto, esserle tutto: patria, famiglia, tutela; guidarla ed
+esserne guidato nello instabile mar della vita: quale superbo
+miraggio! Esso si dissipava, sempre, non appena contemplato un
+istante. La visione dei suoi antichi amori gli si ripresentava allo
+spirito con una precisione invasante, e dall'intimo essere suo saliva
+una muta ribellione contro la possibilità di vedere l'imagine di lei
+al posto delle altre, contro l'assimilazione di quell'amore agli
+antichi... Sotto l'impero di una violenta disillusione, egli aveva
+negato fede all'ideale, aveva creduto unicamente all'impeto cieco
+degl'istinti primitivi, aveva dissipate le ricchezze della fibra nelle
+stupide orgie; ma come i dannati baudeleriani, per l'operazione di un
+mistero vendicatore, egli anelava ora ai più alti cieli spirituali.
+L'idea della carezza fisica era per lui insoffribile; ciò che egli non
+poteva ammettere, era la macchia al liliale candore, l'offesa alla
+purezza della fronte adorata. Per questo egli tremava in presenza di
+lei, non osava guardare all'avvenire e si era quasi ridotto a
+fuggirla. Egli si faceva sdegno e ribrezzo, tutta la propria persona
+gli pareva attaccata da una lebbra mostruosa ed insanabile; non che
+fare un passo per accostarsi alla gente, egli doveva aver la virtù di
+condannarsi ad un isolamento perpetuo...
+
+A poco a poco, ed a misura che la serie dei tristi pensieri si
+svolgeva, un'espressione di abbattimento scacciava in lui la serenità
+di poco prima. Il suo cavallo, scuotendo la testa fine ed
+intelligente, si cercava oramai da sè la sua via. Tutto al turbamento
+che gli guadagnava l'animo, Ermanno si domandava perchè non aveva
+conosciuto prima la signorina di Charmory, quando egli non era ancora
+precipitato in fondo a quell'abisso; o perchè, essendovisi oramai
+ridotto, aveva dovuto conoscerla; e come nessuna voce in lui
+rispondeva a quel disperato dilemma, egli alzò un poco gli occhi al
+cielo. Esso era sempre d'un azzurro senza macchia; ma in alto, allo
+zenith, fissandolo intensamente, l'azzurro diventava quasi nero, come
+se non potesse vincere l'eterna notte regnante negli spazii. Era una
+nerezza egualmente intensa che, nei sostrati del proprio pensiero,
+oltre alle seducenti e superficiali parvenze, Ermanno aveva scorto; e
+durante quella paurosa contemplazione, l'attività psichica s'era
+spenta in lui... Un rumore lontano, ancora sordo, lo ricondusse alla
+coscienza di sè. Era presso alla piccola borgata di Pallavicino; le
+due masse imponenti di Monte Pellegrino e del Castellaccio, con il
+prolungamento del Monolfi e del Gallo, si facevano fronte lasciando
+fra di loro una piccola valle gaia di verde. Per la via, passavano dei
+carri; e dei contadini, con l'ereditario rispetto verso i signori, si
+cavavano il berretto, incontrandolo. Ma come egli s'accorse d'una
+carrozza che s'avvicinava da Palermo, si ricompose subito, strinse le
+redini con mano salda e si rizzò sulla sella nell'attitudine di una
+persona tutta intenta a guidare pei buoni passi il proprio cavallo.
+Egli non voleva che dei curiosi, che degli indifferenti,
+sorprendessero la sua preoccupazione; il possibile incontro di visi
+conosciuti lo turbava anticipatamente, e più la subitanea e istintiva
+previsione di trovarsi dinanzi a _lei_... Rapidamente avvicinatasi con
+un insistente schioccar della frusta, la carrozza si arrestò a pochi
+passi da Ermanno. Il sangue aveva dato a questi un tuffo violento
+nello scorgere Giulio di Verdara che guidava il legno, dove stavano la
+contessa e le sue amiche dell'_Hôtel des Palmes_... «Buona
+passeggiata!» gli gridava il conte, salutandolo con la mano, «Saresti
+per caso in servizio di avanscoperta?...»--«Perchè?...» domandò il
+giovane che si era accostato alla carrozza, col cappello in mano, e
+salutava le signore. «Esploravi tutt'intorno come per sorprendere il
+nemico!...»--«E noi la facciamo prigioniero!...» aggiunse la contessa,
+invitandolo ad accompagnarli e rimproverandolo amabilmente per la sua
+lunga assenza, della quale egli si scusava con pretesti mediocri.
+
+Ermanno si era messo a cavalcare dalla parte della viscontessa
+d'Archenval, alla quale, nelle poche volte che l'aveva incontrata,
+aveva dimostrata una simpatica premura. Le sue sofferenze, i rapporti
+che passavano fra lei e Massimiliana, gliela facevano considerare con
+raddoppiato interesse; e come la viscontessa aveva una volta
+dichiarata la sua passione per i fiori, egli gliene aveva mandato
+spesso interi canestri. La signora d'Archenval ricambiava cordialmente
+la sua simpatia, ed in quel momento stesso lo ringraziava, col sorriso
+un po' triste d'inferma, dei suoi doni gentili. Ermanno fissava di
+tratto in tratto lo sguardo sulla signorina di Charmory, che gli stava
+di fronte. Ella spariva sotto un mantello-veste di panno grigio con
+striscie di _petit gris_, e girava un'occhiata distratte per il
+paesaggio. La viscontessa, sepolta fra le pelliccie e i _plaids_ su
+cui teneva dei mazzi di fiori campestri, aveva le magre guancie
+soffuse d'un leggero incarnato e respirava con le labbra un poco
+dischiuse, battendo spesso le palpebre. La sua figura disfatta formava
+uno strano contrasto accanto alla contessa Rosalia, che portava un
+mantello di lontra foderato di raso rosso e un cappello a barca di
+feltro muschio, e che, piena di salute e di vivacità, era quasi sola a
+mantenere, dal suo posto, la conversazione con Ermanno, come
+consentivano il moto della carrozza e del cavallo.
+
+Sfoggiando tutte le risorse del suo spirito, ella faceva uno sforzo
+dentro di sè perchè nessuno si accorgesse dell'agitazione dalla quale
+si sentiva dominata. Dopo una lunga e vana attesa, ella si vedeva
+finalmente Ermanno d'accanto; ma in condizioni tali che il porre ad
+effetto il proprio disegno non era possibile. Cercava nondimeno di
+trarre profitto della circostanza per osservare il contegno di lui in
+presenza di Massimiliana; ma nulla poteva in quel momento rivelarle
+ciò che ella aveva paura di scoprire. Ermanno guardava la signorina di
+Charmory come le altre sue vicine, ma pareva più presto occupato del
+suo cavallo, il quale, in vicinanza del legno, scuoteva la testa,
+recalcitrava, e non si chetava un poco se non quando il cavaliere
+prendeva ad accarezzarlo con la mano e a parlargli quasi all'orecchio.
+
+Vi era una specie di amor proprio che consigliava alla contessa di
+spiegare tutta la sua più elegante disinvoltura dinanzi ad Ermanno,
+quasi perchè egli potesse, notandola, apprezzare il contrasto col
+mutismo triste di Massimiliana. Dall'alto del cocchio, facendo
+schioccare continuamente la sua frusta, Giulio di Verdara entrava da
+parte sua, con qualche rapida esclamazione, a pigliar parte alla
+conversazione. Come la carrozza fu giunta in vicinanza delle prime
+case di Pallavicino, moderò la sua corsa e vedendo che il cavallo di
+Ermanno ricominciava ad imbizzirsi: «Facciamo una cosa!» disse
+all'amico: «Lascialo montare a me, tu salirai in carrozza.»
+
+Intanto che il conte ed Ermanno scendevano, il primo da cassetta,
+lasciando le redini al _groom_, e il secondo da cavallo, Rosalia di
+Verdara aveva chiesto alla signora d'Archenval se si fidava di fare
+due passi. «Mi proverò!..» aveva risposto la viscontessa, che il moto
+e l'aria dolce avevano animata, e le amiche erano anch'esse discese
+dal legno, di cui Ermanno aveva dischiuso lo sportello. Intanto che
+Giulio di Verdara si spingeva innanzi, al trotto del cavallo
+completamente rassicurato, la piccola comitiva si era messa in
+cammino, seguita a breve distanza dalla carrozza vuota. La contessa
+dava il braccio alla signora d'Archenval, e Massimiliana ed Ermanno si
+tenevano al loro fianco; ma ben tosto, per la lentezza con la quale la
+sofferente era costretta ad incedere, i due giovani si erano trovati
+inavvertitamente un poco innanzi. Tutta avvolta, nel suo mantello, con
+le braccia e le mani nascoste dentro di esso, la signorina di Charmory
+si perdeva fra quei larghi contorni e solo il suo profilo purissimo si
+disegnava sotto la _toque_ d'una tinta scura. Restando solo per la
+prima volta con lei, una trepidazione crescente si era impadronita di
+Ermanno. Nel mentre qualche cosa di armonioso vibrava nell'animo suo
+all'imprevedibile fortuna di quell'incontro, egli avrebbe voluto esser
+lontano, tanto dolorosa finiva per essere l'emozione cagionatagli
+dalla vicinanza di Massimiliana. Poi, che cosa dirle, se non il
+sentimento che gli divampava dentro; di che cosa parlarle, se non
+dell'amor suo? Ma, al tempo stesso che egli si confermava nel
+proposito di non far nulla per dimostrarle ciò che provava, egli
+pensava alla difficoltà di trovar parole con le quali tradurre la
+propria emozione, con le quali dire a Massimiliana l'angosciosa
+delizia che la sua presenza gli procurava, l'esclusiva passione di cui
+egli era pieno. La stessa ipotesi d'una dichiarazione, d'una formula
+convenzionale da recitare, gli pareva inammissibile; e in quel
+tormento di sentirsi pieno d'un'idea e di non volerla e di non poterla
+esprimere, fu con voce velata dall'imbarazzo che, voltandosi indietro:
+«Povera signora!» egli disse, fermandosi un poco a guardare la
+viscontessa e la sua amica: «È sempre molto sofferente...»--«Sì,»
+rispose la signorina di Charmory; «che martirio non vederla sollevarsi
+mai...» E l'accento col quale ella parlava di quella fatale malattia
+era anch'esso stanco, quasi depresso e così _estraneo_ alla realtà che
+Ermanno sentiva sedarsi a poco per volta la sua inquietudine. «Il
+clima di Sicilia non le ha dunque giovato?»--«Quasi nulla. Sono dei
+miglioramenti passeggeri, seguiti da sùbite ricadute.... Del resto,»
+aggiunse Massimiliana, con un accento di sfiducia, «che cosa può fare
+un'aria mite o un tepido sole?...» Ed aveva guardato un momento un
+mendicante, avvolto in miserabili cenci, cogli occhi luccicanti dalla
+febbre, che in quel punto della via, abbandonato sopra un mucchio di
+sassi, tendeva un braccio scarno e tremante ai passanti. Ermanno gli
+si era avvicinato, mettendogli in mano una moneta. «Certo, si soffre
+dovunque...» aveva detto, tornando a fianco della sua compagna. «Vi
+sono grandi miserie!...» soggiunse la signorina di Charmory, e un
+piccolo brivido come di freddo le era passato pel corpo.
+
+Essi erano giunti dinnanzi alle prime case della borgatella; le
+contadine, ferme sugli usci, guardavano curiosamente la coppia; e una
+di esse, spingendo col gomito una compagna per richiamarne
+l'attenzione, aveva esclamato con tutta l'espressiva efficacia del
+dialetto: «Come è bella l'Inglese!...» Ermanno aveva visto l'atto e
+udite le parole. Vi era una grande lusinga per lui in quell'ingenuo
+giudizio, una intima lusinga che si traduceva nell'espressione ridente
+dello sguardo; e voltandosi a guardare Massimiliana, egli disse: «Ha
+sentito, signorina?... La prendono per una Inglese...» Massimiliana di
+Charmory sorrise lievemente. «Tutti gli stranieri sono Inglesi per
+questa buona gente!...» In quel punto, gli occhi le erano andati sopra
+un altarino scavato nel rustico muro che chiudeva un podere, e tutto
+ornato di frasche e di aranci, su cui erano sparsi dei piccoli fiocchi
+di candida bambagia. «Guardi,» diss'ella, arrestandosi un momento lì
+dinnanzi. «Che cosa significa?..» Ermanno, che aveva scorto quei
+fiocchi bianchi, oggetto dell'attenzione della sua compagna, rispose:
+«È per ricordare la neve caduta durante la notte del Natale...» Egli
+aveva pronunziate quelle parole con un leggiero turbamento. Conosceva
+da ragazzo l'uso tradizionale che in un paese dove l'inverno è una
+continua primavera, vuol ricordare intorno all'imagine del Salvatore
+l'ostilità degli elementi in mezzo alla quale egli venne al mondo; ma
+tutte le volte che scorgeva quel simbolo--e ciò non gli accadeva più
+da anni--non sapeva frenare uno slancio di tenera dolcezza, di
+commossa simpatia. «Come è gentile!...» esclamò la signorina di
+Charmory; ed era una commozione eguale alla sua che egli sentiva
+nell'accento di Massimiliana, che vedeva negli sguardi lucenti coi
+quali ella fissava l'imagine sacra. «È una nostalgia del cielo
+settentrionale, dei paesaggi nevosi, dalla terra sepolta sotto bianchi
+lenzuoli che si prova dinanzi a questo simbolo...» ed improvvisamente
+egli aveva cessato di parlare, pensando a sua madre, al paese lontano
+ove ella era nata, le cui nebulose visioni gli aveva trasmesse col
+sangue; pensando all'altro lontano paese che aveva visto nascere
+l'Eletta, verso il quale egli avrebbe tanto voluto avviarsi, al suo
+fianco... «È vero, la nostalgia del cielo settentrionale...» aveva
+detto la signorina di Charmory, e nel ripetere le stesse parole
+pronunciate da Ermanno, i suoi sguardi si erano incontrati con quelli
+di lui. Subitamente, anche la voce della fanciulla si era spenta.
+Tacquero, ma comunicando con lo stesso pensiero, vinti entrambi da uno
+smarrimento ineffabile, dal quale l'avvicinarsi più rapido della
+carrozza li trasse bruscamente...
+
+Scorgendo dei sintomi di stanchezza nella signora d'Archenval, Rosalia
+di Verdara l'aveva fatta subito risalire in carrozza per raggiungere i
+due giovani lontani. Una sorda gelosia le era nata in cuore nel
+seguire le due figure di Massimiliana e di Ermanno procedenti l'uno a
+fianco dell'altra. Che cosa potevano dirsi? Se ella avesse potuto
+lasciar lì, in mezzo alla via, la viscontessa, raggiungerli senza
+esserne scorta e sorprendere lo loro parole!... Era però arrivata
+abbastanza a tempo per notare quella confusione degli sguardi che
+segue un rapido scambio di pensieri come l'agitazione delle onde dopo
+un colpo di vento, per scorgere l'imbarazzo dei due giovani ancora
+sotto l'impressione della loro muta intelligenza.
+
+Come la carrozza s'era fermata, Ermanno aveva aperto lo sportello,
+offrendo la mano nuda alla signorina di Charmory per aiutarla a
+salire. Dopo un attimo di esitazione, ella vi aveva appoggiata la sua
+mano nuda; e come Giulio di Verdara, sopravvenuto di carriera,
+smontava e passava le redini a Ermanno, questi si congedava dalle
+signore e partiva al galoppo.
+
+
+
+
+IX.
+
+
+Aveva bisogno di correre, di fuggire, preso da una paura
+intollerabile, non fidandosi di sostenere un istante di più la vista
+di Massimiliana, temendo che nel prolungarsi di quell'incontro tutto
+sarebbe stato detto fra loro. Che cosa era dunque avvenuto? Nulla: uno
+sguardo, la ripetizione di una parola, un silenzio, un turbamento...
+nulla; ma le loro anime si erano intese; in quell'istante, egli aveva
+avuto il sentimento di penetrare nel pensiero di Massimiliana, di
+occuparlo tutto di sè, di essere unito a lei così intimamente come non
+era possibile più... Come era avvenuto?.. Egli ricostruiva la scena,
+rapidamente, dall'incontro con la carrozza di Giulio fino alla sosta
+dinanzi al rustico altare, e ciò che sopra tutto lo colpiva era la
+semplicità dell'avvenimento, la facilità con cui in pochi minuti i
+suoi rapporti con la signorina di Charmory avevano fatto un passo che
+per tanto tempo egli aveva creduto impossibile. Naturalmente, senza
+nessuna sollecitazione da parte sua, qualche cosa era successo che
+metteva fra loro come una intesa, che nessun altro sapeva e che non si
+sarebbe potuto dimenticare. Già quando egli aveva offerto l'appoggio
+della propria mano alla fanciulla, ella era stata un momento esitante;
+poi s'era decisa ad appoggiarvisi: una piccola cosa, senza dubbio; ma
+la prima volta che l'aveva incontrata, al Museo, ella non glie l'aveva
+accordata; e non erano forse le piccole cose che egli poteva gustare,
+incapace come era a guardare in faccia ad una più grande felicità?..
+No, egli non si fidava di affrettare una spiegazione finale, non aveva
+il coraggio di pensare al poi, a quel che sarebbe accaduto di loro
+quando non avrebbero avuto più nulla da dirsi... e intanto egli
+cercava nella propria mano l'inpercettibile traccia lasciatavi da
+quella di Massimiliana, e sferzava il proprio cavallo con una ebbrezza
+crescente... Egli l'amava! l'amava! e avrebbe voluto che il tempo non
+scorresse più, e che quell'istante di purissima gioia, di emozione
+ineffabile, quell'unico istante in cui il miraggio, la parvenza,
+l'illusione secretamente nutrita cominciavano a prendere consistenza,
+a rivelarsi possibili, si arrestasse, prolungandosi eternamente... La
+stagione dell'anno che al suo spirito complicato più sorrideva, non
+era la primavera, la fioritura pomposa di cui egli sentiva la
+caducità, l'esplosione della vita in cui i germi letali già operavano
+la loro sinistra bisogna; erano i giorni che il primissimo verde
+metteva i suoi tenui ricami sul primo fresco celeste. Quell'incanto
+era scevro d'ogni amaro miscuglio; uscendo dalla bruma assiderata, non
+restava luogo nel cuore che alla sicura speranza, e la visione del
+tramonto si perdeva dietro a quella delle lunghe promesse. Di quella
+stagione spirituale egli aveva ora l'annunzio, ma come dinanzi al
+prestigioso conseguimento, per opera di qualche potenza
+soprannaturale, di un voto pazzo di grandezza e di felicità, il
+trepido smarrimento era in lui più forte del gaudio... Che fare, che
+dire, quale contegno assumere, in che modo esternare ciò che egli
+stesso non riusciva a definirsi?.. Ogni ragionamento era abolito, egli
+non aveva l'agio di riflettere; sentiva solo la necessità di isolarsi,
+quasi di fuggire quell'emozione che egli portava con sè, e che durava
+oltre quell'ora. Ma, lontano da Massimiliana, scomparso il pericolo di
+dover prendere una risoluzione, lo spirito restava libero di
+contemplare e di sognare. Ora egli non si arrestava agli ostacoli
+prima temuti, si sentiva come purificato dall'attenzione della
+fanciulla, come fatto più degno, e non più solo, non più libero di
+guidarsi a proprio talento. Aveva egli il diritto d'infrangere la
+delicata catena che stava per legarli reciprocamente? Fin quando egli
+era stato solo a spasimare, aveva potuto fare di sè tutto lo strazio
+possibile, ma se anche Massimiliana avrebbe adesso sofferto con lui?..
+
+Egli era ancora sotto l'impero di questi sentimenti quando,
+ricordatosi, alcuni giorni dopo, dei cortesi rimproveri della
+contessa, si recò a visitarla. Trovarsi in sua presenza, gli procurava
+sempre un sereno piacere; la contessa era la sola amica, quasi una
+sorella di Massimiliana; era, in certo modo, qualche cosa di _lei_.
+
+Vedendo entrare Ermanno nel suo _boudoir_, la signora di Verdara aveva
+leggermente sussultato; ma, scambiati i saluti, la sua conversazione
+con un'amica che le stava vicina aveva ripreso con una vivacità più
+grande. Ella parlava continuamente, saltando da uno ad un altro
+soggetto, rivolgendosi poco verso il giovane, prodigando un _cara_
+continuo alla sua compagna, come per indurla a non andar via. Sul
+punto di trovarsi da sola a solo con lui, il coraggio l'abbandonava.
