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-The Project Gutenberg EBook of Il Re burlone, by Gerolamo Rovetta
-
-This eBook is for the use of anyone anywhere in the United States and
-most other parts of the world at no cost and with almost no restrictions
-whatsoever. You may copy it, give it away or re-use it under the terms
-of the Project Gutenberg License included with this eBook or online at
-www.gutenberg.org. If you are not located in the United States, you'll
-have to check the laws of the country where you are located before using
-this ebook.
-
-
-
-Title: Il Re burlone
-
-Author: Gerolamo Rovetta
-
-Release Date: May 28, 2020 [EBook #62256]
-
-Language: Italian
-
-Character set encoding: UTF-8
-
-*** START OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK IL RE BURLONE ***
-
-
-
-
-Produced by cerby, Barbara Magni and the Distributed
-Proofreading team at DP-test Italia,
-http://dp-test.dm.unipi.it (This file was produced from
-images generously made available by The Internet Archive)
-
-
-
-
-
-
- GEROLAMO ROVETTA
-
-
- Il Re
- burlone
-
- Dramma in 4 atti
-
-
-
- MILANO
- CASA EDITRICE BALDINI, CASTOLDI & C.º
- Galleria Vittorio Emanuele, 17 e 80
- 1906
-
-
-
-
- PROPRIETÀ LETTERARIA
-
- Tutti i diritti di traduzione e di riproduzione riservati all'Autore
-
- MILANO — TIP. PIROLA & CELLA di P. CELLA
-
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- ❀ ❀ ❀ ❀ ❀ ❀ ❀ A ORESTE CALABRESI
- CON AMICIZIA RICONOSCENTE ❀ ❀ ❀ ❀
- ❀ ❀ ❀ ❀ ❀ ❀ ❀ GEROLAMO ROVETTA
-
-
- Milano, Teatro Manzoni, la sera del 14 Gennaio 1905.
-
-
-
-
-PERSONAGGI
-
-
- FERDINANDO II, re di Napoli
- FRANCESCO, principe ereditario, ragazzo di 11 anni
- MARIA ANNUNZIATA } bambine, figliuole di
- MARIA IMMACOLATA } Ferdinando II e di
- MARIA DELLE GRAZIE } Maria Teresa d'Austria
- Monsignor COCLE dell'ordine di S. Alfonso, confessore del re
- Il Conte ALBERTO SOLARIS DI VEROLENGO
- Il Capitano ALLIANA, istruttore del Principe ereditario
- Il Cavaliere ANDREA del CASTELLUCCIO, gentiluomo di camera
- Il Barone di BATTIFARNO
- Il Colonnello MÜLLER del 2º Regg. degli Svizzeri
- Il Tenente HOLTMANN » » » »
- CARMINE, giardiniere
- AGNESE, sua moglie
- Il Cameriere di Ferdinando
- Un Ufficiale del 2º Reggimento degli Svizzeri
-
- ROSALIA MIRABELLA
- FANNYA
- Il Malestro SAVOLDI
- BARBAJA, impresario teatrale
- NICOLINO TADDEI, critico del _Poliorama_
- NINA, cameriera di Rosalia
- PETRUCCIO, cameriere del _Giglio d'Oro_
-
-Epoca 1846 1847
-
-Il 1º atto a Napoli, nell'Albergo del _Giglio d'Oro_.
-
-Il 2º, 3º e 4º atto a Caserta nel Palazzo Reale.
-
-
-
-
-ATTO PRIMO.
-
- Al _Giglio d'Oro_. — La scena rappresenta il salotto di Rosalia.
- Nel mezzo — sulla strada — balcone e finestra; di là dalla strada,
- il mare. A destra l'anticamera e la scala; a sinistra la camera di
- Fannya.
-
-
-SCENA PRIMA.
-
- Il salotto è bujo; appena il chiaro della luna che entra dai
- vetri chiusi. La NINA dorme sdraiata sul canapè. Qualche istante
- di silenzio, poi, da lontano, si cominciano a sentire gli accordi
- delle chitarre e dei mandolini e un frastuono di grida allegre e di
- evviva. La musica e le grida si avvicinano sempre più e risuonano
- sotto le finestre dell'Albergo. Entra PETRUCCIO. In fine anche la
- voce di ROSALIA e di BARBAJA.
-
-
-GRIDA c. s.
-
-Evviva la Rosalia! Evviva la Mirabella!
-
-ROSALIA di dentro.
-
-Evviva a voi! A voi tutti! Un bacio a Napoli! Alla dolce Napoli!
-
-GRIDA c. s.
-
-Evviva la Mirabella! Evviva la Linda!
-
-La voce di BARBAJA.
-
-Evviva Venezia e la bella Veneziana!
-
-Voce dei SUONATORI.
-
-Eccellenza! La vostra grazia! Signurì! Eccellenza! 'A grazia vostra!
-
-PETRUCCIO entrando con la candela accesa.
-
-Donna Nannì! Donna Nannì! 'A padrona!
-
-NINA svegliandosi ancora sonnacchiosa.
-
-La padrona?... Così presto?
-
-PETRUCCIO.
-
-'A Linda è n'opera corta!
-
-NINA.
-
-E la cesta? E la roba? Devo andare a teatro a prender la roba!
-
-PETRUCCIO.
-
-Eh! Eh! Ce sta ancora tutto 'o ballo.
-
-NINA.
-
-E per fortuna dura un'eternità.
-
- Petruccio e la Nina, mentre parlano,
- corrono per la scena, cercano i
- fiammiferi e accendono due lucerne
- grandi a olio.
-
-NINA quando le grida sono più vicine.
-
-Senti! Senti! Più matti del solito!
-
-PETRUCCIO.
-
-Serata d'addio!
-
- Intanto la musica ha ripreso sotto il
- balcone; poi i suoni e le voci si
- allontanano e smuoiono lentamente.
-
-
-SCENA SECONDA.
-
- Si spalanca l'uscio di destra: entrano BARBAJA, TADDEI, il
- Cavaliere del CASTELLUCCIO e il Maestro SAVOLDI. Precedono e
- illuminano la via a ROSALIA con lunghe candeline di cera; infilate
- nel braccio portano tutti delle corone di alloro e camelie, con
- nastri che depongono qua e là con i soprabiti, i mantelli, i
- cappelli. ROSALIA ha in mano delle camelie e degli altri fiorì.
-
-
-BARBAJA investendo Petruccio.
-
-Non è un albergo, questo! È un fondaco!
-
-CASTELLUCCIO.
-
-Una cantina!
-
-SAVOLDI.
-
-A Milano si chiamerebbe uno stallazzo!
-
-TADDEI.
-
-E a Napoli si chiama alla moda francese Grand Hôtel!
-
- La musica non si ode più.
-
-ROSALIA ridendo con il Castelluccio, mentre questi l'aiuta a svestirsi.
-
-Vedete, cavaliere? Il lume delle mie pupille, il sole della mia
-bellezza, l'astro della mia gloria... non basta a rischiarare le scale!
-
-TADDEI gettando la candelina.
-
-Ma in compenso, accendete i cuori senza scottar le dita!
-
-CASTELLUCCIO a Petruccio con impeto, poi solennemente.
-
-Impara dalla Sacra Maestà del nostro gran Re!
-
-SAVOLDI comincia a intorbidarsi.
-
-CASTELLUCCIO sempre continuando.
-
-Come già non bastasse la sua propria luce a illuminare il mondo, egli
-ha voluto, per soprappiù, largire ai napoletani anche l'illuminazione a
-gaz! Tu invece, fumido tizzone, sopprimi al Giglio d'Oro l'olio e anche
-il sego.
-
-ROSALIA.
-
-E la cena? Don Petruccio mio, non voler sopprimere anche la cena!
-
-PETRUCCIO.
-
-Cinque minuti, eccellenza, e po' ve servo!
-
- Fa per andare a prendere, sopra un
- cassettone, tovaglia e piatti.
-
-ROSALIA opponendosi.
-
-In cucina! Di volo!
-
- pestando i piedi.
-
-Ho fame!
-
-NINA fa per togliergli dalle mani la tovaglia.
-
-Don Pedro, in cucina!
-
-ROSALIA alla Nina.
-
-Tu no! Va subito in teatro a prendere la roba e a chiudere il camerino!
-
-TADDEI subito.
-
-Ci siamo noi!
-
- chiamando.
-
-Impresario Barbaja, Maestro Savoldi!
-
-BARBAJA.
-
-Eccomi!
-
-SAVOLDI.
-
-Pronto!
-
-TADDEI.
-
-Apparecchiamo la tavola!
-
- Barbaja, Savoldi, Taddei eseguiscono.
-
-PETRUCCIO ritorna: va ad aprire una credenza.
-
-Le posate...
-
-CASTELLUCCIO pavoneggiandosi.
-
-A me pure: la musica divina di Donizetti mi fa piangere e mi mette
-appetito!
-
-SAVOLDI borbottando.
-
-Coccodrillo!
-
-ROSALIA lancia un'occhiata al Savoldi per frenarlo: poi togliendo le
-posate a Petruccio.
-
-Io ho fame e non appetito.
-
- Spingendolo verso l'uscio:
-
-Fame! fame!
-
-SAVOLDI dando un pugno per scherzo a Petruccio e spingendolo c. s.
-
-Fame!
-
-BARBAJA c. s. dandogli uno scappellotto.
-
-Fame!
-
- Petruccio via a destra.
-
-ROSALIA alla Nina che sta infilandosi una mantelletta.
-
-E Fannya?...
-
-NINA.
-
-Allegrissima! È andata a letto dopo aver suonato e cantato!
-
- La Nina va via.
-
-ROSALIA con un impeto di tenerezza e di gioia, lanciando un bacio verso
-la camera di Fannya.
-
-Cara! Sorellina cara!
-
-CASTELLUCCIO fingendo di pigliare il bacio a volo, con la mano.
-
-Questo per me! Ah!
-
- mettendosi la mano alla bocca e
- baciucchiandola.
-
-«Qual voluttà trascorrere... Sento di vena in vena»...
-
-SAVOLDI sottovoce
-
-Vecchio cane... Da catena!
-
- Savoldi, Barbaja e Taddei, puliscono
- i bicchieri e le posate con i
- tovagliuoli.
-
-CASTELLUCCIO al Savoldi, serio.
-
-A me?
-
-ROSALIA intromettendosi e vezzeggiandolo.
-
-Caro, caarrone!... Simpaticone!
-
-CASTELLUCCIO scrollando il capo e indicando il Savoldi.
-
-No, voi; lui!
-
-SAVOLDI avanzandosi ironico.
-
-Cavalier Andreo?
-
-CASTELLUCCIO gira attorno alla scena, per riuscire a frenarsi.
-
-ROSALIA interrogando il Barbaja e il Taddei, sorridendo.
-
-Andreo?
-
-BARBAJA piano a Rosalia.
-
-Se lo si chiama Andrea, si offende!
-
-TADDEI.
-
-Re Ferdinando, lo ha persuaso che Andrea, con la desinenza in _a_, è un
-nome di donna!
-
-PETRUCCIO entrando con un piatto di maccheroni e un piatto di carne.
-
-Ecco servita 'a eccellenza!
-
-ROSALIA allegramente, per troncare la scena.
-
-A tavola! A tavola!
-
- siede, mangia: Barbaja e Taddei la
- servono: Rosalia con la bocca piena.
-
-Neh! Cavaliè! Versatemi da bere!
-
-CASTELLUCCIO fatto il giro, è rimasto vicino al Savoldi: piano.
-
-Nella sua paterna bontà, il nostro sovrano, benché degno eroe dei
-tempi omerici, ha sancito una legge severissima per frenare l'abuso dei
-duelli: i miei amici, il Marchese del Vasto e Francesco Carrano, furono
-condannati a sette anni di ferri...
-
-ROSALIA più forte, imitando l'accento napoletano.
-
-Cavaliè!... Mo' aggio sete!
-
-CASTELLUCCIO sempre sottovoce al Savoldi, ma con ira.
-
-Se siete davvero, come si dice in teatro, un gentiluomo proscritto che
-fa il direttore d'orchestra per inclinazione... politica, vi dirò...
-insolente...
-
- sospirando
-
-e andiamo in galera!
-
-SAVOLDI.
-
-Come volete e quando volete.
-
-ROSALIA balzando in piedi: al Savoldi, con un'occhiata severa.
-
-Matto! Proprio matto!
-
- corre carezzevole dal Castelluccio.
-
-Cattivo! Crudele! Dite di volermi bene e mi amareggiate i maccheroni!
-
-SAVOLDI tra il Barbaja e il Taddei piano, con ira.
-
-Cortigiano! Parassita!
-
-TADDEI scrollando il capo, al Savoldi.
-
-Una povera vittima di Ferdinando!
-
-BARBAJA pure al Savoldi.
-
-Ignorante! Ma non farà mai la spia, con tutto il suo amore per il Re!
-
-ROSALIA che sta calmando il Castelluccio.
-
-Il maestro è lunatico e...
-
- sorridendo, vezzeggiandolo.
-
-Gelosissimo!
-
-CASTELLUCCIO soddisfatto.
-
-Di me?
-
-ROSALIA al Savoldi con un'occhiata di comando.
-
-Datemi la mano!
-
- gliela prende mentre il Savoldi
- vorrebbe ritirarla e sorridendo al
- Castelluccio.
-
-E anche voi... la vostra...
-
- Castelluccio vorrebbe resistere.
-
-Se mi volete bene!
-
- Castelluccio porge subito la mano.
-
-Il maestro riconosce il suo torto, voi gli perdonate, e si fa la pace!
-
- fa per unire le due mani: tutti e due
- le ritirano istintivamente.
-
-No?
-
- al Castelluccio sempre più tenera.
-
-Proprio no?... Nemmeno al patto di suggellare la pace con un bacio?
-
- al Savoldi accigliata indicando la
- guancia.
-
-Uno qui...
-
- volgendosi al Castelluccio e
- avvicinandogli la guancia,
- sorridendo.
-
-... E uno qui?
-
-CASTELLUCCIO fa per dare il bacio.
-
-ROSALIA si ritira.
-
-Niente! Insieme, la pace o niente!
-
-SAVOLDI E CASTELLUCCIO danno il bacio insieme, uno per guancia.
-
-ROSALIA respingendoli subito, con le due mani.
-
-Adesso lasciatemi cenare.
-
- siede e torna a mangiare.
-
-BARBAJA fingendo di infuriarsi contro Taddei.
-
-Critico venale!
-
-TADDEI c. s. contro Barbaja.
-
-Impresario... imbroglione!...
-
-BARBAJA.
-
-A me?... Al nipote di Domenico Barbaja? Un duello!
-
-TADDEI.
-
-All'ultimo sangue!
-
-ROSALIA continuando a mangiare.
-
-Bravi!... Bravi! Coraggio!
-
-TADDEI.
-
-Ingrata! Mi vendicherò sul Poliorama!
-
-ROSALIA ridendo.
-
-Maramèo!
-
-BARBAJA.
-
-Vi farò fischiare!
-
-ROSALIA.
-
-Maramèo! Fra quindici giorni sono a Milano!... Canto alla Scala! Nel
-_Barbiere._
-
- Cantarellando a mezza voce.
-
-«... Ma se mi toccano dov'è il mio debole...»
-
-NINA di dentro.
-
-Signora!
-
-CASTELLUCCIO guardando verso l'uscio.
-
-La bella Nannì!
-
-ROSALIA.
-
-Hai fatto presto!
-
-
-SCENA TERZA.
-
-DETTI, LA NINA, IN FINE ALLIANA.
-
-
-NINA ENTRANDO SCONVOLTA.
-
-Signora! Signora! Peggio dei croati!
-
-ROSALIA ridendo.
-
-I croati?... A Napoli?
-
-NINA.
-
-Peggio! E poi almeno i croati sono tedeschi, ma questi...
-
-ROSALIA.
-
-Cos'è successo? Che ti hanno fatto?
-
-NINA.
-
-A me?... A lei! Tutto sossopra!
-
-BARBAJA vivamente.
-
-In teatro?
-
-TADDEI.
-
-Al San Carlo?
-
-NINA.
-
-Nel camerino!
-
-ROSALIA vivamente.
-
-Nel mio camerino?...
-
-NINA.
-
-Sequestrati i costumi della _Linda_ e lei messa in contravvenzione!
-
-ROSALIA.
-
-Sequestrati i miei vestiti? Ma come?
-
-BARBAJA.
-
-L'ultima sera?...
-
- Nina al Barbaja.
-
-Sicuro! Quello del primo atto era nuovo. La Polizia l'ha trovato troppo
-corto e poi non c'erano le mutandi...
-
- correggendosi
-
-i calzoncini verdi!
-
-ROSALIA maravigliata alla Nina e al Barbaja.
-
-È uno scherzo?
-
-SAVOLDI come una minaccia.
-
-Della polizia!
-
-BARBAJA inquieto.
-
-La celebre Goldberg, per una simile contravvenzione, ha dovuto scappare
-e rifugiarsi in casa del Ministro d'Austria!
-
-TADDEI.
-
-Volevano arrestarla!
-
-ROSALIA spaventata.
-
-Arrestarmi?
-
- guardando verso l'uscio di Fannya.
-
-E Fannya?...
-
- si calma e scoppia in una risata.
-
-Ma che!
-
-CASTELLUCCIO.
-
-Impossibile!
-
-SAVOLDI a mezza voce.
-
-Tutto è possibile sotto i Borboni!
-
-CASTELLUCCIO facendo una giravolta per non sentire, si avvicina al
-Taddei.
-
-TADDEI.
-
-Con una polizia canaglia, più ladra dei ladri!
-
-CASTELLUCCIO fa un'altra giravolta e si avvicina alla Nina.
-
-BARBAJA.
-
-Scommetto... è un altro trucco!
-
-NINA.
-
-E che furia!
-
- con forza.
-
-La mia Signora, ho detto, farà le sue rimostranze al Re!
-
- imitando il parlare napoletano.
-
-U Re nostro è u Marchese del Carretto! Isso è u vero re de Napole!
-
-CASTELLUCCIO si allontana protestando scandolezzato con le due mani.
-
-BARBAJA alla Nina.
-
-Per capire se si tratta di un...
-
- indica danaro.
-
-... affare della polizia, bisognerebbe conoscere l'agente.
-
-NINA.
-
-Io non l'ho mai vista quella grinta!
-
-ROSALIA alla Nina, con risolutezza.
-
-Invece di aspettare qualche giorno, si parte subito.
-
-SAVOLDI.
-
-Se vi lascieranno partire!
-
-BARBAJA.
-
-C'è la contravvenzione!
-
-ROSALIA fuori di sè.
-
-Ma io.... parlo col Re!
-
-CASTELLUCCIO.
-
-Questo dovete fare!... La prima sera della _Linda_, il re vi applaudiva
-con entusiasmo dal suo palchetto!
-
-BARBAJA.
-
-Se il regolamento in cui si stabilisce la lunghezza delle gonne, la
-larghezza delle maniche, il verde dei calzoncini, è tutto scritto di
-pugno del Re...
-
-SAVOLDI.
-
-Sotto dettatura della Regina...
-
-TADDEI.
-
-Che è brutta e gobba!
-
-BARBAJA.
-
-Perciò, proibito far vedere le spalle, quando sono belle! Proibito far
-vedere le gambe...
-
-SAVOLDI.
-
-Quando sono diritte!
-
-ROSALIA.
-
-Non ne facevo vedere! Appena tanto così!
-
- alzando le gonne.
-
-CASTELLUCCIO guardando con l'occhialetto.
-
-Alzate ancora: due dita di più!
-
-BARBAJA al Castelluccio, vivamente.
-
-Voi che ne godete la confidenza, dovete parlar chiaro al Re! La corda
-è troppo tesa! Non si è più sicuri nemmeno del titolo delle opere.
-Lucrezia Borgia no, perchè la famiglia Borgia ha avuto due Papi...
-bisogna mettere Elisa Fosco!
-
-TADDEI al Castelluccio.
-
-E con noi? La censura è addirittura idiota! Il revisore Giannatasio ci
-cancella persino gli... eziandio!
-
-CASTELLUCCIO.
-
-Al nostro buon Re, fa scrupolo vedere Dio messo in una congiunzione: io
-scrivo sempre ezian...diana!!
-
-ROSALIA preoccupata.
-
-Per una parola più o meno...
-
-NINA.
-
-Poco male!
-
-ROSALIA.
-
-Ma se invece...
-
- impaurita
-
-Ah mio Dio!
-
-BARBAJA per calmarla.
-
-Corro a teatro; bisogna sapere il nome dell'agente!
-
-NINA.
-
-È inutile! Viene il capitano Alliana; lo dirà lui.
-
-ROSALIA.
-
-Il barone Alliana?...
-
-BARBAJA.
-
-Era in teatro?
-
-NINA.
-
-Ho mandato Zeffirino a cercarlo. Stava appunto per montare in carrozza!
-
-CASTELLUCCIO quando sente che deve venire Alliana, si affretta ad
-andare a prendere il cappello e il soprabito per uscire.
-
-NINA.
-
-L'ho lasciato che gridava con quei satrapi e... gambe mie, ti
-raccomando!
-
- al Taddei.
-
-Non volevo, in quella confusione, che sequestrassero anche me!
-
-ROSALIA al Castelluccio.
-
-Il capitano, vostro cugino, vi fa scappare?
-
-CASTELLUCCIO.
-
-Vi dirò... se domani... trovandoci a Caserta...
-
-BARBAJA.
-
-Eccolo, il capitano!
-
- Tutti, meno il Castelluccio, che si
- mostrerà sempre contrariato, gli
- vanno incontro.
-
-
-SCENA QUARTA.
-
-DETTI, ALLIANA: poi PETRUCCIO.
-
-
-ROSALIA tra l'inquietudine e lo scherzo, tendendo la mano ad Alliana.
-
-Non mi lascierete imprigionare?
-
-ALLIANA cerca di mostrarsi disinvolto, ma è inquieto.
-
-Imprigionare... no; ma vi costerà cara!
-
- indicando danaro.
-
-BARBAJA.
-
-Chi ha eseguito il sequestro?
-
-ALLIANA.
-
-Il famoso don Camillo!
-
-BARBAJA.
-
-Quella canaglia...
-
-TADDEI.
-
-Sst!
-
-SAVOLDI.
-
-Sst!
-
- interrompono Alliana perchè entra
- Petruccio.
-
-PETRUCCIO avvicinandosi al tavolino per sparecchiare.
-
-Vulite u caffè, Eccellenza?
-
-ROSALIA.
-
-No...
-
-NINA forte.
-
-No!
-
-PETRUCCIO verso destra.
-
-Niente caffè!
-
-ALLIANA a Rosalia, strizzando l'occhio e indicando Petruccio.
-
-Quello lì...
-
-BARBAJA piano a Rosalia
-
-Mandatelo via!
-
-NINA che ha veduto il gesto di Barbaja, piano.
-
-Ci penso io!
-
- corre da Petruccio, lo aiuta in fretta
- a prender su tutta la roba e lo
- spinge fuori.
-
-Via! Presto! Anche a me da cenare!
-
- La Nina e Petruccio escono a destra.
-
-ALLIANA chiamandosi tutti vicini, sottovoce.
-
-Bisogna venire a patti con questo don Camillo.
-
-ROSALIA vivamente.
-
-Ma chi è?
-
-BARBAJA c. s.
-
-Un personaggio che ha la lingua corta, poche parole, e i denti lunghi.
-
-TADDEI.
-
-È un bigotto di Monsignor Cocle...
-
-BARBAJA.
-
-È un mezzano di Del Carretto!
-
-ALLIANA.
-
-Tutti così gli impiegati alti e bassi della polizia!
-
-CASTELLUCCIO fa un cenno ad Alliana, perchè usi prudenza, e sospirando
-e scrollando il capo, torna a prendere il cappello e infila i guanti.
-
-BARBAJA.
-
-E per tutto pagare, pagare, pagare...
-
-TADDEI.
-
-E la polizia ha sempre ragione!
-
-ALLIANA.
-
-Sfido! Se ha il Del Carretto per capo visibile, l'invisibile è ancora
-più potente, è monsignor Cocle...
-
-SAVOLDI.
-
-Il confessore...?
-
-ALLIANA.
-
-Il _padrone_ del Re!
-
-BARBAJA a Rosalia.
-
-Voi avete dato scandalo? Pagate se non volete andare all'inferno,
-pagate se non volete andare in prigione.
-
-CASTELLUCCIO avvicinandosi a Rosalia per congedarsi.
-
-Donna Rosalì...
-
-ROSALIA senza badare al Castelluccio, spaventata.
-
-Pago! pago!
-
- ad Alliana.
-
-Correte subito da questo Don Camillo!
-
-ALLIANA.
-
-Nella mia condizione non posso offrire, nè l'altro vorrebbe accettare.
-
-CASTELLUCCIO.
-
-Buona notte, donna Rosal...
-
-ROSALIA c. s.
-
-E allora?!...
-
-ALLIANA rivolgendosi al Barbaja e al Savoldi, e accompagnandoli verso
-l'uscio.
-
-Voi e voi!
-
- a Rosalia.
-
-L'impresario, e il maestro della prima donna. Tornate subito a teatro,
-troverete ancora Don Camillo, fissate per domattina un ritrovo in
-par... ti... colare...
-
-CASTELLUCCIO sempre c. s. a Rosalia.
-
-Vi auguro la buona notte!
-
-ROSALIA al Savoldi e al Barbaja.
-
-Date, date, date, purché sia finito tutto, subito!
-
- vedendo il Taddei che sta per uscire
- con il Barbaja e con il Savoldi.
-
-Anche voi?
-
-TADDEI.
-
-Li seguo alla lontana...
-
- via.
-
-CASTELLUCCIO che sta parlando con Alliana — al Taddei.
-
-Don Niccolì, aspettate!
-
- ad Alliana.
-
-Domani, incontrandoci a Caserta...
-
-ALLIANA.
-
-Ho capito.
-
-CASTELLUCCIO.
-
-Sua Maestà, quando è di buon umore, si diverte a rendere gelosissima
-mia moglie che...
-
- con un grosso sospiro
-
-che di buon umore, non è mai!
-
-ALLIANA.
-
-Conosco mia cugina. Sta tranquillo!
-
- si danno la mano.
-
-CASTELLUCCIO tenendogli la mano stretta e avvicinandosi all'orecchio di
-Alliana con un atto di terrore.
-
-Prudenza, prudenza, con Monsignor Cocle!
-
-ALLIANA al Castelluccio.
-
-Paura di un prete oggi?... Oggi, che abbiamo un Papa dalla nostra? A
-Ferdinando II, daremo Pio IX per confessore!
-
-CASTELLUCCIO scappa via tappandosi le orecchie.
-
-
-SCENA QUINTA.
-
-ROSALIA, ALLIANA poi la NINA.
-
-
-ROSALIA.
-
-Quelli là, vi credono il mio amante!
-
- prendendogli tutte e due le mani con
- trasporto.
-
-Ma io per voi, mi lascio disonorare!
-
-ALLIANA sorridendo.
-
-Per me, e per... Fannya!
-
-ROSALIA.
-
-Tutti e due, non siete... una cosa sola?
-
-ALLIANA ha un lampo d'amore negli occhi, guardando verso l'uscio di
-Fannya, poi ritorna serio, agitato.
-
-Quando uscivo dal teatro e stavo per montare in carrozza, ero col conte
-Alberto!
-
-ROSALIA maravigliata.
-
-Alberto?... Al San Carlo?...
-
-ALLIANA.
-
-È venuto tardi, dopo avermi cercato al club dell'Accademia...
-
- più sottovoce
-
-sarà qui a momenti.
-
-ROSALIA.
-
-Qui?... Stasera, non doveva trovarsi con il ministro d'Inghilterra?
-
-ALLIANA.
-
-A Corte, ci sono novità!
-
-ROSALIA vivamente.
-
-Contro Alberto?... I suoi nemici?... La Regina?...
-
-ALLIANA.
-
-Novità, che riguardano... voi!
-
-ROSALIA.
-
-Me?
-
-ALLIANA.
-
-Il Conte Alberto non ha voluto spiegarsi... ma per ora, non potete più
-partire.
-
-ROSALIA.
-
-C'entra la contravvenzione?
-
-ALLIANA.
-
-No!... Credo di no!
-
-ROSALIA.
-
-Com'era lui?.... Inquieto?.... Preoccupato?
-
-ALLIANA.
-
-Preoccupato...
-
-ROSALIA scrollando il capo.
-
-Vi ricordate a Firenze?... Non volevo accettare la scrittura di Napoli.
-Ho fatto male a cedere alle preghiere vostre e di Fannya!... Vedete
-però?... So fingere!... A teatro e con tutta quella gente, io non sono
-più la donna, ma soltanto la... prima donna... che non fa che cantare e
-scherzare!
-
-ALLIANA interrompendola.
-
-Bisogna avvertire la Nina!
-
- fa un passo verso l'uscio di Fannya.
-
-ROSALIA lo ferma facendogli cenno di parlar pianino perchè Fannya
-dorme: va verso l'uscio a destra e chiama sottovoce.
-
-Nina!
-
-NINA entrando.
-
-Comandi?
-
-ROSALIA.
-
-Sta attenta in anticamera.
-
-NINA.
-
-Aspetta la visita del solito impresario di Vienna?
-
-ROSALIA.
-
-Sì, aspetto il signor conte.
-
-NINA.
-
-Andiamo bene! È appena finito il teatro, e il ristorante comincia ad
-essere pieno di gente.
-
-ROSALIA.
-
-Bada al cameriere...
-
-NINA.
-
-Don Pedro è nelle mie mani!
-
- via.
-
-ALLIANA.
-
-Fannya?... La farete chiamare?
-
-ROSALIA.
-
-Dorme; lasciamola dormire. Quando canto, la mando a letto presto.
-Non la voglio con me in teatro. Qui, a Napoli, poi, la mia piccola
-sorellina, sempre sotto chiave!
-
- verso l'uscio di Fannya.
-
-Tesoro! Cara!
-
-ALLIANA supplichevole.
-
-Sono gli ultimi giorni; le ultime ore...
-
-ROSALIA fingendosi in collera.
-
-L'avete veduta oggi; la vedrete domani!
-
- sorridendo e stringendogli le mani con
- grande espansione.
-
-Le volete proprio bene molto, molto?...
-
-ALLIANA.
-
-Molto?... Che cosa vuol dire, molto?... Tutto!... Tutto ciò che sento,
-che spero, che vivo, che respiro... è là!
-
-ROSALIA esitando: con grande tristezza.
-
-E... le perdonerete sempre... sua madre?
-
-ALLIANA.
-
-I miei, li ho perduti, sono solo. Ma come ho ritrovato mio padre
-nel conte Alberto, ho ritrovata in voi la mia mamma... La mia mamma
-giovine, come ne ho il ricordo da bambino. Era tanto bella anche lei!
-
- rimane triste, pensieroso.
-
-ROSALIA vincendo la commozione, con le lacrime nel viso e passandogli
-una mano dinanzi agli occhi.
-
-Via! Via! Il sole di Fannya deve spazzare ogni nube! Lasciate i
-pensieri tristi a me che mi trovo sospesa tra la prigione... e la
-corte!... Che cosa sarà mai?...
-
- con un sospiro.
-
-Povero Alberto! Quante preoccupazioni! Quante inquietudini, e forse,
-quanti dolori per me! Oh, il mondo è molto severo con i buoni, con gli
-onesti e, soprattutto, con i sinceri. Al mio povero Alberto che ha la
-moglie chiusa in un manicomio, quasi da vent'anni,
-
- con ironia
-
-queste dame impeccabili, e questi cavalieri perfetti farebbero un
-delitto, non già di avere un'amante, ma di volerle bene e di adorare la
-figlia nata dal suo amore!
-
- con inquietudine.
-
-Nessuno sospetta, a Napoli, che Fannya sia mia figlia?
-
-ALLIANA accenna di no.
-
-ROSALIA.
-
-Ero così giovane!... Ed ero così povera!... La prima e l'unica
-bambola che ho avuto, è stata la mia figliuola!... E il solo che mi ha
-voluto bene è stato Alberto... Un bene fatto di pietà, di tenerezza e
-d'intelligenza!
-
- sottovoce, quasi con astio.
-
-Questa Maria Teresa d'Austria, questa seconda moglie di Ferdinando, lo
-odia, Alberto, non è vero?
-
-ALLIANA si fa serio, accigliato.
-
-Lo odia, perchè il conte Alberto di Verolengo è un piemontese! Perchè è
-venuto qui, appunto con la prima moglie del Re, e perchè è rimasto qui
-anche dopo la morte di Maria Cristina. Il conte Alberto è la memoria,
-l'influenza, la bontà di lei, che le sopravvive nella reggia!
-
-ROSALIA.
-
-Maria Cristina di Savoia! La santa Regina! I napoletani, la chiamano
-ancora la santa Regina!
-
-ALLIANA.
-
-E lei viva, nessuna condanna di morte fu eseguita.
-
-ROSALIA.
-
-Sangue, no, ella ripeteva al marito, — lo so da Alberto, — sangue
-no; con la morte voi potete perdere un'anima immortale, con la vita
-può venire il pentimento. E anche morendo furono le sue ultime parole
-rivolte al Re, la sua ultima preghiera: «sangue no, sangue no».
-
-ALLIANA.
-
-Questa invece, brutta, quanto l'altra era bella, cattiva quanto
-l'altra era buona, gli sta sempre cucita alle costole ripetendo sempre
-«Casticate, Fertinante! Casticate!»
-
-ROSALIA.
-
-E il Re?... Alberto è odiato anche dal Re?
-
-ALLIANA.
-
-Chi può conoscere l'animo di Ferdinando? Avete detto benissimo. Il
-Conte Alberto, a corte, è la memoria di Maria Cristina. Se non lo odia,
-certo, non lo ama, perchè non si ama il rimorso, ma lo teme, come si
-teme la giustizia! Quest'uomo, per altro...
-
-ROSALIA.
-
-Alberto?...
-
-ALLIANA.
-
-Quest'uomo forte in mezzo ai deboli, quest'uomo che dice la verità
-in mezzo al servidorume, che biascica rosari e bugie, se non è amato
-dal Re, se è odiato dalla Regina e da una corte ignorante, bigotta,
-ha con sè tutto un partito giovane che vuol far di lui il ministro
-del Re, — anche contro lo stesso Re; — il ministro non di Ferdinando
-II re di Napoli, ma, — voglia o non voglia Ferdinando, — il Ministro
-di Ferdinando Iº re d'Italia, re costituzionale, re indipendente
-dall'Austria e dalla Francia, e se ci vorrà... Se vorranno del sangue,
-vivaddio...
-
-ROSALIA fissandolo inquieta.
-
-E Fannya? La mia Fannya? Che cosa volete fare? Che cosa vuoi fare?
-
-ALLIANA.
-
-No! No! V'ingannate! Giuro! V'ingannate!
-
-ROSALIA.
-
-A Fannya! A Fannya, lo devi giurare!
-
-ALLIANA vivamente.
-
-Il Conte Alberto!... Non una parola.
-
- Violento, ma più sottovoce.
-
-Non una parola!
-
-
-SCENA SESTA.
-
-DETTI, la NINA, il Conte di VEROLENGO, poi FANNYA, in fine, e VOCI.
-
-
-NINA precede il Verolengo e l'aiuta a legarsi il ferrajolo. Verolengo
-si toglie i grandi occhiali d'oro: sottovoce a Rosalia.
-
-Sono passato inosservato!
-
- In questo momento si sentono
- avvicinarsi ed entrano nell'albergo,
- dove saranno accolti da uno scoppio
- di evviva e di battimani, due
- mandolini e una voce che canta la
- canzone: _Te voglio bene assaie e tu
- non piensi a me!_ poi lo sbattere del
- portone dell'albergo, e silenzio.
-
-VEROLENGO.
-
-Travestito come un innamorato..... o come un cospiratore!
-
- baciando la mano di Rosalia.
-
-Innamorato.... sempre. Cospiratore.... mai!
-
-NINA.
-
-C'è giù un... pandemonio!... Si può andare e venire liberamente.
-
-ROSALIA
-
-Sta attenta...
-
-NINA.
-
-Non dubiti!
-
- via.
-
-ROSALIA uscita la Nina afferrando le mani al Verolengo.
-
-Dunque?... Dunque?
-
-VEROLENGO.
-
-Alliana ti ha detto?
-
-ROSALIA.
-
-Che a Caserta ci sono novità?...
-
-ALLIANA.
-
-Ma che il sequestro di questa sera, non ci ha a che fare!
-
-VEROLENGO.
-
-No?...
-
- Fissando Alliana e scrollando il capo.
-
-Anche ripensandoci, parrebbe assolutamente di no! Ma poi, chi lo sa?
-A corte, le bugie, hanno le gambe così lunghe!... E monsignor Cocle,
-stende i suoi ragnateli con tale arte invisibile, silenziosa...
-
-ROSALIA si avvicina al Verolengo, fissandolo.
-
-VEROLENGO.
-
-Se non fossero i miei soliti sospetti, dovrei anzi rallegrarmi con te!
-Domani riceverai un invito da parte di Sua Maestà!
-
-ROSALIA.
-
-Un invito? A me?
-
-VEROLENGO.
-
-Per cantare alle feste del Presepio!
-
-ALLIANA subito, assai stupito.
-
-Voi? Una donna di teatro, invitata a Caserta?
-
-VEROLENGO.
-
-E per di più, durante la novena di Natale!
-
-ALLIANA.
-
-Con il bigottismo della Regina?
-
-ROSALIA.
-
-E del Re!
-
-VEROLENGO.
-
-Appunto! Bisogna aver ottenuto, non soltanto l'assoluzione, ma anche
-l'approvazione di monsignor Cocle!
-
-ROSALIA impaurita.
-
-Io non ci vado!
-
- più forte
-
-Non ci vado, e non ci vado!
-
-VEROLENGO.
-
-Vorresti invece andare in prigione?... Qui, si fa presto!
-
-ROSALIA.
-
-Mettermi in prigione
-
- parlando afona
-
-perchè sono raffreddata e non posso cantare?
-
-VEROLENGO.
-
-Ma lo avrai preso il raffreddore, perchè le gonne della Linda erano
-troppo corte!
-
-ALLIANA.
-
-E in tal caso, non andando a Caserta, sareste punita, perchè avete dato
-scandalo! Questa potrebbe essere la relazione tra i due fatti.
-
-VEROLENGO.
-
-Precisamente: la tela del ragno!
-
-ROSALIA.
-
-Io sono inquieta, inquietissima....
-
-VEROLENGO prendendole le mani.
-
-E forse ti ho spaventata, al solito, senza una ragione!
-
-ALLIANA.
-
-Certo, non bisogna nemmeno esagerare! La Regina è cattiva, la corte
-è pessima, ma il Re, in fondo, è buono. Ha della nobiltà, della
-grandezza....
-
-ROSALIA.
-
-E la razza? La razza?... È il nipote di Ferdinando I, quello che faceva
-amministrare la giustizia dal cardinal Ruffo e da Fra Diavolo! Dei suoi
-fratelli, uno ha fatto sbranare dai mastini un povero padre disonorato
-nella figlia! Un altro, si diverte a gettare delle monete nelle vasche
-d'acqua bollente, per vedere i ragazzi nudi e affamati saltarvi dentro
-per raccoglierle, un altro...
-
-VEROLENGO.
-
-Ferdinando II è migliore dei suoi fratelli!
-
-ALLIANA.
-
-Ferdinando è il migliore di tutti i Borboni!
-
-ROSALIA.
-
-Ma insomma? Migliore, o peggiore, che cosa può volere da me?
-
-VEROLENGO riflettendo.
-
-Ma... volere il Re... o volere monsignor Cocle? La tua confidenza, o
-qualche tua imprudenza per poter entrare nella mia vita...
-
- con un'alzata di spalle.
-
-O soltanto la tua celebrità, la tua virtuosità canora, per il santo
-Presepio, e le mie non sono che ombre!
-
-ALLIANA.
-
-Per altro state in guardia: anche a corte ci sono spie...
-
-VEROLENGO.
-
-Non dire di non conoscermi! Ci siamo veduti a Venezia, a Roma... E se
-non c'è un invito speciale per Fannya...
-
- Rosalia e Alliana, guardano
- istintivamente verso la camera di
- Fannya.
-
-ROSALIA.
-
-La voglio con me.
-
-VEROLENGO.
-
-Tutto al contrario! Non condurla a Caserta!
-
-ALLIANA.
-
-È troppo ingenua e troppo sincera! Resti a Napoli con la Nina!...
-
-VEROLENGO.
-
-E poi, al caso, anch'io ho molti amici...
-
-ROSALIA.
-
-Al caso?... Che caso? Il caso di un tranello... contro di te?
-
- rivolgendosi ad Alliana e fissandolo.
-
-Pensiamoci un po'... freddamente. Per scoprire soltanto che io sono la
-sua amante, e che Fannya non è mia sorella, ma nostra figlia?...
-
-VEROLENGO.
-
-Certo... per questo, monsignor Cocle, non potrebbe farmi bandire, nè
-fucilare, ma tuttavia...
-
-ALLIANA.
-
-E se la macchina, invece che contro di voi... fosse montata contro di
-me?
-
-VEROLENGO..
-
-Contro di te?... Perchè contro di te?
-
-ALLIANA. Anch'io non sono amato a corte. Sono istitutore del Principe
-ereditario, del figlio di Maria Cristina, per intercessione vostra!
-Anch'io sono sospettato!
-
-VEROLENGO.
-
-Sospettato?
-
-ALLIANA.
-
-Tutti noi, ufficiali napoletani! Non c'è fiducia a corte, altro che per
-gli Svizzeri!
-
-ROSALIA.
-
-Sst!... Fannya, per amor del cielo!
-
-VEROLENGOfissando sempre Alliana.
-
-Guardami bene in faccia!
-
-ALLIANA.
-
-Gli Alliana, sono fedeli. Sempre con Dio e per il Re.
-
-VEROLENGO.
-
-La parola d'ordine dei vecchi Murattiani...! Anche con Dio e per il
-Re, si può riuscire... a farsi fucilare, quando si è dei fanatici o dei
-pazzi.
-
- A Rosalia.
-
-Ma diglielo anche tu, nel nome di Fannya! Congiure, no! Pazzie, no!
-
- abbracciando Alliana.
-
-Pensa figliuolo, figliuolo! È finita l'epoca delle congiure, delle
-società segrete, delle sette!... Te lo dico io... vecchio carbonaro!...
-Tante congiure, tutte fallite per la mancanza di un concetto comune! Un
-po' di fumo, subito soffocato nel mare del più nobile sangue!
-
-ROSALIAad Alliana con le lacrime nella voce.
-
-Pensate a Fannya!... Pensate alla povera Fannya!
-
-VEROLENGO.
-
-Un concetto comune, bisogna avere! Invece... chi vuole la repubblica
-come
-
- a Rosalia.
-
-quel tuo maestro Savoldi! Chi esalta e vede la salute in un altro Re, e
-chi
-
- ad Alliana.
-
-con un buon colpo di mano, spera di poter cambiare la testa a
-Ferdinando, senza punto riflettere che in questo giuoco è assai più
-facile il perdere la propria!... Nessuno, intanto, pensa a volere ciò
-che tutti dobbiamo volere, un'Italia, l'Italia!...
-
-ALLIANA accenna di si, col capo.
-
-VEROLENGO afferrandogli una mano.
-
-Allora... Hai fede in me? Tento anch'io con la persuasione...
-Preparando i fatti con le alleanze...
-
- risoluto.
-
-Ma non più pugnali e non ancora i fucili! Nel dar vita a una nazione,
-il pensatore dev'essere l'avanguardia del soldato! È il libro che
-prelude alla battaglia e alla vittoria, e oggi, il Primato del
-Gioberti, è letto, è divorato come un romanzo, anche a Napoli, anche a
-corte, non dal Re... il Re non legge niente, ma dalla stessa madre del
-Re!... Non più le piccole rivoluzioni, moti convulsi che denotano la
-debolezza di un infermo... invece... un'idea grande, sola, da rendere
-limpida, chiara, un'idea, che tutti devono comprendere, che tutti
-devono amare, non i fratelli nell'ombra, ma un popolo intero alla luce
-piena del giorno!
-
-ALLIANA ironico.
-
-Il popolo?... Quale? I sanculotti o i lazzaroni?
-
-VEROLENGO.
-
-Il popolo, del quale noi pure siamo parte e dobbiamo far
-parte! È soltanto quando è respinto, o respinge l'aristocrazia
-dell'intelligenza, che il popolo diventa plebe.
-
- baciando Alliana sui capelli.
-
-Ragazzo! Ragazzo!... Figliuolo! Dammi la tua parola... giura...
-
-FANNYAsull'uscio della sua camera: caccia fuori appena la testa,
-tenendosi nascosta fra le tende.
-
-Bravo, papà! Bravo signor capitano!... E brava anche la
-mammà-sorellina! Bravissimi tutti!
-
-VEROLENGOcorrendo per abbracciarla.
-
-Fannya!
-
-FANNYA.
-
-No!... No! Impossibilissimo!
-
-ROSALIA.
-
-L'ho detto che l'avreste svegliata!
-
-FANNYA.
-
-Sono... impresentabile! Ho sentito la tua voce e quella del signor
-Capitano!... Credevo di sognare... invece, mi sono accorta dal lume che
-ero sveglia... Ho fatto un salto dal letto e sono qui
-
- con una risatina.
-
-così!
-
-ROSALIAsottovoce ad Alliana.
-
-Per lei! Per lei! Promettete, giurate ad Alberto...
-
-FANNYA.
-
-Mamma, anzi, signora madre, perchè non mi hai detto niente?
-
-ROSALIA.
-
-Non sapevo...
-
-VEROLENGO.
-
-Non credevo, stasera, di poter essere libero!
-
-ALLIANA.
-
-Anch'io sono venuto tardi!
-
-FANNYA.
-
-Al babbo soltanto perdono, e mando un bacio!
-
- gli manda un bacio con lo schiocco
- delle labbra.
-
-Con lei...
-
- ad Alliana.
-
-collera grande e prolungata!
-
- a Rosalia.
-
-Con te, poi... Non ti chiamerò più Rosalia, sorella, ma sempre mamma,
-mamma, mammà!
-
-ROSALIA.
-
-Non volevo svegliarti!
-
-FANNYA.
