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If you are not located in the United States, you'll -have to check the laws of the country where you are located before using -this ebook. - - - -Title: Il Re burlone - -Author: Gerolamo Rovetta - -Release Date: May 28, 2020 [EBook #62256] - -Language: Italian - -Character set encoding: UTF-8 - -*** START OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK IL RE BURLONE *** - - - - -Produced by cerby, Barbara Magni and the Distributed -Proofreading team at DP-test Italia, -http://dp-test.dm.unipi.it (This file was produced from -images generously made available by The Internet Archive) - - - - - - - GEROLAMO ROVETTA - - - Il Re - burlone - - Dramma in 4 atti - - - - MILANO - CASA EDITRICE BALDINI, CASTOLDI & C.º - Galleria Vittorio Emanuele, 17 e 80 - 1906 - - - - - PROPRIETÀ LETTERARIA - - Tutti i diritti di traduzione e di riproduzione riservati all'Autore - - MILANO — TIP. PIROLA & CELLA di P. CELLA - - - - - ❀ ❀ ❀ ❀ ❀ ❀ ❀ A ORESTE CALABRESI - CON AMICIZIA RICONOSCENTE ❀ ❀ ❀ ❀ - ❀ ❀ ❀ ❀ ❀ ❀ ❀ GEROLAMO ROVETTA - - - Milano, Teatro Manzoni, la sera del 14 Gennaio 1905. - - - - -PERSONAGGI - - - FERDINANDO II, re di Napoli - FRANCESCO, principe ereditario, ragazzo di 11 anni - MARIA ANNUNZIATA } bambine, figliuole di - MARIA IMMACOLATA } Ferdinando II e di - MARIA DELLE GRAZIE } Maria Teresa d'Austria - Monsignor COCLE dell'ordine di S. Alfonso, confessore del re - Il Conte ALBERTO SOLARIS DI VEROLENGO - Il Capitano ALLIANA, istruttore del Principe ereditario - Il Cavaliere ANDREA del CASTELLUCCIO, gentiluomo di camera - Il Barone di BATTIFARNO - Il Colonnello MÜLLER del 2º Regg. degli Svizzeri - Il Tenente HOLTMANN » » » » - CARMINE, giardiniere - AGNESE, sua moglie - Il Cameriere di Ferdinando - Un Ufficiale del 2º Reggimento degli Svizzeri - - ROSALIA MIRABELLA - FANNYA - Il Malestro SAVOLDI - BARBAJA, impresario teatrale - NICOLINO TADDEI, critico del _Poliorama_ - NINA, cameriera di Rosalia - PETRUCCIO, cameriere del _Giglio d'Oro_ - -Epoca 1846 1847 - -Il 1º atto a Napoli, nell'Albergo del _Giglio d'Oro_. - -Il 2º, 3º e 4º atto a Caserta nel Palazzo Reale. - - - - -ATTO PRIMO. - - Al _Giglio d'Oro_. — La scena rappresenta il salotto di Rosalia. - Nel mezzo — sulla strada — balcone e finestra; di là dalla strada, - il mare. A destra l'anticamera e la scala; a sinistra la camera di - Fannya. - - -SCENA PRIMA. - - Il salotto è bujo; appena il chiaro della luna che entra dai - vetri chiusi. La NINA dorme sdraiata sul canapè. Qualche istante - di silenzio, poi, da lontano, si cominciano a sentire gli accordi - delle chitarre e dei mandolini e un frastuono di grida allegre e di - evviva. La musica e le grida si avvicinano sempre più e risuonano - sotto le finestre dell'Albergo. Entra PETRUCCIO. In fine anche la - voce di ROSALIA e di BARBAJA. - - -GRIDA c. s. - -Evviva la Rosalia! Evviva la Mirabella! - -ROSALIA di dentro. - -Evviva a voi! A voi tutti! Un bacio a Napoli! Alla dolce Napoli! - -GRIDA c. s. - -Evviva la Mirabella! Evviva la Linda! - -La voce di BARBAJA. - -Evviva Venezia e la bella Veneziana! - -Voce dei SUONATORI. - -Eccellenza! La vostra grazia! Signurì! Eccellenza! 'A grazia vostra! - -PETRUCCIO entrando con la candela accesa. - -Donna Nannì! Donna Nannì! 'A padrona! - -NINA svegliandosi ancora sonnacchiosa. - -La padrona?... Così presto? - -PETRUCCIO. - -'A Linda è n'opera corta! - -NINA. - -E la cesta? E la roba? Devo andare a teatro a prender la roba! - -PETRUCCIO. - -Eh! Eh! Ce sta ancora tutto 'o ballo. - -NINA. - -E per fortuna dura un'eternità. - - Petruccio e la Nina, mentre parlano, - corrono per la scena, cercano i - fiammiferi e accendono due lucerne - grandi a olio. - -NINA quando le grida sono più vicine. - -Senti! Senti! Più matti del solito! - -PETRUCCIO. - -Serata d'addio! - - Intanto la musica ha ripreso sotto il - balcone; poi i suoni e le voci si - allontanano e smuoiono lentamente. - - -SCENA SECONDA. - - Si spalanca l'uscio di destra: entrano BARBAJA, TADDEI, il - Cavaliere del CASTELLUCCIO e il Maestro SAVOLDI. Precedono e - illuminano la via a ROSALIA con lunghe candeline di cera; infilate - nel braccio portano tutti delle corone di alloro e camelie, con - nastri che depongono qua e là con i soprabiti, i mantelli, i - cappelli. ROSALIA ha in mano delle camelie e degli altri fiorì. - - -BARBAJA investendo Petruccio. - -Non è un albergo, questo! È un fondaco! - -CASTELLUCCIO. - -Una cantina! - -SAVOLDI. - -A Milano si chiamerebbe uno stallazzo! - -TADDEI. - -E a Napoli si chiama alla moda francese Grand Hôtel! - - La musica non si ode più. - -ROSALIA ridendo con il Castelluccio, mentre questi l'aiuta a svestirsi. - -Vedete, cavaliere? Il lume delle mie pupille, il sole della mia -bellezza, l'astro della mia gloria... non basta a rischiarare le scale! - -TADDEI gettando la candelina. - -Ma in compenso, accendete i cuori senza scottar le dita! - -CASTELLUCCIO a Petruccio con impeto, poi solennemente. - -Impara dalla Sacra Maestà del nostro gran Re! - -SAVOLDI comincia a intorbidarsi. - -CASTELLUCCIO sempre continuando. - -Come già non bastasse la sua propria luce a illuminare il mondo, egli -ha voluto, per soprappiù, largire ai napoletani anche l'illuminazione a -gaz! Tu invece, fumido tizzone, sopprimi al Giglio d'Oro l'olio e anche -il sego. - -ROSALIA. - -E la cena? Don Petruccio mio, non voler sopprimere anche la cena! - -PETRUCCIO. - -Cinque minuti, eccellenza, e po' ve servo! - - Fa per andare a prendere, sopra un - cassettone, tovaglia e piatti. - -ROSALIA opponendosi. - -In cucina! Di volo! - - pestando i piedi. - -Ho fame! - -NINA fa per togliergli dalle mani la tovaglia. - -Don Pedro, in cucina! - -ROSALIA alla Nina. - -Tu no! Va subito in teatro a prendere la roba e a chiudere il camerino! - -TADDEI subito. - -Ci siamo noi! - - chiamando. - -Impresario Barbaja, Maestro Savoldi! - -BARBAJA. - -Eccomi! - -SAVOLDI. - -Pronto! - -TADDEI. - -Apparecchiamo la tavola! - - Barbaja, Savoldi, Taddei eseguiscono. - -PETRUCCIO ritorna: va ad aprire una credenza. - -Le posate... - -CASTELLUCCIO pavoneggiandosi. - -A me pure: la musica divina di Donizetti mi fa piangere e mi mette -appetito! - -SAVOLDI borbottando. - -Coccodrillo! - -ROSALIA lancia un'occhiata al Savoldi per frenarlo: poi togliendo le -posate a Petruccio. - -Io ho fame e non appetito. - - Spingendolo verso l'uscio: - -Fame! fame! - -SAVOLDI dando un pugno per scherzo a Petruccio e spingendolo c. s. - -Fame! - -BARBAJA c. s. dandogli uno scappellotto. - -Fame! - - Petruccio via a destra. - -ROSALIA alla Nina che sta infilandosi una mantelletta. - -E Fannya?... - -NINA. - -Allegrissima! È andata a letto dopo aver suonato e cantato! - - La Nina va via. - -ROSALIA con un impeto di tenerezza e di gioia, lanciando un bacio verso -la camera di Fannya. - -Cara! Sorellina cara! - -CASTELLUCCIO fingendo di pigliare il bacio a volo, con la mano. - -Questo per me! Ah! - - mettendosi la mano alla bocca e - baciucchiandola. - -«Qual voluttà trascorrere... Sento di vena in vena»... - -SAVOLDI sottovoce - -Vecchio cane... Da catena! - - Savoldi, Barbaja e Taddei, puliscono - i bicchieri e le posate con i - tovagliuoli. - -CASTELLUCCIO al Savoldi, serio. - -A me? - -ROSALIA intromettendosi e vezzeggiandolo. - -Caro, caarrone!... Simpaticone! - -CASTELLUCCIO scrollando il capo e indicando il Savoldi. - -No, voi; lui! - -SAVOLDI avanzandosi ironico. - -Cavalier Andreo? - -CASTELLUCCIO gira attorno alla scena, per riuscire a frenarsi. - -ROSALIA interrogando il Barbaja e il Taddei, sorridendo. - -Andreo? - -BARBAJA piano a Rosalia. - -Se lo si chiama Andrea, si offende! - -TADDEI. - -Re Ferdinando, lo ha persuaso che Andrea, con la desinenza in _a_, è un -nome di donna! - -PETRUCCIO entrando con un piatto di maccheroni e un piatto di carne. - -Ecco servita 'a eccellenza! - -ROSALIA allegramente, per troncare la scena. - -A tavola! A tavola! - - siede, mangia: Barbaja e Taddei la - servono: Rosalia con la bocca piena. - -Neh! Cavaliè! Versatemi da bere! - -CASTELLUCCIO fatto il giro, è rimasto vicino al Savoldi: piano. - -Nella sua paterna bontà, il nostro sovrano, benché degno eroe dei -tempi omerici, ha sancito una legge severissima per frenare l'abuso dei -duelli: i miei amici, il Marchese del Vasto e Francesco Carrano, furono -condannati a sette anni di ferri... - -ROSALIA più forte, imitando l'accento napoletano. - -Cavaliè!... Mo' aggio sete! - -CASTELLUCCIO sempre sottovoce al Savoldi, ma con ira. - -Se siete davvero, come si dice in teatro, un gentiluomo proscritto che -fa il direttore d'orchestra per inclinazione... politica, vi dirò... -insolente... - - sospirando - -e andiamo in galera! - -SAVOLDI. - -Come volete e quando volete. - -ROSALIA balzando in piedi: al Savoldi, con un'occhiata severa. - -Matto! Proprio matto! - - corre carezzevole dal Castelluccio. - -Cattivo! Crudele! Dite di volermi bene e mi amareggiate i maccheroni! - -SAVOLDI tra il Barbaja e il Taddei piano, con ira. - -Cortigiano! Parassita! - -TADDEI scrollando il capo, al Savoldi. - -Una povera vittima di Ferdinando! - -BARBAJA pure al Savoldi. - -Ignorante! Ma non farà mai la spia, con tutto il suo amore per il Re! - -ROSALIA che sta calmando il Castelluccio. - -Il maestro è lunatico e... - - sorridendo, vezzeggiandolo. - -Gelosissimo! - -CASTELLUCCIO soddisfatto. - -Di me? - -ROSALIA al Savoldi con un'occhiata di comando. - -Datemi la mano! - - gliela prende mentre il Savoldi - vorrebbe ritirarla e sorridendo al - Castelluccio. - -E anche voi... la vostra... - - Castelluccio vorrebbe resistere. - -Se mi volete bene! - - Castelluccio porge subito la mano. - -Il maestro riconosce il suo torto, voi gli perdonate, e si fa la pace! - - fa per unire le due mani: tutti e due - le ritirano istintivamente. - -No? - - al Castelluccio sempre più tenera. - -Proprio no?... Nemmeno al patto di suggellare la pace con un bacio? - - al Savoldi accigliata indicando la - guancia. - -Uno qui... - - volgendosi al Castelluccio e - avvicinandogli la guancia, - sorridendo. - -... E uno qui? - -CASTELLUCCIO fa per dare il bacio. - -ROSALIA si ritira. - -Niente! Insieme, la pace o niente! - -SAVOLDI E CASTELLUCCIO danno il bacio insieme, uno per guancia. - -ROSALIA respingendoli subito, con le due mani. - -Adesso lasciatemi cenare. - - siede e torna a mangiare. - -BARBAJA fingendo di infuriarsi contro Taddei. - -Critico venale! - -TADDEI c. s. contro Barbaja. - -Impresario... imbroglione!... - -BARBAJA. - -A me?... Al nipote di Domenico Barbaja? Un duello! - -TADDEI. - -All'ultimo sangue! - -ROSALIA continuando a mangiare. - -Bravi!... Bravi! Coraggio! - -TADDEI. - -Ingrata! Mi vendicherò sul Poliorama! - -ROSALIA ridendo. - -Maramèo! - -BARBAJA. - -Vi farò fischiare! - -ROSALIA. - -Maramèo! Fra quindici giorni sono a Milano!... Canto alla Scala! Nel -_Barbiere._ - - Cantarellando a mezza voce. - -«... Ma se mi toccano dov'è il mio debole...» - -NINA di dentro. - -Signora! - -CASTELLUCCIO guardando verso l'uscio. - -La bella Nannì! - -ROSALIA. - -Hai fatto presto! - - -SCENA TERZA. - -DETTI, LA NINA, IN FINE ALLIANA. - - -NINA ENTRANDO SCONVOLTA. - -Signora! Signora! Peggio dei croati! - -ROSALIA ridendo. - -I croati?... A Napoli? - -NINA. - -Peggio! E poi almeno i croati sono tedeschi, ma questi... - -ROSALIA. - -Cos'è successo? Che ti hanno fatto? - -NINA. - -A me?... A lei! Tutto sossopra! - -BARBAJA vivamente. - -In teatro? - -TADDEI. - -Al San Carlo? - -NINA. - -Nel camerino! - -ROSALIA vivamente. - -Nel mio camerino?... - -NINA. - -Sequestrati i costumi della _Linda_ e lei messa in contravvenzione! - -ROSALIA. - -Sequestrati i miei vestiti? Ma come? - -BARBAJA. - -L'ultima sera?... - - Nina al Barbaja. - -Sicuro! Quello del primo atto era nuovo. La Polizia l'ha trovato troppo -corto e poi non c'erano le mutandi... - - correggendosi - -i calzoncini verdi! - -ROSALIA maravigliata alla Nina e al Barbaja. - -È uno scherzo? - -SAVOLDI come una minaccia. - -Della polizia! - -BARBAJA inquieto. - -La celebre Goldberg, per una simile contravvenzione, ha dovuto scappare -e rifugiarsi in casa del Ministro d'Austria! - -TADDEI. - -Volevano arrestarla! - -ROSALIA spaventata. - -Arrestarmi? - - guardando verso l'uscio di Fannya. - -E Fannya?... - - si calma e scoppia in una risata. - -Ma che! - -CASTELLUCCIO. - -Impossibile! - -SAVOLDI a mezza voce. - -Tutto è possibile sotto i Borboni! - -CASTELLUCCIO facendo una giravolta per non sentire, si avvicina al -Taddei. - -TADDEI. - -Con una polizia canaglia, più ladra dei ladri! - -CASTELLUCCIO fa un'altra giravolta e si avvicina alla Nina. - -BARBAJA. - -Scommetto... è un altro trucco! - -NINA. - -E che furia! - - con forza. - -La mia Signora, ho detto, farà le sue rimostranze al Re! - - imitando il parlare napoletano. - -U Re nostro è u Marchese del Carretto! Isso è u vero re de Napole! - -CASTELLUCCIO si allontana protestando scandolezzato con le due mani. - -BARBAJA alla Nina. - -Per capire se si tratta di un... - - indica danaro. - -... affare della polizia, bisognerebbe conoscere l'agente. - -NINA. - -Io non l'ho mai vista quella grinta! - -ROSALIA alla Nina, con risolutezza. - -Invece di aspettare qualche giorno, si parte subito. - -SAVOLDI. - -Se vi lascieranno partire! - -BARBAJA. - -C'è la contravvenzione! - -ROSALIA fuori di sè. - -Ma io.... parlo col Re! - -CASTELLUCCIO. - -Questo dovete fare!... La prima sera della _Linda_, il re vi applaudiva -con entusiasmo dal suo palchetto! - -BARBAJA. - -Se il regolamento in cui si stabilisce la lunghezza delle gonne, la -larghezza delle maniche, il verde dei calzoncini, è tutto scritto di -pugno del Re... - -SAVOLDI. - -Sotto dettatura della Regina... - -TADDEI. - -Che è brutta e gobba! - -BARBAJA. - -Perciò, proibito far vedere le spalle, quando sono belle! Proibito far -vedere le gambe... - -SAVOLDI. - -Quando sono diritte! - -ROSALIA. - -Non ne facevo vedere! Appena tanto così! - - alzando le gonne. - -CASTELLUCCIO guardando con l'occhialetto. - -Alzate ancora: due dita di più! - -BARBAJA al Castelluccio, vivamente. - -Voi che ne godete la confidenza, dovete parlar chiaro al Re! La corda -è troppo tesa! Non si è più sicuri nemmeno del titolo delle opere. -Lucrezia Borgia no, perchè la famiglia Borgia ha avuto due Papi... -bisogna mettere Elisa Fosco! - -TADDEI al Castelluccio. - -E con noi? La censura è addirittura idiota! Il revisore Giannatasio ci -cancella persino gli... eziandio! - -CASTELLUCCIO. - -Al nostro buon Re, fa scrupolo vedere Dio messo in una congiunzione: io -scrivo sempre ezian...diana!! - -ROSALIA preoccupata. - -Per una parola più o meno... - -NINA. - -Poco male! - -ROSALIA. - -Ma se invece... - - impaurita - -Ah mio Dio! - -BARBAJA per calmarla. - -Corro a teatro; bisogna sapere il nome dell'agente! - -NINA. - -È inutile! Viene il capitano Alliana; lo dirà lui. - -ROSALIA. - -Il barone Alliana?... - -BARBAJA. - -Era in teatro? - -NINA. - -Ho mandato Zeffirino a cercarlo. Stava appunto per montare in carrozza! - -CASTELLUCCIO quando sente che deve venire Alliana, si affretta ad -andare a prendere il cappello e il soprabito per uscire. - -NINA. - -L'ho lasciato che gridava con quei satrapi e... gambe mie, ti -raccomando! - - al Taddei. - -Non volevo, in quella confusione, che sequestrassero anche me! - -ROSALIA al Castelluccio. - -Il capitano, vostro cugino, vi fa scappare? - -CASTELLUCCIO. - -Vi dirò... se domani... trovandoci a Caserta... - -BARBAJA. - -Eccolo, il capitano! - - Tutti, meno il Castelluccio, che si - mostrerà sempre contrariato, gli - vanno incontro. - - -SCENA QUARTA. - -DETTI, ALLIANA: poi PETRUCCIO. - - -ROSALIA tra l'inquietudine e lo scherzo, tendendo la mano ad Alliana. - -Non mi lascierete imprigionare? - -ALLIANA cerca di mostrarsi disinvolto, ma è inquieto. - -Imprigionare... no; ma vi costerà cara! - - indicando danaro. - -BARBAJA. - -Chi ha eseguito il sequestro? - -ALLIANA. - -Il famoso don Camillo! - -BARBAJA. - -Quella canaglia... - -TADDEI. - -Sst! - -SAVOLDI. - -Sst! - - interrompono Alliana perchè entra - Petruccio. - -PETRUCCIO avvicinandosi al tavolino per sparecchiare. - -Vulite u caffè, Eccellenza? - -ROSALIA. - -No... - -NINA forte. - -No! - -PETRUCCIO verso destra. - -Niente caffè! - -ALLIANA a Rosalia, strizzando l'occhio e indicando Petruccio. - -Quello lì... - -BARBAJA piano a Rosalia - -Mandatelo via! - -NINA che ha veduto il gesto di Barbaja, piano. - -Ci penso io! - - corre da Petruccio, lo aiuta in fretta - a prender su tutta la roba e lo - spinge fuori. - -Via! Presto! Anche a me da cenare! - - La Nina e Petruccio escono a destra. - -ALLIANA chiamandosi tutti vicini, sottovoce. - -Bisogna venire a patti con questo don Camillo. - -ROSALIA vivamente. - -Ma chi è? - -BARBAJA c. s. - -Un personaggio che ha la lingua corta, poche parole, e i denti lunghi. - -TADDEI. - -È un bigotto di Monsignor Cocle... - -BARBAJA. - -È un mezzano di Del Carretto! - -ALLIANA. - -Tutti così gli impiegati alti e bassi della polizia! - -CASTELLUCCIO fa un cenno ad Alliana, perchè usi prudenza, e sospirando -e scrollando il capo, torna a prendere il cappello e infila i guanti. - -BARBAJA. - -E per tutto pagare, pagare, pagare... - -TADDEI. - -E la polizia ha sempre ragione! - -ALLIANA. - -Sfido! Se ha il Del Carretto per capo visibile, l'invisibile è ancora -più potente, è monsignor Cocle... - -SAVOLDI. - -Il confessore...? - -ALLIANA. - -Il _padrone_ del Re! - -BARBAJA a Rosalia. - -Voi avete dato scandalo? Pagate se non volete andare all'inferno, -pagate se non volete andare in prigione. - -CASTELLUCCIO avvicinandosi a Rosalia per congedarsi. - -Donna Rosalì... - -ROSALIA senza badare al Castelluccio, spaventata. - -Pago! pago! - - ad Alliana. - -Correte subito da questo Don Camillo! - -ALLIANA. - -Nella mia condizione non posso offrire, nè l'altro vorrebbe accettare. - -CASTELLUCCIO. - -Buona notte, donna Rosal... - -ROSALIA c. s. - -E allora?!... - -ALLIANA rivolgendosi al Barbaja e al Savoldi, e accompagnandoli verso -l'uscio. - -Voi e voi! - - a Rosalia. - -L'impresario, e il maestro della prima donna. Tornate subito a teatro, -troverete ancora Don Camillo, fissate per domattina un ritrovo in -par... ti... colare... - -CASTELLUCCIO sempre c. s. a Rosalia. - -Vi auguro la buona notte! - -ROSALIA al Savoldi e al Barbaja. - -Date, date, date, purché sia finito tutto, subito! - - vedendo il Taddei che sta per uscire - con il Barbaja e con il Savoldi. - -Anche voi? - -TADDEI. - -Li seguo alla lontana... - - via. - -CASTELLUCCIO che sta parlando con Alliana — al Taddei. - -Don Niccolì, aspettate! - - ad Alliana. - -Domani, incontrandoci a Caserta... - -ALLIANA. - -Ho capito. - -CASTELLUCCIO. - -Sua Maestà, quando è di buon umore, si diverte a rendere gelosissima -mia moglie che... - - con un grosso sospiro - -che di buon umore, non è mai! - -ALLIANA. - -Conosco mia cugina. Sta tranquillo! - - si danno la mano. - -CASTELLUCCIO tenendogli la mano stretta e avvicinandosi all'orecchio di -Alliana con un atto di terrore. - -Prudenza, prudenza, con Monsignor Cocle! - -ALLIANA al Castelluccio. - -Paura di un prete oggi?... Oggi, che abbiamo un Papa dalla nostra? A -Ferdinando II, daremo Pio IX per confessore! - -CASTELLUCCIO scappa via tappandosi le orecchie. - - -SCENA QUINTA. - -ROSALIA, ALLIANA poi la NINA. - - -ROSALIA. - -Quelli là, vi credono il mio amante! - - prendendogli tutte e due le mani con - trasporto. - -Ma io per voi, mi lascio disonorare! - -ALLIANA sorridendo. - -Per me, e per... Fannya! - -ROSALIA. - -Tutti e due, non siete... una cosa sola? - -ALLIANA ha un lampo d'amore negli occhi, guardando verso l'uscio di -Fannya, poi ritorna serio, agitato. - -Quando uscivo dal teatro e stavo per montare in carrozza, ero col conte -Alberto! - -ROSALIA maravigliata. - -Alberto?... Al San Carlo?... - -ALLIANA. - -È venuto tardi, dopo avermi cercato al club dell'Accademia... - - più sottovoce - -sarà qui a momenti. - -ROSALIA. - -Qui?... Stasera, non doveva trovarsi con il ministro d'Inghilterra? - -ALLIANA. - -A Corte, ci sono novità! - -ROSALIA vivamente. - -Contro Alberto?... I suoi nemici?... La Regina?... - -ALLIANA. - -Novità, che riguardano... voi! - -ROSALIA. - -Me? - -ALLIANA. - -Il Conte Alberto non ha voluto spiegarsi... ma per ora, non potete più -partire. - -ROSALIA. - -C'entra la contravvenzione? - -ALLIANA. - -No!... Credo di no! - -ROSALIA. - -Com'era lui?.... Inquieto?.... Preoccupato? - -ALLIANA. - -Preoccupato... - -ROSALIA scrollando il capo. - -Vi ricordate a Firenze?... Non volevo accettare la scrittura di Napoli. -Ho fatto male a cedere alle preghiere vostre e di Fannya!... Vedete -però?... So fingere!... A teatro e con tutta quella gente, io non sono -più la donna, ma soltanto la... prima donna... che non fa che cantare e -scherzare! - -ALLIANA interrompendola. - -Bisogna avvertire la Nina! - - fa un passo verso l'uscio di Fannya. - -ROSALIA lo ferma facendogli cenno di parlar pianino perchè Fannya -dorme: va verso l'uscio a destra e chiama sottovoce. - -Nina! - -NINA entrando. - -Comandi? - -ROSALIA. - -Sta attenta in anticamera. - -NINA. - -Aspetta la visita del solito impresario di Vienna? - -ROSALIA. - -Sì, aspetto il signor conte. - -NINA. - -Andiamo bene! È appena finito il teatro, e il ristorante comincia ad -essere pieno di gente. - -ROSALIA. - -Bada al cameriere... - -NINA. - -Don Pedro è nelle mie mani! - - via. - -ALLIANA. - -Fannya?... La farete chiamare? - -ROSALIA. - -Dorme; lasciamola dormire. Quando canto, la mando a letto presto. -Non la voglio con me in teatro. Qui, a Napoli, poi, la mia piccola -sorellina, sempre sotto chiave! - - verso l'uscio di Fannya. - -Tesoro! Cara! - -ALLIANA supplichevole. - -Sono gli ultimi giorni; le ultime ore... - -ROSALIA fingendosi in collera. - -L'avete veduta oggi; la vedrete domani! - - sorridendo e stringendogli le mani con - grande espansione. - -Le volete proprio bene molto, molto?... - -ALLIANA. - -Molto?... Che cosa vuol dire, molto?... Tutto!... Tutto ciò che sento, -che spero, che vivo, che respiro... è là! - -ROSALIA esitando: con grande tristezza. - -E... le perdonerete sempre... sua madre? - -ALLIANA. - -I miei, li ho perduti, sono solo. Ma come ho ritrovato mio padre -nel conte Alberto, ho ritrovata in voi la mia mamma... La mia mamma -giovine, come ne ho il ricordo da bambino. Era tanto bella anche lei! - - rimane triste, pensieroso. - -ROSALIA vincendo la commozione, con le lacrime nel viso e passandogli -una mano dinanzi agli occhi. - -Via! Via! Il sole di Fannya deve spazzare ogni nube! Lasciate i -pensieri tristi a me che mi trovo sospesa tra la prigione... e la -corte!... Che cosa sarà mai?... - - con un sospiro. - -Povero Alberto! Quante preoccupazioni! Quante inquietudini, e forse, -quanti dolori per me! Oh, il mondo è molto severo con i buoni, con gli -onesti e, soprattutto, con i sinceri. Al mio povero Alberto che ha la -moglie chiusa in un manicomio, quasi da vent'anni, - - con ironia - -queste dame impeccabili, e questi cavalieri perfetti farebbero un -delitto, non già di avere un'amante, ma di volerle bene e di adorare la -figlia nata dal suo amore! - - con inquietudine. - -Nessuno sospetta, a Napoli, che Fannya sia mia figlia? - -ALLIANA accenna di no. - -ROSALIA. - -Ero così giovane!... Ed ero così povera!... La prima e l'unica -bambola che ho avuto, è stata la mia figliuola!... E il solo che mi ha -voluto bene è stato Alberto... Un bene fatto di pietà, di tenerezza e -d'intelligenza! - - sottovoce, quasi con astio. - -Questa Maria Teresa d'Austria, questa seconda moglie di Ferdinando, lo -odia, Alberto, non è vero? - -ALLIANA si fa serio, accigliato. - -Lo odia, perchè il conte Alberto di Verolengo è un piemontese! Perchè è -venuto qui, appunto con la prima moglie del Re, e perchè è rimasto qui -anche dopo la morte di Maria Cristina. Il conte Alberto è la memoria, -l'influenza, la bontà di lei, che le sopravvive nella reggia! - -ROSALIA. - -Maria Cristina di Savoia! La santa Regina! I napoletani, la chiamano -ancora la santa Regina! - -ALLIANA. - -E lei viva, nessuna condanna di morte fu eseguita. - -ROSALIA. - -Sangue, no, ella ripeteva al marito, — lo so da Alberto, — sangue -no; con la morte voi potete perdere un'anima immortale, con la vita -può venire il pentimento. E anche morendo furono le sue ultime parole -rivolte al Re, la sua ultima preghiera: «sangue no, sangue no». - -ALLIANA. - -Questa invece, brutta, quanto l'altra era bella, cattiva quanto -l'altra era buona, gli sta sempre cucita alle costole ripetendo sempre -«Casticate, Fertinante! Casticate!» - -ROSALIA. - -E il Re?... Alberto è odiato anche dal Re? - -ALLIANA. - -Chi può conoscere l'animo di Ferdinando? Avete detto benissimo. Il -Conte Alberto, a corte, è la memoria di Maria Cristina. Se non lo odia, -certo, non lo ama, perchè non si ama il rimorso, ma lo teme, come si -teme la giustizia! Quest'uomo, per altro... - -ROSALIA. - -Alberto?... - -ALLIANA. - -Quest'uomo forte in mezzo ai deboli, quest'uomo che dice la verità -in mezzo al servidorume, che biascica rosari e bugie, se non è amato -dal Re, se è odiato dalla Regina e da una corte ignorante, bigotta, -ha con sè tutto un partito giovane che vuol far di lui il ministro -del Re, — anche contro lo stesso Re; — il ministro non di Ferdinando -II re di Napoli, ma, — voglia o non voglia Ferdinando, — il Ministro -di Ferdinando Iº re d'Italia, re costituzionale, re indipendente -dall'Austria e dalla Francia, e se ci vorrà... Se vorranno del sangue, -vivaddio... - -ROSALIA fissandolo inquieta. - -E Fannya? La mia Fannya? Che cosa volete fare? Che cosa vuoi fare? - -ALLIANA. - -No! No! V'ingannate! Giuro! V'ingannate! - -ROSALIA. - -A Fannya! A Fannya, lo devi giurare! - -ALLIANA vivamente. - -Il Conte Alberto!... Non una parola. - - Violento, ma più sottovoce. - -Non una parola! - - -SCENA SESTA. - -DETTI, la NINA, il Conte di VEROLENGO, poi FANNYA, in fine, e VOCI. - - -NINA precede il Verolengo e l'aiuta a legarsi il ferrajolo. Verolengo -si toglie i grandi occhiali d'oro: sottovoce a Rosalia. - -Sono passato inosservato! - - In questo momento si sentono - avvicinarsi ed entrano nell'albergo, - dove saranno accolti da uno scoppio - di evviva e di battimani, due - mandolini e una voce che canta la - canzone: _Te voglio bene assaie e tu - non piensi a me!_ poi lo sbattere del - portone dell'albergo, e silenzio. - -VEROLENGO. - -Travestito come un innamorato..... o come un cospiratore! - - baciando la mano di Rosalia. - -Innamorato.... sempre. Cospiratore.... mai! - -NINA. - -C'è giù un... pandemonio!... Si può andare e venire liberamente. - -ROSALIA - -Sta attenta... - -NINA. - -Non dubiti! - - via. - -ROSALIA uscita la Nina afferrando le mani al Verolengo. - -Dunque?... Dunque? - -VEROLENGO. - -Alliana ti ha detto? - -ROSALIA. - -Che a Caserta ci sono novità?... - -ALLIANA. - -Ma che il sequestro di questa sera, non ci ha a che fare! - -VEROLENGO. - -No?... - - Fissando Alliana e scrollando il capo. - -Anche ripensandoci, parrebbe assolutamente di no! Ma poi, chi lo sa? -A corte, le bugie, hanno le gambe così lunghe!... E monsignor Cocle, -stende i suoi ragnateli con tale arte invisibile, silenziosa... - -ROSALIA si avvicina al Verolengo, fissandolo. - -VEROLENGO. - -Se non fossero i miei soliti sospetti, dovrei anzi rallegrarmi con te! -Domani riceverai un invito da parte di Sua Maestà! - -ROSALIA. - -Un invito? A me? - -VEROLENGO. - -Per cantare alle feste del Presepio! - -ALLIANA subito, assai stupito. - -Voi? Una donna di teatro, invitata a Caserta? - -VEROLENGO. - -E per di più, durante la novena di Natale! - -ALLIANA. - -Con il bigottismo della Regina? - -ROSALIA. - -E del Re! - -VEROLENGO. - -Appunto! Bisogna aver ottenuto, non soltanto l'assoluzione, ma anche -l'approvazione di monsignor Cocle! - -ROSALIA impaurita. - -Io non ci vado! - - più forte - -Non ci vado, e non ci vado! - -VEROLENGO. - -Vorresti invece andare in prigione?... Qui, si fa presto! - -ROSALIA. - -Mettermi in prigione - - parlando afona - -perchè sono raffreddata e non posso cantare? - -VEROLENGO. - -Ma lo avrai preso il raffreddore, perchè le gonne della Linda erano -troppo corte! - -ALLIANA. - -E in tal caso, non andando a Caserta, sareste punita, perchè avete dato -scandalo! Questa potrebbe essere la relazione tra i due fatti. - -VEROLENGO. - -Precisamente: la tela del ragno! - -ROSALIA. - -Io sono inquieta, inquietissima.... - -VEROLENGO prendendole le mani. - -E forse ti ho spaventata, al solito, senza una ragione! - -ALLIANA. - -Certo, non bisogna nemmeno esagerare! La Regina è cattiva, la corte -è pessima, ma il Re, in fondo, è buono. Ha della nobiltà, della -grandezza.... - -ROSALIA. - -E la razza? La razza?... È il nipote di Ferdinando I, quello che faceva -amministrare la giustizia dal cardinal Ruffo e da Fra Diavolo! Dei suoi -fratelli, uno ha fatto sbranare dai mastini un povero padre disonorato -nella figlia! Un altro, si diverte a gettare delle monete nelle vasche -d'acqua bollente, per vedere i ragazzi nudi e affamati saltarvi dentro -per raccoglierle, un altro... - -VEROLENGO. - -Ferdinando II è migliore dei suoi fratelli! - -ALLIANA. - -Ferdinando è il migliore di tutti i Borboni! - -ROSALIA. - -Ma insomma? Migliore, o peggiore, che cosa può volere da me? - -VEROLENGO riflettendo. - -Ma... volere il Re... o volere monsignor Cocle? La tua confidenza, o -qualche tua imprudenza per poter entrare nella mia vita... - - con un'alzata di spalle. - -O soltanto la tua celebrità, la tua virtuosità canora, per il santo -Presepio, e le mie non sono che ombre! - -ALLIANA. - -Per altro state in guardia: anche a corte ci sono spie... - -VEROLENGO. - -Non dire di non conoscermi! Ci siamo veduti a Venezia, a Roma... E se -non c'è un invito speciale per Fannya... - - Rosalia e Alliana, guardano - istintivamente verso la camera di - Fannya. - -ROSALIA. - -La voglio con me. - -VEROLENGO. - -Tutto al contrario! Non condurla a Caserta! - -ALLIANA. - -È troppo ingenua e troppo sincera! Resti a Napoli con la Nina!... - -VEROLENGO. - -E poi, al caso, anch'io ho molti amici... - -ROSALIA. - -Al caso?... Che caso? Il caso di un tranello... contro di te? - - rivolgendosi ad Alliana e fissandolo. - -Pensiamoci un po'... freddamente. Per scoprire soltanto che io sono la -sua amante, e che Fannya non è mia sorella, ma nostra figlia?... - -VEROLENGO. - -Certo... per questo, monsignor Cocle, non potrebbe farmi bandire, nè -fucilare, ma tuttavia... - -ALLIANA. - -E se la macchina, invece che contro di voi... fosse montata contro di -me? - -VEROLENGO.. - -Contro di te?... Perchè contro di te? - -ALLIANA. Anch'io non sono amato a corte. Sono istitutore del Principe -ereditario, del figlio di Maria Cristina, per intercessione vostra! -Anch'io sono sospettato! - -VEROLENGO. - -Sospettato? - -ALLIANA. - -Tutti noi, ufficiali napoletani! Non c'è fiducia a corte, altro che per -gli Svizzeri! - -ROSALIA. - -Sst!... Fannya, per amor del cielo! - -VEROLENGOfissando sempre Alliana. - -Guardami bene in faccia! - -ALLIANA. - -Gli Alliana, sono fedeli. Sempre con Dio e per il Re. - -VEROLENGO. - -La parola d'ordine dei vecchi Murattiani...! Anche con Dio e per il -Re, si può riuscire... a farsi fucilare, quando si è dei fanatici o dei -pazzi. - - A Rosalia. - -Ma diglielo anche tu, nel nome di Fannya! Congiure, no! Pazzie, no! - - abbracciando Alliana. - -Pensa figliuolo, figliuolo! È finita l'epoca delle congiure, delle -società segrete, delle sette!... Te lo dico io... vecchio carbonaro!... -Tante congiure, tutte fallite per la mancanza di un concetto comune! Un -po' di fumo, subito soffocato nel mare del più nobile sangue! - -ROSALIAad Alliana con le lacrime nella voce. - -Pensate a Fannya!... Pensate alla povera Fannya! - -VEROLENGO. - -Un concetto comune, bisogna avere! Invece... chi vuole la repubblica -come - - a Rosalia. - -quel tuo maestro Savoldi! Chi esalta e vede la salute in un altro Re, e -chi - - ad Alliana. - -con un buon colpo di mano, spera di poter cambiare la testa a -Ferdinando, senza punto riflettere che in questo giuoco è assai più -facile il perdere la propria!... Nessuno, intanto, pensa a volere ciò -che tutti dobbiamo volere, un'Italia, l'Italia!... - -ALLIANA accenna di si, col capo. - -VEROLENGO afferrandogli una mano. - -Allora... Hai fede in me? Tento anch'io con la persuasione... -Preparando i fatti con le alleanze... - - risoluto. - -Ma non più pugnali e non ancora i fucili! Nel dar vita a una nazione, -il pensatore dev'essere l'avanguardia del soldato! È il libro che -prelude alla battaglia e alla vittoria, e oggi, il Primato del -Gioberti, è letto, è divorato come un romanzo, anche a Napoli, anche a -corte, non dal Re... il Re non legge niente, ma dalla stessa madre del -Re!... Non più le piccole rivoluzioni, moti convulsi che denotano la -debolezza di un infermo... invece... un'idea grande, sola, da rendere -limpida, chiara, un'idea, che tutti devono comprendere, che tutti -devono amare, non i fratelli nell'ombra, ma un popolo intero alla luce -piena del giorno! - -ALLIANA ironico. - -Il popolo?... Quale? I sanculotti o i lazzaroni? - -VEROLENGO. - -Il popolo, del quale noi pure siamo parte e dobbiamo far -parte! È soltanto quando è respinto, o respinge l'aristocrazia -dell'intelligenza, che il popolo diventa plebe. - - baciando Alliana sui capelli. - -Ragazzo! Ragazzo!... Figliuolo! Dammi la tua parola... giura... - -FANNYAsull'uscio della sua camera: caccia fuori appena la testa, -tenendosi nascosta fra le tende. - -Bravo, papà! Bravo signor capitano!... E brava anche la -mammà-sorellina! Bravissimi tutti! - -VEROLENGOcorrendo per abbracciarla. - -Fannya! - -FANNYA. - -No!... No! Impossibilissimo! - -ROSALIA. - -L'ho detto che l'avreste svegliata! - -FANNYA. - -Sono... impresentabile! Ho sentito la tua voce e quella del signor -Capitano!... Credevo di sognare... invece, mi sono accorta dal lume che -ero sveglia... Ho fatto un salto dal letto e sono qui - - con una risatina. - -così! - -ROSALIAsottovoce ad Alliana. - -Per lei! Per lei! Promettete, giurate ad Alberto... - -FANNYA. - -Mamma, anzi, signora madre, perchè non mi hai detto niente? - -ROSALIA. - -Non sapevo... - -VEROLENGO. - -Non credevo, stasera, di poter essere libero! - -ALLIANA. - -Anch'io sono venuto tardi! - -FANNYA. - -Al babbo soltanto perdono, e mando un bacio! - - gli manda un bacio con lo schiocco - delle labbra. - -Con lei... - - ad Alliana. - -collera grande e prolungata! - - a Rosalia. - -Con te, poi... Non ti chiamerò più Rosalia, sorella, ma sempre mamma, -mamma, mammà! - -ROSALIA. - -Non volevo svegliarti! - -FANNYA. - -To'!... Non mi son svegliata lo stesso?.. Uff!... Sono stufa di -dormire, sempre dormire!... - -VEROLENGOad Alliana, sottovoce. - -Pensa che tanta felicità, quella vita tenera e delicata è nelle tue -mani... - -ALLIANAsi avvicina a Fannya, vivamente. - -FANNYA. - -Alt! Capitano! E indietro, front! - - cantarellando e sorridendo. - -Non si può! È arrivato tardi... Non mi ha fatto chiamare... - -ALLIANA. - -La mano, almeno... - -FANNYA. - -Non si può! - - sparisce dietro le tende. - - Si odono le VOCI che escono dalla - locanda. - -VOCE DI UOMO. - -Bonanotte, Don Antò! Jammo ca è tarde! - -VOCE DI DONNA. - -Bonanotte! Ce vedimmo domane. - -VOCE DI UOMO. - -Bonanotte! - -ROSALIA. - -Si chiude! - -VEROLENGOad Alliana. - -Andiamo! - -ROSALIA. - -Fate presto! - -FANNYA - - cacciando fuori la testa fra le tende: - crucciata. - -Adesso poi no, no, no...! Fermatevi! - - -SCENA SETTIMA. - -LA NINA E DETTI. - - -NINA entra e fa cenno al Verolengo e all'Alliana di andarsene. - -È il buon momento... - -FANNYA. - -Cattivi!... Tutti!... Almeno... salutatemi bene! E domani?... Pensa, -babbo, sono gli ultimi giorni! - -VEROLENGOavvicinandosi a Fannya. - -Te lo prometto, cara! Domani, di giorno e di sera! - -FANNYA. - -E il signor Capitano, non promette niente? - -ALLIANA. - -Sì! sì! Domani! Sempre! - -FANNYAsporge il capo fra le tende verso il Verolengo che le dà un -bacio: poi stende la mano all'Alliana. - -A lei... la mano... - -ALLIANAgliela stringe, con grande affetto. - -FANNYA. - -Anche da baciare!... - - tenendo sempre stretta la mano - dell'Alliana - -No! Non ti lascio andare! No!... - -ALLIANAfa per baciarle i capelli. - -FANNYAsparisce di nuovo dietro le tende. - - Si sente una sua allegra risatina. - -Buona notte! - -VEROLENGOspingendo Alliana verso l'uscio. - -Andiamo! - -FANNYAchiamando e, di nuovo, sporgendo il capo c. s. - -Vincenzo! - -ALLIANAsi ferma: si volta. - -FANNYA. - -«Te voglio bene assaie... E tu, — proprio tu! — non pienze a me!» - - Alliana e Alberto via, seguiti dalla - Nina. - - -SCENA OTTAVA. - -FANNYA e ROSALIA. - - - FANNYA in sottanino, con le spalle - coperte da uno scialletto bianco. - Corre alla finestra; l'apre... Prende - due camelie, una bianca e una rossa, - le lega insieme, prima con un filo, - poi con due capelli che si strappa - rapidamente, corre di nuovo alla - finestra e aspetta. - -ROSALIA. - -Che fai? - -FANNYAnon risponde: guarda dalla finestra: ad un tratto getta giù le -due camelie. - -ALLIANA d. d. - -Ah!... Buona notte! - -FANNYAcorre a gettarsi tra le braccia di Rosalia, stringendola, -baciandola appassionatamente. - -Oh, mamma! Gli voglio tanto bene! Tanto, tanto da morirne! - - - FINE DELL'ATTO PRIMO. - - - - -ATTO SECONDO. - - A Caserta nel palazzo reale. — Grande sala terrena, arredata - con mobili, non ricchi, ma di vecchio stile. Un grande uscio dal - quale — quando è aperto — si vedrà il giardino e due ufficiali - del 2º reggimento degli Svizzeri, che vi stanno di guardia. Tutta - la sala è piena di oggetti destinati al Presepio: ricchi pupazzi - rappresentanti la Madonna e S. Giuseppe; una greppia; un bue e un - asinello. Sopra una tavola, il pupazzo di Re Baldassare e un bambin - Gesù nudo, che deve essere messo nella greppia come in una culla. - Un mucchio di fieno. Sulla tavola un orologio, grande. - - -SCENA PRIMA. - - FERDINANDO II, è in maniche di camicia, con i pantaloni da - Colonnello del reggimento Re e il berretto in testa; fuma - mezzo sigaro napoletano, mentre sta accomodando il pupazzo che - rappresenta Re Baldassare, ancora senza manto e senza corona. - CARMINE e AGNESE sono intenti ad adornare la greppia di fiori, a - riempirla di fieno; e a suo tempo, vi mettono dentro, come in una - culla, il bambin Gesù. - - -FERDINANDO all'Agnese. - -Damme 'a corona e no chiovo! - -AGNESE prende una corona, una scatola di chiodini e li porge a -Ferdinando, senza inchinarsi. - -Ao comanno vuosto, Maestà... - -FERDINANDO mette la corona in testa al pupazzo e la ferma con un -chiodino. - -Così! Mo' sta corona nun t'a levano chiù da capa, né Piemontese, né -Giacobine, né chillo prevetariello framassone di Pio IX. - - ad Agnese che poi Io imita, facendosi - il segno della Croce. - -Sarvamoce l'anema - - fa le corna. - -e scansammo 'a jettatura! - - ad Agnese con comica prosopopea. - -Dammi il manto reale... e la mia tunica! - -AGNESE gli dà il mantello del pupazzo e l'aiuta a vestire la tunica. - -FERDINANDO. - -Vattene alla tua greppia. - - mentre Agnese si volta per andarsene, - Ferdinando le dà un pizzicotto. - -AGNESE fa un piccolo grido. - -FERDINANDO voltandosi al giardiniere. - -Hai sentito Don Carmine? Stu re Baldassare, tene na voce de femmena! - - sghignazzata: fa dondolare la testa al - pupazzo. - -Movi 'a capa!... Benissimo! - - si volta verso il giardino, e con - piglio di comandare la manovra e - facendo con le mani tromba alla - bocca, si metta a gridare: - -Comando ioo! Aavanti! - -TEN. HOLTMANN e SECONDO UFFICIALE - - aprono l'uscio del giardino e fanno il - saluto militare. - -FERDINANDO all'Agnese e a Carmine. - -Che bel timbro, forte!... E sti avvocati, sti paglietti pennaruli vanno -dicenno che il Re Ferdinando «ha la voce chioccia!» - - più forte c. s. - -Coomando io!... Avanti! - - -SCENA SECONDA. - - Il principino FRANCESCO entra dal giardino passando in mezzo al - tenente HOLTMANN e al SECONDO UFFICIALE seguìto dalle tre bambine, - MARIA ANNUNZIATA, MARIA IMMACOLATA E MARIA DELLE GRAZIE. FRANCESCO - dà la mano alla più piccola e corrono tutti fra le gambe di - FERDINANDO, gridando allegramente. Il TENENTE HOLTMANN e il SECONDO - UFFICIALE richiudono l'uscio. - - -FRANCESCO. - -Papà! - -MARIA IMMACOLATA. - -Papà! - -MARIA ANNUNZIATA. - -Papà! - -MARIA DELLE GRAZIE. - -Papà! - -FERDINANDO ridendo. - -Papà, papà, papà, papapapà! - - prende una bimba fra le braccia e la - bacia teneramente. - -Nicchia, Nicchietta, vuoi fare Din Don? - - la fa dondolare tenendola per le - braccia. - -Dinn... Donn!... - -TUTTI I BAMBINI insieme. - -Dinn donn! Din don! Din don! - -FRANCESCO osservando il pupazzo. - -Questo è un re? - -FERDINANDO. - -Uno dei re Magi. Sua Maestà, Baldassare! - -FRANCESCO. - -E allora, gli altri due? - -FERDINANDO. - -Re Gaspare e 'o Re Melchiorre? - -FRANCESCO. - -Dove sono? - -FERDINANDO. - -In viaggio per il Santo Presepio! Re, - -Baldassare, che è più vecchio, cammina più piano! - - risata. - -E adesso, attento Lasà. - - a Francesco: poi alle bambine. - -Attenta Nicchia, Pettita, Ciolla! - - con piglio militare. - -Attenti! - - fa dondolare la testa del pupazzo. - -UNA DELLE BIMBE. - -Dice sempre di sì! - -FERDINANDO facendo la lezione. - -E perchè dice sempre di sì? Ricordatevelo bene: dice sempre di sì, -perchè è un re che ha la testa di legno! - - ride rumorosamente. - -VOCE DI DONNA di dentro, dal piano superiore. - -Annunziata! Maria!... - -FERDINANDO. - -Mammà! Presto, mammà! - - si avvicina all'uscio. - -Mò vengono! - - spinge dentro le tre bambine. - -Jammo! Jammo! - - ferma Francesco, siede, lo prende - sulle ginocchia accarezzandolo - affettuosamente. - -Dunque, Ciccì, è stato buono il dejuné? - -FRANCESCO. - -Sì, papà. Lasagne al pomodoro! - -FERDINANDO. - -Ma prima, neh?... Tutte le orazioni? - -FRANCESCO. - -Per te, per mammà, per il Papa... - -FERDINANDO correggendolo. - -Per il povero Papa, che non sa quello che si fa... - -FERDINANDO bacia Francesco, poi si alza, e ammiccando dell'occhio gli -indica il pupazzo. - -E chillu llà... perchè dice sempre di sì? - -FRANCESCO. - -Perchè... - - guarda Ferdinando: non sa che - rispondere. - -FERDINANDO. - -Embè? Pecchè?... Pecchè a 'a capa?... - - stizzito. - -Perchè ha la testa di legno! - - cacciandolo dentro l'uscio con una - sculacciata. - -Lasà, Lasagnone! - - Francesco, via, scrollando il capo. - -Neh! Carminiello! - -CARMINE voltandosi e inchinandosi. - -Maestà? - -FERDINANDO strizzando l'occhio furbescamente. - -N'à d'aspetta tiempo primma d'essere isso 'u re! Imparerà! Imparerà! - - voltandosi. - -Che c'è, don Taniello? - - -SCENA TERZA. - -GAETANO poi il CASTELLUCCIO. - - -GAETANO inchinandosi profondamente. - -Sua Eccellenza, il cavaliere Del Castelluccio domanda se Vostra -Maestà... - -FERDINANDO interrompendolo. - -Andreo? Viene 'nnanze! Buon giorno! - - Gaetano, via. - -CASTELLUCCIO con un profondo inchino. - -Ringrazio umilmente Vostra Maestà! Posso osare di chiedere le notizie -di Sua Maestà la nostra graziosa Regina? - -FERDINANDO - -Sta... comm'una c'à da partori' da nu giorno all'altro. Nu figlio è -sempe nu guaio anche pe' la Regina che ci ha fatto l'abitudine. - - ridendo e battendogli sulle spalle. - -Se avessi da fare nu figlio tu che nun nce hai l'abitudine, staresti -molto peggio! - -AGNESE ride sguaiatamente. - - ride anche CARMINE. - -CASTELLUCCIO si sente offeso. - -FERDINANDO. - -Sei venuto in ferrovia? - -CASTELLUCCIO. - -Sempre! Sempre con la vostra ferrovia, Maestà! - -FERDINANDO. - -Bravo, Don Andreo! La ferrovia l'ho fatta a spese mie, e m'è costata -assai; l'utile è pure mio. Chi viene a Caserta in carrozza, mi fa torto -e non vede il Presepio. Hai portato la prima donna? - -CASTELLUCCIO accennando affermativamente con un inchino. - -E anche sua sorella, Maestà. - -FERDINANDO. - -Assèttate! - - sedendo, si volta all'Agnese ammiccando - con gli occhi. - -Porta ccà na seggia! - -CASTELLUCCIO fa per sedere. - -FERDINANDO gli leva di sotto la sedia. - -CASTELLUCCIO che era già stato vittima di questo scherzo, resta -sospeso, mezzo in piedi, mezzo seduto, e guarda Ferdinando con -un'occhiata furba. - -FERDINANDO - - indispettito lo raddrizza con una - piccola pedata. - -Tu sì troppo intelligente... ccà. - - Carmine e Agnese ridono: il - Castelluccio rimane imbronciato. - -FERDINANDO voltandosi. - -Avete finito? - -CARMINE. - -Faccio lesto lesto... - -FERDINANDO. - -Porta 'a Madonna, 'i santi, 'u bambino, tutto 'o presepio, ca mo' vengo -pur' io. Portate anche 'u bove e 'u ciucciariello - - Indicando prima l'asino di legno, poi - il Castelluccio. - -Chillo là... No chisto ccà! - - Agnese torna a ridere. - -CASTELLUCCIO s'imbroncia sempre di più: Carmine e Agnese, durante la -scena, portano via, a mano a mano, tutta la roba del Presepio. - -FERDINANDO - - vedendo che il Castelluccio è - accigliato, lo accarezza. - -Ti sei offeso? Io ti voglio bene, e scherzo... Gnesella, viene ccà! Il -cavaliere Andreo, si è preso collera! - -AGNESE baciando la mano al Castelluccio. - -Cavaliere, Eccellenza... - -CASTELLUCCIO guardandola sorridendo. - -Ridi! Ridi!... Sei bella... ti perdono! - - Agnese va via ammiccando a Ferdinando. - Castelluccio piano a Ferdinando. - -Era una bella donna anche la prima, ma questa seconda moglie del -giardiniere, è ancora più... - - fa il gesto come per indicare più - grassa, più forte. - -più bella! - -FERDINANDO per cambiar discorso. - -La sorella della prima donna, canta essa pure? - - siede e fa sedere il Castelluccio. - -Assèttate. - -CASTELLUCCIO. - -No, Maestà. È ancora quasi una ragazzina! Non si vede mai: io non -l'avevo mai veduta, e ho dovuto insistere molto per poterla condurre -con noi. Ho dovuto far ben capire alla signora Mirabella che un invito -di vostra Maestà, è un tale segnalato onore, che non è possibile il -rifiutare. - -FERDINANDO. - -E stata 'na penzata di Monsignore... - -CASTELLUCCIO con grande ossequio. - -Di monsignor Cocle? - -FERDINANDO accennando di sì col capo. - -... Quella di fare intervenire la celebre prima donna del San Carlo -alle feste del mio presepio. - - si leva il berretto e lo tiene fra, le - mani: parla con religiosa unzione, - come se parlasse Monsignor Cocle; - il Castelluccio ne segue le parole - movendo devotamente il capo e le - labbra. - -Il fine imperscrutabile della infinita bontà di nostro Signore ci -ha messi quest'anno a dura