+Nei giorni trascorsi dall'ultimo incontro, ella aveva molto pensato ed
+ogni lusinga era caduta per lei. L'imbarazzo sorpreso fra i due
+giovani quand'ella li aveva raggiunti, la fuga di Ermanno, lo sguardo
+col quale Massimiliana lo aveva un poco seguito, l'espressione di
+profondo raccoglimento che le si era dipinta sul viso, non le
+permettevano più di dubitare che i due giovani si amassero. Eppure,
+ella aveva aspettato ansiosamente, volendo avere da lui stesso la
+conferma delle sue apprensioni, volendo sapere fino a che punto
+fossero giunti... ma nell'ora d'affrontare la prova, una strana
+esitazione s'impadroniva di lei; avrebbe voluto differirla, si
+persuadeva che erano preferibili le beate illusioni alla crudele
+certezza... Con una stretta al cuore ella vide quindi alzarsi l'amica,
+che accompagnò fino all'anticamera. Però, quel momento di solitudine
+era bastato a farle riacquistare la padronanza di sè stessa;
+guardatasi un istante allo specchio, aveva gettata indietro la testa,
+irrigidendosi contro il pericolo; e rientrata nel salotto dove Ermanno
+l'aspettava in piedi: «Dunque?...» esclamò, con una espressione
+indefinibile, abbandonandosi un poco sul divano e fissando un
+enimmatico sguardo sul giovane. «Eccomi venuto a fare onorevole
+ammenda!» rispose questi, inchinandosi. «Ho meritato i suoi
+rimproveri; sia così generosa da perdonarmi...»
+
+La contessa aveva un poco socchiusi gli occhi, immobile nell'angolo
+del divano, facendo soltanto girare col pollice l'anellino passato al
+dito più piccolo. Poi, scossa un poco la testa: «No, non la
+rimprovero,» disse, «non ne avrei il diritto... tanto più che lei, lo
+so bene, preferisce la solitudine, i suoi studii... E trovo, dopo
+tutto, che ha ben ragione! Questo mondo dal quale siamo circondati non
+vale il più piccolo dei sacrifizii che noi gli facciamo...» Suo
+malgrado, un tono leggermente amaro dava a quelle parole un secondo
+senso; però, nel timore di lasciarsi scorgere, ella accoglieva adesso
+con un sorriso più franco il laborioso complimento che Ermanno veniva
+svolgendo: «Il mondo astrattamente preso, sì; ma lei converrà meco
+nell'ammettere che il mondo collettivo risulta di tanti piccoli mondi
+presi insieme, in qualcuno dei quali noi possiamo trovare il nostro
+proprio simile, vuol dire chi divide le nostre idee, i nostri gusti,
+le nostre tendenze...»--«Un'astronomia morale, allora?» interruppe la
+contessa, sorridendo. «Con questo,» replicò Ermanno, «che non
+occorrono telescopii; le scoperte si fanno ad occhio nudo...»
+
+La signora di Verdara chinò il capo, in atto che poteva parere di
+adesione a quel modo di vedere, un ringraziamento pel complimento che
+vi si racchiudeva, o anche il desiderio di mutar discorso. Ella
+sentiva che era molto più difficile di quanto non avesse pensato il
+disporre le cose in modo da strappare una confessione ad Ermanno; ma
+tale difficoltà l'agguerriva, le faceva sostenere con la consueta
+sicurezza i rischi di quella conversazione. «A parte questa
+comunicazione... interplanetaria,» riprese, disponendosi meglio nel
+suo soffice cantuccio, «il così detto consorzio civile non lo seduce
+punto?»--«Poco, per lo meno...» rispose l'altro, ma aggiungendo tosto,
+come una protesta: «Io non vorrei, intanto, che lei mi credesse un
+fatuo...» La contessa Rosalia fece dei segni di denegazione.
+«Bisognerebbe non conoscerla... Un tempo, viaggiò?..»--«E tornai
+completamente ricreduto sul conto di questa specie di distrazioni. Ho
+finito, guardi, per farmi una filosofia mia propria: trovo che il più
+saggio è di lasciarsi vivere, senza volontà...»--«È già averne una il
+non volerne avere...»
+
+La contessa tacque un istante, quasi per godere della momentanea
+superiorità che la sua puntata le dava. Ermanno, inchinatosi, aveva
+detto, con un discreto sorriso: «Toccato!» trovando in quelle parole
+dell'amica un'allusione al proprio stato d'animo, alla dolcezza di cui
+si sentiva pieno, intanto che con un'ipocrisia della quale si
+rimproverava secretamente, parlava d'indifferenza e di rassegnazione...
+«Ha visto i d'Archenval?» chiese ad un tratto la contessa, fissandolo.
+«No, dall'altro giorno che siamo stati insieme.»--«Povera viscontessa!»
+esclamò la signora di Verdara, guardandosi una mano e riprendendo a far
+girare l'anellino. «Come fossero poche le sue sofferenze, bisognava che
+suo marito le desse sempre nuovi motivi di dolore...» Ermanno, il cui
+interesse era tutto concentrato sugli stranieri dell'_Hôtel des
+Palmes_, chiese allora con una certa vivacità: «In che modo?..»
+
+Troppo preoccupata per trovare da sè un artifizio da indurre il
+giovane a rivelare i proprii sentimenti, la contessa Rosalia si era
+ricordata a tempo della conversazione avuta col marito. Non era stato
+all'annunzio della probabile partenza del visconte, che Giulio le
+aveva fatto nascere i primi dubbii, nella previsione del dolore che la
+lontananza di Massimiliana avrebbe prodotto in Ermanno? Questa dunque
+era la riprova migliore e più semplice: all'annunzio di quella
+partenza Ermanno non avrebbe saputo più padroneggiarsi... Ma, a misura
+che il momento di mettere in atto il suo disegno si avvicinava, ella
+sentiva rinascere più forte il proprio imbarazzo. Era la repugnanza di
+fingere, era la paura di sentire un'amara conferma, era sopra tutto
+l'intuizione del tormento che avrebbe inflitto ad Ermanno. Egli stava
+lì, presso di lei, pieno di confidenza, in una intimità dolce,
+aprendole il proprio pensiero, dandole la prova desiderata di
+apprezzare la sua amicizia sopra ogni altra; ed ella, freddamente,
+studiatamente, si sarebbe servita di mezzi inquisitorii per
+strappargli il suo secreto? L'amore non era dunque principalmente,
+prima di tutto, tutela della persona amata, cura gelosa di
+risparmiarla, sacrifizio del proprio interesse all'interesse altrui?..
+Poi, che cosa sperava ella? che cosa poteva dargli ed ottenere da
+lui?.. Quante volte non si era fatta disperatamente quella domanda! La
+coscienza della perduta sua libertà, degli ostacoli materiali e morali
+attraverso ai quali avrebbe dovuto passare, si faceva in quel momento
+più viva; ma, nello stesso tempo, con la certezza della propria
+inferiorità dinnanzi a Massimiliana, rinasceva la sua gelosia,
+cadevano i suoi scrupoli, si dissipava la sua ingenua fiducia nella
+possibilità della sincera amicizia fra l'uomo e la donna...
+Risolutamente ella quindi rispose: «Il visconte fa un giuoco
+d'inferno... Ha perduto finora qualche cosa come ottantamila lire, e
+non ha pagato i suoi debiti...»
+
+Ermanno s'era lasciato sfuggire un moto di stupore. Egli sapeva che
+d'Archenval era un giuocatore appassionato; non sospettava però che
+fosse arrivato fino a quel punto, e i vincoli che univano Massimiliana
+al visconte erano troppo stretti, perchè egli non fosse dolorosamente
+colpito da quella notizia. «Non ha pagato!..» ripetè; ma, dopo una
+breve reticenza, aggiunse prontamente: «Il visconte è un gentiluomo;
+farà onore alla sua parola!»--«Certo!» riprese la contessa; «nessuno ne
+dubita; ma la perdita non è indifferente e se crescesse... Credo che,
+per questo, i nostri amici lasceranno presto Palermo...»--«Lasceranno
+Palermo?...» E le due parole gli erano sfuggite, rapidissime, in un
+sussulto istintivo di tutta la persona, mentre con le mani contratte
+egli stringeva il suo cappello fin quasi a piegarlo...
+
+La contessa, che aveva pronunziata l'ultima frase lentamente, quasi
+tremando, ma studiando, senza averne l'aria, l'espressione di Ermanno,
+aggiunse con uno stento più grande dopo l'atto sfuggitogli: «Credo anzi
+che sia una decisione già presa...» Era uno stupore doloroso, una
+fissità esterrefatta nello sguardo, una sospensione del respiro sulle
+labbra semiaperte, che si scorgevano in Ermanno; era la conferma
+fatale, era la certezza che il suo pensiero, il suo cuore, tutto
+l'essere suo dipendeva oramai da Massimiliana, che la sua vita era
+indissolubilmente legata a quella di lei, che nulla, null'altro
+esisteva per lui... Rosalia di Verdara aveva sentito tutto il sangue
+affluirle con violenza al cuore, le mani aggelarlesi; ed il suo proprio
+dolore si raddoppiava col rimorso, con la compassione per l'angoscia
+infinita che infliggeva ad Ermanno. «Le rincresce?..» trovò ancora la
+forza di aggiungere, stringendo una mano con l'altra. E come egli
+restava muto, anelante: «È dunque vero... che ama Massimiliana?...»
+
+Era stata lei a dirlo per la prima! Passandosi automaticamente una
+mano sulla fronte, Ermanno si era finalmente scosso, dicendo, come in
+sogno, a frasi spezzate e lente: «Oh! signora contessa... Io non lo
+credevo ancora... cercavo d'illudermi... non volevo crederlo!.. Ma
+l'idea di perderla... Io le ho mentito, guardi, affermandole poc'anzi
+di non sperare più nulla, di non aver volontà... Io non potrei, io non
+posso più vivere senza di lei!...» Egli era stupito del suono della
+sua voce fattasi a poco a poco animata, con la strana sensazione di
+uno sdoppiamento interiore, come se l'uomo che parlava a quel modo,
+che rivelava finalmente la sua passione, che la precisava con parole
+irrevocabili, non fosse e non potesse essere quello stesso che
+ascoltava quelle parole. Egli non possedeva più la poca libertà di
+spirito che la sua natura gli consentiva, era spinto incosciamente da
+una forza tanto più potente quanto più a lungo compressa; non poteva
+scorgere la decomposizione che si era fatta nei lineamenti della donna
+a misura che egli era venuto confessando tutto quel che aveva
+nell'animo...
+
+E il tormento della contessa era diventato ineffabile. Ella si vedeva
+dinanzi colui che aveva fatto battere più forte il suo cuore, l'uomo
+che ella aveva amato, in secreto, come un essere superiore; quell'uomo
+era chinato verso di lei, con un'espressione supremamente
+appassionata, nello sguardo, nella voce; dalle sue labbra uscivano
+parole infiammate... e quelle parole, il fuoco di quella passione,
+erano per un'altra; egli dichiarava a lei, che era vissuta della sua
+vita, di non poter vivere senza quell'altra... Era uno spasimo così
+acuto, che finiva per diventare una specie di voluttà, era una
+compiacenza ammalata che ella sentiva nascere dentro di sè, di vuotare
+fino in fondo l'amaro _calice_, di misurare tutta la profondità della
+propria disperazione... «Dunque...» riprese, con voce che si studiava
+invano di parer ferma, ma il cui tremito sfuggiva all'uomo troppo
+occupato di sè, «dunque, non le ha detto ancora nulla?..»--«Come avrei
+potuto?» riprese allora Ermanno, rapidamente, quasi ansioso di dir
+tutto e presto, «come avrei potuto, se io stesso non volevo credere a
+me stesso? se io non mi credevo degno di lei? se io non ardivo neppure
+sognare che ella si fosse accorta di me?...»--«E invece?» insisteva la
+contessa, col feroce bisogno di torturarsi. «Io non so... non posso
+sapere che cosa pensi di me la signorina di Charmory... So questo...
+che il pensiero di perderla...»--«Perchè non la sposa?»
+
+Era ancor lei che formulava per la prima quella conclusione imposta
+dalla logica delle cose; ella ancora che preveniva il pensiero di
+Ermanno!... A misura che ascoltava la confessione di lui, che le si
+faceva manifesta l'intensità di quell'amore, ella si sentiva divenire
+estranea a lui, vedeva abolirsi ogni più ipotetico diritto sull'uomo
+che amava. Egli non poteva vivere senza la signorina di Charmory,
+Massimiliana era perfettamente libera di sè; in nome di che cosa
+poteva ella dunque opporsi alla loro felicità? Tutti i ragionamenti
+suggeriti dall'amor proprio, tutti i sofismi sostenuti dall'egoismo,
+cadevano dinanzi a quella persuasione; ella non poteva esser più nulla
+per Ermanno; era scartata, messa in disparte, annichilita; ma, nel
+tempo che riconosceva la ragionevolezza di tutto ciò, ella aveva la
+sensazione d'un peso enorme che gravasse sul suo cuore e che lo
+stritolasse, lentissimamente...
+
+«Perchè.... infatti....» rispondeva frattanto Ermanno, cercando le
+parole, «perchè io non ho la forza, il coraggio necessario a parlare,
+a risolvermi, a credere in me stesso... ma perchè sento pure che se
+ogni speranza dovesse essermi tolta, io non so che cosa avverrebbe di
+me...» Un fosco lampo si era acceso nel suo sguardo, mentre egli si
+prendeva la fronte in una mano. «Mi perdoni, signora contessa!..»
+riprese dopo un istante, «mi perdoni se io non mi sono saputo frenare,
+se le ho parlato troppo di me... È che la mia esistenza è molto
+triste! che ho sofferto tanto! che non ho nessuno a cui confidarmi!..»
+Rosalia di Verdara aveva sentito passarsi un brivido di commozione per
+tutto il corpo, intanto che l'altro, con voce rotta, le diceva tutta
+la solitudine della sua vita, i suoi precoci dolori, le lotte del suo
+spirito ammalato, la sfiducia da cui si era sentito sempre più
+vincere, fino al desiderio di sparire, di rientrare nel nulla; e il
+raggio di speranza che era ad un tratto brillato, il nuovo soffio di
+vita che gli aveva allargato ad un tratto il petto oppresso, quando
+aveva cominciato a conoscere la signorina di Charmory. La commozione
+della contessa si faceva amaramente tenera; ella vedeva che
+quell'amore era necessario ad Ermanno come la luce, come l'aria, e che
+sarebbe stato ucciderlo il contrariarlo. Chi poteva dunque volere il
+suo male?.. Era il suo diritto di vivere, di esser felice dopo una
+miseria spirituale la cui esistenza ella non sospettava neppure, la
+cui rivelazione erale causa di un turbamento profondo. Tutta presa
+dalla pietà, la gran leva del cuore muliebre, ella sentiva spegnersi,
+soffocarsi, estinguersi la voce che reclamava per lei--in nome del suo
+amore trascurato, neppure scorto, e colpevole, ed impossibile--con un
+bisogno crescente di devozione e di sacrifizio, rassegnata all'idea
+della felicità di lui per opera d'un'altra, ma volendo contribuire al
+suo conseguimento perchè quello era anche l'unico modo di attaccarsi
+ad Ermanno, di partecipare alla sua vita, di aver qualche dritto su
+lui... «L'idea di doverla perdere» continuava il giovane, nella foga
+della sua confessione, «la possibilità della sua partenza, non mi
+s'affacciava allo spirito; io vivevo nella tranquilla sicurezza di
+essere presso di lei, contento di poterla vedere, di poterle parlare,
+quando avessi voluto... Ed ella parte! ed io non so, mio Dio!...» Come
+egli s'interrompeva, riprendendosi la testa nella mano: «Io non credo»
+disse la contessa, con voce ferma, «che lei sia indifferente a
+Massimiliana...» Facendosi allora più vicino alla sua compagna,
+pendendo dalle sue labbra, nell'attesa d'una confidenza fattale dalla
+fanciulla: «Come lo sa?» chiese egli, vivacemente. «Me ne sono
+accorta...»--«Oh! signora contessa!..»
+
+Con un gesto appassionato, Ermanno le aveva preso una mano. Egli la
+stringeva con la stessa forza del naufrago che s'afferra ad una
+tavola, in mezzo al mare. Non era ella la sola amica, la sorella di
+Massimiliana? Era una sorella anche per lui; per la prima, si era a
+lei confidato... Egli non pensava più alla stranezza della situazione,
+non sapeva più come aveva trovata la risoluzione necessaria a parlare;
+o meglio, lo sapeva fin troppo, nel pericolo ancora soprastantegli di
+perdere Massimiliana... Egli sapeva però che bisognava uscire da quel
+limbo d'angoscia, e che per uscire da quel limbo un soccorso impensato
+gli s'offeriva... «Oh! signora contessa... lei che le vuol bene come
+una sorella, vorrà domandarle se è vero?... dirle tutto quello che io
+non saprei... che non potrei dirle ancora io stesso?...»
+
+Nella penombra del salottino, la contessa aveva chiuso gli occhi,
+abbandonando la sua mano nella mano calda e fremente di Ermanno. Ad un
+tratto, l'aveva svincolata, alzandosi. «Sì... vedrò... alla prima
+occasione...»
+
+Egli non si era accorto del suo pallore mortale, del tremito delle sue
+labbra; non si era neanche accorto che lo congedava. Mentre la
+contessa cercava istintivamente un appoggio con una mano, egli le
+stringeva ancora l'altra, dicendo confuse parole di fervida
+gratitudine e di trepida speranza.
+
+
+
+
+X.
+
+
+Il quartiere occupato dalla famiglia d'Archenval all'_Hôtel des
+Palmes_ si componeva di quattro stanze: le camere della viscontessa e
+della signorina di Charmory, contigue; un salotto intermedio che
+serviva anche di stanza da pranzo, e la camera del visconte, dal lato
+opposto. L'ammalata si levava tardi, quando il sole era già alto, e
+intorno al tocco passava nel salotto, tutte le volte che se ne sentiva
+la forza, per la colezione. Erano delle sedute per lo più silenziose;
+la viscontessa reggeva di rado alla fatica di una conversazione; suo
+marito aveva sempre un'ansia febbrile di far presto e d'uscire; e
+quanto a Massimiliana, il suo spirito vagava lontano, ella tornava
+presto alla solitudine della sua camera, dove nulla veniva a
+disturbare il suo bisogno di raccoglimento, o scendeva nella serra,
+con un libro in mano, nelle ore in cui il luogo era deserto.
+Un'intesa, del resto, pareva esser corsa fra gli altri per rispettare
+la volontà della giovanetta, ed era soltanto quando il male della
+viscontessa si faceva più grave, che Massimiliana restava a lungo
+accanto alla zia, compiendo, con una abnegazione assoluta, il suo
+pietoso ufficio di suora di carità.
+
+A questa enimmatica condizione di cose pensava la contessa Rosalia di
+Verdara, intanto che la sua carrozza, alcuni giorni dopo la visita di
+Ermanno Raeli, la trasportava verso l'_Hôtel des Palmes_. Che cosa
+andava ella a farvi? Un sorriso fra d'incredulità e di rassegnazione,
+di scetticismo e di pietà le si disegnava sulle labbra mentre ella si
+rivolgeva quella domanda. Come stranamente il suo martirio si compiva!