-
-To'!... Non mi son svegliata lo stesso?.. Uff!... Sono stufa di
-dormire, sempre dormire!...
-
-VEROLENGOad Alliana, sottovoce.
-
-Pensa che tanta felicità, quella vita tenera e delicata è nelle tue
-mani...
-
-ALLIANAsi avvicina a Fannya, vivamente.
-
-FANNYA.
-
-Alt! Capitano! E indietro, front!
-
- cantarellando e sorridendo.
-
-Non si può! È arrivato tardi... Non mi ha fatto chiamare...
-
-ALLIANA.
-
-La mano, almeno...
-
-FANNYA.
-
-Non si può!
-
- sparisce dietro le tende.
-
- Si odono le VOCI che escono dalla
- locanda.
-
-VOCE DI UOMO.
-
-Bonanotte, Don Antò! Jammo ca è tarde!
-
-VOCE DI DONNA.
-
-Bonanotte! Ce vedimmo domane.
-
-VOCE DI UOMO.
-
-Bonanotte!
-
-ROSALIA.
-
-Si chiude!
-
-VEROLENGOad Alliana.
-
-Andiamo!
-
-ROSALIA.
-
-Fate presto!
-
-FANNYA
-
- cacciando fuori la testa fra le tende:
- crucciata.
-
-Adesso poi no, no, no...! Fermatevi!
-
-
-SCENA SETTIMA.
-
-LA NINA E DETTI.
-
-
-NINA entra e fa cenno al Verolengo e all'Alliana di andarsene.
-
-È il buon momento...
-
-FANNYA.
-
-Cattivi!... Tutti!... Almeno... salutatemi bene! E domani?... Pensa,
-babbo, sono gli ultimi giorni!
-
-VEROLENGOavvicinandosi a Fannya.
-
-Te lo prometto, cara! Domani, di giorno e di sera!
-
-FANNYA.
-
-E il signor Capitano, non promette niente?
-
-ALLIANA.
-
-Sì! sì! Domani! Sempre!
-
-FANNYAsporge il capo fra le tende verso il Verolengo che le dà un
-bacio: poi stende la mano all'Alliana.
-
-A lei... la mano...
-
-ALLIANAgliela stringe, con grande affetto.
-
-FANNYA.
-
-Anche da baciare!...
-
- tenendo sempre stretta la mano
- dell'Alliana
-
-No! Non ti lascio andare! No!...
-
-ALLIANAfa per baciarle i capelli.
-
-FANNYAsparisce di nuovo dietro le tende.
-
- Si sente una sua allegra risatina.
-
-Buona notte!
-
-VEROLENGOspingendo Alliana verso l'uscio.
-
-Andiamo!
-
-FANNYAchiamando e, di nuovo, sporgendo il capo c. s.
-
-Vincenzo!
-
-ALLIANAsi ferma: si volta.
-
-FANNYA.
-
-«Te voglio bene assaie... E tu, — proprio tu! — non pienze a me!»
-
- Alliana e Alberto via, seguiti dalla
- Nina.
-
-
-SCENA OTTAVA.
-
-FANNYA e ROSALIA.
-
-
- FANNYA in sottanino, con le spalle
- coperte da uno scialletto bianco.
- Corre alla finestra; l'apre... Prende
- due camelie, una bianca e una rossa,
- le lega insieme, prima con un filo,
- poi con due capelli che si strappa
- rapidamente, corre di nuovo alla
- finestra e aspetta.
-
-ROSALIA.
-
-Che fai?
-
-FANNYAnon risponde: guarda dalla finestra: ad un tratto getta giù le
-due camelie.
-
-ALLIANA d. d.
-
-Ah!... Buona notte!
-
-FANNYAcorre a gettarsi tra le braccia di Rosalia, stringendola,
-baciandola appassionatamente.
-
-Oh, mamma! Gli voglio tanto bene! Tanto, tanto da morirne!
-
-
- FINE DELL'ATTO PRIMO.
-
-
-
-
-ATTO SECONDO.
-
- A Caserta nel palazzo reale. — Grande sala terrena, arredata
- con mobili, non ricchi, ma di vecchio stile. Un grande uscio dal
- quale — quando è aperto — si vedrà il giardino e due ufficiali
- del 2º reggimento degli Svizzeri, che vi stanno di guardia. Tutta
- la sala è piena di oggetti destinati al Presepio: ricchi pupazzi
- rappresentanti la Madonna e S. Giuseppe; una greppia; un bue e un
- asinello. Sopra una tavola, il pupazzo di Re Baldassare e un bambin
- Gesù nudo, che deve essere messo nella greppia come in una culla.
- Un mucchio di fieno. Sulla tavola un orologio, grande.
-
-
-SCENA PRIMA.
-
- FERDINANDO II, è in maniche di camicia, con i pantaloni da
- Colonnello del reggimento Re e il berretto in testa; fuma
- mezzo sigaro napoletano, mentre sta accomodando il pupazzo che
- rappresenta Re Baldassare, ancora senza manto e senza corona.
- CARMINE e AGNESE sono intenti ad adornare la greppia di fiori, a
- riempirla di fieno; e a suo tempo, vi mettono dentro, come in una
- culla, il bambin Gesù.
-
-
-FERDINANDO all'Agnese.
-
-Damme 'a corona e no chiovo!
-
-AGNESE prende una corona, una scatola di chiodini e li porge a
-Ferdinando, senza inchinarsi.
-
-Ao comanno vuosto, Maestà...
-
-FERDINANDO mette la corona in testa al pupazzo e la ferma con un
-chiodino.
-
-Così! Mo' sta corona nun t'a levano chiù da capa, né Piemontese, né
-Giacobine, né chillo prevetariello framassone di Pio IX.
-
- ad Agnese che poi Io imita, facendosi
- il segno della Croce.
-
-Sarvamoce l'anema
-
- fa le corna.
-
-e scansammo 'a jettatura!
-
- ad Agnese con comica prosopopea.
-
-Dammi il manto reale... e la mia tunica!
-
-AGNESE gli dà il mantello del pupazzo e l'aiuta a vestire la tunica.
-
-FERDINANDO.
-
-Vattene alla tua greppia.
-
- mentre Agnese si volta per andarsene,
- Ferdinando le dà un pizzicotto.
-
-AGNESE fa un piccolo grido.
-
-FERDINANDO voltandosi al giardiniere.
-
-Hai sentito Don Carmine? Stu re Baldassare, tene na voce de femmena!
-
- sghignazzata: fa dondolare la testa al
- pupazzo.
-
-Movi 'a capa!... Benissimo!
-
- si volta verso il giardino, e con
- piglio di comandare la manovra e
- facendo con le mani tromba alla
- bocca, si metta a gridare:
-
-Comando ioo! Aavanti!
-
-TEN. HOLTMANN e SECONDO UFFICIALE
-
- aprono l'uscio del giardino e fanno il
- saluto militare.
-
-FERDINANDO all'Agnese e a Carmine.
-
-Che bel timbro, forte!... E sti avvocati, sti paglietti pennaruli vanno
-dicenno che il Re Ferdinando «ha la voce chioccia!»
-
- più forte c. s.
-
-Coomando io!... Avanti!
-
-
-SCENA SECONDA.
-
- Il principino FRANCESCO entra dal giardino passando in mezzo al
- tenente HOLTMANN e al SECONDO UFFICIALE seguìto dalle tre bambine,
- MARIA ANNUNZIATA, MARIA IMMACOLATA E MARIA DELLE GRAZIE. FRANCESCO
- dà la mano alla più piccola e corrono tutti fra le gambe di
- FERDINANDO, gridando allegramente. Il TENENTE HOLTMANN e il SECONDO
- UFFICIALE richiudono l'uscio.
-
-
-FRANCESCO.
-
-Papà!
-
-MARIA IMMACOLATA.
-
-Papà!
-
-MARIA ANNUNZIATA.
-
-Papà!
-
-MARIA DELLE GRAZIE.
-
-Papà!
-
-FERDINANDO ridendo.
-
-Papà, papà, papà, papapapà!
-
- prende una bimba fra le braccia e la
- bacia teneramente.
-
-Nicchia, Nicchietta, vuoi fare Din Don?
-
- la fa dondolare tenendola per le
- braccia.
-
-Dinn... Donn!...
-
-TUTTI I BAMBINI insieme.
-
-Dinn donn! Din don! Din don!
-
-FRANCESCO osservando il pupazzo.
-
-Questo è un re?
-
-FERDINANDO.
-
-Uno dei re Magi. Sua Maestà, Baldassare!
-
-FRANCESCO.
-
-E allora, gli altri due?
-
-FERDINANDO.
-
-Re Gaspare e 'o Re Melchiorre?
-
-FRANCESCO.
-
-Dove sono?
-
-FERDINANDO.
-
-In viaggio per il Santo Presepio! Re,
-
-Baldassare, che è più vecchio, cammina più piano!
-
- risata.
-
-E adesso, attento Lasà.
-
- a Francesco: poi alle bambine.
-
-Attenta Nicchia, Pettita, Ciolla!
-
- con piglio militare.
-
-Attenti!
-
- fa dondolare la testa del pupazzo.
-
-UNA DELLE BIMBE.
-
-Dice sempre di sì!
-
-FERDINANDO facendo la lezione.
-
-E perchè dice sempre di sì? Ricordatevelo bene: dice sempre di sì,
-perchè è un re che ha la testa di legno!
-
- ride rumorosamente.
-
-VOCE DI DONNA di dentro, dal piano superiore.
-
-Annunziata! Maria!...
-
-FERDINANDO.
-
-Mammà! Presto, mammà!
-
- si avvicina all'uscio.
-
-Mò vengono!
-
- spinge dentro le tre bambine.
-
-Jammo! Jammo!
-
- ferma Francesco, siede, lo prende
- sulle ginocchia accarezzandolo
- affettuosamente.
-
-Dunque, Ciccì, è stato buono il dejuné?
-
-FRANCESCO.
-
-Sì, papà. Lasagne al pomodoro!
-
-FERDINANDO.
-
-Ma prima, neh?... Tutte le orazioni?
-
-FRANCESCO.
-
-Per te, per mammà, per il Papa...
-
-FERDINANDO correggendolo.
-
-Per il povero Papa, che non sa quello che si fa...
-
-FERDINANDO bacia Francesco, poi si alza, e ammiccando dell'occhio gli
-indica il pupazzo.
-
-E chillu llà... perchè dice sempre di sì?
-
-FRANCESCO.
-
-Perchè...
-
- guarda Ferdinando: non sa che
- rispondere.
-
-FERDINANDO.
-
-Embè? Pecchè?... Pecchè a 'a capa?...
-
- stizzito.
-
-Perchè ha la testa di legno!
-
- cacciandolo dentro l'uscio con una
- sculacciata.
-
-Lasà, Lasagnone!
-
- Francesco, via, scrollando il capo.
-
-Neh! Carminiello!
-
-CARMINE voltandosi e inchinandosi.
-
-Maestà?
-
-FERDINANDO strizzando l'occhio furbescamente.
-
-N'à d'aspetta tiempo primma d'essere isso 'u re! Imparerà! Imparerà!
-
- voltandosi.
-
-Che c'è, don Taniello?
-
-
-SCENA TERZA.
-
-GAETANO poi il CASTELLUCCIO.
-
-
-GAETANO inchinandosi profondamente.
-
-Sua Eccellenza, il cavaliere Del Castelluccio domanda se Vostra
-Maestà...
-
-FERDINANDO interrompendolo.
-
-Andreo? Viene 'nnanze! Buon giorno!
-
- Gaetano, via.
-
-CASTELLUCCIO con un profondo inchino.
-
-Ringrazio umilmente Vostra Maestà! Posso osare di chiedere le notizie
-di Sua Maestà la nostra graziosa Regina?
-
-FERDINANDO
-
-Sta... comm'una c'à da partori' da nu giorno all'altro. Nu figlio è
-sempe nu guaio anche pe' la Regina che ci ha fatto l'abitudine.
-
- ridendo e battendogli sulle spalle.
-
-Se avessi da fare nu figlio tu che nun nce hai l'abitudine, staresti
-molto peggio!
-
-AGNESE ride sguaiatamente.
-
- ride anche CARMINE.
-
-CASTELLUCCIO si sente offeso.
-
-FERDINANDO.
-
-Sei venuto in ferrovia?
-
-CASTELLUCCIO.
-
-Sempre! Sempre con la vostra ferrovia, Maestà!
-
-FERDINANDO.
-
-Bravo, Don Andreo! La ferrovia l'ho fatta a spese mie, e m'è costata
-assai; l'utile è pure mio. Chi viene a Caserta in carrozza, mi fa torto
-e non vede il Presepio. Hai portato la prima donna?
-
-CASTELLUCCIO accennando affermativamente con un inchino.
-
-E anche sua sorella, Maestà.
-
-FERDINANDO.
-
-Assèttate!
-
- sedendo, si volta all'Agnese ammiccando
- con gli occhi.
-
-Porta ccà na seggia!
-
-CASTELLUCCIO fa per sedere.
-
-FERDINANDO gli leva di sotto la sedia.
-
-CASTELLUCCIO che era già stato vittima di questo scherzo, resta
-sospeso, mezzo in piedi, mezzo seduto, e guarda Ferdinando con
-un'occhiata furba.
-
-FERDINANDO
-
- indispettito lo raddrizza con una
- piccola pedata.
-
-Tu sì troppo intelligente... ccà.
-
- Carmine e Agnese ridono: il
- Castelluccio rimane imbronciato.
-
-FERDINANDO voltandosi.
-
-Avete finito?
-
-CARMINE.
-
-Faccio lesto lesto...
-
-FERDINANDO.
-
-Porta 'a Madonna, 'i santi, 'u bambino, tutto 'o presepio, ca mo' vengo
-pur' io. Portate anche 'u bove e 'u ciucciariello
-
- Indicando prima l'asino di legno, poi
- il Castelluccio.
-
-Chillo là... No chisto ccà!
-
- Agnese torna a ridere.
-
-CASTELLUCCIO s'imbroncia sempre di più: Carmine e Agnese, durante la
-scena, portano via, a mano a mano, tutta la roba del Presepio.
-
-FERDINANDO
-
- vedendo che il Castelluccio è
- accigliato, lo accarezza.
-
-Ti sei offeso? Io ti voglio bene, e scherzo... Gnesella, viene ccà! Il
-cavaliere Andreo, si è preso collera!
-
-AGNESE baciando la mano al Castelluccio.
-
-Cavaliere, Eccellenza...
-
-CASTELLUCCIO guardandola sorridendo.
-
-Ridi! Ridi!... Sei bella... ti perdono!
-
- Agnese va via ammiccando a Ferdinando.
- Castelluccio piano a Ferdinando.
-
-Era una bella donna anche la prima, ma questa seconda moglie del
-giardiniere, è ancora più...
-
- fa il gesto come per indicare più
- grassa, più forte.
-
-più bella!
-
-FERDINANDO per cambiar discorso.
-
-La sorella della prima donna, canta essa pure?
-
- siede e fa sedere il Castelluccio.
-
-Assèttate.
-
-CASTELLUCCIO.
-
-No, Maestà. È ancora quasi una ragazzina! Non si vede mai: io non
-l'avevo mai veduta, e ho dovuto insistere molto per poterla condurre
-con noi. Ho dovuto far ben capire alla signora Mirabella che un invito
-di vostra Maestà, è un tale segnalato onore, che non è possibile il
-rifiutare.
-
-FERDINANDO.
-
-E stata 'na penzata di Monsignore...
-
-CASTELLUCCIO con grande ossequio.
-
-Di monsignor Cocle?
-
-FERDINANDO accennando di sì col capo.
-
-... Quella di fare intervenire la celebre prima donna del San Carlo
-alle feste del mio presepio.
-
- si leva il berretto e lo tiene fra, le
- mani: parla con religiosa unzione,
- come se parlasse Monsignor Cocle;
- il Castelluccio ne segue le parole
- movendo devotamente il capo e le
- labbra.
-
-Il fine imperscrutabile della infinita bontà di nostro Signore ci
-ha messi quest'anno a dura prova con i disastri del terremoto e
-dell'eruzione del Vesuvio. Sant'Alfonso De' Liguori, onde placare la
-collera del Cielo, e propiziarlo all'indulgenza ed al perdono, impone
-alla Maestà Vostra, valendosi della mia indegna persona, penitenze più
-severe nella santa ricorrenza del Natale, e feste più solenni e più
-grandiose, in onore del Santo Presepio!
-
- torna a mettersi il berretto in testa e
- cambia tono.
-
-Ho dato commissione al maestro Mercadante perchè scriva un'apposita
-cantata sacra con coro e con soli per voce di soprano.
-
-FRANCESCO e le tre bambine passano fuori dall'uscio del giardino,
-saltando e tenendosi per mano.
-
-Jammo! Jammo! Jammo! Larà-larì-larela! Jammo! Jammo! Larì, larè, larà!
-
-FERDINANDO si alza furioso e prendendo un frustino, corre minacciando
-sull'uscio.
-
-Stateve zitti, guagliù, ca mammà sta malata!
-
- si rimette a sedere — al Castelluccio,
- arrabbiato.
-
-Assèttate!
-
- Quando il Castelluccio è seduto, gli dà
- una frustata nelle gambe.
-
-Tira 'nnanze!
-
-CASTELLUCCIO
-
- cacciando spaventato le gambe sotto la
- sedia.
-
-Io?... Maestà!
-
-FERDINANDO.
-
-Non mi stave dicenno che sta celebre Mirabella è la tua innamorata?
-
-CASTELLUCCIO
-
- schernendosi e spaventato dal frustino.
-
-Oh!... Maestà!
-
-FERDINANDO frustandogli le gambe.
-
-E che ci vai di giorno?... E che ci vai di notte?...
-
-CASTELLUCCIO
-
- si alza, si ritira, salta, supplica,
- piange, si contorce.
-
-FERDINANDO continuando ad inseguirlo e a frustargli le gambe.
-
-E donna Sofia te va cercanno 'ncappa e sotto, disperata, arrangiata,
-gelosa!
-
- scoppiando in una grande sghignazzata.
-
-Piezzo de stupido, è uno scherzo! Sei troppo brutto e troppo vecchio p'
-avè 'a 'nnamurata!
-
- Di nuovo con collera, pestando il piede
- per terra.
-
-E non piangere! Diventi ancora più brutto!
-
- Cambia tono; diventa nobile e
- dignitoso.
-
-Cavaliere del Castelluccio: recatevi subito, a mio nome, da quelle due
-dame; annunziate che Sua Maestà il Re, si compiacerà di esprimere loro
-il suo sovrano gradimento. Aie capito?
-
-CASTELLUCCIO sprofondandosi in un inchino.
-
-È un nuovo onore, di cui sarò sempre grato a Vostra Maestà...
-
-FRANCESCO entra spalancando l'uscio del giardino e corre a rifugiarsi
-fra le gambe di Ferdinando.
-
-FERDINANDO maravigliato.
-
-Embè! Pecchè sto fuje-fuje?
-
- sull'uscio rimasto aperto, si presenta
- un po' indietro — più avanti
- stanno, sempre di guardia, i due
- soliti ufficiali svizzeri — il
- capitano Alliana. — Ferdinando, al
- Castelluccio.
-
-Aspetta!
-
-
-SCENA QUARTA.
-
-ALLIANA e DETTI.
-
-
- FERDINANDO vedendo Alliana non può
- frenare un atto di stizza e di
- antipatia; ma poi subito con la mano
- gli fa cenno assai benevolmente di
- entrare e di avvicinarsi. — Entrato
- Alliana, i due ufficiali richiudono
- l'uscio.
-
-Venite in cerca di Sua Altezza, capitano-professore?
-
- Accarezzando i capelli a Francesco.
-
-Eccolo qui, il mio Lasà... il mio Lasagnone, che ha paura della scienza!
-
- sorridendo con arguta ironia
- nell'espressione bonaria.
-
-Tutto a suo tempo: bisogna prendere quello che piace e quello che non
-piace! Hai avuto le lasagne, il soffritto, la caponata, e adesso...
-bisogna ingoiare la scienza. Nella lezione d'oggi, quale materia verrà
-trattata, professore-capitano?
-
-ALLIANA.
-
-Stamattina, la geografia. Oggi, piacendo a Vostra Maestà, sua Altezza
-avrà una lezione di geometria.
-
-FERDINANDO
-
- sempre accarezzando i capelli a
- Francesco.
-
-Consolati, la lezione sarà più corta!
-
- Guarda l'orologio, poi rivolgendosi ad
- Alliana.
-
-Tra una mezz'ora, venite ccà, ho bisogno di voi.
-
-ALLIANA.
-
-Agli ordini di Vostra Maestà.
-
-FERDINANDO.
-
-La geometria?... Zeppole!
-
- picchiando col dito sulla fronte di
- Francesco.
-
-Tienti ben fisso chesto — come dite? — questo Teo...rema: Chi nasce
-quadro non more tondo! — Buona anche la geografia!... Che cosa ti ho
-insegnato io? Sentimmo: come si chiamano i Francesi?
-
-FRANCESCO.
-
-Parrucchieri.
-
-FERDINANDO.
-
-Gl'Inglesi?
-
-FRANCESCO.
-
-Baccalaiuoli.
-
-FERDINANDO.
-
-I Russi?
-
-FRANCESCO.
-
-Mangia...
-
- pensa, poi
-
-Mangia sego!
-
-FERDINANDO.
-
-E l'Italia, che cosa è?
-
-FRANCESCO.
-
-Uno stivale nell'acqua salata!
-
-FERDINANDO.
-
-Bravo! Lasà!
-
- Ride e bacia Francesco affettuosamente.
- ad Alliana
-
-Vi darò una notizia, professore.... che vi farà piacere.
-
-ALLIANA.
-
-Il mio piacere più grande, la mia soddisfazione, il mio orgoglio è di
-poter essere un soldato e un servitore fedele di Vostra Maestà.
-
-FERDINANDO
-
- amabilmente, ma con una punta d'ironia.
-
-In voi... professore Alliana, nell'egregio cultore delle scienze severe
-non va disgiunto l'appassionato amatore delle arti geniali... Me lo ha
-detto vostro cugino!
-
-CASTELLUCCIO assai stupito.
-
-Io?... Maestà?...
-
-FERDINANDO spingendo Francesco verso l'Alliana.
-
-Va! Studia di assai buona voglia. Puoi vantarti di avere a tua
-disposizione i professori più illustri del mio regno, per sapere, per
-dottrina e per talento.
-
- ammiccando degli occhi al Castelluccio,
- poi con grande serietà e sussiego.
-
-Cerca di approfittarne... soprattutto per imparare... a star bene a
-cavallo. Questa, ricordati, è la scienza più importante, per un re.
-E le lingue! Anche le lingue. Bisogna che un re sappia ben tacere in
-tedesco, in inglese, in francese... e soprattutto in italiano.
-
- grassa risata. Ride da adulatore anche
- il Castelluccio: Alliana rimane
- serio, rigido, in posizione militare.
-
-La celebre _Linda_ del San Carlo, è ospite nostra, con sua sorella...
-Stasera, prima prova della cantata sacra; domani, prova generale.
-
-FISSANDO ALLIANA.
-
-Voi siete amico di queste due... dame. Me l'ha ditto pure vostro
-cugino...
-
-CASTELLUCCIO vivamente.
-
-Io?... No, Maestà!
-
- subito inchinandosi.
-
-Io?... Sì... Maestà...
-
- fa cenno all'Alliana di no.
-
-ALLIANA.
-
-Ho avuto l'onore di conoscere la signora Mirabella lo scorso Aprile a
-Firenze.
-
-FERDINANDO.
-
-Appunto. Incarico voi di condurre quelle due... signore a visitare il
-palazzo reale, la galleria, la biblioteca.
-
- al Castelluccio.
-
-Tu no. Donna Sofia...
-
- un'altra sghignazzata.
-
-Tu le porterai ccà e basta.
-
- congeda con un gesto Francesco e
- l'Alliana.
-
-FRANCESCO va innanzi.
-
-CASTELLUCCIO corre sprofondandosi a baciargli la mano. Francesco entra
-il primo a destra, poi l'Alliana.
-
-
-SCENA QUINTA.
-
-FERDINANDO e il CASTELLUCCIO.
-
-
-FERDINANDO appena uscito l'Alliana, ha un impeto di collera contro di
-lui.
-
-Sai come lo chiamo? Lo scocciatore pedantone! E deve essere anche
-jettatore.
-
- gli fa contro le corna,
- dispettosamente. Al Castelluccio.
-
-Guardateli, o anche tu avrai nu gruosso guaio!
-
-CASTELLUCCIO.
-
-Io?... Oh... Maestà! È cugino soltanto di mia moglie!
-
-FERDINANDO.
-
-Tutti pennaruli, sti uffiziali napolitani! E tutti Murattiani! Manco
-male che io tengo i miei svizzeri!
-
- guarda l'orologio sulla tavola e
- sospira.
-
-E mo st'auto; 'u seccantone... capa tosta.
-
- al Castelluccio.
-
-Don Taniello faccia entrà!
-
- alludendo al Verolengo.
-
-Vuoi n'udienza proprio ogge? Cinque minute e staie frisco!
-
- congeda il Castelluccio con un cenno.
-
-La prima donna e sua sorella...
-
- guarda ancora l'orologio.
-
-fra nu quarto d'ora tu le fai veni ccà.
-
- Castelluccio via.
-
-
-SCENA SESTA.
-
-FERDINANDO solo, poi GAETANO che introduce il VEROLENGO.
-
-
- FERDINANDO sceglie da una cassetta
- un sigaro napoletano, lo spezza,
- ne getta una metà nella cassetta, e
- l'altra metà Faccende sulla fiamma
- della candela. Cantarella a mezza
- voce l'aria della _Linda_.
-
-_«A consolarmi affrettati... Momento fortunato...»_
-
-GAETANO annunziando.
-
-Il conte Solaris di Verolengo!
-
-FERDINANDO.
-
-_Linda_ è n'opera bella assaie!
-
- introdotto il Verolengo, Gaetano via.
-
-VEROLENGO inchinandosi.
-
-Maestà...
-
-FERDINANDO voltandogli le spalle continua a cantarellare.
-
-_«In faccia al cielo e agli uomini Tuo sposo diverrò!»_
-
-VEROLENGO.
-
-Vi ringrazio, Maestà, di avermi accordato l'onore...
-
-FERDINANDO.
-
-Sto sigaro è fetente!
-
- lo spezza con rabbia, ne prende un
- altro, lo rompe, ne accende una metà
- e l'altra metà l'offre al Verolengo.
-
-È il mio avana preferito. Costa niente, odora forte e fuma assai!...
-Prendi la candela!
-
- torna a cantarellare, passeggiando su e
- giù senza guardare il Verolengo.
-
-VEROLENGO depone il sigaro sopra un mobile, fa un altro passo e un
-altro inchino: poi, con voce più forte, risoluto.
-
-Maestà... Vostra Maestà...
-
-FERDINANDO
-
- si ferma: gli si pianta in faccia
- duramente.
-
-La Regina sta a letto, come porta il suo stato, ma sta bene; io,
-ringraziando la Madonna del Carmine e S. Alfonso, sto bene; tu, vedo
-con tanto piacere che stai bene. Torna n'altra volta. Oggi ho da dare
-udienza a tre re nel Presepio: Baldassare, Gaspare e Melchiorre! Bon
-giorno e statte bono!
-
- Si avvia verso l'uscio che mette al
- Presepio, zufolando la solita aria
- della _Linda_.
-
-VEROLENGO con impeto.
-
-Chiedo alla Maestà Vostra di volermi ascoltare!
-
-FERDINANDO si volta indispettito.
-
-VEROLENGO.
-
-Ho ricevuto notizie da... Torino.
-
-FERDINANDO si avvicina con un atto d'inquietudine, poi si calma subito.
-
-Da... Torino?.. E a me che importa? Anche mio cugino Carlo Alberto
-è troppo debole! La debolezza è oggi il figurino di moda per tutti
-i sovrani! — Ricordati: il mio regno è mio, e me lo governo io; io,
-che ho più talento di te, di tutti i ministri, io che sono più...
-Metternich di Metternich!
-
- fissando minaccioso il Verolengo.
-
-No! Piuttosto che mostrare debolezza... vivaddiana, vado a fare il
-colonnello in Russia in Austria! E poi sei tu, sono questi nobili,
-questi ufficiali napoletani e siciliani sempre in guerra fra di loro
-e sempre pronti a far la pace per mettersi contro di me, che sognano
-mutamenti, che minacciano pronunciamenti!
-
-VEROLENGO sottovoce.
-
-È il popolo. Maestà...
-
-FERDINANDO.
-
-Il popolo ha sempre voluto molto bene a me, a mio padre, a mio nonno...
-
-VEROLENGO.
-
-Il popolo, il grande popolo, il cuore e la mente di una nazione,
-Maestà, non il popolaccio di Mercatello o di Santa Lucia!
-
-FERDINANDO beffardo.
-
-I pennaruli... I paglietta?... Chisto è 'u popolo? Ah! ah! ah!
-
- serio
-
-Embè?... Io non ho paura di nessuno: non ho paura degli uomini, e l'ho
-provato.
-
-VEROLENGO ironico a sua volta.
-
-Avete provato, Maestà, di non avere paura anche... di monsignor Cocle?
-
-FERDINANDO alza le mani in atto di terrore.
-
-Monsignore?.. Rispetta Monsignore!... Isso è più assai di un uomo, è la
-mia coscienza!
-
-VEROLENGO.
-
-E la vostra paura...
-
-FERDINANDO.
-
-Sia! A me l'inferno fa paura, e a te, no?
-
-VEROLENGO.
-
-Se ascoltate Monsignore per l'inferno, allora, ascoltate anche me,
-perchè voi, Maestà... avete un'altra paura...
-
-FERDINANDO.
-
-Parla comm'aje da parla, parla chiaro.
-
-VEROLENGO fissa Ferdinando, che lo fissa a sua volta.
-
-Tutti concedono, per non cedere; guai se resterete il solo a voler
-resistere!.. Mi sono messo in diretti rapporti con... Torino.
-
- Ferdinando finge di non capire.
-
-E col vostro pieno consentimento. E vero? Rispondete, Maestà: col
-vostro pieno consentimento?
-
-FERDINANDO.
-
-Domande ne posso fare soltanto io; tu, questo, non lo dimenticare!
-
-VEROLENGO.
-
-Ebbene, a Torino, le mie speranze, i miei voti, le mie proposte, furono
-accolte con simpatia... A Torino, dove tra le feste e le dimostrazioni
-si acclama a Carlo Alberto re Costituzionale mentre a Roma, il nuovo,
-e veramente Santo Pontefice riconforta alla fede la patria e tutto
-il mondo con parole di pace, di libertà, di perdono!... Se non volete
-pensare a Voi, al vostro regno, pensate a vostro figlio, al Principe
-ereditario che sarà re Italiano di nascita e tutto italiano di sangue.
-Sangue piemontese, sangue napoletano...
-
-FERDINANDO stizzito.
-
-Neh! Neh! Con tutto chisto sangue!... Prima che il Principe ereditario
-abbia da... eredità... parla del regno mio, che è soltanto mio, e nun
-fare, mo 'o jettatore!
-
-VEROLENGO.
-
-Stringetevi coi vostri alleati naturali, in una confederazione, in un
-solo stato italiano, di tre monarchie, con tre principi italiani, nati
-in Italia: voi, Maestà, il nuovo Re di Sardegna... il nuovo Papa. Voi
-l'iniziatore...
-
- Ferdinando rimane scosso.
-
-Voi il reggitore supremo. Formate un solo popolo di queste cento folle
-disordinate e avrete un grande potere, avrete la più bella pagina nella
-storia, e sarete amato, adorato come un Dio!.... Oggi la sicurezza del
-trono, la tranquillità, la forza... e il principio di grandi cose per
-il domani...
-
-FERDINANDO resta muto, pensieroso.
-
-VEROLENGO.
-
-Che volete fare? Che pensate? Che aspettate, Maestà?
-
-FERDINANDO.
-
-Sappiamo, intanto, che vuol fare e che aspetta 'u re carbonaro?...
-
-VEROLENGO mostrando una lettera.
-
-Stamattina stessa, con un inviato particolare... E autografa...
-
- Ferdinando non capisce,
-
-di sua mano.
-
-FERDINANDO fa per afferrarla.
-
-VEROLENGO pronto la ritira e la ripone in tasca.
-
-No!
-
- inchinandosi profondamente.
-
-Perdonate! Voi Maestà, ed io, leggere insieme, soli... e insieme, soli,
-rispondere...
-
-FERDINANDO sempre muto e pensieroso, con la mimica delle tre dita
-della mano, esprime l'idea che gli gira in mente dei tre stati in
-confederazione, e lui che li domina tutti.
-
-Ma sti pazzi di siciliani e di napoletani... è proprio vero che mi
-odiano?
-
-VEROLENGO.
-
-Non voi, ma il vostro governo! Abolite gli arbitrii, le ladrerie,
-le prepotenze, e prima cosa... strappate la polizia dalle mani del
-gendarme...
-
-FERDINANDO
-
-Del Carretto?
-
-VEROLENGO continuando.
-
-E il potere dalle mani del Monsignore! Scacciate da voi, dal regno
-monsignor Cocle e tutto l'Ordine!
-
-FERDINANDO spaventato.
-
-Zitto! Vattene! Diventi matto?... Sti discorsi oggi, all'antivigilia
-di Natale!... Ogge che aspetto ccà Monsignore! Ogge, che m'aggio da
-confessà? Pe chesto nun te volevo manco vedè!
-
-VEROLENGO.
-
-Ma...
-
-FERDINANDO.
-
-Che ma! Si deve dir tutto in confessione! Nun c'è segreto nemmeno di
-Stato, per la confessione!
-
- calmandosi.
-
-Torna stasera o domani con la lettera
-
- ammiccando l'occhio.
-
-dell'... autografo! Per otto giorno nun me confesso cchiù. Potremo
-parlà co' tutto comodo dei fatti nuosti.
-
- congedandolo.
-
-Bongiorno, e statte buono!
-
-VEROLENGO supplicando.
-
-Maestà... Maestà!...
-
-FERDINANDO.
-
-Mo' vattenne!
-
-VEROLENGO.
-
-Ogni ora, Maestà... ogni momento è prezioso!
-
-FERDINANDO suona.
-
-Gaetano si presenta sull'uscio.
-
-FERDINANDO.
-
-'Na carrozza!
-
-GAETANO via.
-
-FERDINANDO.
-
-Stasera si prova la cantata sacra.... aspetto 'a prima donna!
-
-VEROLENGO per insistere.
-
-Ma...
-
-FERDINANDO chiamando.
-
-Tenente Holtmann!
-
- al Verolengo.
-
-c'è chillo stupido del cavalier Andreo e 'u professore pedantone!
-
-TENENTE HOLTMANN si presenta all'uscio del giardino.
-
-FERDINANDO continuando al Verolengo.
-
-Nun t'hanno da vedè!
-
- al tenente Holtmann.
-
-Favorite, per suo onore, di accompagnare voi stesso il conte Verolengo.
-
- dà la mano al Verolengo senza guardarlo
- in faccia.
-
-Bongiorno e statte bono!
-
- il Verolengo e il tenente Holtmann via.
-
-FERDINANDO rimane pensieroso.
-
-Carl'Alberto è 'nu trasognato... Sto prevetariello vanitoso di Pio IX è
-nu giocatore d'azzardo...
-
- picchiandosi col dito in mezzo alla
- fronte.
-
-Io ce tengo dint' 'a capa tanta robicella!...
-
- risata, poi suona.
-
-GAETANO si presenta sull'uscio.
-
-FERDINANDO a Gaetano.
-
-A prima donna, ccà.
-
-GAETANO via.
-
-FERDINANDO torna serio, poi, come risolvendosi.
-
-Embè? Il mondo vuol essere canzonato, e nu re, deve sapere meglio degli
-altri l'arte di canzonarlo!
-
- scrollando il capo, con un sorriso
- arguto.
-
-Constitution, rivolution.
-
-
-SCENA SETTIMA.
-
-GAETANO che introduce ROSALIA, FANNYA e il CASTELLUCCIO, FERDINANDO,
-poi di nuovo GAETANO e ALLIANA.
-
-
-FERDINANDO con molta nobiltà si leva il berretto, che butta sopra una
-seggiola, e dà la mano alla sola Rosalia, senza inchinarsi.
-
-La Regina oggi è leggermente indisposta. Sarete ricevuta domani.
-
- Rosalia, s'inchina con la reverenza.
-
-Vi ringrazio, Signora, di aver ben accolto il nostro invito, e di avere
-così ottemperato ad un nostro desiderio!
-
- la guarda con l'occhialetto.
-
-ROSALIA inchinandosi di nuovo c. s.
-
-Nel mentre mi sento profondamente commossa e grata per il grande onore
-ricevuto, sono ben lieta e fiera che la Maestà Vostra si sia degnata di
-abbassare lo sguardo sopra di me, per rendermene degna, e potere così
-prendere parte ad una festa che alla Maestà Vostra è particolarmente
-cara!
-
-CASTELLUCCIO che ha seguito il discorsetto con le approvazioni del
-capo: sottovoce.
-
-Benissimo!
-
-FERDINANDO.
-
-Neh! Neh! Non stai 'nteatro p'applaudì!
-
- risata, poi cortesissimo.
-
-Cioè, in questo teatro, che è il mio, voglio avere il piacere,
-finalmente, di applaudirvi da solo; già troppe volte sono stato
-costretto a confondere il mio plauso con quello di tutto il pubblico.
-Andreo! Adesso, batti le mani!
-
- risata.
-
-Questa bella signorina... vostra sorella?... Si chiama?
-
- la guarda con l'occhialetto.
-
-ROSALIA inchinandosi c. s.
-
-Fannya...
-
-FERDINANDO maravigliato.
-
-Fannyà?
-
- al Castelluccio.
-
-Sto nomme è nu nomme d'opera! Nun ce sta dinto 'u calannario de santi!
-
-FANNYA pronta, sorridendo.
-
-Invece sì! Ci sta benissimo!
-
-CASTELLUCCIO suggerisce, piano.
-
-Maestà! Maestà!
-
-FANNYA facendo un inchino.
-
-Maestà! Mi chiamo Francesca, da Francesca, Fanny, da Fanny, Fannya!...
-Ci sta benissimo!
-
-FERDINANDO.
-
-Ci sta benissimo, facenno nu piccolo viaggetto per arrivarci!
-
- al Castelluccio, sottovoce.
-
-Carina 'a piccerella! Don Gaetano, faccia avvertito il capitano Alliana.
-
-FANNYA fa un atto di maraviglia e di gioia.
-
-FERDINANDO.
-
-Il capitano Alliana è un amico vostro?
-
-ROSALIA.
-
-Lo abbiamo conosciuto, Maestà, in villa, dalla Duchessa di Empoli.
-
-FERDINANDO.
-
-Per ciò, ho scelto il capitano Alliana, come vostro cavaliere e vostra
-guida.
-
- battendo sulle spalle al Castelluccio.
-
-Tu se' troppo nu 'gnorantone. C'è molto da ammirare, oltre il palazzo e
-il giardino, la galleria, la biblioteca. Il capitano è dottissimo...
-
- a Fannya e a Rosalia, guardandole con
- l'occhialetto.
-
-ed ama le arti belle... quando sono belle! Vedrete il salone magnifico
-dei grandi ricevimenti ufficiali: l'ho fatto fare a mie spese...
-
-GAETANO annunziando.
-
-Il capitano Alliana.
-
- introduce Alliana e via.
-
-ALLIANA fatto il saluto resta fermo, su due piedi.
-
-FERDINANDO senza voltarsi continua c. s.
-
-Vi piace la cantata sacra che ho fatto scrivere per voi? È bella assai!
-Mercadante e Donizetti sono i nostri più grandi maestri!
-
- Siede con un salto sulla tavola e
- continua a parlare, dondolando le
- gambe.
-
-Verdi, dopo che ha fatto coll'_Alzira_... come dite in teatro?
-
-FANNYA pronta.
-
-Fiasco.
-
-CASTELLUCCIO suggerendo, piano.
-
-Maestà!
-
-FANNYA.
-
-Maestà, fiasco!
-
-FERDINANDO.
-
-Fias...co. Verdi ha scritto troppa musica; troppa roba! E troppo in
-fretta! L'organetto non cammina più.
-
- risata.
-
-Voi siete una grande artista, e noi amiamo gli artisti! Tutti i Borboni
-sono artisti! Mio fratello Leopoldo è scultore; ha fatto persino — la
-Madonna glielo perdoni — la statua ad un eretico: a Gian Battista Vico!
-Se avesse fatta 'a vostra, sarebbe stata più bella e di nostro gusto.
-Invece di farle, io le statue le faccio fa e pe' chesto che sono il re,
-i miei sudditi me le fanno paga 'n nocchio e anche tutt'e duie!
-
- risata.
-
-Statue... e quadri... Avete sentito parlare di un certo Domenico
-Morelli?
-
- ad Alliana, senza voltarsi.
-
-Farete vedere i miei quadri del Morelli, capitano professore.
-
-FANNYA sorride, ripetendo sottovoce
-
-Professore...
-
-FERDINANDO continuando.
-
-Questo Morelli,
-
- picchiandosi col dito in mezzo alla
- fronte
-
-ha molta roba ccà!
-
- correggendosi.
-
-qui! Io gli raccomando sempre: Don Domì, fa dell'arte e non fa della
-politica! Ma oltre alle arti, bisogna proteggere le scienze. Il primo
-Congresso degli scienziati a Napoli, l'ho voluto io, e l'ho inaugurato
-io, con un discorso mio! E che voce! Fui detto il benigno Giove
-Tonante. Per altro la passiona ca io tengo più grande è per la musica!
-
- con fine ironia.
-
-Anzi, io vorrei ottenere con una legge che nel mio regno, non si
-scrivesse e non si leggesse più... altro che musica! Conoscete il
-buffo Casaccia?... Casaciello? Io ce vado pazzo! E voi pure, mi piacete
-assai!
-
- saltando giù dalla tavola, e facendo
- cenno al Castelluccio di seguirlo.
-
-Vi ringrazio, Signora, di avere bene accolto il nostro invito!
-
- a Fannya.
-
-Voi, signorina...
-
-FANNYA.
-
-Fannya, Maestà!...
-
-FERDINANDO continuando.
-
-Allora diremo: Francesca, Franceschella... Checchina! Tutti i più bei
-fiori del mio giardino, sono vostri, prendeteli; la luce li ha coloriti
-e il sole li ha profumati per la vostra giovinezza.
-
- con un cenno del capo al Castelluccio,
- sottovoce.
-
-Jammo, Andreo!
-
- via seguito dal Castelluccio, senza
- salutare, senza dare la mano a
- nessuno.
-
-
-SCENA OTTAVA.
-
-ROSALIA, FANNYA, ALLIANA, poi il tenente HOLTMANN e SECONDO UFFICIALE
-DEGLI SVIZZERI, GAETANO, CARMINE, AGNESE, SERVITORI, CONTADINI, il
-maggiore MÜLLER e monsignor COCLE. In fine FERDINANDO.
-
-
-FANNYA con gioia.
-
-Com'è simpatico il Re, e com'è buono! Io ero così inquieta...
-
- a Rosalia.
-
-E anche tu! Invece... Non sembra nemmeno un Re!
-
- a Rosalia, guardandola:
-
-Ma perchè continui anche adesso a non essere allegra, mamm... Sorella,
-sorellissima mia?...
-
-ROSALIA.
-
-Lo sono, cara. Sono contenta, vedendo te, così contenta e allegra!
-
-FANNYA.
-
-Sì, sì!! Più che contenta! Più che allegra, mi sento felice,
-felicissima!... Perchè, poi, eravamo rimasti tutti così male
-impressionati! Un invito a corte, lo abbiamo accolto come una
-disgrazia! E anch'io!... Ma di riverbero, vedendo le vostre brutte
-facce!... Non volevate nemmeno condurmi a Caserta! Invece... come mi
-piace il Re... E la corte! Quel bel giardino, questo bel palazzo e
-tanto sole da godere con te...
-
- ad Alliana, e a Rosalia
-
-e con te. Pensare che siamo a Natale ed è un giorno splendido di
-primavera!... Ah come si respira bene a corte!
-
-ROSALIA.
-
-Bambina cara!
-
-ALLIANA.
-
-Sì, tanto cara e tanto bambina!
-
-FANNYA prende prima una mano di Rosalia, poi una mano dell'Alliana,
-tirandoli verso l'uscio dei giardino.
-
-Andiamo! Andiamo! Andiamo! Andiamo fuori! Andiamo a passeggiare!
-Andiamo a cogliere tanti bei fiori col signor... professore!
-
- scoppia in una risata.
-
-Professore! E dire che io non ho mai pensato di amare e di essere amata
-da un pro...fes...sore!... Dio mio, che soggezione!
-
- tocca le labbra con un dito, poi
- con lo stesso dito indica Alliana,
- accennando a un bacio.
-
-Più!... Un professore... non ne ho più il coraggio! Più! Più! Più!
-Soltanto alla Mam...
-
- corre a stringere Rosalia fra le
- braccia, baciandola forte.
-
-Tutti a mia sorella!
-
-ALLIANA ride.
-
-FANNYA gli va vicino.
-
-O se pure... prima... faremo un patto: non sarò mai chiamata la moglie
-del signor professore! La moglie del capitano, mi piace molto di più! —
-Sei in collera?
-
-ALLIANA ridendo stupito.
-
-No! Perchè?
-
-FANNYA
-
-Sii in collera!... Sii in collera!
-
- battendo i piedi per terra.
-
-Lo voglio!
-
-ALLIANA.
-
-Sono in collera!
-
-FANNYA affettuosamente.
-
-Mi fa tanto piacere se sei in collera, così possiamo fare la pace!
-
- gli dà una mano da baciare.
-
-Questa al capitano...
-
-ALLIANA la bacia.
-
-FANNYA gli dà l'altra mano.
-
-E questa al professore!
-
-ALLIANA la bacia ripetutamente.
-
-FANNYA.
-
-Basta! Basta! Basta!
-
-ROSALIA ride, poi ritorna inquieta.
-
-Ma... Alberto?... Dove sarà? Come potremo vederlo?
-
-ALLIANA.
-
-Era qui prima di noi.