prova con i disastri del terremoto e -dell'eruzione del Vesuvio. Sant'Alfonso De' Liguori, onde placare la -collera del Cielo, e propiziarlo all'indulgenza ed al perdono, impone -alla Maestà Vostra, valendosi della mia indegna persona, penitenze più -severe nella santa ricorrenza del Natale, e feste più solenni e più -grandiose, in onore del Santo Presepio! - - torna a mettersi il berretto in testa e - cambia tono. - -Ho dato commissione al maestro Mercadante perchè scriva un'apposita -cantata sacra con coro e con soli per voce di soprano. - -FRANCESCO e le tre bambine passano fuori dall'uscio del giardino, -saltando e tenendosi per mano. - -Jammo! Jammo! Jammo! Larà-larì-larela! Jammo! Jammo! Larì, larè, larà! - -FERDINANDO si alza furioso e prendendo un frustino, corre minacciando -sull'uscio. - -Stateve zitti, guagliù, ca mammà sta malata! - - si rimette a sedere — al Castelluccio, - arrabbiato. - -Assèttate! - - Quando il Castelluccio è seduto, gli dà - una frustata nelle gambe. - -Tira 'nnanze! - -CASTELLUCCIO - - cacciando spaventato le gambe sotto la - sedia. - -Io?... Maestà! - -FERDINANDO. - -Non mi stave dicenno che sta celebre Mirabella è la tua innamorata? - -CASTELLUCCIO - - schernendosi e spaventato dal frustino. - -Oh!... Maestà! - -FERDINANDO frustandogli le gambe. - -E che ci vai di giorno?... E che ci vai di notte?... - -CASTELLUCCIO - - si alza, si ritira, salta, supplica, - piange, si contorce. - -FERDINANDO continuando ad inseguirlo e a frustargli le gambe. - -E donna Sofia te va cercanno 'ncappa e sotto, disperata, arrangiata, -gelosa! - - scoppiando in una grande sghignazzata. - -Piezzo de stupido, è uno scherzo! Sei troppo brutto e troppo vecchio p' -avè 'a 'nnamurata! - - Di nuovo con collera, pestando il piede - per terra. - -E non piangere! Diventi ancora più brutto! - - Cambia tono; diventa nobile e - dignitoso. - -Cavaliere del Castelluccio: recatevi subito, a mio nome, da quelle due -dame; annunziate che Sua Maestà il Re, si compiacerà di esprimere loro -il suo sovrano gradimento. Aie capito? - -CASTELLUCCIO sprofondandosi in un inchino. - -È un nuovo onore, di cui sarò sempre grato a Vostra Maestà... - -FRANCESCO entra spalancando l'uscio del giardino e corre a rifugiarsi -fra le gambe di Ferdinando. - -FERDINANDO maravigliato. - -Embè! Pecchè sto fuje-fuje? - - sull'uscio rimasto aperto, si presenta - un po' indietro — più avanti - stanno, sempre di guardia, i due - soliti ufficiali svizzeri — il - capitano Alliana. — Ferdinando, al - Castelluccio. - -Aspetta! - - -SCENA QUARTA. - -ALLIANA e DETTI. - - - FERDINANDO vedendo Alliana non può - frenare un atto di stizza e di - antipatia; ma poi subito con la mano - gli fa cenno assai benevolmente di - entrare e di avvicinarsi. — Entrato - Alliana, i due ufficiali richiudono - l'uscio. - -Venite in cerca di Sua Altezza, capitano-professore? - - Accarezzando i capelli a Francesco. - -Eccolo qui, il mio Lasà... il mio Lasagnone, che ha paura della scienza! - - sorridendo con arguta ironia - nell'espressione bonaria. - -Tutto a suo tempo: bisogna prendere quello che piace e quello che non -piace! Hai avuto le lasagne, il soffritto, la caponata, e adesso... -bisogna ingoiare la scienza. Nella lezione d'oggi, quale materia verrà -trattata, professore-capitano? - -ALLIANA. - -Stamattina, la geografia. Oggi, piacendo a Vostra Maestà, sua Altezza -avrà una lezione di geometria. - -FERDINANDO - - sempre accarezzando i capelli a - Francesco. - -Consolati, la lezione sarà più corta! - - Guarda l'orologio, poi rivolgendosi ad - Alliana. - -Tra una mezz'ora, venite ccà, ho bisogno di voi. - -ALLIANA. - -Agli ordini di Vostra Maestà. - -FERDINANDO. - -La geometria?... Zeppole! - - picchiando col dito sulla fronte di - Francesco. - -Tienti ben fisso chesto — come dite? — questo Teo...rema: Chi nasce -quadro non more tondo! — Buona anche la geografia!... Che cosa ti ho -insegnato io? Sentimmo: come si chiamano i Francesi? - -FRANCESCO. - -Parrucchieri. - -FERDINANDO. - -Gl'Inglesi? - -FRANCESCO. - -Baccalaiuoli. - -FERDINANDO. - -I Russi? - -FRANCESCO. - -Mangia... - - pensa, poi - -Mangia sego! - -FERDINANDO. - -E l'Italia, che cosa è? - -FRANCESCO. - -Uno stivale nell'acqua salata! - -FERDINANDO. - -Bravo! Lasà! - - Ride e bacia Francesco affettuosamente. - ad Alliana - -Vi darò una notizia, professore.... che vi farà piacere. - -ALLIANA. - -Il mio piacere più grande, la mia soddisfazione, il mio orgoglio è di -poter essere un soldato e un servitore fedele di Vostra Maestà. - -FERDINANDO - - amabilmente, ma con una punta d'ironia. - -In voi... professore Alliana, nell'egregio cultore delle scienze severe -non va disgiunto l'appassionato amatore delle arti geniali... Me lo ha -detto vostro cugino! - -CASTELLUCCIO assai stupito. - -Io?... Maestà?... - -FERDINANDO spingendo Francesco verso l'Alliana. - -Va! Studia di assai buona voglia. Puoi vantarti di avere a tua -disposizione i professori più illustri del mio regno, per sapere, per -dottrina e per talento. - - ammiccando degli occhi al Castelluccio, - poi con grande serietà e sussiego. - -Cerca di approfittarne... soprattutto per imparare... a star bene a -cavallo. Questa, ricordati, è la scienza più importante, per un re. -E le lingue! Anche le lingue. Bisogna che un re sappia ben tacere in -tedesco, in inglese, in francese... e soprattutto in italiano. - - grassa risata. Ride da adulatore anche - il Castelluccio: Alliana rimane - serio, rigido, in posizione militare. - -La celebre _Linda_ del San Carlo, è ospite nostra, con sua sorella... -Stasera, prima prova della cantata sacra; domani, prova generale. - -FISSANDO ALLIANA. - -Voi siete amico di queste due... dame. Me l'ha ditto pure vostro -cugino... - -CASTELLUCCIO vivamente. - -Io?... No, Maestà! - - subito inchinandosi. - -Io?... Sì... Maestà... - - fa cenno all'Alliana di no. - -ALLIANA. - -Ho avuto l'onore di conoscere la signora Mirabella lo scorso Aprile a -Firenze. - -FERDINANDO. - -Appunto. Incarico voi di condurre quelle due... signore a visitare il -palazzo reale, la galleria, la biblioteca. - - al Castelluccio. - -Tu no. Donna Sofia... - - un'altra sghignazzata. - -Tu le porterai ccà e basta. - - congeda con un gesto Francesco e - l'Alliana. - -FRANCESCO va innanzi. - -CASTELLUCCIO corre sprofondandosi a baciargli la mano. Francesco entra -il primo a destra, poi l'Alliana. - - -SCENA QUINTA. - -FERDINANDO e il CASTELLUCCIO. - - -FERDINANDO appena uscito l'Alliana, ha un impeto di collera contro di -lui. - -Sai come lo chiamo? Lo scocciatore pedantone! E deve essere anche -jettatore. - - gli fa contro le corna, - dispettosamente. Al Castelluccio. - -Guardateli, o anche tu avrai nu gruosso guaio! - -CASTELLUCCIO. - -Io?... Oh... Maestà! È cugino soltanto di mia moglie! - -FERDINANDO. - -Tutti pennaruli, sti uffiziali napolitani! E tutti Murattiani! Manco -male che io tengo i miei svizzeri! - - guarda l'orologio sulla tavola e - sospira. - -E mo st'auto; 'u seccantone... capa tosta. - - al Castelluccio. - -Don Taniello faccia entrà! - - alludendo al Verolengo. - -Vuoi n'udienza proprio ogge? Cinque minute e staie frisco! - - congeda il Castelluccio con un cenno. - -La prima donna e sua sorella... - - guarda ancora l'orologio. - -fra nu quarto d'ora tu le fai veni ccà. - - Castelluccio via. - - -SCENA SESTA. - -FERDINANDO solo, poi GAETANO che introduce il VEROLENGO. - - - FERDINANDO sceglie da una cassetta - un sigaro napoletano, lo spezza, - ne getta una metà nella cassetta, e - l'altra metà Faccende sulla fiamma - della candela. Cantarella a mezza - voce l'aria della _Linda_. - -_«A consolarmi affrettati... Momento fortunato...»_ - -GAETANO annunziando. - -Il conte Solaris di Verolengo! - -FERDINANDO. - -_Linda_ è n'opera bella assaie! - - introdotto il Verolengo, Gaetano via. - -VEROLENGO inchinandosi. - -Maestà... - -FERDINANDO voltandogli le spalle continua a cantarellare. - -_«In faccia al cielo e agli uomini Tuo sposo diverrò!»_ - -VEROLENGO. - -Vi ringrazio, Maestà, di avermi accordato l'onore... - -FERDINANDO. - -Sto sigaro è fetente! - - lo spezza con rabbia, ne prende un - altro, lo rompe, ne accende una metà - e l'altra metà l'offre al Verolengo. - -È il mio avana preferito. Costa niente, odora forte e fuma assai!... -Prendi la candela! - - torna a cantarellare, passeggiando su e - giù senza guardare il Verolengo. - -VEROLENGO depone il sigaro sopra un mobile, fa un altro passo e un -altro inchino: poi, con voce più forte, risoluto. - -Maestà... Vostra Maestà... - -FERDINANDO - - si ferma: gli si pianta in faccia - duramente. - -La Regina sta a letto, come porta il suo stato, ma sta bene; io, -ringraziando la Madonna del Carmine e S. Alfonso, sto bene; tu, vedo -con tanto piacere che stai bene. Torna n'altra volta. Oggi ho da dare -udienza a tre re nel Presepio: Baldassare, Gaspare e Melchiorre! Bon -giorno e statte bono! - - Si avvia verso l'uscio che mette al - Presepio, zufolando la solita aria - della _Linda_. - -VEROLENGO con impeto. - -Chiedo alla Maestà Vostra di volermi ascoltare! - -FERDINANDO si volta indispettito. - -VEROLENGO. - -Ho ricevuto notizie da... Torino. - -FERDINANDO si avvicina con un atto d'inquietudine, poi si calma subito. - -Da... Torino?.. E a me che importa? Anche mio cugino Carlo Alberto -è troppo debole! La debolezza è oggi il figurino di moda per tutti -i sovrani! — Ricordati: il mio regno è mio, e me lo governo io; io, -che ho più talento di te, di tutti i ministri, io che sono più... -Metternich di Metternich! - - fissando minaccioso il Verolengo. - -No! Piuttosto che mostrare debolezza... vivaddiana, vado a fare il -colonnello in Russia in Austria! E poi sei tu, sono questi nobili, -questi ufficiali napoletani e siciliani sempre in guerra fra di loro -e sempre pronti a far la pace per mettersi contro di me, che sognano -mutamenti, che minacciano pronunciamenti! - -VEROLENGO sottovoce. - -È il popolo. Maestà... - -FERDINANDO. - -Il popolo ha sempre voluto molto bene a me, a mio padre, a mio nonno... - -VEROLENGO. - -Il popolo, il grande popolo, il cuore e la mente di una nazione, -Maestà, non il popolaccio di Mercatello o di Santa Lucia! - -FERDINANDO beffardo. - -I pennaruli... I paglietta?... Chisto è 'u popolo? Ah! ah! ah! - - serio - -Embè?... Io non ho paura di nessuno: non ho paura degli uomini, e l'ho -provato. - -VEROLENGO ironico a sua volta. - -Avete provato, Maestà, di non avere paura anche... di monsignor Cocle? - -FERDINANDO alza le mani in atto di terrore. - -Monsignore?.. Rispetta Monsignore!... Isso è più assai di un uomo, è la -mia coscienza! - -VEROLENGO. - -E la vostra paura... - -FERDINANDO. - -Sia! A me l'inferno fa paura, e a te, no? - -VEROLENGO. - -Se ascoltate Monsignore per l'inferno, allora, ascoltate anche me, -perchè voi, Maestà... avete un'altra paura... - -FERDINANDO. - -Parla comm'aje da parla, parla chiaro. - -VEROLENGO fissa Ferdinando, che lo fissa a sua volta. - -Tutti concedono, per non cedere; guai se resterete il solo a voler -resistere!.. Mi sono messo in diretti rapporti con... Torino. - - Ferdinando finge di non capire. - -E col vostro pieno consentimento. E vero? Rispondete, Maestà: col -vostro pieno consentimento? - -FERDINANDO. - -Domande ne posso fare soltanto io; tu, questo, non lo dimenticare! - -VEROLENGO. - -Ebbene, a Torino, le mie speranze, i miei voti, le mie proposte, furono -accolte con simpatia... A Torino, dove tra le feste e le dimostrazioni -si acclama a Carlo Alberto re Costituzionale mentre a Roma, il nuovo, -e veramente Santo Pontefice riconforta alla fede la patria e tutto -il mondo con parole di pace, di libertà, di perdono!... Se non volete -pensare a Voi, al vostro regno, pensate a vostro figlio, al Principe -ereditario che sarà re Italiano di nascita e tutto italiano di sangue. -Sangue piemontese, sangue napoletano... - -FERDINANDO stizzito. - -Neh! Neh! Con tutto chisto sangue!... Prima che il Principe ereditario -abbia da... eredità... parla del regno mio, che è soltanto mio, e nun -fare, mo 'o jettatore! - -VEROLENGO. - -Stringetevi coi vostri alleati naturali, in una confederazione, in un -solo stato italiano, di tre monarchie, con tre principi italiani, nati -in Italia: voi, Maestà, il nuovo Re di Sardegna... il nuovo Papa. Voi -l'iniziatore... - - Ferdinando rimane scosso. - -Voi il reggitore supremo. Formate un solo popolo di queste cento folle -disordinate e avrete un grande potere, avrete la più bella pagina nella -storia, e sarete amato, adorato come un Dio!.... Oggi la sicurezza del -trono, la tranquillità, la forza... e il principio di grandi cose per -il domani... - -FERDINANDO resta muto, pensieroso. - -VEROLENGO. - -Che volete fare? Che pensate? Che aspettate, Maestà? - -FERDINANDO. - -Sappiamo, intanto, che vuol fare e che aspetta 'u re carbonaro?... - -VEROLENGO mostrando una lettera. - -Stamattina stessa, con un inviato particolare... E autografa... - - Ferdinando non capisce, - -di sua mano. - -FERDINANDO fa per afferrarla. - -VEROLENGO pronto la ritira e la ripone in tasca. - -No! - - inchinandosi profondamente. - -Perdonate! Voi Maestà, ed io, leggere insieme, soli... e insieme, soli, -rispondere... - -FERDINANDO sempre muto e pensieroso, con la mimica delle tre dita -della mano, esprime l'idea che gli gira in mente dei tre stati in -confederazione, e lui che li domina tutti. - -Ma sti pazzi di siciliani e di napoletani... è proprio vero che mi -odiano? - -VEROLENGO. - -Non voi, ma il vostro governo! Abolite gli arbitrii, le ladrerie, -le prepotenze, e prima cosa... strappate la polizia dalle mani del -gendarme... - -FERDINANDO - -Del Carretto? - -VEROLENGO continuando. - -E il potere dalle mani del Monsignore! Scacciate da voi, dal regno -monsignor Cocle e tutto l'Ordine! - -FERDINANDO spaventato. - -Zitto! Vattene! Diventi matto?... Sti discorsi oggi, all'antivigilia -di Natale!... Ogge che aspetto ccà Monsignore! Ogge, che m'aggio da -confessà? Pe chesto nun te volevo manco vedè! - -VEROLENGO. - -Ma... - -FERDINANDO. - -Che ma! Si deve dir tutto in confessione! Nun c'è segreto nemmeno di -Stato, per la confessione! - - calmandosi. - -Torna stasera o domani con la lettera - - ammiccando l'occhio. - -dell'... autografo! Per otto giorno nun me confesso cchiù. Potremo -parlà co' tutto comodo dei fatti nuosti. - - congedandolo. - -Bongiorno, e statte buono! - -VEROLENGO supplicando. - -Maestà... Maestà!... - -FERDINANDO. - -Mo' vattenne! - -VEROLENGO. - -Ogni ora, Maestà... ogni momento è prezioso! - -FERDINANDO suona. - -Gaetano si presenta sull'uscio. - -FERDINANDO. - -'Na carrozza! - -GAETANO via. - -FERDINANDO. - -Stasera si prova la cantata sacra.... aspetto 'a prima donna! - -VEROLENGO per insistere. - -Ma... - -FERDINANDO chiamando. - -Tenente Holtmann! - - al Verolengo. - -c'è chillo stupido del cavalier Andreo e 'u professore pedantone! - -TENENTE HOLTMANN si presenta all'uscio del giardino. - -FERDINANDO continuando al Verolengo. - -Nun t'hanno da vedè! - - al tenente Holtmann. - -Favorite, per suo onore, di accompagnare voi stesso il conte Verolengo. - - dà la mano al Verolengo senza guardarlo - in faccia. - -Bongiorno e statte bono! - - il Verolengo e il tenente Holtmann via. - -FERDINANDO rimane pensieroso. - -Carl'Alberto è 'nu trasognato... Sto prevetariello vanitoso di Pio IX è -nu giocatore d'azzardo... - - picchiandosi col dito in mezzo alla - fronte. - -Io ce tengo dint' 'a capa tanta robicella!... - - risata, poi suona. - -GAETANO si presenta sull'uscio. - -FERDINANDO a Gaetano. - -A prima donna, ccà. - -GAETANO via. - -FERDINANDO torna serio, poi, come risolvendosi. - -Embè? Il mondo vuol essere canzonato, e nu re, deve sapere meglio degli -altri l'arte di canzonarlo! - - scrollando il capo, con un sorriso - arguto. - -Constitution, rivolution. - - -SCENA SETTIMA. - -GAETANO che introduce ROSALIA, FANNYA e il CASTELLUCCIO, FERDINANDO, -poi di nuovo GAETANO e ALLIANA. - - -FERDINANDO con molta nobiltà si leva il berretto, che butta sopra una -seggiola, e dà la mano alla sola Rosalia, senza inchinarsi. - -La Regina oggi è leggermente indisposta. Sarete ricevuta domani. - - Rosalia, s'inchina con la reverenza. - -Vi ringrazio, Signora, di aver ben accolto il nostro invito, e di avere -così ottemperato ad un nostro desiderio! - - la guarda con l'occhialetto. - -ROSALIA inchinandosi di nuovo c. s. - -Nel mentre mi sento profondamente commossa e grata per il grande onore -ricevuto, sono ben lieta e fiera che la Maestà Vostra si sia degnata di -abbassare lo sguardo sopra di me, per rendermene degna, e potere così -prendere parte ad una festa che alla Maestà Vostra è particolarmente -cara! - -CASTELLUCCIO che ha seguito il discorsetto con le approvazioni del -capo: sottovoce. - -Benissimo! - -FERDINANDO. - -Neh! Neh! Non stai 'nteatro p'applaudì! - - risata, poi cortesissimo. - -Cioè, in questo teatro, che è il mio, voglio avere il piacere, -finalmente, di applaudirvi da solo; già troppe volte sono stato -costretto a confondere il mio plauso con quello di tutto il pubblico. -Andreo! Adesso, batti le mani! - - risata. - -Questa bella signorina... vostra sorella?... Si chiama? - - la guarda con l'occhialetto. - -ROSALIA inchinandosi c. s. - -Fannya... - -FERDINANDO maravigliato. - -Fannyà? - - al Castelluccio. - -Sto nomme è nu nomme d'opera! Nun ce sta dinto 'u calannario de santi! - -FANNYA pronta, sorridendo. - -Invece sì! Ci sta benissimo! - -CASTELLUCCIO suggerisce, piano. - -Maestà! Maestà! - -FANNYA facendo un inchino. - -Maestà! Mi chiamo Francesca, da Francesca, Fanny, da Fanny, Fannya!... -Ci sta benissimo! - -FERDINANDO. - -Ci sta benissimo, facenno nu piccolo viaggetto per arrivarci! - - al Castelluccio, sottovoce. - -Carina 'a piccerella! Don Gaetano, faccia avvertito il capitano Alliana. - -FANNYA fa un atto di maraviglia e di gioia. - -FERDINANDO. - -Il capitano Alliana è un amico vostro? - -ROSALIA. - -Lo abbiamo conosciuto, Maestà, in villa, dalla Duchessa di Empoli. - -FERDINANDO. - -Per ciò, ho scelto il capitano Alliana, come vostro cavaliere e vostra -guida. - - battendo sulle spalle al Castelluccio. - -Tu se' troppo nu 'gnorantone. C'è molto da ammirare, oltre il palazzo e -il giardino, la galleria, la biblioteca. Il capitano è dottissimo... - - a Fannya e a Rosalia, guardandole con - l'occhialetto. - -ed ama le arti belle... quando sono belle! Vedrete il salone magnifico -dei grandi ricevimenti ufficiali: l'ho fatto fare a mie spese... - -GAETANO annunziando. - -Il capitano Alliana. - - introduce Alliana e via. - -ALLIANA fatto il saluto resta fermo, su due piedi. - -FERDINANDO senza voltarsi continua c. s. - -Vi piace la cantata sacra che ho fatto scrivere per voi? È bella assai! -Mercadante e Donizetti sono i nostri più grandi maestri! - - Siede con un salto sulla tavola e - continua a parlare, dondolando le - gambe. - -Verdi, dopo che ha fatto coll'_Alzira_... come dite in teatro? - -FANNYA pronta. - -Fiasco. - -CASTELLUCCIO suggerendo, piano. - -Maestà! - -FANNYA. - -Maestà, fiasco! - -FERDINANDO. - -Fias...co. Verdi ha scritto troppa musica; troppa roba! E troppo in -fretta! L'organetto non cammina più. - - risata. - -Voi siete una grande artista, e noi amiamo gli artisti! Tutti i Borboni -sono artisti! Mio fratello Leopoldo è scultore; ha fatto persino — la -Madonna glielo perdoni — la statua ad un eretico: a Gian Battista Vico! -Se avesse fatta 'a vostra, sarebbe stata più bella e di nostro gusto. -Invece di farle, io le statue le faccio fa e pe' chesto che sono il re, -i miei sudditi me le fanno paga 'n nocchio e anche tutt'e duie! - - risata. - -Statue... e quadri... Avete sentito parlare di un certo Domenico -Morelli? - - ad Alliana, senza voltarsi. - -Farete vedere i miei quadri del Morelli, capitano professore. - -FANNYA sorride, ripetendo sottovoce - -Professore... - -FERDINANDO continuando. - -Questo Morelli, - - picchiandosi col dito in mezzo alla - fronte - -ha molta roba ccà! - - correggendosi. - -qui! Io gli raccomando sempre: Don Domì, fa dell'arte e non fa della -politica! Ma oltre alle arti, bisogna proteggere le scienze. Il primo -Congresso degli scienziati a Napoli, l'ho voluto io, e l'ho inaugurato -io, con un discorso mio! E che voce! Fui detto il benigno Giove -Tonante. Per altro la passiona ca io tengo più grande è per la musica! - - con fine ironia. - -Anzi, io vorrei ottenere con una legge che nel mio regno, non si -scrivesse e non si leggesse più... altro che musica! Conoscete il -buffo Casaccia?... Casaciello? Io ce vado pazzo! E voi pure, mi piacete -assai! - - saltando giù dalla tavola, e facendo - cenno al Castelluccio di seguirlo. - -Vi ringrazio, Signora, di avere bene accolto il nostro invito! - - a Fannya. - -Voi, signorina... - -FANNYA. - -Fannya, Maestà!... - -FERDINANDO continuando. - -Allora diremo: Francesca, Franceschella... Checchina! Tutti i più bei -fiori del mio giardino, sono vostri, prendeteli; la luce li ha coloriti -e il sole li ha profumati per la vostra giovinezza. - - con un cenno del capo al Castelluccio, - sottovoce. - -Jammo, Andreo! - - via seguito dal Castelluccio, senza - salutare, senza dare la mano a - nessuno. - - -SCENA OTTAVA. - -ROSALIA, FANNYA, ALLIANA, poi il tenente HOLTMANN e SECONDO UFFICIALE -DEGLI SVIZZERI, GAETANO, CARMINE, AGNESE, SERVITORI, CONTADINI, il -maggiore MÜLLER e monsignor COCLE. In fine FERDINANDO. - - -FANNYA con gioia. - -Com'è simpatico il Re, e com'è buono! Io ero così inquieta... - - a Rosalia. - -E anche tu! Invece... Non sembra nemmeno un Re! - - a Rosalia, guardandola: - -Ma perchè continui anche adesso a non essere allegra, mamm... Sorella, -sorellissima mia?... - -ROSALIA. - -Lo sono, cara. Sono contenta, vedendo te, così contenta e allegra! - -FANNYA. - -Sì, sì!! Più che contenta! Più che allegra, mi sento felice, -felicissima!... Perchè, poi, eravamo rimasti tutti così male -impressionati! Un invito a corte, lo abbiamo accolto come una -disgrazia! E anch'io!... Ma di riverbero, vedendo le vostre brutte -facce!... Non volevate nemmeno condurmi a Caserta! Invece... come mi -piace il Re... E la corte! Quel bel giardino, questo bel palazzo e -tanto sole da godere con te... - - ad Alliana, e a Rosalia - -e con te. Pensare che siamo a Natale ed è un giorno splendido di -primavera!... Ah come si respira bene a corte! - -ROSALIA. - -Bambina cara! - -ALLIANA. - -Sì, tanto cara e tanto bambina! - -FANNYA prende prima una mano di Rosalia, poi una mano dell'Alliana, -tirandoli verso l'uscio dei giardino. - -Andiamo! Andiamo! Andiamo! Andiamo fuori! Andiamo a passeggiare! -Andiamo a cogliere tanti bei fiori col signor... professore! - - scoppia in una risata. - -Professore! E dire che io non ho mai pensato di amare e di essere amata -da un pro...fes...sore!... Dio mio, che soggezione! - - tocca le labbra con un dito, poi - con lo stesso dito indica Alliana, - accennando a un bacio. - -Più!... Un professore... non ne ho più il coraggio! Più! Più! Più! -Soltanto alla Mam... - - corre a stringere Rosalia fra le - braccia, baciandola forte. - -Tutti a mia sorella! - -ALLIANA ride. - -FANNYA gli va vicino. - -O se pure... prima... faremo un patto: non sarò mai chiamata la moglie -del signor professore! La moglie del capitano, mi piace molto di più! — -Sei in collera? - -ALLIANA ridendo stupito. - -No! Perchè? - -FANNYA - -Sii in collera!... Sii in collera! - - battendo i piedi per terra. - -Lo voglio! - -ALLIANA. - -Sono in collera! - -FANNYA affettuosamente. - -Mi fa tanto piacere se sei in collera, così possiamo fare la pace! - - gli dà una mano da baciare. - -Questa al capitano... - -ALLIANA la bacia. - -FANNYA gli dà l'altra mano. - -E questa al professore! - -ALLIANA la bacia ripetutamente. - -FANNYA. - -Basta! Basta! Basta! - -ROSALIA ride, poi ritorna inquieta. - -Ma... Alberto?... Dove sarà? Come potremo vederlo? - -ALLIANA. - -Era qui prima di noi. - -ROSALIA. - -Dal Re? - -ALLIANA. - -Sì. - -FANNYA. - -Andiamo a cercarlo! - -ALLIANA. - -Non facciamo imprudenze! Lo incontreremo certamente perchè lui stesso -cercherà di noi. - -ROSALIA. - -Dunque, credete proprio... che ci siamo tanto spaventati inutilmente? - -ALLIANA. - -Certissimo!... Ci siamo un po' montati la testa tutti quanti! Il Re è -troppo fiero e superbo. Non vorrebbe mai fingere in questo modo... Voi, -non dovete l'invito a corte, altro che alla vostra celebrità!... - -ROSALIA. - -E al maestro Mercadante!... Ah!.. Che gioia riavere la tranquillità... -Vi giuro! Il Mercadante, sarà molto contento di me! - - ridendo. - -E anche il Castelluccio! Mi lascierò baciar le mani in gran mistero e -segreto! - - sottovoce ad Alliana. - -Molte volte è la nostra coscienza turbata, che dà corpo alle ombre. Non -è vero, Vincenzo? - -ALLIANA. - -La coscienza non c'entra; è l'immaginazione, che vuol far vedere ciò -che assolutamente non esiste! - -FANNYA. - -Vi devo dir io, senza tanta profondità di ragionamento ciò che... penso -io?... Se questo Re, così allegro e buono, venisse anche a scoprire che -il papà... è il mio papà... non ci mangia nessuno dei tre!... Andiamo, -dunque, andiamo! Ma intendiamoci, signora guida, niente gallerie, -niente quadri! Tutto il giardino e tutti i fiori! I quadri sono belli, -quando piove! - - si sente il segnale di una tromba da - lontano: poi un altro dalla parte - opposta; poi il rullo dei tamburi. - -TEN. HOLTM. e il 2º UFFICIALE spalancano la porta del giardino e -restano in posizione. - -GAETANO dall'uscio a destra, attraversando la scena e fermandosi vicino -all'uscio del giardino. - -Monsignor Cocle!... - -AGNESE c. s. dall'uscio del Presepio. - -Monsignore! - -CARMINE c. s. - -Monsignore! - - nel giardino si vedranno altri - servitori e contadini. - -ROSALIA turbandosi. - -Il Cocle? - -ALLIANA. - -È naturale; per le feste del Presepio... Per le messe... di Natale!... -Andiamo! - - indicando l'uscio a destra. - -Gli svizzeri di guardia, hanno l'ordine di lasciarmi passare!... - -FANNYA. - -No! Un momento! Lasciatemelo vedere!... - -ALLIANA. - -Perchè?... Perchè?... - -ROSALIA. - -Lo vedrai stasera, domani... anche troppo! - - Rosalia, Fannya, Alliana, via. - -VOCE FORTE dal giardino. - -Presentat'... Arm! - - tutti s'inginocchiano nel giardino e - dentro sulla scena; anche il Tenente - Holtmann e il 2º Ufficiale. - -VOCE FORTE c. s. più vicino. - -Presentat'... Arm! - - Si avanzano nel giardino monsignor - Cocle, impartendo la benedizione, - e il colonnello Müller. Monsignor - Cocle è vestito da prete, con una - croce d'oro sul petto e con la - stella dell'Ordine Costantiniano. Il - colonnello Müller a capo scoperto - tiene il keppy, con una mano, - appoggiato sul fianco. Il Cocle e il - Müller si presentano sull'uscio dì - mezzo. - -FERDINANDO entra: ha le spalline e la sciabola: giunto dinanzi al -Cocle, s'inginocchia con un ginocchio solo a terra. Il Müller fa -altrettanto. Il Cocle, benedice. - - -SCENA NONA. - -FERDINANDO, COCLE, MÜLLER, HOLTMANN, 2º UFFICIALE, GAETANO, CARMINE, -AGNESE. Nel giardino SERVI, CONTADINI, E SOLDATI. - - -FERDINANDO al Cocle. - -Monsignore, vi bacio le mani, e umilmente mi prostro, implorando -indulgenza e perdono. - -COCLE. - -Non a me, ma al Signore, che rappresento, per suo volere, sebbene -indegno! - - sollevandolo. - -Io sono. Maestà, il più devoto e sottomesso dei vostri sudditi! - - impartisce in giro un'altra - benedizione. - -TUTTI si alzano e si allontanano, meno il Müller, il tenente Holtmann e -il 2º ufficiale. - -COCLE a Ferdinando. - -La buona e savia Regina? - -FERDINANDO. - -Teresa sta à letto, e se raccomanda a vuie, Monsignò, perchè possa -ottenere 'a grazia dalla Madonna del Parto, la venerata Schiavotella di -Pozzuoli, tanto miracolosa! - -COCLE. - -Per sua Maestà, rifulgente delle più belle virtù e veramente Pia -Regina, noi abbiamo sempre ottenuto specialissime grazie dalla -infinita bontà del Signore. Egli ha voluto manifestare il suo pieno -aggradimento, per questa vostra seconda unione santificandola con la -fecondità, che dà tanta gioia e sicurezza alla vostra casa. - -FERDINANDO. - -Volete, Monsignore?... Su... nelle vostre camere?... - -COCLE. - -No, no, mai! Non vi deve recare il benché minimo disagio la mia povera -persona. Ovunque si trova il Re e la reggia, ovunque si trova un -ministro del Signore, è la chiesa... - -FERDINANDO a Müller. - -Come gli altri giorni, nessuno può avvicinarsi: nemmeno Sua Altezza il -principe Francesco! - - MÜLLER saluta militarmente; parla con i - due ufficiali, che manda uno a destra - e l'altro a sinistra, poi richiude i - battenti. - - -SCENA DECIMA. - -FERDINANDO, Monsignor COCLE, MÜLLER. - - -FERDINANDO si leva la spada che depone col berretto sopra la tavola, -si apre la tunica sul petto e mostra al Cocle un medaglioncino che ha -appeso al collo con una catenella d'oro. - -Io tengo ccà i due capelli della Madonna che voi mi avete ottenuto -da S. Alfonso. Sempre! Sempe ccà! Non è vero, Monsignore? Con questa -reliquia, sto sicuro contro il terremoto, contro 'a jettatura e contro -i Fratelli, i Giacobini? - -COCLE alza gli occhi al cielo. - -FERDINANDO inquieto. - -Pure co' sta santa reliquia me poterrià capità quacche gruosso guaio? - -COCLE. - -Quella reliquia, Maestà, tiene rivolti sopra di voi gli occhi della -Beata Vergine; voi non dovete mostrarvene indegno, trascurando i suoi -ammonimenti. - -FERDINANDO indicando una poltrona. - -Vulite?... Mi sono già preparato, Monsignore. - -COCLE. - -Prima... - - diventa serissimo, come compreso da - un pensiero mistico, e recitando - sottovoce un'orazione si alza una - falda del lungo mantello e la offre - al bacio di Ferdinando. - -FERDINANDO impallidendo. - -Il mantello di Sant'Alfonso? - -COCLE accennando di sì col capo. - -Devo ottenerne nuova forza, per recare a voi la salvezza... - -FERDINANDO. - -Salvezza... dell'anima? - -COCLE. - -Salvezza dell'anima, salvezza del regno e della vita! Come vostro -cugino, Luigi XVI. - -FERDINANDO indietreggiando con un grido. - -Eh? - -COCLE. - -Il pericolo che correte voi, è ancora più grande!... Il Re martire, il -cui capo mozzato dalla mannaia, rotolò dal palco, fra le risate oscene -della plebaglia briaca, aveva la rivoluzione alle porte della reggia... -Voi... - -FERDINANDO. - -Io? Io? - -COCLE. - -È già entrata qui col tradimento; è vicina, accanto a voi e già tiene -alzata sopra di voi la sua mano lorda di sangue. - -FERDINANDO tremando, con la voce rotta. - -Confessatemi! Confessatemi! Confessatemi! - -COCLE. - -Ascoltate... - -FERDINANDO. - -Confessatemi! Confessatemi! Prima la grazia! Sono pieno di peccati! -No... no, no, non... Non voglio morire in peccato... l'inferno... - -COCLE. - -Calmatevi... ascoltate. - -FERDINANDO fuori di sè. - -Confessatemi, per Dio! - - spaventato dalla bestemmia, segnandosi. - -Perdonatemi! Pietà! L'inferno! L'inferno!... L'inferno! - -COCLE stende le mani e alza gli occhi al cielo in atto d'invocazione. - -Sant'Alfonso... - -FERDINANDO. - -Sant'Alfonso, ma anche la Madonna del Carmine, anche quella ancora più -miracolosa di Campiglione... - -COCLE avvolge Ferdinando, sempre tremante, nel suo mantello, lo conduce -con sè vicino alla poltrona, siede, fa inginocchiare Ferdinando dinanzi -a lui, recita una breve preghiera e lo benedice. - -Calmatevi, raccoglietevi, da bravo, e incominciate. - -FERDINANDO sempre tremante e convulso; in fretta. - -Ancora... molte volte con la Gnesella... La Regina sta malata!... È -peccato, ma non è adulterio, vero? È adulterio soltanto quando si è -colti sul fatto e con persone della nostra condizione, vero? - -COCLE. - -Procurate di non aggravare il peccato con lo scandalo! - -FERDINANDO. - -No, no, no! Scandalo mai! Ho fatto velare la nudità delle statue... -Coprire le nudità dei quadri... - -COCLE. - -E poi? Avanti! - -FERDINANDO. - -Ho peccato ancora gravemente di avarizia contro gli interessi dello -Stato... - -COCLE. - -Offrite in espiazione alla nostra santa Mendica, alla chiesa, non le -promesse, ma le prove del vostro ravvedimento. - -FERDINANDO. - -Per l'offerta mi farò consigliare da voi stesso, Monsignò... - -COCLE. - -E poi? - -FERDINANDO china il capo con un gemito. - -COCLE più forte. - -E poi? - -FERDINANDO precipitosamente. - -Dico bugie, ogni giorno, sempre. - -COCLE. - -Per scherzo? A fin di bene o dettate da mal animo? - -FERDINANDO. - -Nu poco... d'ogne qualità! - -COCLE. - -Ricordate: il peccato della bugia è tanto più grave, quanto meno, la -bugia che dite, può esservi utile. E poi? - -FERDINANDO fa un sospiro. - -COCLE. - -E poi? - -FERDINANDO. - -Ah, Monsignore!... Monsignò!... Io non so se è nu peccato... spesso -spesso mi pare che... Quando sono calmo, tranquillo... no, ma... certi -giorni, ho paura... - - balbettando - -Ho paura! Ho paura! L'avevo giurato... poi... ho mancato! L'avevo -giurato alla povera Maria Cristina, al letto di morte... «Sangue no! -Sangue no!» Li vedo, li vedo, Monsignò... Li vedo... i petti squarciati -dalle palle... gli occhi vitrei... le bocche contorte... giovani... -vecchi... donne... adolescenti... Monsignore... Monsignò! Oh, tutti -quei morti! Tutti uniti! Tutti insieme, tutti addosso! È orribile. Mi -soffocano!... E poi lei!... Mia moglie... Maria Cristina... «Sangue -no!» Lo avevo giurato! Sangue no! Mi pento! Mi pento! - -Mi sono pentito! Ho posto un limite alle condanne! Sì, sì! Spenta -la ribellione della Sicilia, quando si trattò di domare i moti degli -Abruzzi, delle Calabrie, ho imposto io, ho telegrafato io ai giudici -delle Commissioni militari, di non fucilarne impiccarne mai più di -dieci... - -COCLE. - -E non mai meno di sei! - -FERDINANDO singhiozzando, abbandona il capo sulle ginocchia di Cocle. - -COCLE dopo aver guardato con occhio freddo e sarcastico Ferdinando. - -Maria Cristina di Savoia, era un'anima troppo mite, troppo debole; era -nata per il monastero, non per il trono, e le erano ignoti gli obblighi -impellenti, i gravi doveri dei sovrani. - -FERDINANDO. - -Infatti... È volata subito in paradiso!... È una santa! Ma una santa, -che ho contro di me! - -COCLE scrollando il capo. - -Santo non potrà mai essere chi non è stato forte contro i nemici -della religione! Dio, il Re dei Cieli, non ha pur dato agli stessi -suoi angeli, i più eccelsi custodi della sua gloria, le spade lunghe -e fiammeggianti? Maria Cristina di Savoia, è stata santificata da -quegli stessi preti, perversi e bestemmiatori, che hanno fatto Papa -e ingannano Pio IX! Pregate, Maestà, per l'anima di Maria Cristina, -pregate perchè un miracolo dello Spirito Santo apra gli occhi al nuovo -Pontefice! - -FERDINANDO afferrando una mano al Cocle e baciandola con grande -trasporto. - -Potete assolvermi? Potrete assolvermi, Monsignò? - -COCLE gravemente. - -Nell'atto di firmare una condanna di morte, sentite in voi l'uomo che -si vendica, oppure il re costretto a punire? - -FERDINANDO vivamente. - -Il re! Il re! - -COCLE. - -Allora, non c'è peccato! - -FERDINANDO. - - alzandosi di un balzo, con un grido di - gioia. - -Sono innocente, Monsignore, so' innocente? - -COCLE restando sempre seduto, e prendendolo per una mano, lo fa di -nuovo inginocchiare. - -Raccoglietevi... e poi?... - -FERDINANDO. - -Ditemi voi, subito, chi mi tradisce? - -COCLE. - -E poi? E poi? - -FERDINANDO in fretta. - -La collera... L'ira... peccati veniali!... - -COCLE severo. - -L'ira? È ciò che offende di più l'Agnello Divino. - -FERDINANDO. - -Qualche piccolo mancamento di gola... - -COCLE. - -Ma la gola, disgraziato, è tra i peccati più bestiali! Vi fa perdere -insieme la salute dell'anima e la salute del corpo e vi affretta la -morte con i tormenti e lo stridore dell'inferno! - -FERDINANDO fa un atto di terrore. - -COCLE. - -Per otto giorni, eviterete qualunque cibo e bevanda che possa -solleticare il vostro gusto. - -FERDINANDO umilmente. - -Sì, Monsignore... - -COCLE. - -Recitate con me un atto di contrizione - - si raccoglie, recitando la preghiera - a voce sommessa, poi benedice - Ferdinando a mezza voce. - -_Ego te absolvo..._ - - Le altre parole si perdono fra le - sue labbra. Si alzano tutti e due - insieme: il Cocle, subito, leva il - mantello a Ferdinando e lo depone - sulla poltrona, dopo di averlo - baciato e averlo fatto baciare al Re. - -FERDINANDO prorompendo. - -Parlate! Parlate! Tutto! Parlate voi adesso, senza esitanze! Ve lo -comando, sono il vostro re! - - cambiando, abbracciandolo. - -Siete il mio conforto, il mio amico, l'amico mio più caro! - -COCLE con ironia. - -Prego per voi, e veglio su di voi, ma non sono io! È il conte Verolengo -il vostro amico! - -FERDINANDO. - -Chillo è 'u seccatore mio! - -COCLE fissa, scruta Ferdinando. - -Oggi stesso?... E stato qui? - -FERDINANDO. - -Io non l'ho ricevuto! Non gli ho dato udienza! Non l'ho visto!... -Dunque? Dunque? Il tradimento? Che tradimento? Chi mi tradisce? - -COCLE. - -Proprio quelli stessi che mi vogliono allontanare da voi! Bandire, -scacciare dal regno! I miei... i nostri nemici, sempre più temerari! - -FERDINANDO. - - più sicuro di sè e a sua volta ironico. - -Ah! ah! per questo, allora, mi avete onorato delle vostre tanto gradite -premure, Monsignore; pecchè nu pericolo o state pè passa vuie, non io! - -COCLE gli ferma il riso con un'occhiata. - -Una vasta congiura militare... Vogliono impadronirsi di voi, domani -notte, mentre vi recate in espiazione alla Chiesa dei Miracoli... - -FERDINANDO di nuovo impaurito. - -Come avete saputo? Scoperto?... - -COCLE. - -L'ho saputo in tempo. Basta, Maestà! - - mettendosi una mano prima sulla bocca, - poi sul petto. - -Segreto di confessione. - -FERDINANDO. - -Chi? Chi? I complici? I complici? - -COCLE. - -Molti ufficiali superiori, tra cui un generale. - -FERDINANDO violento. - -L'esercito! Tutti Murattiani! - -COCLE. - -E il marchese Rosalis di Milano, sotto il falso nome di maestro Savoldi! - -FERDINANDO. - -Il maestro della prima donna? - -COCLE. - -Ma la mente che dirige, il braccio che deve colpire, è l'istitutore del -Principe ereditario, la creatura del Verolengo! - -FERDINANDO. - -L'Alliana? - -COCLE. - -Il capitano Alliana! - -FERDINANDO chiamando. - -Colonnello Müller! Colon... - -COCLE fermandogli le parole. - -Che cosa volete fare? - -FERDINANDO. - -Arrestarlo! Subito! - -COCLE. - -L'Alliana non ci sfugge più; ma un'imprudenza potrebbe salvare gli -altri, i lontani... - -FERDINANDO. - -Del Carretto? Il Marchese Del Carretto! - -COCLE. - -Del Carretto, no! Non potete più fidarvene! Ve lo prova questa -cospirazione: o non sa, ed è un inetto, o sa, e allora tradisce... - -FERDINANDO. - -Il mio ministro? - -COCLE. - -L'antico carbonaro, fornica coi liberali! Se ci sono fratelli, i più... -venerabili saranno salvati in tempo. - -FERDINANDO. - -Ma è il mio ministro! La Polizia è nelle sue mani! - -COCLE. - -Appunto per ciò! Non arresti che facciano chiasso. Il processo vero, -che deve svelare tutto, si farà qui, questa notte stessa, sorprendendo -i colpevoli nel sonno. Voi, Maestà, io, il colonnello Müller, il barone -di Battifarno, che vi ha già dato prova di tanta devozione! Dopo, per -il processo, pro forma, e la condanna, la Commissione di guerra. - -FERDINANDO. - -Qui? Sono qui?... L'Alliana... e poi? Chi altro? - -COCLE. - -Il Giglio d'Oro, il nido degli amori di quelle donne... - -FERDINANDO. - -'A cantante e 'a sorella? - -COCLE. - -Era il covo della cospirazione. Quelle donne devono saper molto. Tutto! - - alzando gli occhi al cielo. - -Sono stato illuminato nel mio consiglio! Le abbiamo qui... sotto -mano... Il marchese Rosalis, si recava anche di notte, segretamente, al -Giglio d'Oro... col capitano Alliana. - -FERDINANDO. - -L'Alliana? Col Rosalis?... - -COCLE. - -Il Rosalis, non più il Savoldi maestro di musica! Il Rosalis -travestito, con gli occhiali, spacciandosi per un tedesco, per un -impresario di Vienna. Delle due donne, una, è l'amante del Savoldi, -l'altra, la più giovine, del capitano Alliana. Ed ora scacciatemi -pure, Maestà, con gli altri religiosi del mio Ordine, e chiamate il Del -Carretto! - -FERDINANDO implorando. - -Nun me lasciate, Monsignò! Nun me lasciate! - -COCLE. - -Largite, voi pure, un'ampia amnistia pei delitti politici, come quella -di Pio IX; — tutti l'hanno encomiata, persino il Gran Sultano! — Fate -concessioni, date costituzioni, come Carlo Alberto... - - non più ironico, minaccioso. - -e come Luigi XVI aprite le porte della Reggia alle nuove idee e ai -nuovi ideali di libertà... e vi entrerà scamiciata, feroce, la violenza -della piazza! È recente la storia, ed è storia della vostra famiglia! -Se non sapete essere re, e Dio ve ne punirà con l'inferno, siate uomo! -Avete... una moglie... delle figlie... Guardate dinanzi a voi, quel -cadavere ignudo informe di donna... Guardate come... quale scempio ne -hanno fatto!... È il cadavere di una vostra parente... - - piano all'orecchio. - -Non era una vostra parente, la principessa di Lamballe? - -FERDINANDO si precipita sulla tavola, cadendo con le due mani sulla -spada. Ha i capelli irti; è pazzo di terrore. - -Colonnello Müller! Colonnello Müller! - - Si apre la porta del giardino; si - presenta sull'uscio il colonnello - MÜLLER. Gli altri due ufficiali, - restano di guardia, più in fondo. - -FERDINANDO si calma a poco a poco, e fa cenno al Müller di avvicinarsi. - -Avvicinatevi, colonnello... Viene ccà. - -MÜLLER si avanza: fa il saluto militare. - -FERDINANDO ride, ma le gambe gli tremano: sottovoce. - -Stanotte, ma bada, - - indica silenzio. - -guai! Tutto il reggimento sotto le armi... pronto. Io e Monsignore -avremo bisogno di te, questa notte... e dei tuoi bravi soldati! - - sorridendo. - -Prepariamo nu scherzo grazioso ai nostri, cari amici! - - sghignazzata. - -Aje capito? Và!... - - - FINE DELL'ATTO SECONDO. - - - - -ATTO TERZO. - - Nel Palazzo Reale di Caserta: l'alcova e la camera da letto - di Rosalia. In fondo, a sinistra, un uscio a vetri e tendine - trasparenti. A destra, un uscio e una finestra. - - -SCENA PRIMA. - - ROSALIA e FANNYA sono dinanzi allo specchio della toelette; si - acconciano i capelli per la notte. - - -FANNYA appena alzato il sipario, si udrà una lunga e allegra risata -di Fannya, che fa scorrere tra le mani, lisciandoli e pettinandoli, i -capelli di Rosalia. - -Ah! Ah! Ah!... Un capello bianco!... Sì! Sì! Guardalo! - - glielo fa vedere tra due dita: - sottovoce - -Non si può più passare per mia sorella. - -ROSALIA sorridendo. - -Cerca bene! Ce ne sarà più d'uno! - -FANNYA arrabbiandosi. - -No, invece!... E anche questo non è bianco! È soltanto più chiaro! - -ROSALIA. - -Hai paura di avermi dato un grande dolore con la tua scoperta? - -FANNYA. - -A te no, e a me, sì!... Perchè per me tu sei la cosa più bella che ci -sia al mondo! - - Rosalia sorride sempre scrollando il - capo. - -FANNYA. - -Sì, bella, bella! E mamma, mamma, mamma! - - stringendola e baciandola con passione. - -Dio; che bisogno di dirti mamma! E come mi secca quel sorella! Sorella! -è così poco in confronto di mamma! - - le dà un altro bacio. - -Mamma!... Mia!.,. - - accarezzandola - -Come mi piaci! Che bei capelli! Che begli occhi!.. Che bella bocca!.. -Che bel naso!... Sì! Sì! Hai un naso che è un amore! - - glielo bacia. - -ROSALIA. - -Cara!... Ti piaccio tanto, perchè sono la tua mamma! - -FANNYA. - -E per questo sei bella! - - indicandole lo specchio con graziosa - civetteria - -Guarda anche me, là dentro... Ti par possibile che io possa essere la -figlia... di una mamma brutta? - -ROSALIA ridendo si fa sedere Fannya sulle ginocchia, pettinandola lei. - -Per punire la tua vanità, ti ricorderò anche domani questo che mi hai -detto. - -FANNYA. - -Ho detto? - -ROSALIA. - -La «cosa» che al mondo ti piace di più, sono io! - -FANNYA. - -Domani, dopo, sempre! - -ROSALIA ammiccando dell'occhio, e accennando col capo verso la finestra. - -E... quello là?... Il capitano? - -FANNYA. - -Il capitano? - -ROSALIA. - -Se sono io... non è più lui; ricordati! - -FANNYA. - -Già... se sei tu... - - con un grosso e comico sospiro. - -Sei famosa per far domande imbarazzanti! - -ROSALIA. - -Pazienza questo, ma è a lui... che vuoi anche più bene! - -FANNYA crucciata. - -No! - -ROSALIA. - -Proprio... no?... - -FANNYA - -Cattiva! Sei cattiva! - -ROSALIA. - -Amalo! Amalo!... Lo amo anch'io perchè lo ami! - -FANNYA di nuovo sorridendo. - -E perchè... mi ama! - - fa per trascinare Rosalia verso la - finestra. - -Andiamo a vedere. - -ROSALIA. - -No, basta! A furia di farmi ammirare la luna a quella finestra... - - guarda l'orologio della caminiera. - -sono quasi le due!... Cara, si va subito a letto! - -FANNYA c. s. - -Andiamo a vedere se la sua finestra è chiusa, se è tutto bujo, se dorme -e allora... pazienza!... Andremo a dormire anche noi! - - vanno alla finestra. - -ROSALIA. - -Vedi?... Tutto chiuso e tutto bujo! - -FANNYA con disappunto. - -Tutto bujo!... Dorme, il professore! - -ROSALIA. - -Dunque, anche noi si fa altrettanto... A letto!... - -FANNYA appoggiandosi alla finestra. - -Che bella voce avevi, stasera!... E il Re, quanti complimenti! -Vedrai... dopo le feste del Presepio, ti fa... cavaliere! - -ROSALIA. - -A letto! A letto!... Non sei abituata a far tardi! - -FANNYA rassegnata, guarda sempre verso la finestra mentre Rosalia cerca -di condurla verso l'alcova. — A un tratto, con un grido di gioia - -C'è il lume!... La finestra è illuminata! - - si scioglie vivamente da Rosalia e - torna di corsa alla finestra. A - questo punto, si vedranno passare - dietro ai vetri dell'uscio a - sinistra, alcuni soldati svizzeri col - fucile. - -ROSALIA guardando con Fannya dalla finestra, naturalmente. - -Quanti soldati nel cortile! Ad ogni uscio, un soldato di guardia! - -FANNYA - -Si vede che nella casa dei re il sonno scappa facilmente. - -ROSALIA con una prima, vaga inquietudine. - -E Alberto? Sarà rimasto a Caserta, o sarà ritornato a Napoli? - -FANNYA. - -Il babbo ha detto che ritornava a Napoli. - -ROSALIA. - -Ma... quei soldati?... Li vedi laggiù... in fondo? - -FANNYA. - -Ci sarà il cambio della guardia! Laggiù, in fondo, c'è lo scalone della -Biblioteca! - -ROSALIA a mano a mano più inquieta. - -Sopra la Biblioteca, ci sta l'Alliana? - -FANNYA ridendo. - -È naturale!... Il professore dorme sui libri. - -ROSALIA sempre c. s. - -Non cambiano la guardia!... Si allontanano... con un uomo... guarda! - - voltandosi dinanzi alla finestra per - impedire a Fannya di avvicinarsi. - -No!... Non guardare! - -FANNYA cominciando pure a spaventarsi. - -Perchè? - -ROSALIA calmandosi. - -Impossibile!... Così lontano!... È