+Toccava a lei, a lei stessa, di apprestarne lo strumento... Ella non
+era stramazzata a terra, quando Ermanno l'aveva lasciata; non aveva
+smarrito i sensi o la ragione, non aveva gridato o pianto: era rimasta
+immobile, cogli occhi fissi nell'ombra saliente, con l'unica
+sensazione di un vuoto immenso fattosele intorno, di una solitudine
+sconfinata in mezzo alla quale era da quel tempo in poi condannata ad
+aggirarsi... finchè suo marito era sopravvenuto, a infliggerle i suoi
+insoffribili scherzi per quel romantico amore dell'oscurità... Ella
+viveva da quel giorno in uno stordimento così completo, da non trovare
+la forza di ribellarsi alla parte che si era richiesta da lei--che lei
+stessa aveva pensato di assumersi. Ella andava ora a compirla,
+trovando infine che non v'era nulla che non fosse giusto... Non era
+lei quasi una sorella di Massimiliana? Non era lei la sola _amica_ a
+cui Ermanno avesse fatto la confidenza dell'amor suo? Era giusto,
+infine, che ella favorisse gli amori dei due giovani! che contribuisse
+ad affrettare la loro felicità!.. era quasi il suo dovere, se era una
+sorella, una _amica_!.. aveva quasi avuto torto a non offrirsi prima
+ella stessa!.. Il suo muto sorriso si faceva più amaro, gli occhi
+arrossiti le si gonfiavano un poco... Era giusto! Poteva ella aver
+nulla contro Massimiliana? Era un furto quello che la signorina di
+Charmory commetteva verso di lei, se il cuore di Ermanno non era, non
+era mai stato suo?.. Ella non aveva nessun diritto su di nessuno;
+potevano aver bisogno di lei in quei primi momenti, perchè riuscissero
+a intendersi; nessuno se ne sarebbe poi curato...
+
+Degli istinti di ribellione, a momenti, le facevano corruscare lo
+sguardo, deridere il suo buon movimento, stupido come tutti i buoni
+movimenti; poi, vinta dalla ingrata realtà, si lasciava andare alla
+forza della corrente. Essi si sarebbero intesi senza di lei; un amore
+come quello di Ermanno avrebbe presto o tardi trionfato di ogni
+esitazione; quale ostacolo avrebbe potuto frapporsi?.. Quale?.. E lo
+spirito della contessa si perdeva dietro a strane induzioni, ad
+ipotesi assurde, dinnanzi all'enimma che le era parso d'intravedere
+nell'esistenza di Massimiliana. A quell'ora, la malattia della
+viscontessa, la lontananza di suo padre, la sregolata condotta del
+visconte e sopra tutto la misteriosa tristezza della fanciulla, la
+freddezza osservata nei suoi rapporti coi parenti: tutto prendeva per
+lei una più profonda significazione. Su quei sintomi, ella imaginava
+non sapeva ella stessa quali difficoltà, che complicazioni, dalle
+quali i voti di Ermanno avrebbero potuto essere attraversati. Si
+compiaceva dunque nella previsione del dolore di lui? non si era
+dunque rassegnata, aspettava ancora qualche cosa?..
+
+Scendendo dalla sua carrozza, entrando nell'albergo, la contessa aveva
+bandito dal suo spirito tutte le larve, tutte le preoccupazioni che lo
+popolavano, agguerrendosi contro la prossima prova. Giusto, la
+viscontessa d'Archenval riposava quel giorno sopra una sedia lunga, in
+una fase improvvisa di peggioramento; talchè, dopo essere stata un
+poco accanto a lei, come l'inferma si assopiva, Rosalia di Verdara
+potè passare con Massimiliana nella camera di quest'ultima. Anche la
+signorina di Charmory pareva sofferente, la sua carnagione era d'una
+tinta malaticcia e gli occhi cerchiati di nero avevano un'espressione
+d'abbattimento. «Finirete per ammalarvi anche voi, mia povera
+Maxette!» le aveva detto l'amica, amorevolmente rimproverandola di
+trascurarsi troppo per curare la zia. «No, io sono molto forte...»
+rispose la signorina di Charmory; «non mi credete?..» soggiunse, con
+una reticenza, come se avesse cercato di dare una dimostrazione della
+sua forza e si fosse ad un tratto pentita. «La vostra partenza è
+dunque necessariamente rimandata?» chiese però subito la contessa.
+«Non saremmo partiti egualmente, anche senza questa ricaduta...»
+
+Massimiliana aveva data quella risposta con un tono così evidente di
+contrarietà, che Rosalia di Verdara notò: «Come lo dite! parrebbe che
+vi rincresca di restare con noi!..» Ma allora, mormorando qualche
+parola di affettuosa protesta, la signorina di Charmory aveva passato
+un braccio attorno alla vita della contessa, chinando un poco la testa
+sulla spalla di lei. «Il soggiorno di Palermo non vi è dunque
+gradito?» insisteva ancora l'altra, intanto che prendeva una mano
+della giovanetta. «Se debbo dirvi tutto il mio pensiero, no...»
+rispose costei, «o almeno non più. In questa nostra vita instabile, le
+attrattive di ogni nuovo soggiorno finiscono presto; e non si sta
+volentieri a lungo dove non si è poi certi di restare...» Massimiliana
+diceva quelle cose con voce bassa, con un tono di stanchezza,
+scrollando un poco il capo, e tutta la persona esprimeva una debolezza
+vinta, un abbandono rassegnato e definitivo. «Così, se voi doveste
+restare per sempre a Palermo, non direste altrettanto?..» chiese
+ancora la contessa, esaminando attentamente la fisonomia dell'amica.
+La signorina di Charmory la guardò a sua volta con un inquieto
+stupore. Stringendole allora la mano con più forza che la situazione
+non richiedesse, Rosalia di Verdara cominciò finalmente: «Ebbene,
+Maxette... voi sapete se a mia volta l'amicizia che ho per voi sia
+grande, se io desidero sapervi felice. È per questo ch'io vengo oggi a
+fare presso di voi un passo che, in altre circostanze, avrebbe potuto
+meravigliarvi...» L'ansia della contessa nel pronunziare quelle parole
+trovava solo un riscontro in quella con cui la signorina di Charmory
+ne aspettava la spiegazione... «Non avete dunque notato, mia cara
+Maxette...» continuava la signora di Verdara, «l'impressione da voi
+prodotta su... qualcuno che vi sta intorno? Il vostro cuore non vi
+dice nulla per... questa persona, e non formate voi un voto nel
+compimento del quale avreste assicurato l'avvenire più lieto?..»
+
+Massimiliana di Charmory si era tratta un poco indietro ed il pallore
+del suo viso era cresciuto. «Io non so, signora... io non ho nulla
+notato...» balbettava, contenendo il respiro, con le ciglia abbassate.
+«Ma la vostra emozione parla per voi!..» esclamò la contessa. «Non
+siete dunque sincera, Maxette?..» Ad un tratto, il viso della
+fanciulla si era fatto di porpora, ed i suoi occhi, fissatisi un
+momento sull'amica, si abbassarono dinnanzi allo sguardo fermo di lei.
+«Vedete...» riprendeva brevemente quest'ultima, a cui la specie di
+affermazione letta in quell'imbarazzo dava nuova energia e come
+un'impazienza di uscire da quell'umiliazione di tutta sè stessa:
+«Vedete, il signor Raeli vi ama... e dipende solo da voi... che egli
+faccia presso la vostra famiglia...» Non ebbe il tempo di finire, di
+trovar le parole da completare il proprio pensiero, che Massimiliana,
+levandosi in piedi: «Sono molto onorata,» rispose con accento
+risoluto, «della domanda del signor Raeli; ma non posso accettarla. Vi
+prego, mia buona amica, di riferirgli questo rifiuto, che non ha nulla
+di sfavorevole per lui...»
+
+Le ultime parole erano state pronunziate a stento; la voce veniva
+mancando alla signorina di Charmory, e ad un tratto, ricadendo sul
+divano, ella aveva cominciato ad ansimare affannosamente, tutta la sua
+persona era stata scossa da un brivido nervoso come per l'invasione
+della febbre. «Maxette... Maxette, bambina mia!...» aveva esclamato la
+contessa, chinandosi premurosamente su di lei, tentando di sollevarla,
+di sedare quella scossa inattesa.
+
+Se vi è per ogni persona nello stato di calma sicura una punta di
+crudele compiacenza dinnanzi allo spettacolo dell'ambascia altrui, la
+contessa di Verdara doveva trovare tanto più giusto che Massimiliana
+soffrisse, quanto più aveva sofferto lei stessa. Nondimeno, chinata
+sulla sua giovane amica, le prodigava dolci parole, carezze materne,
+senza osare di riconoscere quanta parte aveva in quella sua pietà
+l'egoistica gioia per il rifiuto della fanciulla. «Maxette...» le
+ripeteva, tenendola amorevolmente abbracciata, «Maxette,
+ascoltatemi... perchè vi turbate così? Non ve l'ho già detto?.. Tutto
+dipende da voi; se voi non vorrete, non sarà... Chi potrà forzarvi ad
+accettare l'offerta di un uomo che non amate?..» Allora soltanto,
+nascosto il viso tra le mani, Massimiliana era scoppiata in pianto.
+
+Nello stesso tempo che sosteneva la giovanetta, la contessa si
+guardava intorno, confusa. Ella sentiva tutta l'eloquenza di quel
+pianto, di quell'unica risposta, ma non arrivava a comprenderne il
+significato. Allora, se lo amava, che cosa volevano dire le sue parole
+e perchè si disperava a quel modo?.. In mezzo ai singulti, abbandonata
+fra le braccia dell'amica, Massimiliana rispondeva: «Non posso... non
+posso... Mio Dio, dovevo prevederlo!.. Io non ho nulla, voi lo
+sapete... vivo di elemosina, della carità che mi fanno,..» ma
+l'accento con cui ella insisteva nel rifiuto non era eguale a quello
+con cui ne dava la ragione. Ragione o pretesto? Poteva quella essere
+una difficoltà da arrestare Raeli? Egli era ricco per due... «No,»
+ripeteva ostinatamente la giovanetta; «io sono una straniera...
+bisognerà che io parta... debbo partire... ditegli che partirò!..» E
+una convulsione l'aveva fatta ricadere.
+
+Lo spettacolo di quel dolore si faceva attristante. Rosalia di Verdara
+aveva dimenticato il proprio interesse che si giuocava in quella
+partita, per darsi tutta alle cure che lo stato della sua giovane
+amica richiedeva. Ella sentiva che nessuno di quei pretesti reggeva,
+comprendeva che sarebbe bastato insistere ancora un poco, perchè
+Massimiliana le dicesse tutto, le svelasse il secreto che la
+soffocava; ma la sua lealtà, la sua coscienza l'ammonivano, le
+dicevano che profittare della debolezza, del dolore di quella creatura
+per strapparle una confessione della quale avrebbe potuto giovarsi,
+sarebbe stata una indegnità. Se Massimiliana avesse parlato... ma la
+signorina di Charmory le si irrigidiva tra le braccia, pareva sul
+punto di perdere i sensi. «No, è impossibile...» mormorava ancora, «io
+dovevo prevedere questo momento fatale...»--«Maxette, mia povera
+Maxette... fatevi animo!..» riprendeva allora Rosalia di Verdara;
+«sono qua io!.. contate su di me, se avete bisogno d'un aiuto, se
+avete bisogno d'un appoggio...» Sì, sì, l'altra accennava di sì,
+passandosi macchinalmente una mano sulla fronte... «Ebbene, innanzi
+tutto rimettetevi. La domanda per la quale io sono venuta, facciamo
+conto che non ve l'abbia partecipata. Guadagneremo del tempo. Voi
+avrete del tempo per considerarla attentamente, per maturare una
+decisione... Sta bene?.. E se potrò esservi utile... se i miei
+consigli...»
+
+Ad un tratto, un gemito s'era sentito dall'altra camera; la contessa
+aveva pòrto l'orecchio, e passata di là, scorgendo la signora
+d'Archenval svenuta sopra una sedia accanto all'uscio di
+comunicazione, aveva chiamato: «Maxette, vostra zia!...» La signorina
+di Charmory, rapidamente ricomponendosi ed asciugate le sue lacrime,
+era accorsa mettendosi accanto alla tramortita e scostando con un
+gesto di preghiera l'amica. Ma come Rosalia di Verdara aveva fatto per
+avvicinarsi al bottone del campanello, per chiamare qualcuno, l'altra
+aveva scongiurato: «No, di grazia... non occorre...»
+
+Respirando dei sali, sotto l'azione di bagnature fredde sulla fronte e
+sulle labbra, la sofferente si era scossa dal suo letargo; poi,
+battute un poco le palpebre, aveva spalancato gli occhi, e scorta
+Massimiliana curva su di lei, l'aveva stretta a sè con una forza che
+non si sarebbe sospettata in quel miserabile corpo stremato dal male.
+Si sentiva una specie di singulto rauco, di querela soffocata ma così
+lacerante, che la contessa di Verdara ne era rimasta turbata ed
+oppressa. Ella era nello stesso tempo piena d'imbarazzo, presentendo
+un secreto fra le due donne, persuasa che nessuna intimità poteva
+giustificare una sua più lunga presenza. Appena dunque Massimiliana si
+staccò dalla stretta della zia, ella si avvicinò alle amiche,
+mormorando un pretesto per ritirarsi. Prese la mano della viscontessa
+d'Archenval: era di una freddezza cadaverica. Massimiliana,
+terribilmente pallida, con le labbra quasi scomparse, le porse una
+mano che scottava; e tenendola a quel modo, la accompagnò fino al
+salotto.
+
+Non diceva nulla, col respiro quasi spento, la testa china, gli
+sguardi fissi. E tutt'in una volta, come Rosalia di Verdara,
+fermandosi innanzi all'uscio, aveva fatto per abbracciarla, ella si
+era scostata un poco dall'amica, portando le mani alla bocca, come per
+soffocare il suono delle sue parole. «Ebbene... è una pazzia!..
+bisogna, intendete? che tutto finisca!..»--«Massimiliana!» tentò
+d'interrompere la contessa, spaventata dall'espressione della
+giovanetta. Ma l'altra, abbassando ancora di più il tono della sua
+voce e accennando con la mano alla stanza vicina: «Zitta!..»
+scongiurò; «lasciatemi... Voi non sapete!.. Più tardi... più tardi!..»
+
+
+
+
+XI.
+
+
+La contessa di Verdara, tra riluttante ed insistente, ma comprendendo
+di non dover chiedere di più, era scomparsa in fondo al corridoio; la
+signora d'Archenval, accasciata sul suo letto, con la faccia tra le
+mani, non dava alcun segno di vita--e Massimiliana restava tutta allo
+schianto che la tragica prova le aveva prodotto.
+
+Vi è una specie di forza tutta negativa, particolare agli spiriti
+troppo provati dal dolore, la quale consiste, invece che nell'agire
+sulle circostanze esteriori, come fa la reale energia, nel resistere
+all'azione di queste medesime circostanze. Una forza di tal genere era
+quella che la signorina di Charmory aveva spiegata durante il
+prepararsi del dramma, e che era diventata sforzo doloroso durante il
+suo colloquio con la contessa. Prevista, affrettata, angosciosamente
+temuta, scoccava per lei l'ora immancabile in cui la sinistra fatalità
+della sua vita doveva essere rivelata, da lei stessa, a costo di tutta
+sè stessa!.. Come lungamente il suo silenzio l'aveva oppressa! ma come
+studiatamente aveva cercato di prolungarlo--e come il dovere di
+parlare le si era imposto ogni giorno, a tutti gl'istanti!.. Da quali
+terrori era stata invasa, ogni volta che aveva creduto di scorgere in
+quanti la circondavano un'attitudine di sospettosa attenzione! e che
+violenze aveva dovuto farsi per non gridare il suo secreto all'amica,
+poichè aveva già cominciato a tradirsi!.. Non aveva ella, infatti,
+confessato l'amor suo per Ermanno? Sì, ella aveva osato questo... e
+non aveva avuto il coraggio di compiere la confessione, di soggiungere
+che ella era indegna di quell'amore, che mai ella avrebbe potuto
+accostarsi all'altare!.. Ella aveva avuta questa viltà; ma questa
+viltà era anche l'unico suo sostegno, l'unica ragione, non di sperare,
+perchè la speranza era morta per lei, ma di resistere--in tale abisso
+di miseria ella agonizzava!.. Ed era poi tutta colpa o merito suo il
+silenzio così gelosamente mantenuto, o non vi erano piuttosto delle
+terribili cose sfuggenti ad ogni espressione, da non potersi tradurre
+in parole senza che il sangue s'agghiacciasse nelle vene e la ragione
+si smarrisse?
+
+Erano state le parole che le erano mancate, ogni volta che la sorda
+voce della coscienza le aveva ingiunto di dir tutto; erano le parole
+che ella cercava adesso, seduta al suo tavolo, dinnanzi alla carta con
+l'intestazione azzurra dell'albergo, sulla quale ella scriveva alla
+contessa, perchè sentiva di non poter durare nel silenzio senza danni
+più grandi; perchè ella _doveva_ confessarsi alla donna a cui Ermanno
+stesso si era confessato, e perchè l'espressione scritta le pareva
+meno repugnante al pensiero gelosamente pensato... Più nitidamente che
+mai, a quell'ora che ne subiva le orribili conseguenze, che stava per
+rivelarla ad un'altra creatura vivente, risorgeva in lei, con tutti i
+suoi particolari, la storia della sua giovinezza contaminata, della
+sua vita distrutta. Ella si rivedeva, triste ma rassegnata, nella casa
+dove era stata raccolta, all'uscir dal collegio, fra quelle persone
+che le facevano più sensibile la mancanza della famiglia: lo zio, pel
+quale la famiglia non esisteva; la viscontessa, buona ma travagliata
+da dolori fisici e morali per la sfrenata condotta del marito e del
+padre lontano. Ella aveva sentito vagamente parlare dei continui
+scandali provocati da costui, di famiglie rovinate, di duelli fatali,
+che lo avevano finalmente costretto ad allontanarsi da Parigi per
+ricominciare altrove, lasciando alla figlia pietosa e sensibile il
+rimorso del male ch'egli aveva fatto... Ed un giorno egli era giunto
+inaspettatamente fra loro. Stanco della sua lunga peregrinazione
+attraverso i centri della vita internazionale, il duca Gastone di
+Précourt era stato preso dalla nostalgia dei _boulevards_; ma, tornato
+a Parigi, aveva cominciato a frequentare la casa di sua figlia,
+riconoscendo con lei i suoi torti, facendo proposito di mutar vita,
+mutandola infatti, e passando il suo tempo in compagnia delle due
+donne, che trattava non da parenti, ma da amiche a cui si vuol
+riuscire gradito. La viscontessa si era tutta rallegrata di quella
+trasformazione, uno dei suoi più grandi motivi di dolore svaniva; ma
+il visconte, ricorrendo ora all'aiuto del suocero, che non glie lo
+negava mai, si era dato con maggior foga al suo vizio.
+
+Ricordando tutte le lacrime che il duca aveva fatto versare alla
+figlia, un'istintiva avversione aveva sulle prime allontanata
+Massimiliana da quell'uomo, che nulla prendeva sul serio, la cui vita
+era trascorsa in un'ansiosa febbre di piaceri sempre rinnovati e mai
+sufficienti ad estinguerla. A poco a poco, però, e dinnanzi a quella
+specie di conversione che si operava in lui, la diffidenza della
+fanciulla si era sopita; e come avrebbe ella sospettato di lui, se mai
+una parola od uno sguardo aveva tradito il disegno che egli aveva
+concepito?
+
+Il duca Gastone di Précourt era uno di quegli individui che
+circoscrivono ogni scopo e dirigono ogni attività alla conquista della
+donna. Vi è però una grande differenza fra un certo tipo di _Don Juan_
+che l'enimmatica sfinge femminile attira incessantemente, e che passa
+di tragica in tragica prova senza penetrarne il mistero--vittima, fino
+ad un certo punto, più che carnefice--ed il seduttore di mestiere,
+senza grandezza, senza simpatia, che non cerca se non il piacere e che
+in breve non lo trova più. Non vi era in lui nè elevatezza
+d'intelligenza, nè delicatezza di sentimento; egli era solo distinto
+nell'abito e nelle maniere, e grande unicamente nel modo di profondere
+il proprio danaro. La sua stessa fisonomia aveva qualche cosa che
+deponeva contro di lui; non già che si potesse dir brutto; lo si
+giudicava anzi un bell'uomo e nessuno lo avrebbe creduto padre d'una
+signora come la d'Archenval; ma il suo sguardo era duro, volontario,
+uno di quegli sguardi dinnanzi ai quali tutti gli altri si abbassano;
+e nel suo viso, nell'aggrinzamento frequente delle sopraciglia, nella
+mobilità delle narici, nell'acutezza del naso e del mento, vi era come
+un ricordo della classica espressione del fauno.