-
-ROSALIA.
-
-Dal Re?
-
-ALLIANA.
-
-Sì.
-
-FANNYA.
-
-Andiamo a cercarlo!
-
-ALLIANA.
-
-Non facciamo imprudenze! Lo incontreremo certamente perchè lui stesso
-cercherà di noi.
-
-ROSALIA.
-
-Dunque, credete proprio... che ci siamo tanto spaventati inutilmente?
-
-ALLIANA.
-
-Certissimo!... Ci siamo un po' montati la testa tutti quanti! Il Re è
-troppo fiero e superbo. Non vorrebbe mai fingere in questo modo... Voi,
-non dovete l'invito a corte, altro che alla vostra celebrità!...
-
-ROSALIA.
-
-E al maestro Mercadante!... Ah!.. Che gioia riavere la tranquillità...
-Vi giuro! Il Mercadante, sarà molto contento di me!
-
- ridendo.
-
-E anche il Castelluccio! Mi lascierò baciar le mani in gran mistero e
-segreto!
-
- sottovoce ad Alliana.
-
-Molte volte è la nostra coscienza turbata, che dà corpo alle ombre. Non
-è vero, Vincenzo?
-
-ALLIANA.
-
-La coscienza non c'entra; è l'immaginazione, che vuol far vedere ciò
-che assolutamente non esiste!
-
-FANNYA.
-
-Vi devo dir io, senza tanta profondità di ragionamento ciò che... penso
-io?... Se questo Re, così allegro e buono, venisse anche a scoprire che
-il papà... è il mio papà... non ci mangia nessuno dei tre!... Andiamo,
-dunque, andiamo! Ma intendiamoci, signora guida, niente gallerie,
-niente quadri! Tutto il giardino e tutti i fiori! I quadri sono belli,
-quando piove!
-
- si sente il segnale di una tromba da
- lontano: poi un altro dalla parte
- opposta; poi il rullo dei tamburi.
-
-TEN. HOLTM. e il 2º UFFICIALE spalancano la porta del giardino e
-restano in posizione.
-
-GAETANO dall'uscio a destra, attraversando la scena e fermandosi vicino
-all'uscio del giardino.
-
-Monsignor Cocle!...
-
-AGNESE c. s. dall'uscio del Presepio.
-
-Monsignore!
-
-CARMINE c. s.
-
-Monsignore!
-
- nel giardino si vedranno altri
- servitori e contadini.
-
-ROSALIA turbandosi.
-
-Il Cocle?
-
-ALLIANA.
-
-È naturale; per le feste del Presepio... Per le messe... di Natale!...
-Andiamo!
-
- indicando l'uscio a destra.
-
-Gli svizzeri di guardia, hanno l'ordine di lasciarmi passare!...
-
-FANNYA.
-
-No! Un momento! Lasciatemelo vedere!...
-
-ALLIANA.
-
-Perchè?... Perchè?...
-
-ROSALIA.
-
-Lo vedrai stasera, domani... anche troppo!
-
- Rosalia, Fannya, Alliana, via.
-
-VOCE FORTE dal giardino.
-
-Presentat'... Arm!
-
- tutti s'inginocchiano nel giardino e
- dentro sulla scena; anche il Tenente
- Holtmann e il 2º Ufficiale.
-
-VOCE FORTE c. s. più vicino.
-
-Presentat'... Arm!
-
- Si avanzano nel giardino monsignor
- Cocle, impartendo la benedizione,
- e il colonnello Müller. Monsignor
- Cocle è vestito da prete, con una
- croce d'oro sul petto e con la
- stella dell'Ordine Costantiniano. Il
- colonnello Müller a capo scoperto
- tiene il keppy, con una mano,
- appoggiato sul fianco. Il Cocle e il
- Müller si presentano sull'uscio dì
- mezzo.
-
-FERDINANDO entra: ha le spalline e la sciabola: giunto dinanzi al
-Cocle, s'inginocchia con un ginocchio solo a terra. Il Müller fa
-altrettanto. Il Cocle, benedice.
-
-
-SCENA NONA.
-
-FERDINANDO, COCLE, MÜLLER, HOLTMANN, 2º UFFICIALE, GAETANO, CARMINE,
-AGNESE. Nel giardino SERVI, CONTADINI, E SOLDATI.
-
-
-FERDINANDO al Cocle.
-
-Monsignore, vi bacio le mani, e umilmente mi prostro, implorando
-indulgenza e perdono.
-
-COCLE.
-
-Non a me, ma al Signore, che rappresento, per suo volere, sebbene
-indegno!
-
- sollevandolo.
-
-Io sono. Maestà, il più devoto e sottomesso dei vostri sudditi!
-
- impartisce in giro un'altra
- benedizione.
-
-TUTTI si alzano e si allontanano, meno il Müller, il tenente Holtmann e
-il 2º ufficiale.
-
-COCLE a Ferdinando.
-
-La buona e savia Regina?
-
-FERDINANDO.
-
-Teresa sta à letto, e se raccomanda a vuie, Monsignò, perchè possa
-ottenere 'a grazia dalla Madonna del Parto, la venerata Schiavotella di
-Pozzuoli, tanto miracolosa!
-
-COCLE.
-
-Per sua Maestà, rifulgente delle più belle virtù e veramente Pia
-Regina, noi abbiamo sempre ottenuto specialissime grazie dalla
-infinita bontà del Signore. Egli ha voluto manifestare il suo pieno
-aggradimento, per questa vostra seconda unione santificandola con la
-fecondità, che dà tanta gioia e sicurezza alla vostra casa.
-
-FERDINANDO.
-
-Volete, Monsignore?... Su... nelle vostre camere?...
-
-COCLE.
-
-No, no, mai! Non vi deve recare il benché minimo disagio la mia povera
-persona. Ovunque si trova il Re e la reggia, ovunque si trova un
-ministro del Signore, è la chiesa...
-
-FERDINANDO a Müller.
-
-Come gli altri giorni, nessuno può avvicinarsi: nemmeno Sua Altezza il
-principe Francesco!
-
- MÜLLER saluta militarmente; parla con i
- due ufficiali, che manda uno a destra
- e l'altro a sinistra, poi richiude i
- battenti.
-
-
-SCENA DECIMA.
-
-FERDINANDO, Monsignor COCLE, MÜLLER.
-
-
-FERDINANDO si leva la spada che depone col berretto sopra la tavola,
-si apre la tunica sul petto e mostra al Cocle un medaglioncino che ha
-appeso al collo con una catenella d'oro.
-
-Io tengo ccà i due capelli della Madonna che voi mi avete ottenuto
-da S. Alfonso. Sempre! Sempe ccà! Non è vero, Monsignore? Con questa
-reliquia, sto sicuro contro il terremoto, contro 'a jettatura e contro
-i Fratelli, i Giacobini?
-
-COCLE alza gli occhi al cielo.
-
-FERDINANDO inquieto.
-
-Pure co' sta santa reliquia me poterrià capità quacche gruosso guaio?
-
-COCLE.
-
-Quella reliquia, Maestà, tiene rivolti sopra di voi gli occhi della
-Beata Vergine; voi non dovete mostrarvene indegno, trascurando i suoi
-ammonimenti.
-
-FERDINANDO indicando una poltrona.
-
-Vulite?... Mi sono già preparato, Monsignore.
-
-COCLE.
-
-Prima...
-
- diventa serissimo, come compreso da
- un pensiero mistico, e recitando
- sottovoce un'orazione si alza una
- falda del lungo mantello e la offre
- al bacio di Ferdinando.
-
-FERDINANDO impallidendo.
-
-Il mantello di Sant'Alfonso?
-
-COCLE accennando di sì col capo.
-
-Devo ottenerne nuova forza, per recare a voi la salvezza...
-
-FERDINANDO.
-
-Salvezza... dell'anima?
-
-COCLE.
-
-Salvezza dell'anima, salvezza del regno e della vita! Come vostro
-cugino, Luigi XVI.
-
-FERDINANDO indietreggiando con un grido.
-
-Eh?
-
-COCLE.
-
-Il pericolo che correte voi, è ancora più grande!... Il Re martire, il
-cui capo mozzato dalla mannaia, rotolò dal palco, fra le risate oscene
-della plebaglia briaca, aveva la rivoluzione alle porte della reggia...
-Voi...
-
-FERDINANDO.
-
-Io? Io?
-
-COCLE.
-
-È già entrata qui col tradimento; è vicina, accanto a voi e già tiene
-alzata sopra di voi la sua mano lorda di sangue.
-
-FERDINANDO tremando, con la voce rotta.
-
-Confessatemi! Confessatemi! Confessatemi!
-
-COCLE.
-
-Ascoltate...
-
-FERDINANDO.
-
-Confessatemi! Confessatemi! Prima la grazia! Sono pieno di peccati!
-No... no, no, non... Non voglio morire in peccato... l'inferno...
-
-COCLE.
-
-Calmatevi... ascoltate.
-
-FERDINANDO fuori di sè.
-
-Confessatemi, per Dio!
-
- spaventato dalla bestemmia, segnandosi.
-
-Perdonatemi! Pietà! L'inferno! L'inferno!... L'inferno!
-
-COCLE stende le mani e alza gli occhi al cielo in atto d'invocazione.
-
-Sant'Alfonso...
-
-FERDINANDO.
-
-Sant'Alfonso, ma anche la Madonna del Carmine, anche quella ancora più
-miracolosa di Campiglione...
-
-COCLE avvolge Ferdinando, sempre tremante, nel suo mantello, lo conduce
-con sè vicino alla poltrona, siede, fa inginocchiare Ferdinando dinanzi
-a lui, recita una breve preghiera e lo benedice.
-
-Calmatevi, raccoglietevi, da bravo, e incominciate.
-
-FERDINANDO sempre tremante e convulso; in fretta.
-
-Ancora... molte volte con la Gnesella... La Regina sta malata!... È
-peccato, ma non è adulterio, vero? È adulterio soltanto quando si è
-colti sul fatto e con persone della nostra condizione, vero?
-
-COCLE.
-
-Procurate di non aggravare il peccato con lo scandalo!
-
-FERDINANDO.
-
-No, no, no! Scandalo mai! Ho fatto velare la nudità delle statue...
-Coprire le nudità dei quadri...
-
-COCLE.
-
-E poi? Avanti!
-
-FERDINANDO.
-
-Ho peccato ancora gravemente di avarizia contro gli interessi dello
-Stato...
-
-COCLE.
-
-Offrite in espiazione alla nostra santa Mendica, alla chiesa, non le
-promesse, ma le prove del vostro ravvedimento.
-
-FERDINANDO.
-
-Per l'offerta mi farò consigliare da voi stesso, Monsignò...
-
-COCLE.
-
-E poi?
-
-FERDINANDO china il capo con un gemito.
-
-COCLE più forte.
-
-E poi?
-
-FERDINANDO precipitosamente.
-
-Dico bugie, ogni giorno, sempre.
-
-COCLE.
-
-Per scherzo? A fin di bene o dettate da mal animo?
-
-FERDINANDO.
-
-Nu poco... d'ogne qualità!
-
-COCLE.
-
-Ricordate: il peccato della bugia è tanto più grave, quanto meno, la
-bugia che dite, può esservi utile. E poi?
-
-FERDINANDO fa un sospiro.
-
-COCLE.
-
-E poi?
-
-FERDINANDO.
-
-Ah, Monsignore!... Monsignò!... Io non so se è nu peccato... spesso
-spesso mi pare che... Quando sono calmo, tranquillo... no, ma... certi
-giorni, ho paura...
-
- balbettando
-
-Ho paura! Ho paura! L'avevo giurato... poi... ho mancato! L'avevo
-giurato alla povera Maria Cristina, al letto di morte... «Sangue no!
-Sangue no!» Li vedo, li vedo, Monsignò... Li vedo... i petti squarciati
-dalle palle... gli occhi vitrei... le bocche contorte... giovani...
-vecchi... donne... adolescenti... Monsignore... Monsignò! Oh, tutti
-quei morti! Tutti uniti! Tutti insieme, tutti addosso! È orribile. Mi
-soffocano!... E poi lei!... Mia moglie... Maria Cristina... «Sangue
-no!» Lo avevo giurato! Sangue no! Mi pento! Mi pento!
-
-Mi sono pentito! Ho posto un limite alle condanne! Sì, sì! Spenta
-la ribellione della Sicilia, quando si trattò di domare i moti degli
-Abruzzi, delle Calabrie, ho imposto io, ho telegrafato io ai giudici
-delle Commissioni militari, di non fucilarne impiccarne mai più di
-dieci...
-
-COCLE.
-
-E non mai meno di sei!
-
-FERDINANDO singhiozzando, abbandona il capo sulle ginocchia di Cocle.
-
-COCLE dopo aver guardato con occhio freddo e sarcastico Ferdinando.
-
-Maria Cristina di Savoia, era un'anima troppo mite, troppo debole; era
-nata per il monastero, non per il trono, e le erano ignoti gli obblighi
-impellenti, i gravi doveri dei sovrani.
-
-FERDINANDO.
-
-Infatti... È volata subito in paradiso!... È una santa! Ma una santa,
-che ho contro di me!
-
-COCLE scrollando il capo.
-
-Santo non potrà mai essere chi non è stato forte contro i nemici
-della religione! Dio, il Re dei Cieli, non ha pur dato agli stessi
-suoi angeli, i più eccelsi custodi della sua gloria, le spade lunghe
-e fiammeggianti? Maria Cristina di Savoia, è stata santificata da
-quegli stessi preti, perversi e bestemmiatori, che hanno fatto Papa
-e ingannano Pio IX! Pregate, Maestà, per l'anima di Maria Cristina,
-pregate perchè un miracolo dello Spirito Santo apra gli occhi al nuovo
-Pontefice!
-
-FERDINANDO afferrando una mano al Cocle e baciandola con grande
-trasporto.
-
-Potete assolvermi? Potrete assolvermi, Monsignò?
-
-COCLE gravemente.
-
-Nell'atto di firmare una condanna di morte, sentite in voi l'uomo che
-si vendica, oppure il re costretto a punire?
-
-FERDINANDO vivamente.
-
-Il re! Il re!
-
-COCLE.
-
-Allora, non c'è peccato!
-
-FERDINANDO.
-
- alzandosi di un balzo, con un grido di
- gioia.
-
-Sono innocente, Monsignore, so' innocente?
-
-COCLE restando sempre seduto, e prendendolo per una mano, lo fa di
-nuovo inginocchiare.
-
-Raccoglietevi... e poi?...
-
-FERDINANDO.
-
-Ditemi voi, subito, chi mi tradisce?
-
-COCLE.
-
-E poi? E poi?
-
-FERDINANDO in fretta.
-
-La collera... L'ira... peccati veniali!...
-
-COCLE severo.
-
-L'ira? È ciò che offende di più l'Agnello Divino.
-
-FERDINANDO.
-
-Qualche piccolo mancamento di gola...
-
-COCLE.
-
-Ma la gola, disgraziato, è tra i peccati più bestiali! Vi fa perdere
-insieme la salute dell'anima e la salute del corpo e vi affretta la
-morte con i tormenti e lo stridore dell'inferno!
-
-FERDINANDO fa un atto di terrore.
-
-COCLE.
-
-Per otto giorni, eviterete qualunque cibo e bevanda che possa
-solleticare il vostro gusto.
-
-FERDINANDO umilmente.
-
-Sì, Monsignore...
-
-COCLE.
-
-Recitate con me un atto di contrizione
-
- si raccoglie, recitando la preghiera
- a voce sommessa, poi benedice
- Ferdinando a mezza voce.
-
-_Ego te absolvo..._
-
- Le altre parole si perdono fra le
- sue labbra. Si alzano tutti e due
- insieme: il Cocle, subito, leva il
- mantello a Ferdinando e lo depone
- sulla poltrona, dopo di averlo
- baciato e averlo fatto baciare al Re.
-
-FERDINANDO prorompendo.
-
-Parlate! Parlate! Tutto! Parlate voi adesso, senza esitanze! Ve lo
-comando, sono il vostro re!
-
- cambiando, abbracciandolo.
-
-Siete il mio conforto, il mio amico, l'amico mio più caro!
-
-COCLE con ironia.
-
-Prego per voi, e veglio su di voi, ma non sono io! È il conte Verolengo
-il vostro amico!
-
-FERDINANDO.
-
-Chillo è 'u seccatore mio!
-
-COCLE fissa, scruta Ferdinando.
-
-Oggi stesso?... E stato qui?
-
-FERDINANDO.
-
-Io non l'ho ricevuto! Non gli ho dato udienza! Non l'ho visto!...
-Dunque? Dunque? Il tradimento? Che tradimento? Chi mi tradisce?
-
-COCLE.
-
-Proprio quelli stessi che mi vogliono allontanare da voi! Bandire,
-scacciare dal regno! I miei... i nostri nemici, sempre più temerari!
-
-FERDINANDO.
-
- più sicuro di sè e a sua volta ironico.
-
-Ah! ah! per questo, allora, mi avete onorato delle vostre tanto gradite
-premure, Monsignore; pecchè nu pericolo o state pè passa vuie, non io!
-
-COCLE gli ferma il riso con un'occhiata.
-
-Una vasta congiura militare... Vogliono impadronirsi di voi, domani
-notte, mentre vi recate in espiazione alla Chiesa dei Miracoli...
-
-FERDINANDO di nuovo impaurito.
-
-Come avete saputo? Scoperto?...
-
-COCLE.
-
-L'ho saputo in tempo. Basta, Maestà!
-
- mettendosi una mano prima sulla bocca,
- poi sul petto.
-
-Segreto di confessione.
-
-FERDINANDO.
-
-Chi? Chi? I complici? I complici?
-
-COCLE.
-
-Molti ufficiali superiori, tra cui un generale.
-
-FERDINANDO violento.
-
-L'esercito! Tutti Murattiani!
-
-COCLE.
-
-E il marchese Rosalis di Milano, sotto il falso nome di maestro Savoldi!
-
-FERDINANDO.
-
-Il maestro della prima donna?
-
-COCLE.
-
-Ma la mente che dirige, il braccio che deve colpire, è l'istitutore del
-Principe ereditario, la creatura del Verolengo!
-
-FERDINANDO.
-
-L'Alliana?
-
-COCLE.
-
-Il capitano Alliana!
-
-FERDINANDO chiamando.
-
-Colonnello Müller! Colon...
-
-COCLE fermandogli le parole.
-
-Che cosa volete fare?
-
-FERDINANDO.
-
-Arrestarlo! Subito!
-
-COCLE.
-
-L'Alliana non ci sfugge più; ma un'imprudenza potrebbe salvare gli
-altri, i lontani...
-
-FERDINANDO.
-
-Del Carretto? Il Marchese Del Carretto!
-
-COCLE.
-
-Del Carretto, no! Non potete più fidarvene! Ve lo prova questa
-cospirazione: o non sa, ed è un inetto, o sa, e allora tradisce...
-
-FERDINANDO.
-
-Il mio ministro?
-
-COCLE.
-
-L'antico carbonaro, fornica coi liberali! Se ci sono fratelli, i più...
-venerabili saranno salvati in tempo.
-
-FERDINANDO.
-
-Ma è il mio ministro! La Polizia è nelle sue mani!
-
-COCLE.
-
-Appunto per ciò! Non arresti che facciano chiasso. Il processo vero,
-che deve svelare tutto, si farà qui, questa notte stessa, sorprendendo
-i colpevoli nel sonno. Voi, Maestà, io, il colonnello Müller, il barone
-di Battifarno, che vi ha già dato prova di tanta devozione! Dopo, per
-il processo, pro forma, e la condanna, la Commissione di guerra.
-
-FERDINANDO.
-
-Qui? Sono qui?... L'Alliana... e poi? Chi altro?
-
-COCLE.
-
-Il Giglio d'Oro, il nido degli amori di quelle donne...
-
-FERDINANDO.
-
-'A cantante e 'a sorella?
-
-COCLE.
-
-Era il covo della cospirazione. Quelle donne devono saper molto. Tutto!
-
- alzando gli occhi al cielo.
-
-Sono stato illuminato nel mio consiglio! Le abbiamo qui... sotto
-mano... Il marchese Rosalis, si recava anche di notte, segretamente, al
-Giglio d'Oro... col capitano Alliana.
-
-FERDINANDO.
-
-L'Alliana? Col Rosalis?...
-
-COCLE.
-
-Il Rosalis, non più il Savoldi maestro di musica! Il Rosalis
-travestito, con gli occhiali, spacciandosi per un tedesco, per un
-impresario di Vienna. Delle due donne, una, è l'amante del Savoldi,
-l'altra, la più giovine, del capitano Alliana. Ed ora scacciatemi
-pure, Maestà, con gli altri religiosi del mio Ordine, e chiamate il Del
-Carretto!
-
-FERDINANDO implorando.
-
-Nun me lasciate, Monsignò! Nun me lasciate!
-
-COCLE.
-
-Largite, voi pure, un'ampia amnistia pei delitti politici, come quella
-di Pio IX; — tutti l'hanno encomiata, persino il Gran Sultano! — Fate
-concessioni, date costituzioni, come Carlo Alberto...
-
- non più ironico, minaccioso.
-
-e come Luigi XVI aprite le porte della Reggia alle nuove idee e ai
-nuovi ideali di libertà... e vi entrerà scamiciata, feroce, la violenza
-della piazza! È recente la storia, ed è storia della vostra famiglia!
-Se non sapete essere re, e Dio ve ne punirà con l'inferno, siate uomo!
-Avete... una moglie... delle figlie... Guardate dinanzi a voi, quel
-cadavere ignudo informe di donna... Guardate come... quale scempio ne
-hanno fatto!... È il cadavere di una vostra parente...
-
- piano all'orecchio.
-
-Non era una vostra parente, la principessa di Lamballe?
-
-FERDINANDO si precipita sulla tavola, cadendo con le due mani sulla
-spada. Ha i capelli irti; è pazzo di terrore.
-
-Colonnello Müller! Colonnello Müller!
-
- Si apre la porta del giardino; si
- presenta sull'uscio il colonnello
- MÜLLER. Gli altri due ufficiali,
- restano di guardia, più in fondo.
-
-FERDINANDO si calma a poco a poco, e fa cenno al Müller di avvicinarsi.
-
-Avvicinatevi, colonnello... Viene ccà.
-
-MÜLLER si avanza: fa il saluto militare.
-
-FERDINANDO ride, ma le gambe gli tremano: sottovoce.
-
-Stanotte, ma bada,
-
- indica silenzio.
-
-guai! Tutto il reggimento sotto le armi... pronto. Io e Monsignore
-avremo bisogno di te, questa notte... e dei tuoi bravi soldati!
-
- sorridendo.
-
-Prepariamo nu scherzo grazioso ai nostri, cari amici!
-
- sghignazzata.
-
-Aje capito? Và!...
-
-
- FINE DELL'ATTO SECONDO.
-
-
-
-
-ATTO TERZO.
-
- Nel Palazzo Reale di Caserta: l'alcova e la camera da letto
- di Rosalia. In fondo, a sinistra, un uscio a vetri e tendine
- trasparenti. A destra, un uscio e una finestra.
-
-
-SCENA PRIMA.
-
- ROSALIA e FANNYA sono dinanzi allo specchio della toelette; si
- acconciano i capelli per la notte.
-
-
-FANNYA appena alzato il sipario, si udrà una lunga e allegra risata
-di Fannya, che fa scorrere tra le mani, lisciandoli e pettinandoli, i
-capelli di Rosalia.
-
-Ah! Ah! Ah!... Un capello bianco!... Sì! Sì! Guardalo!
-
- glielo fa vedere tra due dita:
- sottovoce
-
-Non si può più passare per mia sorella.
-
-ROSALIA sorridendo.
-
-Cerca bene! Ce ne sarà più d'uno!
-
-FANNYA arrabbiandosi.
-
-No, invece!... E anche questo non è bianco! È soltanto più chiaro!
-
-ROSALIA.
-
-Hai paura di avermi dato un grande dolore con la tua scoperta?
-
-FANNYA.
-
-A te no, e a me, sì!... Perchè per me tu sei la cosa più bella che ci
-sia al mondo!
-
- Rosalia sorride sempre scrollando il
- capo.
-
-FANNYA.
-
-Sì, bella, bella! E mamma, mamma, mamma!
-
- stringendola e baciandola con passione.
-
-Dio; che bisogno di dirti mamma! E come mi secca quel sorella! Sorella!
-è così poco in confronto di mamma!
-
- le dà un altro bacio.
-
-Mamma!... Mia!.,.
-
- accarezzandola
-
-Come mi piaci! Che bei capelli! Che begli occhi!.. Che bella bocca!..
-Che bel naso!... Sì! Sì! Hai un naso che è un amore!
-
- glielo bacia.
-
-ROSALIA.
-
-Cara!... Ti piaccio tanto, perchè sono la tua mamma!
-
-FANNYA.
-
-E per questo sei bella!
-
- indicandole lo specchio con graziosa
- civetteria
-
-Guarda anche me, là dentro... Ti par possibile che io possa essere la
-figlia... di una mamma brutta?
-
-ROSALIA ridendo si fa sedere Fannya sulle ginocchia, pettinandola lei.
-
-Per punire la tua vanità, ti ricorderò anche domani questo che mi hai
-detto.
-
-FANNYA.
-
-Ho detto?
-
-ROSALIA.
-
-La «cosa» che al mondo ti piace di più, sono io!
-
-FANNYA.
-
-Domani, dopo, sempre!
-
-ROSALIA ammiccando dell'occhio, e accennando col capo verso la finestra.
-
-E... quello là?... Il capitano?
-
-FANNYA.
-
-Il capitano?
-
-ROSALIA.
-
-Se sono io... non è più lui; ricordati!
-
-FANNYA.
-
-Già... se sei tu...
-
- con un grosso e comico sospiro.
-
-Sei famosa per far domande imbarazzanti!
-
-ROSALIA.
-
-Pazienza questo, ma è a lui... che vuoi anche più bene!
-
-FANNYA crucciata.
-
-No!
-
-ROSALIA.
-
-Proprio... no?...
-
-FANNYA
-
-Cattiva! Sei cattiva!
-
-ROSALIA.
-
-Amalo! Amalo!... Lo amo anch'io perchè lo ami!
-
-FANNYA di nuovo sorridendo.
-
-E perchè... mi ama!
-
- fa per trascinare Rosalia verso la
- finestra.
-
-Andiamo a vedere.
-
-ROSALIA.
-
-No, basta! A furia di farmi ammirare la luna a quella finestra...
-
- guarda l'orologio della caminiera.
-
-sono quasi le due!... Cara, si va subito a letto!
-
-FANNYA c. s.
-
-Andiamo a vedere se la sua finestra è chiusa, se è tutto bujo, se dorme
-e allora... pazienza!... Andremo a dormire anche noi!
-
- vanno alla finestra.
-
-ROSALIA.
-
-Vedi?... Tutto chiuso e tutto bujo!
-
-FANNYA con disappunto.
-
-Tutto bujo!... Dorme, il professore!
-
-ROSALIA.
-
-Dunque, anche noi si fa altrettanto... A letto!...
-
-FANNYA appoggiandosi alla finestra.
-
-Che bella voce avevi, stasera!... E il Re, quanti complimenti!
-Vedrai... dopo le feste del Presepio, ti fa... cavaliere!
-
-ROSALIA.
-
-A letto! A letto!... Non sei abituata a far tardi!
-
-FANNYA rassegnata, guarda sempre verso la finestra mentre Rosalia cerca
-di condurla verso l'alcova. — A un tratto, con un grido di gioia
-
-C'è il lume!... La finestra è illuminata!
-
- si scioglie vivamente da Rosalia e
- torna di corsa alla finestra. A
- questo punto, si vedranno passare
- dietro ai vetri dell'uscio a
- sinistra, alcuni soldati svizzeri col
- fucile.
-
-ROSALIA guardando con Fannya dalla finestra, naturalmente.
-
-Quanti soldati nel cortile! Ad ogni uscio, un soldato di guardia!
-
-FANNYA
-
-Si vede che nella casa dei re il sonno scappa facilmente.
-
-ROSALIA con una prima, vaga inquietudine.
-
-E Alberto? Sarà rimasto a Caserta, o sarà ritornato a Napoli?
-
-FANNYA.
-
-Il babbo ha detto che ritornava a Napoli.
-
-ROSALIA.
-
-Ma... quei soldati?... Li vedi laggiù... in fondo?
-
-FANNYA.
-
-Ci sarà il cambio della guardia! Laggiù, in fondo, c'è lo scalone della
-Biblioteca!
-
-ROSALIA a mano a mano più inquieta.
-
-Sopra la Biblioteca, ci sta l'Alliana?
-
-FANNYA ridendo.
-
-È naturale!... Il professore dorme sui libri.
-
-ROSALIA sempre c. s.
-
-Non cambiano la guardia!... Si allontanano... con un uomo... guarda!
-
- voltandosi dinanzi alla finestra per
- impedire a Fannya di avvicinarsi.
-
-No!... Non guardare!
-
-FANNYA cominciando pure a spaventarsi.
-
-Perchè?
-
-ROSALIA calmandosi.
-
-Impossibile!... Così lontano!... È stata un'impressione... strana...
-
-FANNYA.
-
-Che impressione?
-
-ROSALIA.
-
-Mi è parso di vedere in mezzo ai soldati un ufficiale arrestato...
-
-FANNYA.
-
-Vincenzo!
-
-ROSALIA.
-
-Ti giuro! È stata un'impressione! Una allucinazione...
-
-FANNYA.
-
-Voglio vedere...
-
-ROSALIA.
-
-Guarda; non c'è più nessuno!
-
- per tranquillarla.
-
-E guarda la finestra del tuo Vincenzo!.. È sempre illuminata!
-
-FANNYA torna a sorridere.
-
-Sì! È vero!... Che spavento ho avuto!
-
- prende una mano di Rosalia: la stringe
- contro il petto.
-
-Senti il mio cuore... Come batte!...
-
- torna a spaventarsi.
-
-Mamma!... Mamma!... Anche la nostra finestra è aperta... è
-illuminata!... Perchè Vincenzo non apre la sua?... Perchè non si fa
-vedere?... Ah mio Dio, mio Dio! E non poter gridare! E non poterlo
-chiamare!
-
- risoluta, senza lacrime.
-
-È successo qualche cosa, lo sento! È successa una disgrazia!
-
- tremante, va cercando per la stanza,
- trova, prende una sciarpa, si avvolge
- il capo: tutto ciò mentre segue il
- dialogo.
-
-Andiamo giù! Voglio andar giù!
-
-ROSALIA pure tremando, balbettando.
-
-A che fare?...
-
-FANNYA.
-
-Per sapere... interrogare....
-
-ROSALIA.
-
-Interrogare... chi?...
-
-FANNYA.
-
-I soldati... qualche ufficiale...
-
- si appressano all'uscio a destra,
- lo aprono: si presenta il
- Tenente Holtmann: le due donne
- indietreggiano: Fannya sola dà un
- grido, avvinghiandosi stretta al
- collo di Rosalia.
-
-
-SCENA SECONDA.
-
-ROSALIA, FANNYA, il tenente HOLTMANN; poi il colonnello MÜLLER.
-
-
- ROSALIA dopo un momento, ritrova la
- forza, non la voce, e fa ancora un
- passo verso l'uscio.
-
- HOLTMANN rimane immobile, serio,
- impedendole l'uscita: a questo
- punto, si sente il rumore di vari
- calci di fucile che si mettono
- contemporaneamente al pied'arm.
-
- MÜLLER entra; dall'uscio a vetri con
- le tendine trasparenti, si scorgono
- alcuni soldati svizzeri.
-
-ROSALIA al Müller, con impeto.
-
-Qui?... In camera nostra?..
-
-MÜLLER.
-
-Ordine di Sua Maestà.
-
-FANNYA fa un movimento di terrore stringendosi di più al collo di
-Rosalia.
-
-ROSALIA con fierezza.
-
-Non temere! Siamo ospiti del Re! Abbiamo accettato, con fiducia,
-l'onore di un suo invito... Tutto ciò è incomprensibile ma...
-
- con angoscia.
-
-Parlate!... Spiegatevi!...
-
- di nuovo a Fannya tenendola sempre
- abbracciata.
-
-Siamo ospiti del Re! Non abbiamo nulla da temere!
-
- Il tenente HOLTMANN e il MÜLLER
- salutano militarmente.
-
-
-SCENA TERZA.
-
-Entrano FERDINANDO, monsignor COCLE e il BATTIFARNO.
-
-
-FERDINANDO.
-
-Appunto, madama Rosalia...
-
- fa una leggera risatina.
-
-Potete stare sicura!
-
-FANNYA.
-
-Il Re! Il Re!
-
- si stacca da Rosalia e fa un passo
- verso Ferdinando, rasserenandosi.
-
-FERDINANDO.
-
-Pe' quatto pazze che vonno fa' fracasso... non si pò dormì, stanotte:
-ma co' na cura... nu poco energica, ci lasceranno in pace! Non vi avrei
-incomodate, madame, se non foste state alzate voi pure. Forse la fatica
-della prova, della serata, il trionfo?
-
-ROSALIA sempre in grande orgasmo.
-
-La bontà vostra, Maestà, mi dà coraggio...
-
-FANNYA.
-
-Ci dà tanto coraggio...
-
-ROSALIA.
-
-Ditemi, Maestà, quali ordini furono dati... perchè...
-
- le si ferma la parola in gola, vedendo
- entrare il Cocle e il Battifarno.
-
-FERDINANDO nobilmente cortese.
-
-Voi, madama Rosalia, potete dare a questi signori... alcune
-dilucidazioni indispensabili perchè tutti i pazzi più pericolosi
-possano essere chiusi dinto 'a pazzaria — dinto 'u manicomio. —
-
- risata plebea.
-
-E nisciuno pozza scappà!
-
-FANNYA che alla vista di Cocle, che la fissa con dolcezza, si è di
-nuovo stretta a Rosalia impaurita.
-
-Chi è? Chi è?...
-
-ROSALIA pallidissima, fissa in Ferdinando, senza rispondere.
-
-FERDINANDO con asprezza e ironia.
-
-Monsignor Cocle, madama, anzi... madamigella!
-
- scambia un'occhiata d'intelligenza con
- il Cocle, poi torna a ridere.
-
-Sta piccerella nun deve avè molta pratica coi Monsignori, con gli
-uomini di Chiesa! Ah! Ah! Essa tene pure nu nome d'opera!
-
-COCLE con dolcezza.
-
-Il mio abito, signorina, non deve mettervi soggezione; è l'abito di un
-povero prete: non rappresenta che l'umiltà e l'indulgenza.
-
-FANNYA attratta dal sorriso, dalla soavità del Cocle, fa un passo verso
-di lui, poi, torna istintivamente vicino a Rosalia dicendole sottovoce,
-con terrore.
-
-Che vogliono da noi? Perchè i soldati? E Vincenzo?...
-
-ROSALIA. Tiene gli occhi sempre fissi in Ferdinando e nel Cocle;
-per far tacere Fannya, le preme dolcemente il capo contro il petto
-chiudendole così anche la bocca.
-
-FERDINANDO.
-
-Assèttate, Battifarno!
-
- con un inchino
-
-Accomodatevi, Monsignore!... Sedete, belle... madame!
-
- con mezzo sbadiglio, fingendo di aver
- sonno, ma strizzando l'occhio al
- Cocle.
-
-Facimmo subbeto e po' ce ne jammo tutte a dormì!
-
- Il Battifarno, mentre segue il dialogo
- fra il Cocle a Rosalia, cerca e trova
- un piccolo ed elegante calamaio che
- pone sopra un tavolino; siede, leva
- di tasca alcune carte che pone pure
- sul tavolino: sta attentissimo alle
- risposte di Rosalia e di Fannya
- e le scrive. Ferdinando si caccia
- il berretto in testa, perchè sente
- freddo, si sdraia nell'angolo del
- canapè, le gambe accavallate e
- battendo leggermente col frustino
- sui cuscini. Il Müller resta sempre
- ritto, immobile accanto all'uscio.
-
-COCLE spingendo una poltrona dinanzi a Rosalia.
-
-Accomodatevi!... La bontà di Sua Maestà, ce lo permette!
-
-ROSALIA sempre tenendo Fannya abbracciata.
-
-Che cosa si vuol sapere da noi?...
-
-COCLE con una grande soavità di modi e di voce.
-
-I buoni... credono facilmente alla bontà e alla sincerità degli altri,
-tanto più che la cattiveria e la perfidia si travestono con le più
-belle apparenze.
-
-ROSALIA e FANNYA fissano il Cocle sempre più pallide e atterrite
-credendo ch'egli voglia alludere all'Alliana.
-
-COCLE.
-
-Tra i vostri migliori amici... uno appunto vi ha ingannate, ha carpita
-la vostra amicizia e la vostra buona fede...
-
-ROSALIA c. s.
-
-Chi?...
-
-COCLE.
-
-Facendosi credere onesto... leale... ed essendo un perverso...
-
-ROSALIA.
-
-Chi?... Chi?...
-
-COCLE.
-
-Non... riuscite a indovinare?
-
-ROSALIA vivamente.
-
-No!
-
-COCLE sorridendo, ma studiandola.
-
-È il... vostro... maestro...
-
-ROSALIA con un grido di gioia perchè non si tratta dell'Alliana.
-
-Ah! il Savoldi!
-
-FANNYA c. s.
-
-Il maestro!
-
- a Rosalia, sottovoce.
-
-Si tratta del maestro!
-
-COCLE.
-
-Non vi fa maraviglia la scoperta?... Anzi sapevate, dunque, che questo
-Savoldi, è un... esaltato... un pericoloso?...
-
-ROSALIA fuori di sè.
-
-Sì!...
-
- subito
-
-Cioè no... No! No! No! Io non so!... Io non so!
-
-BATTIFARNO scrive.
-
-COCLE.
-
-Buona signora... A fin di bene, s'intende, ma ingannandovi anche in
-questo, voi non ci dite, adesso, la verità...
-
- rivolgendosi anche a Fannya
-
-A Milano, il maestro Savoldi..., — non solamente voi, ma lo sappiamo
-tutti, ormai, — ha un altro nome e l'egregio direttore d'orchestra,
-esercita un'altra professione: si chiama il Marchese Rosalis, e fa...
-
- sorridendo
-
-niente!
-
-ROSALIA.
-
-Il Savoldi?... Marchese Rosalis? Non l'abbiamo mai saputo! Non è vero,
-Fannya?
-
-FANNYA fissa la madre: non sa rispondere una bugia.
-
-COCLE accennando col capo e ammiccando anche con gli occhi,
-bonariamente.
-
-Sì... sì...
-
-FERDINANDO fa un cenno d'impazienza al Battifarno.
-
-BATTIFARNO aspro, risoluto.
-
-Sì! Voi conoscete il suo vero nome; il... falso maestro Savoldi, me lo
-ha detto e confermato egli stesso, poco fa, nel carcere di Santa Maria
-Apparente, dove è stato tradotto.
-
-ROSALIA e FANNYA si stringono l'una all'altra con un atto di terrore.
-
-In carcere?
-
-FANNYA.
-
-Il maestro?... Il povero maestro?...
-
-BATTIFARNO.
-
-Devo leggere la sua deposizione?
-
-COCLE.
-
-Così è; e come voi foste tratta in inganno, altri furono ingannati e
-traviati. E fra questi...
-
- con un sospiro
-
-anche il capitano Alliana.
-
-ROSALIA.
-
-Alliana?
-
-FANNYA.
-
-Vincenzo?...
-
- COCLE accenna dolorosamente di sì, poi
- scambia un'occhiata d'intelligenza
- con Ferdinando, mentre il Battifarno
- continua a interrogare.
-
-BATTIFARNO.
-
-Il capitano Alliana, veniva al Giglio d'Oro col sedicente Savoldi... in
-grande segreto?
-
-ROSALIA.
-
-Non è vero...
-
-FANNYA.
-
-Mai! Col maestro mai!
-
- sottovoce a Rosalia
-
-Vincenzo veniva col papà! Diciamo che veniva col papà.
-
-BATTIFARNO duramente.
-
-Parlate con me, non con vostra sorella e avvicinatevi!
-
-FANNYA impaurita si scosta da Rosalia.
-
-BATTIFARNO.
-
-Il maestro Savoldi si recava al Giglio d'Oro, travestito, col capitano
-Alliana!
-
-FANNYA negando col capo.
-
-Giuro! Giuro!
-
- a Rosalia, c. s.
-
-Bisogna dir tutto, diciamo tutto!
-
-ROSALIA a Fannya, sottovoce.
-
-No! No! No! Per amor del cielo, no!
-
-FERDINANDO con ira brutale a Rosalia.
-
-State zitta, voi! Risponda soltanto chi è interrogato.
-
-BATTIFARNO violento.
-
-E non negate, non giurate e non cercate di mentire!
-
- battendo sulle carte
-
-Qui, è qui, scritta, la verità! Il capitano Alliana, veniva la notte,
-tardi, al vostro albergo, quando di nascosto, per cospirare, ci veniva
-anche il Savoldi.
-
-FANNYA continua a negare con i cenni del capo e con la mano.
-
-BATTIFARNO continuando.
-
-Il falso Savoldi, travestito, spacciandosi per un impresario tedesco,
-per un impresario di Vienna!
-
-FANNYA.
-
-Non è vero! Non è vero!
-
- con un grido straziante.
-
-Non è vero!
-
- rivolgendosi al Cocle con le mani
- giunte.
-
-Ah Monsignore!
-
- supplicando Ferdinando.
-
-E voi!... Eravate così buono!... Tornate buono! Vi hanno ingannato!
-Vincenzo non veniva col Savoldi, non è mai venuto col Savoldi!
-
-BATTIFARNO battendo ancora sulle carte con una risata sardonica.
-
-È qui, qui, qui! È scritto qui!...
-
-FANNYA.
-
-Veniva col mio papà! Era il mio papà, che veniva di notte, di nascosto,
-travestito con Vincenzo! Non veniva per cospirare! Veniva per me!
-Perchè a Napoli, non lo si doveva sapere!
-
- indicando Rosalia.
-
-Non è mia sorella! È la mia mamma!
-
-BATTIFARNO.
-
-Vostro padre?
-
-FERDINANDO.
-
-Chi?
-
-FANNYA.
-
-L'ho detto! L'ho detto! Ho detto tutto!
-
-COCLE.
-
-Il conte di Verolengo?...
-
-FERDINANDO con impeto.
-
-Verolengo?
-
-COCLE attentissimo a Fannya e a Rosalia, lo trattiene con la mano.
-
-FANNYA.
-
-Non ha potuto sposare la mamma.... Non può sposarla...
-
- un nodo le spezza le parole.
-
-per...chè...
-
- scoppia in pianto buttandosi fra le
- braccia di Rosalia.
-
-Ma è il mio papà, è il mio papà, è il mio papà!...
-
-ROSALIA nasconde il viso baciando i capelli di Fannya.
-
-BATTIFARNO scrive.
-
-COCLE con intenzione a Ferdinando.
-
-Anche lui allora... il Verolengo?...
-
-FERDINANDO.
-
-'U seccatore della giustizia e della morale!... Tene na concubina e na
-bastarda 'u Bajardo Piemontese!
-
-COCLE.
-
-Anche lui del complotto! Tra i complici! Uno la madre e l'altro la
-figlia, da buoni... fratelli...
-
-FERDINANDO.
-
-Anche il Verolengo...?
-
- tra sè, mentre il Cocle lo scruta
- attentamente.
-
-Allora... con me...
-
- fa la solita mimica con la mano
- accennando alla confederazione.
-
-Era tutta 'na finzione? Tira 'nnanze, Battifarno, e vai fino in fondo,
-senza riguardi. Presto!
-
-BATTIFARNO.
-
-Fannya Mirabella, avvicinatevi!
-
- Fannya, fa un passo esitando.
-
-Avete dunque confessato che il conte di Verolengo, è vostro padre.
-— Sta bene. — Ora dite quali rapporti esistevano fra il conte di
-Verolengo e il vostro amante, il capitano barone Vincenzo Alliana.
-
-FANNYA alla parola «amante» nasconde la faccia contro il petto di
-Rosalia.
-
-ROSALIA con impeto.
-
-Io sono l'amante, perchè non posso essere che l'amante, del conte
-Verolengo, ma mia figlia è la fidanzata del capitano Alliana!
-
-BATTIFARNO.
-
-Questo poco preme. Risponda chi è interrogato.
-
-ROSALIA.
-
-Mia figlia?... Che cosa volete che possa sapere? Che possa rispondere?
-Io, dirò tutto quello che so, ma prima... Voi, Maestà, ditemi, voi,
-Maestà, che si fa qui? Che si vuol fare qui? Che cosa si pretende da
-noi, da due donne sole, sorprese, spaventate?
-
-FERDINANDO con burbanza sprezzante.
-
-Tira 'nnanze, Battifarno!
-
- mentre segue il dialogo, leva di tasca
- un portasigari, sceglie un sigaro,
- lo spezza, lo accende a una candela e
- fuma.
-
-BATTIFARNO.
-
-Fannya Mirabella, avvicinatevi; voi sola.
-
-FANNYA si tiene avvinghiata a Rosalia.
-
-BATTIFARNO fa un cenno al Müller, borbottando qualche parola in
-tedesco; non si capisce che: Holtmann.
-
-MÜLLER apre l'uscio a destra e chiama a mezza voce.
-
-Tenente Holtmann!
-
-HOLTMANN entra e saluta militarmente.
-
-MÜLLER gli borbotta qualche parola in tedesco, indicando Rosalia e
-Fannya che, atterrite si stringono l'una all'altra più strettamente.
-
-HOLTMANN avvicinandosi a Rosalia, le fa un cenno, indicandole un uscio
-a sinistra.
-
-ROSALIA torva, fremente.
-
-Con mia figlia!... Resto con mia figlia!
-
-HOLTMANN l'afferra per un braccio.
-
-FANNYA cercando di allontanarlo.
-
-La mamma! La mia mamma! Lasciate la mia mamma!...
-
-ROSALIA contro Ferdinando che le volta le spalle, e che si mostra
-indispettito contro il sigaro che non si accende.
-
-Io sono qui, perchè invitata da voi, perchè pregata da voi, e sono una
-donna, in casa vostra, ospite vostra; ma se questo non tocca la lealtà,
-il punto d'onore del Re di Napoli, io non sono suddita vostra, sono
-libera e ho diritto di essere libera!