stata un'impressione... strana... - -FANNYA. - -Che impressione? - -ROSALIA. - -Mi è parso di vedere in mezzo ai soldati un ufficiale arrestato... - -FANNYA. - -Vincenzo! - -ROSALIA. - -Ti giuro! È stata un'impressione! Una allucinazione... - -FANNYA. - -Voglio vedere... - -ROSALIA. - -Guarda; non c'è più nessuno! - - per tranquillarla. - -E guarda la finestra del tuo Vincenzo!.. È sempre illuminata! - -FANNYA torna a sorridere. - -Sì! È vero!... Che spavento ho avuto! - - prende una mano di Rosalia: la stringe - contro il petto. - -Senti il mio cuore... Come batte!... - - torna a spaventarsi. - -Mamma!... Mamma!... Anche la nostra finestra è aperta... è -illuminata!... Perchè Vincenzo non apre la sua?... Perchè non si fa -vedere?... Ah mio Dio, mio Dio! E non poter gridare! E non poterlo -chiamare! - - risoluta, senza lacrime. - -È successo qualche cosa, lo sento! È successa una disgrazia! - - tremante, va cercando per la stanza, - trova, prende una sciarpa, si avvolge - il capo: tutto ciò mentre segue il - dialogo. - -Andiamo giù! Voglio andar giù! - -ROSALIA pure tremando, balbettando. - -A che fare?... - -FANNYA. - -Per sapere... interrogare.... - -ROSALIA. - -Interrogare... chi?... - -FANNYA. - -I soldati... qualche ufficiale... - - si appressano all'uscio a destra, - lo aprono: si presenta il - Tenente Holtmann: le due donne - indietreggiano: Fannya sola dà un - grido, avvinghiandosi stretta al - collo di Rosalia. - - -SCENA SECONDA. - -ROSALIA, FANNYA, il tenente HOLTMANN; poi il colonnello MÜLLER. - - - ROSALIA dopo un momento, ritrova la - forza, non la voce, e fa ancora un - passo verso l'uscio. - - HOLTMANN rimane immobile, serio, - impedendole l'uscita: a questo - punto, si sente il rumore di vari - calci di fucile che si mettono - contemporaneamente al pied'arm. - - MÜLLER entra; dall'uscio a vetri con - le tendine trasparenti, si scorgono - alcuni soldati svizzeri. - -ROSALIA al Müller, con impeto. - -Qui?... In camera nostra?.. - -MÜLLER. - -Ordine di Sua Maestà. - -FANNYA fa un movimento di terrore stringendosi di più al collo di -Rosalia. - -ROSALIA con fierezza. - -Non temere! Siamo ospiti del Re! Abbiamo accettato, con fiducia, -l'onore di un suo invito... Tutto ciò è incomprensibile ma... - - con angoscia. - -Parlate!... Spiegatevi!... - - di nuovo a Fannya tenendola sempre - abbracciata. - -Siamo ospiti del Re! Non abbiamo nulla da temere! - - Il tenente HOLTMANN e il MÜLLER - salutano militarmente. - - -SCENA TERZA. - -Entrano FERDINANDO, monsignor COCLE e il BATTIFARNO. - - -FERDINANDO. - -Appunto, madama Rosalia... - - fa una leggera risatina. - -Potete stare sicura! - -FANNYA. - -Il Re! Il Re! - - si stacca da Rosalia e fa un passo - verso Ferdinando, rasserenandosi. - -FERDINANDO. - -Pe' quatto pazze che vonno fa' fracasso... non si pò dormì, stanotte: -ma co' na cura... nu poco energica, ci lasceranno in pace! Non vi avrei -incomodate, madame, se non foste state alzate voi pure. Forse la fatica -della prova, della serata, il trionfo? - -ROSALIA sempre in grande orgasmo. - -La bontà vostra, Maestà, mi dà coraggio... - -FANNYA. - -Ci dà tanto coraggio... - -ROSALIA. - -Ditemi, Maestà, quali ordini furono dati... perchè... - - le si ferma la parola in gola, vedendo - entrare il Cocle e il Battifarno. - -FERDINANDO nobilmente cortese. - -Voi, madama Rosalia, potete dare a questi signori... alcune -dilucidazioni indispensabili perchè tutti i pazzi più pericolosi -possano essere chiusi dinto 'a pazzaria — dinto 'u manicomio. — - - risata plebea. - -E nisciuno pozza scappà! - -FANNYA che alla vista di Cocle, che la fissa con dolcezza, si è di -nuovo stretta a Rosalia impaurita. - -Chi è? Chi è?... - -ROSALIA pallidissima, fissa in Ferdinando, senza rispondere. - -FERDINANDO con asprezza e ironia. - -Monsignor Cocle, madama, anzi... madamigella! - - scambia un'occhiata d'intelligenza con - il Cocle, poi torna a ridere. - -Sta piccerella nun deve avè molta pratica coi Monsignori, con gli -uomini di Chiesa! Ah! Ah! Essa tene pure nu nome d'opera! - -COCLE con dolcezza. - -Il mio abito, signorina, non deve mettervi soggezione; è l'abito di un -povero prete: non rappresenta che l'umiltà e l'indulgenza. - -FANNYA attratta dal sorriso, dalla soavità del Cocle, fa un passo verso -di lui, poi, torna istintivamente vicino a Rosalia dicendole sottovoce, -con terrore. - -Che vogliono da noi? Perchè i soldati? E Vincenzo?... - -ROSALIA. Tiene gli occhi sempre fissi in Ferdinando e nel Cocle; -per far tacere Fannya, le preme dolcemente il capo contro il petto -chiudendole così anche la bocca. - -FERDINANDO. - -Assèttate, Battifarno! - - con un inchino - -Accomodatevi, Monsignore!... Sedete, belle... madame! - - con mezzo sbadiglio, fingendo di aver - sonno, ma strizzando l'occhio al - Cocle. - -Facimmo subbeto e po' ce ne jammo tutte a dormì! - - Il Battifarno, mentre segue il dialogo - fra il Cocle a Rosalia, cerca e trova - un piccolo ed elegante calamaio che - pone sopra un tavolino; siede, leva - di tasca alcune carte che pone pure - sul tavolino: sta attentissimo alle - risposte di Rosalia e di Fannya - e le scrive. Ferdinando si caccia - il berretto in testa, perchè sente - freddo, si sdraia nell'angolo del - canapè, le gambe accavallate e - battendo leggermente col frustino - sui cuscini. Il Müller resta sempre - ritto, immobile accanto all'uscio. - -COCLE spingendo una poltrona dinanzi a Rosalia. - -Accomodatevi!... La bontà di Sua Maestà, ce lo permette! - -ROSALIA sempre tenendo Fannya abbracciata. - -Che cosa si vuol sapere da noi?... - -COCLE con una grande soavità di modi e di voce. - -I buoni... credono facilmente alla bontà e alla sincerità degli altri, -tanto più che la cattiveria e la perfidia si travestono con le più -belle apparenze. - -ROSALIA e FANNYA fissano il Cocle sempre più pallide e atterrite -credendo ch'egli voglia alludere all'Alliana. - -COCLE. - -Tra i vostri migliori amici... uno appunto vi ha ingannate, ha carpita -la vostra amicizia e la vostra buona fede... - -ROSALIA c. s. - -Chi?... - -COCLE. - -Facendosi credere onesto... leale... ed essendo un perverso... - -ROSALIA. - -Chi?... Chi?... - -COCLE. - -Non... riuscite a indovinare? - -ROSALIA vivamente. - -No! - -COCLE sorridendo, ma studiandola. - -È il... vostro... maestro... - -ROSALIA con un grido di gioia perchè non si tratta dell'Alliana. - -Ah! il Savoldi! - -FANNYA c. s. - -Il maestro! - - a Rosalia, sottovoce. - -Si tratta del maestro! - -COCLE. - -Non vi fa maraviglia la scoperta?... Anzi sapevate, dunque, che questo -Savoldi, è un... esaltato... un pericoloso?... - -ROSALIA fuori di sè. - -Sì!... - - subito - -Cioè no... No! No! No! Io non so!... Io non so! - -BATTIFARNO scrive. - -COCLE. - -Buona signora... A fin di bene, s'intende, ma ingannandovi anche in -questo, voi non ci dite, adesso, la verità... - - rivolgendosi anche a Fannya - -A Milano, il maestro Savoldi..., — non solamente voi, ma lo sappiamo -tutti, ormai, — ha un altro nome e l'egregio direttore d'orchestra, -esercita un'altra professione: si chiama il Marchese Rosalis, e fa... - - sorridendo - -niente! - -ROSALIA. - -Il Savoldi?... Marchese Rosalis? Non l'abbiamo mai saputo! Non è vero, -Fannya? - -FANNYA fissa la madre: non sa rispondere una bugia. - -COCLE accennando col capo e ammiccando anche con gli occhi, -bonariamente. - -Sì... sì... - -FERDINANDO fa un cenno d'impazienza al Battifarno. - -BATTIFARNO aspro, risoluto. - -Sì! Voi conoscete il suo vero nome; il... falso maestro Savoldi, me lo -ha detto e confermato egli stesso, poco fa, nel carcere di Santa Maria -Apparente, dove è stato tradotto. - -ROSALIA e FANNYA si stringono l'una all'altra con un atto di terrore. - -In carcere? - -FANNYA. - -Il maestro?... Il povero maestro?... - -BATTIFARNO. - -Devo leggere la sua deposizione? - -COCLE. - -Così è; e come voi foste tratta in inganno, altri furono ingannati e -traviati. E fra questi... - - con un sospiro - -anche il capitano Alliana. - -ROSALIA. - -Alliana? - -FANNYA. - -Vincenzo?... - - COCLE accenna dolorosamente di sì, poi - scambia un'occhiata d'intelligenza - con Ferdinando, mentre il Battifarno - continua a interrogare. - -BATTIFARNO. - -Il capitano Alliana, veniva al Giglio d'Oro col sedicente Savoldi... in -grande segreto? - -ROSALIA. - -Non è vero... - -FANNYA. - -Mai! Col maestro mai! - - sottovoce a Rosalia - -Vincenzo veniva col papà! Diciamo che veniva col papà. - -BATTIFARNO duramente. - -Parlate con me, non con vostra sorella e avvicinatevi! - -FANNYA impaurita si scosta da Rosalia. - -BATTIFARNO. - -Il maestro Savoldi si recava al Giglio d'Oro, travestito, col capitano -Alliana! - -FANNYA negando col capo. - -Giuro! Giuro! - - a Rosalia, c. s. - -Bisogna dir tutto, diciamo tutto! - -ROSALIA a Fannya, sottovoce. - -No! No! No! Per amor del cielo, no! - -FERDINANDO con ira brutale a Rosalia. - -State zitta, voi! Risponda soltanto chi è interrogato. - -BATTIFARNO violento. - -E non negate, non giurate e non cercate di mentire! - - battendo sulle carte - -Qui, è qui, scritta, la verità! Il capitano Alliana, veniva la notte, -tardi, al vostro albergo, quando di nascosto, per cospirare, ci veniva -anche il Savoldi. - -FANNYA continua a negare con i cenni del capo e con la mano. - -BATTIFARNO continuando. - -Il falso Savoldi, travestito, spacciandosi per un impresario tedesco, -per un impresario di Vienna! - -FANNYA. - -Non è vero! Non è vero! - - con un grido straziante. - -Non è vero! - - rivolgendosi al Cocle con le mani - giunte. - -Ah Monsignore! - - supplicando Ferdinando. - -E voi!... Eravate così buono!... Tornate buono! Vi hanno ingannato! -Vincenzo non veniva col Savoldi, non è mai venuto col Savoldi! - -BATTIFARNO battendo ancora sulle carte con una risata sardonica. - -È qui, qui, qui! È scritto qui!... - -FANNYA. - -Veniva col mio papà! Era il mio papà, che veniva di notte, di nascosto, -travestito con Vincenzo! Non veniva per cospirare! Veniva per me! -Perchè a Napoli, non lo si doveva sapere! - - indicando Rosalia. - -Non è mia sorella! È la mia mamma! - -BATTIFARNO. - -Vostro padre? - -FERDINANDO. - -Chi? - -FANNYA. - -L'ho detto! L'ho detto! Ho detto tutto! - -COCLE. - -Il conte di Verolengo?... - -FERDINANDO con impeto. - -Verolengo? - -COCLE attentissimo a Fannya e a Rosalia, lo trattiene con la mano. - -FANNYA. - -Non ha potuto sposare la mamma.... Non può sposarla... - - un nodo le spezza le parole. - -per...chè... - - scoppia in pianto buttandosi fra le - braccia di Rosalia. - -Ma è il mio papà, è il mio papà, è il mio papà!... - -ROSALIA nasconde il viso baciando i capelli di Fannya. - -BATTIFARNO scrive. - -COCLE con intenzione a Ferdinando. - -Anche lui allora... il Verolengo?... - -FERDINANDO. - -'U seccatore della giustizia e della morale!... Tene na concubina e na -bastarda 'u Bajardo Piemontese! - -COCLE. - -Anche lui del complotto! Tra i complici! Uno la madre e l'altro la -figlia, da buoni... fratelli... - -FERDINANDO. - -Anche il Verolengo...? - - tra sè, mentre il Cocle lo scruta - attentamente. - -Allora... con me... - - fa la solita mimica con la mano - accennando alla confederazione. - -Era tutta 'na finzione? Tira 'nnanze, Battifarno, e vai fino in fondo, -senza riguardi. Presto! - -BATTIFARNO. - -Fannya Mirabella, avvicinatevi! - - Fannya, fa un passo esitando. - -Avete dunque confessato che il conte di Verolengo, è vostro padre. -— Sta bene. — Ora dite quali rapporti esistevano fra il conte di -Verolengo e il vostro amante, il capitano barone Vincenzo Alliana. - -FANNYA alla parola «amante» nasconde la faccia contro il petto di -Rosalia. - -ROSALIA con impeto. - -Io sono l'amante, perchè non posso essere che l'amante, del conte -Verolengo, ma mia figlia è la fidanzata del capitano Alliana! - -BATTIFARNO. - -Questo poco preme. Risponda chi è interrogato. - -ROSALIA. - -Mia figlia?... Che cosa volete che possa sapere? Che possa rispondere? -Io, dirò tutto quello che so, ma prima... Voi, Maestà, ditemi, voi, -Maestà, che si fa qui? Che si vuol fare qui? Che cosa si pretende da -noi, da due donne sole, sorprese, spaventate? - -FERDINANDO con burbanza sprezzante. - -Tira 'nnanze, Battifarno! - - mentre segue il dialogo, leva di tasca - un portasigari, sceglie un sigaro, - lo spezza, lo accende a una candela e - fuma. - -BATTIFARNO. - -Fannya Mirabella, avvicinatevi; voi sola. - -FANNYA si tiene avvinghiata a Rosalia. - -BATTIFARNO fa un cenno al Müller, borbottando qualche parola in -tedesco; non si capisce che: Holtmann. - -MÜLLER apre l'uscio a destra e chiama a mezza voce. - -Tenente Holtmann! - -HOLTMANN entra e saluta militarmente. - -MÜLLER gli borbotta qualche parola in tedesco, indicando Rosalia e -Fannya che, atterrite si stringono l'una all'altra più strettamente. - -HOLTMANN avvicinandosi a Rosalia, le fa un cenno, indicandole un uscio -a sinistra. - -ROSALIA torva, fremente. - -Con mia figlia!... Resto con mia figlia! - -HOLTMANN l'afferra per un braccio. - -FANNYA cercando di allontanarlo. - -La mamma! La mia mamma! Lasciate la mia mamma!... - -ROSALIA contro Ferdinando che le volta le spalle, e che si mostra -indispettito contro il sigaro che non si accende. - -Io sono qui, perchè invitata da voi, perchè pregata da voi, e sono una -donna, in casa vostra, ospite vostra; ma se questo non tocca la lealtà, -il punto d'onore del Re di Napoli, io non sono suddita vostra, sono -libera e ho diritto di essere libera! - -COCLE fa un sorriso impercettibile. - -BATTIFARNO prende in mano un foglio tra quelli posti sul tavolino. - -Voi dovete rispondere di una contravvenzione gravissima che le nostre -leggi puniscono col carcere da uno a tre mesi. - - fa un cenno al Müller. - -MÜLLER afferra Fannya, mentre Holtmann spinge Rosalia nel piccolo -gabinetto a sinistra, entra con lei, chiude l'uscio. - -ROSALIA torva, fremente, con la voce rauca: - -No! No! No! - -FANNYA quasi senza voce, disperatamente. - -Mamma... Mamma... - - MÜLLER entrata Rosalia con il tenente - Holtmann, e richiuso l'uscio, lascia - Fannya e ritorna al suo posto. - - FANNYA si precipita contro l'uscio, poi - cade giù di colpo, accosciata, con - un singhiozzo secco senza lacrime, un - sussulto rotto di tutto il corpo. - -FERDINANDO mettendo il sigaro cattivo sul tavolino. - -A te, Battifarno!... Chisto è nu sigario buono pe' regalà a n'amico. - - risata. - -COCLE a Fannya con grande soavità, insinuante. - -Non disperatevi così, calmatevi; la mamma è qui vicino, accanto a noi! - - più sottovoce. - -Prego io, adesso, Sua Maestà, — il nostro Re è tanto buono, — perchè la -faccia ritornare subito subito! Siamo tutti convinti dell'innocenza del -vostro sposo e del vostro papà! Vittime, momentaneamente, dei cattivi -amici, coi quali, certo senza sapere di far male, venivano insieme -al vostro albergo... Il maestro della mamma, vero?... Il generale -dell'Annunziata, il colonnello Caracciolo, il colonnello Colangelo, e -poi?... E poi?... Salviamo lo sposo, il papà dai cattivi amici, vero? -Che volevano impadronirsi del Re, vero?... Che volevano la morte del -Re, vero?... Adesso chiamo subito la mamma, ma vi farete promettere dal -vostro sposo e dal vostro papà... di non recarsi più tutti insieme ai -Pellegrini, nel Palazzo del Marchese Dragonetti... vero?... Vero?... - - Guarda Ferdinando e il Battifarno - scrollando il capo. - -BATTIFARNO. - -Un sistema che in simili casi mi è sempre riuscito ottimamente è quello -di legare il pollice della mano al pollice del piede, poi, con secchi -d'acqua gelata... - -FERDINANDO interrompendo. - -Smettila, Battifarno! Cheste so cose che se fanno, ma io non l'aggio nè -da vedè nè da sapè... - -COCLE. - -Non ci sarebbe nemmeno la resistenza fisica necessaria; l'importante è -che parli: se parla, scopriremo sempre qualche cosa! - - fa un cenno al Müller - -Richiamiamo la madre, e mettiamola a confronto col capitano Alliana. - -MÜLLER batte all'uscio, chiamando sottovoce. - -Tenente Holtmann! - - si apre l'uscio: esce prima Rosalia, - poi il tenente Holtmann. Rosalia - solleva Fannya: il Müller scambia - qualche parola in tedesco, mentre - accompagna il tenente Holtmann fin - sull'uscio di sinistra. Il Müller - resta di nuovo ritto, immobile, - vicino al Battifarno. - -BATTIFARNO. - -Dal 1831 è la settima cospirazione, Maestà... Sette! - -FERDINANDO. - -L'esercito! Sempre l'esercito!... - - sogghignando - -Sangue no! Sangue no!... E dire che aggio fatta 'a grazia al tenente -Angelotti e al sergente Rosaroll. - -COCLE. - -Ed ora ne raccogliete il frutto. - -BATTIFARNO. - -Anche quando non fosse un errore, la grazia, sarebbe sempre -un'ingiustizia in confronto di coloro che non ne sono o non ne furono -beneficati! - -FANNYA riavendosi, a Rosalia. - -Via!... Via!... Mamma! Mamma! Andiamo via! - -COCLE. - -Non volete aspettare il capitano Alliana? - -FANNYA - - interrogando Rosalia con gli occhi - ansiosi. - -Vincenzo?... - -COCLE. - -Eccolo, il capitano! - - -SCENA QUARTA. - -DETTI, il tenente HOLTMANN, ALLIANA. - - -FANNYA lo guarda: poi arrossisce improvvisamente e nasconde il viso -contro il petto di Rosalia. - -ROSALIA la bacia a lungo, dolorosamente. - -FERDINANDO. - -Embè, professò?... Chi nasce quadro non muore tondo... Ma chi nasce -pennarulo... muore... murattiano! - -FANNYA a Rosalia, con un filo di voce. - -Era vero!... Non era un'allucinazione la tua! - -FERDINANDO fissando l'Alliana con odio. - -Bene ricambiata la fiducia che avevamo riposta in voi! - -ALLIANA. - -Potrò apparirvi colpevole, Maestà! - - a Fannya e a Rosalia. - -E a voi pure! E potrò anche aver commesso un errore!... Non voglio -scuse, non cerco di difendermi!... Eppure il fine nostro, il nostro -sogno, Maestà, era un sogno di grandezza e di gloria, per voi! - - accennando a Fannya e a Rosalia. - -Ma perchè sono qui?... Che cosa volete da queste donne?... Da due -donne? Con noi, - - rivolto al Cocle - -nella nostra cospirazione, c'erano uomini, molti uomini, più che non -crediate, e tutti pronti a morire; ma donne, no! — Maestà, io dirò -tutto! Voglio dirvi tutto! È l'occasione, buona o cattiva, e l'afferro -con gioia! — Ma donne, qui, con noi — no! no! no! — Fatele allontanare, -rimandatele a Napoli... - - afferrando le mani di Fannya e - baciandole con trasporto e con - passione. - -Perdonami, perdonami il male che ti ho fatto e pensa sempre che ti amo, -ti amo, ti amo! - - per spingerle fuori. - -Va! Va! - - a Ferdinando - -Ve lo domando in grazia, Maestà! È la sola grazia che invoco! - -FERDINANDO violento. - -Nessuna grazia! Più nessuna grazia, per i traditori! - -ALLIANA con forza. - -Traditore, no! - -FANNYA si abbandona sfinita fra le braccia di Rosalia. - -ALLIANA continuando. - -Abbiamo raccolto il pensiero, volevamo rinnovare il tentativo di -Michelangelo Colafiore... - -FERDINANDO. - -Un altro complotto per impadronirvi di me? - -BATTIFARNO ad Alliana continuando. - -... Del professore Granchi, e di Giuseppe Rizzo... - - al Cocle - -Un prete, costui! — 1834 — sette di agosto! Ricordate, Maestà? Avevano -divisato di fermare la vostra carrozza, in via Capodimonte, trascinarvi -in una vicina casa, e lì, con le buone o con le triste, obbligarvi a -firmare, spontaneamente, la costituzione... Io avevo chiesto la pena -capitale per il professore e per il prete! - -FERDINANDO. - -Sangue no!... Maria Cristina si è opposta. - -COCLE. - -Anche il Del Carretto! L'ha chiamata la congiura dei ragazzi! - -FERDINANDO. - -E i ragazzi diventano uomini, Monsignore, a lasciarli crescere! - - risata, poi ad Alliana duramente. - -Lo scopo, la trama, i complici? - -ALLIANA. - -Noi, nessuna imposizione: persuasione, Maestà. Fra noi, giovani -soldati e il nostro giovane Re, c'è una siepe folta, intricata, nera. -Impossibile tagliarla, sfondarla, romperla. Ebbene, ecco il nostro -scopo, la nostra trama: poter averlo solo, finalmente, il nostro Re, -in mezzo a noi. Solo! E al nostro Re, dare la nostra fede e la nostra -vita. Non imposizioni; la devozione, l'amore, l'entusiasmo! — Dovevate -andare alla mattina di S. Stefano, prima ancora dell'alba alla chiesa -dei Miracoli, per ascoltare la messa di Don Placido Bacher, il Santone, -uno degli interpreti più turpi dell'ignoranza e del sortilegio... -Invece vi sareste trovato in mezzo a noi, in mezzo al vostro esercito, -all'entusiasmo del vostro esercito! La nostra voce, finalmente, sarebbe -arrivata fino a voi, alta, libera! Maestà, — questo volevano dirvi, — -gli ufficiali, i soldati napoletani, sentono l'ora, i tempi: vogliono -fare, osare; vogliono battersi per il Re, per una patria! I soldati, -gli ufficiali napoletani e siciliani, vogliono poter stringere una -spada nelle loro mani - - rivolto al Cocle - -e non servire da chierici fra gli incensi delle vostre chiese e non -portare la torcia, come chierici, nelle vostre processioni! - -COCLE sempre muto, impassibile, guarda il Battifarno. - -BATTIFARNO subito all'Alliana. - -Tutto, quasi tutto l'esercito!... Dunque il generale!... - -ALLIANA interrompendo. - -Dunque no, famigerato barone!... Bisogna accontentarsi di me! - -FANNYA a Rosalia. - -Si perde!... Si perde!... - -BATTIFARNO c. s. - -E di... vostro suocero; il Conte di Verolengo? - -ROSALIA con un grido. - -Alberto? No! - -ALLIANA calmo, sicuro. - -Il conte Alberto, non è con me, non è dei nostri! - -FANNYA. - -Il papà! Il papà! Il papà! - -ALLIANA. - -Anzi, è contro di noi, e sua Maestà il Re, lo sa. - -FERDINANDO vivamente. - -Io? - -COCLE fa un atto di maraviglia e non leva più gli occhi dal Re. - -ALLIANA. - -Noi, non vogliamo confederazioni... - -FERDINANDO battendo il pugno sul tavolino. - -Basta! - -COCLE. - -No, Maestà! - - ad Alliana - -Non volete... confederazioni? - -ALLIANA. - -Vogliamo un solo re, soldato come noi, — un re, che si sente re, ma -anche uomo e galantuomo e che nel giuoco della vittoria è pronto a -perdere con noi, la vita e la corona! - - a Fannya e Rosalia. - -Diverso è il concetto di Alberto; altro il suo fine, e sua Maestà lo -sa, ne ha le prove! - -COCLE. - -Prove?... - -FERDINANDO impaurito dallo sguardo del Cocle. - -Che prove? Non cercate de ve salvà voi e l'altro con le menzogne! - -ALLIANA. - -Il conte Alberto di Verolengo, per distogliermi dalla mia pazzia, — -egli la chiama pazzia, — mi ha messo a parte del colloquio che egli -ebbe oggi con voi, Maestà, e dei termini precisi della lettera giunta -per voi, da Torino. - -COCLE a Ferdinando. - -Oggi?... Un colloquio?... Oggi? - - ad Alliana vivamente. - -Una lettera del Ministro del Re di Sardegna?... O dello stesso Re di -Sardegna?... - -FERDINANDO prorompendo. - -I miei ufficiali, Monsignore, li interrogo io! Sono io, il capo -dell'esercito! Il processo ai miei ufficiali non lo devono fare i -preti, lo faccio io! - - COCLE s'inchina con un leggero sorriso, - annuendo col capo: indietreggia - d'un passo e rimane ritto, muto, - impassibile. - -FERDINANDO irritato, nervoso, al Battifarno. - -Prendi le tue carte, e vattene!... Il tutto, alla Commissione militare! - -BATTIFARNO raccoglie le carte, via. - -FERDINANDO al tenente Holtmann. - -Tenente Holtmann! Riconducete il capitano Alliana! Non deve parlare, -comunicare con nessuno! - - passeggia fremente di rabbia, - percuotendo i mobili col frustino. - -ALLIANA correndo vicino a Fannya e a Rosalia, sottovoce. - -Non temete per me; l'esercito è pronto; domani sarò libero, e il Re -sarà con noi. - - bacia le mani a Rosalia e a Fannya; via - col tenente Holtmann. - -FERDINANDO. - -Colonnello Müller! Quelle femmine, ne rispondete voi! - - MÜLLER spinge Fannya e Rosalia, mute - esterrefatte, nel gabinetto, entra - con loro e chiude. - -FERDINANDO passeggia sempre più furibondo, lanciando inquieto qualche -occhiata al Cocle, che rimane sempre ritto, rigido, muto. - -Non è in un'alcova, non è in mezzo a 'e femmene che si può fare il -processo agli ufficiali del mio esercito... ai traditori!... Non è -vero, Monsignò? - -COCLE rimane sempre c. s. - -FERDINANDO. - -«Sangue no! Sangue no!» Ecco il frutto della debolezza! Avete ragione -voi, - -Monsignore! - - per rabbonirlo. - -Avete sempre ragione voi! - - di nuovo con impeto. - -Stavolta la punizione, l'esempio, riusciranno salutari! - - umilmente al Cocle. - -Avete detto, Monsignore?... Il generale dell'Annunziata?... -Caracciolo?... - -COCLE lentamente, levandosi di tasca alcune carte. - -Eccovi, Maestà, il nome di alcuni supposti complici nella cospirazione -Alliana... Eccovi alcuni indizi che renderebbero evidenti i rapporti... -fra il capitano Alliana e il maestro Savoldi, cioè... e il marchese -Rosalis di Milano, emissario di quell'anima scomunicata e dannata di -Giuseppe Mazzini... - -FERDINANDO con deferenza, respingendo le carte - -Tenitavelle vuie, Monsignò... - -COCLE c. s. - -Di queste due lettere, una vi darà notizia intorno al comitato -rivoluzionario delle Calabrie... L'altra di gravissimi fatti successi a -Reggio e a Messina... - -FERDINANDO. - -Tenetevele voi, sempre tutte voi... - -COCLE impaurito. - -No, Maestà. Io non ho più la vostra fiducia, la vostra stima, il vostro -affetto, e non ho più la vostra confidenza. - - Si sentono due trombe, una dopo - l'altra, in lontananza: è la sveglia - dei soldati. Il Cocle si fa il segno - della croce. - -FERDINANDO facendosi pure il segno della croce. - -È l'Ave... Maria... - -COCLE guardando verso la finestra. - -Albeggia... vedete?... Fatemi un'ultima carità... Una carrozza. Devo -tornare al mio convento. - -FERDINANDO. - -Come?... Me vulite lassà... Monsignore? - -COCLE. - -Abbiamo detto così, non è vero? Le feste del santo Presepio saranno -sospese... perchè sua Maestà, la Regina, si trova indisposta... - -FERDINANDO. - -Me vulite lassà... Sulo?... - -COCLE. - -Solo? Vi lascio in mezzo al vostro esercito, con l'esperta, vigile -polizia del ministro Del Carretto... - -FERDINANDO supplichevole. - -Voi siete arrabbiato con me, Monsignò?... Voi siete arrabbiato con -me?... - -COCLE si avvia per uscire. - -FERDINANDO trattenendolo. - -Monsignore...! Monsignore!... La vostra santa benedizione!... La -benedizione!... - -COCLE lo fissa un momento, poi scrollando vivamente il capo. - -No! - -FERDINANDO gli cade a' piedi ginocchioni, tremando, picchiandosi il -petto, baciandogli il mantello. - -Perdonatemi... Monsignore... Perdonatemi!... Perdonatemi!... - - - FINE DELL'ATTO TERZO. - - - - -ATTO QUARTO. - - Nel Palazzo Reale di Caserta. Gabinetto da lavoro di Ferdinando II. - - -SCENA PRIMA. - - FERDINANDO e il BATTIFARNO. — Ferdinando è seduto alla scrivania - e finisce di leggere un largo foglio manoscritto. Il Battifarno - è in piedi a due passi dalla scrivania. Poi in fine il colonnello - MÜLLER. - - -FERDINANDO prorompendo in una sghignazzata. - -Ah! Ah! Ah! Ferdinando II, il grande... - -BATTIFARNO china il capo approvando e facendo un inchino ad ogni -aggettivo. - -FERDINANDO. - -... Il benigno... l'incomparabile, l'eccelso... l'immortale!... La -possente e benefica mano Ferdinandea! Sti paglietti pennaruli sortanto -quanno se tratta de scrivere 'na domanda de grazia, sanno trovà i -complimenti e le frasi di giusto encomio, p' 'u re loro. Gratta, -gratta, sotto all'avvocato tu trovi sempre 'u Giacobino! - -BATTIFARNO. - -Verissimo, Maestà! - -FERDINANDO. - -Ma se gratto anche te, lo trovo pure 'u paglietta! - -BATTIFARNO. - -Vostra Maestà non sarebbe mai per cedere?... Vostra Maestà, mi permette -di esprimere un mio, non oso dire consiglio, ma... - -FERDINANDO. - -Tira 'nnanze. So che mi sei buon servitore! - -BATTIFARNO. - -Non accettate il ricorso! Nessuna grazia intempestiva... - -FERDINANDO. - -... Se pe' firmà a grazia m'ànno data apposta la possente e benefica -mano Ferdinandea? - -BATTIFARNO. - -Oggi la vostra mano, sia possente! Benefica lo è già stata troppo! - -FERDINANDO leggendo. - -Benigno...! Incomparabile! - -BATTIFARNO. - -Non fidatevi, Maestà! Gli avvocati estensori del ricorso, hanno -mostrato abbastanza tutta la loro maravigliosa malafede con le -arti subdole, con le quali sono riusciti, di cavillo in cavillo, a -prolungare di altri sei mesi il processo Alliana, che, secondo la vera -giustizia di Domine Dio, - - abbassa il capo, lo abbassa anche - Ferdinando - -si sarebbe sbrigato in meno non di sei... ma di tre ore! - -FERDINANDO. - -E allora non averria avuto manc' o tiempo d'addiventà... eccelso ed -immortale! - -BATTIFARNO. - -Immortale, Maestà, lo siete per la vostra stessa natura; ed eccelso, -nella bontà, sino all'imprudenza. - -FERDINANDO. - -Neh! Neh! Caro barò... - -BATTIFARNO. - -Firmate un'altra grazia e avremo un'altra cospirazione... - -FERDINANDO. - -Dimme nu poco, barò..., tu hai arrubato na predica a Monsignore e na -reprimenda a mia moglie? - -BATTIFARNO. - -Quella... - - indicando il ricorso. - -è la stessa gente facinorosa... che rende necessario, almeno pro forma, -un simulacro di costituzione. In proposito, non dimenticate, Maestà: -_verba ligant homines..._ - -FERDINANDO interrompendolo. - -_Ligant homines_ ma non i re! Stò latino o saccio meglio de te! - -BATTIFARNO. - -Le regole di un saggio governo, le avete scritte voi stesso con la -vostra sapienza di Stato a re Luigi Filippo... - -FERDINANDO. - -A chillo zio mio, 'u pancione, che fa tutto facile? - -BATTIFARNO accennando di sì. - -«La libertà è fatale ai Borboni. I miei sudditi, obbediscono alla forza -e si sottomettono. I miei sudditi, non hanno bisogno di pensare e di -riflettere...» Ed ora, Maestà, con una grazia, che non è pietà, ma -debolezza, volete sconfessare... - -FERDINANDO alzandosi seccato. - -Finiamola mò e miettete chesto 'n capo, che chillo che tu ce miette na -settimana a penzarlo, io l'aggio bello che fatto in cinque minuti! Per -il marchese Rosalis e per gli altri complici, l'ordine del bagno... Pel -capitano Alliana... - - cerca, prende un foglio sulla scrivania - -La risposta mia al ricorso di grazia è chesta. A farai vedè a monsignor -Cocle, che certamente ne rimarrà contento. A l'esecuzione ce penzarrai -tu! - - congedandolo senza dargli la mano - -Buon giorno e statte buono! - -BATTIFARNO s'inchina e s'avvia per uscire. - -FERDINANDO guarda l'orologio della scrivania. - -Il colonnello Müller fallo venì ccà! - -BATTIFARNO va via. - - FERDINANDO accigliato, prende un - sigaro, lo rompe, poi lo butta via - senza fumarlo; entra il colonnello - Müller: Ferdinando si rasserena. - -MÜLLER si ferma ritto, in posizione militare. - - -SCENA SECONDA. - -FERDINANDO e il colonnello MÜLLER poi GAETANO e il VEROLENGO. - - -FERDINANDO siede, chiamandosi vicino il Müller. - -Viene 'nnanze! Io ti tengo in conto di amico, non comme a chillo là!... - - accenna al Battifarno - -'U barone non è che tiene affezione pe' me, ma pe' isso stesso! - - risata. - -Se non fosse persuaso di perdere l'impiego e lo stipendio, coi -Fratelli e coi Giacobini, diventerebbe nu liberalone!... E invece del -capitano-professore, farìa fucilà pure a Monsignore! So quasi 'e cinque - - ammiccando dell'occhio - -'U Piemontese, seccatore e carbonaro, starà aspettando ch'io lo faccia -chiamare per la sua udienza. Vieni, avvicinati, caro Müller! - - gli prende una mano e gliela stringe. - -Lo sai che io te so' molto affezionato, e te ne voglio dà na prova... -La Croce dell'Ordine di San Ferdinando starrà molto bene ccà. - - toccandogli il petto. - -E la pensione ccà... - - gli tocca la tasca - -dint'a sacca. - -MÜLLER. - -Tutta la mia devozione, e la mia fedeltà. - -FERDINANDO ammiccando con gli occhi. - -Il tenente Holtmann e i quattro soldati? - -MÜLLER. - -Pronti, Maestà. - -FERDINANDO. - -Scelti fra i più sicuri? Fra i nostri bravi svizzeri? - -MÜLLER. - -Sicuri, Maestà! - -FERDINANDO. - -'A carrozza? Alla porta di sinistra? in fondo al parco? - -MÜLLER. - -Pronta. - -FERDINANDO. - -Il piroscafo? - -MÜLLER. - -Il _Miseno_. Pronto. Appena il conte di Verolengo... - -FERDINANDO. - -Sst! Abbassa la voce! - - sorridendo. - -Tieni 'na voce che pare na cannonata! - -MÜLLER piano. - -Appena il Conte di Verolengo sta per uscire, quattro soldati lo -afferrano, il tenente Holtmann gli chiude col bavaglio la bocca: io gli -punto due pistole contro il petto: lo si porta di peso, lo si chiude in -carrozza: dalla carrozza sul piroscafo che partirà subito, direttamente -per Genova. - -FERDINANDO inquieto. - -Chiuso in carrozza 'u Piemontese, tu e il tenente Holtmann venite -subbeto ccà. - - stringendogli la mano - -Io te voglio sempre vicino a me. - -MÜLLER. - -Sempre ai vostri ordini, Maestà. - -FERDINANDO ridendo. - -Lo stesso scherzo, lo abbiamo fatto a un altro scocciatore, mezzo -carbonaro pur'isso: il ministro Intonti. Chillo l'avimmo fatto viaggià -pe' terra; chiesto ccà 'o facimmo viaggià pe' mare! - - risata. - -Tu che ne dici? Io songo persuaso che chi è stato carbonaro... porta -sempre co' sè 'a jettatura! - - suona. - -GAETANO entra e si ferma sull'uscio. - -FERDINANDO. - -Di a 'u conte Verolengo che po' trasì. - -GAETANO via. - -MÜLLER fissando Ferdinando. - -Nella lotta... se... disgraziatamente sfuggisse... un colpo di... -pistola?... - -FERDINANDO. - -No, amico mio caro; non voglio avè guai con mio cugino, il re di -Sardegna! Anzi, faccio nu voto 'a Madonna du Carmine, pecchè 'u mare -sia quieto! - - guarda se entra il Verolengo, poi al - Müller confidenzialmente - -Fa 'e corna! - - tocca il medaglioncino sul petto - -Io ce tengo ccà 'a reliquia! Sai chi davvero lo è? Chella cantante... -'a Mirabella!... Hai visto come guarda? È essa che ha jettato Alliana e -Verolengo! - -VEROLENGO entra, si ferma sull'uscio inchinandosi. - -FERDINANDO alzando il tono della voce, al Müller. - -Dunque, resta inteso così: domani mattina la grande parata. Io sarò in -piazza d'Armi alle sette precise. - - al Verolengo - -Comme staie, don Alberto? - -MÜLLER saluta Ferdinando, e il Verolengo: via. - - -SCENA TERZA. - -FERDINANDO e il VEROLENGO. - - -FERDINANDO. - -Comme staie, don Albertuccio? Staie buono? - - gli dà la mano, poi si tocca senza - parere la reliquia sul petto. - -Me fa tanto piacere! Anche Teresa, la Regina — ringraziando 'a Madonna -e Sant'Alfonso — sta benissimo. Andremo tutti a Gaeta, dopodomani. -D'estate è bello sta vicino a 'u mare. Fa più fresco pecchè sul mare -tira sempre un poco di venticello. Ho molto da fare in questi giorni. -Mia sorella viene con me; la Duchessa di Berry viene con me; Popò viene -con me! Ho molto da fare in questi giorni! - - in atto di congedarlo, senza dargli la - mano - -Bravo, don Alberto! Statti buono; ti ho visto con tanto piacere. - -VEROLENGO umilmente, piegando un ginocchio a terra. - -Maestà! Vostra Maestà, si degni di ascoltarmi! - -FERDINANDO cambia espressione: lo guarda serio, torvo. - -VEROLENGO alzandosi. - -Io sono colpito dalla vostra disgrazia: ho provato la mia innocenza, -ma sono rimasti i sospetti e l'avversione. Mi vedo sorvegliato, -spiato... Eppure vi sono sempre stato e vi sarò sempre devoto e -fedele! Lo giuro, Maestà! Il giorno nel quale ho lasciato il Piemonte -e sono venuto qui per seguire la mia povera Regina, ho dimenticato di -essere un Piemontese: sono stato, sono e sarò sempre suddito vostro. È -un'ora terribile, questa... Eppure spero... Spero in Voi, nella vostra -clemenza... E un giorno vedrete, forse, che i miei nemici, non sono i -migliori amici vostri! - -FERDINANDO ironico. - -Un'ora terribile, questa?... È un'ora, anzi, nella quale, più che -soddisfatto, tu dovresti essere contentone. - -VEROLENGO lo guarda ansioso. - -FERDINANDO. - -Ho ascoltato i tuoi buoni consigli «concedere per non cedere» e mi sono -persuaso a dà 'a carta, 'a costituzione! Che vuoi di più? - -VEROLENGO scoppia in lacrime. - -FERDINANDO - -Che vai facenno? Non voglio scenate, ccà dinto! Vattene! - -VEROLENGO. - -Mia figlia... muore! - -FERDINANDO. - -Io non sono medico! Va a chiamare un medico! - -VEROLENGO. - -Mia figlia muore se l'Alliana è fucilato! - -FERDINANDO. - -Vattene! - -VEROLENGO rizzandosi pallido e fiero. - -Avete ben capito, Maestà, queste mie parole? Mia figlia muore se -l'Alliana è fucilato! - -FERDINANDO. - -Voi, per la Chiesa, per me, non avete figli, conte di Verolengo! Vostra -moglie, la vostra legittima moglie, non ve ne ha dato. - -VEROLENGO. - -Rispondete così, a me, perchè sono un uomo!... L'ho provato per voi, il -mio coraggio e la mia forza! A quelle due donne, una morente, l'altra -impazzita, dovete dare questa risposta! - -FERDINANDO fa un atto sdegnoso. - -VEROLENGO violento. - -Per i vent'anni che sono stato il vostro... servitore, non vi domando -altro! - -FERDINANDO. - -Non le voglio vedere! Rifiuto di vederle! Vattene! - -VEROLENGO. - -Avevo preveduto anche il vostro rifiuto! - - gli presenta una lettera. - -La grazia... la grazia per quelle due donne di essere ricevute da voi, -Maestà, vi è chiesta dalla giovine regina Vittoria d'Inghilterra che -raccoglie sul suo capo tanto amore, tanta benedizione di popolo. - -FERDINANDO beffardo. - -Ah! Ah! Avete fatta na bella penzata! Prevedendo il rifiuto du Re di -Napoli, vi siete rivolto alla potente Regina d'Inghilterra!... Sta -bene! Quelle due donne saranno subito ricevute! - - calmandosi, sorridendo e salutandolo - anche con la mano. - -Buon giorno, amico caro. E statte buono! - -VEROLENGO fa per uscire, poi vinto dall'angoscia si ferma. - -Maestà, perdonatemi, Maestà! - -FERDINANDO continua a salutarlo con la mano e sorridendo. - -VEROLENGO via. - -FERDINANDO uscito il Verolengo, corre ad ascoltare vicino all'uscio. - -VEROLENGO d. d. - -Vigliacchi! Vigliac... - -FERDINANDO corre a guardare dalla finestra. - -E fa buon viaggio sotto la protezione della bella, graziosa e -potentissima regina Vittoria d'Inghilterra! - - suona - -GAETANO entra. - -FERDINANDO. - -Chelle femmene!... Aspetta nu poco! - - toccando il piccolo medaglione. - -Chi è il gentiluomo che le accompagna? - -GAETANO. - -Il cavaliere del Castelluccio. - -FERDINANDO. - -Fa passà! - -GAETANO via. - -FERDINANDO fissando la lettera. - -Ah! Ah! Per forza avete voluto essere ricevute?... Lo sarete! - - -SCENA QUARTA. - -FERDINANDO poi di nuovo GAETANO, che introduce ROSALIA, FANNYA e il -CASTELLUCCIO. - - -FERDINANDO ritto vicino alla scrivania si tiene voltato in modo da non -guardare nè Rosalia, nè Fannya. - -Bravo, Andreo!... - - Gaetano via. - -FERDINANDO al Castelluccio. - -Anche tu ti metti contro di noi! - -CASTELLUCCIO. - -Io, Maestà? Contro di voi? Contro il mio Re?... - - fa per correre a baciargli la mano. - -FERDINANDO rifiuta. - -Te l'ho detto: anche tu avrai nu grosso guaio! Il tuo servizio con oggi -è finito. Invece de venì a Gaeta, resterai a Napoli con tua moglie! - -CASTELLUCCIO s'inchina ritirandosi in fondo alla scena. - -FERDINANDO a Rosalia, sempre senza guardarla. - -Ho acconsentito a ricevervi, perchè non voglio, nè posso usare uno -sgarbo alla Regina d'Inghilterra. Ma non vi concedo di parlare. -Sappiate soltanto che nessuna grazia è possibile. Cavaliere del -Castelluccio, l'udienza è finita. - -FANNYA cade ginocchioni. - -CASTELLUCCIO fa un passo verso Fannya, ma un'occhiata di Ferdinando lo -ferma. - -ROSALIA senza lacrime, senza tremare, con la voce sicura e una calma -che contrastano col pallore strano del viso. - -Io non vi domando una grazia. La vita di mia figlia è nelle vostre -mani, e mia figlia non deve morire. Siete un re, il Re: per me no: voi -siete un padre in faccia a una madre! - - sorride. - -Non è vero? Se uno dei vostri bambini corresse un pericolo, io darei, -non una parola o un ordine soltanto, ma la mia vita per salvarlo!... -Dunque? L'avete vista? - - avvicinandosi a Ferdinando che - indietreggia, sempre senza guardarla. - -L'avete vista?... È là! - - sorridendo - -Sempre così! Non parla più! Non piange più!... Muore! - - -SCENA QUINTA. - -Il colonnello MÜLLER e detti. - - -FERDINANDO interroga il Müller con gli occhi: il Müller fa un -cenno affermativo. Dopo un momento, sempre senza guardare Rosalia e -toccandosi il piccolo medaglione. - -Vi sono necessità di Stato, madama, che s'impongono pure alla nostra -buona volontà. Io non posso andar contro l'opinione dei miei ministri, -nè al deliberato dei giudici. Quello che posso fare per voi, madama, è -di sospendere ogni procedimento in confronto vostro e di agevolare la -vostra partenza da Napoli. - - al Müller - -Fai capire al Cavaliere che l'udienza è finita! - -MÜLLER si avvicina al Castelluccio, che lo interroga ansioso scrollando -il capo. - -FANNYA è sempre in ginocchio, muta, con gli occhi fissi in Ferdinando. - -ROSALIA guarda tutti esterrefatta, poi a Ferdinando, prorompendo prima -con la voce sorda, poi con uno scoppio d'ira. - -... Non avete capito, dunque?... Non si tratta di una grazia... Io non -domando una grazia; è una legge sacrosanta di umanità!... Ma dunque non -è vero?... Voi non credete in Dio! - - -SCENA SESTA. - -FRANCESCO e detti. Francesco entra correndo e spingendo un piccolo -cannoncino. Fuori dell'uscio si vedono il tenente HOLTMANN e il 2º -UFFICIALE. - - -FRANCESCO. - -Jammo! Jammo! Jamm... - - si ferma vedendo Rosalia e gli altri. - -FERDINANDO vivamente. - -Viene ccà, Lasà! - -ROSALIA. - -E Dio c'è, Dio esiste, perchè è Dio che ti manda! Che ti manda qui, in -mezzo a noi, bambino bello, ridente, felice! - - a Ferdinando - -Pregherò tanto, sempre per lui, per questo bell'angelo vostro! Angelo! -Angelo! Angelo! Tu sei volato qui come un angelo! Pregalo tu, il tuo -papà, nel nome dolce della tua mamma... Pregalo, perchè sia buono... -Perchè diventi buono... La tua mamma... - -FRANCESCO fissando Rosalia. - -La mamma dice sempre che il papà è troppo buono, e i napoletani, tutti -cattivi, cattivi e devono essere _casticati_! - -ROSALIA con un grido. - -La razza! Ah! La razza! - -FANNYA all'ultima parola di Francesco, cade con la testa sul pavimento. - -ROSALIA si volta osservandola e rimane immota. - -FERDINANDO afferra Francesco, e lo porta con sè. - -Via! Via! - - via con Francesco. - - Il tenente HOLTMANN e il 2º UFFICIALE - entrano precipitosamente. - -HOLTMANN corre insieme al Castelluccio a sollevare Fannya. - -CASTELLUCCIO a Rosalia. - -È svenuta! È soltanto svenuta!... - -ROSALIA sempre immota, sorridente e fissando il cannoncino - -Cara!... Tesoro!... Anche la mia Fannya... bambina... era così! È -sempre stata così!... I bambini cambiano, diventando grandi... Fannya -no!... Sempre la stessa!... Con la sua piccola faccia rosea e allegra! -Sempre allegra! - - ride. - - MÜLLER le afferra un braccio per - condurla via, mentre il tenente - Holtmann, il 2º Ufficiale e il - Castelluccio, portano Fannya fuori - del gabinetto. - -ROSALIA al Müller sempre sorridendo. - -Perchè poi mi fate male? - - cerca Fannya con gli occhi: la chiama, - sempre sorridendo. - -Fannya! Fannya!... Aspetta!... Non andar via senza di me! - - seguendola - -Viene anche la tua mamma, con te, cara, tesoro!... Aspetta la tua mamma! - - - FINE DEL QUARTO ED ULTIMO ATTO. - - - - -Opere di Gerolamo Rovetta - -Romanzi e Racconti: - - =La Moglie di Sua Eccellenza.= - =Mater Dolorosa=, romanzo. - =Il tenente dei Lancieri=, romanzo. - =L'idolo=, romanzo. - =Baby=, romanzo. - =Ninnoli=, racconti. - =Il processo Montegù=, romanzo. - =Le lacrime del prossimo=, romanzo. - =Sott'acqua=, romanzo. - =Il primo amante=, romanzo. - =Tiranni minimi=, racconti. - =La baraonda=, romanzo. - =La Signorina=, romanzo. - =Cavalleria assassina=, racconti. - =Casta Diva=, novelle. - -Teatro: - - =Romanticismo=, dramma in 4 atti. - =Un volo dal nido=, commedia in tre atti. - =La moglie di Don Giovanni=, dramma in quattro atti. - =In Sogno=, commedia in quattro atti. - =Gli uomini pratici=, commedia in tre atti. - =Scellerata!...= commedia in un atto. - =Collera Cieca!= commedia in due atti. - =La contessa Maria=, dramma in quattro atti. - =La Trilogia di Dorina=, commedia in tre atti. - =I Barbarò=, dramma in un prologo e quattro atti. - =Marco Spada=, commedia in quattro atti. - =La cameriera nova=, commedia in due atti, in dialetto veneziano. - =Alla città di Roma=, commedia in due atti. - =La realtà=, dramma in tre atti. - =Madame Fanny=, commedia in tre atti. - =Principio di Secolo=, dramma in quattro atti. - =I disonesti=, dramma in tre atti. - =Il Ramo d'ulivo=, commedia in tre atti. - =Il Poeta=, commedia in tre atti. - =Le due coscienze=, commedia in tre atti. - =La moglie giovine=, commedia in quattro atti. - =A rovescio!= commedia in un atto. - =La baraonda=, dramma in cinque atti. - - - - - -Nota del Trascrittore - -Ortografia e punteggiatura originali sono state mantenute, correggendo -senza annotazione minimi errori tipografici. - - - - - -End of the Project Gutenberg EBook of Il Re burlone, by Gerolamo Rovetta - -*** END OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK IL RE BURLONE *** - -***** This file should be named 62256-0.txt or 62256-0.zip ***** -This and all associated files of various formats will be found in: - http://www.gutenberg.org/6/2/2/5/62256/ - -Produced by cerby, Barbara Magni and the Distributed -Proofreading team at DP-test Italia, -http://dp-test.dm.unipi.it (This file was produced from -images generously made available by The Internet Archive) - - -Updated editions will replace the previous one--the old editions will -be renamed. - -Creating the works from print editions not protected by U.S. copyright -law means that no one owns a United States copyright in these works, -so the Foundation (and you!) can copy and distribute it in the United -States without permission and without paying copyright -royalties. 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You may copy it, give it away or re-use it under the terms -of the Project Gutenberg License included with this eBook or online at -www.gutenberg.org. If you are not located in the United States, you'll -have to check the laws of the country where you are located before using -this ebook. - - - -Title: Il Re burlone - -Author: Gerolamo Rovetta - -Release Date: May 28, 2020 [EBook #62256] - -Language: Italian - -Character set encoding: UTF-8 - -*** START OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK IL RE BURLONE *** - - - - -Produced by cerby, Barbara Magni and the Distributed -Proofreading team at DP-test Italia, -http://dp-test.dm.unipi.it (This file was produced from -images generously made available by The Internet Archive) - - - - - - -</pre> - - -<div class="booktitle"> -<h1> -IL RE BURLONE -</h1> -</div> - -<hr class="silver" /> - -<div class="titlepage"> -<p class="x-large"> -GEROLAMO ROVETTA -</p> - -<p class="pad2 main-t"> -Il Re<br /> -burlone -</p> - -<p class="pad2 large"> -Dramma in 4 atti -</p> - -<p class="pad4"> -<span class="large g">MILANO</span><br /> -<span class="smcap">Casa Editrice BALDINI, CASTOLDI & C.