+
+Vedere la signorina di Charmory e fissar su di lei il proprio
+desiderio imperioso, era stato tutt'uno. Ma egli aveva ben presto
+compreso come gli ordinari mezzi d'attacco, la seduzione sentimentale
+o la bassa corruzione, si sarebbero spuntati contro la diffidenza che
+aveva letta in Massimiliana, e più contro la serietà triste di quella
+fanciulla tanto diversa dalle altre. Così, egli si era guardato bene
+dal commetter l'errore di dirle una sola parola di dubbio senso;
+l'aveva trattata come una sorella, come una figlia... Era riuscito ad
+evitare la diffidenza della viscontessa col suo cangiamento di vita,
+aveva alimentata l'inclinazione del visconte pel giuoco... ed
+improvvisamente, violentemente, buttata via la sua maschera, senza
+neppur tentare di coonestare con l'impeto della passione l'iniquo
+attentato, egli aveva tratto profitto della forza dei suoi muscoli
+irrigiditi, della potenza magnetica degli sguardi penetranti... Il
+rauco grido di ribrezzo, di terrore, di raccapriccio che era uscito
+dalle labbra contratte di Massimiliana, lo aveva fatto avvertito che
+nulla più egli aveva da sperare; allora, aveva avuto l'accortezza di
+allontanarsi, di dileguarsi, immediatamente e per sempre...
+
+Egli era scomparso, ma la sua imagine turpemente decomposta non si era
+cancellata più dagli occhi di Massimiliana. Più che il sentimento
+della contaminazione subita, era un vaneggiamento dinnanzi all'infamia
+commessa da quell'uomo che occupava il suo spirito. Ciò a cui ella si
+ribellava, era il fatto che una simile doppiezza, che tanta
+perversione, che una iniquità simile fossero possibili. La sua fede,
+la sua stessa ragione si erano scosse, nella lunga crise che aveva
+seguita la repentina rivelazione dell'orrore. La sua primitiva
+tristezza si era complicata d'una profonda misantropia; il suo stesso
+sistema nervoso si era scosso, esponendola a turbamenti gravi e
+frequenti.
+
+Bisogna che lo sconforto sia infinitamente grande, che la disperazione
+non abbia confini, perchè l'anima vi si possa finalmente acquetare e
+trovarvi una specie di compiacenza al rovescio. Per la signorina di
+Charmory, l'estremo limite del dolore, della solitudine,
+dell'impotenza, di tutte le miserie dello spirito era stato raggiunto.
+Con un carattere più energico, più risoluto del suo, una ribellione
+sarebbe stata la conseguenza della violenza patita; debole, sfibrata
+dai primi dolori, le impotenti velleità di rivolta si erano domate in
+Massimiliana; tutto era finito per comporsi in un accasciamento stanco
+ed apatico. Ella aveva pensato di fuggire almeno da quella casa, di
+andarsene non importa dove, di scomparire dai vivi, di mendicare la
+vita poichè non aveva altre risorse... ed era rimasta. Come non aveva
+trovato nel suo miserabile corpo la forza di respingere quell'uomo,
+così non aveva trovato nell'anima vinta dalla sventura la forza di
+mettere in atto il suo proponimento.
+
+Dapprima, ella aveva coinvolta la viscontessa nell'odio per il padre,
+quasi anch'ella fosse responsabile dell'infamia commessa da lui; poi
+anche il suo principio di odio era caduto. Non una parola s'era
+scambiata fra le due donne, ma la viscontessa aveva tutto saputo, ed
+era di dolore che ella moriva. Ogni volta che i suoi sguardi si
+arrestavano su di Massimiliana, una dolente pietà, una specie di
+rimorso per aver potuto contribuire a quella sciagura, vi si leggeva;
+la povera donna accusava sè stessa, trovava che era stata sua colpa il
+non aver vigilato; che, data l'indole del padre, ella avrebbe dovuto
+prevedere quel che era accaduto--ma nutrire un simile sospetto non
+sarebbe stato un altro delitto?.. Però, con tutti gli sforzi dei
+quali, nella sua lenta agonia, era capace, aveva tentato di confortare
+lo strazio della fanciulla.
+
+Massimiliana aveva rifiutato quei conforti; ella non domandava la
+pietà di nessuno. Aveva trascinata la sua esistenza sopportando da
+sola, in silenzio, il peso del suo destino, comprendendo che nessuno
+poteva nulla per lei, cercando e trovando solo nello studio un
+sollievo efficace. Quando il rapido deperire della salute della
+viscontessa aveva reso necessario quel continuo peregrinaggio che era
+finito in Sicilia, Massimiliana aveva dapprima temuto il cambiamento
+di vita, come temeva tutto quello che la togliesse alla sua
+concentrazione; ma, nell'errare di luogo in luogo, il suo spirito si
+era un poco distratto; in quella mancanza di stabilità, in quel rapido
+cambiare di orizzonti e di ambienti, ella aveva cominciato a trovare
+un'intima convenienza con lo stato dell'animo suo, che a nulla oramai
+poteva afferrarsi... Allora, un'altra triste esperienza era venuta a
+confermarla nel suo sconforto: nella promiscuità, di quella vita
+instabile, nella facilità con cui i rapporti si creavano e si
+rompevano in quel mondo raccogliticcio popolante gli alberghi e le
+case di salute, i freni morali erano aboliti; ed ella aveva saputo,
+spettatrice riluttante, confidente disgustata, i compromessi delle
+_flirtations_, le vergogne dei falsi legami, le miserie degli intrighi
+quotidiani, tutte le sozzure di una società accozzata, senza casa,
+senza rispetto... Ah, di quel mondo miserabile ella era degna! In nome
+di che cosa avrebbe potuto farsene giudice? Non si sarebbe parlato di
+lei, a bassa voce, con dei sorrisi d'intelligenza, come si parlava di
+tante altre sciagurate?.. Esisteva un altro mondo per lei?..
+
+Lasciando tratto tratto di scrivere, Massimiliana si prendeva la testa
+fra le mani, atterrita dalle visioni che le sfilavano dinnanzi. Un
+altro mondo esisteva! ed ella ne aveva adesso la rivelazione, per
+sentirne l'incauto ma per apprezzarne anche l'impenetrabilità!.. Il
+suo primo turbamento aveva preceduto l'incontro di Ermanno Raeli; si
+era prodotto allo stesso annunzio della partenza per Palermo. Ella
+sapeva di trovarvi Rosalia di Verdara, e l'idea di rivedere un'amica
+che aveva conosciuta _prima_, l'aveva sgominata. Con una muta e quasi
+fatidica stretta al cuore, ella aveva contemplata la terra di Sicilia,
+vaporosa all'orizzonte, dal bordo della nave che ve la trasportava,
+rapidissimamente; e poco tempo dopo il suo arrivo, la vaga minaccia
+aveva subito preso corpo... La prima volta che aveva incontrato
+Ermanno Raeli, durante la visita al Museo nazionale, ella aveva
+evitato di guardarlo, di stringere la sua mano.... ma non ostante il
+suo partito preso di sottrarsi a tutto ciò che potesse attaccarla al
+mondo, ella aveva pur dovuto avvertire il senso delle parole del
+giovane e l'espressione che le coloriva. Era stata come una
+rispondenza secreta, fatale, come l'imprevedibile incontro di due note
+tratte da strumenti diversi... Fin da quel primo istante, la visione
+del futuro a cui andava incontro le era balenata alla mente; ed ella
+aveva combattuto, a palmo a palmo, contro di sè stessa; poichè ella
+non aveva il diritto di amare, poichè non poteva essere amata... E
+come più conosceva la nobiltà, la bontà, la gentilezza, tutte le doti
+del cuore e dello spirito di quell'uomo, l'affinità della sua indole
+con la propria, più ella si agguerriva contro la passione nascente...
+o credeva d'agguerrirsi; perchè quelle ragioni di evitarla erano nello
+stesso tempo delle ragioni--le più potenti!--di farla gigante. Ella
+aveva anche sperato di illudersi sul significato della riserva di
+Ermanno, cercando di attribuirla a indifferenza, piuttosto che a
+timida e delicata discretezza... e nel risveglio di tutti i suoi
+dolori, aveva sperato di esser la sola a sacrificarsi...
+
+Ora, l'inganno non era più permesso. Si era rotto il giorno che i loro
+sguardi eransi incontrati, come i loro pensieri, sotto la rustica
+imagine del Salvatore; si dissipava, svaniva dinnanzi alla rivelazione
+della contessa. Egli l'amava, le tendeva la mano leale, e non sapeva
+che la mano di lei era indegna di posarsi sulla sua! Una voce
+interiore la rimordeva, l'accusava di perfidia, poichè ella non aveva
+fatto nulla per evitare l'inganno, e delle vampe di vergogna le
+salivano al viso... Bisognava che tutto finisse, o sarebbe stata senza
+scusa; bisognava che essi ridiventassero estranei l'una all'altro,
+come prima e senza ritorno. Ma nel punto che quella necessità le
+s'imponeva, inevitabile, ella sentiva che qualche cosa le si spezzava
+nel petto. Ella non sapeva dove avrebbe trovata la forza di
+rassegnarsi a quella necessità, perchè anch'ella lo amava, perchè la
+sua lotta era stata inutile, perchè ad ogni giorno, ad ogni ora, ella
+si era sentita avvincere a lui; e le prove ne erano l'illusione che si
+era fatta, tutte le transazioni per le quali era arrivata a quel
+punto... Aveva creduto distogliere la propria attenzione da quel
+sentimento, aveva quasi perduta la coscienza del suo stato, e ad un
+tratto la più formidabile delle alternative le si presentava: o
+ingannare ancora quell'uomo che aveva riposto in lei la sua fede e
+diventare in certo modo complice di sè stessa, o spezzare col cuore di
+quell'uomo anche il suo proprio... Vi era un'altra soluzione? Poteva
+ella andare da lui, e rivelargli tutto, ed aspettare la sentenza che
+egli avrebbe pronunziata?.. E sarebbe poi stata una soluzione diversa,
+o non si sarebbe risolta in una delle due che più l'atterrivano?
+Vincere Ermanno con le proprie lacrime, con la confessione del proprio
+amore, non sarebbe stato ancora ingannarlo? Ma l'orribile verità non
+avrebbe piuttosto tutto distrutto?..
+
+Ella teneva per sè il dilemma angoscioso, intanto che finiva di
+rivelar tutto all'amica e che, atterrita dalla propria risoluzione,
+sicura che un istante di esitazione avrebbe fatto sorgere il
+pentimento col corteo di nuove lusinghe, chiudeva la lettera senza
+osar di rileggerla...
+
+
+
+
+XII.
+
+
+Prima ancora che la lunga e scomposta lettera di Massimiliana, nelle
+cui frasi spezzate e contorte si traduceva lo spasimo della
+scrittrice, avesse rivelato il secreto dell'amica alla contessa,
+costei aveva già compreso il genere d'ostacolo da cui quella era stata
+arrestata. Poichè la giovanetta amava Raeli--e l'attitudine di lei non
+ammetteva alcun dubbio su questo--poichè ella non poteva cedere alla
+persuasione dell'amore, poichè la viscontessa aveva tradito il
+sentimento di dolorosa pietà che la nipote le ispirava, non vi era,
+per uno spirito femminile acuto come il suo, da esitar molto sulla
+natura di quel secreto, specialmente in presenza di tutti gli altri
+piccoli dati che la signora di Verdara era venuta mano mano
+accertando... La lettera di Massimiliana confermava e spiegava ora
+tutto più chiaramente; però, se il suo primo movimento di Rosalia era
+stato di compassione verso la giovanetta, ella cercava inutilmente di
+nascondersi che una specie di egoistica soddisfazione lo aveva seguito
+per quell'ostacolo sorto contro la felicità della rivale. Aveva avuto
+un bel persuadersi di non poter nulla sperare per sè, aveva potuto ben
+consentire di fare un passo che si risolveva nella mortificazione del
+suo proprio amore... ma una compiacenza di cui ella sentiva la
+malvagità, poichè tentava di negarla, sorgeva in lei dinnanzi alla
+rivelazione di Massimiliana. Prima che la sua coscienza le
+rimproverasse quel movimento, l'idea del dolore che Ermanno avrebbe
+provato lo aveva distrutto. Se il suo interesse le dimostrava che il
+riferire al giovane il contenuto di quella lettera era uno stretto
+dovere, se le ragioni dell'egoismo le consigliavano di servirsi di
+quell'arma che le era venuta in mano, la visione del male che
+quell'arma a doppio taglio avrebbe fatto l'arrestava ad un tratto. E
+mentre una sorda voce di gelosia le veniva dimostrando che ella non
+doveva nulla a Massimiliana, la naturale sua rettitudine le
+rappresentava come un'indegnità il trarre profitto per sè, pei suoi
+fini inconfessabili, della confidenza che un momento di terribile
+angoscia aveva strappato alla disgraziata.... Presto o tardi, i due
+giovani non si sarebbero direttamente spiegati? ed anche senza di ciò,
+era possibile che Ermanno non fosse messo alla lunga in sospetto, in
+modo da evitare a lei l'odiosità di un atto che poteva parere una
+denunzia?...
+
+In quel contrasto interiore, ella non aveva trovato di meglio che
+allontanare il momento in cui avrebbe dovuto render conto della
+missione compiuta; nè, da parte sua, Ermanno pareva volerlo
+affrettare. Lo sforzo che egli era riuscito a fare su di sè stesso,
+rivelando alla contessa l'amor suo per Massimiliana, aveva esaurita la
+sua iniziativa. In quella risoluzione, che solo il pericolo di non
+veder più la signorina di Charmory aveva determinata, egli si era
+acquetato, aspettando in una calma relativa l'esito che avrebbero
+avute le pratiche dell'amica. Non si sentiva oramai più libero di sè,
+si vedeva in balìa di circostanze sulle quali non avrebbe potuto
+spiegare nessuna influenza, che avrebbero deciso della sua vita,
+irrevocabilmente. Tutti i suoi dubbii, le sue indecisioni, i suoi
+timori, i suoi scrupoli, le sue aspettazioni si confondevano insieme,
+come se una piena contro cui le sue braccia nulla potessero lo
+travolgesse verso una meta ignorata ma infallibile. La sensazione non
+aveva nulla di penoso; tormentatore era per lui tutto ciò che
+sollecitava un impulso decisivo; l'abbandono, l'attesa, non avevano
+nulla di repugnante al suo modo d'essere naturale.
+
+In tale stato di spirito, egli non aveva fatto nulla per affrettare la
+risposta della contessa; ancora più avrebbe aspettato senza
+l'inquietudine che una lunga clausura di Massimiliana e della signora
+d'Archenval gli aveva fatto nutrire. Ma questa circostanza appunto
+aveva suggerito a Rosalia di Verdara un pretesto per evitare di
+prendere un partito. Come Ermanno aveva cominciato a chiederle un
+giorno notizie delle ospiti delle _Palme_, ella gli aveva risposto che
+nelle peggiorate condizioni di salute della viscontessa non era stato
+possibile veder da sola Massimiliana; ma che, per ciò stesso, la
+partenza dei d'Archenval restava indefinitamente rimandata. Questa
+certezza bastava ad Ermanno. Se la previsione d'un rifiuto era per lui
+così penosa che il suo stesso senso della vita ne restava menomato,
+l'idea del conseguimento del suo sogno lo riempiva di turbamento fino
+all'intime fibre. Per le nature contemplative, il tradursi in atto di
+ciò che si è vagheggiato idealmente, in secreto, senza confessarlo a sè
+stessi, si accompagna ordinariamente con un senso d'intimo sgomento,
+per l'esagerata coscienza della propria inettitudine dinnanzi alla
+realtà. Amando Massimiliana come non credeva possibile che si amasse di
+più al mondo, concentrando in lei tutta la poesia della vita,
+riconciliandosi per lei con quella vita della quale aveva disperato, le
+difficoltà materiali di un accordo, della domanda, di tutti gli atti,
+di tutte le pratiche necessarie al conseguimento del sogno, lo
+arrestavano, gli parevano insormontabili ostacoli. E col pensiero
+unicamente occupato da una imagine, egli non poteva essere indotto,
+come sperava la contessa, a concepir dei sospetti. Le più grandi come
+le più semplici scoperte sono il risultato dell'associazione delle
+idee; ma egli era troppo pieno di una, perchè restasse posto ad
+un'altra qualsiasi. Se avesse potuto notare l'imbarazzo di Rosalia di
+Verdara, la paura di Massimiliana, tutte le circostanze che avevano
+destato i sospetti della sua amica, anch'egli ne avrebbe cercata la
+causa; ma per uno spirito tutto _in dentro_ come il suo, ed occupato da
+un unico oggetto, un tal senso d'osservazione era impossibile.
+
+Massimiliana di Charmory aveva dovuto finalmente strapparsi al conforto
+del suo isolamento e ritrovarsi in presenza della contessa e di
+Ermanno. Se l'acuto della sua ambascia era passato, lo spirito e la
+stessa persona ne portavano ancora le traccie, nello stordimento a cui
+era in preda, nella sofferenza che la sua tinta emaciata tradiva. E
+neppur lei aveva nulla risolto, occupata come era di sapere se la
+contessa avesse parlato ad Ermanno. L'attitudine dell'amica e del
+giovane le avevano ben presto dimostrato che questi non era stato messo
+a parte di nulla. Non una parola di Rosalia di Verdara aveva accennato
+a quel che era successo tra loro, e quanto ad Ermanno, la stessa timida
+riserva, la stessa delicatezza discreta si leggeva nei suoi occhi e
+nelle sue parole. La situazione restava quindi impregiudicata; ma i
+contrarii impulsi che dilaniavano l'anima di lei nel considerarla, la
+vertigine che la prendeva non sì tosto arrestavasi ad una soluzione, le
+facevano accettare come un bene insperato quel periodo di sosta in cui,
+acquetata la sua coscienza con la confessione fatta all'amica, nessuno
+le chiedeva nulla. Sotto l'impero di diverse lusinghe, tutti e tre
+cospiravano reciprocamente a prolungare uno stato d'incertezza, quasi a
+cancellare il ricordo di ciò che sapevano. Una specie di nuova fiducia
+cominciava a rinascere in loro, intanto che riprendevano l'intimità
+serena, la vita di prima, come se nulla fosse sopravvenuto a cambiare
+le loro relazioni. In quella incoscienza, per una parte voluta, per
+un'altra naturale--poichè una legge benefica fa perdere in durata alle
+scosse dello spirito ciò che esse guadagnano in intensità--l'amore
+della signorina di Charmory per Ermanno si faceva più profondo ed
+esclusivo. Era come se un raggio di luce brillasse nel grigio del suo
+cielo, come se qualche cosa le si schiudesse nell'anima che la
+trasformava; quasi in un ritorno alla salute dopo i travagli del male,
+ella assaporava mille sensazioni nuove, una dolcezza di vivere--la
+prima, la sola... Dei brividi la scuotevano, quando ella si sorprendeva
+abbandonata a quella nuova persuasione; fuggiva allora la compagnia
+degli uomini e restava lungamente inabissata in un muto terrore. Quelle
+uniche ore di sogno volavano, e come rapidamente!... Il risveglio non
+era lontano.
+
+Fu in un freddo pomeriggio di febbraio, con un cielo bianco per gli
+alti turbini di neve qua e là squarciati sull'azzurro, e un sole senza
+raggi, che Ermanno erasi recato all'_Hôtel des Palmes_. Egli aveva
+trovata la signora d'Archenval nella serra, sopra una seggiola a
+ruote, con un plaid sulle ginocchia, circondata da alcune altre
+signore della colonia russa ed inglese. Massimiliana era alcun poco
+discosta, accanto a un tavolo di ferro; teneva in mano un libro dalla
+rilegatura rossa e i caratteri d'oro, ma conversava col generale von
+Koptleben, un vecchio tedesco che pagava ora, con una lenta malattia,
+i trionfi del 1870. La viscontessa aveva accolto coi segni della più
+viva premura Ermanno Raeli. Spirito ingenuo, che le prove
+dell'esperienza colpivano senza ammaestrarlo, ella si era persuasa che
+l'amore avrebbe finito per essere la salvezza di Massimiliana. Lo
+spettacolo dello strazio sofferto dalla giovanetta, sorpreso da lei il
+giorno della visita di Rosalia di Verdara, le era stato causa d'una
+commozione violenta, tradottasi nell'abbraccio doloroso e convulsivo
+che aveva dato a Massimiliana in presenza dell'amica; più tardi, la
+ripresa dei rapporti fra i due giovani, l'aria di calma diffusasi
+sulla fisonomia della nipote, le attenzioni delicate di cui Ermanno la
+faceva sempre oggetto, le avevano fatto sperare che quell'amore
+sarebbe riuscito a trionfare di tutti gli ostacoli, che per esso
+Massimiliana avrebbe visti compensati ed aboliti i suoi antichi
+dolori. Come dunque Ermanno, dopo essersi intrattenuto un poco con
+lei, le chiedeva il permesso di andare a salutare la signorina di
+Charmory ella aveva seguito il giovane con un lungo sguardo di
+compiacente fiducia.