-
-COCLE fa un sorriso impercettibile.
-
-BATTIFARNO prende in mano un foglio tra quelli posti sul tavolino.
-
-Voi dovete rispondere di una contravvenzione gravissima che le nostre
-leggi puniscono col carcere da uno a tre mesi.
-
- fa un cenno al Müller.
-
-MÜLLER afferra Fannya, mentre Holtmann spinge Rosalia nel piccolo
-gabinetto a sinistra, entra con lei, chiude l'uscio.
-
-ROSALIA torva, fremente, con la voce rauca:
-
-No! No! No!
-
-FANNYA quasi senza voce, disperatamente.
-
-Mamma... Mamma...
-
- MÜLLER entrata Rosalia con il tenente
- Holtmann, e richiuso l'uscio, lascia
- Fannya e ritorna al suo posto.
-
- FANNYA si precipita contro l'uscio, poi
- cade giù di colpo, accosciata, con
- un singhiozzo secco senza lacrime, un
- sussulto rotto di tutto il corpo.
-
-FERDINANDO mettendo il sigaro cattivo sul tavolino.
-
-A te, Battifarno!... Chisto è nu sigario buono pe' regalà a n'amico.
-
- risata.
-
-COCLE a Fannya con grande soavità, insinuante.
-
-Non disperatevi così, calmatevi; la mamma è qui vicino, accanto a noi!
-
- più sottovoce.
-
-Prego io, adesso, Sua Maestà, — il nostro Re è tanto buono, — perchè la
-faccia ritornare subito subito! Siamo tutti convinti dell'innocenza del
-vostro sposo e del vostro papà! Vittime, momentaneamente, dei cattivi
-amici, coi quali, certo senza sapere di far male, venivano insieme
-al vostro albergo... Il maestro della mamma, vero?... Il generale
-dell'Annunziata, il colonnello Caracciolo, il colonnello Colangelo, e
-poi?... E poi?... Salviamo lo sposo, il papà dai cattivi amici, vero?
-Che volevano impadronirsi del Re, vero?... Che volevano la morte del
-Re, vero?... Adesso chiamo subito la mamma, ma vi farete promettere dal
-vostro sposo e dal vostro papà... di non recarsi più tutti insieme ai
-Pellegrini, nel Palazzo del Marchese Dragonetti... vero?... Vero?...
-
- Guarda Ferdinando e il Battifarno
- scrollando il capo.
-
-BATTIFARNO.
-
-Un sistema che in simili casi mi è sempre riuscito ottimamente è quello
-di legare il pollice della mano al pollice del piede, poi, con secchi
-d'acqua gelata...
-
-FERDINANDO interrompendo.
-
-Smettila, Battifarno! Cheste so cose che se fanno, ma io non l'aggio nè
-da vedè nè da sapè...
-
-COCLE.
-
-Non ci sarebbe nemmeno la resistenza fisica necessaria; l'importante è
-che parli: se parla, scopriremo sempre qualche cosa!
-
- fa un cenno al Müller
-
-Richiamiamo la madre, e mettiamola a confronto col capitano Alliana.
-
-MÜLLER batte all'uscio, chiamando sottovoce.
-
-Tenente Holtmann!
-
- si apre l'uscio: esce prima Rosalia,
- poi il tenente Holtmann. Rosalia
- solleva Fannya: il Müller scambia
- qualche parola in tedesco, mentre
- accompagna il tenente Holtmann fin
- sull'uscio di sinistra. Il Müller
- resta di nuovo ritto, immobile,
- vicino al Battifarno.
-
-BATTIFARNO.
-
-Dal 1831 è la settima cospirazione, Maestà... Sette!
-
-FERDINANDO.
-
-L'esercito! Sempre l'esercito!...
-
- sogghignando
-
-Sangue no! Sangue no!... E dire che aggio fatta 'a grazia al tenente
-Angelotti e al sergente Rosaroll.
-
-COCLE.
-
-Ed ora ne raccogliete il frutto.
-
-BATTIFARNO.
-
-Anche quando non fosse un errore, la grazia, sarebbe sempre
-un'ingiustizia in confronto di coloro che non ne sono o non ne furono
-beneficati!
-
-FANNYA riavendosi, a Rosalia.
-
-Via!... Via!... Mamma! Mamma! Andiamo via!
-
-COCLE.
-
-Non volete aspettare il capitano Alliana?
-
-FANNYA
-
- interrogando Rosalia con gli occhi
- ansiosi.
-
-Vincenzo?...
-
-COCLE.
-
-Eccolo, il capitano!
-
-
-SCENA QUARTA.
-
-DETTI, il tenente HOLTMANN, ALLIANA.
-
-
-FANNYA lo guarda: poi arrossisce improvvisamente e nasconde il viso
-contro il petto di Rosalia.
-
-ROSALIA la bacia a lungo, dolorosamente.
-
-FERDINANDO.
-
-Embè, professò?... Chi nasce quadro non muore tondo... Ma chi nasce
-pennarulo... muore... murattiano!
-
-FANNYA a Rosalia, con un filo di voce.
-
-Era vero!... Non era un'allucinazione la tua!
-
-FERDINANDO fissando l'Alliana con odio.
-
-Bene ricambiata la fiducia che avevamo riposta in voi!
-
-ALLIANA.
-
-Potrò apparirvi colpevole, Maestà!
-
- a Fannya e a Rosalia.
-
-E a voi pure! E potrò anche aver commesso un errore!... Non voglio
-scuse, non cerco di difendermi!... Eppure il fine nostro, il nostro
-sogno, Maestà, era un sogno di grandezza e di gloria, per voi!
-
- accennando a Fannya e a Rosalia.
-
-Ma perchè sono qui?... Che cosa volete da queste donne?... Da due
-donne? Con noi,
-
- rivolto al Cocle
-
-nella nostra cospirazione, c'erano uomini, molti uomini, più che non
-crediate, e tutti pronti a morire; ma donne, no! — Maestà, io dirò
-tutto! Voglio dirvi tutto! È l'occasione, buona o cattiva, e l'afferro
-con gioia! — Ma donne, qui, con noi — no! no! no! — Fatele allontanare,
-rimandatele a Napoli...
-
- afferrando le mani di Fannya e
- baciandole con trasporto e con
- passione.
-
-Perdonami, perdonami il male che ti ho fatto e pensa sempre che ti amo,
-ti amo, ti amo!
-
- per spingerle fuori.
-
-Va! Va!
-
- a Ferdinando
-
-Ve lo domando in grazia, Maestà! È la sola grazia che invoco!
-
-FERDINANDO violento.
-
-Nessuna grazia! Più nessuna grazia, per i traditori!
-
-ALLIANA con forza.
-
-Traditore, no!
-
-FANNYA si abbandona sfinita fra le braccia di Rosalia.
-
-ALLIANA continuando.
-
-Abbiamo raccolto il pensiero, volevamo rinnovare il tentativo di
-Michelangelo Colafiore...
-
-FERDINANDO.
-
-Un altro complotto per impadronirvi di me?
-
-BATTIFARNO ad Alliana continuando.
-
-... Del professore Granchi, e di Giuseppe Rizzo...
-
- al Cocle
-
-Un prete, costui! — 1834 — sette di agosto! Ricordate, Maestà? Avevano
-divisato di fermare la vostra carrozza, in via Capodimonte, trascinarvi
-in una vicina casa, e lì, con le buone o con le triste, obbligarvi a
-firmare, spontaneamente, la costituzione... Io avevo chiesto la pena
-capitale per il professore e per il prete!
-
-FERDINANDO.
-
-Sangue no!... Maria Cristina si è opposta.
-
-COCLE.
-
-Anche il Del Carretto! L'ha chiamata la congiura dei ragazzi!
-
-FERDINANDO.
-
-E i ragazzi diventano uomini, Monsignore, a lasciarli crescere!
-
- risata, poi ad Alliana duramente.
-
-Lo scopo, la trama, i complici?
-
-ALLIANA.
-
-Noi, nessuna imposizione: persuasione, Maestà. Fra noi, giovani
-soldati e il nostro giovane Re, c'è una siepe folta, intricata, nera.
-Impossibile tagliarla, sfondarla, romperla. Ebbene, ecco il nostro
-scopo, la nostra trama: poter averlo solo, finalmente, il nostro Re,
-in mezzo a noi. Solo! E al nostro Re, dare la nostra fede e la nostra
-vita. Non imposizioni; la devozione, l'amore, l'entusiasmo! — Dovevate
-andare alla mattina di S. Stefano, prima ancora dell'alba alla chiesa
-dei Miracoli, per ascoltare la messa di Don Placido Bacher, il Santone,
-uno degli interpreti più turpi dell'ignoranza e del sortilegio...
-Invece vi sareste trovato in mezzo a noi, in mezzo al vostro esercito,
-all'entusiasmo del vostro esercito! La nostra voce, finalmente, sarebbe
-arrivata fino a voi, alta, libera! Maestà, — questo volevano dirvi, —
-gli ufficiali, i soldati napoletani, sentono l'ora, i tempi: vogliono
-fare, osare; vogliono battersi per il Re, per una patria! I soldati,
-gli ufficiali napoletani e siciliani, vogliono poter stringere una
-spada nelle loro mani
-
- rivolto al Cocle
-
-e non servire da chierici fra gli incensi delle vostre chiese e non
-portare la torcia, come chierici, nelle vostre processioni!
-
-COCLE sempre muto, impassibile, guarda il Battifarno.
-
-BATTIFARNO subito all'Alliana.
-
-Tutto, quasi tutto l'esercito!... Dunque il generale!...
-
-ALLIANA interrompendo.
-
-Dunque no, famigerato barone!... Bisogna accontentarsi di me!
-
-FANNYA a Rosalia.
-
-Si perde!... Si perde!...
-
-BATTIFARNO c. s.
-
-E di... vostro suocero; il Conte di Verolengo?
-
-ROSALIA con un grido.
-
-Alberto? No!
-
-ALLIANA calmo, sicuro.
-
-Il conte Alberto, non è con me, non è dei nostri!
-
-FANNYA.
-
-Il papà! Il papà! Il papà!
-
-ALLIANA.
-
-Anzi, è contro di noi, e sua Maestà il Re, lo sa.
-
-FERDINANDO vivamente.
-
-Io?
-
-COCLE fa un atto di maraviglia e non leva più gli occhi dal Re.
-
-ALLIANA.
-
-Noi, non vogliamo confederazioni...
-
-FERDINANDO battendo il pugno sul tavolino.
-
-Basta!
-
-COCLE.
-
-No, Maestà!
-
- ad Alliana
-
-Non volete... confederazioni?
-
-ALLIANA.
-
-Vogliamo un solo re, soldato come noi, — un re, che si sente re, ma
-anche uomo e galantuomo e che nel giuoco della vittoria è pronto a
-perdere con noi, la vita e la corona!
-
- a Fannya e Rosalia.
-
-Diverso è il concetto di Alberto; altro il suo fine, e sua Maestà lo
-sa, ne ha le prove!
-
-COCLE.
-
-Prove?...
-
-FERDINANDO impaurito dallo sguardo del Cocle.
-
-Che prove? Non cercate de ve salvà voi e l'altro con le menzogne!
-
-ALLIANA.
-
-Il conte Alberto di Verolengo, per distogliermi dalla mia pazzia, —
-egli la chiama pazzia, — mi ha messo a parte del colloquio che egli
-ebbe oggi con voi, Maestà, e dei termini precisi della lettera giunta
-per voi, da Torino.
-
-COCLE a Ferdinando.
-
-Oggi?... Un colloquio?... Oggi?
-
- ad Alliana vivamente.
-
-Una lettera del Ministro del Re di Sardegna?... O dello stesso Re di
-Sardegna?...
-
-FERDINANDO prorompendo.
-
-I miei ufficiali, Monsignore, li interrogo io! Sono io, il capo
-dell'esercito! Il processo ai miei ufficiali non lo devono fare i
-preti, lo faccio io!
-
- COCLE s'inchina con un leggero sorriso,
- annuendo col capo: indietreggia
- d'un passo e rimane ritto, muto,
- impassibile.
-
-FERDINANDO irritato, nervoso, al Battifarno.
-
-Prendi le tue carte, e vattene!... Il tutto, alla Commissione militare!
-
-BATTIFARNO raccoglie le carte, via.
-
-FERDINANDO al tenente Holtmann.
-
-Tenente Holtmann! Riconducete il capitano Alliana! Non deve parlare,
-comunicare con nessuno!
-
- passeggia fremente di rabbia,
- percuotendo i mobili col frustino.
-
-ALLIANA correndo vicino a Fannya e a Rosalia, sottovoce.
-
-Non temete per me; l'esercito è pronto; domani sarò libero, e il Re
-sarà con noi.
-
- bacia le mani a Rosalia e a Fannya; via
- col tenente Holtmann.
-
-FERDINANDO.
-
-Colonnello Müller! Quelle femmine, ne rispondete voi!
-
- MÜLLER spinge Fannya e Rosalia, mute
- esterrefatte, nel gabinetto, entra
- con loro e chiude.
-
-FERDINANDO passeggia sempre più furibondo, lanciando inquieto qualche
-occhiata al Cocle, che rimane sempre ritto, rigido, muto.
-
-Non è in un'alcova, non è in mezzo a 'e femmene che si può fare il
-processo agli ufficiali del mio esercito... ai traditori!... Non è
-vero, Monsignò?
-
-COCLE rimane sempre c. s.
-
-FERDINANDO.
-
-«Sangue no! Sangue no!» Ecco il frutto della debolezza! Avete ragione
-voi,
-
-Monsignore!
-
- per rabbonirlo.
-
-Avete sempre ragione voi!
-
- di nuovo con impeto.
-
-Stavolta la punizione, l'esempio, riusciranno salutari!
-
- umilmente al Cocle.
-
-Avete detto, Monsignore?... Il generale dell'Annunziata?...
-Caracciolo?...
-
-COCLE lentamente, levandosi di tasca alcune carte.
-
-Eccovi, Maestà, il nome di alcuni supposti complici nella cospirazione
-Alliana... Eccovi alcuni indizi che renderebbero evidenti i rapporti...
-fra il capitano Alliana e il maestro Savoldi, cioè... e il marchese
-Rosalis di Milano, emissario di quell'anima scomunicata e dannata di
-Giuseppe Mazzini...
-
-FERDINANDO con deferenza, respingendo le carte
-
-Tenitavelle vuie, Monsignò...
-
-COCLE c. s.
-
-Di queste due lettere, una vi darà notizia intorno al comitato
-rivoluzionario delle Calabrie... L'altra di gravissimi fatti successi a
-Reggio e a Messina...
-
-FERDINANDO.
-
-Tenetevele voi, sempre tutte voi...
-
-COCLE impaurito.
-
-No, Maestà. Io non ho più la vostra fiducia, la vostra stima, il vostro
-affetto, e non ho più la vostra confidenza.
-
- Si sentono due trombe, una dopo
- l'altra, in lontananza: è la sveglia
- dei soldati. Il Cocle si fa il segno
- della croce.
-
-FERDINANDO facendosi pure il segno della croce.
-
-È l'Ave... Maria...
-
-COCLE guardando verso la finestra.
-
-Albeggia... vedete?... Fatemi un'ultima carità... Una carrozza. Devo
-tornare al mio convento.
-
-FERDINANDO.
-
-Come?... Me vulite lassà... Monsignore?
-
-COCLE.
-
-Abbiamo detto così, non è vero? Le feste del santo Presepio saranno
-sospese... perchè sua Maestà, la Regina, si trova indisposta...
-
-FERDINANDO.
-
-Me vulite lassà... Sulo?...
-
-COCLE.
-
-Solo? Vi lascio in mezzo al vostro esercito, con l'esperta, vigile
-polizia del ministro Del Carretto...
-
-FERDINANDO supplichevole.
-
-Voi siete arrabbiato con me, Monsignò?... Voi siete arrabbiato con
-me?...
-
-COCLE si avvia per uscire.
-
-FERDINANDO trattenendolo.
-
-Monsignore...! Monsignore!... La vostra santa benedizione!... La
-benedizione!...
-
-COCLE lo fissa un momento, poi scrollando vivamente il capo.
-
-No!
-
-FERDINANDO gli cade a' piedi ginocchioni, tremando, picchiandosi il
-petto, baciandogli il mantello.
-
-Perdonatemi... Monsignore... Perdonatemi!... Perdonatemi!...
-
-
- FINE DELL'ATTO TERZO.
-
-
-
-
-ATTO QUARTO.
-
- Nel Palazzo Reale di Caserta. Gabinetto da lavoro di Ferdinando II.
-
-
-SCENA PRIMA.
-
- FERDINANDO e il BATTIFARNO. — Ferdinando è seduto alla scrivania
- e finisce di leggere un largo foglio manoscritto. Il Battifarno
- è in piedi a due passi dalla scrivania. Poi in fine il colonnello
- MÜLLER.
-
-
-FERDINANDO prorompendo in una sghignazzata.
-
-Ah! Ah! Ah! Ferdinando II, il grande...
-
-BATTIFARNO china il capo approvando e facendo un inchino ad ogni
-aggettivo.
-
-FERDINANDO.
-
-... Il benigno... l'incomparabile, l'eccelso... l'immortale!... La
-possente e benefica mano Ferdinandea! Sti paglietti pennaruli sortanto
-quanno se tratta de scrivere 'na domanda de grazia, sanno trovà i
-complimenti e le frasi di giusto encomio, p' 'u re loro. Gratta,
-gratta, sotto all'avvocato tu trovi sempre 'u Giacobino!
-
-BATTIFARNO.
-
-Verissimo, Maestà!
-
-FERDINANDO.
-
-Ma se gratto anche te, lo trovo pure 'u paglietta!
-
-BATTIFARNO.
-
-Vostra Maestà non sarebbe mai per cedere?... Vostra Maestà, mi permette
-di esprimere un mio, non oso dire consiglio, ma...
-
-FERDINANDO.
-
-Tira 'nnanze. So che mi sei buon servitore!
-
-BATTIFARNO.
-
-Non accettate il ricorso! Nessuna grazia intempestiva...
-
-FERDINANDO.
-
-... Se pe' firmà a grazia m'ànno data apposta la possente e benefica
-mano Ferdinandea?
-
-BATTIFARNO.
-
-Oggi la vostra mano, sia possente! Benefica lo è già stata troppo!
-
-FERDINANDO leggendo.
-
-Benigno...! Incomparabile!
-
-BATTIFARNO.
-
-Non fidatevi, Maestà! Gli avvocati estensori del ricorso, hanno
-mostrato abbastanza tutta la loro maravigliosa malafede con le
-arti subdole, con le quali sono riusciti, di cavillo in cavillo, a
-prolungare di altri sei mesi il processo Alliana, che, secondo la vera
-giustizia di Domine Dio,
-
- abbassa il capo, lo abbassa anche
- Ferdinando
-
-si sarebbe sbrigato in meno non di sei... ma di tre ore!
-
-FERDINANDO.
-
-E allora non averria avuto manc' o tiempo d'addiventà... eccelso ed
-immortale!
-
-BATTIFARNO.
-
-Immortale, Maestà, lo siete per la vostra stessa natura; ed eccelso,
-nella bontà, sino all'imprudenza.
-
-FERDINANDO.
-
-Neh! Neh! Caro barò...
-
-BATTIFARNO.
-
-Firmate un'altra grazia e avremo un'altra cospirazione...
-
-FERDINANDO.
-
-Dimme nu poco, barò..., tu hai arrubato na predica a Monsignore e na
-reprimenda a mia moglie?
-
-BATTIFARNO.
-
-Quella...
-
- indicando il ricorso.
-
-è la stessa gente facinorosa... che rende necessario, almeno pro forma,
-un simulacro di costituzione. In proposito, non dimenticate, Maestà:
-_verba ligant homines..._
-
-FERDINANDO interrompendolo.
-
-_Ligant homines_ ma non i re! Stò latino o saccio meglio de te!
-
-BATTIFARNO.
-
-Le regole di un saggio governo, le avete scritte voi stesso con la
-vostra sapienza di Stato a re Luigi Filippo...
-
-FERDINANDO.
-
-A chillo zio mio, 'u pancione, che fa tutto facile?
-
-BATTIFARNO accennando di sì.
-
-«La libertà è fatale ai Borboni. I miei sudditi, obbediscono alla forza
-e si sottomettono. I miei sudditi, non hanno bisogno di pensare e di
-riflettere...» Ed ora, Maestà, con una grazia, che non è pietà, ma
-debolezza, volete sconfessare...
-
-FERDINANDO alzandosi seccato.
-
-Finiamola mò e miettete chesto 'n capo, che chillo che tu ce miette na
-settimana a penzarlo, io l'aggio bello che fatto in cinque minuti! Per
-il marchese Rosalis e per gli altri complici, l'ordine del bagno... Pel
-capitano Alliana...
-
- cerca, prende un foglio sulla scrivania
-
-La risposta mia al ricorso di grazia è chesta. A farai vedè a monsignor
-Cocle, che certamente ne rimarrà contento. A l'esecuzione ce penzarrai
-tu!
-
- congedandolo senza dargli la mano
-
-Buon giorno e statte buono!
-
-BATTIFARNO s'inchina e s'avvia per uscire.
-
-FERDINANDO guarda l'orologio della scrivania.
-
-Il colonnello Müller fallo venì ccà!
-
-BATTIFARNO va via.
-
- FERDINANDO accigliato, prende un
- sigaro, lo rompe, poi lo butta via
- senza fumarlo; entra il colonnello
- Müller: Ferdinando si rasserena.
-
-MÜLLER si ferma ritto, in posizione militare.
-
-
-SCENA SECONDA.
-
-FERDINANDO e il colonnello MÜLLER poi GAETANO e il VEROLENGO.
-
-
-FERDINANDO siede, chiamandosi vicino il Müller.
-
-Viene 'nnanze! Io ti tengo in conto di amico, non comme a chillo là!...
-
- accenna al Battifarno
-
-'U barone non è che tiene affezione pe' me, ma pe' isso stesso!
-
- risata.
-
-Se non fosse persuaso di perdere l'impiego e lo stipendio, coi
-Fratelli e coi Giacobini, diventerebbe nu liberalone!... E invece del
-capitano-professore, farìa fucilà pure a Monsignore! So quasi 'e cinque
-
- ammiccando dell'occhio
-
-'U Piemontese, seccatore e carbonaro, starà aspettando ch'io lo faccia
-chiamare per la sua udienza. Vieni, avvicinati, caro Müller!
-
- gli prende una mano e gliela stringe.
-
-Lo sai che io te so' molto affezionato, e te ne voglio dà na prova...
-La Croce dell'Ordine di San Ferdinando starrà molto bene ccà.
-
- toccandogli il petto.
-
-E la pensione ccà...
-
- gli tocca la tasca
-
-dint'a sacca.
-
-MÜLLER.
-
-Tutta la mia devozione, e la mia fedeltà.
-
-FERDINANDO ammiccando con gli occhi.
-
-Il tenente Holtmann e i quattro soldati?
-
-MÜLLER.
-
-Pronti, Maestà.
-
-FERDINANDO.
-
-Scelti fra i più sicuri? Fra i nostri bravi svizzeri?
-
-MÜLLER.
-
-Sicuri, Maestà!
-
-FERDINANDO.
-
-'A carrozza? Alla porta di sinistra? in fondo al parco?
-
-MÜLLER.
-
-Pronta.
-
-FERDINANDO.
-
-Il piroscafo?
-
-MÜLLER.
-
-Il _Miseno_. Pronto. Appena il conte di Verolengo...
-
-FERDINANDO.
-
-Sst! Abbassa la voce!
-
- sorridendo.
-
-Tieni 'na voce che pare na cannonata!
-
-MÜLLER piano.
-
-Appena il Conte di Verolengo sta per uscire, quattro soldati lo
-afferrano, il tenente Holtmann gli chiude col bavaglio la bocca: io gli
-punto due pistole contro il petto: lo si porta di peso, lo si chiude in
-carrozza: dalla carrozza sul piroscafo che partirà subito, direttamente
-per Genova.
-
-FERDINANDO inquieto.
-
-Chiuso in carrozza 'u Piemontese, tu e il tenente Holtmann venite
-subbeto ccà.
-
- stringendogli la mano
-
-Io te voglio sempre vicino a me.
-
-MÜLLER.
-
-Sempre ai vostri ordini, Maestà.
-
-FERDINANDO ridendo.
-
-Lo stesso scherzo, lo abbiamo fatto a un altro scocciatore, mezzo
-carbonaro pur'isso: il ministro Intonti. Chillo l'avimmo fatto viaggià
-pe' terra; chiesto ccà 'o facimmo viaggià pe' mare!
-
- risata.
-
-Tu che ne dici? Io songo persuaso che chi è stato carbonaro... porta
-sempre co' sè 'a jettatura!
-
- suona.
-
-GAETANO entra e si ferma sull'uscio.
-
-FERDINANDO.
-
-Di a 'u conte Verolengo che po' trasì.
-
-GAETANO via.
-
-MÜLLER fissando Ferdinando.
-
-Nella lotta... se... disgraziatamente sfuggisse... un colpo di...
-pistola?...
-
-FERDINANDO.
-
-No, amico mio caro; non voglio avè guai con mio cugino, il re di
-Sardegna! Anzi, faccio nu voto 'a Madonna du Carmine, pecchè 'u mare
-sia quieto!
-
- guarda se entra il Verolengo, poi al
- Müller confidenzialmente
-
-Fa 'e corna!
-
- tocca il medaglioncino sul petto
-
-Io ce tengo ccà 'a reliquia! Sai chi davvero lo è? Chella cantante...
-'a Mirabella!... Hai visto come guarda? È essa che ha jettato Alliana e
-Verolengo!
-
-VEROLENGO entra, si ferma sull'uscio inchinandosi.
-
-FERDINANDO alzando il tono della voce, al Müller.
-
-Dunque, resta inteso così: domani mattina la grande parata. Io sarò in
-piazza d'Armi alle sette precise.
-
- al Verolengo
-
-Comme staie, don Alberto?
-
-MÜLLER saluta Ferdinando, e il Verolengo: via.
-
-
-SCENA TERZA.
-
-FERDINANDO e il VEROLENGO.
-
-
-FERDINANDO.
-
-Comme staie, don Albertuccio? Staie buono?
-
- gli dà la mano, poi si tocca senza
- parere la reliquia sul petto.
-
-Me fa tanto piacere! Anche Teresa, la Regina — ringraziando 'a Madonna
-e Sant'Alfonso — sta benissimo. Andremo tutti a Gaeta, dopodomani.
-D'estate è bello sta vicino a 'u mare. Fa più fresco pecchè sul mare
-tira sempre un poco di venticello. Ho molto da fare in questi giorni.
-Mia sorella viene con me; la Duchessa di Berry viene con me; Popò viene
-con me! Ho molto da fare in questi giorni!
-
- in atto di congedarlo, senza dargli la
- mano
-
-Bravo, don Alberto! Statti buono; ti ho visto con tanto piacere.
-
-VEROLENGO umilmente, piegando un ginocchio a terra.
-
-Maestà! Vostra Maestà, si degni di ascoltarmi!
-
-FERDINANDO cambia espressione: lo guarda serio, torvo.
-
-VEROLENGO alzandosi.
-
-Io sono colpito dalla vostra disgrazia: ho provato la mia innocenza,
-ma sono rimasti i sospetti e l'avversione. Mi vedo sorvegliato,
-spiato... Eppure vi sono sempre stato e vi sarò sempre devoto e
-fedele! Lo giuro, Maestà! Il giorno nel quale ho lasciato il Piemonte
-e sono venuto qui per seguire la mia povera Regina, ho dimenticato di
-essere un Piemontese: sono stato, sono e sarò sempre suddito vostro. È
-un'ora terribile, questa... Eppure spero... Spero in Voi, nella vostra
-clemenza... E un giorno vedrete, forse, che i miei nemici, non sono i
-migliori amici vostri!
-
-FERDINANDO ironico.
-
-Un'ora terribile, questa?... È un'ora, anzi, nella quale, più che
-soddisfatto, tu dovresti essere contentone.
-
-VEROLENGO lo guarda ansioso.
-
-FERDINANDO.
-
-Ho ascoltato i tuoi buoni consigli «concedere per non cedere» e mi sono
-persuaso a dà 'a carta, 'a costituzione! Che vuoi di più?
-
-VEROLENGO scoppia in lacrime.
-
-FERDINANDO
-
-Che vai facenno? Non voglio scenate, ccà dinto! Vattene!
-
-VEROLENGO.
-
-Mia figlia... muore!
-
-FERDINANDO.
-
-Io non sono medico! Va a chiamare un medico!
-
-VEROLENGO.
-
-Mia figlia muore se l'Alliana è fucilato!
-
-FERDINANDO.
-
-Vattene!
-
-VEROLENGO rizzandosi pallido e fiero.
-
-Avete ben capito, Maestà, queste mie parole? Mia figlia muore se
-l'Alliana è fucilato!
-
-FERDINANDO.
-
-Voi, per la Chiesa, per me, non avete figli, conte di Verolengo! Vostra
-moglie, la vostra legittima moglie, non ve ne ha dato.
-
-VEROLENGO.
-
-Rispondete così, a me, perchè sono un uomo!... L'ho provato per voi, il
-mio coraggio e la mia forza! A quelle due donne, una morente, l'altra
-impazzita, dovete dare questa risposta!
-
-FERDINANDO fa un atto sdegnoso.
-
-VEROLENGO violento.
-
-Per i vent'anni che sono stato il vostro... servitore, non vi domando
-altro!
-
-FERDINANDO.
-
-Non le voglio vedere! Rifiuto di vederle! Vattene!
-
-VEROLENGO.
-
-Avevo preveduto anche il vostro rifiuto!
-
- gli presenta una lettera.
-
-La grazia... la grazia per quelle due donne di essere ricevute da voi,
-Maestà, vi è chiesta dalla giovine regina Vittoria d'Inghilterra che
-raccoglie sul suo capo tanto amore, tanta benedizione di popolo.
-
-FERDINANDO beffardo.
-
-Ah! Ah! Avete fatta na bella penzata! Prevedendo il rifiuto du Re di
-Napoli, vi siete rivolto alla potente Regina d'Inghilterra!... Sta
-bene! Quelle due donne saranno subito ricevute!
-
- calmandosi, sorridendo e salutandolo
- anche con la mano.
-
-Buon giorno, amico caro. E statte buono!
-
-VEROLENGO fa per uscire, poi vinto dall'angoscia si ferma.
-
-Maestà, perdonatemi, Maestà!
-
-FERDINANDO continua a salutarlo con la mano e sorridendo.
-
-VEROLENGO via.
-
-FERDINANDO uscito il Verolengo, corre ad ascoltare vicino all'uscio.
-
-VEROLENGO d. d.
-
-Vigliacchi! Vigliac...
-
-FERDINANDO corre a guardare dalla finestra.
-
-E fa buon viaggio sotto la protezione della bella, graziosa e
-potentissima regina Vittoria d'Inghilterra!
-
- suona
-
-GAETANO entra.
-
-FERDINANDO.
-
-Chelle femmene!... Aspetta nu poco!
-
- toccando il piccolo medaglione.
-
-Chi è il gentiluomo che le accompagna?
-
-GAETANO.
-
-Il cavaliere del Castelluccio.
-
-FERDINANDO.
-
-Fa passà!
-
-GAETANO via.
-
-FERDINANDO fissando la lettera.
-
-Ah! Ah! Per forza avete voluto essere ricevute?... Lo sarete!
-
-
-SCENA QUARTA.
-
-FERDINANDO poi di nuovo GAETANO, che introduce ROSALIA, FANNYA e il
-CASTELLUCCIO.
-
-
-FERDINANDO ritto vicino alla scrivania si tiene voltato in modo da non
-guardare nè Rosalia, nè Fannya.
-
-Bravo, Andreo!...
-
- Gaetano via.
-
-FERDINANDO al Castelluccio.
-
-Anche tu ti metti contro di noi!
-
-CASTELLUCCIO.
-
-Io, Maestà? Contro di voi? Contro il mio Re?...
-
- fa per correre a baciargli la mano.
-
-FERDINANDO rifiuta.
-
-Te l'ho detto: anche tu avrai nu grosso guaio! Il tuo servizio con oggi
-è finito. Invece de venì a Gaeta, resterai a Napoli con tua moglie!
-
-CASTELLUCCIO s'inchina ritirandosi in fondo alla scena.
-
-FERDINANDO a Rosalia, sempre senza guardarla.
-
-Ho acconsentito a ricevervi, perchè non voglio, nè posso usare uno
-sgarbo alla Regina d'Inghilterra. Ma non vi concedo di parlare.
-Sappiate soltanto che nessuna grazia è possibile. Cavaliere del
-Castelluccio, l'udienza è finita.
-
-FANNYA cade ginocchioni.
-
-CASTELLUCCIO fa un passo verso Fannya, ma un'occhiata di Ferdinando lo
-ferma.
-
-ROSALIA senza lacrime, senza tremare, con la voce sicura e una calma
-che contrastano col pallore strano del viso.
-
-Io non vi domando una grazia. La vita di mia figlia è nelle vostre
-mani, e mia figlia non deve morire. Siete un re, il Re: per me no: voi
-siete un padre in faccia a una madre!
-
- sorride.
-
-Non è vero? Se uno dei vostri bambini corresse un pericolo, io darei,
-non una parola o un ordine soltanto, ma la mia vita per salvarlo!...
-Dunque? L'avete vista?
-
- avvicinandosi a Ferdinando che
- indietreggia, sempre senza guardarla.
-
-L'avete vista?... È là!
-
- sorridendo
-
-Sempre così! Non parla più! Non piange più!... Muore!
-
-
-SCENA QUINTA.
-
-Il colonnello MÜLLER e detti.
-
-
-FERDINANDO interroga il Müller con gli occhi: il Müller fa un
-cenno affermativo. Dopo un momento, sempre senza guardare Rosalia e
-toccandosi il piccolo medaglione.
-
-Vi sono necessità di Stato, madama, che s'impongono pure alla nostra
-buona volontà. Io non posso andar contro l'opinione dei miei ministri,
-nè al deliberato dei giudici. Quello che posso fare per voi, madama, è
-di sospendere ogni procedimento in confronto vostro e di agevolare la
-vostra partenza da Napoli.
-
- al Müller
-
-Fai capire al Cavaliere che l'udienza è finita!
-
-MÜLLER si avvicina al Castelluccio, che lo interroga ansioso scrollando
-il capo.
-
-FANNYA è sempre in ginocchio, muta, con gli occhi fissi in Ferdinando.
-
-ROSALIA guarda tutti esterrefatta, poi a Ferdinando, prorompendo prima
-con la voce sorda, poi con uno scoppio d'ira.
-
-... Non avete capito, dunque?... Non si tratta di una grazia... Io non
-domando una grazia; è una legge sacrosanta di umanità!... Ma dunque non
-è vero?... Voi non credete in Dio!
-
-
-SCENA SESTA.
-
-FRANCESCO e detti. Francesco entra correndo e spingendo un piccolo
-cannoncino. Fuori dell'uscio si vedono il tenente HOLTMANN e il 2º
-UFFICIALE.
-
-
-FRANCESCO.
-
-Jammo! Jammo! Jamm...
-
- si ferma vedendo Rosalia e gli altri.
-
-FERDINANDO vivamente.
-
-Viene ccà, Lasà!
-
-ROSALIA.
-
-E Dio c'è, Dio esiste, perchè è Dio che ti manda! Che ti manda qui, in
-mezzo a noi, bambino bello, ridente, felice!
-
- a Ferdinando
-
-Pregherò tanto, sempre per lui, per questo bell'angelo vostro! Angelo!
-Angelo! Angelo! Tu sei volato qui come un angelo! Pregalo tu, il tuo
-papà, nel nome dolce della tua mamma... Pregalo, perchè sia buono...
-Perchè diventi buono... La tua mamma...
-
-FRANCESCO fissando Rosalia.
-
-La mamma dice sempre che il papà è troppo buono, e i napoletani, tutti
-cattivi, cattivi e devono essere _casticati_!
-
-ROSALIA con un grido.
-
-La razza! Ah! La razza!
-
-FANNYA all'ultima parola di Francesco, cade con la testa sul pavimento.
-
-ROSALIA si volta osservandola e rimane immota.
-
-FERDINANDO afferra Francesco, e lo porta con sè.
-
-Via! Via!
-
- via con Francesco.
-
- Il tenente HOLTMANN e il 2º UFFICIALE
- entrano precipitosamente.
-
-HOLTMANN corre insieme al Castelluccio a sollevare Fannya.
-
-CASTELLUCCIO a Rosalia.
-
-È svenuta! È soltanto svenuta!...
-
-ROSALIA sempre immota, sorridente e fissando il cannoncino
-
-Cara!... Tesoro!... Anche la mia Fannya... bambina... era così! È
-sempre stata così!... I bambini cambiano, diventando grandi... Fannya
-no!... Sempre la stessa!... Con la sua piccola faccia rosea e allegra!
-Sempre allegra!
-
- ride.
-
- MÜLLER le afferra un braccio per
- condurla via, mentre il tenente
- Holtmann, il 2º Ufficiale e il
- Castelluccio, portano Fannya fuori
- del gabinetto.
-
-ROSALIA al Müller sempre sorridendo.
-
-Perchè poi mi fate male?
-
- cerca Fannya con gli occhi: la chiama,
- sempre sorridendo.
-
-Fannya! Fannya!... Aspetta!... Non andar via senza di me!
-
- seguendola
-
-Viene anche la tua mamma, con te, cara, tesoro!... Aspetta la tua mamma!
-
-
- FINE DEL QUARTO ED ULTIMO ATTO.
-
-
-
-
-Opere di Gerolamo Rovetta
-
-Romanzi e Racconti:
-
- =La Moglie di Sua Eccellenza.=
- =Mater Dolorosa=, romanzo.
- =Il tenente dei Lancieri=, romanzo.
- =L'idolo=, romanzo.
- =Baby=, romanzo.
- =Ninnoli=, racconti.
- =Il processo Montegù=, romanzo.
- =Le lacrime del prossimo=, romanzo.
- =Sott'acqua=, romanzo.
- =Il primo amante=, romanzo.
- =Tiranni minimi=, racconti.
- =La baraonda=, romanzo.
- =La Signorina=, romanzo.
- =Cavalleria assassina=, racconti.
- =Casta Diva=, novelle.
-
-Teatro:
-
- =Romanticismo=, dramma in 4 atti.
- =Un volo dal nido=, commedia in tre atti.
- =La moglie di Don Giovanni=, dramma in quattro atti.
- =In Sogno=, commedia in quattro atti.
- =Gli uomini pratici=, commedia in tre atti.
- =Scellerata!...= commedia in un atto.
- =Collera Cieca!= commedia in due atti.
- =La contessa Maria=, dramma in quattro atti.
- =La Trilogia di Dorina=, commedia in tre atti.
- =I Barbarò=, dramma in un prologo e quattro atti.
- =Marco Spada=, commedia in quattro atti.
- =La cameriera nova=, commedia in due atti, in dialetto veneziano.
- =Alla città di Roma=, commedia in due atti.
- =La realtà=, dramma in tre atti.
- =Madame Fanny=, commedia in tre atti.
- =Principio di Secolo=, dramma in quattro atti.
- =I disonesti=, dramma in tre atti.
- =Il Ramo d'ulivo=, commedia in tre atti.
- =Il Poeta=, commedia in tre atti.
- =Le due coscienze=, commedia in tre atti.
- =La moglie giovine=, commedia in quattro atti.
- =A rovescio!= commedia in un atto.
- =La baraonda=, dramma in cinque atti.
-
-
-
-
-
-Nota del Trascrittore
-
-Ortografia e punteggiatura originali sono state mantenute, correggendo
-senza annotazione minimi errori tipografici.
-
-
-
-
-
-End of the Project Gutenberg EBook of Il Re burlone, by Gerolamo Rovetta
-
-*** END OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK IL RE BURLONE ***
-
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-<body>
-
-
-<pre>
-
-The Project Gutenberg EBook of Il Re burlone, by Gerolamo Rovetta
-
-This eBook is for the use of anyone anywhere in the United States and
-most other parts of the world at no cost and with almost no restrictions
-whatsoever. You may copy it, give it away or re-use it under the terms
-of the Project Gutenberg License included with this eBook or online at
-www.gutenberg.org. If you are not located in the United States, you'll
-have to check the laws of the country where you are located before using
-this ebook.
-
-
-
-Title: Il Re burlone
-
-Author: Gerolamo Rovetta
-
-Release Date: May 28, 2020 [EBook #62256]
-
-Language: Italian
-
-Character set encoding: UTF-8
-
-*** START OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK IL RE BURLONE ***
-
-
-
-
-Produced by cerby, Barbara Magni and the Distributed
-Proofreading team at DP-test Italia,
-http://dp-test.dm.unipi.it (This file was produced from
-images generously made available by The Internet Archive)
-
-
-
-
-
-
-</pre>
-
-
-<div class="booktitle">
-<h1>
-IL RE BURLONE
-</h1>
-</div>
-
-<hr class="silver" />
-
-<div class="titlepage">
-<p class="x-large">
-GEROLAMO ROVETTA
-</p>
-
-<p class="pad2 main-t">
-Il Re<br />
-burlone
-</p>
-
-<p class="pad2 large">
-Dramma in 4 atti
-</p>
-
-<p class="pad4">
-<span class="large g">MILANO</span><br />
-<span class="smcap">Casa Editrice BALDINI, CASTOLDI &amp; C.º</span><br />
-<span class="x-small">Galleria Vittorio Emanuele, 17 e 80</span><br />
-—<br />
-<span class="small">1906</span>
-</p>
-</div>
-
-<div class="verso">
-<hr class="mid" />
-<p>
-PROPRIETÀ LETTERARIA
-</p>
-
-<p>
-Tutti i diritti di traduzione e di riproduzione riservati all'Autore
-</p>
-
-<p>
-MILANO — TIP. PIROLA &amp; CELLA di P. CELLA
-</p>
-<hr class="mid" />
-</div>
-
-<div class="dedica">
-<p>
-❀ ❀ ❀ ❀ ❀ ❀ ❀ A ORESTE CALABRESI<br />
-CON AMICIZIA RICONOSCENTE ❀ ❀ ❀<br />
-❀ ❀ ❀ ❀ ❀ ❀ ❀ GEROLAMO ROVETTA
-</p>
-
-<p class="pad4 small">
-Milano, Teatro Manzoni, la sera del 14 Gennaio 1905.
-</p>
-</div>
-
-<div class="chapter">
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_9">[9]</span>
-</p>
-
-<h2>
-PERSONAGGI
-</h2>
-
-</div>
-
-<ul>
-<li>FERDINANDO II, re di Napoli</li>
-<li>FRANCESCO, principe ereditario, ragazzo di 11 anni</li>
-<li>MARIA ANNUNZIATA, MARIA IMMACOLATA, MARIA DELLE GRAZIE, bambine, figliuole di Ferdinando II e di Maria Teresa d'Austria</li>
-<li>Monsignor COCLE dell'ordine di S. Alfonso, confessore del re</li>
-<li>Il Conte ALBERTO SOLARIS DI VEROLENGO</li>
-<li>Il Capitano ALLIANA, istruttore del Principe ereditario</li>
-<li>Il Cavaliere ANDREA del CASTELLUCCIO, gentiluomo di camera</li>
-<li>Il Barone di BATTIFARNO</li>
-<li>Il Colonnello MÜLLER del 2º Regg. degli Svizzeri</li>
-<li>Il Tenente HOLTMANN del 2º Regg. degli Svizzeri</li>
-<li>CARMINE, giardiniere</li>
-<li>AGNESE, sua moglie</li>
-<li>Il Cameriere di Ferdinando</li>
-<li>Un Ufficiale del 2º Reggimento degli Svizzeri</li>
-</ul>
-
-<ul>
-<li>ROSALIA MIRABELLA</li>
-<li>FANNYA</li>
-<li>Il Malestro SAVOLDI</li>
-<li>BARBAJA, impresario teatrale</li>
-<li>NICOLINO TADDEI, critico del <i>Poliorama</i></li>
-<li>NINA, cameriera di Rosalia</li>
-<li>PETRUCCIO, cameriere del <i>Giglio d'Oro</i></li>
-</ul>
-
-<p class="center">
-Epoca 1846 1847
-</p>
-
-<p class="center">
-Il 1º atto a Napoli, nell'Albergo del <i>Giglio d'Oro</i>.
-</p>
-
-<p class="center">
-Il 2º, 3º e 4º atto a Caserta nel Palazzo Reale.
-</p>
-
-<div class="chapter">
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_11">[11]</span>
-</p>
-
-<h2 id="atto1">ATTO PRIMO.</h2>
-
-<div class="blockquote">
-<p>
-Al <i>Giglio d'Oro</i>. — La scena rappresenta il salotto
-di Rosalia. Nel mezzo — sulla strada — balcone e
-finestra; di là dalla strada, il mare. A destra l'anticamera
-e la scala; a sinistra la camera di Fannya.
-</p>
-</div>
-</div>
-
-<h3>SCENA PRIMA.</h3>
-
-<div class="blockquote">
-<p>
-Il salotto è bujo; appena il chiaro della luna che
-entra dai vetri chiusi. La <span class="smcap">Nina</span> dorme sdraiata sul
-canapè. Qualche istante di silenzio, poi, da lontano,
-si cominciano a sentire gli accordi delle chitarre e
-dei mandolini e un frastuono di grida allegre e di
-evviva. La musica e le grida si avvicinano sempre
-più e risuonano sotto le finestre dell'Albergo. Entra
-<span class="smcap">Petruccio</span>. In fine anche la voce di <span class="smcap">Rosalia</span> e
-di <span class="smcap">Barbaja</span>.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Grida</span> c. s.
-</p>
-
-<p>
-Evviva la Rosalia! Evviva la Mirabella!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> di dentro.
-</p>
-
-<p>
-Evviva a voi! A voi tutti! Un bacio
-a Napoli! Alla dolce Napoli!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_12">[12]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Grida</span> c. s.
-</p>
-
-<p>
-Evviva la Mirabella! Evviva la Linda!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-La voce di <span class="smcap">Barbaja</span>.
-</p>
-
-<p>
-Evviva Venezia e la bella Veneziana!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-Voce dei <span class="smcap">Suonatori</span>.