º</span><br /> -<span class="x-small">Galleria Vittorio Emanuele, 17 e 80</span><br /> -—<br /> -<span class="small">1906</span> -</p> -</div> - -<div class="verso"> -<hr class="mid" /> -<p> -PROPRIETÀ LETTERARIA -</p> - -<p> -Tutti i diritti di traduzione e di riproduzione riservati all'Autore -</p> - -<p> -MILANO — TIP. PIROLA & CELLA di P. CELLA -</p> -<hr class="mid" /> -</div> - -<div class="dedica"> -<p> -❀ ❀ ❀ ❀ ❀ ❀ ❀ A ORESTE CALABRESI<br /> -CON AMICIZIA RICONOSCENTE ❀ ❀ ❀<br /> -❀ ❀ ❀ ❀ ❀ ❀ ❀ GEROLAMO ROVETTA -</p> - -<p class="pad4 small"> -Milano, Teatro Manzoni, la sera del 14 Gennaio 1905. -</p> -</div> - -<div class="chapter"> -<p> -<span class="pagenum" id="Page_9">[9]</span> -</p> - -<h2> -PERSONAGGI -</h2> - -</div> - -<ul> -<li>FERDINANDO II, re di Napoli</li> -<li>FRANCESCO, principe ereditario, ragazzo di 11 anni</li> -<li>MARIA ANNUNZIATA, MARIA IMMACOLATA, MARIA DELLE GRAZIE, bambine, figliuole di Ferdinando II e di Maria Teresa d'Austria</li> -<li>Monsignor COCLE dell'ordine di S. Alfonso, confessore del re</li> -<li>Il Conte ALBERTO SOLARIS DI VEROLENGO</li> -<li>Il Capitano ALLIANA, istruttore del Principe ereditario</li> -<li>Il Cavaliere ANDREA del CASTELLUCCIO, gentiluomo di camera</li> -<li>Il Barone di BATTIFARNO</li> -<li>Il Colonnello MÜLLER del 2º Regg. degli Svizzeri</li> -<li>Il Tenente HOLTMANN del 2º Regg. degli Svizzeri</li> -<li>CARMINE, giardiniere</li> -<li>AGNESE, sua moglie</li> -<li>Il Cameriere di Ferdinando</li> -<li>Un Ufficiale del 2º Reggimento degli Svizzeri</li> -</ul> - -<ul> -<li>ROSALIA MIRABELLA</li> -<li>FANNYA</li> -<li>Il Malestro SAVOLDI</li> -<li>BARBAJA, impresario teatrale</li> -<li>NICOLINO TADDEI, critico del <i>Poliorama</i></li> -<li>NINA, cameriera di Rosalia</li> -<li>PETRUCCIO, cameriere del <i>Giglio d'Oro</i></li> -</ul> - -<p class="center"> -Epoca 1846 1847 -</p> - -<p class="center"> -Il 1º atto a Napoli, nell'Albergo del <i>Giglio d'Oro</i>. -</p> - -<p class="center"> -Il 2º, 3º e 4º atto a Caserta nel Palazzo Reale. -</p> - -<div class="chapter"> -<p> -<span class="pagenum" id="Page_11">[11]</span> -</p> - -<h2 id="atto1">ATTO PRIMO.</h2> - -<div class="blockquote"> -<p> -Al <i>Giglio d'Oro</i>. — La scena rappresenta il salotto -di Rosalia. Nel mezzo — sulla strada — balcone e -finestra; di là dalla strada, il mare. A destra l'anticamera -e la scala; a sinistra la camera di Fannya. -</p> -</div> -</div> - -<h3>SCENA PRIMA.</h3> - -<div class="blockquote"> -<p> -Il salotto è bujo; appena il chiaro della luna che -entra dai vetri chiusi. La <span class="smcap">Nina</span> dorme sdraiata sul -canapè. Qualche istante di silenzio, poi, da lontano, -si cominciano a sentire gli accordi delle chitarre e -dei mandolini e un frastuono di grida allegre e di -evviva. La musica e le grida si avvicinano sempre -più e risuonano sotto le finestre dell'Albergo. Entra -<span class="smcap">Petruccio</span>. In fine anche la voce di <span class="smcap">Rosalia</span> e -di <span class="smcap">Barbaja</span>. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Grida</span> c. s. -</p> - -<p> -Evviva la Rosalia! Evviva la Mirabella! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> di dentro. -</p> - -<p> -Evviva a voi! A voi tutti! Un bacio -a Napoli! Alla dolce Napoli! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_12">[12]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Grida</span> c. s. -</p> - -<p> -Evviva la Mirabella! Evviva la Linda! -</p> - -<p class="speaker"> -La voce di <span class="smcap">Barbaja</span>. -</p> - -<p> -Evviva Venezia e la bella Veneziana! -</p> - -<p class="speaker"> -Voce dei <span class="smcap">Suonatori</span>. -</p> - -<p> -Eccellenza! La vostra grazia! Signurì! -Eccellenza! 'A grazia vostra! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Petruccio</span> entrando con la candela accesa. -</p> - -<p> -Donna Nannì! Donna Nannì! 'A padrona! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Nina</span> svegliandosi ancora sonnacchiosa. -</p> - -<p> -La padrona?... Così presto? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Petruccio.</span> -</p> - -<p> -'A Linda è n'opera corta! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Nina.</span> -</p> - -<p> -E la cesta? E la roba? Devo andare -a teatro a prender la roba! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Petruccio.</span> -</p> - -<p> -Eh! Eh! Ce sta ancora tutto 'o ballo. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Nina.</span> -</p> - -<p> -E per fortuna dura un'eternità. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_13">[13]</span> -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Petruccio e la Nina, mentre parlano, -corrono per la scena, cercano -i fiammiferi e accendono due -lucerne grandi a olio. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Nina</span> quando le grida sono più vicine. -</p> - -<p> -Senti! Senti! Più matti del solito! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Petruccio.</span> -</p> - -<p> -Serata d'addio! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Intanto la musica ha ripreso -sotto il balcone; poi i suoni -e le voci si allontanano e -smuoiono lentamente. -</p> -</div> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_14">[14]</span> -</p> - -<h3>SCENA SECONDA.</h3> - -<div class="blockquote"> -<p> -Si spalanca l'uscio di destra: entrano <span class="smcap">Barbaja</span>, -<span class="smcap">Taddei</span>, il Cavaliere del <span class="smcap">Castelluccio</span> e il Maestro -<span class="smcap">Savoldi</span>. Precedono e illuminano la via a <span class="smcap">Rosalia</span> -con lunghe candeline di cera; infilate nel braccio -portano tutti delle corone di alloro e camelie, con -nastri che depongono qua e là con i soprabiti, i -mantelli, i cappelli. <span class="smcap">Rosalia</span> ha in mano delle camelie -e degli altri fiorì. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Barbaja</span> investendo Petruccio. -</p> - -<p> -Non è un albergo, questo! È un fondaco! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio.</span> -</p> - -<p> -Una cantina! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Savoldi.</span> -</p> - -<p> -A Milano si chiamerebbe uno stallazzo! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Taddei.</span> -</p> - -<p> -E a Napoli si chiama alla moda francese -Grand Hôtel! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -La musica non si ode più. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> ridendo con il Castelluccio, mentre -questi l'aiuta a svestirsi. -</p> - -<p> -Vedete, cavaliere? Il lume delle mie -<span class="pagenum" id="Page_15">[15]</span> -pupille, il sole della mia bellezza, l'astro -della mia gloria... non basta a rischiarare -le scale! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Taddei</span> gettando la candelina -</p> - -<p> -Ma in compenso, accendete i cuori -senza scottar le dita! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> -a Petruccio con impeto, poi solennemente. -</p> - -<p> -Impara dalla Sacra Maestà del nostro -gran Re! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Savoldi</span> comincia a intorbidarsi. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> sempre continuando. -</p> - -<p> -Come già non bastasse la sua propria -luce a illuminare il mondo, egli ha voluto, -per soprappiù, largire ai napoletani -anche l'illuminazione a gaz! Tu invece, -fumido tizzone, sopprimi al Giglio d'Oro -l'olio e anche il sego. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -E la cena? Don Petruccio mio, non -voler sopprimere anche la cena! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_16">[16]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Petruccio.</span> -</p> - -<p> -Cinque minuti, eccellenza, e po' ve -servo! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Fa per andare a prendere, sopra -un cassettone, tovaglia e piatti. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> opponendosi. -</p> - -<p> -In cucina! Di volo! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -pestando i piedi. -</p> -</div> - -<p> -Ho fame! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Nina</span> fa per togliergli dalle mani la tovaglia. -</p> - -<p> -Don Pedro, in cucina! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> alla Nina. -</p> - -<p> -Tu no! Va subito in teatro a prendere -la roba e a chiudere il camerino! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Taddei</span> subito. -</p> - -<p> -Ci siamo noi! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -chiamando. -</p> -</div> - -<p> -Impresario Barbaja, Maestro Savoldi! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Barbaja.</span> -</p> - -<p> -Eccomi! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Savoldi.</span> -</p> - -<p> -Pronto! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_17">[17]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Taddei.</span> -</p> - -<p> -Apparecchiamo la tavola! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Barbaja, Savoldi, Taddei eseguiscono. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Petruccio</span> ritorna: va ad aprire una credenza. -</p> - -<p> -Le posate... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> pavoneggiandosi. -</p> - -<p> -A me pure: la musica divina di Donizetti -mi fa piangere e mi mette appetito! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Savoldi</span> borbottando. -</p> - -<p> -Coccodrillo! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> lancia un'occhiata al Savoldi per -frenarlo: poi togliendo le posate a Petruccio. -</p> - -<p> -Io ho fame e non appetito. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Spingendolo verso l'uscio: -</p> -</div> - -<p> -Fame! fame! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Savoldi</span> dando un pugno per scherzo a -Petruccio e spingendolo c. s. -</p> - -<p> -Fame! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Barbaja</span> c. s. dandogli uno scappellotto. -</p> - -<p> -Fame! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Petruccio via a destra. -</p> -</div> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_18">[18]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> alla Nina che sta infilandosi una mantelletta. -</p> - -<p> -E Fannya?... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Nina.</span> -</p> - -<p> -Allegrissima! È andata a letto dopo -aver suonato e cantato! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -La Nina va via. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> con un impeto di tenerezza e di gioia, -lanciando un bacio verso la camera -di Fannya. -</p> - -<p> -Cara! Sorellina cara! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> fingendo di pigliare il bacio a -volo, con la mano. -</p> - -<p> -Questo per me! Ah! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -mettendosi la mano alla bocca -e baciucchiandola. -</p> -</div> - -<p> -«Qual voluttà trascorrere... Sento di -vena in vena»... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Savoldi</span> sottovoce -</p> - -<p> -Vecchio cane... Da catena! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Savoldi, Barbaja e Taddei, puliscono i -bicchieri e le posate con i tovagliuoli. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> al Savoldi, serio. -</p> - -<p> -A me? -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_19">[19]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> intromettendosi e vezzeggiandolo. -</p> - -<p> -Caro, caarrone!... Simpaticone! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> -scrollando il capo e indicando il Savoldi. -</p> - -<p> -No, voi; lui! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Savoldi</span> avanzandosi ironico. -</p> - -<p> -Cavalier Andreo? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> -gira attorno alla scena, per riuscire a frenarsi. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> interrogando il Barbaja e il Taddei, sorridendo. -</p> - -<p> -Andreo? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Barbaja</span> piano a Rosalia. -</p> - -<p> -Se lo si chiama Andrea, si offende! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Taddei.</span> -</p> - -<p> -Re Ferdinando, lo ha persuaso che Andrea, -con la desinenza in <i>a</i>, è un nome -di donna! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Petruccio</span> entrando con un piatto di maccheroni -e un piatto di carne. -</p> - -<p> -Ecco servita 'a eccellenza! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_20">[20]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> allegramente, per troncare la scena. -</p> - -<p> -A tavola! A tavola! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -siede, mangia: Barbaja e Taddei la servono: -Rosalia con la bocca piena. -</p> -</div> - -<p> -Neh! Cavaliè! Versatemi da bere! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> -fatto il giro, è rimasto vicino al Savoldi: piano. -</p> - -<p> -Nella sua paterna bontà, il nostro sovrano, benché degno eroe dei tempi omerici, ha sancito una legge severissima per frenare l'abuso dei duelli: i miei amici, -il Marchese del Vasto e Francesco Carrano, furono condannati a sette anni di ferri... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> più forte, imitando l'accento napoletano. -</p> - -<p> -Cavaliè!... Mo' aggio sete! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> -sempre sottovoce al Savoldi, ma con ira. -</p> - -<p> -Se siete davvero, come si dice in -teatro, un gentiluomo proscritto che fa -il direttore d'orchestra per inclinazione... -politica, vi dirò... insolente... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -sospirando -</p> -</div> - -<p> -e andiamo in galera! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_21">[21]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Savoldi.</span> -</p> - -<p> -Come volete e quando volete. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> balzando in piedi: al Savoldi, -con un'occhiata severa. -</p> - -<p> -Matto! Proprio matto! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -corre carezzevole dal Castelluccio. -</p> -</div> - -<p> -Cattivo! Crudele! Dite di volermi bene -e mi amareggiate i maccheroni! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Savoldi</span> tra il Barbaja e il Taddei piano, con ira. -</p> - -<p> -Cortigiano! Parassita! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Taddei</span> scrollando il capo, al Savoldi. -</p> - -<p> -Una povera vittima di Ferdinando! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Barbaja</span> pure al Savoldi. -</p> - -<p> -Ignorante! Ma non farà mai la spia, -con tutto il suo amore per il Re! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> che sta calmando il Castelluccio. -</p> - -<p> -Il maestro è lunatico e... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -sorridendo, vezzeggiandolo. -</p> -</div> - -<p> -Gelosissimo! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> soddisfatto. -</p> - -<p> -Di me? -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_22">[22]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> al Savoldi con un'occhiata di comando. -</p> - -<p> -Datemi la mano! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -gliela prende mentre il Savoldi vorrebbe -ritirarla e sorridendo al Castelluccio. -</p> -</div> - -<p> -E anche voi... la vostra... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Castelluccio vorrebbe resistere. -</p> -</div> - -<p> -Se mi volete bene! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Castelluccio porge subito la mano. -</p> -</div> - -<p> -Il maestro riconosce il suo torto, voi gli -perdonate, e si fa la pace! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -fa per unire le due mani: tutti e due le -ritirano istintivamente. -</p> -</div> - -<p> -No? -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -al Castelluccio sempre più tenera. -</p> -</div> - -<p> -Proprio no?... Nemmeno al patto di suggellare la pace con un bacio? -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -al Savoldi accigliata indicando la guancia. -</p> -</div> - -<p> -Uno qui... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -volgendosi al Castelluccio e avvicinandogli la guancia, sorridendo. -</p> -</div> - -<p> -... E uno qui? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> fa per dare il bacio. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> si ritira. -</p> - -<p> -Niente! Insieme, la pace o niente! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_23">[23]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Savoldi e Castelluccio</span> danno il bacio insieme, -uno per guancia. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> respingendoli subito, con le due mani. -</p> - -<p> -Adesso lasciatemi cenare. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -siede e torna a mangiare. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Barbaja</span> fingendo di infuriarsi contro Taddei. -</p> - -<p> -Critico venale! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Taddei</span> c. s. contro Barbaja. -</p> - -<p> -Impresario... imbroglione!... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Barbaja.</span> -</p> - -<p> -A me?... Al nipote di Domenico Barbaja? -Un duello! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Taddei.</span> -</p> - -<p> -All'ultimo sangue! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> continuando a mangiare. -</p> - -<p> -Bravi!... Bravi! Coraggio! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Taddei.</span> -</p> - -<p> -Ingrata! Mi vendicherò sul Poliorama! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> ridendo. -</p> - -<p> -Maramèo! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_24">[24]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Barbaja.</span> -</p> - -<p> -Vi farò fischiare! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Maramèo! Fra quindici giorni sono a -Milano!... Canto alla Scala! Nel <i>Barbiere.</i> -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Cantarellando a mezza voce. -</p> -</div> - -<p> -«... Ma se mi toccano dov'è il mio -debole...» -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Nina</span> di dentro. -</p> - -<p> -Signora! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> guardando verso l'uscio. -</p> - -<p> -La bella Nannì! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Hai fatto presto! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_25">[25]</span> -</p> - -<h3>SCENA TERZA.</h3> - -<p class="center marginb"> -<span class="smcap">Detti, la Nina, in fine Alliana.</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Nina entrando sconvolta.</span> -</p> - -<p> -Signora! Signora! Peggio dei croati! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> ridendo. -</p> - -<p> -I croati?... A Napoli? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Nina.</span> -</p> - -<p> -Peggio! E poi almeno i croati sono -tedeschi, ma questi... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Cos'è successo? Che ti hanno fatto? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Nina.</span> -</p> - -<p> -A me?... A lei! Tutto sossopra! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Barbaja</span> vivamente. -</p> - -<p> -In teatro? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Taddei.</span> -</p> - -<p> -Al San Carlo? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Nina</span>. -</p> - -<p> -Nel camerino! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_26">[26]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> vivamente. -</p> - -<p> -Nel mio camerino?... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Nina.</span> -</p> - -<p> -Sequestrati i costumi della <i>Linda</i> e lei -messa in contravvenzione! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Sequestrati i miei vestiti? Ma come? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Barbaja.</span> -</p> - -<p> -L'ultima sera?... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Nina al Barbaja. -</p> -</div> - -<p> -Sicuro! Quello del primo atto era -nuovo. La Polizia l'ha trovato troppo -corto e poi non c'erano le mutandi... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -correggendosi -</p> -</div> - -<p> -i calzoncini verdi! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> maravigliata alla Nina e al Barbaja. -</p> - -<p> -È uno scherzo? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Savoldi</span> come una minaccia. -</p> - -<p> -Della polizia! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Barbaja</span> inquieto. -</p> - -<p> -La celebre Goldberg, per una simile -<span class="pagenum" id="Page_27">[27]</span> -contravvenzione, ha dovuto scappare e -rifugiarsi in casa del Ministro d'Austria! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Taddei.</span> -</p> - -<p> -Volevano arrestarla! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> spaventata. -</p> - -<p> -Arrestarmi? -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -guardando verso l'uscio di Fannya. -</p> -</div> - -<p> -E Fannya?... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -si calma e scoppia in una risata. -</p> -</div> - -<p> -Ma che! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio.</span> -</p> - -<p> -Impossibile! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Savoldi</span> a mezza voce. -</p> - -<p> -Tutto è possibile sotto i Borboni! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> facendo una giravolta per non sentire, si avvicina al Taddei. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Taddei.</span> -</p> - -<p> -Con una polizia canaglia, più ladra -dei ladri! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> fa un'altra giravolta -e si avvicina alla Nina. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_28">[28]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Barbaja.</span> -</p> - -<p> -Scommetto... è un altro trucco! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Nina.</span> -</p> - -<p> -E che furia! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -con forza. -</p> -</div> - -<p> -La mia Signora, ho detto, farà le sue -rimostranze al Re! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -imitando il parlare napoletano. -</p> -</div> - -<p> -U Re nostro è u Marchese del Carretto! -Isso è u vero re de Napole! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> si allontana protestando -scandolezzato con le due mani. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Barbaja</span> alla Nina. -</p> - -<p> -Per capire se si tratta di un... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -indica danaro. -</p> -</div> - -<p> -... affare della polizia, bisognerebbe conoscere -l'agente. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Nina.</span> -</p> - -<p> -Io non l'ho mai vista quella grinta! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> alla Nina, con risolutezza. -</p> - -<p> -Invece di aspettare qualche giorno, si -parte subito. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Savoldi.</span> -</p> - -<p> -Se vi lascieranno partire! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_29">[29]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Barbaja.</span> -</p> - -<p> -C'è la contravvenzione! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> fuori di sè. -</p> - -<p> -Ma io.... parlo col Re! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio.</span> -</p> - -<p> -Questo dovete fare!... La prima sera -della <i>Linda</i>, il re vi applaudiva con entusiasmo -dal suo palchetto! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Barbaja.</span> -</p> - -<p> -Se il regolamento in cui si stabilisce -la lunghezza delle gonne, la larghezza -delle maniche, il verde dei calzoncini, -è tutto scritto di pugno del Re... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Savoldi.</span> -</p> - -<p> -Sotto dettatura della Regina... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Taddei.</span> -</p> - -<p> -Che è brutta e gobba! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Barbaja.</span> -</p> - -<p> -Perciò, proibito far vedere le spalle, -quando sono belle! Proibito far vedere -le gambe... -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_30">[30]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Savoldi.</span> -</p> - -<p> -Quando sono diritte! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Non ne facevo vedere! Appena tanto -così! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -alzando le gonne. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> guardando con l'occhialetto. -</p> - -<p> -Alzate ancora: due dita di più! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Barbaja</span> al Castelluccio, vivamente. -</p> - -<p> -Voi che ne godete la confidenza, dovete -parlar chiaro al Re! La corda è -troppo tesa! Non si è più sicuri nemmeno -del titolo delle opere. Lucrezia Borgia -no, perchè la famiglia Borgia ha avuto -due Papi... bisogna mettere Elisa Fosco! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Taddei</span> al Castelluccio. -</p> - -<p> -E con noi? La censura è addirittura -idiota! Il revisore Giannatasio ci cancella -persino gli... eziandio! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio.</span> -</p> - -<p> -Al nostro buon Re, fa scrupolo vedere -Dio messo in una congiunzione: io scrivo -sempre ezian...diana!! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_31">[31]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> preoccupata. -</p> - -<p> -Per una parola più o meno... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Nina.</span> -</p> - -<p> -Poco male! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Ma se invece... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -impaurita -</p> -</div> - -<p> -Ah mio Dio! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Barbaja</span> per calmarla. -</p> - -<p> -Corro a teatro; bisogna sapere il nome -dell'agente! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Nina.</span> -</p> - -<p> -È inutile! Viene il capitano Alliana; -lo dirà lui. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Il barone Alliana?... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Barbaja.</span> -</p> - -<p> -Era in teatro? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Nina.</span> -</p> - -<p> -Ho mandato Zeffirino a cercarlo. Stava -appunto per montare in carrozza! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_32">[32]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> quando sente che deve venire Alliana, -si affretta ad andare a prendere il -cappello e il soprabito per uscire. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Nina.</span> -</p> - -<p> -L'ho lasciato che gridava con quei -satrapi e... gambe mie, ti raccomando! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -al Taddei. -</p> -</div> - -<p> -Non volevo, in quella confusione, che -sequestrassero anche me! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> al Castelluccio. -</p> - -<p> -Il capitano, vostro cugino, vi fa scappare? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio.</span> -</p> - -<p> -Vi dirò... se domani... trovandoci a -Caserta... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Barbaja.</span> -</p> - -<p> -Eccolo, il capitano! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Tutti, meno il Castelluccio, che si -mostrerà sempre contrariato, gli -vanno incontro. -</p> -</div> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_33">[33]</span> -</p> - -<h3>SCENA QUARTA.</h3> - -<p class="center marginb"> -<span class="smcap">Detti</span>, <span class="smcap">Alliana</span>: poi <span class="smcap">Petruccio</span>. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> tra l'inquietudine e lo scherzo, tendendo -la mano ad Alliana. -</p> - -<p> -Non mi lascierete imprigionare? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana</span> cerca di mostrarsi disinvolto, -ma è inquieto. -</p> - -<p> -Imprigionare... no; ma vi costerà cara! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -indicando danaro. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Barbaja.</span> -</p> - -<p> -Chi ha eseguito il sequestro? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Il famoso don Camillo! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Barbaja.</span> -</p> - -<p> -Quella canaglia... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Taddei.</span> -</p> - -<p> -Sst! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Savoldi.</span> -</p> - -<p> -Sst! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_34">[34]</span> -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -interrompono Alliana perchè entra -Petruccio. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Petruccio</span> avvicinandosi al tavolino -per sparecchiare. -</p> - -<p> -Vulite u caffè, Eccellenza? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -No... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Nina</span> forte. -</p> - -<p> -No! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Petruccio</span> verso destra. -</p> - -<p> -Niente caffè! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana</span> a Rosalia, strizzando l'occhio -e indicando Petruccio. -</p> - -<p> -Quello lì... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Barbaja</span> piano a Rosalia -</p> - -<p> -Mandatelo via! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Nina</span> che ha veduto il gesto -di Barbaja, piano. -</p> - -<p> -Ci penso io! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -corre da Petruccio, lo aiuta in -fretta a prender su tutta la -roba e lo spinge fuori. -</p> -</div> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_35">[35]</span> -</p> - -<p> -Via! Presto! Anche a me da cenare! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -La Nina e Petruccio escono a destra. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana</span> chiamandosi tutti vicini, sottovoce. -</p> - -<p> -Bisogna venire a patti con questo don -Camillo. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> vivamente. -</p> - -<p> -Ma chi è? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Barbaja</span> c. s. -</p> - -<p> -Un personaggio che ha la lingua corta, -poche parole, e i denti lunghi. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Taddei.</span> -</p> - -<p> -È un bigotto di Monsignor Cocle... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Barbaja.</span> -</p> - -<p> -È un mezzano di Del Carretto! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Tutti così gli impiegati alti e bassi -della polizia! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> fa un cenno ad Alliana, perchè usi -prudenza, e sospirando e scrollando il -capo, torna a prendere il cappello e infila -i guanti. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_36">[36]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Barbaja.</span> -</p> - -<p> -E per tutto pagare, pagare, pagare... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Taddei.</span> -</p> - -<p> -E la polizia ha sempre ragione! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Sfido! Se ha il Del Carretto per capo -visibile, l'invisibile è ancora più potente, -è monsignor Cocle... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Savoldi.</span> -</p> - -<p> -Il confessore...? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Il <i>padrone</i> del Re! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Barbaja</span> a Rosalia. -</p> - -<p> -Voi avete dato scandalo? Pagate se -non volete andare all'inferno, pagate se -non volete andare in prigione. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> avvicinandosi a Rosalia -per congedarsi. -</p> - -<p> -Donna Rosalì... -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_37">[37]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> senza badare al Castelluccio, spaventata. -</p> - -<p> -Pago! pago! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -ad Alliana. -</p> -</div> - -<p> -Correte subito da questo Don Camillo! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Nella mia condizione non posso offrire, -nè l'altro vorrebbe accettare. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio.</span> -</p> - -<p> -Buona notte, donna Rosal... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> c. s. -</p> - -<p> -E allora?!... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana</span> rivolgendosi al Barbaja e al Savoldi, e -accompagnandoli verso l'uscio. -</p> - -<p> -Voi e voi! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -a Rosalia. -</p> -</div> - -<p> -L'impresario, e il maestro della prima -donna. Tornate subito a teatro, troverete -ancora Don Camillo, fissate per domattina -un ritrovo in par... ti... colare... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> sempre c. s. a Rosalia. -</p> - -<p> -Vi auguro la buona notte! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_38">[38]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> al Savoldi e al Barbaja. -</p> - -<p> -Date, date, date, purché sia finito tutto, -subito! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -vedendo il Taddei che sta per uscire -con il Barbaja e con il Savoldi. -</p> -</div> - -<p> -Anche voi? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Taddei.</span> -</p> - -<p> -Li seguo alla lontana... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -via. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> che sta parlando con Alliana — al -Taddei. -</p> - -<p> -Don Niccolì, aspettate! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -ad Alliana. -</p> -</div> - -<p> -Domani, incontrandoci a Caserta... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Ho capito. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio.</span> -</p> - -<p> -Sua Maestà, quando è di buon umore, -si diverte a rendere gelosissima mia moglie -che... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -con un grosso sospiro -</p> -</div> - -<p> -che di buon umore, non è mai! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_39">[39]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Conosco mia cugina. Sta tranquillo! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -si danno la mano. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> tenendogli la mano stretta e avvicinandosi -all'orecchio di Alliana con -un atto di terrore. -</p> - -<p> -Prudenza, prudenza, con Monsignor -Cocle! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana</span> al Castelluccio. -</p> - -<p> -Paura di un prete oggi?... Oggi, che -abbiamo un Papa dalla nostra? A Ferdinando -II, daremo Pio IX per confessore! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> scappa via tappandosi le orecchie. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_40">[40]</span> -</p> - -<h3>SCENA QUINTA.</h3> - -<p class="center marginb"> -<span class="smcap">Rosalia</span>, <span class="smcap">Alliana</span> poi la <span class="smcap">Nina.</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Quelli là, vi credono il mio amante! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -prendendogli tutte e due le mani -con trasporto. -</p> -</div> - -<p> -Ma io per voi, mi lascio disonorare! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana</span> sorridendo. -</p> - -<p> -Per me, e per... Fannya! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Tutti e due, non siete... una cosa sola? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana</span> ha un lampo d'amore negli occhi, -guardando verso l'uscio di Fannya, -poi ritorna serio, agitato. -</p> - -<p> -Quando uscivo dal teatro e stavo per -montare in carrozza, ero col conte Alberto! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> maravigliata. -</p> - -<p> -Alberto?... Al San Carlo?... -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_41">[41]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -È venuto tardi, dopo avermi cercato -al club dell'Accademia... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -più sottovoce -</p> -</div> - -<p> -sarà qui a momenti. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Qui?... Stasera, non doveva trovarsi -con il ministro d'Inghilterra? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -A Corte, ci sono novità! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> vivamente. -</p> - -<p> -Contro Alberto?... I suoi nemici?... La -Regina?... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Novità, che riguardano... voi! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Me? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Il Conte Alberto non ha voluto spiegarsi... -ma per ora, non potete più partire. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_42">[42]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -C'entra la contravvenzione? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -No!... Credo di no! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Com'era lui?.... Inquieto?.... Preoccupato? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Preoccupato... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> scrollando il capo. -</p> - -<p> -Vi ricordate a Firenze?... Non volevo -accettare la scrittura di Napoli. Ho fatto -male a cedere alle preghiere vostre e di -Fannya!... Vedete però?... So fingere!... -A teatro e con tutta quella gente, io -non sono più la donna, ma soltanto la... -prima donna... che non fa che cantare -e scherzare! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana</span> interrompendola. -</p> - -<p> -Bisogna avvertire la Nina! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -fa un passo verso l'uscio -di Fannya. -</p> -</div> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_43">[43]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> lo ferma facendogli cenno di parlar pianino perchè Fannya dorme: va -verso l'uscio a destra e chiama -sottovoce. -</p> - -<p> -Nina! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Nina</span> entrando. -</p> - -<p> -Comandi? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Sta attenta in anticamera. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Nina.</span> -</p> - -<p> -Aspetta la visita del solito impresario -di Vienna? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Sì, aspetto il signor conte. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Nina.</span> -</p> - -<p> -Andiamo bene! È appena finito il -teatro, e il ristorante comincia ad essere pieno di gente. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Bada al cameriere... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Nina.</span> -</p> - -<p> -Don Pedro è nelle mie mani! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -via. -</p> -</div> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_44">[44]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Fannya?... La farete chiamare? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Dorme; lasciamola dormire. Quando -canto, la mando a letto presto. Non la -voglio con me in teatro. Qui, a Napoli, -poi, la mia piccola sorellina, sempre -sotto chiave! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -verso l'uscio di Fannya. -</p> -</div> - -<p> -Tesoro! Cara! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana</span> supplichevole. -</p> - -<p> -Sono gli ultimi giorni; le ultime ore... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> fingendosi in collera. -</p> - -<p> -L'avete veduta oggi; la vedrete domani! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -sorridendo e stringendogli le mani con grande -espansione. -</p> -</div> - -<p> -Le volete proprio bene molto, molto?... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Molto?... Che cosa vuol dire, molto?... -Tutto!... Tutto ciò che sento, che spero, -che vivo, che respiro... è là! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> esitando: con grande tristezza. -</p> - -<p> -E... le perdonerete sempre... sua madre? -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_45">[45]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -I miei, li ho perduti, sono solo. Ma -come ho ritrovato mio padre nel conte -Alberto, ho ritrovata in voi la mia -mamma... La mia mamma giovine, come -ne ho il ricordo da bambino. Era tanto -bella anche lei! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -rimane triste, pensieroso. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> vincendo la commozione, con le lacrime -nel viso e passandogli una mano dinanzi -agli occhi. -</p> - -<p> -Via! Via! Il sole di Fannya deve -spazzare ogni nube! Lasciate i pensieri -tristi a me che mi trovo sospesa tra la -prigione... e la corte!... Che cosa sarà -mai?... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -con un sospiro. -</p> -</div> - -<p> -Povero Alberto! Quante preoccupazioni! -Quante inquietudini, e forse, quanti dolori -per me! Oh, il mondo è molto severo -con i buoni, con gli onesti e, soprattutto, -con i sinceri. Al mio povero Alberto che -ha la moglie chiusa in un manicomio, -quasi da vent'anni, -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -con ironia -</p> -</div> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_46">[46]</span> -</p> - -<p> -queste dame impeccabili, e questi cavalieri -perfetti farebbero un delitto, non -già di avere un'amante, ma di volerle -bene e di adorare la figlia nata dal suo -amore! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -con inquietudine. -</p> -</div> - -<p> -Nessuno sospetta, a Napoli, che Fannya -sia mia figlia? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana</span> accenna di no. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Ero così giovane!... Ed ero così povera!... -La prima e l'unica bambola che -ho avuto, è stata la mia figliuola!... E il -solo che mi ha voluto bene è stato Alberto... -Un bene fatto di pietà, di tenerezza -e d'intelligenza! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -sottovoce, quasi con astio. -</p> -</div> - -<p> -Questa Maria Teresa d'Austria, questa -seconda moglie di Ferdinando, lo odia, -Alberto, non è vero? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana</span> si fa serio, accigliato. -</p> - -<p> -Lo odia, perchè il conte Alberto di Verolengo -è un piemontese! Perchè è venuto -<span class="pagenum" id="Page_47">[47]</span> -qui, appunto con la prima moglie del -Re, e perchè è rimasto qui anche dopo -la morte di Maria Cristina. Il conte -Alberto è la memoria, l'influenza, la -bontà di lei, che le sopravvive nella -reggia! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Maria Cristina di Savoia! La santa -Regina! I napoletani, la chiamano ancora -la santa Regina! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -E lei viva, nessuna condanna di morte -fu eseguita. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Sangue, no, ella ripeteva al marito, — lo -so da Alberto, — sangue no; con -la morte voi potete perdere un'anima -immortale, con la vita può venire il pentimento. -E anche morendo furono le sue -ultime parole rivolte al Re, la sua ultima -preghiera: «sangue no, sangue no». -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Questa invece, brutta, quanto l'altra -<span class="pagenum" id="Page_48">[48]</span> -era bella, cattiva quanto l'altra era buona, -gli sta sempre cucita alle costole ripetendo -sempre «Casticate, Fertinante! -Casticate!» -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -E il Re?... Alberto è odiato anche dal -Re? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Chi può conoscere l'animo di Ferdinando? -Avete detto benissimo. Il Conte -Alberto, a corte, è la memoria di Maria -Cristina. Se non lo odia, certo, non lo -ama, perchè non si ama il rimorso, ma lo -teme, come si teme la giustizia! Quest'uomo, -per altro... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Alberto?... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Quest'uomo forte in mezzo ai deboli, -quest'uomo che dice la verità in mezzo -al servidorume, che biascica rosari e bugie, -se non è amato dal Re, se è odiato dalla -Regina e da una corte ignorante, bigotta, -<span class="pagenum" id="Page_49">[49]</span> -ha con sè tutto un partito giovane che -vuol far di lui il ministro del Re, — anche -contro lo stesso Re; — il ministro -non di Ferdinando II re di Napoli, ma, — voglia -o non voglia Ferdinando, — il -Ministro di Ferdinando Iº re d'Italia, re -costituzionale, re indipendente dall'Austria -e dalla Francia, e se ci vorrà... Se -vorranno del sangue, vivaddio... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> fissandolo inquieta. -</p> - -<p> -E Fannya? La mia Fannya? Che cosa -volete fare? Che cosa vuoi fare? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -No! No! V'ingannate! Giuro! V'ingannate! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -A Fannya! A Fannya, lo devi giurare! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana</span> vivamente. -</p> - -<p> -Il Conte Alberto!... Non una parola. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Violento, ma più sottovoce. -</p> -</div> - -<p> -Non una parola! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_50">[50]</span> -</p> - -<h3>SCENA SESTA.</h3> - -<p class="center marginb"> -<span class="smcap">Detti</span>, la <span class="smcap">Nina</span>, il Conte di <span class="smcap">Verolengo</span>, poi -<span class="smcap">Fannya</span>, in fine, e <span class="smcap">Voci</span>. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Nina</span> precede il Verolengo e l'aiuta a legarsi il -ferrajolo. Verolengo si toglie i -grandi occhiali d'oro: sottovoce -a Rosalia. -</p> - -<p> -Sono passato inosservato! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -In questo momento si sentono -avvicinarsi ed entrano nell'albergo, -dove saranno accolti -da uno scoppio di evviva e -di battimani, due mandolini -e una voce che canta la -canzone: <i>Te voglio bene assaie -e tu non piensi a me!</i> -poi lo sbattere del portone -dell'albergo, e silenzio. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo.</span> -</p> - -<p> -Travestito come un innamorato..... o -come un cospiratore! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -baciando la mano di Rosalia. -</p> -</div> - -<p> -Innamorato.... sempre. Cospiratore.... -mai! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_51">[51]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Nina.</span> -</p> - -<p> -C'è giù un... pandemonio!... Si può andare -e venire liberamente. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> -</p> - -<p> -Sta attenta... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Nina.</span> -</p> - -<p> -Non dubiti! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -via. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> -uscita la Nina afferrando le mani al Verolengo. -</p> - -<p> -Dunque?... Dunque? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo.</span> -</p> - -<p> -Alliana ti ha detto? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Che a Caserta ci sono novità?... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Ma che il sequestro di questa sera, non -ci ha a che fare! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_52">[52]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo.</span> -</p> - -<p> -No?... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Fissando Alliana e scrollando -il capo. -</p> -</div> - -<p> -Anche ripensandoci, parrebbe assolutamente -di no! Ma poi, chi lo sa? A corte, -le bugie, hanno le gambe così lunghe!... -E monsignor Cocle, stende i suoi ragnateli -con tale arte invisibile, silenziosa... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> si avvicina al Verolengo, fissandolo. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo.</span> -</p> - -<p> -Se non fossero i miei soliti sospetti, -dovrei anzi rallegrarmi con te! Domani -riceverai un invito da parte di Sua -Maestà! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Un invito? A me? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo.</span> -</p> - -<p> -Per cantare alle feste del Presepio! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana</span> subito, assai stupito. -</p> - -<p> -Voi? Una donna di teatro, invitata -a Caserta? -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_53">[53]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span>. -</p> - -<p> -E per di più, durante la novena di -Natale! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana</span>. -</p> - -<p> -Con il bigottismo della Regina? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span>. -</p> - -<p> -E del Re! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span>. -</p> - -<p> -Appunto! Bisogna aver ottenuto, non -soltanto l'assoluzione, ma anche l'approvazione -di monsignor Cocle! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> impaurita. -</p> - -<p> -Io non ci vado! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -più forte -</p> -</div> - -<p> -Non ci vado, e non ci vado! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo.</span> -</p> - -<p> -Vorresti invece andare in prigione?... -Qui, si fa presto! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span>. -</p> - -<p> -Mettermi in prigione -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -parlando afona -</p> -</div> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_54">[54]</span> -</p> - -<p> -perchè sono raffreddata e non posso -cantare? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo.</span> -</p> - -<p> -Ma lo avrai preso il raffreddore, perchè -le gonne della Linda erano troppo corte! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -E in tal caso, non andando a Caserta, -sareste punita, perchè avete dato scandalo! -Questa potrebbe essere la relazione tra -i due fatti. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo.</span> -</p> - -<p> -Precisamente: la tela del ragno! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Io sono inquieta, inquietissima.... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span> prendendole le mani. -</p> - -<p> -E forse ti ho spaventata, al solito, senza -una ragione! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Certo, non bisogna nemmeno esagerare! -La Regina è cattiva, la corte è pessima, -<span class="pagenum" id="Page_55">[55]</span> -ma il Re, in fondo, è buono. Ha della -nobiltà, della grandezza.... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -E la razza? La razza?... È il nipote -di Ferdinando I, quello che faceva amministrare -la giustizia dal cardinal Ruffo -e da Fra Diavolo! Dei suoi fratelli, uno -ha fatto sbranare dai mastini un povero -padre disonorato nella figlia! Un altro, -si diverte a gettare delle monete nelle -vasche d'acqua bollente, per vedere i -ragazzi nudi e affamati saltarvi dentro -per raccoglierle, un altro... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span>. -</p> - -<p> -Ferdinando II è migliore dei suoi fratelli! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Ferdinando è il migliore di tutti i -Borboni! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span>. -</p> - -<p> -Ma insomma? Migliore, o peggiore, -che cosa può volere da me? -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_56">[56]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span> riflettendo. -</p> - -<p> -Ma... volere il Re... o volere monsignor -Cocle? La tua confidenza, o qualche tua -imprudenza per poter entrare nella mia -vita... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -con un'alzata di spalle. -</p> -</div> - -<p> -O soltanto la tua celebrità, la tua virtuosità -canora, per il santo Presepio, e -le mie non sono che ombre! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Per altro state in guardia: anche a -corte ci sono spie... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo.</span> -</p> - -<p> -Non dire di non conoscermi! Ci siamo -veduti a Venezia, a Roma... E se non -c'è un invito speciale per Fannya... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Rosalia e Alliana, guardano istintivamente -verso la camera di Fannya. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -La voglio con me. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_57">[57]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo.</span> -</p> - -<p> -Tutto al contrario! Non condurla a Caserta! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -È troppo ingenua e troppo sincera! -Resti a Napoli con la Nina!... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo.</span> -</p> - -<p> -E poi, al caso, anch'io ho molti amici... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Al caso?... Che caso? Il caso di un -tranello... contro di te? -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -rivolgendosi ad Alliana e fissandolo. -</p> -</div> - -<p> -Pensiamoci un po'... freddamente. Per -scoprire soltanto che io sono la sua -amante, e che Fannya non è mia sorella, -ma nostra figlia?... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo.</span> -</p> - -<p> -Certo... per questo, monsignor Cocle, -non potrebbe farmi bandire, nè fucilare, -ma tuttavia... -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_58">[58]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -E se la macchina, invece che contro -di voi... fosse montata contro di me? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo..</span> -</p> - -<p> -Contro di te?... Perchè contro di te? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -Anch'io non sono amato a corte. Sono -istitutore del Principe ereditario, del figlio -di Maria Cristina, per intercessione -vostra! Anch'io sono sospettato! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo.</span> -</p> - -<p> -Sospettato? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Tutti noi, ufficiali napoletani! Non c'è -fiducia a corte, altro che per gli Svizzeri! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Sst!... Fannya, per amor del cielo! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_59">[59]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span>fissando sempre Alliana. -</p> - -<p> -Guardami bene in faccia! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Gli Alliana, sono fedeli. Sempre con -Dio e per il Re. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo.</span> -</p> - -<p> -La parola d'ordine dei vecchi Murattiani...! -Anche con Dio e per il Re, si -può riuscire... a farsi fucilare, quando si -è dei fanatici o dei pazzi. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -A Rosalia. -</p> -</div> - -<p> -Ma diglielo anche tu, nel nome di Fannya! -Congiure, no! Pazzie, no! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -abbracciando Alliana. -</p> -</div> - -<p> -Pensa figliuolo, figliuolo! È finita l'epoca -delle congiure, delle società segrete, delle -sette!... Te lo dico io... vecchio carbonaro!... -Tante congiure, tutte fallite per la mancanza -di un concetto comune! Un po' di -fumo, subito soffocato nel mare del più -nobile sangue! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_60">[60]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span>ad Alliana con le lacrime nella voce. -</p> - -<p> -Pensate a Fannya!... Pensate alla povera -Fannya! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo.</span> -</p> - -<p> -Un concetto comune, bisogna avere! -Invece... chi vuole la repubblica come -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -a Rosalia. -</p> -</div> - -<p> -quel tuo maestro Savoldi! Chi esalta e -vede la salute in un altro Re, e chi -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -ad Alliana. -</p> -</div> - -<p> -con un buon colpo di mano, spera di -poter cambiare la testa a Ferdinando, -senza punto riflettere che in questo giuoco -è assai più facile il perdere la propria!... -Nessuno, intanto, pensa a volere ciò che -tutti dobbiamo volere, un'Italia, l'Italia!... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana</span> accenna di si, col capo. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span> afferrandogli una mano. -</p> - -<p> -Allora... Hai fede in me? Tento anch'io -con la persuasione... Preparando i -fatti con le alleanze... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -risoluto. -</p> -</div> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_61">[61]</span> -</p> - -<p> -Ma non più pugnali e non ancora i fucili! -Nel dar vita a una nazione, il pensatore -dev'essere l'avanguardia del soldato! -È il libro che prelude alla battaglia -e alla vittoria, e oggi, il Primato del -Gioberti, è letto, è divorato come un romanzo, -anche a Napoli, anche a corte, -non dal Re... il Re non legge niente, ma -dalla stessa madre del Re!... Non più le -piccole rivoluzioni, moti convulsi che denotano -la debolezza di un infermo... invece... -un'idea grande, sola, da rendere -limpida, chiara, un'idea, che tutti devono -comprendere, che tutti devono amare, -non i fratelli nell'ombra, ma un popolo -intero alla luce piena del giorno! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana</span> ironico. -</p> - -<p> -Il popolo?... Quale? I sanculotti o i -lazzaroni? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo.</span> -</p> - -<p> -Il popolo, del quale noi pure siamo -parte e dobbiamo far parte! È soltanto -quando è respinto, o respinge l'aristocrazia -<span class="pagenum" id="Page_62">[62]</span> -dell'intelligenza, che il popolo diventa -plebe. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -baciando Alliana sui capelli. -</p> -</div> - -<p> -Ragazzo! Ragazzo!... Figliuolo! Dammi -la tua parola... giura... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span>sull'uscio della sua camera: caccia -fuori appena la testa, tenendosi nascosta -fra le tende. -</p> - -<p> -Bravo, papà! Bravo signor capitano!... -E brava anche la mammà-sorellina! Bravissimi -tutti! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span>correndo per abbracciarla. -</p> - -<p> -Fannya! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -No!... No! Impossibilissimo! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -L'ho detto che l'avreste svegliata! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -Sono... impresentabile! Ho sentito la -tua voce e quella del signor Capitano!... -<span class="pagenum" id="Page_63">[63]</span> -Credevo di sognare... invece, mi sono accorta -dal lume che ero sveglia... Ho fatto -un salto dal letto e sono qui -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -con una risatina. -</p> -</div> - -<p> -così! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span>sottovoce ad Alliana. -</p> - -<p> -Per lei! Per lei! Promettete, giurate -ad Alberto... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -Mamma, anzi, signora madre, perchè -non mi hai detto niente? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Non sapevo... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo.</span> -</p> - -<p> -Non credevo, stasera, di poter essere -libero! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Anch'io sono venuto tardi! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_64">[64]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -Al babbo soltanto perdono, e mando -un bacio! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -gli manda un bacio con lo schiocco -delle labbra. -</p> -</div> - -<p> -Con lei... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -ad Alliana. -</p> -</div> - -<p> -collera grande e prolungata! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -a Rosalia. -</p> -</div> - -<p> -Con te, poi... Non ti chiamerò più Rosalia, -sorella, ma sempre mamma, mamma, -mammà! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Non volevo svegliarti! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -To'!... Non mi son svegliata lo stesso?.. -Uff!... Sono stufa di dormire, sempre -dormire!... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span>ad Alliana, sottovoce. -</p> - -<p> -Pensa che tanta felicità, quella vita -tenera e delicata è nelle tue mani... -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_65">[65]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana</span>si avvicina a Fannya, vivamente. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -Alt! Capitano! E indietro, front! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -cantarellando e sorridendo. -</p> -</div> - -<p> -Non si può! È arrivato tardi... Non mi -ha fatto chiamare... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -La mano, almeno... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -Non si può! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -sparisce dietro le tende. -</p> -</div> - -<div class="stagedir"> -<p> -Si odono le <span class="smcap">Voci</span> che escono dalla locanda. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Voce Di Uomo.</span> -</p> - -<p> -Bonanotte, Don Antò! -Jammo ca è tarde! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Voce Di Donna.</span> -</p> - -<p> -Bonanotte! Ce vedimmo domane. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Voce Di Uomo.</span> -</p> - -<p> -Bonanotte! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_66">[66]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Si chiude! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span>ad Alliana. -</p> - -<p> -Andiamo! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Fate presto! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -cacciando fuori la testa fra le tende: crucciata. -</p> -</div> - -<p> -Adesso poi no, no, no...! Fermatevi! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_67">[67]</span> -</p> - -<h3>SCENA SETTIMA.</h3> - -<p class="center marginb"> -<span class="smcap">La Nina e Detti.</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Nina</span> entra e fa cenno al Verolengo e all'Alliana -di andarsene. -</p> - -<p> -È il buon momento... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -Cattivi!... Tutti!... Almeno... salutatemi -bene! E domani?... Pensa, babbo, sono -gli ultimi giorni! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span>avvicinandosi a Fannya. -</p> - -<p> -Te lo prometto, cara! Domani, di -giorno e di sera! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -E il signor Capitano, non promette -niente? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Sì! sì! Domani! Sempre! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_68">[68]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span>sporge il capo fra le tende verso il -Verolengo che le dà un bacio: poi -stende la mano all'Alliana. -</p> - -<p> -A lei... la mano... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana</span>gliela stringe, con grande affetto. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -Anche da baciare!... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -tenendo sempre stretta la mano dell'Alliana -</p> -</div> - -<p> -No! Non ti lascio andare! No!... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana</span>fa per baciarle i capelli. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span>sparisce di nuovo dietro le tende. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Si sente una sua allegra risatina. -</p> -</div> - -<p> -Buona notte! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span>spingendo Alliana verso l'uscio. -</p> - -<p> -Andiamo! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span>chiamando e, di nuovo, sporgendo il capo c. s. -</p> - -<p> -Vincenzo! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana</span>si ferma: si volta. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -«Te voglio bene assaie... E tu, — proprio -tu! — non pienze a me!» -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Alliana e Alberto via, seguiti dalla Nina. -</p> -</div> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_69">[69]</span> -</p> - -<h3>SCENA OTTAVA.</h3> - -<p class="center marginb"> -<span class="smcap">Fannya</span> e <span class="smcap">Rosalia</span>. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -<span class="smcap">Fannya</span> in sottanino, con le spalle coperte da uno -scialletto bianco. Corre alla finestra; -l'apre... Prende due camelie, una -bianca e una rossa, le lega insieme, -prima con un filo, poi con due -capelli che si strappa rapidamente, -corre di nuovo alla finestra e aspetta. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Che fai? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span>non risponde: guarda dalla finestra: ad -un tratto getta giù le due camelie. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana</span> d. d. -</p> - -<p> -Ah!... Buona notte! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span>corre a gettarsi tra le braccia di -Rosalia, stringendola, baciandola -appassionatamente. -</p> - -<p> -Oh, mamma! Gli voglio tanto bene! -Tanto, tanto da morirne! -</p> - -<p class="pad2 center large"> -<span class="smcap">Fine dell'atto primo.</span> -</p> - -<div class="chapter"> -<p> -<span class="pagenum" id="Page_71">[71]</span> -</p> - -<h2 id="atto2">ATTO SECONDO.</h2> - -<div class="blockquote"> -<p> -A Caserta nel palazzo reale. — Grande sala terrena, -arredata con mobili, non ricchi, ma di vecchio stile. -Un grande uscio dal quale — quando è aperto — si -vedrà il giardino e due ufficiali del 2º reggimento -degli Svizzeri, che vi stanno di guardia. Tutta la -sala è piena di oggetti destinati al Presepio: ricchi -pupazzi rappresentanti la Madonna e S. Giuseppe; -una greppia; un bue e un asinello. Sopra una tavola, -il pupazzo di Re Baldassare e un bambin Gesù nudo, -che deve essere messo nella greppia come in una -culla. Un mucchio di fieno. Sulla tavola un orologio, -grande. -</p> -</div> -</div> - -<h3> -SCENA PRIMA. -</h3> - -<div class="blockquote"> -<p> -<span class="smcap">Ferdinando II</span>, è in maniche di camicia, con i -pantaloni da Colonnello del reggimento Re e il berretto -in testa; fuma mezzo sigaro napoletano, mentre -sta accomodando il pupazzo che rappresenta Re Baldassare, -ancora senza manto e senza corona. <span class="smcap">Carmine</span> -e <span class="smcap">Agnese</span> sono intenti ad adornare la greppia -di fiori, a riempirla di fieno; e a suo tempo, vi -mettono dentro, come in una culla, il bambin Gesù. -</p> -</div> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_72">[72]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> all'Agnese. -</p> - -<p> -Damme 'a corona e no chiovo! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Agnese</span> prende una corona, una scatola di -chiodini e li porge a Ferdinando, -senza inchinarsi. -</p> - -<p> -Ao comanno vuosto, Maestà... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> mette la corona in testa al pupazzo -e la ferma con un chiodino. -</p> - -<p> -Così! Mo' sta corona nun t'a levano -chiù da capa, né Piemontese, né Giacobine, -né chillo prevetariello framassone -di Pio IX. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -ad Agnese che poi Io imita, facendosi -il segno della Croce. -</p> -</div> - -<p> -Sarvamoce l'anema -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -fa le corna. -</p> -</div> - -<p> -e scansammo 'a jettatura! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -ad Agnese con comica prosopopea. -</p> -</div> - -<p> -Dammi il manto reale... e la mia tunica! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Agnese</span> gli dà il mantello del pupazzo -e l'aiuta a vestire la tunica. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_73">[73]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Vattene alla tua greppia. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -mentre Agnese si volta per andarsene, -Ferdinando le dà un pizzicotto. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Agnese</span> fa un piccolo grido. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> voltandosi al giardiniere. -</p> - -<p> -Hai sentito Don Carmine? Stu re Baldassare, -tene na voce de femmena! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -sghignazzata: fa dondolare la testa al -pupazzo. -</p> -</div> - -<p> -Movi 'a capa!... Benissimo! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -si volta verso il giardino, e con piglio -di comandare la manovra e facendo -con le mani tromba alla bocca, si -metta a gridare: -</p> -</div> - -<p> -Comando ioo! Aavanti! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ten. Holtmann</span> e <span class="smcap lowercase">SECONDO UFFICIALE</span> -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -aprono l'uscio del giardino e fanno il -saluto militare. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> all'Agnese e a Carmine. -</p> - -<p> -Che bel timbro, forte!... E sti avvocati, -sti paglietti pennaruli vanno dicenno che -il Re Ferdinando «ha la voce chioccia!» -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -più forte c. s. -</p> -</div> - -<p> -Coomando io!... Avanti! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_74">[74]</span> -</p> - -<h3>SCENA SECONDA.</h3> - -<div class="blockquote"> -<p> -Il principino <span class="smcap">Francesco</span> entra dal giardino passando -in mezzo al tenente <span class="smcap">Holtmann</span> e al <span class="smcap lowercase">SECONDO -UFFICIALE</span> seguìto dalle tre bambine, -<span class="smcap">Maria Annunziata</span>, <span class="smcap">Maria Immacolata e -Maria delle Grazie.</span> <span class="smcap">Francesco</span> dà la mano -alla più piccola e corrono tutti fra le gambe di -<span class="smcap">Ferdinando,</span> gridando allegramente. Il <span class="smcap">Tenente -Holtmann</span> e il <span class="smcap lowercase">SECONDO UFFICIALE</span> richiudono -l'uscio. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Francesco.</span> -</p> - -<p> -Papà! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Maria Immacolata.</span> -</p> - -<p> -Papà! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Maria Annunziata.</span> -</p> - -<p> -Papà! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Maria delle Grazie.</span> -</p> - -<p> -Papà! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> ridendo. -</p> - -<p> -Papà, papà, papà, papapapà! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -prende una bimba fra le braccia -e la bacia teneramente. -</p> -</div> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_75">[75]</span> -</p> - -<p> -Nicchia, Nicchietta, vuoi fare Din Don? -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -la fa dondolare tenendola per le braccia. -</p> -</div> - -<p> -Dinn... Donn!... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Tutti i Bambini</span> insieme. -</p> - -<p> -Dinn donn! Din don! Din don! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Francesco</span> osservando il pupazzo. -</p> - -<p> -Questo è un re? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Uno dei re Magi. Sua Maestà, Baldassare! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Francesco.</span> -</p> - -<p> -E allora, gli altri due? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Re Gaspare e 'o Re Melchiorre? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Francesco.</span> -</p> - -<p> -Dove sono? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -In viaggio per il Santo Presepio! Re, -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_76">[76]</span> -</p> - -<p> -Baldassare, che è più vecchio, cammina -più piano! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -risata. -</p> -</div> - -<p> -E adesso, attento Lasà. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -a Francesco: poi alle bambine. -</p> -</div> - -<p> -Attenta Nicchia, Pettita, Ciolla! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -con piglio militare. -</p> -</div> - -<p> -Attenti! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -fa dondolare la testa del pupazzo. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Una delle Bimbe.</span> -</p> - -<p> -Dice sempre di sì! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> facendo la lezione. -</p> - -<p> -E perchè dice sempre di sì? Ricordatevelo -bene: dice sempre di sì, perchè -è un re che ha la testa di legno! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -ride rumorosamente. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Voce di Donna</span> di dentro, dal piano superiore. -</p> - -<p> -Annunziata! Maria!... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Mammà! Presto, mammà! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -si avvicina all'uscio. -</p> -</div> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_77">[77]</span> -</p> - -<p> -Mò vengono! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -spinge dentro le tre bambine. -</p> -</div> - -<p> -Jammo! Jammo! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -ferma Francesco, siede, lo prende sulle -ginocchia accarezzandolo affettuosamente. -</p> -</div> - -<p> -Dunque, Ciccì, è stato buono il dejuné? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Francesco</span>. -</p> - -<p> -Sì, papà. Lasagne al pomodoro! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span>. -</p> - -<p> -Ma prima, neh?... Tutte le orazioni? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Francesco</span>. -</p> - -<p> -Per te, per mammà, per il Papa... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> correggendolo. -</p> - -<p> -Per il povero Papa, che non sa quello -che si fa... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> bacia Francesco, poi si alza, -e ammiccando dell'occhio gli -indica il pupazzo. -</p> - -<p> -E chillu llà... perchè dice sempre di sì? -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_78">[78]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Francesco</span>. -</p> - -<p> -Perchè... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -guarda Ferdinando: non sa che rispondere. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span>. -</p> - -<p> -Embè? Pecchè?... Pecchè a 'a capa?... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -stizzito. -</p> -</div> - -<p> -Perchè ha la testa di legno! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -cacciandolo dentro l'uscio con una -sculacciata. -</p> -</div> - -<p> -Lasà, Lasagnone! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Francesco, via, scrollando il capo. -</p> -</div> - -<p> -Neh! Carminiello! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Carmine</span> voltandosi e inchinandosi. -</p> - -<p> -Maestà? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> strizzando l'occhio furbescamente. -</p> - -<p> -N'à d'aspetta tiempo primma d'essere -isso 'u re! Imparerà! Imparerà! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -voltandosi. -</p> -</div> - -<p> -Che c'è, don Taniello? -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_79">[79]</span> -</p> - -<h3>SCENA TERZA.</h3> - -<p class="center marginb"> -<span class="smcap">Gaetano</span> poi il <span class="smcap">Castelluccio</span>. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Gaetano</span> inchinandosi profondamente. -</p> - -<p> -Sua Eccellenza, il cavaliere Del Castelluccio -domanda se Vostra Maestà... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> interrompendolo. -</p> - -<p> -Andreo? Viene 'nnanze! Buon giorno! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Gaetano, via. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> con un profondo inchino. -</p> - -<p> -Ringrazio umilmente Vostra Maestà! -Posso osare di chiedere le notizie di Sua -Maestà la nostra graziosa Regina? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> -</p> - -<p> -Sta... comm'una c'à da partori' da nu -giorno all'altro. Nu figlio è sempe nu -guaio anche pe' la Regina che ci ha fatto -l'abitudine. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -ridendo e battendogli sulle spalle. -</p> -</div> - -<p> -Se avessi da fare nu figlio tu che nun nce -hai l'abitudine, staresti molto peggio! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_80">[80]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Agnese</span> ride sguaiatamente. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -ride anche <span class="smcap">Carmine.</span> -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> si sente offeso. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Sei venuto in ferrovia? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio.</span> -</p> - -<p> -Sempre! Sempre con la vostra ferrovia, -Maestà! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Bravo, Don Andreo! La ferrovia l'ho -fatta a spese mie, e m'è costata assai; -l'utile è pure mio. Chi viene a Caserta -in carrozza, mi fa torto e non vede il -Presepio. Hai portato la prima donna? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> accennando affermativamente -con un inchino. -</p> - -<p> -E anche sua sorella, Maestà. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Assèttate! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -sedendo, si volta all'Agnese ammiccando -con gli occhi. -</p> -</div> - -<p> -Porta ccà na seggia! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_81">[81]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> fa per sedere. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> gli leva di sotto la sedia. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> che era già stato vittima di questo -scherzo, resta sospeso, mezzo in -piedi, mezzo seduto, e guarda Ferdinando -con un'occhiata furba. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -indispettito lo raddrizza con una piccola pedata. -</p> -</div> - -<p> -Tu sì troppo intelligente... ccà. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Carmine e Agnese ridono: il Castelluccio -rimane imbronciato. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> voltandosi. -</p> - -<p> -Avete finito? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Carmine.</span> -</p> - -<p> -Faccio lesto lesto... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Porta 'a Madonna, 'i santi, 'u bambino, -tutto 'o presepio, ca mo' vengo pur' -io. Portate anche 'u bove e 'u ciucciariello -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Indicando prima l'asino di legno, -poi il Castelluccio. -</p> -</div> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_82">[82]</span> -</p> - -<p> -Chillo là... No chisto ccà! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Agnese torna a ridere. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> s'imbroncia sempre di più: Carmine -e Agnese, durante la scena, portano -via, a mano a mano, tutta la roba -del Presepio. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -vedendo che il Castelluccio è accigliato, lo accarezza. -</p> -</div> - -<p> -Ti sei offeso? Io ti voglio bene, e scherzo... -Gnesella, viene ccà! Il cavaliere -Andreo, si è preso collera! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Agnese</span> baciando la mano al Castelluccio. -</p> - -<p> -Cavaliere, Eccellenza... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> guardandola sorridendo. -</p> - -<p> -Ridi! Ridi!... Sei bella... ti perdono! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Agnese va via ammiccando a -Ferdinando. Castelluccio piano -a Ferdinando. -</p> -</div> - -<p> -Era una bella donna anche la prima, -ma questa seconda moglie del giardiniere, -è ancora più... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -fa il gesto come per indicare più -grassa, più forte. -</p> -</div> - -<p> -più bella! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_83">[83]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> per cambiar discorso. -</p> - -<p> -La sorella della prima donna, canta -essa pure? -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -siede e fa sedere il Castelluccio. -</p> -</div> - -<p> -Assèttate. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio.</span> -</p> - -<p> -No, Maestà. È ancora quasi una ragazzina! -Non si vede mai: io non l'avevo -mai veduta, e ho dovuto insistere molto -per poterla condurre con noi. Ho dovuto -far ben capire alla signora Mirabella che -un invito di vostra Maestà, è un tale -segnalato onore, che non è possibile il -rifiutare. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -E stata 'na penzata di Monsignore... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> con grande ossequio. -</p> - -<p> -Di monsignor Cocle? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> accennando di sì col capo. -</p> - -<p> -... Quella di fare intervenire la celebre -<span class="pagenum" id="Page_84">[84]</span> -prima donna del San Carlo alle feste del -mio presepio. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -si leva il berretto e lo tiene fra, -le mani: parla con religiosa -unzione, come se parlasse -Monsignor Cocle; il Castelluccio -ne segue le parole movendo -devotamente il capo -e le labbra. -</p> -</div> - -<p> -Il fine imperscrutabile della infinita bontà -di nostro Signore ci ha messi quest'anno -a dura prova con i disastri del terremoto -e dell'eruzione del Vesuvio. Sant'Alfonso -De' Liguori, onde placare la collera del -Cielo, e propiziarlo all'indulgenza ed al -perdono, impone alla Maestà Vostra, valendosi -della mia indegna persona, penitenze -più severe nella santa ricorrenza -del Natale, e feste più solenni e più grandiose, -in onore del Santo Presepio! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -torna a mettersi il berretto in -testa e cambia tono. -</p> -</div> - -<p> -Ho dato commissione al maestro Mercadante -perchè scriva un'apposita cantata -sacra con coro e con soli per voce di -soprano. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_85">[85]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Francesco</span> e le tre bambine passano fuori dall'uscio -del giardino, saltando e tenendosi -per mano. -</p> - -<p> -Jammo! Jammo! Jammo! Larà-larì-larela! -Jammo! Jammo! Larì, larè, larà! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> si alza furioso e prendendo un -frustino, corre minacciando sull'uscio. -</p> - -<p> -Stateve zitti, guagliù, ca mammà sta -malata! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -si rimette a sedere — al Castelluccio, -arrabbiato. -</p> -</div> - -<p> -Assèttate! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Quando il Castelluccio è seduto, gli -dà una frustata nelle gambe. -</p> -</div> - -<p> -Tira 'nnanze! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -cacciando spaventato le gambe sotto la sedia. -</p> -</div> - -<p> -Io?... Maestà! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Non mi stave dicenno che sta celebre -Mirabella è la tua innamorata? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -schernendosi e spaventato dal frustino. -</p> -</div> - -<p> -Oh!... Maestà! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_86">[86]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> frustandogli le gambe. -</p> - -<p> -E che ci vai di giorno?... E che ci vai -di notte?... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -si alza, si ritira, salta, supplica, piange, si contorce. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> continuando ad inseguirlo e a frustargli -le gambe. -</p> - -<p> -E donna Sofia te va cercanno 'ncappa -e sotto, disperata, arrangiata, gelosa! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -scoppiando in una grande sghignazzata. -</p> -</div> - -<p> -Piezzo de stupido, è uno scherzo! Sei -troppo brutto e troppo vecchio p' avè -'a 'nnamurata! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Di nuovo con collera, pestando -il piede per terra. -</p> -</div> - -<p> -E non piangere! Diventi ancora più -brutto! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Cambia tono; diventa nobile e -dignitoso. -</p> -</div> - -<p> -Cavaliere del Castelluccio: recatevi subito, -a mio nome, da quelle due dame; annunziate -che Sua Maestà il Re, si compiacerà -di esprimere loro il suo sovrano gradimento. -Aie capito? -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_87">[87]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> sprofondandosi in un inchino. -</p> - -<p> -È un nuovo onore, di cui sarò sempre -grato a Vostra Maestà... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Francesco</span> entra spalancando l'uscio del giardino -e corre a rifugiarsi fra le gambe di -Ferdinando. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> maravigliato. -</p> - -<p> -Embè! Pecchè sto fuje-fuje? -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -sull'uscio rimasto aperto, si presenta -un po' indietro — più -avanti stanno, sempre di -guardia, i due soliti ufficiali -svizzeri — il capitano Alliana. — Ferdinando, -al Castelluccio. -</p> -</div> - -<p> -Aspetta! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_88">[88]</span> -</p> - -<h3>SCENA QUARTA.</h3> - -<p class="center marginb"> -<span class="smcap">Alliana</span> e <span class="smcap">Detti</span>. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -<span class="smcap">Ferdinando</span> vedendo Alliana non può frenare -un atto di stizza e di antipatia; ma -poi subito con la mano gli fa cenno -assai benevolmente di entrare e di -avvicinarsi. — Entrato Alliana, i -due ufficiali richiudono l'uscio. -</p> -</div> - -<p> -Venite in cerca di Sua Altezza, capitano-professore? -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Accarezzando i capelli a Francesco. -</p> -</div> - -<p> -Eccolo qui, il mio Lasà... il mio Lasagnone, -che ha paura della scienza! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -sorridendo con arguta ironia -nell'espressione bonaria. -</p> -</div> - -<p> -Tutto a suo tempo: bisogna prendere -quello che piace e quello che non piace! -Hai avuto le lasagne, il soffritto, la caponata, -e adesso... bisogna ingoiare la -scienza. Nella lezione d'oggi, quale materia -verrà trattata, professore-capitano? -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_89">[89]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Stamattina, la geografia. Oggi, piacendo -a Vostra Maestà, sua Altezza avrà -una lezione di geometria. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -sempre accarezzando i capelli a Francesco. -</p> -</div> - -<p> -Consolati, la lezione sarà più corta! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Guarda l'orologio, poi rivolgendosi ad Alliana. -</p> -</div> - -<p> -Tra una mezz'ora, venite ccà, ho bisogno -di voi. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Agli ordini di Vostra Maestà. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -La geometria?... Zeppole! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -picchiando col dito sulla fronte di -Francesco. -</p> -</div> - -<p> -Tienti ben fisso chesto — come dite? — questo -Teo...rema: Chi nasce quadro non -more tondo! — Buona anche la geografia!... -Che cosa ti ho insegnato io? Sentimmo: -come si chiamano i Francesi? -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_90">[90]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Francesco.</span> -</p> - -<p> -Parrucchieri. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Gl'Inglesi? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Francesco.</span> -</p> - -<p> -Baccalaiuoli. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -I Russi? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Francesco.</span> -</p> - -<p> -Mangia... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -pensa, poi -</p> -</div> - -<p> -Mangia sego! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -E l'Italia, che cosa è? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Francesco.</span> -</p> - -<p> -Uno stivale nell'acqua salata! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Bravo! Lasà! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Ride e bacia Francesco affettuosamente. -ad Alliana -</p> -</div> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_91">[91]</span> -</p> - -<p> -Vi darò una notizia, professore.... che -vi farà piacere. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Il mio piacere più grande, la mia soddisfazione, -il mio orgoglio è di poter -essere un soldato e un servitore fedele di -Vostra Maestà. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -amabilmente, ma con una punta d'ironia. -</p> -</div> - -<p> -In voi... professore Alliana, nell'egregio -cultore delle scienze severe non va disgiunto -l'appassionato amatore delle arti -geniali... Me lo ha detto vostro cugino! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> assai stupito. -</p> - -<p> -Io?... Maestà?... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> spingendo Francesco verso l'Alliana. -</p> - -<p> -Va! Studia di assai buona voglia. Puoi -vantarti di avere a tua disposizione i -professori più illustri del mio regno, per -sapere, per dottrina e per talento. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -ammiccando degli occhi al Castelluccio, -poi con grande -serietà e sussiego. -</p> -</div> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_92">[92]</span> -</p> - -<p> -Cerca di approfittarne... soprattutto per -imparare... a star bene a cavallo. Questa, -ricordati, è la scienza più importante, -per un re. E le lingue! Anche le lingue. -Bisogna che un re sappia ben tacere in -tedesco, in inglese, in francese... e soprattutto -in italiano. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -grassa risata. Ride da adulatore -anche il Castelluccio: Alliana -rimane serio, rigido, in posizione -militare. -</p> -</div> - -<p> -La celebre <i>Linda</i> del San Carlo, è ospite -nostra, con sua sorella... Stasera, prima -prova della cantata sacra; domani, prova -generale. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">fissando Alliana.</span> -</p> - -<p> -Voi siete amico di queste due... dame. -Me l'ha ditto pure vostro cugino... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> vivamente. -</p> - -<p> -Io?... No, Maestà! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -subito inchinandosi. -</p> -</div> - -<p> -Io?... Sì... Maestà... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -fa cenno all'Alliana di no. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Ho avuto l'onore di conoscere la signora -<span class="pagenum" id="Page_93">[93]</span> -Mirabella lo scorso Aprile a Firenze. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Appunto. Incarico voi di condurre -quelle due... signore a visitare il palazzo -reale, la galleria, la biblioteca. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -al Castelluccio. -</p> -</div> - -<p> -Tu no. Donna Sofia... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -un'altra sghignazzata. -</p> -</div> - -<p> -Tu le porterai ccà e basta. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -congeda con un gesto Francesco e l'Alliana. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Francesco</span> va innanzi. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> corre sprofondandosi a baciargli la -mano. Francesco entra il primo a -destra, poi l'Alliana. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_94">[94]</span> -</p> - -<h3>SCENA QUINTA.</h3> - -<p class="center marginb"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> e il <span class="smcap">Castelluccio.</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> appena uscito l'Alliana, ha un impeto -di collera contro di lui. -</p> - -<p> -Sai come lo chiamo? Lo scocciatore -pedantone! E deve essere anche jettatore. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -gli fa contro le corna, dispettosamente. -Al Castelluccio. -</p> -</div> - -<p> -Guardateli, o anche tu avrai nu gruosso -guaio! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio.</span> -</p> - -<p> -Io?... Oh... Maestà! È cugino soltanto -di mia moglie! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Tutti pennaruli, sti uffiziali napolitani! -E tutti Murattiani! Manco male che -io tengo i miei svizzeri! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -guarda l'orologio sulla tavola -e sospira. -</p> -</div> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_95">[95]</span> -</p> - -<p> -E mo st'auto; 'u seccantone... capa tosta. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -al Castelluccio. -</p> -</div> - -<p> -Don Taniello faccia entrà! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -alludendo al Verolengo. -</p> -</div> - -<p> -Vuoi n'udienza proprio ogge? Cinque -minute e staie frisco! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -congeda il Castelluccio con un cenno. -</p> -</div> - -<p> -La prima donna e sua sorella... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -guarda ancora l'orologio. -</p> -</div> - -<p> -fra nu quarto d'ora tu le fai veni ccà. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Castelluccio via. -</p> -</div> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_96">[96]</span> -</p> - -<h3>SCENA SESTA.</h3> - -<p class="center marginb"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> solo, poi <span class="smcap">Gaetano</span> che introduce il -<span class="smcap">Verolengo</span>. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -<span class="smcap">Ferdinando</span> sceglie da una cassetta un sigaro napoletano, -lo spezza, ne getta una metà -nella cassetta, e l'altra metà Faccende -sulla fiamma della candela. Cantarella -a mezza voce l'aria della <i>Linda</i>. -</p> -</div> - -<p> -<i>«A consolarmi affrettati... Momento -fortunato...»</i> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Gaetano</span> annunziando. -</p> - -<p> -Il conte Solaris di Verolengo! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -<i>Linda</i> è n'opera bella assaie! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -introdotto il Verolengo, Gaetano via. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span> inchinandosi. -</p> - -<p> -Maestà... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> voltandogli le spalle -continua a cantarellare. -</p> - -<p> -<i>«In faccia al cielo e agli uomini -Tuo sposo diverrò!»</i> -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_97">[97]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo.</span> -</p> - -<p> -Vi ringrazio, Maestà, di avermi accordato -l'onore... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Sto sigaro è fetente! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -lo spezza con rabbia, ne prende un -altro, lo rompe, ne accende una -metà e l'altra metà l'offre al -Verolengo. -</p> -</div> - -<p> -È il mio avana preferito. Costa niente, -odora forte e fuma assai!... Prendi la -candela! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -torna a cantarellare, passeggiando -su e giù senza guardare il Verolengo. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span> depone il sigaro sopra un mobile, -fa un altro passo e un altro inchino: -poi, con voce più forte, -risoluto. -</p> - -<p> -Maestà... Vostra Maestà... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -si ferma: gli si pianta in faccia duramente. -</p> -</div> - -<p> -La Regina sta a letto, come porta il -suo stato, ma sta bene; io, ringraziando -<span class="pagenum" id="Page_98">[98]</span> -la Madonna del Carmine e S. Alfonso, -sto bene; tu, vedo con tanto piacere che -stai bene. Torna n'altra volta. Oggi ho -da dare udienza a tre re nel Presepio: -Baldassare, Gaspare e Melchiorre! Bon -giorno e statte bono! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Si avvia verso l'uscio che mette al -Presepio, zufolando la solita aria -della <i>Linda</i>. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span> con impeto. -</p> - -<p> -Chiedo alla Maestà Vostra di volermi -ascoltare! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> si volta indispettito. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo.</span> -</p> - -<p> -Ho ricevuto notizie da... Torino. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> si avvicina con un atto d'inquietudine, -poi si calma subito. -</p> - -<p> -Da... Torino?.. E a me che importa? -Anche mio cugino Carlo Alberto è troppo -debole! La debolezza è oggi il figurino di -moda per tutti i sovrani! — Ricordati: il -<span class="pagenum" id="Page_99">[99]</span> -mio regno è mio, e me lo governo io; -io, che ho più talento di te, di tutti i -ministri, io che sono più... Metternich di -Metternich! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -fissando minaccioso il Verolengo. -</p> -</div> - -<p> -No! Piuttosto che mostrare debolezza... -vivaddiana, vado a fare il colonnello in -Russia in Austria! E poi sei tu, sono -questi nobili, questi ufficiali napoletani -e siciliani sempre in guerra fra di loro -e sempre pronti a far la pace per mettersi -contro di me, che sognano mutamenti, -che minacciano pronunciamenti! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span> sottovoce. -</p> - -<p> -È il popolo. Maestà... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Il popolo ha sempre voluto molto bene -a me, a mio padre, a mio nonno... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo.</span> -</p> - -<p> -Il popolo, il grande popolo, il cuore e -la mente di una nazione, Maestà, non -<span class="pagenum" id="Page_100">[100]</span> -il popolaccio di Mercatello o di Santa -Lucia! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> beffardo. -</p> - -<p> -I pennaruli... I paglietta?... Chisto è 'u -popolo? Ah! ah! ah! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -serio -</p> -</div> - -<p> -Embè?... Io non ho paura di nessuno: -non ho paura degli uomini, e l'ho provato. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span> ironico a sua volta. -</p> - -<p> -Avete provato, Maestà, di non avere -paura anche... di monsignor Cocle? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> alza le mani in atto di terrore. -</p> - -<p> -Monsignore?.. Rispetta Monsignore!... -Isso è più assai di un uomo, è la mia -coscienza! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo.</span> -</p> - -<p> -E la vostra paura... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Sia! A me l'inferno fa paura, e a -te, no? -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_101">[101]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span>. -</p> - -<p> -Se ascoltate Monsignore per l'inferno, -allora, ascoltate anche me, perchè voi, -Maestà... avete un'altra paura... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span>. -</p> - -<p> -Parla comm'aje da parla, parla chiaro. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span> -fissa Ferdinando, che lo fissa a sua volta. -</p> - -<p> -Tutti concedono, per non cedere; guai -se resterete il solo a voler resistere!.. -Mi sono messo in diretti rapporti con... -Torino. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Ferdinando finge di non capire. -</p> -</div> - -<p> -E col vostro pieno consentimento. E vero? -Rispondete, Maestà: col vostro pieno -consentimento? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span>. -</p> - -<p> -Domande ne posso fare soltanto io; -tu, questo, non lo dimenticare! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span>. -</p> - -<p> -Ebbene, a Torino, le mie speranze, i -<span class="pagenum" id="Page_102">[102]</span> -miei voti, le mie proposte, furono accolte -con simpatia... A Torino, dove tra -le feste e le dimostrazioni si acclama a -Carlo Alberto re Costituzionale mentre -a Roma, il nuovo, e veramente Santo -Pontefice riconforta alla fede la patria -e tutto il mondo con parole di pace, di -libertà, di perdono!... Se non volete pensare -a Voi, al vostro regno, pensate a -vostro figlio, al Principe ereditario che -sarà re Italiano di nascita e tutto italiano -di sangue. Sangue piemontese, sangue -napoletano... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> stizzito. -</p> - -<p> -Neh! Neh! Con tutto chisto sangue!... -Prima che il Principe ereditario abbia -da... eredità... parla del regno mio, che -è soltanto mio, e nun fare, mo 'o jettatore! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span>. -</p> - -<p> -Stringetevi coi vostri alleati naturali, -in una confederazione, in un solo stato -<span class="pagenum" id="Page_103">[103]</span> -italiano, di tre monarchie, con tre principi -italiani, nati in Italia: voi, Maestà, -il nuovo Re di Sardegna... il nuovo Papa. -Voi l'iniziatore... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Ferdinando rimane scosso. -</p> -</div> - -<p> -Voi il reggitore supremo. Formate un -solo popolo di queste cento folle disordinate -e avrete un grande potere, avrete -la più bella pagina nella storia, e sarete -amato, adorato come un Dio!.... -Oggi la sicurezza del trono, la tranquillità, -la forza... e il principio di grandi -cose per il domani... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> resta muto, pensieroso. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span>. -</p> - -<p> -Che volete fare? Che pensate? Che -aspettate, Maestà? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span>. -</p> - -<p> -Sappiamo, intanto, che vuol fare e che -aspetta 'u re carbonaro?... -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_104">[104]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span> mostrando una lettera. -</p> - -<p> -Stamattina stessa, con un inviato particolare... -E autografa... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Ferdinando non capisce, -</p> -</div> - -<p> -di sua mano. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> fa per afferrarla. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span> pronto la ritira e la ripone in tasca. -</p> - -<p> -No! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -inchinandosi profondamente. -</p> -</div> - -<p> -Perdonate! Voi Maestà, ed io, leggere -insieme, soli... e insieme, soli, rispondere... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> sempre muto e pensieroso, con la -mimica delle tre dita della mano, -esprime l'idea che gli gira in -mente dei tre stati in confederazione, -e lui che li domina tutti. -</p> - -<p> -Ma sti pazzi di siciliani e di napoletani... -è proprio vero che mi odiano? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo.</span> -</p> - -<p> -Non voi, ma il vostro governo! Abolite -gli arbitrii, le ladrerie, le prepotenze, -<span class="pagenum" id="Page_105">[105]</span> -e prima cosa... strappate la polizia -dalle mani del gendarme... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> -</p> - -<p> -Del Carretto? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span> continuando. -</p> - -<p> -E il potere dalle mani del Monsignore! -Scacciate da voi, dal regno monsignor -Cocle e tutto l'Ordine! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> spaventato. -</p> - -<p> -Zitto! Vattene! Diventi matto?... Sti -discorsi oggi, all'antivigilia di Natale!... -Ogge che aspetto ccà Monsignore! Ogge, -che m'aggio da confessà? Pe chesto nun -te volevo manco vedè! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo.</span> -</p> - -<p> -Ma... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Che ma! Si deve dir tutto in confessione! -Nun c'è segreto nemmeno di Stato, -per la confessione! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_106">[106]</span> -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -calmandosi. -</p> -</div> - -<p> -Torna stasera o domani con la lettera -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -ammiccando l'occhio. -</p> -</div> - -<p> -dell'... autografo! Per otto giorno nun -me confesso cchiù. Potremo parlà co' tutto -comodo dei fatti nuosti. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -congedandolo. -</p> -</div> - -<p> -Bongiorno, e statte buono! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span> supplicando. -</p> - -<p> -Maestà... Maestà!... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Mo' vattenne! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo.</span> -</p> - -<p> -Ogni ora, Maestà... ogni momento è -prezioso! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> suona. -</p> - -<p> -Gaetano si presenta sull'uscio. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span>. -</p> - -<p> -'Na carrozza! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_107">[107]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Gaetano</span> via. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Stasera si prova la cantata sacra.... -aspetto 'a prima donna! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span> per insistere. -</p> - -<p> -Ma... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> chiamando. -</p> - -<p> -Tenente Holtmann! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -al Verolengo. -</p> -</div> - -<p> -c'è chillo stupido del cavalier Andreo e -'u professore pedantone! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Tenente Holtmann</span> si presenta all'uscio del -giardino. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> continuando al Verolengo. -</p> - -<p> -Nun t'hanno da vedè! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -al tenente Holtmann. -</p> -</div> - -<p> -Favorite, per suo onore, di accompagnare -voi stesso il conte Verolengo. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -dà la mano al Verolengo senza -guardarlo in faccia. -</p> -</div> - -<p> -Bongiorno e statte bono! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -il Verolengo e il tenente Holtmann via. -</p> -</div> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_108">[108]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> rimane pensieroso. -</p> - -<p> -Carl'Alberto è 'nu trasognato... Sto -prevetariello vanitoso di Pio IX è nu giocatore -d'azzardo... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -picchiandosi col dito in mezzo alla fronte. -</p> -</div> - -<p> -Io ce tengo dint' 'a capa tanta robicella!... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -risata, poi suona. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Gaetano</span> si presenta sull'uscio. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> a Gaetano. -</p> - -<p> -A prima donna, ccà. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Gaetano</span> via. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> torna serio, poi, come risolvendosi. -</p> - -<p> -Embè? Il mondo vuol essere canzonato, -e nu re, deve sapere meglio degli -altri l'arte di canzonarlo! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -scrollando il capo, con un sorriso arguto. -</p> -</div> - -<p> -Constitution, rivolution. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_109">[109]</span> -</p> - -<h3>SCENA SETTIMA.</h3> - -<p class="center marginb"> -<span class="smcap">Gaetano</span> che introduce <span class="smcap">Rosalia</span>, -<span class="smcap">Fannya</span> e il <span class="smcap">Castelluccio</span>, <span class="smcap">Ferdinando</span>, -poi di nuovo <span class="smcap">Gaetano</span> e <span class="smcap">Alliana</span>. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> con molta nobiltà si leva il berretto, -che butta sopra una seggiola, e -dà la mano alla sola Rosalia, senza -inchinarsi. -</p> - -<p> -La Regina oggi è leggermente indisposta. -Sarete ricevuta domani. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Rosalia, s'inchina con la reverenza. -</p> -</div> - -<p> -Vi ringrazio, Signora, di aver ben accolto -il nostro invito, e di avere così -ottemperato ad un nostro desiderio! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -la guarda con l'occhialetto. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> inchinandosi di nuovo c. s. -</p> - -<p> -Nel mentre mi sento profondamente -commossa e grata per il grande onore -ricevuto, sono ben lieta e fiera che la -Maestà Vostra si sia degnata di abbassare -<span class="pagenum" id="Page_110">[110]</span> -lo sguardo sopra di me, per rendermene -degna, e potere così prendere parte -ad una festa che alla Maestà Vostra è -particolarmente cara! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> che ha seguito il discorsetto con -le approvazioni del capo: sottovoce. -</p> - -<p> -Benissimo! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Neh! Neh! Non stai 'nteatro p'applaudì! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -risata, poi cortesissimo. -</p> -</div> - -<p> -Cioè, in questo teatro, che è il mio, voglio -avere il piacere, finalmente, di applaudirvi -da solo; già troppe volte sono -stato costretto a confondere il mio plauso -con quello di tutto il pubblico. Andreo! -Adesso, batti le mani! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -risata. -</p> -</div> - -<p> -Questa bella signorina... vostra sorella?... -Si chiama? -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -la guarda con l'occhialetto. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> inchinandosi c. s. -</p> - -<p> -Fannya... -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_111">[111]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> maravigliato. -</p> - -<p> -Fannyà? -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -al Castelluccio. -</p> -</div> - -<p> -Sto nomme è nu nomme d'opera! Nun -ce sta dinto 'u calannario de santi! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> pronta, sorridendo. -</p> - -<p> -Invece sì! Ci sta benissimo! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> suggerisce, piano. -</p> - -<p> -Maestà! Maestà! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> facendo un inchino. -</p> - -<p> -Maestà! Mi chiamo Francesca, da Francesca, -Fanny, da Fanny, Fannya!... Ci -sta benissimo! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Ci sta benissimo, facenno nu piccolo -viaggetto per arrivarci! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -al Castelluccio, sottovoce. -</p> -</div> - -<p> -Carina 'a piccerella! Don Gaetano, faccia -avvertito il capitano Alliana. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_112">[112]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> fa un atto di maraviglia e di gioia. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Il capitano Alliana è un amico vostro? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Lo abbiamo conosciuto, Maestà, in villa, -dalla Duchessa di Empoli. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Per ciò, ho scelto il capitano Alliana, -come vostro cavaliere e vostra guida. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -battendo sulle spalle al Castelluccio. -</p> -</div> - -<p> -Tu se' troppo nu 'gnorantone. C'è molto -da ammirare, oltre il palazzo e il giardino, -la galleria, la biblioteca. Il capitano -è dottissimo... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -a Fannya e a Rosalia, guardandole -con l'occhialetto. -</p> -</div> - -<p> -ed ama le arti belle... quando sono belle! -Vedrete il salone magnifico dei grandi -ricevimenti ufficiali: l'ho fatto fare a mie -spese... -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_113">[113]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Gaetano</span> annunziando. -</p> - -<p> -Il capitano Alliana. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -introduce Alliana e via. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana</span> fatto il saluto resta fermo, su due piedi. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> senza voltarsi continua c. s. -</p> - -<p> -Vi piace la cantata sacra che ho fatto -scrivere per voi? È bella assai! Mercadante -e Donizetti sono i nostri più grandi -maestri! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Siede con un salto sulla tavola e -continua a parlare, dondolando -le gambe. -</p> -</div> - -<p> -Verdi, dopo che ha fatto coll'<i>Alzira</i>... -come dite in teatro? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> pronta. -</p> - -<p> -Fiasco. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> suggerendo, piano. -</p> - -<p> -Maestà! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_114">[114]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -Maestà, fiasco! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Fias...co. Verdi ha scritto troppa musica; -troppa roba! E troppo in fretta! -L'organetto non cammina più. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -risata. -</p> -</div> - -<p> -Voi siete una grande artista, e noi amiamo -gli artisti! Tutti i Borboni sono artisti! -Mio fratello Leopoldo è scultore; ha fatto -persino — la Madonna glielo perdoni — la -statua ad un eretico: a Gian Battista -Vico! Se avesse fatta 'a vostra, sarebbe -stata più bella e di nostro gusto. Invece -di farle, io le statue le faccio fa e pe' -chesto che sono il re, i miei sudditi me -le fanno paga 'n nocchio e anche tutt'e -duie! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -risata. -</p> -</div> - -<p> -Statue... e quadri... Avete sentito parlare -di un certo Domenico Morelli? -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_115">[115]</span> -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -ad Alliana, senza voltarsi. -</p> -</div> - -<p> -Farete vedere i miei quadri del Morelli, -capitano professore. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> sorride, ripetendo sottovoce -</p> - -<p> -Professore... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> continuando. -</p> - -<p> -Questo Morelli, -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -picchiandosi col dito in mezzo alla fronte -</p> -</div> - -<p> -ha molta roba ccà! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -correggendosi. -</p> -</div> - -<p> -qui! Io gli raccomando sempre: Don -Domì, fa dell'arte e non fa della politica! -Ma oltre alle arti, bisogna proteggere le -scienze. Il primo Congresso degli scienziati -a Napoli, l'ho voluto io, e l'ho inaugurato -io, con un discorso mio! E che -voce! Fui detto il benigno Giove Tonante. -Per altro la passiona ca io tengo -più grande è per la musica! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -con fine ironia. -</p> -</div> - -<p> -Anzi, io vorrei ottenere con una legge -<span class="pagenum" id="Page_116">[116]</span> -che nel mio regno, non si scrivesse e non -si leggesse più... altro che musica! Conoscete -il buffo Casaccia?... Casaciello? -Io ce vado pazzo! E voi pure, mi piacete -assai! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -saltando giù dalla tavola, e facendo -cenno al Castelluccio di seguirlo. -</p> -</div> - -<p> -Vi ringrazio, Signora, di avere bene accolto -il nostro invito! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -a Fannya. -</p> -</div> - -<p> -Voi, signorina... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -Fannya, Maestà!... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> continuando. -</p> - -<p> -Allora diremo: Francesca, Franceschella... -Checchina! Tutti i più bei fiori -del mio giardino, sono vostri, prendeteli; -la luce li ha coloriti e il sole li ha -profumati per la vostra giovinezza. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -con un cenno del capo al Castelluccio, sottovoce. -</p> -</div> - -<p> -Jammo, Andreo! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -via seguito dal Castelluccio, senza -salutare, senza dare la mano a -nessuno. -</p> -</div> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_117">[117]</span> -</p> - -<h3>SCENA OTTAVA.</h3> - -<p class="center marginb"> -<span class="smcap">Rosalia, Fannya, Alliana,</span> -poi il tenente <span class="smcap">Holtmann</span> e <span class="smcap">Secondo Ufficiale -degli Svizzeri, Gaetano, Carmine, Agnese, -Servitori, Contadini,</span> il maggiore <span class="smcap">Müller</span> -e monsignor <span class="smcap">Cocle</span>. In fine <span class="smcap">Ferdinando</span>. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> con gioia. -</p> - -<p> -Com'è simpatico il Re, e com'è buono! -Io ero così inquieta... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -a Rosalia. -</p> -</div> - -<p> -E anche tu! Invece... Non sembra -nemmeno un Re! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -a Rosalia, guardandola: -</p> -</div> - -<p> -Ma perchè continui anche adesso a non -essere allegra, mamm... Sorella, sorellissima -mia?... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Lo sono, cara. Sono contenta, vedendo -te, così contenta e allegra! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_118">[118]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -Sì, sì!! Più che contenta! Più che -allegra, mi sento felice, felicissima!... -Perchè, poi, eravamo rimasti tutti così -male impressionati! Un invito a corte, -lo abbiamo accolto come una disgrazia! -E anch'io!... Ma di riverbero, vedendo le -vostre brutte facce!... Non volevate nemmeno -condurmi a Caserta! Invece... come -mi piace il Re... E la corte! Quel bel -giardino, questo bel palazzo e tanto sole -da godere con te... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -ad Alliana, e a Rosalia -</p> -</div> - -<p> -e con te. Pensare che siamo a Natale ed -è un giorno splendido di primavera!... -Ah come si respira bene a corte! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Bambina cara! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Sì, tanto cara e tanto bambina! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_119">[119]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> prende prima una mano di Rosalia, -poi una mano dell'Alliana, tirandoli verso -l'uscio dei giardino. -</p> - -<p> -Andiamo! Andiamo! Andiamo! Andiamo -fuori! Andiamo a passeggiare! -Andiamo a cogliere tanti bei fiori col -signor... professore! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -scoppia in una risata. -</p> -</div> - -<p> -Professore! E dire che io non ho mai -pensato di amare e di essere amata da -un pro...fes...sore!... Dio mio, che soggezione! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -tocca le labbra con un dito, poi con lo -stesso dito indica Alliana, accennando -a un bacio. -</p> -</div> - -<p> -Più!... Un professore... non ne ho più -il coraggio! Più! Più! Più! Soltanto -alla Mam... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -corre a stringere Rosalia fra le braccia, -baciandola forte. -</p> -</div> - -<p> -Tutti a mia sorella! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana</span> ride. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_120">[120]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> gli va vicino. -</p> - -<p> -O se pure... prima... faremo un patto: -non sarò mai chiamata la moglie del signor -professore! La moglie del capitano, -mi piace molto di più! — Sei in collera? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana</span> ridendo stupito. -</p> - -<p> -No! Perchè? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> -</p> - -<p> -Sii in collera!... Sii in collera! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -battendo i piedi per terra. -</p> -</div> - -<p> -Lo voglio! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Sono in collera! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> affettuosamente. -</p> - -<p> -Mi fa tanto piacere se sei in collera, -così possiamo fare la pace! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -gli dà una mano da baciare. -</p> -</div> - -<p> -Questa al capitano... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana</span> la bacia. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_121">[121]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> gli dà l'altra mano. -</p> - -<p> -E questa al professore! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana</span> la bacia ripetutamente. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span>. -</p> - -<p> -Basta! Basta! Basta! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> ride, poi ritorna inquieta. -</p> - -<p> -Ma... Alberto?... Dove sarà? Come potremo -vederlo? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Era qui prima di noi. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Dal Re? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Sì. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -Andiamo a cercarlo! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_122">[122]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Non facciamo imprudenze! Lo incontreremo -certamente perchè lui stesso cercherà -di noi. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Dunque, credete proprio... che ci siamo -tanto spaventati inutilmente? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Certissimo!... Ci siamo un po' montati la -testa tutti quanti! Il Re è troppo fiero e superbo. -Non vorrebbe mai fingere in questo -modo... Voi, non dovete l'invito a corte, -altro che alla vostra celebrità!... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -E al maestro Mercadante!... Ah!.. Che -gioia riavere la tranquillità... Vi giuro! Il -Mercadante, sarà molto contento di me! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -ridendo. -</p> -</div> - -<p> -E anche il Castelluccio! Mi lascierò -baciar le mani in gran mistero e segreto! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_123">[123]</span> -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -sottovoce ad Alliana. -</p> -</div> - -<p> -Molte volte è la nostra coscienza turbata, -che dà corpo alle ombre. Non è -vero, Vincenzo? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -La coscienza non c'entra; è l'immaginazione, -che vuol far vedere ciò che assolutamente -non esiste! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -Vi devo dir io, senza tanta profondità -di ragionamento ciò che... penso io?... Se -questo Re, così allegro e buono, venisse -anche a scoprire che il papà... è il mio -papà... non ci mangia nessuno dei tre!... -Andiamo, dunque, andiamo! Ma intendiamoci, -signora guida, niente gallerie, -niente quadri! Tutto il giardino e tutti -i fiori! I quadri sono belli, quando piove! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -si sente il segnale di una tromba -da lontano: poi un altro dalla -parte opposta; poi il rullo dei -tamburi. -</p> -</div> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_124">[124]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ten. Holtm.</span> e il 2º <span class="smcap">Ufficiale</span> spalancano la -porta del giardino e restano in posizione. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Gaetano</span> dall'uscio a destra, attraversando la -scena e fermandosi vicino all'uscio -del giardino. -</p> - -<p> -Monsignor Cocle!... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Agnese</span> c. s. dall'uscio del Presepio. -</p> - -<p> -Monsignore! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Carmine</span> c. s. -</p> - -<p> -Monsignore! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -nel giardino si vedranno altri servitori -e contadini. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> turbandosi. -</p> - -<p> -Il Cocle? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -È naturale; per le feste del Presepio... -Per le messe... di Natale!... Andiamo! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_125">[125]</span> -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -indicando l'uscio a destra. -</p> -</div> - -<p> -Gli svizzeri di guardia, hanno l'ordine di -lasciarmi passare!... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -No! Un momento! Lasciatemelo vedere!... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Perchè?... Perchè?... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Lo vedrai stasera, domani... anche -troppo! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Rosalia, Fannya, Alliana, via. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Voce forte</span> dal giardino. -</p> - -<p> -Presentat'... Arm! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -tutti s'inginocchiano nel giardino -e dentro sulla scena; -anche il Tenente Holtmann -e il 2º Ufficiale. -</p> -</div> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_126">[126]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Voce forte</span> c. s. più vicino. -</p> - -<p> -Presentat'... Arm! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Si avanzano nel giardino monsignor -Cocle, impartendo la benedizione, -e il colonnello Müller. Monsignor -Cocle è vestito da prete, con una -croce d'oro sul petto e con la stella -dell'Ordine Costantiniano. Il colonnello -Müller a capo scoperto -tiene il keppy, con una mano, -appoggiato sul fianco. Il Cocle e il -Müller si presentano sull'uscio -dì mezzo. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> entra: ha le spalline e la sciabola: -giunto dinanzi al Cocle, s'inginocchia -con un ginocchio solo a terra. -Il Müller fa altrettanto. Il Cocle, benedice. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_127">[127]</span> -</p> - -<h3>SCENA NONA.</h3> - -<p class="center marginb"> -<span class="smcap">Ferdinando, Cocle, Müller, Holtmann, -2º Ufficiale, Gaetano, Carmine, Agnese.</span> -Nel giardino <span class="smcap">Servi, Contadini, e Soldati.</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> al Cocle. -</p> - -<p> -Monsignore, vi bacio le mani, e umilmente -mi prostro, implorando indulgenza -e perdono. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle.</span> -</p> - -<p> -Non a me, ma al Signore, che rappresento, -per suo volere, sebbene indegno! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -sollevandolo. -</p> -</div> - -<p> -Io sono. Maestà, il più devoto e sottomesso -dei vostri sudditi! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -impartisce in giro un'altra benedizione. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Tutti</span> si alzano e si allontanano, meno il Müller, -il tenente Holtmann e il 2º ufficiale. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_128">[128]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span> a Ferdinando. -</p> - -<p> -La buona e savia Regina? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Teresa sta à letto, e se raccomanda a -vuie, Monsignò, perchè possa ottenere 'a -grazia dalla Madonna del Parto, la venerata -Schiavotella di Pozzuoli, tanto -miracolosa! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle.</span> -</p> - -<p> -Per sua Maestà, rifulgente delle più -belle virtù e veramente Pia Regina, noi -abbiamo sempre ottenuto specialissime -grazie dalla infinita bontà del Signore. -Egli ha voluto manifestare il suo pieno -aggradimento, per questa vostra seconda -unione santificandola con la fecondità, -che dà tanta gioia e sicurezza alla vostra -casa. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Volete, Monsignore?... Su... nelle vostre -camere?... -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_129">[129]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle.</span> -</p> - -<p> -No, no, mai! Non vi deve recare il -benché minimo disagio la mia povera -persona. Ovunque si trova il Re e la -reggia, ovunque si trova un ministro del -Signore, è la chiesa... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> a Müller. -</p> - -<p> -Come gli altri giorni, nessuno può avvicinarsi: -nemmeno Sua Altezza il principe -Francesco! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -<span class="smcap">Müller</span> saluta militarmente; parla con i due -ufficiali, che manda uno a destra e l'altro -a sinistra, poi richiude i battenti. -</p> -</div> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_130">[130]</span> -</p> - -<h3>SCENA DECIMA.</h3> - -<p class="center marginb"> -<span class="smcap">Ferdinando</span>, Monsignor <span class="smcap">Cocle, Müller</span>. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> si leva la spada che depone col -berretto sopra la tavola, si apre la tunica -sul petto e mostra al Cocle un -medaglioncino che ha appeso al collo -con una catenella d'oro. -</p> - -<p> -Io tengo ccà i due capelli della Madonna -che voi mi avete ottenuto da -S. Alfonso. Sempre! Sempe ccà! Non è -vero, Monsignore? Con questa reliquia, -sto sicuro contro il terremoto, contro 'a -jettatura e contro i Fratelli, i Giacobini? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span> alza gli occhi al cielo. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> inquieto. -</p> - -<p> -Pure co' sta santa reliquia me poterrià -capità quacche gruosso guaio? -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_131">[131]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle.</span> -</p> - -<p> -Quella reliquia, Maestà, tiene rivolti -sopra di voi gli occhi della Beata Vergine; -voi non dovete mostrarvene indegno, -trascurando i suoi ammonimenti. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> indicando una poltrona. -</p> - -<p> -Vulite?... Mi sono già preparato, Monsignore. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle.</span> -</p> - -<p> -Prima... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -diventa serissimo, come compreso da -un pensiero mistico, e recitando sottovoce -un'orazione si alza una falda del -lungo mantello e la offre al bacio di -Ferdinando. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> impallidendo. -</p> - -<p> -Il mantello di Sant'Alfonso? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span> accennando di sì col capo. -</p> - -<p> -Devo ottenerne nuova forza, per recare -a voi la salvezza... -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_132">[132]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span>. -</p> - -<p> -Salvezza... dell'anima? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle.</span> -</p> - -<p> -Salvezza dell'anima, salvezza del regno -e della vita! Come vostro cugino, -Luigi XVI. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> indietreggiando con un grido. -</p> - -<p> -Eh? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span>. -</p> - -<p> -Il pericolo che correte voi, è ancora -più grande!... Il Re martire, il cui capo -mozzato dalla mannaia, rotolò dal palco, -fra le risate oscene della plebaglia briaca, -aveva la rivoluzione alle porte della -reggia... Voi... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span>. -</p> - -<p> -Io? Io? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span>. -</p> - -<p> -È già entrata qui col tradimento; è -<span class="pagenum" id="Page_133">[133]</span> -vicina, accanto a voi e già tiene alzata -sopra di voi la sua mano lorda di -sangue. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> tremando, con la voce rotta. -</p> - -<p> -Confessatemi! Confessatemi! Confessatemi! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span>. -</p> - -<p> -Ascoltate... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span>. -</p> - -<p> -Confessatemi! Confessatemi! Prima la -grazia! Sono pieno di peccati! No... no, -no, non... Non voglio morire in peccato... -l'inferno... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span>. -</p> - -<p> -Calmatevi... ascoltate. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> fuori di sè. -</p> - -<p> -Confessatemi, per Dio! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -spaventato dalla bestemmia, segnandosi. -</p> -</div> - -<p> -Perdonatemi! Pietà! L'inferno! L'inferno!... -L'inferno! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_134">[134]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span> stende le mani e alza gli occhi al -cielo in atto d'invocazione. -</p> - -<p> -Sant'Alfonso... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span>. -</p> - -<p> -Sant'Alfonso, ma anche la Madonna -del Carmine, anche quella ancora più -miracolosa di Campiglione... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span> avvolge Ferdinando, sempre tremante, -nel suo mantello, lo conduce con -sè vicino alla poltrona, siede, fa -inginocchiare Ferdinando dinanzi a -lui, recita una breve preghiera e -lo benedice. -</p> - -<p> -Calmatevi, raccoglietevi, da bravo, e -incominciate. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> sempre tremante e convulso; in fretta. -</p> - -<p> -Ancora... molte volte con la Gnesella... -La Regina sta malata!... È peccato, ma -non è adulterio, vero? È adulterio soltanto -quando si è colti sul fatto e con -persone della nostra condizione, vero? -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_135">[135]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span>. -</p> - -<p> -Procurate di non aggravare il peccato -con lo scandalo! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span>. -</p> - -<p> -No, no, no! Scandalo mai! Ho fatto -velare la nudità delle statue... Coprire -le nudità dei quadri... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span>. -</p> - -<p> -E poi? Avanti! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span>. -</p> - -<p> -Ho peccato ancora gravemente di avarizia -contro gli interessi dello Stato... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span>. -</p> - -<p> -Offrite in espiazione alla nostra santa -Mendica, alla chiesa, non le promesse, -ma le prove del vostro ravvedimento. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span>. -</p> - -<p> -Per l'offerta mi farò consigliare da voi -stesso, Monsignò... -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_136">[136]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span>. -</p> - -<p> -E poi? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> china il capo con un gemito. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span> più forte. -</p> - -<p> -E poi? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> precipitosamente. -</p> - -<p> -Dico bugie, ogni giorno, sempre. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span>. -</p> - -<p> -Per scherzo? A fin di bene o dettate -da mal animo? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span>. -</p> - -<p> -Nu poco... d'ogne qualità! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span>. -</p> - -<p> -Ricordate: il peccato della bugia è -tanto più grave, quanto meno, la bugia -che dite, può esservi utile. E poi? -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_137">[137]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> fa un sospiro. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span>. -</p> - -<p> -E poi? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span>. -</p> - -<p> -Ah, Monsignore!... Monsignò!... Io non -so se è nu peccato... spesso spesso mi -pare che... Quando sono calmo, tranquillo... -no, ma... certi giorni, ho paura... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -balbettando -</p> -</div> - -<p> -Ho paura! Ho paura! L'avevo giurato... -poi... ho mancato! L'avevo giurato alla -povera Maria Cristina, al letto di morte... -«Sangue no! Sangue no!» Li vedo, li -vedo, Monsignò... Li vedo... i petti squarciati -dalle palle... gli occhi vitrei... le -bocche contorte... giovani... vecchi... -donne... adolescenti... Monsignore... Monsignò! -Oh, tutti quei morti! Tutti uniti! -Tutti insieme, tutti addosso! È orribile. -Mi soffocano!... E poi lei!... Mia moglie... -Maria Cristina... «Sangue no!» Lo avevo -giurato! Sangue no! Mi pento! Mi pento! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_138">[138]</span> -</p> - -<p> -Mi sono pentito! Ho posto un limite alle -condanne! Sì, sì! Spenta la ribellione -della Sicilia, quando si trattò di domare -i moti degli Abruzzi, delle Calabrie, ho -imposto io, ho telegrafato io ai giudici -delle Commissioni militari, di non fucilarne -impiccarne mai più di dieci... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span>. -</p> - -<p> -E non mai meno di sei! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> singhiozzando, abbandona il capo -sulle ginocchia di Cocle. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span> dopo aver guardato con occhio freddo -e sarcastico Ferdinando. -</p> - -<p> -Maria Cristina di Savoia, era un'anima -troppo mite, troppo debole; era nata -per il monastero, non per il trono, e -le erano ignoti gli obblighi impellenti, -i gravi doveri dei sovrani. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span>. -</p> - -<p> -Infatti... È volata subito in paradiso!... -È una santa! Ma una santa, che ho contro -di me! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_139">[139]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span> scrollando il capo. -</p> - -<p> -Santo non potrà mai essere chi non è -stato forte contro i nemici della religione! -Dio, il Re dei Cieli, non ha pur dato -agli stessi suoi angeli, i più eccelsi custodi -della sua gloria, le spade lunghe e -fiammeggianti? Maria Cristina di Savoia, -è stata santificata da quegli stessi preti, -perversi e bestemmiatori, che hanno fatto -Papa e ingannano Pio IX! Pregate, Maestà, -per l'anima di Maria Cristina, pregate -perchè un miracolo dello Spirito -Santo apra gli occhi al nuovo Pontefice! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> afferrando una mano al Cocle -e baciandola con grande trasporto. -</p> - -<p> -Potete assolvermi? Potrete assolvermi, -Monsignò? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span> gravemente. -</p> - -<p> -Nell'atto di firmare una condanna di -morte, sentite in voi l'uomo che si vendica, -oppure il re costretto a punire? -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_140">[140]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> vivamente. -</p> - -<p> -Il re! Il re! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle.</span> -</p> - -<p> -Allora, non c'è peccato! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span>. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -alzandosi di un balzo, con un grido di gioia. -</p> -</div> - -<p> -Sono innocente, Monsignore, so' innocente? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span> restando sempre seduto, e prendendolo -per una mano, lo fa di nuovo inginocchiare. -</p> - -<p> -Raccoglietevi... e poi?... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span>. -</p> - -<p> -Ditemi voi, subito, chi mi tradisce? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span>. -</p> - -<p> -E poi? E poi? -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_141">[141]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> in fretta. -</p> - -<p> -La collera... L'ira... peccati veniali!... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span> severo. -</p> - -<p> -L'ira? È ciò che offende di più l'Agnello -Divino. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span>. -</p> - -<p> -Qualche piccolo mancamento di gola... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span>. -</p> - -<p> -Ma la gola, disgraziato, è tra i peccati -più bestiali! Vi fa perdere insieme -la salute dell'anima e la salute del corpo -e vi affretta la morte con i tormenti e lo -stridore dell'inferno! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> fa un atto di terrore. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span>. -</p> - -<p> -Per otto giorni, eviterete qualunque -cibo e bevanda che possa solleticare il -vostro gusto. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_142">[142]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> umilmente. -</p> - -<p> -Sì, Monsignore... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle.</span> -</p> - -<p> -Recitate con me un atto di contrizione -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -si raccoglie, recitando la preghiera -a voce sommessa, poi benedice -Ferdinando a mezza voce. -</p> -</div> - -<p> -<i>Ego te absolvo...</i> -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Le altre parole si perdono fra le sue -labbra. Si alzano tutti e due insieme: -il Cocle, subito, leva il mantello a Ferdinando -e lo depone sulla poltrona, -dopo di averlo baciato e averlo fatto -baciare al Re. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> prorompendo. -</p> - -<p> -Parlate! Parlate! Tutto! Parlate voi -adesso, senza esitanze! Ve lo comando, -sono il vostro re! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -cambiando, abbracciandolo. -</p> -</div> - -<p> -Siete il mio conforto, il mio amico, l'amico -mio più caro! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_143">[143]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span> con ironia. -</p> - -<p> -Prego per voi, e veglio su di voi, ma -non sono io! È il conte Verolengo il -vostro amico! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span>. -</p> - -<p> -Chillo è 'u seccatore mio! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span> fissa, scruta Ferdinando. -</p> - -<p> -Oggi stesso?... E stato qui? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span>. -</p> - -<p> -Io non l'ho ricevuto! Non gli ho dato -udienza! Non l'ho visto!... Dunque? Dunque? -Il tradimento? Che tradimento? -Chi mi tradisce? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span>. -</p> - -<p> -Proprio quelli stessi che mi vogliono -allontanare da voi! Bandire, scacciare -dal regno! I miei... i nostri nemici, sempre -più temerari! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_144">[144]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span>. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -più sicuro di sè e a sua volta ironico. -</p> -</div> - -<p> -Ah! ah! per questo, allora, mi avete -onorato delle vostre tanto gradite premure, -Monsignore; pecchè nu pericolo o -state pè passa vuie, non io! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span> gli ferma il riso con un'occhiata. -</p> - -<p> -Una vasta congiura militare... Vogliono -impadronirsi di voi, domani notte, mentre -vi recate in espiazione alla Chiesa -dei Miracoli... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> di nuovo impaurito. -</p> - -<p> -Come avete saputo? Scoperto?... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span>. -</p> - -<p> -L'ho saputo in tempo. Basta, Maestà! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -mettendosi una mano prima sulla -bocca, poi sul petto. -</p> -</div> - -<p> -Segreto di confessione. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span>. -</p> - -<p> -Chi? Chi? I complici? I complici? -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_145">[145]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span>. -</p> - -<p> -Molti ufficiali superiori, tra cui un generale. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> violento. -</p> - -<p> -L'esercito! Tutti Murattiani! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span>. -</p> - -<p> -E il marchese Rosalis di Milano, sotto -il falso nome di maestro Savoldi! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span>. -</p> - -<p> -Il maestro della prima donna? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span>. -</p> - -<p> -Ma la mente che dirige, il braccio che -deve colpire, è l'istitutore del Principe -ereditario, la creatura del Verolengo! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span>. -</p> - -<p> -L'Alliana? -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_146">[146]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span>. -</p> - -<p> -Il capitano Alliana! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> chiamando. -</p> - -<p> -Colonnello Müller! Colon... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span> fermandogli le parole. -</p> - -<p> -Che cosa volete fare? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span>. -</p> - -<p> -Arrestarlo! Subito! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span>. -</p> - -<p> -L'Alliana non ci sfugge più; ma un'imprudenza -potrebbe salvare gli altri, i -lontani... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span>. -</p> - -<p> -Del Carretto? Il Marchese Del Carretto! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span>. -</p> - -<p> -Del Carretto, no! Non potete più fidarvene! -<span class="pagenum" id="Page_147">[147]</span> -Ve lo prova questa cospirazione: -o non sa, ed è un inetto, o sa, e allora tradisce... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span>. -</p> - -<p> -Il mio ministro? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span>. -</p> - -<p> -L'antico carbonaro, fornica coi liberali! -Se ci sono fratelli, i più... -venerabili saranno salvati in tempo. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span>. -</p> - -<p> -Ma è il mio ministro! La Polizia è -nelle sue mani! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span>. -</p> - -<p> -Appunto per ciò! Non arresti che facciano -chiasso. Il processo vero, che deve -svelare tutto, si farà qui, questa notte -stessa, sorprendendo i colpevoli nel sonno. -Voi, Maestà, io, il colonnello Müller, il -barone di Battifarno, che vi ha già dato -prova di tanta devozione! Dopo, per il -<span class="pagenum" id="Page_148">[148]</span> -processo, pro forma, e la condanna, la -Commissione di guerra. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span>. -</p> - -<p> -Qui? Sono qui?... L'Alliana... e poi? -Chi altro? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span>. -</p> - -<p> -Il Giglio d'Oro, il nido degli amori di -quelle donne... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span>. -</p> - -<p> -'A cantante e 'a sorella? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span>. -</p> - -<p> -Era il covo della cospirazione. Quelle -donne devono saper molto. Tutto! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -alzando gli occhi al cielo. -</p> -</div> - -<p> -Sono stato illuminato nel mio consiglio! -Le abbiamo qui... sotto mano... Il marchese -Rosalis, si recava anche di notte, -segretamente, al Giglio d'Oro... col capitano -Alliana. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_149">[149]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span>. -</p> - -<p> -L'Alliana? Col Rosalis?... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span>. -</p> - -<p> -Il Rosalis, non più il Savoldi maestro -di musica! Il Rosalis travestito, con gli -occhiali, spacciandosi per un tedesco, per -un impresario di Vienna. Delle due donne, -una, è l'amante del Savoldi, l'altra, la -più giovine, del capitano Alliana. Ed ora -scacciatemi pure, Maestà, con gli altri -religiosi del mio Ordine, e chiamate il -Del Carretto! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> implorando. -</p> - -<p> -Nun me lasciate, Monsignò! Nun me -lasciate! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span>. -</p> - -<p> -Largite, voi pure, un'ampia amnistia pei -delitti politici, come quella di Pio IX; — tutti -l'hanno encomiata, persino il Gran -<span class="pagenum" id="Page_150">[150]</span> -Sultano! — Fate concessioni, date costituzioni, -come Carlo Alberto... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -non più ironico, minaccioso. -</p> -</div> - -<p> -e come Luigi XVI aprite le porte della -Reggia alle nuove idee e ai nuovi ideali -di libertà... e vi entrerà scamiciata, feroce, -la violenza della piazza! È recente -la storia, ed è storia della vostra famiglia! -Se non sapete essere re, e Dio ve -ne punirà con l'inferno, siate uomo! Avete... -una moglie... delle figlie... Guardate dinanzi -a voi, quel cadavere ignudo informe -di donna... Guardate come... quale -scempio ne hanno fatto!... È il cadavere -di una vostra parente... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -piano all'orecchio. -</p> -</div> - -<p> -Non era una vostra parente, la principessa -di Lamballe? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> si precipita sulla tavola, cadendo con -le due mani sulla spada. Ha i capelli -irti; è pazzo di terrore. -</p> - -<p> -Colonnello Müller! Colonnello Müller! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Si apre la porta del giardino; si -<span class="pagenum" id="Page_151">[151]</span> -presenta sull'uscio il colonnello -<span class="smcap">Müller</span>. Gli altri due ufficiali, -restano di guardia, più in fondo. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> si calma a poco a poco, e fa cenno -al Müller di avvicinarsi. -</p> - -<p> -Avvicinatevi, colonnello... Viene ccà. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Müller</span> si avanza: fa il saluto militare. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> ride, ma le gambe gli tremano: -sottovoce. -</p> - -<p> -Stanotte, ma bada, -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -indica silenzio. -</p> -</div> - -<p> -guai! Tutto il reggimento sotto le armi... -pronto. Io e Monsignore avremo bisogno -di te, questa notte... e dei tuoi bravi -soldati! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -sorridendo. -</p> -</div> - -<p> -Prepariamo nu scherzo grazioso ai nostri, -cari amici! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -sghignazzata. -</p> -</div> - -<p> -Aje capito? Và!... -</p> - -<p class="pad2 center large"> -<span class="smcap">Fine dell'atto secondo.</span> -</p> - -<div class="chapter"> -<p> -<span class="pagenum" id="Page_153">[153]</span> -</p> - -<h2 id="atto3">ATTO TERZO.</h2> - -<div class="blockquote"> -<p> -Nel Palazzo Reale di Caserta: l'alcova e la camera -da letto di Rosalia. In fondo, a sinistra, un uscio a -vetri e tendine trasparenti. A destra, un uscio e una -finestra. -</p> -</div> -</div> - -<h3>SCENA PRIMA.</h3> - -<div class="blockquote"> -<p> -<span class="smcap">Rosalia</span> e <span class="smcap">Fannya</span> sono dinanzi allo specchio -della toelette; si acconciano i capelli per -la notte. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> appena alzato il sipario, si udrà una -lunga e allegra risata di Fannya, che -fa scorrere tra le mani, lisciandoli e -pettinandoli, i capelli di Rosalia. -</p> - -<p> -Ah! Ah! Ah!... Un capello bianco!... -Sì! Sì! Guardalo! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -glielo fa vedere tra due dita: sottovoce -</p> -</div> - -<p> -Non si può più passare per mia sorella. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_154">[154]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> sorridendo. -</p> - -<p> -Cerca bene! Ce ne sarà più d'uno! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> arrabbiandosi. -</p> - -<p> -No, invece!... E anche questo non è -bianco! È soltanto più chiaro! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Hai paura di avermi dato un grande -dolore con la tua scoperta? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span>. -</p> - -<p> -A te no, e a me, sì!... Perchè per me -tu sei la cosa più bella che ci sia al -mondo! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Rosalia sorride sempre scrollando il capo. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span>. -</p> - -<p> -Sì, bella, bella! E mamma, mamma, -mamma! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -stringendola e baciandola con passione. -</p> -</div> - -<p> -Dio; che bisogno di dirti mamma! E -<span class="pagenum" id="Page_155">[155]</span> -come mi secca quel sorella! Sorella! è -così poco in confronto di mamma! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -le dà un altro bacio. -</p> -</div> - -<p> -Mamma!... Mia!.,. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -accarezzandola -</p> -</div> - -<p> -Come mi piaci! Che bei capelli! Che -begli occhi!.. Che bella bocca!.. Che -bel naso!... Sì! Sì! Hai un naso che è -un amore! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -glielo bacia. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Cara!... Ti piaccio tanto, perchè sono -la tua mamma! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span>. -</p> - -<p> -E per questo sei bella! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -indicandole lo specchio con graziosa civetteria -</p> -</div> - -<p> -Guarda anche me, là dentro... Ti par possibile -che io possa essere la figlia... di -una mamma brutta? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> ridendo si fa sedere Fannya sulle ginocchia, -pettinandola lei. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_156">[156]</span> -</p> - -<p> -Per punire la tua vanità, ti ricorderò -anche domani questo che mi hai detto. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -Ho detto? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -La «cosa» che al mondo ti piace di -più, sono io! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -Domani, dopo, sempre! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> ammiccando dell'occhio, e accennando -col capo verso la finestra. -</p> - -<p> -E... quello là?... Il capitano? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -Il capitano? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Se sono io... non è più lui; ricordati! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -Già... se sei tu... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -con un grosso e comico sospiro. -</p> -</div> - -<p> -Sei famosa per far domande imbarazzanti! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_157">[157]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Pazienza questo, ma è a lui... che vuoi -anche più bene! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> crucciata. -</p> - -<p> -No! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Proprio... no?... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> -</p> - -<p> -Cattiva! Sei cattiva! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Amalo! Amalo!... Lo amo anch'io perchè -lo ami! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> di nuovo sorridendo. -</p> - -<p> -E perchè... mi ama! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -fa per trascinare Rosalia verso la finestra. -</p> -</div> - -<p> -Andiamo a vedere. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -No, basta! A furia di farmi ammirare -la luna a quella finestra... -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_158">[158]</span> -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -guarda l'orologio della caminiera. -</p> -</div> - -<p> -sono quasi le due!... Cara, si va subito -a letto! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> c. s. -</p> - -<p> -Andiamo a vedere se la sua finestra -è chiusa, se è tutto bujo, se dorme e -allora... pazienza!... Andremo a dormire -anche noi! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -vanno alla finestra. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Vedi?... Tutto chiuso e tutto bujo! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> con disappunto. -</p> - -<p> -Tutto bujo!... Dorme, il professore! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Dunque, anche noi si fa altrettanto... -A letto!... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> appoggiandosi alla finestra. -</p> - -<p> -Che bella voce avevi, stasera!... E il -<span class="pagenum" id="Page_159">[159]</span> -Re, quanti complimenti! Vedrai... dopo -le feste del Presepio, ti fa... cavaliere! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -A letto! A letto!... Non sei abituata -a far tardi! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> rassegnata, guarda sempre verso la -finestra mentre Rosalia cerca di condurla -verso l'alcova. — A un tratto, -con un grido di gioia -</p> - -<p> -C'è il lume!... La finestra è illuminata! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -si scioglie vivamente da Rosalia e torna -di corsa alla finestra. A questo -punto, si vedranno passare dietro -ai vetri dell'uscio a sinistra, alcuni -soldati svizzeri col fucile. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> guardando con Fannya dalla finestra, -naturalmente. -</p> - -<p> -Quanti soldati nel cortile! Ad ogni -uscio, un soldato di guardia! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> -</p> - -<p> -Si vede che nella casa dei re il sonno -scappa facilmente. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_160">[160]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> con una prima, vaga inquietudine. -</p> - -<p> -E Alberto? Sarà rimasto a Caserta, -o sarà ritornato a Napoli? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -Il babbo ha detto che ritornava a -Napoli. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Ma... quei soldati?... Li vedi laggiù... -in fondo? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -Ci sarà il cambio della guardia! Laggiù, -in fondo, c'è lo scalone della Biblioteca! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> a mano a mano più inquieta. -</p> - -<p> -Sopra la Biblioteca, ci sta l'Alliana? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> ridendo. -</p> - -<p> -È naturale!... Il professore dorme sui -libri. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> sempre c. s. -</p> - -<p> -Non cambiano la guardia!... Si allontanano... -con un uomo... guarda! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_161">[161]</span> -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -voltandosi dinanzi alla finestra -per impedire a Fannya di -avvicinarsi. -</p> -</div> - -<p> -No!... Non guardare! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> cominciando pure a spaventarsi. -</p> - -<p> -Perchè? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> calmandosi. -</p> - -<p> -Impossibile!... Così lontano!... È stata -un'impressione... strana... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -Che impressione? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Mi è parso di vedere in mezzo ai soldati -un ufficiale arrestato... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -Vincenzo! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Ti giuro! È stata un'impressione! Una -allucinazione... -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_162">[162]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -Voglio vedere... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Guarda; non c'è più nessuno! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -per tranquillarla. -</p> -</div> - -<p> -E guarda la finestra del tuo Vincenzo!.. -È sempre illuminata! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> torna a sorridere. -</p> - -<p> -Sì! È vero!... Che spavento ho avuto! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -prende una mano di Rosalia: -la stringe contro il petto. -</p> -</div> - -<p> -Senti il mio cuore... Come batte!... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -torna a spaventarsi. -</p> -</div> - -<p> -Mamma!... Mamma!... Anche la nostra -finestra è aperta... è illuminata!... Perchè -Vincenzo non apre la sua?... Perchè -non si fa vedere?... Ah mio Dio, mio -Dio! E non poter gridare! E non poterlo -chiamare! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -risoluta, senza lacrime. -</p> -</div> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_163">[163]</span> -</p> - -<p> -È successo qualche cosa, lo sento! È -successa una disgrazia! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -tremante, va cercando per la -stanza, trova, prende una -sciarpa, si avvolge il capo: -tutto ciò mentre segue il dialogo. -</p> -</div> - -<p> -Andiamo giù! Voglio andar giù! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> pure tremando, balbettando. -</p> - -<p> -A che fare?... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -Per sapere... interrogare.... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Interrogare... chi?... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -I soldati... qualche ufficiale... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -si appressano all'uscio a destra, lo -aprono: si presenta il Tenente Holtmann: -le due donne indietreggiano: -Fannya sola dà un grido, avvinghiandosi -stretta al collo di Rosalia. -</p> -</div> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_164">[164]</span> -</p> - -<h3>SCENA SECONDA.</h3> - -<p class="center marginb"> -<span class="smcap">Rosalia, Fannya,</span> il tenente <span class="smcap">Holtmann</span>; -poi il colonnello <span class="smcap">Müller.</span> -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -<span class="smcap">Rosalia</span> dopo un momento, ritrova la forza, -non la voce, e fa ancora un passo -verso l'uscio. -</p> -</div> - -<div class="stagedir"> -<p> -<span class="smcap">Holtmann</span> rimane immobile, serio, impedendole -l'uscita: a questo punto, -si sente il rumore di vari calci -di fucile che si mettono contemporaneamente -al pied'arm. -</p> -</div> - -<div class="stagedir"> -<p> -<span class="smcap">Müller</span> entra; dall'uscio a vetri con le tendine -trasparenti, si scorgono alcuni -soldati svizzeri. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> al Müller, con impeto. -</p> - -<p> -Qui?... In camera nostra?.. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Müller.</span> -</p> - -<p> -Ordine di Sua Maestà. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_165">[165]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> fa un movimento di terrore stringendosi -di più al collo di Rosalia. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> con fierezza. -</p> - -<p> -Non temere! Siamo ospiti del Re! Abbiamo -accettato, con fiducia, l'onore di -un suo invito... Tutto ciò è incomprensibile -ma... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -con angoscia. -</p> -</div> - -<p> -Parlate!... Spiegatevi!... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -di nuovo a Fannya tenendola sempre abbracciata. -</p> -</div> - -<p> -Siamo ospiti del Re! Non abbiamo nulla -da temere! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Il tenente <span class="smcap">Holtmann</span> e il <span class="smcap">Müller</span> -salutano militarmente. -</p> -</div> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_166">[166]</span> -</p> - -<h3>SCENA TERZA.</h3> - -<p class="center marginb"> -Entrano <span class="smcap">Ferdinando</span>, monsignor <span class="smcap">Cocle</span> -e il <span class="smcap">Battifarno</span>. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Appunto, madama Rosalia... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -fa una leggera risatina. -</p> -</div> - -<p> -Potete stare sicura! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -Il Re! Il Re! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -si stacca da Rosalia e fa un passo verso -Ferdinando, rasserenandosi. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Pe' quatto pazze che vonno fa' fracasso... -non si pò dormì, stanotte: ma -co' na cura... nu poco energica, ci lasceranno -in pace! Non vi avrei incomodate, -madame, se non foste state alzate voi -<span class="pagenum" id="Page_167">[167]</span> -pure. Forse la fatica della prova, della -serata, il trionfo? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> sempre in grande orgasmo. -</p> - -<p> -La bontà vostra, Maestà, mi dà coraggio... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span>. -</p> - -<p> -Ci dà tanto coraggio... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span>. -</p> - -<p> -Ditemi, Maestà, quali ordini furono -dati... perchè... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -le si ferma la parola in gola, vedendo -entrare il Cocle e il Battifarno. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> nobilmente cortese. -</p> - -<p> -Voi, madama Rosalia, potete dare a -questi signori... alcune dilucidazioni indispensabili -perchè tutti i pazzi più pericolosi -possano essere chiusi dinto 'a -pazzaria — dinto 'u manicomio. — -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -risata plebea. -</p> -</div> - -<p> -E nisciuno pozza scappà! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_168">[168]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> che alla vista di Cocle, che la fissa -con dolcezza, si è di nuovo stretta -a Rosalia impaurita. -</p> - -<p> -Chi è? Chi è?... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> pallidissima, fissa in Ferdinando, senza -rispondere. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> con asprezza e ironia. -</p> - -<p> -Monsignor Cocle, madama, anzi... madamigella! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -scambia un'occhiata d'intelligenza con -il Cocle, poi torna a ridere. -</p> -</div> - -<p> -Sta piccerella nun deve avè molta pratica -coi Monsignori, con gli uomini di -Chiesa! Ah! Ah! Essa tene pure nu nome -d'opera! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span> con dolcezza. -</p> - -<p> -Il mio abito, signorina, non deve mettervi -soggezione; è l'abito di un povero -prete: non rappresenta che l'umiltà e -l'indulgenza. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_169">[169]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> attratta dal sorriso, dalla soavità -del Cocle, fa un passo verso di -lui, poi, torna istintivamente vicino -a Rosalia dicendole sottovoce, -con terrore. -</p> - -<p> -Che vogliono da noi? Perchè i soldati? -E Vincenzo?... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span>. Tiene gli occhi sempre fissi in -Ferdinando e nel Cocle; per far -tacere Fannya, le preme dolcemente -il capo contro il petto chiudendole -così anche la bocca. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Assèttate, Battifarno! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -con un inchino -</p> -</div> - -<p> -Accomodatevi, Monsignore!... Sedete, -belle... madame! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -con mezzo sbadiglio, fingendo di aver -sonno, ma strizzando l'occhio al Cocle. -</p> -</div> - -<p> -Facimmo subbeto e po' ce ne jammo tutte -a dormì! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_170">[170]</span> -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Il Battifarno, mentre segue il dialogo -fra il Cocle a Rosalia, cerca e trova -un piccolo ed elegante calamaio che -pone sopra un tavolino; siede, leva -di tasca alcune carte che pone pure -sul tavolino: sta attentissimo alle risposte -di Rosalia e di Fannya e le -scrive. Ferdinando si caccia il berretto -in testa, perchè sente freddo, -si sdraia nell'angolo del canapè, le -gambe accavallate e battendo leggermente -col frustino sui cuscini. Il Müller -resta sempre ritto, immobile accanto -all'uscio. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span> spingendo una poltrona dinanzi a Rosalia. -</p> - -<p> -Accomodatevi!... La bontà di Sua Maestà, -ce lo permette! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> sempre tenendo Fannya abbracciata. -</p> - -<p> -Che cosa si vuol sapere da noi?... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span> con una grande soavità di modi e di voce. -</p> - -<p> -I buoni... credono facilmente alla bontà -e alla sincerità degli altri, tanto più che -la cattiveria e la perfidia si travestono -con le più belle apparenze. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_171">[171]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> e <span class="smcap">Fannya</span> fissano il Cocle sempre più -pallide e atterrite credendo ch'egli -voglia alludere all'Alliana. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle.</span> -</p> - -<p> -Tra i vostri migliori amici... uno appunto -vi ha ingannate, ha carpita la vostra -amicizia e la vostra buona fede... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> c. s. -</p> - -<p> -Chi?... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle.</span> -</p> - -<p> -Facendosi credere onesto... leale... ed -essendo un perverso... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Chi?... Chi?... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle.</span> -</p> - -<p> -Non... riuscite a indovinare? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> vivamente. -</p> - -<p> -No! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_172">[172]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span> sorridendo, ma studiandola. -</p> - -<p> -È il... vostro... maestro... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> con un grido di gioia perchè non -si tratta dell'Alliana. -</p> - -<p> -Ah! il Savoldi! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> c. s. -</p> - -<p> -Il maestro! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -a Rosalia, sottovoce. -</p> -</div> - -<p> -Si tratta del maestro! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle.</span> -</p> - -<p> -Non vi fa maraviglia la scoperta?... -Anzi sapevate, dunque, che questo Savoldi, -è un... esaltato... un pericoloso?... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> fuori di sè. -</p> - -<p> -Sì!... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -subito -</p> -</div> - -<p> -Cioè no... No! No! No! Io non so!... -Io non so! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_173">[173]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno</span> scrive. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle.</span> -</p> - -<p> -Buona signora... A fin di bene, s'intende, -ma ingannandovi anche in questo, -voi non ci dite, adesso, la verità... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -rivolgendosi anche a Fannya -</p> -</div> - -<p> -A Milano, il maestro Savoldi..., — non -solamente voi, ma lo sappiamo tutti, -ormai, — ha un altro nome e l'egregio -direttore d'orchestra, esercita un'altra -professione: si chiama il Marchese Rosalis, -e fa... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -sorridendo -</p> -</div> - -<p> -niente! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Il Savoldi?... Marchese Rosalis? Non -l'abbiamo mai saputo! Non è vero, -Fannya? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> fissa la madre: non sa rispondere -una bugia. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span> accennando col capo e ammiccando -anche con gli occhi, bonariamente. -</p> - -<p> -Sì... sì... -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_174">[174]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> fa un cenno d'impazienza al -Battifarno. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno</span> aspro, risoluto. -</p> - -<p> -Sì! Voi conoscete il suo vero nome; -il... falso maestro Savoldi, me lo ha detto -e confermato egli stesso, poco fa, nel carcere -di Santa Maria Apparente, dove è -stato tradotto. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> e <span class="smcap">Fannya</span> si stringono l'una all'altra -con un atto di terrore. -</p> - -<p> -In carcere? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -Il maestro?... Il povero maestro?... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno.</span> -</p> - -<p> -Devo leggere la sua deposizione? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle.</span> -</p> - -<p> -Così è; e come voi foste tratta in inganno, -altri furono ingannati e traviati. -E fra questi... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -con un sospiro -</p> -</div> - -<p> -anche il capitano Alliana. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_175">[175]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Alliana? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -Vincenzo?... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -<span class="smcap">Cocle</span> accenna dolorosamente di sì, -poi scambia un'occhiata d'intelligenza -con Ferdinando, mentre -il Battifarno continua a interrogare. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno.</span> -</p> - -<p> -Il capitano Alliana, veniva al Giglio -d'Oro col sedicente Savoldi... in grande -segreto? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Non è vero... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -Mai! Col maestro mai! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -sottovoce a Rosalia -</p> -</div> - -<p> -Vincenzo veniva col papà! Diciamo che -veniva col papà. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_176">[176]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno</span> duramente. -</p> - -<p> -Parlate con me, non con vostra sorella -e avvicinatevi! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> impaurita si scosta da Rosalia. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno.</span> -</p> - -<p> -Il maestro Savoldi si recava al Giglio -d'Oro, travestito, col capitano Alliana! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> negando col capo. -</p> - -<p> -Giuro! Giuro! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -a Rosalia, c. s. -</p> -</div> - -<p> -Bisogna dir tutto, diciamo tutto! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> a Fannya, sottovoce. -</p> - -<p> -No! No! No! Per amor del cielo, no! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> con ira brutale a Rosalia. -</p> - -<p> -State zitta, voi! Risponda soltanto chi -è interrogato. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_177">[177]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno</span> violento. -</p> - -<p> -E non negate, non giurate e non cercate -di mentire! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -battendo sulle carte -</p> -</div> - -<p> -Qui, è qui, scritta, la verità! Il capitano -Alliana, veniva la notte, tardi, al vostro -albergo, quando di nascosto, per cospirare, -ci veniva anche il Savoldi. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> continua a negare con i cenni del -capo e con la mano. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno</span> continuando. -</p> - -<p> -Il falso Savoldi, travestito, spacciandosi -per un impresario tedesco, per un impresario -di Vienna! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -Non è vero! Non è vero! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -con un grido straziante. -</p> -</div> - -<p> -Non è vero! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -rivolgendosi al Cocle con le mani giunte. -</p> -</div> - -<p> -Ah Monsignore! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -supplicando Ferdinando. -</p> -</div> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_178">[178]</span> -</p> - -<p> -E voi!... Eravate così buono!... Tornate -buono! Vi hanno ingannato! Vincenzo -non veniva col Savoldi, non è mai venuto -col Savoldi! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno</span> battendo ancora sulle carte -con una risata sardonica. -</p> - -<p> -È qui, qui, qui! È scritto qui!... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -Veniva col mio papà! Era il mio papà, -che veniva di notte, di nascosto, travestito -con Vincenzo! Non veniva per cospirare! -Veniva per me! Perchè a Napoli, -non lo si doveva sapere! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -indicando Rosalia. -</p> -</div> - -<p> -Non è mia sorella! È la mia mamma! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno.</span> -</p> - -<p> -Vostro padre? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Chi? -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_179">[179]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -L'ho detto! L'ho detto! Ho detto -tutto! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle.</span> -</p> - -<p> -Il conte di Verolengo?... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> con impeto. -</p> - -<p> -Verolengo? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span> attentissimo a Fannya e a Rosalia, -lo trattiene con la mano. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -Non ha potuto sposare la mamma.... -Non può sposarla... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -un nodo le spezza le parole. -</p> -</div> - -<p> -per...chè... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -scoppia in pianto buttandosi fra -le braccia di Rosalia. -</p> -</div> - -<p> -Ma è il mio papà, è il mio papà, è il -mio papà!... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> nasconde il viso baciando -i capelli di Fannya. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_180">[180]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno</span> scrive. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span> con intenzione a Ferdinando. -</p> - -<p> -Anche lui allora... il Verolengo?... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -'U seccatore della giustizia e della -morale!... Tene na concubina e na bastarda -'u Bajardo Piemontese! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle.</span> -</p> - -<p> -Anche lui del complotto! Tra i complici! -Uno la madre e l'altro la figlia, -da buoni... fratelli... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Anche il Verolengo...? -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -tra sè, mentre il Cocle lo scruta -attentamente. -</p> -</div> - -<p> -Allora... con me... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -fa la solita mimica con la mano -accennando alla confederazione. -</p> -</div> - -<p> -Era tutta 'na finzione? Tira 'nnanze, -Battifarno, e vai fino in fondo, senza -riguardi. Presto! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_181">[181]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno.</span> -</p> - -<p> -Fannya Mirabella, avvicinatevi! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Fannya, fa un passo esitando. -</p> -</div> - -<p> -Avete dunque confessato che il conte di -Verolengo, è vostro padre. — Sta bene. — Ora -dite quali rapporti esistevano fra -il conte di Verolengo e il vostro amante, -il capitano barone Vincenzo Alliana. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> alla parola «amante» nasconde la -faccia contro il petto di Rosalia. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> con impeto. -</p> - -<p> -Io sono l'amante, perchè non posso -essere che l'amante, del conte Verolengo, -ma mia figlia è la fidanzata del capitano -Alliana! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno.</span> -</p> - -<p> -Questo poco preme. Risponda chi è interrogato. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -Mia figlia?... Che cosa volete che possa -<span class="pagenum" id="Page_182">[182]</span> -sapere? Che possa rispondere? Io, dirò -tutto quello che so, ma prima... Voi, -Maestà, ditemi, voi, Maestà, che si fa -qui? Che si vuol fare qui? Che cosa si -pretende da noi, da due donne sole, -sorprese, spaventate? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> con burbanza sprezzante. -</p> - -<p> -Tira 'nnanze, Battifarno! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -mentre segue il dialogo, leva di -tasca un portasigari, sceglie un sigaro, -lo spezza, lo accende a una -candela e fuma. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno.</span> -</p> - -<p> -Fannya Mirabella, avvicinatevi; voi -sola. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> si tiene avvinghiata a Rosalia. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno</span> fa un cenno al Müller, borbottando -qualche parola in tedesco; -non si capisce che: Holtmann. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Müller</span> apre l'uscio a destra e chiama -a mezza voce. -</p> - -<p> -Tenente Holtmann! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_183">[183]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Holtmann</span> entra e saluta militarmente. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Müller</span> gli borbotta qualche parola in tedesco, -indicando Rosalia e Fannya che, atterrite -si stringono l'una all'altra -più strettamente. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Holtmann</span> avvicinandosi a Rosalia, le fa -un cenno, indicandole un uscio a -sinistra. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> torva, fremente. -</p> - -<p> -Con mia figlia!... Resto con mia figlia! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Holtmann</span> l'afferra per un braccio. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> cercando di allontanarlo. -</p> - -<p> -La mamma! La mia mamma! Lasciate -la mia mamma!... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> contro Ferdinando che le volta le -spalle, e che si mostra indispettito -contro il sigaro che non si accende. -</p> - -<p> -Io sono qui, perchè invitata da voi, -perchè pregata da voi, e sono una donna, -<span class="pagenum" id="Page_184">[184]</span> -in casa vostra, ospite vostra; ma se questo -non tocca la lealtà, il punto d'onore del -Re di Napoli, io non sono suddita vostra, -sono libera e ho diritto di essere libera! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span> fa un sorriso impercettibile. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno</span> prende in mano un foglio tra -quelli posti sul tavolino. -</p> - -<p> -Voi dovete rispondere di una contravvenzione -gravissima che le nostre leggi -puniscono col carcere da uno a tre mesi. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -fa un cenno al Müller. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Müller</span> afferra Fannya, mentre Holtmann spinge -Rosalia nel piccolo gabinetto a sinistra, -entra con lei, chiude l'uscio. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> torva, fremente, con la voce rauca: -</p> - -<p> -No! No! No! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> quasi senza voce, disperatamente. -</p> - -<p> -Mamma... Mamma... -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_185">[185]</span> -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -<span class="smcap">Müller</span> entrata Rosalia con il tenente Holtmann, -e richiuso l'uscio, lascia Fannya e -ritorna al suo posto. -</p> -</div> - -<div class="stagedir"> -<p> -<span class="smcap">Fannya</span> si precipita contro l'uscio, poi cade giù -di colpo, accosciata, con un singhiozzo -secco senza lacrime, un sussulto -rotto di tutto il corpo. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> mettendo il sigaro cattivo sul tavolino. -</p> - -<p> -A te, Battifarno!... Chisto è nu sigario -buono pe' regalà a n'amico. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -risata. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span> a Fannya con grande soavità, insinuante. -</p> - -<p> -Non disperatevi così, calmatevi; la -mamma è qui vicino, accanto a noi! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -più sottovoce. -</p> -</div> - -<p> -Prego io, adesso, Sua Maestà, — il nostro -Re è tanto buono, — perchè la faccia ritornare -subito subito! Siamo tutti convinti -dell'innocenza del vostro sposo e -del vostro papà! Vittime, momentaneamente, -dei cattivi amici, coi quali, -<span class="pagenum" id="Page_186">[186]</span> -certo senza sapere di far male, venivano -insieme al vostro albergo... Il maestro -della mamma, vero?... Il generale -dell'Annunziata, il colonnello Caracciolo, -il colonnello Colangelo, e poi?... E poi?... -Salviamo lo sposo, il papà dai cattivi -amici, vero? Che volevano impadronirsi -del Re, vero?... Che volevano la morte -del Re, vero?... Adesso chiamo subito la -mamma, ma vi farete promettere dal -vostro sposo e dal vostro papà... di non -recarsi più tutti insieme ai Pellegrini, -nel Palazzo del Marchese Dragonetti... -vero?... Vero?... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Guarda Ferdinando e il Battifarno -scrollando il capo. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno.</span> -</p> - -<p> -Un sistema che in simili casi mi è sempre -riuscito ottimamente è quello di legare -il pollice della mano al pollice del -piede, poi, con secchi d'acqua gelata... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> interrompendo. -</p> - -<p> -Smettila, Battifarno! Cheste so cose che -<span class="pagenum" id="Page_187">[187]</span> -se fanno, ma io non l'aggio nè da vedè -nè da sapè... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle.</span> -</p> - -<p> -Non ci sarebbe nemmeno la resistenza -fisica necessaria; l'importante è che parli: -se parla, scopriremo sempre qualche cosa! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -fa un cenno al Müller -</p> -</div> - -<p> -Richiamiamo la madre, e mettiamola a -confronto col capitano Alliana. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Müller</span> batte all'uscio, chiamando sottovoce. -</p> - -<p> -Tenente Holtmann! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -si apre l'uscio: esce prima Rosalia, poi -il tenente Holtmann. Rosalia solleva -Fannya: il Müller scambia qualche -parola in tedesco, mentre accompagna -il tenente Holtmann fin sull'uscio di -sinistra. Il Müller resta di nuovo ritto, -immobile, vicino al Battifarno. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno.</span> -</p> - -<p> -Dal 1831 è la settima cospirazione, -Maestà... Sette! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_188">[188]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -L'esercito! Sempre l'esercito!... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -sogghignando -</p> -</div> - -<p> -Sangue no! Sangue no!... E dire che aggio -fatta 'a grazia al tenente Angelotti e al -sergente Rosaroll. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle.</span> -</p> - -<p> -Ed ora ne raccogliete il frutto. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno.</span> -</p> - -<p> -Anche quando non fosse un errore, la -grazia, sarebbe sempre un'ingiustizia in -confronto di coloro che non ne sono o -non ne furono beneficati! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> riavendosi, a Rosalia. -</p> - -<p> -Via!... Via!... Mamma! Mamma! Andiamo -via! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle.</span> -</p> - -<p> -Non volete aspettare il capitano Alliana? -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_189">[189]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -interrogando Rosalia con gli occhi ansiosi. -</p> -</div> - -<p> -Vincenzo?... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle.</span> -</p> - -<p> -Eccolo, il capitano! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_190">[190]</span> -</p> - -<h3>SCENA QUARTA.</h3> - -<p class="center marginb"> -<span class="smcap">Detti,</span> il tenente <span class="smcap">Holtmann, Alliana.</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> lo guarda: poi arrossisce improvvisamente -e nasconde il viso contro il petto di -Rosalia. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> la bacia a lungo, dolorosamente. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Embè, professò?... Chi nasce quadro -non muore tondo... Ma chi nasce pennarulo... -muore... murattiano! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> a Rosalia, con un filo di voce. -</p> - -<p> -Era vero!... Non era un'allucinazione -la tua! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> fissando l'Alliana con odio. -</p> - -<p> -Bene ricambiata la fiducia che avevamo -riposta in voi! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_191">[191]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Potrò apparirvi colpevole, Maestà! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -a Fannya e a Rosalia. -</p> -</div> - -<p> -E a voi pure! E potrò anche aver commesso -un errore!... Non voglio scuse, non -cerco di difendermi!... Eppure il fine nostro, -il nostro sogno, Maestà, era un sogno di -grandezza e di gloria, per voi! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -accennando a Fannya e a Rosalia. -</p> -</div> - -<p> -Ma perchè sono qui?... Che cosa volete da -queste donne?... Da due donne? Con noi, -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -rivolto al Cocle -</p> -</div> - -<p> -nella nostra cospirazione, c'erano uomini, -molti uomini, più che non crediate, e tutti -pronti a morire; ma donne, no! — Maestà, -io dirò tutto! Voglio dirvi -tutto! È l'occasione, buona o cattiva, e -l'afferro con gioia! — Ma donne, qui, con -noi — no! no! no! — Fatele allontanare, -rimandatele a Napoli... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -afferrando le mani di Fannya e baciandole -con trasporto e con passione. -</p> -</div> - -<p> -Perdonami, perdonami il male che ti ho -<span class="pagenum" id="Page_192">[192]</span> -fatto e pensa sempre che ti amo, ti amo, -ti amo! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -per spingerle fuori. -</p> -</div> - -<p> -Va! Va! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -a Ferdinando -</p> -</div> - -<p> -Ve lo domando in grazia, Maestà! È la -sola grazia che invoco! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> violento. -</p> - -<p> -Nessuna grazia! Più nessuna grazia, -per i traditori! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana</span> con forza. -</p> - -<p> -Traditore, no! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> si abbandona sfinita fra le braccia di -Rosalia. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana</span> continuando. -</p> - -<p> -Abbiamo raccolto il pensiero, volevamo -rinnovare il tentativo di Michelangelo -Colafiore... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Un altro complotto per impadronirvi -di me? -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_193">[193]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno</span> ad Alliana continuando. -</p> - -<p> -... Del professore Granchi, e di Giuseppe -Rizzo... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -al Cocle -</p> -</div> - -<p> -Un prete, costui! — 1834 — sette di -agosto! Ricordate, Maestà? Avevano divisato -di fermare la vostra carrozza, in via -Capodimonte, trascinarvi in una vicina -casa, e lì, con le buone o con le triste, -obbligarvi a firmare, spontaneamente, la -costituzione... Io avevo chiesto la pena -capitale per il professore e per il prete! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Sangue no!... Maria Cristina si è opposta. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle.</span> -</p> - -<p> -Anche il Del Carretto! L'ha chiamata -la congiura dei ragazzi! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_194">[194]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -E i ragazzi diventano uomini, Monsignore, -a lasciarli crescere! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -risata, poi ad Alliana duramente. -</p> -</div> - -<p> -Lo scopo, la trama, i complici? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Noi, nessuna imposizione: persuasione, -Maestà. Fra noi, giovani soldati e il nostro -giovane Re, c'è una siepe folta, -intricata, nera. Impossibile tagliarla, -sfondarla, romperla. Ebbene, ecco il -nostro scopo, la nostra trama: poter -averlo solo, finalmente, il nostro Re, -in mezzo a noi. Solo! E al nostro Re, -dare la nostra fede e la nostra vita. Non -imposizioni; la devozione, l'amore, l'entusiasmo! — Dovevate -andare alla mattina -di S. Stefano, prima ancora dell'alba -alla chiesa dei Miracoli, per ascoltare la -messa di Don Placido Bacher, il Santone, -<span class="pagenum" id="Page_195">[195]</span> -uno degli interpreti più turpi dell'ignoranza -e del sortilegio... Invece vi sareste -trovato in mezzo a noi, in mezzo al vostro -esercito, all'entusiasmo del vostro esercito! -La nostra voce, finalmente, sarebbe -arrivata fino a voi, alta, libera! Maestà, — questo -volevano dirvi, — gli ufficiali, -i soldati napoletani, sentono l'ora, i tempi: -vogliono fare, osare; vogliono battersi per -il Re, per una patria! I soldati, gli ufficiali -napoletani e siciliani, vogliono poter -stringere una spada nelle loro mani -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -rivolto al Cocle -</p> -</div> - -<p> -e non servire da chierici fra gli incensi -delle vostre chiese e non portare la torcia, -come chierici, nelle vostre processioni! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span> -sempre muto, impassibile, guarda il Battifarno. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno</span> subito all'Alliana. -</p> - -<p> -Tutto, quasi tutto l'esercito!... Dunque -il generale!... -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_196">[196]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana</span> interrompendo. -</p> - -<p> -Dunque no, famigerato barone!... Bisogna -accontentarsi di me! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> a Rosalia. -</p> - -<p> -Si perde!... Si perde!... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno</span> c. s. -</p> - -<p> -E di... vostro suocero; il Conte di Verolengo? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> con un grido. -</p> - -<p> -Alberto? No! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana</span> calmo, sicuro. -</p> - -<p> -Il conte Alberto, non è con me, non -è dei nostri! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya.</span> -</p> - -<p> -Il papà! Il papà! Il papà! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_197">[197]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Anzi, è contro di noi, e sua Maestà il -Re, lo sa. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> vivamente. -</p> - -<p> -Io? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span> fa un atto di maraviglia e non leva più -gli occhi dal Re. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Noi, non vogliamo confederazioni... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> battendo il pugno sul tavolino. -</p> - -<p> -Basta! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle.</span> -</p> - -<p> -No, Maestà! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -ad Alliana -</p> -</div> - -<p> -Non volete... confederazioni? -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_198">[198]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Vogliamo un solo re, soldato come -noi, — un re, che si sente re, ma anche -uomo e galantuomo e che nel giuoco della -vittoria è pronto a perdere con noi, la -vita e la corona! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -a Fannya e Rosalia. -</p> -</div> - -<p> -Diverso è il concetto di Alberto; altro -il suo fine, e sua Maestà lo sa, ne ha -le prove! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle.</span> -</p> - -<p> -Prove?... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> impaurito dallo sguardo del Cocle. -</p> - -<p> -Che prove? Non cercate de ve salvà voi -e l'altro con le menzogne! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana.</span> -</p> - -<p> -Il conte Alberto di Verolengo, per -distogliermi dalla mia pazzia, — egli la -<span class="pagenum" id="Page_199">[199]</span> -chiama pazzia, — mi ha messo a parte -del colloquio che egli ebbe oggi con voi, -Maestà, e dei termini precisi della lettera -giunta per voi, da Torino. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span> a Ferdinando. -</p> - -<p> -Oggi?... Un colloquio?... Oggi? -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -ad Alliana vivamente. -</p> -</div> - -<p> -Una lettera del Ministro del Re di Sardegna?... -O dello stesso Re di Sardegna?... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> prorompendo. -</p> - -<p> -I miei ufficiali, Monsignore, li interrogo -io! Sono io, il capo dell'esercito! Il -processo ai miei ufficiali non lo devono -fare i preti, lo faccio io! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -<span class="smcap">Cocle</span> s'inchina con un leggero sorriso, annuendo -col capo: indietreggia d'un passo e -rimane ritto, muto, impassibile. -</p> -</div> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_200">[200]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> irritato, nervoso, al Battifarno. -</p> - -<p> -Prendi le tue carte, e vattene!... Il -tutto, alla Commissione militare! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno</span> raccoglie le carte, via. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> al tenente Holtmann. -</p> - -<p> -Tenente Holtmann! Riconducete il capitano -Alliana! Non deve parlare, comunicare -con nessuno! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -passeggia fremente di rabbia, percuotendo -i mobili col frustino. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Alliana</span> correndo vicino a Fannya e a Rosalia, -sottovoce. -</p> - -<p> -Non temete per me; l'esercito è pronto; -domani sarò libero, e il Re sarà con noi. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -bacia le mani a Rosalia e a -Fannya; via col tenente Holtmann. -</p> -</div> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_201">[201]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Colonnello Müller! Quelle femmine, ne -rispondete voi! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -<span class="smcap">Müller</span> spinge Fannya e Rosalia, mute esterrefatte, -nel gabinetto, entra con loro -e chiude. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> passeggia sempre più furibondo, lanciando -inquieto qualche occhiata al -Cocle, che rimane sempre ritto, rigido, -muto. -</p> - -<p> -Non è in un'alcova, non è in mezzo -a 'e femmene che si può fare il processo -agli ufficiali del mio esercito... ai traditori!... -Non è vero, Monsignò? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span> rimane sempre c. s. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -«Sangue no! Sangue no!» Ecco il -frutto della debolezza! Avete ragione voi, -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_202">[202]</span> -</p> - -<p> -Monsignore! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -per rabbonirlo. -</p> -</div> - -<p> -Avete sempre ragione voi! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -di nuovo con impeto. -</p> -</div> - -<p> -Stavolta la punizione, l'esempio, riusciranno -salutari! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -umilmente al Cocle. -</p> -</div> - -<p> -Avete detto, Monsignore?... Il generale -dell'Annunziata?... Caracciolo?... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span> lentamente, levandosi di tasca alcune -carte. -</p> - -<p> -Eccovi, Maestà, il nome di alcuni supposti -complici nella cospirazione Alliana... -Eccovi alcuni indizi che renderebbero evidenti -i rapporti... fra il capitano Alliana -e il maestro Savoldi, cioè... e il marchese -Rosalis di Milano, emissario di quell'anima -scomunicata e dannata di Giuseppe -Mazzini... -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_203">[203]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> con deferenza, respingendo le carte -</p> - -<p> -Tenitavelle vuie, Monsignò... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span> c. s. -</p> - -<p> -Di queste due lettere, una vi darà notizia -intorno al comitato rivoluzionario -delle Calabrie... L'altra di gravissimi fatti -successi a Reggio e a Messina... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Tenetevele voi, sempre tutte voi... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span> impaurito. -</p> - -<p> -No, Maestà. Io non ho più la vostra -fiducia, la vostra stima, il vostro affetto, -e non ho più la vostra confidenza. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Si sentono due trombe, una dopo -l'altra, in lontananza: è la -sveglia dei soldati. Il Cocle si -fa il segno della croce. -</p> -</div> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_204">[204]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> facendosi pure il segno della croce. -</p> - -<p> -È l'Ave... Maria... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span> guardando verso la finestra. -</p> - -<p> -Albeggia... vedete?... Fatemi un'ultima -carità... Una carrozza. Devo tornare al -mio convento. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Come?... Me vulite lassà... Monsignore? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle.</span> -</p> - -<p> -Abbiamo detto così, non è vero? Le -feste del santo Presepio saranno sospese... -perchè sua Maestà, la Regina, si trova -indisposta... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Me vulite lassà... Sulo?... -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_205">[205]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle.</span> -</p> - -<p> -Solo? Vi lascio in mezzo al vostro -esercito, con l'esperta, vigile polizia del -ministro Del Carretto... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> supplichevole. -</p> - -<p> -Voi siete arrabbiato con me, Monsignò?... -Voi siete arrabbiato con me?... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span> si avvia per uscire. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> trattenendolo. -</p> - -<p> -Monsignore...! Monsignore!... La vostra -santa benedizione!... La benedizione!... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Cocle</span> lo fissa un momento, poi scrollando -vivamente il capo. -</p> - -<p> -No! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_206">[206]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> gli cade a' piedi ginocchioni, tremando, -picchiandosi il petto, baciandogli -il mantello. -</p> - -<p> -Perdonatemi... Monsignore... Perdonatemi!... -Perdonatemi!... -</p> - -<p class="pad2 center large"> -<span class="smcap">Fine dell'atto terzo.</span> -</p> - -<div class="chapter"> -<p> -<span class="pagenum" id="Page_207">[207]</span> -</p> - -<h2 id="atto4">ATTO QUARTO.</h2> - -<div class="blockquote"> -<p> -Nel Palazzo Reale di Caserta. Gabinetto da lavoro -di Ferdinando II. -</p> -</div> -</div> - -<h3>SCENA PRIMA.</h3> - -<div class="blockquote"> -<p> -<span class="smcap">Ferdinando</span> e il <span class="smcap">Battifarno</span>. — Ferdinando -è seduto alla scrivania e finisce di leggere un largo -foglio manoscritto. Il Battifarno è in piedi a due passi -dalla scrivania. Poi in fine il colonnello <span class="smcap">Müller</span>. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> prorompendo in una sghignazzata. -</p> - -<p> -Ah! Ah! Ah! Ferdinando II, il grande... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno</span> china il capo approvando e facendo -un inchino ad ogni aggettivo. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_208">[208]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -... Il benigno... l'incomparabile, l'eccelso... -l'immortale!... La possente e benefica -mano Ferdinandea! Sti paglietti -pennaruli sortanto quanno se tratta de -scrivere 'na domanda de grazia, sanno -trovà i complimenti e le frasi di giusto -encomio, p' 'u re loro. Gratta, gratta, -sotto all'avvocato tu trovi sempre 'u -Giacobino! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno.</span> -</p> - -<p> -Verissimo, Maestà! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Ma se gratto anche te, lo trovo pure -'u paglietta! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno.</span> -</p> - -<p> -Vostra Maestà non sarebbe mai per -<span class="pagenum" id="Page_209">[209]</span> -cedere?... Vostra Maestà, mi permette di -esprimere un mio, non oso dire consiglio, -ma... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Tira 'nnanze. So che mi sei buon servitore! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno.</span> -</p> - -<p> -Non accettate il ricorso! Nessuna grazia -intempestiva... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -... Se pe' firmà a grazia m'ànno data -apposta la possente e benefica mano Ferdinandea? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno.</span> -</p> - -<p> -Oggi la vostra mano, sia possente! Benefica -lo è già stata troppo! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_210">[210]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> leggendo. -</p> - -<p> -Benigno...! Incomparabile! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno.</span> -</p> - -<p> -Non fidatevi, Maestà! Gli avvocati -estensori del ricorso, hanno mostrato abbastanza -tutta la loro maravigliosa malafede -con le arti subdole, con le quali -sono riusciti, di cavillo in cavillo, a prolungare -di altri sei mesi il processo Alliana, -che, secondo la vera giustizia di -Domine Dio, -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -abbassa il capo, lo abbassa anche Ferdinando -</p> -</div> - -<p> -si sarebbe sbrigato in meno non di sei... -ma di tre ore! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -E allora non averria avuto manc' o -tiempo d'addiventà... eccelso ed immortale! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_211">[211]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno.</span> -</p> - -<p> -Immortale, Maestà, lo siete per la vostra -stessa natura; ed eccelso, nella -bontà, sino all'imprudenza. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Neh! Neh! Caro barò... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno.</span> -</p> - -<p> -Firmate un'altra grazia e avremo un'altra -cospirazione... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Dimme nu poco, barò..., tu hai arrubato -na predica a Monsignore e na reprimenda -a mia moglie? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno.</span> -</p> - -<p> -Quella... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -indicando il ricorso. -</p> -</div> - -<p> -è la stessa gente facinorosa... che rende -<span class="pagenum" id="Page_212">[212]</span> -necessario, almeno pro forma, un simulacro -di costituzione. In proposito, non -dimenticate, Maestà: <i>verba ligant homines...</i> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> interrompendolo. -</p> - -<p> -<i>Ligant homines</i> ma non i re! Stò latino -o saccio meglio de te! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno.</span> -</p> - -<p> -Le regole di un saggio governo, le -avete scritte voi stesso con la vostra sapienza -di Stato a re Luigi Filippo... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -A chillo zio mio, 'u pancione, che fa -tutto facile? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno</span> accennando di sì. -</p> - -<p> -«La libertà è fatale ai Borboni. I -miei sudditi, obbediscono alla forza e si -<span class="pagenum" id="Page_213">[213]</span> -sottomettono. I miei sudditi, non hanno -bisogno di pensare e di riflettere...» Ed -ora, Maestà, con una grazia, che non è -pietà, ma debolezza, volete sconfessare... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> alzandosi seccato. -</p> - -<p> -Finiamola mò e miettete chesto 'n capo, -che chillo che tu ce miette na settimana -a penzarlo, io l'aggio bello che fatto in -cinque minuti! Per il marchese Rosalis -e per gli altri complici, l'ordine del -bagno... Pel capitano Alliana... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -cerca, prende un foglio sulla scrivania -</p> -</div> - -<p> -La risposta mia al ricorso di grazia è -chesta. A farai vedè a monsignor Cocle, -che certamente ne rimarrà contento. A -l'esecuzione ce penzarrai tu! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -congedandolo senza dargli la mano -</p> -</div> - -<p> -Buon giorno e statte buono! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno</span> s'inchina e s'avvia per uscire. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_214">[214]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> guarda l'orologio della scrivania. -</p> - -<p> -Il colonnello Müller fallo venì ccà! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Battifarno</span> va via. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -<span class="smcap">Ferdinando</span> accigliato, prende un sigaro, lo rompe, -poi lo butta via senza fumarlo; -entra il colonnello Müller: Ferdinando -si rasserena. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Müller</span> si ferma ritto, in posizione militare. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_215">[215]</span> -</p> - -<h3>SCENA SECONDA.</h3> - -<p class="center marginb"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> e il colonnello <span class="smcap">Müller</span> -poi <span class="smcap">Gaetano</span> e il <span class="smcap">Verolengo</span>. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> siede, chiamandosi vicino il Müller. -</p> - -<p> -Viene 'nnanze! Io ti tengo in conto -di amico, non comme a chillo là!... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -accenna al Battifarno -</p> -</div> - -<p> -'U barone non è che tiene affezione pe' -me, ma pe' isso stesso! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -risata. -</p> -</div> - -<p> -Se non fosse persuaso di perdere l'impiego -e lo stipendio, coi Fratelli e coi -Giacobini, diventerebbe nu liberalone!... -E invece del capitano-professore, farìa -<span class="pagenum" id="Page_216">[216]</span> -fucilà pure a Monsignore! So quasi 'e -cinque -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -ammiccando dell'occhio -</p> -</div> - -<p> -'U Piemontese, seccatore e carbonaro, -starà aspettando ch'io lo faccia chiamare -per la sua udienza. Vieni, avvicinati, caro -Müller! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -gli prende una mano e gliela stringe. -</p> -</div> - -<p> -Lo sai che io te so' molto affezionato, e -te ne voglio dà na prova... La Croce dell'Ordine -di San Ferdinando starrà molto -bene ccà. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -toccandogli il petto. -</p> -</div> - -<p> -E la pensione ccà... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -gli tocca la tasca -</p> -</div> - -<p> -dint'a sacca. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Müller.</span> -</p> - -<p> -Tutta la mia devozione, e la mia fedeltà. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_217">[217]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> ammiccando con gli occhi. -</p> - -<p> -Il tenente Holtmann e i quattro soldati? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Müller.</span> -</p> - -<p> -Pronti, Maestà. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Scelti fra i più sicuri? Fra i nostri -bravi svizzeri? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Müller.</span> -</p> - -<p> -Sicuri, Maestà! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -'A carrozza? Alla porta di sinistra? -in fondo al parco? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Müller.</span> -</p> - -<p> -Pronta. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_218">[218]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Il piroscafo? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Müller.</span> -</p> - -<p> -Il <i>Miseno</i>. Pronto. Appena il conte di -Verolengo... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Sst! Abbassa la voce! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -sorridendo. -</p> -</div> - -<p> -Tieni 'na voce che pare na cannonata! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Müller</span> piano. -</p> - -<p> -Appena il Conte di Verolengo sta per -uscire, quattro soldati lo afferrano, il tenente -Holtmann gli chiude col bavaglio -la bocca: io gli punto due pistole contro -il petto: lo si porta di peso, lo si chiude -in carrozza: dalla carrozza sul piroscafo -che partirà subito, direttamente per Genova. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_219">[219]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> inquieto. -</p> - -<p> -Chiuso in carrozza 'u Piemontese, tu -e il tenente Holtmann venite subbeto ccà. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -stringendogli la mano -</p> -</div> - -<p> -Io te voglio sempre vicino a me. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Müller.</span> -</p> - -<p> -Sempre ai vostri ordini, Maestà. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> ridendo. -</p> - -<p> -Lo stesso scherzo, lo abbiamo fatto a -un altro scocciatore, mezzo carbonaro pur'isso: il ministro Intonti. Chillo l'avimmo -fatto viaggià pe' terra; chiesto ccà 'o -facimmo viaggià pe' mare! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -risata. -</p> -</div> - -<p> -Tu che ne dici? Io songo persuaso che -chi è stato carbonaro... porta sempre co' -sè 'a jettatura! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -suona. -</p> -</div> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_220">[220]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Gaetano</span> entra e si ferma sull'uscio. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Di a 'u conte Verolengo che po' trasì. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Gaetano</span> via. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Müller</span> fissando Ferdinando. -</p> - -<p> -Nella lotta... se... disgraziatamente -sfuggisse... un colpo di... pistola?... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -No, amico mio caro; non voglio avè -guai con mio cugino, il re di Sardegna! -Anzi, faccio nu voto 'a Madonna du Carmine, -pecchè 'u mare sia quieto! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -guarda se entra il Verolengo, poi al Müller -confidenzialmente -</p> -</div> - -<p> -Fa 'e corna! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -tocca il medaglioncino sul petto -</p> -</div> - -<p> -Io ce tengo ccà 'a reliquia! Sai chi davvero -<span class="pagenum" id="Page_221">[221]</span> -lo è? Chella cantante... 'a Mirabella!... -Hai visto come guarda? È essa che -ha jettato Alliana e Verolengo! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span> entra, si ferma sull'uscio inchinandosi. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> alzando il tono della voce, al Müller. -</p> - -<p> -Dunque, resta inteso così: domani mattina -la grande parata. Io sarò in piazza -d'Armi alle sette precise. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -al Verolengo -</p> -</div> - -<p> -Comme staie, don Alberto? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Müller</span> saluta Ferdinando, e il Verolengo: via. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_222">[222]</span> -</p> - -<h3>SCENA TERZA.</h3> - -<p class="center marginb"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> e il <span class="smcap">Verolengo</span>. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Comme staie, don Albertuccio? Staie -buono? -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -gli dà la mano, poi si tocca senza parere -la reliquia sul petto. -</p> -</div> - -<p> -Me fa tanto piacere! Anche Teresa, la Regina — ringraziando -'a Madonna e Sant'Alfonso — sta -benissimo. Andremo tutti -a Gaeta, dopodomani. D'estate è bello -sta vicino a 'u mare. Fa più fresco pecchè -sul mare tira sempre un poco di venticello. -Ho molto da fare in questi giorni. -Mia sorella viene con me; la Duchessa -di Berry viene con me; Popò viene con -me! Ho molto da fare in questi giorni! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -in atto di congedarlo, senza dargli la mano -</p> -</div> - -<p> -Bravo, don Alberto! Statti buono; ti ho -visto con tanto piacere. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_223">[223]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span> -umilmente, piegando un ginocchio a terra. -</p> - -<p> -Maestà! Vostra Maestà, si degni di -ascoltarmi! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> -cambia espressione: lo guarda serio, torvo. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span> alzandosi. -</p> - -<p> -Io sono colpito dalla vostra disgrazia: -ho provato la mia innocenza, ma sono -rimasti i sospetti e l'avversione. Mi vedo -sorvegliato, spiato... Eppure vi sono sempre -stato e vi sarò sempre devoto e fedele! -Lo giuro, Maestà! Il giorno nel quale ho -lasciato il Piemonte e sono venuto qui -per seguire la mia povera Regina, ho dimenticato -di essere un Piemontese: sono -stato, sono e sarò sempre suddito vostro. -È un'ora terribile, questa... Eppure -spero... Spero in Voi, nella vostra -clemenza... E un giorno vedrete, forse, -<span class="pagenum" id="Page_224">[224]</span> -che i miei nemici, non sono i migliori -amici vostri! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> ironico. -</p> - -<p> -Un'ora terribile, questa?... È un'ora, -anzi, nella quale, più che soddisfatto, tu -dovresti essere contentone. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span> lo guarda ansioso. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Ho ascoltato i tuoi buoni consigli «concedere -per non cedere» e mi sono persuaso -a dà 'a carta, 'a costituzione! Che -vuoi di più? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span> scoppia in lacrime. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> -</p> - -<p> -Che vai facenno? Non voglio scenate, -ccà dinto! Vattene! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo.</span> -</p> - -<p> -Mia figlia... muore! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_225">[225]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Io non sono medico! Va a chiamare un -medico! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo.</span> -</p> - -<p> -Mia figlia muore se l'Alliana è fucilato! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Vattene! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span> rizzandosi pallido e fiero. -</p> - -<p> -Avete ben capito, Maestà, queste mie -parole? Mia figlia muore se l'Alliana è -fucilato! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Voi, per la Chiesa, per me, non avete -figli, conte di Verolengo! Vostra moglie, -la vostra legittima moglie, non ve ne -ha dato. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo.</span> -</p> - -<p> -Rispondete così, a me, perchè sono un -<span class="pagenum" id="Page_226">[226]</span> -uomo!... L'ho provato per voi, il mio -coraggio e la mia forza! A quelle due -donne, una morente, l'altra impazzita, -dovete dare questa risposta! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> fa un atto sdegnoso. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span> violento. -</p> - -<p> -Per i vent'anni che sono stato il vostro... -servitore, non vi domando altro! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Non le voglio vedere! Rifiuto di vederle! -Vattene! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo.</span> -</p> - -<p> -Avevo preveduto anche il vostro rifiuto! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -gli presenta una lettera. -</p> -</div> - -<p> -La grazia... la grazia per quelle due donne -di essere ricevute da voi, Maestà, vi è -chiesta dalla giovine regina Vittoria -d'Inghilterra che raccoglie sul suo -capo tanto amore, tanta benedizione di -popolo. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_227">[227]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> beffardo. -</p> - -<p> -Ah! Ah! Avete fatta na bella penzata! -Prevedendo il rifiuto du Re di -Napoli, vi siete rivolto alla potente Regina -d'Inghilterra!... Sta bene! Quelle -due donne saranno subito ricevute! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -calmandosi, sorridendo e salutandolo -anche con la mano. -</p> -</div> - -<p> -Buon giorno, amico caro. E statte buono! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span> -fa per uscire, poi vinto dall'angoscia si ferma. -</p> - -<p> -Maestà, perdonatemi, Maestà! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> -continua a salutarlo con la mano e sorridendo. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span> via. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> -uscito il Verolengo, corre ad ascoltare vicino all'uscio. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Verolengo</span> d. d. -</p> - -<p> -Vigliacchi! Vigliac... -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_228">[228]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> corre a guardare dalla finestra. -</p> - -<p> -E fa buon viaggio sotto la protezione -della bella, graziosa e potentissima regina -Vittoria d'Inghilterra! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -suona -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Gaetano</span> entra. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Chelle femmene!... Aspetta nu poco! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -toccando il piccolo medaglione. -</p> -</div> - -<p> -Chi è il gentiluomo che le accompagna? -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Gaetano.</span> -</p> - -<p> -Il cavaliere del Castelluccio. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando.</span> -</p> - -<p> -Fa passà! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Gaetano</span> via. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> fissando la lettera. -</p> - -<p> -Ah! Ah! Per forza avete voluto essere -ricevute?... Lo sarete! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_229">[229]</span> -</p> - -<h3>SCENA QUARTA.</h3> - -<p class="center marginb"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> poi di nuovo <span class="smcap">Gaetano</span>, -che introduce <span class="smcap">Rosalia</span>, <span class="smcap">Fannya</span> -e il <span class="smcap">Castelluccio</span>. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> ritto vicino alla scrivania si -tiene voltato in modo da -non guardare nè Rosalia, -nè Fannya. -</p> - -<p> -Bravo, Andreo!... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -Gaetano via. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> al Castelluccio. -</p> - -<p> -Anche tu ti metti contro di noi! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio.</span> -</p> - -<p> -Io, Maestà? Contro di voi? Contro il -mio Re?... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -fa per correre a baciargli la mano. -</p> -</div> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_230">[230]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> rifiuta. -</p> - -<p> -Te l'ho detto: anche tu avrai nu grosso -guaio! Il tuo servizio con oggi è finito. -Invece de venì a Gaeta, resterai a Napoli -con tua moglie! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> -s'inchina ritirandosi in fondo alla scena. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> a Rosalia, sempre senza guardarla. -</p> - -<p> -Ho acconsentito a ricevervi, perchè -non voglio, nè posso usare uno sgarbo -alla Regina d'Inghilterra. Ma non vi -concedo di parlare. Sappiate soltanto che -nessuna grazia è possibile. Cavaliere del -Castelluccio, l'udienza è finita. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> cade ginocchioni. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> fa un passo verso Fannya, -ma un'occhiata di Ferdinando -lo ferma. -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_231">[231]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> senza lacrime, senza tremare, con -la voce sicura e una calma che contrastano -col pallore strano del viso. -</p> - -<p> -Io non vi domando una grazia. La vita -di mia figlia è nelle vostre mani, e mia -figlia non deve morire. Siete un re, il -Re: per me no: voi siete un padre in -faccia a una madre! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -sorride. -</p> -</div> - -<p> -Non è vero? Se uno dei vostri bambini -corresse un pericolo, io darei, non una -parola o un ordine soltanto, ma la mia -vita per salvarlo!... Dunque? L'avete -vista? -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -avvicinandosi a Ferdinando che indietreggia, -sempre senza guardarla. -</p> -</div> - -<p> -L'avete vista?... È là! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -sorridendo -</p> -</div> - -<p> -Sempre così! Non parla più! Non piange -più!... Muore! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_232">[232]</span> -</p> - -<h3>SCENA QUINTA.</h3> - -<p class="center marginb"> -Il colonnello <span class="smcap">Müller</span> e detti. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> interroga il Müller con gli occhi: il -Müller fa un cenno affermativo. -Dopo un momento, sempre senza -guardare Rosalia e toccandosi -il piccolo medaglione. -</p> - -<p> -Vi sono necessità di Stato, madama, -che s'impongono pure alla nostra buona -volontà. Io non posso andar contro l'opinione -dei miei ministri, nè al deliberato -dei giudici. Quello che posso fare -per voi, madama, è di sospendere ogni -procedimento in confronto vostro e di -agevolare la vostra partenza da Napoli. -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -al Müller -</p> -</div> - -<p> -Fai capire al Cavaliere che l'udienza è -finita! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_233">[233]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Müller</span> si avvicina al Castelluccio, che lo -interroga ansioso scrollando il -capo. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> è sempre in ginocchio, muta, con gli -occhi fissi in Ferdinando. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> guarda tutti esterrefatta, -poi a Ferdinando, prorompendo -prima con la voce sorda, poi con -uno scoppio d'ira. -</p> - -<p> -... Non avete capito, dunque?... Non si -tratta di una grazia... Io non domando -una grazia; è una legge sacrosanta di -umanità!... Ma dunque non è vero?... -Voi non credete in Dio! -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_234">[234]</span> -</p> - -<h3>SCENA SESTA.</h3> - -<p class="center marginb"> -<span class="smcap">Francesco</span> e detti. Francesco entra correndo e -spingendo un piccolo cannoncino. Fuori dell'uscio si -vedono il tenente <span class="smcap">Holtmann</span> e il 2º <span class="smcap">Ufficiale</span>. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Francesco.</span> -</p> - -<p> -Jammo! Jammo! Jamm... -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -si ferma vedendo Rosalia e gli altri. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> vivamente. -</p> - -<p> -Viene ccà, Lasà! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia.</span> -</p> - -<p> -E Dio c'è, Dio esiste, perchè è Dio -che ti manda! Che ti manda qui, in -mezzo a noi, bambino bello, ridente, felice! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -a Ferdinando -</p> -</div> - -<p> -Pregherò tanto, sempre per lui, per questo -bell'angelo vostro! Angelo! Angelo! -<span class="pagenum" id="Page_235">[235]</span> -Angelo! Tu sei volato qui come un angelo! -Pregalo tu, il tuo papà, nel nome -dolce della tua mamma... Pregalo, perchè -sia buono... Perchè diventi buono... -La tua mamma... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Francesco</span> fissando Rosalia. -</p> - -<p> -La mamma dice sempre che il papà -è troppo buono, e i napoletani, tutti cattivi, -cattivi e devono essere <i>casticati</i>! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> con un grido. -</p> - -<p> -La razza! Ah! La razza! -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Fannya</span> all'ultima parola di Francesco, cade -con la testa sul pavimento. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> si volta osservandola e rimane immota. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Ferdinando</span> afferra Francesco, e lo porta -con sè. -</p> - -<p> -Via! Via! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -via con Francesco. -</p> - -<p> -Il tenente <span class="smcap">Holtmann</span> e il 2º <span class="smcap">Ufficiale</span> entrano -precipitosamente. -</p> -</div> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_236">[236]</span> -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Holtmann</span> -corre insieme al Castelluccio a sollevare Fannya. -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Castelluccio</span> a Rosalia. -</p> - -<p> -È svenuta! È soltanto svenuta!... -</p> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> -sempre immota, sorridente e fissando il cannoncino -</p> - -<p> -Cara!... Tesoro!... Anche la mia Fannya... -bambina... era così! È sempre -stata così!... I bambini cambiano, diventando -grandi... Fannya no!... Sempre la -stessa!... Con la sua piccola faccia rosea -e allegra! Sempre allegra! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -ride. -</p> -</div> - -<div class="stagedir"> -<p> -<span class="smcap">Müller</span> le afferra un braccio per condurla via, -mentre il tenente Holtmann, il 2º Ufficiale -e il Castelluccio, portano -Fannya fuori del gabinetto. -</p> -</div> - -<p class="speaker"> -<span class="smcap">Rosalia</span> al Müller sempre sorridendo. -</p> - -<p> -Perchè poi mi fate male? -</p> - -<p> -<span class="pagenum" id="Page_237">[237]</span> -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -cerca Fannya con gli occhi: la chiama, -sempre sorridendo. -</p> -</div> - -<p> -Fannya! Fannya!... Aspetta!... Non andar -via senza di me! -</p> - -<div class="stagedir"> -<p> -seguendola -</p> -</div> - -<p> -Viene anche la tua mamma, con te, cara, -tesoro!... Aspetta la tua mamma! -</p> - -<p class="pad2 center large"> -<span class="smcap">Fine del quarto ed ultimo atto.</span> -</p> - -<hr class="silver" /> - -<div class="opere"> -<p> -<span class="pagenum" id="Page_238">[238]</span> -</p> - -<p class="title"> -Opere di Gerolamo Rovetta -</p> - -<p class="center"> -Romanzi e Racconti: -</p> - -<ul> -<li><b>La Moglie di Sua Eccellenza.</b></li> -<li><b>Mater Dolorosa</b>, romanzo.</li> -<li><b>Il tenente dei Lancieri</b>, romanzo.</li> -<li><b>L'idolo</b>, romanzo.</li> -<li><b>Baby</b>, romanzo.</li> -<li><b>Ninnoli</b>, racconti.</li> -<li><b>Il processo Montegù</b>, romanzo.</li> -<li><b>Le lacrime del prossimo</b>, romanzo.</li> -<li><b>Sott'acqua</b>, romanzo.</li> -<li><b>Il primo amante</b>, romanzo.</li> -<li><b>Tiranni minimi</b>, racconti.</li> -<li><b>La baraonda</b>, romanzo.</li> -<li><b>La Signorina</b>, romanzo.</li> -<li><b>Cavalleria assassina</b>, racconti.</li> -<li><b>Casta Diva</b>, novelle.</li> -</ul> - -<p class="center"> -Teatro: -</p> - -<ul> -<li><b>Romanticismo</b>, dramma in 4 atti.</li> -<li><b>Un volo dal nido</b>, commedia in tre atti.</li> -<li><b>La moglie di Don Giovanni</b>, dramma in quattro atti.</li> -<li><b>In Sogno</b>, commedia in quattro atti.</li> -<li><b>Gli uomini pratici</b>, commedia in tre atti.</li> -<li><b>Scellerata!...</b> commedia in un atto.</li> -<li><b>Collera Cieca!</b> commedia in due atti.</li> -<li><b>La contessa Maria</b>, dramma in quattro atti.</li> -<li><b>La Trilogia di Dorina</b>, commedia in tre atti.</li> -<li><b>I Barbarò</b>, dramma in un prologo e quattro atti.</li> -<li><b>Marco Spada</b>, commedia in quattro atti.</li> -<li><b>La cameriera nova</b>, commedia in due atti, in dialetto veneziano.</li> -<li><b>Alla città di Roma</b>, commedia in due atti.</li> -<li><b>La realtà</b>, dramma in tre atti.</li> -<li><b>Madame Fanny</b>, commedia in tre atti.</li> -<li><b>Principio di Secolo</b>, dramma in quattro atti.</li> -<li><b>I disonesti</b>, dramma in tre atti.</li> -<li><b>Il Ramo d'ulivo</b>, commedia in tre atti.</li> -<li><b>Il Poeta</b>, commedia in tre atti.</li> -<li><b>Le due coscienze</b>, commedia in tre atti.</li> -<li><b>La moglie giovine</b>, commedia in quattro atti.</li> -<li><b>A rovescio!</b> commedia in un atto.</li> -<li><b>La baraonda</b>, dramma in cinque atti.</li> -</ul> - -</div> - -<div class="tnote"> -<p class="tntitle"> -Nota del Trascrittore -</p> - -<p> -Ortografia e punteggiatura originali sono state mantenute, correggendo senza annotazione -minimi errori tipografici. -</p> - -<p class="covernote"> -Copertina elaborata dal trascrittore e posta nel pubblico dominio. -</p> -</div> - - - - - - - - -<pre> - - - - - -End of the Project Gutenberg EBook of Il Re burlone, by Gerolamo Rovetta - -*** END OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK IL RE BURLONE *** - -***** This file should be named 62256-h.htm or 62256-h.zip ***** -This and all associated files of various formats will be found in: - http://www.gutenberg.org/6/2/2/5/62256/ - -Produced by cerby, Barbara Magni and the Distributed -Proofreading team at DP-test Italia, -http://dp-test.dm.unipi.it (This file was produced from -images generously made available by The Internet Archive) - - -Updated editions will replace the previous one--the old editions will -be renamed. - -Creating the works from print editions not protected by U.S. copyright -law means that no one owns a United States copyright in these works, -so the Foundation (and you!) can copy and distribute it in the United -States without permission and without paying copyright -royalties. 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