+
+Massimiliana, stretta la mano ad Ermanno, lo aveva presentato al
+militare, conoscendo la nazionalità del quale, il giovane aveva fatto
+notare la sua qualità di mezzo tedesco. La conversazione si era subito
+intavolata in questa lingua, e negli acuti sguardi del vecchio uomo di
+guerra si leggeva il piacere d'aver trovato quasi un compatriotta, che
+lo trasportava con lo spirito verso la patria lontana. Però, parlando
+della Germania col generale, Ermanno era tutto al novissimo incanto di
+sentire la signorina di Charmory prender parte al discorso nella
+lingua di sua madre. Era una grazia dolce che quegli aspri incontri di
+consonanti, quelle forti aspirazioni, prendevano sulle labbra di
+Massimiliana; era una specie di nuova, più grande intimità che lo
+stringeva a lei. Ermanno si sentiva intensamente felice, come poche
+volte era stato, e la sua simpatia si riverberava sul generale che,
+con la sua stessa presenza, rendeva impossibile ciò che egli
+temeva--desiderandolo:--una spiegazione suprema... Un secreto timore
+s'impadronì quindi di lui, allorchè, al sopravvenire d'un cameriere il
+quale annunziava l'arrivo del dottore, egli lo vide allontanarsi. «Se
+non le rincresce» disse a Massimiliana quando furono soli, e vincendo
+il turbamento che lo guadagnava sempre che restava in presenza di lei,
+«se non le rincresce, vuole che la nostra conversazione segua in
+tedesco? Io sono molto felice di sentir parlare questa mia lingua
+materna così bene come da lei...»--«Volentieri,» rispose la signorina
+di Charmory; «tanto più che, comunque parliamo, uno di noi dovrebbe
+adoperare una lingua non propria...»
+
+Ermanno non aveva lo spirito così libero da notare l'espressione con
+la quale Massimiliana, anch'essa invasa da un intimo sgomento in
+vicinanza di Ermanno, aveva pronunziate quelle parole, la specie
+d'insistenza che ella aveva messa nel notare quella originaria
+diversità, quasi una barriera esistente fra loro. Superato il primo
+istante d'imbarazzo, egli si era abbandonato all'incanto di trovarsi
+presso a Massimiliana, ma ancora sotto gli occhi di altra gente dalla
+quale si sentiva assicurato contro le sue istintive paure. La soavità
+dell'ora in quell'ambiente tiepido e profumato era tanta, che tutto
+acquistava una straordinaria importanza per lui, anche l'argomento
+insignificante sul quale si aggirava la conversazione: la società che
+in quella stagione occupava l'_Hôtel des Palmes_.... «Una società
+cosmopolita» diceva la signorina di Charmory, rassicurata da quel tema
+su cui si avviava la conversazione; «la stessa a Palermo come a Nizza
+o ad Ostenda... Dei tipi sempre eguali, abitudini comuni e perfino uno
+stesso modo di vedere e di giudicare...» Anch'egli l'aveva conosciuta,
+quella società: «E non so se lei risenta lo stesso effetto di
+freddezza,» diceva alla signorina di Charmory, «che essa produce in
+me; il lamentevole effetto di queste relazioni strette con la stessa
+facilità con cui si rompono; delle quali nulla resta, altro che un
+nome ricordato, qualche volta...» Ermanno s'accorgeva, soltanto dopo
+averle pronunziate, che le sue parole potevano sembrar calcolate in
+vista di un effetto da produrre; egli che aveva parlato d'istinto,
+come il pensiero dettava, non era però pentito di averle pronunziate;
+cercava anzi di leggere nella fisonomia della signorina di Charmory
+l'impressione che l'accenno alla instabilità di quelle relazioni, al
+genere delle quali la loro propria apparteneva, avrebbe prodotto...
+Facendosi forza per non dimostrare la sua preoccupazione dinnanzi alla
+piega che prendeva il colloquio, Massimiliana aveva tentato di dare
+alle parole di Ermanno un significato diverso da quello che ella
+sentiva bene essere il proprio. «Sì,» rispose, «io divido il suo modo
+di pensare; è una vita affrettata, che finisce per produrre una vera
+stanchezza...»--«E un bisogno di quiete, di riposo, d'intimità vera ed
+esclusiva... Non pensa anche lei così?... Spesso i nostri giudizii
+s'incontrano...»
+
+Ella scosse un poco la testa, senza dir nulla. Sentiva delle lacrime
+salirle agli occhi, che evitavano quelli di Ermanno e si rivolgevano
+verso i gruppi sparsi per il giardino, senza fissarsi in alcun luogo.
+Subitamente, la contenuta letizia di Ermanno era scomparsa. La tacita
+denegazione della signorina di Charmory, quasi ella disperasse di
+conseguir mai quell'ideale di vita al quale egli aveva fatto
+allusione, la vaga espressione di dolore composto e rassegnato che si
+era dipinta nei suoi lineamenti, gli avevano data come una trafittura
+acuta e rapidissima. Ma erano gli occhi di lei che egli voleva vedere,
+i suoi occhi profondi che si distoglievano dai suoi e con quella
+persistenza nell'evitarlo gli davano quasi una materiale impressione
+d'un distacco irreparabile. Egli si era un poco chinato verso di lei,
+appoggiando il braccio sul proprio ginocchio, ed aveva ripreso: «Non
+ha dunque pensato alle seduzioni di questa intimità?... Non la crede
+possibile?...» La signorina di Charmory rispose con fermo accento,
+subitamente scuotendosi: «No.»--«E non crede che qualcuno abbia potuto
+pensarvi per lei?... sognarla come la sola cosa degna di esser
+sognata?...»
+
+Egli aveva parlato molto piano, con la stessa intonazione di prima,
+nell'attitudine in cui si trovava, fissando la mano bianca e diafana
+di Massimiliana. Egli non aveva sostenuto nessuno sforzo su di sè
+stesso; le parole gli erano subito venute una dopo l'altra alle
+labbra, come l'unica, la necessaria espressione del suo pensiero; egli
+non era più stupito di aver parlato, soltanto la percezione del mondo
+circostante si era abolita dalla sua coscienza.
+
+Dischiuso il libro che teneva ancora in mano, la signorina di Charmory
+vi aveva rifugiato lo sguardo. La precisa sensazione che ella provava
+in quell'istante, era di naufragare, in un mare tranquillo, sotto un
+sole ridente, dinnanzi alla riva; ma di naufragare senza speranza di
+aiuto, sentendo già l'acqua alla gola. Rapidamente, prima che ella
+avesse avuto il tempo di prevederla, di prepararvisi, l'ora temuta
+della prova ultima era suonata, e una mano di ferro le aveva stretto
+il cuore, e un soffio di morte le aveva inaridite le labbra. Come,
+come superarla?... «Sapevo,» disse con voce che si sentiva appena,
+«che questo momento sarebbe arrivato... la signora contessa mi aveva
+già detto...» Allora, con uno slancio contenuto: «No, lasci dire a
+me!...» riprese Ermanno; «mi lasci dire tutto quello che ho in cuore,
+se pure sarà possibile.... È la mia vita che è legata alla sua... io
+ho creduto di morire quando mi hanno fatto temere che non l'avrei più
+riveduta... Si ricorda il giorno che c'incontrammo a Pallavicino? Come
+era piena la mia felicità!.. Non le avevo detto mai nulla... non
+sapevo, non potevo... guardi, avevo paura!...» Ad ognuna di quelle
+frasi roventi del giovane, la signorina di Charmory aveva un poco
+abbassato il capo, cogli occhi fissi in un punto, come ammaliata da
+una qualche visione che ella sola poteva mirare: ad un tratto si era
+scossa da quella contemplazione ed aveva fissato in viso il suo
+compagno... «Se vuole essere felice, rinunzii a me» disse, lentamente,
+cercando ad una ad una le parole, sentendo che una sola parola, che la
+sola intonazione della voce avrebbe potuto tradirla, toglierle le
+poche forze che chiamava a raccolta. «Io ho risoluto di non lasciare
+il mio stato... È una risoluzione antica, che non ha nulla contro di
+lei... Vi sono dei destini irrevocabili...»
+
+Tacque ad un tratto, per paura di mentire, di ricorrere, come aveva
+fatto con la contessa, a pretesti che avrebbero detto il contrario di
+ciò che ella voleva significare. E appunto in quelle parole, in
+quell'accento, Ermanno Raeli sentiva che il pensiero di Massimiliana
+non era intero, che quella risposta non era completa. Non era
+possibile che ella avesse ascoltato la sua confessione, con
+quell'ansia nel respiro, con quella fissità negli sguardi, per
+rispondere a quel modo; non era possibile che tutto dovesse finire tra
+loro così, che una risoluzione antica ostacolasse la presente
+felicità. «Allora» riprese, con nuovo calore, «crede che questi nostri
+rapporti... che questo nostro incontro debba finire, come gli altri,
+senza che nulla ne resti?... Noi ci saremo conosciuti e compresi...
+per diventare di nuovo due estranei; come tutta questa gente che oggi
+conviene qui, intimamente, e che sarà domani dispersa pel mondo, e che
+non si rivedrà probabilmente più mai?...»
+
+Nuove persone erano discese nella serra, in attesa dell'ora del
+pranzo; col rapido corso delle nuvole la luce si velava e tornava a
+splendere istantaneamente; le conversazioni tutt'intorno
+s'intrecciavano; ogni tanto si udivano dei piccoli colpi di tosse a
+stento repressi, e nulla era più strano di quella spiegazione
+decisiva, in cui i due giovani trattavano del loro avvenire, tra
+l'indifferenza dei propositi che si tenevano a distanza di pochi
+passi. Entrambi però, in presenza di quegli spettatori, si
+contenevano; trovavano in quel pubblico una specie di soccorso contro
+i pericoli dei quali l'argomento della loro conversazione era pieno...
+Alle ultime parole di Ermanno, la signorina di Charmory aveva chiuso
+un poco gli occhi; si leggeva nell'imbarazzo con cui cercava di darsi
+un'attitudine, nell'amarezza espressa dall'increspamento di un angolo
+del labbro, la lotta interiore che si combatteva in lei. Ella sentiva
+il cuore palpitarle in petto così forte come se fosse sul punto
+d'infrangersi. In quel suo lento naufragio, mentre le sue braccia si
+dibattevano istintivamente in cerca d'un appoggio impossibile, ecco
+un'altra mano distendersi verso la sua. Afferrarla, aggrapparvisi:
+questo diceva l'istinto della salute... ma perchè poi, se non per
+trascinare con sè un'altra vittima al fondo?.. Ella aveva nuovamente
+rivolto lo sguardo sul giovane. Come quell'incostante giornata, a
+momenti intensamente luminosa e ad un tratto oscurantesi, la fisonomia
+di lui si era trasformata: gli occhi splendevano di luce sul viso
+leggermente impallidito nell'emozione; una luce ed un pallore che
+erano l'espressione dell'estasi, d'una sublime speranza.... «Mi dica»
+continuava egli, con forza rinnovellata da quello sguardo profondo,
+«mi dica che non sente nulla per me... che non m'ama!.. Io non potrò
+replicare... accetterò la sua dichiarazione come una sentenza.... Non
+mi dica che aveva presa una risoluzione prima d'incontrarmi!..
+Anch'io, prima di conoscerla, credevo che tutto fosse finito nel
+mondo; non speravo, non aspettavo più nulla... Se sapesse quale
+tristezza!... Ebbene, è bastato vederla... Anch'io tentai dapprima di
+resistere... io non mi credevo, io non ero degno di lei...»
+Massimiliana si era fatta, a misura che egli parlava, sempre più
+bianca; strette le mani da ultimo, le aveva appoggiate un momento
+contro il fianco, come per comprimere il cuore sanguinante a quel
+crudele scambio di parti, a quell'accusa d'indegnità che Ermanno
+rivolgeva contro di sè, mentre ella era straziata dalla coscienza
+dell'inguaribile indegnità sua... «Di grazia, signor Raeli!... mi
+risparmii, di grazia...» supplicò, scomposta dall'ambascia; ed a bassa
+voce, dolorosamente, notata la rapida alterazione dei lineamenti di
+lei: «Massimiliana!...» aveva esclamato Ermanno, «mi perdoni!... io le
+giuro che non sentirà più da me una sola parola, fin quando...»
+
+Egli tacque un momento, titubante. Spiegando il contrasto a cui si
+dimostrava in preda la signorina di Charmory col fatto che, non
+essendole indifferente, ella non voleva o non poteva abbandonarsi al
+proprio sentimento, stava per aggiungere che avrebbe aspettato da lei
+stessa un'ultima parola, quale e quando che fosse... ma in quella
+brevissima pausa l'energia interiore che lo aveva sostenuto cadeva e
+il contrasto che era in Massimiliana si propagava, per una specie di
+contagio simpatico, in lui, occupando il suo spirito di mille opposte
+tendenze. In quel silenzio penoso che era seguito, il ritorno del
+generale von Koptleben lo aveva sollevato, e profittando del primo
+momento in cui la conversazione, per quel reciproco imbarazzo non più
+animata come prima, era languita, aveva preso congedo. Nel lasciare la
+tiepida atmosfera della serra, era stato sorpreso dal freddo dell'aria
+esterna, un freddo pungente che gli aveva fatto battere i denti e che
+aveva accresciuto il senso penoso col quale usciva da quella
+spiegazione da tanto aspettata, che gli era stata argomento di tante
+imaginazioni e che adesso era irrevocabilmente passata. Una specie di
+scontentezza della cui ragione non si rendeva ben conto, ma che si
+originava forse più dalla disproporzione tra la fantasticante
+aspettativa e la realtà che dall'attitudine di Massimiliana, lo
+guadagnava, deprimeva a poco a poco il suo spirito. Esaurendo,
+infatti, la serie delle interpretazioni di cui le risposte di
+Massimiliana erano suscettibili, il ragionamento gli dimostrava che
+ella lo amava. Se non lo avesse amato, ella non avrebbe ascoltato così
+a lungo la confessione dell'amor suo, non gli avrebbe detto di
+rinunziare a lei, _se voleva esser felice_... Felice, avrebbe egli
+potuto mai essere senza di lei?... Ella lo amava; più che il suo
+contegno glie lo diceva qualche cosa che gli parlava dentro,
+un'intuizione misteriosa, quella chiaroveggente prescienza che ogni
+cuore innamorato ha del destino del proprio sentimento... Se dunque lo
+amava, che cosa avrebbe potuto opporsi alla loro felicità? Ah, sì;
+l'ostacolo v'era; ma era in lui, nel sùbito risveglio di tutti i suoi
+timori, di tutti i suoi sconforti che lo avevano arrestato sul punto
+di domandarle quell'unica concessione: del tempo... Con la sua natura
+eccessivamente impressionabile, la più piccola circostanza bastava a
+determinare un volta-faccia degli stati d'animo più profondi. La vista
+del dolore di Massimiliana, la stessa idea che qualche cosa
+d'immutabile si era compita fra loro aveva radicalmente cangiata la
+disposizione dell'animo suo, e tutto: il suo amore, la creatura amata,
+il suo destino, gli era subito apparso simpaticamente attraverso una
+nebbia di tristezza che gli guadagnava ogni parte dell'essere, come il
+nevischio di quella triste sera invernale...
+
+Col tempo, l'impressione si andò dileguando; ma la reazione
+determinatasi in lui lo mantenne lungamente sotto l'influenza di
+tristi pensieri. Se egli non tentava ora, dopo la scena della serra,
+di riparlare a Massimiliana della propria passione, era meno per
+obbedire alla promessa fattale che per il rinato sentimento della
+propria incapacità a farla felice. Arrivava talvolta persino ad
+accusarsi di egoismo, di voler sedurre la signorina di Charmory per
+rifarsi con l'amore di lei una fede, un coraggio, un'energia che non
+aveva, simile ai fattucchieri che del sangue di fanciulli e di vergini
+compongono un elisir di vita. Allora una tenerezza, una carità lo
+prendevano per lei; Massimiliana ridiventava una cosa sacra,
+intangibile; e più acuto di prima si ridestava il timore di farle del
+male, di macchiarla con lo stesso pensiero... Ricordava di aver
+sentito parlare talvolta di sposi che, tornando dalla cerimonia
+nuziale, erano scomparsi abbandonando la donna a cui si erano, un
+istante prima, legati. Egli aveva il pentimento anticipato; ma la
+causa ne era in lui stesso, nelle disposizioni contradittorie del suo
+spirito e nei risultati amari della sua esperienza. Sì, egli sarebbe
+stato capace di lasciare l'Eletta, per custodirne solo l'idea
+imperitura, per non profanarla..... Poi ancora un'altra persuasione
+contribuiva ad arrestarlo, la persuasione particolare agli individui
+la cui imaginazione è esuberante: che l'attesa della gioia è più
+grande della gioia stessa...
+
+Tutto questo complesso di desiderii e di paure lo mantenevano in uno
+stato d'irresolutezza che era per la signorina di Charmory una nuova e
+meno sperata tregua. Più d'una volta, dopo quella spiegazione, ella
+era stata sul punto di scrivere tutto ad Ermanno, per non più
+mantenerlo colpevolmente in una lusinga fatale: tutte le volte non era
+riuscita a concretare le sue idee in una forma possibile. Ogni volta
+che vedeva Rosalia di Verdara, faceva il proposito di ottenere da lei
+che gli rivelasse tutto quel che sapeva; ma, dopo che Ermanno le si
+era confidato, non poteva fermarsi all'idea di fargli apprendere da
+un'altra ciò che toccava a lei stessa di rivelargli. E nei loro
+incontri, che adesso erano più frequenti di prima, nelle loro
+conversazioni che erano scambii di idee sempre più intimi, i silenzii
+avevano per lei la terribilità di quelli che si fanno intorno alle
+agonie. Ma se il loro pensiero era occupato da uno stesso oggetto, se
+il loro destino era il formidabile tema che entrambi consideravano,
+non una parola di Ermanno vi faceva allusione. Ella dunque aspettava,
+finiva per cullarsi in una effimera tranquillità. Ella sperava, per
+quella facilità che noi abbiamo ad accogliere le illusioni propizie,
+che quello stato durasse, che non si parlasse più del loro amore, ma
+che continuassero ad amarsi, a comprendersi. Nell'impossibilità in cui
+ella era di appartenere a nessun uomo, non era forse quello l'unico
+modo di appartenere a _lui_?...
+
+
+
+
+XIII.
+
+
+Le assiduità di Ermanno Raeli presso la signorina di Charmory avevano
+finito per essere state notate, e nel mondo in cui vivevano si
+cominciava già a parlare del loro matrimonio. La sempre rimandata
+partenza della famiglia d'Archenval ne pareva una conferma; l'arrivo
+del duca Gastone di Précourt fu considerato come il segno sicuro d'una
+realizzazione imminente.
+
+Lo schianto d'un fulmine non avrebbe potuto atterrire Massimiliana di
+Charmory più della notizia data un giorno dal visconte, che il duca
+suo suocero stava per arrivare a Palermo... L'uomo che era l'origine
+della sua atroce sciagura osava dunque ricomparirle dinnanzi--e quale
+suggestione perversa gli faceva scegliere quel momento in cui ella
+nutriva almeno l'illusione d'un ritorno alla vita? Ella avrebbe dunque
+dovuto trovarsi ogni giorno, ogni ora a contatto con lui?.. Intanto
+che il partito di fuggire precipitosamente da quella casa, da quella
+città, le si affacciava allo spirito, il visconte aveva soggiunto che
+l'alloggio del duca era già fissato alla _Trinacria_.