-</p>
-
-<p>
-Eccellenza! La vostra grazia! Signurì!
-Eccellenza! 'A grazia vostra!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Petruccio</span> entrando con la candela accesa.
-</p>
-
-<p>
-Donna Nannì! Donna Nannì! 'A padrona!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Nina</span> svegliandosi ancora sonnacchiosa.
-</p>
-
-<p>
-La padrona?... Così presto?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Petruccio.</span>
-</p>
-
-<p>
-'A Linda è n'opera corta!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Nina.</span>
-</p>
-
-<p>
-E la cesta? E la roba? Devo andare
-a teatro a prender la roba!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Petruccio.</span>
-</p>
-
-<p>
-Eh! Eh! Ce sta ancora tutto 'o ballo.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Nina.</span>
-</p>
-
-<p>
-E per fortuna dura un'eternità.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_13">[13]</span>
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Petruccio e la Nina, mentre parlano,
-corrono per la scena, cercano
-i fiammiferi e accendono due
-lucerne grandi a olio.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Nina</span> quando le grida sono più vicine.
-</p>
-
-<p>
-Senti! Senti! Più matti del solito!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Petruccio.</span>
-</p>
-
-<p>
-Serata d'addio!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Intanto la musica ha ripreso
-sotto il balcone; poi i suoni
-e le voci si allontanano e
-smuoiono lentamente.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_14">[14]</span>
-</p>
-
-<h3>SCENA SECONDA.</h3>
-
-<div class="blockquote">
-<p>
-Si spalanca l'uscio di destra: entrano <span class="smcap">Barbaja</span>,
-<span class="smcap">Taddei</span>, il Cavaliere del <span class="smcap">Castelluccio</span> e il Maestro
-<span class="smcap">Savoldi</span>. Precedono e illuminano la via a <span class="smcap">Rosalia</span>
-con lunghe candeline di cera; infilate nel braccio
-portano tutti delle corone di alloro e camelie, con
-nastri che depongono qua e là con i soprabiti, i
-mantelli, i cappelli. <span class="smcap">Rosalia</span> ha in mano delle camelie
-e degli altri fiorì.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Barbaja</span> investendo Petruccio.
-</p>
-
-<p>
-Non è un albergo, questo! È un fondaco!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio.</span>
-</p>
-
-<p>
-Una cantina!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Savoldi.</span>
-</p>
-
-<p>
-A Milano si chiamerebbe uno stallazzo!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Taddei.</span>
-</p>
-
-<p>
-E a Napoli si chiama alla moda francese
-Grand Hôtel!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-La musica non si ode più.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> ridendo con il Castelluccio, mentre
-questi l'aiuta a svestirsi.
-</p>
-
-<p>
-Vedete, cavaliere? Il lume delle mie
-<span class="pagenum" id="Page_15">[15]</span>
-pupille, il sole della mia bellezza, l'astro
-della mia gloria... non basta a rischiarare
-le scale!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Taddei</span> gettando la candelina
-</p>
-
-<p>
-Ma in compenso, accendete i cuori
-senza scottar le dita!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span>
-a Petruccio con impeto, poi solennemente.
-</p>
-
-<p>
-Impara dalla Sacra Maestà del nostro
-gran Re!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Savoldi</span> comincia a intorbidarsi.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span> sempre continuando.
-</p>
-
-<p>
-Come già non bastasse la sua propria
-luce a illuminare il mondo, egli ha voluto,
-per soprappiù, largire ai napoletani
-anche l'illuminazione a gaz! Tu invece,
-fumido tizzone, sopprimi al Giglio d'Oro
-l'olio e anche il sego.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-E la cena? Don Petruccio mio, non
-voler sopprimere anche la cena!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_16">[16]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Petruccio.</span>
-</p>
-
-<p>
-Cinque minuti, eccellenza, e po' ve
-servo!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Fa per andare a prendere, sopra
-un cassettone, tovaglia e piatti.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> opponendosi.
-</p>
-
-<p>
-In cucina! Di volo!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-pestando i piedi.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Ho fame!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Nina</span> fa per togliergli dalle mani la tovaglia.
-</p>
-
-<p>
-Don Pedro, in cucina!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> alla Nina.
-</p>
-
-<p>
-Tu no! Va subito in teatro a prendere
-la roba e a chiudere il camerino!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Taddei</span> subito.
-</p>
-
-<p>
-Ci siamo noi!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-chiamando.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Impresario Barbaja, Maestro Savoldi!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Barbaja.</span>
-</p>
-
-<p>
-Eccomi!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Savoldi.</span>
-</p>
-
-<p>
-Pronto!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_17">[17]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Taddei.</span>
-</p>
-
-<p>
-Apparecchiamo la tavola!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Barbaja, Savoldi, Taddei eseguiscono.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Petruccio</span> ritorna: va ad aprire una credenza.
-</p>
-
-<p>
-Le posate...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span> pavoneggiandosi.
-</p>
-
-<p>
-A me pure: la musica divina di Donizetti
-mi fa piangere e mi mette appetito!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Savoldi</span> borbottando.
-</p>
-
-<p>
-Coccodrillo!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> lancia un'occhiata al Savoldi per
-frenarlo: poi togliendo le posate a Petruccio.
-</p>
-
-<p>
-Io ho fame e non appetito.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Spingendolo verso l'uscio:
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Fame! fame!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Savoldi</span> dando un pugno per scherzo a
-Petruccio e spingendolo c. s.
-</p>
-
-<p>
-Fame!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Barbaja</span> c. s. dandogli uno scappellotto.
-</p>
-
-<p>
-Fame!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Petruccio via a destra.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_18">[18]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> alla Nina che sta infilandosi una mantelletta.
-</p>
-
-<p>
-E Fannya?...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Nina.</span>
-</p>
-
-<p>
-Allegrissima! È andata a letto dopo
-aver suonato e cantato!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-La Nina va via.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> con un impeto di tenerezza e di gioia,
-lanciando un bacio verso la camera
-di Fannya.
-</p>
-
-<p>
-Cara! Sorellina cara!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span> fingendo di pigliare il bacio a
-volo, con la mano.
-</p>
-
-<p>
-Questo per me! Ah!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-mettendosi la mano alla bocca
-e baciucchiandola.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-«Qual voluttà trascorrere... Sento di
-vena in vena»...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Savoldi</span> sottovoce
-</p>
-
-<p>
-Vecchio cane... Da catena!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Savoldi, Barbaja e Taddei, puliscono i
-bicchieri e le posate con i tovagliuoli.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span> al Savoldi, serio.
-</p>
-
-<p>
-A me?
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_19">[19]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> intromettendosi e vezzeggiandolo.
-</p>
-
-<p>
-Caro, caarrone!... Simpaticone!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span>
-scrollando il capo e indicando il Savoldi.
-</p>
-
-<p>
-No, voi; lui!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Savoldi</span> avanzandosi ironico.
-</p>
-
-<p>
-Cavalier Andreo?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span>
-gira attorno alla scena, per riuscire a frenarsi.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> interrogando il Barbaja e il Taddei, sorridendo.
-</p>
-
-<p>
-Andreo?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Barbaja</span> piano a Rosalia.
-</p>
-
-<p>
-Se lo si chiama Andrea, si offende!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Taddei.</span>
-</p>
-
-<p>
-Re Ferdinando, lo ha persuaso che Andrea,
-con la desinenza in <i>a</i>, è un nome
-di donna!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Petruccio</span> entrando con un piatto di maccheroni
-e un piatto di carne.
-</p>
-
-<p>
-Ecco servita 'a eccellenza!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_20">[20]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> allegramente, per troncare la scena.
-</p>
-
-<p>
-A tavola! A tavola!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-siede, mangia: Barbaja e Taddei la servono:
-Rosalia con la bocca piena.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Neh! Cavaliè! Versatemi da bere!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span>
-fatto il giro, è rimasto vicino al Savoldi: piano.
-</p>
-
-<p>
-Nella sua paterna bontà, il nostro sovrano, benché degno eroe dei tempi omerici, ha sancito una legge severissima per frenare l'abuso dei duelli: i miei amici,
-il Marchese del Vasto e Francesco Carrano, furono condannati a sette anni di ferri...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> più forte, imitando l'accento napoletano.
-</p>
-
-<p>
-Cavaliè!... Mo' aggio sete!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span>
-sempre sottovoce al Savoldi, ma con ira.
-</p>
-
-<p>
-Se siete davvero, come si dice in
-teatro, un gentiluomo proscritto che fa
-il direttore d'orchestra per inclinazione...
-politica, vi dirò... insolente...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-sospirando
-</p>
-</div>
-
-<p>
-e andiamo in galera!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_21">[21]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Savoldi.</span>
-</p>
-
-<p>
-Come volete e quando volete.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> balzando in piedi: al Savoldi,
-con un'occhiata severa.
-</p>
-
-<p>
-Matto! Proprio matto!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-corre carezzevole dal Castelluccio.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Cattivo! Crudele! Dite di volermi bene
-e mi amareggiate i maccheroni!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Savoldi</span> tra il Barbaja e il Taddei piano, con ira.
-</p>
-
-<p>
-Cortigiano! Parassita!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Taddei</span> scrollando il capo, al Savoldi.
-</p>
-
-<p>
-Una povera vittima di Ferdinando!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Barbaja</span> pure al Savoldi.
-</p>
-
-<p>
-Ignorante! Ma non farà mai la spia,
-con tutto il suo amore per il Re!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> che sta calmando il Castelluccio.
-</p>
-
-<p>
-Il maestro è lunatico e...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-sorridendo, vezzeggiandolo.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Gelosissimo!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span> soddisfatto.
-</p>
-
-<p>
-Di me?
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_22">[22]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> al Savoldi con un'occhiata di comando.
-</p>
-
-<p>
-Datemi la mano!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-gliela prende mentre il Savoldi vorrebbe
-ritirarla e sorridendo al Castelluccio.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-E anche voi... la vostra...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Castelluccio vorrebbe resistere.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Se mi volete bene!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Castelluccio porge subito la mano.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Il maestro riconosce il suo torto, voi gli
-perdonate, e si fa la pace!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-fa per unire le due mani: tutti e due le
-ritirano istintivamente.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-No?
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-al Castelluccio sempre più tenera.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Proprio no?... Nemmeno al patto di suggellare la pace con un bacio?
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-al Savoldi accigliata indicando la guancia.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Uno qui...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-volgendosi al Castelluccio e avvicinandogli la guancia, sorridendo.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-... E uno qui?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span> fa per dare il bacio.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> si ritira.
-</p>
-
-<p>
-Niente! Insieme, la pace o niente!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_23">[23]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Savoldi e Castelluccio</span> danno il bacio insieme,
-uno per guancia.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> respingendoli subito, con le due mani.
-</p>
-
-<p>
-Adesso lasciatemi cenare.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-siede e torna a mangiare.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Barbaja</span> fingendo di infuriarsi contro Taddei.
-</p>
-
-<p>
-Critico venale!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Taddei</span> c. s. contro Barbaja.
-</p>
-
-<p>
-Impresario... imbroglione!...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Barbaja.</span>
-</p>
-
-<p>
-A me?... Al nipote di Domenico Barbaja?
-Un duello!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Taddei.</span>
-</p>
-
-<p>
-All'ultimo sangue!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> continuando a mangiare.
-</p>
-
-<p>
-Bravi!... Bravi! Coraggio!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Taddei.</span>
-</p>
-
-<p>
-Ingrata! Mi vendicherò sul Poliorama!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> ridendo.
-</p>
-
-<p>
-Maramèo!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_24">[24]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Barbaja.</span>
-</p>
-
-<p>
-Vi farò fischiare!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Maramèo! Fra quindici giorni sono a
-Milano!... Canto alla Scala! Nel <i>Barbiere.</i>
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Cantarellando a mezza voce.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-«... Ma se mi toccano dov'è il mio
-debole...»
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Nina</span> di dentro.
-</p>
-
-<p>
-Signora!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span> guardando verso l'uscio.
-</p>
-
-<p>
-La bella Nannì!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Hai fatto presto!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_25">[25]</span>
-</p>
-
-<h3>SCENA TERZA.</h3>
-
-<p class="center marginb">
-<span class="smcap">Detti, la Nina, in fine Alliana.</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Nina entrando sconvolta.</span>
-</p>
-
-<p>
-Signora! Signora! Peggio dei croati!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> ridendo.
-</p>
-
-<p>
-I croati?... A Napoli?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Nina.</span>
-</p>
-
-<p>
-Peggio! E poi almeno i croati sono
-tedeschi, ma questi...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Cos'è successo? Che ti hanno fatto?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Nina.</span>
-</p>
-
-<p>
-A me?... A lei! Tutto sossopra!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Barbaja</span> vivamente.
-</p>
-
-<p>
-In teatro?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Taddei.</span>
-</p>
-
-<p>
-Al San Carlo?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Nina</span>.
-</p>
-
-<p>
-Nel camerino!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_26">[26]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> vivamente.
-</p>
-
-<p>
-Nel mio camerino?...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Nina.</span>
-</p>
-
-<p>
-Sequestrati i costumi della <i>Linda</i> e lei
-messa in contravvenzione!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Sequestrati i miei vestiti? Ma come?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Barbaja.</span>
-</p>
-
-<p>
-L'ultima sera?...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Nina al Barbaja.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Sicuro! Quello del primo atto era
-nuovo. La Polizia l'ha trovato troppo
-corto e poi non c'erano le mutandi...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-correggendosi
-</p>
-</div>
-
-<p>
-i calzoncini verdi!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> maravigliata alla Nina e al Barbaja.
-</p>
-
-<p>
-È uno scherzo?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Savoldi</span> come una minaccia.
-</p>
-
-<p>
-Della polizia!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Barbaja</span> inquieto.
-</p>
-
-<p>
-La celebre Goldberg, per una simile
-<span class="pagenum" id="Page_27">[27]</span>
-contravvenzione, ha dovuto scappare e
-rifugiarsi in casa del Ministro d'Austria!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Taddei.</span>
-</p>
-
-<p>
-Volevano arrestarla!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> spaventata.
-</p>
-
-<p>
-Arrestarmi?
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-guardando verso l'uscio di Fannya.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-E Fannya?...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-si calma e scoppia in una risata.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Ma che!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio.</span>
-</p>
-
-<p>
-Impossibile!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Savoldi</span> a mezza voce.
-</p>
-
-<p>
-Tutto è possibile sotto i Borboni!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span> facendo una giravolta per non sentire, si avvicina al Taddei.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Taddei.</span>
-</p>
-
-<p>
-Con una polizia canaglia, più ladra
-dei ladri!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span> fa un'altra giravolta
-e si avvicina alla Nina.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_28">[28]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Barbaja.</span>
-</p>
-
-<p>
-Scommetto... è un altro trucco!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Nina.</span>
-</p>
-
-<p>
-E che furia!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-con forza.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-La mia Signora, ho detto, farà le sue
-rimostranze al Re!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-imitando il parlare napoletano.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-U Re nostro è u Marchese del Carretto!
-Isso è u vero re de Napole!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span> si allontana protestando
-scandolezzato con le due mani.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Barbaja</span> alla Nina.
-</p>
-
-<p>
-Per capire se si tratta di un...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-indica danaro.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-... affare della polizia, bisognerebbe conoscere
-l'agente.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Nina.</span>
-</p>
-
-<p>
-Io non l'ho mai vista quella grinta!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> alla Nina, con risolutezza.
-</p>
-
-<p>
-Invece di aspettare qualche giorno, si
-parte subito.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Savoldi.</span>
-</p>
-
-<p>
-Se vi lascieranno partire!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_29">[29]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Barbaja.</span>
-</p>
-
-<p>
-C'è la contravvenzione!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> fuori di sè.
-</p>
-
-<p>
-Ma io.... parlo col Re!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio.</span>
-</p>
-
-<p>
-Questo dovete fare!... La prima sera
-della <i>Linda</i>, il re vi applaudiva con entusiasmo
-dal suo palchetto!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Barbaja.</span>
-</p>
-
-<p>
-Se il regolamento in cui si stabilisce
-la lunghezza delle gonne, la larghezza
-delle maniche, il verde dei calzoncini,
-è tutto scritto di pugno del Re...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Savoldi.</span>
-</p>
-
-<p>
-Sotto dettatura della Regina...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Taddei.</span>
-</p>
-
-<p>
-Che è brutta e gobba!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Barbaja.</span>
-</p>
-
-<p>
-Perciò, proibito far vedere le spalle,
-quando sono belle! Proibito far vedere
-le gambe...
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_30">[30]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Savoldi.</span>
-</p>
-
-<p>
-Quando sono diritte!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Non ne facevo vedere! Appena tanto
-così!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-alzando le gonne.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span> guardando con l'occhialetto.
-</p>
-
-<p>
-Alzate ancora: due dita di più!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Barbaja</span> al Castelluccio, vivamente.
-</p>
-
-<p>
-Voi che ne godete la confidenza, dovete
-parlar chiaro al Re! La corda è
-troppo tesa! Non si è più sicuri nemmeno
-del titolo delle opere. Lucrezia Borgia
-no, perchè la famiglia Borgia ha avuto
-due Papi... bisogna mettere Elisa Fosco!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Taddei</span> al Castelluccio.
-</p>
-
-<p>
-E con noi? La censura è addirittura
-idiota! Il revisore Giannatasio ci cancella
-persino gli... eziandio!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio.</span>
-</p>
-
-<p>
-Al nostro buon Re, fa scrupolo vedere
-Dio messo in una congiunzione: io scrivo
-sempre ezian...diana!!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_31">[31]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> preoccupata.
-</p>
-
-<p>
-Per una parola più o meno...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Nina.</span>
-</p>
-
-<p>
-Poco male!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Ma se invece...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-impaurita
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Ah mio Dio!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Barbaja</span> per calmarla.
-</p>
-
-<p>
-Corro a teatro; bisogna sapere il nome
-dell'agente!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Nina.</span>
-</p>
-
-<p>
-È inutile! Viene il capitano Alliana;
-lo dirà lui.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Il barone Alliana?...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Barbaja.</span>
-</p>
-
-<p>
-Era in teatro?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Nina.</span>
-</p>
-
-<p>
-Ho mandato Zeffirino a cercarlo. Stava
-appunto per montare in carrozza!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_32">[32]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span> quando sente che deve venire Alliana,
-si affretta ad andare a prendere il
-cappello e il soprabito per uscire.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Nina.</span>
-</p>
-
-<p>
-L'ho lasciato che gridava con quei
-satrapi e... gambe mie, ti raccomando!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-al Taddei.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Non volevo, in quella confusione, che
-sequestrassero anche me!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> al Castelluccio.
-</p>
-
-<p>
-Il capitano, vostro cugino, vi fa scappare?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio.</span>
-</p>
-
-<p>
-Vi dirò... se domani... trovandoci a
-Caserta...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Barbaja.</span>
-</p>
-
-<p>
-Eccolo, il capitano!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Tutti, meno il Castelluccio, che si
-mostrerà sempre contrariato, gli
-vanno incontro.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_33">[33]</span>
-</p>
-
-<h3>SCENA QUARTA.</h3>
-
-<p class="center marginb">
-<span class="smcap">Detti</span>, <span class="smcap">Alliana</span>: poi <span class="smcap">Petruccio</span>.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> tra l'inquietudine e lo scherzo, tendendo
-la mano ad Alliana.
-</p>
-
-<p>
-Non mi lascierete imprigionare?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana</span> cerca di mostrarsi disinvolto,
-ma è inquieto.
-</p>
-
-<p>
-Imprigionare... no; ma vi costerà cara!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-indicando danaro.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Barbaja.</span>
-</p>
-
-<p>
-Chi ha eseguito il sequestro?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Il famoso don Camillo!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Barbaja.</span>
-</p>
-
-<p>
-Quella canaglia...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Taddei.</span>
-</p>
-
-<p>
-Sst!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Savoldi.</span>
-</p>
-
-<p>
-Sst!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_34">[34]</span>
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-interrompono Alliana perchè entra
-Petruccio.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Petruccio</span> avvicinandosi al tavolino
-per sparecchiare.
-</p>
-
-<p>
-Vulite u caffè, Eccellenza?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-No...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Nina</span> forte.
-</p>
-
-<p>
-No!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Petruccio</span> verso destra.
-</p>
-
-<p>
-Niente caffè!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana</span> a Rosalia, strizzando l'occhio
-e indicando Petruccio.
-</p>
-
-<p>
-Quello lì...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Barbaja</span> piano a Rosalia
-</p>
-
-<p>
-Mandatelo via!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Nina</span> che ha veduto il gesto
-di Barbaja, piano.
-</p>
-
-<p>
-Ci penso io!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-corre da Petruccio, lo aiuta in
-fretta a prender su tutta la
-roba e lo spinge fuori.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_35">[35]</span>
-</p>
-
-<p>
-Via! Presto! Anche a me da cenare!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-La Nina e Petruccio escono a destra.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana</span> chiamandosi tutti vicini, sottovoce.
-</p>
-
-<p>
-Bisogna venire a patti con questo don
-Camillo.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> vivamente.
-</p>
-
-<p>
-Ma chi è?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Barbaja</span> c. s.
-</p>
-
-<p>
-Un personaggio che ha la lingua corta,
-poche parole, e i denti lunghi.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Taddei.</span>
-</p>
-
-<p>
-È un bigotto di Monsignor Cocle...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Barbaja.</span>
-</p>
-
-<p>
-È un mezzano di Del Carretto!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Tutti così gli impiegati alti e bassi
-della polizia!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span> fa un cenno ad Alliana, perchè usi
-prudenza, e sospirando e scrollando il
-capo, torna a prendere il cappello e infila
-i guanti.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_36">[36]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Barbaja.</span>
-</p>
-
-<p>
-E per tutto pagare, pagare, pagare...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Taddei.</span>
-</p>
-
-<p>
-E la polizia ha sempre ragione!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Sfido! Se ha il Del Carretto per capo
-visibile, l'invisibile è ancora più potente,
-è monsignor Cocle...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Savoldi.</span>
-</p>
-
-<p>
-Il confessore...?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Il <i>padrone</i> del Re!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Barbaja</span> a Rosalia.
-</p>
-
-<p>
-Voi avete dato scandalo? Pagate se
-non volete andare all'inferno, pagate se
-non volete andare in prigione.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span> avvicinandosi a Rosalia
-per congedarsi.
-</p>
-
-<p>
-Donna Rosalì...
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_37">[37]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> senza badare al Castelluccio, spaventata.
-</p>
-
-<p>
-Pago! pago!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-ad Alliana.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Correte subito da questo Don Camillo!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Nella mia condizione non posso offrire,
-nè l'altro vorrebbe accettare.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio.</span>
-</p>
-
-<p>
-Buona notte, donna Rosal...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> c. s.
-</p>
-
-<p>
-E allora?!...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana</span> rivolgendosi al Barbaja e al Savoldi, e
-accompagnandoli verso l'uscio.
-</p>
-
-<p>
-Voi e voi!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-a Rosalia.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-L'impresario, e il maestro della prima
-donna. Tornate subito a teatro, troverete
-ancora Don Camillo, fissate per domattina
-un ritrovo in par... ti... colare...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span> sempre c. s. a Rosalia.
-</p>
-
-<p>
-Vi auguro la buona notte!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_38">[38]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> al Savoldi e al Barbaja.
-</p>
-
-<p>
-Date, date, date, purché sia finito tutto,
-subito!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-vedendo il Taddei che sta per uscire
-con il Barbaja e con il Savoldi.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Anche voi?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Taddei.</span>
-</p>
-
-<p>
-Li seguo alla lontana...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-via.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span> che sta parlando con Alliana — al
-Taddei.
-</p>
-
-<p>
-Don Niccolì, aspettate!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-ad Alliana.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Domani, incontrandoci a Caserta...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Ho capito.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio.</span>
-</p>
-
-<p>
-Sua Maestà, quando è di buon umore,
-si diverte a rendere gelosissima mia moglie
-che...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-con un grosso sospiro
-</p>
-</div>
-
-<p>
-che di buon umore, non è mai!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_39">[39]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Conosco mia cugina. Sta tranquillo!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-si danno la mano.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span> tenendogli la mano stretta e avvicinandosi
-all'orecchio di Alliana con
-un atto di terrore.
-</p>
-
-<p>
-Prudenza, prudenza, con Monsignor
-Cocle!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana</span> al Castelluccio.
-</p>
-
-<p>
-Paura di un prete oggi?... Oggi, che
-abbiamo un Papa dalla nostra? A Ferdinando
-II, daremo Pio IX per confessore!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span> scappa via tappandosi le orecchie.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_40">[40]</span>
-</p>
-
-<h3>SCENA QUINTA.</h3>
-
-<p class="center marginb">
-<span class="smcap">Rosalia</span>, <span class="smcap">Alliana</span> poi la <span class="smcap">Nina.</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Quelli là, vi credono il mio amante!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-prendendogli tutte e due le mani
-con trasporto.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Ma io per voi, mi lascio disonorare!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana</span> sorridendo.
-</p>
-
-<p>
-Per me, e per... Fannya!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Tutti e due, non siete... una cosa sola?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana</span> ha un lampo d'amore negli occhi,
-guardando verso l'uscio di Fannya,
-poi ritorna serio, agitato.
-</p>
-
-<p>
-Quando uscivo dal teatro e stavo per
-montare in carrozza, ero col conte Alberto!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> maravigliata.
-</p>
-
-<p>
-Alberto?... Al San Carlo?...
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_41">[41]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-È venuto tardi, dopo avermi cercato
-al club dell'Accademia...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-più sottovoce
-</p>
-</div>
-
-<p>
-sarà qui a momenti.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Qui?... Stasera, non doveva trovarsi
-con il ministro d'Inghilterra?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-A Corte, ci sono novità!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> vivamente.
-</p>
-
-<p>
-Contro Alberto?... I suoi nemici?... La
-Regina?...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Novità, che riguardano... voi!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Me?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Il Conte Alberto non ha voluto spiegarsi...
-ma per ora, non potete più partire.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_42">[42]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-C'entra la contravvenzione?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-No!... Credo di no!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Com'era lui?.... Inquieto?.... Preoccupato?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Preoccupato...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> scrollando il capo.
-</p>
-
-<p>
-Vi ricordate a Firenze?... Non volevo
-accettare la scrittura di Napoli. Ho fatto
-male a cedere alle preghiere vostre e di
-Fannya!... Vedete però?... So fingere!...
-A teatro e con tutta quella gente, io
-non sono più la donna, ma soltanto la...
-prima donna... che non fa che cantare
-e scherzare!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana</span> interrompendola.
-</p>
-
-<p>
-Bisogna avvertire la Nina!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-fa un passo verso l'uscio
-di Fannya.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_43">[43]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> lo ferma facendogli cenno di parlar pianino perchè Fannya dorme: va
-verso l'uscio a destra e chiama
-sottovoce.
-</p>
-
-<p>
-Nina!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Nina</span> entrando.
-</p>
-
-<p>
-Comandi?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Sta attenta in anticamera.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Nina.</span>
-</p>
-
-<p>
-Aspetta la visita del solito impresario
-di Vienna?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Sì, aspetto il signor conte.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Nina.</span>
-</p>
-
-<p>
-Andiamo bene! È appena finito il
-teatro, e il ristorante comincia ad essere pieno di gente.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Bada al cameriere...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Nina.</span>
-</p>
-
-<p>
-Don Pedro è nelle mie mani!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-via.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_44">[44]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Fannya?... La farete chiamare?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Dorme; lasciamola dormire. Quando
-canto, la mando a letto presto. Non la
-voglio con me in teatro. Qui, a Napoli,
-poi, la mia piccola sorellina, sempre
-sotto chiave!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-verso l'uscio di Fannya.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Tesoro! Cara!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana</span> supplichevole.
-</p>
-
-<p>
-Sono gli ultimi giorni; le ultime ore...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> fingendosi in collera.
-</p>
-
-<p>
-L'avete veduta oggi; la vedrete domani!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-sorridendo e stringendogli le mani con grande
-espansione.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Le volete proprio bene molto, molto?...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Molto?... Che cosa vuol dire, molto?...
-Tutto!... Tutto ciò che sento, che spero,
-che vivo, che respiro... è là!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> esitando: con grande tristezza.
-</p>
-
-<p>
-E... le perdonerete sempre... sua madre?
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_45">[45]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-I miei, li ho perduti, sono solo. Ma
-come ho ritrovato mio padre nel conte
-Alberto, ho ritrovata in voi la mia
-mamma... La mia mamma giovine, come
-ne ho il ricordo da bambino. Era tanto
-bella anche lei!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-rimane triste, pensieroso.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> vincendo la commozione, con le lacrime
-nel viso e passandogli una mano dinanzi
-agli occhi.
-</p>
-
-<p>
-Via! Via! Il sole di Fannya deve
-spazzare ogni nube! Lasciate i pensieri
-tristi a me che mi trovo sospesa tra la
-prigione... e la corte!... Che cosa sarà
-mai?...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-con un sospiro.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Povero Alberto! Quante preoccupazioni!
-Quante inquietudini, e forse, quanti dolori
-per me! Oh, il mondo è molto severo
-con i buoni, con gli onesti e, soprattutto,
-con i sinceri. Al mio povero Alberto che
-ha la moglie chiusa in un manicomio,
-quasi da vent'anni,
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-con ironia
-</p>
-</div>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_46">[46]</span>
-</p>
-
-<p>
-queste dame impeccabili, e questi cavalieri
-perfetti farebbero un delitto, non
-già di avere un'amante, ma di volerle
-bene e di adorare la figlia nata dal suo
-amore!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-con inquietudine.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Nessuno sospetta, a Napoli, che Fannya
-sia mia figlia?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana</span> accenna di no.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Ero così giovane!... Ed ero così povera!...
-La prima e l'unica bambola che
-ho avuto, è stata la mia figliuola!... E il
-solo che mi ha voluto bene è stato Alberto...
-Un bene fatto di pietà, di tenerezza
-e d'intelligenza!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-sottovoce, quasi con astio.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Questa Maria Teresa d'Austria, questa
-seconda moglie di Ferdinando, lo odia,
-Alberto, non è vero?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana</span> si fa serio, accigliato.
-</p>
-
-<p>
-Lo odia, perchè il conte Alberto di Verolengo
-è un piemontese! Perchè è venuto
-<span class="pagenum" id="Page_47">[47]</span>
-qui, appunto con la prima moglie del
-Re, e perchè è rimasto qui anche dopo
-la morte di Maria Cristina. Il conte
-Alberto è la memoria, l'influenza, la
-bontà di lei, che le sopravvive nella
-reggia!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Maria Cristina di Savoia! La santa
-Regina! I napoletani, la chiamano ancora
-la santa Regina!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-E lei viva, nessuna condanna di morte
-fu eseguita.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Sangue, no, ella ripeteva al marito, — lo
-so da Alberto, — sangue no; con
-la morte voi potete perdere un'anima
-immortale, con la vita può venire il pentimento.
-E anche morendo furono le sue
-ultime parole rivolte al Re, la sua ultima
-preghiera: «sangue no, sangue no».
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Questa invece, brutta, quanto l'altra
-<span class="pagenum" id="Page_48">[48]</span>
-era bella, cattiva quanto l'altra era buona,
-gli sta sempre cucita alle costole ripetendo
-sempre «Casticate, Fertinante!
-Casticate!»
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-E il Re?... Alberto è odiato anche dal
-Re?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Chi può conoscere l'animo di Ferdinando?
-Avete detto benissimo. Il Conte
-Alberto, a corte, è la memoria di Maria
-Cristina. Se non lo odia, certo, non lo
-ama, perchè non si ama il rimorso, ma lo
-teme, come si teme la giustizia! Quest'uomo,
-per altro...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Alberto?...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Quest'uomo forte in mezzo ai deboli,
-quest'uomo che dice la verità in mezzo
-al servidorume, che biascica rosari e bugie,
-se non è amato dal Re, se è odiato dalla
-Regina e da una corte ignorante, bigotta,
-<span class="pagenum" id="Page_49">[49]</span>
-ha con sè tutto un partito giovane che
-vuol far di lui il ministro del Re, — anche
-contro lo stesso Re; — il ministro
-non di Ferdinando II re di Napoli, ma, — voglia
-o non voglia Ferdinando, — il
-Ministro di Ferdinando Iº re d'Italia, re
-costituzionale, re indipendente dall'Austria
-e dalla Francia, e se ci vorrà... Se
-vorranno del sangue, vivaddio...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> fissandolo inquieta.
-</p>
-
-<p>
-E Fannya? La mia Fannya? Che cosa
-volete fare? Che cosa vuoi fare?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-No! No! V'ingannate! Giuro! V'ingannate!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-A Fannya! A Fannya, lo devi giurare!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana</span> vivamente.
-</p>
-
-<p>
-Il Conte Alberto!... Non una parola.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Violento, ma più sottovoce.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Non una parola!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_50">[50]</span>
-</p>
-
-<h3>SCENA SESTA.</h3>
-
-<p class="center marginb">
-<span class="smcap">Detti</span>, la <span class="smcap">Nina</span>, il Conte di <span class="smcap">Verolengo</span>, poi
-<span class="smcap">Fannya</span>, in fine, e <span class="smcap">Voci</span>.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Nina</span> precede il Verolengo e l'aiuta a legarsi il
-ferrajolo. Verolengo si toglie i
-grandi occhiali d'oro: sottovoce
-a Rosalia.
-</p>
-
-<p>
-Sono passato inosservato!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-In questo momento si sentono
-avvicinarsi ed entrano nell'albergo,
-dove saranno accolti
-da uno scoppio di evviva e
-di battimani, due mandolini
-e una voce che canta la
-canzone: <i>Te voglio bene assaie
-e tu non piensi a me!</i>
-poi lo sbattere del portone
-dell'albergo, e silenzio.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo.</span>
-</p>
-
-<p>
-Travestito come un innamorato..... o
-come un cospiratore!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-baciando la mano di Rosalia.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Innamorato.... sempre. Cospiratore....
-mai!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_51">[51]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Nina.</span>
-</p>
-
-<p>
-C'è giù un... pandemonio!... Si può andare
-e venire liberamente.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span>
-</p>
-
-<p>
-Sta attenta...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Nina.</span>
-</p>
-
-<p>
-Non dubiti!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-via.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span>
-uscita la Nina afferrando le mani al Verolengo.
-</p>
-
-<p>
-Dunque?... Dunque?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo.</span>
-</p>
-
-<p>
-Alliana ti ha detto?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Che a Caserta ci sono novità?...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Ma che il sequestro di questa sera, non
-ci ha a che fare!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_52">[52]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo.</span>
-</p>
-
-<p>
-No?...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Fissando Alliana e scrollando
-il capo.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Anche ripensandoci, parrebbe assolutamente
-di no! Ma poi, chi lo sa? A corte,
-le bugie, hanno le gambe così lunghe!...
-E monsignor Cocle, stende i suoi ragnateli
-con tale arte invisibile, silenziosa...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> si avvicina al Verolengo, fissandolo.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo.</span>
-</p>
-
-<p>
-Se non fossero i miei soliti sospetti,
-dovrei anzi rallegrarmi con te! Domani
-riceverai un invito da parte di Sua
-Maestà!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Un invito? A me?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo.</span>
-</p>
-
-<p>
-Per cantare alle feste del Presepio!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana</span> subito, assai stupito.
-</p>
-
-<p>
-Voi? Una donna di teatro, invitata
-a Caserta?
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_53">[53]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span>.
-</p>
-
-<p>
-E per di più, durante la novena di
-Natale!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana</span>.
-</p>
-
-<p>
-Con il bigottismo della Regina?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span>.
-</p>
-
-<p>
-E del Re!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span>.
-</p>
-
-<p>
-Appunto! Bisogna aver ottenuto, non
-soltanto l'assoluzione, ma anche l'approvazione
-di monsignor Cocle!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> impaurita.
-</p>
-
-<p>
-Io non ci vado!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-più forte
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Non ci vado, e non ci vado!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo.</span>
-</p>
-
-<p>
-Vorresti invece andare in prigione?...
-Qui, si fa presto!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span>.
-</p>
-
-<p>
-Mettermi in prigione
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-parlando afona
-</p>
-</div>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_54">[54]</span>
-</p>
-
-<p>
-perchè sono raffreddata e non posso
-cantare?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo.</span>
-</p>
-
-<p>
-Ma lo avrai preso il raffreddore, perchè
-le gonne della Linda erano troppo corte!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-E in tal caso, non andando a Caserta,
-sareste punita, perchè avete dato scandalo!
-Questa potrebbe essere la relazione tra
-i due fatti.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo.</span>
-</p>
-
-<p>
-Precisamente: la tela del ragno!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Io sono inquieta, inquietissima....
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span> prendendole le mani.
-</p>
-
-<p>
-E forse ti ho spaventata, al solito, senza
-una ragione!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Certo, non bisogna nemmeno esagerare!
-La Regina è cattiva, la corte è pessima,
-<span class="pagenum" id="Page_55">[55]</span>
-ma il Re, in fondo, è buono. Ha della
-nobiltà, della grandezza....
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-E la razza? La razza?... È il nipote
-di Ferdinando I, quello che faceva amministrare
-la giustizia dal cardinal Ruffo
-e da Fra Diavolo! Dei suoi fratelli, uno
-ha fatto sbranare dai mastini un povero
-padre disonorato nella figlia! Un altro,
-si diverte a gettare delle monete nelle
-vasche d'acqua bollente, per vedere i
-ragazzi nudi e affamati saltarvi dentro
-per raccoglierle, un altro...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span>.
-</p>
-
-<p>
-Ferdinando II è migliore dei suoi fratelli!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Ferdinando è il migliore di tutti i
-Borboni!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span>.
-</p>
-
-<p>
-Ma insomma? Migliore, o peggiore,
-che cosa può volere da me?
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_56">[56]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span> riflettendo.
-</p>
-
-<p>
-Ma... volere il Re... o volere monsignor
-Cocle? La tua confidenza, o qualche tua
-imprudenza per poter entrare nella mia
-vita...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-con un'alzata di spalle.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-O soltanto la tua celebrità, la tua virtuosità
-canora, per il santo Presepio, e
-le mie non sono che ombre!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Per altro state in guardia: anche a
-corte ci sono spie...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo.</span>
-</p>
-
-<p>
-Non dire di non conoscermi! Ci siamo
-veduti a Venezia, a Roma... E se non
-c'è un invito speciale per Fannya...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Rosalia e Alliana, guardano istintivamente
-verso la camera di Fannya.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-La voglio con me.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_57">[57]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo.</span>
-</p>
-
-<p>
-Tutto al contrario! Non condurla a Caserta!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-È troppo ingenua e troppo sincera!
-Resti a Napoli con la Nina!...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo.</span>
-</p>
-
-<p>
-E poi, al caso, anch'io ho molti amici...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Al caso?... Che caso? Il caso di un
-tranello... contro di te?
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-rivolgendosi ad Alliana e fissandolo.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Pensiamoci un po'... freddamente. Per
-scoprire soltanto che io sono la sua
-amante, e che Fannya non è mia sorella,
-ma nostra figlia?...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo.</span>
-</p>
-
-<p>
-Certo... per questo, monsignor Cocle,
-non potrebbe farmi bandire, nè fucilare,
-ma tuttavia...
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_58">[58]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-E se la macchina, invece che contro
-di voi... fosse montata contro di me?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo..</span>
-</p>
-
-<p>
-Contro di te?... Perchè contro di te?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-Anch'io non sono amato a corte. Sono
-istitutore del Principe ereditario, del figlio
-di Maria Cristina, per intercessione
-vostra! Anch'io sono sospettato!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo.</span>
-</p>
-
-<p>
-Sospettato?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Tutti noi, ufficiali napoletani! Non c'è
-fiducia a corte, altro che per gli Svizzeri!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Sst!... Fannya, per amor del cielo!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_59">[59]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span>fissando sempre Alliana.
-</p>
-
-<p>
-Guardami bene in faccia!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Gli Alliana, sono fedeli. Sempre con
-Dio e per il Re.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo.</span>
-</p>
-
-<p>
-La parola d'ordine dei vecchi Murattiani...!
-Anche con Dio e per il Re, si
-può riuscire... a farsi fucilare, quando si
-è dei fanatici o dei pazzi.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-A Rosalia.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Ma diglielo anche tu, nel nome di Fannya!
-Congiure, no! Pazzie, no!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-abbracciando Alliana.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Pensa figliuolo, figliuolo! È finita l'epoca
-delle congiure, delle società segrete, delle
-sette!... Te lo dico io... vecchio carbonaro!...
-Tante congiure, tutte fallite per la mancanza
-di un concetto comune! Un po' di
-fumo, subito soffocato nel mare del più
-nobile sangue!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_60">[60]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span>ad Alliana con le lacrime nella voce.
-</p>
-
-<p>
-Pensate a Fannya!... Pensate alla povera
-Fannya!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo.</span>
-</p>
-
-<p>
-Un concetto comune, bisogna avere!
-Invece... chi vuole la repubblica come
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-a Rosalia.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-quel tuo maestro Savoldi! Chi esalta e
-vede la salute in un altro Re, e chi
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-ad Alliana.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-con un buon colpo di mano, spera di
-poter cambiare la testa a Ferdinando,
-senza punto riflettere che in questo giuoco
-è assai più facile il perdere la propria!...
-Nessuno, intanto, pensa a volere ciò che
-tutti dobbiamo volere, un'Italia, l'Italia!...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana</span> accenna di si, col capo.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span> afferrandogli una mano.
-</p>
-
-<p>
-Allora... Hai fede in me? Tento anch'io
-con la persuasione... Preparando i
-fatti con le alleanze...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-risoluto.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_61">[61]</span>
-</p>
-
-<p>
-Ma non più pugnali e non ancora i fucili!
-Nel dar vita a una nazione, il pensatore
-dev'essere l'avanguardia del soldato!
-È il libro che prelude alla battaglia
-e alla vittoria, e oggi, il Primato del
-Gioberti, è letto, è divorato come un romanzo,
-anche a Napoli, anche a corte,
-non dal Re... il Re non legge niente, ma
-dalla stessa madre del Re!... Non più le
-piccole rivoluzioni, moti convulsi che denotano
-la debolezza di un infermo... invece...
-un'idea grande, sola, da rendere
-limpida, chiara, un'idea, che tutti devono
-comprendere, che tutti devono amare,
-non i fratelli nell'ombra, ma un popolo
-intero alla luce piena del giorno!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana</span> ironico.
-</p>
-
-<p>
-Il popolo?... Quale? I sanculotti o i
-lazzaroni?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo.</span>
-</p>
-
-<p>
-Il popolo, del quale noi pure siamo
-parte e dobbiamo far parte! È soltanto
-quando è respinto, o respinge l'aristocrazia
-<span class="pagenum" id="Page_62">[62]</span>
-dell'intelligenza, che il popolo diventa
-plebe.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-baciando Alliana sui capelli.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Ragazzo! Ragazzo!... Figliuolo! Dammi
-la tua parola... giura...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span>sull'uscio della sua camera: caccia
-fuori appena la testa, tenendosi nascosta
-fra le tende.
-</p>
-
-<p>
-Bravo, papà! Bravo signor capitano!...
-E brava anche la mammà-sorellina! Bravissimi
-tutti!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span>correndo per abbracciarla.
-</p>
-
-<p>
-Fannya!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-No!... No! Impossibilissimo!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-L'ho detto che l'avreste svegliata!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-Sono... impresentabile! Ho sentito la
-tua voce e quella del signor Capitano!...
-<span class="pagenum" id="Page_63">[63]</span>
-Credevo di sognare... invece, mi sono accorta
-dal lume che ero sveglia... Ho fatto
-un salto dal letto e sono qui
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-con una risatina.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-così!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span>sottovoce ad Alliana.
-</p>
-
-<p>
-Per lei! Per lei! Promettete, giurate
-ad Alberto...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-Mamma, anzi, signora madre, perchè
-non mi hai detto niente?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Non sapevo...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo.</span>
-</p>
-
-<p>
-Non credevo, stasera, di poter essere
-libero!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Anch'io sono venuto tardi!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_64">[64]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-Al babbo soltanto perdono, e mando
-un bacio!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-gli manda un bacio con lo schiocco
-delle labbra.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Con lei...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-ad Alliana.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-collera grande e prolungata!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-a Rosalia.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Con te, poi... Non ti chiamerò più Rosalia,
-sorella, ma sempre mamma, mamma,
-mammà!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Non volevo svegliarti!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-To'!... Non mi son svegliata lo stesso?..
-Uff!... Sono stufa di dormire, sempre
-dormire!...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span>ad Alliana, sottovoce.
-</p>
-
-<p>
-Pensa che tanta felicità, quella vita
-tenera e delicata è nelle tue mani...
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_65">[65]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana</span>si avvicina a Fannya, vivamente.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-Alt! Capitano! E indietro, front!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-cantarellando e sorridendo.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Non si può! È arrivato tardi... Non mi
-ha fatto chiamare...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-La mano, almeno...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-Non si può!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-sparisce dietro le tende.
-</p>
-</div>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Si odono le <span class="smcap">Voci</span> che escono dalla locanda.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Voce Di Uomo.</span>
-</p>
-
-<p>
-Bonanotte, Don Antò!
-Jammo ca è tarde!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Voce Di Donna.</span>
-</p>
-
-<p>
-Bonanotte! Ce vedimmo domane.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Voce Di Uomo.</span>
-</p>
-
-<p>
-Bonanotte!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_66">[66]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Si chiude!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span>ad Alliana.
-</p>
-
-<p>
-Andiamo!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Fate presto!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span>
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-cacciando fuori la testa fra le tende: crucciata.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Adesso poi no, no, no...! Fermatevi!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_67">[67]</span>
-</p>
-
-<h3>SCENA SETTIMA.</h3>
-
-<p class="center marginb">
-<span class="smcap">La Nina e Detti.</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Nina</span> entra e fa cenno al Verolengo e all'Alliana
-di andarsene.
-</p>
-
-<p>
-È il buon momento...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-Cattivi!... Tutti!... Almeno... salutatemi
-bene! E domani?... Pensa, babbo, sono
-gli ultimi giorni!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span>avvicinandosi a Fannya.
-</p>
-
-<p>
-Te lo prometto, cara! Domani, di
-giorno e di sera!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-E il signor Capitano, non promette
-niente?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Sì! sì! Domani! Sempre!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_68">[68]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span>sporge il capo fra le tende verso il
-Verolengo che le dà un bacio: poi
-stende la mano all'Alliana.
-</p>
-
-<p>
-A lei... la mano...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana</span>gliela stringe, con grande affetto.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-Anche da baciare!...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-tenendo sempre stretta la mano dell'Alliana
-</p>
-</div>
-
-<p>
-No! Non ti lascio andare! No!...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana</span>fa per baciarle i capelli.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span>sparisce di nuovo dietro le tende.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Si sente una sua allegra risatina.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Buona notte!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span>spingendo Alliana verso l'uscio.
-</p>
-
-<p>
-Andiamo!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span>chiamando e, di nuovo, sporgendo il capo c. s.
-</p>
-
-<p>
-Vincenzo!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana</span>si ferma: si volta.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-«Te voglio bene assaie... E tu, — proprio
-tu! — non pienze a me!»
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Alliana e Alberto via, seguiti dalla Nina.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_69">[69]</span>
-</p>
-
-<h3>SCENA OTTAVA.</h3>
-
-<p class="center marginb">
-<span class="smcap">Fannya</span> e <span class="smcap">Rosalia</span>.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-<span class="smcap">Fannya</span> in sottanino, con le spalle coperte da uno
-scialletto bianco. Corre alla finestra;
-l'apre... Prende due camelie, una
-bianca e una rossa, le lega insieme,
-prima con un filo, poi con due
-capelli che si strappa rapidamente,
-corre di nuovo alla finestra e aspetta.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Che fai?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span>non risponde: guarda dalla finestra: ad
-un tratto getta giù le due camelie.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana</span> d. d.
-</p>
-
-<p>
-Ah!... Buona notte!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span>corre a gettarsi tra le braccia di
-Rosalia, stringendola, baciandola
-appassionatamente.
-</p>
-
-<p>
-Oh, mamma! Gli voglio tanto bene!
-Tanto, tanto da morirne!
-</p>
-
-<p class="pad2 center large">
-<span class="smcap">Fine dell'atto primo.</span>
-</p>
-
-<div class="chapter">
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_71">[71]</span>
-</p>
-
-<h2 id="atto2">ATTO SECONDO.</h2>
-
-<div class="blockquote">
-<p>
-A Caserta nel palazzo reale. — Grande sala terrena,
-arredata con mobili, non ricchi, ma di vecchio stile.
-Un grande uscio dal quale — quando è aperto — si
-vedrà il giardino e due ufficiali del 2º reggimento
-degli Svizzeri, che vi stanno di guardia. Tutta la
-sala è piena di oggetti destinati al Presepio: ricchi
-pupazzi rappresentanti la Madonna e S. Giuseppe;
-una greppia; un bue e un asinello. Sopra una tavola,
-il pupazzo di Re Baldassare e un bambin Gesù nudo,
-che deve essere messo nella greppia come in una
-culla. Un mucchio di fieno. Sulla tavola un orologio,
-grande.
-</p>
-</div>
-</div>
-
-<h3>
-SCENA PRIMA.
-</h3>
-
-<div class="blockquote">
-<p>
-<span class="smcap">Ferdinando II</span>, è in maniche di camicia, con i
-pantaloni da Colonnello del reggimento Re e il berretto
-in testa; fuma mezzo sigaro napoletano, mentre
-sta accomodando il pupazzo che rappresenta Re Baldassare,
-ancora senza manto e senza corona. <span class="smcap">Carmine</span>
-e <span class="smcap">Agnese</span> sono intenti ad adornare la greppia
-di fiori, a riempirla di fieno; e a suo tempo, vi
-mettono dentro, come in una culla, il bambin Gesù.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_72">[72]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> all'Agnese.
-</p>
-
-<p>
-Damme 'a corona e no chiovo!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Agnese</span> prende una corona, una scatola di
-chiodini e li porge a Ferdinando,
-senza inchinarsi.
-</p>
-
-<p>
-Ao comanno vuosto, Maestà...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> mette la corona in testa al pupazzo
-e la ferma con un chiodino.
-</p>
-
-<p>
-Così! Mo' sta corona nun t'a levano
-chiù da capa, né Piemontese, né Giacobine,
-né chillo prevetariello framassone
-di Pio IX.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-ad Agnese che poi Io imita, facendosi
-il segno della Croce.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Sarvamoce l'anema
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-fa le corna.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-e scansammo 'a jettatura!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-ad Agnese con comica prosopopea.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Dammi il manto reale... e la mia tunica!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Agnese</span> gli dà il mantello del pupazzo
-e l'aiuta a vestire la tunica.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_73">[73]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Vattene alla tua greppia.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-mentre Agnese si volta per andarsene,
-Ferdinando le dà un pizzicotto.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Agnese</span> fa un piccolo grido.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> voltandosi al giardiniere.
-</p>
-
-<p>
-Hai sentito Don Carmine? Stu re Baldassare,
-tene na voce de femmena!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-sghignazzata: fa dondolare la testa al
-pupazzo.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Movi 'a capa!... Benissimo!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-si volta verso il giardino, e con piglio
-di comandare la manovra e facendo
-con le mani tromba alla bocca, si
-metta a gridare:
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Comando ioo! Aavanti!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ten. Holtmann</span> e <span class="smcap lowercase">SECONDO UFFICIALE</span>
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-aprono l'uscio del giardino e fanno il
-saluto militare.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> all'Agnese e a Carmine.
-</p>
-
-<p>
-Che bel timbro, forte!... E sti avvocati,
-sti paglietti pennaruli vanno dicenno che
-il Re Ferdinando «ha la voce chioccia!»
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-più forte c. s.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Coomando io!... Avanti!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_74">[74]</span>
-</p>
-
-<h3>SCENA SECONDA.</h3>
-
-<div class="blockquote">
-<p>
-Il principino <span class="smcap">Francesco</span> entra dal giardino passando
-in mezzo al tenente <span class="smcap">Holtmann</span> e al <span class="smcap lowercase">SECONDO
-UFFICIALE</span> seguìto dalle tre bambine,
-<span class="smcap">Maria Annunziata</span>, <span class="smcap">Maria Immacolata e
-Maria delle Grazie.</span> <span class="smcap">Francesco</span> dà la mano
-alla più piccola e corrono tutti fra le gambe di
-<span class="smcap">Ferdinando,</span> gridando allegramente. Il <span class="smcap">Tenente
-Holtmann</span> e il <span class="smcap lowercase">SECONDO UFFICIALE</span> richiudono
-l'uscio.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Francesco.</span>
-</p>
-
-<p>
-Papà!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Maria Immacolata.</span>
-</p>
-
-<p>
-Papà!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Maria Annunziata.</span>
-</p>
-
-<p>
-Papà!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Maria delle Grazie.</span>
-</p>
-
-<p>
-Papà!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> ridendo.
-</p>
-
-<p>
-Papà, papà, papà, papapapà!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-prende una bimba fra le braccia
-e la bacia teneramente.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_75">[75]</span>
-</p>
-
-<p>
-Nicchia, Nicchietta, vuoi fare Din Don?
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-la fa dondolare tenendola per le braccia.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Dinn... Donn!...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Tutti i Bambini</span> insieme.
-</p>
-
-<p>
-Dinn donn! Din don! Din don!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Francesco</span> osservando il pupazzo.
-</p>
-
-<p>
-Questo è un re?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Uno dei re Magi. Sua Maestà, Baldassare!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Francesco.</span>
-</p>
-
-<p>
-E allora, gli altri due?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Re Gaspare e 'o Re Melchiorre?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Francesco.</span>
-</p>
-
-<p>
-Dove sono?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-In viaggio per il Santo Presepio! Re,
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_76">[76]</span>
-</p>
-
-<p>
-Baldassare, che è più vecchio, cammina
-più piano!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-risata.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-E adesso, attento Lasà.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-a Francesco: poi alle bambine.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Attenta Nicchia, Pettita, Ciolla!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-con piglio militare.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Attenti!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-fa dondolare la testa del pupazzo.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Una delle Bimbe.</span>
-</p>
-
-<p>
-Dice sempre di sì!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> facendo la lezione.
-</p>
-
-<p>
-E perchè dice sempre di sì? Ricordatevelo
-bene: dice sempre di sì, perchè
-è un re che ha la testa di legno!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-ride rumorosamente.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Voce di Donna</span> di dentro, dal piano superiore.
-</p>
-
-<p>
-Annunziata! Maria!...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Mammà! Presto, mammà!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-si avvicina all'uscio.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_77">[77]</span>
-</p>
-
-<p>
-Mò vengono!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-spinge dentro le tre bambine.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Jammo! Jammo!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-ferma Francesco, siede, lo prende sulle
-ginocchia accarezzandolo affettuosamente.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Dunque, Ciccì, è stato buono il dejuné?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Francesco</span>.
-</p>
-
-<p>
-Sì, papà. Lasagne al pomodoro!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>.
-</p>
-
-<p>
-Ma prima, neh?... Tutte le orazioni?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Francesco</span>.
-</p>
-
-<p>
-Per te, per mammà, per il Papa...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> correggendolo.
-</p>
-
-<p>
-Per il povero Papa, che non sa quello
-che si fa...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> bacia Francesco, poi si alza,
-e ammiccando dell'occhio gli
-indica il pupazzo.
-</p>
-
-<p>
-E chillu llà... perchè dice sempre di sì?
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_78">[78]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Francesco</span>.
-</p>
-
-<p>
-Perchè...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-guarda Ferdinando: non sa che rispondere.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>.
-</p>
-
-<p>
-Embè? Pecchè?... Pecchè a 'a capa?...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-stizzito.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Perchè ha la testa di legno!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-cacciandolo dentro l'uscio con una
-sculacciata.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Lasà, Lasagnone!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Francesco, via, scrollando il capo.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Neh! Carminiello!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Carmine</span> voltandosi e inchinandosi.
-</p>
-
-<p>
-Maestà?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> strizzando l'occhio furbescamente.
-</p>
-
-<p>
-N'à d'aspetta tiempo primma d'essere
-isso 'u re! Imparerà! Imparerà!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-voltandosi.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Che c'è, don Taniello?
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_79">[79]</span>
-</p>
-
-<h3>SCENA TERZA.</h3>
-
-<p class="center marginb">
-<span class="smcap">Gaetano</span> poi il <span class="smcap">Castelluccio</span>.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Gaetano</span> inchinandosi profondamente.
-</p>
-
-<p>
-Sua Eccellenza, il cavaliere Del Castelluccio
-domanda se Vostra Maestà...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> interrompendolo.
-</p>
-
-<p>
-Andreo? Viene 'nnanze! Buon giorno!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Gaetano, via.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span> con un profondo inchino.
-</p>
-
-<p>
-Ringrazio umilmente Vostra Maestà!
-Posso osare di chiedere le notizie di Sua
-Maestà la nostra graziosa Regina?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>
-</p>
-
-<p>
-Sta... comm'una c'à da partori' da nu
-giorno all'altro. Nu figlio è sempe nu
-guaio anche pe' la Regina che ci ha fatto
-l'abitudine.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-ridendo e battendogli sulle spalle.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Se avessi da fare nu figlio tu che nun nce
-hai l'abitudine, staresti molto peggio!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_80">[80]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Agnese</span> ride sguaiatamente.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-ride anche <span class="smcap">Carmine.</span>
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span> si sente offeso.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Sei venuto in ferrovia?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio.</span>
-</p>
-
-<p>
-Sempre! Sempre con la vostra ferrovia,
-Maestà!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Bravo, Don Andreo! La ferrovia l'ho
-fatta a spese mie, e m'è costata assai;
-l'utile è pure mio. Chi viene a Caserta
-in carrozza, mi fa torto e non vede il
-Presepio. Hai portato la prima donna?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span> accennando affermativamente
-con un inchino.
-</p>
-
-<p>
-E anche sua sorella, Maestà.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Assèttate!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-sedendo, si volta all'Agnese ammiccando
-con gli occhi.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Porta ccà na seggia!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_81">[81]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span> fa per sedere.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> gli leva di sotto la sedia.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span> che era già stato vittima di questo
-scherzo, resta sospeso, mezzo in
-piedi, mezzo seduto, e guarda Ferdinando
-con un'occhiata furba.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-indispettito lo raddrizza con una piccola pedata.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Tu sì troppo intelligente... ccà.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Carmine e Agnese ridono: il Castelluccio
-rimane imbronciato.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> voltandosi.
-</p>
-
-<p>
-Avete finito?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Carmine.</span>
-</p>
-
-<p>
-Faccio lesto lesto...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Porta 'a Madonna, 'i santi, 'u bambino,
-tutto 'o presepio, ca mo' vengo pur'
-io. Portate anche 'u bove e 'u ciucciariello
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Indicando prima l'asino di legno,
-poi il Castelluccio.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_82">[82]</span>
-</p>
-
-<p>
-Chillo là... No chisto ccà!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Agnese torna a ridere.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span> s'imbroncia sempre di più: Carmine
-e Agnese, durante la scena, portano
-via, a mano a mano, tutta la roba
-del Presepio.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-vedendo che il Castelluccio è accigliato, lo accarezza.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Ti sei offeso? Io ti voglio bene, e scherzo...
-Gnesella, viene ccà! Il cavaliere
-Andreo, si è preso collera!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Agnese</span> baciando la mano al Castelluccio.
-</p>
-
-<p>
-Cavaliere, Eccellenza...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span> guardandola sorridendo.
-</p>
-
-<p>
-Ridi! Ridi!... Sei bella... ti perdono!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Agnese va via ammiccando a
-Ferdinando. Castelluccio piano
-a Ferdinando.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Era una bella donna anche la prima,
-ma questa seconda moglie del giardiniere,
-è ancora più...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-fa il gesto come per indicare più
-grassa, più forte.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-più bella!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_83">[83]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> per cambiar discorso.
-</p>
-
-<p>
-La sorella della prima donna, canta
-essa pure?
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-siede e fa sedere il Castelluccio.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Assèttate.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio.</span>
-</p>
-
-<p>
-No, Maestà. È ancora quasi una ragazzina!
-Non si vede mai: io non l'avevo
-mai veduta, e ho dovuto insistere molto
-per poterla condurre con noi. Ho dovuto
-far ben capire alla signora Mirabella che
-un invito di vostra Maestà, è un tale
-segnalato onore, che non è possibile il
-rifiutare.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-E stata 'na penzata di Monsignore...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span> con grande ossequio.
-</p>
-
-<p>
-Di monsignor Cocle?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> accennando di sì col capo.
-</p>
-
-<p>
-... Quella di fare intervenire la celebre
-<span class="pagenum" id="Page_84">[84]</span>
-prima donna del San Carlo alle feste del
-mio presepio.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-si leva il berretto e lo tiene fra,
-le mani: parla con religiosa
-unzione, come se parlasse
-Monsignor Cocle; il Castelluccio
-ne segue le parole movendo
-devotamente il capo
-e le labbra.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Il fine imperscrutabile della infinita bontà
-di nostro Signore ci ha messi quest'anno
-a dura prova con i disastri del terremoto
-e dell'eruzione del Vesuvio. Sant'Alfonso
-De' Liguori, onde placare la collera del
-Cielo, e propiziarlo all'indulgenza ed al
-perdono, impone alla Maestà Vostra, valendosi
-della mia indegna persona, penitenze
-più severe nella santa ricorrenza
-del Natale, e feste più solenni e più grandiose,
-in onore del Santo Presepio!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-torna a mettersi il berretto in
-testa e cambia tono.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Ho dato commissione al maestro Mercadante
-perchè scriva un'apposita cantata
-sacra con coro e con soli per voce di
-soprano.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_85">[85]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Francesco</span> e le tre bambine passano fuori dall'uscio
-del giardino, saltando e tenendosi
-per mano.
-</p>
-
-<p>
-Jammo! Jammo! Jammo! Larà-larì-larela!
-Jammo! Jammo! Larì, larè, larà!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> si alza furioso e prendendo un
-frustino, corre minacciando sull'uscio.
-</p>
-
-<p>
-Stateve zitti, guagliù, ca mammà sta
-malata!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-si rimette a sedere — al Castelluccio,
-arrabbiato.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Assèttate!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Quando il Castelluccio è seduto, gli
-dà una frustata nelle gambe.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Tira 'nnanze!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span>
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-cacciando spaventato le gambe sotto la sedia.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Io?... Maestà!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Non mi stave dicenno che sta celebre
-Mirabella è la tua innamorata?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span>
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-schernendosi e spaventato dal frustino.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Oh!... Maestà!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_86">[86]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> frustandogli le gambe.
-</p>
-
-<p>
-E che ci vai di giorno?... E che ci vai
-di notte?...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span>
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-si alza, si ritira, salta, supplica, piange, si contorce.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> continuando ad inseguirlo e a frustargli
-le gambe.
-</p>
-
-<p>
-E donna Sofia te va cercanno 'ncappa
-e sotto, disperata, arrangiata, gelosa!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-scoppiando in una grande sghignazzata.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Piezzo de stupido, è uno scherzo! Sei
-troppo brutto e troppo vecchio p' avè
-'a 'nnamurata!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Di nuovo con collera, pestando
-il piede per terra.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-E non piangere! Diventi ancora più
-brutto!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Cambia tono; diventa nobile e
-dignitoso.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Cavaliere del Castelluccio: recatevi subito,
-a mio nome, da quelle due dame; annunziate
-che Sua Maestà il Re, si compiacerà
-di esprimere loro il suo sovrano gradimento.
-Aie capito?
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_87">[87]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span> sprofondandosi in un inchino.
-</p>
-
-<p>
-È un nuovo onore, di cui sarò sempre
-grato a Vostra Maestà...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Francesco</span> entra spalancando l'uscio del giardino
-e corre a rifugiarsi fra le gambe di
-Ferdinando.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> maravigliato.
-</p>
-
-<p>
-Embè! Pecchè sto fuje-fuje?
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-sull'uscio rimasto aperto, si presenta
-un po' indietro — più
-avanti stanno, sempre di
-guardia, i due soliti ufficiali
-svizzeri — il capitano Alliana. — Ferdinando,
-al Castelluccio.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Aspetta!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_88">[88]</span>
-</p>
-
-<h3>SCENA QUARTA.</h3>
-
-<p class="center marginb">
-<span class="smcap">Alliana</span> e <span class="smcap">Detti</span>.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-<span class="smcap">Ferdinando</span> vedendo Alliana non può frenare
-un atto di stizza e di antipatia; ma
-poi subito con la mano gli fa cenno
-assai benevolmente di entrare e di
-avvicinarsi. — Entrato Alliana, i
-due ufficiali richiudono l'uscio.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Venite in cerca di Sua Altezza, capitano-professore?
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Accarezzando i capelli a Francesco.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Eccolo qui, il mio Lasà... il mio Lasagnone,
-che ha paura della scienza!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-sorridendo con arguta ironia
-nell'espressione bonaria.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Tutto a suo tempo: bisogna prendere
-quello che piace e quello che non piace!
-Hai avuto le lasagne, il soffritto, la caponata,
-e adesso... bisogna ingoiare la
-scienza. Nella lezione d'oggi, quale materia
-verrà trattata, professore-capitano?
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_89">[89]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Stamattina, la geografia. Oggi, piacendo
-a Vostra Maestà, sua Altezza avrà
-una lezione di geometria.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-sempre accarezzando i capelli a Francesco.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Consolati, la lezione sarà più corta!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Guarda l'orologio, poi rivolgendosi ad Alliana.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Tra una mezz'ora, venite ccà, ho bisogno
-di voi.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Agli ordini di Vostra Maestà.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-La geometria?... Zeppole!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-picchiando col dito sulla fronte di
-Francesco.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Tienti ben fisso chesto — come dite? — questo
-Teo...rema: Chi nasce quadro non
-more tondo! — Buona anche la geografia!...
-Che cosa ti ho insegnato io? Sentimmo:
-come si chiamano i Francesi?
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_90">[90]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Francesco.</span>
-</p>
-
-<p>
-Parrucchieri.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Gl'Inglesi?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Francesco.</span>
-</p>
-
-<p>
-Baccalaiuoli.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-I Russi?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Francesco.</span>
-</p>
-
-<p>
-Mangia...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-pensa, poi
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Mangia sego!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-E l'Italia, che cosa è?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Francesco.</span>
-</p>
-
-<p>
-Uno stivale nell'acqua salata!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Bravo! Lasà!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Ride e bacia Francesco affettuosamente.
-ad Alliana
-</p>
-</div>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_91">[91]</span>
-</p>
-
-<p>
-Vi darò una notizia, professore.... che
-vi farà piacere.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Il mio piacere più grande, la mia soddisfazione,
-il mio orgoglio è di poter
-essere un soldato e un servitore fedele di
-Vostra Maestà.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-amabilmente, ma con una punta d'ironia.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-In voi... professore Alliana, nell'egregio
-cultore delle scienze severe non va disgiunto
-l'appassionato amatore delle arti
-geniali... Me lo ha detto vostro cugino!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span> assai stupito.
-</p>
-
-<p>
-Io?... Maestà?...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> spingendo Francesco verso l'Alliana.
-</p>
-
-<p>
-Va! Studia di assai buona voglia. Puoi
-vantarti di avere a tua disposizione i
-professori più illustri del mio regno, per
-sapere, per dottrina e per talento.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-ammiccando degli occhi al Castelluccio,
-poi con grande
-serietà e sussiego.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_92">[92]</span>
-</p>
-
-<p>
-Cerca di approfittarne... soprattutto per
-imparare... a star bene a cavallo. Questa,
-ricordati, è la scienza più importante,
-per un re. E le lingue! Anche le lingue.
-Bisogna che un re sappia ben tacere in
-tedesco, in inglese, in francese... e soprattutto
-in italiano.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-grassa risata. Ride da adulatore
-anche il Castelluccio: Alliana
-rimane serio, rigido, in posizione
-militare.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-La celebre <i>Linda</i> del San Carlo, è ospite
-nostra, con sua sorella... Stasera, prima
-prova della cantata sacra; domani, prova
-generale.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">fissando Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Voi siete amico di queste due... dame.
-Me l'ha ditto pure vostro cugino...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span> vivamente.
-</p>
-
-<p>
-Io?... No, Maestà!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-subito inchinandosi.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Io?... Sì... Maestà...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-fa cenno all'Alliana di no.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Ho avuto l'onore di conoscere la signora
-<span class="pagenum" id="Page_93">[93]</span>
-Mirabella lo scorso Aprile a Firenze.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Appunto. Incarico voi di condurre
-quelle due... signore a visitare il palazzo
-reale, la galleria, la biblioteca.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-al Castelluccio.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Tu no. Donna Sofia...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-un'altra sghignazzata.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Tu le porterai ccà e basta.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-congeda con un gesto Francesco e l'Alliana.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Francesco</span> va innanzi.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span> corre sprofondandosi a baciargli la
-mano. Francesco entra il primo a
-destra, poi l'Alliana.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_94">[94]</span>
-</p>
-
-<h3>SCENA QUINTA.</h3>
-
-<p class="center marginb">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> e il <span class="smcap">Castelluccio.</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> appena uscito l'Alliana, ha un impeto
-di collera contro di lui.
-</p>
-
-<p>
-Sai come lo chiamo? Lo scocciatore
-pedantone! E deve essere anche jettatore.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-gli fa contro le corna, dispettosamente.
-Al Castelluccio.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Guardateli, o anche tu avrai nu gruosso
-guaio!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio.</span>
-</p>
-
-<p>
-Io?... Oh... Maestà! È cugino soltanto
-di mia moglie!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Tutti pennaruli, sti uffiziali napolitani!
-E tutti Murattiani! Manco male che
-io tengo i miei svizzeri!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-guarda l'orologio sulla tavola
-e sospira.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_95">[95]</span>
-</p>
-
-<p>
-E mo st'auto; 'u seccantone... capa tosta.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-al Castelluccio.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Don Taniello faccia entrà!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-alludendo al Verolengo.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Vuoi n'udienza proprio ogge? Cinque
-minute e staie frisco!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-congeda il Castelluccio con un cenno.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-La prima donna e sua sorella...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-guarda ancora l'orologio.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-fra nu quarto d'ora tu le fai veni ccà.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Castelluccio via.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_96">[96]</span>
-</p>
-
-<h3>SCENA SESTA.</h3>
-
-<p class="center marginb">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> solo, poi <span class="smcap">Gaetano</span> che introduce il
-<span class="smcap">Verolengo</span>.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-<span class="smcap">Ferdinando</span> sceglie da una cassetta un sigaro napoletano,
-lo spezza, ne getta una metà
-nella cassetta, e l'altra metà Faccende
-sulla fiamma della candela. Cantarella
-a mezza voce l'aria della <i>Linda</i>.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-<i>«A consolarmi affrettati... Momento
-fortunato...»</i>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Gaetano</span> annunziando.
-</p>
-
-<p>
-Il conte Solaris di Verolengo!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-<i>Linda</i> è n'opera bella assaie!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-introdotto il Verolengo, Gaetano via.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span> inchinandosi.
-</p>
-
-<p>
-Maestà...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> voltandogli le spalle
-continua a cantarellare.
-</p>
-
-<p>
-<i>«In faccia al cielo e agli uomini
-Tuo sposo diverrò!»</i>
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_97">[97]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo.</span>
-</p>
-
-<p>
-Vi ringrazio, Maestà, di avermi accordato
-l'onore...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Sto sigaro è fetente!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-lo spezza con rabbia, ne prende un
-altro, lo rompe, ne accende una
-metà e l'altra metà l'offre al
-Verolengo.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-È il mio avana preferito. Costa niente,
-odora forte e fuma assai!... Prendi la
-candela!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-torna a cantarellare, passeggiando
-su e giù senza guardare il Verolengo.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span> depone il sigaro sopra un mobile,
-fa un altro passo e un altro inchino:
-poi, con voce più forte,
-risoluto.
-</p>
-
-<p>
-Maestà... Vostra Maestà...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-si ferma: gli si pianta in faccia duramente.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-La Regina sta a letto, come porta il
-suo stato, ma sta bene; io, ringraziando
-<span class="pagenum" id="Page_98">[98]</span>
-la Madonna del Carmine e S. Alfonso,
-sto bene; tu, vedo con tanto piacere che
-stai bene. Torna n'altra volta. Oggi ho
-da dare udienza a tre re nel Presepio:
-Baldassare, Gaspare e Melchiorre! Bon
-giorno e statte bono!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Si avvia verso l'uscio che mette al
-Presepio, zufolando la solita aria
-della <i>Linda</i>.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span> con impeto.
-</p>
-
-<p>
-Chiedo alla Maestà Vostra di volermi
-ascoltare!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> si volta indispettito.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo.</span>
-</p>
-
-<p>
-Ho ricevuto notizie da... Torino.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> si avvicina con un atto d'inquietudine,
-poi si calma subito.
-</p>
-
-<p>
-Da... Torino?.. E a me che importa?
-Anche mio cugino Carlo Alberto è troppo
-debole! La debolezza è oggi il figurino di
-moda per tutti i sovrani! — Ricordati: il
-<span class="pagenum" id="Page_99">[99]</span>
-mio regno è mio, e me lo governo io;
-io, che ho più talento di te, di tutti i
-ministri, io che sono più... Metternich di
-Metternich!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-fissando minaccioso il Verolengo.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-No! Piuttosto che mostrare debolezza...
-vivaddiana, vado a fare il colonnello in
-Russia in Austria! E poi sei tu, sono
-questi nobili, questi ufficiali napoletani
-e siciliani sempre in guerra fra di loro
-e sempre pronti a far la pace per mettersi
-contro di me, che sognano mutamenti,
-che minacciano pronunciamenti!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span> sottovoce.
-</p>
-
-<p>
-È il popolo. Maestà...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Il popolo ha sempre voluto molto bene
-a me, a mio padre, a mio nonno...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo.</span>
-</p>
-
-<p>
-Il popolo, il grande popolo, il cuore e
-la mente di una nazione, Maestà, non
-<span class="pagenum" id="Page_100">[100]</span>
-il popolaccio di Mercatello o di Santa
-Lucia!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> beffardo.
-</p>
-
-<p>
-I pennaruli... I paglietta?... Chisto è 'u
-popolo? Ah! ah! ah!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-serio
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Embè?... Io non ho paura di nessuno:
-non ho paura degli uomini, e l'ho provato.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span> ironico a sua volta.
-</p>
-
-<p>
-Avete provato, Maestà, di non avere
-paura anche... di monsignor Cocle?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> alza le mani in atto di terrore.
-</p>
-
-<p>
-Monsignore?.. Rispetta Monsignore!...
-Isso è più assai di un uomo, è la mia
-coscienza!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo.</span>
-</p>
-
-<p>
-E la vostra paura...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Sia! A me l'inferno fa paura, e a
-te, no?
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_101">[101]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span>.
-</p>
-
-<p>
-Se ascoltate Monsignore per l'inferno,
-allora, ascoltate anche me, perchè voi,
-Maestà... avete un'altra paura...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>.
-</p>
-
-<p>
-Parla comm'aje da parla, parla chiaro.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span>
-fissa Ferdinando, che lo fissa a sua volta.
-</p>
-
-<p>
-Tutti concedono, per non cedere; guai
-se resterete il solo a voler resistere!..
-Mi sono messo in diretti rapporti con...
-Torino.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Ferdinando finge di non capire.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-E col vostro pieno consentimento. E vero?
-Rispondete, Maestà: col vostro pieno
-consentimento?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>.
-</p>
-
-<p>
-Domande ne posso fare soltanto io;
-tu, questo, non lo dimenticare!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span>.
-</p>
-
-<p>
-Ebbene, a Torino, le mie speranze, i
-<span class="pagenum" id="Page_102">[102]</span>
-miei voti, le mie proposte, furono accolte
-con simpatia... A Torino, dove tra
-le feste e le dimostrazioni si acclama a
-Carlo Alberto re Costituzionale mentre
-a Roma, il nuovo, e veramente Santo
-Pontefice riconforta alla fede la patria
-e tutto il mondo con parole di pace, di
-libertà, di perdono!... Se non volete pensare
-a Voi, al vostro regno, pensate a
-vostro figlio, al Principe ereditario che
-sarà re Italiano di nascita e tutto italiano
-di sangue. Sangue piemontese, sangue
-napoletano...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> stizzito.
-</p>
-
-<p>
-Neh! Neh! Con tutto chisto sangue!...
-Prima che il Principe ereditario abbia
-da... eredità... parla del regno mio, che
-è soltanto mio, e nun fare, mo 'o jettatore!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span>.
-</p>
-
-<p>
-Stringetevi coi vostri alleati naturali,
-in una confederazione, in un solo stato
-<span class="pagenum" id="Page_103">[103]</span>
-italiano, di tre monarchie, con tre principi
-italiani, nati in Italia: voi, Maestà,
-il nuovo Re di Sardegna... il nuovo Papa.
-Voi l'iniziatore...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Ferdinando rimane scosso.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Voi il reggitore supremo. Formate un
-solo popolo di queste cento folle disordinate
-e avrete un grande potere, avrete
-la più bella pagina nella storia, e sarete
-amato, adorato come un Dio!....
-Oggi la sicurezza del trono, la tranquillità,
-la forza... e il principio di grandi
-cose per il domani...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> resta muto, pensieroso.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span>.
-</p>
-
-<p>
-Che volete fare? Che pensate? Che
-aspettate, Maestà?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>.
-</p>
-
-<p>
-Sappiamo, intanto, che vuol fare e che
-aspetta 'u re carbonaro?...
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_104">[104]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span> mostrando una lettera.
-</p>
-
-<p>
-Stamattina stessa, con un inviato particolare...
-E autografa...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Ferdinando non capisce,
-</p>
-</div>
-
-<p>
-di sua mano.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> fa per afferrarla.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span> pronto la ritira e la ripone in tasca.
-</p>
-
-<p>
-No!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-inchinandosi profondamente.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Perdonate! Voi Maestà, ed io, leggere
-insieme, soli... e insieme, soli, rispondere...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> sempre muto e pensieroso, con la
-mimica delle tre dita della mano,
-esprime l'idea che gli gira in
-mente dei tre stati in confederazione,
-e lui che li domina tutti.
-</p>
-
-<p>
-Ma sti pazzi di siciliani e di napoletani...
-è proprio vero che mi odiano?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo.</span>
-</p>
-
-<p>
-Non voi, ma il vostro governo! Abolite
-gli arbitrii, le ladrerie, le prepotenze,
-<span class="pagenum" id="Page_105">[105]</span>
-e prima cosa... strappate la polizia
-dalle mani del gendarme...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>
-</p>
-
-<p>
-Del Carretto?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span> continuando.
-</p>
-
-<p>
-E il potere dalle mani del Monsignore!
-Scacciate da voi, dal regno monsignor
-Cocle e tutto l'Ordine!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> spaventato.
-</p>
-
-<p>
-Zitto! Vattene! Diventi matto?... Sti
-discorsi oggi, all'antivigilia di Natale!...
-Ogge che aspetto ccà Monsignore! Ogge,
-che m'aggio da confessà? Pe chesto nun
-te volevo manco vedè!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo.</span>
-</p>
-
-<p>
-Ma...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Che ma! Si deve dir tutto in confessione!
-Nun c'è segreto nemmeno di Stato,
-per la confessione!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_106">[106]</span>
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-calmandosi.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Torna stasera o domani con la lettera
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-ammiccando l'occhio.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-dell'... autografo! Per otto giorno nun
-me confesso cchiù. Potremo parlà co' tutto
-comodo dei fatti nuosti.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-congedandolo.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Bongiorno, e statte buono!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span> supplicando.
-</p>
-
-<p>
-Maestà... Maestà!...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Mo' vattenne!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo.</span>
-</p>
-
-<p>
-Ogni ora, Maestà... ogni momento è
-prezioso!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> suona.
-</p>
-
-<p>
-Gaetano si presenta sull'uscio.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>.
-</p>
-
-<p>
-'Na carrozza!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_107">[107]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Gaetano</span> via.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Stasera si prova la cantata sacra....
-aspetto 'a prima donna!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span> per insistere.
-</p>
-
-<p>
-Ma...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> chiamando.
-</p>
-
-<p>
-Tenente Holtmann!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-al Verolengo.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-c'è chillo stupido del cavalier Andreo e
-'u professore pedantone!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Tenente Holtmann</span> si presenta all'uscio del
-giardino.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> continuando al Verolengo.
-</p>
-
-<p>
-Nun t'hanno da vedè!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-al tenente Holtmann.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Favorite, per suo onore, di accompagnare
-voi stesso il conte Verolengo.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-dà la mano al Verolengo senza
-guardarlo in faccia.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Bongiorno e statte bono!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-il Verolengo e il tenente Holtmann via.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_108">[108]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> rimane pensieroso.
-</p>
-
-<p>
-Carl'Alberto è 'nu trasognato... Sto
-prevetariello vanitoso di Pio IX è nu giocatore
-d'azzardo...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-picchiandosi col dito in mezzo alla fronte.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Io ce tengo dint' 'a capa tanta robicella!...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-risata, poi suona.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Gaetano</span> si presenta sull'uscio.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> a Gaetano.
-</p>
-
-<p>
-A prima donna, ccà.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Gaetano</span> via.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> torna serio, poi, come risolvendosi.
-</p>
-
-<p>
-Embè? Il mondo vuol essere canzonato,
-e nu re, deve sapere meglio degli
-altri l'arte di canzonarlo!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-scrollando il capo, con un sorriso arguto.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Constitution, rivolution.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_109">[109]</span>
-</p>
-
-<h3>SCENA SETTIMA.</h3>
-
-<p class="center marginb">
-<span class="smcap">Gaetano</span> che introduce <span class="smcap">Rosalia</span>,
-<span class="smcap">Fannya</span> e il <span class="smcap">Castelluccio</span>, <span class="smcap">Ferdinando</span>,
-poi di nuovo <span class="smcap">Gaetano</span> e <span class="smcap">Alliana</span>.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> con molta nobiltà si leva il berretto,
-che butta sopra una seggiola, e
-dà la mano alla sola Rosalia, senza
-inchinarsi.
-</p>
-
-<p>
-La Regina oggi è leggermente indisposta.
-Sarete ricevuta domani.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Rosalia, s'inchina con la reverenza.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Vi ringrazio, Signora, di aver ben accolto
-il nostro invito, e di avere così
-ottemperato ad un nostro desiderio!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-la guarda con l'occhialetto.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> inchinandosi di nuovo c. s.
-</p>
-
-<p>
-Nel mentre mi sento profondamente
-commossa e grata per il grande onore
-ricevuto, sono ben lieta e fiera che la
-Maestà Vostra si sia degnata di abbassare
-<span class="pagenum" id="Page_110">[110]</span>
-lo sguardo sopra di me, per rendermene
-degna, e potere così prendere parte
-ad una festa che alla Maestà Vostra è
-particolarmente cara!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span> che ha seguito il discorsetto con
-le approvazioni del capo: sottovoce.
-</p>
-
-<p>
-Benissimo!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Neh! Neh! Non stai 'nteatro p'applaudì!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-risata, poi cortesissimo.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Cioè, in questo teatro, che è il mio, voglio
-avere il piacere, finalmente, di applaudirvi
-da solo; già troppe volte sono
-stato costretto a confondere il mio plauso
-con quello di tutto il pubblico. Andreo!
-Adesso, batti le mani!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-risata.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Questa bella signorina... vostra sorella?...
-Si chiama?
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-la guarda con l'occhialetto.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> inchinandosi c. s.
-</p>
-
-<p>
-Fannya...
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_111">[111]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> maravigliato.
-</p>
-
-<p>
-Fannyà?
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-al Castelluccio.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Sto nomme è nu nomme d'opera! Nun
-ce sta dinto 'u calannario de santi!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> pronta, sorridendo.
-</p>
-
-<p>
-Invece sì! Ci sta benissimo!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span> suggerisce, piano.
-</p>
-
-<p>
-Maestà! Maestà!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> facendo un inchino.
-</p>
-
-<p>
-Maestà! Mi chiamo Francesca, da Francesca,
-Fanny, da Fanny, Fannya!... Ci
-sta benissimo!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Ci sta benissimo, facenno nu piccolo
-viaggetto per arrivarci!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-al Castelluccio, sottovoce.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Carina 'a piccerella! Don Gaetano, faccia
-avvertito il capitano Alliana.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_112">[112]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> fa un atto di maraviglia e di gioia.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Il capitano Alliana è un amico vostro?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Lo abbiamo conosciuto, Maestà, in villa,
-dalla Duchessa di Empoli.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Per ciò, ho scelto il capitano Alliana,
-come vostro cavaliere e vostra guida.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-battendo sulle spalle al Castelluccio.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Tu se' troppo nu 'gnorantone. C'è molto
-da ammirare, oltre il palazzo e il giardino,
-la galleria, la biblioteca. Il capitano
-è dottissimo...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-a Fannya e a Rosalia, guardandole
-con l'occhialetto.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-ed ama le arti belle... quando sono belle!
-Vedrete il salone magnifico dei grandi
-ricevimenti ufficiali: l'ho fatto fare a mie
-spese...
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_113">[113]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Gaetano</span> annunziando.
-</p>
-
-<p>
-Il capitano Alliana.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-introduce Alliana e via.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana</span> fatto il saluto resta fermo, su due piedi.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> senza voltarsi continua c. s.
-</p>
-
-<p>
-Vi piace la cantata sacra che ho fatto
-scrivere per voi? È bella assai! Mercadante
-e Donizetti sono i nostri più grandi
-maestri!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Siede con un salto sulla tavola e
-continua a parlare, dondolando
-le gambe.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Verdi, dopo che ha fatto coll'<i>Alzira</i>...
-come dite in teatro?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> pronta.
-</p>
-
-<p>
-Fiasco.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span> suggerendo, piano.
-</p>
-
-<p>
-Maestà!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_114">[114]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-Maestà, fiasco!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Fias...co. Verdi ha scritto troppa musica;
-troppa roba! E troppo in fretta!
-L'organetto non cammina più.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-risata.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Voi siete una grande artista, e noi amiamo
-gli artisti! Tutti i Borboni sono artisti!
-Mio fratello Leopoldo è scultore; ha fatto
-persino — la Madonna glielo perdoni — la
-statua ad un eretico: a Gian Battista
-Vico! Se avesse fatta 'a vostra, sarebbe
-stata più bella e di nostro gusto. Invece
-di farle, io le statue le faccio fa e pe'
-chesto che sono il re, i miei sudditi me
-le fanno paga 'n nocchio e anche tutt'e
-duie!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-risata.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Statue... e quadri... Avete sentito parlare
-di un certo Domenico Morelli?
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_115">[115]</span>
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-ad Alliana, senza voltarsi.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Farete vedere i miei quadri del Morelli,
-capitano professore.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> sorride, ripetendo sottovoce
-</p>
-
-<p>
-Professore...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> continuando.
-</p>
-
-<p>
-Questo Morelli,
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-picchiandosi col dito in mezzo alla fronte
-</p>
-</div>
-
-<p>
-ha molta roba ccà!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-correggendosi.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-qui! Io gli raccomando sempre: Don
-Domì, fa dell'arte e non fa della politica!
-Ma oltre alle arti, bisogna proteggere le
-scienze. Il primo Congresso degli scienziati
-a Napoli, l'ho voluto io, e l'ho inaugurato
-io, con un discorso mio! E che
-voce! Fui detto il benigno Giove Tonante.
-Per altro la passiona ca io tengo
-più grande è per la musica!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-con fine ironia.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Anzi, io vorrei ottenere con una legge
-<span class="pagenum" id="Page_116">[116]</span>
-che nel mio regno, non si scrivesse e non
-si leggesse più... altro che musica! Conoscete
-il buffo Casaccia?... Casaciello?
-Io ce vado pazzo! E voi pure, mi piacete
-assai!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-saltando giù dalla tavola, e facendo
-cenno al Castelluccio di seguirlo.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Vi ringrazio, Signora, di avere bene accolto
-il nostro invito!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-a Fannya.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Voi, signorina...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-Fannya, Maestà!...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> continuando.
-</p>
-
-<p>
-Allora diremo: Francesca, Franceschella...
-Checchina! Tutti i più bei fiori
-del mio giardino, sono vostri, prendeteli;
-la luce li ha coloriti e il sole li ha
-profumati per la vostra giovinezza.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-con un cenno del capo al Castelluccio, sottovoce.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Jammo, Andreo!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-via seguito dal Castelluccio, senza
-salutare, senza dare la mano a
-nessuno.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_117">[117]</span>
-</p>
-
-<h3>SCENA OTTAVA.</h3>
-
-<p class="center marginb">
-<span class="smcap">Rosalia, Fannya, Alliana,</span>
-poi il tenente <span class="smcap">Holtmann</span> e <span class="smcap">Secondo Ufficiale
-degli Svizzeri, Gaetano, Carmine, Agnese,
-Servitori, Contadini,</span> il maggiore <span class="smcap">Müller</span>
-e monsignor <span class="smcap">Cocle</span>. In fine <span class="smcap">Ferdinando</span>.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> con gioia.
-</p>
-
-<p>
-Com'è simpatico il Re, e com'è buono!
-Io ero così inquieta...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-a Rosalia.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-E anche tu! Invece... Non sembra
-nemmeno un Re!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-a Rosalia, guardandola:
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Ma perchè continui anche adesso a non
-essere allegra, mamm... Sorella, sorellissima
-mia?...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Lo sono, cara. Sono contenta, vedendo
-te, così contenta e allegra!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_118">[118]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-Sì, sì!! Più che contenta! Più che
-allegra, mi sento felice, felicissima!...
-Perchè, poi, eravamo rimasti tutti così
-male impressionati! Un invito a corte,
-lo abbiamo accolto come una disgrazia!
-E anch'io!... Ma di riverbero, vedendo le
-vostre brutte facce!... Non volevate nemmeno
-condurmi a Caserta! Invece... come
-mi piace il Re... E la corte! Quel bel
-giardino, questo bel palazzo e tanto sole
-da godere con te...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-ad Alliana, e a Rosalia
-</p>
-</div>
-
-<p>
-e con te. Pensare che siamo a Natale ed
-è un giorno splendido di primavera!...
-Ah come si respira bene a corte!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Bambina cara!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Sì, tanto cara e tanto bambina!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_119">[119]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> prende prima una mano di Rosalia,
-poi una mano dell'Alliana, tirandoli verso
-l'uscio dei giardino.
-</p>
-
-<p>
-Andiamo! Andiamo! Andiamo! Andiamo
-fuori! Andiamo a passeggiare!
-Andiamo a cogliere tanti bei fiori col
-signor... professore!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-scoppia in una risata.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Professore! E dire che io non ho mai
-pensato di amare e di essere amata da
-un pro...fes...sore!... Dio mio, che soggezione!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-tocca le labbra con un dito, poi con lo
-stesso dito indica Alliana, accennando
-a un bacio.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Più!... Un professore... non ne ho più
-il coraggio! Più! Più! Più! Soltanto
-alla Mam...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-corre a stringere Rosalia fra le braccia,
-baciandola forte.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Tutti a mia sorella!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana</span> ride.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_120">[120]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> gli va vicino.
-</p>
-
-<p>
-O se pure... prima... faremo un patto:
-non sarò mai chiamata la moglie del signor
-professore! La moglie del capitano,
-mi piace molto di più! — Sei in collera?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana</span> ridendo stupito.
-</p>
-
-<p>
-No! Perchè?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span>
-</p>
-
-<p>
-Sii in collera!... Sii in collera!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-battendo i piedi per terra.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Lo voglio!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Sono in collera!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> affettuosamente.
-</p>
-
-<p>
-Mi fa tanto piacere se sei in collera,
-così possiamo fare la pace!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-gli dà una mano da baciare.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Questa al capitano...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana</span> la bacia.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_121">[121]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> gli dà l'altra mano.
-</p>
-
-<p>
-E questa al professore!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana</span> la bacia ripetutamente.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span>.
-</p>
-
-<p>
-Basta! Basta! Basta!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> ride, poi ritorna inquieta.
-</p>
-
-<p>
-Ma... Alberto?... Dove sarà? Come potremo
-vederlo?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Era qui prima di noi.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Dal Re?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Sì.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-Andiamo a cercarlo!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_122">[122]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Non facciamo imprudenze! Lo incontreremo
-certamente perchè lui stesso cercherà
-di noi.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Dunque, credete proprio... che ci siamo
-tanto spaventati inutilmente?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Certissimo!... Ci siamo un po' montati la
-testa tutti quanti! Il Re è troppo fiero e superbo.