+
+Nessuna intenzione ostile a Massimiliana guidava il gentiluomo
+libertino a raggiungere, per la prima volta dopo l'attentato, la sua
+famiglia. Il suo desiderio brutale si era spento non sì tosto
+appagato; per gli uomini di quella natura, la passione non va oltre la
+sensazione, e l'orrore espressogli dalla fanciulla l'aveva dissuaso
+dal ritentare la prova, non già perchè quell'orrore lo ferisse, ma
+perchè gli scemava la previsione del piacere. Gli rincresceva pertanto
+che quell'_incidente_ lo avesse tenuto al bando della sua famiglia,
+dove la sua presenza sarebbe stata necessaria per invigilare sul
+visconte, che cominciava a fare un po' troppo a fidanza con la sua
+borsa. Nei continui imbarazzi di cui il giuoco sfrenato era causa a
+d'Archenval, questi aveva ricorso al suocero, che si era sempre
+affrettato a rispondere alla aspettazione di lui, come fosse passata
+fra loro una intelligenza e quel denaro pagasse il silenzio del
+naturale tutore di Massimiliana... Tali compromessi taciti sono molto
+più frequenti che non pare e solo la malignità sospettosa dei più vede
+un mercato formalmente contratto, là dove nessuna dubbia parola è
+stata scambiata da una parte e dall'altra. Il visconte domandava degli
+aiuti al duca per l'unica ragione delle ingenti spese a cui la
+malattia della moglie lo obbligava; il duca si affrettava a rispondere
+a quelle richieste da padre affettuoso, zelante della salute della
+figliuola... Era però arrivato un momento in cui il duca aveva
+cominciato a trovare che la malattia della viscontessa gli costava un
+po' troppo e che non sarebbe stato male di controllare un poco le note
+dei medici, dei farmacisti e degli albergatori. Palermo intanto, gli
+dicevano i suoi amici, era quell'anno il convegno d'una numerosa e
+scelta colonia; e dopo tutto sarebbe stato interessante fare una corsa
+in quell'isola che, secondo la geografia particolare alle persone
+della sua società, si considera come fuori d'Europa. Aveva però avuto
+il buon senso di seguire i suoi amici alla _Trinacria_, e con la
+figliuola e la signorina di Charmory si era incontrato, la prima
+volta, in pubblico, come con delle semplici conoscenze.
+
+Dal momento che aveva appreso l'arrivo di lui a Palermo, Massimiliana
+era vissuta in un così grande terrore, che ogni altro sentimento ne
+era rimasto eclissato. Se egli fosse venuto ad abitare sotto lo stesso
+tetto, ella non avrebbe aspettato; sarebbe fuggita, scomparsa, non
+importa come... Intanto, l'attesa dell'inevitabile momento in cui si
+sarebbero ritrovati in presenza, le era causa d'un'ansia mortale, come
+non aveva creduto possibile di provarne una simile dopo tutto quello
+che aveva sofferto. E, ad un tratto, ella si accorgeva che quell'ansia
+era nulla, era quasi la tranquillità, dinnanzi al pensiero subitamente
+affacciatosele, che anche Ermanno avrebbe incontrato quell'uomo... Che
+cosa era finalmente il prossimo incontro per lei? Una prova di più,
+che non doveva esserle risparmiata, che era meglio, sotto un certo
+aspetto, affrettare. Nella sua cinica ferocia, l'uomo credeva
+probabilmente che ella avesse finito per consolarsi--e non aveva ella
+indovinato, poichè, facendosele incontro nel giardino delle _Palme_,
+egli le sorrideva disinvoltamente, trovava, che il soggiorno di
+Sicilia le aveva conferito e formulava voti per la sua prosperità?..
+Appena arrivato, infatti, la voce circolante intorno ai due giovani
+era venuta all'orecchio del duca, e se egli aveva fin a quel momento
+nutrito degli scrupoli, questi erano subito spariti dinnanzi alla
+prova della consolazione che Massimiliana aveva trovata. Si era anzi
+fatto beffe di sè, per l'esagerazione d'un rimorso che la sua
+esperienza avrebbe dovuto dimostrargli infondato, e facilmente
+superate, con l'abituale sua disinvoltura, la difficoltà di un primo
+incontro, aveva del tutto dimenticata la giovane per le belle signore
+di cui la colonia straniera era provvista a dovizia.
+
+Incapace di dir nulla dinnanzi all'incredibile impudenza dell'uomo,
+col sangue gelato nelle vene come alla vista di un rettile,
+Massimiliana aveva sentito ridestarsi tutto l'orrore dei lontani
+giorni, complicato dallo strazio della situazione presente. Il domani
+d'una grande sciagura, quando la coscienza comincia a destarsi tra le
+ultime nebbie di una sonnolenza pesante, e la memoria suggerisce ad un
+tratto la crudele certezza, si prova un'angoscia forse più grande di
+quella determinatasi nel primo momento. Una simile impressione di
+risveglio aveva determinata in Massimiliana la presenza del duca.
+Malgrado i contrasti provati, le lotte sostenute, era come se ella
+fosse rimasta lungamente immersa in un sonno, nel sonno profondo
+dell'illusione voluta, da cui la voce di quell'uomo la strappava ora
+violentemente. Come nutrire più nessuna lusinga, come e che cosa
+aspettare, se con la sua stessa presenza quell'uomo le ricordava la
+propria vergogna, e il dovere che aveva fin troppo trascurato di
+compiere?.. Ed egli aveva osato sorriderle, ed un sorriso di più
+sarcastica compiacenza, di compiacenza più iniqua avrebbe rivolto ad
+Ermanno, e le loro mani si sarebbero strette... A questo pensiero
+fitto, cocente, Massimiliana credeva d'impazzare. La sua complicità
+del silenzio le appariva più grande, imperdonabile; la confessione
+fatta alla contessa un calcolo ipocrito, poichè era sicura che non
+aveva avuto effetto; e la sua tortura si acuiva talmente, che ella
+affrettava coi voti il momento della soluzione, per tremenda che
+potesse essere...
+
+Un calcolo, da canto suo, la contessa Rosalia aveva finito anche lei
+per credere la confessione dell'amica. Fino a quando i rapporti dei
+due giovani non si erano mutati, ella non aveva fatta un'accusa a
+Massimiliana di nascondere ancora il suo secreto ad Ermanno, aveva
+creduto che la confessione sarebbe bastata a dissipare ogni speranza
+di felicità; e la compassione per il dolore che li aspettava era
+riuscita a soffocare la voce della gelosia. Ma dinnanzi al prolungarsi
+di quella situazione, al crescere di quella intimità, alla
+intelligenza che indovinava esser corsa tra loro, al propagarsi della
+voce che li diceva promessi malgrado l'arrivo del duca, la sua pietà,
+la sua discretezza, i suoi riguardi, tutti i suoi buoni sentimenti le
+erano parsi delle debolezze e delle ingenuità. Con una grande amarezza
+ella sentiva di essere stata molto sciocca nel prendere sul serio la
+disperazione di Massimiliana, quasi tutta la condotta di lei non
+dimostrasse l'intenzione di raggirare Ermanno, la fiducia che
+l'accecamento dell'amore lo avrebbe fatto passar sopra ad ogni
+ostacolo!.. E questa fiducia che cosa aveva insomma d'infondato? Ella
+arrivava a coinvolgere nella sua disistima anche l'uomo che aveva
+amato--che amava ancora, senza speranza, ma tanto da perdere per lui
+la nozione del giusto!.. Come si era esagerata l'importanza di
+quell'ostacolo! Sarebbe egli forse stato il primo a passarvi sopra?
+Era verosimile ch'egli non si fosse accorto delle anormalità di quella
+famiglia? Ma chi le diceva che egli non sapesse tutto, che non si
+fosse già accomodato di quella condizione di cose? E il ricordo di
+romanzi, di commedie, in cui un lieto fine corona i dolorosi
+contrasti, avvalorava la sua persuasione... Allora, a che cosa sarebbe
+valso l'andare a mettere sotto gli occhi di lui la lettera di
+Massimiliana, come talvolta aveva la tentazione di fare? E la sua
+serenità di un tempo si perdeva in una irritazione crescente, in una
+contrarietà insofferente, dimostrata ad ogni momento e che il tono
+inalterabilmente scherzoso del marito finiva per esasperare... Più che
+mai sicuro che quella _montatura_ di sua moglie sarebbe stata senza
+effetto, Giulio di Verdara si divertiva talvolta a punzecchiarla
+garbatamente, come una specie di punizione pel principio di colpa da
+lei commessa in idea. Ella aveva finito per domandarsi se Giulio
+sapeva quel che le passava per l'anima; e negli urti a cui era
+esposta, aveva a momenti la tentazione di sfidarlo, di provocarlo,
+come una rappresaglia, come un mezzo di uscire da quella situazione,
+che si affrettava intanto alla catastrofe...
+
+La presenza in Palermo del duca Gastone di Précourt e dei suoi amici,
+se aveva gettato in quello stato la signorina di Charmory e la
+contessa, se aveva ridestato le apprensioni della signora d'Archenval,
+aveva messo una animazione nella colonia degli stranieri. Unicamente
+occupato del mondo femminile, il duca aveva trovato nelle signore un
+valido appoggio per i suoi disegni di svaghi, e come il carnevale
+s'inoltrava, e gli stranieri delle _Palme_ e della _Trinacria_ erano
+stati oggetto di molte cortesie da parte dell'ospitalissima società
+palermitana, egli aveva messo innanzi l'idea di una festa da offrire
+ai loro ospiti, a mezza quaresima. L'idea era stata subito accolta, e
+i preparativi erano incominciati alle _Palme_, dove i locali si
+adattavano meglio.
+
+Ermanno Raeli, che aveva incontrato una o due volte il duca e si era
+interessato a lui come a tutto ciò che aveva qualche rapporto con
+Massimiliana, aspettava l'avvenimento con ansietà irrequieta. La
+malattia della viscontessa, ragione o pretesto, aveva fatto che la
+signorina di Charmory rifiutasse tutti gli inviti che le erano stati
+rivolti; adesso che l'iniziativa era presa dal duca e che la festa
+aveva luogo nello stesso albergo, non avrebbe certamente mancato di
+assistervi. Ed Ermanno si vedeva già al suo fianco, stringerle un
+braccio alla vita, tenerla per mano, confondere il suo respiro con
+quello di lei... L'imaginaria rappresentazione era così evidente che,
+solo, nel suo studio, egli si alzava di scatto, tentando di divertire
+l'attenzione da quella turbatrice visione... Fuori, era già la
+primavera che si annunciava, nel primo tenero verde delle robinie,
+nelle emanazioni delle _zágare_ nuziali, nei tepori del sole di marzo,
+nella maggior durata delle giornate troppo piene di luce, da
+abbacinare alla lunga. Erano delle ubbriacature d'aria, delle
+ipnotizzazioni d'azzurro, delle saturazioni di sottili profumi che si
+prendevano in quella felice Palermo, porta dell'Oriente, lembo
+d'Arabia trasportato, quasi per una fantastica operazione da _Mille ed
+una notte_, in riva al lago del Mediterraneo. Un languor nuovo, uno
+snervamento molle che faceva intensamente assaporare la voluttà del
+riposo, guadagnavano Ermanno, lo mantenevano in una specie di
+dormiveglia durante il quale, abolito il pensiero, solo delle imagini
+gli passavano e ripassavano dinnanzi, svegliando in lui sopìte
+sensazioni di avidi dissetamenti, di abbandoni profondi... Una sorda
+irritazione nasceva in lui per quelle suggestioni incoscienti, con un
+bisogno di castigarle che finiva per esasperarle. E l'impeto di sdegno
+che lo aveva vinto quando la Figura adorata era stata attaccata da
+quella abominazione, cedeva adesso ad impeti di desiderio, a una
+tentazione di indissolubili strette, che si mutava ancora in terrore
+all'idea di passare soltanto un braccio intorno alla vita di
+Massimiliana durante la prossima festa...
+
+Sul punto di vedersi abbandonata dalle proprie forze, Massimiliana non
+aveva neppur tentato di evitare quell'avvenimento di cui sentiva le
+minaccie. Una oppressione la vinceva in mezzo a quel risveglio
+primaverile, a quel rifiorire di tutta la natura: l'oppressione morale
+alla certezza che la sua fatalità si sarebbe abbattuta su di lei prima
+dell'appassir di quel verde; il turbamento fisico, prodotto dal
+dardeggiare d'un sole infuocato sopra quella natura quasi tropicale. E
+dovunque ella si rivolgeva, il trionfo del fior d'arancio: nell'aria
+tutta compenetrata del soavissimo profumo, nei giardini il cui verde
+era tempestato come di candide costellazioni, nei quadri dei coloristi
+dilettanti, nei mazzi che _egli_ mandava alla viscontessa. «Kennst Du
+das Land?..» l'appassionata canzone di Mignon le tornava alla memoria;
+ed in quella Terra appunto il suo destino aveva dovuto sospingerla; e
+da quelle prode fiorite sorgeva come una voce che le ricordava la sua
+sfiorita esistenza; e il simbolico candor di quei fiori le dava più
+dolorosa la coscienza della sua macchia indelebile...
+
+
+
+
+XIV.
+
+
+La festa dell'_Hôtel des Palmes_ era riuscita splendidamente. La
+migliore società di Palermo aveva tenuto ad accettare la simpatica
+dimostrazione della colonia straniera, e le sale magnifiche
+dell'albergo, la serra, il giardino, adattati con gusto sapiente alla
+circostanza, erano popolati da una calca elegante e felice... In un
+abito di _tulle_ bianco laminato d'argento, che avvolgeva il suo corpo
+come una tenue carezza; i biondi capelli vagamente raccolti sul capo e
+ornati di un ramoscello di mughetti meno pallidi del suo viso, la
+signorina di Charmory si sarebbe detta un'apparizione in mezzo alle
+figure vivaci dalle quali era circondata. Aveva un'aria disfatta, gli
+occhi accerchiati da un lividore e luccicanti, così che da più di una
+parte le avevano chiesto se si sentisse male. Aveva dovuto assicurare
+il contrario, subendo le attenzioni incresciose degli indifferenti; ed
+era rimasta grata in cuor suo a Rosalia di Verdara, che l'aveva
+salutata soltanto, passando nella stanza di toletta per accomodare la
+sua acconciatura. Dal salotto in cui la viscontessa d'Archenval,
+seduta, riceveva gl'inchini degli invitati, Massimiliana girava
+intorno gli sguardi, in cerca di qualcuno; e ad un tratto,
+inchiodatili ardentemente in un punto, le sue mani avevano preso a
+torcere convulsamente il suo fazzoletto di pizzo. Era Ermanno Raeli
+che, entrando, si era incontrato col duca e si era fermato un poco a
+parlare con lui... Gastone di Précourt, più giovane che mai
+nell'accorta toletta, troneggiava in quell'ambiente suo proprio, con
+un'aria di soddisfazione felice diffusa nella fisonomia. Parlando con
+Ermanno, facendo allusione a certi scandali della società palermitana
+che egli aveva subito appresi e che il giovane non conosceva, egli
+stringeva la mano ai passanti, accennava col capo ai lontani,
+s'interrompeva per inchinarsi profondamente al passaggio delle
+signore. A misura che quel colloquio si prolungava, come i gesti
+dell'uomo si facevano più espressivi, come i suoi lineamenti si
+atteggiavano al riso, la fissità degli sguardi di Massimiliana
+cresceva. Ah, quel riso schernitore e malvagio!.. Un fascino fatto di
+raccapriccio la inchiodava lì, dinnanzi a colui che osava stringere la
+mano di Ermanno. Era come se un serpe si fosse avviticchiato al
+braccio del giovane, e dal ribrezzo non prorompeva in un grido
+violento: «Schiacciatelo!.. Schiacciatelo!..» Ondate di gelo le
+passavano pel corpo, un gruppo le si stringeva al cuore come quello
+che le sue mani nervose stringevano nel fazzoletto, fino a
+lacerarlo... L'orchestra aveva dato ad un tratto il segnale della
+danza, ed Ermanno le era venuto incontro. Per un contrasto abituale
+nel suo spirito complicato e tormentato, la folla allegra, lo
+scintillio delle luci, gli acuti profumi che si svolgevano da
+quell'assembramento di gente elegante, la conversazione
+spregiudicatamente leggiera del duca, lo avevano attristato. Lo
+spettacolo dell'altrui felicità gli rendeva più sensibile la propria
+inquietudine; a quell'ora più che mai egli dubitava di sè stesso;
+delle strane idee di fuga, di rinunzia lo occupavano mentre egli si
+avanzava incontro a Massimiliana, e fu macchinalmente, con la quasi
+certezza d'un rifiuto, che egli le chiese di accordargli una danza.
+Tenendo ancora nelle mani il fazzoletto lacerato, la signorina di
+Charmory si alzò subitamente, come di scatto. «Non voglio che parliate
+a quell'uomo!..» disse ad Ermanno, con voce breve, mentre egli,
+sfiorandola appena col braccio passatole intorno alla vita, si
+slanciava con lei fra le coppie. Per grande che fosse l'incapacità di
+Ermanno a cogliere il senso delle cose, le parole di Massimiliana
+erano troppo strane perchè egli non le notasse. «Il duca?..» aveva
+mormorato quasi a domandarle che cosa avesse voluto dire; ma non aveva
+insistito al silenzio di lei, nella specie di ebbrezza che il contatto
+di quel corpo gli procurava, che aveva dissipato la sua tristezza e
+che centuplicava la letizia di sentirle esprimere una volontà--un
+comando... Le acute sensazioni che lo invadevano, il leggiero affanno
+del ballo gli soffocavano in gola le parole; solo il suo corpo si
+stringeva insensibilmente di più al corpo di Massimiliana...
+
+Cogli sguardi chini, col corpo irrigidito sotto quella stretta, col
+respiro affrettato, Massimiliana si sentiva sul punto di stramazzare.
+Si era repentinamente decisa ad accettare l'invito di Ermanno per
+parlargli, per dirgli subito di evitare quell'uomo, per dirgli tutto;
+ma aveva troppo presunto, affidandosi in braccio a lui, stringendosi
+materialmente alla persona cui si sentiva stretta con tutte le forze
+dell'anima. Ogni cosa le girava ora d'intorno, come presa dalla
+vertigine che era in lei, il terreno le mancava sotto i piedi al ritmo
+cullante di quella mazurka di Chopin... e con accento di supplica,
+mentre il viso di Ermanno quasi la sfiorava, ella mormorò: «Basta!..
+basta!..»
+
+Egli si era subito arrestato, offrendole il braccio nel vacillamento
+che l'altra non riusciva ancora a vincere, e guidandola fuori della
+sala la cui atmosfera era divenuta asfissiante. «Grazie!...»
+mormorava, con voce profonda; «ogni suo desiderio è legge per me...» E
+senza dire più nulla, senza domandarle la ragione di quella
+proibizione nella gioia trionfale di sentirsela accanto, l'aveva
+guidata verso la serra. Il luogo era deserto, una luce discreta vi si
+diffondeva dalle oblunghe lampade giapponesi, i rumori della festa
+arrivavano attutiti dalla distanza, e la meravigliosa vegetazione
+tropicale, i fogliami larghi e carnosi, gli avviticchiamenti quasi
+convulsi dei rami, l'acutezza penetrante degli esotici profumi,
+l'umido tepore dell'aria deliziosamente snervante, avevano finito di
+opprimerli entrambi... «Si ricorda?..» mormorò Ermanno ad un tratto,
+con una voce bassissima stringendo un poco il braccio della sua
+compagna. Si era arrestato, contemplando il meraviglioso profilo di
+lei, le labbra leggermente dischiuse, gli sguardi smarriti, l'eburneo
+pallor delle guancie. «Si ricorda, Massimiliana.... quel che io le
+dissi qui?..» e le aveva presa una mano, stringendolesi di più. La
+signorina di Charmory aveva fatto per trarsi indietro, guardando
+attorno come in cerca d'aiuto; egli l'aveva trattenuta con una muta
+preghiera. L'allegra festa rumoreggiava lontano, dalla serra esalava
+una larga respirazione, un alito infinitamente dolce, come una
+persuasione d'amore... «Massimiliana... io l'amo...» sussurrò Ermanno,
+con la ragione perduta nella lenta invasione di un desiderio folle di
+carezze e di baci, «Massimiliana... mi consenta di ripeterlo... è una
+soavità unica al mondo...» Impallidendo ancora di più, ella si era
+riversata indietro, afferrandosi alla spalliera di un sedile, cogli
+occhi chiusi, e il suo corpo si era tutto profilato in quella posa,
+dalla fronte purissima, dalla guancia morbidamente soave, dal collo
+marmoreo, al seno palpitante, alla vita inarcata, al mistero di linee
+perdute, evanescenti... Ermanno aveva visto come una nebbia
+ondeggiargli dinnanzi. Passato, con un gesto lento ma sicuro, il
+braccio attorno alla vita di lei; presale, con l'altra mano, una mano,
+egli l'attirò a sè. Ella tentava inutilmente di sciogliersi da quella
+stretta sempre più fitta, di gettare indietro il capo per sottrarsi
+alla carezza del suo alito ardente... «Massimiliana!..» supplicava
+ancora egli, ma la parola si perdeva in un suono inarticolato, in una
+specie di sordo bramito... «No... non come...» gemè ella, in una
+repentina rivolta di tutto il suo essere, risentendosi in preda alla
+forza del maschio, e appena le labbra di Ermanno ricercarono
+avidamente le sue, si era accasciata sul sedile, priva di sensi.