-Non vorrebbe mai fingere in questo
-modo... Voi, non dovete l'invito a corte,
-altro che alla vostra celebrità!...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-E al maestro Mercadante!... Ah!.. Che
-gioia riavere la tranquillità... Vi giuro! Il
-Mercadante, sarà molto contento di me!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-ridendo.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-E anche il Castelluccio! Mi lascierò
-baciar le mani in gran mistero e segreto!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_123">[123]</span>
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-sottovoce ad Alliana.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Molte volte è la nostra coscienza turbata,
-che dà corpo alle ombre. Non è
-vero, Vincenzo?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-La coscienza non c'entra; è l'immaginazione,
-che vuol far vedere ciò che assolutamente
-non esiste!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-Vi devo dir io, senza tanta profondità
-di ragionamento ciò che... penso io?... Se
-questo Re, così allegro e buono, venisse
-anche a scoprire che il papà... è il mio
-papà... non ci mangia nessuno dei tre!...
-Andiamo, dunque, andiamo! Ma intendiamoci,
-signora guida, niente gallerie,
-niente quadri! Tutto il giardino e tutti
-i fiori! I quadri sono belli, quando piove!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-si sente il segnale di una tromba
-da lontano: poi un altro dalla
-parte opposta; poi il rullo dei
-tamburi.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_124">[124]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ten. Holtm.</span> e il 2º <span class="smcap">Ufficiale</span> spalancano la
-porta del giardino e restano in posizione.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Gaetano</span> dall'uscio a destra, attraversando la
-scena e fermandosi vicino all'uscio
-del giardino.
-</p>
-
-<p>
-Monsignor Cocle!...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Agnese</span> c. s. dall'uscio del Presepio.
-</p>
-
-<p>
-Monsignore!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Carmine</span> c. s.
-</p>
-
-<p>
-Monsignore!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-nel giardino si vedranno altri servitori
-e contadini.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> turbandosi.
-</p>
-
-<p>
-Il Cocle?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-È naturale; per le feste del Presepio...
-Per le messe... di Natale!... Andiamo!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_125">[125]</span>
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-indicando l'uscio a destra.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Gli svizzeri di guardia, hanno l'ordine di
-lasciarmi passare!...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-No! Un momento! Lasciatemelo vedere!...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Perchè?... Perchè?...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Lo vedrai stasera, domani... anche
-troppo!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Rosalia, Fannya, Alliana, via.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Voce forte</span> dal giardino.
-</p>
-
-<p>
-Presentat'... Arm!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-tutti s'inginocchiano nel giardino
-e dentro sulla scena;
-anche il Tenente Holtmann
-e il 2º Ufficiale.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_126">[126]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Voce forte</span> c. s. più vicino.
-</p>
-
-<p>
-Presentat'... Arm!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Si avanzano nel giardino monsignor
-Cocle, impartendo la benedizione,
-e il colonnello Müller. Monsignor
-Cocle è vestito da prete, con una
-croce d'oro sul petto e con la stella
-dell'Ordine Costantiniano. Il colonnello
-Müller a capo scoperto
-tiene il keppy, con una mano,
-appoggiato sul fianco. Il Cocle e il
-Müller si presentano sull'uscio
-dì mezzo.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> entra: ha le spalline e la sciabola:
-giunto dinanzi al Cocle, s'inginocchia
-con un ginocchio solo a terra.
-Il Müller fa altrettanto. Il Cocle, benedice.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_127">[127]</span>
-</p>
-
-<h3>SCENA NONA.</h3>
-
-<p class="center marginb">
-<span class="smcap">Ferdinando, Cocle, Müller, Holtmann,
-2º Ufficiale, Gaetano, Carmine, Agnese.</span>
-Nel giardino <span class="smcap">Servi, Contadini, e Soldati.</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> al Cocle.
-</p>
-
-<p>
-Monsignore, vi bacio le mani, e umilmente
-mi prostro, implorando indulgenza
-e perdono.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle.</span>
-</p>
-
-<p>
-Non a me, ma al Signore, che rappresento,
-per suo volere, sebbene indegno!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-sollevandolo.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Io sono. Maestà, il più devoto e sottomesso
-dei vostri sudditi!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-impartisce in giro un'altra benedizione.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Tutti</span> si alzano e si allontanano, meno il Müller,
-il tenente Holtmann e il 2º ufficiale.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_128">[128]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span> a Ferdinando.
-</p>
-
-<p>
-La buona e savia Regina?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Teresa sta à letto, e se raccomanda a
-vuie, Monsignò, perchè possa ottenere 'a
-grazia dalla Madonna del Parto, la venerata
-Schiavotella di Pozzuoli, tanto
-miracolosa!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle.</span>
-</p>
-
-<p>
-Per sua Maestà, rifulgente delle più
-belle virtù e veramente Pia Regina, noi
-abbiamo sempre ottenuto specialissime
-grazie dalla infinita bontà del Signore.
-Egli ha voluto manifestare il suo pieno
-aggradimento, per questa vostra seconda
-unione santificandola con la fecondità,
-che dà tanta gioia e sicurezza alla vostra
-casa.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Volete, Monsignore?... Su... nelle vostre
-camere?...
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_129">[129]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle.</span>
-</p>
-
-<p>
-No, no, mai! Non vi deve recare il
-benché minimo disagio la mia povera
-persona. Ovunque si trova il Re e la
-reggia, ovunque si trova un ministro del
-Signore, è la chiesa...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> a Müller.
-</p>
-
-<p>
-Come gli altri giorni, nessuno può avvicinarsi:
-nemmeno Sua Altezza il principe
-Francesco!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-<span class="smcap">Müller</span> saluta militarmente; parla con i due
-ufficiali, che manda uno a destra e l'altro
-a sinistra, poi richiude i battenti.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_130">[130]</span>
-</p>
-
-<h3>SCENA DECIMA.</h3>
-
-<p class="center marginb">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>, Monsignor <span class="smcap">Cocle, Müller</span>.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> si leva la spada che depone col
-berretto sopra la tavola, si apre la tunica
-sul petto e mostra al Cocle un
-medaglioncino che ha appeso al collo
-con una catenella d'oro.
-</p>
-
-<p>
-Io tengo ccà i due capelli della Madonna
-che voi mi avete ottenuto da
-S. Alfonso. Sempre! Sempe ccà! Non è
-vero, Monsignore? Con questa reliquia,
-sto sicuro contro il terremoto, contro 'a
-jettatura e contro i Fratelli, i Giacobini?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span> alza gli occhi al cielo.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> inquieto.
-</p>
-
-<p>
-Pure co' sta santa reliquia me poterrià
-capità quacche gruosso guaio?
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_131">[131]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle.</span>
-</p>
-
-<p>
-Quella reliquia, Maestà, tiene rivolti
-sopra di voi gli occhi della Beata Vergine;
-voi non dovete mostrarvene indegno,
-trascurando i suoi ammonimenti.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> indicando una poltrona.
-</p>
-
-<p>
-Vulite?... Mi sono già preparato, Monsignore.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle.</span>
-</p>
-
-<p>
-Prima...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-diventa serissimo, come compreso da
-un pensiero mistico, e recitando sottovoce
-un'orazione si alza una falda del
-lungo mantello e la offre al bacio di
-Ferdinando.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> impallidendo.
-</p>
-
-<p>
-Il mantello di Sant'Alfonso?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span> accennando di sì col capo.
-</p>
-
-<p>
-Devo ottenerne nuova forza, per recare
-a voi la salvezza...
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_132">[132]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>.
-</p>
-
-<p>
-Salvezza... dell'anima?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle.</span>
-</p>
-
-<p>
-Salvezza dell'anima, salvezza del regno
-e della vita! Come vostro cugino,
-Luigi XVI.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> indietreggiando con un grido.
-</p>
-
-<p>
-Eh?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span>.
-</p>
-
-<p>
-Il pericolo che correte voi, è ancora
-più grande!... Il Re martire, il cui capo
-mozzato dalla mannaia, rotolò dal palco,
-fra le risate oscene della plebaglia briaca,
-aveva la rivoluzione alle porte della
-reggia... Voi...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>.
-</p>
-
-<p>
-Io? Io?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span>.
-</p>
-
-<p>
-È già entrata qui col tradimento; è
-<span class="pagenum" id="Page_133">[133]</span>
-vicina, accanto a voi e già tiene alzata
-sopra di voi la sua mano lorda di
-sangue.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> tremando, con la voce rotta.
-</p>
-
-<p>
-Confessatemi! Confessatemi! Confessatemi!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span>.
-</p>
-
-<p>
-Ascoltate...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>.
-</p>
-
-<p>
-Confessatemi! Confessatemi! Prima la
-grazia! Sono pieno di peccati! No... no,
-no, non... Non voglio morire in peccato...
-l'inferno...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span>.
-</p>
-
-<p>
-Calmatevi... ascoltate.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> fuori di sè.
-</p>
-
-<p>
-Confessatemi, per Dio!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-spaventato dalla bestemmia, segnandosi.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Perdonatemi! Pietà! L'inferno! L'inferno!...
-L'inferno!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_134">[134]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span> stende le mani e alza gli occhi al
-cielo in atto d'invocazione.
-</p>
-
-<p>
-Sant'Alfonso...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>.
-</p>
-
-<p>
-Sant'Alfonso, ma anche la Madonna
-del Carmine, anche quella ancora più
-miracolosa di Campiglione...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span> avvolge Ferdinando, sempre tremante,
-nel suo mantello, lo conduce con
-sè vicino alla poltrona, siede, fa
-inginocchiare Ferdinando dinanzi a
-lui, recita una breve preghiera e
-lo benedice.
-</p>
-
-<p>
-Calmatevi, raccoglietevi, da bravo, e
-incominciate.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> sempre tremante e convulso; in fretta.
-</p>
-
-<p>
-Ancora... molte volte con la Gnesella...
-La Regina sta malata!... È peccato, ma
-non è adulterio, vero? È adulterio soltanto
-quando si è colti sul fatto e con
-persone della nostra condizione, vero?
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_135">[135]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span>.
-</p>
-
-<p>
-Procurate di non aggravare il peccato
-con lo scandalo!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>.
-</p>
-
-<p>
-No, no, no! Scandalo mai! Ho fatto
-velare la nudità delle statue... Coprire
-le nudità dei quadri...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span>.
-</p>
-
-<p>
-E poi? Avanti!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>.
-</p>
-
-<p>
-Ho peccato ancora gravemente di avarizia
-contro gli interessi dello Stato...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span>.
-</p>
-
-<p>
-Offrite in espiazione alla nostra santa
-Mendica, alla chiesa, non le promesse,
-ma le prove del vostro ravvedimento.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>.
-</p>
-
-<p>
-Per l'offerta mi farò consigliare da voi
-stesso, Monsignò...
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_136">[136]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span>.
-</p>
-
-<p>
-E poi?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> china il capo con un gemito.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span> più forte.
-</p>
-
-<p>
-E poi?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> precipitosamente.
-</p>
-
-<p>
-Dico bugie, ogni giorno, sempre.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span>.
-</p>
-
-<p>
-Per scherzo? A fin di bene o dettate
-da mal animo?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>.
-</p>
-
-<p>
-Nu poco... d'ogne qualità!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span>.
-</p>
-
-<p>
-Ricordate: il peccato della bugia è
-tanto più grave, quanto meno, la bugia
-che dite, può esservi utile. E poi?
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_137">[137]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> fa un sospiro.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span>.
-</p>
-
-<p>
-E poi?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>.
-</p>
-
-<p>
-Ah, Monsignore!... Monsignò!... Io non
-so se è nu peccato... spesso spesso mi
-pare che... Quando sono calmo, tranquillo...
-no, ma... certi giorni, ho paura...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-balbettando
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Ho paura! Ho paura! L'avevo giurato...
-poi... ho mancato! L'avevo giurato alla
-povera Maria Cristina, al letto di morte...
-«Sangue no! Sangue no!» Li vedo, li
-vedo, Monsignò... Li vedo... i petti squarciati
-dalle palle... gli occhi vitrei... le
-bocche contorte... giovani... vecchi...
-donne... adolescenti... Monsignore... Monsignò!
-Oh, tutti quei morti! Tutti uniti!
-Tutti insieme, tutti addosso! È orribile.
-Mi soffocano!... E poi lei!... Mia moglie...
-Maria Cristina... «Sangue no!» Lo avevo
-giurato! Sangue no! Mi pento! Mi pento!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_138">[138]</span>
-</p>
-
-<p>
-Mi sono pentito! Ho posto un limite alle
-condanne! Sì, sì! Spenta la ribellione
-della Sicilia, quando si trattò di domare
-i moti degli Abruzzi, delle Calabrie, ho
-imposto io, ho telegrafato io ai giudici
-delle Commissioni militari, di non fucilarne
-impiccarne mai più di dieci...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span>.
-</p>
-
-<p>
-E non mai meno di sei!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> singhiozzando, abbandona il capo
-sulle ginocchia di Cocle.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span> dopo aver guardato con occhio freddo
-e sarcastico Ferdinando.
-</p>
-
-<p>
-Maria Cristina di Savoia, era un'anima
-troppo mite, troppo debole; era nata
-per il monastero, non per il trono, e
-le erano ignoti gli obblighi impellenti,
-i gravi doveri dei sovrani.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>.
-</p>
-
-<p>
-Infatti... È volata subito in paradiso!...
-È una santa! Ma una santa, che ho contro
-di me!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_139">[139]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span> scrollando il capo.
-</p>
-
-<p>
-Santo non potrà mai essere chi non è
-stato forte contro i nemici della religione!
-Dio, il Re dei Cieli, non ha pur dato
-agli stessi suoi angeli, i più eccelsi custodi
-della sua gloria, le spade lunghe e
-fiammeggianti? Maria Cristina di Savoia,
-è stata santificata da quegli stessi preti,
-perversi e bestemmiatori, che hanno fatto
-Papa e ingannano Pio IX! Pregate, Maestà,
-per l'anima di Maria Cristina, pregate
-perchè un miracolo dello Spirito
-Santo apra gli occhi al nuovo Pontefice!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> afferrando una mano al Cocle
-e baciandola con grande trasporto.
-</p>
-
-<p>
-Potete assolvermi? Potrete assolvermi,
-Monsignò?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span> gravemente.
-</p>
-
-<p>
-Nell'atto di firmare una condanna di
-morte, sentite in voi l'uomo che si vendica,
-oppure il re costretto a punire?
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_140">[140]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> vivamente.
-</p>
-
-<p>
-Il re! Il re!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle.</span>
-</p>
-
-<p>
-Allora, non c'è peccato!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-alzandosi di un balzo, con un grido di gioia.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Sono innocente, Monsignore, so' innocente?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span> restando sempre seduto, e prendendolo
-per una mano, lo fa di nuovo inginocchiare.
-</p>
-
-<p>
-Raccoglietevi... e poi?...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>.
-</p>
-
-<p>
-Ditemi voi, subito, chi mi tradisce?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span>.
-</p>
-
-<p>
-E poi? E poi?
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_141">[141]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> in fretta.
-</p>
-
-<p>
-La collera... L'ira... peccati veniali!...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span> severo.
-</p>
-
-<p>
-L'ira? È ciò che offende di più l'Agnello
-Divino.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>.
-</p>
-
-<p>
-Qualche piccolo mancamento di gola...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span>.
-</p>
-
-<p>
-Ma la gola, disgraziato, è tra i peccati
-più bestiali! Vi fa perdere insieme
-la salute dell'anima e la salute del corpo
-e vi affretta la morte con i tormenti e lo
-stridore dell'inferno!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> fa un atto di terrore.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span>.
-</p>
-
-<p>
-Per otto giorni, eviterete qualunque
-cibo e bevanda che possa solleticare il
-vostro gusto.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_142">[142]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> umilmente.
-</p>
-
-<p>
-Sì, Monsignore...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle.</span>
-</p>
-
-<p>
-Recitate con me un atto di contrizione
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-si raccoglie, recitando la preghiera
-a voce sommessa, poi benedice
-Ferdinando a mezza voce.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-<i>Ego te absolvo...</i>
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Le altre parole si perdono fra le sue
-labbra. Si alzano tutti e due insieme:
-il Cocle, subito, leva il mantello a Ferdinando
-e lo depone sulla poltrona,
-dopo di averlo baciato e averlo fatto
-baciare al Re.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> prorompendo.
-</p>
-
-<p>
-Parlate! Parlate! Tutto! Parlate voi
-adesso, senza esitanze! Ve lo comando,
-sono il vostro re!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-cambiando, abbracciandolo.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Siete il mio conforto, il mio amico, l'amico
-mio più caro!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_143">[143]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span> con ironia.
-</p>
-
-<p>
-Prego per voi, e veglio su di voi, ma
-non sono io! È il conte Verolengo il
-vostro amico!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>.
-</p>
-
-<p>
-Chillo è 'u seccatore mio!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span> fissa, scruta Ferdinando.
-</p>
-
-<p>
-Oggi stesso?... E stato qui?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>.
-</p>
-
-<p>
-Io non l'ho ricevuto! Non gli ho dato
-udienza! Non l'ho visto!... Dunque? Dunque?
-Il tradimento? Che tradimento?
-Chi mi tradisce?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span>.
-</p>
-
-<p>
-Proprio quelli stessi che mi vogliono
-allontanare da voi! Bandire, scacciare
-dal regno! I miei... i nostri nemici, sempre
-più temerari!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_144">[144]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-più sicuro di sè e a sua volta ironico.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Ah! ah! per questo, allora, mi avete
-onorato delle vostre tanto gradite premure,
-Monsignore; pecchè nu pericolo o
-state pè passa vuie, non io!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span> gli ferma il riso con un'occhiata.
-</p>
-
-<p>
-Una vasta congiura militare... Vogliono
-impadronirsi di voi, domani notte, mentre
-vi recate in espiazione alla Chiesa
-dei Miracoli...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> di nuovo impaurito.
-</p>
-
-<p>
-Come avete saputo? Scoperto?...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span>.
-</p>
-
-<p>
-L'ho saputo in tempo. Basta, Maestà!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-mettendosi una mano prima sulla
-bocca, poi sul petto.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Segreto di confessione.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>.
-</p>
-
-<p>
-Chi? Chi? I complici? I complici?
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_145">[145]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span>.
-</p>
-
-<p>
-Molti ufficiali superiori, tra cui un generale.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> violento.
-</p>
-
-<p>
-L'esercito! Tutti Murattiani!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span>.
-</p>
-
-<p>
-E il marchese Rosalis di Milano, sotto
-il falso nome di maestro Savoldi!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>.
-</p>
-
-<p>
-Il maestro della prima donna?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span>.
-</p>
-
-<p>
-Ma la mente che dirige, il braccio che
-deve colpire, è l'istitutore del Principe
-ereditario, la creatura del Verolengo!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>.
-</p>
-
-<p>
-L'Alliana?
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_146">[146]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span>.
-</p>
-
-<p>
-Il capitano Alliana!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> chiamando.
-</p>
-
-<p>
-Colonnello Müller! Colon...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span> fermandogli le parole.
-</p>
-
-<p>
-Che cosa volete fare?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>.
-</p>
-
-<p>
-Arrestarlo! Subito!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span>.
-</p>
-
-<p>
-L'Alliana non ci sfugge più; ma un'imprudenza
-potrebbe salvare gli altri, i
-lontani...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>.
-</p>
-
-<p>
-Del Carretto? Il Marchese Del Carretto!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span>.
-</p>
-
-<p>
-Del Carretto, no! Non potete più fidarvene!
-<span class="pagenum" id="Page_147">[147]</span>
-Ve lo prova questa cospirazione:
-o non sa, ed è un inetto, o sa, e allora tradisce...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>.
-</p>
-
-<p>
-Il mio ministro?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span>.
-</p>
-
-<p>
-L'antico carbonaro, fornica coi liberali!
-Se ci sono fratelli, i più...
-venerabili saranno salvati in tempo.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>.
-</p>
-
-<p>
-Ma è il mio ministro! La Polizia è
-nelle sue mani!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span>.
-</p>
-
-<p>
-Appunto per ciò! Non arresti che facciano
-chiasso. Il processo vero, che deve
-svelare tutto, si farà qui, questa notte
-stessa, sorprendendo i colpevoli nel sonno.
-Voi, Maestà, io, il colonnello Müller, il
-barone di Battifarno, che vi ha già dato
-prova di tanta devozione! Dopo, per il
-<span class="pagenum" id="Page_148">[148]</span>
-processo, pro forma, e la condanna, la
-Commissione di guerra.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>.
-</p>
-
-<p>
-Qui? Sono qui?... L'Alliana... e poi?
-Chi altro?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span>.
-</p>
-
-<p>
-Il Giglio d'Oro, il nido degli amori di
-quelle donne...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>.
-</p>
-
-<p>
-'A cantante e 'a sorella?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span>.
-</p>
-
-<p>
-Era il covo della cospirazione. Quelle
-donne devono saper molto. Tutto!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-alzando gli occhi al cielo.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Sono stato illuminato nel mio consiglio!
-Le abbiamo qui... sotto mano... Il marchese
-Rosalis, si recava anche di notte,
-segretamente, al Giglio d'Oro... col capitano
-Alliana.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_149">[149]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>.
-</p>
-
-<p>
-L'Alliana? Col Rosalis?...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span>.
-</p>
-
-<p>
-Il Rosalis, non più il Savoldi maestro
-di musica! Il Rosalis travestito, con gli
-occhiali, spacciandosi per un tedesco, per
-un impresario di Vienna. Delle due donne,
-una, è l'amante del Savoldi, l'altra, la
-più giovine, del capitano Alliana. Ed ora
-scacciatemi pure, Maestà, con gli altri
-religiosi del mio Ordine, e chiamate il
-Del Carretto!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> implorando.
-</p>
-
-<p>
-Nun me lasciate, Monsignò! Nun me
-lasciate!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span>.
-</p>
-
-<p>
-Largite, voi pure, un'ampia amnistia pei
-delitti politici, come quella di Pio IX; — tutti
-l'hanno encomiata, persino il Gran
-<span class="pagenum" id="Page_150">[150]</span>
-Sultano! — Fate concessioni, date costituzioni,
-come Carlo Alberto...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-non più ironico, minaccioso.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-e come Luigi XVI aprite le porte della
-Reggia alle nuove idee e ai nuovi ideali
-di libertà... e vi entrerà scamiciata, feroce,
-la violenza della piazza! È recente
-la storia, ed è storia della vostra famiglia!
-Se non sapete essere re, e Dio ve
-ne punirà con l'inferno, siate uomo! Avete...
-una moglie... delle figlie... Guardate dinanzi
-a voi, quel cadavere ignudo informe
-di donna... Guardate come... quale
-scempio ne hanno fatto!... È il cadavere
-di una vostra parente...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-piano all'orecchio.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Non era una vostra parente, la principessa
-di Lamballe?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> si precipita sulla tavola, cadendo con
-le due mani sulla spada. Ha i capelli
-irti; è pazzo di terrore.
-</p>
-
-<p>
-Colonnello Müller! Colonnello Müller!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Si apre la porta del giardino; si
-<span class="pagenum" id="Page_151">[151]</span>
-presenta sull'uscio il colonnello
-<span class="smcap">Müller</span>. Gli altri due ufficiali,
-restano di guardia, più in fondo.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> si calma a poco a poco, e fa cenno
-al Müller di avvicinarsi.
-</p>
-
-<p>
-Avvicinatevi, colonnello... Viene ccà.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Müller</span> si avanza: fa il saluto militare.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> ride, ma le gambe gli tremano:
-sottovoce.
-</p>
-
-<p>
-Stanotte, ma bada,
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-indica silenzio.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-guai! Tutto il reggimento sotto le armi...
-pronto. Io e Monsignore avremo bisogno
-di te, questa notte... e dei tuoi bravi
-soldati!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-sorridendo.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Prepariamo nu scherzo grazioso ai nostri,
-cari amici!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-sghignazzata.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Aje capito? Và!...
-</p>
-
-<p class="pad2 center large">
-<span class="smcap">Fine dell'atto secondo.</span>
-</p>
-
-<div class="chapter">
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_153">[153]</span>
-</p>
-
-<h2 id="atto3">ATTO TERZO.</h2>
-
-<div class="blockquote">
-<p>
-Nel Palazzo Reale di Caserta: l'alcova e la camera
-da letto di Rosalia. In fondo, a sinistra, un uscio a
-vetri e tendine trasparenti. A destra, un uscio e una
-finestra.
-</p>
-</div>
-</div>
-
-<h3>SCENA PRIMA.</h3>
-
-<div class="blockquote">
-<p>
-<span class="smcap">Rosalia</span> e <span class="smcap">Fannya</span> sono dinanzi allo specchio
-della toelette; si acconciano i capelli per
-la notte.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> appena alzato il sipario, si udrà una
-lunga e allegra risata di Fannya, che
-fa scorrere tra le mani, lisciandoli e
-pettinandoli, i capelli di Rosalia.
-</p>
-
-<p>
-Ah! Ah! Ah!... Un capello bianco!...
-Sì! Sì! Guardalo!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-glielo fa vedere tra due dita: sottovoce
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Non si può più passare per mia sorella.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_154">[154]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> sorridendo.
-</p>
-
-<p>
-Cerca bene! Ce ne sarà più d'uno!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> arrabbiandosi.
-</p>
-
-<p>
-No, invece!... E anche questo non è
-bianco! È soltanto più chiaro!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Hai paura di avermi dato un grande
-dolore con la tua scoperta?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span>.
-</p>
-
-<p>
-A te no, e a me, sì!... Perchè per me
-tu sei la cosa più bella che ci sia al
-mondo!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Rosalia sorride sempre scrollando il capo.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span>.
-</p>
-
-<p>
-Sì, bella, bella! E mamma, mamma,
-mamma!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-stringendola e baciandola con passione.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Dio; che bisogno di dirti mamma! E
-<span class="pagenum" id="Page_155">[155]</span>
-come mi secca quel sorella! Sorella! è
-così poco in confronto di mamma!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-le dà un altro bacio.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Mamma!... Mia!.,.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-accarezzandola
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Come mi piaci! Che bei capelli! Che
-begli occhi!.. Che bella bocca!.. Che
-bel naso!... Sì! Sì! Hai un naso che è
-un amore!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-glielo bacia.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Cara!... Ti piaccio tanto, perchè sono
-la tua mamma!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span>.
-</p>
-
-<p>
-E per questo sei bella!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-indicandole lo specchio con graziosa civetteria
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Guarda anche me, là dentro... Ti par possibile
-che io possa essere la figlia... di
-una mamma brutta?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> ridendo si fa sedere Fannya sulle ginocchia,
-pettinandola lei.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_156">[156]</span>
-</p>
-
-<p>
-Per punire la tua vanità, ti ricorderò
-anche domani questo che mi hai detto.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-Ho detto?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-La «cosa» che al mondo ti piace di
-più, sono io!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-Domani, dopo, sempre!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> ammiccando dell'occhio, e accennando
-col capo verso la finestra.
-</p>
-
-<p>
-E... quello là?... Il capitano?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-Il capitano?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Se sono io... non è più lui; ricordati!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-Già... se sei tu...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-con un grosso e comico sospiro.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Sei famosa per far domande imbarazzanti!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_157">[157]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Pazienza questo, ma è a lui... che vuoi
-anche più bene!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> crucciata.
-</p>
-
-<p>
-No!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Proprio... no?...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span>
-</p>
-
-<p>
-Cattiva! Sei cattiva!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Amalo! Amalo!... Lo amo anch'io perchè
-lo ami!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> di nuovo sorridendo.
-</p>
-
-<p>
-E perchè... mi ama!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-fa per trascinare Rosalia verso la finestra.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Andiamo a vedere.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-No, basta! A furia di farmi ammirare
-la luna a quella finestra...
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_158">[158]</span>
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-guarda l'orologio della caminiera.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-sono quasi le due!... Cara, si va subito
-a letto!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> c. s.
-</p>
-
-<p>
-Andiamo a vedere se la sua finestra
-è chiusa, se è tutto bujo, se dorme e
-allora... pazienza!... Andremo a dormire
-anche noi!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-vanno alla finestra.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Vedi?... Tutto chiuso e tutto bujo!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> con disappunto.
-</p>
-
-<p>
-Tutto bujo!... Dorme, il professore!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Dunque, anche noi si fa altrettanto...
-A letto!...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> appoggiandosi alla finestra.
-</p>
-
-<p>
-Che bella voce avevi, stasera!... E il
-<span class="pagenum" id="Page_159">[159]</span>
-Re, quanti complimenti! Vedrai... dopo
-le feste del Presepio, ti fa... cavaliere!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-A letto! A letto!... Non sei abituata
-a far tardi!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> rassegnata, guarda sempre verso la
-finestra mentre Rosalia cerca di condurla
-verso l'alcova. — A un tratto,
-con un grido di gioia
-</p>
-
-<p>
-C'è il lume!... La finestra è illuminata!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-si scioglie vivamente da Rosalia e torna
-di corsa alla finestra. A questo
-punto, si vedranno passare dietro
-ai vetri dell'uscio a sinistra, alcuni
-soldati svizzeri col fucile.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> guardando con Fannya dalla finestra,
-naturalmente.
-</p>
-
-<p>
-Quanti soldati nel cortile! Ad ogni
-uscio, un soldato di guardia!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span>
-</p>
-
-<p>
-Si vede che nella casa dei re il sonno
-scappa facilmente.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_160">[160]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> con una prima, vaga inquietudine.
-</p>
-
-<p>
-E Alberto? Sarà rimasto a Caserta,
-o sarà ritornato a Napoli?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-Il babbo ha detto che ritornava a
-Napoli.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Ma... quei soldati?... Li vedi laggiù...
-in fondo?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-Ci sarà il cambio della guardia! Laggiù,
-in fondo, c'è lo scalone della Biblioteca!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> a mano a mano più inquieta.
-</p>
-
-<p>
-Sopra la Biblioteca, ci sta l'Alliana?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> ridendo.
-</p>
-
-<p>
-È naturale!... Il professore dorme sui
-libri.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> sempre c. s.
-</p>
-
-<p>
-Non cambiano la guardia!... Si allontanano...
-con un uomo... guarda!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_161">[161]</span>
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-voltandosi dinanzi alla finestra
-per impedire a Fannya di
-avvicinarsi.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-No!... Non guardare!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> cominciando pure a spaventarsi.
-</p>
-
-<p>
-Perchè?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> calmandosi.
-</p>
-
-<p>
-Impossibile!... Così lontano!... È stata
-un'impressione... strana...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-Che impressione?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Mi è parso di vedere in mezzo ai soldati
-un ufficiale arrestato...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-Vincenzo!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Ti giuro! È stata un'impressione! Una
-allucinazione...
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_162">[162]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-Voglio vedere...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Guarda; non c'è più nessuno!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-per tranquillarla.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-E guarda la finestra del tuo Vincenzo!..
-È sempre illuminata!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> torna a sorridere.
-</p>
-
-<p>
-Sì! È vero!... Che spavento ho avuto!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-prende una mano di Rosalia:
-la stringe contro il petto.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Senti il mio cuore... Come batte!...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-torna a spaventarsi.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Mamma!... Mamma!... Anche la nostra
-finestra è aperta... è illuminata!... Perchè
-Vincenzo non apre la sua?... Perchè
-non si fa vedere?... Ah mio Dio, mio
-Dio! E non poter gridare! E non poterlo
-chiamare!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-risoluta, senza lacrime.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_163">[163]</span>
-</p>
-
-<p>
-È successo qualche cosa, lo sento! È
-successa una disgrazia!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-tremante, va cercando per la
-stanza, trova, prende una
-sciarpa, si avvolge il capo:
-tutto ciò mentre segue il dialogo.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Andiamo giù! Voglio andar giù!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> pure tremando, balbettando.
-</p>
-
-<p>
-A che fare?...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-Per sapere... interrogare....
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Interrogare... chi?...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-I soldati... qualche ufficiale...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-si appressano all'uscio a destra, lo
-aprono: si presenta il Tenente Holtmann:
-le due donne indietreggiano:
-Fannya sola dà un grido, avvinghiandosi
-stretta al collo di Rosalia.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_164">[164]</span>
-</p>
-
-<h3>SCENA SECONDA.</h3>
-
-<p class="center marginb">
-<span class="smcap">Rosalia, Fannya,</span> il tenente <span class="smcap">Holtmann</span>;
-poi il colonnello <span class="smcap">Müller.</span>
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-<span class="smcap">Rosalia</span> dopo un momento, ritrova la forza,
-non la voce, e fa ancora un passo
-verso l'uscio.
-</p>
-</div>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-<span class="smcap">Holtmann</span> rimane immobile, serio, impedendole
-l'uscita: a questo punto,
-si sente il rumore di vari calci
-di fucile che si mettono contemporaneamente
-al pied'arm.
-</p>
-</div>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-<span class="smcap">Müller</span> entra; dall'uscio a vetri con le tendine
-trasparenti, si scorgono alcuni
-soldati svizzeri.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> al Müller, con impeto.
-</p>
-
-<p>
-Qui?... In camera nostra?..
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Müller.</span>
-</p>
-
-<p>
-Ordine di Sua Maestà.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_165">[165]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> fa un movimento di terrore stringendosi
-di più al collo di Rosalia.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> con fierezza.
-</p>
-
-<p>
-Non temere! Siamo ospiti del Re! Abbiamo
-accettato, con fiducia, l'onore di
-un suo invito... Tutto ciò è incomprensibile
-ma...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-con angoscia.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Parlate!... Spiegatevi!...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-di nuovo a Fannya tenendola sempre abbracciata.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Siamo ospiti del Re! Non abbiamo nulla
-da temere!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Il tenente <span class="smcap">Holtmann</span> e il <span class="smcap">Müller</span>
-salutano militarmente.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_166">[166]</span>
-</p>
-
-<h3>SCENA TERZA.</h3>
-
-<p class="center marginb">
-Entrano <span class="smcap">Ferdinando</span>, monsignor <span class="smcap">Cocle</span>
-e il <span class="smcap">Battifarno</span>.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Appunto, madama Rosalia...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-fa una leggera risatina.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Potete stare sicura!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-Il Re! Il Re!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-si stacca da Rosalia e fa un passo verso
-Ferdinando, rasserenandosi.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Pe' quatto pazze che vonno fa' fracasso...
-non si pò dormì, stanotte: ma
-co' na cura... nu poco energica, ci lasceranno
-in pace! Non vi avrei incomodate,
-madame, se non foste state alzate voi
-<span class="pagenum" id="Page_167">[167]</span>
-pure. Forse la fatica della prova, della
-serata, il trionfo?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> sempre in grande orgasmo.
-</p>
-
-<p>
-La bontà vostra, Maestà, mi dà coraggio...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span>.
-</p>
-
-<p>
-Ci dà tanto coraggio...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span>.
-</p>
-
-<p>
-Ditemi, Maestà, quali ordini furono
-dati... perchè...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-le si ferma la parola in gola, vedendo
-entrare il Cocle e il Battifarno.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> nobilmente cortese.
-</p>
-
-<p>
-Voi, madama Rosalia, potete dare a
-questi signori... alcune dilucidazioni indispensabili
-perchè tutti i pazzi più pericolosi
-possano essere chiusi dinto 'a
-pazzaria — dinto 'u manicomio.&nbsp;—
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-risata plebea.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-E nisciuno pozza scappà!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_168">[168]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> che alla vista di Cocle, che la fissa
-con dolcezza, si è di nuovo stretta
-a Rosalia impaurita.
-</p>
-
-<p>
-Chi è? Chi è?...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> pallidissima, fissa in Ferdinando, senza
-rispondere.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> con asprezza e ironia.
-</p>
-
-<p>
-Monsignor Cocle, madama, anzi... madamigella!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-scambia un'occhiata d'intelligenza con
-il Cocle, poi torna a ridere.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Sta piccerella nun deve avè molta pratica
-coi Monsignori, con gli uomini di
-Chiesa! Ah! Ah! Essa tene pure nu nome
-d'opera!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span> con dolcezza.
-</p>
-
-<p>
-Il mio abito, signorina, non deve mettervi
-soggezione; è l'abito di un povero
-prete: non rappresenta che l'umiltà e
-l'indulgenza.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_169">[169]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> attratta dal sorriso, dalla soavità
-del Cocle, fa un passo verso di
-lui, poi, torna istintivamente vicino
-a Rosalia dicendole sottovoce,
-con terrore.
-</p>
-
-<p>
-Che vogliono da noi? Perchè i soldati?
-E Vincenzo?...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span>. Tiene gli occhi sempre fissi in
-Ferdinando e nel Cocle; per far
-tacere Fannya, le preme dolcemente
-il capo contro il petto chiudendole
-così anche la bocca.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Assèttate, Battifarno!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-con un inchino
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Accomodatevi, Monsignore!... Sedete,
-belle... madame!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-con mezzo sbadiglio, fingendo di aver
-sonno, ma strizzando l'occhio al Cocle.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Facimmo subbeto e po' ce ne jammo tutte
-a dormì!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_170">[170]</span>
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Il Battifarno, mentre segue il dialogo
-fra il Cocle a Rosalia, cerca e trova
-un piccolo ed elegante calamaio che
-pone sopra un tavolino; siede, leva
-di tasca alcune carte che pone pure
-sul tavolino: sta attentissimo alle risposte
-di Rosalia e di Fannya e le
-scrive. Ferdinando si caccia il berretto
-in testa, perchè sente freddo,
-si sdraia nell'angolo del canapè, le
-gambe accavallate e battendo leggermente
-col frustino sui cuscini. Il Müller
-resta sempre ritto, immobile accanto
-all'uscio.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span> spingendo una poltrona dinanzi a Rosalia.
-</p>
-
-<p>
-Accomodatevi!... La bontà di Sua Maestà,
-ce lo permette!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> sempre tenendo Fannya abbracciata.
-</p>
-
-<p>
-Che cosa si vuol sapere da noi?...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span> con una grande soavità di modi e di voce.
-</p>
-
-<p>
-I buoni... credono facilmente alla bontà
-e alla sincerità degli altri, tanto più che
-la cattiveria e la perfidia si travestono
-con le più belle apparenze.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_171">[171]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> e <span class="smcap">Fannya</span> fissano il Cocle sempre più
-pallide e atterrite credendo ch'egli
-voglia alludere all'Alliana.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle.</span>
-</p>
-
-<p>
-Tra i vostri migliori amici... uno appunto
-vi ha ingannate, ha carpita la vostra
-amicizia e la vostra buona fede...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> c. s.
-</p>
-
-<p>
-Chi?...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle.</span>
-</p>
-
-<p>
-Facendosi credere onesto... leale... ed
-essendo un perverso...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Chi?... Chi?...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle.</span>
-</p>
-
-<p>
-Non... riuscite a indovinare?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> vivamente.
-</p>
-
-<p>
-No!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_172">[172]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span> sorridendo, ma studiandola.
-</p>
-
-<p>
-È il... vostro... maestro...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> con un grido di gioia perchè non
-si tratta dell'Alliana.
-</p>
-
-<p>
-Ah! il Savoldi!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> c. s.
-</p>
-
-<p>
-Il maestro!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-a Rosalia, sottovoce.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Si tratta del maestro!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle.</span>
-</p>
-
-<p>
-Non vi fa maraviglia la scoperta?...
-Anzi sapevate, dunque, che questo Savoldi,
-è un... esaltato... un pericoloso?...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> fuori di sè.
-</p>
-
-<p>
-Sì!...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-subito
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Cioè no... No! No! No! Io non so!...
-Io non so!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_173">[173]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno</span> scrive.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle.</span>
-</p>
-
-<p>
-Buona signora... A fin di bene, s'intende,
-ma ingannandovi anche in questo,
-voi non ci dite, adesso, la verità...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-rivolgendosi anche a Fannya
-</p>
-</div>
-
-<p>
-A Milano, il maestro Savoldi..., — non
-solamente voi, ma lo sappiamo tutti,
-ormai, — ha un altro nome e l'egregio
-direttore d'orchestra, esercita un'altra
-professione: si chiama il Marchese Rosalis,
-e fa...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-sorridendo
-</p>
-</div>
-
-<p>
-niente!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Il Savoldi?... Marchese Rosalis? Non
-l'abbiamo mai saputo! Non è vero,
-Fannya?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> fissa la madre: non sa rispondere
-una bugia.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span> accennando col capo e ammiccando
-anche con gli occhi, bonariamente.
-</p>
-
-<p>
-Sì... sì...
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_174">[174]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> fa un cenno d'impazienza al
-Battifarno.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno</span> aspro, risoluto.
-</p>
-
-<p>
-Sì! Voi conoscete il suo vero nome;
-il... falso maestro Savoldi, me lo ha detto
-e confermato egli stesso, poco fa, nel carcere
-di Santa Maria Apparente, dove è
-stato tradotto.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> e <span class="smcap">Fannya</span> si stringono l'una all'altra
-con un atto di terrore.
-</p>
-
-<p>
-In carcere?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-Il maestro?... Il povero maestro?...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno.</span>
-</p>
-
-<p>
-Devo leggere la sua deposizione?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle.</span>
-</p>
-
-<p>
-Così è; e come voi foste tratta in inganno,
-altri furono ingannati e traviati.
-E fra questi...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-con un sospiro
-</p>
-</div>
-
-<p>
-anche il capitano Alliana.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_175">[175]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Alliana?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-Vincenzo?...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-<span class="smcap">Cocle</span> accenna dolorosamente di sì,
-poi scambia un'occhiata d'intelligenza
-con Ferdinando, mentre
-il Battifarno continua a interrogare.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno.</span>
-</p>
-
-<p>
-Il capitano Alliana, veniva al Giglio
-d'Oro col sedicente Savoldi... in grande
-segreto?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Non è vero...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-Mai! Col maestro mai!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-sottovoce a Rosalia
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Vincenzo veniva col papà! Diciamo che
-veniva col papà.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_176">[176]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno</span> duramente.
-</p>
-
-<p>
-Parlate con me, non con vostra sorella
-e avvicinatevi!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> impaurita si scosta da Rosalia.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno.</span>
-</p>
-
-<p>
-Il maestro Savoldi si recava al Giglio
-d'Oro, travestito, col capitano Alliana!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> negando col capo.
-</p>
-
-<p>
-Giuro! Giuro!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-a Rosalia, c. s.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Bisogna dir tutto, diciamo tutto!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> a Fannya, sottovoce.
-</p>
-
-<p>
-No! No! No! Per amor del cielo, no!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> con ira brutale a Rosalia.
-</p>
-
-<p>
-State zitta, voi! Risponda soltanto chi
-è interrogato.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_177">[177]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno</span> violento.
-</p>
-
-<p>
-E non negate, non giurate e non cercate
-di mentire!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-battendo sulle carte
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Qui, è qui, scritta, la verità! Il capitano
-Alliana, veniva la notte, tardi, al vostro
-albergo, quando di nascosto, per cospirare,
-ci veniva anche il Savoldi.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> continua a negare con i cenni del
-capo e con la mano.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno</span> continuando.
-</p>
-
-<p>
-Il falso Savoldi, travestito, spacciandosi
-per un impresario tedesco, per un impresario
-di Vienna!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-Non è vero! Non è vero!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-con un grido straziante.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Non è vero!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-rivolgendosi al Cocle con le mani giunte.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Ah Monsignore!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-supplicando Ferdinando.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_178">[178]</span>
-</p>
-
-<p>
-E voi!... Eravate così buono!... Tornate
-buono! Vi hanno ingannato! Vincenzo
-non veniva col Savoldi, non è mai venuto
-col Savoldi!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno</span> battendo ancora sulle carte
-con una risata sardonica.
-</p>
-
-<p>
-È qui, qui, qui! È scritto qui!...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-Veniva col mio papà! Era il mio papà,
-che veniva di notte, di nascosto, travestito
-con Vincenzo! Non veniva per cospirare!
-Veniva per me! Perchè a Napoli,
-non lo si doveva sapere!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-indicando Rosalia.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Non è mia sorella! È la mia mamma!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno.</span>
-</p>
-
-<p>
-Vostro padre?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Chi?
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_179">[179]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-L'ho detto! L'ho detto! Ho detto
-tutto!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle.</span>
-</p>
-
-<p>
-Il conte di Verolengo?...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> con impeto.
-</p>
-
-<p>
-Verolengo?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span> attentissimo a Fannya e a Rosalia,
-lo trattiene con la mano.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-Non ha potuto sposare la mamma....
-Non può sposarla...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-un nodo le spezza le parole.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-per...chè...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-scoppia in pianto buttandosi fra
-le braccia di Rosalia.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Ma è il mio papà, è il mio papà, è il
-mio papà!...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> nasconde il viso baciando
-i capelli di Fannya.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_180">[180]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno</span> scrive.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span> con intenzione a Ferdinando.
-</p>
-
-<p>
-Anche lui allora... il Verolengo?...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-'U seccatore della giustizia e della
-morale!... Tene na concubina e na bastarda
-'u Bajardo Piemontese!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle.</span>
-</p>
-
-<p>
-Anche lui del complotto! Tra i complici!
-Uno la madre e l'altro la figlia,
-da buoni... fratelli...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Anche il Verolengo...?
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-tra sè, mentre il Cocle lo scruta
-attentamente.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Allora... con me...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-fa la solita mimica con la mano
-accennando alla confederazione.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Era tutta 'na finzione? Tira 'nnanze,
-Battifarno, e vai fino in fondo, senza
-riguardi. Presto!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_181">[181]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno.</span>
-</p>
-
-<p>
-Fannya Mirabella, avvicinatevi!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Fannya, fa un passo esitando.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Avete dunque confessato che il conte di
-Verolengo, è vostro padre. — Sta bene. — Ora
-dite quali rapporti esistevano fra
-il conte di Verolengo e il vostro amante,
-il capitano barone Vincenzo Alliana.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> alla parola «amante» nasconde la
-faccia contro il petto di Rosalia.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> con impeto.
-</p>
-
-<p>
-Io sono l'amante, perchè non posso
-essere che l'amante, del conte Verolengo,
-ma mia figlia è la fidanzata del capitano
-Alliana!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno.</span>
-</p>
-
-<p>
-Questo poco preme. Risponda chi è interrogato.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-Mia figlia?... Che cosa volete che possa
-<span class="pagenum" id="Page_182">[182]</span>
-sapere? Che possa rispondere? Io, dirò
-tutto quello che so, ma prima... Voi,
-Maestà, ditemi, voi, Maestà, che si fa
-qui? Che si vuol fare qui? Che cosa si
-pretende da noi, da due donne sole,
-sorprese, spaventate?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> con burbanza sprezzante.