+
+Incapace di dire una sola parola, Ermanno aveva portata una mano ai
+capelli, come se volesse strapparli. Rapidamente, la reazione era
+sopravvenuta, con l'orrore dell'atto commesso. Egli contemplava livide
+e smorte quelle labbra cui aveva osato un momento innanzi appressare
+le proprie, disfatta in un supremo abbandono quella figura adorata,
+spenti quegli sguardi luminosi; ed era l'opera sua sacrilega che egli
+contemplava. Restava inchiodato lì, dalla vergogna, dal rimorso, non
+potendo risolversi a toccare più con un solo dito quelle forme che
+aveva strette in un impeto di brama cieca, in un ritorno dell'antico
+istinto, lungamente mortificato e represso. La cognizione del tempo si
+era perduta in lui, quand'egli intese un passo avvicinarsi: era la
+signora di Verdara che si avanzava verso di Massimiliana...
+
+Nel rimescolio delle danze, la contessa Rosalia aveva seguito
+fissamente la giovane coppia; e, ad un tratto, era stato come se la
+festa si fosse mutata per lei in qualche funebre rito. Tutte le sue
+persuasioni cadevano dinnanzi alla radiante figura di Ermanno a fianco
+di Massimiliana; non restava luogo che per l'esplosione del suo mal
+frenato rancore. La materiale rappresentazione della loro unione
+colmava la misura, faceva traboccare il fiele di cui si era
+abbeverata. Ora, senza riguardo, l'indegnità di quei due le si faceva
+manifesta: che grossolano inganno era stato il suo di credere alla
+loro nobiltà!.. Essi erano degni l'una dell'altro, erano veramente
+fatti per intendersi e per convenirsi, come dicevano intorno a lei gli
+spettatori curiosi... Egli con le sue pose di tristezza, l'altra con
+la vergogna di cui era coperta, erano lì, animati ed allegri, a
+ballare, a sorridere!.. La vista della loro felicità le riusciva
+insopportabile, la offendeva in tutto ciò che la donna aveva di più
+caro. Si sentiva trascurata, vilipesa, avvilita. Avrebbe voluto una
+folla dintorno, avrebbe voluto che una sua parola fosse avidamente
+contesa, che per un suo sorriso degli uomini si fossero battuti,
+affinchè _qualcuno_ avesse imparato a conoscerne il prezzo.... Invece
+la sua stessa tristezza la isolava. Lei, la regina delle feste per la
+grazia, pel brio, per l'eleganza, si sentiva spodestata da
+Massimiliana, che raccoglieva gli unanimi suffragi della società. Una
+quistione di amor proprio ferito è in fondo a tutte le rivalità
+femminili, e la contessa avrebbe forse trovata una consolazione se la
+sua sontuosa toletta dalla gonna di _cordonné_ rosa pallido con trine
+spumose disposte sul davanti, e dal manto di velluto verde cupo
+circondato di rose; se lo splendore dei suoi smeraldi e dei brillanti
+che fermavano una _aigrette_ rosa e verde disposta sul capo, non
+fossero stati offuscati dal modesto abito bianco e dai mughetti della
+signorina di Charmory. Turbata e quasi piangente, ella si era ridotta
+nella serra deserta e avvolta in una semioscurità propizia alla sua
+tristezza. E lì, con la bocca stretta, con le mani nervosamente
+contratte, ella aveva assistito, spettatrice non vista, alla rapida
+scena che si era risolta nella sincope di Massimiliana e che, dopo un
+momento di esitazione, aveva sollecitato il suo intervento.
+«Dell'acqua.... presto, qualche cosa....» aveva detto, tentando
+d'aprire la veste della fanciulla, ed Ermanno era corso ad intingere
+il suo fazzoletto nella vasca che la contessa gli additava, senza
+domandarsi in qual modo ella fosse sopravvenuta tanto a proposito.
+
+Recando la pezzuola inzuppata, egli era passato dietro al sedile per
+sollevare la giovanetta, che all'impressione di freddo sulla fronte
+aveva tratto un profondo respiro, scuotendosi, «No... non come
+l'altro...» mormorava, respingendo la contessa che la teneva stretta
+fra le braccia. «Son io, Maxette!.. son io...» e con un segno della
+mano, ella ingiungeva ad Ermanno di tenersi discosto. Dischiusi gli
+occhi, Massimiliana guardò un poco la donna; poi si sollevò, in un
+rapido ritorno della memoria, spingendo lo sguardo dinnanzi a sè. E
+come si vide sola con l'amica, afferrossi a lei, convulsamente.
+«Aiuto... soccorso...» supplicava, fremendo; «è troppo... è la
+morte...»--«Maxette!.. Maxette!..» ripeteva la contessa, subitamente
+comprendendo, impotente a sedarla, atterrita al vedere Ermanno
+avvicinarsi... «Diteglielo voi, di fuggirmi... voi che vedeste le mie
+lacrime... che sapete tutta la mia vergogna... Ah, Dio Signore... mio
+Dio Signore!..» La contessa tentava invano di farla tacere, di
+chiuderle la bocca in un abbraccio, vedendo già lo sguardo di Ermanno
+smarrirsi; ma l'altra continuava, tra le soffocazioni: «Bisogna dir
+tutto... Voi non sapete..! Vedere quell'uomo, l'uomo che ebbe questo
+miserabile corpo... parlare con lui, stringergli la mano!. Ed egli mi
+confidava l'anima... ed io tacevo!..» Girando la testa, in cerca
+d'aria, aveva allora visto Ermanno impetrato lì accanto; ed era sorta
+in piedi, come uno spettro, con una mano alla gola quasi per
+lacerarla, mettendo un strido che la contessa aveva soffocato.
+
+Era ricaduta, esanime, con la bocca dischiusa. Come della gente si
+affacciava dall'altra estremità della serra, la contessa ingiunse
+brevemente ad Ermanno: «Vada via... per carità; si allontani... mandi
+qualcuno...»
+
+Egli andava, vacillante, guardando dinnanzi a sè, con uno sguardo
+cieco, vitreo, stendendo una mano come per afferrarsi a un sostegno.
+«Qualcuno, una donna, laggiù... nella serra...» disse al secretario
+dell'albergo, che domandava allarmato, che cosa fosse avvenuto e non
+otteneva risposta...
+
+Il duca Gastone di Précourt si avanzava, tenendo a braccio una dama
+elegantissima, che frenava a stento degli scoppii di risa dietro il
+ventaglio, mentre il suo cavaliere le mormorava qualche cosa
+all'orecchio. Ermanno aveva indietreggiato, come per dar loro
+passaggio; ma lentamente, senza arrestarsi, fino in fondo, fino a dar
+della testa sul muro.
+
+
+
+
+XV.
+
+
+Quando Massimiliana di Charmory riacquistò nuovamente i sensi, si
+trovò nella sua camera, adagiata sopra il suo letto con a fianco la
+contessa che spiava inquieta il suo ritorno alla coscienza. Ella aveva
+il vago ricordo di esser stata trascinata, inerte, con la testa fatta
+come di piombo; e lo stesso peso ora le gravava sulla fronte, malgrado
+la sua acconciatura fosse stata disfatta e una pezzuola imbevuta
+d'acqua ghiaccia vi venisse adattata continuamente. «Maxette... come
+stai?...» chiedeva sommesso la signora di Verdara, ed ella rispondeva
+appena con un moto degli occhi. Nella camera, solo la donna di
+servizio aiutava l'amica in quelle cure; la scena era avvenuta così
+rapidamente e tanto lontano dal centro della festa, che nessuno,
+neppure la viscontessa appartata in un salottino con qualche altra
+signora sofferente, se n'era accorto. «Desideri qualche cosa?... Vuoi
+che chiami tua zia?...» Ritrovando le sue forze a quella minaccia:
+«No... no!...» rispose Massimiliana, sollevatasi un poco sul letto;
+«ecco, è passato...» E, abbracciando l'amica: «Grazie... grazie!...
+Vorrei soltanto, come un favore, restare un poco sola...» La contessa
+insisteva per tornare più tardi; ma l'altra ripeteva: «Grazie, non
+occorre... È finito; ora sto bene...» E sorrise.
+
+Ella sospingeva cogli occhi l'amica che si allontanava, dopo aver
+detto qualche parola alla cameriera; e come vide l'uscio richiudersi
+sulle due donne e come il rumore dei loro passi si spense, nascose la
+faccia tra le mani con un grido rauco di terrore e di raccapriccio.
+Era finito! Tutto era finito! Una parola era bastata perchè la malia
+fosse rotta! Egli era lì, aveva tutto udito, era rimasto come
+fulminato!.. Ella si sentiva come precipitare da un'altezza
+incommensurata, con la testa in giù, senza speranza d'arresto. La
+parola che avrebbe dovuto dire fin dal primo momento, il sinistro
+secreto della sua vita, la sua eterna condanna era pronunziata...
+Quale oscura, implacabile fatalità!.. «Perchè?... perchè?...»
+mormorava ella, soffocando il suono della sua voce contro i guanciali,
+torcendosi le mani, e i conati di ribellione si ammortivano sotto il
+peso enorme di quella fatalità. Implacabile!... Eterna!... «Perchè?...
+perchè?...» e non v'era risposta all'angosciosa domanda, o ve n'era
+una sola: perchè gli uomini erano delle belve insaziate, perchè la
+vita era una cosa malvagia. Fuggirla: questo ella avrebbe dovuto, e la
+propria debolezza, la propria viltà non l'avevano consentito. Aveva
+durato in quell'orribile vita, fra quegli agi che quell'uomo aveva
+finito per pagare, comprando così il silenzio dell'altro che avrebbe
+dovuto farle da padre! Tutto era turpitudine intorno a lei; tutto era
+falso in lei, come quelle falsificazioni della casa che erano gli
+alberghi nei quali aveva dimora. Fra quelle miserie aveva durato,
+aspettando--che cosa? che il peso di quel destino ricadesse ancora su
+di un altro, che un poco di quel fango schizzasse addosso ad un altro,
+che il sentimento della sua sciagura s'inacerbisse e si complicasse
+d'un rimorso. Parlare prima, dir tutto subito e poi andarsene,
+ascriversi tra le suore di carità: era quello che avrebbe dovuto fare
+e che non aveva fatto per ridursi a quel supplizio. «Perchè?..
+perchè?..» Perchè lo amava! perchè lo aveva amato fin dal primo
+giorno, con forza sempre cresciuta! «Io l'amo!.. io l'amo!..» gridava,
+nascondendosi ancora la faccia contro l'origliere; ed era la morte
+dell'ultima illusione, la coscienza della fine, che le dava quelle
+vertigini... Com'era lontano quel giorno!.. appena pochi mesi, nel
+tempo; ma che cammino aveva ella fatto!.. Accasciata su quel letto di
+dolore, intanto che, come una raffinata ironia arrivavano fino a lei i
+suoni giocondi del ballo, ella ricostruiva tutta la storia di quella
+lotta, dimenticava un poco in quella evocazione il cordoglio presente,
+cercava di giustificarsi innanzi a sè stessa. Si era ella tradita una
+sola volta, quando aveva sentita la sua passione crescere ed
+ingigantirsi? Ella non poteva amare, ella era al bando del consorzio
+umano, e tutto il suo studio era stato di stornare da sè l'attenzione
+degli uomini, l'attenzione di _lui_... Un giorno era venuto, giorno di
+gioia paurosa e d'angoscia ineffabile, in cui ella si era accorta di
+essere amata--e come intensamente e delicatamente!.. Ella lo aveva ben
+compreso; aveva letto come in un libro nella sua anima nobile e
+grande; aveva previsto, prima ancora che egli le avesse detto una sola
+parola, in qual modo l'avrebbe amata!... Ella era ben certa di dir
+tutto, un giorno, quando ne avrebbe avuta la forza; di dire
+l'oltraggio subito, e non finalmente una colpa commessa... Sì, un
+istante ella era arrivata a dimenticare la sua macchia; era questa la
+sua colpa, e come orribile e pronto giungeva il gastigo! Ah,
+quell'uomo a fianco di _lui_!... la sua mano in quella di Ermanno...
+un viscido serpe... «Strappatelo!... schiacciatelo!»
+
+Macchinalmente, ella alzava un braccio, accennando, e ad un tratto
+l'uscio si schiudeva, e la viscontessa, pallida, ansimante, le si
+faceva vicina... «Come stai?... Non mi hanno detto nulla... Maxette!»
+Subitamente alzatasi, cominciando a disfare la sua toletta: «Non è
+niente, un capogiro...» rispondeva Massimiliana. «Ma perchè non mi hai
+fatta chiamare?.. vuoi che venga un dottore?..» insisteva l'altra,
+prendendole una mano. In quel momento, l'ammalata non era più lei, era
+la giovanetta: ella lo comprendeva al tremore della persona, allo
+splendore degli sguardi; ma l'altra replicava: «No, grazie... il
+riposo finirà di guarirmi...» e ritirava la sua mano!.. Non la voleva
+con sè! Non voleva dirle la causa del suo male che ella aveva
+presentita nelle mezza parole con cui la contessa l'aveva fatta
+accorrere! Respingeva il suo aiuto, ancora, sempre!.. E la povera
+donna si allontanava, piegando la testa; sull'uscio, arrestavasi un
+poco, come volendo tornare; ma lasciava la camera, disperando.
+
+«Va!... va!...» diceva mentalmente Massimiliana seguendola con lo
+sguardo. La presenza di un essere umano le era insoffribile. Che cosa
+poteva per lei quella moribonda?... La cameriera che aveva aiutata la
+contessa, tornava a chiedere notizie da parte della Verdara; ella la
+rimandava via con uno «Sto bene... sto meglio...» Si era passato un
+abito di casa, abbandonandosi sopra una seggiola, insofferente
+dell'immobilità del letto. E mentre il suono d'un vivace ballabile
+veniva dal salone, intese una carrozza allontanarsi. Repentinamente,
+il sordo pensiero a cui tutti gli altri si erano fino a quel momento
+sovrapposti, prese forma precisa. Ermanno!.. Dov'era egli?.. Che cosa
+accadeva in lui?... Una rovina più spaventevole di quella che lei
+stessa mirava! Ella si era illusa, volontariamente, deliberatamente;
+ella sapeva che quella felicità presto o tardi sarebbe fuggita per
+sempre. Ma lui che non sospettava di nulla, lui che l'aveva creduta
+pura ed immacolata, unicamente degna dell'amor suo, di quell'amore
+timido, discreto, rispettoso, supplichevole... ah! di quell'adorazione
+infinita?...
+
+S'era alzata, smaniando; era andata ad appoggiare la fronte ai vetri
+della finestra, guardando nel buio. Vi era dunque qualche cosa di più
+terribile del dolore, l'idea del dolore di cui si è causa?.. E il
+bisogno di rivederlo sorgeva adesso in lei, imperiosamente. Ella si
+diceva di non poterlo lasciare in quel modo, sotto l'impressione della
+brutale rivelazione: era necessario completarla, giustificarsi... No,
+non giustificarsi; ma parlargli, dirgli tutte le circostanze
+dell'orrore, non lasciarlo così... Percorreva ora la sua camera, da un
+capo all'altro; il rumore dei suoi passi si attutiva sul grosso
+tappeto. Di tratto in tratto ella si arrestava, mettendo innanzi le
+mani, come per respingere qualcuno. Imaginava di trovarsi sola con
+lui, lo vedeva stringersela fra le braccia, avvicinarle le labbra alla
+bocca, sentiva il fuoco del suo bacio... «No!.. non come l'altro!..»
+Ebbene, perchè?.. Perchè lo avrebbe ella respinto? Ne aveva il
+diritto? Ella avrebbe quasi voluto ch'egli la prendesse; sarebbe morta
+poi... Oh, era il delirio, era la pazzia!..
+
+Il movimento delle carrozze cominciava ora dinnanzi all'albergo, la
+festa volgeva alla fine, e dei rumori cominciavano a venir dalla via;
+degli usci che si schiudevano, un canto di carrettiere, quell'araba
+melopea malinconica che la faceva quasi piangere... «Che notte!... che
+notte!...» La sua veste bianca era ancora buttata sul divano, il
+ramoscello di mughetti sfrondato per terra. Ella contemplava tutto con
+occhio arido e freddo... Era necessario rivederlo: questo pensiero le
+martellava nella testa, non la lasciava più, le dava la forza di
+reggersi... Non sperava nulla, non aspettava nulla, non sapeva che
+cosa sarebbe avvenuto di lei, di lui, ma una spiegazione era
+indispensabile: non poteva lasciare così!.. L'uomo che l'amava, lei!..
+che le aveva detto di vivere della sua vita!... E un brivido la
+percorse da capo a piedi, mentre i capelli le si drizzavano sulla
+fronte: «Morto!... per me!...»
+
+Dalla finestra rimasta aperta, la prima luce dell'alba cominciava a
+penetrare nella camera, una luce fredda e triste; i rumori per la via
+si facevano più frequenti. Massimiliana restò un momento a guardarvi,
+poi andò a schiudere il suo grande baule, ne cavò il mantello e tolse
+la _toque_ di pelliccia dalla scatola di cartone. I suoi movimenti
+erano secchi, automatici. Aveva presa la sua risoluzione: bisognava
+cercar subito di Ermanno. Non sapeva dove si sarebbe diretta; doveva
+trovarlo. Se avesse conosciuto il suo indirizzo sarebbe andata
+direttamente a casa di lui. Non le importava quel che avrebbe potuto
+pensare: l'interessante era di vederlo, subito... Adattossi la _toque_
+senza guardarsi allo specchio, si avvolse nel suo mantello... In quel
+momento l'uscio a fianco si aperse e la viscontessa, con indosso un
+accappatoio bianco, bianca ella stessa come una morta, si avanzò verso
+di Massimiliana. «Tu esci... a quest'ora?...» Anch'ella non aveva
+chiuso occhio, in quella notte d'angoscia, porgendo ascolto ad ogni
+rumore che venisse dalla stanza vicina, con la febbre della paura.
+«Lasciami!... lasciami andare!...» diceva Massimiliana; e la debole
+donna l'aveva circondata con le sue povere braccia, cercando di
+trattenerla. «Maxette... in nome di Dio!... Non voglio che tu
+esca...»--«Lasciami andare! non aver paura...»--«No!... verrò io
+stessa, piuttosto... aspettami; il tempo di vestirmi...» ma le forze
+l'abbandonavano sempre più, la sua respirazione si faceva affannosa.
+«Va a letto... non aver paura!...» ripeteva Massimiliana, allacciandosi
+il suo mantello con le mani tremanti; «ho bisogno d'aria... il tempo di
+respirare l'aria fresca del mattino...»--«Maxette!... Maxette!...»
+insisteva la viscontessa, afferrandosi a lei, passandole una mano
+scottante sulla fronte agghiacciata. «Maxette... non andare!... non
+morire!...» Allora ella proruppe, svincolandosi: «Ma è lui che
+muore!... lui che sa tutto... la mia vergogna... e la vostra!...»
+
+La viscontessa era caduta sul divano, con la testa sul petto,
+ansimante. «Perdono!.... Perdono!... hai ragione... è colpa anche
+mia... è stato mio padre... oh!...» Come un singhiozzo le aveva
+lacerata la gola, Massimiliana era caduta quasi in ginocchio dinnanzi
+a lei, brancicandola: «Sei tu che devi perdonarmi.... Povera donna!
+non ti accusare... Che colpa è la tua?.. Sono stata troppo vivace;
+perdonami...» Allora la viscontessa aveva rotto in pianto. Era un nodo
+che aveva nel petto, da anni: vederla soffrire in silenzio, senza
+poter far nulla... e mai un lamento... mai un rimprovero... come una
+martire... «Oh, Maxette!... povera, povera!...»--«Basta!..