-</p>
-
-<p>
-Tira 'nnanze, Battifarno!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-mentre segue il dialogo, leva di
-tasca un portasigari, sceglie un sigaro,
-lo spezza, lo accende a una
-candela e fuma.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno.</span>
-</p>
-
-<p>
-Fannya Mirabella, avvicinatevi; voi
-sola.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> si tiene avvinghiata a Rosalia.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno</span> fa un cenno al Müller, borbottando
-qualche parola in tedesco;
-non si capisce che: Holtmann.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Müller</span> apre l'uscio a destra e chiama
-a mezza voce.
-</p>
-
-<p>
-Tenente Holtmann!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_183">[183]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Holtmann</span> entra e saluta militarmente.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Müller</span> gli borbotta qualche parola in tedesco,
-indicando Rosalia e Fannya che, atterrite
-si stringono l'una all'altra
-più strettamente.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Holtmann</span> avvicinandosi a Rosalia, le fa
-un cenno, indicandole un uscio a
-sinistra.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> torva, fremente.
-</p>
-
-<p>
-Con mia figlia!... Resto con mia figlia!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Holtmann</span> l'afferra per un braccio.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> cercando di allontanarlo.
-</p>
-
-<p>
-La mamma! La mia mamma! Lasciate
-la mia mamma!...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> contro Ferdinando che le volta le
-spalle, e che si mostra indispettito
-contro il sigaro che non si accende.
-</p>
-
-<p>
-Io sono qui, perchè invitata da voi,
-perchè pregata da voi, e sono una donna,
-<span class="pagenum" id="Page_184">[184]</span>
-in casa vostra, ospite vostra; ma se questo
-non tocca la lealtà, il punto d'onore del
-Re di Napoli, io non sono suddita vostra,
-sono libera e ho diritto di essere libera!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span> fa un sorriso impercettibile.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno</span> prende in mano un foglio tra
-quelli posti sul tavolino.
-</p>
-
-<p>
-Voi dovete rispondere di una contravvenzione
-gravissima che le nostre leggi
-puniscono col carcere da uno a tre mesi.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-fa un cenno al Müller.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Müller</span> afferra Fannya, mentre Holtmann spinge
-Rosalia nel piccolo gabinetto a sinistra,
-entra con lei, chiude l'uscio.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> torva, fremente, con la voce rauca:
-</p>
-
-<p>
-No! No! No!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> quasi senza voce, disperatamente.
-</p>
-
-<p>
-Mamma... Mamma...
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_185">[185]</span>
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-<span class="smcap">Müller</span> entrata Rosalia con il tenente Holtmann,
-e richiuso l'uscio, lascia Fannya e
-ritorna al suo posto.
-</p>
-</div>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-<span class="smcap">Fannya</span> si precipita contro l'uscio, poi cade giù
-di colpo, accosciata, con un singhiozzo
-secco senza lacrime, un sussulto
-rotto di tutto il corpo.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> mettendo il sigaro cattivo sul tavolino.
-</p>
-
-<p>
-A te, Battifarno!... Chisto è nu sigario
-buono pe' regalà a n'amico.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-risata.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span> a Fannya con grande soavità, insinuante.
-</p>
-
-<p>
-Non disperatevi così, calmatevi; la
-mamma è qui vicino, accanto a noi!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-più sottovoce.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Prego io, adesso, Sua Maestà, — il nostro
-Re è tanto buono, — perchè la faccia ritornare
-subito subito! Siamo tutti convinti
-dell'innocenza del vostro sposo e
-del vostro papà! Vittime, momentaneamente,
-dei cattivi amici, coi quali,
-<span class="pagenum" id="Page_186">[186]</span>
-certo senza sapere di far male, venivano
-insieme al vostro albergo... Il maestro
-della mamma, vero?... Il generale
-dell'Annunziata, il colonnello Caracciolo,
-il colonnello Colangelo, e poi?... E poi?...
-Salviamo lo sposo, il papà dai cattivi
-amici, vero? Che volevano impadronirsi
-del Re, vero?... Che volevano la morte
-del Re, vero?... Adesso chiamo subito la
-mamma, ma vi farete promettere dal
-vostro sposo e dal vostro papà... di non
-recarsi più tutti insieme ai Pellegrini,
-nel Palazzo del Marchese Dragonetti...
-vero?... Vero?...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Guarda Ferdinando e il Battifarno
-scrollando il capo.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno.</span>
-</p>
-
-<p>
-Un sistema che in simili casi mi è sempre
-riuscito ottimamente è quello di legare
-il pollice della mano al pollice del
-piede, poi, con secchi d'acqua gelata...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> interrompendo.
-</p>
-
-<p>
-Smettila, Battifarno! Cheste so cose che
-<span class="pagenum" id="Page_187">[187]</span>
-se fanno, ma io non l'aggio nè da vedè
-nè da sapè...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle.</span>
-</p>
-
-<p>
-Non ci sarebbe nemmeno la resistenza
-fisica necessaria; l'importante è che parli:
-se parla, scopriremo sempre qualche cosa!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-fa un cenno al Müller
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Richiamiamo la madre, e mettiamola a
-confronto col capitano Alliana.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Müller</span> batte all'uscio, chiamando sottovoce.
-</p>
-
-<p>
-Tenente Holtmann!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-si apre l'uscio: esce prima Rosalia, poi
-il tenente Holtmann. Rosalia solleva
-Fannya: il Müller scambia qualche
-parola in tedesco, mentre accompagna
-il tenente Holtmann fin sull'uscio di
-sinistra. Il Müller resta di nuovo ritto,
-immobile, vicino al Battifarno.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno.</span>
-</p>
-
-<p>
-Dal 1831 è la settima cospirazione,
-Maestà... Sette!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_188">[188]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-L'esercito! Sempre l'esercito!...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-sogghignando
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Sangue no! Sangue no!... E dire che aggio
-fatta 'a grazia al tenente Angelotti e al
-sergente Rosaroll.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle.</span>
-</p>
-
-<p>
-Ed ora ne raccogliete il frutto.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno.</span>
-</p>
-
-<p>
-Anche quando non fosse un errore, la
-grazia, sarebbe sempre un'ingiustizia in
-confronto di coloro che non ne sono o
-non ne furono beneficati!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> riavendosi, a Rosalia.
-</p>
-
-<p>
-Via!... Via!... Mamma! Mamma! Andiamo
-via!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle.</span>
-</p>
-
-<p>
-Non volete aspettare il capitano Alliana?
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_189">[189]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span>
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-interrogando Rosalia con gli occhi ansiosi.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Vincenzo?...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle.</span>
-</p>
-
-<p>
-Eccolo, il capitano!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_190">[190]</span>
-</p>
-
-<h3>SCENA QUARTA.</h3>
-
-<p class="center marginb">
-<span class="smcap">Detti,</span> il tenente <span class="smcap">Holtmann, Alliana.</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> lo guarda: poi arrossisce improvvisamente
-e nasconde il viso contro il petto di
-Rosalia.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> la bacia a lungo, dolorosamente.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Embè, professò?... Chi nasce quadro
-non muore tondo... Ma chi nasce pennarulo...
-muore... murattiano!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> a Rosalia, con un filo di voce.
-</p>
-
-<p>
-Era vero!... Non era un'allucinazione
-la tua!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> fissando l'Alliana con odio.
-</p>
-
-<p>
-Bene ricambiata la fiducia che avevamo
-riposta in voi!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_191">[191]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Potrò apparirvi colpevole, Maestà!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-a Fannya e a Rosalia.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-E a voi pure! E potrò anche aver commesso
-un errore!... Non voglio scuse, non
-cerco di difendermi!... Eppure il fine nostro,
-il nostro sogno, Maestà, era un sogno di
-grandezza e di gloria, per voi!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-accennando a Fannya e a Rosalia.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Ma perchè sono qui?... Che cosa volete da
-queste donne?... Da due donne? Con noi,
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-rivolto al Cocle
-</p>
-</div>
-
-<p>
-nella nostra cospirazione, c'erano uomini,
-molti uomini, più che non crediate, e tutti
-pronti a morire; ma donne, no! — Maestà,
-io dirò tutto! Voglio dirvi
-tutto! È l'occasione, buona o cattiva, e
-l'afferro con gioia! — Ma donne, qui, con
-noi — no! no! no! — Fatele allontanare,
-rimandatele a Napoli...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-afferrando le mani di Fannya e baciandole
-con trasporto e con passione.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Perdonami, perdonami il male che ti ho
-<span class="pagenum" id="Page_192">[192]</span>
-fatto e pensa sempre che ti amo, ti amo,
-ti amo!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-per spingerle fuori.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Va! Va!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-a Ferdinando
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Ve lo domando in grazia, Maestà! È la
-sola grazia che invoco!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> violento.
-</p>
-
-<p>
-Nessuna grazia! Più nessuna grazia,
-per i traditori!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana</span> con forza.
-</p>
-
-<p>
-Traditore, no!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> si abbandona sfinita fra le braccia di
-Rosalia.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana</span> continuando.
-</p>
-
-<p>
-Abbiamo raccolto il pensiero, volevamo
-rinnovare il tentativo di Michelangelo
-Colafiore...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Un altro complotto per impadronirvi
-di me?
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_193">[193]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno</span> ad Alliana continuando.
-</p>
-
-<p>
-... Del professore Granchi, e di Giuseppe
-Rizzo...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-al Cocle
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Un prete, costui! — 1834 — sette di
-agosto! Ricordate, Maestà? Avevano divisato
-di fermare la vostra carrozza, in via
-Capodimonte, trascinarvi in una vicina
-casa, e lì, con le buone o con le triste,
-obbligarvi a firmare, spontaneamente, la
-costituzione... Io avevo chiesto la pena
-capitale per il professore e per il prete!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Sangue no!... Maria Cristina si è opposta.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle.</span>
-</p>
-
-<p>
-Anche il Del Carretto! L'ha chiamata
-la congiura dei ragazzi!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_194">[194]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-E i ragazzi diventano uomini, Monsignore,
-a lasciarli crescere!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-risata, poi ad Alliana duramente.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Lo scopo, la trama, i complici?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Noi, nessuna imposizione: persuasione,
-Maestà. Fra noi, giovani soldati e il nostro
-giovane Re, c'è una siepe folta,
-intricata, nera. Impossibile tagliarla,
-sfondarla, romperla. Ebbene, ecco il
-nostro scopo, la nostra trama: poter
-averlo solo, finalmente, il nostro Re,
-in mezzo a noi. Solo! E al nostro Re,
-dare la nostra fede e la nostra vita. Non
-imposizioni; la devozione, l'amore, l'entusiasmo! — Dovevate
-andare alla mattina
-di S. Stefano, prima ancora dell'alba
-alla chiesa dei Miracoli, per ascoltare la
-messa di Don Placido Bacher, il Santone,
-<span class="pagenum" id="Page_195">[195]</span>
-uno degli interpreti più turpi dell'ignoranza
-e del sortilegio... Invece vi sareste
-trovato in mezzo a noi, in mezzo al vostro
-esercito, all'entusiasmo del vostro esercito!
-La nostra voce, finalmente, sarebbe
-arrivata fino a voi, alta, libera! Maestà, — questo
-volevano dirvi, — gli ufficiali,
-i soldati napoletani, sentono l'ora, i tempi:
-vogliono fare, osare; vogliono battersi per
-il Re, per una patria! I soldati, gli ufficiali
-napoletani e siciliani, vogliono poter
-stringere una spada nelle loro mani
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-rivolto al Cocle
-</p>
-</div>
-
-<p>
-e non servire da chierici fra gli incensi
-delle vostre chiese e non portare la torcia,
-come chierici, nelle vostre processioni!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span>
-sempre muto, impassibile, guarda il Battifarno.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno</span> subito all'Alliana.
-</p>
-
-<p>
-Tutto, quasi tutto l'esercito!... Dunque
-il generale!...
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_196">[196]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana</span> interrompendo.
-</p>
-
-<p>
-Dunque no, famigerato barone!... Bisogna
-accontentarsi di me!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> a Rosalia.
-</p>
-
-<p>
-Si perde!... Si perde!...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno</span> c. s.
-</p>
-
-<p>
-E di... vostro suocero; il Conte di Verolengo?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> con un grido.
-</p>
-
-<p>
-Alberto? No!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana</span> calmo, sicuro.
-</p>
-
-<p>
-Il conte Alberto, non è con me, non
-è dei nostri!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya.</span>
-</p>
-
-<p>
-Il papà! Il papà! Il papà!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_197">[197]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Anzi, è contro di noi, e sua Maestà il
-Re, lo sa.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> vivamente.
-</p>
-
-<p>
-Io?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span> fa un atto di maraviglia e non leva più
-gli occhi dal Re.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Noi, non vogliamo confederazioni...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> battendo il pugno sul tavolino.
-</p>
-
-<p>
-Basta!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle.</span>
-</p>
-
-<p>
-No, Maestà!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-ad Alliana
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Non volete... confederazioni?
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_198">[198]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Vogliamo un solo re, soldato come
-noi, — un re, che si sente re, ma anche
-uomo e galantuomo e che nel giuoco della
-vittoria è pronto a perdere con noi, la
-vita e la corona!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-a Fannya e Rosalia.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Diverso è il concetto di Alberto; altro
-il suo fine, e sua Maestà lo sa, ne ha
-le prove!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle.</span>
-</p>
-
-<p>
-Prove?...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> impaurito dallo sguardo del Cocle.
-</p>
-
-<p>
-Che prove? Non cercate de ve salvà voi
-e l'altro con le menzogne!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana.</span>
-</p>
-
-<p>
-Il conte Alberto di Verolengo, per
-distogliermi dalla mia pazzia, — egli la
-<span class="pagenum" id="Page_199">[199]</span>
-chiama pazzia, — mi ha messo a parte
-del colloquio che egli ebbe oggi con voi,
-Maestà, e dei termini precisi della lettera
-giunta per voi, da Torino.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span> a Ferdinando.
-</p>
-
-<p>
-Oggi?... Un colloquio?... Oggi?
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-ad Alliana vivamente.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Una lettera del Ministro del Re di Sardegna?...
-O dello stesso Re di Sardegna?...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> prorompendo.
-</p>
-
-<p>
-I miei ufficiali, Monsignore, li interrogo
-io! Sono io, il capo dell'esercito! Il
-processo ai miei ufficiali non lo devono
-fare i preti, lo faccio io!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-<span class="smcap">Cocle</span> s'inchina con un leggero sorriso, annuendo
-col capo: indietreggia d'un passo e
-rimane ritto, muto, impassibile.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_200">[200]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> irritato, nervoso, al Battifarno.
-</p>
-
-<p>
-Prendi le tue carte, e vattene!... Il
-tutto, alla Commissione militare!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno</span> raccoglie le carte, via.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> al tenente Holtmann.
-</p>
-
-<p>
-Tenente Holtmann! Riconducete il capitano
-Alliana! Non deve parlare, comunicare
-con nessuno!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-passeggia fremente di rabbia, percuotendo
-i mobili col frustino.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Alliana</span> correndo vicino a Fannya e a Rosalia,
-sottovoce.
-</p>
-
-<p>
-Non temete per me; l'esercito è pronto;
-domani sarò libero, e il Re sarà con noi.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-bacia le mani a Rosalia e a
-Fannya; via col tenente Holtmann.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_201">[201]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Colonnello Müller! Quelle femmine, ne
-rispondete voi!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-<span class="smcap">Müller</span> spinge Fannya e Rosalia, mute esterrefatte,
-nel gabinetto, entra con loro
-e chiude.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> passeggia sempre più furibondo, lanciando
-inquieto qualche occhiata al
-Cocle, che rimane sempre ritto, rigido,
-muto.
-</p>
-
-<p>
-Non è in un'alcova, non è in mezzo
-a 'e femmene che si può fare il processo
-agli ufficiali del mio esercito... ai traditori!...
-Non è vero, Monsignò?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span> rimane sempre c. s.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-«Sangue no! Sangue no!» Ecco il
-frutto della debolezza! Avete ragione voi,
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_202">[202]</span>
-</p>
-
-<p>
-Monsignore!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-per rabbonirlo.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Avete sempre ragione voi!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-di nuovo con impeto.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Stavolta la punizione, l'esempio, riusciranno
-salutari!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-umilmente al Cocle.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Avete detto, Monsignore?... Il generale
-dell'Annunziata?... Caracciolo?...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span> lentamente, levandosi di tasca alcune
-carte.
-</p>
-
-<p>
-Eccovi, Maestà, il nome di alcuni supposti
-complici nella cospirazione Alliana...
-Eccovi alcuni indizi che renderebbero evidenti
-i rapporti... fra il capitano Alliana
-e il maestro Savoldi, cioè... e il marchese
-Rosalis di Milano, emissario di quell'anima
-scomunicata e dannata di Giuseppe
-Mazzini...
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_203">[203]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> con deferenza, respingendo le carte
-</p>
-
-<p>
-Tenitavelle vuie, Monsignò...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span> c. s.
-</p>
-
-<p>
-Di queste due lettere, una vi darà notizia
-intorno al comitato rivoluzionario
-delle Calabrie... L'altra di gravissimi fatti
-successi a Reggio e a Messina...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Tenetevele voi, sempre tutte voi...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span> impaurito.
-</p>
-
-<p>
-No, Maestà. Io non ho più la vostra
-fiducia, la vostra stima, il vostro affetto,
-e non ho più la vostra confidenza.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Si sentono due trombe, una dopo
-l'altra, in lontananza: è la
-sveglia dei soldati. Il Cocle si
-fa il segno della croce.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_204">[204]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> facendosi pure il segno della croce.
-</p>
-
-<p>
-È l'Ave... Maria...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span> guardando verso la finestra.
-</p>
-
-<p>
-Albeggia... vedete?... Fatemi un'ultima
-carità... Una carrozza. Devo tornare al
-mio convento.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Come?... Me vulite lassà... Monsignore?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle.</span>
-</p>
-
-<p>
-Abbiamo detto così, non è vero? Le
-feste del santo Presepio saranno sospese...
-perchè sua Maestà, la Regina, si trova
-indisposta...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Me vulite lassà... Sulo?...
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_205">[205]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle.</span>
-</p>
-
-<p>
-Solo? Vi lascio in mezzo al vostro
-esercito, con l'esperta, vigile polizia del
-ministro Del Carretto...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> supplichevole.
-</p>
-
-<p>
-Voi siete arrabbiato con me, Monsignò?...
-Voi siete arrabbiato con me?...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span> si avvia per uscire.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> trattenendolo.
-</p>
-
-<p>
-Monsignore...! Monsignore!... La vostra
-santa benedizione!... La benedizione!...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Cocle</span> lo fissa un momento, poi scrollando
-vivamente il capo.
-</p>
-
-<p>
-No!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_206">[206]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> gli cade a' piedi ginocchioni, tremando,
-picchiandosi il petto, baciandogli
-il mantello.
-</p>
-
-<p>
-Perdonatemi... Monsignore... Perdonatemi!...
-Perdonatemi!...
-</p>
-
-<p class="pad2 center large">
-<span class="smcap">Fine dell'atto terzo.</span>
-</p>
-
-<div class="chapter">
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_207">[207]</span>
-</p>
-
-<h2 id="atto4">ATTO QUARTO.</h2>
-
-<div class="blockquote">
-<p>
-Nel Palazzo Reale di Caserta. Gabinetto da lavoro
-di Ferdinando II.
-</p>
-</div>
-</div>
-
-<h3>SCENA PRIMA.</h3>
-
-<div class="blockquote">
-<p>
-<span class="smcap">Ferdinando</span> e il <span class="smcap">Battifarno</span>. — Ferdinando
-è seduto alla scrivania e finisce di leggere un largo
-foglio manoscritto. Il Battifarno è in piedi a due passi
-dalla scrivania. Poi in fine il colonnello <span class="smcap">Müller</span>.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> prorompendo in una sghignazzata.
-</p>
-
-<p>
-Ah! Ah! Ah! Ferdinando II, il grande...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno</span> china il capo approvando e facendo
-un inchino ad ogni aggettivo.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_208">[208]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-... Il benigno... l'incomparabile, l'eccelso...
-l'immortale!... La possente e benefica
-mano Ferdinandea! Sti paglietti
-pennaruli sortanto quanno se tratta de
-scrivere 'na domanda de grazia, sanno
-trovà i complimenti e le frasi di giusto
-encomio, p' 'u re loro. Gratta, gratta,
-sotto all'avvocato tu trovi sempre 'u
-Giacobino!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno.</span>
-</p>
-
-<p>
-Verissimo, Maestà!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Ma se gratto anche te, lo trovo pure
-'u paglietta!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno.</span>
-</p>
-
-<p>
-Vostra Maestà non sarebbe mai per
-<span class="pagenum" id="Page_209">[209]</span>
-cedere?... Vostra Maestà, mi permette di
-esprimere un mio, non oso dire consiglio,
-ma...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Tira 'nnanze. So che mi sei buon servitore!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno.</span>
-</p>
-
-<p>
-Non accettate il ricorso! Nessuna grazia
-intempestiva...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-... Se pe' firmà a grazia m'ànno data
-apposta la possente e benefica mano Ferdinandea?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno.</span>
-</p>
-
-<p>
-Oggi la vostra mano, sia possente! Benefica
-lo è già stata troppo!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_210">[210]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> leggendo.
-</p>
-
-<p>
-Benigno...! Incomparabile!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno.</span>
-</p>
-
-<p>
-Non fidatevi, Maestà! Gli avvocati
-estensori del ricorso, hanno mostrato abbastanza
-tutta la loro maravigliosa malafede
-con le arti subdole, con le quali
-sono riusciti, di cavillo in cavillo, a prolungare
-di altri sei mesi il processo Alliana,
-che, secondo la vera giustizia di
-Domine Dio,
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-abbassa il capo, lo abbassa anche Ferdinando
-</p>
-</div>
-
-<p>
-si sarebbe sbrigato in meno non di sei...
-ma di tre ore!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-E allora non averria avuto manc' o
-tiempo d'addiventà... eccelso ed immortale!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_211">[211]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno.</span>
-</p>
-
-<p>
-Immortale, Maestà, lo siete per la vostra
-stessa natura; ed eccelso, nella
-bontà, sino all'imprudenza.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Neh! Neh! Caro barò...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno.</span>
-</p>
-
-<p>
-Firmate un'altra grazia e avremo un'altra
-cospirazione...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Dimme nu poco, barò..., tu hai arrubato
-na predica a Monsignore e na reprimenda
-a mia moglie?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno.</span>
-</p>
-
-<p>
-Quella...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-indicando il ricorso.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-è la stessa gente facinorosa... che rende
-<span class="pagenum" id="Page_212">[212]</span>
-necessario, almeno pro forma, un simulacro
-di costituzione. In proposito, non
-dimenticate, Maestà: <i>verba ligant homines...</i>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> interrompendolo.
-</p>
-
-<p>
-<i>Ligant homines</i> ma non i re! Stò latino
-o saccio meglio de te!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno.</span>
-</p>
-
-<p>
-Le regole di un saggio governo, le
-avete scritte voi stesso con la vostra sapienza
-di Stato a re Luigi Filippo...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-A chillo zio mio, 'u pancione, che fa
-tutto facile?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno</span> accennando di sì.
-</p>
-
-<p>
-«La libertà è fatale ai Borboni. I
-miei sudditi, obbediscono alla forza e si
-<span class="pagenum" id="Page_213">[213]</span>
-sottomettono. I miei sudditi, non hanno
-bisogno di pensare e di riflettere...» Ed
-ora, Maestà, con una grazia, che non è
-pietà, ma debolezza, volete sconfessare...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> alzandosi seccato.
-</p>
-
-<p>
-Finiamola mò e miettete chesto 'n capo,
-che chillo che tu ce miette na settimana
-a penzarlo, io l'aggio bello che fatto in
-cinque minuti! Per il marchese Rosalis
-e per gli altri complici, l'ordine del
-bagno... Pel capitano Alliana...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-cerca, prende un foglio sulla scrivania
-</p>
-</div>
-
-<p>
-La risposta mia al ricorso di grazia è
-chesta. A farai vedè a monsignor Cocle,
-che certamente ne rimarrà contento. A
-l'esecuzione ce penzarrai tu!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-congedandolo senza dargli la mano
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Buon giorno e statte buono!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno</span> s'inchina e s'avvia per uscire.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_214">[214]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> guarda l'orologio della scrivania.
-</p>
-
-<p>
-Il colonnello Müller fallo venì ccà!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Battifarno</span> va via.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-<span class="smcap">Ferdinando</span> accigliato, prende un sigaro, lo rompe,
-poi lo butta via senza fumarlo;
-entra il colonnello Müller: Ferdinando
-si rasserena.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Müller</span> si ferma ritto, in posizione militare.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_215">[215]</span>
-</p>
-
-<h3>SCENA SECONDA.</h3>
-
-<p class="center marginb">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> e il colonnello <span class="smcap">Müller</span>
-poi <span class="smcap">Gaetano</span> e il <span class="smcap">Verolengo</span>.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> siede, chiamandosi vicino il Müller.
-</p>
-
-<p>
-Viene 'nnanze! Io ti tengo in conto
-di amico, non comme a chillo là!...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-accenna al Battifarno
-</p>
-</div>
-
-<p>
-'U barone non è che tiene affezione pe'
-me, ma pe' isso stesso!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-risata.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Se non fosse persuaso di perdere l'impiego
-e lo stipendio, coi Fratelli e coi
-Giacobini, diventerebbe nu liberalone!...
-E invece del capitano-professore, farìa
-<span class="pagenum" id="Page_216">[216]</span>
-fucilà pure a Monsignore! So quasi 'e
-cinque
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-ammiccando dell'occhio
-</p>
-</div>
-
-<p>
-'U Piemontese, seccatore e carbonaro,
-starà aspettando ch'io lo faccia chiamare
-per la sua udienza. Vieni, avvicinati, caro
-Müller!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-gli prende una mano e gliela stringe.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Lo sai che io te so' molto affezionato, e
-te ne voglio dà na prova... La Croce dell'Ordine
-di San Ferdinando starrà molto
-bene ccà.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-toccandogli il petto.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-E la pensione ccà...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-gli tocca la tasca
-</p>
-</div>
-
-<p>
-dint'a sacca.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Müller.</span>
-</p>
-
-<p>
-Tutta la mia devozione, e la mia fedeltà.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_217">[217]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> ammiccando con gli occhi.
-</p>
-
-<p>
-Il tenente Holtmann e i quattro soldati?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Müller.</span>
-</p>
-
-<p>
-Pronti, Maestà.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Scelti fra i più sicuri? Fra i nostri
-bravi svizzeri?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Müller.</span>
-</p>
-
-<p>
-Sicuri, Maestà!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-'A carrozza? Alla porta di sinistra?
-in fondo al parco?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Müller.</span>
-</p>
-
-<p>
-Pronta.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_218">[218]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Il piroscafo?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Müller.</span>
-</p>
-
-<p>
-Il <i>Miseno</i>. Pronto. Appena il conte di
-Verolengo...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Sst! Abbassa la voce!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-sorridendo.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Tieni 'na voce che pare na cannonata!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Müller</span> piano.
-</p>
-
-<p>
-Appena il Conte di Verolengo sta per
-uscire, quattro soldati lo afferrano, il tenente
-Holtmann gli chiude col bavaglio
-la bocca: io gli punto due pistole contro
-il petto: lo si porta di peso, lo si chiude
-in carrozza: dalla carrozza sul piroscafo
-che partirà subito, direttamente per Genova.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_219">[219]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> inquieto.
-</p>
-
-<p>
-Chiuso in carrozza 'u Piemontese, tu
-e il tenente Holtmann venite subbeto ccà.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-stringendogli la mano
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Io te voglio sempre vicino a me.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Müller.</span>
-</p>
-
-<p>
-Sempre ai vostri ordini, Maestà.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> ridendo.
-</p>
-
-<p>
-Lo stesso scherzo, lo abbiamo fatto a
-un altro scocciatore, mezzo carbonaro pur'isso: il ministro Intonti. Chillo l'avimmo
-fatto viaggià pe' terra; chiesto ccà 'o
-facimmo viaggià pe' mare!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-risata.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Tu che ne dici? Io songo persuaso che
-chi è stato carbonaro... porta sempre co'
-sè 'a jettatura!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-suona.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_220">[220]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Gaetano</span> entra e si ferma sull'uscio.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Di a 'u conte Verolengo che po' trasì.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Gaetano</span> via.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Müller</span> fissando Ferdinando.
-</p>
-
-<p>
-Nella lotta... se... disgraziatamente
-sfuggisse... un colpo di... pistola?...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-No, amico mio caro; non voglio avè
-guai con mio cugino, il re di Sardegna!
-Anzi, faccio nu voto 'a Madonna du Carmine,
-pecchè 'u mare sia quieto!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-guarda se entra il Verolengo, poi al Müller
-confidenzialmente
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Fa 'e corna!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-tocca il medaglioncino sul petto
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Io ce tengo ccà 'a reliquia! Sai chi davvero
-<span class="pagenum" id="Page_221">[221]</span>
-lo è? Chella cantante... 'a Mirabella!...
-Hai visto come guarda? È essa che
-ha jettato Alliana e Verolengo!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span> entra, si ferma sull'uscio inchinandosi.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> alzando il tono della voce, al Müller.
-</p>
-
-<p>
-Dunque, resta inteso così: domani mattina
-la grande parata. Io sarò in piazza
-d'Armi alle sette precise.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-al Verolengo
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Comme staie, don Alberto?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Müller</span> saluta Ferdinando, e il Verolengo: via.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_222">[222]</span>
-</p>
-
-<h3>SCENA TERZA.</h3>
-
-<p class="center marginb">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> e il <span class="smcap">Verolengo</span>.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Comme staie, don Albertuccio? Staie
-buono?
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-gli dà la mano, poi si tocca senza parere
-la reliquia sul petto.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Me fa tanto piacere! Anche Teresa, la Regina — ringraziando
-'a Madonna e Sant'Alfonso — sta
-benissimo. Andremo tutti
-a Gaeta, dopodomani. D'estate è bello
-sta vicino a 'u mare. Fa più fresco pecchè
-sul mare tira sempre un poco di venticello.
-Ho molto da fare in questi giorni.
-Mia sorella viene con me; la Duchessa
-di Berry viene con me; Popò viene con
-me! Ho molto da fare in questi giorni!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-in atto di congedarlo, senza dargli la mano
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Bravo, don Alberto! Statti buono; ti ho
-visto con tanto piacere.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_223">[223]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span>
-umilmente, piegando un ginocchio a terra.
-</p>
-
-<p>
-Maestà! Vostra Maestà, si degni di
-ascoltarmi!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>
-cambia espressione: lo guarda serio, torvo.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span> alzandosi.
-</p>
-
-<p>
-Io sono colpito dalla vostra disgrazia:
-ho provato la mia innocenza, ma sono
-rimasti i sospetti e l'avversione. Mi vedo
-sorvegliato, spiato... Eppure vi sono sempre
-stato e vi sarò sempre devoto e fedele!
-Lo giuro, Maestà! Il giorno nel quale ho
-lasciato il Piemonte e sono venuto qui
-per seguire la mia povera Regina, ho dimenticato
-di essere un Piemontese: sono
-stato, sono e sarò sempre suddito vostro.
-È un'ora terribile, questa... Eppure
-spero... Spero in Voi, nella vostra
-clemenza... E un giorno vedrete, forse,
-<span class="pagenum" id="Page_224">[224]</span>
-che i miei nemici, non sono i migliori
-amici vostri!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> ironico.
-</p>
-
-<p>
-Un'ora terribile, questa?... È un'ora,
-anzi, nella quale, più che soddisfatto, tu
-dovresti essere contentone.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span> lo guarda ansioso.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Ho ascoltato i tuoi buoni consigli «concedere
-per non cedere» e mi sono persuaso
-a dà 'a carta, 'a costituzione! Che
-vuoi di più?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span> scoppia in lacrime.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>
-</p>
-
-<p>
-Che vai facenno? Non voglio scenate,
-ccà dinto! Vattene!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo.</span>
-</p>
-
-<p>
-Mia figlia... muore!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_225">[225]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Io non sono medico! Va a chiamare un
-medico!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo.</span>
-</p>
-
-<p>
-Mia figlia muore se l'Alliana è fucilato!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Vattene!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span> rizzandosi pallido e fiero.
-</p>
-
-<p>
-Avete ben capito, Maestà, queste mie
-parole? Mia figlia muore se l'Alliana è
-fucilato!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Voi, per la Chiesa, per me, non avete
-figli, conte di Verolengo! Vostra moglie,
-la vostra legittima moglie, non ve ne
-ha dato.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo.</span>
-</p>
-
-<p>
-Rispondete così, a me, perchè sono un
-<span class="pagenum" id="Page_226">[226]</span>
-uomo!... L'ho provato per voi, il mio
-coraggio e la mia forza! A quelle due
-donne, una morente, l'altra impazzita,
-dovete dare questa risposta!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> fa un atto sdegnoso.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span> violento.
-</p>
-
-<p>
-Per i vent'anni che sono stato il vostro...
-servitore, non vi domando altro!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Non le voglio vedere! Rifiuto di vederle!
-Vattene!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo.</span>
-</p>
-
-<p>
-Avevo preveduto anche il vostro rifiuto!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-gli presenta una lettera.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-La grazia... la grazia per quelle due donne
-di essere ricevute da voi, Maestà, vi è
-chiesta dalla giovine regina Vittoria
-d'Inghilterra che raccoglie sul suo
-capo tanto amore, tanta benedizione di
-popolo.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_227">[227]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> beffardo.
-</p>
-
-<p>
-Ah! Ah! Avete fatta na bella penzata!
-Prevedendo il rifiuto du Re di
-Napoli, vi siete rivolto alla potente Regina
-d'Inghilterra!... Sta bene! Quelle
-due donne saranno subito ricevute!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-calmandosi, sorridendo e salutandolo
-anche con la mano.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Buon giorno, amico caro. E statte buono!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span>
-fa per uscire, poi vinto dall'angoscia si ferma.
-</p>
-
-<p>
-Maestà, perdonatemi, Maestà!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>
-continua a salutarlo con la mano e sorridendo.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span> via.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span>
-uscito il Verolengo, corre ad ascoltare vicino all'uscio.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Verolengo</span> d. d.
-</p>
-
-<p>
-Vigliacchi! Vigliac...
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_228">[228]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> corre a guardare dalla finestra.
-</p>
-
-<p>
-E fa buon viaggio sotto la protezione
-della bella, graziosa e potentissima regina
-Vittoria d'Inghilterra!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-suona
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Gaetano</span> entra.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Chelle femmene!... Aspetta nu poco!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-toccando il piccolo medaglione.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Chi è il gentiluomo che le accompagna?
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Gaetano.</span>
-</p>
-
-<p>
-Il cavaliere del Castelluccio.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando.</span>
-</p>
-
-<p>
-Fa passà!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Gaetano</span> via.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> fissando la lettera.
-</p>
-
-<p>
-Ah! Ah! Per forza avete voluto essere
-ricevute?... Lo sarete!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_229">[229]</span>
-</p>
-
-<h3>SCENA QUARTA.</h3>
-
-<p class="center marginb">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> poi di nuovo <span class="smcap">Gaetano</span>,
-che introduce <span class="smcap">Rosalia</span>, <span class="smcap">Fannya</span>
-e il <span class="smcap">Castelluccio</span>.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> ritto vicino alla scrivania si
-tiene voltato in modo da
-non guardare nè Rosalia,
-nè Fannya.
-</p>
-
-<p>
-Bravo, Andreo!...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-Gaetano via.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> al Castelluccio.
-</p>
-
-<p>
-Anche tu ti metti contro di noi!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio.</span>
-</p>
-
-<p>
-Io, Maestà? Contro di voi? Contro il
-mio Re?...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-fa per correre a baciargli la mano.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_230">[230]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> rifiuta.
-</p>
-
-<p>
-Te l'ho detto: anche tu avrai nu grosso
-guaio! Il tuo servizio con oggi è finito.
-Invece de venì a Gaeta, resterai a Napoli
-con tua moglie!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span>
-s'inchina ritirandosi in fondo alla scena.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> a Rosalia, sempre senza guardarla.
-</p>
-
-<p>
-Ho acconsentito a ricevervi, perchè
-non voglio, nè posso usare uno sgarbo
-alla Regina d'Inghilterra. Ma non vi
-concedo di parlare. Sappiate soltanto che
-nessuna grazia è possibile. Cavaliere del
-Castelluccio, l'udienza è finita.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> cade ginocchioni.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span> fa un passo verso Fannya,
-ma un'occhiata di Ferdinando
-lo ferma.
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_231">[231]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> senza lacrime, senza tremare, con
-la voce sicura e una calma che contrastano
-col pallore strano del viso.
-</p>
-
-<p>
-Io non vi domando una grazia. La vita
-di mia figlia è nelle vostre mani, e mia
-figlia non deve morire. Siete un re, il
-Re: per me no: voi siete un padre in
-faccia a una madre!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-sorride.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Non è vero? Se uno dei vostri bambini
-corresse un pericolo, io darei, non una
-parola o un ordine soltanto, ma la mia
-vita per salvarlo!... Dunque? L'avete
-vista?
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-avvicinandosi a Ferdinando che indietreggia,
-sempre senza guardarla.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-L'avete vista?... È là!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-sorridendo
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Sempre così! Non parla più! Non piange
-più!... Muore!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_232">[232]</span>
-</p>
-
-<h3>SCENA QUINTA.</h3>
-
-<p class="center marginb">
-Il colonnello <span class="smcap">Müller</span> e detti.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> interroga il Müller con gli occhi: il
-Müller fa un cenno affermativo.
-Dopo un momento, sempre senza
-guardare Rosalia e toccandosi
-il piccolo medaglione.
-</p>
-
-<p>
-Vi sono necessità di Stato, madama,
-che s'impongono pure alla nostra buona
-volontà. Io non posso andar contro l'opinione
-dei miei ministri, nè al deliberato
-dei giudici. Quello che posso fare
-per voi, madama, è di sospendere ogni
-procedimento in confronto vostro e di
-agevolare la vostra partenza da Napoli.
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-al Müller
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Fai capire al Cavaliere che l'udienza è
-finita!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_233">[233]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Müller</span> si avvicina al Castelluccio, che lo
-interroga ansioso scrollando il
-capo.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> è sempre in ginocchio, muta, con gli
-occhi fissi in Ferdinando.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> guarda tutti esterrefatta,
-poi a Ferdinando, prorompendo
-prima con la voce sorda, poi con
-uno scoppio d'ira.
-</p>
-
-<p>
-... Non avete capito, dunque?... Non si
-tratta di una grazia... Io non domando
-una grazia; è una legge sacrosanta di
-umanità!... Ma dunque non è vero?...
-Voi non credete in Dio!
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_234">[234]</span>
-</p>
-
-<h3>SCENA SESTA.</h3>
-
-<p class="center marginb">
-<span class="smcap">Francesco</span> e detti. Francesco entra correndo e
-spingendo un piccolo cannoncino. Fuori dell'uscio si
-vedono il tenente <span class="smcap">Holtmann</span> e il 2º <span class="smcap">Ufficiale</span>.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Francesco.</span>
-</p>
-
-<p>
-Jammo! Jammo! Jamm...
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-si ferma vedendo Rosalia e gli altri.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> vivamente.
-</p>
-
-<p>
-Viene ccà, Lasà!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia.</span>
-</p>
-
-<p>
-E Dio c'è, Dio esiste, perchè è Dio
-che ti manda! Che ti manda qui, in
-mezzo a noi, bambino bello, ridente, felice!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-a Ferdinando
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Pregherò tanto, sempre per lui, per questo
-bell'angelo vostro! Angelo! Angelo!
-<span class="pagenum" id="Page_235">[235]</span>
-Angelo! Tu sei volato qui come un angelo!
-Pregalo tu, il tuo papà, nel nome
-dolce della tua mamma... Pregalo, perchè
-sia buono... Perchè diventi buono...
-La tua mamma...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Francesco</span> fissando Rosalia.
-</p>
-
-<p>
-La mamma dice sempre che il papà
-è troppo buono, e i napoletani, tutti cattivi,
-cattivi e devono essere <i>casticati</i>!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> con un grido.
-</p>
-
-<p>
-La razza! Ah! La razza!
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Fannya</span> all'ultima parola di Francesco, cade
-con la testa sul pavimento.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> si volta osservandola e rimane immota.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Ferdinando</span> afferra Francesco, e lo porta
-con sè.
-</p>
-
-<p>
-Via! Via!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-via con Francesco.
-</p>
-
-<p>
-Il tenente <span class="smcap">Holtmann</span> e il 2º <span class="smcap">Ufficiale</span> entrano
-precipitosamente.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_236">[236]</span>
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Holtmann</span>
-corre insieme al Castelluccio a sollevare Fannya.
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Castelluccio</span> a Rosalia.
-</p>
-
-<p>
-È svenuta! È soltanto svenuta!...
-</p>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span>
-sempre immota, sorridente e fissando il cannoncino
-</p>
-
-<p>
-Cara!... Tesoro!... Anche la mia Fannya...
-bambina... era così! È sempre
-stata così!... I bambini cambiano, diventando
-grandi... Fannya no!... Sempre la
-stessa!... Con la sua piccola faccia rosea
-e allegra! Sempre allegra!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-ride.
-</p>
-</div>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-<span class="smcap">Müller</span> le afferra un braccio per condurla via,
-mentre il tenente Holtmann, il 2º Ufficiale
-e il Castelluccio, portano
-Fannya fuori del gabinetto.
-</p>
-</div>
-
-<p class="speaker">
-<span class="smcap">Rosalia</span> al Müller sempre sorridendo.
-</p>
-
-<p>
-Perchè poi mi fate male?
-</p>
-
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_237">[237]</span>
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-cerca Fannya con gli occhi: la chiama,
-sempre sorridendo.
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Fannya! Fannya!... Aspetta!... Non andar
-via senza di me!
-</p>
-
-<div class="stagedir">
-<p>
-seguendola
-</p>
-</div>
-
-<p>
-Viene anche la tua mamma, con te, cara,
-tesoro!... Aspetta la tua mamma!
-</p>
-
-<p class="pad2 center large">
-<span class="smcap">Fine del quarto ed ultimo atto.</span>
-</p>
-
-<hr class="silver" />
-
-<div class="opere">
-<p>
-<span class="pagenum" id="Page_238">[238]</span>
-</p>
-
-<p class="title">
-Opere di Gerolamo Rovetta
-</p>
-
-<p class="center">
-Romanzi e Racconti:
-</p>
-
-<ul>
-<li><b>La Moglie di Sua Eccellenza.</b></li>
-<li><b>Mater Dolorosa</b>, romanzo.</li>
-<li><b>Il tenente dei Lancieri</b>, romanzo.</li>
-<li><b>L'idolo</b>, romanzo.</li>
-<li><b>Baby</b>, romanzo.</li>
-<li><b>Ninnoli</b>, racconti.</li>
-<li><b>Il processo Montegù</b>, romanzo.</li>
-<li><b>Le lacrime del prossimo</b>, romanzo.</li>
-<li><b>Sott'acqua</b>, romanzo.</li>
-<li><b>Il primo amante</b>, romanzo.</li>
-<li><b>Tiranni minimi</b>, racconti.</li>
-<li><b>La baraonda</b>, romanzo.</li>
-<li><b>La Signorina</b>, romanzo.</li>
-<li><b>Cavalleria assassina</b>, racconti.</li>
-<li><b>Casta Diva</b>, novelle.</li>
-</ul>
-
-<p class="center">
-Teatro:
-</p>
-
-<ul>
-<li><b>Romanticismo</b>, dramma in 4 atti.</li>
-<li><b>Un volo dal nido</b>, commedia in tre atti.</li>
-<li><b>La moglie di Don Giovanni</b>, dramma in quattro atti.</li>
-<li><b>In Sogno</b>, commedia in quattro atti.</li>
-<li><b>Gli uomini pratici</b>, commedia in tre atti.</li>
-<li><b>Scellerata!...</b> commedia in un atto.</li>
-<li><b>Collera Cieca!</b> commedia in due atti.</li>
-<li><b>La contessa Maria</b>, dramma in quattro atti.</li>
-<li><b>La Trilogia di Dorina</b>, commedia in tre atti.</li>
-<li><b>I Barbarò</b>, dramma in un prologo e quattro atti.</li>
-<li><b>Marco Spada</b>, commedia in quattro atti.</li>
-<li><b>La cameriera nova</b>, commedia in due atti, in dialetto veneziano.</li>
-<li><b>Alla città di Roma</b>, commedia in due atti.</li>
-<li><b>La realtà</b>, dramma in tre atti.</li>
-<li><b>Madame Fanny</b>, commedia in tre atti.</li>
-<li><b>Principio di Secolo</b>, dramma in quattro atti.</li>
-<li><b>I disonesti</b>, dramma in tre atti.</li>
-<li><b>Il Ramo d'ulivo</b>, commedia in tre atti.</li>
-<li><b>Il Poeta</b>, commedia in tre atti.</li>
-<li><b>Le due coscienze</b>, commedia in tre atti.</li>
-<li><b>La moglie giovine</b>, commedia in quattro atti.</li>
-<li><b>A rovescio!</b> commedia in un atto.</li>
-<li><b>La baraonda</b>, dramma in cinque atti.</li>
-</ul>
-
-</div>
-
-<div class="tnote">
-<p class="tntitle">
-Nota del Trascrittore
-</p>
-
-<p>
-Ortografia e punteggiatura originali sono state mantenute, correggendo senza annotazione
-minimi errori tipografici.
-</p>
-
-<p class="covernote">
-Copertina elaborata dal trascrittore e posta nel pubblico dominio.
-</p>
-</div>
-
-
-
-
-
-
-
-
-<pre>
-
-
-
-
-
-End of the Project Gutenberg EBook of Il Re burlone, by Gerolamo Rovetta
-
-*** END OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK IL RE BURLONE ***
-
-***** This file should be named 62256-h.htm or 62256-h.zip *****
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-
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