+tranquillati!..» interrompeva Massimiliana; «buon Dio, basta!.. Vedi:
+anch'io sono tranquilla... Ma lasciami andare... è giorno chiaro, c'è
+già il sole... Senti, bisogna ragionare... Andrò dalla contessa, le
+domanderò per favore di chiamarlo presso di lei; è necessario ch'io lo
+riveda, non fosse che per un minuto...»--«Lasciami venire con
+te...»--«È una pazzia... Se hai la febbre!... E poi, perchè?... Non
+farò nulla senza la contessa... No, no!... è già tardi...» E
+svincolatasi dalla nuova stretta, era uscita, rapidamente.
+
+Pei corridoi dell'albergo, nelle scale, nessun segno di vita. Nel
+salone da ballo, le candele consunte, il suolo sparso di carte dorate,
+di banderuole, di tutti i minuti residui del _cotillon_. Massimiliana
+rabbrividì, passandovi dinnanzi dagli usci spalancati. Sul vestibolo,
+ella andò incontro al portiere che passeggiava di su e di giù, con le
+mani in tasca e la pipa in bocca. «Dove potrei trovare una carrozza?»
+Il vecchio aveva smesso di fumare, guardandola stupito. «In piazza del
+Teatro Massimo... Se vuole che vada io...»--«No, grazie...»
+
+Ella traversò il Maria-Square, dirigendosi alla via Cavour. La sua
+risoluzione era presa: andare dalla contessa, invocare l'assistenza di
+lei: era stata a parte di tutto; lei sola poteva soccorrerla. Errò un
+poco per le strade ancora deserte senza incontrare una carrozza;
+trovatala, dette al cocchiere l'indirizzo della villa Verdara. Col
+moto, con l'aria fredda del mattino, l'incubo si dissipava; ella
+considerava con un poco più di fermezza la situazione; ma la necessità
+di rivedere Ermanno le pareva sempre più imperiosa. Giunta alla villa,
+vide il cancello spalancato, le finestre aperte, come se anche lì non
+si fosse dormito. «La contessa?...» chiese alla cameriera che venne ad
+aprirle. «È uscita, per venire da lei, sarà un quarto d'ora...» Ella
+restava ancora sulla soglia dell'uscio, interdetta da quel
+contrattempo quando sopravvenne Giulio di Verdara, col cappello in
+mano, in atto di uscire. «Lei?..» Egli le strinse la mano, con
+un'espressione di affettuoso interessamento. «Come sta?... Ho saputo
+che iersera non s'è sentita bene... Rosalia era giusto venuta da lei
+per sentire sue notizie...» Allora, ringraziatolo, rifiutando
+l'offerta ch'egli le aveva fatta di accompagnarla, era risalita in
+carrozza, dando ordine al cocchiere di portarla all'_Hôtel des
+Palmes_...
+
+Una notte egualmente insonne ed angosciosa era stata anche quella
+passata dalla contessa di Verdara. Soccorsa Massimiliana, ella era
+discesa a cercare di Ermanno, con l'idea dello strazio a cui doveva
+essere in preda. Non l'aveva trovato, e la sua preoccupazione era
+cresciuta. Aveva allora pregato suo marito di far venire la carrozza,
+non fidandosi più di assistere a quella lugubre festa. Durante il
+tragitto dall'albergo a casa, facendosi forza, sentendosi salire al
+viso le fiamme del rimorso all'idea di parlare di Ermanno con l'uomo
+che un momento aveva pensato di offendere, gli aveva detto ogni cosa:
+quello che era successo fra i due giovani, l'aiuto che bisognava dar
+loro perchè potessero superare la terribile crise... «Sì, hai
+ragione...» aveva risposto Giulio di Verdara, non più in vena di
+tormentarla un poco, come una volta; comprendendo che ella era ormai
+fuori di causa e che il dramma correva in quel momento rapidamente
+alla fine. «Sì, hai ragione...» ripeteva, guardandola soltanto un
+poco, come ella gli rappresentava l'ambascia in cui Ermanno doveva
+esser caduto; e nel cuore della notte, egli era riuscito, cercando
+inutilmente del giovane all'_Hôtel des Palmes_ e a casa sua.
+
+Dinnanzi allo sguardo di Giulio, a quel solo segno con cui egli le
+diceva di averle letto nel cuore, dinnanzi alla grandezza d'animo di
+quell'uomo che era corso in cerca dell'amico, la contessa Rosalia era
+stata sul punto di trattenerlo, di gettarglisi ai piedi, di
+confessarsi a lui e di chiedergli perdono; solo i tristi presentimenti
+che occupavano il suo spirito l'avevano arrestata, dimostrandole che
+in quel momento urgeva pensare agli altri.
+
+Appena giorno, raccomandato a Giulio di andare nuovamente in cerca di
+Ermanno, ella si era messa in carrozza, facendosi portare all'albergo.
+Nulla, a quell'ora, le parlava più per lei: una pietà prepotente solo
+la vinceva per Ermanno, per Massimiliana, per tutti coloro che
+espiavano una colpa non propria. Era tutta un'esperienza che ella
+aveva fatta, ad insaputa di ognuno: gl'impeti della passione, i morsi
+della gelosia, i rimorsi dell'errore, le amarezze del disinganno,
+sentimenti buoni e malvagi, tenerezze e rancori: ella aveva tutto
+provato senza che nessuno ne avesse avuto un sospetto. Usciva dalla
+prova con una grande tristezza, ma guarita interamente. Per
+l'efficacia del contrasto, apprezzava ora come non aveva mai fatto,
+tutto il valore della sua tranquillità di spirito, del suo equilibrio
+interiore, della salute morale. Sarebbe ella stata a tempo di ridarla
+a quegli altri?...
+
+La sua carrozza s'era arrestata dinanzi all'albergo; il portiere,
+avvicinandosi allo sportello, col berretto in mano, le rispondeva che
+la signorina di Charmory era uscita un poco prima. Allora, le sue
+paure erano cresciute. Dove poteva essere andata? che cosa pensava di
+fare?... Se una risoluzione funesta?... Scesa rapidamente dal legno,
+era salita dalla viscontessa: l'aveva trovata nella stanza di
+Massimiliana, raggomitolata sopra una poltrona, tremante di freddo. «È
+venuta da lei...» le diceva la moribonda, «per l'amor di Dio, corra a
+trovarla, a salvarla...»
+
+Più turbata di prima, la contessa era ridiscesa, e nel vestibolo aveva
+scorta la signorina di Charmory. «Maxette!...» Massimiliana l'aveva
+presa per una mano, interrogandola, prima che con la parola, con lo
+sguardo: «Che cosa succede?...»--«Nulla... volevo vederti...» E
+l'ansia di ciascuna raddoppiandosi dinnanzi a quella dell'altra, il
+loro pensiero si era incontrato nell'unico oggetto che l'occupava:
+Ermanno... «Bisogna che mi conduciate da lui!...» chiese risolutamente
+la fanciulla. «Maxette mia... è impossibile...»--«È necessario. Se non
+volete accompagnarmi, andrò sola...» E fece per allontanarsi. Allora
+la contessa la trattenne: «Aspetta... vieni con me...»
+
+Ella dette al cocchiere l'indirizzo di Ermanno. Poichè suo marito
+doveva essere a quell'ora presso l'amico, ella lo avrebbe fatto
+chiamare. La carrozza correva rapidamente, intanto che le due donne si
+tenevano per mano, in silenzio. Allo svoltare da piazza dei Marmi nel
+corso Alberto Amedeo, la contessa mise il capo allo sportello: un
+assembramento sbarrava la via. Ad un tratto, Massimiliana sentì
+tremare la mano che teneva nella sua, vide la contessa ricacciarsi
+indietro. «Che è?...» E come anch'ella sporse il capo, vincendo la
+resistenza dell'amica, gettò un grido lacerante.
+
+Il portone era socchiuso, due guardie vi stazionavano dinnanzi,
+trattenendo la folla. La carrozza s'era arrestata di botto, e Giulio
+di Verdara aveva aperto lo sportello, dando il passo alla signorina di
+Charmory. La folla si ritraeva, silenziosa. Rosalia, afferrata una
+mano del marito, la strinse con una domanda negli occhi. «Respira
+ancora,» disse questi, ricambiando la sua stretta; «vieni ad
+aiutarmi...»
+
+Ermanno Raeli, pallido ma sereno in viso, stava disteso sul suo letto,
+nell'abito nero della sera innanzi. Una coperta era stata tirata fino
+a mezzo il petto per nascondere le chiazze di sangue, lasciando fuori
+il braccio destro. Massimiliana di Charmory, sulla soglia della
+camera, era caduta riversa, senza un grido, senza una parola, nelle
+braccia della contessa di Verdara e di suo marito.
+
+
+ _Autunno del 1887_
+
+
+
+ FINE.
+
+
+
+
+
+ LIBRERIA EDITRICE GALLI
+ DI
+ _C. CHIESA e F. GUINDANI_
+
+ Galleria Vittorio Emanuele, 17 e 80.
+
+
+----------------------------------------------------------------------
+
+
+ UGO VALCARENGHI
+
+ I RETORI
+
+ FUMO E CENERE
+
+ ROMANZO
+
+
+ _Un bel volume in-16 di circa 100 pagine L. 3,50._
+
+
+Occorre tutto un dolore di artista moderno, tutto un coraggio, tutto
+un ideale altissimo del vero e un sentimento vero dell'arte per
+scrivere un libro come _Fumo e Cenere_.
+
+L'intimo pensiero nostro, quel gran punto d'interrogazione umano pel
+quale si smaniano, si querelano, e si smarriscono tanti uomini di
+scienza, obbligati come sono ad indagarlo dalla esterna conformazione
+dell'uomo; quell'angolo di fango che tutti più o meno possediamo, che
+l'intelligente non svela per vergogna, che il volgare non sa di
+possedere, che il furbo tiene con se per interesse, è completamente
+messo a nudo in _Fumo e Cenere_. Pel Valcarenghi non hanno leggi le
+ipocrisie umane, non l'ha la menzogna--smaschera tutti, lui! L'Autore
+di _Le confessioni di Andrea_, romanzo che due anni fa scosse e la
+critica letteraria e la critica scientifica, non si compiace del nudo
+se non quando questo nudo è la coscienza umana. Ed è così che il suo
+nuovo lavoro, assurgendo a opera d'arte sinceramente morale e civile
+otterrà quel successo che già ottennero i suoi precedenti lavori.
+
+----------------------------------------------------------------------
+
+
+ BRUNO SPERANI
+
+ NUMERI E SOGNI
+
+ SECONDA EDIZIONE
+
+ Lire 4.
+
+
+Nessuno potrebbe mai immaginare, leggendo gli scritti firmati col
+sonoro ed energico pseudonimo di Bruno Sperani, che egli nasconda un
+ingegno ed un nome femminile.
+
+Nulla in questi libri di ciò che caratterizza un'opera muliebre;
+predominio della fantasia, modo di giudicare le cose, gli affetti, le
+azioni, con sentimentalismi esagerati, morbidezza o nervosità
+eccessiva di stile e di lingua: nulla. Invece, una larghezza d'idee
+rara a trovarsi, non solo in una scrittrice, ma anche in uno
+scrittore, una grande serenità ed una invidiabile superiorità di
+giudizi, una forza, ed una potenza tutta virile nell'analisi accurata
+dei singoli caratteri ed una logica stringente, che incalza e risolve
+gli avvenimenti.
+
+Nel tempo stesso che non troviamo mai descrizioni sfacciate e
+nauseanti, pure nulla è taciuto, nessuna ipocrisia falsa e sciocca
+attenua e diminuisce la evidenza e la realtà della vita in questi
+lavori.
+
+Secondo me, ecco i pregi principali, incontrastabili della valente
+scrittrice, che le derivano oltre che dell'ingegno, dalla tempra del
+carattere.
+
+_Numeri e Sogni_, è l'ultimo dei romanzi di Bruno Sperani: sono più di
+600 pagine che si leggono da capo a fondo con attenzione, con serietà,
+senza furia, non come di solito vengono letti i romanzi per seguirne
+l'intreccio e conoscerne la catastrofe.
+
+Qui non vi è una catastrofe alcuna: il romanzo si svolge e termina
+logicamente, semplicemente, senza una _ficelle_ o un mezzuccio.
+
+Ora questa fine così elevata, così nobile, così consolante e, a parer
+mio, così vera, per una mente superiore, dopo le tremende battaglie
+dello spirito e del cuore, mi pare indovinatissima, e che corrisponda
+in tutto al sentimento scientifico moderno.
+
+Io credo assolutamente di non errare dicendo, che _Numeri e Sogni_, è
+uno dei romanzi più fortemente pensati che siano stati scritti in
+questi ultimi anni.
+
+ (Dal _Fanfulla della Domenica_).
+
+----------------------------------------------------------------------
+
+
+ NEERA
+
+ TERESA
+
+ QUARTA EDIZIONE
+
+ Lire 2.
+
+
+
+.....opera d'arte ell'è certamente. L'acuto ingegno di Neera non ebbe
+mai forse, prima di questo racconto, vibrazioni d'affetto così felici,
+tenerezze muliebri così indovinate, quadretti casalinghi di maggior
+attrattive. Se il giovane Orlandi rimane in seconda linea del quadro
+fra le nebbie indeterminate del fondo, gli altri personaggi vivono
+quasi tutti di una vita reale, e spiccano distinti o per la paziente
+opera miniatrice dello scrittore, o per qualche suo tocco breve ed
+incisivo che imprime subito il movimento alle figure. La casa
+dell'esattore dove una parte del romanzo si svolge, di quel terribile
+signor Caccia che fa tremar moglie e figliuoli col solo aggrottare
+delle sopraciglia, è descritta nella successione degli anni con
+magistrale franchezza e con artistica precisione, e noi penetriamo di
+stanza in stanza sicuri di non sbagliare come fosse una casa che
+conosciamo e frequentiamo da un pezzo.
+
+Nell'ultimo romanzo della valorosa scrittrice lombarda la vena
+dell'affetto sovrabbonda, la passione prorompe, la lotta dei
+sentimenti è vivacissima: ma i freni dell'arte trattengono il
+soverchiare dell'impeto, e tutto cammina tranquillamente come limpida
+acqua di fiume. Se talora parrà di scorgere un po' di sconnessione
+nell'andatura del racconto dite pure che all'autrice tremava per
+commozione la mano. Evocatrice di fantasmi effimeri, ella è colta per
+la prima alla pania del proprio inganno e alle torture ineffabili di
+Teresa ella deve aver pianto di certo: perchè nella ragazza infelice è
+raffigurata e scolpita tanta parte degli ignorati dolori umani.
+
+ (E. Checchi, nel _Fanfulla della Domenica_ del 22 agosto 1886).
+
+
+
+
+
+NOTA DI TRASCRIZIONE
+
+
+L'uso dei puntini di sospensione non è uniforme, in presenza di altra
+punteggiature sono spesso usati due puntini invece di tre. Abbiamo
+preservato l'uso originale.
+
+Sono stati corretti i seguenti refusi:
+
+ Queste sterilizzanti contradizioni iniziali furono[furano]
+ erano molto[molte] connesse, la forma riusciva penosa
+ cui sono condannate[condanate] le tragiche vittime della
+ intanto fra le rinunzie il mio vago pellegrinaggio[pellegrinagggio]
+ per questo[queste] belle in qualche modo ai suoi occhi,
+ Ermanno[Emanno] Raeli aveva un bell'essersi trasformato,
+ aveva guardato un momento un mendicante[medicante],
+ ella era stata[stato] un momento esitante;
+ egli era venuto[venuta] confessando tutto quel che
+ neppure sognare che ella si fosse accorta[accorto] di
+ forza[orza], per la colezione.
+ era seguito, il ritorno del generale von Koptleben[con Koptleben]
+ lui per quelle suggestioni[suggestoni] incoscienti, con un
+ d'un rimorso. Parlare prima, dir tutto[utto] subito
+ vederti...» E l'ansia di ciascuna raddoppiandosi[raddopiandosi]
+ menzogna--smaschera[smachera] tutti, lui! L'Autore di _Le
+
+
+
+
+
+End of the Project Gutenberg EBook of Ermanno Raeli, by Federico De Roberto
+
+*** END OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK ERMANNO RAELI ***
+
+***** This file should be named 25614-8.txt or 25614-8.zip *****
+This and all associated files of various formats will be found in:
+ https://www.gutenberg.org/2/5/6/1/25614/
+
+Produced by Carlo Traverso, Claudio Paganelli and the
+Online Distributed Proofreading Team at https://www.pgdp.net
+(This file was produced from images generously made
+available by Biblioteca Nazionale Braidense - Milano)
+
+
+Updated editions will replace the previous one--the old editions
+will be renamed.
+
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+
+Project Gutenberg-tm is synonymous with the free distribution of
+electronic works in formats readable by the widest variety of computers
+including obsolete, old, middle-aged and new computers. It exists
+because of the efforts of hundreds of volunteers and donations from
+people in all walks of life.
+
+Volunteers and financial support to provide volunteers with the
+assistance they need, is critical to reaching Project Gutenberg-tm's
+goals and ensuring that the Project Gutenberg-tm collection will
+remain freely available for generations to come. In 2001, the Project
+Gutenberg Literary Archive Foundation was created to provide a secure
+and permanent future for Project Gutenberg-tm and future generations.
+To learn more about the Project Gutenberg Literary Archive Foundation
+and how your efforts and donations can help, see Sections 3 and 4
+and the Foundation web page at https://www.pglaf.org.
+
+
+Section 3. Information about the Project Gutenberg Literary Archive
+Foundation
+
+The Project Gutenberg Literary Archive Foundation is a non profit
+501(c)(3) educational corporation organized under the laws of the
+state of Mississippi and granted tax exempt status by the Internal
+Revenue Service. The Foundation's EIN or federal tax identification
+number is 64-6221541. Its 501(c)(3) letter is posted at
+https://pglaf.org/fundraising. Contributions to the Project Gutenberg
+Literary Archive Foundation are tax deductible to the full extent
+permitted by U.S. federal laws and your state's laws.
+
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+Fairbanks, AK, 99712., but its volunteers and employees are scattered
+throughout numerous locations. Its business office is located at
+809 North 1500 West, Salt Lake City, UT 84116, (801) 596-1887, email
+business@pglaf.org. Email contact links and up to date contact
+information can be found at the Foundation's web site and official
+page at https://pglaf.org
+
+For additional contact information:
+ Dr. Gregory B. Newby
+ Chief Executive and Director
+ gbnewby@pglaf.org
+
+
+Section 4. Information about Donations to the Project Gutenberg
+Literary Archive Foundation
+
+Project Gutenberg-tm depends upon and cannot survive without wide
+spread public support and donations to carry out its mission of
+increasing the number of public domain and licensed works that can be
+freely distributed in machine readable form accessible by the widest
+array of equipment including outdated equipment. Many small donations
+($1 to $5,000) are particularly important to maintaining tax exempt
+status with the IRS.
+
+The Foundation is committed to complying with the laws regulating
+charities and charitable donations in all 50 states of the United
+States. Compliance requirements are not uniform and it takes a
+considerable effort, much paperwork and many fees to meet and keep up
+with these requirements. We do not solicit donations in locations
+where we have not received written confirmation of compliance. To
+SEND DONATIONS or determine the status of compliance for any
+particular state visit https://pglaf.org
+
+While we cannot and do not solicit contributions from states where we
+have not met the solicitation requirements, we know of no prohibition
+against accepting unsolicited donations from donors in such states who
+approach us with offers to donate.
+
+International donations are gratefully accepted, but we cannot make
+any statements concerning tax treatment of donations received from
+outside the United States. U.S. laws alone swamp our small staff.
+
+Please check the Project Gutenberg Web pages for current donation
+methods and addresses. Donations are accepted in a number of other
+ways including including checks, online payments and credit card
+donations. To donate, please visit: https://pglaf.org/donate
+
+
+Section 5. General Information About Project Gutenberg-tm electronic
+works.
+
+Professor Michael S. Hart was the originator of the Project Gutenberg-tm
+concept of a library of electronic works that could be freely shared
+with anyone. For thirty years, he produced and distributed Project
+Gutenberg-tm eBooks with only a loose network of volunteer support.
+
+
+Project Gutenberg-tm eBooks are often created from several printed
+editions, all of which are confirmed as Public Domain in the U.S.
+unless a copyright notice is included. Thus, we do not necessarily
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